Il Giornale della Filarmonica · I Solisti Veneti solisti Gloria Banditelli Laura Brioli Manuela...

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giovedì 4 ottobre ORT - Orchestra della Toscana direttore Daniel Harding giovedì 11 ottobre I Solisti Veneti direttore Claudio Scimone da giovedì 18 a domenica 21 ottobre “Relative Light” uno spettacolo di Bob Wilson giovedì 25 ottobre Cappella della Pietà de’ Turchini mercoledì 31 ottobre Amsterdam Baroque Orchestra and Choir direttore Ton Koopman domenica 28 ottobre Roman Vlad parla di Mozart Il Giornale della Filarmonica Mensile dell’Accademia Filarmonica Romana Direttore artistico Marcello Panni n. 1 Ottobre 2001 Daniel Harding (foto Riccardo Musacchio) Mensile - Anno X - n. 1 - Spedizione Romana Recapiti

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giovedì 4 ottobreORT - Orchestra della Toscana direttoreDaniel Harding

giovedì 11 ottobreI Solisti Veneti direttoreClaudio Scimone

da giovedì 18 a domenica 21 ottobre

“Relative Light”uno spettacolo diBob Wilson

giovedì 25 ottobreCappella della Pietàde’ Turchini

mercoledì 31 ottobreAmsterdam BaroqueOrchestra and ChoirdirettoreTon Koopman

domenica 28 ottobre Roman Vlad parla di Mozart

Il Giornale della FilarmonicaMensile dell’Accademia Filarmonica Romana Direttore artistico Marcello Panni n. 1 Ottobre 2001

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sempre stato il bisogno dell’ope-ra nuova per fare avanzare il di-scorso musicale». Dunque le pa-gine sinfoniche classiche e ro-mantiche, ma poi Luciano Berio(un compositore per il quale nu-tre una grande ammirazione) oFabio Vacchi: a chi gli chiedevadel suo rapporto con i contempo-ranei Harding ha dato una rispo-sta fulminante «essere modernisignifica essere vivi».

Il concerto inaugurale dell’Ac-cademia Filarmonica di que-st’anno è la tappa romana dellatournée della Orchestra della To-scana, appunto sotto la bacchet-ta di Daniel Harding. Una for-mazione anch’essa giovane chesi è fatta apprezzare negli ultimianni come una delle realtà di ri-lievo in un Paese, il nostro, sem-pre piuttosto avaro (in ogni sen-so) con le formazioni orchestra-li. Il programma della serata è diquelli classici, ma per questo piùrischiosi per un direttore e un’or-chestra, sottoposti a facili con-fronti: la tensione eroica del Co-riolano di Beethoven, poi il Con-certo in la maggiore per violinodi Mozart (solista Antonello Ma-nacorda, giovane, manco a dirlo,violino di spalla della MahlerChamber Orchestra) e per finireil classico romanticismo dell’Ita-liana di Mendelssohn. Il brillan-te Saltarello conclusivo sarà unapietra di paragone per Harding:la velocità delle sue esecuzioni ègià il parametro stilistico di unmusicista che brucia le tappe.

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Harding, per iniziareDaniel Harding con l’Orchestra della Toscana in un programma classico: Beethoven, Mendelssohn e Mozart

A sedici anni aveva riunito ungruppo di amici musicisti per di-rigerli in un’esecuzione del Pier-rot lunaire di Schönberg: ossiacome prendere visione (e insie-me commiato) da uno dei capo-lavori che hanno segnato un se-colo (per lui il secolo scorso).Oggi, ventiseienne, Daniel Har-ding è il direttore giovane par ex-cellence dei giorni nostri: natosotto il segno di Claudio Abba-do, che convinse i mitici Berlinera farsi guidare da un ventunenneinglese e che più tardi condivisecon lui l’impegno direttoriale delDon Giovanni realizzato da Pe-ter Brook al Festival di Aix-en-Provence. Sono i due forti segniiniziali di una carriera che ha poisaputo andar avanti in manieraautonoma. All’esordio con l’or-chestra City of Birmingham han-no fatto seguito via via quelli chehanno visto Harding a capo del-la Trondheim e della Norrkoe-ping Symphony Orchestra, e del-la Mahler Chamber Orchestra,con la quale appunto venne rea-lizzato lo spettacolo mozartiano,fino all’incarico stabile con laDeutsche Kammerphilharmoniedi Brema.

Tra gli interessi di Harding nonc’è solo il teatro, ma tutta la mu-sica, con una curiosità non di ma-niera verso il nuovo: «ascoltomusica di diversi generi, il pop eanche il jazz - ha detto in una re-cente intervista - ma quello checonta è il fatto che nei diversi ge-neri, come nei diversi tempi, c’è

giovedì 4 ottobreore 21 turno A

ORT - Orchestra della Toscana

Daniel Hardingdirettore

programma:

BeethovenCoriolano, ouverture

MozartConcerto in la maggioreper violino e orchestra K. 219violinistaAntonello Manacorda

MendelssohnSinfonia n. 4 in la maggiore “Italiana”

Prezzo dei biglietti:L. 60.000 - 50.000 - 40.000 Per gli iscritti alla Sezione Giovanile L. 10.000

Fino a due ore prima del concerto,diritto di prevendita.

Gruppo

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Un’eroina biblicaLa “Juditha triumphans”, oratorio sacro-militare di Antonio Vivaldi, nell’interpretazione del gruppo che rese celebre molti anni fa l’opera del Prete Rosso

Una delle grandi “storie” bibli-che, quella di Giuditta che sedu-ce e uccide il perfido nemico Olo-ferne, ha affascinato nei secolipittori (qui sopra la bellissima let-tura che ne diede Caravaggio) emusicisti. Tra questi Antonio Vi-valdi, autore ancor oggi ricorda-to più per la sua produzione stru-mentale che per quella dramma-tica. Eppure, accanto ai capola-vori del teatro in musica, anche laproduzione sacra conosce mo-menti altissimi. La JudithaTriumphans è il più noto dei treoratori che di lui ci sono rimasti.Eseguito a Venezia nel novembredel 1716 all’Ospedale della Pietà,deve forse la scelta del soggetto

proprio al luogo dell’esecuzione:le vicende di un’eroina dovetterosembrare particolarmente adattealle fanciulle musiciste che veni-vano ospitate nella caritatevoleistituzione. “Sacrum militare ora-torium”, la Juditha è una scom-messa sull’unione possibile digeneri diversi. Per la definizionestrumentale Vivaldi adoperò tut-to l’arsenale degli strumenti inuso alla Pietà. Una bella occasio-ne per riascoltare un decano del-l’interpretazione vivaldiana comeClaudio Scimone con i Solisti Ve-neti e con un cast di cantanti ditutto rispetto fra i quali spiccanola vocalità e il temperamento diCecilia Gasdia.

giovedì 11 ottobre ore 21 turni A, E e G

I Solisti Veneti

solisti Gloria BanditelliLaura BrioliManuela CusterCecilia GasdiaDelores Ziegler

direttore Claudio Scimone

programma:

Vivaldi Juditha triumphans oratorio RV 644

Prezzo dei biglietti:L. 50.000 - 40.000 - 30.000 Per gli iscritti alla Sezione Giovanile: L. 10.000

Fino a due ore prima del concerto,diritto di prevendita.

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Ascoltare con gli occhiFra suggestioni multimediali e “machinerie” teatralela nuova scommessa di uno dei grandi protagonisti dell’ avanguardia americana

Uno spettacolo per celebrare il250° anniversario della nascita diJohann Sebastian Bach, ma an-che un grande gioco di fascina-zione, fra suono, luci, movimen-to. È l’ultima creazione di RobertWilson (Waco, Texas, 1941) unodei mostri sacri del teatro dei no-stri giorni, artefice di visioni mi-rabolanti, di macchine teatraliche rilanciano sempre più in altola scommessa sulla possibilecoesistenza dei linguaggi artisti-ci. “Relative Light” (questo è iltitolo della sua ultima creazioneche l’Accademia Filarmonica eRomaEuropa presentano in pri-ma italiana) è andato in scena aluglio del 2000 nel chiostro anti-co dell’Università di Valencia,un’istituzione della quale ricor-reva il 500° anno dalla fondazio-ne. Una sede antica che ha volu-

to ospitare il lavoro di uno deimaggiori protagonisti dell’avan-guardia.

Studi di pittura a Parigi con ilpittore George McNeil e poi conl’architetto Paolo Solari in Ari-zona. Quindi a New York i con-tatti con l’ambiente della danzacontemporanea (Balanchine,Cunningham e Martha Graham)e con l’avanguardia newyorche-se (un gruppo noto come TheByrd Hoffman School of Byrds).Nel 1969, con grandi difficoltàeconomiche, mette in scena ilsuo primo lavoro The King ofSpain e insieme The Life and Ti-mes of Siegmund Freud, archeti-po di una serie di pezzi indiriz-zati a una riflessione sulle grandifigure del Novecento (sarebberoseguiti Stalin, Edison, Einstein).A Nancy il suo primo grandesuccesso, Deafman glance, re-plicato poi a Parigi e lodatissimoda Louis Aragon.

Bob Wilson nasce dunque co-me artista visivo (nel 1993 avreb-be anche vinto il Leone d’oro perla scultura alla Biennale), ma giànegli Anni Sessanta è convintosempre più della necessità di unprogetto unitario di spettacolo.

Così è anche per questa sua ul-tima opera. Per la musica il Bachdella Ciaccona (interpretata dalvivo dalla bravissima violinistaNurit Pacht, musa anche di Phi-lip Glass) si collega ai FreemanEtudes di John Cage del 1977, alminimalismo ante-litteram fir-mato Erik Satie (Ogives e Gym-

da giovedì 18 ottobre a domenica 21 ottobresempre alle ore 21 turno A e F giovedì 18turno C venerdì 19

“Relative Light”

uno spettacolo diBob Wilson

prima esecuzione italiana

musiche di Bach, Cage, Satie,Harrison

video designAnna Saup e Fabio Iacquone

light designA.J. Weissbard

costumiChristophe de Menil

in collaborazione con RomaEuropaFestival 2001

Prezzo dei biglietti:L. 55.000 - 44.000 - 25.000Per gli iscritti alla Sezione Giovanile L. 10.000

Fino a due ore prima del concerto,diritto di prevendita.

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nopedies), alla Polka di Lou Har-rison, un compositore americanospesso ispiratosi alla musicaorientale (dal vivo anche una pia-nista, Carine Zarifan). Su questisuoni quattro danzatori (AndreGingras, Meg Harper,Arco Renzed Elisabetta Rosso) realizzano,con i costumi di Christophe deMenil, le coreografie dello stes-so Wilson, mentre in scena vivo-no parallelamente i video di An-na Saup e Fabio Iaquone e le lu-ci di A.J. Weissbard. Come in al-tre occasioni razionalità algebri-ca e lirismo visivo, suggestionisonore e disegni coreograficidanno vita a uno spettacolo real-mente multimediale: un universoastratto di luci, movimenti, suoni,corpi in cui a ogni elemento cor-risponde una suggestione diver-sa. Più che su un testo o una mu-sica “autonomi” lo spettacolo(ogni spettacolo) di Wilson sifonda su una sorta di “libretto vi-sivo” che sia in grado di provo-care nello spettatore forti emo-zioni. Una sorta di concerto in cui

la musica gareggia alla pari con ilmovimento, la luce, il visual de-sign. Lo spettacolo inizia da Ca-ge e termina con le lucide archi-tetture della Ciaccona: senell’“alea indeterminata” del mu-sicista americano c’è tutta la li-bertà dell’avanguardia del dopo-guerra, Bach è sentito da Wilsoncome un classico, da lui parago-nato spesso al Re Lear di Shake-speare, e il confronto con i gran-di padri della nostra cultura è unodei temi dominanti della ricercadell’artista. Sulla scena i quattroballerini (protagonisti di un’azio-ne che talora è pantomima, talo-ra danza “pura”) attraversano vi-sioni spesso venate da suggestio-ni pittoriche, con il compito difarsi avvolgere dalle luci, di inte-ragire con le immagini video.Sarà ancora una volta uno spetta-colo che farà discutere: accettareWilson significa anche liberarsidelle nostre abitudini di ascolta-tori-spettatori, abbandonarsi a unflusso indistinto, ma anche fer-mare il tempo, per riflettere.

Turni di abbonamento

Al turno A corrisponde l’abbona-mento all’intera stagione, al turno Bla serie Una volta al mese, al turno Cla serie Teatro e Danza, al turno D laserie Percorso Mozart , al turno E laserie Alternanze, al turno F la serieTempi moderni e al turno G la serieClassica in balconata

I biglietti

I biglietti si acquistano al botte-ghino del Teatro Olimpico (tel. 06-3265991), tutti i giorni, orario non-stop 11-19 (anche dalle 20 alle 21per lo spettacolo del giorno), pressoi punti vendita aderenti al circuitoCHARTAnet: tutti gli sportelli dellaBanca Commerciale Italiana e del-la Banca di Roma, presso Orbis(piazza Esquilino 37, tel. 06-4744776), Interclub (piazza Ippoli-to Nievo 5, tel. 06-5895431), G&D(via Chiabrera 79, tel. 06-5433077),Quadrifoglio (via di Macchia Sapo-nara 74/D, tel. 06-5214387) e Ca-momilla (via A. Olivieri 70/C Lidodi Ostia, 06-5683712).

Prevendita con carta di creditosolo telefonicamente al numero diHellò Ticket 800907080 e 06-8088352 , dal lunedì al venerdì ore10-17.

Prevendita su Internet con cartadi credito, www.chartanet.it.

Convenzioni per gruppi

Per informazioni su convenzionie riduzioni sul prezzo dei biglietti ri-servate ad associazioni, Cral e grup-pi rivolgersi al numero 06. 3201752(fax 06.3210410).

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Un inedito PaisielloUna farsa del musicista sulla popolare mascheranapoletana in prima esecuzione moderna

Il Pulcinella vendicato nel ri-torno di Marechiaro è il titolodella “mascherata” finale riporta-ta sul manoscritto della comme-dia in tre atti L’osteria di Mare-chiaro musicata nel 1768 da Gio-vanni Paisiello su un libretto diFrancesco Cerlone. Al gruppodella Cappella della Pietà de’Tur-chini, diretto da Antonio Florio,che da anni sta compiendo un’at-tiva e pratica opera di promozio-ne del grande repertorio musica-le napoletano fra Sei e Settecen-to, il compito di riportare in luceuna pagina dimenticata di unodegli ultimi grandi protagonistidella scuola partenopea.

All’epoca di questa rappresen-tazione Giovanni Paisiello, ven-tottenne di Taranto, poco dopo ilsuo debutto, si avviava a diventa-re il musicista “buffo” di succes-so nella Napoli anni ’70 con la

protezione intellettuale dell’aba-te Ferdinando Galiani. Il musici-sta fu allora protagonista di unavicenda che avrebbe potuto tro-vare posto in una sua pièce: unasua allieva di canto lo accusò diaverla sedotta e resa incinta; eglivenne imprigionato e restò in ga-lera finché non accettò le nozze“riparatrici” (il matrimonio pe-raltro, dopo inizi così burrascosi,procedette felice per lungo tem-po). Anni dopo Paisiello si sareb-be recato in Russia, su invito diCaterina II, e sarebbe poi stato, inFrancia, il musicista di Napoleo-ne. Nel Pulcinella vendicato, incompagnia della maschera napo-letana che negli anni Venti sareb-be stata celebrata da Stravinskij,lo coglieremo ai suoi esordi, in unquadretto di genere che ha il sa-pore di una “guache”, o piuttostodi una scenetta da presepe.

giovedì 25 ottobre ore 21 turni A e B

Cappella della Pietàde’ Turchini

direttore Antonio Florio

programma:

Paisiello “Il Pulcinella vendicatonel ritorno di Marechiaro”farsa in un atto

Prezzo dei biglietti:L. 45.000 - 35.000 - 25.000Per gli iscritti alla Sezione Giovanile L. 10.000

Fino a due ore prima del concerto,diritto di prevendita.

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Mozart, tra sacro e profanoTon Koopman, uno dei più apprezzati interpreti mozartiani, propone due grandi pagine liturgiche, fracui il Requiem, ma anche una più “mondana” Serenata

Anni fa la vicenda biografica eartistica di Mozart venne portatasullo schermo da Milos Forman ela figura e l’opera del genio fan-ciullo divennero un fenomeno di“consumo culturale” (non tutto ilmale vien per nuocere e forse chisolo allora si è incuriosito per lamusica “classica” ha frequentatopoi qualche concerto). In queimesi diventò difficile trovare neinegozi un’incisione del RequiemK. 626: quella partitura riassu-meva musicalmente la vicenda alsuo livello più intenso e il voltodi Salieri che appare sulle notedel Dies irae aveva uno straordi-nario impatto.

Eppure non era stato necessa-rio aspettare il film perché il Re-quiem diventasse oggetto di cul-to: già poco dopo la morte delcompositore una lettera, certa-mente apocrifa, lo immaginavaconscio della prossima fine e delvalore simbolico, fatale che la suapagina aveva. Del resto le occa-sioni della commissione (il riser-vato incarico da parte del conteWalsegg, che sarebbe passato al-la storia per l’ingenua fiducia chequalcuno potesse attribuire a luitale capolavoro), l’incompiutez-za dell’opera (donde il prudenteincarico della vedova a Süssmayre il suo paziente e rispettoso la-voro di completamento) eranopiù che sufficienti a creare un alo-ne di leggenda, nato già fra i Ro-mantici.

Fra costoro anche l’aggettivo“notturna” che accompagna la

Serenata K. 239 avrebbe assuntouna valenza ben diversa dal ca-rattere “funzionale” attribuitoglidal compositore: una musica“notturna” (né più e né meno del-la celeberrima Eine kleine Nacht-musik) era una musica che si ese-guiva di notte, per festeggiarequalcuno o celebrare un avveni-mento. La Serenata K. 239 risaleagli anni di Salisburgo così comei Vesperae solemnes de confesso-re, una pagina ambiziosa e impo-nente, che rivela un Mozart pie-namente padrone della polifoniaclassica e al tempo stesso capacedi intrecciarla al più moderno tes-suto del linguaggio viennese diquegli anni.

mercoledì 31 ottobre ore 21 attenzione al cambiamento di giornoturni A, D e G

Amsterdam BaroqueOrchestra and Choir

solistiSibylla Rubens,Susanne KrumbiegelJames Gilchrist,Klaus Mertens

direttore Ton Koopman

programma:

MozartSerenata notturna in re maggiore K. 239Vesperae solemnes de confessore K. 339Requiem in re minore K. 626

Prezzo dei biglietti:L. 50.000 - 40.000 - 30.000 Per gli iscritti alla Sezione Giovanile L. 10.000

Fino a due ore prima del concerto,diritto di prevendita.

Sala Casella

domenica 28 ottobreore 11

turno D

Intorno a Mozart

lezione-concerto diRoman Vlad

Prezzo dei biglietti:Interi L. 15.000

Ridotti L. 10.000

Posti non numerati:l’ingresso in sala è consentito

fino all’esaurimentodei posti disponibili

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Teatro Olimpico: tutto il calen

lunedì 1° ottobreUto Ughi violinoRudolf Buchbinderpianoforte

da venerdì 5 a domenica 14 ottobreStomp

lunedì 22 ottobreIl barbiere di Siviglia

martedì 23 ottobreRigoletto

da martedì 30ottobre a domenica11 novembreThe Harlem GospelSingers

Ritorna Stomp per la gioia dichi si è divertito qualche anno faa uno spettacolo scatenato, ironi-co, divertente, del tutto inusuale,nel quale un gruppo di performer(esiteremo a chiamarli musicisti:forse nemmeno a loro piacereb-be) batte, sfrega, sfruguglia ognisorta di oggetto, creandone unapolifonia di suoni/rumori che siarticola nel corso della serata sor-prendendo tutti per la continuafuria inventiva. È il mondo deglislums americani, delle bande gio-vanili, al di qua della violenza,che inventano giochi, suoni, acro-bazie con i materiali “poveri” aloro disposizione.

Ancora dall’America, questavolta della grande tradizione, ar-riva anche uno dei gruppi celebriper l’interpretazione del reperto-rio dei neri degli USA: gli Har-lem Gospel Singers, vocalisti dirango, raccontano con i loro can-ti la tristezza, la disperazione, lafede e il dolore degli schiavi del-le piantagioni. Una serata trasci-

nante di ritmi e di melodie, allequali (a quelle più note almeno) siunisce spesso anche il pubblicoin sala.

Musica più “paludata” nelle al-tre occasioni della programma-zione dell’Olimpico. Il mese diottobre si apre con un concerto digrande richiamo: Uto Ughi alviolino e Rudolf Buchbinder alpianoforte, due artisti molto carial pubblico romano (ricordiamoche Ughi tornerà a dicembre nel-la stagione della Filarmonica con“Le quattro stagioni”). Il concer-to è organizzato da “Omaggio aRoma” un ciclo di manifestazio-ni che si è inaugurato lo scorsoanno, proprio per volere del gran-de violinista, destinato a unamaggiore divulgazione della mu-sica nella nostra città.

La New Mendelflor proponeinvece due serate d’opera con ti-toli molto cari al grande pubbli-co: Il barbiere di Siviglia il 22 ot-tobre e il Rigoletto nel giornosuccessivo.

Gospel e tamburi

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ndario da ottobre a novembre