Il Fatto, per bloccare l'Italicum (3 pagg)

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Sabato 9 Aprile 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | » 11 Il Fatto Speciale Una riforma sbagliata A » STEFANO RODOTÀ, MASSIMO VILLONE, ALFIERO GRANDI E SILVIA MANDERINO desso che la riforma eletto- rale (Italicum) è stata tra- sformata in legge (L. 6 mag- gio 2015 n. 52) il discorso sul sistema elettorale del nostro Paese non è chiuso. Per lItalicum si è voluto procedere a tappe forzate, ricorrendo addirittura alla fiducia, come avvenne nel 1953 per la legge truffa, evi- dentemente per nascondere sotto l'asfalto del decisioni- smo governativo le scorie tossiche (per la democrazia) del nuovo sistema ed evitare ogni reale dibattito. E tuttavia, proprio comè accaduto per il Porcellum, è linsostenibilità costituzio- nale e politica del nuovo si- stema che rende necessario riaprire il dibattito per far e- mergere le storture che de- vono essere corrette. La legge elettorale, lungi dal rappresentare unasetti- ca tecnica di selezione della rappresentanza, è il princi- pale strumento attraverso il quale si realizza un ordina- mento rappresentativo e viene data concreta attua- zione al principio supremo posto dallart. 1 della Costi- tuzione che statuisce: La sovranità appartiene al po- polo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Co- stituzione. ORBENE LA CORTE costitu- zionale, con una pronuncia storica è intervenuta nel campo del diritto elettorale, riconoscendo che anche questo terreno squisitamen- te politico deve essere coe- rente con i principi costitu- zionali e con diritti politici del cittadino. È da qui che bisogna par- tire per giudicare la sosteni- bilità del nuovo sistema elet- torale. La Corte costituzionale con la sentenza 1/2014 ha di- chiarato incostituzionali due istituti della legge Cal- deroli: 1) Le liste bloccate, ricono- scendo ai cittadini elettori il diritto di scegliersi i propri rappresentanti esprimendo (almeno) una preferenza; 2) Il meccanismo che at- tribuiva alla minoranza vi n ce n te un premio di maggioranza senza soglia minima. La Corte non ha contesta- to di per sé qualsiasi mecca- nismo correttivo dei voti e- spressi attraverso un premio di maggioranza, ma ha di- chiarato costituzionalmente intollerabile che possa esse- Referendum, due firme per bloccare l Italicum re attribuito un premio di maggioranza senza sogliaperché l effetto sarebbe quello di produrre una di- storsione enorme fra la vo- lontà espressa dagli elettori e il risultato in seggi, determi- nando un vulnus intollerabi- le alleguaglianza del voto e al principio stesso della so- vranità popolare. Nessun sistema elettorale è in grado di assicurare una perfetta corrispondenza fra i voti espressi e i seggi conse- guiti da ciascuna forza poli- tica che partecipa allagone elettorale. Questo però non consente di buttare a mare il principio espresso dall'art. 48 della Costituzione secon- do cui il voto è libero e ugua- le, diretta conseguenza del principio di eguaglianza e di partecipazione espresso dall'art. 3 Cost. La legge Calderoli aveva i- stituzionalizzato la disegua- glianza dei cittadini italiani nel voto, attraverso il mecca- nismo previsto dallart. 83 che prevedeva la formazione di un quoziente di maggio- ranzae di un quoziente di minoranza. Nelle elezioni del 2013 il quoziente di maggioranza è stato di circa 29.000 voti, mentre quello di minoranza è stato superiore a 81.000 vo- ti (cioè per eleggere un depu- tato nei partiti premiatiso- no stati sufficienti 29.000 voti popolari, mentre per e- leggere un deputato per tutti gli altri partiti sono occorsi più di 81.000 voti popolari). IL RAPPORTO fra i due quo- zienti è stato di 2,66. Basti pensare che il Pd con 8.646.457 voti (25,42%) ha ottenuto 292 seggi (pari al 47%) mentre il Movimento 5 Stelle con 8.704.969 (25,56%) ha ottenuto 102 seggi (pari al 16,5%). SEGUE A PAG. 12 Differenze Nel 2013, con la Calderoli, un deputato di maggioranza era eletto con 29 mila voti. Ce ne volevano 81 mila per uno dell opposizione I promotori In senso ora- rio Stefano Ro- dotà, Alfiero Grandi, Massi- mo Villone e Silvia Man- derino LaPresse UN SOLO ELETTORE DUE PESI DIVERSI Un premio di maggioranza senza sogliapuò produrre una distorsione enorme fra la volontà espressa dagli elettori e il risultato in seggi LA PARTITA NON È CHIUSA È linsostenibilità costituzionale e politica del nuovo sistema che rende necessario riaprire il dibattito per far emergere le storture Porcellum addio LA CONSULTA Il 4 dicembre 2013 la Corte costituzionale, che ha tra i suoi membri lattuale capo dello Stato Sergio Mattarella, boccia la legge elettorale, il cosiddetto Porcellum. La Consulta boccia come incostituzionali il premio di maggioranza e le liste bloccate. In particolare, spiegano poi i giudici, il premio di maggioranza può produrre una oggettiva e grave alterazione della rappresen- tanza democratica ", perché non impone il raggiungi- mento di una soglia minima di voti alla lista. La Corte boccia anche le liste bloccate, caratteristiche del Porcellum, e le ammette solo se corte (ossia, tali da consentire leffettiva conoscibilità dei candidati) Pubblichiamo il documento che i promotori del Comitato contro lItalicum per la demo- crazialanciano in occasione della partenza della raccolta firme per il referendum contrario alla legge elettorale del 6 maggio 2015 n. 52

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Sabato 9 Aprile 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | » 11

Il Fatto SpecialeUna riformas bag l i at a

A» STEFANO RODOTÀ, MASSIMOVILLONE, ALFIERO GRANDIE SILVIA MANDERINO

desso che la riforma eletto-rale (Italicum) è stata tra-sformata in legge (L. 6 mag-gio 2015 n. 52) il discorso sulsistema elettorale del nostroPaese non è chiuso.

Per l’Italicum si è volutoprocedere a tappe forzate,ricorrendo addirittura allafiducia, come avvenne nel1953 per la legge truffa, evi-dentemente per nasconderesotto l'asfalto del decisioni-smo governativo le scorietossiche (per la democrazia)del nuovo sistema ed evitareogni reale dibattito.

E tuttavia, proprio com’èaccaduto per il Porcellum, èl’insostenibilità costituzio-nale e politica del nuovo si-stema che rende necessarioriaprire il dibattito per far e-mergere le storture che de-vono essere corrette.

La legge elettorale, lungidal rappresentare un’asetti-ca tecnica di selezione dellarappresentanza, è il princi-pale strumento attraverso ilquale si realizza un ordina-mento rappresentativo eviene data concreta attua-zione al principio supremoposto dall’art. 1 della Costi-tuzione che statuisce: “Lasovranità appartiene al po-polo, che la esercita nelleforme e nei limiti della Co-stituzione”.

ORBENE LA CORTE c o st i t u-zionale, con una pronunciastorica è intervenuta nelcampo del diritto elettorale,riconoscendo che anchequesto terreno squisitamen-te politico deve essere coe-rente con i principi costitu-zionali e con diritti politicidel cittadino.

È da qui che bisogna par-tire per giudicare la sosteni-bilità del nuovo sistema elet-torale.

La Corte costituzionalecon la sentenza 1/2014 ha di-chiarato incostituzionalidue istituti della legge Cal-deroli:

1) Le liste bloccate, ricono-scendo ai cittadini elettori ildiritto di scegliersi i proprirappresentanti esprimendo(almeno) una preferenza;

2) Il meccanismo che at-tribuiva alla minoranza“vi n ce n te ” un premio dimaggioranza senza sogliaminima.

La Corte non ha contesta-to di per sé qualsiasi mecca-nismo correttivo dei voti e-spressi attraverso un premiodi maggioranza, ma ha di-chiarato costituzionalmenteintollerabile che possa esse-

Referendum, due firmeper bloccare l’Italicum

re attribuito un premio dimaggioranza “senza soglia”perché l ’effetto sarebbequello di produrre una di-storsione enorme fra la vo-lontà espressa dagli elettori eil risultato in seggi, determi-nando un vulnus intollerabi -

le all’eguaglianza del voto eal principio stesso della so-vranità popolare.

Nessun sistema elettoraleè in grado di assicurare unaperfetta corrispondenza fra ivoti espressi e i seggi conse-guiti da ciascuna forza poli-

tica che partecipa all’ag oneelettorale. Questo però nonconsente di buttare a mare ilprincipio espresso dall'art.48 della Costituzione secon-do cui il voto è libero e ugua-le, diretta conseguenza delprincipio di eguaglianza e dipartecipazione espressodall'art. 3 Cost.

La legge Calderoli aveva i-stituzionalizzato la disegua-glianza dei cittadini italianinel voto, attraverso il mecca-nismo previsto dall’art. 83che prevedeva la formazionedi un “quoziente di maggio-ranza” e di un “quoziente di

minoranza”.Nelle elezioni del 2013 il

quoziente di maggioranza èstato di circa 29.000 voti,mentre quello di minoranzaè stato superiore a 81.000 vo-ti (cioè per eleggere un depu-tato nei partiti “premiati”so -no stati sufficienti 29.000voti popolari, mentre per e-leggere un deputato per tuttigli altri partiti sono occorsipiù di 81.000 voti popolari).

IL RAPPORTO fra i due quo-zienti è stato di 2,66. Bastip e n s a r e c h e i l P d c o n8.646.457 voti (25,42%) haottenuto 292 seggi (pari al47%) mentre il Movimento 5S t e l l e c o n 8 . 7 0 4 . 9 6 9(25,56%) ha ottenuto 102seggi (pari al 16,5%).

SEGUE A PAG. 12

D i f fe re n z e Nel 2013, con la Calderoli, un deputato di maggioranza eraeletto con 29 mila voti. Ce ne volevano 81 mila per uno dell’opposizione

I promotoriIn senso ora-rio Stefano Ro-dotà, AlfieroGrandi, Massi-mo Villonee Silvia Man-de r i no La Pre ss e

UN SOLO ELETTOREDUE PESI DIVERSI

Un premio dimaggioranza ‘s e n zas ogl i a’ può produrreuna distorsioneenorme fra la volontàespressa dagli elettorie il risultato in seggi

LA PARTITANON È CHIUSA

È l’i n s os te n ib il i t àcos t i t u z i o n alee politica del nuovosistema che rendenecessario riaprireil dibattito per faremergere le storture

Porce l l u mad d ioLACO N S U LTAIl 4 dicembre2013 la Corteco s t i t u z i o n a l e ,che ha tra isuoi membril’attuale capodello StatoSergioM a t t a re l l a ,boccia lal e g geelettorale, ilco s i d d e t toPorcellum. LaCo n s u l t aboccia comei n co s t i t u z i o n a l iil premio dim a g g i o ra n zae le listebloccate. Inpar ticolare,spiegano poi igiudici, “ilpremio dim a g g i o ra n zapuò produrreuna oggettivae gravea l te ra z i o n edellara p p re s e n -t a n zad e m o c ra t i c a ”",perché nonimpone “ilra g g i u n g i -mento di unasoglia minimadi voti allalista”. LaCorte bocciaanche le listeb l o cc a te ,c a ra t te r i s t i c h edel Porcellum,e le ammettesolo se corte(ossia, tali daco n s e n t i re“l’e f fe t t i vaco n o s c i b i l i t àdeicandidati”)

Pubblichiamo il documentoche i promotori del “Comitatocontro l’Italicum per la demo-crazia” lanciano in occasionedella partenza della raccoltaf irme per i l re ferendumcontrario alla legge elettoraledel 6 maggio 2015 n. 52

12 | IL FATTO QUOTIDIANO | Sabato 9 Aprile 2016

Il Fatto Speciale

Contro la dittaturadel partito unico(che ha pochi voti)

L SEGUE DA PAG. 11

a Consulta ha dichiarato inco-stituzionale il Porcellum pro-prio per evitare il ripetersi diuna simile insostenibile di-storsione fra la volontà e-spressa dal popolo italiano edi risultati in termini di compo-sizione della Camera rappre-sentativa.

Orbene l’Italicum finge diadeguarsi alle prescrizionidella Corte sia per quanto ri-guarda le liste bloccate, sia perquanto riguarda il premio dimaggioranza, ma in realtà sisbarazza dei paletti che laConsulta ha posto alla discre-zionalità del legislatore, rie-sumando una versione peg-giorata del Porcellum.

L’Italicum apparentemen-te abbandona il sistema delleliste bloccate (in cui i deputatisono eletti in base all’ordine dilista, senza che l’elettore pos-sa mettervi becco), rendendobloccati “soltanto” i capilista,mentre gli altri deputati ven-gono eletti sulla base dellepreferenze. Però c’è un truc-co. Vengono creati 100 collegidi dimensioni variabili da tre asei seggi. Poiché difficilmenteun partito elegge, in collegicosì ridotti, più di un deputa-to, ecco che buona parte deideputati non saranno sceltidagli elettori con il voto di pre-ferenza ma saranno diretta-mente “nominati”dai capi deipartiti.

MA ANCOR MAGGIORE è loscostamento dalle prescrizio-ni della Consulta in tema dipremio di maggioranza. An-che in questo versante l’Itali -cum finge di adeguarsi perchèintroduce una soglia minimaal premio di maggioranza(40%), con ciò legittimando,peraltro, un premio di mag-gioranza notevolissimo (il15%, pari a circa 90 seggi), e-quivalente a quello stabilitodalla legge truffa. Nella realtàquest’adeguamento viene rin-negato con un trucco. Alle e-lezioni del 1953, la coalizionegovernativa non raggiunseper pochi voti la soglia minima(50%) e il premio di maggio-ranza non scattò. Per evitarequesto rischio il legislatoremoderno ha risolto il proble-ma, rendendo la soglia mini-ma rimuovibile, attraverso l’i-stituto del ballottaggio su basenazionale fra le due liste cheabbiano ottenuto il maggiornumero di voti.

In questo modo l’I ta li cu mnon solo non abolisce il mec-canismo del premio di mag-gioranza senza soglia censu-rato dalla Corte costituziona-

le, ma addirittura lo esalta per-ché attribuisce il premio a unaunica lista, anziché alle coali-zioni.

È questo l ’aspetto piùpreoccupante della nuova leg-ge elettorale.

L’Italicum smantella ogni

possibile coalizione perchéattribuisce il premio di mag-gioranza a una sola lista. Perlegge viene attribuita la mag-gioranza politica e la guida delgoverno a un solo partito, aprescindere dalla volontà delpopolo sovrano. In questo mo-

do viene reintrodotto nel no-stro Paese un sistema di gover-no basato sul partito unico.Per rendersi conto della gravi-tà di questa svolta, basti pen-sare che dal 24 aprile del 1944(secondo governo Badoglio)ad oggi si sono sempre e solosucceduti governi di coalizio-ne, o quantomeno sostenuti dauna maggioranza di coalizio-ne, mentre un governo delpartito unico in Italia è esistitosoltanto nel ventennio fasci-sta. Fu proprio la legge eletto-rale dell’epoca (legge Acerbo)

Il trucco Il testo finge di adeguarsi alle prescrizionidella Corte su liste bloccate e premio di maggioranza,ma in realtà si sbarazza dei paletti della Consulta

Una riformas bag l i at a

Le dateTutto inizia il18 gennaio2014, quandoMatteo Renzie SilvioBerlusconi siincontrano alNazareno, lasede del Pd aRoma, pertrattare suller i fo r m e .Nasce il pattodel Nazareno,checo m p re n d eanche unanuova leggee l e t to ra l e .L’Italicumcambierà piùvolte pelle,fino aprevedere ilpremio dilista, sgraditoa Forza Italia,che negliultimipassaggi nonvota il testo. Il4 maggio2015, la leggee l e t to ra l evieneapprovata invia definitivaalla Cameracon 334 sì, 61no e 4astenuti. Leopposizioninonpar tecipanoalla votazione

LA RIFORMACosa cambieràn LA NOVITÀ più importante dell’Italicum, leggeelettorale valida solo per la Camera, è il premio dimaggioranza per la lista più votata. Se al primoturno un singola lista supera il 40 per cento deivoti validi, ottiene in automatico 340 seggi, cioè lamaggioranza in aula del 55 per cento. Se nessunaformazione supera la soglia del 40, le due listevanno al ballottaggio, e che vince nel secondoturno ottiene la maggioranza di 340 seggi. Tra ilprimo e il secondo turno non sono possibiliapparentamenti. Per accedere al Parlamentobisogna superare una soglia di sbarramento del 3per cento dei voti. Nota importante: l’Italicumserve per eleggere 618 dei 630 deputaticomplessivi. I restanti 12 sono quelli dellacircoscrizione Estero, che vengono eletti percorrispondenza dagli italiani residenti all’e s te ro.

n LA LEGGE divide l’Italia in cento collegielettorali. In ciascuno di questi possono essereeletti dai tre ai nove deputati. In tutti i collegi sonoprevisti capilista bloccati, cioè scelti dai partiti. Glialtri deputati, alternati sulla scheda elettorale pergenere, vengono eletti con le preferenze. L’e l e t to repuò indicare sulla scheda fino a due nomi, conalternanza di genere (un uomo e una donna). Aogni Regione spetta un determinato numero diseggi in base alla propria popolazione. È laPresidenza della Repubblica a stabilire condecreto il numero esatto per ciascuna Regione.

LA RACCOLTA FIRME Si parte con i banchetti per indireil referendum contro la legge elettorale del duo Renzi-Boschi

Sabato 9 Aprile 2016 | IL FATTO QUOTIDIANO | IL FATTO SPECIALE » 13

Il Fatto Speciale Il comitato contro l’It a l ic u mIl comitato contro l’Italicum per la democrazia è presiedutoda Massimo Villone, professore emerito di Dirittocostituzionale. Presidente onorario è l’ex Garante dellaprivacy Stefano Rodotà, giurista, attuale docente del corso diBioetica presso l’Università degli Studi di Torino. Alfiero

Grandi, ex parlamentare per i Ds, sindacalista, èvicepresidente vicario e l’avvocato Silvia Manderino è lavicepresidente. Ma del comitato fanno parte molti altrigiuristi, esponenti della politica e del sindacato, giornalisti.“Personalità – scrive l’associazione – accomunate dallaconvinzione che sia necessario opporsi in ogni modo possibile

alla torsione autoritaria che il governo Renzi sta imponendo alPa e s e ”. Così nel comitato si trovano il procuratore dellaRepubblica a Torino Armando Spataro, i costituzionalistiGaetano Azzariti e Felice Besostri, le giornaliste SandraBonsanti e Marina Boscaino. Il magistrato Domenico Gallo,ora alla Corte di Cassazione, fa parte del comitato esecutivo.

Alla caricaIl primo mini-stro MatteoRenzi con ilministro delleRiforme Ma-ria Elena Bo-schi in Sena-to. A lato, laprotesta deiCinque Stellea Montecito-rio quandopassò in pri-ma lettural’It a l ic u mA n s a / La Pre ss e

La Corte costituzionale, giudicando sul-la legittimità costituzionale del Porcel-lum, con la sentenza n. 1/2014 ha abo-

lito il premio di maggioranza, concesso, sen-za soglia alcuna, alla minoranza politica piùforte, in quanto comporta “una illimitatacompressione della rappresentativitàdel l’assemblea parlamentare”, calpestandola volontà dei cittadini espressa attraverso ilvoto “che costituisce il principale strumentodi manifestazione della sovranità popolare,secondo l’art. 1, secondo comma, Cost.”. Haosservato la Corte che tale meccanismo de-termina “un’alterazione del circuito demo-cratico definito dalla Costituzione, basato sulprincipio fondamentale di eguaglianza delvoto (art. 48, secondo comma, Cost.)”.

Anche sotto questo aspetto l’Italicum con-traddice le indicazioni della Corte costitu-zionale perché, pur fissando una soglia mi-nima (40%) per l’attribuzione del premio dimaggioranza (che comporta comunque l’as-segnazione di un premio rilevantissimo), hareso tale soglia rimovibile attraverso il mec-canismo del ballottaggio. I voti ricevuti dallalista che viene premiata attraverso il ballot-taggio si possono collocare anche molto al disotto del 40%. Per di più vietando le coali-zioni e attribuendo il premio esclusivamentealla lista, l’Italicum rende più incisiva la di-storsione fra la volontà espressa dagli elettorie la composizione dell’Assemblea parlamen-tare.

Con questo quesito si vuole ristabilire l’in-violabilità del principio della sovranità po-polare, ripristinando l’eguaglianza degli e-lettori nell’esercizio del diritto di voto, comeprescrive l’art. 48 della Costituzione.

Un tema,due firmeOggi edomani ibanchetti perla raccoltafirme sarannoa Roma

Ogg iDalle 10 alle13 si potràf i r m a rein LargoA r ge n t i n a ,Pi a zza l eFl a m i n i o,Piazza dellaRe p u b b l i c a ,via del Corso,viale GiulioCesare, SanLo re n zo,Pi a zzaSempione,Pa rcoS h u ste r,Porta SanPaolo, piazzaThouar, ponteMilvio, viaCampa-g n a t i co

D om a n iI banchetti sip o t ra n n otrovare neglistessi luoghitranne che invia del Corso,Porta SanPaolo, vialeGiulio Cesare.Sarà invece inp i a zzaVe n e z i a

che consentì l’avvento di unpartito unico al governo, attri-buendo nelle elezioni del 1924una maggioranza garantita al“listone”.

POICHÉ IL SISTEMA politico i-taliano non è bipolare, né tan-tomeno bipartitico il mecca-nismo elettorale congegnato èdestinato a produrre natural-mente – soprattutto attraver-so il ballottaggio – una fortis-sima distorsione fra la volontàespressa dal corpo elettorale ei seggi conseguiti dalle singoleforze politiche, istituzionaliz-zando la diseguaglianza deicittadini nell’esercizio del di-ritto di voto.

LE DUE SIMULAZIONI che se-guono rendono più chiari glieffetti perversi di questo siste-ma.

Distribuzione diseguale deiseggi e diseguaglianza dei cit-tadini nel voto con l’Italicum.

SIMULAZIONE I(vedere tabella di sinistra

qui sopra)Si prenda una platea di

30.000.000 di voti.Concorrono alla distribu-

zione dei seggi, avendo supe-rato la soglia di sbarramentodel 3%, n. 5 partiti.

Nessuno dei partiti concor-renti riesce a superare la sogliadel 40% per cui si rende neces-sario il ballottaggio.

A seguito del ballottaggiol’ufficio centrale nazionale

determina il quoziente dimaggioranza e quello di mino-ranza e procede alla distribu-zione dei seggi come raffigu-rato in tabella.

N.B. il voto del cittadino dimaggioranza vale 3,67 volte inpiù del voto del cittadino di“minoranza”

SIMULAZIONE II(vedere tabella di destra qui

sopra)Si prenda una platea di

30.000.000 di voti.Concorrono alla distribu-

zione dei seggi, avendo supe-rato la soglia di sbarramentodel 3%, n. 5 partiti.

Nessuno dei partiti concor-renti riesce a superare la sogliadel 40% per cui si rende neces-

sario il ballottaggio che vincela lista seconda classificata alprimo turno. A seguito del bal-lottaggio l’ufficio centrale na-zionale determina il quozien-te di maggioranza e quello di

minoranza e procede alla di-stribuzione dei seggi comeraffigurato in tabella.

N.B. il voto del cittadino dimaggioranza vale 4,01 volte inpiù del voto del cittadino di“minoranza”

QUESTE SEMPLICI considera -zioni dimostrano che l’I t a l i-cum è una legge insostenibilepoiché aggredisce i fonda-menti della democrazia re-pubblicana e ferisce uno deiprincipi che non può essereoggetto di revisione costitu-zionale: quello dell'eguaglian-za dei cittadini. L’aspetto piùpreoccupante dell’Italicum èche attraverso questo percor-so di manipolazione della rap-presentanza viene cambiata

profondamente la forma digoverno e squilibrata ogni for-ma di contrappeso istituzio-nale poiché un solo partito –per legge – avrà in mano lechiavi del governo e dellamaggioranza parlamentare.Senza mediare con nessuno,potrà determinare l’el e zi on edel presidente della Repubbli-ca e attraverso di lui influiresulla composizione della Cor-te costituzionale, neutraliz-zandone la funzione di con-trollo.

L’Italicum è una minacciaper la democrazia.

Questa minaccia può esseredisinnescata soltanto attra-verso i due referendum abro-gativi proposti dal Comitatoper il No all’Italicum.

La Corte costituzionale, giudicando sul-la legittimità costituzionale del Porcel-lum, con la sentenza n. 1/2014 ha di-

chiarato incostituzionale il sistema elettora-le delle liste bloccate, osservando che “feri-sce la logica della rappresentanza consegna-ta nella Costituzione. (...) Le condizioni sta-bilite dalle norme censurate sono, viceversa,tali da alterare per l’intero complesso dei par-lamentari il rapporto di rappresentanza fraelettori ed eletti. Anzi, impedendo che esso sicostituisca correttamente e direttamente,coartano la libertà di scelta degli elettorin el l’elezione dei propri rappresentanti inParlamento, che costituisce una delle prin-cipali espressioni della sovranità popolare, epertanto contraddicono il principio demo-cratico, incidendo sulla stessa libertà del votodi cui all’art. 48 Cost.”.

L’Italicum, contraddicendo le indicazionidella Corte costituzionale, ha reintrodotto inun’altra forma, il sistema delle liste bloccate.Creando collegi di piccole dimensioni in me-dia di 5/6 seggi e rendendo bloccati i capilista,i partiti si sono assicurati la possibilità di no-minare direttamente almeno due terzi deiparlamentari.

Con questo quesito si vuole espungere dal-la legge elettorale il privilegio riservato ai ca-pi dei partiti di “nominare” la maggior partedei parlamentari e restituire ai cittadini elet-tori il diritto di scegliere, nell’ambito delle li-ste che partecipano alla competizione elet-torale la persona da cui farsi rappresentare. Ilreferendum ristabilisce il diritto degli elet-tori di scegliere i propri rappresentanti inParlamento, ripristinando la libertà del voto,come prescrive l’art. 48 della Costituzione.

S PA R I SCO N OI CONTRAPPESI

Attraverso questopercorso dim a n i p ol a z i o n edella rappresentanzaviene cambiatap ro fo n d a m e n tela forma di governo

QUESITO 1 Nominati a sorpresa

Capolista bloccatoe candidatureplurime resistono

QUESITO 2 Chi vince di poco prende tutto

Senza sogliail “premio”è una fregatura

Con ilre ferendumsi ristabili-sce il dirittode gl iele tt o r idi sceglierei proprira p p re s e n -tantiinPa rl a m e n t o

Ritornal’i n v i ol ab i -lità delprincipiodel l as o v ra n i t àp o p ol a re ,ripristi-nandol’e g u agl i a n -za degliele tt o r i