IL GIORNALE DEL LAGO LE PAGINE - Publimax Blu... · 2019-12-25 · area il giornale del lago blu a...

AREAIL GIORNALE DEL LAGO

LE PAGINE DEL GARDA

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- 4 NOVEMBRE 2016 - N° 349

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DESENZANOMATTONCINI IN CASTELLOALTRO GRANDE SUCCESSO

SIRMIONEAl via le opere pubbliche

VALLE SABBIAI Cinque Stellecontro le discariche

VALTENESIPadenghe: festival culinariosulla spiaggia d’inverno

SALÒIl Premio Gasparoall’astrofisica Paola Rebusco

ALTO MANTOVANOLa comunità in festaper Giancarlo Masini

LE PAGINE DEL GARDA

QUALE MODELLODI CITTÀ FUTURA?

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Domenica 6 novembre ore 15.30CONCERTO DELLA BANDA CITTADINA DI DESENZANO

Sabato 12 novembre ore 15.30DIMOSTRAZIONE DECORAZIONI PER IL VOSTRO NATALE

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Non bastavano i già irrisolti problemi economici, i migranti, il si e il no al referendum, è arrivato anche il (non tanto imprevedibile) terremoto, che si è manifestato con maggiore intensità, raggiungendo perfino la capitale.Tutti i problemi ora passano in se-condo piano, ma la vera forza degli italiani viene a galla con episodi di solidarietà che insieme sappiamo af-frontare sul campo, mentre i soliti pa-rolai pontificano e basta.

Protezione civile, Guardia di finanza, Carabinieri: tutti sono impegnati in un’azione di solidarietà, senza orpelli politici, tutti potrebbero, in via pre-ventiva, agire sui territori senza cin-cischiare tra burocrazie e deresponsa-bilizzazioni tipiche di chi meriti non ne ha, ma solo colpe e colpe gravi che non hanno priviligiato certi capi-toli di spesa, quelli riferiti alla messa in sicurezza degli edifici in caso di eventi come questi, imprevedibili ma

attendibili, in una penisola particolar-mente soggetta al rischio sismico.Finchè l’attenzione sarà dedicata a chi deve comandare non andremo di certo incontro a periodi “sereni”. Questo evento sia di sprone per il mondo politico a considerare (final-mente) il territorio, la salute e la po-vertà quali argomenti di prim’ordine, rispetto ai litigi che tutti i giorni sono sotto i nostri occhi.

Max

UN’ITALIA CHE PIANGEEDITORIALE

4 NOVEMBRE 2016 ANNO XV - N° 349SOMMARIO03 Osservatorio: Qual è il modello di città che ci immaginiamo per il futuro? Spending Review solo per noi cittadini Alzheimer Caffè Desenzano: un nuovo spazio di cura della fondazione S. Angela Merici 08 Storia: Dalla guerra di successione di Spagna al periodo napoleonico 10 Cultura: Un viaggio interessante da ricordare12 Da studenti universitari a mediatori turistici13 Le pagine di DESENZANO21 Redazionale Folla di gente per la nuova Ford

27 Redazionale Un paradiso per gli amanti del buon vino e non solo29 Redazionale Le Bistrot des Fous: un locale tutto da scoprire33 Le pagine di SIRMIONE36 Le pagine della VALLE SABBIA39 Le pagine della VALTENESI45 Le pagine di SALÒ49 Le pagine dell’ALTO MANTOVANO57 Rubrica. Servizi utili per la casa59 Portobelloblu

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Massimo Boni . [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILE Francesco Salvetti . [email protected]

DIRETTORE COMMERCIALE Carlo Boni . [email protected]

PROGETTO GRAFICO Annalisa Boni . [email protected]

GRAFICA Eleonora Raschi . Massimo Cominetti . Lucia Marchesi

COORDINAMENTO DELLA COMUNICAZIONE Rosaria Poinelli . [email protected]

HANNO COLLABORATO Tullio Ferro . Dario Spandri . Luca Cremonesi

Laura Sorlini

UFFICIO EDITORIALE PUBLIMAX Srl Via XX Settembre, 30 Brescia

Tel. 030 3776552 - Fax 030 280323 [email protected] - www.publimax.eu

STAMPA Sigraf . Treviglio (BG)

Area Blu Reg.Trib.Brescia n°32/2006 del 20/9/2006

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AREABLU

A fine mandato le Amministrazioni si danno un gran da fare per portare a compimento i loro progetti urbanistici.

Come se qualcuno potesse ancora credere che le Amministrazioni che verranno possano accettare, senza fare alcuna resistenza, gli interventi sui progetti urbanistici che dovreb-bero disegnare in tutto o in parte la nuova Città. In questo periodo pre-elettorale succedono anche molte cose strane. Succede che si approvino progetti nei luoghi più pregiati del nostro territorio, come sull’area dell’ex Idroscalo, pensando che questa ap-provazione possa ritenersi vinco-lante per il prossimo P.G.T., appro-vato recentemente dal Consiglio Comunale. Perché questa premura di voler approvare un progetto di lottizzazione a favore dell’aero-nautica, in cui si prevedono ma-nipolazioni di cubature da parte del Comune a favore dei possibili lottizzanti, come se questo fosse chiesto da un ordine superiore delle cose, ordine che non esiste? Perché questa premura quando sappiamo tutti che un’area di quelle dimen-sioni non si sa quando potrebbe es-sere utilizzata? Anche perché non sappiamo come potrebbe essere usata. Mentre sappiamo tutti che i Desenzanesi, per quella proprietà,

non hanno mai espresso un ben che minimo desiderio.Perché allora porre tanta attenzione su quell’area? Quando sappiamo che nessuno mai ha espresso il de-siderio di costruirci un “qualcosa”. In tanti anni che mi occupo dei pro-blemi urbanistici di questo Comu-ne, mai mi è capitato di sentire che su quell’area, qualcuno pensasse di realizzarvi un insediamento che fosse di vantaggio per le attrezza-ture residenziali-turistiche della Città. Ho sempre sentito la voce dei Desenzanesi esprimersi a favore di un Parco Pubblico, senza alcun intervento, che non si renda neces-sario per il suo buon funzionamen-to in un contesto cittadino dove la salvaguardia di spazi liberi, si rende necessaria per consentire di formare quelle “terrazze sul Lago” che tanto piacciono a questa Am-ministrazione. Impegnare questa grande proprietà per un qualcosa che abbia a che vedere con qual-siasi genere di insediamento spe-culativo, qualunque possa essere, vorrebbe dire ignorare le volontà di una cittadinanza che in quel luogo non ha mai visto niente altro che il compimento del congiungimento, “in forma solenne”, tra Desenzano e Rivoltella. Del resto, visto che c’è in gestazio-ne la passeggiata a Lago, cosa ci sarebbe di male a pensare ad una specie di Capolinea nel bel mezzo

di questo percorso a Lago che, tra l’altro, ancora sembra privo di una ragion d’essere? Credo che su quell’area nessuno avrà mai modo di costruirci qual-cosa di speculativo. Nella mia im-magine di Città che mi configuro per Desenzano l’utilizzo di questa pregiatissima area non mi riesce di immaginarla altro che libera e aper-ta sul Lago. E così sarà.Credo che nessuno si dovrebbe mai preoccupare se l’Aeronautica Mili-tare resterà senza un compenso per la sua dismessa attività a Desenza-no perché, poi, sarebbe poca cosa rispetto al vantaggio che ne rica-verebbe Desenzano se quell’area la si potesse utilizzare come spazio esclusivamente pubblico.Quando il Comune ne potrà entra-re in possesso? Non lo sappiamo. Quando sarà, sarà. Desenzano ci sarà ancora fra 100 anni e qualcuno avrà modo di pensarci con calma. Nel frattempo, perché non con-centrare le nostre attenzioni sulle opere che da tempo i Desenzanesi si aspettano vengano realizzate? Perché, fra queste, non pensiamo di completare il vecchio Lungo-lago unitamente alla sistemazio-ne dell’area della Spiaggia d’Oro recuperando questi preziosissimi spazi anche al prolungamento della balneazione?Forse questo modello di Città pia-cerà di più.

QUAL È IL MODELLO DI CITTÀCHE CI IMMAGINIAMO PER IL FUTURO?

PIER GIUSEPPE RAMELLA

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L’Osservatorio

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L’OsservatorioAREA

BLUENZO LOIUDICE

Il balletto attorno alla riforma costi-tuzionale che si sta dibattendo da mesi dice che eli-minando i senatori si risparmierebbe

chissà quale cifra, gli esperti di-cono invece che il risparmio ef-fettivo sarà di 60 milioni. Ieri il Movimento 5 Stelle ha presentato in Parlamento una mozione per la riduzione dello stipendio dei par-lamentari del 50%. Sapete come è andata a finire. E’ stato rimandato tutto in commissione in attesa di tempi migliori.Avete capito l’arcano? Se lo dice Renzi è giusto, se lo dicono altri che si possono risparmiare circa 85 milioni ecco che il governo di-venta reticente.Nel governo nato nel lontano 1948 i parlamentari guadagnavano 3 volte un impiegato, ora il parla-

mentare guadagna 10 volte un im-piegato: il solco del rapporto tra la politica e il sentire comune non è mai stato così lontano di come lo è ora.Nel frattempo è impossibile non parlare di immigrazione. Per siste-mare queste persone sempre più numerose i prefetti cercano di re-quisire strutture, come alberghi (é successo a Verona). La gente del luogo ha reagito energicamente e per il momento non se ne farà nulla, ma non vorrei che un do-mani venisse in mente ai prefetti di requisire gli appartamenti sfitti determinando un esproprio della proprietà privata, cosa molto pe-ricolosa, in quanto non si può far pagare i costi di questa immigra-zione selvaggia ai cittadini incol-pevoli delle scelte fatte dai gover-nanti stessi, i quali praticano la politica del dentro tutti, “venghino signori, qui c’è posto per tutti”.

Questi politici non sono in grado di prevedere cosa può succedere in futuro in questo disastrato Pa-ese dove di tutto abbiamo bisogno tranne che di una disgregazione sociale tale da annullare questo stato sociale che con grande sacri-ficio abbiamo realizzato.Serve un buon capitano che porti questa nave di nome Italia fuori dalla tempesta che si deve supe-rare ad ogni costo, in alternativa si chiami il popolo alle urne spe-rando in un ricambio della classe politica attuale che possa dare una speranza di benessere e che fini-sca la spremitura dello Stato nei confronti dei cittadini. Ormai la pressione fiscale è diventata insop-portabile e dalla sua diminuzione dipenderà il nostro futuro, piaccia o no, è l’unica via per lasciare un po’ di euro nelle tasche e rendere più agevole l’attesa di arrivare alla fine del mese senza troppe rinunce.

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Una importante no-tizia ci viene dalla fondazione S. An-gela Merici Onlus per una iniziativa di vasto valore so-

ciale, che porta l’eloquente sintesi: “Alzheimer Caffè Desenzano: un nuovo spazio di cura, un servizio gratuito che offre un aiuto concreto per l’anziano con demenza che an-cora vive al proprio domicilio e per chi di lui si prende cura”.L’iniziativa è stata presentata nei giorni scorsi nella sede della Fonda-zione S. A. Merici, dalla presidente Emilia Bresciani, con l’intervento di eminenti personalità in ambito medico-geriatrico e operatori spe-cializzati.È stato spiegato che si tratta di una iniziativa per sperimentare inter-venti non farmacologici, fornendo informazioni e ricevere supporto, quindi strumenti di prevenzione e promozione della salute nell’invec-chiamento atti a mantenere le capa-cità cognitive e contenere i disturbi del comportamento (Stimolazione Cognitiva, Attività Occupazionale, Pet Therapy, Musicoterapia, etc.).È veramente ampio il programma degli interventi rivolti ai familia-ri, che va da incontri informativi/formativi al supporto psicologico individuale, allo screening della memoria.C’è da ricordare che L’Alzheimer

Caffè – Desenzano aderisce al co-ordinamento degli Alzheimer Caffè della Lombardia Orientale promos-so dal Gruppo di Ricerca Geriatrica (GRG-Brescia).È stato spiegato che lo screening della memoria consiste in una bre-ve valutazione neuropsicologica del funzionamento cognitivo. Lo psicologo (esperto in neuropsico-logia) somministrerà alcuni veloci test per verificare le capacità co-gnitive dell’interessato. Al termine

della valutazione verrà spiegato cosa è emerso e, se del caso, elar-gire preziosi suggerimenti oppure consigliare alcuni accertamenti.Particolare attenzione da parte del numeroso pubblico presente è sta-ta dedicata all’intervento del Prof. Marco Trabucchi del Gruppo di Ricerca Geriatrica di Brescia, e al ruolo degli operatori specializzati. Egli è venuto subito alla praticità del problema dicendo che la lunga vita non deve portare a considera-

ALZHEIMER CAFFÈ DESENZANO: UN NUOVO SPAZIO DI CURA DELLA FONDAZIONE S. ANGELA MERICIInterventi del gruppo di ricerca geriatrica di Brescia e della fondazione Poliambulanza

L’OsservatorioAREA

BLUTULLIO FERRO

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zioni come: “Cosa vuoi mai! Tanto è vecchio!”, e che ciò si verifica anche perché la persona non viene sempre controllata da esperti. Se l’autonomia funzionale è ri-dotta ecco i tanti punti interrogativi, ma mai usare il ter-mine demente, bensì osservare con curiosità, mai usare un timbro di voce negativo di dolore. Il paziente va ras-serenato, accolto con dolcezza, ed è inutile contraddirlo perché non serve a nulla. Bisogna aiutare i famigliari a capire in prima istanza che l’ammalato non deve essere sgridato. Agli operatori il Prof. Trabucchi ha raccoman-dato di amare il paziente, come va amato il proprio non facile lavoro. Ha quindi suggerito di trasmettere l’im-portante messaggio: tolleranza, tolleranza, tolleranza.Egli si è poi espresso contrariato all’impiego di teleca-mere osservatrici, poiché i medici e gli operatori seri non hanno bisogno di controlli. Ad essi va data fiducia nel contesto di un’attività assai impegnativa, delicata, bisognosa di non essere intralciata da inutili tensioni.

Ha fatto seguito l’intervento di Stefano Boffelli della Fondazione Poliambulanza, Istituto Ospedaliero di Bre-scia, che ha parlato del coordinamento degli “Alzhei-mer Caffè” della Lombardia Orientale, in particolare sul manuale di orientamento e cura dei primi risultati del progetto.I lavori si sono conclusi sul tema: “L’esperienza prati-ca” da parte di Marina Zanetti della Fondazione IPS C.Gusmini di Vertova (Bergamo) e con gli altri interventi di Alessandra Rodella del COMIS Cooperativa Sociale Onlus e di Sara Avanzini, Fondazione S. A. Merici Ese-dra cooperativa sociale Onlus.Si tratta di una iniziativa particolarmente sentita e segui-ta a Desenzano, conoscendo le capacità organizzative, operative e l’impegno dedicato al vasto campo dell’as-sistenza sociale da parte della Fondazione S. A. Merici, nello specifico ai tanti problemi che interessano i citta-dini anziani colpiti dall’Alzheimer e le loro famiglie.

Alcune fotografie del convegno tenuto nella sede della fondazione S. A. Merici

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Il secolo XVIII presenta una impor-tante pagina nella storia di Desen-zano e dell’intero lago di Garda. Il Settecento fu l’ultimo secolo per la Repubblica Serenissima e quindi per l’autonomia della Riviera di Salò alla quale con la Quadra di Campagna ap-parteneva Desenzano.All’inizio di quel secolo si ha la guer-ra di successione di Spagna e De-senzano viene occupata dalle truppe imperiali (armata tedesca) che devo-no fronteggiare Francesi e Spagnoli. Molti desenzanesi fuggono via lago con barche sulle quali caricano le loro robe. I saccheggi sono brutali e molte case vengono spogliate di tutto e poi incendiate.Il 30 luglio del 1701 settemila uomini dell’esercito francese impegnano il nemico costretto a ritirarsi verso l’al-to lago. Il grosso delle truppe fran-cesi si attesta sul monte Corno e qui si verifica un duro scontro tra i due eserciti.Tra una battaglia e l’altra la regione gardesana grida la propria neutralità decretata dalla Repubblica Veneta, neutralità che a nulla serve contro saccheggi e vessazioni di ogni tipo operati dai belligeranti.Le truppe imperiali sono al coman-do del principe Eugenio di Savoia (1663-1736), condottiero ed intellet-tuale, considerato uno dei più grandi strateghi militari del suo tempo. A vent’anni già militava nell’eserci-to dell’imperatore Leopoldo I. Lo si ricorda in guerra contro i Turchi nel 1716 quando libera Temesvàr (Timi-soara).

Nel 1701 batte i Francesi a Chiari e nel 1706 libera Torino e viene firmata la pace.In quegli anni si ha l’interdizione dei traffici e dell’importante mercato dei grani, con il paese che vede distrutte le sue antiche mura. Il principe Eugenio a Desenzano al-loggia all’albergo Imperiale Reale, oggi Hotel Mayer, con velieri armati e agli ormeggi nel porto, mezzi che gli servono per raggiungere Salò dove ha sede il suo quartier generale. Ben co-nosceva e preferiva risiedere all’Im-periale Reale albergo poiché era stato governatore della Lombardia e quindi aveva avuto più occasioni di scendere a Desenzano.Le numerose battaglie qui combattute provocarono alla Riviera danni ingen-tissimi, indicibili miserie tanto che la Comunità benacense il 23 gennaio del 1706 inviava a Venezia due suoi rap-presentanti nelle persone di Bernardo Cominelli e Domenico Delai.Nella supplica si legge: “Servirà a provare l’assunto il rammemorare i

due passaggi fatti l’anno 1701 della armata cesarea (imperiale), e l’anno 1703 dalla gallo-ispana: quella nel solo corso di pochi giorni squarciando le Parti più vigorose della Riviera con danno di 140 mila lire; questa doppo occupate per lungo tempo le due terre principali di Desenzano e Gargnano obbligandole ad enormi prestationi di fieno, legno, paglia, spogliandole delle pendenti vendemmie e ferma-to il Mercato, da cui dipende il suo sostegno, ampliando le miserie e re-stringendo l’alimento (...). Servirà di primo soggetto a questa lacrimevole narrativa la sorpresa fatta dalle Genti delle due Comunità della terra di De-senzano, e dagli Alemanni di quella di Salò, con la successiva occupa-zione delle altre, così della superiore come della inferiore Riviera, senza restare una sola Magione nè Tugurio immune dalla molestia della militare licenza”.La supplica elenca ancora abitan-ti cacciati dalle loro case, derubati, spogliati delle botteghe, privati della

di Tullio FerroStoria

Per il lago di Garda, per Desenzano in particolare, il Settecento fu un secolo di gravi avvenimenti

DALLA GUERRA DI SUCCESSIONE DI SPAGNA AL PERIODO NAPOLEONICO

Salò - Guerra di Successione di Spagna - primi anni del ‘700

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numero DUECENTOQUARANTOTTO Storialibertà, demolita un’intera contrada.Il Settecento doveva ancora riservare a Desenzano altre cala-mità, con Venezia che batteva cassa con il pubblico trombetta Bernardino Sandrino “gridare” il pubblico manifesto emesso da Gio Antonio Foscarini, per la Serenissima Repubblica di Venezia, Provveditore di Salò e capitano della Riviera, ma-nifesto che chiedeva 15 mila ducati ai Comuni della Riviera “in moneta corrente di Camera” nel termine di 15 giorni. La richiesta era giustificata dalle “circostanze presenti, dalle quali con estraordinarij, e gravij dispendije attorniata la Pubblica Economia”. Era il 12 dicembre 1744.Altre calamità colpirono Desenzano in quel secolo, quasi an-nunciate 5 anni prima, era il 1695, quando una forte scossa sismica causò seri danni. Le Cronache del tempo parlano della caduta di parte della volta-soffitto della chiesa Parrocchiale.Era il 13 marzo 1764 quando al grido “corriamo a Desenzano” i Valsabbini armati di schioppi, di tromboni, di falci e di spa-de, mossero alla volta di Desenzano seguiti da un convoglio di carri. Quella mattima il Provveditore di Salò, informato del pericolo, inviò un messo con una barca a quattro remi per far sospendere il mercato ormai avviato. Alle nove la banda, con un assalto repentino e violento, invase il mercato. Urla e spari diedero avvio ad un terrore generale. Sotto i colpi dei Val-sabbini cadde il facchino di nome Luna. La medesima sorte toccò a Domenico Mondelli, sbirro del podestà di Lonato. Il saccheggio durò fino alle due pomeridiane, quando i Valsab-bini salparono con tredici barche cariche di grano sottratto di forza ai barcaioli.Sul finire del Settecento inizia il periodo napoleonico (1796-1814) che porta Desenzano ad essere capoluogo del Diparti-mento del Benàco (decreto 3 novembre 1797). Si disse che la decisione alla scelta di questa cittadina a “capitale” fosse stata presa personalmente da Napoleone, dato il carattere liberale di Desenzano in confronto alla condotta per lui reazionaria di Salò.Ma questa è una storia che merita ben altro spazio.

Il principe Eugenio di Savoia Soisson - opera di Jacob van Schuppen – Galleria Sabauda di Torino. A Desenzano nell’au-

tunno del 1701 durante la guerra di successione di Spagna

La partenza del generale Vendôme da Riva del Garda (part.), olio su tela, prima metà del XVIII sec. (Trento, Museo del

Castello del Buonconsiglio). Guerra di successione di Spagna

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Dopo la dominazione longobarda nel territorio di Arco di Trento prese forma il feudalesimo, con le famiglie Seiano e d’Arco che nel XII secolo diventarono vassalle della Chiesa di Trento. I d’Arco, infatti, dopo aver usurpato i diritti della comunità, nel 1186 ottennero dal Vescovo di Trento la prima investitura feudale.In questa famiglia comitale nacque Niccolò d’Arco (1479-1546), un con-te che non fu guerriero bensì uomo di pace, tanto che fu costretto in esilio e visse a lungo a Mantova e a Cavriana ospite dei Gonzaga. Egli fu celebre umanista e poeta latino, cantore di preferenza dei monti e delle valli che sovrastano il lago di Garda, nonché del verde virgiliano fiume: “Si abbel-lirebbe il Mincio d’un bosco odoroso d’allori / e si alzerebbe tra i laghi il canto delle muse”. Saluta quindi il Garda: “E addio, o Benàco, e gioia di trascorrere / sopra una barca tra i suoi lidi amabili, / dove alita il profu-mo dei tuoi cedri! / Io torno alla mia sede, alla mia terra / e a rivedere te, o Brione ombroso...”.Per la verità, un tentativo di avviare

all’arte militare il giovane Niccolò vi fu quando il padre gli dette il co-mando di una compagnia di cavalle-ria, quella del generale Volfango di Furstenberg. Egli, nel 1507, divenne Cavaliere della Chiave d’Oro, vale a dire Gentiluomo di Camera e Consi-gliere Segreto di Carlo V. Ma Niccolò

proseguì nella sua produzione poetica ed ottenne alti riconoscimenti, anche se nel concorso per un componimen-to in onore di Raffaello, morto nel 1520, dovette cedere l’alloro a Pietro Bembo, cardinale e famoso storico di Venezia.L’anno successivo sposò Giulia Gon-zaga, figlia del conte di Novellara, dalla quale ebbe nove figli. Per il po-eta venne poi il giorno della spada, che non mancò di onorare quando fu richiamato dall’imperatore Carlo V. Era la primavera del 1525 e si com-batteva la “guerra rustica”. Succes-sivamente si ritirò per sempre dalle armi, cercando di vivere un’esistenza pacifica ma errabonda tra Arco, Man-tova e Cavriana.Così si lamentava della sua sorte: “Siamo costretti a lasciare l’antica sede ed il dolce tetto e a cercare un ri-fugio esulando tra genti straniere. Ci perseguita tanto la guerra quanto ogni miseria, ogni amarezza”.Del poeta arcense la critica ricorda come suo capolavoro la raccolta di poesie in latino dal titolo “Numeri”, il cui manoscritto originale si trova

di Tullio FerroCultura

Pagine di cultura arcense dal feudalesimo ai giorni nostri

UN VIAGGIO INTERESSANTE DA RICORDARE

L’umanista Niccolò d’Arco(1479-1546)

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CENTOQUARANTASEIESIMA puntata Cultura

custodito nella Civica Biblioteca di Firenze.Quando si compie un giro sul Garda bisognerebbe farsi curiosi pure di particolari che ai più sfuggono.Ad Arco - ad esempio - nel contesto dell’edilizia storico - monumentale, presso la Collegiata sorgono alcuni palazzi che furono dei conti d’Arco, databili alla prima metà del Cinquecento, oggi conosciuti come Palazzo Municipale, Palazzo Marchetti e Palazzo Panni. In via Vergolano sor-ge un antico edificio, forse l’ultima dimora arcense del poeta, dove oggi apre i battenti la caratteristica trattoria “Alla Lega”, così nominata perché l’antico edificio fu anche sede della Lega dei Contadini. Varcato il porto-ne d’ingresso ci si trova in un cortiletto dove si respira un’aria d’altri tempi e dove è possibile ammirare un ci-clo di affreschi cinquecenteschi con scene cavalleresche e di battaglie. Al piano terreno si trova una vasta sala con soffitto a botte affrescata con scene mitologiche e motivi araldici dei conti d’Arco, dei Cles, dei Wolkenstein, dei Malaspina e dei Trauttmansdorff.Sulla parete destra spicca un grande ritratto qui comune-mente ritenuto di Niccolò d’Arco, anche perché, inseguen-

do le vicende della storia locale, questa stanza è ricordata come lo studio del poeta, dove egli probabilmente scrisse: “Io sempre tornerò tra voi e i vostri / recessi occulti e mai potrò obliarvi, / sia ch’io soggiorni a Cavriana o a Riva / che ride amena ai flutti del Benàco”.Arco non è stata soltano città di sovrani, di principi, di ar-ciduchi e di conti. Qui nacquero e operarono alcuni grandi artisti, a cominciare da Giovanni Segantini (Arco, 1858 - Maloja, 1899). Pittore insigne, dapprima verista, passò poi al divisionismo interpretando con lirica sensibilità e intensità cromatica la poesia del paesaggio. La sua pittura, pertanto si carica di significati simbolici nella contempla-zione di verità ideali. È una ricerca che lo affianca a Gu-stav Klimt e alla Secessione.“Mi sveglio con le montagne davanti a me illuminate di sole ed esse accendono il mio cuore che s’era addormen-tato con me nella notte. Il cielo è dipinto sempre azzurro ad Arco”. Così scriveva Gino Bonicchi (Macerata 1904 - Arco 1933) il pittore conosciuto come Scipione, uno dei più importanti esponenti della “Scuola romana”, che per quasi due anni soggiornò presso il Sanatorio S. Pancrazio. In questo isolamento, e quando la malattia gli concedeva qualche tregua, l’artista dipingeva, disegnava, pregava, si arrabbiava, rifletteva con la penna: “Sembra proprio un posto benedetto da Dio”. In quel tempo, e ormai da dieci anni, d’Annunzio si trova nella vicina Gardone e a Sci-pione viene facile il commento: “Il Vate mica è micco: a Gardone con tutto questo sole di queste giornate è cosa meravigliosa”.Di Albrecht Dürer, ad Arco nel 1495 e nel 1505, non ci siamo dimenticati. Lo rivisitereremo presto con adeguato spazio.Niccolò d’Arco, l’antico poeta di questa terra, un dì pro-mise, senza più timore dei barbari: “...celebreremo con canti lirici / l’Augusto e la sua eccelsa gloria / presso le acque del nostro Sarca”.Oggi alla sua foce, invece, accorrono a migliaia i giovani “poeti del vento”, gli amanti del windsurfing.

Veduta di Arco - opera di Albrecht Dürer al museo del Louvre - Maggio 1495

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Anche quest’anno il Comune di Pe-schiera ha voluto rinnovare l’oppor-tunità per tutti i ragazzi dai 18 ai 25 anni attraverso il progetto giovani attivi: da ormai 3 anni studenti di università e superiori possono infatti calarsi nei panni di mediatori turisti-ci-culturali adibiti all’accompagna-mento degli ospiti attraverso i luoghi d’interesse della città. I partecipanti al progetto sono stati coinvolti in tre diverse attività:• La prima è l’Info Point, attivo tre giorni a settimana e collocato in cen-tro, dove i ragazzi si dedicano ai tu-risti fornendo informazioni utili su attività ed eventi ai quali partecipare durante il soggiorno.• L’altra importante attività che viene svolta è quella dei mediatori turistici, che prevede l’accompagnamento del-le persone attraverso un tour a offerta libera della durata di un’ora. Grazie ai percorsi ideati autonomamente dai ragazzi, in base a ricerche autonome e racconti delle guide esperte, gli ospi-ti vengono condotti attraverso luoghi storici e ambienti naturali di assoluta bellezza, il tutto condito da racconti e curiosità storiche proprie di quei po-sti.Infine quest’anno è stato ideato an-che un ruolo di supporto all’interno del Museo della Pesca, dove uno o due giovani tutte le domeniche si de-dicano ad accompagnare i visitatori attraverso le diverse aree e i reperti presenti nella struttura.Da giugno a settembre, diversi gio-vani hanno avuto l’occasione di met-

tersi in gioco nelle vesti di operatori turistici, grazie alla quale hanno po-tuto inoltre godere di un percorso for-mativo di natura storico-culturale che ha consentito lo sviluppo di tecniche di comunicazione e relazione con il turista, oltre che il consolidarsi delle collaborazioni con le diverse realtà culturali della zona.Non sono sicuramente mancate opi-nioni favorevoli riguardo alla riuscita del progetto, sia da parte di ospiti e associazioni varie, sia da parte degli stessi ragazzi partecipanti: è stata in-fatti sollecitata da parte di molti l’i-dea di proseguire con le visite guidate anche durante i mesi invernali, unita alla volontà del Museo della Pesca di proseguire la collaborazione con i

giovani operatori anche oltre alla nor-male durata dell’attività.È inoltre tradizione che alla fine del progetto estivo venga organizzato un viaggio di 3-4 giorni con tutti i parte-cipanti, per scoprire e conoscere di-verse realtà attive in ambito sociale: negli ultimi anni i ragazzi hanno po-tuto toccare con mano situazioni e re-altà presenti in tutta Italia, tra le quali ricordiamo il progetto “Addiopizzo” presente in Sicilia, l’associazione onlus “Periferie al Centro” attiva a Firenze e la cooperativa di Finanza Mutualistica e Solidale “MAG6” di Reggio Emilia.

Mattia Francesconi

Il progetto Giovani Attivi offre opportunità per ragazzi dai 18 ai 25 anni

DA STUDENTI UNIVERSITARIA MEDIATORI TURISTICI

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Le pagine di DESEN

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e lo scorso anno furono 12 mila quest’anno sono stati 16 mila i visitatori, di tutte le età, che hanno varcato l’ingresso alla “cittadella” Lego® al-

lestita nel castello di Desenzano del Garda nel fine settimana del 29/30 ot-tobre.“Mattoncini in castello”, evento or-ganizzato dal Comune di Desenzano (Assessorato alla Cultura) in collabo-razione con l’Associazione Desenza-no Sviluppo Turistico e Cremona Bri-cks, ha quindi fatto sgranare gli occhi ai più piccoli, tra migliaia di pezzi co-loratissimi, diorami di piccole e gran-di dimensioni e uno spazio gioco – al-lestito in una tensostruttura nel cortile interno – in cui hanno potuto costruire in libertà navicelle spaziali, missili e altre creazioni, per partecipare al con-corso ideato da Cremona Briks.

Tanti i “plastici” in mostra, ispirati ai più diversi temi: pirati, stadio, Egizi, Star Wars, città e trenini vintage con pezzi originali anni ’60 e ’70 e un su-per diorama di 2 x 6,6 metri a tema medievale, ambientato in una roc-

ca del 1200 con tanto di torri, mura merlate e draghi. Migliaia di oggetti da collezione tra omini, macchinine, astronavi, imbarcazioni, vegetazione e accessori vari.

Oltre 16mila i visitatori alla seconda edizione

MATTONCINI IN CASTELLOALTRO GRANDE SUCCESSO

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Continua

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FOCUS

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L’ASSESSORE SOCCINI:OTTIMI RISULTATI E ORGANIZZAZIONE PERFETTA

“Lo scorso anno la manifestazione “Mattoncini in Castello” ha avu-to grande successo e quest’anno l’abbiamo riproposta con ottimi risultati. L’orario prolungato e poche code sia sabato che dome-nica, grazie a una migliore orga-nizzazione, hanno richiamato oltre 16mila persone e coinvolto centi-naia di bambini tra laboratori, con-corso creativo e mostra. Un vero successo, bissato con l’evento di Halloween del 31 ottobre, che ha registrato il tutto esaurito, sempre in castello”.

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i rinnova nella Stagione concertistica 2016/2017 l’impegno e lo slogan che hanno accompagna-to le edizioni precedenti “Musica per la città, una

città per la musica”.La quinta stagione sarà inaugurata il prossimo sabato 5 novembre alle 21 con il concerto in Duomo, primo di nove appuntamenti a ingresso libe-ro, con l’Orchestra di Padova e del Veneto e il direttore e violoncello solista Enrico Bronzi. Il programma si concluderà l’8 aprile 2017 con il tradizionale concerto di Pasqua nel-la Chiesa di San Michele a Rivoltel-la, quest’anno con il violino solista Gernot Winischhofer e l’Orchestra Antonio Vivaldi diretta da Lorenzo Passerini. Anche nella quinta edizione, la dire-zione artistica è affidata al maestro Andrea Mannucci, direttore del NED Nuovo Ensemble Desenzano, orche-stra di qualità, protagonista di vari concerti in cartellone. La nuova stagione si avvia for-te dei dati della passata edizione, 2015/2016, che ha registrato il “tutto esaurito” in quasi tutti i concerti, rag-giungendo complessivamente 2.900 persone (il dieci per cento della po-polazione residente, molto più di una élite cittadina). I nove eventi musicali hanno richiamato in media 320 spet-tatori, con punte di 600 presenze per ogni concerto in Duomo.

L’edizione 2016/2017 si annuncia an-cora più spettacolare delle preceden-ti, offrendo un equilibrato mix tra in-terpreti affermati, giovani emergenti e orchestre sinfoniche e, al centro della stagione, la grande esecuzione della IX Sinfonia di Beethoven nel Concerto di Natale in Duomo, sabato 17 dicembre alle 21. Un vero e pro-prio evento per la comunità: quattro cori del territorio, il Ned Ensemble allargato a 60 professori d’orche-stra, quattro prestigiosi solisti diretti dal M° Andrea Mannucci. Il grande capolavoro terminerà con l’Inno alla Gioia per testimoniare la fratellanza, la solidarietà tra le genti e tra i popoli.

Due nuove date fanno capolino nel cartellone 2016/2017: un concerto in prossimità di San Valentino, il 12 feb-braio alle 17 nell’Auditorium Andrea Celesti, protagonista l’Ensemble vo-cale Kairòs accompagnato dal NED Ensemble. Mentre per la festa patro-nale di Sant’Angela Merici sabato 28 gennaio nella Chiesa di S. Ange-la Merici alle Grezze suonerà Paolo Guidoni, violino solista, con l’Orche-stra d’archi NED Ensemble diretta da Andrea Mannucci. Per la festa della donna, invece, il 12 marzo alle 17 sul palco dell’audito-rium Celesti si esibiranno le soliste del NED.

La quinta stagione concertistica in Duomo

MUSICA PER LA CITTÀUNA CITTÀ PER LA MUSICA

S L’orchestra di Padova e del Veneto

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• Concerto inaugurale Sabato 5 novembre ore 21Duomo di Desenzano del GardaOrchestra di Padova e del VenetoDirettore e violoncello solista Enrico BronziMusiche di A. Salieri, F.J. Haydn, F. Schubert.

• Concerto cameristicoDomenica 20 novembre ore 17Chiesa di San Giovanni a CapolaterraTrio del GardaMusiche di J.S. Bach, F. Schubert, J. Brahms, C. Debussy.

• Concerto di S. Cecilia Domenica 11 dicembre ore 16 Palestra scuola “Catullo”Ente Filarmonico - Banda CittadinaDirettore Guido PoniMusiche di autori contemporanei per Banda.

• Concerto di NataleL.V. Beethoven IX Sinfonia Op. 125 in re minoreSabato 17 dicembre ore 21Duomo di Desenzano del GardaCoro S. Maria Maddalena - Corale Ars Nova - Coro gio-vanile Acanthus - Corale Santa GiuliaSoprano Nadia Engheben - Mezzosoprano Romina Tomasoni - Tenore Ivan Defabiani - Basso Luke Millugja. Orchestra NED EnsembleDirettore Andrea Mannucci.

• Concerto per S. Angela MericiSabato 28 gennaio ore 21 Chiesa di S. Angela Merici alle GrezzeViolino solista Paolo GuidoniOrchestra d’archi NED EnsembleDirettore Andrea MannucciMusiche di A. Vivaldi, A. Mannucci, O. Respighi, P.I. Tchaikovsky

• Concerto per San ValentinoDomenica 12 febbraio ore 17Auditorium Andrea CelestiEnsemble vocale KairòsNED EnsembleMusiche di E. Morricone, L. Bernstein, N. Rota, G. Puccini, E. Lecuona

• Recital pianistico Domenica 26 febbraio ore 17Auditorium Andrea CelestiPianista Maurizio BagliniMusiche di M. Schumann, F. Listz, M. Mussorgsky

• Concerto per la festa della donnaDomenica 12 marzo ore 17Auditorium Andrea CelestiLe soliste del NED EnsembleMusiche di C. Franck, L.V. Beethoven, G. Puccini, D. Shostakovich

• Concerto di Pasqua Sabato 8 aprile ore 21Chiesa di San Michele Arcangelo - RivoltellaViolino solista Gernot Winischhofer Orchestra Antonio VivaldiDirettore Lorenzo PasseriniMusiche di F. Mendelssohn, P.I. Tchaikovsky

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Il calendario inizia il 5 novembre per concludersi l’8 aprile

NOVE CONCERTI DA ORAFINO A PASQUA

L’orchestra NED Ensemble

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iprende l’attività dello storico teatro Alberti. almeno così pare. Perché la storia recente di questo storico teatro è alquanto travagliata: era stato affittato, ma dopo alti e bassi il lo-cale era stato definitivamente abbandonato dall’ultima gestione circa due anni fa, poco

prima della stagione turistica, lasciando «orfano» il centro storico di Desenzano.Adesso si riparte, tutto nuovo: completamente ristrutturato, con la messa a norma di arredamenti e attrezzature e un im-pianto scenico rinnovato, per ospitare spettacoli e manifesta-zioni di ogni tipo. Il teatro “Alberti” fu fondato all’inizio dell’Ottocento da An-drea Alberti, podestà di Desenzano dal 1810 al 1816, sui ru-deri del convento di Santa Maria.Per il progetto il podestà ricorse ai più famosi architetti e sce-nografi dell’epoca, Perego e Sanquirico, i quali avevano col-laborato anche alla realizzazione della Scala di Milano.Il teatro “Alberti” aveva la sala a ferro di cavallo, con due ordini di palchi e fu inaugurato nel gennaio del 1815.Successivamente è decaduto ed è stato trasformato in cine-

matografo.Attualmente di proprietà di Patrizia Bergamaschi attraverso la “Società del Teatro Andrea Alberti srl”, è stato trasformato in ristorante con intrattenimento da una felice intuizione di Ottavio Ferri e Gianni Togni a cui è stata affidata la gestio-ne dal 2005. Nel 2012 Fingiochi spa (gruppo Preziosi), dal-la esplicita volontà del suo presidente Enrico Preziosi, ne ha rilevato la gestione con la società REP srl fino a marzo 2014 (da Wikipedia).

Dopo vicende travagliate adesso riparte, tutto nuovo

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ll’Auditorium Celesti dal 25 novembre 2016 all’8 marzo 2017 va in scena la stagione te-atrale invernale. Una collaborazione con il

CTB con il sostegno di Regione Lombardia.Prosegue il progetto “Circuiti Lom-bardia Spettacoli dal vivo”, promosso da Regione Lombardia a sostegno del sistema teatrale lombardo, dell’inno-vazione dei linguaggi teatrali e della contaminazione di diverse forme di spettacolo. Al circuito “Impronte Teatrali”, di cui Brescia è ente capofila, aderisce an-che il Comune riconoscendo il valo-re della direzione artistica affidata al Centro teatrale bresciano e integran-do la proposta di tre spettacoli del CTB con due altre rappresentazioni.Una stagione teatrale a due mani, con l’aggiunta di due spettacoli, il 2 di-cembre e l’8 marzo, selezionati fra

quelli di altre compagnie del territo-rio. Per il Comune questa è la terza ras-segna teatrale annuale e, come ricor-da l’assessore alla Cultura Antonella Soccini: «Impronte teatrali si aggiun-ge al tradizionale cartellone prima-verile e agli appuntamenti estivi in castello, accrescendo l’offerta cultu-rale della nostra città e offrendo ai de-senzanesi più alternative per il tempo libero, che anche durante l’autunno/inverno spazia dalla musica, con la stagione concertistica, al teatro fino al cinema d’essai».Ingresso: biglietto intero 8 euro, ri-dotto 5 per minori di 18 anni e mag-giori di 65.Prevendita presso l’Ufficio Cultura. IL PROGRAMMA:• Venerdì 25 novembre 2016Teatro Laboratorio “La libertà (non è star sopra a un albero)”Un omaggio al signor G.Di e con Sergio Mascherpa

• Venerdì 2 dicembre 2016Teatro poetico di Gavardo“Bella senz’anima”Spettacolo comico in dialetto brescianoDi John Comini - Con Paola Rizzi.• Venerdì 13 gennaio 2017Centro Teatrale Bresciano“Mi sono fermata a Lady Macbeth”Eroine ed eroi shakespeariani per voce femminile.Di e con Lucilla Giagnoni - Musiche Paolo Pizzimenti.• Venerdì 24 febbraio 2017 PEM habitat teatrali“Meglio tarde che mai”Spettacolo comico musicaleDi Rita Pelusio, Franca Pampaloni e Luz Pierotto - Con Franca Pampaloni e Nicanor Cancellieri.• Mercoledì 8 marzo 2017Progetti e Regie“Piccoli deliri in rosa”Spettacolo per la festa della donnaDi e con Laura Mantovi - Chitarra e voce Ombretta Ghiaini.

ALa terza rassegna invernale dal 25 novembre

CINQUE SPETTACOLI TEATRALIALL’AUDITORIUM CELESTI

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a sicurezza innanzitut-to. Viviamo anni in cui i cittadini non si sento-no più sicuri, né in casa né fuori. Furti, rapine, scippi, truffe sono, pur-

troppo, notizie quotidiane. Non sono sufficienti le forze dell’ordine per di-fendere la popolazione dalla micro-criminalità che opera dappertutto, nei piccoli centri come nelle grandi città. Non ci sentiamo più sicuri né per le strade né fra le pareti domestiche.In aiuto alle forze dell’ordine ci sono le telecamere che registrano quanto avviene.Da qui l’intensificarsi del numero dei dispositivi elettronici nei punti rite-nuti più a rischio. A Desenzano già sono operative 47 telecamere, non bastano, quindi il co-mune, visto che dalla Regione non ar-rivano risorse (è rimasto escluso per

un soffio dal bando sicurezza), il co-mune ha deciso di fare da sé e di met-tere in bilancio 160mila euro, proprio per prolungare la rete di occhi elettro-nici, tra i pro e i contro dei consiglieri dell’opposizione che chiedono, per esempio, l’installazione nelle zone più sensibili, come chiese e ospedali, tecnologicamente più nuove rispetto a quella in azione oggi.Secondo il rapporto Istat negli ulti-mi anni, i reati contro il patrimonio sono aumentati in parte anche per ef-fetto della crisi: furti, rapine, truffe, estorsioni, spaccio di sostanze stupe-facenti, usura, ricettazione, ecc. sono aumentati a partire dal 2010.Tra i reati denunciati sono, in parti-colare, i furti in abitazione ad avere avuto un’impennata nel 2012, con un aumento del 40% rispetto al 2010. Tale forte incremento riguarda tutte le ripartizioni: dal 30% in più nel bien-

nio nel Nord-ovest, al 52% nelle Isole e il 61% nel Nord-est. Anche gli scip-pi sono in crescita rispettivamente del 40,5% e del 28,6% se confrontati con il 2010; i primi aumentano in tutte le ripartizioni, con valori compresi tra il 52,9% del Nord-ovest e il 28,4% del Centro. Crescono nell’ultimo anno anche le truffe e i delitti informatici denunciati (21,2%). Al contrario, i furti di veicoli non hanno subito im-portanti variazioni. Le rapine denunciate sono tornate a crescere dal 2011, raggiungendo quota 42.631 nel 2012. Sono soprat-tutto aumentate le rapine in abitazio-ne (del 22,1% tra il 2011 e il 2012 e del 65,8% dal 2010), le rapine in strada (del 25,7% dal 2010) e quelle effettuate negli esercizi commerciali (+20,7% dal 2010), mentre il trend è ancora in diminuzione per le rapine in banca (5%).

LIl comune fa da sé in mancanza del finanziamento regionale

CENTOSESSANTAMILA EUROPER LE NUOVE TELECAMERE

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Un evento pensato per il divertimento di tutta la famiglia, con un programma ricco di iniziative quello organizzato dalla concessionaria Fioletti nella rinnovata sede di De-senzano sabato 22 ottobre. Una giornata di prove gra-tuite, che ha consentito ai partecipanti di diventare pro-tagonisti, grazie ai test drive su Mustang o Fiesta ST o Focus St. Dalle 9 alle 17, infatti, è stato possibile sedersi alla guida di queste potenti vetture, provando l’emozione di scatenarne tutti i cavalli. Parallelamente anche soddisfare il palato è stato soddi-sfatto, con un ricco aperitivo offerto dalla concessionaria, seguito dalla merenda per famiglie con assaggi di pro-dotti locali curati e presentati dalla Strada dei Vini e dei Sapori del Garda, per continuare con la grande castagna-ta e l’happy hour in collaborazione con il Teatro Alberti di Desenzano.Vasto anche il programma di animazione previsto per la giornata, grazie alla collaborazione con l’Associazione Pro Desenzano; a partire dalle 14, infatti, i presenti hanno potuto partecipare a lezioni dimostrative di “tecniche di cammino”, calcio di precisione con pallone di gomma-piuma, tiri liberi a canestro, tiro con l’arco e altre sfi de di abilità e precisione.

Non è mancato nemmeno l’accompagnamento musicale. La festa, infatti, è stata animata dalla musica allegra e friz-zate proposta dai First Aid e dai gruppi selezionati dalla Scuola di Musica del Garda.Insomma un evento imperdibile che è riuscito ad attira-re l’attenzione di numerosissimi appassionati di motori e non solo…

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opo gli eventi sismi-ci delle ultime ore, l’amministrazione comunale rinnova la solidarietà alle popolazioni colpite

del Centro Italia e ricorda ai concitta-dini la sottoscrizione comunale, aper-ta lo scorso agosto e prorogata fino al 30 novembre.«Alla commozione deve subito se-guire l’azione e in questo nostro agire dobbiamo essere tutti uniti – dichiara il sindaco desenzanese Rosa Leso –. Uniamoci tutti in un grande abbrac-cio di solidarietà ai paesi così dura-mente colpiti ed esprimiamolo con i fatti la nostra vicinanza». «Affideremo quanto raccolto nella città di Desenzano direttamente ai sindaci dei paesi più colpiti – conti-nua Leso – perché sono i primi con

cui i cittadini si rapportano e che co-noscono realmente le esigenze dei loro territori e delle loro comunità. Chiediamo ad associazioni e gruppi desenzanesi di unirsi, per poter dare un supporto ancora maggiore a chi in questi giorni ha perso tutto». Per partecipare alla sottoscrizio-ne, è possibile effettuare un bo-nifico sul conto corrente del Comune di Desenzano (IBAN IT14G0503454462000000044424)

oppure di fare il versamento alla Te-soreria comunale presso lo sportello del Banco Popolare in piazza Matte-otti a Desenzano, specificando la cau-sale “Aiuto ai terremotati dell’Italia centrale”.La Polizia locale aveva già comuni-cato lo scorso agosto alla Regione Lombardia - Direzione Generale del-la Protezione Civile la disponibilità a inviare in loco proprio personale, come già fatto in occasione del terre-moto all’Aquila nel 2009. Ha inoltre offerto la propria dispo-nibilità a raccogliere, stoccare e tra-sportare materiali di prima necessità come coperte / vestiario intimo e cal-ze / prodotti per l’igiene personale, coordinando il lavoro delle associa-zioni desenzanesi. Un impegno che si rinnova dopo l’emergenza delle ultime ore.

DDopo gli eventi sismici dei giorni scorsi

PROSEGUE LA SOTTOSCRIZIONEA FAVORE DEI TERREMOTATI

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Ha riaperto la farmacia comunale di via Togliatti, colpita l’8 agosto scorso da un incendio che aveva danneggiato gravemente i locali e distrutto quasi tutti i farmaci e pa-rafarmaci.Terminati i lavori di bonifica dei locali e di ripristino degli impianti, è stata acquisita l’agibilità dell’edificio. Dopo aver rifornito il magazzino, e con la presa d’atto da parte dell’ATS, da lunedì 24 ottobre si sono riaperte le porte, qui lavorano tre farmaciste e una commessa.“Sono soddisfatta – dichiara il sindaco Rosa Leso – che la nostra farmacia possa tornare in piena attività, garan-tendo subito ai cittadini un servizio di utilità pubblica. Ringrazio la presidente della DASS Anna Berti, il nostro ufficio tecnico e tutto il personale che si è impegnato per questo risultato”. L’orario di apertura è rimasto invariato: - dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 - sabato dalle 8.30 alle 12.30Si segnala, con l’occasione, che è stato indetto dalla DASS un concorso pubblico per l’assunzione n. 2 Far-macisti collaboratori a tempo indeterminato e a tempo parziale. Le domande si presentano entro il 17 novembre.

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Nove anni, riccioli biondi, una splendida voce. La picco-la desenzanese Martina Cerutti è tra i finalisti del talent riservato ai bambini e ragazzi di età compresa fra i 5 e i 16 anni.Per sentirla e vederla chi non la conosce ancora può sinto-nizzarsi a novembre su La 5 su «Tra sogno e realtà».Le selezioni sono avvenute quest’estate nelle piazze italia-ne. Martina ha superato il primo step con «Meraviglioso amore mio» di Arisa e, un mese fa alle prefinali di Abano Terme, la giuria (composta dalla cantante Silvia Salemi, dal ballerino di «Amici» Josè Perez e dall’attrice Simona Borioni) l’ha applaudita nell’interpretazione di «Je Vole»,

brano francese cantato da Louane Emera per la colonna sonora del film «La Famiglia Bélier».Ora, dal 2 novembre, sotto i riflettori di Mediaset, dovrà affrontare le ultime fasi del programma condotto da Fran-cesco Capodacqua, già allievo di «Amici»: in-out, semi-finali e finalissima. Il talent si svolgerà ancora ad Abano che per l’occasione verrà invasa da bambini e ragazzi con la passione per il canto, il ballo, la recitazione e le acro-bazie.La piccola desenzanese ha superato anche l’audizione al Tour Music Fest dedicato alla musica emergente e a fine anno dovrà affrontare altre selezioni a Roma.

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naugurato il 30 ottobre, con uno spettacolo tea-tral-musicale da tutto esaurito, il pattinodromo di Rivoltella da poco riqualificato. È andato in scena nel pomeriggio “A come amore. Una le-zione sull’Amore con la ‘A’ maiuscola”. Melodie intramontabili, evergreen, canzoni e arie d’amo-

re di tutti i tempi, accompagnate dalla Banda cittadina e interpretate dalle voci del Magico Baule. Un evento di successo (circa 400 persone) che ha inaugurato la recente riqualificazione del pattinodromo rivoltellese. Nei mesi scorsi, l’amministrazione comunale aveva infatti provve-duto a sostituire il precario telo perimetrale con vetrate scorrevoli, garantendo alla struttura sicurezza, confort termico e maggiore prestigio.

Lo spettacolo brillante, molto apprezzato dal pubblico sia per il tema, i costumi e la musica sia per la bravura degli interpreti, ha consentito all’amministrazione comunale di sperimentare una nuova location, che, visto il risultato più che positivo, potrà ospitare prossimamente altre manife-stazioni musicali o teatrali della città.Il Comune ringrazia gli sponsor che hanno reso possibile l’evento e ricorda il primo appuntamento della Stagione concertistica desenzanese 2016/2017: sabato 5 novembre alle 21, in Duomo, con l’Orchestra di Padova e del Veneto e il direttore e violoncello solista Enrico Bronzi; saranno eseguite musiche di A. Salieri, F.J. Haydn e F. Schubert.

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IInaugurato con uno spettacolo da tutto esaurito

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iINFORMAZIONE COMMERCIALE

Sono passati poco più di quindici giorni dall’apertura del secondo punto vendita di “Sfusi di Vini & Affi ni” a Desenzano, ma già si può parlare di successo. La nuova apertura, infatti, ha attirato l’attenzione di tantissime persone, avvicinando sia bevitori esperti sia bevitori curiosi. Due punti vendita molto simili e guidati dalla stessa fi losofi a, che si differenziano però per alcuni dettagli d’impostazione: • la vineria in via Cavour – comoda da raggiungere e dotata di un ampio parcheggio privato - rappresenta la bottega di una volta, infatti propone 26 tipi di vino sfuso diversi, oltre all’offerta di oltre centocinquanta etichette;• l’enoteca letteraria ubicata in via Castello 130 – 132, nel cuore di Desenzano, invece, propone “solo” 18 tipi di vino sfuso, oltre alle numerosissime etichette pregiate sia italiane che francesi. La differenza tra i due punti vendita è che in quello di via Cavour si può degustare tutto quello che è in vendita, dal vino, ai salumi, dai prodotti tipici italiani ai formaggi, mentre in via Castello si può degustare del

vino comodamente seduti e, perché no, consultando le diverse guide di settore per scoprire l’evoluzione (o non evoluzione) del prodotto in questione. In loco, infatti, è presente una piccola libreria a tema enologico, a disposizione della clientela che ama approfondire e verifi care personalmente ciò che sta acquistando.“Bere bene al giusto prezzo – ricorda Aldo, esperto e consulente di vini – è possibile in entrambi i punti vendita, dove il personale preparato e qualifi cato sarà in grado di portarvi alla scoperta di questo interessante mondo. Sia che si tratti di vino da tutti i giorni, sempre e comunque di qualità, sia che si tratti di vino di “etichetta” da stappare nelle grandi occasioni e non solo”.In entrambi i punti vendita, inoltre, al buon vino si accompagna una vasta selezione di prodotti gastronomici artigianali di altissima qualità, dalle paste ai sott’oli, dai salumi ai formaggi, provenienti da diverse regioni d’Italia, tra cui la Sicilia, la Campania, la Calabria e la Puglia, oltre a prodotti locali provenienti dalle zone del Garda.

Grande successo per l’apertura dell’enoteca letteraria di Sfusi di Vini & Af� ni in via Castello 130 – 132 a Desenzano,

che amplia l’offerta dell’ormai noto punto vendita di Via Cavour

UN PARADISO PER GLI AMANTI DEL BUON VINO E NON SOLO

• Via Cavour 22 (viale della stazione) • Via Castello 130 – 132

Desenzano del Garda - Tel. 030 524 0347 Aperture: tutti i giorni dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21

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AREABLU

DESENZANO DEL GARDA via Roma 69, 25015 Desenzano del Garda BS | LONATO DEL GARDA via Albertano da Brescia 68, 25017 Lonato BS | CASTIGLIONE DELLE STIVIERE via G.Mazzini 11, 46043 Castiglione delle Stiviere MN

estate è ormai un vago ricordo, i turi-sti se ne vanno, re-sta la nostalgia delle giornate calde, as-solate, la bella De-

senzano si svuota. Le giornate grigie, piovose spingono la gente nei centri commerciali, chiusi, riscaldati, pro-tetti dalla pioggia, parcheggi gratuiti e vicini agli ingressi. E i negozi del cen-tro restano vuoti. Un problema annoso che ad ogni fine stagione si rinnova. Si cercano soluzioni, si discute sul

da farsi, si fanno progetti, ma contro la concorrenza dei centri commer-ciali ancora non si sono trovate idee. Il piccolo commercio tenta in mille modi di tener testa alla forza del mega (coinvolge non solo il centro storico di Desenzano) che si allarga dappertutto, nelle periferie urbane, ma nessun sin-daco ferma la rete dei “mega” sempre più grande, sempre più attrattiva.Ogni serranda, ogni bottega che chiu-de definitivamente è un pezzo di vita comunitaria di un luogo che finisce. Ma pensare che i piccoli negozi pos-

sano “resistere” alla concorrenza (dei prezzi, ma a volte anche della qualità) dei centri commerciali, dei cosiddet-ti “outlet”, è cosa assai ardua, forse vana. Per salvare la piccola bottega sono necessari costi bassi. Signifi-ca affitti abbordabili (la vera piaga di chi vuol intraprendere un’attività commerciale adesso) e meno tasse. Su questo le istituzioni pubbliche, dai Comuni alle Regioni, al Governo possono fare molto, perché le piccole botteghe sono la vita di un centro sto-rico, di un quartiere.

DesenzanoFOCUS

L’D’inverno si fa più forte la concorrenza dei centri commerciali

CON LA FINE DELL’ESTATELE BOTTEGHE SOFFRONO

DESENZANO DEL GARDA

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A Desenzano del Garda, fi no a qualche tempo fa, cosa fosse un vero bistrot alla francese non tutti lo sapeva-no. Le Bistrot des Fous non è un semplice Caffè, non un semplice ristorante. È un locale raffi nato, equilibrato e tutto da scoprire. Aperto fi no a mezzanotte. Ma nessu-no vi spedirà a dormire se vi presenterete o vi fermerete qualche minuto dopo la fatidica ora di Cenerentola.In primavera e in estate l’ideale sono i tavolini all’aperto e quando arriva il freddo è il momento degli interni, con i confortevoli spazi e gli angoli intimi di questa sorta di ca-fe-chantant con vista sulla penisola di Sirmione. Arredamento di gusto, allestito perlopiù con mobili vin-tage riutilizzati e rinnovati con creatività, a cominciare dal bancone del Novecento dietro il quale Tiziano, bartender del bistrot, vi accoglie sempre col sorriso. Perfi no quan-do quelli che attendono le sue birre esclusive, i suoi equi-librati cocktail o i suoi liquori sono davvero in tanti. Ed è l’aiuto della compagna di vita e di lavoro, Simona, alleata irrinunciabile, a non far svanire quel sorriso.Ma la gentilezza, essenziale per chi vuol conquistare il pubblico, da sola non basta. A fare la differenza sono i tocchi di classe. Dalle esperienze di viaggio di Tiziano e soprattutto da un’incolmabile passione per il lavoro di ri-storatore, a Le Bistrot des Fous si fa conoscenza con una ricercata selezione di vodke, giunte a Desenzano da di-verse regioni della Russia. Distillati pregiati, alcuni dei quali è impossibile trovare in altri locali italiani. È anche con la sua vodka dal massimo grado di purezza, che Tizia-no miscela molti dei suoi irripetibili cocktail. Da tenere in seria considerazione un’ottima scelta di birre alla spina e artigianali in bottiglia.Per quanto riguarda i piatti proposti dal bistrot desenza-nese grazie alla passione per la cucina di Simona, molto apprezzati – sia come aperitivo sia come parte di un pa-sto in piena regola - sono i taglieri di salumi e formaggi. Poi, tra altre varianti, val la pena di assaggiare i tortelli con radicchio e speck, le acciughe del Mar del Cantabrico, la gran tagliata di Simona, e tante altre golose prelibatezze. Non mancano vini di un certo pregio con etichette di can-tine locali. Ma un altro tocco esclusivo, di quelli che fanno tornare il cliente, è il vassoietto di patate des fous (dei fol-li), preparato con tuberi di alta qualità provenienti dall’A-bruzzo. Le patate sono tagliate sotto forma di una sottilis-sima spirale e poi tuffate nell’olio bollente per non più di trenta secondi, il tempo suffi ciente perché raggiungano la perfetta croccantezza. Non c’è da preoccuparsi se fi ni-scono in fretta: senza che ve ne rendiate conto ne avrete subito un’altra porzione sul tavolo.

Che cosa rende ancor più particolare Le Bistrot des Fous? Non è solo un locale ‘sottovoce’, intimista, rifl essi-vo e – perché no? – romantico. Da Tiziano e Simona, gra-zie agli ampi spazi offerti dal piano soppalcato della strut-tura, è possibile organizzare ritrovi ricorrenti tra amici e colleghi, oppure serate a tema come l’AperiTango, come La chiave di Gaia (stuzzicante incontro di educazione ses-suale in programma il 17 Novembre). E ancora serate jazz con la bravissima Jazzica Rabbit (in programma il 18 No-vembre) e il cosiddetto ‘terzo tempo’ del rugby, come quello programmato con regolarità, dopo ogni partita, dalla locale squadra dei Calabroni di Desenzano.Le Bistrot des Fous è un locale nuovo, che trasmette il pia-cere di scoprire in che modo i propri desideri saranno sod-disfatti. Un luogo dove gustare un aperitivo di qualità, man-giare e bere bene in un ambiente charmant, ma soprattutto dove recarsi quando una giornata sta per fi nire, ma voi vo-lete a tutti i costi evitare, con classe, che ciò avvenga.

Stefano Marzetti

iINFORMAZIONE COMMERCIALE

Non un semplice caffè, non un semplice ristorante

LE BISTROT DES FOUS:UN LOCALE TUTTO DA SCOPRIRE

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LONATO DEL GARDA

LonatoFOCUS

stato intitolato ai mutilati e invalidi del lavoro il parco all’angolo di via Galilei, di fronte all’Istituto di istruzione superiore “L. Cerebotani” (Itis). La cerimonia di in-titolazione è avvenuta la scorsa settimana, sabato 22 ottobre, alla presenza del sinda-

co Roberto Tardani, del presidente della sezione lonatese di Anmil (Associazione nazionale mutilati e invalidi del lavoro) Giuseppe Carella e del reggente dell’Anmil pro-vinciale Luigi Feliciani.L’intitolazione del parco ai mutilati e invalidi del lavoro, ha detto il sindaco Tardani, «è un riconoscimento per il lavoro svolto dall’associazione sul territorio, un sodalizio che da circa 25 anni è presente a Lonato e riunisce cento iscritti, invalidi sul lavoro, donne e uomini di varie età. Un grazie particolare al presidente Carella per l’incarico che ricopre con dedizione e a supporto degli associati lo-natesi».

ÈLa decisione presa d’accordo con il presidente dell’Anmil

IL PARCO DI VIA GALILEIINTITOLATO AI MUTILATI E INVALIDI

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LONATO DEL GARDA

LonatoFOCUS

onato è già al lavoro per il primo appunta-mento del nuovo anno e, a un passo dalle “nozze di diamante”, la Fiera di Lonato scalda i motori. È stato nominato dall’am-ministrazione il comitato organizzativo della 59ª Fiera regionale agricola, artigia-

nale e commerciale del Comune di Lonato del Garda, ma-nifestazione di valore turistico oltre che economico per la città gardesana, in programma dal 13 al 15 gennaio 2017.Per tre giornate la fiera ispirata alla tradizione agricola e alla ricorrenza di Sant’Antonio abate tornerà ad animare e affollare le vie, piazze, scuole e i palazzetti di Lonato del Garda, con la sua ampia proposta di eventi, mantenendo fede al programma tradizionale nella giornata di Sant’An-tonio abate (17 gennaio), santo ispiratore e protettore de-gli animali e delle campagne.I componenti del Comitato Fiera 2017 sono: il sindaco Roberto Tardani nel ruolo di presidente, Davide Bollani confermato direttore anche della prossima edizione, Ni-

cola Cherubini, Fabio Delpero, Cristina Gazzurelli, Laura Diletta Capra, Maria Grazia Sandrini, Stefania Lorenzoni, Orietta Roncadori e Gianpietro Franchini.Come collaboratori esterni sono coinvolti anche: Mar-co Orio, Barbara Ferrari, Diego Frera, Simone Gaz-zurelli, Gledis Rossi Gledis e Francesca Gardenato (ufficio stampa).

LLa 59a sagra agricola artigianale in programma dal 13 al 15 gennaio

GIÀ AL LAVORO IL COMITATOPER LA PRIMA FIERA DELL’ANNO

Tornano i laboratori di lingua inglese per bambini dai 6 ai 10 anni, organizzati dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Lonato d/G, in collaborazione con la scuola Pingu’s English di Desenzano (desenzano.pingusenglish.it), che si terranno in Biblioteca a partire da venerdì 4 no-vembre. Cinque appuntamenti a tema, di venerdì pome-riggio dalle 16.30 alle 17.30 con un compagno di viaggio speciale, il simpatico pinguino Pingu.Gli incontri sono gratuiti, ma è necessaria la prenotazione (sono ammessi fino a 10 bambini).Per l’iscrizione rivolgersi alla Biblioteca civica pres-so Palazzo Zambelli, in via Zambelli a Lonato, tel. 0309130755, email [email protected].

Noi Musica presenta il nuovissimo corso per aspiranti maghi: We Are Magic! Dal 4 novembre sette magici in-contri tra prove pratiche, esercizi e giochi di magia. Età consigliata: dai 6 ai 10 anni. Un corso speciale per acqui-sire un tocco magico, giocare con la magia e con il teatro attraverso esercizi mirati e divertenti.Il primo incontro sarà gratuito e di presentazione ve-nerdì 4 novembre alle 17 in via Caduti del lavoro (sotto la sede della Protezione Civile, accanto all’Itis) grazie all’ospitalità del Comune lonatese. L’iniziativa fa parte del Progetto Noi Musica, fondato dal compianto don Luca Nicocelli, parroco di Centenaro, che ha avviato nel 2007 una serie di attività e concorsi per i giovani del basso Garda.

LABORATORI DI INGLESE PER BAMBINI IN BIBLIOTECA

SETTE INCONTRI CON LA MAGIA PER I PICCOLI

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Lonato

SIRMI

ONE

na conferenza sull’importanza del testamento quella di giovedì 27 ottobre, nella Sala degli spec-chi al primo piano di

Palazzo Zambelli (Biblioteca comu-nale, via Zambelli 22) dove hanno preso la parola il sindaco Roberto Tardani, Sergio Ronconi e Alfredo Bulla di Mediolanum Private Banker. Si è entrato nel vivo dell’argomento, dissertando come e perché farlo, con Massimo Doria, presidente della so-cietà Kleros srl e docente presso Me-diolanum Corporate University. Moderava l’incontro Mario Marchio-ni, commercialista di Desenzano. Perché fare testamento? Secondo gli addetti ai lavori perchè ha il compi-

to di tutelare le persone care (e per evitare spiacevoli liti), ma solo l’8% della popolazione fa una successione testamentaria. La maggior parte de-gli italiani non si pone il problema e non considera l’importanza e l’utilità pratica di questo documento. Proba-bilmente perché si tende sempre ad

allontanare il pensiero della morte e si pensa che sia un atto costoso e complicato, che non ci tocca diretta-mente, non è urgente, quindi si tende a rinviarlo o a non farlo proprio. Ep-pure, è un atto di altruismo e di at-tenzione, familiare e sociale, verso i propri cari.

Come ogni anno la presidente dell’associazione Terra, Aria, Acqua, Fuoco, signora Stuani, insieme al vicesin-daco Nicola Bianchi e ai numerosi collaboratori, hanno organizzato il pranzo di solidarietà per un momento di socializzazione con i cittadini meno fortunati. Un menu offerto dal consigliere di Desenzano Civica, Paolo Aba-te, presente con il suo fedele collaboratore Mati della Pe-scheria omonima, che ha cucinato un ottimo menù a base di paella con pesce, formaggi e dolci, a completamento di questo ormai imperdibile appuntamento solidale, che ha visto una nutrita presenza di lonatesi, segno che la crisi non colpisce solo gli extracomunitari ma anche alcuni cit-tadini della bella cittadina in riva al lago di Garda.

Eventi questi molto importanti che sono il segno della so-lidarietà per le persone bisognose che hanno bisogno di aiuto. Aiuto, appunto, alla vita dei più deboli.

U

In un incontro l’importanza di lasciare la propria volontà

TESTAMENTO: COME E PERCHÉ FARLO

PRANZO DI SOLIDARIETÀ CON “TERRA, ARIA, ACQUA E FUOCO”

LONATO DEL GARDA

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QUATTRO INCONTRI IN BIBLIOTECA NEL MESE DI NOVEMBRE

SIRMI

ONEe dintorni

Le pagine di

• Venerdì 4 novembreTragicamente comico, comicamente tragico. Letture teatrali da Cechov, di Alberto Donatelli. I DANNI DEL TABACCO. Altre due letture sono programmate il 16 dicembre: Tragico controvoglia17 febbraio: Il canto del cigno• Venerdì 11 novembreConferenza: cinema. Il cineocchio di Dziga. VERTOV L’AL-TRA FACCIA DELL’AVANGUARDIA SOVIETICA. Con-duce Matteo Molinari, docente di storia e critica del cinema• Venerdì 18 novembreConferenza: salute e medicina. L’IPERTENSIONE, PRE-VENZIONE E STILI DI VITA. Conduce Andrea Geraci, medico.• Venerdì 25 novembreIncontro con l’autore Emanuele Verzotti. DISTINTO QUA-RANTENNE. Un’opera compatta e rigorosa ed una sapiente riflessione sulle vicissitudini della vita, ambientata nelle pro-vince del Nord Est.In Biblioteca con inizio alle 20.45. Ingresso libero.

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n occasione di “Lugana Wine Lovers: sapori e immagini di Sirmione” dello scorso 14 ottobre, sono state esposte a Palazzo Callas Exhibitions le fotografie scattate durante

la vendemmia nelle otto cantine sir-mionesi dai fotografi di Sirmione Fo-tografiAmo, coordinati da Antonello Perin e Luigi Brozzi.L’evento è stata anche l’occasione per la presentazione della nuova car-tina di Sirmione realizzata a cura del-le stesse cantine, seguita da un aperi-tivo di degustazione di vino Lugana a cura del Consorzio Albergatori e Ristoratori di Sirmione.

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Esposte a palazzo Callas Exhbitions

LUGANA WINE LOVERSLE FOTO PIÙ BELLE

SirmioneSIRMIONE

Per la Festa dell’Unità Nazionale e giornata delle forze arma-te il Comune di Sirmione ricorda con riconoscenza i caduti di tutte le guerre e i soldati impegnati nelle missioni di pace. Le celebrazioni dei 4 novembre si terranno sabato 5 dalle 15.30, con la partecipazione delle autorità civili, religiose e militari di Sirmione. Tutta la cittadinanza è invitata. Il sindaco esorta a esporre il tricolore. Il programma è il seguente:ore 15.30 ritrovo al Cimitero e deposizione corona alla Cappella dei Caduti.ore 16.00 ritrovo in piazzale Porto.ore 16.45 cerimonia e alzabandiera alla Campana dei Ca-duti, sfi lata per le vie e le piazze del centro storico.con la Banda Cittadina di Manerba.ore 18.30 Santa Messa nella Chiesa di Santa Maria della Neve.ore 19.30 aperitivo in piazza Carducci alla luce dei fuochi artifi ciali.

4 NOVEMBRE, UNA DATA DA NON DIMENTICARE

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anno preso il via i lavori a due delle ope-re pubbliche annunciate a fine estate per valorizzare le frazioni e riqualificare il centro di Sirmione.Sotto la supervisione del responsabile dell’Ufficio tecnico comunale ing. Mar-

co Cordini, sono in corso gli interventi di miglioramento di via Verona, tratto tra via Ca’ Nova e via Moretto, a Lu-gana e la riqualificazione urbana di via Salvo D’Acquisto e via Bagnera a Colombare. Il restyling di piazza Flaminia, piazza Piatti e via Catullo, un investimento di oltre un milione di euro in centro sto-rico, prenderà avvio a novembre con chiusura del cantiere prevista per Pasqua 2017.Riqualificazione di via Verona, tratto tra via Ca’ Nova e via Moretto, a LuganaI lavori dureranno in tutto tre mesi, per concludersi entro l’inizio del 2017. Per il momento, è prevista una deviazione con circola-zione a senso unico in via Verona (direzione consentita da Verona verso Brescia) e transito in via Moretto, via Lamarmora e via Ca’ Nova, prima di immettersi su via Verona per chi proviene da Brescia.L’investimento complessivo è di 412.055 euro. Secondo il progetto, si provvederà al rifacimento dei marciapiedi in cubetti di porfido, con la realizzazione di un nuovo trat-to di pista ciclabile a doppio senso di marcia, l’aggiunta di verde pubblico, arredi urbani (panchine, cestini…) e l’a-deguamento dell’illuminazione pubblica. Saranno inoltre creati nuovi parcheggi sul lato sud di via Verona, in parte in linea e in parte a spina di pesce. E, sul lato nord, la pista ciclabile sarà separata dalla carreggiata stradale da un’aiuola alberata. L’intervento si completerà con il rifa-cimento dei sottoservizi.Riqualificazione urbana di via Salvo D’Acquisto e via Bagnera, a ColombareI lavori di riqualificazione urbana di via Salvo D’Acqui-sto e via Bagnera dovrebbero terminare a marzo 2017. L’importo complessivo di tale opera, a base di gara, è di 876.000 euro. In sostanza, si tratta del rifacimento dei marciapiedi di

via Bagnera e via Salvo D’Acquisto, con la realizzazione della rotatoria che era stata inserita in via provvisoria nei pressi del cimitero e la creazione di una pista ciclabile su entrambe le strade. Il percorso aggiuntivo, per pista e marciapiede, sarà lungo circa un chilometro, in doppio senso di marcia. Dettaglio importante: il progetto prevede il mantenimento di tutti i parcheggi gratuiti (circa 150) in via Salvo D’Ac-quisto, solo con una distribuzione diversa rispetto a quella attuale.

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Riqualificazione di via Verona e due vie a Colombare

AL VIA LE OPERE PUBBLICHE:OLTRE UN MILIONE PER IL CENTRO

SirmioneSIRMIONE

Sabato 5 novembre il primo appuntamento della ras-segna teatrale “Sabato a Palazzo” con “Il Barbiere di Siviglia”. Un cartellone variegato che propone, dal 5 novembre 2016 al 4 marzo 2017, nove spettacoli (di cui sette in concorso) per altrettanti sabato sera da trascorrere al Palazzo dei Congressi (PalaCreberg) in piazzale Eu-ropa a Sirmione. Una tradizione ormai consolidata e apprezzata dal pubblico sirmionese, e non solo, con la direzione artistica di Bruno Frusca e la direzione organizzativa di Daniele Sterza.Il costo dell’abbonamento per otto spettacoli è di 35 euro; biglietto singolo 5 euro.

IL BARBIERE DI SIVIGLIAAPRE LA RASSEGNA TEATRALE

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VALLE S

ABBIAe dintorni

Fra i diversi comuni che, dopo aver accolto i richiedenti asilo, li mettono al lavoro per opere di utilità sociale anche Soprazzoc-co, frazione di Gavardo.Sette profughi accolti nella comunità sono utilizzati per ripu-lire i boschi della collina della Faita. L’idea è della collabora-zione dell’associazione Gruppo Grotte, attiva sul piano della tutela ambientale, che opera in questo caso con il contributo del Comune.Sono inoltre attesi altri tre profughi, con loro il numero dei richiedenti asilo sale a 54.

L’ultima fatica di dono Antonio Fappani dedicato alla beata Irene Stefani, originaria di Anfo, missionaria in terra africana per la congregazione della Consolata è stato presentato nella biblioteca di Vestone intitolata a Ugo Vaglia.Il libro è stato illustrato da Alfredo Bonomi, e da suor Mar-garita Bedoya Garcia, consorella che ha seguito passo passo il processo di canonizzazione della donna.

GAVARDO. PROFUGHI AL LAVOROPER PULIRE I BOSCHI

VESTONE. IL LIBRO DI DON FAPPANI DEDICATO ALLA BEATA IRENE STEFANI

Le pagine della

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portavoce bresciani del Movimento 5 Stelle (Fer-dinando Alberti - Vito Cri-mi - Claudio Cominardi - Giorgio Sorial - Giampietro Maccabiani - Laura Gam-

ba) alzano la voce contro le discari-che che, secondo quanto scrivono in un comunicato stampa, sono difese dall’Arpa. “Da settembre le fonde-rie Mora di Gavardo continuano ad emettere fumi e odori senza che le autorizzazioni siano state prorogate e la Provincia continua a rimandare gli interventi definitivi – si legge nel comunicato dei Pentastellati –. Alla Macogna la provincia si è permessa di autorizzare lo sversamento di rifiu-ti in deroga alla normativa nazionale, nonostante le criticità rilevate e i fatti

di illegalità che hanno coinvolto la società che gestisce un impianto. Sia-mo all’assurdo: più uno inquina più viene premiato e i cittadini vengono presi in giro!”.E ancora: “Questi episodi avvengono alla vigilia di un’importante sentenza che finalmente condanna proprio un funzionario della Provincia di Brescia

per abuso d’ufficio. “Non vogliamo che questo modo di fare diventi un’a-bitudine, o che sia già una prassi”.Quali le loro proposte? Eccole: “la provincia deve annullare l’atto in au-totutela, e la Regione Lombardia in-tervenga in via sostitutiva, togliendo le deleghe a questa provincia che ha dimostrato palesemente di non saper amministrare il territorio”.Nel ribadire il loro No al referen-dum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale i 5Stelle non perdono l’occasione per lanciare strali contro il Partito Democratico che “dice di aver abolito la provincia, in realtà ha solo abolito il controllo dei cittadini su questo ente. La stessa cosa sta cer-cando di fare con il senato attraverso la riforma costituzionale”.

I

I 5Stelle contro le discariche, “difese dall’Arpa”

MACOGNA, MONTICHIARI, GAVARDO: “LA SITUAZIONE NON È PIÙ SOSTENIBILE”

Valle Sabbia

GAVARDO. SI FARÀ LA CENTRALINA IDROELETTRICA AL MULINOVia libera (finalmente) alla centrale idroelettrica, soluzio-ne indicata da tempo, messa a fuoco nel 2010, quando fu creato il Consorzio Idroelettrico del Mulino di Gavardo: sfruttando l’acqua del Chiese si creerebbe energia pulita, arrivando a produrre 750mila kWh annui.Ma gli anni passano e le idee restano sul tavolo, se ne di-scute e ridiscute, fra i pro e i contro. Ora per la travaglia-ta vicenda dovrebbe essere la volta buona. Il consiglio di amministrazione del Consorzio, di cui fanno parte il Co-mune e il Consorzio di Bonifica del Chiese, ha valutato i costi anche alla luce delle novità introdotte dal decre-to del Governo in tema di incentivazione alla produzione di energia. Il progetto dovrebbe essere realizzato entro il prossimo anno.

L’opera costerà all’incirca 600mila euro, garantirà un ri-sultato netto di poco inferiore ai 50mila euro, da suddivi-dere fra Comune e Consorzio di bonifica del Chiese.

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VALTEN

ESIS

Un incontro per il nuovo collettore del Garda

BRESCIA E VERONA UNITE PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO

Lago e dintorniFOCUS

i è svolto a Brescia, nella sala consiliare di Palazzo Broletto, un incontro tra le Regioni Lombardia e Veneto, con gli assessori Terzi e Bottacin, in presenza del deputato Maria Stella Gelmini, presidente della Comunità del Garda, del presidente della Provincia Pier

Luigi Mottinelli e di Giovanni Peretti, presidente Asso-ciazione Temporanea di Scopo (Ats) Garda Ambiente.Con le premesse che il lago di Garda è un volano per l’economia del territorio e le sue acque dolci sono un patrimonio idrico nazionale (40%), è stata sottolineata l’urgenza di intervenire per affrontare un problema che concerne non solo le infrazioni Ue, ma che sta mettendo a rischio la salute stessa del lago.Regione Lombardia e Regione Veneto, insieme, sono pronte a richiedere un finanziamento per la riqualificazio-ne degli impianti: una procedura che riguarda gli Ato di Brescia e di Verona, che dovranno nominare un soggetto, individuato nell’Ats, delegato a interloquire con il Gover-no per reperire i fondi necessari.Grazie anche alla fattiva collaborazione con i parlamen-

tari del Pd Alessia Rotta per il territorio veronese e Giulio Galperti per quello bresciano, il territorio si è dunque di-mostrato unito non solo negli intenti, ma anche material-mente per reperire risorse. Il sindaco di Sirmione, Ales-sandro Mattinzoli, ha infatti proposto di destinare una quota dell’imposta di soggiorno a questo scopo.Si è ricordato che il sottosegretario Luca Lotti, presiden-te del Cipe, in una recente visita a Verona, ha garantito la disponibilità del Governo a finanziare l’opera con 100 milioni di euro.

Che un nuovo collettore sia un’infra-struttura indispensabile per l’intero territorio e per la tutela delle acque è ormai risaputo. Se ne parla da anni. Ma tra il dire e il fare... che sempre di mezzo il mare della politica e delle risorse economiche (poche oggi) Ora le federazioni di Sinistra Ecolo-gia Libertà – Sinistra Italiana di Tren-to, Brescia, Mantova e Verona, con il supporto dell’on. Franco Bordo, han-no dato vita (sabato 15 ottobre) ad un tavolo di lavoro interprovinciale per-manente sull’argomento. Si è parla-

to, in primis, del nuovo progetto, che non può permettersi di attendere altro tempo, che prima di qualsiasi investi-mento è necessario che venga realiz-zato nel più breve tempo possibile. “Non volendo entrare, in questa pri-ma fase, nel dettaglio tecnico risulta-no evidenti alcuni punti di forza del progetto. Ad esempio l’eliminazione delle condotte sublacuali, che attual-mente uniscono la sponda bresciana e quella veronese, e la parziale divisio-ne in due tronconi (bresciano e vero-nese) dell’attuale collettore.

L’eliminazione delle condotte per-mette di rimuovere uno dei punti deboli dell’attuale depuratore, che più preoccupano, mentre la divisione in due tronconi del nuovo collettore permetterà di alleggerire la pressio-ne di lavoro (anche futura), con con-seguente possibile danno ambientale, dell’attuale depuratore in zona Pe-schiera”.Sono state sollevate alcune forti per-plessità in merito all’individuazione dell’area di Visano per il nuovo de-puratore de troncone bresciano.

IL SEL CHIEDE DI FARE PRESTO PER SALVARE IL LAGO

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ESIe dintorni

Un festival culinario sulla spiaggia d’inverno in un’at-mosfera del tutto surreale, diversa da quella che siamo soliti vivere sotto il sole dell’estate. L’idea del “Radici Food Festival” è di Annalisa Cavaleri, giornalista e cri-tica enogastronomica, e l’imprenditore Mino Dal Dos-so. Il festival si propone di valorizzare “fuoco e braci”, prodotti del territorio, (vino, pesce e olio d’oliva) ricette della nonna, piatti che hanno sfamato i nostri avi.Dieci saranno i bracieri posti sulla spiaggia “Dal Dos-so Miralago”, sul lido di Padenghe. Per l’occasione sarà allestito un giardino d’inverno sulla spiaggia privata di oltre 600 metri.L’appuntamento è per il 13 novembre. Sarà di certo un successo. Essendo il debutto l’ingresso al Radici Food Festival è gratuito, previa registrazione e conferma. [email protected]

PADENGHE.UN FESTIVAL SULLA SPIAGGIA D’INVERNO PER GUSTARE LE RICETTE DELLA NONNA

Le pagine della

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San Felice d/B

a Provincia di Bre-scia ha dato il via alla nascita della società “Acque Bre-sciane S.r.l.” che avrà il compito di gestire

il servizio idrico integrato a livello provinciale. Questa nuova società dovrà espletare, entro il 31 dicem-bre 2018, una procedura ad evidenza pubblica per la scelta di un socio pri-vato al quale dovrà essere riconosciu-ta una partecipazione nella proprietà della società stessa.“Così com’è successo in altre parti della Lombardia e dell’Italia non si rileva l’esigenza di aprire al privato la società che gestirà un bene comune fondamentale come l’acqua. Di fatto si apre una pericolosa strada alla pri-vatizzazione dell’acqua in barba alle indicazioni che gli Italiani avevano dato con il referendum del 12 e 13 giugno 2011. Per noi gardesani il fu-

turo del bacino di acqua dolce più im-portante del Paese non è certo. Nes-suno ha il coraggio di esprimersi su cosa accadrà alla nostra acqua” scrive in un comunicato il gruppo consiliare “Idee in Comune”.Secondo l’opposizione il Comune di San Felice del Benaco durante il Consiglio Comunale del 28 giugno 2016, l’intera maggioranza guidata dal sindaco Paolo Rosa ha aderito alla privatizzazione dell’acqua, men-

tre i consiglieri di minoranza si sono opposti votando contro, spiegando e portando una cospicua documenta-zione che dimostrava come una stra-da diversa dalla privatizzazione sia possibile.Quindi il gruppo consiliare “Idee in Comune” ha deciso di contribuire alla nascita del “comitato promotore del referendum consuntivo per l’acqua pubblica” che nei giorni 22 e 23 ot-tobre ha raccolto le firme di adesione.

LLa decisione dell’amministrazione Rosa non piace a Idee in Comune

L’OPPOSIZIONE RACCOGLIE FIRMECONTRO LA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA

SAN FELICE D/B

“Siamo soddisfatti della risposta della cittadinanza di San Felice” così esordisce Simone Bocchio, capogruppo del Gruppo Consiliare Idee in Comune, a seguito della raccol-ta firme per istituire il comitato promotore del referendum consuntivo provinciale per l’acqua pubblica. “Abbiamo raccolto un buon numero di firme. Oltre ogni aspettativa, se si considera che questa raccolta non ha potuto godere della ribalta dei media, che non è stata fatta una comuni-cazione capillare a tutti i cittadini del nostro comune e che chi è venuto a firmare è stato raggiunto prevalentemente con sms e con i social”. Per la consigliera Sandra Tarmanini “è stato importante

informare i cittadini su quello che sta succedendo e del rischio concreto che l’acqua bresciana passi sotto il con-trollo di un privato. Di questo praticamente nessuno sa niente e ciò è preoccupante. È giusto che si sappia di chi è la responsabilità dei futuri aumenti delle tariffe”, men-tre il consigliere Bruno Baldo specifica che “a giugno la maggioranza capeggiata dal sindaco Paolo Rosa, ha vo-tato a favore dell’entrata nella società ‘Acque Bresciane srl’, accettando così il percorso che ci porterà alla priva-tizzazione di fatto dell’acqua. Troviamo discutibile che su un tema così importante non abbiano ritenuto importante informare i cittadini su cosa accadrà.”.

RACCOLTO UN BUON NUMERO DI ADESIONI

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Valtenesi

Lotta all’evasione fiscale, tema rovente di questi anni, di difficilissima soluzione. Ora a stanare gli evasori ci ha pro-vato anche Padenghe sul Garda con una serie di misure che hanno portato ad incassare risultati di indubbia rile-vanza: l’Agenzia delle Entrate riconosce 36 mila euro al paese lacustre. È dal 2009 che l’amministrazione locale svolge interventi per garantire la certezza dei pagamenti. In una prima fase la giunta Avanzini ha rimesso in ordine la questione delle aree edificabili, sulle quali molti proprietari avevano rite-nuto di non pagare l’Imu o di pagarla solo in parte.Con l’aiuto di una società esterna l’ufficio tributi ha verifi-cato le proprietà sulle quali insisteva una edificabilità e ha effettuato una ricerca sulla correttezza dei versamenti da cui sono state riscontrate molte irregolarità che hanno pro-dotto numerosi accertamenti. Ciò ha generato consistenti incassi, per oltre due milioni di euro, risorse preziose inve-stite in servizi sul territorio.

Il 46esimo Palio del Groppello è andato all’azienda Delai Sergiodi Puegnago. La selezione è stata effettuata ad otto-bre. Sedici i vini selezionati, tra i quali ne sono stati scelti tre, sottoposti poi al giudizio della Confraternita durante la cena che si è tenuta nell’Antica Cascina San Zago a Salò. Durante la cena, oltre ai vini della cantina Delai, sono stati serviti anche i vini di Averoldi di Bedizzole e di Pietra di Muscoline. Il giudizio finale è andato, come detto, a Delai, già vincitore nel 2007.

PADENGHE. LA LOTTA ALL’EVASIONEPORTA IN CASSA 36MILA EURO

PUEGNAGO. IL 46.MO PALIO DEL GROPPELLO ALLA CANTINA DELAI

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AREABLU

Manerba

Il Comune di Manerba dà vita all’U-niversità del Tempo libero dove di-vertirsi e imparare, per tutti, grandi e piccoli.Si va dai corsi di pittura, per bambini e adulti, e si arriva a quelli fotografia. Ma anche lezioni per imparare le lin-gue straniere: spagnolo e tedesco, così come l’italiano per stranieri. Ecco poi la scuola di musica con l’associazione Avanzi (ci si può iscrivere tutto l’an-no). Ci sono anche gli scacchi e l’as-sistenza allo studio per i ragazzi delle medie e delle superiori (ogni martedì, dalle 14.30 alle 16.30).Per gli appassionati della buona ta-vola due occasioni da non perdere: il Cooking Show, in collaborazione con il ristorante Capriccio, dove i parte-cipanti potranno apprendere i segreti della cucina da chef e cuochi.

C’è pure il corso di degustazione dell’olio, realizzato con Aipol e Oli-ve&Italy. Un mini corso per produtto-ri e amatori: come nasce, invecchia e tutto quanto riguarda questo prodotto. Per informazioni contattare l’ufficio Cultura al 0365.659842.

INuova disposizione del sindaco Bertini

VANNO RACCOLTE ANCHELE DEIEZIONI DEI CAVALLI

MANERBA

Ancora due assemblee, il 3 no-vembre a Crociale e Balbiana, e il 4 a Solarolo, dopo le due dei giorni scorsi, nelle quali il primo cittadino ha incontrato la popola-zione per spiegare le proprie ragio-ni. Incontri che il sindaco Isidoro Bertini sta facendo per rispondere alle critiche di “Rinascita per Ma-nerba” che, attraverso dei volan-tini distribuiti in paese, accusa di inconcludenza l’intera ammini-strazione chiedendo al sindaco di rimettere il mandato “per il bene di Manerba”. I capi d’accusa: il mancato finanziamento per la nuo-va scuola, il cibo della mensa, il campo sportivo abbandonato, la raccolta diffenziata.

l sindaco di Manerba, Isidoro Bertini, ha firmato un nuovo dispositivo, che integra il precedente, in vigore dall’aprile 2016, riferito in via esclusi-va ai cani. Cosa dice? Che gli stessi divieti e gli stessi obblighi sono da considerarsi estesi anche agli equini.

È chiaro: le stesse regole che valgono per i cani valgono pure per i cavalli. Se le deiezioni del cane devono essere raccolte lo si deve fare anche per quelle equine. Sono previste sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 100 euro, qualora non si fosse in possesso dell’attrezzatura da utilizzare per la raccolta, a un massi-mo di 150 euro se si viene colti in flagranza di abbandono.

IL SINDACO RIBATTE ALLE CRITICHE

L’UNIVERSITÀ DEL TEMPO LIBERO CORSI PER GRANDI E PICCOLI

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AREABLU

M

I dati della Guardia Costiera denunciano un aumento

BALNEAZIONE, ANNO NEROTREDICI LE VITTIME

Lago e dintorni

orire nelle acque del lago. Per impru-denza, per fatalità, per inosservanza delle regole. Tredici le vittime di tuffi sbagliati, momenti di gioia trasformati in tragedia. I dati diffusi a ottobre dalla Guardia Costiera di Salò, che ha regi-

strato meno chiamate e meno sanzioni elevate prlano di un aumento rispetto al 2015. Ben 13 rispetto agli 8 del 2015. Decessi sono dovuti pre-valentemente a imprudenze, specie di turisti stranieri, che si gettano nel lago non tenendo conto che la temperatura dell’acqua, a differenza di quella esterna, è piuttosto bassa anche in estate. Da qui malori, congestioni e, talora, anche decessi contro cui nulla è stato possibile.Il triste primato è andato alla sponda lombarda, che ha registrato sei morti contro i cinque della sponda veneta e i due del Trentino. Le chiamate alla Guardia Costiera e le miglia nautiche complessivamente percorse sono in calo rispetto all’anno scorso: 9017 nel 2016 contro 11790 del 2015, con impiego di 142 ore per ricerche e soccorsi contro le 190 dell’anno precedente.Bene invece per quanto riguarda le sanzioni amministra-tive, in calo rispetto al 2015: 161 quest’anno contro 215.

Un calo forse dovuto a maggiore consapevolezza e rispet-to della normativa del diporto nautico. Le violazioni più frequenti? Sulla sicurezza della balneazione, cioè la sosta, l’ancoraggio e la navigazione all’interno delle aree riser-vate ai bagnanti. L’ammontare di questi illeciti amministrativi va da 103 fino a 516 euro. La multa più frequente resta comunque sempre quella per navigazione sottocosta. Un caso, recente e tragico: il turista ritrovato morto a La-zise con segni inequivocabili di elica sul torace e sul cor-po, dovuti a una collisione con una imbarcazione finora non ancora individuata.

Su richiesta della Comunità del Garda è stato prolungato il divieto di transi-to del traffico pesante sulla gardesana orientale.La Prefettura di Verona – Ufficio Ter-ritoriale del Governo ed il Commissa-riato del Governo per le Provincia di Trento confermano lo stop al traffico pesante sulla Gardesana dal primo no-vembre 2016 al 30 aprile 2017.

Visti i provvedimenti prefettizi prece-denti con scadenza il 30 ottobre 2016, la SR 249 Gardesana Orientale resterà chiusa – come testualmente riportato nei decreti del Prefetto di Verona e del Commissario di Governo di Trento – al transito dei mezzi pesanti dal 1° novembre 2016 al 30 aprile 2017, per l’intera giornata dalle ore 00:00 alle ore 24:00, ai veicoli adibiti al traspor-

to merci aventi massa complessiva autorizzata superiore a 7,5 tonnellate comprensivo dei veicoli adibiti al tra-sporto delle merci pericolose (ADR) lungo la SR 249 – SS 249 “Gardesana Orientale” nel tratto di strada dal km. 38 in Comune di Peschiera del Garda fino al tratto di competenza del Co-mune di Nago Torbole.

STOP AL TRAFFICO PESANTESULLA GARDESANA ORIENTALE

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AREABLU

SALÒ

Gardone RivieraFOCUS

i specchia nel golfo, spaziando sulla vasta distesa azzurra. Ele-gante e aristocratico il Grand Hotel vive una stagione di decisa ripre-

sa, dopo anni di stasi. Cinquantamila le presenze della stagione estiva ap-pena conclusa, un aumento del 3%. Sono molti gli stranieri che soggior-nano in una delle località più belle del nostro lago, attratti dal clima, dalla natura, dai colori.Il Grand Hotel già ebbe anni gloriosi, vi soggiornò pure Winston Churchill, alla cui memoria è dedicato il Win-nie’s Bar. Qui in queste sale, espres-sione della Belle Époque, giunsero ospiti importanti, vip, si direbbe oggi, venuti da tutta Europa. E oggi, grazie anche al Blog GHG che fornisce via rete tutte le informazioni utili per il

soggiorno, gli stranieri sono tornati. Lo si deve anche al fatto, oltre che alla posizione invidiabile, al fatto che Gardone è l’unico comune insignito della Bandiera blu per la pulizia delle

sue acque e l’alto livello dei servizi, così come della Bandiera arancione del Touring. Inoltre di recente è stato inserito nei Borghi più belli d’Italia. E non è poco.

SStagione record: cinquantamila presenze (+3%)

IL GRAND HOTEL TRAINODEL TURISMO STRANIERO

Nel 1875 l’austriaco Luigi Wimmer si ritirò a Gardone Ri-viera per curarsi e, come capita spesso a chi per la prima volta si trova in visita sul Lago di Garda, si innamorò su-bito della bellezza dei luoghi e della dolcezza del clima. Decise quindi di stabilirsi definitivamente a Gardone Ri-viera e di far costruire un piccolo albergo in riva al lago, per poter offrire anche ad altri l’opportunità di apprezzare le bellezze della riviera gardesana.Dalla sua lungimirante intuizione prese avvio la trasfor-mazione del borgo contadino di Gardone nella più celebre stazione climatica invernale della Mitteleuropa. L’Hotel accolse i primi ospiti nel 1884, ma il suo successo fu tale

che pochi anni dopo — nel 1897 — vennero eseguite le prime importanti opere di ampliamento e ristrutturazio-ne. Lo storico Giuseppe Solitro, al proposito, scrisse che “l’Hotel Gardone, senza esagerazione, si può chiamare un paese, con 300 stanze, tutte aperte a mezzodì, sale da pran-zo, di conversazione, di lettura, di musica, da giuoco, gal-lerie a vetrate, bagni, giardini con vegetazione tropicale, tutto illuminato a luce elettrica e riscaldato da caloriferi, i nuovi lussuosi comfort dell’epoca”.Grazie a queste caratteristiche, il Grand Hotel divenne ben presto meta di nobili e intellettuali provenienti da tutta Eu-ropa.

NOTE STORICHE: NEL 1875 ARRIVÒ L’AUSTRIACO LUIGI WIMMER

GARDONE RIVIERA

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AREABLU

45Le pagine di

SALÒ

e dintorni

NASCE IL NUOVO CLUB SOROPTIMISTIN DIFESA DELLE DONNE

Il Soroptimist International, un’organizzazione dinamica che riunisce donne della zona, già impe-gnate in varie attività professionali, che operano per promuovere i diritti umani e l’avanzamento della condizione femminile nei vari campi, nata negli Stati Uniti nel 1921 si è diffusa in 125 Paesi contando, ad ora, più di 3.000 club anche in Italia. Grazie alla collaborazione con il Corpo dei Cara-binieri, questa organizzazione promuove progetti volti alla tutela dei minori e delle donne vittime di violenza realizzando aule accoglienti, confortevoli e protette all’interno delle carceri e delle caserme. Altri club italiani sono impegnati anche nella sen-sibilizzazione legata allo spreco alimentare, nella valorizzazione dei beni culturali, nel sostegno del-le giovani donne che si sono distinte nel corso dei loro studi.Dalla fine di ottobre anche il club di Salò e Alto Garda Bresciano entra nel sodalizio. Una decisio-ne che è stata festeggiata con incontri per eviden-ziare la nascita di questa nuova realtà.Il programma ha preso il via venerdì 28 ottobre, dove le socie soroptimiste, provenienti sia dall’I-talia che dall’estero, hanno visitato alcune bellez-ze del territorio gardesano - tra le mete propo-ste: il Duomo di Salò, la Valle delle Cartiere di Toscolano Maderno e il Vittoriale degli Italiani di Gardone Riviera.Il cuore delle celebrazioni nel pomeriggio del 29 ottobre, con la cerimonia di fondazione presiedu-ta dalla presidente del nuovo Club Lorella Bian-cifiori; ha consegnato la Charte Flavia Pozzolini segretaria generale del Soroptimist International d’Europa alla presenza della presidente naziona-le Leila Picco.Al termine della cerimonia di fondazione, che si svolgerà presso la sala del Consiglio Comunale di Salò, è previsto un concerto di musica da camera del quartetto d’archi Dàidalos. L’attività del Club, per il momento, potrà essere seguita sul social facebook alla pagina Soroptmist Salò e Alto Garda bresciano, a breve sarà attivo un sito internet dedicato.

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SalòFOCUSSALÒ

l Premio Gasparo da Salò 2016 è stato assegnato all’a-strofisica Paola Rebusco. Classe 1981, di Salò, studi di fisica teorica all’univer-sità di Trieste e dottorato

in Astronomia a Monaco di Baviera dal 2007 lavora al prestigioso Mas-sachusetts Institute of Technology. (un assegno di studio consegnato di-rettamente dalle mani di Margheri-ta Hack), dottorato in Germania, un incontro decisivo con un professore, Marek Abramowicz, che le ha aperto nuove opportunità internazionali, fino al prestigioso Massachusetts Institute of Technology. Mit dove oggi insegna Fisica I e Fisica II.Paola in un certo senso è figlia (unica) d’arte. Dal padre, Giorgio, ingegnere meccanico, progettista di un modu-lo sperimentale ancora impiantato in Antartide, ha preso la passione per ricerca. Dalla mamma Pieranna, an-tropologa, il gusto per la creatività. Sposata con Mike (americano, astro-fisico ad Harvard), ha una bambina di due anni e con il marito coltiva un sogno: vivere su una barca a vela in giro per il mondo. Intanto però... fa parte dell’Experimental Study Group del MIT. Ma nella sua vita c’è anche un’altra passione: la scrittura.

INativa della cittadina gardesana, insegna al MIT in USA

IL PREMIO GASPARO VA ALL’ASTROFISICA PAOLA REBUSCO

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AREABLU

SalòFOCUSSALÒ

ochi sanno che il ma-estro del cinema ita-liano, Luigi Comen-cini, nacque a Salò, in via Cure del Lino, l’8 giugno 1916. Non

lo ha dimenticato il sindaco Giam-piero Cipani che, a cento anni dalla nascita di quel bambino che avrebbe lasciato un forte segno nel cinema italiano, lo ha voluto ricordare con una serie di iniziative ed eventi, ma anche fissando il suo nome in modo permanente nella toponomastica cit-tadina.Le celebrazioni si sono aperte vener-dì 28 alle 17.30, quando in munici-pio, nella Sala dei Provveditori, è sta-ta inaugurata una mostra fotografica dedicata al regista. A seguire la pro-

iezione del docufilm diretto da Fran-co Longobardi «Comencini amore e fantasia», prodotto dalla Fondazione Cineteca Italiana e dedicato a due speciali categorie d’interpreti dei film del regista: i bambini e i doppia-tori. Erano presenti oltre all’autore e regista Longobardi, anche Luisa Co-mencini, nipote del maestro, e Mat-teo Pavesi della Cineteca di Milano.Sabato 29 ottobre alle 10.30 è avve-nuta invece la cerimonia per l’intito-lazione della piazza in località Muli-no che fa da raccordo tra il lungolago Antiche Rive e la nuova passeggiata a lago realizzata lungo via Tavine e lo storico filare di cipressi del cimi-tero.Nei giorni successivi sono state pro-grammate le proiezioni di alcuni la-

vori del regista in Sala dei Provvedi-tori (ingresso libero). Domenica 30 ottobre alle 11 è stata proiettata «La fatica», episodio della serie «I bambini e noi» (1970) facen-te parte di un’inchiesta televisiva sul lavoro minorile. Mercoledì 9 novembre alle 20.45, sempre tratto da «I bambini e noi», sarà proiettato l’episodio «Educati e gentili». Sabato 12 novembre alle 15 sarà la volta del film «Pinocchio» (1972) con Nino Manfredi nei panni di Gep-petto e Gina Lollobrigida nella parte della fatina. Domenica 13 alle 20.45, infine, proiezione del film «Tutti a casa» (1960) con Eduardo De Filip-po e Alberto Sordi, soldati stanchi e disillusi dopo l’8 settembre ’43.

PMostra, rassegna cinematografica e intitolazione di una piazza

LA CITTÀ RICORDA UNO DEI SUOI FIGLI PIÙ ILLUSTRIIL REGISTA LUIGI COMENCINI

Il regista Luigi Comencinidietro la macchina da presa

Vittorio De Sica e Gina Lollobrigidain Pane, Amore e Fantasia di Luigi Comencini

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AREABLU

l Parco delle Cascate e il borgo medievale di Molina, situati a nord di Verona e a pochi chilometri dal Lago di Garda, vi aspettano duran-te le domeniche invernali,

per una giornata indimenticabile tra la natura delle Cascate e una calda e gustosa accoglienza nella malga e negli antichi mulini restaurati, dove ritrovare l’atmosfera di un tempo e provare i caldi sapori della montagna.Da quest’anno, i sentieri del Parco, a pochi minuti a piedi dal borgo me-dievale di Molina, saranno percorri-bili anche nelle domeniche invernali, quando lo sguardo può correre oltre gli alberi ormai spogli e apprezzare le grandiose pareti rocciose, l’acqua spumeggiante delle cascate, le im-pronte degli animali che non scelgono il letargo invernale…La veste invernale del Parco è una sorpresa inedita: abbandonati i verdi abiti estivi, il bosco indossa i colori vellutati dell’autunno, le sfumature delle rocce e gli azzurri dell’inverno, in una atmosfera vivida e rarefatta.Le domeniche pomeriggio a Molina, in Novembre e per tutto l’inverno, saran-no riscaldate da profumi e sapori loca-li: polenta calda macinata su pietra e appena cucinata, patate alla brace, peri trentossi al vino rosso e biscotti caldi al burro da poter gustare all’imbruni-re nei mulini settecenteschi ed anco-ra funzionanti e nella malga turnaria, dopo aver gustato l’atmosfera antica delle corti medievali in pietra.Il piccolo paese di Molina è intera-mente costruito in pietra della Lessi-

nia, seguendo regole e saperi antichi, e strutturato in corti, a protezione degli uomini e degli animali ospitati nelle stalle al piano terra degli edifici.Il Mulin de Lorenzo ed il settecentesco Mulino dei Veraghi restituiscono al vi-sitatore l’atmosfera operosa di quando le macine, il maglio, il follatoio e le altre macchine erano messi in funzio-ne dall’energia dell’acqua convogliata sulle ruote dei mulini. La malga, collo-cata in paese, è aperta al pubblico, uti-lizzata per produrre formaggio e per la vendita diretta al pubblico di prodotti caseari della Lessinia.La particolarità di questo territorio è la ricchezza d’acqua sorgiva che, convogliata verso i mulini con le ca-nalette in pietra, scende poi verso val-

le dando origine alla serie di cascate che caratterizzano il Parco, affrontan-do strapiombi di rocce e insinuandosi in strette ed umide forre.L’inverno a Molina è una stagione meravigliosa, che regala un ambiente incontaminato, i silenzi della natura, le verdi acque cristalline delle cascate che possono ghiacciare in condizio-ni climatiche estreme e il tepore ac-cogliente del paese, illuminato dalle lanterne all’imbrunire e pervaso dai caldi profumi di cibi di montagna.La visita al Parco delle Cascate in inverno è una splendida esperienza se affrontata con un abbigliamento sportivo e da montagna, con scarpon-cini da trekking. Sono consigliati i bastoncini da escursionismo.

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MANTO

VANO

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AREABLU

MANTO

VANOe delle Colline Moreniche

Le pagine dall’ALTO A cura di Luca Cremonesi

QUESTO NUMERO È DEDICATO A DUE PERSO-NAGGI IMPORTANTI PER LE COLLINE MORENICHE. LA GIOIA PER LA FESTA DEDICATA AL CAMPIONE PARALIMPICO GIANCARLO MASINI FA DA CON-TRO-ALTARE ALLA TRISTE NOTIZIA PER LA MORTE DI LUIGI LONARDI, EX SINDACO DI GUIDIZZOLO E VOLTO NOTO NEL MONDO DELLA CULTURA E DEL-LA PROMOZIONE TURISTICA NEL MONDO DELLE COLLINE MORENICHE E DEL BASSO GARDA. PERSONAGGI CHE DIMOSTRANO LA RICCHEZZA DI UN TERRITORIO COME QUELLO DELLE COLLINE, CAPACE DI ESPRIMERE ECCELLENZE NON SOLO SUL PIANO CULTURALE E AMBIENTALE, MA ANCHE SUL FRONTE UMANO…

DUE NOMI IMPORTANTI…

DUE PERSONAGGI

DA RICORDARE

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AREABLU

Volta MantovanaFOCUS

a suddetta manifesta-zione si terrà il 12 e il 13 di novembre presso Palazzo Gonzaga, sede del Comune di Volta Mantovana e, come

conferma l’assessore Elena Bertelli-ni, inizierà alle 11.30 di sabato mat-tina.Durante tutta la manifestazione la Pro Loco, appena ricostituita nella figura del Presidente, offrirà la possibilità di assaggiare diversi piatti tipici tra i quali anche quella non meno impor-tante dei “capunsei”.Tra le note previste dagli organizzato-ri, Pro Loco e Comune, rappresentato dal sindaco Luciano Bertaiola, mol-ti ristoranti e agriturismi della zona proporranno menù convenzionati a 25€. Nelle prospicienti scuderie di Palazzo Gonzaga venerdì 11 e saba-to 12 verranno organizzate due cene dalla Pro Loco Voltese per le quali è obbligatoria la prenotazione. Verran-no proposte infatti alcune eccellenze enogastronomiche territoriali.Durante la giornata del 13 novembre inoltre ci sarà la Festa del Ringrazia-mento. Vedrà il passaggio dei trattori per le vie del paese e la conseguente

sfilata davanti al palazzo con la be-nedizione finale nella storica fiera di Volta.Per ciò che riguarderà le gustose “materie prime” i visitatori trove-ranno in queste giornate tipiche au-tunnali espositori di vini, spumanti, olio extravergine, formaggi, birre artigianali per i più giovani e altri prodotti tipici locali. Sarà presente il Consorzio Grana Padano e la non

meno importante associazione dei Tartufai Bresciani.Durante le due giornate l’associazio-ne provinciale Equitazione da Cam-pagna di Mantova organizza una tipica manifestazione appetibile agli occhi di tutti: la messa in sella per i bambini e percorsi in calesse trainati da cavalli oltre all’esposizione di ma-teriale legato all’equitazione.

L

VOLTA MANTOVANA

Continua

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AREABLU

Volta MantovanaFOCUS

Come ricorda l’assessore Bertellini, che insieme al quasi omonimo sig. Bertelli presidente dell’attuale Pro Loco, confermano l’ingresso alla manifestazione libe-ro, dove sarà possibile effettuare visite guidate del Palazzo Gonzaga, sede del Comune e della non meno gradita agli occhi e al palato enoteca Gonzaga, situata nel palazzo stes-so. Si ricorda che sia nella sede comunale che nell’enoteca è presente un info point per i visitatori e i turisti.Quello che si augura l’organizzazione è che Giove Pluvio tenga lontano “malumori” invernali. Diesse

Volta Mantovana Palazzo GonzagaPro Loco e Comune

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VOLTA MANTOVANA

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AREABLU

COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO

iancarlo Masini, 36enne castiglionese, ha vinto una medaglia di bronzo alle pa-ralimpiadi di Rio. Masini non è nuovo ai suc-cessi ciclistici: la sua car-riera, infatti, è costellata di

molti risultati eccellenti, ma la medaglia olim-pica arriva in momento particolare, quando al-meno, sulla carta, non c’erano possibilità. “Tre anni fa ero in ospedale, in rianimazione, con una vertebra rotta. Ora sono qui e tocco il podio. Cos’è il ciclismo? La mia libertà, quando sono in bicicletta la mia disabilità spa-risce. Posso guardare il mondo dall’alto. Sono un’altra persona. Questa medaglia la dedico a me stesso perché ho fatto tanto tanto lavo-ro e questa è la prima soddisfazione della mia vita”.Il comune di Castiglione delle Stiviere ha or-ganizzato una festa per celebrare, sabato 22 ottobre scorso, la sua vittoria.La cerimonia è stata anche l’occasione per ta-gliare il nastro della nuova palestra dedicata a Franco Caglio, padre del basket castiglionese. Masini ha raccontato la sua avventura olimpi-ca e, al termine della conferenza, ha dialogato con i bambini del mini-basket. “È un grande onore poter celebrare un vero campione - ha ricordato il sindaco Alessandro Novellini - il suo esempio deve servire a tutti, non solo ai più piccoli, perché questa è una storia di sport, di lavoro e di sacrificio, valori importanti che lo sport deve veicolare anche grazie ad avven-ture come quelle di Masini”. “Sono emozionato - ha dichiarato Masini - e spero che la mia storia e la mia avventura pos-sano servire da stimolo anche per combattere molti pregiudizi che in molti abbiamo sulla disabilità”.

CASTIGLIONE D/S. Nell’occasione inaugurata la palestra dedicata a Franco Caglio

LA COMUNITÀ IN FESTA PER GIANCARLO MASINIMEDAGLIA DI BRONZO ALLE PARALIMPIADI

Stile Morenico

G

CASTIGLIONEDELLE STIVIERE

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AREABLU

a Civica Raccol-ta d’Arte Moderna e Contemporanea di Me-dole presenta “Velate presenze”, personale di Franco Chiarani che chiude in bellezza un

anno ricco di esposizioni e di inizia-tive. La mostra rappresenta un momen-to importante di riflessione intorno all’ampia produzione dell’artista di Arco con più di cinquanta opere, an-che inedite, che contemplano carte, disegni, olii e tecniche miste tutte alla ricerca della sottile anima dell’imma-gine. La mostra, curata da Giovanni Ma-gnani e Fabrizio Migliorati, sarà ac-compagnata da un catalogo edito da PresentARTsì e rappresenterà il XXIesimo volume dei “Quaderni me-dolesi d’arte”.Il vernissage avrà luogo domenica 6 novembre alle ore 17 e l’esposizione resterà visitabile fino all’8 gennaio 2017 con i seguenti orari: mercole-dì-sabato 15.30-18.30, domenica 10-12 e 15.30-18.30. Franco Chiarani è nato ad Arco di Trento nel 1946 e ad Arco ha vissu-to la sua vita finora, portando avanti la sua ricerca artistica e arricchendo la sua esperienza di viaggi, incontri e frequentazioni molto ampie, sia na-zionali che internazionali. È impos-sibile elencare le numerose mostre collettive a cui ha preso parte in Italia e all’estero e gli svariati riconosci-menti, premi e vittorie in concorsi e

contesti sia nazionali che internazio-nali, cui si aggiungono anche parteci-pazioni a fiere d’arte specializzate, di livello europeo.“Le forme, dunque, e i corpi di Chia-rani accadono raccontando corpi di uomini e donne che appaiono da una nube di sensazioni che rendono pre-caria, o sfuocata, l’esistenza. La gam-ma delle sensazioni, che vanno dallo stupore alla nausea (di sartriana me-moria) esistenziale, ma anche dall’at-tesa alla sospensione della ricerca di

un senso, sono l’apparire di un futuro incerto (termine che ha già descritto Chiarani, ma che a mio modo di vede-re ben funziona ancora…) che permea queste tele. L’esistenza diventa preca-ria perché la nostra forma e il nostro destino sono tali, per definizione. Il nostro corpo è precario, senza dubbio. Emergiamo da un fondo comune e siamo destinati a tornarci. Forse que-sta consapevolezza di emergere & ap-partenere è alla base della malinconia di molte figure umane di Chiarani”.

MEDOLE. Dal 6 novembre all’8 gennaio alla Civica Raccolta d’Arte

“VELATE PRESENZE”LA MOSTRA DI FRANCO CHIARANI

COLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO

Stile Morenico

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MEDOLE

Alcune opere di Franco Chiarani

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AREABLU

La municipalizzata di Castiglione del-le Stiviere, Indecast s.r.l., ha recente-mente donato altri cinque defibrillatori al Comune. Cresce così il patrimonio di defibrillatori in carico al comune che, ad oggi, sono quindici, tutti atti-vi sul territorio del comune. Indecast, come è stato ricordato dal sindaco Alessandro Novellini nel recente Con-siglio Comunale, ha anche deciso di

accollarsi le spese di manutenzione e revisione di tutti e quindici i defibrilla-tori del comune. Da parte sua, il comune sta organiz-zando, in collaborazione con la CRI di Castiglione, un corso per insegnare a usare lo strumento che può salvare la vita in caso di attacco cardiaco. In questa prima fase il corso sarà ri-servato agli iscritti alle associazioni

sportive, ma in un immediato futuro potrebbe essere allargato a tutti i cit-tadini. Il defibrillatore è uno strumento uti-le nell’emergenza, ma si deve essere addestrati ad usarlo. La collabora-zione con la CRI nasce dunque pro-prio per realizzare corsi di forma-zione per imparare ad usare questa apparecchiatura.

Castiglione delle StiviereCOLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO

CASTIGLIONEDELLE STIVIERE

Ennesimo caso di rifiuti abbandonati a Castiglione delle Sti-viere. Nella zona collinare di via Eleonora Duse sono stati rinvenuti sacchi di rifiuti vari (carta, plastica, libri, quaderni, elettrodomestici e legno) abbandonati nel bosco. I cittadini hanno provveduto a segnalare la cosa al vice sindaco Clau-dio Leoci che si è attivato e ha fatto intervenire Indecast per ripulire la zona. Si è poi deciso di provare a risalire al colpe-vole di questo atto vandalico ai danni del territorio. Nel frattempo i rifiuti sono stati prontamente rimossi.

La collaborazione fra cittadini e comune ha funzionato e la segnalazione è andata a buon fine. Prima di essere pubblicate su Facebook le fotografie era-no state inviate all’ufficio ecologia del comune che, grazie all’intervento del vice sindaco aveva allertato Indecast, la municipalizzata che ha provveduto a ripulire la zona di bo-sco infestata dai rifiuti. La speranza, ora, visto che c’erano anche libri e quaderni, è che si possa risalire a chi ha compiuto il gesto.

Il Comune ha ricevuto in dono, di recente, una tela che raffigura Guido Maifreni, tenente dei bersaglieri insi-gnito della medaglia d’oro al valore militare nel 1922, disperso sull’alto-piano di Asiago durante il combatti-mento a Melette di Gallio (Altopiano di Asiago) il 4 dicembre del 1917. “Giovane ufficiale, di provato valore, fu di fulgido esempio, per calma e co-raggio nel guidare la compagnia che comandava all’attacco di forte posi-zione nemica” recita la motivazione

per la medaglia. Il quadro è stato donato al comune da una discendente di Guido Maifre-ni che rinvenuta l’opera ha deciso di scrivere al sindaco Alessandro No-vellini. Il quale ha comunicato alla signora l’intenzione di accogliere in municipio la tela che, una volta si-stemata e incorniciata, diventerà pa-trimonio di tutta la comunità. Così la scorsa settimana la tela è arrivata a Castiglione delle Stiviere e il sindaco l’ha mostrata al consiglio comunale.

RIFIUTI ABBANDONATI IN VIA ELEONORA DUSEPRONTO INTERVENTO DI INDECAST

INDECAST DONA CINQUE DEFIBRILLATORIUN CORSO PER USARLI CORRETTAMENTE

ARRIVA IN COMUNE UN RITRATTO DI GUIDO MAIFRENI MEDAGLIA D’ORO AL VALORE MILITARE

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AREABLU

LLutto nella cittadina per la scomparsa dell’ex sindaco

L’ADDIO A LUIGI LONARDIUOMO DI GRANDE IMPEGNO

SolferinoCOLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO

SOLFERINO

a morte di Luigi Lo-nardi è una perdita importante per Sol-ferino, ma anche per tutto il territorio delle Colline Moreniche. La notizia arrivata

nei giorni scorsi è rimbalzata fra la popolazione. L’ex primo cittadino, sindaco dal 1999 al 2004, si è spento dopo una lunga lotta contro una malattia affron-tata con la determinazione e la fede che lo hanno sempre caratterizzato. Una vita dedicata all’arte e all’inse-gnamento, poi nel 1995 la scelta di dedicarsi al suo paese, Solferino, che amava tanto da spingerlo, alcuni mesi fa, nel suo ultimo intervento pubbli-co, a chiedere una legge speciale per tutelare la particolarità di questo Co-mune. Non erano solo l’arte e Solferino le sue passioni, il suo impegno fu ri-volto anche alla storia e al territorio morenico. Persona cordiale e onesta, Lonardi è stato un personaggio chia-ve per lo sviluppo turistico e culturale del territorio morenico. Luigi Lonardi era nato a Solferino nel 1950, si è diplomato all’Istituto Sta-tale d’Arte di Guidizzolo nel 1967. L’arte è sempre stata parte della sua vita come docente (Liceo Belfiore di Mantova, e scuola per stilisti di moda, nella sezione di Manerbio dell’Istitu-to “Mariano Fortuny” di Brescia) e come artista espose in città come Pal-

ma de Majorca, Milano, Strasburgo, Siviglia, L’Aquila, New York, Parigi, Bormio, Lisbona, Mesieres en Bren-ne, Istanbul, Tolosa, Fougères, Pia-cenza, Trieste, Modena, Barcellona e innumerevoli paesi delle provincie di Mantova e Brescia.Il suo percorso amministrativo, nel suo amato paese, lo vide impegnato come consigliere comunale, poi come sindaco dal 1999 al 2004 (contribuì a far inserire la Croce Rossa nel Gonfa-lone comunale), vicesindaco dal 2004 al 2009 e di nuovo consigliere dal 2009 al 2013. Come presidente (dal 2006 al 2014) e poi come vicepresi-dente (dal 2014 ad oggi) dell’associa-

zione Colline Moreniche del Garda è riuscito a valorizzare un territorio da lui molto amato; come presidente del Coordinamento Nazionale del Risor-gimento, incarico che ancora rivesti-va, ha potuto gettare le basi di un per-corso dedicato alla celebrazione degli eventi risorgimentali italiani. La famiglia di Lonardi ringrazia di cuore “tutte le persone, parenti ed amici, dell’affetto e della vicinanza in questi momenti difficili. Ci ha pro-fondamente emozionato vedere la vo-stra sentita partecipazione, chi con il pensiero e chi con la propria presenza. Siamo certi che il nostro Luigi rimar-rà sempre nei nostri e vostri cuori”.

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AREABLU

Alto MantovanoCOLLINE MORENICHE E ALTO MANTOVANO

CAVRIANA. INCONTRI CON LA CITTADINANZA

SOLFERINO E CASTIGLIONE. REFERENDUM SULLA FUSIONESI VOTA DOMENICA 20 NOVEMBRE

L’istituto superiore Gonzaga continua il suo progetto di internazionalizza-zione. In linea, dunque, con i valori della cittadina dove l’internazionalità è storia, grazie alla Croce Rossa, al patrono mondiale della gioventù San Luigi Gonzaga, e alle molte aziende che hanno ormai una vocazione inter-nazionale, ma anche alla scuola che promuove progetti e scambi con paesi europei. In classe, dunque, si susseguono i pro-getti per l’apprendimento delle lingue e lo studio delle migliori pratiche. Tramite Skype e la collaborazione nella piattaforma dedicata ai gemel-laggi virtuali gli studenti hanno avvia-to una consultazione per individuare

su quali temi lavorare e, dopo un se-mestre di ricerche e di attività comuni (tra cui le Learning Apps, strumenti applicativi molto apprezzati) i gruppi misti (composti da studenti delle di-verse scuole coinvolte) hanno propo-sto una votazione sui Google Forms, i cui esiti hanno definito le migliori proposte per apprendere il francese, sintetizzate nell’e-book “La Foire aux Listes”. Un lavoro complesso ricono-sciuto con il certificato di Qualità Nazionale eTwinning a tutte e tre le classi partners (italiana, svedese e belga).Anche per il corrente anno scola-stico la sezione Sistemi Informativi del Gonzaga (classe 3SI ) prevede di

attuare un progetto eTwinning con Belgio e Svezia. La classe 4TU del-la sezione Turistica invece continuerà il progetto biennale con la Francia e l’isola d’Elba sui miti di tutti i tempi. Da segnalare l’ingresso di una nuo-va scuola francese; oltre al Lycée di Saumur, nei castelli della Loira, da quest’anno si è attivata la collabo-razione con un prestigioso Lycée di Toulon, specializzato in ricevimento turistico e alberghiero.Non ultima, la positiva esperienza appena conclusa a Barentin, comune gemellato con Castiglione, di 32 stu-denti che a fine febbraio erano stati accolti per il nuovo scambio culturale con la Francia.

L’amministrazione di Cavriana ha organizzato una serie di incontri con i cittadini nelle varie frazioni del paese. Dopo due anni e mezzo l’amministrazione, dunque, “si fa il tagliando” e incontra direttamente i cittadini per af-frontare con loro, in assemblee aperte e pubbliche, i temi importanti di ogni singola frazione e del comune. Il terzo appuntamento della serie è previsto per il 9 novembre a Bande, nella sede della Trattoria La Romana, sempre alle 20.45. Il quarto appuntamento è previsto a San Giacomo il 14 novembre con inizio alle 20.45. Penultimo incontro a

Campagnolo, sempre alle 20.45, nella sede della Cantina Zanini. Il ciclo di incontri si completa a Cavriana nella sede della sala civica con inizio sempre alle 20.45. In que-sti incontri, dunque, l’amministrazione comunale vuole incontrare i cittadini e con loro dialogare su quanto fat-to in questi primi due anni di amministrazione. Non solo, l’occasione, dopo il tour elettorale di due anni fa, è anche l’occasione per conoscere il gradimento di quanto realiz-zato e, soprattutto, avere suggerimenti su eventuali azioni da compiere.

Per il referendum consultivo sulla fusione fra i comuni di Solferino e Castiglione delle Stiviere, domenica 20 no-vembre, si vota nei seggi solitamente adibiti alle votazioni. A Solferino nelle nuove scuole elementari (2 seggi); a Ca-stiglione nelle sedi delle scuole di viale Maifreni e San Pietro, oltre che nei seggi delle frazioni di Grole e Gozzo-lina (18 seggi, compreso quello speciale).Il referendum non prevede il quorum, ma ci si rifà alla

maggioranza assoluta dei voti raccolti nei due singoli comuni. Perché vinca il SI serve che in ogni comune la maggioranza dei votanti abbia votato SI; se in uno dei due comuni vince il NO, o il NO vince in entrambi i comuni, allora la fusione non passa. Come è noto la Regione non ha concesso l’accorpamento del referendum comunale con quello costituzionale del 4 dicembre prossimo.

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