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IN TOUCH MOTORSPORT NEWS NUMERO 25 IL PALLINO DELLA SICUREZZA PER DUNLOP OTTOBRE 2012 MOTORSPORT

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InTouchM o T o R S P o R T N E W SN u M E R o 2 5

IL PALLINO DELLA SICUREZZA PER DUNLOP

OTTOBRE 2012 MOTORSPORT

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www.dunlop.it

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Costruzione alleggerita per un minor consumo di carburante.

DunLoP Batte iL CaLDo eStremo in Bahrain

il 29 settembre scorso, la 6 Ore del Bahrain per il sesto round del Campionato del Mondo Endurance FIA è stata una gara messa a dura prova dalle torride temperature del deserto.

Nella classe LMP2, monomarca Dunlop, il trio Pierre Kaffer, Nicolas Minassian e Luis Perez-Companc hanno conquistato la prima vittoria del campionato del mondo sulla Pecom Racing Oreca 03-Nissan #49.

La vittoria è stata schiacciante, con due giri di vantaggio sulla Signatech Nissan Oreca 03-Nissan #23, guidata da Jordan Tresson, Olivier Lombard e Franck Mailleux e la Starworks Motorsports HPD-Honda #44, che resta leader del mondiale LMP2.

La vettura #44, con il trio Stéphane Sarrazin, Tom Kimber-Smith ed Enzo Potolicchio, è partita in pole ed era in testa alla gara alla quinta ora, ma ha perso quattro minuti al pit stop per un problema tecnico, lasciando quindi via libera al team argentino Pecom Racing e a Signatech Nissan nella conduzione della gara.

A vigilare sulla gara c’era David Meenan, Dunlop Motorsport Senior Design Engineer.

“Come previsto, quella del Bahrain è stata finora la gara più calda dell’anno, con una temperatura ambientale massima di 39° e una temperatura dell’asfalto che ha toccato i 54°. “La gara è iniziata alle 4 del pomeriggio, con una temperatura ambientale di 37° e di 47° per l’asfalto, quindi leggermente più basse.

“In queste condizioni, la gara è difficile sia per i piloti che per le vetture, molte delle quali erano al limite per le temperature di raffreddamento del motore e alcune hanno avuto dei problemi.

“A causa delle temperature, il doppio cambio di gomme per i piloti è stato molto difficile e quasi impossibile all’inizio

della gara. Alcuni piloti sono svenuti per l’eccessiva perdita di liquidi durante la guida. Un pilota è stato persino aiutato a lasciare il podio LMP1 perché si sentiva svenire!

“Le condizioni ambientali e del tracciato hanno messo a dura prova anche gli pneumatici. Il circuito del Bahrain è notoriamente duro per la sua superficie e il rischio di trovare della sabbia sul tracciato. Dal punto di vista della trazione è stato difficile, e molti team hanno dovuto ottimizzare le strategie di controllo della trazione per garantire consistenza.

“Le opzioni erano pneumatici medi e duri, e la maggior parte dei team hanno optato per le gomme dure. D’altra parte, tra quelli che hanno scelto le gomme medie, sono stati pochi i team in grado di trovare un setup idoneo per sfruttare la maggiore aderenza. Un unico cambio di gomme è stata la strategia ottimale, il doppio cambio era molto difficile per i piloti e la consistenza dello pneumatico era compromessa dal maggior carico di benzina effettuato al pit stop.”

Nonostante la delusione per il piazzamento finale, Starworks ha aumentato il suo vantaggio nella classe P2 di 23 punti sulla vettura vincente, Oreca Nissan di Pecom Racing, che prima della gara del Bahrain era terza in classifica. Il team ADR-Delta, che è arrivato in Bahrain occupando il secondo posto in classifica dietro a Starworks, ha avuto un problema alle sospensioni nella prima parte della gara, scivolando in terza posizione nel campionato a due round dalla fine.

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I piloti Dunlop sono stati protagonisti alla 66a edizione del prestigioso Motocross delle Nazioni, tenutosi il 1° di ottobre a Lommel, in Belgio.

Ken Roczen, in sella a una KTM con pneumatici Dunlop nel campionato AMA, ha portato la Germania alla sua prima storica vittoria con una prestazione perfetta nella classe MX2.

Al termine delle gare delle tre categorie di moto, che hanno rivoltato la sabbia creando una brutale successione di fosse, salti, argini e solchi, la Germania ha vinto il trofeo Chamberlain con un vantaggio di quattro punti sul Belgio, la nazione ospitante.

Roczen ha dichiarato: “Sapevamo che non sarebbe stato semplice. Molti dei team in gara possono fare un’ottima gara sulla sabbia. Quando abbiamo capito che saremmo saliti noi sul gradino più alto del podio, è stata una sensazione fantastica, una vittoria storica per la Germania. Sono anche molto felice di vincere la classe MX2 per la terza volta consecutiva.”

L’invincibilità del team statunitense, durata 7 anni consecutivi, era quindi terminata. Ma Ryan Dungey, Justin Barcia e Blake Baggett, le stelle del campionato monomarca Dunlop AMA, si sono battuti duramente fino a conquistare l’ultimo gradino del podio.

DunLoP è ProtagoniSta aL motoCroSS DeLLe nazioni

menzione D’onore

Oltre a salire sul più alto gradino del podio come team, i piloti Dunlop hanno dimostrato la forza dei loro pneumatici per la sabbia lottando per la vittoria nelle rispettive classi.

Il podio MX2, per la classe 250 cc, è stato dominato da Dunlop. In mezzo alle moto 450 cc, Roczen non solo ha battuto i suoi

rivali, ma anche molte moto della categoria superiore. L’ex campione del mondo ha conquistato il quinto posto assoluto in gara uno (MX1/MX2) e il quarto in gara due (MX2/Open).

In MX2, a precedere Roczen è stato l’americano Baggett (Dunlop-Kawasaki), mentre in terza posizione si è piazzato il francese Marvin Musquin (Dunlop-KTM).

L’implacabile sabbia di Lommel è stata paragonata da un cronista a un “campo di guerra”, con pochi piloti in grado di completare la gara di 40 minuti e due soli giri senza incidenti.

Bagget ha così riassunto la sfida: “Negli Stati Uniti non abbiamo tracciati come questo. Posso dire che ce l’abbiamo messa tutta, ma questo circuito è stato un incubo! Abbiamo imparato molto e almeno abbiamo ottenuto un podio.”

Mentre Roczen, Bagget e Musquin trionfavano nella classe MX2, il pilota Dunlop Gautier Paulin saliva sul podio nella categoria MX1.

Il francese ha conquistato il secondo posto nella categoria MX1/MX2 ed è stato protagonista di un’intensa bagarre con il pilota Dunlop Barcia per la terza posizione nella gara finale della giornata (MX1/Open), ma ha perso il ritmo in seguito a una caduta. Il piazzamento finale di Paulin al 2° e all’8° posto hanno sancito la terza posizione nel campionato MX1.

Paulin, esordiente nel Campionato del Mondo MX1 di quest’anno, ha dichiarato: “Avevo un buon feeling sia con la moto che con il tracciato ed è stato un peccato non salire sul podio con la Francia per una manciata di punti.”

DunLoP Domina La CLaSSe mX2

PauLin SaLe SuL PoDio neLLa CLaSSe mX1

Oltre ai podi di categoria per Roczen, Musquin e Paulin, altri numerosi piloti Dunlop si sono battuti in testa alle tre gare.

Il debutto di Barcia al Motocross delle Nazioni è stato un classico ricco di colpi di scena, con il pubblico estasiato dalla guida spericolata dell’americano. Durante le due gare della classe Open, “Bam Bam” ha raggiunto la seconda posizione, concludendo poi al 14° e al 3° posto (dopo un incidente nella prima gara), e 4° in classifica generale nella categoria Open.

In MX1, il compagno di squadra Dungey è salito fino al secondo posto, ma anche lui è caduto, chiudendo le gare al 7° e al 9° posto, risultando 5° nella categoria. Rui Goncalves (POR) e Evgeny Bobryshev (RUS), del team Honda World Motocross, hanno mostrato l’efficacia della loro guida veloce concludendo, rispettivamente, in seconda e in terza posizione nelle gare MX1.

“È stato un week-end di gare straordinario!”, ha dichiarato Eddy Seel, Race coordinator Dunlop MX. “Lommel lascia sempre con il fiato sospeso fino all’ultimo e per un round di Motocross delle Nazioni era quello che ci voleva! La performance di Ken Roczen è stata eccezionale, restando con i “grandi” sulla sua 250 cc e conquistando la vittoria. Tutti i nostri piloti si sono fatti valere sulla sabbia e hanno ottenuto ottimi risultati.

“Congratulazioni a Ken Roczen per aver vinto nella sua classe e per la vittoria con il team tedesco nel campionato Motocross delle Nazioni. Congratulazioni anche al team USA per il terzo posto sul podio. Oltre ai piloti sul podio, vorrei ricordare anche l’eccellente prestazione di Gautier Paulin, che ha fatto due gare straordinarie. In generale è stato un ottimo week-end, con risultati eccezionali per i nostri piloti. Ora non vedo l’ora che inizi la prossima stagione.”

Motocross in azione:@DunlopWorldmX

Campionato mondiale Endurance FIM, Moto2 e Moto3:@Dunlopmoto

Motorsport internazionale Dunlop a quattro ruote in azione:@DunlopmSport

tWeet in temPo reaLe DaLLa grigLia Di Partenza!

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Il pilota Dunlop Gautier Paulin ha fatto un debutto di stagione straordinario nel Campionato del Mondo di Motocross MX1, conquistando il terzo posto in classifica nel round finale del GP tedesco del 25 settembre.

Il giovane pilota francese della Kawasaki è arrivato al 16° turno del campionato, sul tortuoso e difficile circuito di Teutschenthal, come uno dei tre piloti ancora in corsa per la medaglia di bronzo.

Forte della vittoria con Dunlop nel 2011, Paulin ha conquistato la terza posizione in classifica chiudendo con un 4° e 5° posto, battendo i suoi rivali in campionato in entrambe le gare.

Oltre a raggiungere il suo obiettivo personale di posizionarsi

Dunlop chiuDe la seconDa stagione sul poDio

Nella sua seconda stagione al Campionato del Mondo di Motocross, Dunlop ha ottenuto quattro podi, compresa una vittoria di gran premio e tre vittorie individuali.

I podi e la vittoria hanno avuto come protagonista Paulin, del team Kawasaki Racing, nuovo nella collaborazione con Dunlop.

Questa combinazione ha prodotto immediatamente risultati eccezionali: Quarto nel primo round del campionato, a cui è seguita la vittoria a Sevlievo, in Bulgaria. Altri podi in Francia, Portogallo e Gran Bretagna hanno consolidato il successo della stagione da esordiente di Paulin.

Xavier Boog, compagno di squadra di Paulin, ha concluso la stagione al settimo posto in classifica, vincendo il round in Brasile; Evgeny Bobryshev e Rui Goncalves, le star del team Honda World Motocross, non hanno potuto mostrare il loro vero potenziale a causa di numerosi infortuni, concludendo di

poco lontano dal podio.Dunlop è andato molto vicino alla

conquista di altri podi quest’anno: in sei occasioni, il miglior pilota con il berretto giallo si è classificato al quarto posto in classifica generale, perdendo per due volte il terzo posto al tie-break.

La Stagione 2012 Di DunLoP: vittorie Di gran Premi, inDiviDuaLi e PoDi

Evgeny Bobryshev, del team Honda World Motocross, ha ottenuto la sesta posizione generale al round finale del Campionato del Mondo di Motocross a Teutschenthal, in Germania.

Rui Gonçalves e Evgeny Bobryshev, piloti del team Honda World Motocross, insieme a Eddy Seel di Dunlop, parlano dello pneumatico anteriore MX11 per la sabbia.

evento Circuito Classifica nel gP1. GP dei Paesi Bassi Valkenswaard 4° - Gautier Paulin (KAW)

2. GP di Bulgaria Sevlievo 1° - Gautier Paulin (KAW)

3. GP d'Italia Fermo 4° - Gautier Paulin (KAW)

4. GP di Messico Guadalajara 6° - Xavier Boog (KAW)

5. GP di Brasile Beto Carrero 4° - Gautier Paulin (KAW)

6. GP di Francia St. Jean D’Angely 3° - Gautier Paulin (KAW)

7. GP di Portogallo Agueda 2° - Gautier Paulin (KAW)

8. GP del Belgio Bastogne 5° - Gautier Paulin (KAW)

9. GP di Svezia Uddevalla 7° - Gautier Paulin (KAW)

10. GP di Lettonia Kegums 4°- Rui Goncalves (HON)

11. GP di Russia Semigorje 5°- Evgeny Bobryshev (HON)

12. GP della Repubblica Ceca Loket 5°- Xavier Boog (KAW)

13. GP della Gran Bretagna Matterley Basin 3° - Gautier Paulin (KAW)

14. GP del Benelux Lierop 4°- Evgeny Bobryshev (HON)

15. GP d'Europa Faenza 4° - Gautier Paulin (KAW)

16. GP di Germania Teutschenthal 2°- Ken Roczen (KTM)

evgeny BoBryShev

al terzo posto nella classifica del campionato, Paulin ha chiuso la stagione davanti a Evgeny Bobryshev, il miglior pilota Dunlop dello scorso anno.

“Sono molto contento di vincere una medaglia per il team e per Kawasaki”, ha dichiarato Paulin. “All’inizio della stagione speravo in qualcosa di più di un bronzo; ma MX1 è una classe molto forte! A Teutschenthal ho corso abbastanza tranquillo, e venivo già due gare con buoni risultati; l’obiettivo era mantenere il terzo posto in classifica e ci sono riuscito, anche grazie al team, che mi ha supportato durante l’intera stagione.”

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MUGELLO 15/7

Nella gara Moto2 del Gran Premio d’Italia al Mugello, Andrea Iannone ha conquistato la vittoria sul circuito di casa nel lap finale, conducendo la gara per meno di un giro!

Partito dalla 5° posizione sulla griglia, il pilota della Speed Up ha conquistato la seconda vittoria stagionale recuperando dopo pochi giri.

Nelle ultime battute di gara, Andrea Iannone ha recuperato lo svantaggio su Pol Espargarò (Pons Kalex), per poi superarlo alla prima curva e mantenere la posizione fino alla fine, vincendo per 0,090 secondi.

I piloti hanno adottato le opzioni di pneumatici messe a disposizione da Dunlop dividendosi quasi a metà nelle preferenze per l’anteriore e il posteriore. Iannone ed Espargarò hanno gareggiato con pneumatici anteriore medio 302 e posteriore duro 3838, mentre Thomas Luthi, che ha concluso a meno di un secondo dal primo, ha montato sulla sua Suter lo pneumatico posteriore medio 3855.

La straordinaria resistenza delle gomme ha permesso ai leader di registrare i propri giri più veloci nelle fasi finali della gara, compreso il record di Luthi nella bagarre con Bradley Smith (Tech 3). Luthi ha battuto il record precedente per 0,547 secondi, mentre Iannone ha migliorato il tempo di gara di 50,523 secondi rispetto allo scorso anno.

Il rettilineo più veloce della stagione con pneumatico Dunlop ha toccato i 290 km/h (180 mph), ad opera del leader del mondiale Marc Marquez.

iannone conquista la vittoria nel circuito Di casa

Al Gran Premio della Repubblica Ceca, Marc Marquez aumenta il suo vantaggio nel Campionato del Mondo Moto2 tagliando il traguardo per primo in un gruppo di quattro piloti compresi in appena mezzo secondo.

Lo spagnolo si è aggiudicato la sesta vittoria stagionale dopo aver superato Thomas Luthi (Suter), a lungo al comando della gara, vincendo con un vantaggio di soli 0,061 secondi. In seconda e terza posizione, a pochi decimi, hanno concluso la gara Pol Espargarò (Kalex) e Andrea Iannone (Speed Up).

Luthi ha condotto gran parte della gara, utilizzando tutta la capacità frenante dello pneumatico anteriore Dunlop con mescola dura 717 per difendere il suo primo posto, finché Marquez non lo ha superato a tre giri dalla fine.

Ma lo spagnolo non è riuscito a fuggire, creando i presupposti per una bagarre finale.

Anche Marquez ha optato per la massima stabilità garantita dallo pneumatico anteriore 717, mentre Espargarò (Kalex) e Iannone (Speed Up) hanno preferito la mescola media 302, riflettendo in modo approssimativo la divisione sulla griglia.

La scelta dello pneumatico posteriore è andata maggiormente verso la mescola media 4886, sviluppata per mantenere il calore durante i rettilinei e massimizzare l’aderenza meccanica. Tuttavia, Espargarò è riuscito a salire fino alla terza posizione con la mescola 3838 più dura, beneficiando della maggiore resistenza all’usura.

Il leggendario circuito Motor Speedway di Indianapolis è stato teatro di una vittoria schiacciante nella gara Moto2 per il leader del mondiale Marc Marquez.

Marquez ha conquistato la prima posizione in gara superando il pilota Suter Dominique Aegerter al quarto giro, poi ha distanziato tutti accumulando un solido vantaggio e battendo il record del giro più veloce di oltre un secondo, andando finalmente a tagliare il traguardo della sua quinta vittoria stagionale con un vantaggio di 5,8 secondi. Marquez ha inoltre migliorato di 37 secondi il suo tempo di gara rispetto al 2011.

Pol Espargarò, detentore della pole e rivale per il titolo, ha perso terreno nei primi giri, per poi provare a distanziare, nelle fasi intermedie della gara, il gruppo di piloti inseguitori in lotta per il secondo posto.

Nelle battute finali della gara, il pilota del team Pons Kalex ha ceduto alla superiorità di Marquez, mentre l’ex campione del mondo Moto2 Julian Simon (Suter) ha conquistato il suo primo podio stagionale, chiudendo in terza posizione.

Tutti i piloti saliti sul podio hanno percorso i 26 giri della gara utilizzando una combinazione di pneumatici con mescola media per l’anteriore e dura per il posteriore, mentre Dominique Aegerter è stato il miglior piazzamento con pneumatico anteriore duro, in settima posizione.

INDIANAPOLIS 19/8

sesta vittoria spettacolare per Marquez a Brno

Marquez DoMina e vince aD inDianapolis

BRNO 26/8

Senza frenare non andrai lontano né sul circuito né su strada. O forse potresti andare troppo lontano. Bradley Smith e Julian Simon, protagonisti della Moto2, e Clinton Howe di Dunlop Motorsport ci spiegano alcuni aspetti importanti sulla frenata.

Frenata

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Pol Espargarò è salito di nuovo sul gradino più alto del podio per la prima volta da giugno, conquistando la sua seconda vittoria stagionale in casa al circuito di Aragon.

Nelle prime fasi della gara, il pilota del team Pons Kalex e il connazionale Marquez si sono ripetutamente scambiati le posizioni, per poi essere raggiunti dal gruppo di inseguitori.

Espargarò aumenta il ritmo negli ultimi giri, ma Marquez non lo lascia andare via, sferrando un attacco quasi ad ogni curva e favorendo il riavvicinamento di Andrea Iannone e Scott Redding.

La gara termina con il leader del campionato Marquez (Suter) in seconda posizione, mentre Redding (Kalex) ha la meglio su Iannone (Speed Up) all’ultimo giro, conquistando il suo quarto podio stagionale.

Le condizioni di bagnato per tutta la durata delle prove libere ha permesso di provare in modo esaustivo gli pneumatici Dunlop da bagnato con mescola 414, che hanno dimostrato di offrire prestazioni eccellenti sia sul bagnato che sul tracciato misto.

Per le qualifiche sono invece state utilizzate le mescole slick di Dunlop. nonostante la mancanza di tempo per il set-up; anche in questo caso, le prestazioni sono state eccezionali, lasciando i piloti con molti dubbi sulla scelta degli pneumatici per la gara.

La combinazione più adottata è stata la mescola 302 più morbida per l’anteriore e la più dura 3838 per il posteriore; tuttavia, Bradley Smith (Tech 3) ha ottenuto la quinta posizione utilizzando uno pneumatico posteriore morbido 3855, con un ritardo di appena due secondi dal vincitore.

Marquez si avvia verso i tre round oltreoceano, con inizio a Motegi, in Giappone, con un vantaggio ridotto a 48 punti su Espargarò.

ARAGON 30/9

Marc Marquez aumenta il suo vantaggio per la corsa al titolo mondiale oltre i 50 punti con la settima vittoria stagionale a Misano in una gara straordinaria.

Dopo essere scivolato nelle retrovie per un errore, Marquez recupera le posizioni perse e supera il pilota di casa, Andrea Iannone, conquistando la seconda posizione. Nell’ultimo giro, Marquez (Suter) e Pol Espargarò (Kalex), contendente per il titolo, si scambiano la conduzione della gara per ben cinque volte!

Marquez ha la meglio per soli 0,359 secondi, aumentando il suo vantaggio nella classifica piloti di 53 punti (in due gare), mentre Iannone completa un podio di tre produttori diversi.

La gara è stata dapprima fermata per un guasto a un motore che ha fatto perdere olio in pista. La seconda gara si è svolta su 14 giri invece che su 26.

Le condizioni di pioggia durante le prove hanno dimostrato l’eccellente resistenza degli pneumatici Dunlop da bagnato su un tracciato che si andava progressivamente asciugando, mentre tutte le opzioni slick di Dunlop hanno offerto livelli di competitività molto vicini tra loro con temperature più fredde rispetto alle condizioni normali.

In queste condizioni, il fattore decisivo è stato il feeling del pilota. Per la gara, tutti i primi sei piloti hanno scelto pneumatici slick con la mescola 302 più morbida per l’anteriore e 3854 per il posteriore, con l’eccezione di Mika Kallio (Kalex), che per il posteriore ha utilizzato la mescola morbida 3757 (proposta anch’essa nella carcassa ATR05), aggiudicandosi il quarto posto dopo essere stato in testa a un gruppo di otto piloti.

MISANO 16/9

espargarò vince il rounD Di aragon

straorDinaria settiMa vittoria stagionale per Marquez

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MUGELLO 15/7

Il debutto della Moto3 al Mugello ha regalato il traguardo più ravvicinato del campionato, con Maverick Viñales primo per soli 0,020 secondi, seguito dall’eroe di casa Romano Fenati e Sandro Cortese, terzo a soli 0,071 secondi.

Il gruppo di testa, inizialmente di dodici piloti, si riduce a sette nella fase intermedia di un’emozionante gara di 20 giri. Verso le battute finali, i tre piloti del podio 2012 Viñales, Cortese e Fenati aumentano il loro vantaggio.

Nell’ultimo giro, Cortese riesce a conquistare due posizioni alla prima curva andando a condurre la gara, ma Fenati li infila entrambi uscendo primo dalla curva! Viñales ora è in terza posizione, con Cortese davanti al 16enne pilota spagnolo all’ingresso dell’ultima curva.

Viñales spinge al massimo sul rettilineo, conquistando la vittoria, ma il fotofinish conferma anche il secondo posto di Fenati (FTR Honda) a scapito di Cortese.

La quinta vittoria di Viñales è la prima per lo pneumatico anteriore Moto3 di Dunlop con mescola dura, in una giornata in cui metà dei primi sei piloti hanno scelto l’opzione media, tra cui Cortese.

Lo pneumatico posteriore con mescola media è stato adottato da tutti i piloti sulla griglia, mentre il nuovo tempo record per la Moto3 è stato di 236,2 km/h (146,8 mph), registrato nel warm-up ad opera di Zulfahmi Khairuddin (KTM). Khairuddin è stato uno dei sette piloti nel gruppo di testa della gara.

Maverick vince al Mugello al fotofinish

Il nuovo Campionato del Mondo Moto3 monomarca Dunlop ha celebrato il suo sesto vincitore diverso all’undicesimo round, nella Repubblica Ceca, in una gara complicata con pista in condizioni miste.

Alla sua seconda gara con il team Aspar dopo il debutto ad Indianapolis, Jonas Folger decide di correre su un tracciato misto con gomme slick e conquista il primo gradino del podio dominando la gara dopo aver sorpassato Efren Vazquez al 4° di 19 giri.

Con un vantaggio di 12 secondi, nella seconda fase della gara Folger (Kalex KTM) rallenta il ritmo per assicurarsi la seconda vittoria della sua carriera, la prima dalla vittoria a Silverstone, nel 2011, nella classe 125 cc Dunlop con gomme da bagnato.

In pieno contrasto con la vittoria incontrastata di Folger, all’ultima curva si è consumato il duello per i restanti gradini del podio, dove Luis Salom (Kalex KTM), reduce dalla vittoria ad Indianapolis, ha strappato il secondo posto al leader del mondiale Sandro Cortese (KTM).

La delusione di Cortese è leggermente alleviata dalla quarta posizione di Maverick Viñales (FTR Honda), contendente al titolo,

Le condizioni perlopiù bagnate della pista hanno spinto quasi tutti i piloti ad adottare l’opzione anteriore slick con mescola media (piuttosto che dura); tuttavia, per lo pneumatico posteriore è stata data la preferenza all’opzione slick con mescola media (invece della morbida). Vazquez era uno dei piloti ad aver scelto gomme da bagnato, ma dal 5° giro ha iniziato a rallentare il ritmo di gara, a fronte però di una resistenza degli pneumatici straordinaria.

Ad Indianapolis, la Moto3 ha celebrato il suo quinto vincitore diverso, con Luis Salom vittorioso dopo una bagarre spettacolare all’ultimo giro con i leader della gara Sandro Cortese e Maverick Viñales.

In testa alla gara di 23 giri si sono alternati sei piloti diversi, su quattro moto di diversi produttori, con Salom dietro a Cortese e Viñales all’inizio della tornata conclusiva. Viñales prova a recuperare la prima posizione alla fine del rettilineo, ma Salom li sorprende entrambi e con un sorpasso conquista il comando della gara.

Lo spagnolo tiene duro nella successiva serie di curve a sinistra, ma cade rovinosamente proprio all’ultima curva. Salom (Kalex), in testa alla sua KTM, taglia il traguardo per primo vincendo per soli 56 millesimi davanti al pilota KTM Cortese, con Jonas Folger promosso al terzo gradino del podio al suo debutto con il team Aspar.

Miguel Oliveira (Suter Honda) e il vincitore di Jerez Romano Fenati (FTR Honda) hanno formato la rosa dei primi cinque piloti su cinque moto diverse.

Tutti i piloti hanno scelto lo pneumatico posteriore medio per la gara, mentre la griglia si è divisa in due per la scelta dell’anteriore: i primi quattro hanno corso con l’opzione più dura, mentre Fenati ha registrato il giro più veloce utilizzando la mescola media.

INDIANAPOLIS 19/8

folger “tiMBra” in solitario la priMa vittoria a Brno

priMa vittoria per saloM all’ultiMo giro

BRNO 26/8

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Luis Salom è il vincitore di un altro spettacolare duello nella gara monomarca Dunlop ad Aragon, che ha visto anche Sandro Cortese avvicinarsi ancora di più al primo titolo mondiale della Moto3.

Salom (Kalex KTM) conquista la sua seconda vittoria in carriera con un vantaggio di soli 0,155 secondi su Sandro Cortese (KTM), in una giornata in cui è mancato Maverick Viñales (FTR Honda), che per un problema tecnico durante il warm-up è costretto a rinunciare alla gara.

Jonas Folger (Kalex KTM) parte per la prima volta dalla pole e completa il podio sul terzo gradino tagliando il traguardo a soli 0,362 secondi da Salom. Alla conduzione della gara si sono alternati ben sette piloti, mentre i primi otto piloti erano compresi in un tempo di appena due secondi, un’ulteriore dimostrazione dei livelli di competitività equivalenti degli pneumatici Dunlop.

Le prove libere si sono svolte su tracciato bagnato, permettendo ancora una volta ai piloti di provare gli pneumatici Dunlop da bagnato in termini di grip e feeling. Le temperature più basse e le condizioni di asciutto del giorno di gara hanno spinto tutti i piloti, eccetto due, a scegliere le slick con mescola media sia per lo pneumatico anteriore che posteriore.

L’asciutto ha fatto sì che gran parte dei piloti registrassero i loro giri più veloci durante la prima metà della gara, ma i livelli di grip sono rimasti ampiamente consistenti, come dimostrato dall’ultimo giro di Salom, percorso in un tempo superiore rispetto al suo miglior giro, ma comunque entro il secondo.

Il vantaggio di Cortese in campionato dopo il round di Aragon sale a 51 punti su Salom, ora secondo in classifica, con 100 punti ancora in palio.

Sandro Cortese allunga il vantaggio in classifica nell’appuntamento inaugurale della Moto3 a Misano, conquistando la terza vittoria in una gara piena di colpi di scena.

Il pilota KTM mantiene i nervi saldi durante la lunga battaglia con Romano Fenati, Luis Salom, Alex Rins e il rivale per il titolo Maverick Viñales, in una gara in cui i primi sette piloti hanno tagliato il traguardo in 1,3 secondi.

Cortese e l’eroe esordiente di casa Romano Fenati (FTR Honda) si alternano più volte al comando della gara. Ma mentre Fenati perde terreno negli ultimi giri, Cortese difende egregiamente la sua posizione, vincendo con un vantaggio di 0,467 secondi su Salom (Kalex KTM).

All’ultima curva, Fenati è in quinta posizione, ma Rins (Suter Honda) e Viñales (FTR Honda) vanno larghi all’uscita dalla curva, permettendo a Fenati di riconquistare il podio per tre centesimi di secondo. Il giro più veloce è quello di Rins, all’8° giro di 23.

Dopo un week-end con poche occasioni per correre sull’asciutto, Cortese e Salom si sono conformati alla maggior parte dei piloti nella scelta delle gomme slick Dunlop. adottando un anteriore più morbido e un posteriore più duro. Fenati è stato uno dei quattro piloti a scegliere la mescola più dura per l’anteriore, mentre cinque piloti nelle retrovie hanno montato l’opzione posteriore più morbida.

saloM stravince aD aragon, cortese prenota il titolo

l’astuzia Di cortese lo preMia con la vittoria

ARAGON 30/9

MISANO 16/9

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AUSTRALIANO mX1 Gli pneumatici Dunlop hanno condotto Josh Coppins e la sua Yamaha verso la vittoria di uno dei titoli nazionali più ambìti nel mondo del motocross. Per Coppins, veterano ed ex vincitore di gran premi, aggiungere il titolo australiano al suo vasto curriculum di successi è stato l’ultimo traguardo importante in una carriera ad altissimi livelli durata quasi venti anni.

A Coolum, nel Queensland, Coppins conquista la seconda posizione in classifica generale nel decimo e ultimo round della serie. Il 35enne ha partecipato a 33 gare del campionato, collezionando sette vittorie e 21 piazzamenti nelle prime tre posizioni. Per il team australiano CDR si trattava del quinto campionato consecutivo.

“Questo titolo significa molto per me”, ha dichiarato Coppins, che ha trascorso tre stagioni come pilota Yamaha factory nel Campionato del Mondo FIM MX1-GP. “Nessun campionato nazionale è facile, specie quando non si svolge nel tuo paese. Il livello dei team mi ha davvero sorpreso, mi sono trovato molto bene e sono felice di essere venuto qui a correre prima di ritirarmi.”

“È una bella sensazione poter ripagare Yahama e tutti gli sponsor”, ha aggiunto. “Con Yamaha mi sento a casa, e per loro adesso ho vinto gare in tutto il mondo. L’ultima YZ450F è stata una delle mie moto preferite nella mia carriera da professionista.”

Coppins ha poi gareggiato a Lommel, in Belgio, rappresentando il suo paese in occasione della 66° edizione del Motocross delle Nazioni il 30 settembre.

COPPINS PORTA AL TRIONFO DUNLOP E YAMAHA VINCENDO IL TITOLO MX1 NEL CAMPIONATO AUSTRALIANO

Dunlop è ancora una volta lo pneumatico più adottato nel campionato tedesco IDM, con tre piloti Dunlop ad aggiudicarsi tre dei quattro titoli in palio.

I titoli delle categorie 125 cc, Moto3 e Supersport sono state vinte rispettivamente dai piloti Dunlop Florian Alt, Luca Grünwald e Tatu Lausletho, mentre Michael Ranseder e Jörg Teuchert si sono piazzati in seconda e terza posizione nella contesa classifica IDM Superbike.

Essendo una delle poche serie di gare con pneumatici multimarca, IDM offre una delle sfide più avvincenti delle gare motociclistiche.

Nella categoria 125, il tedesco Florian Alt, del team Freudenberg Racing, ha conquistato due vittorie straordinarie sulla sua KTM Dunlop nel corso della stagione, vincendo il titolo della classe 125 IDM. Gli pneumatici Dunlop sono stai scelti anche da Luca Grünwald, suo compagno di squadra, che ha chiuso tutte le gare sul podio con la sua Honda NSF 250 R, aggiudicandosi il titolo della classe Moto3 con un ampio vantaggio.

Finn Tatu Lauslehto, con la sua Yamaha YZF-R6 su gomme Dunlop, ha vinto il titolo della classe Supersport senza alcuna pressione nel round finale. Nella classe Superbike, il titolo è stato conteso tra tre piloti, di cui due erano piloti Dunlop. L’austriaco Michael Ranseder era il favorito, ma a causa di un problema tecnico nel warm-up della prima gara, è stato costretto al ritiro e a rinunciare al titolo senza lottare. La classifica finale ha confermato Ranseder e il tedesco Jörg Teuchert rispettivamente in seconda e terza posizione, con il francese Erwan Nigon vincitore del titolo.

DUNLOP VINCE TRE TITOLI SU QUATTRO NEL CAMPIONATO IDM

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Dopo aver conquistato la pole alla 24 ore di Nürburgring 2012, i piloti Dunlop su Ford hanno registrato il giro più veloce sul leggendario circuito tedesco montando pneumatici da gara Dunlop SP Sport, utilizzabili legalmente anche su strada, con un tempo straordinario e un motore da 1 litro!

Gli ingegneri Ford volevano mostrare il potenziale del motore benzina turbo a tre cilindri EcoBoost da 1 litro modificato per le gare e montato su una Formula Ford da corsa sul tortuoso circuito Nordschleife di Nürburgring.

Il team ha modificato anche la vettura in modo che potesse essere guidata su strada, montando cerchi, luci anteriori e posteriori, frecce, specchietti aerodinamici e un clacson.

Solitamente, le vetture Formula Ford gareggiano con pneumatici slick Dunlop SP Sport da gara, ma per battere questo record Dunlop ha fornito un set di pneumatici utilizzabili su strada, sviluppati per le gare di rally sull’asfalto.

Con il pilota britannico Nick Tandy al volante, la Formula Ford ha completato il giro del “Ring” in 7 minuti e 22 secondi, registrando l’11° tempo più veloce di tutti i tempi.

La vettura ha percorso i 20,832 km (19,94 miglia) del circuito di Nordschleife a una velocità media di 169 km/h (105 mph).

Incredibilmente, la vettura da 1 litro ha battuto i record stabiliti precedentemente da molte supercar (da gara e da strada), come la Lamborghini Aventador LP700-4 da 700 cavalli, la Enzo Ferrari da 660 cavalli e la Pagani Zonda da 602 cavalli.

Alla line-up di piloti Dunlop per il settimo round del Campionato del Mondo FIA di Endurance al circuito Speedway di Fuji si aggiungono gli ex piloti di Formula 1 Takuma Sato e Shinji Nakano.

Nel corso della sua carriera nella F1, Sato ha partecipato a 90 gare, guidando le monoposto per Jordan, BAR-Honda e Super Aguri, ed è il pilota giapponese di F1 con i migliori risultati, avendo conquistato il terzo gradino del podio nel Gran Premio USA del 2004.

Per il Campionato del Mondo di Endurance, Sato correrà con il team Oak Racing nella vettura prototipo per la classe LMP1, insieme ai piloti Bertrand Baguette e Dominik Kraihamer nelle gare di Fuji e nella 6 Ore di Shangai. La vettura Oak-Pescarolo LMP1 ora è dotata di un motore HPD V8.

Nakano ha trascorso due anni nella Formula 1, partecipando a 33 gare con Prost e Minardi, con il miglior piazzamento in sesta posizione. Correrà a Fuji con la ORECA-Nissan 03 di ADR-Delta insieme ai piloti John Martin e Tor Graves.

Le SteLLe DeLLa FormuLa 1 Corrono Per DunLoP a Fuji

Classifica del campionato Superbike (dopo il 7° round finale)

1. Joshua WATERS (Team Suzuki) 279,5 2. Wayne MAXWELL 266 3. Jamie STAUFFER 251,5 4. Glenn ALLERTON 235 5. Ben ATTARD (Team Suzuki) 212,5 6. Robert BUGDEN (Team Volvo Group

Suzuki) 211 7. Ben HENRY (Suzuki) 174,5 8. Scott CHARLTON (Suzuki) 159 9. Brodie WATERS (Team Suzuki) 45 10. Beau BEATON (Suzuki) 40

Classifica del campionato Supersport (dopo il 5° round finale)

1. Mitchell CARR 181,5 2. Josh HOOK 163 3. Brodie WATERS (Team Suzuki) 162 4. Glenn SCOTT 157 5. Chris QUINN 130,5 6. Levi DAY 125 7. Adam SENIOR 111,5 8. Brendan CLARKE 90,5 9. Anthony QUINN 65,5 10. Mitch LEVY (Suzuki) 65,5

Il 17 settembre, sul circuito di Queensland Raceway, Josh Waters ha vinto per la seconda volta il Campionato australiano Superbike nel round finale della stagione 2012.

Nella sua corsa al titolo nel campionato monomarca Dunlop, il pilota del team Suzuki ha corso una gara senza rischiare, concludendo in quinta posizione in classifica generale con un 4° e 6° posto, aggiudicandosi il trofeo dopo quello vinto nel 2009 al suo debutto nella classe iridata con il team Suzuki.

“il 2012 è stato un anno fantastico per me con la seconda vittoria del campionato australiano Superbike”, ha dichiarato il 25enne Waters. “Per le gare di quest’anno abbiamo utilizzato i nuovi pneumatici NTEC di Dunlop, che hanno offerto prestazioni eccezionali in termini di consistenza e grip, e nei migliori piazzamenti sono stati straordinari. In alcune gare, gli pneumatici ci hanno offerto quella sicurezza per spingere il potenziale al limite, e sono certo di aver percepito quella sensazione!”

Dalla conquista del titolo nel 2009, quello del 2012 è stato il primo campionato interamente completato da Waters, andando a vincere un titolo molto combattuto con un margine di appena 13,5 punti.

“È una sensazione fantastica, e l’obiettivo di tutti sin dall’inizio della stagione. Averlo raggiunto è incredibile, quindi un immenso grazie al team e a tutti coloro che hanno contribuito a questa impresa.

“Negli ultimi due round non ho dato proprio tutto, ho cercato di conservare il vantaggio con una strategia più tattica, perché ciò che passa alla storia è la vittoria del campionato.

WaterS Si aggiuDiCa iL titoLo SuPerBiKe auStraLiano

DunLoP: I RE DI RINGMEISTER

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iniezione Di SiCurezza Dunlop si compiace di produrre pneumatici che infondono sicurezza negli utenti, sia che essi siano piloti o conducenti, in prestazioni competitive o nel traffico più caotico.

L’iniezione di sicurezza è un marchio distintivo di Dunlop e ci sono molte ragioni per cui questo principio è valido per tutti i tipi di pneumatici, che siano da strada, da circuito, su superficie asciutta o scivolosa.

“Per un pilota o un conducente, sicurezza vuol dire che non devono preoccuparsi delle prestazioni delle gomme, bensì possono considerarla come un fatto scontato”, spiega Jean-Felix Bazelin, General Manager, Dunlop Motorsport.

“Questo libera la mente e permette di concentrarsi sulla guida, un’attività tanto importante quanto piacevole, qualsiasi veicolo si abbia sotto mano, con soddisfazione e sicurezza.”

Dalla strada al circuito la filosofia è la stessa, anche se l’approccio è leggermente diverso.

“Per le gare, il nostro impegno si concentra sulla creazione di mescole in grado di garantire prestazioni costanti per tutto il ciclo di vita, senza cali prestazionali improvvisi”, aggiunge Sebastien Montet, Race Design and Development Manager.

“Questo principio è illustrato al meglio nelle gare di endurance, in cui massimizzare la resistenza degli pneumatici sul circuito senza sacrificare le prestazioni alla fine premia con i risultati. Ad esempio, uno pneumatico per una gara di endurance come quella di Le Mans, in cui si possono completare due, tre o persino quattro giri senza perdere il livello di prestazioni equivale a più tempo sul circuito e meno ai pit stop. E questo si traduce in migliori risultati in gara. Per raggiungere questo obiettivo, gli ingegneri di gara e il team manager devono poter contare sulle prestazioni degli pneumatici.

“Per gli pneumatici da strada l’approccio è diverso, perché il tipo di sicurezza da infondere ai conducenti è diversa. Gli pneumatici dovrebbero garantire prestazioni costanti per l’intero ciclo di vita, ma tale ciclo di vita equivale a decine di migliaia di chilometri, di molto superiore rispetto a uno pneumatico da gara. Gli pneumatici da strada hanno una vita più lunga e meno requisiti per prestazioni estreme, perché per la maggior parte del loro ciclo di vita non vengono utilizzati al limite delle loro capacità, a differenza di un prodotto da gara.

“La sicurezza in più che possiamo garantire al conducente di una vettura da strada proviene da mescole che possono reagire in modo prevedibile in una vasta gamma di condizioni

meteorologiche, senza doversi fermare e cambiare le gomme in mezzo alla strada se inizia a piovere.

“Realizzare pneumatici in grado di offrire prestazioni ottimali in una vasta gamma di condizioni meteo sulla strada o sui circuiti è una nostra specialità. Le gare più difficili spesso richiedono pneumatici speciali per il bagnato, e avere uno pneumatico in grado di garantire prestazioni eccezionali nelle difficili condizioni di transizione dall’asciutto al bagnato o viceversa è un vantaggio rispetto agli altri concorrenti.”

Per Dunlop, le gare di endurance sono le migliori sia per gli sport a motore a due che a quattro ruote, perché consentono di sviluppare tutte le aree dello pneumatico, comprese le mescole della gomma che ne costituiscono i componenti.

“Ad esempio, ti permette di individuare la mescola che offre la migliore aderenza con una resistenza sufficiente per l’uso previsto”, spiega Gary Barrett, Principal Engineer, Material Development.

Nonostante il diverso ciclo di vita degli pneumatici, lo stesso approccio si applica anche alle gare veloci.

“Uno pneumatico per la Moto2 non ha bisogno di durare così a lungo come quello utilizzato nel Campionato del Mondo di Endurance, ma le caratteristiche relative al ciclo di vita sono simili, anche se il secondo generalmente ha un’aspettativa di vita più lunga”, aggiunge Montet.

Gli sviluppi in materia di mescola hanno implicazioni dirette sul prodotto da strada.

“Quanto appreso nello sviluppo di nuove mescole viene filtrato attraverso i nostri prodotti per le applicazioni su strada, ed è un’area di lavoro molto interessante per i nostri specialisti in mescole. Nello sviluppo degli pneumatici da gara, possiamo davvero analizzare tutti gli elementi che compongono la gomma e applicare un approccio molto aperto per studiare come può essere migliorata”, spiega Barrett. “Una volta approvato sul circuito, la sfida consiste in trasformare gli elementi della mescola da gara per applicarli agli pneumatici da strada e renderli fattibili per la produzione dal punto di vista commerciale.”

Per quanto riguarda la costruzione, il modo in cui i diversi elementi dello pneumatico sono messi insieme e l’interazione dei diversi elementi fisici è fondamentale per garantire la sicurezza. “Come per gli pneumatici da gara, ogni elemento deve lavorare in perfetta sintonia e verso lo stesso obiettivo di una prestazione accettabile”, dichiara Montet.

“Sia sulla strada che sul circuito, uno pneumatico con prestazioni elevate ma con uno spettro applicativo limitato non ispira molta fiducia all’utente, perché in assenza delle condizioni ideali per cui è stato creato trasforma la guida in un’attività faticosa e insoddisfacente.

“Noi di Dunlop, invece, lavoriamo per rendere le prestazioni dei nostri pneumatici estremamente accessibili all’interno di un quadro applicativo più ampio, permettendo all’utente di sfruttare al meglio gli pneumatici.”

La sicurezza è importante perché consente ai piloti di spingere al massimo senza preoccuparsi della reazione degli pneumatici.

“La sicurezza è certamente uno dei fattori più importanti nell’equazione delle prestazioni generali per un pilota. Permette di affrontare la prima curva di una gara piegando al limite senza temere una reazione instabile, o di non preoccuparsi in caso di condizioni meteorologiche variabili di una gara”, afferma Montet.

Sulle moto, infondere sicurezza al pilota è estremamente importante.

“In particolare, lavoriamo per ottenere un’ampia inclinazione”, dichiara Christopher Valentine, Senior Engineer Bike Tyre Development. “Il modo in cui lo pneumatico reagisce e “parla” quando viene inclinato fino al bordo è l’area in cui un pilota può ricevere le migliori prestazioni per una transizione prevedibile o il duro shock di un cambio improvviso. Noi preferiamo l’approccio di una transizione prevedibile, perché permette di ripetere quella prestazione.”

In conclusione, due o quattro ruote, strada o circuito. Dunlop e Sicurezza viaggiano insieme.

“Sicurezza è stata da sempre una parola ricorrente in Dunlop, e un concetto che è il pilastro della nostra filosofia in tutto ciò che facciamo”, dichiara Jean-Felix Bazelin. “Per ottime ragioni”.