il Leuca 8

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Cari lettori, continua l’impegno de il Leuca nell’attività di promo- zione e valorizzazione del territorio. Da poco si è conclu- so un evento di forte impatto mediatico a livello nazionale e non solo: il “Premio Ambasciatore di Terre di Puglia”. Il Leuca è entrato nel vivo dell’organizzazione, facendosi esso stesso canale di comunicazione. Tantissime le testa- te che si sono interessate all’evento. Protagonista è stata S. M. di Leuca; il suo Faro è divenuto il simbolo della Puglia . Un grazie va a Caroli Hotels, da sempre sensibi- le a tali iniziative, che ha offerto il manufatto in ceramica, su cui il Leuca ha realizzato il premio. L’impegno del periodico va oltre la semplice promo- zione del territorio all’esterno. Le energie della Redazione e di tutti coloro che ruotano attorno sono concentrate sulla scommessa di portare qualcosa anche all’interno. Le ini- ziative, infatti, mirano non solo ad esportare ciò che la Puglia può offrire, ma al contempo ad importare tutto quel- lo di cui la Puglia ha bisogno. Questo significa creare dei trampolini di lancio per risollevare il territorio. In un periodo di crisi economica, il turismo ha biso- gno di una nuova linfa vitale. Strategica diventa la colla- borazione sinergica tra associazioni, pubblica amministra- zione, università, piccole e medie imprese. Devo ammettere con grande soddisfazione di aver trovato molta disponibilità e condivisione di prospettive nei diversi set- tori, in cui ho avuto modo e il piacere di relazionarmi. Lo scambio con altre realtà consente di porre in atto quel mutuo aiuto necessario, per portare avanti la nostra Puglia e con essa la sua più bella perla: Leuca. È per questo piccolo lembo di terra e per i suoi abitanti, che da secoli la difendono, la proteggono, la vivono nel bene e nel male, che dobbiamo lavorare più di ogni altro per valorizzare quelle che sono le sue risorse, non solo strettamente lega- te alla sua geografia territoriale, ma anche alle profes- sionalità, leva del presente e del futuro. Il numero che viene proposto è un mix di attualità, cultura, riflessività e proposte per l’estate. Un numero in cui si possono ritro- vare leuchesi, turisti, cittadini europei, uniti da un unico obiettivo: imparare sempre dalla storia di una terra e di un popolo. In questa cornice nasce la volontà di sostene- re il Concorso Fotografico promosso dal portale Leuca- web.it, e tante altre iniziative sul territorio e non solo. Senza mai perdere di vista i nostri valori, il Nord della bussola de il Leuca, in questa edizione estiva vogliamo regalare agli affezionati lettori dei giochi enigmistici che, sicuramente, li appassioneranno e li coinvolgeranno sotto l’ombrellone. Essi saranno un modo divertente, per ricor- dare e conoscere la storia, i monumenti e i gossip del ter- ritorio. Come sempre a scrivere e, dietro le quinte, giovani e giovanissimi non solo del territorio, ma da di tutte le parti dell’Italia, uniti da una sfida collettiva: far interagire globa- le e locale, essenza dialettica della nostra identità con- temporanea. A nome mio e della Redazione… Buone Vacanze nel Centro del Mediterraneo. Il Direttore FH tÇÇ| w| fàÉÜ|t All’interno… All’interno… Quattro chiacchiere con Fabrizio Briganti pag.11 www.illeuca.com Periodico indipendente di informazione e promozione • Anno VI N.8 • ESTATE 2009 distribuzione gratuita in Puglia e Lombardia …voci ai confini! A PAG. 5 …e non solo! Il Bullismo: il punto di con- fine tra fenomeno culturale e pertinenza giuridica pag. 2 10 proposte musicali per l’estate pag. 9 Rita Rao: una maestra veramente “unica” pag. 4 E...state in Salute pag. 12 Il Faro di S. M. di Leuca simbolo della Puglia Speciale Estate: Gioca Gioca con con il Leuca il Leuca DA PAG. 6 A PAG. 8 Ecco i vincitori del Premio Ambasciatore di Terre di Puglia tenutosi a Milano In foto: Fernando Colazzo, Camillo Guerra, Checco Zalone, Edoardo Winspeare A PAG. 3

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Periodico d'informazione e promozione del Salento e del Capo di Leuca

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Cari lettori, continua l’impegno de il Leuca nell’attività di promo-

zione e valorizzazione del territorio. Da poco si è conclu-so un evento di forte impatto mediatico a livello nazionalee non solo: il “Premio Ambasciatore di Terre di Puglia”.Il Leuca è entrato nel vivo dell’organizzazione, facendosiesso stesso canale di comunicazione. Tantissime le testa-te che si sono interessate all’evento. Protagonista è stataS. M. di Leuca; il suo Faro è divenuto il simbolo dellaPuglia . Un grazie va a Caroli Hotels, da sempre sensibi-le a tali iniziative, che ha offerto il manufatto in ceramica,su cui il Leuca ha realizzato il premio.

L’impegno del periodico va oltre la semplice promo-zione del territorio all’esterno. Le energie della Redazionee di tutti coloro che ruotano attorno sono concentrate sullascommessa di portare qualcosa anche all’interno. Le ini-ziative, infatti, mirano non solo ad esportare ciò che laPuglia può offrire, ma al contempo ad importare tutto quel-lo di cui la Puglia ha bisogno. Questo significa creare deitrampolini di lancio per risollevare il territorio.

In un periodo di crisi economica, il turismo ha biso-gno di una nuova linfa vitale. Strategica diventa la colla-borazione sinergica tra associazioni, pubblica amministra-zione, università, piccole e medie imprese. Devoammettere con grande soddisfazione di aver trovato moltadisponibilità e condivisione di prospettive nei diversi set-tori, in cui ho avuto modo e il piacere di relazionarmi. Loscambio con altre realtà consente di porre in atto quelmutuo aiuto necessario, per portare avanti la nostra Pugliae con essa la sua più bella perla: Leuca. È per questopiccolo lembo di terra e per i suoi abitanti, che da secolila difendono, la proteggono, la vivono nel bene e nel male,che dobbiamo lavorare più di ogni altro per valorizzarequelle che sono le sue risorse, non solo strettamente lega-te alla sua geografia territoriale, ma anche alle profes-sionalità, leva del presente e del futuro. Il numero cheviene proposto è un mix di attualità, cultura, riflessività eproposte per l’estate. Un numero in cui si possono ritro-vare leuchesi, turisti, cittadini europei, uniti da un unicoobiettivo: imparare sempre dalla storia di una terra e diun popolo. In questa cornice nasce la volontà di sostene-re il Concorso Fotografico promosso dal portale Leuca-web.it, e tante altre iniziative sul territorio e non solo.

Senza mai perdere di vista i nostri valori, il Nord dellabussola de il Leuca, in questa edizione estiva vogliamoregalare agli affezionati lettori dei giochi enigmistici che,sicuramente, li appassioneranno e li coinvolgeranno sottol’ombrellone. Essi saranno un modo divertente, per ricor-dare e conoscere la storia, i monumenti e i gossip del ter-ritorio.

Come sempre a scrivere e, dietro le quinte, giovani egiovanissimi non solo del territorio, ma da di tutte le partidell’Italia, uniti da una sfida collettiva: far interagire globa-le e locale, essenza dialettica della nostra identità con-temporanea.

A nome mio e della Redazione… Buone Vacanze nelCentro del Mediterraneo.Il Direttore

FH tÇÇ| w| fàÉÜ|t

All’interno…All’interno…

Quattro chiacchiere conFabrizio Briganti

pag.11

www.illeuca.com

Periodico indipendente di informazione e promozione • Anno VI N. 8 • ESTATE 2009

distribuzione gratuitain Puglia e Lombardia…voci ai confini!

A PAG. 5

…e non solo!

Il Bullismo: il punto di con-fine tra fenomeno culturale

e pertinenza giuridicapag. 2

10 proposte musicaliper l’estatepag. 9

Rita Rao: una maestraveramente “unica”pag. 4

E...state in Salutepag. 12

Il Faro di S. M. di Leuca simbolo della Puglia

Spec ia le Es ta te :Gio caG i o caconconi l L eucai l L euca DA PAG. 6 A PAG. 8

Ecco i vincitori del Premio Ambasciatore di Terre di Puglia

tenutosi a Milano

In foto: Fernando Colazzo, Camillo Guerra, Checco Zalone, Edoardo Winspeare

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GIUGNO - AGOSTO 20092Alla ricerca del lavoro nel Capo di LeucaAlla ricerca del lavoro nel Capo di Leuca

Il nostro caro e amato Salento è uno dei posti piùbelli d’Italia. Si vive bene, c’è un bell’ambiente, lagente è accogliente e non fa mancare nulla alle per-sone che lo vengono a visitare. Sono soprattutto que-ste, le cose che vengono dette riguardo alla nostraterra. Ha, insomma, tutte le carte in regola per con-vincere chunque a fermarsi e a sognare di vivere quila propria vita.Peccato che manchi una delle cose fondamentali,senza la quale non si va da nessuna parte: il lavoro.Ma perché qui il mercato del lavoro non funziona?Cosa c’è che non va? Molti giovani, terminati gli studi,si vedono costretti ad andare in cerca di fortuna altro-ve, o per iniziare una qualsiasi attività lavorativa oper migliorare la qualità del lavoro stesso. Alte sonole percentuali negli ultimi anni di persone che si spo-stano dal proprio paese per lavoro. Migrazioni que-ste, causate dalla disponibilità di risorse che una dataarea offre alla popolazione e dalla capacità che l'uo-mo stesso ha di sfruttarle per renderle utili, creandoun buon mercato del lavoro. D’altra parte c’è chi ha fatto questo percorso al con-trario, lasciando un lavoro sicuro al nord, per tornar-sene e cercarne uno simile (o quasi) qui. Risultato:ancora niente di concreto. Non avremo per caso sbagliato a fare una sceltacosì impulsiva? Il richiamo del sole, del mare e delvento è stato più forte rispetto a quello dello smog

e del caos della vita cittadina.Purtroppo qui non funziona comedovrebbe il sistema domanda-offerta.Facendo il paragone con le città delnord, la differenza è tanta. Forse quici sono meno aziende, industrie, uffi-ci, ma è proprio il sistema di ricercache, a mio parere, non va. Prima di tutto mi son resa conto che laricerca di lavoro via internet qui non ètanto sviluppata, anzi bisogna fare moltaattenzione agli annunci che si trovano;molti sono fasulli, privi di veridicità. Cisono pochi centri di ritrovo per i giovanidisoccupati e inoccupati in cerca di lavo-ro, luoghi dove poter condividere laricerca di un’opportunità professionalee formativa, di una possibilità di “estrin-secare” il proprio talento. Il sistema chequi va di più è quello delle conoscenze-favori; viene quindi poco considerata la meritocraziadi una persona, in base alle esperienze avute e aquello che effettivamente sa fare.Come se non bastasse, ci si mette anche la crisi eco-nomico-finanziaria che, da qualche mese sta crean-do non pochi problemi in tutta Italia e che pare conti-nuerà ancora per tutto il 2010. Forse l’unica cosa che rimane da fare è sperare in

meglio, non demoralizzarsi e augurarsi che si trovi alpiù presto quella chiave, che apra la porta anzi, ilportone, sul mondo del lavoro, soprattutto per noigiovani che siamo il futuro, su cui la società dovreb-be investire, mettendo non solo l’efficienza e l’impe-gno ma anche la garanzia.

Anna Chiffi

Il BULLISMOil punto di confine tra fenomeno culturale e pertinenza giuridica

Il bullismo, concetto ancora privo diuna sua puntuale definizione tecni-ca, è usato pressoché unanime-mente per indicare tutta quella seriedi comportamenti tenuti da soggettigiovani (bambini, adolescenti) neiconfronti di loro coetanei, caratte-rizzati da intenti violenti,vessatori epersecutori. Tale fenomeno haassunto oggi proporzioni moltovaste ed ha provocato un impattoenorme sulla pubblica opinione,atteso che è venuta a modificarsi larappresentazione del mondo infan-tile. Spesso dietro tali comporta-menti vi sono difficoltà di relazio-narsi, modi di affrontare i problemi,che non possono essere ricondottisoltanto all’ambiente familiare o aglistili educativi e posto che non esi-ste una soluzione valida ed appli-cabile a tutti, l’errore che si è com-piuto e che si continua a compiereè quello di sottovalutare il bullismo.Ciò non solo non fa nulla per aiuta-re i soggetti in difficoltà, ma legitti-ma e rinforza i comportamenti pre-varicanti. Occorre inoltre evidenziare che ilconfine esistente tra aggressione e

reato in molti casi è veramente labi-le. Il reato può essere definitocome lesione o messa in pericolodi un bene giuridico che apparemeritevole di protezione penalisti-ca, in base alle direttive di tutelapotenzialmente vincolanti, desumi-bili dalla Costituzione. Alla streguadi questa premessa, la misura del-

l’aggressione deve essere taleda far apparire inevitabile ilricorso alla pena ed a sanzionidi tipo penale. Per poter inte-grare un illecito penale, il fattodeve dunque da un lato risul-tare conforme alla fattispecieastratta di un reato e, dall’altro,deve essere realizzato contraius. Ulteriore presupposto perla punibilità del fatto è che essosia riconducibile alla responsa-bilità di un soggetto, che nerisulta autore. L’articolo 85 delcodice penale dispone che:“nessuno può essere punitoper un fatto preveduto dallalegge come reato, se, almomento in cui lo ha commes-so non era imputabile. E’ impu-tabile chi ha la capacità diintendere e volere”. Con tale

concetto si intende pertanto lamaturità psichica e la sanità men-tale di un soggetto capace di con-trollare le proprie emozioni, di fron-te a condizionamenti esterni. Illegislatore, però, ha ritenuto oppor-tuno ricollegare la capacità di inten-dere e di volere a classi di età. Pre-

cisamente, l’articolo 97 c.p. dispo-ne che “non è imputabile chi, almomento in cui ha commesso ilfatto, non aveva compiuto i quattor-dici anni”; è stata così introdottauna presunzione di incapacità dinatura assoluta perché non èammessa prova contraria. Alla lucedi siffatte considerazioni occorrechiedersi se il bullismo assume lecaratteristiche specifiche di unreato oppure no. In molti casivenendo a mancare uno degli ele-menti costituenti il reato, (l’imputa-bilità) non può configurarsi la fatti-specie criminosa così come intesadal punto di vista penalistico, madiventa prioritario occuparsi di bulli-smo, per salvaguardare la vitasociale e le relazioni presenti efuture di chi è vittima del bullismo.

Carla Orsi

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Si è svolto l’8 Maggio presso l’AulaMagna dell’Università Commerciale“L. Bocconi” di Milano la quarta edi-zione del “Premio Ambasciatore diTerre di Puglia - Francesco MarcoAttanasi”.L’evento è stato organizzato dadiversi sodalizi associativi pugliesiattivi a Milano e dall’AssociazioneRegionale Pugliesi, che sta diven-tando sempre più un punto di riferi-mento anche per le altre associa-zioni regionali del nord Italia ( sonointervenuti infatti alla consegna delpremio i presidenti delle Associazio-ni di Roma Torino, Biella, Piacenza,Gorizia) e di realtà di campanile pre-senti a Milano e che ritrovano unitàdi intenti nella Regionale Pugliesi.È stato presente da protagonistaanche il periodico d'informazione "ilLeuca”, che ha contribuito attiva-

mente alla concretizzazione dellacerimonia, facendosi tra l’altro pro-motore della realizzazione deipremi, i cui manufatti (ceramicheche riproducono il faro di SantaMaria di Leuca) sono stati offerti daCaroli Hotels. L'interesse del giornale è dato dalsimbolo del premio (il faro di Leuca),a cui il periodico è legato per motiviaffettivi ed anche per la sua lineaprogrammatica volta alla valorizza-zione del territorio nel quale e per ilquale nasce. La sera della conse-gna dei premi, dunque, Santa Mariadi Leuca è stata protagonista. Il dott. Giuseppe De Carlo, Diretto-re de “il Leuca” periodico d’Informa-zione e Consigliere dell’Associazio-ne Regiale Pugliesi, in meritoall’iniziativa ha cosi commentato: “il premio costituisce un’ottimaopportunità per promuovere laRisorsa-Puglia nelle sue diverse

sfaccettature, dal-l’arte al cinemaall’imprenditoria.In un mercato cul-turale che tende aglobalizzare tutto,premiare le pro-fessionalità signi-fica restituire valo-re al singolo equindi al territorioa cui appartiene.“il Leuca” è statofelicissimo di averpartecipato attiva-mente alla realizzazione di un even-to di tale portata per la Puglia, inquanto in perfetta sintonia con le suelinee programmatiche, che mirano avalorizzare le specificità del Capo diLeuca attraverso un doppio circuito:dall’interno all’esterno e viceversa”.

Al premio hannop a r t e c i p a t oanche tantiComuni pugliesi,sensibili a questitemi e attentiall’associazioni-smo degli emi-granti, chepatrocinano lamanifestazionee che sono statipresenti tramitei sindaci o lorodelegati ad unevento che sipropone di pro-muovere anche

l’aspetto turistico della Puglia.Lo scopo del premio è quello di indi-viduare le eccellenze pugliesi chehanno contribuito e contribuisconoa portare la risorsa-Puglia oltre con-fini regionali, in Italia e nel mondo. Il premio è stato destinato a nominoti e meno noti, che per le loronotevoli competenze professionalie artistiche, unite a doti intellettuali,capacità organizzative, profondaumanità, attitudi-ni relazionalinell’arte, nellamusica, nellospettacolo, nelcinema, nel-l ’ e c o n o m i ahanno valorizza-to il made inPuglia e la suaimmagine nelmondo.Quest’anno i

Pugliesi che hanno ricevuto il pre-stigioso riconoscimento sono stati:il cabarettista di Zelig Luca Medici,noto come Checco Zalone, il regi-sta Edoardo Winspeare, e la vedo-va di Matteo Salvatore, noto canto-re del Gargano, che ha ritirato unpremio alla sua memoria e agliimprenditori Fernando Colazzo eCamillo Guerra.Commentando le scelte dei premia-ti il dott. Giuseppe Selvaggi, respon-sabile eventi dell'AssociazioneRegionale Pugliesi di Milano e idea-tore del premio ha dichiarato che:"Parlando delle genti di Puglia, deipopoli di questa parte dello stivalesi finisce per evocare tante cose etante persone che rappresentanoognuno a suo modo la propria terra,sceglierne solo alcune è sempre dif-ficile; più facile constatare che il lorotratto comune è quello di non pas-sare inosservate. "Il premio negli anni passati era statoattribuito al gruppo musicale deiNegramaro, ad Al Bano, a LiviaPomodoro, presidente del Tribunaledi Milano, al regista e attore SergioRubini, ai Cantori di Carpino, all’im-prenditore Paride De Masi, al Pre-sidente di Telenorba Luca Montonee a Sergio Blasi promotore dellaNotte della Taranta.Tra le personalità presenti all’even-to il giovane consigliere regionale

lombardo Alessandro Colucci, la cuifamiglia vanta origini pugliesi, il prorettore dell’Università CattolicaMaria Luisa De Natale, l’avv. Anna-maria Bernardini de Pace, presiden-te del premio nelle scorse edizioni,l’attore Gerardo Placido e diversidirettori di testate giornalistiche. Laserata è stata condotta da Fernan-do Proce, noto conduttore radiofo-nico di Radio MonteCarlo, conside-rato dal pubblico e dalla critica unadelle migliori voci radiofoniche ita-liane.

Christian Medulla

GIUGNO - AGOSTO 2009 3

ANNO VI, N.8Aut. Trib.di Lecce del 9 settembre 2008iscrizione al Registro della Stampa n. 999

[email protected]: 349 0945280

DIRETTORE RESPONSABILEAntonio Corrado Morciano

DIRETTOREGiuseppe De Carlo

COORDINATRICE DI REDAZIONEMaria Ermelinda De Carlo

REDAZIONEMauro Ciardo, Francesco De Nuccio, Luca Donnicola, Gabriele RosafioTommaso Schirinzi, Marco Vallo

HANNO COLLABORATO:Fabrizio Briganti, Anna Chiffi,

Melania Colagiorgio, Achille D’Alessandro, Tina De Carlo, Toni Deveglia,

Manuela Donnicola, Orazio Labbate, Francesco Margarito, Christian Medulla

Carla Orsi, Daniela Urso, Vito Vallo, Luana Vergine

VIGNETTENandeSTAMPA:

S&G - Galugnano

La direzione declina ogni re spon -sabilità inerente al contenuto degli arti-coli firmati, poiché essi sono direttaespressione del pensiero degli autori. La direzione si riserva di rifiutare qual-siasi collaborazione o inserzione di cuinon approvi il contenuto. Foto e manoscritti, anche se non pub-blicati, non verranno restituiti. La colla-borazione a questo giornale è a titologratuito.

Premio Ambasciatore di Terre di Puglia

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GIUGNO - AGOSTO 20094Correva l’anno 1974, quando unfoglio denominato La Spina deRizzu faceva il suo primo ingressoa Leuca. Poche pagine in biancoe nero, fotografie oggi sbiadite daltempo, loghi pubblicitari di ditte,che oggi sono solo nel ricordo dipochi e una forza nascosta, ma tra-volgente. Sembrava un giornale dipassaggio, l’ennesimo tentativo discuotere le teste e di sollevare glianimi; eppure già il primo numeropreannunciava una linea program-matica di sviluppo e di contestazio-ne che a Leuca dura tutt’oggi.Nato in occasione delle festa patro-nale della Madonna di Leuca si pro-poneva come obiettivo quello dicreare una coscienza cittadina. “Noisiamo convinti – scriveva il diretto-re responsabile Antonio CorradoMorciano – che nella vita, per rag-giungere un obiettivo è necessarioagire, andare controcorrente, urta-re, sbattere come ci insegna l’ondadel nostro mare”. Quell’ardore,quella convinzione di voler regala-re a Leuca un’occasione di rifles-sione critica e di ri-costruzione c’èancora nello sguardo di questo pic-colo grande uomo che già allora

aveva visto “lungo”.La Spina de Rizzu rappresenta unsimbolo ormai a Leuca, una sfidagrande come quella di grande natu-ra che in un riccio, in un essere frut-to apparentemente di un errore haconcentrato un’alimento prelibato ericercato, protetto da impietosi acu-lei. Il riccio punge, “te ‘mpizza”diciamo a Leuca, ma solo se non losai prendere, se invece impari agestirlo ti regala emozioni e saporiindimenticabili. Il suo suggestivoprofumo ti riporta ora dagli immen-si fondali marini ora alle imperviescogliere con le loro luci e le loroombre. Leggere La Spina de Rizzuvuol dire leggere il percorso onto-logico della dimensione paesana diLeuca, oggi come ieri sempreall’avanguardia. Radicata allenostalgiche origini, in una continualotta tra passato, presente e futuro,tra natura e politica, tra tradizionee innovazione. Un numero unico,

ogni anno per promuovere e rac-contare l’incanto di Leuca e dei suoitesori senza mai distogliere losguardo dai pescatori, i veri Leu-chesi di un tempo. Le loro diverten-ti conversazioni in dialetto costrin-gono in una sorta “Novella 2000” ilturista ad interessarsi ai gossip dipaese e a loro che con estremasemplicità ed ingenuità cercano dicomprendere meccanismi politicied economici della loro terra, tal-volta inspiegabili anche ai colti. Così dietro le battute ironiche, die-tro le pieghe del sorriso di vignettee battute si nascondono ferite dolo-rose, destini senza pietà. “Sii ben-venuto” è titolo di testa del primonumero, un modo innovativo e perniente banale per coccolare il turi-sta che fin dalle prime righe di que-sto giornale, dall’aspetto fortemen-te locale (il titolo è dialettale) èinvitato a sentirsi partecipe dellarealtà che magari vive solo per

pochi giorni al punto tale da condi-viderne interessi e passioni. Oggidopo 35 anni La Spina de Rizzu èil giornale più atteso a Leuca daLeuchesi e turisti che custodisconodi anno in anno, nella loro bibliote-ca i singoli numeri oggetto ormai diuna preziosa collezione.Per aver regalato ai Leuchesi unmomento per pensare, per sorride-re, per ricordare, per sentirsi partedi una terra nel bene e nel maleGRAZIE SPINA! Grazie anche peraver saputo pungerci tutti, nessunoescluso, perché ogni tua puntura èun atto d’amore, è come un richia-mo di un genitore: giusto o ingiustoche sia è pur sempre un modo perprendere coscienza di un percorsoe di un’esistenza. Insomma comesi dice “Se lu rizzu ta ‘mpizzatu siristianu fortunatu”.

Maria Ermelinda De Carlo

UN ATTO D’AMORE UN ATTO D’AMORE DA 35 ANNIDA 35 ANNI

Sono passati tanti anni da quandoper la prima volta ho indossato ilgrembiulino blu ed il fiocco rosso, periniziare la prima elementare, ma l’im-magine di quella bambina con lo zai-netto sulle spalle è nitida nella miamente così come il calore e la bra-vura di una maestra di nome Ritasono vivi nel mio cuore. “MaestraRita” così tutti la conosciamo a Leucae dintorni e non Rita Rao o Rita Vallo,anzi se qualcuno ci chiede di lei, uti-lizzando il suo cognome o quello delmarito, sinceramente facciamo faticaa rispondere, perché per noi è la“Maestra Rita”, inconfondibile comemaestra non solo di scuola, masoprattutto come “maestra di vita”.Ricordo perfettamente i miei primi

passi scolastici con lei. Conservoancora i quadernoni delle varie disci-pline, sui quali lei, maestra attenta,ci faceva scrivere. Come non ripen-sare ai mitici schemi, diventati il miometodo di studio infallibile. La “mae-stra Rita” era la mia maestra unica,con lei ho affrontato tutte le materiee devo dire che ogni giorno era unanuova scoperta; in classe non misono mai annoiata. Ricordo la pre-ghiera prima di cominciare le varieattività, le gare di tabelline, i viaggiimmaginari sulla cartina geografica,le recite di Natale e di fine anno, iconcertini con strumenti musicali difortuna, le storie del libro Cuoredrammatizzate, la preparazione dellatorta al Nesquik, le partite a calcetto,il sapiente e abile intreccio degli aghidi pino che, grazie a lei, diventavanosplendide collane. Con dolcezza etanto amore rispondeva sempre adogni mia domanda. Il suo sorriso, le sue carezze e i suoiinsegnamenti non possono svanirenel nulla. Ora sono cresciuta e guarda un po’,

opero anch’io nella mondo dellascuola e, devo dire la verità, attingoancora ai suoi consigli. A lei i miei migliori auguri per un meri-tato riposo, dopo una splendida car-riera scolastica, dopo aver fatto “cre-scere” generazioni di bambini.

Auguri, auguri di cuore alla “maestraRita”, che è stata e resterà semprenon solo un grande modello per me,ma anche per tutti gli altri suoi innu-merevoli ex alunni.

Tina De Carlo

RITA RAO: UNA MAESTRA VERAMENTE “UNICA”RITA RAO: UNA MAESTRA VERAMENTE “UNICA”

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GIUGNO - AGOSTO 2009 5

Temi del concorso:Leuca : tut t i i co lor i de l mare

Leuca : tema l ibero

REGOLAMENTOREGOLAMENTOIl concorso è aperto a tutti. Le foto devono riguardare i temi proposti. Si accetteranno da ogni concorrente un numero max di 5 foto. Ilformato da inviare deve essere jpg, con una risoluzione di 72 DPI dimensioni 640 x 480 pixel. Le foto possono essere inviate ai seguentiindirizzi di posta elettronica [email protected] e [email protected]. Indipendentemente dall'esito del concorso non è prevista la restituzionedelle foto pervenute. Ogni foto che verrà inviata, farà parte di un archivio che ci riserveremo di utilizzare per eventuali mostre d'arte. Saranno premiate le 3 migliori foto di ogni categoria. L'elenco dei premi sarà pubblicato in seguito. Il concorso offre al vincitore delprimo, secondo e terzo posto la possibilità di vedere pubblicate sul sito leucaweb.it e illeuca.com la propria foto, i propri dati ed eventualicommenti relativi al lavoro inviato (solo se forniti dall'autore della foto stessa). Nessuno dei concorrenti verrà contattato se non per chia-rimenti o esigenze degli organizzatori del concorso. La scadenza del concorso (termine ultimo per far pervenire foto) è il 16-07-2009.Non ci riteniamo responsabili in caso di mancata ricezione delle foto, sarà infatti interesse del partecipante assicurarsi anche tramite ilnostro indirizzo di posta elettronica che la trasmissione dei suoi scatti, ed eventuali commenti relativi, sia andata a buon fine. La giuria che deciderà l'esito del concorso sarà composta da tre esperti d'arte e il suo giudizio è insindacabile. Ogni autore partecipandoal concorso autorizza la pubblicazione delle proprie immagini ed è personalmente responsabile del loro contenuto. Ai sensi di quanto previsto dall'art. 13 del Decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - " Codice in materia di protezione dei dati persona-li "- si richiede il consenso al trattamento dei dati personali (in previsione che il materiale possa essere pubblicato). La partecipazione al Concorso implica l'accettazione integrale del presente regolamento.

“Uno scatto per Leuca" edizione 2009Circolo Culturale “La Ristola” – Leucaweb.it in collaborazione con “Il Leuca” Periodico d’Informazione presentano il Concorso Fotografico dell’estate

Alcuni scatti dei vincitori dell’edizione 2008

Appuntamenti Estate 2009Circolo culturale "la Ristola" - leucaweb.it

In collaborazione con Il Leuca Periodico d’informazioneS. Maria di Leuca - Luglio 2009

Leuca per immagini. Presente e passato in un mix di foto, filmati e documenti.Era così Leuca - Mostra fotografica: i luoghi del passato in bianco e nero.Uno scatto per Leuca - concorso fotografico30 anni dall'incidente della "Monastir" - immaginiLeuca: novembre - dicembre 2008 - La furia del mare in immagini e filmatiLeuca: omaggio alla "Bianca del Sud" - proiezioni sul lungomare C. Colombo

Programma completo date e luoghi della mostra e delle proiezioni

saranno pubblicati a giorni sul sito www.leucaweb.it

La Direzione Generale Territorialedella Motorizzazione Civile-Puglia-Basilicata-Calabria -Sicilia, ha pro-grammato un'attività divulgativacentrata sulla “cultura della sicurez-za” da promuovere attraverso ilcoinvolgimento degli utenti su temispecifici della prevenzione dei rischilegati alla circolazione stradale: usodell'alcol e/o droghe; uso dei siste-mi di sicurezza; comportamenti arischio.Il programma prevede l'allestimentodi una postazione operativa attrez-zata per rendere all'utenza serviziformativi sulla sicurezza stradale(prove dimostrative con l'etilometro,video sui rischi specifici della cir-colazione, prove tecniche sui gasdi scarico e sui freni, prove simu-late con le schede-quiz ministeria-li, distribuzione di materiale fina-lizzato alla promozione dellaconsapevolezza della pericolositàdella guida in condizioni psicofisi-che debilitate).Detta postazione sarà allestitanella nostra marina nel piazzale leterrazze e sarà gestita dal perso-nale della Motorizzazione Civile in

collaborazione con gli agenti dellaPolizia Municipale Locale, con ilsupporto dei volontari della Prote-zione Civile di Giuliano, la manife-stazione avrà luogo domenica 5luglio a partire dalle ore 18.00 alleore 23.00.L'evento patrocinato dal Comune diCastrignano del Capo e sponsoriz-zato da tutte le attività commercialie di servizi turistici della nostra mari-na, sostenuta dal nostro giornale dicerto servirà a sensibilizzare lecoscienze dell'utenza della stradaper cercare di prevenire e ridurre gliincidenti.

Francesco Margarito

MANIFESTAZIONE SULLA SICUREZZA STRADALE

100 anni per Nonna Maria100 anni per Nonna MariaMaria Mancarella, nata a Salignano il25/05/1909. Orfana di madre sin da piccola,ha solo un fratello. Il padre si risposa, ma lamatrigna non la tratta come dovrebbe... Nono-stante la piccola età, deve crescere lei i fratel-lastri, e dividere con questi ogni cosa che lamamma naturale le ha lasciato. Nello stessotempo va in campagna. Si è sposata molto gio-vane con Dante Chiffi, da cui ha avuto 13 figli,molti di questi morti da giovani (ora sono in 6).Nel 1978 rimane vedova. S'è fatta tutte e 2 leguerre, quindi ha vissuto la vera povertà e idisagi nell'andare avanti in periodi così difficili.Nonostante tutto ha sempre aiutato i figli a cre-scere i nipotini, insegnando loro le canzoncineche ancora oggi ricordano ...e che tutt'ora can-ticchia quando è di buon'umore. Purtroppo nonè nel massimo della salute, ha difficoltà a farele cose normali, ha ovviamente bisogno di farsiaccompagnare da qualsiasi parte. ma di testasta bene!!! avoja pure...! È bella furba!!!

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GIOCA CON IL LEUCASpeciale

Risolvete il gioco cercando nello schema le paroleelencate: possono essere scritte in orizzontale o inverticale, da destra a sinistra e viceversa, in diagonaledall’alto al basso e viceversa. Buon divertimento!

BAFFONEBALLACCONEBATTUIACASCITEDDUCAZZOTTACCIOCCULICCIOMMOLICIUCCIARUDEPEPADORMIFARONAJAZZETTIMACUNEMADDHUNEMAFIA

MAMAJAMANCIAPESCEMARANCIANAMARESCIALLUMINALICCHIMORUMOSCAMULESEMUSTAZZINESCANOCHIPARSIUNEPASSACRAVOTTIPEDITUNNU

PERCHIUPIPETTAPIPPIFRAUPISTOLEROPIZZARRONESAFARISARDARUSCORFANUSELLETTISIMINZELLATEVEVAVUSUZIMONUCUZUMPIDDU

Utilizzare i numeri da 1 a 9 per completare le equazioni. Ogni numero è usatosolo una volta. Ogni riga è un’equazione matematica. Ogni colonna è un’equa-zione matematica. Ricorda che la moltiplicazione deve essere eseguita primadell’addizione e della sottrazione.

I Soprannomi a Leuca

BAMBINOCASCATACAZZAFRIDEL DIAVOLODRAGOFIUME

GIGANTIMORIGIOPORCINARAPRESEPESTALLATRE PORTE

ARABAGNAROLECASCATACAZZAFRICHIESA CRISTO RECOLONNA SECENTESCACROCE COMMEMORATIVACROCE PIETRINAERMA ANTICAFARO

LEUCALUNGOMAREMADONNAPORTOPUNTA MARCHIELLOPUNTA OMO MORTOPUNTA RISTOLAROTONDASANTUARIOTORRE OMO MORTO

Luoghi e Monumenti a Leuca

Le Grotte

L e s o l u z i o n i s u L e s o l u z i o n i s u www . i l l e u c a . c o mwww . i l l e u c a . c o m

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GIUGNO - AGOSTO 2009 7

GIOCA CON IL LEUCA ORIZZONTALIORIZZONTALI

2. Lo era d'Italia Leuca fino a qualche anno fa... 7. Li segue in Meliso 8. Accoglie i diportisti 10. Gironzolano incustoditi per la Marina assie-me ai LEU...11. Fioccano in estate a Leuca 12. Lu Sule, lu Mare e lu... 13. Lecce16. La fine di Punta Ristola 18. Assocazione Regionale Pugliesi19. Impreziosiscono Leuca21. Associazione Nazionale Marinai d'Italia22. www.illeuca...23. Gli interessi le hanno spezzate a Leuca25. A Felloniche oggi c’è, domani non c’è26. Il Dio pagano a cui era dedicata GrottaPorcinara

VERTICALIVERTICALI

1. Lo è il promontorio di Leuca2. Mese del 2008 in cui il Papa venne in Visi-ta pastorale a Leuca 3. Una manifestazione che ormai Leuca haperso 4. La tradizione del 15 Agosto a Leuca 5. C'è ma non si vede 6. Il nome del Rettore del Santuario e delParroco di Leuca 7. Lo era prima di diventare Basilica9. Il periodico preferito dai Leuchesi e daituristi12. Nome del popolo cui prende il nome di unmolo a Leuca14. Il sito web su Leuca più cliccato15. Quelle di Leuca sono... spelacchiate17. La più importante fiera del turismo mon-diale a cui il Leuca ha partecipato di recente20. L'unico modo per far crescere Leuca èrenderle annuali...23. La piazza "delle commedie"24. Il logo del Premio Ambasciatore di Terredi Puglia

Per completare questo cruci-verba, inserite nello schema itermini relativi al territorio leu-chese richiesti nelle definzoniqui a destra.

Ricostruisci la frase che descrive Leucaassociando ad ogni numero una lettera.Per facilitare il gioco sono già state attri-buite ad alcuni numeri le lettere corri-spondenti alla parola LEUCA.Il livello di difficoltà è alto, ma non impos-sibile... Buon divertimento!

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Speciale

Metti in ordine le caselle nelloschema a destra e leggerai unproverbio tipico di Leuca

GIOCA CON IL LEUCA

Unisci con untratto di matita tutti i pun-

tini numerati da 1 a 60, una voltacompletato il gioco scoprirai un monu-mento di Leuca.

Una regola sola per giocare: in ogniriga orizzontale o verticale, in ogniriquadro regolare o irregolare dinove caselle e, in ogni diagonaledevono apparire un’unica volta inumeri dal’1 al 9.

Aiuta il nostro amico turista a raggiunge-re il faro di Santa Maria di Leucaindicandogli la strada.

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GIUGNO - AGOSTO 2009 9L’estate (musicale) si preannuncia caldissima!Vediamoquali pezzi potrebbero accompagnarci nelle assolate gior-nate in spiaggia e nelle roventi notti sulle piste da ballo.Iniziamo con il doppio premio dell’Academy AR Rahmanper le musiche di “The Millionaire” accompagnato dal sen-suale balletto e dalla voce di Nicole Scherzinger delle Pus-sycat Dolls in “Jay ho”:dalla notte degli Oscar alla nostrenotti estive il passo è breve.Il 2009 sarà l’anno della conferma per Laurent Wolf?Dopoil successone martellante di “No stress”,il dj di Tolosa sta-volta propone “Seventies” facendo pieno richiamo proprioagli anni 70.Un altro dj francese si propone con la sua elettronica“Tonight”:Yuksek ,dopo una “illustre gavetta” di serate eremix,lancia il suo primo album.Dalla “fresca” Scandinavia segnaliamo Eric Prydz: il mem-bro più noto della Swedish House Mafia ha recentementepubblicato “Pjanoo” (superfluo indicare quale strumentomusicale la faccia melodicamente da padrone).Scendiamo verso l’altra sponda del Mare del Nord imbat-tendoci in Kidda con “Under the sun”:canzone da ascolta-re sotto il sole già per definizione;successone in giro per iclub d’Europa,prodotto da quel lungimirante di FatBoySlim.Il loro disco si intitola “We started nothing” ma di fermarsii Ting Tings non sembrano averne intenzione:dopo il suc-cessone 2008 di “Great DJ”,questa potrebbe essere l’esta-te di “Shut up and let me go”.L’anno scorso i Vandalism remixarono con grande suc-cesso il tormentone “Rise up”,quest’anno ci riprovano dedi-candosi a “Blue Monday”,successone anni 80 dei NewOrder riproposto da Kurd Maverick.Per gli amanti della minimal sarà assolutamente peculiarequest’estate “Dark flower” del tedesco Robert Babicz :con-

sigliato il remix dell’olandese Joris Voorn.Per le orecchie più fini non può passare in secondo pianoil primo singolo del secondo disco del canadese Tiga: ilritornello “everytime I look into your eyes I see the future”fa di “Mind dimension” un autentico tormentone.Molto più tranquilla ma già in testa alle classifiche è lahit dell’affascinante Bat for Lashes:”Daniel”. Le previsioniindicano una certa stabilità nelle classifiche di mezzomondo ed una meritata notorietà per la trentenne inglesedi origini pakistane.Buona estate (musicale) a tutti!

Akiller DeeDeeJay @Lignano Sabbiadoro

Visita il sito per tuti gli aggiornanmenti, news e curiosità per un’estate sempre in musicawww.akillerdee.comwww.akillerdee.com

www.lidoazzurro.net

10 proposte musicali per l’estate

HIT LIST SUMMER ‘09

1.Jay ho – AR Rahman & Pussycat Dolls 2.Seventies – Laurent Wolf3.Tonight – Yuksek4.Pjanoo – Eric Prydz5.Under the sun - Kidda6.Shut up and let me go – The Ting Tings7.Blue Monday (Vandalism Remix) – Kurd Maverick8.Dark Flower (Joris Voorn Remix) – Robert Babicz9.Mind dimension - Tiga10.Daniel – Bat for Lashes

BIOGRAFIABIOGRAFIAOrazio Labbate è nato a Mazzari-no il 15/10/1985, ma vive dallanascita a Butera(CL). Diplomatosial Liceo Classico ESchilo di Gelaama la letteratura in generale e inparticolare quella russa, dall'età di6 anni, prediligendo specificamen-te l'amore per gli specchi, le ombree le maschere umane (tra i qualiDostoevskij, Bulgakov, Gogol).Laureatosi in scienza del dirittodecide di non abbandonare la suafede verso la poesia e i romanziscrivendo e pubblicando il primo,suo libro di poesie, per la AlettiEditore: "I racconti poetici del lumedella lampada". La bramosia di let-teratura e scrittura non si placa enei prossimi mesi si vedrà in usci-ta un nuovo suo libro.

"La riflessione degli specchi autunnali"La rigata visione del passaggio di nembi... Raddoppiata, grigiastra nelle striature...

La divisione matematica di maschere forzatamente tristi , colme di orbite invernali e di nevischio ferroso attende la riunione per incollare gli specchi.

Il fogliame si immette come anima negli specchi spaccati... Ha conosciuto l'autunno, l'inverno..

Era gravido di senilità. La vecchiezza degli specchi anticipa la solitudine... Anche quando si pulsa di giovinezza.

Occorre svegliarsi.Orazio Labbate

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Quest’inverno Madre Natura si èscatenata con tempeste di mare einfinite piogge, come un grido di sof-ferenza verso i suoi figli, che lehanno deturpato il volto. Ha danneg-giato strade e porti che si trovavanoa un passo dall’inizio dell’infinitomare. Ha punito l’indifferenza del-l’uomo verso la sua bellezza ...macome una madre perdona i suoi figlianche lei dopo “la lezione” ha lascia-to il segno del perdono nell’ unicoposto dove l’uomo non ha intaccatotroppo: la sempre bellissima baia diFelloniche. L’inverno burrascoso ha regalato aquesta piccola insenatura, caratte-rizzata da scogli, una vasta distesadi sabbia. Qua e là si scorge anco-ra parte della scogliera nascosta equesto la rende ancora più misterio-sa ed attraente.

È il primo anno in cui accade unevento simile, perfino i fondali sonodiventati sabbiosi. Finalmente ci sipuò concedere delle passeggiate inriva al mare, senza il rischio di pun-gersi i piedi o di cadere sugli scogli;si può giocare a pallone in acqua, ibambini possono costruire i castellio fare i bagni disabbia. E’ un mira-colo, un dono ouna coincidenza?Non importa,godiamoci questospettacolo.Adesso però chela natura ha pen-sato a creare laspiaggia, è compi-to dell’uomo tener-la pulita e rispet-tarla.

Felloniche anche con la scoglie-ra è sempre stata ambita per lapurezza dell’acqua e per la natu-ra selvaggia e incontaminata.Ora che è impreziosita con unadistesa di sabbia attira ancoradi più bagnanti locali e turisti.Occorre dunque nell’immediato,provvedere a risolvere la que-stione dei parcheggi. La realiz-zazione del moderno lungoma-re se, da una parte ha miglioratol’aspetto e la funzionalità dellamarina, dall’altra parte ha pro-vocato una drastica riduzione

dei posti auto, così visitando la baiadi Felloniche il paesaggio che si hadi fronte è quello di una vasta diste-sa di sabbia accarezzata da un marelimpido, ma incorniciata purtroppodalla presenza di automobili a dop-pio senso di circolazione che osta-colano il passaggio dei pedoni, bloc-

cati tra l’altro da macchine parcheg-giate su entrambi i lati del lungoma-re.Sarebbe utile aprire un altro passag-gio nell’entroterra in modo tale chele macchine possano uscire senzadover tornare indietro: un sensounico. Inoltre bisognerebbe permet-tere il parcheggio solo da un lato,creando magari, nelle vicinanze,un’area di sosta custodita. In que-sto modo potremmo collaborare conMadre Natura a rendere questoposto davvero incantevole.

Manuela Donnicola

“Leuca resta una delle zone piùamene e suggestive del Mezzogiorno,ove la capacità di amministratori eimprenditori molto potrà fare per crea-re nuovi motivi di fascino e di richia-mo, facendone il gioiello più preziosoe desiderato del sud”. Questo scrive-va Feliciano Argentina nel suo libroRitorno a Leuca nel 1973.Povero Argentina chissà che delusio-ne se tornasse oggi a Leuca! Ho pocopiù di trent’anni, ricordo la costa brul-la, gli scogli e i fiori viola che separa-vano il mare dal lungomare, gli stessifiori che sono piantati accanto alla pas-serella che giunge al porto, che giac-ciono lì come su una tomba a comme-morare i tempi passati, quando Leucaera selvaggia, aspra, ma pura, incon-taminata. Punta Meliso deserta e sel-vaggia, un posto in cui si aveva l’illu-sione di poter fare l’amore senzaessere spiati. Ricordo quattro barche,e gli ippocampi. Un posto incorrottoche sentivo mio, in cui mi sentivo acasa. Ricordo i primi traghettatori, cheun tempo erano pescatori, chebestemmiavano, duri e implacabilicontro il mare, contro i politici, controdi me se andavo contro le loro idee.Poi arrivarono le prime colate dicemento, nacque la lega navale, e un

giorno, i fiori scomparvero e arrivaro-no, grigi, austeri, i tetrapodi. Rimaserolì anni, mentre il mare diventava sem-pre più precluso. Il mare, che all’albadalle rocce che sovrastano il ciolo,appare ricoperto da una luce bianca(ecco perché il paese si ritrova quelnome), e la luce, probabilmente resta-no gli unici elementi rimasti a testimo-niare qualcosa di primigenio, di anti-co. Leuca era, e continua ad essereuna lingua di terra difficile da gestire,di cui tutti vogliono disporre per crearenon è ben chiaro cosa. E il risultato?Diciamoci la verità. Leuca sta affon-dando gravata dal peso dei giochi poli-tici imprenditoriali che si sono susse-guiti negli anni, politici che hannonascosto la loro incapacità dietro inuti-li discorsi elitari, con l’assurda pretesadi raggirare la popolazione, ben con-sapevoli che in realtà bisogna esserechiari; politici che forse hanno più pre-stato attenzione a come infilare le manisotto le gonne, invece di capire comegiostrarsi di fronte alle richieste dellasocietà, sempre più varia, sempre piùmeschina. Ed ecco il risultato. Leucaè nel pieno caos, sommersa da pole-miche, sui segnali stradali, su un alber-go che non deve nascere, sulle casecostruite dove non si sarebbe potuto

costruire, sui parcheggi che non cisono, (cosa per altro falsa, perché conun paio di passi in più io lo trovo sem-pre e sempre senza pagarlo), sui vigiliche multano l’auto in divieto di sosta. Ivigili, forse questi meriterebbero undiscorso a parte. Ogni anno sembra-no essere loro la causa di un fallimen-to generale. Capisco che non tutte leteste brillino per intelligenza e chequalcuno abbia bisogno di una sveglia-ta, ma scaricare sempre la colpa suivigili sembra un po’ esagerato! In real-tà le cose che non funzionano sonotante. Non si può lasciare che si conti-nui così, non si può vivere con i pro-sciutti sugli occhi e non capire cheLeuca è stata demolita, ridotta acampo di battaglia, su cui amministra-tori e imprenditori non riescono a tro-vare un accordo. Ogni anno a Prima-vera cominciano i progetti: verrannoi turisti? Guadagneremo qualcosa inpiù? Cosa dobbiamo inventarci perattirare qua la gente? E a fine estatesi tirano le somme, quasi sempre delu-denti. Ed ecco che continuano le ciar-le, inconcludenti ciarle. Probabilmen-te non si riesce a focalizzare qual è larichiesta del turista. E quale genere diturista accontentare. Puntare sui gio-vani, quasi sempre squattrinati, che

cercano un luogo divertente, comodo,che desiderano un parcheggio più vici-no possibile al mare, pubs in cui sbal-larsi, internet point, divertimento. Gliimprenditori sarebbero più disposti apuntare sui ricchi disposti a ormeg-giare il proprio yacht e pagare 800-1000 euro al giorno, trasformandoLeuca in una novella Porto Cervo, (che per altro è solo un porto in cui per-sonaggi più o meno noti fanno shop-ping), ma c’è da chiedersi se Leucaabbia le strutture adeguate ad ospita-re un turista appartenente a questacategoria, e chi sarebbero coloro checi guadagnerebbero. Forse si sarebbe dovuto lasciare tuttocom’ era una volta quando il turista cheveniva a Leuca - e che non facevaparte della nobiltà che ronzava fino aqualche decennio fa - era alla ricercadi pace, di sole, di una costa selvaticae di un mare pulito. Elementi che sonoandati via via scomparendo e quel turi-sta non trova più soddisfatte le pro-prie esigenze. Disgustato si è allonta-nato man mano sempre alla ricerca diun posto in cui poter trovare l’illusionedi poter far l’amore senza essere spiati.

Melania Colagiorgio

LEUCA: UNA LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA

FELLONICHE: FELLONICHE: ci pensa Madre Natura!!!ci pensa Madre Natura!!!

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GIUGNO - AGOSTO 2009 11Torrida ed inesorabile, anche que-st’anno arriva l’estate e tra tutti gliaspetti piacevoli che la bella stagio-ne ci riserva, sicuramente, quellogastronomico. Ortaggio d’eccezio-ne, tra tutti è, senza dubbio, ilpomodoro che, giungendo a pienamaturazione nel periodo di Giu-gno - Luglio, vede numerose fami-glie salentine impegnate nel tradi-zionale rito della salsa. Il Salentinoche si rispetti infatti, raramentecompra passate pronte o pelati inscatola poiché, nell’arco di una solagiornata, porta a compimento unlavoro che servirà ad assicurare ilragù della domenica per un annointero.In questo numero la rubrica“cicli e ricicli” tratterà come argo-mento, il recupero degli scarti dellalavorazione del pomodoro, ma,prima di tutto, è doveroso fare unapanoramica su questo alimento, cherappresenta un tassello fondamen-tale nel vasto mosaico della dietamediterranea. Sebbene sia un ali-mento “adottato”e presente nelletavole europee da circa 500 anni (fuil conquistador spagnolo Còrtez aintrodurlo dalle Americhe nel 1540)

è stato integrato appieno nello stiledi vita dei popoli del “mare nostrum”diventando accompagnatore inse-parabile di piatti comuni quali pasta,pizza o, se vogliamo giocare incasa, le tipiche “friseddhe”. L’istintonaturale dei popoli mediterranei amangiar bene non li aveva ingan-nati in quanto le proprietà benefichedi questo ortaggio sono innegabili,dati sperimentali alla mano. Buonaparte del merito sta nella molecolache ne conferisce il tipico colorerosso vivo ossia il LICOPENE, cheè un carotenoide dalla potente atti-vità antiossidante e preventiva divarie forme tumorali. Di certo, que-sto, i nostri antenati non lo poteva-no sapere tuttavia, quando ancoranon esistevano le moderne “passa-pomodori”, si prodigavano di rende-re l’ortaggio disponibile in tutti iperiodi dell’anno. Si usavano gene-ralmente due sistemi: la caratteristi-ca e pittoresca “pennula” o una con-serva ottenuta tramite essiccazioneal sole e spremitura su una lastrametallica finemente bucherellata,che serviva a trasformare la polpain una pasta che veniva poi conser-

vata sott’olio. Nel periodo del mira-colo economico, gli anni sessanta,entrarono nelle case dei salentini letipiche trivelle che, ancora oggi,vengono usate per preparere lasalsa con il classico procedimento:lavaggio dei pomodori, “schiaccia-mento”, cottura, passata, imbotti-gliamento con sale e basilico epastorizzazione dei “boccacci” divetro. Ma che fine fanno bucce esemi in questo procedimento?Anche le più semplici passapomo-dori moderne per uso casalingo,infatti, sono in grado di separare laparte fibrosa dalla polpa e, difatti,non è raro vedere in questi periodi,vicino ai cassonetti della spazzatu-ra, buste contenenti questi scarti dilavorazione, che si ottenevanoanche prima, quando il pomodoroera stipato come conserva. Labuona abitudine dei nostri antenatidi rimettere in circolo, o meglio rici-clare, i rifiuti domestici voleva l’im-piego di bucce e semi come conci-me o ad uso foraggiero. Il futuro(prossimo, si spera) di questo “scar-to di filiera” è alquanto promettente:dati scientifici dimostrano che il

quantitativo di licopene ivi contenu-to è veramente alto (più della polpa)benché poco biodisponibile: in paro-le povere la molecola antiossidanteè “intrappolata” nella fibra risultapoco assimilabile dall’organismoumano. Molti Atenei italiani stannolavorando, per ottimizzare processid’estrazione del licopene da resi-duati di pomodoro e, l’Università delSalento occupa in questo campouna posizione d’avanguardia. Icampi d’utilizzo del licopene sonomolteplici: Integratori alimentari,farine da foraggio arricchite, cosme-si, senza poi intraprendere il discor-so sulla resa economica fruibile: da25 kg di scarti infatti c’è un recupe-ro effettivo di 1 grammo di moleco-la che può toccare sul mercato unvalore di € 50.000! Per i salutisti “alnaturale” che rinunciano agli inte-gratori inoltre, le ricerche sulla bio-disponibilità dimostrano che il lico-pene è più assimilabile se ilpomodoro è preparato in fasi oleo-se piuttosto che a crudo: in praticanon separate mai il sacro connubiotra questo ortaggio e l’olio extraver-gine di oliva…Buon Appetito!

CICLI E RICICLI: il Pomodoro a cura di Marco Vallo

Ho avuto il piacere di incontrare Fabri-zio Briganti per la prima volta tre anni fa,quando, in occasione dell'arrivo di alcu-ni amici, decisi di partecipare adun'escursione guidata sulla collina diVereto, che mai, prima di allora avevovisitato. FABRIZIO BRIGANTI, Vice Pre-sidente dell'associazione “Archeoclubd’Italia” sezione di Vereto- Patù, ci gui-dava per quelle strade, dalle Centopie-tre fino alla Chiesetta della Madonna diVereto, suscitando in me molto interes-se ed entusiasmo. Mi promisi di dedica-re, quindi, un angolo de “Il Leuca” a que-st'associazione che, da anni, si serve divolontari e mezzi per rivalutare gli ango-li di storia del basso Capo di Leuca.Attraverso questo giornale ci auguriamodi dare un forte contributo al loro opera-to, sottoponendo all'attenzione dellapopolazione e delle autorità il problemadella valorizzazione di tali siti, di grande

importanza storica. L’associazioneArcheoClub è sicuramente il principaleriferimento in loco per quegli enti che,fino ad ora, si sono occupati di metterein luce il nostro patrimonio archeologi-co: La Soprintendenza per i BeniArcheologici per la Puglia, la RegionePuglia, l’Università del Salento e ilComune di Patù. Fabrizio, ricordava,inoltre, quei concittadini lungimiranti che,già parecchi anni fa, avevano intuito l’im-portanza storica e sociale di questi siticome Sandrino Cosi di Patù e AntonioMichele Ferraro di Castrignano. I risul-tati di questa sinergia di enti e associa-zioni sono significativi: l’avvio degli scaviufficiali nel 2005, l’elaborazione di unamappa archeologica ad opera dellaDott.ssa Sammarco del laboratorio ditopografia antica della facoltà di beni cul-turali di Lecce, l’istituzione di un primopercorso turistico su Vereto e di unmuseo civico presso Palazzo Romanoin Patù e la produzione di un documen-to video che testimonia gli sforzi e i suc-cessi ottenuti. Tuttavia c’è molto lavoroda fare e tanti sono i problemi a cui farfronte: “in primis”, indifferenza e cattivainformazione della popolazione e il fami-gerato “terrore della sovrintendenza”, poiil disinteresse delle istituzioni sprovvistedi piani d’intervento a lungo termine,misto alla tradizionale lentezza burocra-

tica Italiana. Un altro grave problema ècostituito dai “tombaroli”, che più voltehanno scavato illegalmente, arrecandodanno, non tanto per i furti al patrimo-nio, quanto per la compromissione dellanormale stratificazione dei reperti, chetestimonia e chiarifica il susseguirsi diepoche e vicende storiche. Incuriositodunque, dalla potenziale ricchezza cul-turale ancora nascosta, ho poi chiesto aFabrizio di approfondire il discorso sulpiano “tecnico”: quanto e cosa è statoritrovato, che stime si fanno sul non rin-venuto e soprattutto che idea ci si puòfare sul “modus vivendi” dei veretini. Hasottolineato che i reperti sono davveronumerosi: resti di vasi in terracotta, armi(soprattutto nell’area adiacente alle Cen-topietre) ed epigrafi. Per ora esistono tre

zone di scavo nell’area di Patù,mentre le aree appartenenti aMorciano e Castrignano risulta-no ancora inesplorate e il nostrocomune suscita particolare inte-resse archeologico, innanzituttoperché Leuca era la marina diVereto e poi perché i due nucleierano collegati dal canale di SanVincenzo che cade quasi esclu-sivamente nel territorio comuna-le. È poi riconosciuta l’importan-za di aree già palesementerilevanti dal punto di vista stori-

co come la grotta Porcinara e l’area delSantuario. Dalle evidenze storiche Vere-to appare una città, rubando un termineusato dal Vicepresidente dell’Archeo-club, biosostenibile. Sembra che lanecessità di integrarsi all’ambiente fossedovuta al fatto che, per timore delle inva-sioni, era costretta a rimanere chiusa,mantenendo cicli naturali interni e siner-gici con l’ambiente urbano. Sono testi-monianza di ciò i pascoli interni alle murae lo stretto rapporto animale-uomo(cavalli soprattutto). Sembra che ilnostro passato abbia davvero molto dainsegnarci, ma se continua ad esseretrascurato o violato potrebbe scompari-re per sempre. Per questo è importantesostenere iniziative come quella dell’Ar-cheoclub. Si chiede pertanto maggioreinteresse da parte dei cittadini e mag-giore attenzione da parte delle Autoritàall’uso del territorio stipulando, magari,progetti di tutela e salvaguardia e isti-tuendo siti di interesse comunitario(SIC), che andranno poi a beneficio delturismo. Ringrazio di cuore Fabrizio Bri-ganti nonché Lucio Lia Presidente del-l’Archeoclub e invito tutti a parteciparealle interessanti visite guidate che l’as-sociazione organizzerà durante l’arcoestivo.

Marco Vallo

Quattro chiacchiere con Fabrizio Briganti

Punta Ristola da un disegno del De Giorgi

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GIUGNO - AGOSTO 200912

Condurre una vitasana ed equilibrata èun’esigenza fondamenta-le per vivere bene e piùa lungo, in armonia con

sé stessi econ gli altri.Ed è pro-prio l’esta-te ed iltempo libe-

ro che ci aiutanoa migliorare lo stiledi vita, a tutto van-taggio della salute edel benessere delnostro organismo.

Mangiare meno, ma soprattutto meglio.Muoversi di più: praticando sport o sem-plicemente passeggiando o andando inbici, purchè regolarmente.L’estate, con le sue giornate lunghe esoleggiate e finalmente un po’ di tempolibero da dedicare a se stessi, può diven-tare una buona occasione per modifica-re le proprie abitudini, adottando unostile di vita sano, con una corretta ali-mentazione unita ad una giusta idrata-zione e un’attività fisica regolare. Solocosì ci si può liberare delle tensioni, dellastanchezza e del peso, accomulati neimesi precedenti.Già perché gli studi sono innumerevoli econcordi: soprappeso e obesità, sindro-me metabolica e malattie cardiovascola-ri aumentano esponenzialmente, e coin-volgono sempre di più i bambini. Laprima arma diventa quindi la prevenzio-ne, in ogni momento della giornata, dallatavola all’attività fisica. Quindi il primoobiettivo è curare il proprio stile di vitacon impegno, costanza e gradualità

stando attenti a quello che si mangia.Ecco alcuni consigli. Riscoprite la prima colazione: se primaprendevate solo un caffè al volo, riabi-tuatevi ad una sana prima colazione, conun frutto (pesche, albicocche, ecc), una

tazza di latte o yogurt, un caffè e pre-ferite il pane con un velo di marmella-ta ai prodotti ricchi di grasso comebrioche o prodotti da forno. È dimo-

strato che una buona prima colazionepreviene il rischio di soprappeso.Riscoprite il piacere di verdura e fruttafresca, per aumentare la quota giorna-liera di fibre che è sempre difficile da rag-giungere. La dose di fibra raccomanda-ta dai nutrizionisti è di 25 g al giorno.Questo fabbisogno può essere soddi-sfatto consumando nell’arco della gior-nata almeno cinque porzioni di frutta everdura e privilegiando, in uno dei pastiprincipali, una quota di cereali integrali.Ricordatevi inoltre di bere molto. Beremolta acqua lontano dai pasti, assume-re bevande come tisane, spremute esucchi.Evitare i pasti abbondanti e ricchi di gras-si, perché possono indebolire o danneg-giare il metabolismo.Ed infine è fondamentale associare allebuone abitudini a tavola una regolareattività fisica.Cercate di evitare l’uso dell’automobile,approfittare dell’estate per andare in bici-cletta, o fare una passeggiata a piedi. Eritagliatevi mezz’ora al giorno per fareun po’ di movimento, iniziando con moltagradualità se siete stati a lungo inattivi.Per giocare d’anticipo e combattere lemalattie metaboliche e cardiovascolari,

quindi, il primo passo è uno stiledi vita corretto.L’estate può essere una buonaoccasione per accostarsi alle abi-tudini di vita che consentono diproteggere il nostro organismo.Molte buone abitudini sane sonoanche estremamente piacevoli edonano un senso di benesseretotale, per cui mantenerle anchedopo sarà come essere sempre inestate!

Luana Vergine

Flash persi da Leuca!

Dovevo sospettarlo che era sconsigliato mangiare lapeperonata a colazione con questo caldo!!!

E...state in Salute!!!E...state in Salute!!!

Flash da non perdere!

Le Campane di Chiesa Cristo Re, oltre che sentirle... ore ve le facciamo vedere!

C h i s s à p e r c h è d a d u e a n n i q u e s t i e v e n t i a p p a r t e n g o n o a G a l l i p o l i . . .

Finalmente la Statua del Papa ha una sua collocazione