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IL DISSESTO IDROGEOLOGICO

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PRINCIPALI TIPI DI DISSESTO IDROGEOLOGICO:

Crolli

Ribaltamenti

Scorrimenti

Espansioni laterali

Eolica

Idrica

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STUDI AI FINI PREVENTIVI:

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Principali opere ingegneristiche per controllare l’asportazione di terreno

attraverso le piene:• Briglie: costruzione di gradini lungo il corso del fiume che diminuiscono la velocità della corrente e l’asportazione di materiali.

• Argini artificiali: trattengono le eventuali esondazioni, devono essere costruiti calcolando uno spazio di sfogo per le acque.

• Serbatoi di piena e scolmatori: servono a diminuire le ondate di piena, convogliandole in appositi canali scolmatori, o in serbatoi.

• Sistemi di contenimento: servono a contenere l’ondata attraverso la costruzione di canali artificiali o bacini artificiali.

• Opere di rimboschimento: al fine di consolidare il terreno e di aumentare l’assorbimento dell’acqua e di evitare asportazione di terreno.

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Principali opere ingegneristiche per controllare l’asportazione di terreno

delle frane:

• Evitare costruzioni, poiché queste possono causare grandi cedimenti e cambiamenti del comportamento del terreno provocando frane e smottamenti.

• Evitare sbancamenti ai fini costruttivi appesantendo versanti già a rischio ed evitare attraverso essi un aumento della pendenza.

• Incanalamento artificiale delle acque al fine di evitare la loro circolazione attraverso terreni instabili e procedere qui con un rimboschimento della vegetazione.

• Costruzione di muri di sostegno cercando di evitare smottamenti e caduta di materiali in zone particolarmente antropizzate.

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Per realizzare un piano d’ intervento in caso di frane o alluvioni è necessario :

• Analizzare il territorio.• Sviluppare numerose carte tematiche.• Costruire il plastico del suddetto territorio.• Predisporre secondo la legge 225/92 piani d’ intervento al fine di salvaguardare l’ambiente e tutelare la vita delle persone.

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• Costituzione geologica del monte Toc

• Avanzata degradazione del monte

• Eccessiva piovosità

• Sbancamenti• Costruzione di strade e canali• Disboscamento• Errori valutativi dei tecnici

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Questa immagine rappresenta la diga costruita nella valle del Vajont in condizioni normali prima della terribile catastrofe.

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Una gigantesca frana di materiali rocciosi, provenienti dal pendio dove appoggia la costruzione, cade nel bacino della diga del Vajont.

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La grandissima pressione esercitata dalla caduta dei materiali rocciosi provocò uno spostamento di 50 milioni di mc di acqua che si innalzarono di 200 metri e si propagarono, una parte verso il lago, l’altra verso la diga che resistette all’onda d’urto ma venne scavalcata.

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La situazione della valle del Vajont dopo la gigantesca inondazione dovuta alla terribile frana.

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