Il Linguaggio Del Potere Da Augusto a Costantino

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Claudia Vinassa - Maria Angioni Il linguaggio del potere da Augusto a Costantino Il problema: gli imperatori facevano propaganda? Le attività proposte in questo laboratorio ti permetteranno di approfondire i mez- zi utilizzati dagli imperatori per farsi conoscere e ottenere il consenso dei diversi strati della popolazione. Il modo con cui sceglievano di apparire in pubblico o le caratteristiche con cui si facevano rappresentare nelle opere letterarie o nelle scul- ture e nei monumenti avevano la funzione di creare una sorta di «propaganda politica», un vero e proprio «linguaggio del potere», che doveva comunicare un messaggio ben preciso alla società. Tra i diversi imperatori che hanno curato la propria immagine cercando il consenso dell’opinione pubblica, alcuni hanno dimostrato una maggiore consapevolezza del- l’importanza della propaganda politica: primo fra tutti Ottaviano Augusto, che ha saputo coordinare il linguaggio delle immagini con quello della letteratura, per creare un’immagine positiva di se stesso e legittimare il proprio potere. In un’epoca in cui l’analfabetismo era molto diffuso, le immagini e le opere pub- bliche (strade, acquedotti, templi, teatri ecc.) erano la forma di comunicazione più potente e immediata: per questo, per volere non solo dell’imperatore, ma an- che del senato e del popolo, venivano poste al centro delle città di tutto l’impero statue che raffiguravano l’imperatore nelle sue diverse funzioni, colonne e archi monumentali che ne celebravano le imprese. Le opere letterarie costituivano un altro importante strumento di propaganda po- litica, di cui gli imperatori si servivano per comunicare un’immagine positiva di sé e del proprio operato. Talvolta, però, come potrai constatare in una delle atti- vità che ti proponiamo, tale strumento veniva utilizzato dagli avversari politici per mettere in cattiva luce l’imperatore. laboratorio G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, © SEI 2010 12 Obiettivi conoscere l’importanza della propaganda per la politica imperiale approfondire la conoscenza del linguaggio del potere confrontare fonti che presentano un giudizio tra loro diverso sugli imperatori e sul loro operato analizzare documenti storiografici confrontare presente e passato Prerequisiti conoscere la storia dell’impero romano da Augusto a Costantino saper collocare gli eventi nel tempo e nello spazio conoscere la politica interna ed estera degli imperatori romani più importanti saper leggere e interpretare le immagini saper leggere e interpretare i documenti La famiglia di Ottaviano Augusto raffigurata nel rilievo dell’Ara Pacis, l’altare fatto erigere dall’imperatore per celebrare la pace ritrovata dopo decenni di guerre civili.

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Transcript of Il Linguaggio Del Potere Da Augusto a Costantino

  • Claudia Vinassa - Maria Angioni

    Il linguaggio del potereda Augusto a CostantinoIl problema: gli imperatori facevano

    propaganda?Le attivit proposte in questo laboratorio ti permetteranno di approfondire i mez-zi utilizzati dagli imperatori per farsi conoscere e ottenere il consenso dei diversistrati della popolazione. Il modo con cui sceglievano di apparire in pubblico o lecaratteristiche con cui si facevano rappresentare nelle opere letterarie o nelle scul-ture e nei monumenti avevano la funzione di creare una sorta di propagandapolitica, un vero e proprio linguaggio del potere, che doveva comunicare unmessaggio ben preciso alla societ.

    Tra i diversi imperatori che hanno curato la propria immagine cercando il consensodellopinione pubblica, alcuni hanno dimostrato una maggiore consapevolezza del-limportanza della propaganda politica: primo fra tutti Ottaviano Augusto, che hasaputo coordinare il linguaggio delle immagini con quello della letteratura, percreare unimmagine positiva di se stesso e legittimare il proprio potere.

    In unepoca in cui lanalfabetismo era molto diffuso, le immagini e le opere pub-bliche (strade, acquedotti, templi, teatri ecc.) erano la forma di comunicazionepi potente e immediata: per questo, per volere non solo dellimperatore, ma an-che del senato e del popolo, venivano poste al centro delle citt di tutto limperostatue che raffiguravano limperatore nelle sue diverse funzioni, colonne e archimonumentali che ne celebravano le imprese.

    Le opere letterarie costituivano un altro importante strumento di propaganda po-litica, di cui gli imperatori si servivano per comunicare unimmagine positiva dis e del proprio operato. Talvolta, per, come potrai constatare in una delle atti-vit che ti proponiamo, tale strumento veniva utilizzato dagli avversari politici permettere in cattiva luce limperatore.

    laboratorio

    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    12

    Obiettivi

    conoscere limportanza dellapropaganda per la politica imperiale

    approfondire la conoscenza dellinguaggio del potere

    confrontare fonti che presentanoun giudizio tra loro diverso sugliimperatori e sul loro operato

    analizzare documenti storiografici confrontare presente e passato

    Prerequisiti

    conoscere la storia dellimperoromano da Augusto a Costantino

    saper collocare gli eventi nel tempoe nello spazio

    conoscere la politica internaed estera degli imperatori romanipi importanti

    saper leggere e interpretarele immagini

    saper leggere e interpretarei documenti

    La famiglia di Ottaviano Augusto raffigurata nel rilievo dellAra Pacis,laltare fatto erigere dallimperatoreper celebrare la pace ritrovatadopo decenni di guerre civili.

  • 2 laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    Per inserire gli eventi nel tempoIn questo laboratorio ti proponiamo di approfondire illinguaggio del potere utilizzato dagli imperatori elenca-ti nella tabella. Scrivi a fianco di ciascuno le date di ini-zio e fine del suo regno, poi riporta i nomi degli impera-tori e le relative date sulla linea del tempo.

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    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    Per approfondire il linguaggio del potere attraverso le fonti scritteLa propaganda augusteaAugusto fu il primo imperatore che si occup in modo sistematico di curare la propria immagine per ottene-re il consenso dellopinione pubblica e consolidare il proprio potere. Il suo scopo era di conciliare le tradizio-ni repubblicane con la nuova autorit, dimostrando la stretta continuit tra passato e presente. La propagandaaugustea utilizz, tra i numerosi strumenti disponibili, anche una serie di formule ben riuscite, volte proprioa sottolineare i punti di forza della politica imperiale: autorit e potere, pace augustea, concordia tra leclassi e clemenza augustea.Questi aspetti vengono spesso sottolineati nelle opere letterarie dellepoca, come nel seguente documento,scritto personalmente da Augusto e conosciuto con il titolo Imprese del divino Augusto.

    Decret il senato che ogni quattro anni dai consoli e dai sacerdoti si facessero voti per la mia salute. In se-guito a questi voti spesso, durante la mia vita, talvolta i quattro illustri collegi dei sacerdoti, talvolta i con-soli celebrarono giochi. E anche i cittadini tutti, in privato e per municipi, unanimemente e senza interru-zione, supplicarono presso tutti gli altari per la mia salute [].Il tempio di Giano Quirino, che i nostri maggiori vollero che fosse chiuso quando per tutto limpero del po-polo romano si fosse conseguita con le vittorie la pace per terra e per mare, tre volte, essendo io principe, ilsenato ordin che venisse chiuso: la qual cosa prima chio nascessi, dalla fondazione di Roma, si ricorda es-sere accaduta due sole volte []. Durante il mio sesto e settimo consolato, poi chebbi fatto cessare le guerre civili, avendo assunto il supremopotere per consenso universale, trasferii il governo della cosa pubblica dalla mia persona nelle mani del se-nato e del popolo romano. In ricompensa di ci, per decreto del senato mi fu conferito il titolo di Augusto ela mia porta fu ornata dalloro a nome dello stato e una corona civica fu appesa ad essa e fu posto nella cu-ria Giulia uno scudo doro con uniscrizione attestante che esso mi veniva offerto dal senato e dal popolo ro-mano per il mio valore, la mia clemenza, la mia giustizia e la mia piet. Da allora io fui superiore a tuttiper autorit, ma non ebbi maggior potere di quelli che mi furono colleghi in ciascuna magistratura.

    Res gestae divi Augusti, 9, 13, 34, traduzione di E. Malcovati, Sansoni, Firenze 1946

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    Imperatore Date di inizio e fine regno

    Augusto

    Nerva

    Traiano

    Adriano

    Antonino Pio

    Costantino

    100 a.C. a.C. 0 d.C. 100 d.C. 200 d.C. 300 d.C. 400 d.C.

  • 3laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    Dopo aver letto il documento, indica con una crocetta a quale formula della propaganda augustea appartengonole frasi qui riportate.

    Affermazione Autorit Pace Concordia Clemenzae potere augustea tra le classi augustea

    anche i cittadini tutti unanimemente e senza interruzione, supplicarono per la mia salute Il tempio di Giano tre volte, essendo io principe, il senato ordin che venisse chiuso poi chebbi fatto cessare le guerre civili avendo assunto il supremo potere per consenso universale per decreto del senato mi fu conferito il titolo di Augusto uno scudo doro mi veniva offerto dal senato e dal popolo romano per il mio valore, la mia clemenza, la mia giustizia e la mia piet Da allora io fui superiore a tutti per autorit

    Lottimo principeLet degli Antonini viene presentata positivamente dalla storiografia antica, che definisce questo periodo co-me il secolo doro. In genere le fonti in nostro possesso riflettono il pensiero dellaristocrazia, che si era di-mostrata decisamente ostile alle precedenti dinastie imperiali: tanto i membri della famiglia Giulio-Claudiaquanto i Flavi, con le sole eccezioni di Augusto e di Tito, sono descritti in modo negativo. Perch allora nelII secolo avviene questo cambiamento? Per dare una risposta a questa domanda cerchiamo di capire qualiaspetti degli imperatori vengano lodati in modo incondizionato. I testi seguenti presentano un elogio rispet-tivamente di Nerva e di Traiano, di Adriano e di Antonino Pio.

    Leggi i brani, poi svolgi gli esercizi.

    Ora finalmente ci ritorna il coraggio; ma bench subito, allinizio del suo felicissimo regno, Nerva Cesareabbia conciliato insieme due cose un tempo incompatibili, il principato e la libert, e bench Nerva Traia-no accresca di giorno in giorno la felicit presente, e la sicurezza dei cittadini non sia soltanto speranza edesiderio, ma valida fiducia nel realizzarsi di questo, tuttavia per la naturale debolezza umana i rimedi ope-rano meno prontamente dei mali.

    TACITO, Agricola, 3,1, traduzione di A. Arici, UTET, Torino 1983

    I precedenti prncipi, ad eccezione del padre tuo [Nerva] e di uno o due altri [Augusto e Tito] e ho detto an-che troppo , si compiacevano dei vizi dei cittadini piuttosto che delle virt []: i buoni, relegati e quasi se-polti nellozio e nelloscurit, non li traevano alla luce del giorno se non per denunce e persecuzioni. Tu sce-gli i tuoi amici tra i migliori: ed ben giusto che siano carissimi a un buon principe quelli che furono odia-tissimi da un principe malvagio.

    PLINIO IL GIOVANE, Panegirico a Traiano, 45, 1-4, traduzione di E. Malcovati, Sansoni, Firenze 1949

    [Adriano] aveva una memoria prodigiosa e una formidabile disposizione alleloquenza []. Era capace discrivere, dettare, ascoltare e conversare con gli amici, tutto nel medesimo tempo. Ebbe una conoscenza coscompleta di tutti gli affari riguardanti la pubblica amministrazione che, al paragone, qualsiasi padre di fa-miglia, anche diligente, non conosce adeguatamente le cose di casa sua.

    ELIO SPARZIANO, La vita di Adriano, 20.11, in M. TOSI, Tempo di Storia, vol. 4, Markes, Milano 1997

    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

  • 4 laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    [Antonino Pio] govern i popoli a lui soggetti con tanta sollecitudine, da prendere a cuore cose e persone co-me se gli appartenessero personalmente. Tutte le province sotto di lui prosperarono. I delatori sparirono. Leconfische dei beni furono pi rare che mai.

    GIULIO CAPITOLINO, Antonino Pio, 6, in Storia Augusta, Rusconi, Milano 1972

    Quali sono, secondo Tacito e Plinio, le differenze tra la nuova dinastia imperiale iniziata con Nerva e quelle deipredecessori?

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    Chi potrebbero essere i buoni di cui parla Plinio?

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    Tra chi sceglie gli amici Traiano? Chi sono?

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    Sottolinea nel terzo e quarto documento le caratteristiche positive attribuite ad Adriano e ad Antonino Pio.

    Alla luce dei documenti letti, scrivi le caratteristiche che deve avere lottimo principe.

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    Perch, quindi, le fonti del II secolo esprimono un giudizio positivo sulla dinastia degli Antonini?

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    Confrontare le fonti scritteNon sempre le opere letterarie presentano un giudizio unanime sulloperato di un imperatore. Puoi renderteneconto leggendo questi due differenti ritratti di Costantino. Il primo di un autore cristiano del III-IV secolo,che descrive con toni solenni la conversione dellimperatore. Il secondo di un autore pagano del VI seco-lo, che considera la conversione di Costantino un atto di empiet degno di condanna.

    Egli [Costantino] affermava la propria fede, persuaso di essere stato istruito da Dio stesso per raggiungerela conoscenza di queste cose. Si applic dora in poi alle Scritture, prese come confidenti i preti di Dio e pen-s che conveniva onorare con ogni cura il Dio che aveva visto.

    EUSEBIO, Vita di Costantino, 32, traduzione di A. Saitta, in A. GIARDINA - B. GREGORI, Materiali di storia antica e medievale, Laterza, Roma-Bari 2001

    Quando tutto il potere fu nelle mani del solo Costantino, egli non nascose pi la malvagit che gli era con-genita, e cominci ad agire in tutti i campi a proprio piacimento []. Quando arriv a Roma gonfio di su-perbia ritenne necessario dar prova della sua empiet anche nei propri Lari. [] [Seppe che] la fede dei cri-stiani distruggeva qualsiasi peccato e garantiva, agli infedeli che non si convertivano, la purificazione daogni crimine. Costantino accolse con grande favore queste parole e si avvi sulla strada dellempiet.

    ZOSIMO, Storia nuova I, 29, 1-3, traduzione di A. Saitta, in A. GIARDINA - B. GREGORI, Materiali di storia antica e medievale, cit.

    Confronta i due brani, poi scrivi il giudizio che viene espresso da ciascun autore su Costantino e sulla sua conver-sione al cristianesimo.

    Eusebio Zosimo............................................................................................................................ ........................................................................................................................................

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    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

  • 5laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    Per approfondire il linguaggio del potere attraverso le immaginiSe oggi gli uomini di governo si possono servire di potenti strumenti di comunicazione di massa come la te-levisione o la radio, nella storia antica il mezzo pi convincente e pi immediato che poteva raggiungere e farpresa su qualunque strato della popolazione era la realizzazione di statue e di edifici monumentali.

    Le statueGli imperatori erano estremamente attenti al modo in cui si facevano rappresentare: le statue che li raffigu-ravano costituivano limmagine e quindi lidea e lopinione che il popolo avrebbe avuto di quellimperatore.

    Osserva con attenzione queste due famose statue di Ottaviano Augusto, poi svolgi le attivit proposte.

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    Augusto si fatto rappresentare nelle due pi importanti cariche da lui rivestite. Quali?

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    Nella prima statua, cosiddetta di Prima Porta, sono chiaramente identificabili tre attributi importanti il ditoalzato, la corazza, il piccolo Iulo ai piedi dellimperatore e ognuno di essi doveva comunicare al popolo un pre-ciso messaggio. Prova a capire di quali messaggi si tratta e riporta le tue conclusioni nella tabella.

    A fianco di ciascuna statua abbiamo lasciato un riquadro vuoto: prova a completarlo scrivendo lo slogan politicoche Augusto avrebbe scelto per accompagnare ciascuna delle due rappresentazioni.

    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    Attributo Messaggio

    Dito alzato

    Corazza

    Iulo

  • 6 laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    Le statue degli imperatori non erano volute solo dagli imperatori stessi, ma in molti casi venivano a loro de-dicate dal popolo o dal senato dopo la loro morte: soprattutto dal II secolo, gli imperatori considerati buonidivenivano oggetto di culto e venerazione e, in quanto tali, venivano rappresentati come di. il caso, adesempio, di Antonino Pio.

    Osserva queste due statue: la prima raffigura Antonino Pio, la seconda il famoso Apollo del Belvedere, ora ai giar-dini Vaticani.

    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    Le statue sono chiaramente simili, ma, osservando la testa, si nota una differenza. Sai individuarla? Prova a scri-vere nella tabella sottostante la principale caratteristica che rende simili dio e imperatore, e lelemento per cui in-vece si differenziano. Indica poi il messaggio che, a tuo parere, i committenti e lesecutore della statua di AntoninoPio volevano comunicare.

    I monumentiUn altro strumento fondamentale, di cui gli imperatori si sono sempre serviti per promuovere e pubblicizza-re la loro politica interna ed estera, sono i monumenti: da Augusto a Costantino i centri di tutte le citt del-limpero hanno visto nascere edifici, archi di trionfo e colonne che celebrano le imprese degli imperatori. Imonumenti, come le statue, potevano essere commissionati non solo dagli stessi imperatori, ma anche dal se-nato o dalla classe aristocratica, che, in questo modo, comunicavano al popolo quale imperatore e quale tipodi politica erano degni di essere ricordati e di essere indicati come esempio.

    Somiglianza Differenza MessaggioSomiglianza DifferenzaSomiglianza

  • 7laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    Qui di seguito sono riportati i particolari di quattro monu-menti celebrativi. Osservali con attenzione, poi, con laiutodel libro di testo e delle informazioni fornite da questo labo-ratorio, completa la tabella associata a ciascuna immagine.

    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    Monumento a cui limmagine appartiene Ara Pacis

    Committente

    Secolo o periodo in cui stato costruito 13-9 a.C.

    Soggetto rappresentato La dea Terra con due neonati in braccio ha il grembo pieno di frutti,sui capelli ha una ghirlanda di spighe e papaveri. Dietro di lei spuntanospighe e papaveri, davanti invece un bue e una pecora

    Significato del soggetto rappresentato

    Messaggio che il committente vuole comunicare

    Monumento a cui limmagine appartiene Colonna Traiana

    Committente

    Secolo o periodo in cui stato costruito

    Soggetto rappresentato I Daci sconfitti dallesercito di Traiano vengono deportati

    Significato del soggetto rappresentato

    Messaggio che il committente vuole comunicare

  • 8 laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    Monumento a cui limmagine appartiene Colonna Antonina

    Committente Senato

    Secolo o periodo in cui stato costruito

    Soggetto rappresentato

    Significato del soggetto rappresentato

    Messaggio che il committente vuole comunicare

    Monumento a cui limmagine appartiene Arco di Costantino

    Committente

    Secolo o periodo in cui stato costruito

    Soggetto rappresentato Lesercito di Costantino avanza verso Roma per sconfiggere Massenzioe, passate le Alpi, si impadronisce della citt di Susa

    Significato del soggetto rappresentato

    Messaggio che il committente vuole comunicare

  • 9laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    Per collegare il presente con il passatoCome limpero romano, anche i regimi totalitari della prima met del Novecento, fin dalla loro nascita, ebbe-ro bisogno del sostegno e della difesa della propaganda per ottenere il consenso dellopinione pubblica. Quidi seguito troverai tre immagini della propaganda fascista, nazista e comunista.

    Osserva le immagini, poi completa la tabella associata a ciascuna di esse indicando quale messaggio vogliono co-municare e provando, come hai fatto a pagina 5 per le statue di Augusto, a inventare uno slogan adatto. Potrestipoi ampliare questa attivit cercando in qualche rivista una fotografia significativa di un uomo di governo di og-gi e analizzandola allo stesso modo.

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    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    Descrizione dellimmagine

    (personaggi, aspetto del dittatore,

    espressione, abito, gestualit)

    Messaggio

    Slogan

    Descrizione dellimmagine

    (aspetto del dittatore,

    espressione, abito, gestualit)

    Messaggio

    Slogan

  • Descrizione dellimmagine

    (personaggi, aspetto del dittatore,

    espressione, abito, gestualit)

    Messaggio

    Slogan

    10 laboratorio 12Studente ........................................................................................................... Classe ..................................................... Data ...........................................

    Per concludereLeggi con attenzione il testo seguente, in cui uno studioso contemporaneo individua le cinque regole fondamen-tali della propaganda del xx secolo.

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    G. Solfaroli Camillocci - M. Farina, Chronostoria, vol. II, SEI 2010

    Sottolinea la regola che, a tuo parere, pu valere anche per gli imperatori romani, poi prova a scrivere nello spa-zio sottostante le cinque regole fondamentali del linguaggio del potere dellimpero romano.

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    1. La regola della semplificazione: ridurre tutti i dati a un semplice confronto tra Bene e Male, tra ami-ci e nemici.

    2. La regola della deformazione: screditare lopposizione con calunnie e rozze parodie.

    3. La regola della trasfusione: manipolare a proprio vantaggio i valori prevalenti del pubblico a cui ci si ri-volge.

    4. La regola dellunanimit: presentare il proprio punto di vista come se fosse lopinione unanime di tut-te le persone sagge; conquistare le persone che dubitano grazie allappello di persone famose, alla pres-sione sociale e al contagio psicologico.

    5. La regola dellorchestrazione: ripetere infinite volte gli stessi messaggi.

    N. DAVIES, Storia dEuropa, vol. I, Bruno Mondadori, Milano 2001