il mercurio flash 1

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La settimana n°1 IL MERCURIO (FLASH NEWS) ALLA CONQUISTA DEI TETTI I l tetto simbolo di protesta. Per chi non vuole sprofondare sottoterra. Per chi vuole rimanere in alto nel turbinio della vita. Per chi pensa che il futuro si trovi in cielo e non al primo piano. I giovani si tengono per mano. Disegnano una linea che, ap- parentemente, lega le tegole delle Univeristà italiane. Un tetto simbolo di protezione, ma che ultimamente ha lasciato scor- rere la pioggia dentro alle prospettive increpate delle nuove generazioni. E allora i tetti saranno la rinascita. Occupazione, riparazione, presenza. Che piaccia o no. Una protesta intelligente che mira a dire “Che colpa abbia- mo noi?” Un mondo che sta crollando addosso sotto forma di tetti, costruito senza intelligenza né lungimiranza. Allora cantando come Shel Shapiro e i Rocks, con lo spirito sessan- tottino nell’anima, gli universitari vogliono riprendersi i loro sogni. Partono dai tetti dell’Università, con la speranza di ar- rivare a rinnovare i palazzi del potere, insensibili ai problemi più urgenti dei giovani di questa nazione in decadenza. WIKILEAKS “Uragano sul mondo” Si pensava potesse abbattersi dopo le dichiarazioni di As- sange e le rivelazioni di Wikileaks. Certo, le notizie pubblicate non sono delle vere e proprie “novità”, basta leggere quello che riguarda il nostro premier. Considera- zioni invisibili solo per chi è cieco e sor- do dalla nascita. Ma, questo atto di rivolu- zione contro i segreti mondiali è un segno positivo. Un primo passo per arrivare a rivelare tutti i segreti statali più vergogno- si che attendono vere risposte. Ad esempio, Ustica. Le stragi che non hanno mandan- ti. I compromessi tra potenti. L’apertura di una nuova strada per svegliare le coscienze e per iniziare a scava- re negli archivi ricol- mi di scioccanti rive- lazioni. Sara e Yara Non volendo unirci al marasma e alla bara- onda giornalistica di questi mesi ci limi- tiamo a portare le no- stre condoglianze alle famiglie.Ricordando che un assassino non cambia per il colore della pelle. Chi ucci- de, sopratutto indifesi, deve marcire in una buia cella incatenato a vita. Chi spezza un filo esistenziale senza essere una parca ces- sa di avere qualsiasi diritto o libertà. Detto questo, condanniamo anche chi marcia gra- zie a questi eventi tra- gici. Chi ama ricama- re dettagli e costruire audience e successo invece di rispettare un doloroso silenzio limitandosi alla pura e breve cronaca. Noi, non faremo ciò e detto questo, non ci occu- peremo di Sara e Yara sperando che riposino in pace. A chi ci ha intrattenuto. A chi ci ha fatto divertire, A chi ci ha sempre strappato una risata. A chi chiamavamo maestro, qualunque fosse il talento e l’occupazione. A chi ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani e chi ha mostrato l’ameri- ca nel suo lato più comico e divertewnte. A chi non ha più pallottole da spuntare e a chi non creerà più nuovi mostri. Grazie. Ci mancherete. Un saluto affettuoso.......

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La settimana n°1

IL MERCURIO (FLASH NEWS)

ALLA CONQUISTA DEI TETTI

Il tetto simbolo di protesta. Per chi non vuole sprofondare sottoterra. Per chi vuole rimanere in alto nel turbinio della vita. Per chi pensa che il futuro si trovi in cielo e non al primo piano.I giovani si tengono per mano. Disegnano una linea che, ap-parentemente, lega le tegole delle Univeristà italiane. Un tetto simbolo di protezione, ma che ultimamente ha lasciato scor-rere la pioggia dentro alle prospettive increpate delle nuove generazioni. E allora i tetti saranno la rinascita. Occupazione, riparazione, presenza. Che piaccia o no. Una protesta intelligente che mira a dire “Che colpa abbia-mo noi?” Un mondo che sta crollando addosso sotto forma di tetti, costruito senza intelligenza né lungimiranza. Allora cantando come Shel Shapiro e i Rocks, con lo spirito sessan-tottino nell’anima, gli universitari vogliono riprendersi i loro sogni. Partono dai tetti dell’Università, con la speranza di ar-rivare a rinnovare i palazzi del potere, insensibili ai problemi più urgenti dei giovani di questa nazione in decadenza.

WIKILEAKS“Uragano sul mondo” Si pensava potesse abbattersi dopo le dichiarazioni di As-sange e le rivelazioni di Wikileaks. Certo, le notizie pubblicate non sono delle vere e proprie “novità”, basta leggere quello che riguarda il nostro premier. Considera-zioni invisibili solo per chi è cieco e sor-do dalla nascita. Ma, questo atto di rivolu-zione contro i segreti mondiali è un segno positivo. Un primo passo per arrivare a rivelare tutti i segreti statali più vergogno-si che attendono vere risposte. Ad esempio, Ustica. Le stragi che non hanno mandan-ti. I compromessi tra potenti. L’apertura di una nuova strada per svegliare le coscienze e per iniziare a scava-re negli archivi ricol-mi di scioccanti rive-lazioni.

Sara e YaraNon volendo unirci al marasma e alla bara-onda giornalistica di questi mesi ci limi-tiamo a portare le no-stre condoglianze alle famiglie.Ricordando che un assassino non cambia per il colore della pelle. Chi ucci-de, sopratutto indifesi, deve marcire in una buia cella incatenato a vita. Chi spezza un filo esistenziale senza essere una parca ces-sa di avere qualsiasi diritto o libertà. Detto questo, condanniamo anche chi marcia gra-zie a questi eventi tra-gici. Chi ama ricama-re dettagli e costruire audience e successo invece di rispettare un doloroso silenzio limitandosi alla pura e breve cronaca. Noi, non faremo ciò e detto questo, non ci occu-peremo di Sara e Yara sperando che riposino in pace.

A chi ci ha intrattenuto. A chi ci ha fatto divertire, A chi ci ha sempre strappato una risata. A chi chiamavamo maestro, qualunque fosse il talento e l’occupazione. A chi ci ha fatto sentire orgogliosi di essere italiani e chi ha mostrato l’ameri-ca nel suo lato più comico e divertewnte.A chi non ha più pallottole da spuntare e a chi non creerà più nuovi mostri.Grazie. Ci mancherete.

Un saluto affettuoso.......