Il Nettare degli Dei Lorigine e lo sviluppo del vino e il suo utilizzo nella letteratura....
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Il Nettare degli Dei
L’origine e lo sviluppo del vino e il suo utilizzo nella letteratura.
L’importanza di questa bevanda nel mondo della
Roma antica.
IL VINO :
•Un po’ di storia…•… e un po’ di mito•La composizione •Lo sviluppo•L’utilizzo nella letteratura
Un po’ di storia … I Romani, appresero le tecniche vitivinicole dagli etruschi, nei
loro rapporti politici e commerciali. Dopo la conquista del Lazio e la fine delle guerre puniche, la viticoltura si sviluppò a macchia d’olio.
Dal 61 al 113 d.C.
la vitivinicoltura raggiunse livelli
molto elevati ed il vino
era consumato anche in
locali pubblici
di vendita.
Nel III-IV secolo d.C., con la crisi dell'Impero iniziò anche
il declino della viticoltura. La crisi monetaria, le lotte interne, le invasioni dei barbari,il disordine politico e amministrativo, crearono condizioni sfavorevoli all'agricoltura
e in particolare alla viticoltura.
Molti agricoltori, inoltre,
estirpavano i vigneti per
non subire le forti tasse
cui erano assoggettati,
tanto che nel IV secolo
l'imperatore Teodosio,
per frenare questo
fenomeno, decise la
pena di morte per
chi tagliava le viti.
•Home
… e un po’ di Mito Presto identificato col
latino Bacco, Diòniso fu venerato, originariamente, sotto la forma d'un albero di edera. Successivamente, esso fu raffigurato in un giovane dalla florida barba, coronato di edera . I suoi simboli erano la tazza e il tirso. Il culto di Bacco si mescolò, col tempo, con quello di Demetra, divinità della vegetazione, e con quello di Apollo, per i fattori comuni della divinazione e dell'ispirazione poetica.
Famose sono le feste celebrate in suo onore (i Baccanali)
I Romani lo onoravano sotto il duplice nome di Bacco e di Libero(Liber,-eri m.).
Erano appunto le feste in onore di Bacco. I partecipanti si abbandonavano ad una libera allegria, ad imitazione
delle feste e che la Grecia celebrava in onore di Dionisio.
Le Baccanti, sacerdotesse del dio, vestite di una pelle di tigre, ornato il capo di una corona di edera e di tralci di vite, correvano, scapigliate, agitando torce ardenti e cantando
in onore del dio.
•HomeLa Donna
La composizioneA volte veniva
migliorato dai produttori: sono
state trovate vere
proprie indicazioni
per trasformare il
vino da bianco in
rosso e viceversa.
Fu anche per "salvare" il vino che
si pensò di trasformarlo in aceto.
Il vino veniva dolcificato anche
con il miele o a cui a volte
aggiungevano delle spezie molto
mature.
La birra era conosciuta ma
era considerata
volgare.
Il vino era di solito
mescolato con
l'acqua subito
prima di berlo. La
fermentazione non
era controllata e il
grado alcolico era
molto elevato.
•Home
Lo sviluppo
Quando Roma può finalmente vantarsi del nome di
"capitale del mondo", la viticoltura aveva già alle sue spalle una lunga storia.
Con l’intento di favorire la rinascita di un ceto medio di agricoltore, grazie alla stabilità della situazione
politica, vennero assegnate delle terreai soldati veterani che durante
il lungo periodo di guerra erano stati lontani dalle campagne.
La viticoltura rappresenta un aspetto importante per la vita economica e
sociale di questo periodo.
In Italia nuovetecniche e nuovi
vitigni vennero importati, soprattutto dalla
Grecia.
•Home
L’utilizzo nella letteratura
Ovidio e Tibullo considerano il vino non solo un potente afrodisiaco, ma anche ottimo ispiratore per la poesia amorosa, consolatore delle pene d'amore. Secondo Ovidio il vino dispone l'animo all'amore e lo rende pronto alla passione. Tibullo, invece, utilizza il vino per cacciare o mali d'amore.
Orazio, in particolare nel Carmina, esalta il dio Bacco come colui che è in grado di confortare nei momenti tristi e difficili, un compagno unico e insostituibile per l'uomo. Ma il vino è compagno anche nei festeggiamenti, in quelli rituali ed esaltanti per patria.
Vari poeti latini esaltano il vino nelle loro liriche.
Citazioni di Orazio sul vino
Orazio Odi
“ Nessun albero,
prima della sacra
vite, tu pianterai,
o Varo, nei fertili
dintorni di Tivoli e
presso le mura di
Catilo; giacché
agli astemi la
divinità presenta
tutto difficile, né
con altro mezzo,
se non col vino,
scompaiono le
preoccupazioni
che ci
tormentano.“
Orazio Odi“Nessuna poesia scritta da
bevitori d'acqua può piacere o
vivere a lungo. Da quando Bacco
ha arruolato poeti tra i suoi Satiri
e Fauni, le dolci Muse san
sempre di vino al mattino.“
Orazio Odi
“Ora cacciate col
vino gli affanni.”
•L’utilizzo nella letteratura
Ovidio “ Il vino dà coraggio e rende gli uomini inclini alla passione.”
Tibullo“ Il vino festeggi la giornata in un giorno lieto non è vergogna essere brilli. “
Citazioni di Ovidio e Tibullo sul vino
•Home
La donna e il vino
Se la donna fosse stata scoperta, sarebbe stata severamente punita dal coniuge. Fatta eccezione della moglie dell’imperatore e delle donne frequentatrici di palestre, che lo bevevano per ritemprarsi dalle fatiche degli allenamenti.
•Home
Le donne romane, che generalmente erano libere, non potevano bere vino dal momento in cui questo “diritto” spettava solo agli uomini che avevano compiuto i trent’ anni.