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Il Denaro digitaleMaurizio Ardito
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Il denaro è ormai digitale da tempo, anche quelli che, sulla soglia delcambiamento, si ostinavano a non vedere il profondo effetto che il digitale stavaoperando, si trovano ad usare con estrema naturalezza strumenti così comunicome bancomat o carte di credito senza nemmeno rendersi conto che si trattadi denaro digitale. Oggi stiamo assistendo ad una nuova rivoluzione monetaria,che come tutte le innovazioni, ci affascina e ci spaventa: stiamo parlando dellevalute virtuali o criptomonete.
http://it.blastingnews.com/opinioni/2016/11/le-criptomonete-il-futuro-del-denaro-e-digitale-001274421.html
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Da dove vengono i bitcoin?
Dal NULLA!
Da dove viene la maggior parte degli Euro in circolazione?
Dal NULLA!
Nei sistemi monetari moderni, la moneta di per sé nonha nessun valore intrinseco, ma il suo valore dipendedalla fiducia che gli agenti economici le attribuisconocome mezzo di scambio per beni e servizi.
Non tutti sanno che
Quando si deposita una somma di danaro presso una banca, questa ne acquista la proprietà
Quando Tizio deposita una somma di denaro presso una banca,questa diventa proprietaria del denaro, che mette nell’attivo delsuo bilancio, e contemporaneamente crea un conto corrente anome di Tizio, nel quale scrive la cifra versata. Da quel momentoTizio utilizzerà la moneta elettronica anziché i contanti, a meno chenon decida di ritrasformare la moneta elettronica in contanti, maquesto non avviene quasi mai, anche perché è spesso vietatoutilizzare i contanti.
La moneta bancaria altro non è che un debito della banca neiconfronti del cliente, in base all’art.1834 del c.c. che recita : “Neidepositi di una somma di danaro presso una banca, questa neacquista la proprietà ed è obbligata a restituirla nella stessa speciemonetaria, …, a richiesta del depositante“. Quindi la banca in realtàcrea una sorta di cambiale, con la quale però noi possiamocomprare qualsiasi bene o servizio, in quanto è accettata da tutticome fosse denaro contante. Tutto è basato sulla constatazionepratica che la maggior parte delle persone utilizza (anche perchéoggi costretta!) la moneta elettronica senza cambiarla quasi mai incontanti.
Quando invece la banca concede un prestito, non fa altro che scrivere la cifra sulconto corrente di Caio (sempre denaro digitale), con la quale potrà esserecomprata la casa di Sempronio, ma in cambio chiede la firma di un contratto dimutuo con ipoteche reali sul bene acquistato. In questo modo la banca ottieneun documento scritto che gli certifica che la cifra creata dal nulla e prestata aCaio, sarà da lui restituita con gli interessi, e questo gli permette di inserirequesto contratto nel proprio attivo di bilancio, a garanzia del passivo creato conil prestito. In pratica è Caio stesso che dà le garanzie alla banca per creare queldenaro dal nulla.
• Deposito mille euro
• La banca diventa proprietaria dei miei mille euro di cui può disporre
• La banca scrive sul mio conto corrente che posseggo mille euro di cui posso disporre
• Tizio chiede mille euro di prestito
• La banca se accetta di erogare il prestito scrive sul conto corrente di Tizio la cifra di mille euro di cui può disporre
• Li ha presi dal mio conto corrente? Ovviamente no. Sul mio conto corrente ci sono sempre mille euro
• Adesso spendibili ci sono duemila euro i miei e quelli di Tizio.
• Tizio compra con i mille euro un televisore da Caio che paga con un bonifico alla banca sul conto di Caio
• La banca riceve mille euro
• Sempronio chiede un prestito
• La banca se accetta di erogare il prestito scrive sul conto corrente di Sempronio la cifra di mille euro di cui può disporre
• Li ha presi dal conto di Caio? Ovviamente no
• Adesso di spendibili ci sono tremila euro, i miei, quelli di Caio, quelli di Sempronio (Tizio ha il televisore)
• E’ stata coniata nuova moneta dalle istituzioni centrali? NO
• …
Esempio
Il denaro creato dal sistema bancario conquesto meccanismo, è più del 90% di tuttoquello che usiamo
Quando il prestito viene restituito ildenaro (digitale) creato dal nulla dallabanca sparisce. Come se la transazionenon fosse mai avvenuta. Alla bancarestano gli interessi pagati.
Il bitcoin nasce come tentativo di eliminare le banche inquesto meccanismo e sostituirle con un rapporto diretto trai cittadini. Peer to Peer. Si chiama disintermediazione ed èpossibile solo oggi grazie alla rete e alla tecnologia.
Bitcoin è una moneta elettronica creata nel 2009 da un anonimoinventore (o più inventori), noto con lo pseudonimo di SatoshiNakamoto, che sviluppò un'idea da lui stesso presentata su Interneta fine 2008 e ha nel registro delle transazioni fra le persone, laBlockchain, la sua fonte e il suo punto di riferimento. Perconvenzione, il termine Bitcoin, con l'iniziale maiuscola, si riferiscealla tecnologia e alla rete, mentre il minuscolo bitcoin si riferisce allavaluta in sé. (wikipedia)
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Si tratta, in parole povere, di un sistema di pagamento appoggiato alla
Rete. Nel caso di Bitcoin non è coinvolto alcun ente centrale o
organizzazione privata. Tutto si fonda sulle persone che fanno circolare
le monete, facendo acquisti online o nei negozi veri e propri che
accettano il circuito. Per utilizzare i bitcoin bisogna creare un portafoglio
digitale che funga deposito o base. Per evitare la duplicazione delle
monete e la creazione delle stesse il controllo è affidato alla potenza di
calcolo dei dispositivi di chi, si tratti di singoli utenti o vere e proprie
organizzazioni, fa attività di mining.
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La rete Bitcoin crea e distribuisce un certo ammontare di moneteall'incirca sei volte l'ora ai nodi che prendono parte alla rete in modoattivo, ovvero che contribuiscono tramite la propria potenza dicalcolo alla gestione e alla sicurezza della rete stessa. L'attività diacquisizione di bitcoin viene definita come "mining", un termineanalogo al gold mining (estrazione di oro). La probabilità che uncerto nodo riceva la ricompensa in monete dipende dalla potenzacomputazionale che aggiunge alla rete
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In pratica i bit coin generati sono la remunerazione di chi si è dotatodella potenza di calcolo hardware e software necessaria per creareuno dei nodi che sono alla base della validazioni delle transazioni inrete e quindi della validazione delle transazioni in bitcoin e quindidel funzionamento della blockchain stessa
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C’è chi percepisce la tecnologia blockchain come una rivoluzionecosì radicale da mettere in discussione anche il ruolo e l’esistenzastessa dei sistemi di intermediazione, a partire dalle banche.
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C’è un aspetto fondamentale che differenzia la blockchain – il registro digitale,distribuito, anonimo e crittografato che rende possibile l’esistenza dei bitcoin enon solo – dalle altre grandi innovazioni tecnologiche di questi anni: la forteimpronta ideologica che ne sta alla base e che si può riassumere nella volontà direndere superflua ogni forma di entità centrale (governi, aziende, banche equalunque istituzione si frapponga tra i liberi cittadini/proprietari). Una sorta diversione tecnologica dell’anarco-individualismo.
Andrea Daniele Signorelli
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L’obiettivo ultimo della blockchain, e delle applicazioni che su essa sireggono (le criptomonete, ma anche gli smart contracts o leorganizzazioni decentralizzate), è infatti quello di liberare l’uomo daqualunque forma di fiducia siamo oggi costretti ad accordare agliintermediari che regolano buona parte delle nostre vite di cittadini.Grazie alla blockchain, almeno nella teoria, resterebbero solo liberiindividui che scambiano beni e prendono accordi tra di loro,approfittando degli automatismi garantiti da questa tecnologia. Inquesta utopia libertaria non ci sono banche, non ci sono notai, nonci sono finanziarie; un domani, volendo esagerare, forse nemmenogoverni: ogni ente centrale viene sostituito da un codice matematicoche non richiede più nessuna fiducia in enti centrali e che non puòessere manomesso.
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Il sistema è sviluppato in modo tale da aumentare la quantità di fondi inprogressione logaritmica finché non sarà raggiunta la cifra di 21 milioni.Inizialmente l’emissione era di 50 Bitcoin per ogni blocco. Ogni 210.000 blocchigenerati il premio viene dimezzato; dopo il 28/11/2012 15:24:38 UTC il valore èstato abbassato a 25 Bitcoin, conformemente all’algoritmo. A febbraio 2014erano in circolazione più di 12 milioni di Bitcoin, corrispondenti a più della metàdel limite massimo di 21 milioni. Questo sistema impedisce la produzione noncontrollata di bit coin con conseguente svalutazione della moneta
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Il Bitcoin è divisibile fino all’ottava cifra decimale. L’unità più piccolaè 0.00000001 BTC e si chiama «satoshi», in onore del fondatore dellarete Bitcoin.
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La rete Bitcoin consente il possesso e il trasferimento anonimo delle monete; idati necessari a utilizzare i propri bitcoin possono essere salvati su uno o piùpersonal computer sotto forma di "portafoglio" digitale, o mantenuti pressoterze parti che svolgono funzioni simili a una banca. In ogni caso, i bitcoinpossono essere trasferiti attraverso Internet verso chiunque disponga di un«indirizzo bitcoin» (una sorta di IBAN) . La struttura peer-to-peer della reteBitcoin e la mancanza di un ente centrale rende impossibile a qualunqueautorità, governativa o meno, il blocco dei trasferimenti, il sequestro di bitcoinsenza il possesso delle relative chiavi o la svalutazione dovuta all'immissionedi nuova moneta.
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L’approvazione della transazione è, se non immediata, abbastanza rapida (per ilmomento) e le commissioni sono nulle o decisamente inferiori a quelli di altriponti digitali come Paypal. Per gli esercenti si tratta inoltre di un modo permettersi in mostra al cospetto del sempre crescente esercito di acquirentidigitali. Chi li accetta viene segnalato sulla mappa Coinmap. L’aspetto negativoè la volatilità del valore: dipende dal gioco fra domanda e offerta ed è vittimadegli scossoni dell’ancora acerbo settore. L’anonimato, che non è sempretotale, piace a chi non vuole essere tracciato, ma potrebbe prestare il fianco agliusi illeciti.
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L'anonimato delle transazioni rimane garantito per tutte leoperazioni in bitcoin in rete ma diventa problematico quando sidevono convertire i bitcoin in monete reali o acquistare oggetti, inquanto l’operazione ad esempio deve essere effettuata presso unexchanger oppure si deve fornire un indirizzo dove recapitare lemerci acquistate. Cioè si deve associare la propria identità ad unospecifico indirizzo Bitcoin. Questa è una ragione per cui gli
indirizzi Bitcoin spesso sono utilizzati soltanto una volta da chipretende l’anonimato
La valuta virtuale: il sistema chiuso
L'elevato standard di sicurezza garantito dalla blockchain ha
spinto alcune società, banche o persino Stati (come la Svezia)
a lanciare una propria valuta virtuale. Questo è il cambiamento
sostanziale apportato da alcune di queste valute: se Bitcoin
infatti nasce come sistema decentrato per contrastare il potere
bancario, si assiste in questi casi, ad un cambio di tendenza
ritornando al controllo di un sistema centrale.
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Blockchain è un algoritmo per il momento (quasi) inattaccabile, chegenera e garantisce fiducia tra le persone in una comunità. E’ laBlockchain la vera forza di Bitcoin. Perché nella Blockchain sonoregistrate tutte le transizioni fatte in bitcoin dalla prima volta che èstato utilizzato (2009) ad oggi. Un libro contabile aperto, econtrollabile da tutti. Tutti possono controllare la Blockchain. Manessuno la può possedere. Ogni transizione deve essere approvatadal 50% più uno dei nodi della catena di blocchi.
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Ogni volta che avviene una nuova transazione, tutti i membri dellacomunità ne vengono informati e devono validare lo scambio stessoaggiornando il proprio registro, e allo stesso tempo controllandoche il tutto sia coerente con la storia delle transazioni precedenti econ le regole del mercato. Ad esempio, posso completare unpagamento solo se dal registro risulta che posseggo denaro asufficienza.
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Per questo la blockchain è nota anche come Distributed LedgerTechnology (Dlt), ossia letteralmente tecnologia di registrodistribuito, poiché la caratteristica peculiare è la presenza dimolteplici copie, tutte identiche, del registro delle transazioni
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Focalizzandosi sul mondo della finanza, non solo il denaro, maanche le azioni, le obbligazioni e i titoli potrebbero essere gestiti escambiati mediante la tecnologia blockchain. Ai benefici già citati siaggiungerebbe quello della dematerializzazione, con il superamentodefinitivo del modello basato sulla carta stampata per passare a unecosistema completamente digitale.
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Nei primi sei mesi del 2017 i venture capitalists hanno investito oltre300 milioni di euro nelle startup che lavorano con i bitcoin o ingenerale con i molteplici utilizzi della blockchain; nel settore, inoltre,hanno fatto il loro ingresso colossi del calibro di R3, un consorzio cheha riunito le 40 banche più grandi del mondo (tra cui le italianeUnicredit e Intesa Sanpaolo) per studiare le potenzialità della catenadi blocchi.
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I mutui? : li gestirà la blockchain Sole 24 ore
Un consorzio di grandi banche tra le quali spiccano i nomi di Credit Suisse eWells Fargo, ma anche di Western Asset Management e Us Bancorp, haannunciato di aver testato con successo l’utilizzo della blockchain proprio pergestire le cartolarizzazioni dei prestiti. «Un compito complesso - spiega DavidRutter, amministratore delegato di R3, la startup tecnologica che lavora con ilconsorzio di banche - che coinvolge una moltitudine di attori diversi conmontagne di dati e di documenti». Difficile da gestire ma non certo impossibileper una tecnologia distribuita di questo tipo.
Una tecnologia di questo tipo, se usata in modocorretto, avrebbe probabilmente evitato glieccessi dell’era pre Lehman
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Nel settore sanitario, le blockchain potrebbero rivelarsi incredibilmente utilinella gestione e archiviazione dei più disparati documenti di carattere medico.Cartelle cliniche, fatture, risultati di ricerca e test hanno, infatti, saturato iprofessionisti del settore e i sistemi da loro usati.
https://www.wired.it/scienza/medicina/2018/01/31/blockchain-sanita/
La tecnologia dietro al Bitcoin potrebbe cambiare il mondo della sanità
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La Bce ha lanciato un sondaggio
«Potrebbe il Bitcoin rappresentare una valida alternativa alle monete tradizionali?».
Il 75% ha risposto «Sì» a fronte di un 13% di contrari e un 12% di indecisi.
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A partire dal primo luglio 2016, nella città di Zugo, capitaledi uno dei Cantoni più ricchi della Svizzera, è possibilepagare in bitcoin alcuni servizi pubblici, tra cui la sanità ed itrasporti
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La prima asta al mondo in bitcoin va in scena a Torino
E’ stata battuta a Torino, alla Casa d’Aste Sant’Agostino, la prima astaal mondo dove le offerte potranno arrivare anche in criptovaluta. Ildebutto dei bitcoin, in collaborazione con la Aornet Alpha-OrionisNetwork, avverrà con la decima Asta del Design, promossa dallastorica Casa d’Aste torinese
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Pagare casa in Bitcoin, primo caso in Italia
Una giovane cinese ha acquistato un appartamento in una zona centrale di Torino, pagando in Bitcoin.
"È tutto vero" ha confermato il notaio Morone, "lei voleva comprare pagando inBitcoin, lui era disposto a vendere. Si sono rivolti a me perché un'amicizia incomune sapeva che sono un appassionato di questi temi, così mi sono chiesto:perché no? L'idea mi è piaciuta subito, non vedo perché dovremmo ostacolareuna tecnologia che avanza".
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Omer Faruk Kiroglu è il primo giocatore al mondo il cui tesserino èstato pagato in Bitcoin.La cifra è modesta ma il presidente del club, Haldun Şehit,unitamente allo stesso calciatore, sono immediatamente balzati sullecronache dei maggiori quotidiani turchi. Anche perché l'affare arrivaa pochi giorni di distanza da una presa di posizione abbastanzanetta da parte del governo turco contro l'utilizzo della criptovaluta.
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Alcune escort professioniste hanno deciso di accettarepagamenti anche in bitcoin, la criptovaluta più famosa dellacategoria (Sole 24 ore)
Per rifinanziare l’enorme debito cumulato, il presidente venezuelanoNicolas Maduro ha annunciato la volontà di lanciare il "Petro", unaversione virtuale degli ormai svalutatissimi bolivares. SecondoMaduro la nuova criptovaluta sarebbe “collegata alle ricchezze delpaese” e servirebbe a combattere sia l’inflazione sia “l’embargointernazionale”. “Si chiamerà Petro”, ha detto domenica in tv. “Cipermetterà di avanzare verso nuove forme di finanziamentointernazionale per lo sviluppo economico e sociale del paese”.
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Ma per l’economista Alexander Guerrero, PhD a Londra, Fellow aOxford e professore di Economia all’Università Metropolitana diCaracas, è tutta una truffa “Maduro offre una criptomentacentralizzata, pubblica. Cioè il contrario di una criptomoneta.
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tuttavia
Nel Venezuela in preda alla crisi economica eall’aumento a più zeri del costo della vita i cittadini sirivolgono in maniera sempre più massiccia allecriptovalute per cercare di arginare l’inesorabileerosione del valore del denaro.
http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2018-08-24/venezuela-crisi-boom-criptovalute-difendersi-dall-iperinflazione--175659.shtml?uuid=AEJMk3eF
Non si tratta certo del Petro, la criptovaluta ufficiale istituitadal governo di Nicolàs Maduro I cittadini venezuelani hannoinvece scoperto i vantaggi delle criptovalute, chepermettono di fare acquisti e mandare soldi all’estero senzadover passare dalla moneta nazionale e aggirando ildisastrato sistema bancario.
Per i venezuelani l’accesso alla valute digitali si è trasformatoin uno spiraglio di libertà personale e, soprattutto, in unsistema per salvaguardare i propri soldi senza dover correrea spenderli non appena ricevuti, per evitare che sianomangiati dall’implacabile aumento dei prezzi, comesuccesso l’anno scorso anche in Zimbabwe.
Ad aver conquistato, in particolare, i favori dei venezuelani èuna criptovaluta particolare, sconosciuta al grandepubblico: il Dash, frutto di un progetto open source gestitoda una community che si autofinanzia e che èparticoalrmente attenta alle realtà locali. Stando a quantoaffermato da Ryan Taylor, ceo di Dash Core Group aBusiness Insider, «stiamo registrando lo scaricamento didecine di migliaia di wallet nel Paese ogni mese e ilVenezuela è diventato il nostro secondo mercato, davantianche a Cina e Russia».
Perché il Dash?
Rispetto al bitcoin, il Dash ha diversi vantaggi che hanno agevolatol’adozione massiccia a Caracas. Creato nel 2014 su base opensource, la criptovaluta ha costi di intermediazione ridotti, nell’ordinedei centesimi rispetto ai dollari richiesti dal bitcoin, e, soprattutto,ha tempi ridottissimi di conclusione delle operazione, in termini dipochi secondi rispetto ai minuti o anche alle ore necessarie nelleblockchain di altre criptovalute.
Il fenomeno è accompagnato anche da un incrementovertiginoso degli esercizi commerciali che adottano lavaluta come mezzo di pagamento: a inizio luglio erano 400,quasi tutti nella prima parte dell’anno, poi in soli due mesisono raddoppiati a 800 - un centinaio solo nell’ultimasettimana, dopo l’annuncio della svalutazione del bolivar - inegozi che accettano acquisiti in Dash
In Russia è stato annunciato l’arrivo del criptorublo, la versione russa delbitcoin. Il presidente russo ha ordinato di creare una criptovaluta nazionale,tassata come una moneta normale. Solo poche settimane fa Vladimir Putinaveva parlato del bitcoin come un mezzo che avrebbe incrementato il riciclaggiodi denaro, l’evasione fiscale e il finanziamento del terrorismo, e aveva quindiescluso la possibilità di crearlo in Russia. Invece ha cambiato idea. Così ilcriptorublo, nome ufficiale della valuta, diventerà l’unica moneta digitaleautorizzata in Russia. “Creeremo il criptorublo - Tutte le operazioni finanziariecon la moneta virtuale saranno tassate con un’imposta del 13 per cento, cioè laflat-tax in vigore in Russia. Il conio di altre monete digitali sarà invece vietato.
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La Banca di Israele starebbe lavorando a una criptovaluta per
sostituire il denaro contante. Invece di portare nel portafoglio
una banconota, ad esempio da 200 shekel, gli israeliani
potrebbero semplicemente avere una linea di codice sul loro
smartphone che rappresenta 200 shekel, che passerebbe di
mano, anzi di telefono, attraverso lo smartphone
Al centro del sistema ci sarebbe la Banca di Israele,
l’equivalente della Banca d’Italia, che fornirebbe le criptovalute
così come fornisce i contanti alle banche: entrerebbero in
circolazione dalle normali banche, da sportelli automatici o
con lo scambio fra persone. Tutte le transazioni a differenza
di quelle con il contante sarebbero tracciabili.58
Il Bitcoin arriva anche al bancomat
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Prima di entrare in possesso dei bitcoin, però è necessario registrarsie per farlo serve un cellulare. Si digita il numero di telefono dove poiverrà inviato un Sms con un codice da digitare. Poi è necessarioscansionare il documento d’identità e infine si fa un selfie. Iltelefonino serve anche per scaricare un’applicazione che sarà lacassaforte per custodire il portafoglio.
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A Sanremo ed Alba saranno installati i nuovi modelli di bancomat piùpiccoli. «Il prossimo obiettivo sarà quello di installare i nostribancomat all’interno di esercizi commerciali».
Quando un cliente effettua un acquisto, il negoziante verrà pagato in euro el’importo speso verrà detratto dal portafoglio elettronico dell’utente,convertendo la criptovaluta al prezzo corrente con una piccola commissione
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Se la chiave privata viene smarrita, la rete Bitcoin non potràriconoscere in alcun altro modo la proprietà del denaro]: la relativasomma di denaro sarà inutilizzabile da chiunque e, quindi, daconsiderarsi persa in modo irrimediabile (come se andasse a fuocoun portafoglio contenente banconote). Casi di perdita patrimonialeper smarrimento della chiave privata si sono già verificati nei primianni di operatività della criptovaluta: ad esempio, nel 2013 unutente ha lamentato la perdita di 7.500 bitcoin, all'epoca del valoredi 7,5 milioni di dollari, per essersi accidentalmente sbarazzato di unhard drive che conteneva la sua chiave privata
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Fino milioni di bitcoin sono andati perduti e potrebbero non essererecuperati mai più. Un buco nero di miliardi di dollari.
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Ora in Europa con la nuova direttiva antiricilaggio gli exchange sonoequiparati a istituzioni finanziarie, devono identificare i clienti,monitorare le transazioni e riportare operazioni sospette alle varieunità di informazione finanziaria
VantaggiI vantaggi del Bitcoin sono molteplici. Le transazioni sono generalmente anonime, non è necessario presentaredelle garanzie per l’apertura del conto, non ci sono limiti sul volume degli scambi, non dobbiamo preoccuparci dellepolitiche di Mario Draghi.Libertà di pagamentoIl Bitcoin permette di inviare una qualsiasi somma di denaro, rapidamente e senza rischi, in qualsiasi parte delmondo. Non c’è alcun limite imposto dal protocollo: l’utente è titolare del proprio denaro e ne può fare quello chevuole.Basse commissioniLa rete Bitcoin non prevede alcun tipo di commissione, ma è possibile pagare un piccolo extra che garantisce untrattamento prioritario nelle transazioni. Questo significa che i nostri bitcoins saranno processati più velocemente.SicurezzaLe transazioni sono completamente sicure e non contengono dati sensibili che possono far risalire all’utente .Inoltre, gli attacchi hacker sono molto più improbabili, di quanto può accadere con un qualsiasi altro processore dipagamento.Indubbiamente, però, bisogna adottare tutte le precauzioni del caso per proteggere il proprio wallet. Ad esempioattivando l’autenticazione in due passaggi, scegliere una password che non sia la data di nascita e, nel caso di unwallet radicato nell’hard disk, tenere il computer disconnesso dalla rete.Indipendenza dalle bancheIl vantaggio maggiore è che nessuno può influire l’andamento del bitcoin. Come abbiamo già ribadito, non esisteun’autorità centrale che può immettere nuova valuta nel flusso monetario, abbassando il valore dei bitcoins incircolazione.
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SvantaggiSe il bitcon ha tanti vantaggi, ci sono altrettanti problemi da considerare. Innanzitutto è per ilmomento accettato da una piccola parte di mercato. Anche se ogni giorno l’offerta si amplia, ilbitcoin è ancora scarsamente sconosciuto.Ci vorranno anni affinché sia conosciuto e accettato dalle masse, un po' come quanto accadutocon Paypal, ma non dimentichiamoci che molti commercianti sono ancora restii a installare ilPOS nel loro negozio.Dobbiamo poi considerare la grande speculazione in corso, che determina ampie e improvvisefluttuazioni. Questo fatto è sicuramente invitante per speculatori e investitori, ma chi vuolestare un po’ più tranquillo, difficilmente accetterà come pagamento una valuta che è passata da300 dollari a 4000 dollari in pochi mesi. Perché potrebbe succedere anche l’esatto opposto.Il Bitcoin è ancora in fase di sviluppo, molte caratteristiche devono essere ancora aggiunte emigliorate. Non dimentichiamoci che questo protocollo non ha neanche 10 anni, lo potremmodefinire quasi una startup, un esperimento sociale mai visto prima.
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Una delle ragioni dell’estrema volatilità dei bitcoin risiedenel fatto che il valore di un bene dipende dalla domanda edall’offerta ma nel caso del bitcoin la domanda è variabile efortemente influenzata da notizie di stampa e l’offerta èfissa, rigida e immodificabile.
Usa e Cina contro i BitcoinLa Stampa
Il bitcoin si ferma sulla porta di ingresso di Wall Street. La Sec - l’autoritàstatunitense di controllo che corrisponde alla nostra Consob - ha chiarito che,prima di lasciarlo in qualche modo entrare nel tempio della finanza,occorreranno garanzie a tutela degli investitori.Ma «la comunicazione della Sec non è una porta sbattuta in faccia, vuole solodefinire una serie di questioni a tutela dei risparmiatori», spiega Carlo AlbertoDe Casa, capo analista di ActivTrades. La mossa è sostanzialmente in linea con leiniziative di Francia e Germania, che si preparano a regolamentare il settore,spingendo per una normativa europea e portando la cosa anche al G20.
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In direzione decisamente diversa va la Cina, dove arriva unaulteriore stretta, la terza in pochi mesi, con l’obiettivo molto piùaggressivo di stroncare ogni compravendita di bitcoin. La Bancacentrale di Pechino ha emesso una nota che non solo proibiscequesta attività, ma invita gli istituti ad «aumentare i controlli sulletransazioni e chiudere tempestivamente i canali di pagamento unavolta che si è scoperto un sospetto scambio di criptovalute»
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Un bagno di sangue per le criptovalute (gennaio)
Sotto attacco dalla Cina alla Francia perdono tutte valore, il Ripple -30% in poche ore. De Casa (ActivTrades): «Il trend ribassista sisomma una forte volatilità nonostante l’ingresso di alcuni fondi»
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VolatilitàSole 24 ore (gennaio)
Scivolone per il Bitcoin che torna sotto la soglia dei 12mila dollari per laprima volta dal 22 dicembre scorso. La moneta virtuale ha toccatominimi di seduta a partire da 11.730 dollari sulla Borsa di Bitstamp perpoi segnare un lieve recupero attorno a quota 12mila: la principalecriptovaluta ha perso circa il 14% in un giorno ed è ai minini da unmese, quando raggiunse il record di circa 20mila dollari. Scivolanoanche le altre criptovalute. Ethereum (che ha ceduto anche il 17%,avvicinandosi alla soglia dei mille dollari) e Ripple (precipitata anche dioltre 20 punti a 1,43 dollari).
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Come finirà? «E’ comprensibile che le autorità cerchino dicontrollarlo ma il bitcoin non è veramente controllabile perché èinternet che arriva alle monete, è l’email del denaro», prevedeCarlo Alberto Carnevale Maffé, professore di economia alla Bocconie osservatore di lungo corso del fenomeno delle criptovalute.«Prima la geografia - sottolinea - determinava la giurisdizione sututto. Quell’era è finita, oggi la geografia non determina più lagiurisdizione su molte cose» e così arriva persino un limite«all’onnipotenza delle banche centrali». Insomma, dice, èimpossibile creare un controllo globale.
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Come negli ultimi mesi non c'erano motivi specifici alla base di un rialzodiventato via via troppo rapido e accentuato, così ora non ci sonoragioni specifiche per il ribasso precipitoso.Al momento i profitti sono tendenzialmente esenti da tassazione direttasul capital gain. Anche in Italia una pronuncia esplicita dell'Agenzia delleEntrate specifica che le operazioni su criptovalute sono equiparabili aquelle sulle monete e quindi esenti dalla tassazione sul capital gain perimporti contenuti.Il timore è tuttavia che l’insistenza delle authority regolamentari perinquadrare il settore all’interno di regole concordate possa aprire la portaanche a misure di carattere fiscale.
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Quante monete come i bitcoin esistono?La Stampa
Gli annunci di nuove monete digitali si succedono ormai conregolarità. Solo questa settimana sono state diffuse notizie sullacreazione di una criptovaluta da parte del sito di messaggi Telegrame da parte dell’azienda fotografica Kodak. Il presidente venezuelanoNicolas Maduro ha annunciato come abbiamo visto l’intenzione direalizzare una criptovaluta digitale chiamata Petro e lo stessostarebbe pensando di fare Vladimir Putin in Russia.
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Anche se questi progetti non dovessero realizzarsi, il numero divalute digitali è già oggi enorme: se ne contano ben più di mille. Levalute digitali sono insomma molto più numerose di quelle ufficialidegli Stati del mondo, che sono appena 164. Per identificarle nelloro insieme è già stato creato il neologismo di altcoin, gli altriBitcoin. Ma sono nate anche classificazioni più precise: le valute chenascono staccandosi dai Bitcoin vengono chiamate forkcoin (forksignifica biforcazione).
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Anche se sono così tante, per ciascuna di queste criptovalute èpossibile conoscere, giorno per giorno, e anche ora per ora, moltecose. Ci sono siti sui quali si possono leggere il valore della singolaunità monetaria e della massa in circolazione, l’aumento o ladiminuzione del valore, il numero di operazioni effettuate.
https://coinmarketcap.com/
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Per nessuna valuta ufficiale, come dollaro o euro, esistono questidati, che sarebbero ovviamente impossibili da raccogliere per icontanti in circolazione. L’unica informazione disponibile giorno pergiorno è quella del valore di una moneta rispetto all’altra: quanto valeoggi un dollaro in termini di euro o un euro in dollari. In effetti, leinformazioni che accompagnano quotidianamente le monete digitaliassomigliano più a quelle che vengono fornite su azioni, obbligazioni efondi di investimento.
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Il Bitcoin è l’esemplare più significativo (da solo vale il 35% di tutto ilmercato) ma non è l’unico attore in campo. Nel 65% rimanente c’èun po’ di tutto. Ci sono nomi obiettivamente curiosi come Sharkcoin(moneta squalo), PinkDog (cane rosa), Casinocoin e perfinoPonzicoin.
RippleSole 24 ore (dicembre)
Un anno fa ci volevano sei centesimi di dollaro per comprare dieciRipple, oggi un Ripple è arrivato fino a poco meno di 2,5 dollari. Unbalzo di quasi il 35.000% il fenomeno finanziario del 2017, e che hapermesso alla criptovaluta di superare Ethereum diventando laseconda per capitalizzazzione di mercato, con un valore attorno ai 90miliardi di dollari.A guidare la classifica rimane saldamente il bitcoin, con un valorecomplessivo di circa 240 miliardi di dollari, grazie a una quotazioneassestata sopra ai 14.000 dollari, ben lontana dal picco di quasi20.000 toccato a metà dicembre
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Attualmente la seconda moneta per valorecomplessivo, Ethereum, è molto lontana dai Bitcoin,ma comunque il valore di tutti gli Ether incircolazione arriva a poco più della metà della massadei Bitcoin.
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Nel 2013 un meme che ritraeva uno Shiba divenne virale. Avetepresente, no? Dogecoin, una star del mercato delle monete virtuali,nacque scherzosamente ispirata proprio da quel meme. Oggi contauna capitalizzazione di mercato di 185 milioni di dollari. Lacommunity che ruota intorno a questa moneta virtuale ha giàsupportato finanziariamente e sponsorizzato la Nazionale di bobdella Giamaica ai Giochi Olimpici Invernali, raccolto denaro per Ongcome Charity: Water e fatto la sua comparsa sul circuito Nascar,tramite la macchina del pilota Josh Wise.Capitalizzazione di mercato: 185 milioni di dollari.
Mooncoin vuole rivoluzionare il settore degli investimenti. Nientepiù tempo speso a cercare informazioni su societa e mercati. ConMooncoin si potranno “monetizzare i like”, guadagnando Mooncoinquando monete virtuali gli altri membri della blockchain segnalanodi apprezzare le stesse cose che piacciono a voi.Capitalizzazione di mercato: 15,1 milioni di dollari.
Pot Coin Questa criptovaluta è stata creata per gli appassionati dicannabis ed è famosa per aver sponsorizzato un viaggio di DennisRodman in Corea del Nord.Capitalizzazione di mercato: 22 milioni di dollari.
Gli holder che entrano in possesso di 5.000 token ottengono unamembership VIP a vita presso uno strp club di Las Vegas. Inoltre tuttigli holder hanno uno sconto del 20% (i membri del 50%) su drink eservizi tranne il gaming.Capitalizzazione di mercato: 3,7 milioni di dollari.
La missione di questa coin è “supportare il Presidente Trump e la suavisione di rendere l’America di nuovo grande”. Gli “ambasciatori” diTrumpCoin devono postare articoli ogni settimana sul loro Facebookper guadagnare moneta. A gennaio, prima dell’Inaguration Day,TrumpCoin ha raggiunto un massimo storico a 51 centesimi didollaro, ma adesso viene scambiato a 8 centesimi.Capitalizzazione di mercato: 440.020 dollari.
Il suo sito dice: “Insane Coin è più di una semplice moneta, è un happening… uno stato mentale. Non devi essere pazzo per essere parte della nostra community, ma di sicuro non farebbe male”. La road map della coin include decidere un sistema di voto e aprire una vetrina, dal nome Insane Space, in Inghilterra nel 2018.Capitalizzazione di mercato: 2,3 milioni di dollari.
Solo 250.000 coin verranno minate nel corso dei prossimi 300 anni.Quindi unobtanium vuole essere il token più raro di sempre. Se ilbitcoin è l’oro, questo sarà il platino, dice un video sul sito.Capitalizzazione di mercato: 14 milioni di dollari.
Questa cripto è fondamentalmente un conto bancarioalternativo. Se tenete i pandacoin nella PandBank, poteteguadagnare un interesse annuale del 2,5%, ma solo quandoil vostro computer è online e la PandaBank è aperta.
Avete mai desiderato una skin arcobaleno per la Glock-18 che si usa in Counter-Strike: Global Offensive? Con questa criptovaluta si possono comprare e scambiare skin o fare delle scommesse per vincere delle armi da fuoco (virtuali).La sua ICO è partita il 21 giugno e in 9 giorni ha raccolto 3,3 milioni di dollari in ether.
PONZI è una nuova criptovaluta che si può attualmente acquisiresolamente in parecchie borse.
Il decreto legislativo 25 maggio 2017 n. 90 (che ha rafforzato lanormativa italiana antiriciclaggio) prevede che i prestatori di servizirelativi all'utilizzo di valuta virtuale debbano assolvere agli obblighiantiriciclaggio per evitare che le transazioni effettuate con le criptovalute possano essere utilizzate per fini illegali.
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Il testo prevede per chiunque sia interessato a svolgere sul territorioitaliano l'attività di prestatore di servizi relativi all'utilizzo di valutavirtuale, l'obbligo di comunicazione al ministero dell'Economia edelle Finanze.
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“Il riciclaggio attraverso monete digitali ha senso perattività illecite che nascono o sono perpetrate online.Diversamente i contanti restano l’opzione migliore, secommetti un crimine offline. In quel caso non convienepassare per le ‘cripto’ e riconvertire di nuovo in euro odollari”. Yaya Fanusie, direttore del Center on Sanctions and Illicit Finance
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“in questo momento bitcoin non è uno strumento utile per gruppiterroristici. La sua adozione non è abbastanza ampia. E poi c’è unproblema di identità, nel senso che le transazioni possono esserericondotte ai loro autori a meno di non intraprendere moltipassaggi. Insomma non è un mezzo semplice per la raccolta fondi inambito terroristico”.
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“Attualmente ci sono solo pochi esempi di gruppi terroristi che abbiano usatovalute virtuali per sostenersi”, scrivono i suoi autori sotto il cappello del Centerfor a New American Security, altro think tank americano. Mentre gran parte delfinanziamento passa da canali tradizionali come l’hawala, il meccanismoinformale di trasferimento di valore attraverso mediatori usato in MedioOriente e altre regioni, o da altri strumenti finanziari consolidati.
La ḥawāla trae le sue origini dalla legge islamicatradizionale, ed è già menzionato nellagiurisprudenza islamica dell'ottavo secolo.. Iltrasferimento del debito, che era «non permesso» neldiritto romano, ma divenne molto praticatonell'Europa medioevale
Il dilemma della blockchainPotenzialità, valori e inquietanti prospettive future di una della
tecnologie più rivoluzionarie degli ultimi anni.(Andrea Daniele Signorelli)
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Per assicurare che la creazione di nuovi bitcoin prosegua ancora alungo, è stato deciso che ogni quattro anni venisse dimezzato ilnumero di nuove criptomonete ricevute dai miners come premioper aver autorizzato una serie di transazioni (halving). All'inizio, ibitcoin minati erano 50, nel 2012 sono diventati 25, a luglio diquest'anno scenderanno a 12. Per assicurarsi che i minatoriproseguano nel loro lavoro ci si affida alla regola della domanda edell'offerta, che dovrebbe far salire il valore dei bitcoin (ed è quantosta avvenendo) garantendo così il guadagno.
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I problemi sono diversi. Prima di tutto: più il tempo passa, più il pesodella blockchain aumenta; se due anni fa era sufficiente scaricare sulproprio computer 40 giga di dati, oggi questa cifra si staapprossimando a 130 GB, rendendo sempre più complessodiventare un “full node” della catena per chi possiede un normalecomputer casalingo. Non è tutto: il numero di transazioni in bitcoincontinua a crescere, mettendo a dura prova un sistema che, almomento, può processare solo 3/7 transazioni al secondo (per fareun paragone, un circuito finanziario come VISA può convalidare60.000 transazioni ogni secondo).
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Con questi tempi, i bitcoin rischiano di diventare inutili: a chi serveuna moneta virtuale che fa aspettare giorni prima di sapere se ilpagamento è andato a buon fine? Le soluzioni tecniche esistono,ma il prezzo da pagare è molto alto. Sul finire di luglio, iprogrammatori che, di fatto, gestiscono la blockchain dei bitcoinhanno introdotto un nuovo protocollo (SegWit), che riduce il pesodei blocchi spacchettando i dati relativi alla firma digitale eliberando così un po’ di spazio. Più importante ancora, nei prossimimesi la dimensione dei blocchi dovrebbe salire a 2 MB,aumentando il numero di transazioni processabili ogni secondo.
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“Se il Bitcoin continuasse ad avere successo, la rete è destinata acrescere a dismisura”. “Se le transazioni raggiungessero la frequenzadi utilizzo di Paypal o Visa, la blockchain crescerebbeesponenzialmente, rimanendo prerogativa di pochi o pochissimi fullnodes. (…) Se il Bitcoin dovesse addirittura rimpiazzare l’utilizzo delcontante, necessiteremmo di enormi datacenter per memorizzare lablockchain”. E quindi, addio decentralizzazione.
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Il solo mining di Bitcoin, ad esempio, consuma più energia della città di Milano
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Si parla sempre più spesso di creare blockchain private: “Invece diavere un network pubblico e non controllato, è possibile creare unsistema in cui i permessi per accedere sono strettamente controllatie in cui solo alcuni utenti hanno il diritto di leggere o modificare lacatena, pur mantenendo alcune delle caratteristiche, in termini diautenticità e decentralizzazione, che la blockchain fornisce”, scriveVitalik Buterin, fondatore di Ethereum, sul suo blog. «Questi sistemisono di fondamentale interesse per le istituzioni finanziarie e hannoprovocato una reazione da parte di chi vede in questi sviluppiqualcosa che fa venire meno la ragione stessa delladecentralizzazione»
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Quando si pensa a blockchain private completamente nelle mani di grandiaziende ciò che doveva essere un’utopia della liberazione rischia di trasformarsiin una dittatura del codice.
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Invece di liberarci dalla fiducia obbligata che dobbiamo accordare a enti centrali,la blockchain potrebbe rafforzare ulteriormente governi, istituti finanziari,aziende e quant’altro, automatizzando meccanismi e tagliando fuori attori a cuioggi il cittadino può rivolgersi per chiedere di essere difeso da eventuali soprusio per far valere i suoi diritti; fornendo in questo modo un livello di controllocentrale, e automatizzato, che non ci si sarebbe certo attesi da un semplice“registro distribuito”. Ancora una volta, utopia e distopia dimostrano di esseredue facce della stessa medaglia, perfettamente in grado di convivere.
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Risoluzione del Parlamento europeo del 26 maggio 2016 sulle valute virtuali
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Gli investimenti nella DLT (Distributed Ledger Technology, detta anche tecnologia di registro distribuito) sono parte integrante dell'attuale ciclo d'innovazione nell'ambito della tecnologia finanziaria
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Le valute virtuali e la DLT possono contribuirepositivamente al benessere dei cittadini e allosviluppo economico, anche nel settore finanziario
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Invita a approfondire la possibilità di prevedere la fusione di diversitipi di meccanismi di pagamento tradizionali e innovativi, dalle cartedi credito alle soluzioni mobili, in un'unica applicazione sicura e difacile impiego, il che potrebbe favorire alcuni aspetti del commercioelettronico in Europa e approfondire il mercato unico
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Sottolinea che i sistemi di valute virtuali e DLT comportano rischi chedevono essere adeguatamente affrontati in modo da aumentare laloro affidabilità.
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Sottolinea che l'elevata volatilità delle valute virtuali e ilrischio di bolle speculative, nonché l'assenza di formetradizionali di vigilanza regolamentare, garanzia e tutela,rappresentano questioni che sono particolarmenteproblematiche per i consumatori
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Sottolinea le potenziali limitazioni nel lungo termine perquanto riguarda l'efficacia della politica monetaria qualorasistemi privati di valute virtuali fossero ampiamenteutilizzati come sostituti della valuta a corso legale ufficiale
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Sottolinea che, nell'uso delle valute virtuali, la consapevolezza dei consumatori,la trasparenza e la fiducia sono importanti; invita la Commissione a elaborareorientamenti, in collaborazione con gli Stati membri e il settore delle valutevirtuali, con l'obiettivo di garantire che agli utenti attuali e futuri delle valutevirtuali siano fornite informazioni corrette, chiare e complete, per consentireloro di compiere scelte pienamente informate e accrescere in tal modo latrasparenza dei sistemi di valute virtuali riguardo al modo in cui sonoorganizzati e gestiti e alle caratteristiche che li distinguono, in termini diprotezione dei consumatori, dai sistemi di pagamento regolamentati esottoposti a vigilanza
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Infine prendendo atto del consumo energetico di alcunevalute virtuali invita ad effettuare investimenti nella ricercadi forme più efficaci di meccanismi di verifica delletransazioni e la loro promozione
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• Può darsi che i bitcoin siano una bolla destinata prima o poi ascoppiare.
• Le tecnologie basate sulla rete tipo blockchain rimarranno.
• Nel futuro tutto il danaro sarà digitale.
Tuttavia…