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IL DOLORE DA PROCEDURA
Dott.ssa Margherita Labardi
Ospedale San Giovanni di Dio
Terapia Intensiva
IL DOLORE
I malati adulti, medici, chirugici e trumatizzati provano dolore, sia a riposo che durante trattamenti e procedure
di routine in ICU.
IL DOLORE
E’ un’esperienza sensoriale ed emozionale SPIACEVOLE associata ad un danno tissutale attuale o potenziale.
Am J Crit Care 2002,11:415
“…all the procedures must be assumed to cause pain and treatment should be offered on that bias…” Evans A Br J Comm Nurs 2003,8,11,488
PREVALENZA DEL DOLORE IN ICU
• Studio SUPPORT ( 1996) di Desbiens et al.:di 5176 pazienti negli US, il 50% ha riportato di aver provato dolore e il 14,9% dolore moderato-severo durante almeno metà del ricovero. Il 15% dei pazienti era insoddisfatto del trattamento.
• Gelinas et al. ( 2008): più del 50% di 99 pazienti coscienti intubati ha riferito dolore a riposo e l’80% durante le procedure di nursing.
PREVALENZA DEL DOLORE IN ICU
In uno studio di Puntillo K del 2001, la mobilizzazione e il posizionamento risultavano essere le procedure di routine più dolorose negli adulti in ICU; lo score medio era 4,93+3,09 (0-10); la broncoscopia era la seconda con una media di score 3,94+3,32
Puntillo Am J Crit Care 2002,11:415
Le conseguenze psicologiche e fisiologiche del dolore nei pazienti critici sono significative e durature.
• Numerosi studi dimostrano che i pazienti ricoverati in ICU ricordano il dolore come causa di preoccupazione e sonno insufficiente ( Jones, 1979).
• Il dolore pone i pazienti a rischio di sviluppare un disturbo da stress post-traumatico ( PTSD).
• Il dolore causa aumento dei livelli di catecolamine circolanti, altera la perfusione tissutale e conduce ad un metabolismo ipercatabolico.
...DOLORE...
RACCOMANDAZIONI I
• Il dolore deve essere monitorizzato di routine in tutti i pazienti adulti in Terapia Intensiva .
• I parametri vitali non devono essere utilizzati come unico criterio per valutare il dolore.
• Devono essere utilizzate scale di valutazione del dolore.
...DOLORE...
RACCOMANDAZIONI II
• L’analgesia preemptive e gli interventi non farmacologici sono raccomandati per alleviare il dolore prima delle procedure.
• Gli oppioidi endovenosi sono i farmaci di prima scelta nel trattamento del dolore non neuropatico nei pazienti critici.
• Gli analgesici non oppioidi dovrebbero essere considerati per ridurre il dosaggio degli oppioidi somministrati e per ridurne gli effetti collaterali.
• Per il trattamento del dolore neuropatico sono suggeriti la gabapentina o la carbamazepina per os.
…Inoltre…
• Tutti i professionisti (medici e infermieri) sono coinvolti nella gestione del dolore del paziente critico,
indipendentemente dal ruolo gerarchico.
• E’ più semplice prevenire l’incremento del dolore riconoscendolo precocemente e trattandolo, che gestirlo quando è fuori controllo.
• I farmaci analgesici devono essere iniziati contemporaneamente ai sedativi, che non possiedono effetti antidolorifici, se si sospetta la presenza di dolore.
( Puntillo K-Chest-2009)
OppioidiVia Dose Onset Emivita di
eliminazione
Fentanil ev 100 mcg 1-2 min 2-4 h
Morfina ev 1-3 mg 5-10 min 3-4 h
Remifentanil ev 0.1g/Kg/min 1-3 min 3-10 min
g/Kg/min Kg 50 60 70 80 90
0.025 1.5 ml 1.8 2.1 2.4 2.7
0.05
0.10 6.0 7.2 8.4 9.6 10.8
0.15
0.20 12.0 14.4 16.8 19.2 21.6
0.25
Remifentanil 2 mg/40 ml (50 g/ml)
OPPIOIDI
Emivita di eliminazione contesto-sensibile di remifentanyl e degli altri oppioidi comunemente usati in Terapia Intensiva
OPPIOIDI
Declino della concentrazione al sito-effettore dei diversi oppioidi dopo infusione di 24 ore
Effetti collaterali degli oppioidi usati in T.I.
ANALGESICI NON OPPIOIDI
SEDO-ANALGESIA VERSUS
ANALGO-SEDAZIONE
• ……..studio di Park pubblicato su BJA nel 2007:
• ABS ( analgesia-based sedation) con l’utilizzo di remifentanil in infusione continua; l’ipnosi è aggiunta solo se necessario, in pazienti in ventilazione meccanica.
• Scopo dello studio è di valutare se con il remifentanil è possibile ridurre la dose di ipnotici somministrati e avere pazienti svegli e collaboranti.
...Risultati
• …il 37% dei pazienti trattati con remifentanil non ha avuto necessità di agenti ipnotici.
• …..i pazienti trattati con remifentanil hanno avuto weaning più rapido dalla ventilazione meccanica.
• …l’utilizzo del remifentanil consente maggiore interazione del paziente con l’ambiente, con possibilità di eseguire E.O. neurologico e weaning dalla ventilazione meccanica.
• ….è però un farmaco costoso, che porta rapidamente a sviluppare tolleranza…
PROTOCOLLI DI TRATTAMENTO DEL DOLORE PROCEDURALE
ESEMPI DI COMUNI INTERVENTI TERAPEUTICI CHE
POSSONO CAUSARE DOLORE
Esame obbiettivo
Posizionamento e mobilizzazione
Aspirazione tracheale
Medicazione delle ferite
Esplorazione delle ferite
Inserimento e rimozione di drenaggio toracico
Rimozione di drenaggio chirurgico
Fisioterapia
Rimozione di suture o clip
Puntura lombare
Cateterizzazione urinaria
Broncoscopia
...DOLORE PROCEDURALE...
• Medicazione delle ferite
• Rimozione di drenaggio chirurgico
• Posizionamento e mobilizzazione
• Fisioterapia
• Aspirazione tracheale
• Esame obbiettivo
• Rimozione di suture o clip
• Posizionamento di catetere arterioso
o venoso centrale
• Puntura lombare
LIEVE-MODERATO MODERATO-GRAVE
Posizionamento-rimozione di drenaggio toracico
Gastroscopia
Cambio VAC-therapy
Mobilizzazione nel politrauma
Inserimento drenaggi percutanei eco- o TC-guidati
Tracheostomia percutanea
ESEMPI DI TRATTAMENTO
PremedicazioneMidazolam 1-2 mg se il paziente è agitato o ansioso.
AnalgesiaFentanyl 50-100 mcg
oppure Remifentanil in infusione continua 0,05-0,1 mcg/kg/min
(se già presente come analgesico titolarlo ad incrementi di 0,025 mcg/kg/min)
Posizionamento accesso arterioso, venoso centrale o puntura lombare
Anestesia locale con Lidocaina 2% 3-5 ml
Drenaggio toracico
• Eventuale pre-emptive analgesia con Perfalgan 1 gr e.v.
O FANS come Ketorolac 30 mg o Ketoprofene 160 mg
prima della procedura
Remifentanil in infusione continua 0,05-0,1 mcg/kg/min
• da titolare con incrementi di 0,025 mcg/kg/min
• Anestesia locale con Lidocaina 2 % 10 ml
Gastroscopia
Premedicazione con Midazolam 1-2 mg e.v.
Analgesia con fentanyl 50-100 mcg e.v. o remifentanil
Ipnosi con propofol in infusione continua 1-2 mg/kg/h
Cambio VAC Therapy
Eventuale pre-emptive analgesia con Perfalgan 1 gr e.v.
O FANS prima della procedura
Remifentanil in infusione continua 0,05-0,1 mcg/kg/min
Mobilizzazione nel politrauma
Eventuale pre-emptive analgesia con Perfalgan 1 gr e.v.
Fentanyl 50-100 mcg e.v. oppure
Remifentanil in infusione continua 0,05-0,1 mcg/kg/min
Inserimento di drenaggi percutanei Eco e TC guidati
Eventuale premedicazione con midazolam 1-2 mg
Analgesia con fentanyl 50-100 mcg/e.v. oppure
Remifentanil 0,05-0,1 mcg/kg/min
da titolare in base a effetto e effetti collaterali.
Tracheostomia percutanea
Ipnosi con Propofol 2 % 1-2 mg/kg/h in infusione continua
Analgesia con Remifentanil 0,05-0,1 mcg/kg/h in infusione continua
Miorisoluzione con Cis-atracurio 0,15 mcg/kg/min.
TRATTAMENTI NON FARMACOLOGICI
TECNICHE COGNITIVO-COMPORTAMENTALI
TECNICHE DI APPROCCIOFISICO
Educazione Distrazione e rilassamento Immaginazione e visualizzazione Musica
Applicazioni fredde Massaggi Agopuntura
APPROCCIO ALLA PROCEDURA
PRIMA: Pianificare
Selezionare gli interventi farmacologici e non(procedura significativamente dolorosa, posizionamento richiesto,ansia e/o preoccupazione) Stabilire con il paziente gli obiettivi concordati Preparazione del paziente e della famiglia (educare, negoziare) Organizzazione degli spazi fisici Team DURANTE: Valutare
Controllare il livello di dolore-ansia Fornire informazioni Mantenere un atteggiamento calmo e deciso
DOPO: Discutere
Valutare la procedura eseguita Documentare Dialogo con il paziente
Dexmedetomidina
• α-2 agonista che agisce a livello del locus coeruleus e a livello del midollo spinale e produce analgesia e sedazione in assenza di depressione respiratoria.
• Approvata dalla FDA e recentemente anche in Italia per sedazioni di breve durata (≤ 24 h) a dosaggio inferiore a 0,7 mcg/kg/h.
• Il paziente è facilmente risvegliabile e esegue i comandi.
• Può ridurre l’incidenza di delirio in Terapia Intensiva se usata come sedativo in infusione continua al posto delle BDZ. ( Riker ; JAMA, 2009)
• Effetti collaterali: bradicardia, tachicardia e ipotensione alla sospensione del farmaco.
Ketamina
È un antagonista potente dei recettori NMDA del sistema nervoso centrale.
Raramente utilizzata in ICU, utilizzata soprattutto nel trattamento del dolore non neuropatico in pazienti chirurgici nel perioperatorio.
Se utilizzata nel periodo perioperatorio, migliora il controllo del dolore, permette di ridurre il dosaggio degli oppioidi e riduce PONV.
Se utilizzata a dosi subanestetiche ( 0,5 mg/h), bassa incidenza di allucinazioni e incubi.
……GRAZIE PER L’ATTENZIONE…..