Il Piano Didattico Personalizzato: se e come costruirlo · 2014. 5. 14. · progetto, una...
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Napoli 7 aprile 2014
Il Piano Didattico Personalizzato: se e come costruirlo
Relatore: Agostino Miele
Agostino Miele
Indice
Gli alunni con BES
Il Piano Didattico Personalizzato
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Agostino Miele
Gli alunni con BES
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COSA SONO? QUALI ALUNNI?
I B.E.S. sono le esigenze di tutti quegli alunni che presentano particolarità che OSTACOLANO l’apprendimento e lo sviluppo futuro.
A) ALUNNI CON DISABILITÀ che verrà certificata in base alla L.104/92, con possibile risorsa - sostegno
Il concetto di B.E.S va oltre quello di disabilità, pur comprendendolo. Le situazioni di difficoltà richiedono l’individuazione e l’ attivazione di interventi personalizzati.
B) ALUNNI CON DSA (tutela L.170/2010) e altri Disturbi evolutivi specifici ( deficit del linguaggio , della coordinazione motoria, ADHD, disturbi dell’attenzione, funzionamenti intellettivi limite che non presentino altre problematiche , o comorbilità.)
La direttiva estende a tutti gli studenti in difficoltà riconosciuta il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento (con esplicito richiamo alla L. 53/2003)
C) SVANTAGGIO SOCIO- ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE.
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Il Piano Didattico Personalizzato P.D.P.
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Verbale del consiglio di
classe o team docente
PDP patto formativo con
la famiglia
Valutare l’efficacia del
percorso
Sviluppo delle competenze pedagogico didattiche dei docenti
Individuazione alunno con
BES
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PIANO:
è “studio mirante a predisporre un'azione in tutti i suoi sviluppi” : un programma, un progetto, una strategia.
DIDATTICO :
PERSONALIZZATO :
lo scopo della didattica è il miglioramento dell'efficacia e soprattutto dell'efficienza dell'apprendimento dell‘allievo, che comporta, quindi, una diminuzione dei tempi di studio e del dispendio di energie dell‘ efficacia e dell'efficienza dell'insegnamento del docente.
indica la diversificazione delle metodologie, dei tempi, degli strumenti nella progettazione del lavoro della classe.
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Il primo obiettivo del PDP è quello di individuare strategie
alternative per portare un alunno con difficoltà a superare gli effetti
di tali difficoltà e ad imparare in modo significativo.
Il PDP rappresenta lo strumento con cui l’istituzione scolastica
risponde alla primaria azione educativa (sviluppare la persona nelle
sue capacità individuali e sociali per metterla nella condizione di
pensare e di agire con autonomia di giudizio.
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L’uso del PDP consente di:
creare una personalizzazione del percorso formativo dell’alunno, un
percorso «su misura»
monitorarne il suo andamento
facilitare il reperimento delle modalità didattiche attivate
favorire il lavoro collegiale degli insegnanti con particolare riguardo
alla programmazione didattica, al processo di insegnamento-
apprendimento, alla valutazione
facilitare lo scambio di informazioni al cambio eventuale del docente
o al passaggio da un ciclo didattico ad un altro
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Cosa è il PDP?
E’ un «contratto» fra Docenti, Istituzione scolastica e Famiglia per individuare e organizzare un percorso individualizzato di insegnamento-apprendimento per il «benessere» dello studente.
E’ lo strumento in cui si potranno includere progettazioni didattico-
educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita (di cui moltissimi alunni con BES, privi di qualsivoglia certificazione diagnostica, abbisognano), strumenti programmatici utili in maggior misura rispetto a compensazioni o dispense, a carattere squisitamente didattico- strumentale.
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Cosa non è il PDP ?
Non è una mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi
Non è generalizzabile a tutte le situazioni
Non è una sintesi di una eventuale diagnosi
Non è una griglia di valutazione
Non è fisso e immutabile
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Il piano, per essere efficace, deve contenere indicazioni:
Significative (Cosa serve davvero per un cambiamento significativo?)
Realistiche (cosa siamo in grado di mettere realmente in atto considerando
le variabili in gioco?)
Coerenti (le misure previste sono coerenti tra i vari ambiti disciplinari?)
Concrete e verificabili (le indicazioni contenute sono operative e non
interpretabili?)
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Il PDP …. in pratica
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Chi compila il PDP ?
E’ uno strumento didattico ed educativo redatto dal team dei docenti
(per la scuola primaria) e dal consiglio di classe (per gli altri ordini di
scuola), eventualmente dopo aver acquisito eventuali diagnosi.
E’ auspicabile una fase preparatoria di incontro e di dialogo con la
famiglia ed eventuali specialisti.
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….. quando ……
La redazione del PDP è effettuata:
All’inizio di ogni anno scolastico entro il primo trimestre (per i casi già
segnalati) o in qualunque momento dell’anno (quando si rende
necessario e dopo un periodo di osservazione)
Su richiesta della famiglia quando in possesso di una segnalazione
specifica
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….. come……
Il coordinatore di classe fa la raccolta delle informazioni essenziali
sull’alunno (anamnesi scolastica, dati familiari, …), fa la sintesi della
eventuale diagnosi, effettua contatti con la famiglia, … e compila la
parte di sua competenza.
Ogni insegnante, per la propria materia, compila la parte del documento
contenente la sintesi della osservazione svolta e gli strumenti e le
modalità di verifica/valutazione.
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Una proposta di contenuti del PDP
1 - Anagrafica
2 - Analisi del bisogno e delle risorse (personali e ambientali)
3 - Programmazione degli interventi didattici-educativi
4 - Strumenti compensativi
5 - Misure dispensative
6 - Criteri e forme di valutazione
7 - Impegni della famiglia
8 - Pagina finale per le firme
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Contenuti dei PDP necessari secondo le Linee Guida del 2011
Ipotesi di estendibilità ad altri alunni con BES ( Flavio Fogarolo)
Dati anagrafici alunno Dati anagrafici alunno
Tipologia Disturbo Bisogni Educativi, eventuali diagnosi Risorse e punti di forza(personali/ambientali)
Attività didattiche personalizzate Attività didattiche calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita. Interventi sulla classe
Strumenti compensativi Si indicheranno solo se utili e funzionali
Misure dispensative Misure solo se ritenute necessarie
Criteri e forme di valutazione Criteri e forme di valutazione
Patto formativo con la famiglia Patto formativo con la famiglia
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1 - Anagrafica (Solo dati anagrafici essenziali per l'identificazione dell'alunno e importanti per l'intervento didattico).
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2 - Analisi del bisogno e delle risorse (personali e ambientali ) In questa sezione: Fare una descrizione sintetica dei Bisogni Educativi Speciali Riportare in modo sintetico i risultati che condizionano le scelte del
PDP Elencare i punti di forza e le risorse dell’alunno (interessi, competenze
anche extra-scolastiche, abilità, …) Riportare le risorse del contesto classe (spazi, compagni, adulti,
territorio, …)
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3 - Programmazione degli interventi didattici-educativi È indubbiamente la sezione più importante. In questa sezione si parla di:
Interventi per potenziare l'autonomia di studio e i processi di
metacognizione
Interventi per migliorare le competenze di accesso al testo
Strategie di facilitazione
Strutturazione
Calibrare gli obiettivi
Attivare la risorsa compagni
Promuovere competenze compensative
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4 - Strumenti compensativi Questa sezione va inserita nel PDP solo se effettivamente degli strumenti compensativi, adatti ai Bisogni Educativi di questo alunno, esistono, sono efficaci (funzionano) e sono convenienti. La compensazione offre un vantaggio funzionale indiretto: l’abilità non è recuperata ma si punta su strategie alternative per raggiungere analoghi risultati.
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5 - Misure dispensative
Questa sezione va inserita nel PDP solo se effettivamente il Consiglio di
Classe ritiene utile o necessaria la dispensa da alcune prestazioni.
È necessario assicurarsi che esse risultino davvero particolarmente
difficoltose senza migliorare l'apprendimento proponendo strategie
alternative quando la dispensa riguarda attività importanti per
l'apprendimento o l'autonomia di studio. Le misure dispensative sono
interventi che consentono all’alunno o allo studente di non svolgere alcune
prestazioni che, a causa del disturbo, risultano particolarmente difficoltose e
che non migliorano l’apprendimento.
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Il PDP non è un elenco di strumenti compensativi e misure dispensative… Va considerato sempre come prioritario l’intervento didattico Gli strumenti compensativi vanno individuati seguendo criteri di
efficacia, in un quadro di sviluppo di autonomia e competenze La dispensa va ridotta al minimo, puntando all’estinzione e prevedendo,
per le attività importanti, un’efficace alternativa
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Dispensare Compensare Abilitare Misure dispensative Le misure dispensative rappresentano una presa d'atto della situazione ma non modificano le competenze. Dipendono dagli altri e non danno autonomia. Hanno lo scopo di evita-re che il disturbo possa comportare un generale insuccesso scolastico con ricadute personali, anche gravi.
Strumenti compensativi La compensazione, mira a ridurre gli effetti negativi del disturbo per raggiungere prestazioni funzional-mente adeguate. La loro efficacia dipen-de molto più dalle abili-tà d’uso dell’utente che dallo strumento usato (competenze compensative). In modo diverso, possono dare autonomia
Didattica personalizzata – individualizzata. Difficoltà di apprendi-mento non significa ovviamente impossibilità ad imparare. Un intervento didattico personalizzato, che punta a sviluppare competenze in piena autonomia, va sempre previsto e sostenuto
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6 - Criteri e forme di valutazione. Il Piano Didattico Personalizzato (PDP), definisce anche i criteri di valutazione degli apprendimenti.
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Incoraggiare la comunicazione, anche visiva
Aiutare a superare atteggiamenti di ansia, disattenzione, distrazione
Fornire criteri valutativi
Evitare osservazioni negative, se gli sforzi e l‛impegno sono evidenti
Evidenziare i progressi più che le carenze
Sottoporre prove informatizzate o con supporti visivi
Predisporre prove con particolarità grafiche facilitanti
Scomporre il compito (o ridurne alcune parti)
Dare tempi di esecuzione più lunghi
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Riflettere sull’errore e individuarne le cause (ex. dovuti a difficoltà visuo-spaziali o ad erronea applicazione di procedure e strategie; a mancanza di studio o ad affaticamento). Cercare di valutare oralmente o, almeno, di verificare le conoscenze con colloquio orale in caso di insuccesso nello scritto. Favorire la consapevolezza delle proprie capacità e dei propri miglioramenti. Permettere all‛alunno di valutare i suoi progressi, non solamente di paragonarsi con gli altri. Favorire strategie per un controllo attivo sul proprio processo di apprendimento. Individuare le azioni che favoriscono l’apprendimento.
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Valutazione: In coerenza con tutte le modalità adottate nelle fasi del percorso di
apprendimento effettuato Con l’obiettivo di ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti dovuta a
mancata automatizzazione delle abilità di base Con l’esplicita, condivisa intenzione di partire:
1. dall’epistemologia specifica 2. dal lessico proprio 3. dalle strutture concettuali portanti 4. dalla metodologia disciplinare 5. dagli obiettivi irrinunciabili /minimi di una disciplina
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7 - Impegni della famiglia Questa sezione non va obbligatoriamente inserita nel documento di programmazione; spetta al Consiglio di Classe, o al team docenti nella primaria, decidere di volta in volta se sussistono le condizioni per una formalizzazione di impegni di questo tipo con la famiglia. In caso affermativo: Esplicitare e condividere i principi dell’azione educativa (Condivisione dei
criteri di valutazione, tempi e modalità dello scambio delle comunicazioni famiglia/scuola, …)
Esplicitare le modalità di supporto e verifica del lavoro fatto a casa.
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8 - Pagina finale per le firme (Riporta la date e le firme del Dirigente Scolastico e degli insegnanti che hanno redatto il documento. I genitori firmano sempre esprimendo il loro consenso alla personalizzazione del percorso secondo le modalità descritte nel PDP. Se vengono gestiti dati sensibili è necessario includere nel PDP una specifica autorizzazione).
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Caminante... …..
Caminante,
no hai camino,
se hace camino,
al andar. ………..
Antonio Machado
(1875 – 1939)
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