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.1 il futuro che cresce BILANCIO SOCIALE 2015 A cura di: Elisabetta Cenci, Silvia Gaiotto, Jessica Peruzzo, Angela Silvestri (EURICSE)

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il futuro che cresce

BILANCIO SOCIALE 2015 A cura di: Elisabetta Cenci, Silvia Gaiotto, Jessica Peruzzo, Angela Silvestri

(EURICSE)

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Il Bilancio Sociale è uno strumento comunicativo che permette di esplicitare

l’identità ed i valori che guidano l’attività della Cooperativa Sociale.

Attraverso di esso Aurora rendiconta la propria attività, l’impiego delle

risorse economiche ed umane attraverso la descrizione degli ambiti di

attività ed esplicitando l’orientamento delle proprie progettualità presenti e

future.

Il Bilancio Sociale di Aurora si propone dunque di:

Fornire agli stakeholder un quadro complessivo delle performance

dell’azienda, avviando un processo di comunicazione sociale;

Fornire informazioni utili sulla qualità dell’attività aziendale, in modo

da migliorare le conoscenze e le scelte degli stakeholder.

Per rispondere al nuovo contesto normativo che, a partire dall’anno 2016,

rende obbligatoria la stesura del Bilancio Sociale, Aurora vuole restituire a

tutti i suoi collaboratori un mezzo di comunicazione efficace ed utile al

miglioramento continuo e consapevole di tutto il sistema.

Il presente documento, pertanto, è il primo bilancio sociale della

Cooperativa. L’ottica con cui è stato predisposto è quella di avviare un

canale comunicativo improntato alla massima trasparenza, sia interna

che esterna e dare una visione, più precisa possibile, della realtà e delle

scelte della Cooperativa.

Il Bilancio Sociale si differenzia sensibilmente da quello di esercizio,

strumento di tipo economico, proprio perché evidenzia le attività che hanno

determinato benefici di natura sociale, ambientale e dell’integrazione alla

nostra collettività.

Nota metodologica

Il presente Bilancio Sociale fa riferimento al periodo gennaio – dicembre

2015.

L’elaborazione del documento ha coinvolto il personale interno alla

Cooperativa e i dati riportati sono stati forniti dai rappresentanti

dell’organizzazione stessa.

Sono stati utilizzati inoltre indicatori quantitativi che Aurora ha messo a

disposizione attraverso la compilazione del questionario sull’impatto sociale,

formulato e somministrato alla stessa da parte del Centro di Ricerca Euricse.

In secondo luogo sono stati esaminati i dati relativi al bilancio economico

della Cooperativa.

Si è scelto quindi di effettuare un approfondimento sui lavoratori

svantaggiati inseriti all’interno della Cooperativa. A tal proposito è stato

realizzato un questionario per la raccolta di dati quantitativi e qualitativi

finalizzati alla valutazione del benessere lavorativo degli stessi e l’impatto

sociale generato da Aurora per questa categoria di Stakeholder. La scelta di

intervistare i lavoratori svantaggiati deriva dal fatto che nel corso del 2015 la

Cooperativa aveva condotto una simile valutazione sui lavoratori ordinari.

.3

Valori e principi cooperativi1

“La Cooperativa è retta secondo il principio di mutualità senza fini di

speculazione privata ed ha lo scopo di perseguire l’interesse generale della

comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini, soci e

non soci, con particolare riferimento ai soggetti socialmente svantaggiati,

mediante l’utilizzo razionale delle risorse umane e materiali a disposizione”.

“Essa opera ispirandosi ai principi di solidarietà e mutualità, e si propone lo

svolgimento di attività agricole, industriali, commerciali e di servizio

finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate […].”

“La cooperativa opera nel rispetto del principio di parità di trattamento tra i

soci.”

1 Art. 3, titolo II – Statuto Cooperativa Sociale Aurora 2006

.4

Ambiti di attività (oggetto sociale)

Le aree di attività previste dallo Statuto del 2006, all’art. 4, sono:

Costruzione e manutenzione di impianti di irrigazione;

Opere di bonifica e protezione ambientale quali: discariche,

impermeabilizzazione di terreni per la protezione delle falde

acquifere;

Opere di ingegneria naturalistica quali: processi di recupero

naturalistico, botanico e faunistico, conservazione e recupero del

suolo, eliminazione del dissesto idrogeologico per mezzo di

piantumazione, opere per la stabilità dei pendii, riforestazione,

sistemazione agraria, rivegetazione scarpate stradali, ferroviarie,

cave e discariche;

Ideazione, assunzione, organizzazione, coordinamento, direzione,

esecuzione, gestione, controllo dei lavori, opere, strutture, impianti

nei settori: ambiente, agricoltura, silvicoltura, settore naturalistico,

servizi per aree protette, arredo urbano, verde pubblico e privato

(quali parchi, giardini, e simili), sistemazioni paesaggistiche,

recinzioni, campi sportivi, terreni di gioco e segherie;

Commercio all’ingrosso di legname, sabbia, ghiaia e affini;

Coltivazioni florovivaistiche e vendita al minuto di prodotti coltivati;

Attività commerciali nel settore florovivaistico e prodotti connessi;

Attività turistiche quali organizzazioni di manifestazioni per conto di

enti pubblici e/o privati per le promozioni turistiche locali;

Manutenzione e custodia di attrezzature sportive, culturali,

turistiche e del tempo libero in genere, organizzazione di

manifestazioni varie delle medesime anche con scopi di promozione

turistiche e commerciali;

Attività finalizzate all’impiego di personale assunto nell’ambito di

convenzioni e/o contratti con gli Enti pubblici o comunque finalizzati

dagli Enti pubblici per finalità di sostegno occupazionale di soggetti

deboli appartenenti a categorie specificatamente individuate dai

medesimi Enti committenti e/o finanziatori ovvero tipologie

riconducibili e non al concetto di lavori socialmente utili;

Servizi relativi a: trasporti, magazzinaggi, viabilità, pulizie.

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Uno spazio a disposizione di tutti i

cittadini che potranno usufruire di un

luogo per acquisti a prezzi contenuti e

scambi di beni usati anche tramite una

bacheca virtuale. Il riuso di ciò che è

ancora utile e in buono stato aiuta anche

a tutelare l’ambiente. Anche tu puoi dare

il tuo contributo! A Ricó possono essere

portati beni usati ed è possibile trovarne

altri utili e in buono stato! E’ un progetto

sperimentale al quale Aurora collabora,

proposto in un'ottica di integrazione di

servizi da C.S.4.

Ambiti di attività recenti

Negli ultimi anni Aurora ha concentrato la propria attività in alcuni ambiti

specifici, coerenti con l’oggetto sociale previsto nello Statuto.

Attraverso uno Staff dinamico e competente Aurora mette a disposizione la

propria esperienza con professionalità e passione. Ogni servizio è

personalizzabile, costruito su misura per il cliente e le sue esigenze.

Rispetto a quanto stabilito inizialmente dallo statuto, Aurora ha deciso di concentrarsi prevalentemente su questi ambiti di attività:

Inoltre, recentemente, Aurora ha deciso di investire fortemente in una nuova area, l’“AREA GREEN”, che si occupa di riuso, riciclo, sostenibilità e ambiente nonché di riutilizzo dei materiali in modo creativo.

A questo scopo, sono nate 5 nuove progettualità, in collaborazione con altre realtà e attraverso solide partnership, brevemente descritte di seguito.

Border Ricò

In.S.A.La.T.A.

Nasce dalla collaborazione tra due

artisti/designer, Matteo Boato e

Alessandro Dimauro e le due realtà

cooperative C.S.4 e Aurora. L’obiettivo

del progetto è creare oggetti di design

interessanti dal punto di vista sociale,

favorendo l’inserimento lavorativo di

fasce deboli per la realizzazione degli

stessi e recuperando in modo intelligente

e creativo materiali provenienti

soprattutto da vestiario inutilizzato.

Percorsi individualizzati di formazione progressiva

attraverso periodi di formazione e stage, durante i

quali i beneficiari possono acquisire i prerequisiti

necessari per rientrare nel mondo del lavoro e le

competenze tecniche nel settore sartoriale. Il

progetto si propone di coinvolgere sia persone

provenienti da cooperative di tipo A che di tipo B

affette da patologie psichiatriche e/o psicofisiche, ma

anche donne in situazione di svantaggio per le quali

sono possibili percorsi professionalizzanti. Sul servizio

sono presenti figure professionali di supporto

appartenenti sia ad Aurora che a C.S.4.

Inserimento Sociale Accompagnamento al Lavoro

Tramite Agricoltura

Progetto in fase di attivazione grazie al supporto della

Fondazione Caritro che vedrà la riqualificazione di

un’area del territorio (zona Levico Terme) a favore

della creazione di zone agricole adibite ad orti con

capacità produttiva autonoma che possano servire da

veicolo per attività formative e di lavoro per fasce

deboli. Il progetto prevede la concessione di aree ai

cittadini residenti. Le realtà che collaborano sono

Aurora, C.S.4. Ge@ Trentina Servizi, il Comune di Levico

Terme, con il contributo della Fondazione Caritro.

L’iniziativa “recupera tessuti e scampoli di vita

e li affida a mani solidali e laboriose per creare

un allegro

kit per gli asili nido e le scuole dell’infanzia.

Un kit amico dei bambini”.

Il progetto è eseguito su commissione per la S.

A.M.I.C.A scs ed è realizzato dai lavoratori

di Aurora presso la sede del laboratorio

occupazionale di brazzaniga di c.s.4. scs

Ti.RigiRo

OrlinCorso

.6

Filiera dell’inserimento lavorativo

Le partnership che Aurora ha instaurato hanno come principale obiettivo

quello di creare una vera e propria filiera dell’inserimento lavorativo per far

transitare i lavoratori svantaggiati da una cooperativa di tipo A, con cui vi è

stretta collaborazione (CS4) ad una di tipo B (Aurora) e per farli accedere

successivamente ad una cooperativa di produzione (GE@ Trentina Servizi) e

infine al libero mercato, operando con una logica collaborativa.

I partner che collaborano con Aurora permettono di inserire efficacemente

persone svantaggiate o con fragilità sociale nel mondo del lavoro,

garantendo loro un percorso di graduale crescita personale e professionale

con l’obiettivo di una sempre maggiore stabilizzazione degli stessi in attività

di lavoro progressivamente più richiestive. L’ottica della filiera si pone

dunque l’ambizioso obiettivo di superare le progettualità di tipo stagionale e

di offrire maggiori possibilità ai lavoratori di sostenere progetti di vita

autonoma.

SO

CIA

L SK

ILL

CO

NSA

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ZZA

SU

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PR

OP

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ESP

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ZIO

NE

AU

TON

OM

IA

.7

Struttura fisica e produttiva

All’atto costitutivo la Cooperativa Aurora aveva sede nel comune di

Novaledo (TN). Tuttavia, lo statuto della stessa, prevede che essa possa

istituire sedi secondarie, succursali, agenzie e rappresentanze in Italia e

all’estero.

Oggi la cooperativa ha la sua sede legale nel

Comune di Levico Terme in Via Morari, 1, mentre la

sede operativa ha luogo nel Comune di Trento, a

Spini di Gardolo, in via Kufstein, 4.

La sede attuale della cooperativa è di proprietà della

stessa. L’edificio ospita anche le sedi di proprietà

della Cooperativa CS4 e di Ge@ Trentina Servizi;

questo in perfetta coerenza con l‘ottica di filiera che

caratterizza le collaborazioni tra le tre realtà. Alcuni

spazi sono condivisi e all’interno dello stabile trova

collocazione anche il negozio RICÒ.

Aurora gestisce cantieri di lavoro in molte zone

della provincia di Trento. Nella cartina sono indicati

i principali luoghi di lavoro dell’anno 2015.

Aurora, infatti, gestisce servizi per:

- 20 amministrazioni comunali (di cui 1 fuori provincia)

- 2 Aziende Pubbliche di Servizi alla Persona

- 5 Enti pubblici diversi (tra cui 2 Imprese pubbliche)

- 6 Enti afferenti al settore dell’Economia Sociale

- 3 soggetti privati

.8

Struttura gestionale

Gli organi della cooperativa sono l’Assemblea dei Soci, il Consiglio di

Amministrazione e la Presidenza.

Base sociale

La Cooperativa Sociale Aurora ha una base sociale composta da 4 soci. Per il

2016 si è previsto l’allargamento della base sociale e il numero di soci

aumenterà da 4 a 8.

Grafico n.1- Numero soci

.9

L’articolo 5 dello Statuto della Cooperativa stabilisce che il numero dei soci è

illimitato e divide i soci in due categorie:

- soci ordinari: che comprendono i soci lavoratori e i soci volontari (nel

limite del 50% del numero complessivo dei soci)

- soci speciali: coloro che sono in grado di concorrere al

raggiungimento degli scopi sociali ed economici, in coerenza con le

strategie di medio e lungo periodo della cooperativa.

L’Assemblea dei soci approva annualmente il bilancio di esercizio e delibera

sulla destinazione degli eventuali utili, nomina l’Organo amministrativo e

svolge le altre attività previste dallo statuto (art. 19), tra cui vi è la possibilità

di deliberare in favore dei soci lavoratori trattamenti economici ulteriori a

titolo di ristorno.

La tabella n.1, di seguito riportata, descrive la composizione della base sociale.

NOMINATIVO PROFESSIONE TIPOLOGIA

SOCIO

Alessandro Barbacovi Dipendente Cooperativa

Aurora

Socio Lavoratore

Nicoletta Molinari Direttrice s.c.s. CS4 Socio Volontario

Elisabetta Prighel Volontaria Socio Volontario

Zampiero Giovanni Dipendente Cooperativa

Aurora

Socio Lavoratore e

Fondatore

Consiglio di Amministrazione

La composizione, la nomina e i compiti del Consiglio di Amministrazione

sono normati dagli articoli 26 e seguenti dello Statuto.

Gli Amministratori sono investiti dei più ampi poteri per la gestione della

Società, esclusi solo quelli riservati all’Assemblea dalla legge o dallo statuto.

Il Consiglio Direttivo, la cui composizione è riportata nella tabella n. 2, nel

2015 si è riunito 6 volte. Alle riunioni del consiglio partecipa anche il

direttore.

La tabella n.2, di seguito riportata, descrive la composizione del Consiglio di

Amministrazione.

NOMINATIVO RUOLO PROFESSIONE TIPOLOGIA SOCIO

Alessandro Barbacovi

Presidente Dipendente Cooperativa Aurora

Socio lavoratore Rappresentante

Ge@

Nicoletta Molinari Vice-Presidente

Dipendente Cooperativa CS4

Socio Volontario Rappresentante Cooperativa CS4

Elisabetta Prighel Consigliere Volontaria Socio Volontario

.10

Struttura Operativa

Struttura Organizzativa

Dalla fondazione della Cooperativa, nel 2006, la struttura organizzativa si è

evoluta secondo le necessità emerse nel corso degli anni.

Fino al 2011 la Cooperativa era caratterizzata da una struttura organizzativa

molto snella; dal 2012 la stessa ha subito un’evoluzione connessa alla

crescente complessità delle attività realizzate.

Al vertice della Cooperativa si trova l’area istituzionale, costituita dai due

organi, L’Assemblea dei Soci e il Consiglio di Amministrazione guidato dal

Presidente.

Sotto l’area istituzionale opera il Direttore, figura volontaria che svolge

funzioni di raccordo e guida l’operato delle aree sottostanti.

Per ciascuna area è stato identificato un referente responsabile.

ASSEMBLEA DEI SOCI

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

DIRETTORE

AREA PULIZIE

Referente Patrizia Marsetti

AREA VERDE

Referente Giovanni Zampiero

AREA FORMAZIONE

Referente Alessandro Barbacovi

INTERVENTI DI SOSTEGNO ALL’OCCUPABILITÀ

Referenti Emanuela Barbacovi

(Intervento 18) Andrea Piazzi

(Intervento 19)

AREA PORTIERATO

Referente Alessandro Feller

AREA GREEN: RIUSO, RICICLO, SOSTENIBILITÀ E AMBIENTE

ReferentI Emanuela Barbacovi

(Progetti Border, Ricò, OrliIncorso, Ti.Rigiro)

Andrea Piazzi (Progetto In.S.A.La.T.A)

SERVIZI

PROGETTI

.11

22 MASCHI35 FEMMINE

1

6

44

67

57

0

10

20

30

40

50

60

70

80

2008 2010 2012 2014 2015

Lavoratori ordinari

Il grafico mostra come Aurora sia riuscita, a partire dal 2012, ad aumentare fortemente il livello occupazionale rispetto al periodo precedente, raggiungendo i 57 lavoratori a fine anno 2015, dato che tuttavia appare in leggero calo rispetto al 2014. Per completezza di informazione va specificato che i dati di seguito riportati

fotografano la situazione al 31/12/2015; rimangono pertanto esclusi dalla

rilevazione i lavoratori stagionali che hanno operato in Aurora nel corso del

2015 e che hanno cessato l’attività lavorativa prima di tale data.

Infatti, dall’osservazione dei flussi possiamo notare come nel 2015 vi siano

stati complessivamente 199 entrate e 197 uscite di lavoratori ordinari.

Come mostra il grafico sottostante, nei 57 lavoratori presenti al 31/12/2015,

la presenza femminile è prevalente, così come il lavoro part-time.

Questo dato può essere in parte spiegato tenendo conto che i lavori nel

verde, solitamente caratterizzati da una forza lavoro in prevalenza maschile,

sono spesso vincolati alla stagionalità. Mentre il settore dei servizi di pulizia,

a forte prevalenza femminile, si caratterizza solitamente per maggiore

stabilità in corso d’anno e risulta legato alle durate stabilite dai contratti

stipulati da Aurora con i committenti. Pertanto, come ricordato sopra, la

composizione di genere può non essere rappresentativa del totale dei

lavoratori che hanno collaborato con Aurora in corso d’anno in quanto

alcuni cantieri rimangono necessariamente esclusi.

35

Part-time

10

Part-time

12

Full-time

.12

Il grafico evidenzia come complessivamente i lavoratori della Cooperativa,

compresi quelli svantaggiati presenti al 31/12/2015, si distribuiscono nelle

diverse classi di età

Come si può notare dal grafico sotto riportato Aurora occupa maggiormente

lavoratori con titolo in possesso della qualifica professionale o che

comunque hanno frequentato la scuola dell’obbligo.

<30 ANNI

45-60 ANNI

30-45 ANNI

>60 ANNI

49

Scuola dell’obbligo o

qualifica professionale 5

Diploma

3

Laurea

15

31

31

4

.13

Aurora offre a ben 40 lavoratori su 57 un contratto a tempo indeterminato,

assicurando in questo modo una stabilità lavorativa alla maggior parte dei

suoi dipendenti.

Più della metà dei lavoratori ordinari opera nell’area della gestione del

verde, seguita dai settori della pulizia e del portierato.

Volontari

Nell’anno 2015, Aurora conta sul prezioso aiuto di 3 volontari. All’interno

della cooperativa, essi sono impegnati prevalentemente nel settore

amministrativo, nella direzione e nella governance e, solo in minima parte,

nell’erogazione di servizi.

40

Tempo indeterminato

17

Tempo

determinato

52%

36%

12%

Verde

Pulizia

Portierato

.14

I lavoratori svantaggiati

Struttura a supporto degli inserimenti

Aurora, in quanto cooperativa sociale di tipo B, si pone l’obiettivo di

perseguire l’interesse generale della comunità all’integrazione sociale dei

cittadini attraverso lo svolgimento di attività diverse (servizi di pulizia,

portierato, gestione del verde) finalizzate all’inserimento lavorativo di

persone svantaggiate (L. 381/91).

Dunque, Aurora si propone di contribuire al miglioramento della qualità

della vita delle persone con bisogni complessi, valorizzando in particolare il

contesto lavorativo.

Le persone svantaggiate svolgono le attività in stretta collaborazione con i

lavoratori ordinari e con la supervisione dei tutor che li aiutano a svolgere le

varie mansioni.

I lavoratori svantaggiati che nel corso dell’anno 2015 hanno prestato servizio

all’interno della Cooperativa sono stati 193, attraverso diverse tipologie di

intervento: interventi 18 E, 18 C, intervento 19, interventi di altro tipo,

tirocini e stage.

Il grafico sotto riportato mostra la ripartizione del numero di lavoratori in

base alla tipologia di progetto d’entrata utilizzato.

.15

70%20%

10%

Attività di pulizia

Gestione del verde

Portierato

Aree di attività dei lavoratori svantaggiati

I lavoratori svantaggiati lavorano, allo stesso modo di quelli ordinari, nei 3

settori principali di attività di cui si occupa Aurora:

Attività di pulizia e disinfestazioni di edifici e di supporto alle imprese;

Cura e manutenzione del paesaggio e del verde;

Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

(noleggio, ricerca di personale, servizi di vigilanza e sorveglianza)

ovvero attività di portierato.

Per rispondere alle richieste del mercato, nonché all’aumento della

domanda di servizio nel settore delle pulizie, i lavoratori svantaggiati sono

impegnati maggiormente in questo settore.

Il grafico riportato a lato mostra, infatti, come il 70% delle ore lavorative,

prestate dal personale afferente a questa categoria, vengano impiegate

nell’attività di pulizia, seguita dalla gestione del verde e dai servizi di

portierato.

.16

19 MASCHI5 FEMMINE

Lavoratori svantaggiati certificati ai sensi della Legge

381/91 inseriti in Aurora al 31/12/2015

Facendo riferimento ai soli soggetti con contratto attivo al 31/12/2015, e

dunque principalmente a coloro che sono inseriti attraverso l’Intervento 18

e agli altri soggetti certificati ai sensi della L.381/1991 presenti in

Cooperativa; si rileva un totale di 24 lavoratori svantaggiati, di cui

19 maschi e 5 femmine, tutti con orario part-time.

Come per i lavoratori ordinari, il dato sopra riportato fotografa la situazione

al 31/12/2015 e non tiene pertanto conto dei soggetti inseriti in corso

d’anno e che hanno cessato l’attività prima della fine dell’anno.

Nel 2015, infatti, si è registrato un flusso in entrata di 35 lavoratori

svantaggiati e 41 sono usciti.

Come si può osservare dal grafico sottostante, le tipologie di

svantaggio dei lavoratori presenti in Cooperativa a fine 2015

riguardano: invalidità fisica e psichica, disturbi psichiatrici,

tossicodipendenza, alcolismo.

L’assunzione di soggetti svantaggiati può prevedere la predisposizione di

progetti individualizzati per rispondere a bisogni diversi e per far si che ogni

PERSONA possa raggiungere la massima autonomia e svolgere un lavoro

rispondente alle abilità ed alle capacità possedute.

4

Ex psichiatrici/in

trattamento

psichiatrico

10

Tossicodipendenti

7

Invalidi fisici

1

Disabile

psichico

1

Alcolista 1

Altri

condannati

.17

Formazione

Per la crescita professionale e personale delle risorse aziendali, Aurora

mette a disposizione la competenza e professionalità del

suo staff in un ambiente attrezzato:

Sicurezza (legge 81/08); valutazione stress lavoro correlato;

Utilizzo in sicurezza delle principali attrezzature utilizzate nei servizi

offerti;

Psicologia del lavoro: bilancio di competenze, identificazione profili

professionali;

Psicologia del benessere: percorsi di gruppo con tecniche di

rilassamento per ridurre stress e burnout;

Possibilità di affitto sala formazione attrezzata (max 40 posti) per

aziende e privati.

.18

La struttura economica

Il 2015 in numeri

Il valore della produzione della

cooperativa deriva principalmente dalle

attività di gestione degli Interventi 19, così

come è possibile osservare dal grafico

riportato a lato:

Costo della

produzione

2.787.791 €

2.863.226 € Valore della

produzione

Differenza

75.435 €

Proventi

finanziari

-29.953

Proventi e

oneri

straordinari

-1.221

Utile

dell’esercizio

2015

44.261€

Imposte

0€

€ 151.827

€ 600

€ 989.120

€ 224.166

€ 1.298.929

€ 103.278

€ 30.777

€ 0 € 300.000 € 600.000 € 900.000€ 1.200.000€ 1.500.000

portierato

formazione

pulizie

verde/vivaio

intervento 19

manutenzione/logistica

progetti speciali

Valore della produzione per ambiti di attività

.19

95%

5%

Convenzioni a seguito di gara

Affidamenti diretti

15%

85%

Ricavi da vendita di beni e servizi aIMPRESE PRIVATE

Ricavi da vendita di beni e servizi aENTI PUBBLICI

Composizione entrate

Le entrate finanziarie provengono soprattutto dalla vendita di servizi

agli enti pubblici, in particolare a Comuni e APSP con cui collabora

Aurora.

I contributi in conto esercizio, cioè i finanziamenti pubblici di cui Aurora è

beneficiaria, erogati allo scopo di integrare i ricavi della Coopertaiva o

ridurne i costi di esercizio, per l’anno 2015 ammontano ad € 53.165 e

rappresentano meno del 2 % del valore complessivo della produzione.

Con riferimento alle sole entrate pubbliche, gli scambi economici avvengono

attraverso due modalità:

Convenzioni stipulate con la pubblica amministrazione, in seguito

alla vincita di gare d’appalto,

Affidamenti diretti.

Come mostra il grafico sottostante, sono le convenzioni a seguito di gara che

permettono ad Aurora di beneficiare della gran parte delle entrate

pubbliche. Le entrate pubbliche della cooperativa, infatti, derivano per

l’85% da convenzioni a seguito di gara con confronto concorrenziale

limitato e per il 10% da convenzioni a seguito di gare con ampio confronto

concorrenziale.

Appalti

Le entrate da parte degli enti pubblici sono cresciute negli anni grazie soprattutto al forte aumento del numero degli appalti gestiti. Nel 2010 il numero degli appalti ammontava a 9, valore che è costantemente aumentato, fino a raggiungere i 46 nel 2015.

.20

Composizione e stabilità committenza

Aurora nel 2015 ha intrattenuto rapporti economici per la vendita di servizi a

favore di 34 committenti2 totali.

Tuttavia sono due i principali committenti che complessivamente forniscono

il 90% delle entrate totali della Cooperativa, nello specifico il primo

committente ha una rilevanza del 50% mentre il secondo del 40% sul totale

delle entrate. Seguono infine numerosi committenti marginali che incidono

complessivamente nella misura del 10%3.

Si rileva, inoltre, che le committenza dipendono dall’aggiudicazione di gare

d’appalto e pertanto esse possono variare con frequenza periodica.

2.1.1. Composizione del patrimonio

l patrimonio della Cooperativa sociale Aurora, come stabilito dal TITOLO IV

dello Statuto, all’art. 16, è composto da:

Capitale sociale: che al 31/12/2015 ammonta a 400€

Riserva Legale indivisibile; formata con parte degli utili di esercizio

che vanno versati annualmente in misura non inferiore al 30 % del

totale (ai sensi dell’art.18 dello statuto): al 31/12/2015 ammonta a €

77.302

2 Nel numero complessivo dei committenti sono stati considerati anche i 4 soggetti

che con hanno formalizzato con Aurora un contratto di rete. 3Il dato relativo alla composizione della committenza, ricavato dal questionario Euricse, risulta non coerente con altri dati, in particolare con quelli relativi alla composizione del valore della produzione per ambito di attività.

Dall’eventuale sovrapprezzo delle quote con le somme versate dai

soci: al 31/12/2015 ammonta a € 0

Dalla riserva straordinaria indivisibile: al 31/12/2015 ammonta ad €

172.127

Da ogni altra riserva: al 31/12/2015 ammonta ad € 1

Aggiungendo al patrimonio l’utile di esercizio 2015 otteniamo un

patrimonio netto totale che ammonta ad € 294.091.

Il patrimonio totale, comprensivo delle

immobilizzazioni ammonta ad € 1.061.499€.

Il patrimonio di Aurora è testimonianza dell’impegno che la Cooperativa ha

assunto per l’implementazione e la stabilizzazione delle proprie attività

future. In particolare preme sottolineare l’investimento che Aurora ha fatto

negli ultimi anni con l’acquisto della proprietà della sede nel comune di

Trento, posizione centrale rispetto al territorio provinciale e che consente

strette sinergie e collaborazioni con altre cooperative vicine.

Immobilizzazioni

767.408 €

Patrimonio

netto

294.091 €

.21

Le politiche nei confronti degli stakeholder

Possiamo definire gli stakeholder come i membri di un gruppo il cui

sostegno è necessario all’impresa per continuare ad esistere (Stanford

Research Institute, 1963).

La Cooperativa Aurora deve considerare esigenze e aspettative di una

molteplicità di portatori di interesse (stakeholder). La mappatura degli

stakeholder consente di definire ruoli e relazioni per tutti gli attori che

influenzano o sono influenzati dall’attività dell’organizzazione.

L’identificazione dei portatori di interesse consente quindi di visualizzare i

rapporti di partnership, collaborazione, dialogo e coinvolgimento che la

Cooperativa propone e sviluppa con i propri interlocutori.

Aurora è responsabile degli effetti che la propria azione produce nei

confronti dei vari portatori di interesse (stakeholder) e, più in generale,

della comunità.

.22

Mappa dei portatori di interesse

Di seguito si riporta la rappresentazione dei portatori di interesse realizzata

a partire dal logo di Aurora. Nel mappare gli stakeholder si è ritenuto

significativo suddividerli in portatori di interesse interni e esterni.

Lavoratori ordinari

Lavoratori svantaggiati

Soci

Volontari

Familiari dei lavoratori

Cooperativa sociale CS4 Ge@ Trentina Servizi

Cooperativa Sociale Am.ic.a

Amministrazioni Comunali e Provincia

Agenzia del Lavoro

Committenti e clienti

Servizi sociali e sanitari

Banche e finanziatori

Fornitori di beni e servizi

.23

Gli stakeholder esterni

Il principio fondante della relazione che Aurora intende instaurare con gli

stakeholder è quello della trasparenza.

In questo senso i rapporti che la Cooperativa intrattiene con altre

Cooperative sono regolati da una totale trasparenza e cooperazione, cosa

che ha consentito di sviluppare un rapporto collaborativo, sinergico e

produttivo. Tale modalità di rapporto ha posto le basi per realizzare una

rete territoriale attiva sia per progettare servizi che per condividere

obiettivi ed ha consentito l’instaurarsi di relazioni collaborative stabili,

scambio di buone prassi, metodologie di progettazione e approcci

innovativi.

I rapporti con le varie Istituzioni locali, con cui la Cooperativa lavora,

vengono curati sia dal punto di vista operativo che relazionale. Anche in

questo senso è indirizzato lo sforzo di Aurora di istituire nuovi canali di

comunicazione e rendicontazione trasparente della propria attività.

Stakeholder di primaria importanza sono inoltre gli altri clienti o

committenti, pubblici e privati, poiché essi consentono di mantenere e

implementare l’attività cooperativa. Aurora ha recentemente intrapreso un

percorso per il potenziamento della propria capacità di marketing (rinnovo

del logo/marchio aziendale, creazione di strumenti di comunicazione quali

brochure, sito, social network…) al fine di sviluppare la propria capacità di

impresa e l’attrattività sul territorio.

Ulteriori stakeholder esterni sono rappresentati dai fornitori di beni e

servizi necessari allo svolgimento della propria attività produttiva (dal

noleggio di mezzi e attrezzature alla fornitura di prodotti e beni).

Cruciale è inoltre il supporto dei servizi sociali e sanitari e dell’Agenzia del

Lavoro, soggetti che consentono l’inserimento dei lavoratori svantaggiati e

che dunque permettono ad Aurora di perseguire i propri principi e valori

fondativi di solidarietà ed integrazione.

Ultimi, ma non per importanza, altri stakeholder significativi per Aurora, in

considerazione della mission che si è posta, sono i familiari dei lavoratori,

che indirettamente sono destinatari della sua azione.

Gli stakeholder interni

In questa categoria ritroviamo innanzitutto i soci che partecipano alla

formazione della volontà della Cooperativa e ne indirizzano le finalità

istituzionali, nonché la governance.

Ritroviamo poi i lavoratori ordinari e svantaggiati, che con la loro attività

consentono ad Aurora la vendita di servizi e prestazioni e dunque

realizzano, anche determinandone la qualità, l’attività di impresa. Aurora

pone particolare attenzione alla formazione professionale, soprattutto

laddove si richiede personale qualificato e con competenze specifiche ma

attribuisce rilevanza anche al benessere lavorativo e alla condizione sociale

dei propri lavoratori. Aurora, inoltre, ha attuato strategie di ascolto e

raccolta di feedback da parte dei lavoratori finalizzate all’analisi del grado di

soddisfazione degli stessi e al costante miglioramento della qualità del

servizio offerto.

Infine vanno ricordati i volontari, coloro che prestano la loro azione

gratuitamente nell’ambito della Cooperativa e che pertanto contribuiscono

alla realizzazione delle attività della stessa.

.24

Politiche di coinvolgimento e ascolto per gli stakeholder Nell’anno 2015 è stato sottoposto un questionario per valutare l’impatto

sociale generato sui lavoratori ordinari di Aurora.

Quest’anno, per la stesura del bilancio sociale, si è ritenuto opportuno

svolgere un’analisi sull’altro principale stakeholder della Cooperativa, i

lavoratori svantaggiati, ai quali è stato sottoposto un questionario

finalizzato a raccogliere dati quantitativi e qualitativi relativi ad alcuni

aspetti quali: le informazioni personali, la loro situazione attuale,

l’esperienza di inserimento nella Cooperativa e l’impatto da essa generato

in termini di benessere per il lavoratore e di crescita personale e

professionale.

L’integrazione lavorativa dei soggetti svantaggiati

Il questionario è stato somministrato a 15 lavoratori. La scelta della

Cooperativa è stata quella di escludere dalla somministrazione i lavoratori

svantaggiati inseriti nel Verde attraverso l’Intervento 19.

Il questionario è stato compilato e restituito da 9 soggetti svantaggiati (6

donne e 3 uomini): apparentemente questo campione sembra limitato, ma,

se rapportato al totale dei lavoratori che, a fine 2015 ammontava a 24, esso

rappresenta più di un terzo degli stessi. Di questo campione, un 55,56 %

proviene dai servizi di pulizia, un 22,2 % dall’area relativa al portierato e al

front office, infine un altro 22,22% dall’area green (Ricò, Orlincorso, Border,

Ti rigiro).

Tutti i soggetti analizzati sono inseriti nella cooperativa da meno di 3 anni.

I soggetti del campione sono per la maggior parte donne (67 %) e con un

titolo di studio basso; emerge infatti una netta prevalenza della scuola

dell’obbligo (con il 45%), seguita da diploma di scuola media superiore (con

un 33 %); risulta invece nulla la presenza di laureati. Emerge inoltre che la

maggior parte dei soggetti possiede un nucleo famigliare (nel circa 33 % dei

casi composto da coniuge e figli), ha un’età compresa tra i 31 e i 40 anni

(circa il 55% del campione) e proviene dal Trentino-Alto Adige (il 45% circa);

interessante risulta essere la percentuale di soggetti provenienti da un altro

paese dell’UE che rappresenta il 33% del campione analizzato.

Dall’analisi è emerso che tutti i soggetti hanno un contratto part-time, nella

maggior parte dei casi imposto dalla cooperativa per questioni

organizzative (66,7% dei casi). Per il 44,50 % di essi l’orario

settimanalmente ammonta ad un totale di ore comprese tra le 11 e le 20.

Questo dato appare coerente con quello relativo allo stipendio netto che

risulta essere, per la stessa percentuale, fra i 500€ e gli 800€ mensili.

La percezione che il nostro campione ha di sé e del proprio stato d’animo è

positiva, infatti considerata una scala da 1 a 10, quando è stato richiesto di

definire il proprio livello di felicità, la media delle risposte è risultata essere

8. In particolare gli uomini, con una media di 9,3, appaiono percepirsi in

generale più felici rispetto alle donne che presentano invece un punteggio

medio di 7,33. Se rapportate alle 3 aree analizzate, la media che registra un

maggior grado di felicità nell’area Green con un 8,5; seguita dall’area delle

pulizie con un punteggio pari a 8,4 e dall’area del portierato con un 6,5.

Inoltre sembrano sentirsi mediamente più felici coloro che hanno figli.

Anche alla richiesta di paragone del proprio livello di felicità con quello dei

coetanei, si è riscontrato che in generale i lavoratori intervistati non

ritengono di sentirsi “meno felici”.

.25

Per quanto riguarda l’impatto generato dall’inserimento lavorativo nella

cooperativa Aurora, esso, sulla base dei dati analizzati, risulta essere molto

positivo, in particolare i lavoratori ritengono di aver aumentato le proprie

abilità, l’impegno e le competenze nel lavoro, la capacità di lavorare in

gruppo, quella di rispettare i ruoli e le regole e infine emerge come

generalmente sentano di aver aumentato il grado di felicità percepito (alla

domanda: “l’inserimento in cooperativa mi ha permesso di sentirmi più

felice”, la media registrata nelle risposte è di 8,44).

Inoltre l’ingresso in cooperativa ha permesso di aumentare le capacità

relazionali, migliorare i rapporti con i famigliari, con la comunità locale,

diminuendo il senso di isolamento.

.26

La cooperativa dunque ha promosso l’indipendenza dei lavoratori, i quali

percepiscono di poter fare progetti per il futuro e condurre una vita più

autonoma. Questi dati, inoltre, risultano coerenti con la domanda relativa a

“Se non fossi inserito nella cooperativa, quale sarebbe secondo te oggi la

tua situazione lavorativa?”, laddove i soggetti intervistati hanno affermato

che sarebbero probabilmente stati disoccupati e alla ricerca di lavoro nel

66,7 % dei casi: questo rappresenta un esempio di analisi controfattuale.

Per quanto riguarda l’impatto economico generato dall’inserimento in

cooperativa, emerge che nella totalità dei casi la prima fonte di reddito

deriva dallo stipendio lavorativo, mentre la situazione economica attuale

viene valutata come sufficientemente positiva, ovvero pari ad una media di

6 punti su una scala da 1 a 10.

Altro dato interessante è relativo al percorso di supporto all’inserimento

lavorativo che risulta essere generalmente positivo (con una media pari a

8,4), e che ha portato ad impiegare i lavoratori nelle mansioni per il quale

sono stati formati.

La soddisfazione complessiva sembra rispecchiarsi nell’impegno che i

lavoratori sentono di mettere nella loro attività lavorativa, generalmente

infatti, gli intervistati dichiarano di non trascurare aspetti del lavoro che

sono tenuti a seguire e di non prendere pause non autorizzate. Inoltre

risulta pressoché unanime la massima attenzione al rispetto dell’orario

lavorativo l’alto livello di impegno e responsabilità che essi dichiarano di

mettere nel proprio lavoro.

.27

Infine, dall’analisi emerge come per la maggior parte dei lavoratori non vi

sia la percezione che il loro inserimento lavorativo sia usato a vantaggio

della cooperativa (nel 78% circa dei casi). A rafforzare questa percezione, i

lavoratori affermano di sentirsi trattati equamente dalla cooperativa, che

mantiene un ambiente lavorativo amichevole e aperto verso la diversità e

tiene conto dei punti di vista dei lavoratori.

L’unico dato negativo che sembra emergere dai questionari è quello

relativo alla flessibilità dell’orario di lavoro che è valutato con un punteggio

pari a soli 4,1 punti su 10.

Tuttavia questo dato appare essere in contrasto con quello relativo alla

soddisfazione che gli intervistati sentono di avere rispetto alla conciliabilità

della vita lavorativa con quella extra-lavorativa, alla quale gli stessi hanno

assegnato un punteggio medio di 8,56.

Per concludere, in linea con una soddisfazione generale positiva, il 78 % dei

soggetti afferma di desiderare di continuare a svolgere questo lavoro nella

Cooperativa.

Alla domanda: “Pensando al tuo futuro, se potessi scegliere, ti

piacerebbe…”, tutti i lavoratori intervistati hanno espresso il desiderio di

“continuare a svolgere questo lavoro in questa stessa organizzazione”.

.28

Significativo appare anche il dato relativo alla percezione sulla probabilità

che essi ritengono di avere di trovare in un vicino futuro un’occupazione,

anche in un’organizzazione diversa da una cooperativa sociale. Infatti, sei

dei nove intervistati dichiarano di ritenere di avere discrete possibilità di

riuscita, due giudicano basse le probabilità di farcela e uno solo dei

lavoratori ritiene di avere nulle probabilità.

Coloro che sono poco fiduciosi rispetto alle possibilità di un futuro

lavorativo fuori da Aurora, hanno motivato la propria sfiducia dichiarando:

di non sentirsi pronto a relazionarsi con altre persone e ad inserirsi in un

altro gruppo di lavoro (1); di ritenere che le organizzazioni esterne non

accolgano volentieri persone che hanno avuto problemi e sono state in

cooperativa sociale (1), di considerare il mercato del lavoro di oggi molo

difficile e con troppi disoccupati (1).

Degno di nota, inoltre, appare essere anche l’impatto in termini economici

e di risparmio sulla spesa sociale generato da aurora; 3 su 5 di coloro che

utilizzavano servizi sociali prima dell’ingresso in cooperativa, hanno

dichiarato di fare minor ricorso agli stessi con l’inizio dell’attività lavorativa

(molto meno (2), meno (1), allo stesso modo (2)).

Da tutti i dati estrapolati dai questionari sottoposti ai lavoratori

svantaggiati, possiamo affermare che la Cooperativa Aurora genera degli

effetti positivi in termini economici, lavorativi e di benessere dei

lavoratori, determinando un impatto generale molto soddisfacente per lo

stakeholder preso in esame.

.29

2.1.2.

Impatto sociale Il lavoro che la Cooperativa ha svolto in questi anni di attività può essere

ben rappresentato attraverso indicatori qualitativi e quantitativi che

permettono di valutare l’efficacia della sua azione.

9 gli anni di attività

2,8 milioni il Valore della produzione 2015

767.408 € è il valore degli investimenti immobiliari

249.430 € le riserve indivisibili

81 lavoratori al 31.12.2015

30% dei quali sono svantaggiati

50% donne

20% hanno meno di 30 anni

193 lavoratori svantaggiati complessivi nell’anno4

30 clienti soddisfatti

46 appalti in gestione

44

Compresi I lavoratori dell’Intervento 19

.30

3.

Approfondimento valutativo

Rispetto al panorama trentino delle cooperative sociali intervistate da

Euricse, Aurora è una cooperativa di dimensioni medio-grandi, sia per il

numero di lavoratori impiegati, sia per il valore della produzione che si

colloca sopra la media dei fatturati considerati.

Aurora è una Cooperativa sociale giovane che si confronta con altre realtà,

alcune delle quali vantano esperienze ventennali. Considerato tale aspetto

assume ancora maggior rilievo la dimensione che la cooperativa ha

raggiunto in 9 anni di attività.

Gli ambiti di attività di Aurora sono prevalentemente quelli tipici delle

cooperative di tipo B in Trentino, pertanto essa si pone in concorrenza con

altre realtà locali, in particolare per quanto riguarda il settore delle pulizie e

del verde.

Innovativo appare invece l’investimento che la Cooperativa ha fatto

nell’Area Green.

Le attività che la cooperativa svolge risultano coerenti con la mission i valori

esplicitati dallo Statuto.

Rispetto alla collocazione territoriale, Aurora è nata a Novaledo, un comune

della Comunità Valsugana e Tesino, territorio dove gestisce una pluralità di

appalti, per la gran parte afferenti alle attività di gestione degli Interventi 19.

Successivamente ha operato la scelta di spostare la propria sede legale a

Levio e poi di istituirne una operativa a Trento. La nuova collocazione, se da

un lato sembra contrastare con l’obiettivo di un radicamento territoriale

significativo, che ha caratterizzato Aurora alla sua nascita (avvenuta anche

su stimolo da parte di alcuni enti pubblici territoriali), dall’altra permette una

.31

maggiore apertura e visibilità sul territorio provinciale. La sede operativa di

Spini di Gardolo, inoltre, si colloca in una zona strategica dove trovano

spazio altre realtà sociali con cui Aurora stessa collabora.

L’impatto economico

Come accennato sopra, il valore della produzione di Aurora è superiore alla

media delle cooperative di tipo B intervistate da Euricse.

Rispetto al 2014 i ricavi sono calati dell’8,5% circa. Tuttavia sono diminuiti

sensibilmente i costi della produzione, in particolare per ciò che attiene

l’acquisto di servizi. Tale risparmio ha permesso l’aumento degli utili del

35% circa rispetto all’anno precedente. Considerato il periodo di crisi

economico-finanziaria, questo risultato appare particolarmente significativo.

Un ulteriore aspetto positivo osservato è relativo alla composizione delle

entrate pubbliche che derivano in gran parte da convenzioni a seguito di

gare (anche se soprattutto a confronto concorrenziale limitato). Questo a

nostro giudizio mette in luce come Aurora abbia sviluppato una buona

capacità concorrenziale e come la qualità dei servizi offerti sia apprezzata

dai committenti.

La cooperativa nel triennio 2013-2015 ha inoltre partecipato a 4 bandi di cui

2 vinti, che hanno portato ad entrate pari a 35.000 €.

Inoltre si rileva, come descritto nella rendicontazione precedente, l’aumento

significativo del numero di appalti e contratti passati dai 9 del 2010 ai 46 del

2015. Questo a testimonianza dell’investimento e della forte espansione

voluta dagli amministratori e promossa a partire dal 2011.

.32

L’impatto occupazionale generale e la qualità degli inserimenti lavorativi

per soggetti svantaggiati

I lavoratori complessivamente occupati al 31/12/2015 sono stati 81,

30% dei quali sono soggetti svantaggiati ai sensi della L.381/91.

Inoltre circa il 50% sono donne e il 20% ha meno di 30 anni.

Per quanto riguarda la tipologia del contratto di assunzione, si rileva

come oltre il 70% dei lavoratori ordinari sia assunto a tempo

indeterminato, fattore che garantisce stabilità e la possibilità di fare

progetti di vita di lungo periodo.

Tutti i lavoratori svantaggiati hanno un contratto part-time così come

tutte le donne facenti parte dei lavoratori ordinari. Questo certamente

permette una maggiore conciliazione lavoro-famiglia pur garantendo

un’entrata economica ridotta.

Nel periodo 2011-2015 il 90% dei percorsi di inserimento dei lavoratori

svantaggiati ha avuto successo ed è stato portato a termine dagli stessi.

Tra questi ultimi il 90% è rimasto impiegato in Cooperativa, l’1% ha

trovato occupazione in un’altra cooperativa sociale e il 5% è stato

collocato in un’impresa for-profit o altro ente non sociale. Solo il 4% è

uscito dalla Cooperativa senza un’occupazione. Ciò testimonia la

capacità della Cooperativa di sviluppare le potenzialità individuali e

l’autonomia dei lavori svantaggiati promuovendone l’attivazione e

l’empowerment.

.33

Rimane come obiettivo possibile lo sviluppo di sinergie con imprese for

profit o altri attori del mercato per l’ampliamento del numero di lavoratori

che concluso il percorso in Aurora possano trovare sbocchi occupazionali sul

libero mercato.

L’impatto ambientale

Aurora è sensibile al tema della tutela e sostenibilità ambientale. In questa

direzione sono nati progetti quali Ricò, Border, Orlincorso e Ti.Rigiro, gestiti

in collaborazione con Cs4 e Ge@ Trentina Servizi. Si tratta di progetti che

Aurora fa rientrare in un settore di attività recente denominato Area Green,

che ha assunto come tema quello del riuso di oggetti e vestiti.

Ricó, per esempio è nato come un negozio dove si opera un riuso condiviso

degli oggetti e dove è possibile fare acquisti sostenibili per le fasce deboli

della società; ma è anche uno spazio innovativo dove effettuare stage e

inserimenti lavorativi di persone in situazione di svantaggio, affiancate da

operatori esperti e che permette quindi di creare nuove possibilità

lavorative. Da Ricó si possono consegnare beni di consumo in buono stato

d’uso, di conservazione e igienico, che possano essere riutilizzati per lo

stesso scopo per cui sono stati creati. Gli oggetti sono presi in carico

dall’addetto, previa verifica della conformità, e poi classificati in base alla

tipologia.

Da Ricó si possono acquistare anche gli articoli prodotti dai Laboratori CS4 in

collaborazione con gli artisti Matteo Boato e Alessandro Dimauro, ideatori

del marchio Border e consistono in Wine dress (vesti bottiglia), porta tablet

da 7 e 10 pollici, astucci, borse shopper di tela, tutti realizzati con materiali

riciclati al 100%.

Nel negozio si trovano inoltre i kit Ti.Rigiro confezionati per la S.C.S. AM.IC.A.

e altri prodotti “green”

Ricó, si inserisce nella promozione della riduzione dei rifiuti: la Comunità

Europea riconosce infatti le attività orientate al riuso come un pilastro

fondamentale per la riduzione degli oggetti usati ma in buono stato che

farebbero altrimenti parte delle 5000 tonnellate annue destinate alle

discariche. L'obiettivo di tale settore di attività, in coerenza con la mission di

Aurora, è quello di sostenere le fasce più deboli e realizzare percorsi di

inserimento lavorativo per persone svantaggiate, mantenendo una

particolare attenzione per la tutela dell’ambiente.

Aurora, in collaborazione con Ge@ Trentina Servizi e CS4 ha partecipato

nell’anno 2015 al bando di concorso “Premio Ambiente EUREGIO” per il

Tirolo, l'Alto Adige ed il Trentino con il progetto “Filiera del riuso – rete tra

cooperative” ottenendo una nomination.

L'obiettivo perseguito da questo bando di concorso è quello di sensibilizzare

e motivare ad una tutela dell'ambiente attiva ed altresì quello di incentivare

l'innovazione nel settore ambientale.

Il premio consente alle imprese di presentare i

progetti innovativi sviluppati ed offre a singoli e

privati la possibilità di proporre idee per

concretizzare misure di tutela ambientale.

.34