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NKABB- RdT - la Rivista del Turismo - Trimestrale - E 15 - Poste Italiane spa-spedizione in abbonamento postale 70% LO/MI la RIVISTA delTURISMO C CE EN NT TR RO O S ST TU UD DI I T TO OU UR RI IN NG G C CL LU UB B I IT TA AL LI IA AN NO O R d T la RIVISTA delTURISMO C CE EN NT TR RO O S ST TU UD DI I T TO OU UR RI IN NG G C CL LU UB B I IT TA AL LI IA AN NO O R d T 2 | 2011 SCUOLE IN VIAGGIO Aria di crisi per le gite EDITORIA | Dalla carta al web ACCESSIBILITÀ | Bologna per tutti SCUOLE IN VIAGGIO Aria di crisi per le gite EDITORIA | Dalla carta al web ACCESSIBILITÀ | Bologna per tutti

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SCUOLE IN VIAGGIOAria di crisi per le gite

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SCUOLE IN VIAGGIOAria di crisi per le gite

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Viaggio d’istruzione Tci in Costa Azzurra, il gruppodavanti al Lycée de Garçon,1950, Archivio Tci

FOCUSRdT FOCUSRdT

SCOLASTICO

CHI PARTE E CHI RESTACHI PARTE E CHI RESTA

SCOLASTICO

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E CHI RESTAE CHI RESTA

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L’indiscutibile calo dei viaggi scolasticidell’ultimo anno e il malcontento conse-guente tra gli operatori del settore ha ripor-tato l’attenzione dell’opinione pubblica edei media su questo comparto e sul suo“peso” all’interno del turismo. L’ Osservatorio sul turismo scolastico (cheda qui in avanti chiameremo Ots) restitui-sce ogni anno una stima del fatturato com-plessivo generato dalle gite evidenziandocosì eventuali incrementi o diminuzioni at-traverso il confronto in serie storica delnumero di studenti in viaggio e del costomedio del pacchetto. È pertanto importan-te sottolineare che il lavoro di raccolta edelaborazione dati svolto dall’Ots, oltre a ri-spondere a finalità conoscitive del fenome-no, può essere di utilità per enti e organiz-zazioni che operano nell’ambito dellapromozione turistica, per comprendernela reale portata economica.

METODOLOGIA UTILIZZATAA partire dal 2007 l’Ots ha sviluppato unrapporto di collaborazione con gli istitutisuperiori di secondo grado arricchendo dianno in anno il database di scuole coinvol-te e riuscendo così a dare una rappresen-tazione realistica della distribuzione terri-toriale (Nord, Centro, Sud e Isole) e dellatipologia (licei, istituti tecnici e professio-nali) dell’universo di riferimento. Comeconsuetudine, tra maggio e giugno, vieneinviato un questionario strutturato che idocenti accompagnatori o i responsabilidei viaggi d’istruzione compilano fornen-do una serie di informazioni utili per capi-re l’andamento delle gite. Come l’annoscorso, anche per il 2011 è stato avviato –parallelamente all’indagine sulle scuole –un sondaggio tra gli studenti delle scuolesuperiori di secondo grado per poter poiconfrontare punti di vista differenti.Per consentire la massima visibilità all’ini-ziativa e facilità di compilazione dei que-stionari, la somministrazione è avvenuta

D al 2007 il Centro Studi del Tou-ring Club Italiano monitora, tra-mite l’Osservatorio sul turismo

scolastico, l’andamento dei viaggid’istruzione degli istituti superiori disecondo grado italiani.L’Osservatorio nasce per far fronte a unacarenza informativa relativa al segmentodel turismo scolastico che risulta sostan-zialmente “invisibile” nelle fonti ufficiali,pur scandendo da sempre lo svolgersidell’anno scolastico.Nel percorso educativo dello studente ilviaggio d’istruzione riveste un ruolo fonda-mentale, non solo perché completa la for-mazione sui banchi – offrendo alle classil’opportunità di apprendere “sul campo” –ma anche perché rappresenta l’occasioneper educare al significato del viaggio, al dilà della destinazione scelta e dei conte-nuti didattici.I modelli di fruizione acquisiti dagli stu-denti nell’ambito dei viaggi scolasticipossono costituire infatti un importantepunto di riferimento per i successivi com-portamenti e, soprattutto, per il proces-so di responsabilizzazione nei confrontidella pratica turistica (e dunque dell’am-biente, del territorio oggetto di visita,della comunità dei residenti). Nell’anno scolastico 2010/2011 le gite so-no state al centro di una serie di iniziativedi protesta riconducibili all’entrata in vigo-re della riforma della scuola varata dalMinistro Gelmini e che ha comportato,tra i tagli all’Istruzione, anche la cancella-zione dell’indennità di trasferta per i do-centi che accompagnano i ragazzi in gitaall’estero. Diverse scuole hanno così scel-to di sospendere per quest’anno i viaggi dipiù giorni e in alcuni casi anche le uscitegiornaliere. In altri casi, invece, i dirigen-ti scolastici hanno sospeso le gite a segui-to delle manifestazioni studentesche con-tro la riforma, che hanno rallentato ilregolare svolgersi delle lezioni.

Liceo Ginnasio Colletta di Avellino, colazione alla “Lanterna Vecchia”, Capri (NA),1950, Archivio Tci

TABELLA 1

Fonte: Osservatorio sul turismo scolastico Tci

Studenti in gita 1,3 milioni 1,3 milioni 1,3 milioni 760milaCosto del pacchetto (€) 267 290 264 284

Fatturato (milioni di €) 350 375 340 215Var% fatturato

su a.s. precedente - 7,1% -9,3% -36,6%

FOCUS

2006/2007 2007/2008 2009/2010 2010/2011

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attraverso form on line e, nel caso della ri-levazione rivolta agli studenti, si è utilizza-to Facebook per comunicare più effica-cemente l’iniziativa Touring.L’indagine 2011 si arricchisce, inoltre,della voce degli operatori – agenzie diviaggio e tour operator specializzati nell’or-ganizzazione di pacchetti di turismoscolastico – ai quali è stato inviato un que-stionario ad hoc per verificare, anche dallato dell’offerta, l’andamento del settore.

QUANTO VALE IL TURISMOSCOLASTICO?I dati raccolti dall’Ots consentono di forni-re una stima realistica del numero di stu-denti che hanno partecipato ai viaggi diistruzione e del fatturato generato nell’an-no scolastico 2010/2011. La domandapotenziale di turismo scolastico è rappre-sentata dal numero complessivo di stu-denti iscritti negli istituti superiori di se-condo grado. Da fonte Istat, il dato è dicirca 2,7 milioni di giovani, raggruppati incirca 131.000 classi. Il calo dei viaggi sco-lastici che si è verificato quest’anno trovaconferma, innanzitutto, nelle risposte for-nite dai docenti. Emerge, in prima battu-ta, una forte contrazione della percentua-le di classi in gita per istituto: si passa dal60% circa dell’a.s. 2009/2010 al 38% diquello 2010/2011. Ciò che non varia –anche in base alle disposizioni della circo-lare ministeriale 14 ottobre 1992, n. 291 –

è invece la percentuale degli studenti all’in-terno della stessa classe (non meno deidue terzi) che devono aderire alla gita per-ché essa si possa concretamente effettuare.Tale quota è, a volte, innalzata dai regola-menti interni agli istituti per non creareproblemi organizzativi durante il perio-do dei viaggi d’istruzione, ed è pertanto ra-gionevole ipotizzare, in linea con le rileva-zioni di questi anni, che mediamente circa

il 75% degli studenti di ogni classe siapartito in viaggio con la scuola. Questeinformazioni permettono di effettuare lastima del numero di studenti degli istitu-ti superiori di secondo grado che nell’an-no scolastico 2010/2011 sono stati in gitae che risultano effettivamente in sensibilecalo rispetto all’anno precedente. Se, infatti, per l’a.s. 2009/2010 l’indagineha restituito un dato di 1,3 milioni di ra-

FOCUS

GRAFICO 1

Fonte: Osservatorio sul turismo scolastico Tci

*Massimo due risposte

GLI STUDENTI: COME VI SIETE PREPARATI ALLA GITA?*

40%

35%

30%

25%

20%

15%

10%

5%

0%

Navigando su internet

Non ci siamo preparati

Parlando con amici

Consultando guide turistiche

Seguendo le lezioni in classe

Altro(specificare)

34,8% 32,6%

28,3%

20,7% 19,6%

8,7%

GRAFICO 2

Fonte: Osservatorio sul turismo scolastico Tci

GLI STUDENTI: LA GITA PER...

••

••

Conoscere, imparare, 24,5%

Fare un’esperienzalontano dalla famiglia, 15,3%

Divertirsi,32,7%

Prendersi una pausa dalle lezioni, 17,3%

Altro,10,2%

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gazzi (rimanendo in linea con quanto ri-levato nell’anno scolastico 2008/2009), inquello appena terminato si è registratauna diminuzione del 38%, portando glistudenti in viaggio con la scuola sotto lasoglia dei 760mila. Il calo dei partecipanti ha determinatopoi un decremento del fatturato comples-sivo generato quest’anno dal turismo sco-lastico, che è pari a 215 milioni di euro, eche, rapportato ai 340 milioni di euro delprecedente anno scolastico, restituisceuna variazione negativa del 36,6%.Se a questo si aggiunge che il costo mediodel pacchetto si è riallineato ai prezzi an-

tecedenti la crisi economica, passandoda 264 euro (a.s. 2009/2010 ) a 284 eurodell’anno in corso, la ragione principaledel calo di fatturato è da ricercare, ra-gionevolmente, in via esclusiva nella dimi-nuzione di classi in viaggio per istituto.

PREPARAZIONE E VIAGGIOIn linea con le rilevazione degli scorsi an-ni si conferma la tendenza dei docentiad affidarsi a un’agenzia alla quale vienechiesto – da parte dell’82,5% delle scuolerispondenti – di realizzare il pacchettosulla base del tipo di viaggio e della desti-nazione prescelta. Non ci sono da questo

punto di vista scostamenti significativiper gite in Italia o all’estero. Risulta fondamentale, poi, per nove in-segnanti su dieci la preparazione al viaggioche viene effettuata durante le lezioni inclasse. La domanda Come vi siete prepa-rati alla gita? rivolta invece ai ragazzi ha tro-vato risposte totalmente differenti: internetè, infatti, indicato quale canale prioritarioper reperire informazioni, mentre la prepa-razione in classe si attesta solo al 19,6%. Il32,6%, infine, dichiara di non essersi affat-to preparato (Grafico 1).Il diverso punto di vista dei ragazzi ri-spetto a quello dei docenti si spiega proba-bilmente con una differente percezionedella gita scolastica: per gli insegnanti,nonostante siano consapevoli della funzio-ne ludica del viaggio, il significato attribui-to alla gita è prevalentemente formativo,mentre per gli studenti rappresenta so-stanzialmente un’occasione “sociale”(Grafico 2). Resta tuttavia condivisa daentrambe le parti la connotazione cultura-le della gita. Nella maggioranza dei casi, ilviaggio d’istruzione è riconducibile allacategoria “arte e storia” cui segue la co-noscenza di culture straniere. Anche i ra-gazzi alla domanda Che gita vorresti? han-no risposto in buona parte “culturale, inuna grande città” (36,2%) anche se poile altre preferenze si sono distribuite abba-stanza omogeneamente su un’ampia gam-ma di tipologie di viaggio. La grande città

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GRAFICO 3

Fonte: Osservatorio sul turismo scolastico Tci

DISTRIBUZIONE % MENSILE DEI VIAGGI DI ISTRUZIONE CON PERNOTTAMENTO

GRAFICO 4

Fonte: Osservatorio sul turismo scolastico Tci

60%

50%

40%

30%

20%

10%

10%

0%

Settembre Ottobre Novembre Dicembre Gennaio Febbraio Marzo Aprile Maggio

2006/2007 2007/2008 2009/2010 2010/2011

*Massimo due risposte

TIPOLOGIE DI TURISMO SCOLASTICO IN CRESCITA NEGLI ULTIMI ANNI*

70%

60%

50%

40%

30%

20%

10%

0%

Viaggi natura

Piccoli centriitaliani

Parchi divertimento

Altro(specificare)

Viaggi a carattere scientifico

62,5%

37,5% 37,5%

25,0%

12,5%

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mette certamente d’accordo gli studenti inquanto dà risposta al desiderio di scoper-ta, divertimento e shopping in un contestoin cui si possono fare anche “esperienzeculturali”. Nonostante 48 ragazzi su 100abbiano dichiarato di aver già viaggiatosenza i genitori (e di questi il 52% versodestinazioni estere) la gita continua a man-tenere la sua importanza come momentodi emancipazione e, soprattutto, di ag-gregazione e relazione tra studenti e trastudenti e docenti accompagnatori.

DOVE, QUANDO, COME?Sul totale delle gite monitorate si verificaun’eguale distribuzione tra Italia e Estero,mantenendo il rapporto sostanzialmen-te inalterato se confrontato con le rile-vazioni condotte negli anni precedenti. IPaesi esteri preferiti nell’a.s. 2010/2011sono stati nell’ordine: Spagna, RepubblicaCeca (che è ritornata in auge rispetto al-l’indagine precedente), Germania eFrancia; esce invece dalla classifica dellepiù gettonate la Gran Bretagna. Per quan-to riguarda le città: Barcellona, Praga,Berlino e Parigi sono le più frequentate,mantenendo quasi immutata la classificadell’anno scorso. Chi sceglie, invece, de-stinazioni italiane visita prevalentemen-te Toscana, Lazio e Piemonte e, tra le cit-tà, Roma, Firenze e Torino. L’ ingressodel Piemonte e di Torino – a discapitodi Veneto e Venezia – si spiega moltoprobabilmente con le celebrazioni per i150 anni dell’Unità d’Italia che hannosvolto un ruolo forte di attrazione dellescolaresche. La gita, inoltre, si confermaquale occasione per visitare più città (co-me già emerso dall’indagine svolta l’annoscorso): circa il 44% dei viaggi effettuatiha, infatti, toccato più di tre destinazioni.Dal confronto Italia/estero, è l’Italia che siaggiudica il maggior numero di viaggi“pluridestinazioni”. Osservando i mesiin cui si distribuiscono le partenze(Grafico 3), i periodi più “caldi” si confer-mano marzo e aprile (complessivamentecon il 73,8% delle partenze) per ragioniabbastanza ovvie: il clima è senz’altropiù favorevole anche in considerazionedelle mete scelte (prevalentemente cittàd’arte) e il periodo è ancora abbastanzalontano dalla chiusura dell’anno scolasti-co e, dunque, dagli impegni derivantida scrutini ed esami. L’ anno scolastico

FOCUS

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Visita d’istruzione Tci alla Certosa di Pavia,

1947, Archivio Tci

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vanno sommati gli extra che, tra shop-ping e altri acquisti, corrispondono inmedia a 116 euro a studente. Un dato che parrebbe indicare una ten-denza a un certo risparmio rispetto aquanto dichiarato l’anno scorso (-11,1%).A ogni modo, complessivamente, il co-sto medio del viaggio si attesta attorno ai400 euro.A proposito del tema “economico”, è in-teressante notare che i ragazzi che non so-no stati in gita hanno addotto come pri-ma motivazione l’adesione dei docenti(o dell’intero istituto) agli scioperi deiviaggi d’istruzione ma è emersa anche lacriticità del costo del pacchetto, giudica-to da alcuni troppo caro. Il questionariopredisposto per docenti e studenti preve-

EXPO 2015: TURISMO E SCUOLA

Renzo Iorio

Nel 2009 Diana Bracco, vice presidente di Confindustria, lanciòil Progetto Speciale Expo 2015, assumendone la guida. Il Proget-to mira a mobilitare le competenze, le esperienze, le eccellenzee soprattutto le capacità di visione e di proposta del sistemaConfindustria per fare sì che Expo 2015 sia non solo una gran-de vetrina dell’Italia e un grande evento, ma soprattutto l’occasio-ne per un coerente progetto Paese e un concreto recupero dicompetitività nel lungo periodo.Inoltre, tale progetto ha l’ambizione di sensibilizzare l’intero si-stema Confindustria – e nella misura possibile tutti gli stakeholderitaliani – sulla necessità che Expo 2015 sia davvero vissuto e sfrut-tato a livello Paese e non resti confinato a evento locale della cit-tà di Milano e del suo hinterland.Il progetto fu dall’inizio articolato in sette specifici gruppi di lavo-ro tematici: Nutrizione; Innovazione e sviluppo sostenibile; Pro-mozione internazionale; Expo generation e nuove professiona-lità; Mobilità e reti; Cooperazione allo sviluppo; Turismo culturale,attrattività e ricettività.Dal marzo del 2010 ho il privilegio di coordinare quest’ultimogruppo di lavoro, che conta circa 60 partecipanti in rappresentan-za di territori e categorie. Man mano che procedono i lavori, il tu-rismo viene sempre più percepito come uno dei settori dove la ri-caduta positiva di Expo appare potenzialmente più rilevante.Bisogna, infatti, considerare tre principali elementi di contesto.L’Italia è la prima destinazione turistica nei desideri dei viag-giatori internazionali, per ricchezza di patrimonio e varietà di sug-gestioni artistiche, culturali, paesaggistiche, enogastronomiche,luogo di bellezza ed esperienza, di fascino.Il turismo – già oggi grande contributore (12%) del PIL nazio-nale – può in prospettiva rappresentare un settore di vertice as-soluto per la creazione di lavoro e di ricchezza nel nostro Paese,

con spazi di crescita di fatto preclusi a molti altri settori maturi;I mutamenti, rapidi e profondi, che il turismo sta attraversando, inparticolare in termini di distribuzione, motivazioni, bisogni emodalità di scelta da parte del cliente finale, richiedono formule,piattaforme e reti nuove, sempre più integrate.È di tutta evidenza come Expo 2015 rappresenti un’occasio-ne unica in termini di: visibilità internazionale; attrazione di in-vestimenti e realizzazione di infrastrutture per un duraturo saltodi qualità della competitività internazionale della “destinazioneItalia”; stimolo e impegno per una cooperazione reale tra ope-ratori, territorio e tutti i soggetti che oggi a vario titolo interven-gono nella “governance” del settore; naturale acceleratore peril superamento dei vincoli burocratici, dove i tempi di realizza-zione delle iniziative e dei progetti sono guidati da una deadli-ne fissa.Inoltre, progettare e investire per il turismo – con una visionedi insieme mirata sulla qualità, l’attrattività e la sostenibilità di unadestinazione – coincide totalmente con il miglioramento dellaqualità della vita dei cittadini residenti.Abbiamo focalizzato quindi il lavoro del nostro gruppo intornoalle seguenti missioni:• instaurare un concorso positivo di eventi affinché, avvicinan-doci a Expo 2015, l’Italia divenga progressivamente la meta tu-ristica per eccellenza del turismo internazionale;• con l’occasione di Expo 2015, condurre il sistema turisticoItaliano a colmare, o almeno limitare, gli attuali deficit competi-tivi e poter contare – anche nel “post evento” – su infrastrutture,progettualità e governance in grado di mantenere la riconquista-ta leadership, come negli anni 60 e 70;• avvalersi del turismo, con la sua trasversalità e il diretto con-tatto con il cliente internazionale e domestico, come di una del-le più importanti “vetrine” e “volani di promozione e diffusione”dello stile di vita, della cultura e della produzione italiana dibeni e servizi, contribuendo così in modo consistente al rafforza-mento dell’immagine del sistema-Paese.

appena chiuso, a differenza di quello pre-cedente che aveva registrato un discretonumero di viaggi anche nei mesi di feb-braio e maggio (rispettivamente il 16,8%e il 7,1% del totale), ha registrato un an-damento più “tradizionale” nella pianifi-cazione delle gite, forse complice anchel’assenza dei consueti ponti primaverili.Un altro risultato consolidato è la pre-ferenza per il pullman come mezzo ditrasporto (52,6% dei viaggi effettuati).Tuttavia negli ultimi anni l’uso dell’ae-reo – grazie allo sviluppo dei vettorilow cost e soprattutto per le destinazio-ni estere – è andato via via aumentando(33,3%). Tra le strutture ricettive mag-giormente utilizzate durante i viaggi diistruzione, l’hotel continua a rappre-

sentare la soluzione preferita (86,3%).Per chi si reca all’estero l’ostello e l’ospi-talità in famiglia rappresentano delle al-ternative all’albergo (soprattutto per iviaggi che hanno come motivazioneprincipale la conoscenza di culture elingue straniere), anche se comunquerisultano ancora scelte di nicchia (6,3%in entrambi i casi).

DURATA E COSTILa durata media del viaggio è notevol-mente dipendente dalla destinazione: inItalia la gita è di 2,8 giorni, all’estero que-sto valore raggiunge i 4,7. Si è già detto cheil costo medio del pacchetto di viaggio è ri-salito, rispetto all’a.s. 2009/2010, raggiun-gendo i 284 euro. A questa cifra, però,

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LA VOCE DEGLI OPERATORIIl panel di operatori a cui è stato inviato ilquestionario è rappresentato per la mag-gior parte (77,8%) da soggetti che assolvo-no alla duplice funzione di tour operator eagenzia di viaggio e che si rivolgono prin-cipalmente a una clientela nazionale.Dalle risposte date ai questionari inviati èemerso sostanzialmente un allineamen-to con quanto dichiarato da docenti e stu-denti: il 78% degli intervistati ha eviden-ziato, infatti, un calo nella vendita deipacchetti mentre solo l’11% una stabilità eun altro 11% un miglioramento. La moti-vazione addotta riguarda gli scioperi indet-ti dagli istituti e le proteste dei docenticontro la riforma della scuola. In alcuni ca-si poi il trend negativo che ha colpito il

segmento del turismo scolastico è statomesso in relazione anche a una situazionedi crisi economica più generale, che hacolpito studenti e famiglie aumentandole “rinunce”. Peraltro, il 44,4% degli inter-vistati ha dichiarato che la vendita di pac-chetti turistici in generale si è mantenutastabile rispetto all’anno precedente.Per quanto riguarda le tipologie di viaggiodi istruzione “emergenti” si segnala unacrescente richiesta negli ultimi anni diviaggi natura, di viaggi a carattere scienti-fico e di itinerari che prediligono la risco-perta di piccoli centri italiani (Grafico 4).Rimangono invece stabili nelle preferenzescolastiche – anche secondo gli operatori– mete estere come Berlino, Barcellona,e Parigi, così come durata (3 giorni in me-

Le aree di intervento e i progetti sono stati concentrati su quat-tro priorità:• comunicare e promuovere, anticipare con strategie e azioni mi-rate per segmenti (congressuale, business, leisure), mirate permercati di emissione, coordinate e unitarie a livello Paese/even-to, dotate di pacchetti/prodotti modulari da abbinare all’evento;• fare delle individualità un sistema multipolare (infrastrutture,piattaforme, reti, formazione);• valorizzare il territorio per il turista e per il residente, ovverodare valore, consistenza e accessibilità al patrimonio culturale edi esperienza;• turismo come integratore e comunicatore delle eccellenze del“made in Italy”.Sono stati lanciati focus group specifici per individuare, da subi-to, progetti pilota il più possibile trasversali, in grado di sviluppa-re prodotti e sistemi di eccellenza che possano essere di stimoloa un’ampia ed esaustiva evoluzione delle proposte in coeren-za con i temi di Expo. Tra questi abbiamo affrontato, con il sup-porto del gruppo Nutrizione e in collaborazione con il gruppo Ex-po generation, il tema del turismo scolastico.Dallo studio delle opportunità, dei vincoli e della situazione glo-bale del turismo scolastico emersi nei focus group, abbiamocondiviso alcune linee guida:• promuovere la creazione di un’offerta di turismo scolastico diqualità e con standard omogenei, ipotizzando l’introduzione diun concetto di “certificazione”;• allargare il perimetro delle visite, comprendendo anche ele-menti di eccellenza industriale, con particolare riferimento avisite a componenti della filiera alimentare, in linea con il te-ma di Expo 2015;• promuovere aspetti di turismo scolastico che valorizzinol’esperienza e i contenuti del programma “Scuola e Cibo” pro-mosso dal Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ri-cerca, collegato a Expo 2015;• promuovere nei programmi la transizione dal concetto di

“visita” al concetto di “giornata esperienziale”.La proposta condivisa nel focus group dedicato al turismo sco-lastico è di costruire un’offerta di qualità, articolata in una se-rie di “visite modulari” di diversa durata e adatte a fasce di etàdiverse.Il metodo del progetto-pilota appare il più adatto operativamen-te a testare il modello fin dal prossimo anno scolastico e poter quin-di apportare le opportune correzioni/migliorie per arrivare auna proposta in larga scala e di successo per l’anno dell’Expo.Il progetto-pilota prevede:• focalizzare un primo gruppo di operatori di qualità (Tci, Fai, Mu-sei Impresa, Federalimentare ecc.) che lavorino in modo sincrono;• elaborare con essi una serie di proposte operative di variadurata e adatte a target di età differenziati, con moduli di visi-ta connessi ai temi Expo, che comprendano visite ad aziendealimentari, giornate esperienziali e in particolare focus sul temadella nutrizione, facendo del pasto stesso un momento di ap-prendimento;• richiamare in tali pacchetti un percorso di “avvicinamen-to” all’evento Expo, che diventa così introdotto come visita at-tesa nel 2015.Nel corso dei focus group si sono individuati anche alcuni aspet-ti normativi che faciliterebbero lo sviluppo di un’offerta di turismoscolastico di qualità e la sua affermazione sul mercato, in parti-colare: l’introduzione di un concetto di standard per la “certifica-zione” degli operatori turistici del turismo scolastico; l’approva-zione della normativa per l’hôtellerie low cost; l’ottenimentodella deroga per il periodo permesso per le gite scolastiche nel-l’anno 2015; la promozione di un sistema di crediti formativiper la partecipazione a gite con visita a Expo e temi associati.Siamo convinti che proprio dal turismo scolastico possa partireun’azione importante, tesa a sensibilizzare i giovani alla bellez-za del viaggiare, dello scoprire, dell’apprezzare l’unicità dei ter-ritori. A suscitare soprattutto curiosità e voglia di conoscere:imparare vivendo. E viaggiando.

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deva anche di esprimere il livello di sod-disfazione su una scala da 1 (per nientesoddisfatto) a 5 (pienamente soddisfatto)relativamente ad alcuni aspetti del viag-gio: il risultato è stato mediamente posi-tivo, anche se gli studenti sono stati piùcritici dei loro professori nel valutarel’esperienza fatta. La valutazione media dei docenti infattiper la voce “il viaggio nel suo complesso”è stata pari a 4,4, mentre quella deglistudenti è risultata di 3,8. Come di con-sueto, i valori più bassi emergono sullaqualità dei pasti e dell’alloggio (puntistoricamente dolenti nei viaggi di istru-zione), per i docenti rispettivamente 3,7e 3,3 mentre per gli studenti 2,9 i pasti e2,6 l’alloggio.

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Visita d’istruzione Tci, Scuola Media Statale di Treviso, Isola di Torcello (VE), 1950-1953, Archivio Tci

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dia), sistemazione scelta e mezzo di tra-sporto che non hanno subito secondo glioperatori variazioni di rilievo. È infattil’albergo che si conferma l’alloggio prefe-rito dalle scuole, mentre il pullman rima-ne in testa alla classifica, davanti ad ae-reo e treno.

TURISMO SCOLASTICO ED EXPOTouring Club Italiano è stato coinvoltonel Progetto Expo promosso da Con-findustria (cfr. box dedicato) che si pro-

pone di portare all’attenzione delle isti-tuzioni una serie di idee e proposte perfar sì che l’Italia possa al meglio coglierel’occasione fornita dall’Esposizione del2015. Nell’ambito del progetto, sonostati attivati numerosi tavoli di lavoro: tragli altri quello dedicato a “Turismo cultu-rale, attrattività e ricettività” nel qualerientra anche Tci. All’interno del tavolo è emersa negli ulti-mi mesi l’idea di sviluppare, da qui al2015, un progetto dedicato al turismo

ORGANIZZARE LA GITA: ISTRUZIONI PER L’USO

Laura Zaccagnini

Da tre anni nel nostro Istituto è stata istituita una Commissioneviaggi che si occupa di preparare, didatticamente e organizza-tivamente, i viaggi d’istruzione, di uno o più giorni, effettuati du-rante l’anno scolastico.In un Istituto tecnico per il turismo il viaggio d’istruzione è indispen-sabile e fondamentale per il completamento dell’iter formativodei nostri allievi. In questa esperienza gli studenti hanno modo diconfrontarsi “sul campo” con le varie discipline curriculari (tecni-ca turistica, arte e territorio, storia, geografia turistica, linguestraniere ecc.). La Commissione è formata da quattro docenti di cui uno confunzione di presidente: tutti i docenti coordinatori delle singoleclassi collaborano con la Commissione al fine di personalizzaree concertare al meglio la realizzazione del viaggio, calando-lo nella programmazione della classe. Nel nostro istituto, solitamente nelle prime settimane di ottobre vie-ne organizzata, per le sole classi prime, un’uscita di un giornofinalizzata alla socializzazione pertanto il lavoro della Com-missione inizia già dopo il Collegio docenti del primo settembre.Le mete prescelte cercano di unire, piacevolmente, vari aspetti delviaggio: culturale, sportivo, gastronomico e così via.Successivamente la Commissione passa a programmare gli altriviaggi rivolgendo particolare impegno a quello di fine annoscolastico.Nel biennio, come stabilito dal nostro Pof (piano dell’offerta for-mativa), le destinazioni sono scelte entro l’ambito dei confininazionali, mentre per il triennio è previsto anche l’estero.Nell’a.s. 2010/2011, diversamente dai precedenti, i viaggid’istruzione hanno coinvolto anche le classi quarte per le quali,in mancanza di fondi dedicati, non è stato possibile svolgere ilconsueto corso di lingua all’estero di quindici giorni. Il lavoro del-la Commissione è stato quindi particolarmente oneroso se consi-deriamo che ha interessato la quasi totalità degli allievi dell’isti-tuto: su 610 iscritti hanno aderito al viaggio di fine anno 560allievi (ovvero oltre il 90%).La preparazione del viaggio inizia subito dopo il primo Consigliodi classe: una volta raccolti gli orientamenti, indicati dai do-

centi, si programmano dettagliatamente i percorsi, le visite allecittà, ai musei, ai luoghi naturalistici e così via. A tre o quattroagenzie per ogni viaggio previsto vengono inviate le richieste deipreventivi di massima. La Commissione esamina tutti i preventivipervenuti in busta chiusa contemporaneamente e redige unacircolare indicante le offerte più vantaggiose a parità di servizi.I diversi Consigli di classe, vagliato anche il parere degli allievi,scelgono a quale proposta di viaggio aderire. Tenendo conto della particolare situazione economica che ilPaese sta attraversando, prima di iniziare il lavoro di quest’annola Commissione ha redatto un questionario, da compilare in for-ma anonima, rivolto alle famiglie dove si chiedeva se si ritenes-se importante per il proprio figlio/a la partecipazione al viaggiod’istruzione e quale cifra si fosse disposti a spendere. Il 98%dei genitori ha risposto che riteneva utile il viaggio d’istruzioneperché parte dell’indirizzo formativo della scuola frequentatadal figlio. Di conseguenza, per ogni singola classe la Commissio-ne ha programmato il viaggio in base alla cifra indicata media-mente dalle famiglie.Le mete prescelte per questo anno scolastico sono state le seguen-ti: per le classi prime “Roma e Ostia antica”; per le classi secondela “Sicilia normanna”; per il triennio “Barcellona in nave” (daCivitavecchia); “Monaco e Berlino in autobus” e la “Grecia clas-sica e bizantina in nave e autobus” (da Ancona). Due classi primehanno partecipato a un’uscita di un giorno alle Cinque Terre.Le gite si sono svolte complessivamente tra la fine di marzo e la pri-ma settimana di aprile 2011 e tutte hanno avuto un esito positivosotto molteplici punti di vista. Gli allievi delle varie classi, lavorando a gruppi o singolarmentecon l’insegnante di lingue, di storia e di arte, hanno preparato ri-cerche di approfondimento da esporre durante le visite, dive-nendo parte attiva di questa esperienza.In occasione del viaggio in Sicilia è stato possibile realizzareun incontro con alcuni insegnanti e allievi dell’Istituto tecnico peril turismo “Marco Polo” di Palermo, gemellato con il nostro, attra-verso la Rete degli Istituti Tecnici per il Turismo italiani.I viaggi si sono conclusi con diverse mostre fotografiche organiz-zate nella scuola a fine anno e le immagini resteranno a docu-mentare un importante momento della vita scolastica.

scolastico come veicolo privilegiato perdiffondere presso i più giovani la consa-pevolezza dell’importanza di Expo e deltema alla base dell’evento. Per questomotivo, l’Ots è stato utilizzato anche co-me strumento conoscitivo per provare acapire il livello di informazione di inse-gnanti e studenti su Expo e il loro interes-se a partecipare a viaggi di istruzione te-matizzati sull’argomento dell’Esposizione.Per quanto riguarda i docenti, emergesostanzialmente una conoscenza diffu-

FOCUS

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sa (ed equamente distribuita tra Nord,Centro, Sud e Isole) relativamente a Expo2015 e una generale apertura alla possi-bilità di visitare l’ Esposizione nei giornidell’evento. Maggiore varietà di risposte è, invece,emersa alla domanda Crede che il suoIstituto sia interessato a organizzare, da quiai prossimi anni, un viaggio di istruzionelegato alle tematiche dell’alimentazione?.In questo caso i Sì (78,6%) rappresenta-no al Centro il 91,7%, al Sud e isolel’85,7%, mentre scendono al 77,8% alNord. Le motivazioni addotte, invece,da quanti si dichiarano non interessati aun viaggio sui temi Expo – che probabil-mente sono da ricercare anche nel forteanticipo della domanda rispetto alla da-ta dell’evento – risultano principalmen-te legate ai contenuti che da molti docen-ti vengono dichiarati non in linea con iprogrammi didattici (“Troppo distantedalle nostre tematiche”, “Non credo siatra le priorità degli argomenti scelti”,“Non interessa ai ragazzi”).Sul fronte degli studenti emerge che ol-tre la metà degli intervistati (54,3%) nonha mai sentito parlare di Expo 2015. Per quanto riguarda, invece, il restante45,7% alla domanda Expo 2015 si terrà aMilano e sarà dedicata all’alimentazione(“Nutrire il Pianeta, energia per la vita”);indica su una scala da 1 a 5 il tuo livello didisaccordo (1) o di accordo (5) con le se-guenti affermazioni… la maggior partedei ragazzi risponde dichiarando di esse-re poco informata sull’evento e di nonaver avuto occasioni in classe per parla-re di Expo e dei temi a esso correlati.Parimenti la maggioranza si dichiara in-teressata a organizzare viaggi d’istruzio-ne in occasione di Expo 2015 o comun-que sui temi legati all’alimentazione. A questo proposito Touring Club Italianosta lavorando per proporre, già dal pros-simo anno scolastico, un catalogo di viag-gi di istruzione tematizzato sui contenu-ti di Expo con l’obiettivo di far conoscerealle scuole e agli studenti la vocazioneagricola e agrindustriale della PianuraPadana e della Lombardia e anche unaMilano non solo associata all’immagine eagli stereotipi più consueti.A studenti e docenti è poi stata posta ladomanda Quando pensi all’Expo che si ter-rà a Milano nel 2015 qual è la prima cosa

che ti viene in mente? per capire quali fos-sero gli argomenti più frequentementeassociati all’evento. Il risultato (Grafico 5) indica una pre-dominanza dei temi cibo/alimentazione(48,4%) e sostenibilità (39,6%) per glistudenti mentre nel caso degli insegnan-ti prevale un’associazione con la sosteni-bilità (35%) e con aspetti legati alle infra-strutture (22%) e alla speculazioneedilizia (20%).

CONCLUSIONIIl turismo scolastico ha subito nell’a.s.2010/2011 una brusca frenata i cui risul-tati sono stati: calo del 38% rispetto al-l’anno scolastico precedente per quantoriguarda i viaggi effettuati e calo del fat-turato che da 340 milioni di euro è sce-so a 215 milioni di euro (-36,6%). Tra le cause possibili sicuramente unruolo fondamentale ha giocato l’adesio-ne agli scioperi come azione di protestanei confronti della Riforma Gelmini daparte dei singoli docenti o da interi isti-tuti e forse anche il prezzo del pacchet-to che – riallineatosi ai valori dell’a.s.2009/2010 – si è dimostrato elevato peralcune famiglie.Dal punto di vista “contenutistico”, inve-ce, non vi sono particolari novità: conti-nuano a prevalere le mete di interesseculturale e i viaggi itineranti, il pullmanrappresenta sempre il mezzo di traspor-

to preferito accanto all’aereo e il ruolodell’intermediazione rimane saldo. È in-teressante notare inoltre come, dalle ul-time indagini dell’Ots, i grandi eventisembrano costituire motivazioni impor-tanti al viaggio. Il ventennale della cadu-ta del Muro aveva infatti riportato l’atten-zione su Berlino nell’a.s. 2009/2010facendola diventare la prima destinazio-ne estera, così come le celebrazioni per i150 anni dell’Unità d’Italia sono stateevidentemente un valido spunto per sce-gliere quest’anno Torino e farla entraretra le principali mete italiane. L’ indagine – pur giocando un po’ d’anti-cipo – ha messo in evidenza anche comeExpo 2015 e i temi correlati possano of-frire nei prossimi anni validi spunti perl’organizzazione di viaggi scolastici.Questo anche in relazione al ruolo chegli studenti, in vista dell’Esposizione,potrebbero avere come volontari, consi-derato il successo del “format” in occa-sione delle Olimpiadi invernali di Torino2006 e tenuto conto del fatto che circaun quinto dei ragazzi intervistati que-st’anno ha dichiarato di svolgere già unaqualche attività di volontariato. Il viaggio, dunque, se inteso come mo-mento per sperimentare, può essere unmodo con cui il mondo della scuola dimo-stra la propria capacità di stimolare la cre-scita culturale dei giovani e di sintonizzar-si con una società in rapida evoluzione. n

2 l 2011

GRAFICO 5

Fonte: Osservatorio sul turismo scolastico Tci

QUANDO PENSI A EXPO LA PRIMA COSA CHE TI VIENE IN MENTE È...*

Cibo/Alimentazione

Speculazione edilizia

Progettazione e sviluppo sostenibile

Infrastrutture e viabilità

Altro

Dibattito politico

*Massimo due risposte

10%48,4%

20%17,6%

12%15,4%

35%39,6%

22%13,2%

2%7,7%

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