il gazzettino 565

16
Via Verdi, 87 - Noicàttaro Tel. 080.4781117 - 380.1040249 Domenica aperto Via Crocecchia, 115 - Tel. 080.4780036 Via Pietro Nenni, 16 - Tel. 080.4785154 Noicàttaro (Bari) Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - Copia Omaggio - N. 565 - www.ilgazzettinodipuglia.it Presentata alla città di Noicàttaro nel Palazzo della Cultura la nuova associazione “Katry”. Tra i premiati il Vice Presidente della Provincia Dott. Nuccio Altieri E’ positivo il giudizio dell’On. Francesco Divella sul nuovo Governo guidato dal Prof. Mario Monti Auguri di buon lavoro al Dott. Livio Tenerelli eletto segretario provinciale di API Bari - Lezione di “Magistratura” alla Facoltà di Economia con il Prof. Buquicchio e il magistrato Rana

description

il gazzettino di puglia 565

Transcript of il gazzettino 565

Page 1: il gazzettino 565

Via Verdi, 87 - Noicàttaro

Tel. 080.4781117 - 380.1040249

Domenica aperto

Via Crocecchia, 115 - Tel. 080.4780036 Via Pietro

Nenni, 16 - Tel. 080.4785154 Noicàttaro (Bari)

Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - Copia Omaggio - N. 565 - www.ilgazzettinodipuglia.it

Presentata alla città di

Noicàttaro nel Palazzo

della Cultura la nuova

associazione “Katry”.

Tra i premiati il Vice

Presidente della Provincia

Dott. Nuccio Altieri

E’ positivo il giudizio

dell’On. Francesco

Divella sul nuovo

Governo guidato dal

Prof. Mario Monti

Auguri

di buon lavoro

al Dott.

Livio

Tenerelli

eletto segretario

provinciale

di API

Bari - Lezione di “Magistratura”

alla Facoltà di Economiacon il Prof.

Buquicchio e il magistrato Rana

Page 2: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 2

La Pagina della Cultura è curata dalla scrittrice

Gabriella Genisi [email protected]

"Quando Tzu-Gung viaggiava nelle

regioni a nord del fiume Han vide un

vecchio che lavorava nel suo orto. Ave-

va scavato un canale per l’irrigazione.

L’uomo si calava in un pozzo, portava

su a braccia un recipiente pieno d’ac-

qua e lo versava nel canale. Compiva

così sforzi terribili con risultati appa-

rentemente mediocri. Tzu-Gung disse:

"C’è un sistema con il quale potresti

irrigare cento canali in un giorno con

uno sforzo minimo. Non ti piacereb-

be conoscerlo?". Il contadino si alzò,

lo guardò e disse: "E quale sarebbe?".

Tzu-Gung replicò: "Prendi una leva di

legno, pesante dietro e leggera davanti.

In questo modo potrai portar su l’acqua

con la stessa rapidità con la quale la

sgorga". Allora il vecchio si arrabbiò e

disse: "Ho sentito dire dal mio maestro

che chiunque si serve delle macchine

fa il suo lavoro come una macchina e

a colui che fa il suo lavoro come una

macchina viene un cuore come una

macchina e colui che ha in petto il cuore

di una macchina perde la propria sem-

plicità. Colui che ha perduto la propria

semplicità diventa malsicuro nelle lot-

te dell’anima e l’incertezza nelle lotte

dell’anima è qualcosa che non concorda

con l’onestà. Non è che io non conosca

queste cose; mi vergogno di adoperar-

le." (da“Gli strumenti del comunicare”.

Marshall Mc Luhan)

“Comunicare nuoce”. E’ il titolo di

un’interessante mostra , che si chiuderà

il 15 luglio del 2012, in atto al Museo

della Comunicazione di Berna. Un tito-

lo che qualche decennio fa sarebbe ri-

sultato una provocazione contro il plu-

ralismo democratico dell’informazione

e il libero accesso alla comunicazione,

garanzia, appunto, di migliore demo-

crazia. I mezzi di comunicazione più

disparati possono convivere bene, mol-

tiplicarsi e anche riciclarsi, pertanto ac-

canto all’oralità e alla scrittura c’è spa-

zio per strumenti elettrici ed elettronici

(telegrafo, telefono, cinema, radio com-

puter, TV) e per quant’altro alimenti la

dialettica della comunità umana e la ar-

ricchisca di nuove chances. Infatti ogni

medium è amplificatore di potenzialità

fisiche, intellettuali, cognitive dell’in-

dividuo e trasformatore della struttura

sociale.

Tuttavia è facile che gli abusi anche del-

le migliori intenzioni, scantonino nella

patologia, un po’ come tutti i comporta-

menti “tossici” degli uomini.

Mi chiamo Viola, ho sedici anni. Sono

arrivata qui da un anno, dall’Albania.

Tutti dicono che faccio il mestiere.

Lo sento dire ai camionisti che si ferma-

no all’ora di pranzo per una cosa veloce

prima di ripartire. Me lo ripetono i fi-

nanzieri ogni volta che mi fermano per

chiedermi generalità e documenti. E no

che non ce li ho, gliel’ho detto tante le

volte, anche a quelli della stradale. Ma

loro mi lasciano andare ogni volta. Mi

lasciano qui tutte le volte, da sola, su

questo nastro d’asfalto bollente del Sta-

tale 96, al Km 7, a ridosso dei tendoni

carichi di uva. Anche se sono minoren-

ne, faccio il mestiere che faccio, e sono

straniera. Anche se vorrei che qualcuno

mi portasse via da questo buio che non

è vita.

Guardavo l’Italia alla televisione tut-

te le sere, dopo aver finito i compiti

all’Istituto.

Amici, il Grande Fratello, L’isola dei

Famosi, e ogni sera sognavo di venire

a vivere qua.

Poi il sogno si è realizzato, un amico di

mio cugino mi ha caricata sul barcone

dei contrabbandieri e siamo arrivati in

questo posto. Mi ha comprato vestiti

bellissimi, e un paio di stivali bianchi

con il tacco e la zeppa.

Da domani cominci il mestiere, mi ha

detto poi. E io non capivo. Poi però mi

hanno violentata in tre, lui e i suoi com-

pari ubriachi, e ho iniziato a capire.

Il mattino dopo alle 10 ero già sulla

Statale, con una sedia di plastica rossa,

un pacchetto di patatine, due bottiglie

di acqua minerale, e uno strofinaccio

sporco. Ci vediamo stasera, intorno alle

otto, ha detto Marcus, l’amico di mio

cugino. E con la mano ha salutato quelli

della pattuglia che stavano passando là

davanti.

Hai iniziato presto a fare il mestiere.

Me lo dice Pamela, il viados maroc-

chino che c’ha la postazione a trecento

metri da me, ogni volta che mi raccon-

ta la sua storia. Adesso ha 46 anni, ma

quando ha iniziato ne aveva 23. Dopo

una delusione d’amore, sospira con la

sua voce grossa. All’inizio aveva paura

che gli portassi via la clientela, fresca

e giovane come sono, ma poi si è tran-

quillizzata, qui gli uomini preferiscono

i trans alle ragazzine e non c’è rischio.

Menomale. Adesso Pamela è l’amica

migliore che ho. Anzi l’unica.

Da tre settimane gli affari vanno male, e

Marcus mi picchia ogni sera. Ho i lividi

sulla faccia e stamattina il ragazzo che

guida i camion dei gelati, mi ha dato un

ghiacciolo all’amarena senza chieder-

mi il solito servizietto in cambio. Gli

ho fatto una carezza, lui mi ha dato un

bacio.

Sei bella – ha detto poi.

Portami via – ho risposto

Dove ti porto?

Dove vuoi tu.

Non è facile. Ci vuole una casa. Docu-

menti. Ci vuole un mestiere

Insegnamelo tu.

Cosa.

Il mestiere di vivere.

Gabriella Genisi

Domenica 4 Dicembre alle 18 intervengono Livio Costarel-

la e il Prof. Franco Introna - Castellana Grotte Associazione

Culturale ARTES - C.so Italia, 17 www.illibropossibile.com

“Il mestiere di vivere” di Gabriella Genisidi Mariella Pisicchio

E’ il titolo di un’interessante mostra, che si chiuderà il 15 luglio

del 2012, in atto al Museo della Comunicazione di Berna

“Comunicare nuoce”

Page 3: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 3

Page 4: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag 4

La stagione dei congressi provinciali, in

Puglia, sta volgendo al termine. Abbiamo

riattivato percorsi di democrazia interna,

che ormai erano stati archiviati come an-

tiche alchimie, inutili e dannose. Gli ul-

timi anni, coincidenti con la fase discen-

dente della seconda repubblica ormai

morente, sono stati caratterizzati da corti

osannanti, fatte di dirigenti politici, capa-

ci di imbonire ed ingraziarsi i capi, ma

lontani anni luce dalla gente comune. La

preoccupazione più importante di eletti

e\o nominati è stata quella di ossequiare i

vertici, detentori incontrastati della sorte

di politici e aspiranti tali, dimentichi di

essere servitori del popolo e non sudditi

di un monarca.

In Futuro e Libertà chi ama la Politica, li-

bera e democratica, chi preferisce le idee

e le azioni alle relazioni personali interes-

sate, chi nutre una speranza collettiva e

non solo una cieca ambizione personale,

ha ritrovato cittadinanza attiva. Risco-

prendo la bellezza del confronto, anche

se aspro e acceso, imparando ad apprez-

zare il valore della sintesi tra le diverse

posizioni e, perché no, anche coltivando

l’ambizione di affermare le proprie idee

attraverso la competizione elettorale con-

gressuale, gli iscritti a FLI hanno inau-

gurato una nuova stagione politica, che

archivia il tempo delle veline, dei valletti

e dei tronisti, prestati alla politica e risco-

pre il valore del merito, attraverso la se-

lezione di dirigenti capaci di aggregare e

di creare consenso intorno a valori, idee,

programmie non più in base al grado di

amicizia e di simpatia con il segretario

del partito, col parlamentare o col capo-

condomino.

Siamo solo all’inizio. Siamo consapevo-

li dell’importanza e della delicatezza del

momento storico, che viviamo. Il Paese

è sommerso dalle macerie del conflitto

permanente e muscolare del bipolarismo

berlusconiano. La crisi è economica e fi-

nanziaria, ma, a mio avviso, ancor di più

è sociale e morale e affonda le sue radici

in una sfiducia profonda nelle Istituzioni

repubblicane, nella politica, nel sistema

attuale dei partiti e, in definitiva, nella

democrazia italiana. Dunque la strada è

ancora lunga, ma la direzione è quella

giusta.

Abbiamo già celebrato i congressi a Fog-

gia, Lecce e Taranto. Sabato 3 dicembre a

Brindisi e domenica 4 a Bari e il fine set-

timana successivo nella BAT. Avanti così,

per ridare voce a migliaia di persone, che

hanno voglia di tornare ad essere prota-

gonisti e sono stufi di essere spettatori di

un reality show a sfondo politico. Avanti,

insieme, verso la Terza Repubblica, per

un Futuro di Libertà per l’Italia.

*Responsabile organizzativo

di FLI Puglia

LA STAGIONE

DEI CONGRESSI

DI FLI IN PUGLIA

di Oronzo Valentini*

Roma, 19 novembre 2011 - “Il Governo Monti rappresenta una opportunità per il Paese da una parte, perché deve uscire dal cono d’ombra dell’immobilismo per rientrare nel circuito virtuoso della crescita. Per la classe politica, dall’altra, che deve ritrovare la cifra comune di un linguaggio e di un atteggiamento sostanziale di confronto civile e costruttivo, per il bene della collettività. Nessuna sospensione della democrazia, dunque, ma, al contrario, un momento storico di alta democrazia, nel rispetto dei dettami costituzionali, in cui il Parlamento è chiamato ad assumersi la responsabilità di scelte dirimenti per il futuro dell’Italia”. E’ quanto sostengono in una nota i vertici pugliesi di FLI, il deputato finiano Francesco Divella e il consigliere regionale Giammarco Surico, rispettivamente coordinatore e vice coordinatore regionale del partito. “Il 14 dicembre scorso è stata persa, purtroppo, un’occasione importante per delineare un percorso diverso che consentisse, in assenza di politiche forti e credibili anche di fronte al consesso europeo, di riprendere in mano il filo del contrasto ad una crisi economica sottovalutata”, afferma Surico, “ma anche ad una crisi di valori e di identità sovrastati da battute chiassose, populismi di maniera in libera uscita e secessionismi di propaganda”. Divella pone l’accento sulla scelta “assolutamente condivisibile da parte di Monti di avocare a sé le deleghe all’Economia e ai Rapporti con le Regioni

e di puntare, non solo in continuità con un lavoro già iniziato, ma in una visione di rafforzamento, sul ministero della Coesione territoriale. Un segnale di unità ed equità che, se accolto nella maniera giusta soprattutto dal Sud e della Puglia, sono certo potrà significare molto in termini di rilancio sociale, economico, infrastrutturale ed occupazionale”. “Futuro e Libertà

ritiene da sempre che competitività del “sistema-Paese” e coesione sociale e nazionale coincidano e siano condizioni indispensabili per far ripartire la crescita di tutte le aree del Paese”, ricordano Divella e Surico che confermano il percorso del partito anche in Puglia “all’interno del progetto politico del Terzo Polo, già dalle prossime amministrative. Il Governo Monti, che nasce a ragion veduta sotto la stella polare di De Gasperi per il quale fare politica significava realizzare, porterà l’Italia fino a nuove elezioni che proporranno agli italiani, attraverso la rinascita di un grande centro-destra democratico, una classe politica non costruita a tavolino, ma fatta di persone a cui stanno a cuore le sorti della comunità nei suoi interessi collettivi”.“Ci auguriamo”, concludono, “che la nascita di questo Governo di impegno nazionale rappresenti anche una opportunità per il presidente Vendola di ripensare il suo impegno politico sui palcoscenici nazionali, ancorché legittimo, ma deleterio per la Puglia che è chiamata a governare, invece allo sbando politico-amministrativo”.

“Governo Monti, un’opportunità per il Paese. Nessuna sospensione

della democrazia. Bene riferimento

a De Gasperi. Coesione territoriale forte segnale di unità ed equità. Sud

e Puglia sappiano cogliere la sfida per la competitività”

On. Francesco Divella Coordinatore Regionale FLI

Page 5: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag 5

Api a livello provinciale ha il compito di

disegnare un percorso di impegno politico

e amministrativo dei cattolici democratici

e del cantiere del Terzo Polo pugliese.

Se dovessi scrivere un piano d’impresa

per Alleanza per l’Italia, i contenuti

sarebbero pervasi di capacità di ascolto e

di interlocuzione di quel mondo cattolico

che nel diciassettennio berlusconiano è

rimasto incantato dal cavaliere o è rimasto

ai margini perchè profondamente deluso

dallo stesso.

CISL, API, CL, l’AZIONE CATTOLICA,

CONF COOPERATIVE, MCL e tanto altro

ancora rappresentano il mondo verso cui

API si deve aprire tentando di interpretare

le loro istanze e, se possibile, chiamandoli

in diretta sulla scena politica del nostro

territorio così da cambiare davvero temi,

modalità e contenuti della politica a casa

nostra. Disegnare il percorso di Api nel

nostro futuro prossimo col disincanto e con

la percezione che se un’ipotetica cartomante

dovesse leggerci la mano, ci direbbe:

“futuro attualmente non disponibile”, ma

invece è lì che vogliamo esserci, è lì che

dobbiamo esserci per trascinare i nostri figli

e anche i nostri padri in questo tempo lungo

senza avere occhi lucidi e senza paura del

vuoto . perchè loro se ne accorgerebbero.

Pertanto, Api e il cantiere del Terzo Polo

hanno come primo obiettivo un grande

sforzo organizzativo.

Com’è stato possibile che questi mondi

abbiano sperato in Berlusconi? Abbiano

puntato su Berlusconi? Tra quei mondi

troveremo le risorse umane tirandole fuori

dalla poca propensione a combattere,

convinti che i cattolici democratici della

nostra terra non hanno mai spento i loro

focolari educativi e certamente dispongono

delle maggiori risorse calibrate sull’oggi e

utili alla collettività.

A chi di noi obietta che questo compito

le forze cattoliche lo possono eseguire

nel tessuto delle comunità locali senza

l’esigenza di proiettarla per forza nell’agone

politico, noi rispondiamo che è invece l’ora

del contrario, è il tempo in cui l’emergenza

e il degrado che si ritrova nella politica sia

sostituito da virtù e valori che si spostino

dal privato al pubblico usando l’unica via

che esiste: la politica.

Siamo in un tempo dove servono anche

altri Miti. Riflettendo su una vecchia

citazione che diceva che “la borghesia

senza il popolo è la testa senza il braccio e

nel contempo il popolo senza la borghesia

è la forza senza la luce”, anche per questo,

compito della politica nella nostra terra è

richiamare la borghesia ad essere di nuovo

viva, oserei dire visionaria, disposta ad

accendere il motore di un nuovo ciclo di

sviluppo locale.

Oltre che nella politica servono esempi

anche nella nostra economia territoriale

per troppe volte relegata al dibattito

sull’edilizia e sul mattone e sorda alla

Information Technology Communication.

Scrive De Rita in uno straordinario saggio

sulla borghesia dei tempi nostri che “

serve il governo dei miti e dei Miti perché

altrimenti la politica perde un orizzonte di

lungo periodo e si appiattisce nella palude

della società che rappresenta”.

E ci servono Miti anche nel tessuto familiare

del nostro territorio per scongiurare la

simmetrica eclissi di padri e madri: padri col

ruolo di amici e col deficit di autorevolezza

e madri con il doppio incarico di genitori

e lavoratrici non più capaci, ahimè, di

garantire la trasmissione dei valori e degli

esempi nei cascami di tempo che resta.

Siamo stati una terra declinata al femminile

e ne abbiamo ancora bisogno se è vero

come è vero che per anni le madri hanno

manutenuto il tessuto sociale e affettivo

della nostra terra.

E ci servono Miti negli enti locali e nella

pubblica amministrazione; le migliori

scelte, i migliori atti amministrativi, hanno

bisogno di applicazioni corrette. Non

dobbiamo mai dimenticare che l’apparato

pubblico resta comunque il maggiore

fornitore di servizi della nostra collettività.

E dunque, il rigore, l’efficienza, la

responsabilità, sono elementi minimali

perché il sistema resti decente. Ci toccherà

vivere in un tempo in cui la pubblica

amministrazione che prima accoglieva a

prescindere, riscopra modi nuovi di essere,

vinca le sfide dell’efficienza e si confronti

con i nuovi strumenti del governo del

territorio.

Diventi Api di terra di Bari il partito

attento ai GAL, ai piani di zona, alle ATO,

ai patti territoriali, alle aziende sanitarie

locali, strutture tutte chiamate al rigore

e a combattere sul crinale del massimo

risultato col minimo delle risorse.

Diventi poi Api il fautore di un patto

generazionale sull’assunto che i giovani

hanno gambe veloci ma gli esperti

conoscono la strada.

Alla mia generazione, che ha ottenuto le

opportunità, le mani tese, tocca ricambiare

almeno in parte quanto ricevuto,

resettandoci in un presente e costruendo

un futuro collettivo. Così si bonifica la

condizione giovanile troppo impegnata a

fare branco di sera e internauta di giorno.

Sono spunti per l’agire politico in un tempo

in cui la politica è sospesa e in cui anche il

governo che vede i tecnocrati al massimo

della loro autorevolezza porta a riflettere

su com’è potuto accadere. I governi tecnici

sono una soluzione in coda a un processo,

quasi mai il punto di partenza. Ci toccherà

uscire dai timori del rischio confidando

che se è vero che le barche nei porti sono

al sicuro, nessuno le ha mai costruite per

questo (cit. H. Lee Masters).

Livio Tenerelli - Coordinatore

Api Provincia di Bari

A sx On. Pino Pisicchio a dx Massimiliano Antenore

consigliere Comunale Api Noicàttaro

A sx On. Pino Pisicchio a dx Massimiliano Antenore

consigliere Comunale Api Noicàttaro

Congresso

Provinciale API l’intervento del nuovo

coordinatore Livio Tenerelli

Noicàttaro, lì 22 novembre 2011 - Su mandato del Segretario Provinciale Dott. Livio Tenerelli e in qualità di segretario politico cittadino di API il sottoscritto comunica il nuovo gruppo di lavoro di API in Noicàttaro composto da Colucci Eleonora, Deleonardis Domenico, Detoma Vito, Dipinto Pino, Guarnieri Stefano, Mazzone Massimo, Rescina Cecilia, Solenne Vito, Troiani Carmine. Il gruppo di lavoro assume secondo regolamento il ruolo direttivo del movimento cittadino sino alla nomina del nuovo direttivo che sarà eletto durante la celebrazione del congresso cittadino API che si terrà in Noicàttaro il 19 Dicembre 2011 alle ore

18.00. La nascita del nuovo direttivo API di Noicattaro ed il coinvolgimento dei componenti lo si deve soprattutto alla determinazione dei tre consiglieri comunali Antenore, Didonna e Cocchiarale che, pur essendo stati eletti in liste civiche, si ritrovano oggi a condividere il percorso politico targato API. I consiglieri Antenore Massimo, Didonna Giovanni e Cocchiarale Santino oltre a determinare un unico gruppo in consiglio comunale affiancheranno il segretario in questa fase politica e nei lavori congressuali. Assume il ruolo di portavoce il consigliere Antenore.

Il Segretario politicoMaurizio Innamorato

ALLEANZA PER L’ITALIA Segreteria cittadina Noicàttaro

I consiglieri Antenore Massimo, Didonna Giovanni e Cocchiarale Santino oltre a determinare un unico

gruppo in consiglio comunale affiancheranno il segretario Innamorato in questa fase politica

Page 6: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 6

Da Bruno Massari

qualità e cortesia

Chiuso il Lunedì

Tel. 080/4796100. Eventi

e Ricevimenti, Feste di

Laurea e Compleanno,

Cene di Lavoro, Addio

al Celibato e Nubilato

Nel pomeriggio del 29 novembre scorso

gli studenti hanno avuto il privilegio di

incontrare il magistrato Dott. Giuseppe

Rana. L’apertura è stata affidata al

professore di diritto pubblico Michele

Buquicchio (ex sindaco del comune

di Bari, nella foto a dx), il quale ha

affermato che ha voluto questo incontro

per analizzare dall’interno un concetto

intricato quale risulta l’ordinamento

giuridico italiano e, soprattutto, per dare

la possibilità di un confronto a stretto

contatto con una realtà spesso vista fin

troppo distaccata dai nostri bisogni: un

impatto importantissimo per i giovani

studenti che si stanno per affacciare in

un nuovo mondo, non solo sul piano

lavorativo ma anche su quello sociale.

“La costituzione è un testo di grande

valore e di rilevante importanza, ma allo

stesso tempo è anche molto trascurato”:

con queste parole il Dott. Rana (nella

foto a sx) ha dato inizio alla sua lezione,

cercando di focalizzare l’attenzione

dei numerosi presenti, studenti e non,

su questo punto. Da buoni cittadini

dovremmo infatti imparare a conoscere

e apprezzare il capolavoro alla base della

nostra Repubblica e vederla, per citare

il nostro ex Presidente della Repubblica

Carlo Azelio Ciampi, come la nostra

“Bibbia laica”, un testo che attraverso

i suoi principi dovrebbe ricordarci cosa

vuol dire davvero essere italiani, senza

superficiali patriottismi. L’attenzione è

quindi andata, a grandi linee, su quello

che è il profilo della magistratura,

addentrandosi negli intrinsechi meandri

di essa ma senza perdere il contatto con

la realtà che ogni giorno affrontiamo,

mantenendo un certo mordente sulle

menti dei presenti. Completata la parte

più canonica dell’incontro, si è passati ad

un momento più vivace in cui vi è stata

l’opportunità di interagire attivamente

con il Dott. Rana: noi de “Il Gazzettino

di Puglia” eravamo pronti a chiedere

la sua opinione riguardo temi scottanti

quali il rapporto tra il giornalismo e

la Giustizia, nonché uno dei fardelli

più pesanti del nostro Paese, ovvero

la lentezza dei nostri procedimenti

giudiziari e il loro numero esagerato (a

detta del Prof. Buquicchio cinque volte

maggiori di quelli francesi!).

Le risposte sono arrivate puntuali e

chiare, con grande disponibilità da

parte del magistrato: riguardo il primo

punto, secondo il suo discorso, è

impossibile nascondere un legame che

si è fatto fin troppo fitto tra i media

e l’organo giudiziario, certo ad una

prima analisi giustificato dal bisogno

di conoscere che caratterizza ognuno

di noi, ma comportando ad una visione

più profonda grossi rischi. Il magistrato

attualmente deve infatti far fronte alla

sempre più forti pressioni mediatiche,

che spesso vengono a coincidere con

quelle politiche, senza considerare la

dilagante “tendenza di notorietà”, che

spinge numerosi esponenti giudiziari

ad interagire forse troppo spesso con

la stampa, quasi per essere approvati

dall’opinione pubblica, sempre pronta a

“giudicare i giudicanti”.

Per quanto riguarda la seconda

questione, non nega il grave problema di

tempistica che ci affligge, riconoscendo

la difficoltà nel poterlo risolvere, magari

con una giusta riforma, senza tornare

alle radici: non solo la struttura e la

prassi dell’organo, ma in particolare

qualcosa che spesso ignoriamo, un

“difetto genetico” del nostro popolo,

ovvero un carattere forte e battagliero

che inevitabilmente porta ad un numero

eccessivo di controversie, anche delle

più banali, che intasano gli uffici.

Il professor Michele Buquicchio

ha concluso in bellezza la giornata

con un discorso diretto a smontare i

nostri pregiudizi: bisogna smettere di

guardare alla Giustizia come qualcosa

di opposto ai nostri interessi, in difesa

di quelli superiori, ma piuttosto iniziare

a considerarla come l’espressione del

nostro bisogno primario di equilibrio nella

nostra vita sociale, senza dimenticare

l’importanza primaria della figura del

magistrato, continuamente messa alla

prova dalla difficoltà quotidiane del

proprio lavoro e meritevole delle nostre

più grandi lodi.

Vito Valenzano

Dario Pepe

Lezione di

“Magistratura”

alla Facoltà di

Economia di Bari

Page 7: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 7

Page 8: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 8

Sabato 26 novembre, nel corso della presentazione dell’associazione “ Kattry”, ho avuto modo di soffermarmi sull’origine del paese e del suo attuale toponimo.Vorrei adesso precisare meglio i termini della questione, dal momento che attualmente esistono varie tesi a confronto che per questo rendono la ricerca ancora più confusa.Come sappiamo il nome di Noicattaro contiene due riferimenti: a Noja perché così si chiamava il paese dal 1500 circa fino al 1862. L’altro riferimento è Cattaro. Come mai questa unione? Quando nel 1861 si formò l’unità d’Italia, i Savoia per eliminare le omonimie nei nomi dei paesi, invitarono le amministrazioni locali a cambiare il proprio toponimo, troppo comune in Italia. E quindi il nostro consiglio comunale allora scelse Noicattaro aggiungendo a Noja, Cattaro.Adesso cercheremo di capire le motivazioni, e questo non è facile dal momento che non esiste più agli atti il documento originale. Ma risponderemo ugualmente facendo riferimento a documenti successivi.Per “Noja” che sta per nuova , alcuni storici e soprattutto la tradizione orale sostengono che si fa riferimento ad un nuovo insediamento costruito dopo la distruzione del vecchio abitato collocato secondo una tradizione orale, sulla costa dell’Adriatico, a poca distanza da Torre Pelosa, se non forse a Torre Pelosa ( l’attuale Torre a Mare).Di conseguenza poco accettabile e

troppo virtuale si presenta l’altra spiegazione data a “ Noja” come luogo paludoso, secondo una traduzione medievale del termine . La fonte di questa forzosa interpretazione è il vocabolario del Du Cange e lo storico che sostiene questa tesi è Giacomo Settanni.Adesso cerchiamo di capire perché “Cattaro” che come sappiamo è una città della Dalmazia. Che c’entra con il nostro paese?A questo punto pesa fortemente la tradizione orale del nostro popolo che per la prima volta trova conferma in uno scritto dell’archeologo Emanuele Mola nel 1796, in cui si parla di un piccolo villaggio di pescatori, Cattaro, posizionato sulla costa pugliese nelle vicinanze di Torre Pelosa, distrutto in una incursione saracena nell’VIII sec., da cui gli abitanti sarebbero fuggiti nell’entroterra per fondare una nuova città “ Noha”. Altra parte degli abitanti sarebbe emigrata oltreadriatico per fondare Cattaro, in Dalmazia.Nel 1817 Arcangelo D’Onofrio, medico napoletano, nella sua relazione sulla peste di Noja, riprende la leggenda e così si esprime sul nostro paese che: “Per costante tradizione credesi colonia dell’antica Cattaro, città celebre un tempo sulle maremme dell’Adriatico”. Questo dire sulle origini del nostro abitato fu quindi fatto proprio dal consiglio comunale nel 1862 che, su invito dei Savoia, volle ricordare con il nuovo toponimo Noicattaro, le nuove ed antiche origini.

Successivamente nel 1896 il sindaco Raffaele Didonna, rispondendo al direttore dell’archivio della città dalmata così scriveva “ Vuole antica tradizione di cui è parola in un cenno storico sulla città di Noja, che sulle sponde dell’Adriatico non più lontano da questa città di sei chilometri, fosse esistita l’antica Cattaro, che distrutta nel secolo VIII d.c. dai Saraceni, diede origine all’antica Noja che oggi si appella Noicattaro. Si vuole pure che parte degli abitanti della distrutta Cattaro, attraversando l’Adriatico, si fossero messi in salvo sulla costa dalmata fondandovi l’attuale città di Cattaro”.In seguito molti studiosi hanno cercato di trovare conferma alle tradizioni orali: Tagarelli e Roppo inventando un toponimo greco “ Kattry”, hanno localizzato l’antico centro vicino a Cala Paduano o anche ad Azezio, ma senza convincere troppo.Giacomo Settanni invece ha totalmente demolito la leggenda sostenendo che

non c’è nessun rapporto tra la Cattaro pugliese e la città dalmata, ed escludendo la ricerca di una fumosa Kattry, ritiene piuttosto più credibile l ’ in te rpre taz ione medievale del termine Noa come “ terreno dissodato di fresco”.A questo punto vien

fuori che la cosiddetta ricerca storica finora non ha fornito nessun risultato apprezzabile, anzi ha confuso ancora le acque, perché si è allontanata dal racconto tradizionale.Personalmente ritengo che per ottenere un plausibile risultato, va cambiato il metodo della ricerca e, partendo dalla leggenda, lavorare su quel poco che di certo abbiamo, cioè la “costante tradizione dell’antica Cattaro sulle maremme dell’Adriatico”.In fondo le leggende conservano ancora molto fascino e in altre situazioni si sono rivelate più vere delle astruserie pseudoscientifiche.In ogni caso, forse, per evitare tutte le attuali confusioni, paradossalmente sarebbe stato opportuno che nel 1862 si fosse lasciato il vecchio nome di Noja e così si sarebbe conservata intatta la magia degli antichi racconti sulla leggendaria Cattaro.

Vito Didonna

Noicàttaro: il giallo delle origini - Parte I - Prof. Vito Didonna

Page 9: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 9

Graditissima visita di due protagonisti

di una tra le più belle edizioni

del “Grande Fratello!”. Nando a sinistra e

Mara nella foto con Gianni, Michele e Piermarco

Page 10: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 10

In alto il momento clou della presentazione dell’eccellente Guida curata dalla

cara Vittoria Cisonno. Qui sopra da sx il nostro Direttore Responsabile Vincenzo

De Gregorio, Antonello Magistà bravissimo cuoco e titolare insieme alla sua

famiglia del Ristorante Pashà di Conversano e a dx il grande Peppe Zullo

Page 11: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 11

Città & Sport

Via Poerio, 6

Rutigliano - Gianni Didio

cell. 3476363829

IL GAZZETTINO DI PUGLIA

www.ilgazzettinodipuglia.it

Il Gazzettino di Puglia Web Tv

Anno attività XXIII - Giornale

numero 565 del 3 Dicembre 2011Rossonero di Puglia - Sport Città

Città & Sport - Il Gazzettino del Sud Est

Autorizzazione Tribunale di Bari

numero 961 del 29 Maggio 1989;

Iscrizione ROC (Registro Nazionale

Operatori della Comunicazione,

numero 20924 del 10 Marzo 2011);

Direttrice Editoriale Angela Maria Sozio;

Direttore Responsabile

Vincenzo De Gregorio - cell. 3470841151

Responsabile Cultura

Gabriella Genisi - gabriellagenisi@libero

Marketing Territoriale

Nino Valenzano cell. 3476713355

(Presidente Confcommercio Rutigliano);

Coordinamento

Fabrizio De Gregorio - cell. 3450977620

[email protected]

Comunicazione Commerciale (Giorna-

le, Sito Intternet, Giornale PDF sul sito,

Facebook, Redazionali) Publi Gino’s mail

[email protected] tel. 080/3212609

.Pubblicità

Antonella Barbone cell.3281154073

Segretaria di Redazione

Emmanuella Bottalico

Relazioni Esterne

Vito Valenzano cell. 346227

Inno della Puglia “Vieni a ballare

in Puglia” di Caparezza;

Redazione: Via Conversano, 52

- 70018 Rutigliano (Bari);

Facebook: Il Gazzettino di Puglia;

Comunicati - Lettere al Direttore:

[email protected]

Sito Internet: ETH DESIGN

Stampa Tipografia Martano Editrice

Giornale chiuso in Redazione

alle ore 14,00 del 2 Dicembre 2011

Il Gazzettino di Puglia

1. Facebook: più di 1900 amici;

2. sito: 2550 persone hanno visto il

n. 564; 3. 5.000 le copie stampate

E’ finito 4 a 4 il derbyssimo tra le formazioni Under 18 delle due società

di Calcio a 5 Virtus e Azetium rutiglianesi che guidano i rispettivi gironi

di serie C2. Presto torneremo attivamente ad occuparci di loro!

m o n b e b e @ l i v e . i t

Page 12: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 12

Apprezzato l’intervento, da parte

dei molti cittadini nojani presenti,

del Vice Presidente della Provincia

di Bari Dott. Nuccio Altieri che

ha anche la Delega alla Cultura.

“Basta con i finanziamenti a piog-

gia per le varie manifestazioni

che si svolgono nei diversi periodi

dell’anno nella nostra provincia,

ora si deve puntare quasi tutto sulla

rivalutazione del patriomnio storico

e architettonico che se adeguata-

mente valorizzato e pubblicizzato

può portare importanti e diciamo

immediate ricadute economiche

sulle numerose famiglie del sud est

barese e soprattutto consentirebbe

alle attività produttive

ed artigianali di farsi conoscere

potendosi mostrare così ad un

pubblico sempre più vasto”.

Presenti all’importante even-

to il primo cittadino di Noi-

càttaro Dott. Peppino Sozio,

l’Assessore alla Cultura Avv.

to Fabio Diserio, il Prof. Gio-

vanni Parisi già Sindaco di

Noicàttaro, il consigliere co-

munale Isa Sportelli, Peppi-

no Dipierro già collaboratore

de “Il Gazzettino di Puglia”

e tantissime altre persona-

lità. Tra i relatori anche il

nostro Direttore Responsa-

bile. Vincenzo De Gregorio

ha ricordato ai presenti come

dopo la prima esperienza con

i Milan Club della Puglia il

30 Gennaio del 1993 proprio

da Noicàttaro (Via Telegrafo)

partì la splendida cavalcata

editoriale che ci ha portato

oggi a stampare la copia nu-

mero 565 e a essere la testata

gratuita periodica più diffusa

tra Bari ed il sud est barese.

Onore ai coraggiosi amici dell’Associazione “

Katry” di Noicàttaro che hanno deciso di proseguire

uniti l’esperienza fatta alle ultime elezioni ammini-

strative, dove hanno raccolto importanti consensi

risultando determinanti per l’elezioni a primo

cittadino di Peppino Sozio, per non disperdere

l’esperienza acquisita e soprattutto per coinvolgere

sempe di più in maniera attiva l’intera cittadinanza

nei confronti dei mondi più diversi ma decisivi per

lo sviluppo di una comunità come quello del Volon-

tariato, esaltando Cultura, Storia e Tradizioni, di

una grande città della Puglia. Eccellente, come al

solito, l’intervento del Prof. Didonna che con cura

e amore sta riportando sulle prime pagine dei mass

media italiani e pugliesi la grandissima e ricca sto-

ria nojana che noi ci onoriamo di pubblicare

in un’altra parte del Giornale. Presidente

dell’Associazione “Katry” è il Dott. Lello Ferrieri,

già assessore comunale in una Giunta guidata

dal Prof. Giovanni Parisi presente all’evento.

Page 13: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 13

Page 14: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 14

Egregio Prof. Monti grazie di cuore

per accettato questo difficile incarico,

ma ci consenta di aggiungere che non

abbiamo capito nulla rispetto a quanto

è accaduto in questi giorni. Immagia-

mo le risate da parte dei tanti sapiento-

ni di casa nostra a questa osservazione,

ma cerchiamo di ragionare. E’ vero o

non è vero che l’Europa ci ha chiesto

di cambiare Governo? Ma quale del-

le due europee, quella dei politici del

Parlamento eletti democraticamente o

quella dei burocrati? A noi purtroppo

questo dato è sfuggito, infatti, non si

riesce a capire come possano accadere

che in democrazia accadano fatti simi-

li, togliendo incredibilmente al popolo

sovrano il diritto sancito dalla Costitu-

zione di autodeterminarsi scegliendosi

la classe dirigente da cui si pensa di

poter essere governati degnamente. C’è

il trucco ma non si vede: nessuno dei

tanti analisti che in questi giorni sono

sempre più spesso in televisione a suon

di lauti compensi e che quindi svolgono

regolarmente un doppio lavoro toglien-

do così il posto a quei giovani che lei ha

richiamato spesso senza indicare però

la strada da percorre affinché possano

trovare presto un lavoro serio e duratu-

ro, ci ha ancora spiegato come mai la

metà dei nostri certificati di deposito

sono finiti nelle mani di lobby europee

e mondiali (politiche e affaristiche) che

della nostra economia se ne fregano

altamente. E chi ci ha portato sin qui?

Una classe politica abietta, dalla Lega

di Bossi in giù, composta da uomini

e donne scelti dai capi per riscaldare i

banchi del parlamento, salvo, per fortu-

na, rare, rarissime eccezioni e tutte pu-

gliesi: Divella, Pisicchio, Fitto. Puglia

quotidianamente umiliata, senza treni,

senza infrastrutture e lei caro Presiden-

te del Consiglio ci chiede di fare altri

e più cospicui sacrifici: ma perché la

Puglia dovrebbe farli? Guardi le strade

del Nord. Molto spesso si tratta di inuti-

li autostrade per fare guadagnare miseri

minuti a poche persone mentre le nostre

aziende e le nostre famiglie vengono

umiliate quotidianamente perché sono

costrette a fare lunghi e costosissimi tra-

gitti per connettersi con le SS 16 e 100

passando a passo d’uomo dalla zona

produttiva del sud est quella tra il bivio

della 100 e le città di Noicàttaro da una

parte e Rutigliano dall‘altra. Il costo di

gasolio e benzina è altissimo. E nel suo

discorso tutto questo non c’è. Lo sa che

in Germania hanno tagliato sei miliardi

di tasse ed oggi quella è la prima econo-

mia della zona euro? Lì hanno tagliato

le tasse per aiutare i capitani d’impresa

a creare nuova occupazione e non han-

no irrigidito il regime fiscale già in atto

con l’aggiunta di nuove tasse. Certo che

lo sa ma fa finta di nulla. A lei fa più co-

modo parlare di repressione. Provi lei a

decidere in pochi secondi se comperare

un chilo di pane per i propri figli o un

litro di benzina per cercare di fare bene

il proprio mestiere. Ci scusi Presidente

ma perché vuol reintrodurre l’ICI sulla

prima casa? Cominci lei a dare il buon

esempio. Quanto guadagna al mese di

pensione? Quanto aggiungerà al suo

portafoglio da Presidente del Consi-

glio? E lo stipendio da Senatore a vita,

ma era proprio necessario? I suoi mini-

stri hanno rinunciato ai loro precedenti

incarichi? Perché per almeno tre mesi i

quasi mille tra onorevoli e senatori non

rinunciano allo stipendio che percepi-

scono dando così un grande esempio

alla nazione? Anche lei è caduto nella

trappola di parlare a vanvera dei gio-

vani mentre moltissimi mediocri parla-

mentari da tre anni e mezzo si prendono

gioco di noi cambiando non solo casac-

ca ma addirittura schieramento. Non c’è

nulla di più scandaloso. E lei si rivolge

ogni giorno proprio a quei mistificato-

ri e traditori della democrazia. Ha sba-

gliato indirizzo. E’ alla gente comune

che doveva parlare per chiedere aiuto.

Basta con i privilegi di Stato. Che fini-

sca questa barzelletta dei finanziamenti

pubblici ai partiti, ai giornali di partito,

quest’ultimi hanno incassato la “mise-

ra” cifra di 1 miliardo di euro dal 2001

al 2008. Chiuda da domani gli Enti inu-

tili. Tolga a Radio Radicale i miliardi

di sovvenzionamento e dia quei soldi

alle testate giornalistiche private che da

sempre, soprattutto in Puglia, portano

nelle nostre case di tutti democrazia e

concorrono seriamente a favorire lo svi-

luppo delle piccole e medie imprese. Sì,

caro Prof. Monti, faccia presto, e se ci

permette di aggiungere una cosa le di-

ciamo che se tutto questo dovesse acca-

dere noi su di lei cambieremo opinione.

Oggi non ci sembra ci siamo le condi-

zione per costruire un’Italia diversa.

Ci sono tante nicchie, caste, privilegi,

bugie, storie meschine, che si possono

e si devono combattere. No, non siamo

pessimisti, ma quanto è successo ci ha

rattristato molto e ci ha fatto perdere gli

ultimi scampoli di fiducia che avevamo

in corpo. Speriamo nel Terzo Polo che

ha sempre combattuto contro tutto e

contro tutti. Speriamo che Fini, Casini,

Rutelli e Lombardo, sulle nostre terre

non facciamo più passare gli stranieri.

Che tirino fuori l’orgoglio meridionale

consentendoci di recuperare un briciolo

di speranza e di fiducia nei confronti di

questa mediocre classe dirigente. Qua-

si dimenticavo. Quando ci farà sapere

se ha intenzione di restituire la parola

al popolo sovrano cambiando la legge

elettorale per ridarci la possibilità di

tornare a scegliere uomini e donne che

conoscendoci si possano battere sino

alla morte per il loro territorio? Con il

dovuto rispetto.

Vincenzo De Gregorio

I consiglieri comunali, Vittorio Berardi,

candidato sindaco del partito di centro

sinistra e Domenico Gigante, apparte-

nenti alla stessa coalizione nelle scorse

elezioni amministrative, hanno propo-

sto due valide alternative per il trasferi-

mento degli Uffici del Giudice di Pace

di Rutigliano: la prima li vedrebbe tra-

sferiti nell’attuale sede del Tribunale

di Rutigliano e la seconda alternativa

invece sarebbe l’immobile situato ad

angolo tra via Boito e via Piccinni e uti-

lizzato solo parzialmente dall’Ufficio

Circoscrizionale del Lavoro. Il canone

di locazione mensile vigente ammonta

ad euro 2.800,00,il professor Vittorio

Berardi e l’avvocato Domenico Gigante

nell’esercizio del loro mandato elettivo,

sostengono che se la proposta avanzata

venisse accettata, ci sarebbe un cospi-

cuo risparmio economico che contribu-

irebbe al risanamento del bilancio co-

munale in sintonia con la politica che

vorrebbe perseguire il neo eletto Presi-

dente del Consiglio Mario Monti.

La seconda interpellanza riguarda in-

vece il saldo dei locali dell’ex Macel-

lo Comunale e se il debito pregresso

sia stato definitivamente estinto o se in

caso contrario, siano state adottate azio-

ni per il recupero di tutte le somme an-

cora eventualmente dovute; la terza ed

ultima interpellanza pone l’accento sui

criteri di conferimento degli incarichi

ai legali “esterni” all’amministrazione

con un’ attenta revisione dei criteri di

determinazione del compenso profes-

sionale in sintonia con il risanamento

del bilancio comunale tanto ambito. Il

professor Berardi e l’avvocato Gigante

sono unanimi nel sostenere, nel caso in

cui la proposta avanzata venisse accet-

tata, la positività della convenzione con

l’Ordine Professionale degli Avvocati

di Rutigliano che vanta di una valida

schiera di professionisti validi e compe-

tenti in materia.

Emmanuella Bottalico

Prosegue senza soste l’attività in seno al Consiglio Comunale di

Rutigliano del candidato Sindaco alle ultime amministrative del

centrosinistra Prof. Vittorio Berardi e dell’avv.to Mimmo Gigante

Page 15: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 15

† † † † † † † †

Domenica 27 Novembre

Inizio della Novena: fino al 5 Dicembre Santa Messa alle ore 18.30

Martedì 6 Dicembre

Sante Messe alle ore 8.30 - 9.30 - 10.30

Ore 18.30: Solenne Celebrazione Eucaristica

con la partecipazione delle Autorità Civiche

Al termine, Benedizione con la Santa Manna di San Nicola

Per tutto il giorno, nel Borgo Antico, tradizionali melodie della

“Bassa Musica - Città di Rutigliano”

Comitato Festa Parrocchia

San Nicola Santa Maria della Colonna e San Nicola

Martedì 6 Dicembre 2011

Festa liturgica di

Da 705 anni Patrono della città di Rutigliano

Il Comune di Rutigliano e il Centro di Servizio al Volontariato “San Nicola”, hanno presentato alla cittadinanza, alle associazioni di volontariato e agli organi di stampa, Mercoledì 23 Novembre alle ore 18.30, nella Sala Consiliare di Palazzo di Città, il Protocollo d’Intesa e la Convenzione per l’apertura a Rutigliano dello Sportello per il Volontariato. Lo Sportello si trova in piazza Umberto I (Borgo Antico), nei locali dove già opera l’Informagiovani. Sono intervenuti il sindaco di Rutigliano Roberto Romagno, l’assessore comunale alle Politiche Sociali Angela Redavid e la presidente del C.S.V. “San Nicola” Rosa Franco. Durante l’incontro saranno illustrati gli obiettivi che i due Enti vogliono perseguire, nell’ottica della collaborazione e della coprogettazione, per implementare e migliorare i servizi a sostegno del volontariato, strumento fondamentale per lo sviluppo del territorio. L’incontro, inoltre, sarà un momento privilegiato di dibattito e di confronto con le realtà associative presenti per raccogliere i bisogni e le istanze delle stesse

e dare avvio alla creazione di una rete solida tra le organizzazioni di volontariato e gli enti, pubblici e privati, al fine di approntare azioni sistemiche e coordinate. Lo Sportello per il Volontariato è già operativo presso la sede centrale del C.S.V. “San Nicola” a Bari, al Comune di Bari, al Comune di Spinazzola, al Comune di Canosa, al Comune di Putignano, al Comune di Palo del Colle e all’Università degli Studi di Bari. Info: CSV “San Nicola” - via Vitantonio di Cagno n. 30 - 70124 Bari mail [email protected] - tel 080/5640817 - fax 080/5669106. www.csvbari.com

Il Comune di Rutigliano e il Centro di Servizio al Volontariato “San Nicola” firmano il Protocollo d’Intesa e la Convenzione

NASCE LO SPORTELLO PER IL VOLONTARIATO A RUTIGLIANO

Egregio Direttore, emblema del patri-

monio storico, artistico e culturale del

nostro Paese dal 1975, anno di fonda-

zione, il museo di Rutigliano continua

ed essere chiuso per lunghissimi lavori

di ristrutturazione ignoti alla collettività

rutiglianese. In un periodo in cui si par-

la di crisi ovunque, il museo, da sempre

ritenuto una vera e propria istituzione

senza scopi di lucro, potrebbe rappre-

sentare un valido punto di partenza per

contribuire allo sviluppo economico

dell’intera città non solo nel mese di

Gennaio oltre che fornire uno sguardo

inedito e inconsueto alla nostra cittadi-

nanza. Con stima. G.V.

Il Museo civico archeologico

è ancora chiuso e sfuggono le

motivazioni della non riapertura

LETTERA AL DIRETTORE

La fruizione del Museo consentirebbe

una crescita dell’economia rutiglianese

Page 16: il gazzettino 565

www.ilgazzettinodipuglia.it - Anno XXIII - 3 Dicembre 2011 - N. 565 - [email protected] Pag. 16