Il dojo come palestra di vita

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Il dojo come palestra di vita

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“Lo scopo ultimo del Karate Do non risiede nella vittoria o nella sconfitta, ma nella perfezione del carattere dei suoi

praticanti. Come la superficie levigata di uno specchio riflette qualunque cosa le stia intorno senza

distorsioni e una valle silenziosa riecheggia anche i

rumori più deboli; allo stesso modo lo studente di Karate

deve rendere vuota la mente da egoismi e debolezze.”

Gichin Funakoshi

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Lo sport svolge un ruolo essenziale nella società poiché promuove un certo tipo di mentalità e comportamento, incoraggiando anche l’integrazione sociale.

In particolare, le arti marziali producono miglioramenti psicosociali poiché portano alla conoscenza di sé, dei propri limiti e di come superarli.

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Il Karate è un’arte marziale che nasce nell’isola di Okinawa, in Giappone, come “via della mano vuota” o “arte della difesa senza armi”; oggi esiste il Karate Tradizionale e il Karate Sportivo

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Il Karate non è solo uno sport ma una scuola di vita, un’esperienza

formativa perché insegna disciplina, ascolto e rispetto delle regole; è una

metafora del vivere.

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•Il Dojo, “luogo dove si percorre la via” intesa come crescita fisica e spirituale: attraverso il combattimento si apprende che affrontare il prossimo significa prima di tutto rispettarlo, comprenderlo e accettarlo.

•Stage ed esami diventano terreno di verifica del percorso fatto: il risultato non è rappresentato solo dalle vittorie, ma dal percorso intrapreso da ciascun allievo.

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La figura del maestro è un riferimento rassicurante, un modello da imitare: l’apprendimento per imitazione è uno dei più efficaci, ancor più se accompagnato dalla narrazione, perché, per i più piccoli, ogni mossa può essere spiegata come una favola con personaggi quasi magici.

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Il Karate può essere un valido metodo educativo quando sono presenti problematiche come:

• l’iperattività;• i disturbi della coordinazione motoria o del

comportamento;• i disturbi d’umore;• l’ansia.

Anche nel caso di malattia o disabilità, aiuta ad affrontare la vita con forza e consapevolezza, nella continua interazione con gli altri membri del gruppo.

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«Qual è la cosa più preziosa che le ha dato il karate?La pratica mi ha fatto comprendere che l’allenamento quotidiano all’ascolto di ogni gesto, di ogni movimento, di ogni sensazione che il corpo comunica, aiuta a sviluppare la capacità di “sentire” in senso ampio, la capacità di connettersi con le proprie emozioni ed i propri sentimenti, imparando ad ascoltarli e a riconoscerli: il che è quanto meno un buon punto di partenza per lo sviluppo di rapporti profondi e proficui con le persone e col mondo circostante.»

(Intervista al Maestro Ofelio Michielan, da Karate Do n. 21)

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Ogni allenamento di Karate aiuta a conoscerci, favorendo l’autostima, la memoria, la concentrazione, l’attenzione, in un continuo sviluppo del senso di rispetto per sé e per gli altri.

Il Karate insegna che i movimenti del nostro corpo sono legati a ciò che siamo: diventa uno strumento educativo essenziale per entrare in contatto con noi stessi, migliorarci e accettarci così come siamo.