Il Giornale di Casoria

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Anno II - Numero 28 - Domenica 4 novembre 2012 Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita IL CICLONE GRILLO

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Il Giornale di Casoria

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Anno II - Numero 28 - Domenica 4 novembre 2012

Periodico di informazione dell’area a nord di Napoli - Distribuzione gratuita

IL CICLONEGRILLO

2 il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

E D I T O R I A L E

Il ciclone GRILLOLe parole che non vi ho detto.di Giuseppe Storti

L’America di Obama è sotto attacco del terribile ciclone Sandy. Il Presi-dente, dismette i panni di competito-

re politico di Romney lo sfidante repubblica-no nella corsa alle presidenziali di novembre. Assume il ruolo di comandante supremo del-le operazioni di protezione civile per resistere alla furia della natura. Che differenza, rispet-to alla politica nostrana. Obama e Romney hanno dichiarato che il voto non conta. Tutto sospeso. C’è da proteggere il popolo america-no. Alla campagna elettorale si penserà dopo. Quando l’uragano avrà fatto il suo corso. Mentre nel villaggio globale che è diventato il nostro mondo accade tutto questo. In Italia, con epicentro la Sicilia si abbatte sulla poli-tica italiana il ciclone Beppe Grillo. E’ arri-vato a nuoto, nell’isola siciliana l’ex comico genovese, trasformatosi in leader di un mo-vimento di cittadini. E’ stato lì un mese. Ha riempito le piazze ed alla fine ha sbancato. Il suo movimento, nelle elezioni per il rin-novo di uno dei più antichi parlamenti del mondo, quello siciliano, è risultato il primo partito dell’isola. Un risultato che la dice lunga sulla disaffezione degli elettori verso i partiti tradizionali che appaiono sull’orlo del precipizio. E non solo quello elettorale. Ma la Sicilia, che da sempre è un laborato-rio politico che anticipa i tempi rispetto al dato nazionale, dà un’altra chiara indicazio-ne. Per la prima volta dal dopoguerra, diventa presidente della Regione un comunista, gay cattolico praticante, che incarna l’impegno antimafia. Anzi ne fa un principio basilare e totalizzante del suo operato politico. Rosario Crocetta, è stato sindaco di Gela, comune ad alta densità mafiosa. Per la sua azione e per il suo impegno contro le cosche è stato minacciato di morte. Per questo è sottoposto a tutela da parte del Ministero degli Interni. Altro dato importante. Il 52% degli eletto-ri siciliani non ha votato. Si è parlato di una mutilazione della democrazia. Quando più della metà degli elettori decide per nausea e disprezzo nei confronti dei partiti di non vo-tare, è un campanello d’allarme per il sistema

democratico e per i partiti tradizionali: la cui fine politica appare alle porte. Funziona l’al-leanza tra progressisti e moderati Pd e Udc. Mentre i partiti, rispettivamente di Vendola e Di Pietro quando non si presentano alleati con i democratici risultano penalizzati. In-fatti in Sicilia non hanno raggiunto la soglia di sbarramento. Per cui rimangono fuori dal parlamento. Già perché l’assemblea siciliana è l’unica d’Italia che può fregiarsi del titolo di parlamento. Crocetta avrà molto da fare. Innanzitutto dovrà recuperare la fiducia dei siciliani. I due precedenti presidenti: Totò Cuffaro e Raffaele Lombardo sono stati co-stretti a dimettersi per gravi accuse di collu-

sione con organizzazioni mafiose. Cuffaro è attualmente detenuto a seguito di una con-danna definitiva. Il nuovo Presidente non ha la maggioranza. Dovrà trovarla sui singoli provvedimenti. Oppure, come ha già dichia-rato, tornare alle urne per una nuova e più concreta investitura elettorale. Il Pdl, che appare un partito in dissoluzione è il vero sconfitto di queste elezioni. Lontani i tempi in cui il partito di Alfano e Schifani conqui-stava con un clamoroso “cappotto” 61 collegi: ovvero tutti. Dal 33% al 12% un vero tra-collo elettorale, ma soprattutto politico. Ve-niamo alla Campania, una volta “felix”, ora “infelix”. Il capoluogo di regione: Napoli in dissesto economico- finanziario. Il sindaco De Magistris smessi i panni del Masaniel-lo rivoluzionario che voleva “scassare” tutto, tenta con una, in verità, non unanime( il Pd e il Pdl si sono dissociati), marcia su Roma, di strappare all’arcigno governo Monti con-dizioni più favorevoli per il suo comune che di fatto è commissariato dai tecnici ministe-riali per il piano di rientro dalla montagna di debiti e di creditori che assediano Palaz-

zo San Giacomo. Anche il Presidente della Regione Caldoro invoca l’aiuto governativo per salvare la Campania sull’orlo del default economico- finanziario. Si pensi ai trasporti regionali. Di fatto il sistema regionale inte-grato dei trasporti è fallito. Se non interviene il governo c’è il concreto rischio di andare tutti a piedi. Un dato su tutti: il lampante fallimento della classe politica che per oltre vent’anni ha governato la Campania. Non solo la Regione. Anche la città capoluogo e tante città medie della provincia di Napoli. Va meglio invece a Salerno, ad Avellino ed a Benevento. E già questo è un elemento rile-vante per una differenza ontologica del ceto politico. Il Prof. Paolo Macry politologo ed editorialista del Corriere del Mezzogiorno, scrive, definendo il ceto politico regionale “ notabilato di risulta”. Intendendo che nelle regioni sono stati eletti figure di quart’ordine. Ed i risultati si sono visti in maniera netta ed inequivocabile. Passiamo alle cose di “casa nostra” Casoria: città di santi, beati ed uomini illustri. Ma anche di politici navigati e scafati che hanno attraversato in lungo ed in largo i procellosi mari della prima, e della seconda repubblica. Sperando che nella terza che sta nascendo dal basso ci sia un rinnovamento vero del ceto politico. Tramite l’arma più po-tente che i cittadini posseggono in un sistema democratico: il voto! Le polemiche sui costi della politica continuano a tenere banco. Ora anche i sindacati e le associazioni civiche hanno fatto sentire la propria voce di dissen-so rispetto all’aumento dei costi della poli-tica, in seguito alla riforma del regolamen-to comunale sulle commissioni consiliari. Il Presidente del consiglio comunale Stefano Ferrara, dal canto suo, con un comunicato stampa che abbiamo pubblicato sul portale, ha spiegato che detta riforma non compor-terà un aumento di costi rispetto al passato, ma assicura invece, nel rispetto delle attuali normative il criterio della rappresentatività di ogni forza politica presente in consiglio. I sindacati e le associazioni civiche preannun-ciano una raccolta di firme finalizzata all’an-nullamento della delibera. Forse, la pubblica-zione di un report mensile su detti costi sul portale istituzionale del Comune servirebbe a rasserenare gli animi ed andrebbe nell’ottica della trasparenza dell’azione politico- ammi-nistrativo della giunta Carfora. E’ un periodo brutto per la politica. La gente ha la pancia vuota e i nervi a fior di pelle. L’unico modo per concentrarsi sui problemi della città che sono tanti e tutti urgenti è quello di rendere l’istituzione comunale simile ad una casa di vetro. Prima che sia troppo tardi! BUONA DOMENICA!

3il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

P O L I T I C A

A colloquio con Mario Coccorese, esponente casoriano del Movimento 5 Stelle.di Rosa Davide

Negli ultimi giorni l’Italia parla di “Boom”. Boom del Movimento 5 Stelle, con il grande risultato rag-

giunto in Sicilia. Una vera e propria esplosio-ne, che ha portato il partito guidato da Beppe Grillo a diventare il primo partito dell’isola. E a chi parla del trionfo dell’antipolitica, lo stes-so Grillo risponde che siamo invece di fronte alla nascita di un nuovo modo di fare politica.Sul nostro territorio il movimento, fondato da non molto tempo, si propone di dare voce a tutti coloro che non si sentono rappresentati da quest’amministrazione e più in generale da tutti i politici locali. L’articolo di politica sulle modi-fiche del regolamento comunale, pubblicato la scorsa settimana, è stato uno spunto per la nostra chiacchierata con Mario Coccorese, esponente locale del M5S, che ci ha rilasciato delle dichiarazioni. “Il Movimento 5 Stelle non prende i rimborsi elettorali ed è completamente estraneo alla

logica dei gettoni di presenza. Riteniamo che un rimborso debba esserci laddove una spesa venga effettivamente sostenuta. Per parte-cipare al Consiglio Comunale non serve un premio, ma solo passione, consapevolezza di avere un impegno e capacità di portare avan-ti delle proposte per la città. Partecipare al Consiglio è il minimo che si possa fare, è un obbligo morale.”Alla domanda su quali siano le proposte del Movimento a Casoria, Coccorese risponde che l’obiettivo è quello di portare avanti le istanze e le problematiche dei cittadini, con i quali gli esponenti del gruppo instaurano una vera e propria rete. Una rete che non è sol-tanto virtuale, ma che si basa su contatti e re-lazioni reali. Questo non esclude l’utilizzo di internet e dei social network come strumento di comunicazione.Dall’attuale amministrazione i membri del M5S certamente non si sentono rappresen-

tati. In assenza di un rap-presentante in Consiglio Comunale, non resteran-no certamente a guardare ma utilizzeranno tutti le armi che la democrazia consente: istanze, peti-zioni e proposte, oltre ad

ogni tipo di strumento possibile per garan-tire l’informazione. “Ci stiamo accingendo a chiedere i regolamenti attuativi dello statuto, che abbiamo scoperto essere inesistenti, senza i quali i cittadini non hanno la possibilità di esprimersi. Chiediamo che i Consigli Comu-

nali siano disponibili on line, per assicurare trasparenza e controllabilità. Prendiamo atto che l’attuale maggioranza non è espressione delle intenzioni di voto dei cittadini di Caso-ria, la sua breve storia è ricca di colpi di scena. Maggioranza e opposizione sono in continua metamorfosi evolutiva e la percezione della gente, venuta ai nostri gazebo, è quella di un sindaco in balia di strani equilibrismi di eser-cizio politico.”I membri del M5S continueranno ad essere presenti sul territorio con una serie di gazebo. Chiederanno ai cittadini la sottoscrizione di un’istanza pubblica, per richiedere all’ ammi-nistrazione comunale di provvedere all'ema-nazione dei Regolamenti Attuativi degli Isti-tuti di Partecipazione Popolare e degli Istituti Referendari, in maniera tale da rendere questi strumenti disponibili al cittadino.

La RIVOLUZIONE di chi non si sente rappresentato

è anche online!!!Nella seconda settimana di

ottobre il portale ha raggiunto una media giornaliera di 3493

contatti. Grazie di cuore a tutti i nostri

sempre più numerosi web-lettori.

4 il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

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I L F A T T O

Conseguenze del maltempo a Casoria... Poteva accadere di peggio?di Daniela Devecchi

“Brutte” ma per fortuna non catastro-fiche le conseguenze del maltempo a Casoria; eppure, nonostante non

sia stata proclamata alcuna allerta meteo gli abitanti, anche quest'an-no con il primo freddo e piogge, si sono scontrati con nuovi e vec-chi problemi. Alcune arterie sono state completamente sommerse dall'acqua, tanto da costringere le auto a circolare a passo d' uomo, per evitare il peggio. I tombini di Via Circumvallazione esterna, al-tezza Mediaword, sarebbero saltati, tanto da paralizzare il traffico per diverse ore. E' accaduto nella notte tra venerdì e sabato, per fortuna, si sup-pone, senza catastrofiche conseguenze. Per non parlare di puzza e moscerini di varia

natura che sarebbero emersi da alcuni sacchetti “galleggianti” che ancora si tro-vano nei territori più nascosti di Casoria. Infatti, perchè proprio là dove il proble-ma sembrerebbe risolto, sono riaffiorati ancora gli antichi disagi. In Via Circum-vallazione, Via Capri, anche nella centra-lissima Via Nazionale delle Puglie, ancora vi sono piccoli cumuli di spazzatura, che sono diventati fangosi e puzzolenti con il maltempo. C'è di più: proprio da quelle buste, a volte aperte da animali randagi, sono fuoriuscite sostanze che hanno reso

scivoloso il manto stradale, causando seri problemi, oggi come ieri, alla circolazione pedonale e automobilistica. Non pochi le

persone che hanno rischiato di farsi molto male, non rari i casi di bambini che stavano quasi per cadere a causa dei liqua-mi fetidi e velenosi che sono fuoriusciti da alcuni sacchetti. Situazione non dissimile sul doppio senso, strada a scorrimento ve-loce, dove i sacchetti, le gomme per auto, e la sporcizia rimasta in giro, maciullati dalle auto in corsa e dai camion, hanno quasi causato un incidente: solo la bravura di alcuni automobilisti, e la prontezza di riflessi è riuscita, fino a oggi, a evitare il peggio. “Certo si interviene solo quando arriva la disgrazia- ha dichiarato stizzito qualche cittadino- lo diciamo da anni che con tutta questa melma in giro, la strada è pericolosa: le auto la percorrono veloce-mente e quasi non ci guardano - conclude- infine questi sacchetti e questa spazzatura ancora lasciata in giro rende tutto ancora più pericoloso.. Poi ci scappa l' incidente e

solo allora dicono che avevamo ra-gione e che si poteva fare qualcosa prima”. E così, anche se la prima pioggia per il comune ha causato minime conseguenze, i residenti non sono rimasti a guardare. Cer-tamente l' inverno è appena arriva-to, e i casoriani temono che i vari temporali che ne seguiranno, po-trebbero portare forse a conseguen-ze ben più gravi. “Come è successo ogni anno – i più informati hanno annunciato- accadranno ancora...

Se non si interverrà tempestivamente, per un qualche incidente, sarà solo questione di tempo!”.

Prime piogge, strade e CIRCOLAZIONE IN TILT

5il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

I L C A S O

Morire a Casoria senza un perché e un per come.di Francesco Gemito

19 agosto 2010, siamo in piena estate. Antonio Coppola 40 anni, si trova davanti alla sua edicola quando

uno sconosciuto gli spara alle spalle e poi sparisce nel nulla. Antonio, lascia moglie e tre figli gemelli. Antonio non è un camorrista nè uno spacciatore di droga, la sua morte resta un mistero. Antonio era un lavoratore onesto, ma non un fesso, sapeva difendersi e non aveva paura di nessuno, forse ha pagato per questo o forse è stato il solito errore di persona. A Na-poli e Casoria, si muore anche per uno sguardo di troppo. Sono passati due anni da quel tragi-co evento, il suo assassino non ha ancora un nome e Antonio è stato dimenticato da tutti. Nel 2010 la giunta comunale di Casoria era guidata dal sindaco Ferrara. la vedova, Rosaria Scialò è stata aiutata per un pò di tempo, poi questa famiglia è stata dimenticata, Rosaria si è trovata da sola a combattere contro un cru-dele destino. Rosaria, com'è cambiata la tua vita da quel tragico giorno?“All'improvviso mi sono trovata ad affrontare tanti problemi, prima li affrontavamo in due. Purtroppo ho dovuto darmi subito da fare, ci sono tre figli da crescere, quindi bisogna an-dare avanti. Antonio era un uomo con poche passione, si dedicava solo a me e ai nostri figli. Eravamo una bella famiglia. Avevamo il desi-derio di farci una buona vecchiaia, purtroppo è andata così”.Due anni fa a Casoria c'era la giunta Ferra-ra, qualcuno ti è stato vicino?

“Quello che voglio ricordare è che ai funerali non era presente nessuno, il sindaco era in va-canza, non ho ricevuto telegrammi, come se io fossi stata la moglie di un camorrista. Forse in questo caso avrei avuto più rispetto. Per me Antonio è come un muratore caduto da un’ im-palcatura. Non è ne’ un camorrista ne’ un affi-liato, era e rimane un uomo di buona famiglia, buon padre e buon marito. Per quando riguarda gli aiuti eco-nomici, per tre anni, cioè, per tre stagioni scolastiche ho ricevuto un aiuto in soldi per i miei figli, poi questo aiuto è finito perché la scuola dell'obbligo arriva fino a 16 anni, però mi chiedo, per gli altri anni questi ragazzi li posso mantenere a scuola?”Ti costa molto comprare i libri?“Si, quest'anno sarà molto difficile. Non chie-do aiuti economici, ma chiedo se c'è una legge che possa aiutarmi ad affrontare queste diffi-coltà”.Per lo scrittore Roberto Saviano, chi muo-re ucciso a Napoli, non è mai innocente nell’immaginazione della gente. Come la pensi?“Anche Saviano lo sa, nell'ignoranza delle persone si dice che per morire sparati devi es-sere per forza colpevole, ricordo che si dice: innocente fino a prova contraria, no! qui inve-ce si è colpevoli fino a prova contraria”.Attualmente Casoria è guidata dal sindaco Carfora, uomo sempre disponibile al dialo-go, presente anche nei momenti difficili, ti senti di dirgli qualcosa?“Io mi complimento con Carfora perché non ha inciampato negli stessi errori di Stefano Ferrara, è molto più presente. L’ho visto molto partecipe alla situazione della famiglia Nolli-

no. Per incontrare il sindaco Ferrara, è dovuto intervenire un cliente dell'edicola”. Tu non sei una vedova di camorra, anzi, sei la vedova di un uomo che la mattina si alza-va presto per vendere giornali. Oggi ti senti sola, come vivi questi momenti?“Questo è il dramma, infatti la prima cosa che ho detto ad Antonietta, moglie di Andrea Nol-

lino dopo la morte del marito è stata: spero che tu sia più fortunata di me. Io sono stata ab-bandonata, spero che a lei non capiti. Però voglio dire al sindaco Carfora e a chi ver-rà dopo, la gente non

deve mai essere abbandonata, i morti non tor-nano ma i vivi restano”.Il 7 novembre ci sarà un grande evento, per ricordare le vittime casoriane della crimi-nalità, sei stata invitata?“Si, non ti nascondo che se non mi avessero invitata non avrei creduto più in niente. Ormai è un anno e mezzo che non sento più nessuno, Antonio Coppola è un uomo dimenticato”.Un uomo dimenticato, sono le ultime parole che Rosaria mi ha detto. Una donna che non chiede la luna, chiede semplicemente un pò di giustizia e un pò di speranza per lei e i suoi tre figli. Chiede di incontrare il sindaco Carfora, sono sicuro che il nostro sindaco accoglierà nel suo cuore questa voce disperata. Sono si-curo che la morte di Antonio è legata ad un errore che si poteva risolvere diversamente, la mano di Caino non ha pensato che Antonio a casa aveva tre figli che lo aspettavano. Ri-cordo inoltre che la camorra con tutto il suo sistema non vale niente. Antonio e Andrea non dovranno mai essere dimenticati, anche se non tornano più. Ma saranno sempre vivi nel ricor-do della città di Casoria.

Un uomo dimenticato, parla la moglie di ANTONIO COPPOLA

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6 il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

I L C A S O

Una decisione che la Giunta fa rientrare tra gli atti “di portata storica”. di Luca Scialò

“Hanno buttato giù l’Odeon e ci faranno un discount; un altro sogno che uccidono, un’altra volgarità” cantava Eros Ramaz-

zotti. Un po’ quello che succederà nella nostra Casoria, dove al posto dello storico Cinema Rossi, chiuso ormai da quasi trent’anni, sor-gerà un Parcheggio. Non sarà un discount come nella canzone di Eros, ma una eguale volgarità sicuramente. Il giornalista Giusep-pe Pesce, sulle pagine di Repubblica, ha pa-ragonato tale scelta con quanto accadde nel film di Giuseppe Tornatore “Nuovo Cinema Paradiso”, lungometraggio che con una storia delicata denunciava la crisi del cinema italia-no alla fine degli anni ’80. Il Cinema fu inaugurato dalla famiglia Ros-si nel 1958 e portò a Casoria le pellicole del grande cinema americano. L’inaspettato suc-cesso, che costringeva sovente i gestori ad al-lestire le proiezioni nel cortile di un palazzo vicino, portò i gestori ad aprire due nuove sale: “l'Italia” e il “SuperCinema”. Nelle sale non venivano proiettate solo le “prime” o i colossal americani, ma anche i vecchi succes-si del cinema italiano. Siamo negli anni ’60, un periodo fiorente per il nostro Paese non solo economicamente ma anche cinema-tograficamente. Poi arrivarono gli anni ’80, l’inizio della fine per Casoria (e per l’Italia). Le tante fabbriche che ci fecero guadagnare il nomignolo di “Sesto San Giovanni del sud”

iniziarono gradualmente a chiudere e tempi duri arrivarono anche per il Cinema Rossi. Resistette al terremoto del 1980, e persino alle nuove norme di sicurezza che nel 1983, dopo la strage del cinema Statuto di Torino, costrinsero alla chiusura moltissime sale della provincia. Un paio di anni dopo, però, i ge-stori (la signora Olga Rossi e i suoi figli) non poterono nulla contro la crisi, e gettarono la spugna. La struttura fu così abbandonata, fino a divenire pericolante e lo scheletro visibile di oggi.Per quasi trent’anni è rimasto così, fin quan-do ad inizio ottobre è arrivata la svolta (se così possiamo chiamarla). Il consiglio comunale ha approvato una serie di atti che ha definito di “portata storica”, tra cui appunto una variante urbanistica per la rea-lizzazione di un edifi-cio pluriplano per au-tovetture proprio nell’ex Cinema “Rossi”. Tale investimento rientra nei 20 milioni di euro piovuti nelle casse del Comune mediante i Fondi “Piu Europa” stanziati dall’Unione Eu-ropea per il tramite della Regione Campania.Ora, sarebbe demagogico pretendere che al posto del Cinema Rossi venga realizzato un altro Cinema. Anche perché il tempo delle piccole sale è finito da anni, complice la pro-liferazione delle grandi Multisale, tra cui una proprio nel nostro territorio: l’Uci Cinemas, sorto nel 2004. Inoltre godiamo anche della vicinanza del Cinema Happy di Casalnuo-vo (nei pressi dell’Ipercoop, a soli 10 muniti

di Asse mediano dunque) o del cinema The Space nei pressi del Campania (ci si arriva in poco più di 20 minuti). Ma quanto meno re-alizzare un centro di aggregazione culturale, la cui assenza sul nostro territorio è stata già denunciata su queste pagine. In tal senso sono state presentate in passato anche petizioni popolari, rimaste lettera morta. O ancora, si potrebbe utilizzare l’edificio per donare final-

mente una sede digni-tosa al Contemporary Art Museum, che da anni, nella persona del Direttore Antonio Manfredi, denuncia lo stato di abbandono in cui versa. E nonostante ciò continua con suc-cesso la propria attività.Eppure chi ci ammini-stra non la pensa così. Così a caldo ha com-mentato l’approvazio-ne dell’atto l’Assessore all’Urbanistica e Lega-lità, Tommaso Casillo: “avvieremo il recupero

del vecchio cinema Rossi che era diventata una ferita nel tessuto urbanistico del centro storico ed un pericolo perché a forte rischio crollo, una variante ferma da ben sette anni”. Ancor più entusiasta il Sindaco Vincenzo Carfora: “Questi sono gli atti che interessa-no la città e non i vari sfottò demenziali che sinceramente lasciano il tempo che trovano, visto peraltro anche chi li fa”. Grazie per il demente Dottor Carfora. In fondo ha ragione. Chi si ostina ancora a di-fendere la cultura in questo Paese, appiattito negli ultimi vent’anni dal berlusconismo, si merita l’epiteto di demente.

Un Parcheggio al posto del Cinema Rossi Emblema del DEGRADO CULTURALE CASORIANO

7il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

sono state previste delle grate di sicurez-za davanti alle finestre dei bagni e delle aule collocate al piano terra per una mera questione di estetica. Nelle prossime settimane è in programma la conclusio-ne dei lavori esterni. Col cuore in festa per il lieto e tanto atteso evento, anche se con ancora qualche piccola perplessità, attendiamo di prendere parte all’ufficia-le inaugurazione della scuola elementa-re di Arpino. L’’Assessore D’Anna, ha poi annunciato che anche per la storica scuola elementare San Mauro, la più

antica di Casoria ci sono buone notizie. Finalmente c’è una data certa-stando alle dichiarazioni dell’esponente politico locale- per la consegna: settembre 2013. Ancora un anno, quindi, e poi gli alunni della San Mauro potranno tornare nella propria scuola.

A R P I N O

Arpino: il 21 dicembre apre la scuola elementare rimessa a nuovo.di Raffaella Battinelli

Nella mattinata di Lunedì 29 Ottobre, alla Cittadella si è te-nuto un piccolo rinfresco per

festeggiare il buon esito dei lavori che si stanno svolgendo dal mese di Marzo presso l’istituto scolastico Cimiliarco. A parte un po’ di disorganizzazione iniziale nel coordinare i partecipanti, c’è da fare i complimenti per i progressi apportati all’edificio, che ospita la nuova sede del-la scuola elementare, messo a nuovo e pronto a divenire operativo a tutti gli ef-fetti fra un paio di mesi. La data d’inau-gurazione è infatti prevista per il 21 Di-cembre, in barba alle previsioni dei Maya. Hanno preso parte all’evento le mamme combattenti di Arpino, che per molto tempo si sono battute affinché si potesse arrivare a tale risultato, il Vice Sindaco, Sergio D’Anna che ha la delega ai Lavo-ri Pubblici, diversi Assessori Comunali,

il Dirigente Scolastico e ovviamente noi del Giornale di Casoria. Una passerella di tutto rispetto per ammirare la nuova struttura, la quale è stata munita di aule più spaziose e colorate rispetto alle preesistenti. Su entrambi i li-velli della strut-tura vi sono poi servizi igienici maschili, femmi-nili e per perso-ne diversamente abili. Rimangono un mistero le aule di informatica, inizialmente pre-viste nel progetto d’origine, appro-vate dai vertici comunali ma, a quanto pare, messe da parte per preminenti esigenze di spazio … Una particolare sensibilità al tema della sicurezza è emersa nell’ade-guare la struttura dell’edificio scolasti-co a un aggiornato sistema antisismico. Sensibilità da ritenere però manchevole qualora ci si soffermi sul fatto che non

CIMILIARCO in festa per il buon esito dei lavori

8 il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

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C A S O R I A N E L L A S T O R I A

PADRE LUDOVICO: il gigante della carità “Vedemmo i ciechi scrivere… , da un carteggio del 1874.a cura di Giuseppe Storti

A conferma ed ulteriore testimonian-za dell’operato e dello spirito cari-tatevole che contraddistinse il frate

casoriano padre Ludovico, pubblichiamo per intero l’articolo apparso sul Corriere dell’Umbria, datato 1874, anno in cui il no-stro fraticello francescano era ancora in vita. Si tratta di un carteggio tra il suddetto giornale ed il Convitto di Assisi, il quale informava dei progressi ottenuti dai cie-chi e dai sordomuti ospitati al Convitto. Notizie dalla Provincia (Nostri Carteggi)Ci scrivono da Assisi in data di ieri: Nella mattina del 26 corrente si dava il primo saggio dei loro studi dagli alunni sordo-muti e dagli alunni ciechi del Convitto d’Assisi fondato nel settembre 1871 dal P. Lodovico da Casoria, che facilmente idea e facilmente istituisce stabilimenti di be-neficenza dei quali ne ha parecchi e di vario genere in Italia. Erano presenti al saggio il sig. Prefetto dell ’Umbria, il sig. sotto Prefetto di Foligno, il sindaco di Spello e molti signori e signore convenuti anche da altre città. Primi a dare l ’esperimento furono i ciechi in lingua

patria, in religione, in aritmetica, in geografia, ciascuno proporzionatamente alla propria clas-se. Vedemmo i ciechi scrivere, li udimmo leggere sia nei libri impressi a basso rilievo sia in quel-li del Sistema Braille cioè della punteggiatura. Vennero i secondi, i sordomuti, che si ad dimo-strarono forniti di sufficienti cognizioni nelle quattro materie sopra indicate, analizzando proposizioni semplici e composte, rispondendo a varii quesiti di dottrina cristiana, di aritmetica, di geografia. L’uditorio fu soddisfattissimo delle prove esibite, e più volte uscì spontaneo l ’evviva all ’egregio sig. prof. Bruno Amantea precettore dei ciechi e dei sordomuti. Quello peraltro che so-vra ogni dire sorprese fu la comunicazione tra

le due classi di sventurati. Un piccolo cieco parlò ad un sordomuto facendogli ben rilevare i mo-vimenti degli organi della favella; il sordomuto rispose a viva voce (con suono poco grato perché emesso da un sordo, però molto chiaro e con esatta pronuncia di vocali e consonanti); un altro cieco scrisse nella lavagna, ed un altro sordomuto ri-

spose alla dimanda di lui scrivendo la risposta a modo dei ciechi che poi dal cieco fu letta: e così gli uni e gli altri sono abilitati a comunicare le proprie idee tanto colla parola parlata che con la parola scritta, e la educazione di questi infelici è portata a tale perfezionamento che non vi ha persona con cui sia i ciechi che i sordomuti non possano avere comunicazione. Durante il saggio i ciechi suonarono fanfarette, marcie ed anche qualche aria sul pianoforte coll ’accordo del corpo e della cornetta. Il trattenimento fu chiuso dal ringraziamento che durò pure presso a cinque minuti. Il Convitto di Assisi è nascente, ma in breve spazio ha fatto molto progresso e merita di essere incoraggiato e sussidiato. Esso non con-ta che tredici fanciulli tra sordomuti e ciechi. In Italia però di questi sventurati ve ne ha migliaia e migliaia. Noi facciamo voti perché in Perugia e in tutta l ’Umbria si destino dei promotori a soccorso dell ’Istituti di Assisi, perché esso possa accogliere un maggior numero di fanciulli che tornando dal Convitto alla propria famiglia si trovino in grado di prendere parte alla società a cui l ’uomo è naturalmente chiamato.

Padre Ludovico fu dunque un pioniere nell’assistenza, inserimento e integra-zione delle persone affette da handicap. Prima dell’apertura di questo Convitto, i sordomuti, in Umbria, erano spesso trattenuti in casa senza istruzione; di fatto, la legge che rendeva obbligatoria la loro istruzione, e con essa la relativa assistenza, sarebbe stata emanata solo nel 1923. Fu così che Padre Ludovico andò ad Assisi ed aprì il primo convitto serafico con i primi tre sordomuti ed i

primi due ciechi in una casa presso la basilica di San Francesco affidandoli ai frati bigi. Da allora l’opera ha continuato la sua missione migliorando sempre di più l’attività sul cam-po riabilitativo, tutto questo grazie all’infinita carità del nostro umile, ma immensamente grande Padre Ludovico.

il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012 9

L ' E M I G R A N T E

Gli istituti comprensivi: primi bilanciI piani di dimensionamento regionali hanno prodotto solo tagli all’istruzione.di Edy Vitale

Tracciamo un primo bilancio della costituzione sul territorio nazio-nale di istituti comprensivi che

hanno accorpato tutti e tre gli ordini di scuola inferiore: dell'infanzia, primaria e secondaria di I°. L’art. 19, comma 4, del D.L. 6 luglio 2011 n. 98, convertito, con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011 n. 111 prevede: “Per garantire un proces-so di continuità di-dattica nell'ambito dello stesso ciclo di istruzione, a decor-rere dall'anno sco-lastico 2011-2012 la scuola dell'in-fanzia, la scuola primaria e la scuo-la secondaria di primo grado sono aggregate in isti-tuti comprensivi, con la conseguente soppressione delle istituzioni scola-stiche autonome costituite separata-mente da direzioni didattiche e scuo-le secondarie di I grado; gli istituti comprensivi per acquisire l'autonomia devono essere co-stituiti con almeno 1.000 alunni, ridotti a 500 per le istituzioni site nelle picco-le isole, nei comuni montani, nelle aree geografiche caratterizzate da specifici-tà linguistiche”. Sono possibili limitate deroghe al numero complessivo degli alunni per istituto comprensivo qualora i piani di dimensionamento realizzino il numero ideale di istituti comprensivi. Poi i giudici della Corte Costituziona-le hanno accolto il ricorso presentato da 7 Regioni (Toscana, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Sicilia, Puglia e Basi-licata) che ritenevano la norma sul di-

mensionamento lesiva delle proprie pre-rogative. La Corte infatti ha riconosciuto che la norma sul dimensionamento viola l’art.117 della Costituzione (quello che definisce le competenze tra Stato e Re-gioni) perché interviene su una norma di dettaglio (i parametri per costituire gli istituti comprensivi) che avrebbe dovuto essere concertata con le Regioni perché rientrante in un ambito di competenza concorrente. I piani di dimensionamento approvati dalle regioni (purtroppo anche da parte di molte di quelle presentatri-ci del ricorso alla Corte Costituzionale) hanno finora già comportato:la chiusura di oltre 1000 scuole sull’intero territorio nazionale un taglio di organico

di tutto il personale la determinazione di numerosissimi soprannumerari, in parti-colare Dirigenti scolastici e Dsga la costituzione di istituti comprensivi ab-normi senza alcun fondamento didatticoSi tratta di conseguenze gravissime che si aggiungono alla situazione già difficile dei lavoratori della scuola e alla qualità dell’istruzione pubblica presi di mira dal-le regressive politiche del governo. Ora la sentenza rimette al centro il tema della qualità della scuola e del senso didattico e pedagogico degli istituti comprensivi come modello organizzativo per favorire la continuità tra il primo e il secondo ci-

clo. Gli accorpamenti forzosi e scriteriati rispondono ad una mera logica di tagli e risparmi, con la drastica riduzione del personale scolastico e a discapito della qualità, con gravi difficoltà di organiz-zazione e gestione di megaistituti che , in alcuni casi, arrivano a contare 1300-1400 alunni, sparpagliati in plessi anche molto distanti l'uno dall'altro, con quali ricadute sulla qualità dell'offerta forma-tiva e di customer satisfaction si può fa-cilmente intuire. Ma la logica dominante resta solo quella del risparmio ad ogni costo. A nessuno pare interessare il fatto che i poveri insegnanti e gli alunni, ri-dotti a numeri senz'anima, vengano sbal-lottati da una dirigenza all'altra, come

pedine su una scacchiera, né che DSGA, assistenti amministrativi e collaboratori per-dano il posto e che tutti si ritrovino da un anno all'altro senza identità e senza radici, sem-pre più disorien-tati e demotivati. In molte regioni è già caos, come in Campania, dove addirittura molti Dirigenti si sono ritrovati in esubero e sono stati siste-mati su due scuole sottodimensiona-te, anche molto distanti tra loro,

peraltro togliendo del tutto, in maniera illegittima,la possibilità di rientrare nella loro regione ai Dirigenti che si trovano ancora in altre regioni da ben quattro anni, come se essi non avessero uguale o maggiore diritto dei colleghi esuberanti campani a trovare finalmente giusta col-locazione nella regione di appartenenza! Insomma si è venuto a determinare un guazzabuglio inverosimile e si spera che una legge più rispondente alle esigenze della cultura scolastica e della normali-tà gestionale possa rimettere a posto le cose, altrimenti assisteremo ben presto ad un'implosione del sistema-scuola.

il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 201210

E V E N T I

Grande Successo televisivo per Occhio all'Artista. A cura di Antonella Storti

Un grande successo televisivo per Occhio All'Artista: “Ricordan-do Mario Merola” condotto da:

Giuseppe Nappa è intervenuto: France-sco Merola; giovedi’ 18 ottobre 2012 su Tlc TeleliberaCampania 174 del digita-le terrestre dopo il tg della rete, alle ore 14 e 30 e in replica alle ore 19:00. Una grande soddisfazione per il conduttore del format televisivo Giuseppe Nappa che dice: "Stare nel Museo di Casa Me-rola è stata veramente un emozione uni-ca ringraziando ancora Francesco per la sua squisita disponibilità”. L’intervista si svolge nel “Museo di Casa Merola” dove il figlio Francesco Merola, cantante ec-cezionale da voce calda e passionale ha raccontato tutti i bei momenti artistici e privati vissuti con il grande papà Mario. E’ stato un viaggio bellissimo attraver-so la voce di Francesco ripercorrendo la straordinaria carriera del “Re della sceneggiata”. Dai Festival della canzo-ne napoletana alle ospitate ai Festival di Sanremo, fino all’emozionante vittoria insieme a suo Figlio con la canzone: “LL’ Urdemo Emigrante” di Guida, Quirito, V. G. Campagnoli al Festival di Napoli

nel 2001. Ma, una delle piu’ belle noti-zie è stato apprendere che Francesco con la sua produzione Carmine Lombardi e il suo Personal Manager Franco Giglio, stanno progettando a partire da Dicem-bre il ritorno di “Piazzetta Merola” con tantissimi ospiti illustri del mon-do dello spet-tacolo e tante canzoni. Un ritorno a quel-le favolose do-meniche “Me-roliane”. Una puntata emozio-nante ricca di significato. Un ringraziamento doveroso va ad Augusto Fonta-na per il mon-taggio di “Oc-chio All’Artista”, al fotografo Ciro Amalfitano per le fotografie e a tutte le perso-ne che hanno seguito questa trasmissione fa-cendo rivivere in loro la Napoli: bella, passionale e incantevole.dei mezzi della

modernità, infatti è possibile contattarli tramite Facebook, sotto la voce “Orato-rio San Paolo”: dunque, un esempio da imitare, allo scopo di costruire una realtà cristiana e sociale più vera, più coerente, più degna di fregiarsi di tale definizione.

Ricordando MARIO MEROLA

11il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

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L U I E L E I

Ogni bimbo fa parte di un disegno di affetti ed emozioni.di Orsola Liguori

La dove tu sia una “Bambocciona Choosy” o tu sia “passati gli Anta”. Tutti scrivono e raccontano di una

libertà: come può mai, una donna in età matura avere o meno un figlio? E’ come farà nel crescerlo? Fiumi di parole, opinioni, stati-stiche, non sono state risparmiate a queste donne che, silentemen-te hanno percor-so un iter duro, sofferente, irto di difficoltà burocra-tiche e sentimentalmente dolorosissimo perché “voglio poterlo prendere in braccio, quest’esserino che assomigli alla persona che amo”! Ma a quale prezzo? Qual è il prezzo che dovranno pagare fisicamente, moralmente, ed economicamente. Verso

Libertà di un FIGLIO!una società che con occhi di chi ti scru-ta, vuol capire ma non può, non conosce e giudica, si immedesima, ma non potrà mai capire il dolore di “noi” donne che li de-sideriamo come se fossero ” la nostra aria”. Ogni volta che provi, muore un po’ di te, legandoti di più a chi ami e, a chi ti sappia stare vicino, superando sconfitte e condi-videndone vittorie! Vi innalzate a salva-tori di bambini : perché non avranno una mamma, ma una nonna? In Primis, non tutte avete espletato al vostro dovere e, sot-tolineo dovere, ai referendum per l’aborto

e per la legge 40, dove eravate? Si, perché risponde-re ai referendum dava a “noi” don-ne, la libertà di scegliere, e non di sentirsi dire: “sie-te proprio sicuri, niente più cinema poi”, “signora lei

perderà il suo bel fisico!” oppure “signora vuole veramente abortire, è stata costret-ta da qualcuno?”. “ Sono rimasta incinta per caso” non a caso, ti hanno donato di essere Mamma, il sentimento che ti rende completa, ma sei stata cosi cieca da non

capirlo in quel momento, semplicemen-te perché hai goduto, ma non hai sudato. Lasciamo la Libertà di Scelta, Lasciamo Vivere, Lasciamo che ci si Ami qualsiasi sesso si voglia amare, Lasciamo Scegliere cosa sia giusto, perché tutto ciò che ci vie-ne donato, compreso i figli, ricordiamoci che se accade non è mai per sbaglio, ogni bimbo fa parte di un disegno di affetti ed emozioni che nessuno può comprendere solo se, non si condivide lo stesso disegno, ma solo, un foglio più grande.

è anche online!!!

il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012 13

R U B R I C A F I S C A L E

La circolare nr. 9/2012 del Ministero della Funzione Pubblica, estende la mediazione anche alla Pubblica Amministrazione.a cura della Dott.ssa Giuliana Di Caprio

Nei giorni scorsi, era possibile imbat-tersi per le strade di Casoria in una locandina intitolata “Ricon-

ciliamo?” la quale, più che diffondere la cultura della conciliazione, sponsorizzava maldestramente un ente denominato “Adr Conciliando”. Sul predetto poster veni-va riportata la seguente sottotitolazione: “consulenza professionale per la risolu-zione alternativa delle controversie civili e commerciali a favore delle fasce sociali di-sagiate”. Occorre sottolineare due macro-scopici errori. In primo luogo, le Camere di conciliazione non forniscono consulenza professionale, bensì dovrebbero fornire un servizio per la risoluzione alternativa del-le controversie. Viepiù tale servizio non è limitato alle fasce sociali disagiate, ma a tutti!! Tuttavia i soggetti con reddito basso debitamente documentato (al di sotto di un limite stabilito dalla legge) possono acce-dere alla mediazione/conciliazione senza esborso economico. Secondo malinteso, tutte le camere di conciliazioni autorizzate dal Ministero della Giustizia prestano que-sto tipo di servizio, pertanto questa spon-sorizzazione operata dall’Amministrazione Comunale attraverso l’assessorato alle po-litiche sociali, oltre ad essere lesivo della libera concorrenza con violazione del prin-cipio delle pari opportunità tra associazioni private e professionisti presenti sul territo-rio, e’ fuorviante nell’informazione alla cit-tadinanza. Per comprendere meglio biso-gna definire cos’è la “risoluzione alternativa delle controversie”, detta brevemente “ me-diazione” ed esaminare il D. Lgs 28/2010. La mediazione è un metodo alternativo al

percorso giudiziario per la risoluzione delle controversie, risoluzione conciliativa facili-tata da un terzo imparziale ed indipenden-te (il mediatore), la cui attività è finalizzata a ricercare un accordo vantaggioso per en-trambe. E' un metodo di risoluzione delle controversie che mira al raggiungimento di un accordo vo-lontariamente assunto dalle parti e non una sentenza o un lodo arbitra-le da imporre esecutivamen-te. La me-diazione può aversi in qual-siasi stato del contenzioso. Il D. Lgs 28/2010 ha stabilito che il preventivo ricorso alla mediazione fosse condizione di procedibilità all’azione giudiziaria per una consistente parte del contenzioso civile, in particolare per: diritti reali, divisione, successioni ereditarie, pat-ti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento danni da respon-sabilità medica e da diffamazione con il mezzo della stampa, contratti assicurativi, bancari e finanziaria .Dal 20 Marzo 2012, l’obbligatorietà della mediazione è stata estesa anche alla materia condominiale e al risarcimento del danno derivante dalla circolazione dei veicoli. Veniamo ora alla procedura: la domanda di mediazione deve essere depositata presso un apposito Orga-nismo di Mediazione, accreditato e iscrit-to nel Registro tenuto dal Ministero della Giustizia. L’avvio del procedimento preve-de il versamento di un’indennità prevista dal medesimo d.lgs 28/2010; il successivo prosieguo del procedimento di mediazione prevede il versamento di un’ulteriore inden-nità di mediazione, variabile in base al valo-re della controversia. Da quanto suesposto, è lapalissiano, che, contrariamente a quanto esposto nel poster “pubblicitario” dell’Ente Comunale, ogni Organismo di Mediazione svolge un servizio che, per legge, non è gratuito. Nel solco di una corretta gestione amministrativa, improntata al buon anda-

mento ed alla trasparenza nel rispetto delle pari opportunità, l’amministrazione comu-nale di Casoria, avrebbe dovuto invitare tutti gli Organismi di Mediazione, o quan-tomeno quelli presenti sul territorio, al fine di consentire a tutti un eguale opportunità, garantendo così anche una migliore offerta

professionale. Solo all’esito di una regolare procedura nella quale viene ga-rantita l’impar-zialità, il Co-mune avrebbe legittimamente potuto sceglie-re un Orga-nismo oppure

istituire un elenco di Organismi conven-zionati con il Comune. Nella medesima prospettiva, si pone la circolare nr. 9/2012 del Ministero della Funzione Pubblica, con la quale la mediazione è stata estesa anche alla Pubblica Amministrazione. I Comuni dovranno, pertanto, bandire Avvisi Pubbli-ci per la scelta dell'Organismo di Media-zione al quale affidarsi, con i criteri di cui al D.lgs. 163/2006. La scelta potrà ricadere sull'Organismo che applicherà le tariffe più economiche oppure potranno essere proposti dei criteri di selezione mirati a ga-rantire anche la qualità. A conclusione di quanto suesposto, è doveroso segnalare che in seguito all’udienza del 23 ottobre 2012 celebrata innanzi alla Corte costituzionale, l’ufficio stampa della predetta ha comuni-cato la bocciatura dell’obbligatorietà della mediazione, per “eccesso di delega legislati-va”. Da ciò discende che il ricorso alla me-diazione sarà rimessa alla volontarietà delle parti in contenzioso. Naturalmente tale comunicato, non ancora concretizzato in una sentenza, lascia un vuoto legislativo, su cui il governo sarà chiamato a fornire una risposta, quanto meno in ordine all’obietti-vo deflattivo del ricorso alla giustizia. Au-spichiamo risposte serie e competenti sul diritto dei cittadini ad un servizio alterna-tivo, sia da parte del governo centrale sia da parte dell’Ente Comunale di Casoria.

La MEDIAZIONE come tecnica alternativa di risoluzione delle controversie

14 il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

A R T C U L I N A I R E

A cura di Monica Acri

Polpette di pane una suc-culenta ricetta realizzata con un alimento quoti-

diano che generalmente avanza più spesso,il pane.Polpette di pane con impanatura speziata

Ingredienti:1 melanzana 6 fette di pane 80 gr di fior di latte50 gr di salame20 gr di parmigiano ½ spicchio di aglioSale q.bPepe q.bLatte q.bPrezzemoloPangrattato speziato q.bOlio per friggere q.b

Preparazione:Lasciate le melanzane in acqua e sale per eliminare l’amarognolo per circa 30 minuti,risciacquate le melanzane e asciugate-le. Eliminate la buccia tagliatele a cubetti e friggete le melanzane in una padella con ab-bondante olio e cuocete per un po’ e comple-tate la cottura.Rimuovete la crosta dalle fettine di pane, bagnatele nel latte, strizzatele e mettetele in una ciotola, aggiungete i cubetti di melanza-

POLPETTE di panene rimuovendo l’olio in eccesso, il parmigiano, il fior di latte e il salame tagliato a cubetti,il sale,il pepe, il prezzemolo e l’aglio tritato,mescolate l’impastando con le mani fino ad ottenere un composto omogeneo con il qua-

le andrete a formare delle polpette che farete rotolare nel pangrattato. Immergete le polpette nell’olio caldo in padella e scolatele appena la cottura si completa,disponetele su della carta assorben-

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Consiglio: volendo potete sostituire il fior di latte con qualsiasi altro formaggio fresco.Curiosità: spesso vengono sostituite volentieri alle classiche polpette di carne.

il giornale di Casoria • Domenica 4 novembre 2012

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L I B R I

Anno II - Numero 28Domenica 4 novembre 2012

Questo numero è stato chiuso in redazione il giorno 31 ottobre 2012.

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L’ultimo libro di Antonio Capolongo.di Antonella Storti

Antonio Capolongo è nato a San Paolo Bel Sito, in provincia di Napoli, nel 1968. Ha scoperto la

passione per la scrittura nel 2007,dopo la laurea in Economia e Commercio ed il lavoro in ambito aziendale. Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo: Un incontro d’Amore. È anche autore di po-esie, presenti in diverse an-tologie poetiche. Nelle sue opere indaga l’animo umano. Il suo ultimo libro, Cassa in-tegrazione guadagni… la mia è straordinaria,dedica ampio spazio a tematiche sociali di grande interesse. Segue la tra-ma dell’opera.“A partire da domani lei è so-speso dal lavoro con ricorso alla cassa integrazione guada-gni…” Così recitava la lettera che Marcello Marchesi ricevette da parte della sua azienda, una delle tante in crisi della martoriata provincia di Napoli. È in que-sto modo, crudo, che appren-de che dovrà rimanere a casa, ma non sa che lo dovrà fare esattamente per centoquattor-dici giorni. È da questo punto che si snodano due strade…

CASSA DI INTEGRAZIONE GUADAGNI...la mia è straordinaria

due viaggi fatti nel segno della lotta pura, uno per rivendicare i propri diritti, l’altro per sconfiggere le proprie paure. Durante quest’ultimo incontrerà tanti personaggi che albergano nella sua memoria, essi lo accompagneranno fin dove le due strade si intersecano. Nei due cammini, al suo fianco, vi è una presenza costante, la sua amatissima Sofia, una donna determinata, capace di conquistare “fortezze inespugna-bili”. Marcello e Sofia serbano un sogno nei loro cuori, vorrebbero sposarsi, vorreb-bero una vita normale e… in nome di essa non si arrendono.

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