Il modello benedettino per organizzare le scuole.
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Il modello benedettino per organizzare le
scuole
Premesse
• Tesi: San Benedetto ha saputo affrontare un tempo, per certi versi, difficile come il nostro. La sua regola, valida ancora oggi, ha quasi 1500 anni.
• Spiegazione del titolo: “Il modello benedettino per organizzare le scuole”
• Una prospettiva laica: carpire una ricchezza, non necessariamente condividendo l’impostazione religiosa
• Status quaestionis e crediti: modello già applicato nelle aziende, crediti interni al master ed esterni (Folador e mostra)
I valori in un monastero
1. Il fine comune, cioè il tendere sempre a dare un significato al nostro lavoro
2. L’obbedienza, nel senso etimologico di ob-audire, cioè prestare ascolto e attenzione agli altri
3. Il silenzio, che vuol dire far tacere le chiacchiere, non le critiche
4. L’umiltà, perché se non si è umili, non ci si migliora, poiché si ritiene di essere già arrivati
L’organizzazione del monastero
• Importanti gli orari, ma più ancora le persone:• 1 - “L’abate [dirigente scolastico]
– pensi sempre quale peso si è assunto e a Chi renderà conto della sua amministrazione”
– “sappia ancora che è là per giovare agli altri, più che per comandare”
– “sobrio, pieno di misericordia, preferisca sempre la misericordia alla giustizia, affinché ottenga egli stesso il medesimo. (la discrezione è madre di tutte le virtù)”
– “Odi i vizi, ami i fratelli”– “consideri sempre con diffidenza che
anch’egli è fragile”
L’organizzazione del monastero
• 2 – I novizi entrano nel monastero molto gradualmente e solo se adatti (vedi il tirocinio e la predisposizione all’insegnamento)
• 3 – Il cellerario [DSGA] deve essere “sapiente”, non lento e non prodigo
• 4 – Il priore e i decani [vicario e collaboratori], cui l’abate delega alcuni compiti, poiché riconosce di non poter fare tutto da solo
Conclusioni
• Il nostro lavoro, parafrasando Pirandello, “non conclude”, cioè offre stimoli di riflessione, ma non consegna un modello definitivo, come forse il titolo faceva presagire
• Comunque, da tenere a mente, sono almeno: – la duttilità-capacità di adattarsi alla
situazione– e la forte importanza data alle persone
Grazie per l’attenzione!Luigi Gaudio