Il fondo housing sociale Trentino: un modo nuovo di fare ......La finalità del progetto Housing...
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Provincia autonoma di Trento -Servizio politiche
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Il fondo housing
sociale Trentino: un
modo nuovo di fare
edilizia sociale
Trento, 3 febbraio 2012
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Sommario 1. Il contesto locale
2. Il contesto nazionale
3. Altre esperienze
4. Che cosa è il fondo
5. Perché il fondo
6. Le modalità di coinvolgimento dei quotisti
7. La remunerazione dei quotisti
8. Il ruolo della Provincia
9. La situazione del fondo a scadenza
10. Il percorso
11. Opportunità e vantaggi
12. Gli inquilini: requisiti e modalità di selezione
13. Il canone moderato
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1. Il contesto locale
La Provincia Autonoma di Trento e dotata di competenza primaria
in materia di edilizia sociale ai sensi dell’articolo 8 punto n. 10 dello
Statuto speciale.
Con il Piano straordinario di edilizia sovvenzionata e
convenzionata sono stati programmati per il 2016:
- 3.000 alloggi a canone sociale
- 3.000 alloggi a canone moderato
- 3.000 alloggi ricavabili da dismissione e riattamento di patrimonio
esistente
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Il contesto locale
I 3.000 alloggi a canone moderato dovranno essere realizzati:
- n. 700 da ITEA S.p.a.
- n. 300 attraverso l’erogazione di contributi ad imprese ed altri soggetti
- n. 2.000 dal costituendo Fondo Immobiliare
L’art. 4 bis della Lp 15/2005 prevede che:
- “…. la Provincia, anche per il tramite delle società ad essa controllate, promuove la costituzione di uno o più Fondi comuni di investimento immobiliare chiusi, quali strumenti per concorrere all’attuazione della politica provinciale della casa …”
- “…. I Fondi possono essere costituiti anche per le finalità previste dal piano nazionale di edilizia abitativa ….”
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Il contesto locale
La finalità del progetto Housing Sociale Trentino è quella di
affrontare il disagio abitativo di coloro che non posseggono
i requisiti per accedere all’edilizia residenziale pubblica – gestita
nella provincia di Trento da ITEA SpA – ma, al medesimo tempo, non sono
in grado di accedere alla locazione di alloggi sul libero mercato.
Con riferimento all’indicatore della condizione economica
familiare (ICEF), rientra in tale ambito chi ha una condizione
economico-patrimoniale superiore al valore di 0.18 e fino
al valore 0.39 (indicativamente per un nucleo familiare composto
da tre persone, coppia con figlio, tra € 18 mila e € 40 mila).
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Il contesto locale
L’esigenza di alloggi a canone moderato trae origine sia
dall’incremento del numero dei nuclei familiari (circa 3.000 in più all’anno negli ultimi 10 anni) sia dal progressivo ridursi del potere
d’acquisto delle famiglie rispetto ai prezzi degli immobili.
Più in concreto l’housing sociale è destinato a:
- affrancare i giovani dalla dipendenza rispetto ai nuclei di origine;
- valorizzare l’autonoma delle persone e l’assunzione di responsabilità;
- favorire la formazione di rapporti stabili;
- creare un contesto compatibile con la decisione di avere figli;
- consentire, attraverso i canoni contenuti, la formazione
di un risparmio per il futuro acquisto della casa.
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2. Il contesto nazionale
Il Piano nazionale di edilizia abitativa ha previsto la costituzione
di un sistema di Fondi immobiliari (SIF Sistema Integrato di Fondi)
con l’obiettivo di ampliare l’offerta di alloggi a basso costo.
CDP Investimenti SGR Spa gestisce un Fondo d’Investimento
Immobiliare Chiuso (Fondo Investimenti per l’Abitare – FIA)
che dovrebbe essere dotato a regime di circa € 2.5 miliardi
di risorse destinate a partecipare fino al 40% nei Fondi territoriali.
Calcolando altri possibili apporti, nonché il ricorso ad un
congruo effetto leva, si stima che nell’insieme il SIF
possa mobilitare nel tempo investimenti fino a € 12 miliardi.
A fine 2010, secondo stime Cresme, le potenziali iniziative
con CDPI Sgr ammontavano a circa € 1 miliardo d’investimenti.
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3. Altre esperienze
Altre iniziative
- Fondo Veneto Casa
- Fondo Abitare Sostenibile in Piemonte
- Fondo Social & Human Purpose Torino
- Abitare sostenibile Marche
- Fondo Housing Toscano
I meccanismi di supporto
- disponibilità di terreni pubblici a costo zero o dotazioni
finanziarie;
- perequazione immobiliare;
- agevolazioni per ICI e oneri di urbanizzazione;
- possibilità di cessione degli immobili lungo la vita del Fondo.
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4. Cos’è il Fondo Il Fondo immobiliare:
- è un “patrimonio autonomo raccolto, mediante una o più emissioni di quote, tra una pluralità di investitori, con la finalità di investire lo stesso all’attuazione di una
predeterminata politica di investimento; suddiviso in quote di titolarità di una pluralità
di partecipanti; gestito in monte, nell’interesse dei partecipanti e in autonomia dai
medesimi”;
- è disciplinato dal Testo Unico della Finanza – TUF, D.lgs 58/98 – e relativi provvedimenti attuativi;
- è necessariamente di tipo “chiuso” nel senso che il patrimonio del Fondo deve essere predeterminato e le quote del Fondo non possono essere rimborsate nel corso della
vita del Fondo ma solo al termine della sua durata;
- può essere costituito per cassa e/o mediante apporto;
- può essere di tipo “retail” cioè destinato ad un pubblico indistinto o “riservato” nel caso in cui le quote siano destinate esclusivamente ad investitori qualificati;
-deve avere un patrimonio rappresentato in misura non inferiore ai 2/3 da beni
immobili.
La promozione e gestione del patrimonio del Fondo e l’amministrazione dei rapporti
con i partecipanti sono riservate ad una Società di Gestione del Risparmio (SGR).
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5. Perché il Fondo
è stato scelto quale veicolo giuridico in quanto è:
• flessibile, entro i limiti posti dalla normativa, la governance
del Fondo è modulabile e adattabile a progetti particolari come le iniziative immobiliari etiche;
• trasparente, la vigilanza della Banca d’Italia impone di
formalizzare e comunicare una gran quantità di informazioni
finanziarie e immobiliari; • assoggettato a un regime fiscale mite.
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6. Modalità coinvolgimento
quotisti
Il bando rivolto ai privati costruttori offre i seguenti vantaggi:
- tempistica veloce
- risparmio territorio
- valorizzazione imprese locali
Resta inteso che SGR potrà operare anche con l’acquisto diretto di terreni/fabbricati per dare risposte ad esigenze non soddisfatte di allocazione territoriale degli immobili.
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7. La remunerazione dei quotisti
Remunerazione in parte corrente, con distribuzione annuale.
Remunerazione in parte legata al risultato finale del Fondo, la “performance fee”, che è stabilita in percentuale sulla plusvalenza finale conseguita sugli asset immobiliari.
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8. Il ruolo della Provincia
Partecipazione, diretta o indiretta, all’equity del Fondo in logica di sussidiarietà e quindi per un importo da
definire.
Integrazione annua al Conto Economico del Fondo entro un valore massimo prestabilito per garantirne equilibrio e sostenibilità.
L’integrazione PAT dà diritto ad un rimborso a scadenza, eventualmente maggiorato in funzione della plusvalenza finale conseguita sugli asset immobiliari.
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9. La situazione del Fondo alla
fine della sua durata
Alla fine della durata del Fondo, il Valore del Fondo stesso (Prezzo di mercato degli immobili al netto di eventuali esposizioni finanziarie) dovrà permettere:
Il rimborso del nominale ai quotisti
Una Performance Fee agli stessi
Il rimborso dell’Integrazione PAT, eventualmente
maggiorata in funzione della plusvalenza dal Fondo
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10. Il percorso
1. Fase preliminare
- Valutazione del Piano di massima
- Approvazione dello stesso
- Affidamento dell’incarico di promozione del Progetto
2. Fase progettuale
- Definizione linee guida Regolamento Fondo
- Elaborazione Progetto definitivo
- Definizione procedura individuazione SGR
- Approvazione della Giunta Provinciale
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Il percorso 3. Fase attivazione
- Selezione SGR
- Revisione/Autorizzazione Regolamento Fondo
- Selezione Quotisti
- Individuazione Banca depositaria
- Individuazione Property e Facility Manager
- Individuazione Comitato Indirizzo
- Eventuale individuazione Comitato Investimenti
- Individuazione Esperti Indipendenti e Società di Revisione
4. Fase operativa
- Sottoscrizione quote
- Apporto immobili
- Bando investimenti (Progettazione – Costruzione/Ristrutturazione)
- Gestione e manutenzione immobili (Diretta o Indiretta)
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11.Opportunità e vantaggi
Consente di massimizzare le risorse finanziarie per gli investimenti
(effetto moltiplicativo) riservando al pubblico un ruolo sussidiario.
Prevede inoltre, a fronte dell’impegno pubblico, un potenziale
rientro in sede di liquidazione del Fondo.
Garantisce professionalità e indipendenza del gestore, la SGR,
soggetto a vigilanza da parte della Banca d’Italia.
Coinvolge i privati – costruttori configurando il modello anche
come misura di sostegno e di qualificazione per il settore dell’edilizia.
Può dare ulteriore impulso a progetti di sistema già avviati in Trentino
quali il Distretto Energia Ambiente, Habitech, GBC, ecc.
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12. Gli inquilini: requisiti e
modalità di selezione I requisiti:
- reddittuali/patrimoniali e di residenza da almeno tre anni in
provincia di Trento.
Il ruolo della Comunità di valle:
- predispone il bando per la locazione degli alloggi;
- forma, approva e pubblica le graduatorie;
- comunica al Fondo l’elenco dei soggetti con i quali stipulare
i contratti.
Il favor per le giovani coppie
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13. Il canone moderato
Corrisponde al canone di mercato,
determinato per ciascuna iniziativa,
ridotto di una quota pari al 30%
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