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È stato recentemente firmato l’accordo tra Italia e Paesi Bassi. I principali promotori di questo accordo sono stati il Ministro italiano delle Finanze Lorenzo Cherubini e il Primo Ministro Neerlandese Mark Rutte. Questo accordo prevede la creazione di un fondo di 40 miliardi di euro per salvaguardare il

patrimonio culturale italiano. Naturalmente i Paesi Bassi gestiranno i beni per

vent’anni, come controparte. In più quest’accordo dovrebbe creare posti di lavoro per gli italiani, in quanto i nove decimi minimi di personale

assunto sarà italiano.

Un gruppo di studenti guidati dal caporedattore di Rinascita Carlo Ferretti hanno manifestato contro la modifica del DDL Macchionne ad opera del Ministro Cherubini e del Sen. De Uffici. Poi Ferretti ha passato il megafono a degli studenti che hanno espresso il loro dissenso.

Poco dopo il Ministro Cherubini ha udito le voci dei manifestanti ed è sceso. Alcuni

manifestanti gli hanno domandato alcuni motivi delle modifiche e il ministro ha risposto loro.

Erano tutti quesiti riguardanti le modifiche al DDL, come la gestione del fondo, l’eliminazione dell’art. 4 e altre domande. Dopo è intervenuto anche il Sen. De Uffici, che ha spiegato le modifiche apportate e altri esponenti politici, come Cesari, Eusta, Fiorillo, Francesco e l’autore del DDL Daniel Macchione.

ACCORDO ITALIA-PAESI BASSI RIUSCITO

Manifestazione davanti Palazzo Madama contro la modifica del DDL Macchionne

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INTERVISTA A FRANCESCO SCAVONE

Salve Sen. Scavone, siamo onorati de!a sua presenza.

L'onore è tutto mio.

Iniziamo subito con le domande, che ne pensa de!a mozione di sfiducia contro il Ministro Cherubini?

Come ho detto in aula, la mozione segna un pas-so importante. L'esecutivo, a partire da Mar-chetti, deve dimostrare di essere presente ed attivo, favorendo una completa attività di Go-verno. Farò tutte le valutazioni necessarie in au-la al momento del voto.

Come giudica gli attriti tra alcuni membri de!a mag-gioranza?

Quando furono ufficializzati i dati della consul-tazione elettorale, dissi che la varietà partitica della maggioranza poteva essere un punto debo-le ma anche un punto di forza. Se le divergenze di opinioni, legittime e fisiologiche, concorrono insieme per il bene della maggioranza e del Paese, nulla può essere opinabile. Se accade il con-trario, si rischia di avere un Governo debole e litigioso. Non vorrei che si preferisca maggior-mente la seconda strada.

È stato recentemente redatto dal Ministro Eusta e dal ministro "ombra" Berrini un testo riguardante la sicu-rezza degli autoveicoli, simbolo del primo accordo tra ma#ioranza e opposizione. Come giudica quest'acca-duto?

Il lavoro parlamentare deve essere proprio questo: convergenza e non barricate e polemiche ste-rili. Mi piacerebbe vedere la stessa condivisione di intenti sulle riforme istituzionali.

Come procede la sua associazione DF?

Organizzare la macchina operativa ha richiesto tempo e energie. Ora che tutto sembra definito l'associazione potrà dare a pieno un contributo al clima di pacificazione. L'estate riserverà tanti appuntamenti.

Se ne avesse la possibilità, rifonderebbe il Partito Popolare di Centro?

Ho chiuso, con nostalgia ma con decisione, la mia esperienza partitica qualche anno fa. De Giorgi mi chiamò a svolgere un ruolo di grande importanza a Palazzo Madama, nell'interesse di tutti i cittadini. Per ora quella è la mia strada, lascio a chi è più giovane di me la politica attiva.Non posso però nasconderle la nostalgia, come ho già detto, per gli anni che mi videro alla guida del PPC prima e del PCR poi. Furono anni intensi di battaglie e soddisfazioni.

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Benissimo, grazie per la sua disponibilità.

Grazie a lei.

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