IL MUSEO DEL MONDO 8 - L’isola dei morti Di Arnold Böcklin (1880) - La Repubblica 17.02.2013

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    ma per il Grand Tour nel 1850 eda allora non pot pi rinuncia-re alla libert e alla luce delle con-trade selvagge del mondo noncivilizzato del sud.

    Infine, anche un funerale.Quello, solenne e austero, cheBcklin sognava per s. Non sta-va affatto morendo, anzi: nel1880 sapeva fronteggiare dolori

    e malinconia, era un bellissimouomo dagli occhi blu, traboc-cante di idee e di amore per la suagiovane moglie romana e i suoifigli (ne aveva messi al mondo 14,molti per morti bambini). Co-me tutti i pittori del XIX secolo,aveva vissuto fra lemarginazio-ne della miseria e la coscienzaorgogliosa della propria diver-sit dartista. Trovato un pubbli-co, il benessere, la fama, ormaisapeva di essere anche lui uneletto uno dei favoriti degli diche i greci destinavano allisoladei beati. Per sapeva anche chei miti sono favole, il mondo anti-co morto, e lisola dei beati nonsi trova. Un pittore pu renderlareale solo dipingendola impri-gionando linfinito su un riqua-dro di tela.

    A volte le spiegazioni degli ar-tisti sulle loro opere sono pleto-riche, o fuorvianti. Non quella diBcklin: un quadro deve raccon-tare qualcosa, diceva, far pensa-re come una poesia e lasciareunimpressione come un branodi musica. Non saprei aggiunge-re altro.

    RCULT 56

    DOMENICA 17 FEBBRAIO 2013

    laaRReeppuubbbbliccaaIL MUSEODELMONDOMELANIA MAZZUCCO

    FOTODIBASSO CANNARSA

    LARTISTA

    Arnold Bcklin(1827-1901) statoun pittore svizzero,nato a Basilea. Nel1850 si trasfer aRoma, dove inizi adipingere paesaggi esoggetti mitologici. Ilsuo un simbolismodi stampo romantico,lontano da quellodegli artisti decadentia lui contemporanei

    LOPERA

    Arnold Bcklin:Lisola dei morti(1880) olio su tela, Basilea,Kunstmuseum

    ove vanno i morti? In Paradiso?In cielo, tra le stelle? Sottoterra?Scendono nel triste Ade con unamoneta sotto la lingua per paga-re il traghetto di Caronte? Liaspetta la prateria degli asfodeli,oppure, come malvagi, il Tartaro dove, come scriveva Omero,stridono di terrore come uccellifuggenti? O, come giusti, i campi

    elisi? O ancora, lisola boscosadei beati riservata a coloro chevissero virtuosamente? Oppureil grande nulla, dove alla fine diogni dolore lindividuo si dissol-ve nel tutto? Qualunque cosacrediate, questo quadro offreuna risposta seducente echiunque lo abbia guardato hapensato che non sarebbe malese andasse a finire cos.

    uno di quei rari quadri chemettono tutti daccordo forseperch tutti temiamo la fine. dunque consolante, cosa che ingenere nuoce allarte, e spesso laabolisce. Non questo il caso.Fin dalla primavera del 1880,quando Bcklin lo realizz, in unmese per una donna che avevaappena perso il marito e che gliaveva richiesto un quadro persognare Lisola dei mortieser-cit una fascinazione ipnotica.Non era nemmeno finito e gigliene avevano chiesta una re-plica, e poi unaltra, e unaltraancora al punto che oggi se necontano quattro varianti (unaquinta andata distrutta duran-te la seconda guerra mondiale).Tutte apprezzabili, ma la prima

    di una suggestione inimitabile.Lammirazione divenne una-

    nime, quasi assordante. Bck-lin, che dipingeva da pi ditrentanni, con alterna fortuna,misteriosi paesaggi popolati dadraghi, tritoni e ninfe, dovette re-starne sorpreso. Come sempreaccade, le ragioni del successonon avevano nulla a che vedere

    con lopera. I nazionalisti tede-schi vi videro il simbolo dellartegermanica. Ci gener un fana-tismo isterico, e procur al pitto-re estimatori imbarazzanti, fracui Adolf Hitler (ma Bcklin nonlo seppe mai, perch dal 1901 ri-posava nel cimitero protestantedi Fiesole dove, dopo una vitanomade fra la Svizzera, lItalia ela Germania, aveva scelto di fer-marsi per sempre). Il quadro alFhrer piaceva talmente tantoche era riuscito ad acquistarlo.C una celebre foto scattata nel-la Cancelleria del Reich il 12 no-vembre del 1940. Si vedono Hi-tler e Molotov. La guerra gi de-vasta, milioni di europei sonomorti o stanno per morire. E co-sa si vede, alle loro spalle? Lisoladei morti.Ma un quadro non puscegliere i suoi amici.

    il crepuscolo: la notte cede algiorno o il giorno alla notte, per-ch nelloscurit gi si distinguela linea dellorizzonte. Una bar-ca a remi scivola sullacqua nera,calma, immobile. Il remo im-merso, ma non solleva onde nspruzzi al punto da rendere vi-sibile il silenzio. La barca tra-

    sporta una bara, coperta da undrappo bianco. Ritta a prua cuna figura inquietante, fasciatadi veli bianchi, come una statua,o una mummia. Ma potrebbeanche essere lanima del morto.La barca sta per approdare aunisola: piccola, domina per ilquadro. Falesie scoscese si ergo-no sul mare come montagne. In

    mezzo, cresce un bosco di ci-pressi. Un cimitero infatti liso-la: nelle rocce, sono state scava-

    te delle tombe ora vuote. Unmuro riverbera una luce chiara.Il buio sta per inghiottire il fanta-sma in bianco, richiudendosi sudi lui. Tutto accade fuori dal tem-po, in nessuna epoca, e dunquesempre.

    Lisola, le figure minuscole,loscurit, il mare fermo, la quie-te impenetrabile: tutto comuni-

    ca il senso della solitudine. Lapittura di Bcklin non ha sorelle.Non somiglia a quanto vannosperimentando i suoi contem-poranei, pur essendo Lisola deimortidipinta negli stessi anni incui Monet disfa il colore in mate-ria, Degas scopre le ballerine,van Gogh percorre il Borinageper stare vicino ai minatori e Mo-reau spinge il simbolismo oltre ildelirio. un quadro fantasticodipinto con precisione accade-mica, una visione costruita conforme naturalistiche. Latmo-sfera misteriosa piacque a DeChirico, Ernst e Dal. dunqueun quadro che condensa e nonsepara: sogno, realt, ricordo,nostalgia.

    Limmagine, apparentemen-te tradizionale, combina in mo-do nuovo paesaggi, stili e culturediverse. Il mito classico, il ro-manticismo nordico e la naturamediterranea. La barca di Ca-ronte e le tombe etrusche, i ci-pressi di Fiesole e le rupi svizze-re. insomma la sintesi perfettadella ricerca di Bcklin, svizzerodi nascita, tedesco di cultura, ita-liano per amore, che scese a Ro-

    D RIPRODUZIONE RISERVATA

    Lipnotica Isola dei morti di Bcklinche Hitler volle comprare a tutti i costi

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