Il movimento: attività ludica, educativa e sportiva nella scuola del futuro. Il movimento... nella...
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Il movimento: attività ludica, educativa e sportiva nella scuola del futuro.
Il movimento ... nella scuola dell’infanzia
Giuliana Pento
CONVEGNO NAZIONALE “Dall’Educazione Fisica alle Scienze Motorie:
quale futuro?”
L’Aquila 10 marzo 2006
Per il bambino imparare un movimento, acquisire un linguaggio non significa tradurre in atto delle rappresentazioni mentali, ma essere sollecitato dai bisogni del suo corpo e dagli oggetti del mondo.
Perché dei bisogni lo incalzano e perché un mondo lo attrae, il bambino impara a camminare, a parlare (...).
A contattare le cose non è la sua coscienza, ma il suo corpo che le raggiunge, le prende tra le mani, le ispeziona, le compone e le scompone, non astrattamente ma in base ai sensi e ai significati che il suo piccolo mondo gli offre e le possibilità che il suo corpo gli consente.
U. Galimberti, “Il corpo”
Il corpo rappresenta il punto di partenza
di tutte le esperienze del bambino
Corpo e movimento costituiscono un nucleo
fondamentale su cui si regge l’intero processo di sviluppo
del bambino e assumono un preciso significato educativo
nella vita e nei momenti della sua crescita.
Obiettivi generali del processo formativo
maturazione dell’identità personale
progressiva conquista dell’autonomia
sviluppo delle competenze
Programmi 1968 ginnastica
Orientamenti 1991 il corpo e il movimento
Indicazioni Nazionali 2004 corpo, movimentoe salute
Educazione Motoria nella scuola dell’Infanzia
L’attività motoria dovrà essere a misura di bambino e adattarsi alle sue caratteristiche
individuali, nell’ottica di uno sviluppo armonico di tutte le aree della personalità
Lo sviluppo motorio è il risultato dell’interazione tra:
Maturazione
Apprendimento
Qualità e quantità delle esperienze
L’educazione motoria va considerata nella sua specifica identità.
Educazione motoria volta a dare risposte corrette e coerenti all’apprendimento del linguaggio motorio secondo una logica
formativa e successivamente orientativa
Obiettivo: alfabetizzazione motoria
Sviluppo delle caratteristiche morfo-funzionali del corpo
Elaborazione e strutturazione dell’immagine corporea
Sviluppo delle capacità senso-percettive
Miglioramento degli schemi motori
Traguardi di sviluppo dell’educazione motoria
nella scuola dell’infanzia
Sviluppo progressivo delle capacità coordinative
Sviluppo della sfera espressiva e comunicativa
Educazione alla salute
Traguardi di sviluppo dell’educazione motoria
nella scuola dell’infanzia
Apprendimento di abilità
Dovrà stimolare e offrire una grande quantità di esperienze attraverso proposte semplici ma che
presentano soluzioni varie e sempre nuove
attività motoria
ricca e articolata
variata
ludica
polivalente
l ‘educazione motoria
deve essere
al “servizio” del bambino, nel rispetto dei suoi bisogni più profondi
gettare le basi per costruire e conservare una struttura fisica e mentale che sia la naturale difesa per la salute
rendere partecipe il bambino delle sue esperienze e dei suoi vissuti anche in funzione della salute
vivere il piacere del movimento
EDUCARE ALLA SALUTE
“Dopo che fai gli esercizi per il corpo, che fai quelli per le braccia e poi devi inventare un nuovo modo di fare muovere le braccia.
E fai la corsa e dopo devi inventare un nuovo modo di fare la corsa con le gambe.
Dopo fai la caccia e devi inventare un nuovo modo di correre e muovere i piedi per scappare ...
Allora dopo secondo me li hai mossi tanto e sono più forti [chiedo cosa si muova e sia più forte] ... i piedi e le gambe e le braccia, no? ] vedi qui come li ho fatti lunghi [mi mostra il disegno] perché poi che fai i movimenti li senti di più ... [ pensa un secondo], anche finché li fai li senti di più.
Pietro, 4 anni e mezzo
“Quando fai la ginnastica cresci più veloce secondo me ... no di età eh ... ma di muscoli.
Quando con te facciamo il gioco del telone, che è fortissimo e fai aria e tiri forte con le braccia e senti che vai veloce veloce e senti che il telone tira tanto, allora dopo hai le braccia che ti senti male qui, anche dentro eh nella rigetta qui [si tocca il gomito] e allora sai che sta crescendo il muscolo.
Serve sai fare la ginnastica, non solo per divertirti. Serve al tuo corpo che cresci.
Andrea, 5 anni
“Quando faccio la ginnastica sono tanto contenta perché mi muovo tanto. Sono proprio felice e ti diverti con le tue amiche (...)
Quando fai danza sei sulle punte dei piedi e le braccia stanno su così [mi mostra il disegno] e allora senti che sei forte nelle braccia perché è faticoso stare su così e poi ti molli giù e senti che pesano anche le braccia.
Però diventano più forti così. Ma non come i maschi che si fanno venire i muscoli. A loro piace fare gli indiani con te perché fanno la caccia.
A noi femmine piace quando fai il telo e quando fai i massaggi e le danze. Non importa se così non crescono i muscoli, ma alle femmine non si devono vedere i muscoli come ai maschi”
Elena, 5 anni
“Quando ero sotto il telone [che era la tenda, sai quello di prima], è un gioco bellissimo che ti sembra di stare in un posto incantato.
Senti tutto il vento in faccia anche se stai a tirare su e giù ma è più bello stare sotto perché senti tutto che ti sale, i capelli, la faccia, anche il grembiule. Era fortissimo!
Si stava proprio bene sotto e tutto il corpo stava come nel vento e mi veniva tanto da ridere”.
Giorgia, 5 anni
Invece il cento c’è
Il bambinoè fatto di cento.Il bambino ha cento linguecento manicento pensiericento modi di pensaredi giocare e di parlarecento sempre centomodi di ascoltaredi stupire e di amarecento allegrieper cantare e capirecento mondida scoprirecento mondida inventarecento mondi da sognare.
Loris Malaguzzi
Il bambinoha cento lingue(e poi cento cento cento)ma gliene rubano novantanove.La scuola e la cultura gli separano la testa dal corpo.Gli dicono:di pensare senza manidi fare senza testadi ascoltare e di non parlaredi capire senza allegriedi amare e di stupirsisolo a Pasqua e Natale.
Gli dicono:di scoprire il mondo che già c’èe di centogliene rubano novantanove.Gli dicono:che il gioco e il lavorola realtà e la fantasiala scienza e l’immaginazioneil cielo e la terrala ragione e il sognosono coseche non stanno insieme.Gli dicono insommache il cento non c’è.Il bambino dice:invece il cento c’è.