Il modernismo
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Il ModernismoUrbanistica e architettura moderniste
La rinuncia a riferirsi a modelli antichi
Desiderio di diminuire la distanza tra arti maggiori e minori
Ricerca di una funzionalità decorativa
L’aspirazione ad un linguaggio europeo
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Elementi comuni:
Contesto storico
I moti rivoluzionari del ‘48 e le loro conseguenze nei
più importanti
paesi europei conducono al potere nuovi governi
conservatori:
• Napoleone III in Francia
• Bismarck in Germania
• I nuovi Tories in Inghilterra
L’urbanistica ha una parte importante nelle politiche
di questi nuovi governi, diventando uno dei più
efficaci strumenti di potere, specialmente in
Francia.
In questa lezione si approfondiscono i grands travaux
di Parigi della seconda metà dell’800, promossi da
Napoleone III subito dopo il suo arrivo al potere e
coordinati dal Prefetto della Senna, il barone
Haussmann.
Una serie di circostanze favorevoli contribuiscono a rendere esemplare la trasformazione di Parigi:
• La precocità dell’esperimento;• La possibilità di utilizzare una legge come quella repubblicana del 1850;• L’alto livello tecnico degli ingegneri usciti dall’Ecole polytechnique;• La risonanza culturale dell’operazione;• L’autorità di Napoleone III, che costruisce il suo potere sui timori suscitati dalla rivoluzione del 1848;• La determinazione del barone Haussmann, prefetto della Senna dal 1853 al 1869 e responsabile dei lavori di trasformazione.
Urbanistica e architettura
Urbanistica: la disciplina che studia la città e ne pianifica gli sviluppi.
Nasce nel secolo 1800 per la necessità di affrontare con metodo i gravi problemi determinati dal mutamento del fenomeno urbano a causa della rivoluzione industriale e della conseguente trasformazione nella struttura sociale, nell’economia, del modo di vita.
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Urbanistica e architettura in Europa
1All’origine la ricerca umanistica ha
carattere umanitario, inoltre per migliorare l’efficienza degli operai è necessario offrire loro un migliore tenore di vita: NASCONO I PRIMI VILLAGGI OPERAI, per lo più casette unifamiliari a schiera.
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2A queste proposte, collegate con la
nascente ideologia socialista, si contrappone il piano di riforma del centro di Parigi ideato dal barone Haussman, prefetto di Napoleone III
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Il volto delle città si trasforma
Nella seconda metà dell’Ottocento le città più importanti d’Europa si trasforma.
Dalle antiche PIANTE MEDIEVALI circondate da mura e caratterizzate da un tessuto compatto di strade e case si passa ai PIANI REGOLATORI per:
1) Sviluppo commerciale2) Prevenire i disordini sociali3) Risolvere il sovraffollamento dei centri
storici4) Offrire alla classe borghese nuovi spazi di
rappresentanza
ParigiIl piano consiste in una
cintura di grandi arterie di traffico: boulevards
Ottenute sventrando quartieri popolari.
Migliorano lo scorrimento del traffico ma non risolvono i problemi, isolano e non risanano.
In compenso è facilitata la repressione dei moti operai.
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La Parigi descritta ne I miserabili era pressappoco quella attorno a Notre-Dame.
L'Île de la Cité e il suo tessuto urbano medioevale prima dei grandi lavori di Haussmann (1771)
Schema del piano regolatore di Haussman per Parigi (1853-71)
principali assi viari creati o trasformati tra il 1850 e il 1870 nel centro di Parigi
A. Da una parte si vuole la città con i suoi MONUMENTI MODERNI come immagine dell’autorità dello Stato
B. Dall’altra si vorrebbe fare della città un organismo unitario e nuovo
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GarnierTony Garnier (1869-1948), pone questo
problema in maniera radicale: parte dal principio che la funzione sia la sola determinante della struttura urbana.
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ViennaCapitale dell’impero austro-
ungaricoLe trasformazioni iniziarono dopo il
1857 per volontà di Francesco Giuseppe
Abbattute le antiche fortificazioni che delimitavano il nucleo medievale della città si costruì il Ring, un anello di ampi vili per il passeggio e lo scorrimento veloce
Dopo il 1870
Analoghi interventi vengono eseguiti su Roma (via Nazionale) Napoli e molte città tedesche, con un irrimediabile sventramento dei centri storici.
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Roma
Dopo la Prima Guerra Mondiale
A. I maggiori architetti pongono il problema del progettare l’ambiente più che l’edificio
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Principi del Modernismo
A. Si oppone all’architettura accademica e all’eclettismo degli stili storici
B. Si oppone anche al tetro squallore delle città deturpate dall’industrialismo nascente (i grandi blocchi delle fabbriche), i miserabili quartieri operai
C. Contro questo degrado muovono Ruskin e Morris
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Morris e Ruskin
A. Decantano la poesia del cottage nella foresta
B. Credono sia compito dell’arte rendere la città gradevole rivestendola con la sua ornamentazione floreale, come una seconda natura
C. Stabilisce una continuità tra spazi interni ed esterni: mobili, arredi, carta da parati
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La casa Art Noveau
A. Rifugge dal bloccoB. Ama le linee e le superficie
ondulate, i grandi vuoti ariosiC. Verande e balconi sporgentiD. Deve essere luminosa e
ventilata
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Ferrovia sotterranea di ParigiA. H. Guimard: ricorre
all’espediente psicologico di ornare le stazioni del metro in stile floreale;
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J. Olbrich
Rinuncia ad ogni tipologia e morfologia tradizionale: porta in architettura la scioltezza lineare e coloristica della pittura di Klimt
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A. LoosNegli stessi anni a Vienna, Loos
assumeva una posizione duramente polemica con la Secessione e lo Art Noveau in genere:
- Basta con le utopie umanitarie
- I problemi si risolvono in termini di economia e di tecnica
- È immorale spendere soldi per trasformare le abitazioni in architetture
- Nega la decorazione e l’ornamento come un crimine se non adempie a delle necessità
MckintoshProgetta lo spazio
determinandolo a partire dall’interno, dagli oggetti e dai mobili, espandendolo poi nelle complesse struttura plastiche delle scaffalature (biblioteca della Scuola d’Arte a Glasgow)
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Scuola d’Arte di Glasgow(1897-99)
H. Van de VeldeE’ uno dei massimi protagonisti
dell’Art NoveauUtilizza lo stesso metodo
progettuale per la caffettiera e per il grande edificio
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V. HortaE’ uno dei primi a
sentire le possibilità estetico-decorative del ferrro.
Modula la facciata del Maison du Peuple di Bruzelles in rapporto alla spazialità dello spazio antistante, facendone un diaframma traforato, estremamente sensibile all’atmosfera alla luce
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O. WagnerDeve esserci
armonia tra lo spazio individuale e quello della comunità:
Banca Postale di Vienna: la decorazione senza retorica simbolista, da casa signorile
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GaudìModella la forma con la stessa libertà con cui uno
scultore plasma la creata e la riveste di mosaici e smalti colorati
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GermaniaUna altra componente del Modernismo
è l’architettura industriale che si sviluppò in Germania dove il processo di industrializzazione iniziò appena dopo il ‘70 nel quadro del Kulturkampf bismarkiano.
Al fattore tecnologico si unisce quello ideologico: il lavoro industriale è inteso come il trionfo dello spirito sulla materia, sarà il mezzo con cui il popolo germanico adempirà alla funzione egemonica e universale a cui si crede predestinato.
Così si compensano gli operai: essi sono gli eroi di una missione storica.
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P. BeherensLa sua A.E.G di Berlino diventa il
prototipo dell’architettura industriale lucidamente funzionale
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U.S.A.Negli Stati Uniti il problema
urbanistico non è pregiudicato dalla storia antica e dal carattere monumentale delle città che fino alla Dichiarazione d’indipendenza (1791) non sono che insediamenti di coloni.
Ora si avverte la necessità di studiare piani di sviluppo
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Nelle città i palazzi assumono altezze vertiginose per sfruttare maggiormente il suolo.
Già alla fine dell’Ottocento il grattacielo è l’elemento che caratterizza il paesaggio urbano.
L’architettura americana dipende da quella europea fino alla metà del XIX secolo.
Con l’incendio di Chicago si pongono problematiche nuove (1871).
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Richardson e SullivanRichardson: è il primo a rendersi conto che un
palazzo di grandi dimensioni esige una
struttura completamente nuova. Si ispira ai
grandi arconi romanici nella modulazione delle
masse.
Sullivan: è persuaso sia necessaria anche una
tecnica nuova. Raffina la tipologia di
Richardson spostando però la funzione
portante dalle pareti alle strutture interne. Le
facce del blocco diventano semplici diaframmi
trasparenti che la decorazione modula e
qualifica in rapporto alla luce. L’edificio diventa
un organismo unitario, una “figura” urbana che
non rompe la continuità dello spazio urbano in
cui si inserisce.
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