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Il nuovo PNPV 2016-2018
F. D’AnconaIstituto Superiore di Sanità
Ministero della Salute
Le Vaccinazioni - 8 aprile 2016
TORINO
D.G. Prevenzione Sanitaria – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Percorso per l'aggiornamento del PNPV
Gruppo ristretto
(DGPRE-CSS-AIFA-ISS-GISPS)
CSS
Ministero della Salute – DG Prevenzione Sanitaria
2. Per parere tecnico-scientifico
Regioni
3. Parere su sostenibilità e fattibilità
4. Analisi costi implementazione Piano per
Regione/P.A.
AIFA Ditte
6. Contrattazione
DGPROG
5. Studio costi mancata adozione
MEF
7. Finanziamento implementazione Piano1. Predisposizione proposta
“PNPV 2016-2018” Obiettivi generali
migliorare lo stato di salute della popolazione
attraverso la vaccinazione per la riduzione del carico
delle malattie infettive prevenibili da vaccino
armonizzazione delle strategie vaccinali in atto nel Paese
equità nell’accesso a vaccini di elevata qualità, anche sotto il profilo della
sicurezza, e disponibili nel tempo (prevenendo, il più possibile, situazioni di
carenza), e a servizi di immunizzazione di livello eccellente riducendo le
diseguaglianze nel paese
“PNPV 2016-2018” Obiettivi Specifici in sintesi
● Mantenere lo stato polio-free e raggiungere lo stato morbillo-free e rosolia-free
● Garantire l’offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni nelle fasce d’età e
popolazioni a rischio indicate
● Aumentare l’adesione consapevole alle vaccinazioni
● Contrastare le disuguaglianze, promuovendo interventi vaccinali nei gruppi di
popolazioni marginalizzati o particolarmente vulnerabili
● Completare l’informatizzazione delle anagrafi vaccinali, interoperabili a livello
regionale e nazionale, tra di loro e con altre basi di dati (malattie infettive,
eventi avversi, residente/assistiti)
● Migliorare la sorveglianza delle malattie prevenibili con vaccinazione
● Promuovere, nella popolazione generale e nei professionisti sanitari, una
cultura delle vaccinazioni per la salute collettiva
● Attivare un percorso di revisione e standardizzazione dei criteri per
l’individuazione del nesso di causalità ai fini del riconoscimento dell’indennizzo
per i danneggiati da vaccinazione
● Favorire la ricerca e l’informazione scientifica indipendente sui vaccini.
Migliorare l’offerta vaccinale
• Aumentare la richiesta di
vaccinazioni da parte della
popolazione
• Migliorare l’accesso alle
vaccinazioni
• Intervenire sul sistema
organizzativo e logistico
• Offerta di vaccini efficaci e
sicuri
L’indice del nuovo PNPV (bozza dicembre 2015)
Razionale
Il Piano d’azione Europeo per le vaccinazioni 2015-2020
Il Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018
Scopo del documento
Obiettivi del Piano
Scenario
Malattie prevenibili e vaccinazioni
Il valore etico e sociale delle vaccinazioni
I costi della mancata vaccinazione
Le coperture vaccinali
Gli eventi avversi a vaccino
Le priorità Mantenere lo stato Polio free
Perseguire gli obiettivi del PNEMoRc e rafforzare le azioni per
l'eliminazione
Garantire l'offerta attiva e gratuita delle vaccinazioni, l'accesso ai servizi e
la disponibilità dei vaccini
Prevedere azioni per i gruppi di popolazione difficilmente raggiungibili e con
bassa copertura vaccinale (HtRGroups)
Elaborare un Piano di comunicazione istituzionale sulle vaccinazioni
Principi Guida
Il calendario vaccinale
Le vaccinazioni per fascia d’età
Le vaccinazioni per soggetti affetti da alcune condizioni di rischio
Informatizzazione anagrafe vaccinale
Monitoraggio e valutazione
Allegato 1: Costo della malattia in assenza di vaccinazione e
riduzione annua dei costi diretti stimati per la malattia
Allegato 2: Modalità di gestione e flussi informativi per le
emergenze connesse ai vaccini
L’indice del nuovo PNPV (bozza dicembre2015)
D.G. Prevenzione – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
costo sostenibilità
Costi AEFI Costi adeguamento servizi
Costi formazione personale
Costi somministrazione
Etc.
Costi comunicazione pubblico
I costi
Graduale aumento delle coperture
vaccinali dal 2016 al 2018
Fascia d’età Vaccinazioni 2016 2017 2018
Meningo B ≥ 60% ≥ 75% ≥ 95%
Rotavirus ≥ 60% ≥ 75% ≥ 95%
—II anno di vita Varicella (1° dose) ≥ 60% ≥ 75% ≥ 95%
—5-6 anni di età Varicella (2° dose) ≥ 60% ≥ 75% ≥ 95%
HPV nei maschi 11enni ≥ 60% ≥ 75% ≥ 95%
IPV ≥ 60% ≥ 75% ≥ 90%
meningo tetravalente ACWY135 ≥ 60% ≥ 75% ≥ 95%
Pneumococco (PCV13+PPV23) 40% 55% 75%
Zoster 20% 35% 50%
Obiettivo di Copertura Vaccinale
—I anno di vita
—Adolescenti
Anziani
Stima della spesa annua nazionale TOTALEFascia d’età Vaccinazioni Spesa totale Variabili
—I anno di vita
Esavalente 63.501.562 € CV 95%
Pneumo 62.664.933 € CV 95%
Meningo B 127.670.492 € CV 95%
Rotavirus 31.279.271 € CV 95%
TOTALE 285.116.258 €
—II anno di vita
Meningo C 4.380.051 € CV 95%
Varicella (1° dose) 18.803.662 € CV 95%
MPR (1° dose) 5.093.083 € CV 95%
TOTALE 28.276.797 €
—5-6 anni di età
Dtp-IPV 8.887.526 € CV 95%
Varicella (2° dose) 20.229.806 € CV 95%
MPR (2° dose) 5.479.363 € CV 95%
TOTALE 34.596.695 €
—Adolescenti
HPV nelle femmine 11enni 21.288.504 € CV femmine 95%
HPV nei maschi 11enni 16.597.863 € CV maschi 70%
MPR 10.749.307 € CV 95%
Varicella 39.686.441 € CV 95%
DTP-IPV 8.824.050 € CV 90%
meningo tetravalente ACWY135 17.795.478 € CV 95%
TOTALE 114.941.643 €
Anziani
Influenza 39.044.826 € soggetti di età ≥65 aa CV 75%
Pneumococco (PCV13+PPV23) 34.260.089 € target 1 coorte 65aa CV 75%
Zoster 33.957.176 € target 1 coorte 65aa CV 50%
TOTALE 107.262.091 €
TOTALE ITALIA 570.193.484 €
Stima spesa annua AGGIUNTIVA nazionale
Fascia d’età Vaccinazioni Spesa totale Variabili
—I anno di vita
Meningo B 127.670.492 € CV 95%
Rotavirus 31.279.271 € CV 95%
TOTALE 158.949.763 €
—II anno di vitaVaricella (1° dose) 18.803.662 € CV 95%
TOTALE 18.803.662 €
—5-6 anni di etàVaricella (2° dose) 20.229.806 € CV 95%
TOTALE 20.229.806 €
—Adolescenti
HPV nei maschi 11enni 16.597.863 € CV maschi 70%
IPV 2.713.917 € CV 90%
meningo tetravalente ACWY135 17.795.478 € CV 95%
TOTALE 37.107.258 €
Anziani
Pneumococco (PCV13+PPV23) 34.260.089 € target 1 coorte 65aa CV 75%
Zoster 33.957.176 € target 1 coorte 65aa CV 50%
TOTALE 68.217.265 €
TOTALE ITALIA 303.307.754 €
D.G. Prevenzione – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
Risparmi e oneri
Secondo la letteratura scientifica nazionale ed internazionale, dunque, il
risparmio stimato annualmente (con l’eccezione delle vaccinazioni IPV e
antimeningococcico tetravalente negli adolescenti, e della seconda dose di
vaccinazione antivaricella), a seguito dell’applicazione del nuovo
Calendario vaccinale, sarebbe di complessivi 196 milioni di euro
In conclusione, si può sostenere che il Calendario vaccinale proposto nel PNPV
2016-2018 comporta un onere netto a regime pari a circa 192 milioni di euro che,
sulla base delle percentuali sopra riportate collegate alla gradualità nel triennio degli
obiettivi di coperture vaccinali, sarebbe così distribuito:
anno 2016: 115 milioni (60% circa di 192 mln)
anno 2017: 150 milioni (77% circa di 192 mln)
anno 2018: 192 milioni (al raggiungimento della soglia ottimale di CV)
Le criticità
● Le coperture vaccinali con un andamento
negativo
● Le scelte delle singole regioni già adottate tra i
piani
Le coperture vaccinali in Italia
Anno POL3 DT-DTP3 EpB3 M-
MPR1 Hib3
2000 96,6 95,3 94,1 74,1 54,7
2001 95,8 95,9 94,5 76,9 70,2
2002 95,9 96,8 95,4 80,8 83,4
2003 96,6 96,6 95,4 83,9 90,4
2004 96,8 96,6 96,3 85,7 93,8
2005 96,5 96,2 95,7 87,3 94,7
2006 96,5 96,6 96,3 88,3 95,5
2007 96,7 96,7 96,5 89,6 96,0
2008 96,3 96,7 96,1 90,1 95,7
2009 96,1 96,2 96,1 90,0 95,6
2010 96,3 96,4 95,8 90,6 94,6
2011 96,1 96,3 96,0 90,1 95,6
2012 96,2 96,2 96,1 90,0 94,8
2013 95,7 95,7 95,7 90,3 95,0
2014 94,7 94,7 94,6 86,7 94,3
Fonte: Ministero della Salute-Aggiornamento gennaio 2016
Le coperture vaccinali in Italia - 2014
(Fonte: Ministero della Salute)17
REG Antipolio(a) D (a) T (a) P (a)Antiepatite
B(a)Hib(b) Morbillo(c)
Parotite(c)
Rosolia(c)
Varicella (c)
Meningococco
C coniugato (b)
Pneumococco
coniugato (b)
Piemonte 96,21 96,22 96,42 96,15 95,85 95,65 90,55 90,55 90,55 1,10 87,06 92,54
Valle D'Aosta 90,61 90,78 91,30 90,09 90,18 89,66 77,61 77,17 77,09 0,43 77,78 84,41
Lombardia 95,02 94,96 95,14 94,83 94,87 94,33 89,49 89,36 89,40 n.i. 79,43 79,42
Prov Auton Bolzano 88,46 88,44 88,52 88,43 87,99 87,68 68,77 68,68 68,75 2,95 61,31 80,69
Prov Auton Trento 92,74 92,70 93,09 92,57 92,43 92,14 84,21 84,17 84,21 1,21 81,73 87,10
Veneto 91,71 91,76 92,09 91,70 91,43 91,04 87,10 86,98 87,03 84,16 88,10 85,59
Friuli Venezia Giulia 92,20 92,57 92,57 92,08 91,70 91,67 83,51 83,38 83,39 60,28 82,62 82,37
Liguria 95,74 95,74 95,80 95,69 95,61 95,22 82,82 82,76 82,82 11,60 83,12 92,18
Emilia Romagna 94,80 94,72 95,07 94,44 94,49 94,00 88,26 88,06 88,06 0,55 88,28 92,54
Toscana 95,43 95,56 95,71 95,56 95,37 95,12 89,31 89,15 89,23 77,12 87,82 93,80
Umbria 95,90 95,63 95,64 95,54 95,25 95,52 88,97 88,81 88,79 0,59 86,50 94,16
Marche 93,66 93,63 93,70 93,63 93,50 93,45 81,39 81,39 81,39 1,49 76,64 89,65
Lazio 97,55 97,54 97,54 97,53 97,95 97,06 88,54 88,54 88,54 6,15 n.i. 91,25
Abruzzo 96,58 96,57 96,57 96,57 96,57 96,55 85,68 85,68 85,68 4,70 62,20 83,60
Molise 96,65 96,65 96,65 96,65 96,65 96,65 86,27 86,27 86,27 37,30 74,15 94,63
Campania 93,19 93,19 93,19 93,19 93,19 93,09 83,66 83,66 83,66 7,88 42,72 76,63
Puglia 94,64 94,64 94,64 94,64 94,64 94,63 85,07 85,07 85,07 81,65 77,75 93,48
Basilicata 98,84 98,84 98,84 98,84 98,84 98,84 90,00 90,00 90,00 72,47 86,33 98,47
Calabria 96,07 96,07 96,07 96,07 96,07 96,04 83,20 83,20 83,20 51,07 66,21 92,02
Sicilia 93,48 93,48 93,48 93,48 93,48 93,47 83,95 83,95 83,95 79,02 60,17 91,74
Sardegna 96,12 96,12 96,12 96,11 96,12 96,07 88,60 88,60 88,60 58,97 84,28 95,04
TOTALE (MEDIA) 94,71 94,71 94,82 94,64 94,61 94,31 86,74 86,67 86,69 36,64 73,94 87,46
Fonte: Ministero della Salute-Aggiornamento 20 gennaio 2016
Copertura vaccinale contro l’influenza nella popolazione
generale e negli anziani (per 100 abitanti)
(Fonte: MinSal – ISS)
-
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
60,0
70,0
80,0
anziani
popolazione generale
Aggiornamento 18 settembre 2015
Obiettivo OMS del 75%
Le scelte delle Regioni
Il Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-
2014 aveva come obiettivo generale “l’armonizzazione
delle strategie vaccinali in atto nel nostro Paese, al fine di
garantire equità nella prevenzione delle malattie suscettibili
di vaccinazione superando i ritardi e le insufficienze
presenti e assicurando parità di accesso alle prestazioni
vaccinali da parte di tutti i cittadini” e si proponeva come “il
documento di riferimento ove si riconosce come priorità di
Sanità Pubblica l’eliminazione o la riduzione del carico
epidemiologico delle malattie infettive prevenibili da
vaccino, attraverso l’individuazione di strategie efficaci ed
omogenee da implementare sul territorio nazionale”.
Vaccino Nascita3°
mese
5°
mese
6°
mese
11°
mese
13°
mese
15°
mese
5-6
anni
11-18
anni
>65 anni Ogni
10 anni
DTPa DTPa DTPa DTPaDTPa
1dTpa
dT2
IPV IPV IPV IPV IPV
HBV HBV3 HBV HBV HBV
Hib Hib Hib Hib
MPR MPR MPR MPR4
PCV PCV PCV PCV
Men C Men C5 Men C5
HPV
HPV 6
(2 o 3
dosi)
InfluenzaInfluenza
VaricellaVar 7
(2 dosi)
Sicilia, Puglia, Toscana
Veneto hanno già inserito il
tetravalente coniugato come
booster nell’adolescenza!
Emilia Romagna ha inserito
il tetravalente al 13mo mese.
Nuovi scenari per la vaccinazione anti-men?
CalabriaCopagamento per
tutti
LazioCopagamento per tutti
Vaccinazione antirotavirus
Venetoofferta attiva e
gratuita
Friuli Venezia GiuliaGratiuita per I soggetti a
rischio e copagamento per tutti gli altri
Emilia Romagna Non raccom. REG
Copagamento a BO e Forlì
MarcheNon raccom.
AbruzzoNon raccom.
PugliaGratuita per I bambini cheafferiranno al nido al 1°annoCopagamento per tutti glialtri
BasilicataNon raccom.
Sardegnaofferta attiva e gratuitaa SanLuri, Lanusei e
OristanoCopagamento a
Cagliari
Liguria Copagamento per tutti ASL 1,
3, 4 e 5
Valle d’AostaCopagamento
per tutti
UmbriaNon raccom.
TrentoNon raccom.
MoliseNon raccom.
CampaniaNon raccom.
Piemonte Gratiuita per I
soggetti a rischioCopagamento per
tutti gli altri
LombardiaNon raccom.
BolzanoNon raccom.
Toscanaofferta attiva e
gratuitaa Lucca
Copagamento per tutti
Siciliaofferta attiva e gratuita
Ministry of Health, Directorate General of Heath Prevention
Calabria: 3+1 infants(3rd month)
Veneto: 2+1 infants(7th month)
Friuli Venezia Giulia: : 2+1 infants (7th month)
Emilia Romagna: high risk subjects
Marche: high risk subjects
Puglia: 3+1 infants (3rd month)
Basilicata: 3+1 infants (3rd/4th
month)
Liguria: 3+1 infants (3rd
month)
Piemonte: high risk subjects
Lombardia: high risk subjects
Toscana: 3+1 infants (3rd month)
Sicilia: 3+1 infants (4th month)
Ministry of Health, Directorate General of Heath Prevention
Vaccinazione antimeningococco B
Una mappa aggiornata dell’offerta
vaccinale in Italia
● Non è disponibile
● Dovrebbe essere offerta anche insieme alle
coperture vaccinali per capire quanto l’offerta sia
ricevuta dalla popolazione
● Potrebbe aiutare a capire in modo strutturato le
differenze tra le Regioni e i nuovi approcci.
Valutare le cause delle basse CV nella comunità
Indicare la strategia generale
Indicare gli interventi efficaci più appropriati, in grado di rispondere
ai problemi locali
Tenere conto delle priorità locali, risorse disponibili, aspetti
strutturali ed organizzativi, riferimenti normativi, etc.
Le informazioni relative agli aspetti economici possono essere utili
per individuare le attività che consentono di raggiungere gli
obiettivi in modo più efficiente rispetto ad altre possibili opzioni
Impegno continuo ….
Armonizzazione delle strategie vaccinali all’interno della
Regione e tra le Regioni
Offerta attiva e gratuita
Chiamata attiva a vaccinazione e re-call (es. visite a domicilio)
Informazione/educazione/dialogo con genitori (o soggetti target)
Uso vaccini combinati e co-somministrazione
Predisposizione di protocolli operativi per gli operatori sanitari
Completa informatizzazione dell’anagrafe vaccinale
Oltre alle teorie….nella pratica
Diffusione dei dati di CV agli operatori, ai MMG ed ai PLS
Formazione/aggiornamento degli operatori
Realizzazione di interventi di comunicazione (scuola, opuscoli
informativi, poster, mass-media, etc.)
Maggior coinvolgimento dei MMG e dei PLS:
o acquisizione scheda vaccinale al momento della presa in carico dei
pazienti e verifica vaccinazioni effettuate
o invito ad effettuare le vaccinazioni sulla base del calendario vigente
o ricerca attiva degli assistiti non vaccinati, sensibilizzazione ed invito
attivo alla vaccinazione.
Oltre alle teorie….nella pratica
Estensione dell’accesso ai servizi vaccinali:
o ampliamento orari in cui vengono effettuate le vaccinazioni
o offerta delle vaccinazioni in setting diversi,
o riduzione ostacoli amministrativi (necessità di un appuntamento per la
vaccinazione)
Garantire la continuità delle attività vaccinali (Piano per la gestione
delle carenze, possibilità di avere prodotti alternativi)
Ridurre le opportunità mancate
………….potrà essere generata una normazione aggiornata,
garantendo, peraltro, la protezione degli individui e delle comunità, con
misure correlate, come, ad esempio, l’obbligo di certificazione
dell’avvenuta effettuazione delle vaccinazioni previste dal
calendario per l’ingresso scolastico.
Altre possibili strategie………
………….la ricognizione continua delle possibili violazioni del
supporto alla pratica vaccinale e dell’offerta attiva delle vaccinazioni
da parte dei medici e del personale sanitario dipendente e
convenzionato con il servizio sanitario nazionale. Saranno concertati
percorsi di audit e revisioni tra pari, con la collaborazione degli
ordini professionali e delle associazioni professionali e sindacali
che possano portare anche all’adozione di sanzioni disciplinari o
contrattuali qualora ne venga ravvisata l’opportunità.
D.G. Prevenzione – Ufficio Malattie Infettive e Profilassi Internazionale
…………. saranno studiate procedure da concertare con le
amministrazioni regionali e con i produttori per coordinare al livello
nazionale i costi di acquisto, la possibile logistica e i meccanismi
attuativi.
Altre possibili strategie………
…………., potrebbe essere attivato un fondo nazionale per i vaccini che
possa co-finanziare le regioni in difficoltà oggettive a garantire, ancora
una volta, l’uniformità, l’equità e l’universalità dell’offerta su scala
nazionale..…garantire il progressivo inserimento della vaccinazione
tra i compiti previsti nella struttura di convenzione nazionale della
medicina convenzionata, sia generalistica che pediatrica di libera
scelta, d’accordo con le organizzazioni sindacali del settore.
…………. d’accordo con i produttori, con il principio del partenariato
pubblico-privato di rilevante contenuto sociale, e in piena trasparenza,
potrebbe essere rivista secondo meccanismi negoziali che
permettano, ad esempio, di diminuire il costo unitario del vaccino
in proporzione al raggiungimento di tassi di copertura
progressivamente più elevati.
Altre possibili strategie………
…………., LEA.
…………., Anagrafe Vaccinale informatizzata
Qualche altra criticità● Il processo decisionale sul calendario vaccinale non è un
processo strutturato come in altri paesi e come richiesto da
OMS. Non esiste un NITAG e questo ha reso il processo più
lungo, più discusso e meno efficiente. Già ci sono nuove
implementazioni regionali (per esempio per il vaccino
antimeningococcico tetravalente nel bambino)
● Il piano pur avendo un calendario molto ampio lascia spazio
ancora a differenze nelle implementazioni locali (Men B, MMR-V)
● Gli obiettivi del piano sono ottimali ma difficilmente raggiungibili
in così breve tempo. Questo, anche in vista dell’uso di tali
indicatori nei LEA, potrebbe creare un po’ di apprensione
● Se da una parte molti obiettivi sono compiti delle regioni, altri
come anagrafe vaccinale, sorveglianza, campagne di
comunicazione hanno una forte componente a livello centrale.
Necessario un forte impegno delle istituzioni centrali per un
processo di aggiornamento delle indicazioni più tempestivo
Le preoccupazioni del pubblico nei confronti dei vaccini non
riguardano solo la sicurezza, ma anche le scelte di politica vaccinale,
i costi e i risultati delle ricerche scientifiche.
Le decisioni di politica vaccinale, a tutti i livelli, sono complesse e non
sono, né devono essere, guidate solo dalle evidenze scientifiche e
dalle valutazioni economiche, ma da un mix di ragioni scientifiche,
psicologiche, socio-culturali e politiche …che devono essere
approfondite e comprese preventivamente.
Il mancato coinvolgimento di tutti gli stakeholder (o almeno i
principali) può causare il fallimento di un intervento, anche efficace,
evidence-based.
Questo piano rappresenta una svolta decisa nel ripristinare una
offerta più omogenea. Questa tendenza dovrebbe essere mantenuta
nel tempo per essere efficace.
Conclusioni