Il Giornale di Vicenza

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16/03/09 11:35 Il Giornale di Vicenza Pagina 1 di 1 http://media.athesiseditrice.it/GiornaleOnLine/GiornaleDiVicenza/stampa_articolo.php?id_articolo=1099887&pagina=35 Venerdì 13 Marzo 2009 BASSANO Pagina 35 INCONTRO. Caccia «Niente colpi di fucile alla fauna domestica» Saletta Angarano affollata per la conferenza tenutasi sul tema "Cani e gatti nel mirino dei cacciatori", ovvero sulla modifica della legge regionale sulla caccia che prevede la possibilità di cacciare, con il pretesto "della tutela della fauna", addirittura "fauna domestica inselvatichita". Andrea Zanoni, presidente della Lac, Lega anti caccia, ha affermato: «Questo consente a determinati cacciatori, coordinati dalla vigilanza delle Province, di sparare anche a cani, gatti, piccioni domestici e conigli trovati in campagna». «Si tratta di una norma scandalosa - ha aggiunto - che reintroduce in sordina la possibilità, mascherata con il "controllo di fauna domestica inselvatichita", di uccidere anche i "cani e gatti vaganti", così come concedevano le leggi sulla caccia del '78, quando i cani e i gatti trovati a duecento metri da abitazioni e fattorie potevano essere uccisi». Per questo motivo durante la serata sono state raccolte firme da inviare alla Provincia di Vicenza dove si chiede di approvare una delibera con la quale viene stabilito che non verranno mai concesse uccisioni di cani, gatti, conigli, piccioni, e altri animali domestici anche se trovati lontani dalle abitazioni, incustoditi o in aperta campagna. Oltre a questo argomento i relatori hanno spiegato anche i problemi connessi alla proposta di mettere in mano il fucile da caccia ai ragazzi di 16 anni e l'annoso problema della caccia alla pispola, uccellino protetto dalle norme comunitarie. Lo scenario prospettato da Massimo Vitturi, responsabile nazione Lav settore caccia e fauna selvatica, per quanto riguarda la proposta di modifica della Legge nazionale n.157 è devastante perché «consiste in un ritorno al medioevo venatorio. Una prospettiva gravissima, nella quale i cacciatori potranno svolgere attività che, con la legge attualmente in vigore, sono considerati atti di bracconaggio».

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Venerdì 13 Marzo 2009 BASSANO Pagina 35

INCONTRO. Caccia

«Niente colpi di fucilealla faunadomestica»

Saletta Angarano affollata per la conferenza tenutasi sul tema "Cani e gatti nel mirino dei cacciatori",ovvero sulla modifica della legge regionale sulla caccia che prevede la possibilità di cacciare, con ilpretesto "della tutela della fauna", addirittura "fauna domestica inselvatichita".Andrea Zanoni, presidente della Lac, Lega anti caccia, ha affermato: «Questo consente a determinaticacciatori, coordinati dalla vigilanza delle Province, di sparare anche a cani, gatti, piccioni domestici econigli trovati in campagna». «Si tratta di una norma scandalosa - ha aggiunto - che reintroduce insordina la possibilità, mascherata con il "controllo di fauna domestica inselvatichita", di uccidere anche i"cani e gatti vaganti", così come concedevano le leggi sulla caccia del '78, quando i cani e i gatti trovatia duecento metri da abitazioni e fattorie potevano essere uccisi». Per questo motivo durante la serata sono state raccolte firme da inviare alla Provincia di Vicenza dovesi chiede di approvare una delibera con la quale viene stabilito che non verranno mai concesseuccisioni di cani, gatti, conigli, piccioni, e altri animali domestici anche se trovati lontani dalle abitazioni,incustoditi o in aperta campagna.Oltre a questo argomento i relatori hanno spiegato anche i problemi connessi alla proposta di mettere inmano il fucile da caccia ai ragazzi di 16 anni e l'annoso problema della caccia alla pispola, uccellinoprotetto dalle norme comunitarie. Lo scenario prospettato da Massimo Vitturi, responsabile nazione Lav settore caccia e fauna selvatica,per quanto riguarda la proposta di modifica della Legge nazionale n.157 è devastante perché «consistein un ritorno al medioevo venatorio. Una prospettiva gravissima, nella quale i cacciatori potrannosvolgere attività che, con la legge attualmente in vigore, sono considerati atti di bracconaggio».