IL DISTURBO OSSESSIVO- COMPULSIVO - sunhope.it · Salvatore è un disoccupato di 35 anni, vive con...
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Prof. Francesco Catapano
IL DISTURBO OSSESSIVO-
COMPULSIVO
1
Salvatore è un disoccupato di 35 anni, vive con i genitori. Alla prima visita sipresenta molto trasandato, con la barba incolta, e visibilmente sofferente.
“Da alcune settimane non riesco più a dormire a casa. Sonotormentato dal pensiero di introdurre in casa dei microbi, chedanneggerebbero i miei familiari. Dormo in macchina, sotto casa.Al mattino, quando i miei familiari vanno al lavoro e sono sicuro dinon incontrarli, rientro in casa e posso mangiare e lavarmi. Prima difare questo, devo però utilizzare guanti e mascherina, disinfettaretutto quello che tocco con uno spray.Questa paura dei microbi è una costante della mia vita. Ci sono statiperiodi in cui ho dovuto studiare “sistemi di protezione” sempre piùcomplessi. Pensi che qualche tempo fa, ho scoperto l’utilità deirotoloni di carta per la cucina. Di sera, dopo essermi lavato per ore,e prima di mettermi a letto, mi avvolgevo nella carta come unamummia. Il sistema però non funzionava bene, perché spesso almattino la carta la ritrovavo a pezzi, e l’”effetto protettivo” saltava.Ho scoperto allora le virtù del cellophan, certo più resistente, mainfinitamente più pericoloso. Pensi che pur lasciando accuratamenteil viso libero per poter respirare, più volte ho rischiato di soffocare.”2
NICOLA, 43 anni
Nicola, assicuratore, si lavava le mani almeno cinquantavolte al giorno (ma in certi periodi anche più di cento).La sua pelle era così intrisa di sapone che gli bastavabagnarsi con un po’ d’acqua per trovarsele piene dischiuma.
Nicola sapeva che non erano sporche, così come eraperfettamente consapevole che ciò che toccava nonpoteva essere tutto contaminato.
Ma non riusciva a levarsi dalla testa la sensazione che lemani fossero sporche, perciò si lavava e si rilavava, inpreda ad un’ansia costante: “Me le sono pulite davveroo no? E le ho strofinate bene?”
A un certo punto la pelle gli si era così arrossata, che tra ledita si erano formate delle piaghe. Bastava che cicadesse sopra una goccia d’acqua e il dolore diventavainsopportabile (DERMATOLOGO)
Eppure Nicola continuava a lavarsi. Non poteva smettere.Era il suo terribile segreto, che cercava di tenerenascosto con stratagemmi degni di un agente segreto.
3
Alcuni esempi di ossessioni “normali”
Impellente necessità di verificare di aver chiuso a chiave l’auto parcheggiata pochi minuti prima
Esigenza di controllare di non aver lasciato acceso l’elettrodomestico in cucina
Timore di poter contrarre una malattia usando un bagno pubblico o toccando delle banconote
Impulso improvviso a rubare qualcosa o a danneggiare qualcosa
Paura di poter far male ad una persona cara
4
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOCRITERI DIAGNOSTICI (DSM-V)
Il DSM-V richiede la presenza di ossessioni e/o compulsioni che:
determinano marcato disagio,
provocano notevole perdita di tempo,
interferiscono significativamente con la normali abitudini della persona, con il normale funzionamento lavorativo, con le attività o le relazioni sociali abituali.
5
Idee ossessive
Idee che: insorgono con un senso di obbligatorietà, vincolo,
pressione sono ricorrenti e persistenti non sono eliminabili con la volontà ed il
ragionamento sono riconosciute dall’individuo come proprie, ma
considerate inaccettabili e rifiutate perché vissute come estranee (egodistoniche) determinano sentimenti di fastidio, ansia o disagio marcato
il soggetto tenta di ignorare o di sopprimere o di neutralizzare con altri pensieri o azioni
6
Timore di fare male agli altri Timore di fare male a se stessi Immagini violente o terrificanti Timore di lasciarsi sfuggire oscenità o insulti Timore di fare qualcosa di imbarazzante Timore di agire sotto altri impulsi (per es., derubare una banca, rubare
in un negozio) Timore di essere responsabile se le cose andranno male Timore che possa accadere qualcosa di terribile (per es., un incendio,
morte o malattia di parenti, amici )
OSSESSIONI AGGRESSIVE
• Impulso a compiere atti sgradevoli, immorali o illegali.Frequentemente l’impulso riguarda una persona cara o significativa,con conseguente amplificazione dei sensi di colpa. Talvolta c’è lapaura o il dubbio di aver già compiuto l’atto.
• Tali ossessioni non vengono mai agite (contrariamente a quantoaccade nei pazienti con discontrollo degli impulsi, in cui peraltrol’impulso è egosintonico e vissuto con desiderio e ricerca del piacere).
7
Giovanna, 64 anniGiovanna da mesi accompagnava la nipotina al parco in
carrozzina. Improvvisamente un pomeriggio fu «fulminatada un pensiero terribile»: di poterle fare del male,lanciandola in una fontana piuttosto profonda. Futerrorizzata da quell’idea. «Come è possibile? Io che nonfarei del male ad una mosca, pensare una cosa delgenere». Turbata, cominciò ad accampare scuse e smisedi portare la nipotina al parco. Nelle settimanesuccessive, cominciò ad essere tormentata dal pensieroche alla nipotina potesse capitare un incidente domesticomortale («la stufa, la vasca da bagno, le prese dicorrente, potevano diventare fatali per Laura»). Lascena le si ripresentava costantemente e lapreoccupazione la costringeva a telefonare alla figliadecine di volte al giorno. Ma nemmeno le rassicurazionidella figlia erano sufficienti a tranquillizzarla.
8
Preoccupazioni o disgusto verso escrementi o secrezioni corporee (ad es., urine, feci, saliva)
Preoccupazione per la sporcizia o i germi Preoccupazione eccessiva per le contaminazioni ambientali (per es.,
amianto, radiazione, rifiuti tossici) Preoccupazione eccessiva per le cose di casa (per es., detersivi, solventi,
animali domestici) Preoccupazione di ammalarsi Preoccupazione di contagiare altre persone
OSSESSIONI DI CONTAMINAZIONE
• Sono le ossessioni più frequenti.• Paura dello sporco, della contaminazione con sostanze infette o
disgustose, dei germi, degli insetti o altri animali.• Talvolta il disagio è legato alla semplice sensazione di sentirsi sporco.• In altri casi il timore è quello che la contaminazione possa provocare una
malattia o che il paziente possa divenire il vettore di qualche malattia.
9
OSSESSIONI SESSUALI
• Pensieri, immagini o impulsi proibiti o perversi• Contenuti sessuali che riguardano bambini o l’incesto• Contenuti sessuali che riguardano l’omosessualità• Pensieri ossessivi di comportamenti sessuali violenti
OSSESSIONI RELIGIOSE
• Preoccupazione di sacrilegio o di blasfemia
• Eccessiva preoccupazione sui problemi di moralità o di giusto/sbagliato
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Gaspare, anni 32 impiegato modello, coniugato
Quando torno a casa e prendo in braccio la miabambina, mi viene in mente che potrei avere deicontatti sessuali con lei e infilarle le dita nellemutandine. Mi vedo mentre lo sto facendo, èqualcosa di insopportabile. In passato ho avutotimore di poterla picchiare o di mostrarle i mieigenitali. Cosa penso! Non posso sopportare tuttoquesto! La respingo, evito di rimanere solo conlei. Mi sento disperato e non posso parlarne connessuno. Sono disgustato di me stesso e non lenego che qualche volta ho pensato di farlafinita.
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OSSESSIONI DI ACCUMULO/RACCOLTA
Necessità di conservare ed accumulare (e talvolta perfino araccogliere per strada) oggetti insignificanti e inservibili (riviste egiornali vecchi, pacchetti di sigarette vuoti, bottiglie vuote,asciugamani di carta usati, confezioni di alimenti), per la enormedifficoltà che hanno a gettarli.
OSSESSIONI CON NECESSITA’ DI SIMMETRIA, ESATTEZZA, O ORDINE
OSSESSIONI DI TIPO SOMATICO
• Preoccupazioni di malattia• Eccessive preoccupazioni centrate su parti del proprio corpo o
sul proprio aspetto (dismorfofobia)12
Maria, cameriera, 35 anni
“Devo conservare tutto: anche oggetti di nessun valore che iclienti lasciano nelle stanze. Ho il timore che nella spazzaturaci possa essere qualcosa di importante. Ciò mi spinge arovistare nei cestini delle camere e a conservare quello chetrovo. So che potrei contrarre un’infezione o pungermi con unago infetto. Per qualche tempo riesco a trattenermi, ma poiinesorabilmente ricomincio”.
13
CARATTERISTICHE FORMALI DELLE OSSESSIONI
• Contenuti di coscienza caratterizzati da:
– iteratività (persistenza e ricorrenza)
– intrusività
– incoercibilità
– resistenza
– coscienza di malattia (insight)
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• Intensità: essenzialmente riferita all’incoercibilità eincontrollabilità dell’ossessione, ma anche al suo livello diestraneità e di egodistonia.
• Interferenza: con lo svolgimento delle attività psichiche:dipende sia dalla durata che dall’intensità dell’ossessione.
• Resistenza: capacità del paziente di lottare contro l’ideaintrusiva. Può variare in rapporto all’entità dell’interferenza,alla durata di malattia, all’efficacia dei meccanismi dicontrollo compulsivi, alla presenza di un’eventualecomorbidità.
• Insight: capacità del paziente di riconoscere il contenutodelle proprie ossessioni come irragionevoli e prive di senso.Varia nel corso della malattia, in relazione a particolarisituazioni ambientali o alla presenza di comorbidità.
Caratteristiche essenziali delle ossessioni
15
Preoccupazioni ossessive in altre sindromi psichiatriche
• Preoccupazione per il cibo (Disturbo del Comportamento Alimentare)
• Preoccupazione per il proprio aspetto (Disturbo da Dismorfismo Corporeo)
• Preoccupazione riguardante le sostanze (Disturbi da Uso di Sostanze)
• Preoccupazione di avere una grave malattia (Ipocondria)
• Ruminazioni di colpa (Disturbo Depressivo Maggiore)
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Le compulsioni
Le compulsioni sono comportamenti ripetitivi (per es., lavarsile mani, riordinare, controllare) o azioni mentali (pregare,contare, ripetere parole mentalmente) che:
la persona si sente obbligata a mettere in atto in risposta adun'ossessione, o secondo certe regole che devono essereapplicate rigidamente.
sono volti a prevenire o ridurre il disagio, o a prevenire alcunieventi o situazioni temuti
non sono connessi in modo realistico con ciò che sonodesignati a neutralizzare o a prevenire, oppure sonochiaramente eccessivi
in alcuni casi sono messe in atto in maniera rigida estereotipata, secondo regole personali spesso inspiegabili
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T. A., studente di anni 23
1. Entrare in bagno, con il piede sinistro2. Chiudere la porta con la mano destra3. Aprire il rubinetto dell'acqua calda con
la mano sinistra4. Attendere che l'acqua sia bollente5. Insaponare prima la mano sinistra e
risciacquarla per almeno tredici volte6. Insaponare la mano destra e
risciacquarla per almeno tredici volte7. Prendere l'asciugamano per l'angolo
inferiore sinistro, con la mano destra8. Asciugare prima la mano sinistra, poi
quella destra9. Prendere con il pollice e l'indice della
mano sinistra un fazzoletto di carta10.Aprire la porta con il fazzoletto,
evitando di toccare la maniglia con lamano 18
COMPULSIONI DI TIPO PULIRE/ LAVARE
• Lavaggi delle mani eccessivi o ritualizzati
• Fare la doccia, il bagno, lavarsi i denti, pulirsi in misura eccessiva o ritualizzata
• Coinvolgere nelle pulizie elementi della casa o altri oggetti inanimati
• Altri accorgimenti per rimuovere contatti con oggetti contaminati
• Altre misure per rimuovere i contaminanti
COMPULSIONI DI CALCOLO
COMPULSIONI A METTERE ORDINE/ORGANIZZARE
COMPULSIONI DI CONTROLLO• Controllare le porte, le serrature, il
riscaldamento, gli accessori, il freno a mano dell’auto, ecc.
• Verificare di non aver fatto o di stare per fare male agli altri
• Verificare di non aver fatto o di stare per fare male a se stessi
• Controllare che non stia per accedere niente di terribile
• Controllare la presenza di contaminanti
RITUALI RIPETITIVI
Uscire/entrare da una porta, alzarsi e sedersi, ecc.
COMPULSIONI DI ACCUMULO/RACCOLTA
COMPULSIONI VARIE
Rituali mentali (diversi dal verificare, contare)
Bisogno di parlare, chiedere o confessare
Bisogno di toccare
Misure per prevenire (danni a se stesso o ad altri) 19
Pietro, anni 33, impiegato, coniugato con un figlio
“Se incrocio un carro funebre, un’ambulanza, l’insegna di unospedale o di una farmacia ho timore che possa accaderequalcosa di brutto a mia moglie o a mio figlio. Spesso questapaura mi prende anche indipendentemente da questoincontro. Più cerco di scacciare questo pensiero, più questo siimpone alla mia mente, e mi sento angosciato. Allora devotoccare qualsiasi oggetto di ferro che trovo sul mio percorso eripetermi mentalmente “tutto è OK!”, almeno cinque volte.Devo anche avvicinarmi agli alberi che incontro e toccarli inpochi attimi per tre volte o per un multiplo di tre. Se mi capitadi toccare con la punta delle scarpe la linea di giuntura dellapavimentazione stradale, devo tornare indietro e cambiarestrada.”
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La relazione tra ossessioni e compulsioni
OSSESSIONE
Contenuti di coscienza(pensieri,
immagini, impulsi ripetitivi, intrusivi)
REAZIONE EMOTIVA
Ansia, paura, disgusto, vergogna
TENTATIVI DI CONTROLLO VOLONTARIO
FALLIMENTO
COMPULSIONI
Comportamenti o azioni mentali ripetitivi,
stereotipati, eccessivi
SOLLIEVO
L’ansia o il disagio si riducono temporaneamente
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
La prevalenza lifetime del DOCnella popolazione generale è valutata essere
compresa tra l’1 e il 3%.
22
23
24
Gli studi epidemiologici indicano la presenza di un’elevata percentuale di soggetti che, pur
presentando tipici sintomi ossessivo-compulsivi, non soddisfano i criteri
diagnostici per il DOC relativi alla gravità(resistenza, durata, frequenza, disagio
soggettivo) o all’interferenza con il funzionamento sociale e lavorativo
(quadri sub-clinici).
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
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Il DOC ha esordio in età giovanile, più frequentemente nella adolescenza o nella prima età adulta (10-25 anni).
Nel 15 % dei casi l’esordio del DOC avviene in età infantile.
Nel 5% dei casi il DOC si manifesta in un’età superiore ai 40 anni.
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
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• Il DOC ha eguale distribuzione tra i due sessi.
• Nei casi ad esordio in età adolescenziale, il rapporto M/F risulta essere di 3:1.
• Il DOC può avere una componente familiare: il 10-30% dei familiari di primo grado di pazienti ossessivi presenta un DOC conclamato.
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
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L’esordio del DOC è generalmente graduale edinsidioso.
Il 30-70% dei pazienti con DOC riferisce chel’esordio del disturbo è avvenuto inconseguenza di evento psicosociale stressante(lutto, separazione, gravidanza, malattiasomatica, problemi sessuali, ecc.). Il ruolo diquesti eventi rimane tuttavia incerto.
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
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Il DOC ha un impatto negativo sul funzionamento sociale e lavorativo e sulla
qualità di vita del paziente, ha gravi implicazioni per il contesto familiare, e
comporta costi sociali e sanitari rilevanti.
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
ASPETTI EPIDEMIOLOGICI
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOASPETTI CLINICI
Modalità di presentazione dei sintomi
ossessivo-compulsivi
Associazione di ossessioni e compulsioni 91%
Prevalenti ossessioni 8.5%
Prevalenti compulsioni 0.5%
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVODECORSO
CRONICO, con fluttuazioni più o meno accentuate della sintomatologia (~75%)
CRONICO INGRAVESCENTE (6-14%)
EPISODICO, con periodi di remissione completa della sintomatologia (10-15%)
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOASPETTI CLINICI
Il 70-85% dei pazienti ossessivi sperimenta modifiche nel contenuto dei sintomi nel corso dell’evoluzione del disturbo.
Le modificazioni sono particolarmente frequenti nell’infanzia e nell’adolescenza, e nelle prime fasi della malattia. Diventano sempre meno frequenti nell’età adulta.
Progressivo “allargamento” del quadro sintomatologico: nuovi sintomi si aggiungono a quelli precedenti o si sovrappongono ad essi, superandoli per gravità o per intensità.
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOIL PROBLEMA DELLA DEPRESSIONE
Il 34-80% dei pazienti con DOC presenta sintomidepressivi.
La comparsa della sintomatologia depressiva è piùfrequente dopo l'esordio del DOC.
La depressione che insorge nel contesto di un DOC tendea configurarsi come un quadro di demoralizzazionesecondaria, conseguenza della continua frustrazione deitentativi di controllo della sintomatologia ossessivo-compulsiva e/o della compromissione delle capacitàlavorative e delle relazioni sociali e affettive indotta daglistessi sintomi
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOIL PROBLEMA DELLA DEPRESSIONE
La comparsa di una condizione depressiva puòmodificare alcune caratteristiche dei fenomeni ossessivi,in particolare la "resistenza"e la "coscienza di malattia",che può determinare una maggiore "invasività" delleossessioni, che possono perdere il carattereegodistonico.
La presenza di una sintomatologia depressivanell'ambito di un DOC ha importanti implicazioniterapeutiche (scelta del trattamento, interferenza con leterapie comportamentali).
34
LA PERSONALITA' PREMORBOSA
Caratteristiche della personalità ossessiva sono:
• il perfezionismo
• l'eccessiva dedizione al lavoro, con esclusione delle attività di svago e delle amicizie
• l'eccessiva attenzione per i dettagli e l'organizzazione
• l'indecisione
• l'insistenza irragionevole affinché gli altri si sottomettano incondizionatamente al proprio volere
• la necessità di mantenere costantemente il controllo delle proprie emozioni (coartata espressione dell'affettività)
• l'eccessiva inflessibilità in tema di moralità, etica o valori
• la mancanza di generosità
35
DARIO è un avvocato di 45 anni che ha chiesto una visita sottoI'insistenza della moglie. Essa è stanca del loro menage familiare: nonpuò più tollerare la freddezza emotiva del marito, le pretese inflessibili,il comportamento tirannico, il disinteresse sessuale, le lunghe ore dilavoro, e i frequenti viaggi d'affari. II paziente non avverte alcunparticolare problema all'interno del matrimonio, e ha accettato la visitasolo per far piacere alla moglie.
DARIO ha dei problemi al lavoro. E’ conosciuto come il più attivo tra imembri dello studio legale in cui lavora. E’ noto per essere capace ditrattare molti casi contemporaneamente. Ultimamente, si sente semprepiù incapace di mantenere I'abituale livello di prestazione lavorativa.Tuttavia, è troppo orgoglioso per rinunciare a prendere in carico unnuovo caso, e troppo perfezionista per trovare soddisfacente il lavorosvolto dai propri assistenti.
Insoddisfatto del loro stile nello scrivere le pratiche, finisce per trovarsicostantemente a correggere i loro scritti, e pertanto incapace dirispettare le scadenze. Le persone del suo studio lamentano il fatto chela sua attenzione ai dettagli e l'incapacità di delegare le responsabilitàfiniscono per ridurne l'efficienza.
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Nell'arco di 15 anni ha cambiato due o tre segretarie all'anno. Nessunoè in grado di tollerare il lavoro con lui per lungo tempo a causa del suoatteggiamento critico. Tuttavia, non è in grado di decidere le priorità,inizia a fare programmi per sé e il personale, ma poi non è in grado dirispettarli, e lavora 15 ore al giorno. Gli riesce difficile prenderedecisioni ora che il suo lavoro si è espanso al di là della sua capacità diesercitare un controllo diretto.
DARIO parla dei propri figli come se si trattasse di piccoli automi.Descrive la moglie come una "campagna adeguata", e gli è difficilecapire la sua insoddisfazione. E’ puntiglioso nel modo di fare e divestirsi, è lento e ponderato nell'eloquio, povero di humor, è secconelle affermazioni con una testarda determinazione nel volerdimostrare la propria tesi.
DARIO è un prodotto di un'educazione impartita da due genitoriestremamente dediti al lavoro. E’ sempre stato competitivo e bravo nelcogliere i risultati. Gli è difficile rilassarsi in vacanza, ha la tendenza adelaborare complessi programmi di attività per ogni membro dellafamiglia, e diviene impaziente o assai irritato se essi rifiutano di seguirei suoi piani. E’ ferocemente competitivo a tennis e un pessimoperdente. 37
0 10 20 30 40
Età
Esordio dei sintomiossessivo-compulsivi
(età 14-15)
Diagnosicorretta(età 30)
Richiesta di aiuto
specialistico
(età 24)
Trattamentocorretto
(età 31.5)
RITARDO NEL TRATTAMENTO DEI PAZIENTI OSSESSIVI
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Fattori che possono spiegare il ritardo nella diagnosi
• Ridotta consapevolezza dell'assurdità dei pensieri ossessivi o deicomportamenti compulsivi.
• Tendenza a mantenere "nascosti" tali comportamenti, ritenendoliesperienze assurde o incomprensibili dagli altri.
• Difficoltà di familiari, educatori, amici a "riconoscere" questicomportamenti, confondendoli con i “rituali” frequenti in alcunefasi dello sviluppo, o considerandoli espressione di tratti caratteriali.
• Riluttanza a rivolgersi allo specialista, se non quando la sofferenza ègrave ed il disturbo invalidante.
• Tendenza a rivolgersi al medico di base o ad altri specialisti(dermatologi, chirurghi plastici, internisti), allegando una serie diproblemi correlati alla sintomatologia OC.
• Mancato riconoscimento dei sintomi OC da parte degli psichiatri.
• Frequente coesistenza di altre condizioni psichiatriche (ansia,depressione), che possono rendere difficile la diagnosi.
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOMOTIVAZIONI DELLA RICHIESTA DI INTERVENTO
PAZIENTE
Lamentele generiche di perdita di efficienza mentale
Ansia marcata, insonnia, depressione del tono dell’umore
Preoccupazioni a contenuto ipocondriaco sia di natura somatica sia di natura psichica
Preoccupazioni dismorfofobiche o sulla propria identita’ e ruolo sessuale
Disturbi somatici e/o lesioni fisiche di natura incerta
FAMILIARI
• Progressivo deterioramento del rendimento scolastico
• Conflittualità nell’ambiente familiare
• Cambiamenti nello stile di vita precedente
• Abuso di ansiolitici o alcolici
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TRATTAMENTO FARMACOLOGICO DEL DOCINIBITORI DEL REUPTAKE DELLA SEROTONINA
CLORIMIPRAMINA 75-250 mg/die
FLUOXETINA 20-80 mg/die
FLUVOXAMINA 200-300 mg/die
SERTRALINA 50-200 mg/die
PAROXETINA 40-60 mg/die
CITALOPRAM 20-60 mg/die
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EFFICACIA DEGLI SRI NEL DOC
• Dosaggi nettamente più elevati rispetto a quelli generalmenteutilizzati nei pazienti depressi
• Risposta al trattamento (40-60%)
• Miglioramento della sintomatologia OC (30-60%)
• Miglioramento delle ossessioni e delle compulsioni
• Miglioramento della sintomatologia OC indipendente dallaattività antidepressiva degli SRI
• Remissione completa della sintomatologia OC (<15% dei pazientitrattati)
• Miglioramento della sintomatologia OC evidente dopo unperiodo di latenza di 4-6 settimane, con aumento progressivofino a raggiungere un massimo intorno alla 10a-12a settimana ditrattamento
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TRATTAMENTO FARMACOLOGICO A LUNGO TERMINE DEL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
OBIETTIVI
Consolidamento dei benefici ottenuti nella fase iniziale
Prevenzione delle ricadute
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOEFFICACIA A LUNGO TERMINE DEGLI IRS
L'effetto anti-ossessivo degli IRS non diminuisce con il tempo
La tollerabilità degli IRS nel trattamento a lungo termine èbuona
Nei pazienti che rispondono agli IRS, il trattamento deveessere protratto per almeno 12-24 mesi
La frequenza delle ricadute in seguito alla sospensione deltrattamento con un IRS risulta essere molto elevata, essendocompresa tra il 23 e il 100%
La frequenza delle ricadute è indipendente dalla durata deltrattamento prima della sospensione e dal dosaggio delfarmaco. Le ricadute si presentano anche dopo periodi moltoprolungati di trattamento (1-4 anni)
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Il peggioramento della sintomatologia OC si rendeevidente nelle prime settimane di sospensione (4-8settimane). In genere, il pronto ripristino deltrattamento determina un rapido recupero dei livelli dimiglioramento precedenti la fase di sospensione.
Nella fase di mantenimento della terapia con un IRS unariduzione del 30-50% dei dosaggi del farmaco nondetermina un incremento significativo del rischio diriacutizzazioni della sintomatologia OC.
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOEFFICACIA A LUNGO TERMINE DEGLI IRS
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOINTERVENTI PSICOTERAPICI E PSICOLOGICI
Psicoterapia individuale ad orientamento analitico Psicoterapia individuale breve ad orientamento analitico Psicoterapia di gruppo ad orientamento analitico
Psicoterapie individuali ad orientamento cognitivo Psicoterapie individuali ad orientamento
comportamentale Psicoterapie di gruppo ad orientamento cognitivo-
comportamentale
Gruppi di auto-aiuto o di mutuo soccorso Interventi psicoeducativi sulla famiglia
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LE TECNICHE COMPORTAMENTALI
Interrompere la sequenza ossessione-ansia-compulsione, dissociando l’idea ossessiva dall’ansia con tecniche di esposizione
e/o bloccando il rinforzo negativo costituito dal rituale
ANSIAOSSESSIONE COMPULSIONE
Stimolo
Interno/Esterno
Riduzione dell’ansia
Tecniche di prevenzionedella risposta
Tecniche di esposizione
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOLE TECNICHE COMPORTAMENTALI
TECNICHE DI ESPOSIZIONE
Desensibilizzazione sistematica, in vivo o immaginativaDesensibilizzazione d’urto (flooding), in vivo o immaginativaIntenzione paradossa (paradoxical intention)Saturazione (satiation)
TECNICHE DI BLOCCO
Arresto del pensiero (thought stopping)Prevenzione della risposta (response prevention)Avversione (aversion relief)
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOL’EFFICACIA DELLE TECNICHE COMPORTAMENTALI
• Le tecniche di esposisizione, se applicate da sole, determinano un miglioramento della sintomatologia OC nel 30-50% dei pazienti con DOC.
• L’efficacia è limitata soprattutto a pazienti con rituali di lavaggio e con esordio recente del disturbo.
• La frequenza di drop-out è del 15-30%.
• I miglioramenti della sintomatologia OC sono limitati.
• Le tecniche di blocco, se applicate da sole, hanno un’efficacia anti-ossessiva limitata: solo un terzo dei pazienti presenta un miglioramento significativo della sintomatologia OC.
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOL’EFFICACIA DELLE TECNICHE COMPORTAMENTALI
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOLA PSICOTERAPIA COGNITIVA
OBIETTIVI
• Individuazione e ristrutturazione del sistemadi convinzioni e di regole decisionali cheinducono il paziente ossessivo a valutarecognitivamente determinate situazioni comefonte di minaccia per l’integritàdell’immagine di sé: esagerato senso di responsabilitàpensiero magico (fusione pensiero-
azione) sovrastima del pericolo intolleranza all’incertezzaperfezionismo
DURATA• 1-2 incontri settimanali per 6-24 mesi
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IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVOLA SCELTA DEL TRATTAMENTO
INIZIALE
Età Gravità della sintomatologia OC Caratteristiche del quadro clinico (predominanza di
ossessioni o di compulsioni; gravità della sintomatologia depressiva e ansiosa; compromissione dell’insight)
Comorbilità con condizioni mediche o psichiatriche Precedenti esperienze terapeutiche Aspettative, motivazione ed orientamento del paziente Disponibilità e costi del trattamento
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IL DISTURBO OSSESSIVO-
COMPULSIVO
FORNIRE UN SUPPORTO PSICOEDUCATIVO AL PAZIENTE E ALLA FAMIGLIA
– Informazioni sulle caratteristiche dei sintomi, sull’evoluzione del disturbo, sulle possibili alternative terapeutiche, sull’efficacia degli interventi terapeutici disponibili
– Informazioni sulle procedure di trattamento relativamente ai tempi, al grado di impegno ed ai possibili disagi
FORMULARE UN PROGETTO TERAPEUTICO COMPRENSIBILE E CONDIVISO DAL PAZIENTE E DAI FAMILIARI
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SCELTA DEL SETTING TERAPEUTICO
Il trattamento è generalmente condotto a livello ambulatoriale, raramente richiede l’ospedalizzazione
MOTIVI PER IL RICOVERO
Valutazione diagnostica Presenza di una grave condizione depressiva Elevato rischio suicidarlo Compromissione dell’insight Contesto familiare scarsamente supportivo o
francamente espulsivo Problemi legati al trattamento
IL DISTURBO OSSESSIVO-COMPULSIVO
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