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Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Lei è libero: • di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest’opera, previa comunicazione a www.terrediconfine.eu Alle seguenti condizioni: Attribuzione. Deve attribuire la paternità dell’opera a Terre di Confine, e comunicarne l’uso come sopra accennato. Non commerciale. Non può usare quest’opera per fini commerciali. Non opere derivate. Non può alterare o trasformare quest’opera, né usarla per crearne un’altra. • Ogni volta che usa o distribuisce quest’opera, deve farlo secondo i termini di questa licenza, che va comunicata con chiarezza. • In ogni caso, può concordare col titolare dei diritti d’autore Terre di Confine utilizzi di quest’opera non consentiti da questa licenza. Le utilizzazioni consentite dalla legge sul diritto d’autore e gli altri diritti non sono in alcun modo limitati da quanto sopra. http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/deed.it Questo è un riassunto in linguaggio accessibile a tutti del Codice Legale (ref: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/legalcode). http://creativecommons.org/ - http://www.creativecommons.it/ TERRE Confine - marzo 2008 di il file è ottimizzato per le versioni Acrobat® Reader a partire dalla 5; per una corretta visione dell’impaginazione, si consiglia di adottare la modalità di lettura “pagine affiancate”.

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Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5

Lei è libero:

• di riprodurre, distribuire, comunicare al pubblico, esporre in pubblico, rappresentare, eseguire e recitare quest’opera, previa comunicazione a www.terrediconfine.eu

Alle seguenti condizioni:

• Attribuzione. Deve attribuire la paternità dell’opera a Terre di Confine, e comunicarne l’uso come sopra accennato.

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Le utilizzazioni consentite dalla legge sul diritto d’autore e gli altri diritti non sono in alcun modo limitati da quanto sopra. http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/deed.it

Questo è un riassunto in linguaggio accessibile a tutti del Codice Legale(ref: http://creativecommons.org/licenses/by-nc-nd/2.5/it/legalcode).

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TERREConfine- marzo 2008 di

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Ottenere un successo di pubblico con un do-cumentario non è mai facile. Alla BBC que-sto risultato è stato rag-giunto negli anni pas-

sati grazie a una miniserie incentrata sui dinosauri e animata in 3D con tecniche all’avanguardia, sulla scia delle produ-zioni di Steven SpielBerg.

Walking with Dinosaurs, passato anche sulle nostre reti nazionali, ave-va colpito per la spettacolare cura dei dettagli, per la panoramica che offriva sulla vita dei grandi rettili ormai estinti e, forse, per la novità che costituiva nel campo dei documentari naturalistici. Il progetto non si è fermato a questo pri-mo successo, ha replicato con Walking with Beasts e, recentemente, chiuso con il terzo e ultimo episodio, un prequel intitolato L’Impero dei Mostri (Walking with Monsters, in originale).

Si tratta nuovamente di un documentario che si avvale dell’animazione compu-terizzata, aggiunta a riprese di scena “catturate” in giro per il mondo dalla troupe. Concepita da Andrew wilkS e prodotta da tim HAineS e CHloe lelAnd, l’opera si propone di chiudere idealmente la narrazione dell’evoluzione della vita sulla Terra prima della comparsa dell’uomo. Dei tre episodi, L’Impero dei Mostri affronta la ma-teria forse più rischiosa da presentare al pubblico. Tratta infatti delle prime forme di vita apparse sul nostro pianeta, creature sconosciute che non sfoderano certo l’appeal immediato dei dinosauri né la confortante familiarità dei mammiferi evolutisi dopo l’estinzione di massa dei rettili, avvenuta 65 milioni di anni fa.

Gli argomenti presentati in questo nuovo capitolo della saga prendono alla sprov-vista lo spettatore che, ormai assuefatto alla vista di Tirannosauri e Velociraptor, si rende invece conto di cosa sia accaduto sulla Terra prima che i dinosauri vi facessero la loro comparsa. L’azzardo della BBC nel proporre questo tema è apprezzabile e il documentario risulta interessante fin dai primi minuti.

La narrazione parte dalla fine del periodo Cambriano Inferiore (530 milioni di Docu

ment

ario L’IMPERO DEI MOSTRI

(Walking with Monsters - BBC, 2005)

di Valentina “Vania” Summa

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FANTASCIENZADocumentario

Documentario: L’Impero dei Mostri

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anni fa) e risale a tappe fino al Triassico, la prima età dei dinosauri. Inizialmente l’azione si svolge in am-biente acquatico: è infatti alla presenza dell’acqua che il pianeta Terra deve la nascita della vita. Il do-cumentario si sofferma sulle prime, semplici creature, mostrando l’evoluzione degli organismi primordiali in pesci arcaici veri e propri, la presenza di meduse simili a quelle odierne, gli antenati di polipi e seppie (carat-terizzati da una lunghissima conchiglia appuntita) e gli inquietanti scorpioni giganti, che costituivano la classe predatoria più temibile.

Dal Cambriano si passa al Siluriano Superiore (420 milioni di anni fa) e quindi al Devoniano Superiore (360 milioni di anni fa), seguendo la trasformazione in zampe delle pinne di alcuni pesci, finalmente in gra-do di uscire dall’acqua e di aggirarsi sulla terraferma contribuendo alla differenziazione delle specie e alla nascita di nuove prede e nuovi predatori.

Alcuni anfibi si adattano a sopportare il calore del sole e la disidratazione, caratteristica che li affranca sempre più dall’ambiente di origine. Le piante si svi-luppano e diffondono, rilasciando ossigeno nell’atmo-sfera. Nel Carbonifero (345 milioni di anni fa) il livel-lo d’ossigeno raggiunge valori molto superiori a quelli odierni, favorendo la comparsa di insetti e aracnidi giganteschi. Si sviluppano i primi rettili, e le foreste si estendono in maniera considerevole.

Il Permiano (diviso in Inferiore e Superiore) è il periodo di splendore dei Terapsidi, creature che rac-chiudono caratteristiche tanto dei rettili quanto dei mammiferi, e che vivono in un’epoca drammatica per la Terra, segnata da cambiamenti climatici catastrofici. Il Permiano Inferiore (280 milioni di anni fa) viene infatti descritto come caratterizzato da stagioni ad ele-vata escursione termica, ma comunque in grado di of-

frire risorse a nuove e sempre più differenziate specie animali e vegetali. Il Permiano Superiore (250 milioni di anni fa) conosce invece un drastico aumento delle temperature globali (superiori di circa il 60% rispet-to a quelle odierne). Questo riscaldamento trasforma la Terra in una sorta di immenso deserto, causando l’estinzione di gran parte delle creature evolutesi fino a quel momento, rischiando quindi di cancellare la vita dalla faccia del pianeta.

Il Triassico segna la fine dei Terapsidi e l’inizio del regno dei grandi rettili: i dinosauri.

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Documentario: L’Impero dei Mostri

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D’obbligo il commento sui due punti chiave di questa produzione: la resa grafica e l’attendibilità scientifica.

Il primo aspetto, a dire la verità, risulta un po’ ca-rente. Forse l’abitudine odierna ai prodotti d’anima-zione computerizzata rende il palato un po’ troppo fine e l’occhio allenato a percepire le sviste, ma alcune pec-che sono abbastanza evidenti. Le creature animate non sempre si fondono con l’ambiente circostante, a causa di difetti grafici quali la provvisoria mancanza di om-bre sul terreno o di riflessi sull’acqua. Al contrario, le texture sono bellissime, curate e apprezzabili, soprat-tutto nella resa della pelle scagliosa, dell’effetto ba-gnato e della porosità del guscio delle uova. Tuttavia,

la riproduzione di insetti e crostacei sembra sia risulta-ta davvero ostica agli artisti del documentario. Il tanto ricercato realismo viene così ridimensionato.

Inoltre, i fotogrammi vengono spesso riutilizzati all’interno di una stessa sequenza, una caduta di stile impossibile da non notare, che impoverisce il “prodot-to” privandolo dell’accurata bellezza di Walking with Dinosaurs, comunicando una sensazione di minor im-pegno e professionalità.

Per ciò che riguarda l’attendibilità scientifica, il documentario va preso con le pinze. Chi si interessa a questi argomenti non può che restare perplesso di fronte al tono privo di incertezze che accompagna le immagini. Se già occorre tatto quando si parla dei di-nosauri, che pure sono le creature più studiate e co-nosciute dalla paleontologia, tanta più dev’essere la cautela nel fornire informazioni sulle creature misco-nosciute che li hanno preceduti di centinaia di milioni di anni.

Le abitudini e talune caratteristiche degli esseri viventi presi in esame sono invece proposte con frasi nette, decise, quasi che gli scienziati abbiano potuto verificare con i loro occhi i comportamenti di questi animali preistorici. Per una questione didattica – e di rispetto verso lo spettatore medio che, meno ferrato, può prendere per oro colato quelle che restano solo supposizioni, più o meno suffragate da indizi fossili – sarebbe stato più professionale non usare toni cate-gorici e porre l’accento sulla natura ipotetica di certe informazioni.

Già al tempo di Walking with Dinosaurs, i produt-tori erano stati criticati da diversi esponenti della co-munità scientifica per questa errata abitudine di dare per certe teorie ancora in discussione, con il rischio di fuorviare lo spettatore. Purtroppo, a quanto pare, il messaggio non è stato recepito.

Anche il taglio da film horror dato alle scene preda-predatore, riproposte a ogni cambio d’epoca e condite con effetti splatter, finisce con l’annoiare, ren-dendo manifesto un approccio hollywoodiano ad un argomento che cinematografico non è.

Al di là di questa carenza, che va comunque se-gnalata, L’Impero dei Mostri è un documentario ben fatto, interessante e coraggioso, che merita di essere visto da grandi e piccini anche solo come introduzione a un argomento tanto affascinante e ancora di nicchia. Una piacevole, seppur parziale, panoramica sull’evo-luzione della vita precedente la comparsa dei grandi dinosauri.

n Valentina Summa

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