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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI IL MERCATO DEI SUINI PRODUZIONE E CONSUMO 2012 1 IL MERCATO DEI SUINI ANNO 2012

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IL MERCATO DEI SUINI

ANNO 2012

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OSSERVATORIO AGROALIMENTARE LOMBARDO

QUADERNO n° 22 EDIZIONE GIUGNO 2013

di

Cosmino Giovanni Basile

IL MERCATO DEI SUINI PRODUZIONE E CONSUMO

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Indice

1. IL SETTORE SUINICOLO IN LOMBARDIA (2012) .................................................................... 4

1.1. Il patrimonio suinicolo. ................................................................................................... 4

2. IL PANORAMA SUINICOLO NAZIONALE (2012) ...................................................................... 8

2.1. Il patrimonio suinicolo. ................................................................................................... 8

2.2. La produzione. .............................................................................................................. 10

2.3. Le importazioni ............................................................................................................. 15

2.4. Le esportazioni ............................................................................................................. 18

3. TREND DEI PRINCIPALI MERCATI SUINICOLI NAZIONALI (2012) ................................ 21

4. TREND DEI PRINCIPALI MERCATI CEREALICOLI ZOOTECNICI (2012) ...................... 28

4.1. Granoturco nazionale. ................................................................................................... 31

4.2. Orzo nazionale. ............................................................................................................. 32

4.3. Soja nazionale ............................................................................................................... 33

4.4. Crusca e cruschello ....................................................................................................... 34

5. IL PANORAMA SUINICOLO NEL MONDO (2012) ................................................................... 35

5.1. Produzione .................................................................................................................... 35

6. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO (2012) ............................................................ 36

7. GLI SCAMBI COMMERCIALI DI CARNE SUINA NEL MONDO (2012) .............................. 38

7.1. Gli scambi (Importazioni ed Esportazioni). ................................................................. 38

8. LE PREVISIONI PER IL 2013 ........................................................................................................ 48

9. IL PANORAMA SUINICOLO NELL’UE (2012) .......................................................................... 49

9.1. La consistenza ............................................................................................................... 49

10. LA PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE (2012) .................................................................... 52

10.1 La produzione e le Macellazioni.................................................................................. 52

11. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NELL’UE (2012) ................................................................. 58

12. GLI SCAMBI COMMERCIALE DI CARNE SUINA NELL’UE (2012) ............................... 60

12.1. Esportazioni ................................................................................................................ 60

12.2. Importazioni ................................................................................................................ 68

12.3. Prezzi .......................................................................................................................... 69

13. LE PREVISIONI PER IL 2013 ...................................................................................................... 70

Riferimenti Bibliografici ......................................................................................................................... 71

Tabelle e Grafici ...................................................................................................................................... 72

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1.1 IL PATRIMONIO SUINICOLO

Nel 2012 il patrimonio suinicolo lombardo (dati forniti dagli uffici agricoltura delle province e dalle

Camere di commercio) ha subito una contrazione di -3,1% rispetto al 2011, attestandosi a 4.678.685

capi.

Il segno negativo si è manifestato nelle principali province di produzione. In dettaglio, la provincia di

Brescia, registra una flessione di -1,7%, Mantova -3,0%, Cremona -3,7%, Lodi -11,4%, Pavia -5,8%

e Milano -3,0%. Positiva invece la provincia di Bergamo che mostra un rialzo di +2,8%.

Identico andamento per il parco riproduttori, che ha segnato una diminuzione di -3,5% del parco

scrofe e -11,6% del parco verri.

Il PATRIMONIO SUINICOLO IN LOMBARDIA

(dati al 1° dicembre 2012

Ripartizione del patrimonio suinicolo nel 2012

LOMBARDIA ITALIA UE_27 MONDO

4.678.685 capi 8.661.500 capi 145.998.000 capi 784.000.000 capi 54,02% Italia 5,93% UE_27 15,48% Mondo 100%

0,50% Mondo 0,92% Mondo

1. IL SETTORE SUINICOLO IN LOMBARDIA (2012)

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Il PATRIMONIO SUINICOLO IN LOMBARDIA

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Aziende con allevamenti e relativi capi di suini per Regione

Dati 6° Censimento dell’agricoltura

Anni 2010 e 2000

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2.1 IL PATRIMONIO SUINICOLO

Nel 2012 il patrimonio suinicolo nazionale si è attestato a poco più di 8.600 000 capi con un calo del

7,4% rispetto al 2011. Per quanto riguarda il parco riproduttori emerge una forte flessione del

patrimonio scrofe nazionale con -12,3% rispetto all’anno precedente.

Tra le regioni principali produttrici il calo più significativo si è registrato in Emilia Romagna (-43%),

mentre in Lombardia e in Piemonte il calo è stato più contenuto, rispettivamente -1,1% e -0,7%. In

Veneto si è invece registrato un aumento del numero delle scrofe pari al 4% circa.

Oltre l’80% del patrimonio suinicolo nazionale è concentrato in Lombardia (che rimane la regione

leadership), Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.

IL PATRIMONIO SUINICOLO NAZIONALE

1990 2000 2005 2010 2011 2012 Variazione Variazione

capi capi capi capi capi capi 2012/11 2012/00

n° n° n° n° n° n° % %

8.837.000 8.645.500 9.200.000 9.321.100 9.350.800 8.661.500 -7,4 0,2

Elaborazione Servizio Evoluzione Mercati di ERSAF da Fonte EUROSTAT

2. IL PANORAMA SUINICOLO NAZIONALE (2012)

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Consistenza suinicola nazionale. Dettaglio per regione

al 1°dicembre 2012 (numero di capi)

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2.2 LA PRODUZIONE

Le macellazioni

Nel 2012 sono stati abbattuti 13.377.139 capi suini, con un rialzo del 2,1% rispetto al 2011. Questo

dato non è in linea con l’andamento delle macellazioni registrato nel circuito DOP (circuito in cui è

macellato il 70% dei suini pesanti italiani) dove si riscontra un calo del numero dei capi macellati del

3% circa rispetto al 2011. Sono in aumento il peso vivo e il peso morto totale dei capi grassi macellati

(+3%) e rimane sostanzialmente immutata la resa.

L’attività di macellazione si concentra essenzialmente nei principali bacini di produzione, Lombardia

ed Emilia Romagna, che insieme rappresentano il 70% della produzione nazionale.

MACELLAZIONE DI SUINI IN ITALIA

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MACELLAZIONI MENSILI DI SUINI IN ITALIA (2012)

Resa

Lattonzoli Magroni Grassi Totale

suini

Var. % Totale Medio Totale Var. % media

n° n° n° n° 2012/11 q.li in kg q.li 2012/11 %

Gennaio 90.371 218.185 1.081.368 1.389.924 10,8 2.025.193 145,7 1.619.803 8,6 80,0

Febbraio 77.391 76.323 1.049.170 1.202.884 7,1 1.830.069 152,1 1.466.931 12,0 80,2

Marzo 85.573 30.916 961.776 1.078.265 -6,8 1.653.770 153,4 1.324.787 -7,3 80,1

Aprile 54.327 28.438 1.058.868 1.141.633 11,3 1.811.464 158,7 1.461.045 15,3 80,7

Maggio 50.448 37.769 948.164 1.036.381 2,0 1.613.075 155,6 1.297.685 1,6 80,4

Giugno 25.993 26.535 928.741 981.269 -4,9 1.573.465 160,4 1.261.741 -4,0 80,2

Luglio 46.487 73.784 936.125 1.056.396 -2,0 1.631.568 154,4 1.306.697 -1,1 80,1

Agosto 33.710 42.247 918.048 994.005 -2,8 1.546.077 155,5 1.237.339 -2,8 80,0

Settembre 25.309 31.495 936.395 993.199 5,2 1.579.321 159,0 1.264.832 6,9 80,1

Ottobre 30.052 32.412 1.083.866 1.146.330 10,2 1.841.633 160,7 1.472.852 11,2 80,0

Novembre 57.991 111.742 985.836 1.155.569 0,3 1.754.444 151,8 1.402.418 -0,4 79,9

Dicembre 116.536 87.982 996.766 1.201.284 -4,1 1.741.944 145,0 1.392.242 -2,0 79,9

Totale 694.188 797.828 11.885.123 13.377.139 2,1 20.602.023 154,0 16.508.372 3,1 80,1

Mese PESO VIVO

Elaborazione Servizio Evoluzione Mercati di ERSAF da Fonte ISTAT

CAPI PESO MORTO

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capi Variaz. 12/11 Peso vivo Peso medio Peso morto Variaz. 12/11 Resa

n° % q.li Kg q.li % %

LATTONZOLI 694.188 -12,7 98.333 14,2 75.635 -5,6 76,9

MAGRONI 797.828 5,5 686.115 86,0 537.352 4,3 78,3

GRASSI 11.885.123 2,9 19.817.575 166,7 15.895.385 3,1 80,2

TOTALE 13.377.139 2,1 20.602.023 154,0 16.508.372 3,1 80,1

MACELLATE SUINE NAZIONALI NEL 2012CATEGORIE

Elaborazione Servizio Evoluzione Mercati di ERSAF da Fonte ISTAT

Macellazioni di suini (peso in quintali). Dettaglio per regione

Anno 2010

PRODUZIONE SALUMI (quantità e valore)

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Macellazione di suini, per tipo di mattatoio (peso in quintali).

Dettaglio per Provincia - Anno 2010

Macellazione di suini,

per categoria di animali abbattuti (peso in quintali).

Dettaglio per regione - Anno 2010

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2.3 LE IMPORTAZIONI

Nel 2012 le importazioni di suini vivi hanno mostrato una flessione di -11,7% rispetto all’anno

precedente, mentre le importazioni di carni suine hanno evidenziato un calo più contenuto (-6,8%).

I paesi fornitori, sono essenzialmente i nostri patners europei, dai quali importiamo il 100% di suini

vivi (soprattutto capi d’allevamento) e oltre il 98% di carne suina e derivati.

IMPORTAZIONE MENSILE DI SUINI E CARNE SUINA IN ITALIA NEL 2012

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Quantità Variazione di cui UE 27 Quantità Variazione di cui UE 27

n° capi % n° capi tonn % tonn

2001 1.298.136 21,6 1.294.196 817.871 10,8 790.341

2002 1.116.789 -14,0 1.116.125 805.457 -1,5 790.918

2003 1.017.972 -8,8 1.015.735 803.300 -0,3 786.779

2004 790.593 -22,3 786.401 820.253 2,1 807.087

2005 576.069 -27,1 576.066 837.577 2,1 835.630

2006 651.674 13,1 651.664 889.909 6,2 887.272

2007 784.648 20,4 784.648 922.662 3,7 914.864

2008 542.847 -30,8 542.847 841.622 -8,8 830.747

2009 709.538 30,7 709.538 852.496 1,3 847.511

2010 1.059.957 49,4 1.059.947 967.636 13,5 964.740

2011 1.163.510 9,8 1.163.510 979.355 1,2 977.902

2012 1.027.173 -11,7 1.027.173 914.247 -6,6 914.247

Anni IMPORTAZIONE SUINI VIVI IMPORTAZIONE CARNE SUINA

Elaborazione: Servizio Evoluzione Mercati di ERSAF da Fonte: ISTAT

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IMPORTAZIONE CAPI SUINI E CARNI SUINE NEL 2012

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2.4 LE ESPORTAZIONI Nel 2012 l’esportazione di suini vivi è rimasta pressoché invariata rispetto al 2011 (+0,6%), mentre

l’esportazione della carne suina ha evidenziato una flessione di -8% rispetto all’anno precedente.

ESPORTAZIONE MENSILE

DI SUINI E CARNE SUINA IN ITALIA NEL 2012

Quantità Variazione di cui UE 27 Variazione Quantità Variazione di cui UE 27 Variazione

n° capi 2012/11 % n° capi % tonn 2012/11 % tonn %

Gennaio 1.752 -4,7 1.752 -4,70 7.599 1,1 5.214 -0,4

Febbraio 340 30,8 340 30,8 7.315 22,2 4.538 0,1

Marzo : : : : 5.759 2,9 4.000 1,6

Aprile 200 -88,8 200 -88,8 6.322 -21,0 4.654 -23,2

Maggio 898 -78,6 898 -78,6 7.112 -5,8 5.325 -7,5

Giugno 2.745 60,2 2.745 60,2 7.226 -7,2 5.777 14,3

Luglio 1.870 24,2 1.870 24,2 6.131 -27,1 4.534 -23,0

Agosto 2.258 : 2.258 : 6.716 -8,3 5.278 -2,2

Settembre 1.215 203,8 1.215 203,8 6.539 -23,8 4.647 -20,0

Ottobre 337 -6,4 337 -6,4 7.363 -5,8 5.203 -2,3

Novembre 660 53,0 434 0,5 6.869 -9,0 4.541 -6,1

Dicembre 653 : 560 : 5.580 -5,9 3.683 -12,1

Totale 12.928 0,6 12.609 1,3 80.531 -8,5 57.394 -7,5

Mese ESPORTAZIONE SUINI VIVI ESPORTAZIONE CARNE SUINA

Elaborazione: Servizio Evoluzione Mercati di ERSAF da Fonte: ISTAT

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ESPORTAZIONE SUINI VIVI E CARNI SUINE 2012

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BILANCIO ANNO 2012

Nel 2012 il prezzo medio dei suini “grassi” ha registrato un rialzo del 5,18% rispetto al 2011. Alla

Borsa Merci di Milano la categoria più pregiata dei 156/176 Kg ha segnato una quotazione media annua di 1,483 €/kg di peso vivo con una crescita del 4,407% rispetto all’anno precedente. Particolarmente positivo il secondo semestre dell’anno dove le quotazioni hanno raggiunto valori molto elevati trainati dall’esportazione dei nostri prodotti DOP verso i Paesi Terzi. La redditività è complessivamente migliorata in tutte le fasi del settore suinicolo (allevamento, macellazione, stagionatura ecc.).

3.TREND DEI MERCATI SUINICOLI NAZIONALI (2012)

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EUROPA: TUTTE LE PIAZZE IN RIALZO

Andamento positivo in tutti i principali bacini di produzione europea.

In Francia, i corsi sono cresciuti dell’11,1%, in Germania +12,2%, in Olanda +13,2%, in Danimarca +11,98% e in Spagna +9,5%. L’esportazione verso i Paesi Terzi, ha trainato i listini in tutti i principali paesi europei. Dopo l’anno record del 2011 l’esportazione europea (nei primi dieci mesi dell’anno), pur segnando una contrazione del 2,93%, il volume esportato, 2.595.097 tonnellate di carne, è stato sufficiente a mantenere i listini a livelli importanti. In Europa, il prezzo del maiale, è stato nettamente superiore rispetto a quello dei concorrenti di oltremanica e ciò ha limitato la competitività dei prodotti suinicoli europei. A livello internazionale l’esportazione nel 2012 è cresciuta in tutti i principali paesi di produzione rispetto al 2011: +12,83% in Brasile, +4,25% in Canada +2,92% negli Stati Uniti d’America. I mercati più dinamici, per l’esportazione sono stati i mercati del Sud Est asiatico e dell’Europa dell’Est. Secondo gli analisti europei, la crescita sociale dei Paesi Terzi dovrebbe determinare un generale aumento dei consumi e di conseguenza anche di quello di carne suina, ciò dovrebbe mantenere l’esportazione a livelli elevati, mentre i consumi interni dipenderanno molto dall’evolversi della crisi economica.

Gen - Ott. 2011 tonn

Gen - Ott. 2012 tonn

Variaz. 2012/2011

%

UE (10 MESI)

USA (10 MESI)

CANADA (10 MESI)

BRASILE (11 MESI)

2.673.398

1.822.384

945.848

479.487

2.595.097

1.875.565

986.033

541.021

-2,93

+2,92

+4,25

+12,83

La produzione nel 2012 dovrebbe registrare un calo dell’1% rispetto al 2011.

2011 n° capi

2012 n° capi

Variazione %

Produzione suinicola in UE (capi)

258.600.000 256.100.000 -1,0

Il costo alimentare rappresenta mediamente il 65% del costo di produzione. Secondo gli operatori europei, se il costo dei cereali continua a essere elevato e il prezzo del maiale non rimane altrettanto elevato per un periodo sufficientemente lungo, le difficoltà degli allevamenti si accentueranno. Il prezzo dei cereali è il catalizzatore dell’equilibrio economico del settore suino.

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Il MERCATO ITALIANO IL MERCATO DEI SUINI DA MACELLO Il 2012 è stato un anno soddisfacente per la nostra suinicoltura. In particolare, nel secondo semestre dell’anno, i corsi si sono mantenuti a un livello molto elevato (prezzo medio dei 156/176 kg secondo semestre 1,631 €/kg di peso vivo, contro 1,340 €/kg del primo semestre). Il costo delle materie prime è rimasto a livello accettabile e ciò ha fatto registrare un trend positivo dell’indice di redditività. L’esportazione verso i Pesi Terzi e verso i nostri Partners europei si è mantenuta su livelli soddisfacenti e ciò è stato sufficiente a far decollare i prezzi, anche se i consumi interni si sono mantenuti su livelli mediocri per effetto della crisi economica e per un sostanziale mutamento delle politiche di acquisto dei generi alimentari delle famiglie italiane. Le criticità sono comunque emerse dalla Borsa merci di Mantova che nel 2012 ha quotato solo i suini d’allevamento mentre non ha mai emesso quotazioni per i suini da industria. Milano e la Commissione Unica Nazionale (CUN) non hanno emesso quotazioni per moltissime sedute creando molti disagi tra gli operatori di mercato. Alla Borsa merci di Milano, nelle sedute dell’8 e 15 ottobre, è stato registrato il prezzo più alto dell’anno (1,770 €/Kg di peso vivo per la categoria di maggior pregio dei 156/176).

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MILANO TREND SUINI DA MACELLO (2012-2011)

Categoria 156/176 chili

In sintesi: Nel 2012 alla Borsa merci di Milano il prezzo medio dei suini grassi è cresciuto del 5,180% rispetto al 2011. Nel dettaglio la progressione maggiore è stata evidenziata dalle categorie di peso più leggero dei 115, 130 e 144 chili.

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IL MERCATO DI MODENA - SUINI DA MACELLO

Nel 2012 alla Borsa Merci di Modena, i corsi dei suini “grassi” hanno registrato complessivamente un rialzo del 6,112%. Tutte le voci dei suini da industria hanno mostrato un trend positivo, come si evince dalla tabella.

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 27

IL MERCATO DEI SUINI D’ALLEVAMENTO Nel 2012 le quotazioni dei suini d’allevamento sono aumentate complessivamente del 17,115% rispetto al 2011. Per tutto il primo semestre il trend mercantile è cresciuto su tutti i principali mercati nazionali, mentre nel secondo periodo dell’anno i listini hanno subito una lieve contrazione.

MILANO 2012: TREND SUINI D’ALLEVAMENTO

In sintesi: Nel 2012 alla Borsa merci di Milano, il prezzo medio dei suini d’allevamento ha mostrato un rialzo del 17,115% rispetto al 2011. Tutte le categorie hanno registrato un trend positivo,con incrementi differenti a secondo della categoria.

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 28

IL MERCATO DI MODENA – SUINI D’ALLEVAMENTO I suini d’allevamento, alla Borsa Merci di Modena, hanno registrato un aumento del 17,282% rispetto all’anno precedente. Trend positivo per tutte le categorie, ma sono stati i lattoni di 6 e 8 kg a registrare gli incrementi maggiori.

MODENA 2012 SUINI D'ALLEVAMENTO

(Euro/Kg)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 29

BILANCIO 2012 MERCATI CEREALICOLI ZOOTECNICI

Nel 2012 i corsi dei principali prodotti ad uso zootecnico hanno segnato un trend complessivamente

positivo su tutti i principali mercati nazionali. Il prezzo medio della soia, dell’orzo e della crusca è

aumentato rispetto al 2011, mentre il prezzo medio del mais ha evidenziato una flessione, ma si è

comunque mantenuto su buoni livelli di prezzo.

Granoturco nazionale (-2,52% rispetto al 2011)

Orzo nazionale (+5,67% rispetto al 2011)

Crusca e cruschello (+12,46% rispetto al 2011)

Farina di soia nazionale (+34,23% rispetto al 2011)

TREND DEI PRINCIPALI PRODOTTI ALIMENTARI AD USO ZOOTECNICO

(Borsa Merci di Milano)

4. TREND DEI MERCATI CEREALICOLI ZOOTECNICI (2012)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 30

TREND DEI PRINCIPALI PRODOTTI ALIMENTARI AD USO ZOOTECNICO

(Borsa Merci di Milano)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 31

4.1 GRANOTURCO NAZIONALE

Alla Granaria di Milano le quotazioni, hanno evidenziato un andamento calmo per tutto il primo

semestre con scarse transazioni legate allo scarso interesse delle industrie mangimistiche.

Nel periodo da luglio a settembre i corsi hanno segnato una forte impennata, passando da un prezzo

minimo di 195 €/t a inizio luglio a 276 €/t a metà settembre. Le quotazioni sono calate nel mese di

ottobre e poi si sono stabilizzate fino alla fine dell’anno su un valore medio di 250 €/t.

Anche nel 2012 la quota di mais destinata alla produzione di bioenergie è aumentata fortemente.

PRODUZIONE MAIS IBRIDO IN LOMBARDIA

2012

Prezzo Minimo 195,00 €/t

Prezzo Massimo 276,00 €/t

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 32

4,2 ORZO NAZIONALE

Nel 2012 l’orzo ha mostrato una progressione di +5,67% rispetto al 2011.

Nel primo semestre il trend è rimasto calmo, mentre nel secondo semestre i corsi sono cresciuti

portandosi su livelli mercantili importanti. L’anno è stato archiviato con la quotazione più elevata

dell’anno, 273 euro/t.

PRODUZIONE ORZO NAZIONALE IN LOMBARDIA

2012

Prezzo Massimo

273,00 €/t

Prezzo Minimo

204,00 €/t

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 33

4.3 SOJA NAZIONALE

Nel 2012 il prezzo della farina di soia ha evidenziato una progressione del 34,23% rispetto al 2011.

I listini sono aumentati in modo esponenziale fino al mese di settembre, su tutte le principali piazze

nazionali. Nell’ultimo periodo dell’anno i listini sono un po’ calate ma si sono mantenute sopra la

soglia di 450 €/t.

PRODUZIONE SOIA NAZIONALE IN LOMBARDIA

(2012)

Prezzo Massimo

569,00 €/t Prezzo Minimo

320,00 €/t

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4.4 CRUSCA E CRUSCHELLO

Decisamente positivo, il trend della crusca nel 2012 con un balzo di +12,46%.

A parte alcuni periodi, la fluidità mercantile è rimasta buona su tutti i mercati principali, con scambi

molto importanti soprattutto nel quarto trimestre dell’anno.

PRODUZIONE FRUMENTO TENERO IN LOMBARDIA

(2012)

Prezzo Massimo

228,00 €/t

Prezzo Minimo

138,00 €/t

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 35

5.1. LA PRODUZIONE

La produzione mondiale di carne suina nel 2012 è cresciuta del 2,3% rispetto al 2011 con una

produzione totale di oltre 104 milioni di tonnellate di carne prodotta.

La Cina rimane leader con una produzione che supera i 51 milioni di tonnellate, segue l’UE a 27 con

oltre 23 milioni e gli USA con oltre 10 milioni di tonnellate di carne suina.

PRODUZIONE SUINICOLA

NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE

5. IL PANORAMA SUINICOLO NEL MONDO (2012)

CINA

51.744.000

+3,5%

USA

10.575.000

+2,4%

GIAPPONE

1.275.000

+0,6%

BRASILE

3.241.000

+0,4%

TOTALE MONDO 2012: 104.363.000 tonnellate (+2,3%)

CANADA

1.945.000

+9,9%

UE-27

23.100.000

+2,7%

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 36

IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO NEL 2011

(kg/procapite)

6. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NEL MONDO (2012)

RUSSIA

43.300.000

+3,7%

CANADA

28.850.000

-7,1%

UE_27

250.600.000

-2,5%

CANADA 23 Kg

UE27 41 Kg

RUSSIA 22 Kg

USA 28 Kg

MESSICO 15 Kg

BRASILE 15,1 Kg

ARGENTINA 8 Kg

CILE 23 Kg

CINA 37 Kg

AUSTRALIA 22 Kg

GIAPPONE 20 Kg

HONG KONG 66 Kg

VIETNAM 20,6 Kg

BIELORUSSIA 47 Kg

UKRAINA 17 Kg

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 37

SALDO PRODUZIONE CONSUMO DI CARNE SUINA

NEL MONDO NEL 2012

Fonte: FAO

Corea del Sud

56%

U.S.A.

122%

CILE

135%

UE_27

109%

RUSSIA

72%

GIAPPONE

50%

CINA

99

+1,65%

TAIWAN

92%

BRASILE

126%

CANADA

197%

VIETNAM

99%

Australi

a

67%

MESSICO

71%

UKRAINA

78%

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 38

7.1 GLI SCAMBI (Importazioni ed Esportazioni)

La crescita della domanda globale continua.

Gli economisti sono convinti che la progressione del consumo di carne dovrebbe proseguire anche nel

2013 e che in un contesto di calo della produzione sia nell’UE27 che nella America del Nord il

prezzo della carne di maiale dovrebbe aumentare.

COMMERCIO INTERNAZIONALE DI CARNE SUINA

I principali Paesi importatori:

Cina, Russia, Giappone, Messico e Corea del Sud, sono i principali paesi importatori, ai quali si

aggiungono le Filippine dove la domanda di carne suina è in crescita.

PRINCIPALI PAESI IMPORTATORI DI CARNE SUINA NEL 2012

(tonnellate)

CINA 1.358.420

RUSSIA 1.200.000

GIAPPONE 900.000

MESSICO 600.000

CAREA DEL SUD 500.000

USA 400.000

7. GLI SCAMBI COMMERCIALI DI CARNE SUINA NEL MONDO (2012)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 39

CINA (rialzo importante delle importazioni +3,7%)

PAESE CHIAVE DELLA CONGIUNTURA DEL SETTORE

SUINICOLO MONDIALE

CINA: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA (UE, primo fornitore della Cina)

La Cina è contemporaneamente il primo produttore e il primo consumatore nel mondo.

Il consumo nel 2012 si è attestato a oltre 52 milioni di tonnellate di carne suina per una popolazione

di 1.348 miliardi di abitanti, La Cina ha importato nel 2012, circa 1,4 milioni di tonnellate di carne

suina che rappresenta il 2,7% del consumo totale. Se la Cina dovesse aumentare il suo consumo di

carne suina dell’1% ciò corrisponderebbe al 5% della produzione degli USA e al 2,5% della

produzione europea. Una piccola variazione dei consumi cinesi può avere conseguenze positive o

negative su tutto il mercato mondiale.

CINA: APROVVIGIONAMENTO DI CARNE SUINA 2012

(609.211 tonn, +38%)

CANADA

139.000 t

+11%

USA

355.000 t

-5%

UE

586.000

+49%

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 40

CINA: I PRINCIPALI PAESI DI APROVVIGIONAMENTO

DI CARNE SUINA (2012)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 41

GIAPPONE (rialzo importante delle importazioni giapponesi, +5,3%)

Nel 2012 il Giappone ha importato oltre 774 mila tonnellate di carne suina con un calo del 2,2%

rispetto al 2011. Il mercato giapponese è molto importante essendo autosufficiente per il 50%.

GIAPPONE: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA

GIAPPONE: APROVVIGIONAMENTO DI CARNE SUINA 2012

(779.479 tonn, -2,2%)

UE: 212.000 t

-4,8% CANADA: 173.000 t

-1,0%

USA: 314.000 t

-3,1%

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 42

RUSSIA (domanda fortemente al rialzo, +2,5%)

L’adesione della Russia all’OMC (Organizzazione Mondiale del Commercio) ha avuto un impatto

negativo sulla carne di maiale. L’aumento delle importazioni e il calo dei prezzi sul mercato interno

ha provocato molte criticità nelle aziende medio/piccole. Negli ultimi tre mesi dell’anno i prezzi sono

scesi del 25%. La Russia nel 2012 ha importato 720.241 tonnellate di carne suina con una

progressione del 9,7 % rispetto al 2011. I principali fornitori della Russia sono: l’UE, il Brasile, il

Canada e gli USA.

RUSSIA: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA DALL’UE

RUSSIA: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA DALL’UE

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 43

RUSSIA: APROVVIGIONAMENTO CARNE SUINA 2012

(CARCASSE E PEZZI STACCATI) 720.241 tonn, +9,7%)

RUSSIA: APROVVIGIONAMENTO PRODOTTI CARNE SUINA 2012

(1.156.981 tonn, +4,22%)

GERMANIA

87.000t

-21,2% CANADA

180.000 t

+60,0%

USA

88.000 t

+52%

BRASILE

122.000 t

-8%

DANIMARCA

61.000t

-25%

FRANCIA

23.000t

-34%

GERMANIA

218.000 t

-18,0%

CANADA

210.000 t

+59%

USA

93.000 t

+42%

BRASILE

123.000 t

-15,0%

SPAGNA

128.000 t

+23%

FRANCIA

61.000 t

-16%

SPAGNA

59.000t

+16%

DANIMARCA

115.000 t

-16%

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 44

COREA DEL SUD (forte ribasso dell’importazione -27,2%)

Nel 2012 la Corea del Sud ha importato 346.568 tonnellate di carne suina registrando un calo del

27,2% rispetto all’anno precedente.

L’anno è stato caratterizzato ancora da problemi sanitari.

La domanda è elevata.

COREA DEL SUD: IMPORTAZIONE DI CARNE SUINA

COREA DEL SUD: APROVVIGIONAMENTO PRODOTTI CARNE SUINA 2012

(346.568 tonn, -27,2%)

CANADA

58.900 t

+-37,1%

USA

150.449 t

-20,1%

UE27

137.219 t

-29,2%

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 45

I principali Paesi esportatori

UE, USA, Canada e Brasile sono i principali paesi esportatori di carne suina.

I PRINCIPALI PAESI ESPORTATORI

USA (basso prezzo, record costo di produzione)

Nel 2012 sono stati macellati oltre 113 milioni di maiali con un incremento di circa il 2% rispetto al

2011. Le scrofe abbattute sono state 2,9 milioni in diminuzione rispetto all’anno precedente dello

0,7%. Dai dati diffusi dagli economisti statunitensi, la perdita per gli allevatori nel 2012 sarebbe di 12

dollari per maiale. La fine dell’anno è stato catastrofico, con un perdita di 31 dollari/capo nel mese di

ottobre e di 39 dollari/capo a novembre, dovuto sia al basso prezzo ma soprattutto all’aumento del

costo di produzione che a novembre ha raggiunto il livello record di 1,63 dollari per kg di peso vivo.

La concentrazione delle macellazioni è ancora maggiore: oltre l’80% dei suini sono abbattuti in dieci

macelli. Le esportazioni degli Stati Uniti sono in crescita nei principali mercati mondiali e in

particolare in Asia.

USA: I PRINCIPALI MERCATI DI ESPORTAZIONE

USA: BILANCIO SETTORE SUINICOLO

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 46

CANADA (tre mercati in forte espansione: Cina, Russia e Corea del Sud)

Nel 2012 l’esportazione canadese è cresciuta complessivamente del 4,9% rispetto al 2011, ma

l’andamento è stato differente a secondo dei paesi. Il segno negativo che si è registrato

nell’esportazione verso gli Stati Uniti (-6,8%) e il Giappone (-2,7%) è stato ampiamente compensato

dal forte aumento evidenziato verso la Russia (+63,5%)

I principali mercati rimangono gli USA e il Giappone, con circa il 70% del totale. La Russia è il terzo

mercato davanti la Cina e la Corea del Sud. La produzione è in crescita grazie anche a un basso costo

alimentare che la rende molto competitiva sui mercati.

La filiera canadese è strutturata in modo molto efficace: due principali macelli raggruppano il 75%

dell’attività di macellazione totale. La sinergia tra le imprese è molto efficiente e la buona

collaborazione tra le Organizzazioni e l’Amministrazione favorisce la riuscita sul piano

internazionale.

CANADA: BILANCIO SETTORE SUINICOLO

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 47

BRASILE (l’esportazione rappresenta un quarto della produzione)

Nel 2012 gli esportatori brasiliani, dopo un primo semestre sottotono, hanno conquistato il mercato

mondiale nella seconda parte dell’anno. Le esportazioni sono particolarmente cresciute del 46% nel

mese di settembre, +34% in ottobre e +19% in novembre. Il prezzo della carne di maiale in Brasile è

rimasto molto basso fino a giugno ma poi è aumentato del 66% nel secondo periodo dell’anno

chiudendo l’anno 2012 con un rialzo medio annuo di +5,5%. I principali paesi di esportazione sono:

l’Ucraina che importa il 24%, la Russia il 22,5% e Hong Kong il 21%. La produzione brasiliana è

cresciuta di +1,5% per effetto di un generale aumento del peso medio delle carcasse. Il consumo

interno è di circa 15 kg procapite/anno.

Il Brasile è il quarto produttore di carne di maiale più grande al mondo, dopo la Cina, UE, e USA.

Il consumo medio di carne di maiale è basso (15 kg per abitante), con una grande diversità tra i 26

Stati Federali.

La produzione è concentrata nei grandi allevamenti “integrativi” privati e cooperative, dove le attività

comprendono anche l’allevamento di altri animali (bovini, avicoli ecc) e spesso anche ad altri

prodotti agricoli.

Queste imprese di macellazioni e trasformazione fortemente orientate all’esportazione, stipulano dei

pre-contratti con gli allevatori con i quali programmano le produzioni.

BRASILE: ESPORTAZIONE DI CARNE SUINA

BRASILE: BILANCIO SETTORE SUINI

2010 2011 2012* Variaz.

tonn tonn tonn 2012/11

%

Produzione 3.237.000,00 3.398.000,00 3.488.000,00 2,65

Esportazione 54.000,00 516.000,00 581.000,00 12,60

Consumo interno 2.698.000,00 2.882.000,00 2.907.000,00 0,87

kg/procapite/anno 14,3 14,9 15,1 1,34

Fonte: ABIPECS * = Stima

BRASILE

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 48

I PREZZI (prezzo medio europeo sullo stesso livello di quello americano e brasiliano)

Nel 2012 i corsi sono aumentati nell’UE e in Brasile, mentre sono calati negli Stati Uniti e nel

Canada dopo i forti aumenti degli ultimi anni.

VARIAZIONE DEI PREZZI DI PRODUZIONE NEI PRINCIPALI BACINI

L’incertezza dell’economia e dei mercati, ancora molto pronunciata, lascia aperte molte incognite

sull’andamento dei prezzi e della produzione. Tuttavia la domanda globale dovrebbe aumentare e in

particolare quella dei paesi asiatici. In questo contesto, l’andamento delle quotazioni dovrebbe essere

tendenzialmente positivo.

La Cina e la Corea del Sud dovrebbero continuare a importare massicciamente a causa anche dei

problemi sanitari, comparsi in questi paesi negli ultimi anni.

8. LE PREVISIONI PER IL 2013

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 49

9.1. LA CONSISTENZA

Nel 2012 il patrimonio suinicolo nell’UE ha registrato una contrazione dell’1,7% rispetto al 2011,

mentre nell’UE a 15 il calo è stato più contenuto -0,4%. Il costo di produzione elevato e

l’adeguamento delle porcilaie alle nuove norme hanno creato molte criticità nel settore. Tra i

principali bacini di produzione si evidenzia il segno negativo in Spagna (-1,5%), Francia (-1,6%) e

Italia (-7,4%). Significativo il forte calo che si è registrato in Polonia (-14,7) che ha perso quasi 2

milioni di capi.

IL PATRIMONIO SUINICOLO

NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE EUROPEA

(n° capi) (dati 1° dicembre 2012)

DANIMARCA

12.340.000

-0,1%

GERMANIA

28.331.000

+3,4%

AUSTRIA

2.983.200

-0,7%

ITALIA

8.661.500

-7,4%

Patrimonio suinicolo nell’UE27: -1,7%

2011: 148.556.200 capi

2012: 145.998.000 capi

REGNO UNITO

4.221.000

-2,4%

FRANCIA

13.742.000

-1,6%

BELGIO

6.447.800

+1,9% OLANDA

12.104.000

0,0%

SPAGNA

25.250.400

-1,5%

POLONIA

11.132.200

-14,7%

ROMANIA

5.370.000

+0,1%

PORTOGALLO

2.024.100

+2,0%

9. IL PANORAMA SUINICOLO NELL’UE (2012)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 50

LA CONSISTENZA

SUINICOLA NELL’UNIONE EUROPEA

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 51

IL PARCO SCROFE

NELL’UNIONE EUROPEA

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 52

10.1. LA PRODUZIONE E LE MACELLAZIONI

Nel 2012 la produzione europea è diminuita dello 0,7% rispetto al 2011.

Nel primo semestre dell’anno la produzione è rimasta pressoché stabile, ma è calata sensibilmente nel

secondo semestre (-5%).

IL segno meno si è registrato in tutti i principali bacini di produzione, a esclusione, della Spagna che,

ha mostrato una progressione del 4.9%.

LA PRODUZIONE SUINICOLA NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE

ANNO 2012

(capi)

PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE_27: 256.464.300 capi (-0,7%)

10. LA PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE (2012)

DANIMARCA

29.047.000

-1,2%

GERMANIA

46.505.200

-1,8%

AUSTRIA

4.890.000

-4,0%

FRANCIA

25.027.400

-2,0%

BELGIO

11.637.000

-0,5%

OLANDA

24.075.000

-1,4%

SPAGNA

42.730.900

+4,9% ITALIA

12.281.000

-3,5%

REGNO UNITO

9.692.000

+1,5%

ROMANIA

4.968.400

+14,5%

POLONIA

18.300.000

-7,1%

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 53

LA PRODUZIONE SUINICOLA NELL’UE

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 54

LA PRODUZIONE SUINICOLA

NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE (2012)

(n° di capi per trimestre)

Nell’UE a 27, dopo due anni di crescita, le macellazioni sono diminuite nel 2012 di -0,7%.

In volume, il ribasso rappresenta 170.199 tonnellate nei nuovi paesi degli stati membri e 241.583

tonnellate nell’UE a 15.

Tra i principali bacini di produzione europea solo la Spagna registra una performance positiva con

una crescita della produzione del +1,3%.

La produzione è rimasta stabile in Belgio (+0,1%), ma è diminuita sensibilmente in Germania (-

1,9%), in Francia (-2%), in Danimarca (-6,7%), in Olanda (-2,5%) e in Polonia (-6,4). Malgrado il

conteso difficile la filiera anglosassone ha mostrato una crescita elevata con una progressione della

produzione del 2,3%. Trend positivo anche in Italia e Irlanda che hanno evidenziato una crescita di

oltre il 3%.

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 55

Il forte aumento del costo di produzione dovuto al costo alimentare ha penalizzato pesantemente la

redditività degli allevamenti.

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 56

LA PRODUZIONE DI CARNE SUINA

NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE (2012)

(tonnellate)

DANIMARCA

1.603.000

-6,7%

GERMANIA

5.459.000

-1,9%

AUSTRIA

529.759

-2,6% ITALIA

1.620.719

+3,2%

Produzione Suinicola UE 27: -1,8% 2011: 22.354.939 tonnellate

2012: 21.943.157 tonnellate

REGNO UNITO

824.367

+2,3%

FRANCIA

1.957.359

-2,0%

BELGIO

1.109.623

+0,1

OLANDA

1.313.484

-2,5%

SPAGNA

3.515.446

+1,3%

POLONIA

1.695.200

-6,4%

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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI

IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 57

LA PRODUZIONE DI CARNE SUINA NELL’UE

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 58

Macellazioni

Nel 2012 l’attività di macellazione nei principali bacini di produzione ha mostrato un trend negativo

nei paesi del Nord Europa, Danimarca -7,44%, Germania -2,46%, Francia -2,38%, Olanda -2%. Al

Contrario nei paesi del Sud Europa, Spagna e Italia hanno evidenziato il segno positivo con un rialzo

di +1,55% e di +2,26%.

LE MACELLAZIONI SUI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 59

IL CLIMA ECONOMICO INCERTO PENALIZZA FORTEMENTE IL CONSUMO EUROPEO DI

CARNE SUINA

Nel 2012 i consumi di carne suina nell’UE si sono attestati attorno a 20 milioni di tonnellate, (il

livello più basso degli ultimi dieci anni) con una contrazione dell’1,5%.

Il calo è stato relativamente più importante nei nuovi 10 stati membri con un ribasso del 5%, mentre

nell’UE a 15 il calo è stato decisamente più moderato (-0,5%).

Nel 2012, nell’UE a 27 il consumo medio per abitante si attesta a 39 kg/anno, con un calo del 5%

sugli ultimi 5 anni. La crisi economica in Europa penalizza significativamente i consumi di carne

suina in tutti i paesi membri e i consumatori si sono orientati verso carni più economiche (pollo).

IL CONSUMO DI CARNE SUINA NELL’UE

(1990 - 2012)

11. IL CONSUMO DI CARNE SUINA NELL’UE (2012)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 60

BILANCIO SETTORE SUINICOLO

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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI

IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 61

12.1. ESPORTAZIONI

ESPORTAZIONI EUROPEE IN CALO NEL 2012 (-1,0% rispetto al 2011)

L’aumento del prezzo del maiale nell’UE ha ridotto la competitività della carne europea sul mercato

mondiale.

Le esportazioni europee sono diminuite in Russia (-11%), Corea del Sud (-29%), Hong Kong (-31%)

e Filippine (-25%) mentre sono cresciute in Ucraina (+45%), Bielorussia (+16) e Cina (+47%).

Le esportazioni verso il Giappone (secondo mercato mondiale dopo la Cina) sono rimaste pressoché

stabili (-1%).

Nella Corea del Sud, la domanda di carne suina importata si è sensibilmente ridotta nel 2012. Il

rilancio della produzione nazionale avvenuta nel 2010 ha convinto le autorità sudcoreane a ridurre il

contingente d’importazione.

Il flusso commerciale verso la Cina è rimasto soddisfacente per l’anno 2012.

L’Unione Europea è il primo fornitore di carne suina del mercato cinese davanti agli USA con

690.000 tonnellate di carne esportata nel 2012.

La crescita rapida dei consumi di carne suina, della popolazione cinese, genera un crescente deficit

strutturale. Gli allevamenti suinicoli in Cina, hanno enormi difficoltà a far crescere la produzione allo

stesso ritmo con cui crescono i consumi.

In Russia, l’esportazione nord-americana è cresciuta notevolmente avvantaggiati da un prezzo molto

competitivo rispetto a quello europeo. Infatti, l’esportazione europea è calata a 44.000 tonnellate, ma

la domanda in Russia rimane elevata.

Una parte di auto approvvigionamento del mercato russo passa attraverso l’intermediazione di due

paesi limitrofi: Ucraina e Bielorussia.

Le esportazioni verso i Paesi Terzi

ESPORTAZIONE CARNE SUINA E DERIVATI DELL'UE

12. GLI SCAMBI COMMERCIALI DI CARNE SUINA NELL’UE (2012)

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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI

IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 62

Le esportazioni in dettaglio verso i Paesi Terzi

Nel dettaglio, la Germania si conferma leadership nell’esportazione, tra i paesi dell’UE. La Germania

divenuta eccedentaria netta, traduce l’aumento della sua produzione in una progressione del volume

di esportazione.

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 63

COMMERCIO INTRACOMUNITARIO

Nel 2012 gli scambi di carne suina fresca e congelata si sono attestati a 5,3 milioni di tonnellate con

una contrazione del 4,6% rispetto al 2011.

I principali paesi esportatori sui mercati europei sono la Germania con il 24,5% del volume totale, la

Danimarca con il 14,5%, la Spagna con il 12,5% e la Francia con il 7%.

I principali paesi importatori di carne suina sul mercato comunitario sono la Germania e l’Italia che

insieme rappresentano il 17% del commercio totale europeo.

L’Italia è un mercato nettamente deficitario e la Germania compensa la forte attività a livello

internazionale (nell’UE è il primo mercato mondiale) con forti acquisti di carne e suini vivi dai paesi

limitrofi (Danimarca, Olanda e Belgio).

Le esportazioni dei suinetti di OLANDA e DANIMARCA

Nel 2012 l’esportazione olandese di suinetti ha mostrato un calo di -1,14%, contrariamente

all’esportazione della Danimarca che ha evidenziato una progressione di +14,95%.

I principali mercati di esportazione dei suinetti olandesi e danesi sono il mercato tedesco con il 70%

del totale, segue la Polonia con il 20%, la Repubblica Ceca con il 4% e Italia 3,5%.

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 64

Le esportazioni della SPAGNA

Nel 2012 l’esportazione spagnola, complessivamente ha mostrato una progressione del 3,3% rispetto

al 2011, con un rialzo importante verso i paesi terzi (+12,4%). Il tasso di autosufficienza nel 2012 è

stato di 154,5%, il consumo interno di 48 kg per abitante per anno.

L’esportazione verso i paesi terzi è in costante evoluzione. L’export verso la Cina e Hong Kong

rappresenta il 32% del totale e verso la Russia il 33%.

SPAGNA: ESPORTAZIONE DI CARNE SUINA

BILANCIO SETTORE SUINICOLO SPAGNOLO

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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI

IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 65

Il modello di produzione della GERMANIA

La caratteristica principale del settore suinicolo tedesco è rappresentata dalla grande organizzazione

tra gli anelli della catena alimentare.

15.500 allevamenti di scrofe con un patrimonio di 2.258 milioni di scrofe,

30.000 allevatori di maiali,

3.000 commercianti di suini che hanno il compito di trasportare i suini

dall’allevamento al macello,

500 macellatori in attività,

70% della carne, è venduta ai grandi supermercati,

600 imprese di lavorazione,

2.300 imprese di stagionatura.

GERMANIA: BILANCIO 2012

LE MACELLAZIONI TOTALI IN GERMANIA

Nelle macellate nazionali sono compresi oltre 10 milioni di suinetti importati e ingrassati sul

territorio tedesco.

L’attività di macellazione in Germania e molto bene organizzata.

Nei primi tre macelli, viene abbattuto il 55% dei suini totali macellati e nei primi 10 macelli il 76%.

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 66

I PRINCIPALI MACELLI IN GERMANIA

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 67

PANORAMA FRANCIA

Nel 2012 la produzione francese ha subito una contrazione del 2,2% e secondo gli analisti d’Oltralpe,

anche nel 2013 dovrebbe calare.

L’attività di macellazione è diminuita del 2,2%, i consumi dell’1,9% e il tasso di autosufficienza è

rimasto invariato (108%).

Il prezzo del maiale è aumentato, in media, dell’11% rispetto al 2011, ma la redditività è stata minore

per effetto dell’elevato costo delle materie prime.

Il costo alimentare rappresenta il 65% del costo di produzione. Il calo dell’offerta delle materie prime

ha provocato l’esplosione dei prezzi della soia, frumento ecc., aumentati in un anno, di oltre il 30%.

Il consumo negli ultimi 10 anni è passato da 34,4 kg/ procapite/anno a meno di 31 kg. Al dettaglio il

prezzo della carne fresca è aumentato del 5%, mentre quello dei salumi è cresciuto del 2,2%.

FRANCIA: BILANCIO 2012

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SERVIZIO EVOLUZIONE MERCATI

IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 68

IL SETTORE SUINICOLO IN POLONIA

Nel 2012 i corsi della carne suina in Polonia sono stati molto elevati con una progressione del 23,7%

(+16centesimi al chilo). Nel rang del prezzo europeo, il prezzo polacco si è posizionato dietro al

prezzo spagnolo, leader nel mercato comunitario.

Il patrimonio suinicolo polacco si è ridotto del 25% in 10 anni.

L’autosufficienza si è attestata al 95% e un terzo delle sue importazioni, provengono dalla Germania.

I macelli sono poco efficienti, ma molti investitori stranieri stanno costruendo grandi macelli

moderni.

POLONIA Importazione di carne suina

POLONIA Importazione di suini vivi

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 69

12.2. IMPORTAZIONI

Nel 2012 l’importazione di carne suina dell’UE, ha registrato un ribasso del 9,1%.

In volume, l’importazione dell’UE è inferiore a 20.000 tonnellate di carne suina, costituita per metà

di suini vivi e per il restante da carne congelata.

La Svizzera è il principale fornitore di suini vivi e di carne suina, segue il Cile da cui l’UE importa

soprattutto carne congelata.

Le importazioni da Paesi Terzi

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 70

12.3. PREZZI

Nel 2012 il prezzo della carne di maiale sul mercato comunitario ha mostrato una progressione di

+11,4% in rapporto al 2011. Per il secondo anno consecutivo, i corsi registrano aumenti importanti.

La forte domanda cinese ha contribuito nel primo semestre 2012 a mantenere un prezzo elevato su

tutte le piazze europee, mentre nel secondo semestre il calo dell’esportazione verso i paesi terzi ha

attenuato la crescita dei corsi, rimanendo comunque su livelli soddisfacenti.

PREZZO MEDIO DEL MAIALE NELL’UE

COSTO DI PRODUZIONE NEI PRINCIPALI BACINI DI PRODUZIONE

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 71

Nel 2013 l’equilibrio offerta/domanda rimane relativamente debole. La diminuzione del patrimonio

suinicolo europeo, dovuto all’aumento del costo di produzione, dovrebbe proseguire anche nel 2013.

Molti allevatori non riusciranno a sostenere i costi della ristrutturazione dei loro allevamenti prevista

dalla normativa comunitaria e saranno costretti nel corso dell’anno a chiudere progressivamente la

loro attività.

La produzione dovrebbe scendere ancora del 2% e ciò dovrebbe mantenere i listini a un livello

elevato.

Tuttavia, il prezzo sarà guidato del livello dei consumi sul mercato comunitario e dalle opportunità

mercantili sul mercato mondiale.

Il rapporto euro/dollaro, favorevole agli operatori europei, dovrebbe incoraggiare l’esportazione dei

paesi produttori del Nord Europa.

La domanda meno dinamica negli stati dell’UE e sul mercato mondiale potrà limitare l’evoluzione

dei corsi del maiale in Europa.

BILANCIO DI PREVISIONE 2013

13. LE PREVISIONI PER IL 2013

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 72

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI

- Eurostat

- Agrimer

- Ofival

- Tecni-Porc,

- Baromètre-Porc,

- MPB

- Gira

- USDA

- Istat

- Regione Lombardia

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 73

TABELLE E GRAFICI

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 74

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 75

MILANO 2012 – TREND

SUINI D'ALLEVAMENTO

Euro/Kg)

MILANO 2012 – TREND

SUINI DA MACELLO

(Euro/Kg)

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 76

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 77

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 78

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 79

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 80

COSTI DI PRODUZIONE IN SUINICOLTURA

COSTO DI PRODUZIONE SUINO PESANTE 160-170Kg/p.v. IN ALLEVAMENTI A CICLO CHIUSO - (€/CAPO)

2010

% sul

costo

totale 2011

% sul

costo

totale

Diff. %

11/10 2012

% sul

costo

totale

Diff. %

12/11

Alimentazione 129,96 59,9 147,2 61,7 13,3 150,79 62,7 2,4

Lavoro 29,36 13,5 30,4 12,8 3,5 30,87 12,8 1,5

Altri costi 38,11 17,6 38,4 16,1 0,8 39,83 16,6 3,7

Costi espliciti 197,43 91,0 216,00 90,6 9,4 221,49 92,2 2,5

Interessi/ammortamenti 19,56 9,0 22,4 9,4 14,5 18,82 7,8 -16,0

Costo totale 216,99 100,0 238,40 100,0 9,9 240,31 100,0 0,8

Costo al kg 1,36

1,49

1,50

COSTO DI PRODUZIONE LATTONE DI 35 kg/p.v. IN ALLEVAMENTI A CICLO APERTO - (€/CAPO)

2010

% sul

costo

totale 2011

% sul

costo

totale

Diff. %

11/10 2012

% sul

costo

totale

Diff. %

12/11

Alimentazione 41,59 50,9 45,24 53,0 8,8 45,81 53,3 1,3

Lavoro 13,73 16,8 13,74 16,1 0,1 13,72 16,0 -0,1

Altri costi 16,41 20,1 16,10 18,9 -1,9 16,57 19,3 2,9

Costi espliciti 71,73 87,7 74,08 86,8 3,3 76,10 88,6 2,7

Interessi/ammortamenti 10,03 12,3 10,31 12,1 2,8 9,83 11,4 -4,7

Costo totale 81,76 100,0 85,39 100,0 4,4 85,93 100,0 0,6

Costo al kg 2,34

2,44

2,45

COSTO DI PRODUZIONE SUINO PESANTE 160-170Kg/p.v. IN ALLEVAMENTI DA INGRASSO - (€/CAPO)

2010

% sul

costo

totale 2011

% sul

costo

totale

Diff. %

11/10 2012

% sul

costo

totale

Diff. %

12/11

Alimentazione 114,31 50,2 125,37 50,3 9,7 128,21 49,7 2,3

Lavoro 8,37 3,7 10,08 4,0 20,4 9,98 3,9 -1,0

Altri costi 19,25 8,5 19,88 8,0 3,3 16,69 6,5 -16,0

Magroncello 74,20 32,6 80,50 32,3 8,5 88,90 34,5 10,4

Totale costi espliciti 216,13 94,9 235,83 94,6 9,1 246,78 95,7 4,6

Interessi/ammortamenti 11,61 5,1 13,36 5,4 15,1 11,10 4,3 -16,9

Costo totale 227,74 100,0 249,19 100,0 9,4 257,88 100,0 3,5

Costo al kg 1,37

1,51

1,54

Elaborazione ANAS su dati CRPA SpA

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 81

IL CIRCUITO DOP – Anno 2012

Allevamenti con scrofe Scrofe attive Allevamenti con ingrasso

e a ciclo chiuso

certificanti Suini certificati

2011 2012 Diff. % 2011 2012 Diff. % 2011 2012 Diff. % 2011 2012 Diff.

%

Abruzzo 6 6 0,0 6.409 6.488 1,2 22 22 0,0 33.013 27.062 -18,0

Emilia

Romagna 182 163 -10,4 67.110 62.233 -7,3 761 729 -4,2 1.224.636 1.206.063 -1,5

Friuli VG 31 30 -3,2 23.245 20.740 -10,8 120 120 0,0 202.271 192.488 -4,8

Lazio 5 5 0,0 868 868 0,0 15 14 -6,7 39.846 37.523 -5,8

Lombardia 648 612 -5,6 307.789 295.833 -3,9 1.656 1.636 -1,2 4.881.571 4.692.176 -3,9

Marche 35 34 -2,9 7.716 7.676 -0,5 71 75 5,6 62.399 48.367 -22,5

Molise 1 1 0,0 1.000 1.000 0,0 15 16 6,7 5.047 6.433 27,5

Piemonte 216 196 -9,3 63.037 61.447 -2,5 858 853 -0,6 1.278.442 1.276.324 -0,2

Toscana 21 21 0,0 6.998 6.802 -2,8 69 67 -2,9 94.598 94.047 -0,6

Umbria 26 24 -7,7 11.770 9.883 -16,0 127 116 -8,7 120.980 115.095 -4,9

Veneto 139 131 -5,8 53.508 50.110 -6,4 339 332 -2,1 647.982 611.555 -5,6

Totale 1.310 1.223 -6,6 549.450 523.080 -4,8 4.053 3.980 -1,8 8.590.785 8.307.133 -3,3 Nota: Situazione al 31 dicembre.

Elaborazione ANAS su dati IPQ/INEQ

\ Numero macelli Suini macellati

2011 2012 Diff. % 2011 2012 Diff. %

Abruzzo 2 2 0,0 120.891 124.090 2,6

Emilia Romagna 21 15 -28,6 3.210.832 3.128.013 -2,6

Friuli VG 4 3 -25,0 97.039 82.625 -14,9

Lazio 3 1 -66,7 104.384 40.630 -61,1

Lombardia 31 21 -32,3 3.927.419 3.791.205 -3,5

Marche 3 2 -33,3 32.508 27.363 -15,8

Piemonte 12 9 -25,0 527.948 547.316 3,7

Toscana 6 5 -16,7 180.534 187.293 3,7

Umbria 2 3 50,0 218.253 208.182 -4,6

Veneto 9 6 -33,3 130.881 128.695 -1,7

Totale 93 67 -28,0 8.550.689 8.265.412 -3,3

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IL MERCATO DEI SUINI – PRODUZIONE E CONSUMO 2012 83

PRODUZIONE DI CARNE NEL MONDO

COMMERCIO DI CARNE NEL MONDO

CONSUMO INDIVIDUALE DI CARNE NEL MONDO