il della Bassa Valle Scrivia · lante carriera nel mondo del design. Clara, prima di arrivare a...

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Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipografia Fadia Soc. Coop. Maggio 2017 - numero 5 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it della Bassa Valle Scrivia il

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Page 1: il della Bassa Valle Scrivia · lante carriera nel mondo del design. Clara, prima di arrivare a quello che fai ora, raccontaci un po’ il tuo percorso di studi che ha preceduto le

Mensile di informazione del Comune di Castelnuovo Scrivia - Direttore responsabile: Gianni Tagliani - Stampa: Tipogra�a Fadia Soc. Coop.

Maggio 2017 - numero 5 - Iscr. Tribunale di Alessandria n. 25/2014 del 21.01.2014 - on-line: www.comune.castelnuovoscrivia.al.it

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Domenica 30 aprile si è svolta lungo i gerbidi di Scrivia la prima Passeggiata di Prima-

vera alla quale hanno partecipato centotrenta persone di tutte le età.L’iniziativa, organizzata da “Cantiere Cultura” e dal “Gruppo Ambiente”, è stata un’occasione speciale per grandi e piccini per approfon-dire la conoscenza sulla natura straordi-naria che ci circonda proprio a pochi passi da casa.Dal 2016 infatti le aree protette del Par-co della Scrivia sono diventate Sito di In-teresse Comunitario (SIC - IT1180031 Basso Scrivia - Aree Protette e Rete Na-tura 2000): il “Greto della Scrivia” è una delle aree regionali di maggior interesse naturalistico per la presenza di una notevole ricchezza specifica animale e vegetale e proba-bilmente il miglior esempio, per stato di natu-ralità ed estensione territoriale, di zona fluviale conservatosi in Piemonte. É segnalata la pre-senza di vari ambienti di interesse comunitario, tra cui i boschi alluvionali di ontano, pioppo,

salice e i pratelli aridi accanto al greto, ricchi di orchidee oltre a una flora particolare nella quale farfalle molto rare come la Zerynthia polyxena, compiono il loro ciclo di vita.La guardia parco Paola Palazzolo, del Parco del Po Vercellese Alessandrino, ci ha guidati

lungo il percorso il-lustrandoci le specie vegetali incontrate lungo il cammino e raccontandoci molte curiosità su licheni, considerati bioindica-tori ambientali, piante succulente, profuma-tissime erbe aromati-che, piante e arbusti presenti nel parco.Gli interventi del prof. Brunetti ci hanno ri-cordato l’impegnativo lavoro, svolto in gran parte dai volontari, per il recupero di questo territorio oggi protetto,

ma ancora troppo spesso messo in pericolo.All’inizio della passeggiata la Farmacia Incutti ha omaggiato i partecipanti con un utilissimo kit benessere e la mattinata si è conclusa con un festoso momento conviviale offerto dal “Gruppo Ambiente”.

Paola Pisa

2 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2017 3IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2017

In viaggio

In North Carolina nel settore dell’arredo per la Calligaris

Castelnovesi in giro per il mondoIn una bella domenica 130 partecipanti

Un grande successo l’escursione naturalistica nel parco della Scrivia

Castelnuovo è un paese pic-colo, ma da sempre ricco di grandi talenti, spiccate

personalità e giovani volenterosi di rendersi utili agli altri o di in-traprendere interessanti percorsi all’estero. Spesso queste storie fuori dall’ordinario passano in sordina, messe in secondo piano da fatti che fanno emergere sola-mente il lato negativo dei giovani d’oggi. È importante e fondamentale mettere in luce la bella gioventù e i buoni esempi che abbiamo anche nel nostro paese. Questa volta, infatti, abbiamo intervistato la nostra giovane compaesana Clara Tuccio che, da poche settimane, è volata oltreoceano per portare avanti la sua passione e intraprendere una bril-lante carriera nel mondo del design.

Clara, prima di arrivare a quello che fai ora, raccontaci un po’ il tuo percorso di studi che ha preceduto le scelte che ti hanno portato dove sei adesso.Ho frequentato il liceo linguistico a Tortona. È stato uti-le perché mi ha dato basi di cultura generale. La lingua inglese, ormai indispensabile, mi piaceva molto ma di certo non l’ho imparata limitandomi ai libri di scuola. È stato utile, fin da subito, frequentare corsi estivi in Inghilterra e soggiorni in famiglia. Lì si sono creati le-gami e rapporti che porterò per sempre con me. Questi periodi trascorsi sono stati utili, indubbiamente per la lingua, ma soprattutto come esperienza di vita.

E dopo questo percorso linguistico hai indirizza-to la tua strada altrove…Si, dopo il diploma, sia la passione per il settore del mo-bile (che è di famiglia), sia il contatto che si crea con le persone mi hanno spinta a cambiare rotta. All’univer-sità ho iniziato un percorso triennale in design, mi sono laureata alla NABA (nuova accademia di belle arti) di Milano all’indirizzo di “Interior Design”. Ho sentito poi la necessità di avere nozioni più commerciali legate al Retail e così ho intrapreso il master al politecnico di Mi-lano in “Interior Retail Design Management”.

… Poi la grande svolta, gli Stati Uniti, certo non è un’occasione comune a tutti! Come sei arriva-ta fino a dove sei ora?Sebbene da sempre puntassi a far carriera, non avevo mai pensato all’America! Semplicemente, mi è capita-ta l’occasione… l’opportunità giusta. L’azienda Calligaris (società italiana leader nel settore arredo, specializzata in produzione di tavoli e sedie), dopo aver trovato il mio contatto su LinkedIn, mi ha contattata per la posizione di Retail Specialist per la sede di High Point in North Carolina. Così, nel giro di un paio di settimane, il tempo di fare i bagagli e avere il passaporto, mi sono ritrovata catapultata in questa nuova realtà. Devo dire che son partita senza la paura di sbagliare scelta, ma con tanti stimoli, aspettative e curiosità. Ero consapevole di quello che lasciavo, un lavoro e una vita a Milano, gli amici e la famiglia; non sapevo cosa avrei trovato, ma l’incoscienza della mia età mi ha portato verso questa scelta e oggi sono felice e soddisfatta. Ho ricevuto un’accoglienza incredibile,

tanta collaborazione da parte di tutto l’ufficio e un ambiente confortevole che da subito mi ha messa a mio agio.

Di cosa ti occupi durante le tue giornate di lavoro?Qui in North Carolina coor-dino i partners del Canada, Stati Uniti e sud America con la sede italiana. Mi relaziono

di continuo con i clienti che hanno store monomarca, shopandshop, galleries che vendono il marchio Cal-ligaris. Mi occupo sia di progettazione degli spazi di vendita, sia dei rapporti con i clienti. Il mio lavoro è molto trasversale, mi piace perché ogni giorno mi dà stimoli nuovi, mi fa essere creativa ma al contempo razionale e calcolatrice.

Sei giovane e hai sicuramente ancora tanti so-gni nel cassetto e progetti da realizzare, cosa ti aspetti dopo questa avventura?I sogni e le aspettative sono tante ma fino ad ora i miei piani non hanno mai seguito la direzione che dettavo io. Sono stati spesso gli imprevisti a renderlo un percorso straordinario. L’America è il paese delle opportunità, qui tutti me lo ripetono di continuo. Mi piacerebbe poter arrivare ad aver un ruolo manageriale, magari Store Manager per una grande azienda, oppure aprire una mia attività.Il lavoro non è l’unica priorità nella mia vita, quindi vedremo cosa mi riserverà il futuro.

Molti neolaureati scelgono altri Paesi per ri-uscire a crescere personalmente e nel mondo del lavoro, rimanendo poi in via definitiva fuo-ri dall’Italia. Consiglieresti a giovani come te di lanciarsi in esperienze in Europa o all’estero per poter sfruttare i loro studi e le loro attitudini? “Si, credo che un’esperienza all’estero, al giorno d’oggi, agevoli noi giovani. Non credo che trasferirsi in via de-finitiva sia una scelta obbligata, anzi, mi piace pensa-re che sia giusto vedere cosa c’è “fuori” per poi poterlo portare “dentro”.

L’Italia, oggi come oggi, offre scarse possi-bilità di sviluppo, sia a livello personale che generale; credi che riuscirà mai a tornare competitiva e in grado di rimettersi in gioco? In questo momento è poco coraggiosa e poco intra-prendente. Io credo e spero sempre in un qualcosa di rivoluzionario che porti alla ripresa un Paese come il nostro che ha tanto da dare in termini di qualità e in-novazione.

Come ci hai raccontato non è stato facile lasciare i propri affetti e il proprio paese, pensi di torna-re in Italia o di continuare la vita all’estero?L’Italia è casa, ai miei occhi è ancora il paese più bello del mondo; il desiderio più grande è quello di poter tor-nare a casa in futuro, con un bagaglio ricco di esperien-ze e con tanto coraggio per contribuire alla valorizza-zione del prodotto Made in Italy. Sono sogni ambiziosi certo, ma sognare in grande è da me.

Elisa Basiglio

Un grazie di cuoread Angelo SecondoIl capoguardia del Comune di Castelnuovo è andato in pensione. Entrò a far parte, con altri nuovi “vigili” del personale del Comune dopo un concorso nel 1977. Quarant’anni di ser-vizio durante i quali è sempre stato stimato per l’impegno, la se-rietà e la cordiale in-flessibilità. Tutti noi ci auguriamo che Angelo metta a disposizione del nostro paese l’im-menso bagaglio di professionalità, competenza, sensibilità e ca-pacità. Non ha importanza sotto quale ruolo; tocca a lui decider-lo. Per il futuro - dice Angelo Secondo - oltre a dedicarmi ai miei due nipotini e a lavori di ristrutturazione della casa, pensavo di rendermi utile in qualche servizio di volontariato... quali, ad esem-pio, la Protezione civile, il Gruppo ambiente e la collaborazione nella gestione delle manifestazioni tradizionali.

Peso PubblicoSono iniziati i lavori al peso pubblico per la sostituzione della piattaforma di pesa e la costruzione, nella parte in-terrata, dei necessari basamenti consumati dal tempo e dall’utilizzo. L’intervento è in corso di esecuzione.

Pavimento in mosaicoÈ stato completato il restauro del pavimento di Palazzo Centurione posto nell’ingresso ove si accede all’anagrafe e al Comando di Polizia Locale. Recuperato interamente il mosaico originario del Palazzo.

Agricoltura, i danni del geloLe gelate della settimana dopo Pasqua hanno creato seri danni all’agricoltura. La quantificazione dei danni non è an-cora stimabile sia nel caso dei cereali autunnali (frumento e orzo), sia per il mais. L’auspicio è che la protezione della spiga del grano assicurata dalle guaine fogliari che ancora la circondano abbia consentito alle piante di proseguire la normale produzione in granella. Così pure per il mais, a uno stadio giovanile, consenta il recupero della piena produtti-vità. Altre preoccupazioni sono destate dal pomodoro da industria che potrebbe subire diradamenti mentre colza e pisello proteico appaiono danneggiati visibilmente dalle temperature al di sotto dello zero registrate tra il 18 e il 22 aprile. In pieno campo la patata è stata particolarmente col-pita nei nuovi germogli: ricaccerà ma parte della produzione è ovviamente compromessa. I problemi si registrano anche sulle piante da frutto (melo, pero, pesco, ciliegio, albicocco e susino) e sulla vite. Che non ha subito la gelata in base all’altimetria (si registrano vigneti in pianura completamente rinsecchiti e altri in collina verdeggianti) ma per il microcli-ma e il favore delle correnti. Le associazioni agricole hanno chiesto lo stato di calamità.

Fontana dell’acquaÈ stata riattivata dopo una settimana di stop la fontana dell’acqua di piazza Vittorio Veneto ferma a causa di un guasto elettrico. Sono state sostituite parti della centralina interna e ciò ha comportato alcuni giorni di attesa.Ora è in funzione regolarmente.

Iscrizioni asilo nidoDa lunedì 15 maggio sarà disponibile la modulistica per le iscrizioni al prossimo anno scolastico.

Iniziative

Non siamo soliMezzanotte, tra la domenica e il lunedì. Spengo la televisione, spengo le luci e, per errore,

in un interruttore multiplo premo il pulsante che accende due alogene potentissime del soggiorno. Premo nuovamente per spegnere e l’interruttore si inceppa: le alogene rimangono accese. Provo a girare una delle lampadine, e il panno umido si incendia. Allora mi spavento. Capisco di non poter lasciare le due alogene accese tutta la notte posizionate tra due quadri e sopra la biblioteca con i libri.Invece di disperarmi, ragiono e chiamo il soccorso di emergenza al 113. Che mi risponde gen-tile: dico il problema, chiedo che cosa posso fare. Mi raccomanda di non toccare niente e di chiamare il 115 Vigili del fuoco di Tortona. Capisco che forse è mezzanotte, che forse è ancora domenica… invece il 115 mi risponde subito, si informa, mi raccomanda di non toccare niente. Numero del telefono e indirizzo: quindici minuti dopo sono sotto il mio portone. Apro e salgono. Tre giovanotti e una persona meno giovane e sorridente. Guardano, toccano, spengono. Tutto in silenzio, sorridenti, senza fare rumore. Sulla porta, io che mi sento una cretina e mi scuso, chiedo se devo qualcosa. Non vogliono niente: mi dicono che ho fatto bene a chiamarli, che sarebbe stato sbagliato lasciare accese le due alogene tutta la notte. Di colpo mi sento geniale.Grazie. È notte. Ma non siamo soli. Elda Lanza

In colonna Giovani

Derthona LabIl bando promosso da Derthona Lab dà la

possibilità di partecipare al percorso gra-tuito di accompagnamento per la co-struzione e lo sviluppo di idee imprenditoriali. Per comprendere lo spirito con cui vorremmo condividere questo percorso con il Territorio e per far comprendere, simpaticamente, che le StartUp non sono solo a Silicon Valley vi invitiamo a partecipare al Percorso.Le persone e i gruppi selezionati, possono avere già una partita IVA o essere ancora all’inizio del loro percorso di messa a fuoco dell’idea imprenditoriale. Una volta selezio-nati, per sei mesi i partecipanti potranno:· usufruire dello spazio di coworking, uno stile lavorativo che consiste nella condi-visione di un ambiente di lavoro, pur mante-nendo un’attività indipendente, e benefician-do della possibilità di estendere la propria rete di relazioni e contatti, scambiare espe-rienze professionali e non, creare sinergie lavorative inaspettate. Lo spazio di Derthona Lab si colloca nel Polo formativo ex-Orsi, area industriale recuperata, davanti al Mu-seo Orsi, con connessione wifi, attrezzatu-ra di base per il lavoro d’ufficio (stampanti, scanner…) e allestimenti per presentazioni (proiettore, telo…);· beneficiare di un percorso di forma-zione rivolto a tutto il gruppo di partecipanti, in moduli mensili (giornate prestabilite) distinti per argomento, finalizzato all’apprendimento di strumenti per implementare e sviluppare la propria idea imprenditoriale: saranno utilizzati specifici strumenti e metodi finalizzati alla de-finizione del prodotto/servizio e del modello di business, alla verifica della sostenibilità economica dell’iniziativa, all’individuazione della forma giuridica idonea, alla creazione di una rete professionale e allo scouting di fondi e finanziamenti;· disporre di un accompagnamento settimanale personalizzato orientato a supportare il passaggio dall’idea alla costi-tuzione dell’impresa, a partire dall’affianca-mento di una figura di riferimento (tutor): in caso di necessità di consulenze specifiche o eventuali difficoltà nello sviluppo dell’idea, il tutor ricercherà eventuali consulenze specia-listiche tra i partner di progetto e sul territorio;· possibili approfondimenti mensili tematici su aspetti giuridici, fiscali, ammi-nistrativi e organizzativi del fare impresa, con professionisti specializzati.

Erano gli anni ‘80Se possiamo fruire di una zona tutelata è grazie a chi, negli anni Ottanta, si adoperò – pur subendo forti pressioni e rappresaglie – a trasformare etta-ri di terreno fluviale da situazioni di abbandono e abusivismo sino alle rive del torrente. Merito del Comune, del Gruppo ambiente e di molti volon-tari che hanno fatto sì che la Natura ricreasse un ambiente rigoglioso e ricco di molte varietà di erbe, arbusti e alberi con una significativa presen-za animale. Impedendo il passaggio delle auto e delle moto che allora era “normale” sulle strade del torrente, chiudendo la discarica e l’inceneritore che sino agli anni Settanta era in funzione e svilup-pando un senso civico nella popolazione affinché fosse chiaro il messaggio per il futuro. Oggi, dopo quarant’anni, gli obblighi posti allora, sembrano la normalità. Fortuna che qualcuno, davvero, ci ha pensato.

È possibile presentare le candidature en-tro lunedì 29 maggio: per informazio-ni contattare lo staff di Derthona Lab alla mail [email protected] o tramite la pagina facebook.

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4 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2017 5IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2017

In occasione del primo week end di giugno nell’ambito della programmazione della Rievocazione “C’era una volta Castru-mnovum” il paese accoglierà una delegazione proveniente da

Santa Domenica Talao. Gli ospiti calabresi, residenti nel Comu-ne gemellato, arriveranno venerdì 2 giugno in occasione della Festa della Repubblica e saranno ricevuti nel pomeriggio a Pa-lazzo Centurione dove si svolgerà la cerimonia ufficiale.Si riprende la tradizione che vide suggellare l’evento proprio nel Comune calabrese dall’allora sindaco Gianfranco Isetta con il collega Giuseppe Antonio La Greca nel 1997 e nel 1998 a Castel-nuovo. Esattamente ventanni fa dal primo incontro. In quell’oc-casione il sindaco Isetta ribadì “il valore della straordinaria esperienza vissuta in una realtà bella, ospitale e carica di uma-nità”. Aggiunse che “oggi ci ritroviamo a dar corso e continuità a questa iniziativa comune che nasce da una spinta profonda che ha radici nell’esperienza di vita di molti nostri concittadini che provengono da Santa Domenica e da molti altri Comuni della Calabria e di altre regioni del nostro Paese. Famiglie e persone che in larghissima maggioranza si sono integrate nella realtà castelnovese contribuendo ad arricchirla e trasformarla con la loro presenza umana, il loro lavoro e il loro comportamento”.La delegazione di Santa Domenica, al fine di presentare i pro-dotti agricoli della terra e quelli della lavorazione, allestirà con la collaborazione dei castelnovesi uno stand nell’ambito della festa medievale: sarà l’occasione per incontrarsi, assaggiare le

prelibatezze del territorio e acqui-stare degli ottimi prodotti. Inoltre, sempre nello stand, saranno distribuite alcune brochure che illustrano il territorio che si estende, nella pro-vincia di Cosenza, sino al Parco del Pollino e sarà possibile “navigare” grazie a una postazione interattiva.La ripresa di uno scambio collettivo, in realtà, avviene dopo molti anni di silenzio. Tra i due Comuni, occasionalmente ci sono stati incontri annuali tra singoli amministratori sia nel nostro paese che in Calabria. I sindaci che si sono succeduti, Salvatore Paolino e l’attuale in carica Alfredo Lucchesi hanno sempre mantenuto i rapporti con Castelnuovo. “È con grande piacere che abbiamo accolto la proposta del Comune di Santa Domenica e dell’Associazione “Lo Scrigno dei sogni” che si occuperà dell’allestimento dello stand – dice il Sindaco Gianni Tagliani – ricordando che sarà

un incontro territorialmente più ampio che coinvolge buona parte della zona marina e montana. I castelnovesi che proven-gono dalla Calabria nelle origini, in particolare dai Comuni di Santa Domenica e Fuscaldo, compongono una parte importante del tessuto sociale, economico, imprenditoriale: la loro è una storia di grandi sacrifici, di impegno e di duro lavori nei pri-mi anni di immigrazione che occorre ricordare e portare come esempio alle giovani generazioni di perfetta integrazione tra i popoli con usanze, modi e costumi diversi.

È davvero bello e piacevole potersi rivedere in for-ma ufficiale sperando che sia l’avvio, stavolta più costante e duraturo, di un rapporto non solo di scambio e di visita con le generazioni adulte ma anche e soprattutto con i ragazzi.

L’incontro conSanta Domenicanel ventesimodel gemellaggioIl ricevimento a palazzo Centurione inoccasione della festa della Repubblica

Gemellaggio

Giunge alla diciottesima edizione la festa medievale che si terrà il 3 e 4 giugno. Venerdì, festa della Repubblica, in Comune l’accoglienza della delegazione da Santa Domenica Talao in occasione del venten-nale del gemellaggio che lega il nostro comune con il piccolo centro calabrese da dove, negli anni Cinquanta, sono emigrati numerosi residenti alla volta di Castelnuovo. Sarà anche l’occa-sione per inaugurare, sempre nelle stanze al pian terreno di Palazzo Centurione, la mostra “Nell’argilla la nostra storia”. Gli allievi dell’Istituto compren-sivo, guidati dalla professoressa Danielli, hanno realizzato delle terracotte prendendo ispirazio-ne da quelle esposte nell’attigua Sala Didattica Archeologica. L’unione della mostra con la Sala Didattica riveste quindi particolare importanza per la visita di entrambe le esposizioni anche durante i giorni di festa. Alle 21, in castello, l’inaugura-zione della rassegna “Passeg-giata virtuale per il paese” dove sarà presentata la nuova iniziativa del Cantiere Cultura dedi-cata ai QR Code per scoprire le storia attraverso un ipertesto e una galleria virtuale di immagini.

Sabato 3 giugno, in piazza, verranno allestiti i consueti ac-campamenti: le taverne di Zibide (sotto l’arengo del Castello),

dei Cavalieri (a Palazzo Cen-turione), l’Angolo del Borgo a lato della Parrocchiale e il circolo di Contrada Molina saranno aperte per accogliere chi vorrà cenare e assaggiare alcuni piatti della tradizione castelnovese. Animazione iti-nerante, tiro con l’arco e un torneo in armatura saranno gli spettacoli della sera. Domenica 4 giugno da Palazzo Centurione partirà il corteggio per la Chiesa parrocchiale ove alle 11 sarà celebrata la Santa Messa in onore di San Desiderio: al termine, dalla torre, la benedizione del paese e la sostituzione della bandiera sul punto più alto del pae-se. Nel corso della giornata grande spazio all’animazio-ne per i più piccoli con al-cune postazioni allestite di fronte alla torre, la vita del campo e nelle tende, i labo-

ratori, il mercatino e nel pomeriggio la sfilata per le vie del paese con la partecipazione degli sbandieratori di Asti e di San Marzanotto.

Eventi

QR Code: la passeggiata virtualeQuest’anno la festa medioevale slitterà di due settimane per una serie di concomitanze e quindi la classica mostra al castello (una serie fortunata iniziata nel 2010 con “Le erbe tintorie”) verrà inaugurata venerdì 2 giugno alle ore 21 e rimarrà aperta sino a 5, lunedì pomeriggio.Solo una quindicina i pannelli illustrativi, ma un grande schermo e dieci postazioni QRcode per vedere con il proprio telefonino gli edifici e le opere d’arte più rimarchevoli di Castelnuovo passeggiando per la stanza degli affreschi del castello.Ogni filmato ha la durata di circa tre minuti con commento e visione di una ventina di immagini.Durante il periodo estivo verranno riportati sui vari edifici i marchietti su cui puntare il proprio telefono con schermo. Per i visitatori sarà facoltà optare la scelta fra la lingua italiana e quella inglese.Questi i punti e gli argomenti:1 - Castello podestarile e torre; 2 - Palazzo Centurione più Sala archeologica; 3 - San Damiano; 4 - Ponte sulla Scrivia più Paesaggio sul fiume e parco; 5 - Sant’Ignazio; 6 - Chiesa Parrocchiale “Santi Pietro e Paolo”; 7 - San Rocco; 8 - Piazza delle Rimembranze: monumento ai caduti e statue, scuole adiacenti, case dei Bandello, chiesa di San Francesco e ora Opera pia Balduzzi; 9 - via Fornasari e le case medioevali; 10 - Un giro intorno alle antiche mura: Arco, Torretta porta Dante, cippo Bandello, Croce, San Domenico, Madonna delle grazie, San Carlo.Orari di apertura:Venerdì 2 ore 21 - ore 23; Sabato 3 ore 15 - 19 e ore 20 - 23Domenica 4 ore 10 - 12 ore 15 - 19 e ore 20 - 23Lunedì 5 ore 9 - 12 (scuole) ore 15 – 19

Il programma della rievocazione storica nel primo week end di giugno

La storiadel ComunecalabreseSanta Domenica Talao ha origine intorno al

1640 per volere di Ettore Maria Spinelli, principe di Scalea.Nel 1662 passato da “casale” a “terra” e “uni-versità”, il borgo ottiene l’autonomia da Sca-lea, pur continuando a far parte del feudo de-gli Spinelli i quali si fregiano anche del titolo di principi di Santa Domenica. Allo stesso tempo la chiesa, che dipendeva dalla chiesa arcipre-tale di Santa Maria d’Episcopio di Scalea, da “curata” diviene chiesa “sacramentale”, cioè autonoma.

Il primo registro parrocchiale risale proprio all’anno 1662.Dai 36 fuochi (180 abitanti circa) registrati in seguito alla numerazione del regno nel 1669 si passa, nella seconda metà del 1700 ad una popolazione di circa 2280 unità.All’epoca dell’occupazione della Calabria da parte delle truppe napoleoniche nel 1806 e sino al 1812, il territorio di Santa Domenica è occupato dai briganti di Giuseppe Necco da Scalea, promosso da capitano a maggiore dell’esercito borbonico il quale scorrazza con le sue truppe d’assalto lungo la fascia costiera e nell’entroterra.Nel giugno del 1840 nel paese scoppia il co-lera. Nel giro di due mesi perdono la vita ben 86 persone. In questo periodo molto frequen-temente vengono organizzate processioni in onore di San Giuseppe, protettore di S. Domenica, affinché aiuti la popolazione a su-perare il difficile momento; ma “il mal d’Asia”

sarà definitivamente debellato qualche mese più tardi grazie alla caduta di una copiosa pioggia.Nel 1840, anno delle rivolte in Italia, anche a S. Domenica, nonostante l’isolamento, l’arre-tratezza e l’analfabetismo di gran parte della popolazione, si diffondono le idee rivoluziona-rie tanto che un gruppo di patrioti, con a capo Leopoldo Campagna, si ribella al governo di Ferdinando II. Lo scontro, che avviene nei

pressi di Castrovillari, vede la ritirata del Cam-pagna e dei suoi 150 uomini per mancanza di munizioni.Nel 1860 Santa Domenica ha i suoi garibal-dini al seguito dei Mille. Lo stesso Garibaldi, ferito in Aspromonte, viene curato dal me-dico don Pasquale Campagna, figlio di Le-opoldo, il quale in seguito verrà insignito di una medaglia da Vittorio Emanuele II per il suo personale contributo all’unificazione del-la Penisola.Successivamente all’Unità d’Italia, con la nuova strutturazione del territorio naziona-le, Santa Domenica cessa di appartenere al circondario di Scalea e diviene Comune autonomo. Un decreto del 1863 ordina a tutti i Comuni con lo stesso nome di cam-biarlo completamente o di modificarlo: per distinguere il paese da altre cittadine omoni-me il nome Santa Domenica viene associato quello di “Talao”.

Mercato, torneo di spade, degustazioni, animazione per i più piccoli

L’esperienza degli Allievi di mister Bonacina dello scorso anno, accompagnati da Antonio Cardillo, Stefano Fogliati e Paolo Salvadeo, vissuta a Scalea per partecipare ai Tornei Nazionali Tenuta, è l’esempio perfetto di come ci si debba concentrare sui giovani per visitare e vivere le zone che appartengono ai paesi gemelli. L’occasione di un torneo di calcio nazionale, l’arrivare in semifinale, tre giorni vissuti intensamente sulle rive di un mare straordinariamente bello, è stata l’esperienza vissuta dai ragazzi castelnovesi in posa prima della partita.

Con i ragazzi, a Scalea, la scorsa estate

La squadra castelnovese, da sinistra verso destra: All. Fabio Bonacina, dir. Antonio Cardillo, Matteo Cardillo, Emanuel Mialchea, Andrea Poggi, Federico Torti, Mattia Salvadeo, Davide Mastarone, Francesco Loprete, Andrea Setti, Simone Bonacina, dir. Paolo Salvadeo. Accosciati: dir. Stefano Fogliati, Alessandro Giaconia, Marcello Marini, Luca Fogliati, Alessandro Tiberi, Lorenzo Castagnaro.

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Da alcuni mesi sto sistemando una parte del materiale raccolto in questi ultimi decenni.

Dapprima i CD, oltre 200; poi le cassette regi-strate (ne ho scelte un centinaio) che, visto il deteriorarsi dell’audio e del nastro registrato, ho fatto trasferire da Pietro Zanella su un supporto computerizzato. Ora è venuto il momento delle fotografie: circa 13.000 diapositive, duemila foto a partire dal 1856, 1.500 su CD. Un bagaglio immenso che, escludendo quelle di famiglia, ho catalogato e suddiviso in una trentina di argomenti. Il tutto con una scelta di circa 4000 foto, registrate ad alta risoluzione.Sono ormai in fase d’arrivo e poi affronterò l’a-spetto delle opere d’arte e dei monumenti con le loro evoluzioni nel tempo. Ancora un migliaio di illustrazioni e quindi alla fine circa 5000 foto che metterò a disposizione di chiunque, tramite un sito apposito, qualora ci sia un Ente che voglia darmi una mano.Per quanto riguarda le istantanee antiche ho verificato che sono diversi i produttori di cartoline, sia forestieri che i gestori delle vecchie cartoli-brerie locali, abitudine che purtroppo si è conclusa negli anni Settanta quando il telefono ha soppiantato i messaggi tramite cartoline.Quello che inoltre emerge è che ogni paese, oltre a pochi appassionati, ha avuto il suo fotografo di prestigio che ha immortalato su migliaia di lastre di vetro personaggi e i momenti più significativi, quali il servizio militare, i 18 anni di una ragazza, il Carnevale lungamente preparato, l’affiatata compagnia di amici, il gruppo scolastico, le maestranze delle prime aziende, ecc.I signori di Castelnuovo si facevano già fotografare dal 1860 in lussuosi studi cittadini, quali Mignone e Rossi di Alessandria. Poi alcuni comin-ciarono ad appassionarsi di fotografia, prima fra tutte la bella e audace Pierina De Angelis, erede di una famiglia potente, che scandalizzò i be-nestanti per la sua modernità (fumava, guidava l’auto, scattava foto).La gente umile arriva alla foto in casi sporadici intorno al 1900 e i con-tadini delle cascine ancora più tardi. Dapprima ci si rivolge a fotografi ambulanti e poi a certi Buffa e Bellagamba di Tortona. Infine, a inizio secolo, ecco venire il momento di Ciuffa.

Antonio CiuffaPersona mite e gentile; di origine romana, piccolo di statura, con le gambe storte, gran bevitore (e chi non lo era allora!). Chi l’ha conosciuto sosteneva che “sembrava Totò”. Nato nel 1872, sposò Cecilia Mensi e adottò un trovatello (Lanfranco Vicini). Il suo stu-dio si trovava in via Tortona, allora casa Pini e ora condominio Zibide. Una stanza e tre miseri fondali, la classica scaletta, la colonnina con il vaso, il giardino per i gruppi.

Alcune sue foto sono stupende: espressive, curate, bene impostate come luce e posa.Altre sono un disastro e pare che ciò dipen-desse dal livello di lucidità e di tasso alcolico dell’operatore.Ho sentito su di lui vari aneddoti, quali la vendetta nei confronti di Fausto … dal quale veniva continuamente angariato. Ritrova-toselo nello studio per una foto, lo mise in posa seduto; poi, all’improvviso, lo coprì con il panno nero della macchina fotografica e gli diede una legnata in testa; poi fuggì gridando “Finalmente la mosca colpisce il leone!”.Gli dobbiamo molto; quasi tutte le foto fra il 1910 e il 1930 sono sue (morì nel 1933).Purtroppo tutte le sue lastre sono state di-strutte e mi ricordo che da bambino, quando accompagnavo a piedi mio padre verso la vi-

gna di Cantaberta, all’inizio della “strada del bosco” all’altezza della attuale casa Zeme, vedevo lungo il fosso una montagna di vetri rot-ti di cui ho compreso l’enorme importanza solo una quarantina di anni dopo.

6 IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2017 7IL COMUNE della BASSA VALLE SCRIVIA | 5 – Maggio 2017

Altri tempi / di Antonello Brunetti

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Le foto di ieri e Antonio Ciuffa Una discreta partecipazione al monumento ai caduti, al centro del Parco del-le Rimembranze, per ascoltare la commemorazione svolta dal sindaco. Poi

visita al cimitero a collocare mazzi di garofani rossi, iniziando da Aldo Civelli (Biondo) e Pietro Giglio (Nero), e poi al cippo di Sale che ricorda l’uccisione, proprio nella serata del 25 aprile, dei partigiani Silvio Balduzzi (Michele) e Virgi-lio Bianchi (Rocco) colpiti da una raffica sparata da tedeschi in fuga verso il Po. Va ricordato che nella mattinata dello stesso giorno cadeva a Bogliasco un altro partigiano castelnovese, il diciannovenne Giuseppe Zanchetta.Al Monumento ai Caduti il Sindaco Gianni Tagliani ha detto: “….Ricordare il 25 aprile 1945 vuol dire anzitutto dare una possibilità straordinaria a chi non c’era, i tanti giovani oggi presenti, di conoscere, e di misurarsi, con la Resistenza nel suo significato essenziale: quel giorno l’Italia ha riconquistato la libertà, ha rial-zato la testa dalla dittatura, ha ridato la speranza; lo ha fatto grazie all’impegno attivo, coraggioso, di una minoranza; è avvenuto con una lotta senza tregua, una guerriglia densa di imboscate e rastrellamenti, di fughe affannose e riusciti colpi di mano, di sacrifici e gesta eroiche da parte anche di ignoti, spesso gio-vanissimi (sono loro che determinano i grandi fatti della storia!) di cui resta il segno nelle lapidi, nei monumenti, nei cippi e a cui rivolgiamo un pensiero di profondo ringraziamento” Poi ha concluso “Forse è da qui che bisogna ripartire; la Libera-zione è patrimonio di tutti, e il suo insegnamento siamo tutti chiamati a seguire: il 25 aprile 1945 è il giorno in cui, alle 8 del mattino via radio, il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, presieduto da Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani, proclamò, l’insurrezione in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, e impose la resa al grido «Arrendersi o perire!» e come dichiarò Sandro Pertini qualche giorno dopo: “il popolo ita-liano è capace delle più grandi cose quando lo anima il soffio della libertà”.

Sulla parte destra della foto che ritrae la banda ZIZZERA nel 1912 appaiono: Giuseppe Beccaria e Antonio Ciuffa di cui l’informatore non sapeva in-dicare la posizione.

Non avendo mai rintracciato una immagine certa del fotografo Ciuffa riporto il timbro che utilizza-va per il retro delle sue foto.

Su Isola del Cantone si aspettano i giudici amministrativi e cosa vorranno decidere in merito ai ricorsi presentati. Dal punto di vista politico, invece, in

Regione Liguria sembra che qualcosa si muova. In particolare la questione più importante, al di là di alcune imprecisioni e superficialità riscontrate nel rilascio dell’autorizzazione paesaggistica, rimane la proprietà dei terreni che come è noto non è del tutto acquisita al patrimonio disponibile dell’Energa. E sembrerebbe proprio questo il punto che ha rallentato alcune pratiche e sulle quali si sta discu-tendo in punta di diritto. Nel frattempo, depositati i ricorsi presentati dal Comune di Isola del Cantone individuato come sede di impianto e dal Comune di Arquata, in Provincia di Alessandria sta prendendo forma un ricorso che si sommerà a quelli già depositati ricalcandone le motivazioni principali e sottolineando quelle, invece, territoriali.Per il tortonese se ne sta occupando l’avvocatura della città capoluogo: nei pros-simi giorni dovrebbe trasmettere ai Comuni rivieraschi la bozza del ricorso.E se la storia si ripete, non solo nelle richieste ma anche nei luoghi, vale la pena di ricordare una delibera di ventanni fa che il consiglio comunale di allora assunse con i voti favorevoli della maggioranza (l’allora minoranza, composta da Mandiro-la Oreste, Scacheri Gianni, Felicetta Luigi, Delconte Roberto e Scaffino Giusep-pe, si astenne), coordinata dal sindaco Isetta, e che riguardava proprio Isola del Cantone. L’ordine del giorno della delibera nr. 36 del 14 luglio 1997 riguardava

l’obiezione al progetto presentato per la “realizzazione del centro polifunzionale di stoccaggio e trattamento rifiuti industriali nocivi” proposto dalla ditta Ramoco. In pratica, ventanni fa, a 500 metri dalla sede attuale progettata dall’Energa, una richiesta che per come venne formulata era certamente di maggior pericolosità. Lì si giunse al ricorso al Consiglio di Stato da parte della proponente contro un pro-nunciamento del Tar e i consiglieri castelnovesi di maggioranza (Arzani Giuseppe, Balduzzi Franco, Breglia Raffaele, Campanella Mario, Casasco Aldo, Cei Loris, Chiodi Celso, Ferrari Patrizia, Tabbone Pasquale, Tagliani Gianni) ritenendo che la “localizzazione rappresentava un serio pericolo per l’ambiente e la salute dei citta-dini in modo particolare per le possibili immissioni nel torrente Scrivia di sostanze tossiche e nocive anche conseguenti a incidenti stradali nel corso del conferimen-to” ribadirono la ferma opposizione alla realizzazione del centro di stoccaggio.

Nel 1997 sempre a Isola del Cantone,un impianto per i rifiuti sulla Scrivia

La storia si ripete

Ritrovate in archivio le delibere di ventanni fa

Foto sopra: il cippo di Sale era inizialmente collocato, prima della creazione della rotatoria verso Castelnuovo e il Po, nel luogo ove morirono Bianchi e Balduzzi. Lo si vede in questa vecchia fotografia con i partigiani Bal-dassarre Cairati (Gatto), Eugenio Solari (Volpe), Umberto Masino (Orlando) ed Ettore Torti (Mario).Foto sotto: Le delegazioni di Castelnuovo, di Sale e di Isola, compresa la “sindaca” nominata dai giovani di Isola.

Per le emergenze un solo numero unico: 112. Anche in provincia di

Alessandria e di Asti è già attivo un cen-tralino dedicato a ogni tipo di necessità. Tre cifre, sempre le stesse, in gran parte dei Paesi europei, facili da ricordare e da

individuare sulla tastiera. Il Piemonte è una delle prime regioni che ha recepito le indicazioni della direttiva e si va verso la copertura totale. Il numero è gratui-to e moltilingue. Quelli tradizionali a cui eravamo abituati sinora (112 era per i

Carabinieri, 113 per la Polizia, 115 per i Vigili del fuoco, 118 per le emergen-ze sanitarie) resteranno in funzione ma tutte le telefonate verranno automatica-mente indirizzate al centralino unificato che poi provvederà a smistarle.

Emergenze In vigore, in Piemonte, il numero unico 112

Celebrata la Liberazione

Page 5: il della Bassa Valle Scrivia · lante carriera nel mondo del design. Clara, prima di arrivare a quello che fai ora, raccontaci un po’ il tuo percorso di studi che ha preceduto le

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L’intervento del gruppo consigliare “Comune Trasparente”

La risposta dei consiglieri di maggioranza

Persone Incontri /di Elda Lanza

MariangelaT ra poco, questione di giorni, torna la Festa

Medievale. Il paese, che ormai marcia su tacchi a spillo di dodici centimetri, festeggia ogni anno i cinquecento anni che l’hanno pre-ceduto. Accanto a nuovi palazzi, nuove mu-siche, nuove feste di cui essere orgoglioso, Castelnuovo sfoggia un passato di mattoni, pietre, campane, costumi, al suono stonato di trombe e tamburi. Castelnuovo si festeggia ogni anno a fine maggio, in questo strano gio-co dei ruoli tra il castello e la chiesa, tra la torre e il sorriso di un santo. La festa Medievale che impegna l’intero paese, una volta più parteci-pe ora più distratto, come se mancasse il rac-conto di quelli che ci hanno preceduti. Sono arrivata a Castelnuovo vent’anni fa all’inizio di aprile. Dopo un mese di curiosità, adattamento senza rimpianti, mi sono trovata in una piazza travestita da figuranti in costu-me, tavole apparecchiate con cibi e arnesi dell’epoca come il lardo con il miele, la pasta di farro, le quaglie. In strade offerte ai passanti con cibi in ‘cuoppi e non in piatti di plastica, vetrine stravolte e adattate alla festa. Vent’anni di cortei, trombe, frecce e bandiere. Vent’anni di un santo, San Desiderio, che si riprende il ruolo di patron con un sorriso: che unendo to-ghe e bandiere aiuterà la terra a dare buoni frutti. E il corteg-gio storico, meraviglia di gu-sto e di stile. E qui la gioia di parlare con Mariangela Gog-gi, che ha trasformato la pas-sione per il cucito in un vero talento: i costumi della sfilata. Curioso sentirle raccontare di copriletti delle nonne usati come tessuti per modelli rigo-rosamente d’epoca, ricavati da internet. Le fodere dei ma-terassi a righe per i braghet-toni del Calcio storico. Così belli, così perfetti, così dignitosi in corteo, con uomini e donne compresi nel ruolo di protagonisti. I costumi di queste sfilate, frutto di una storia fatta sol-tanto di passione e di alcuni nomi come quello di Fiorella, creativa con gusto e coraggio che ha insegnato e protetto questo straordinario capitale. Oggi non c’è più la passione di una volta. Difficile il costume di una dogaressa con i tacchi a spillo. Eppure questo corteo dignito-so, curato e perfetto nei dettagli si ripropone in un gesto: il ventaglio, la maschera, la mano che stringe l’altra mano. In un ondeggiare di strascichi e di passamanerie d’oro sui colori che i pittori ci hanno tramandato, figurini di moda privilegiati. Per noi, che a Castelnuovo festeggiamo il nostro luminoso passato.

DEMOCRAZIA E VERITÀ CERCASII fatti confermano che a Castelnuovo Scrivia non c’è più democrazia. Tagliani ha detto NO alle commissioni consiliari, ha detto NO alla commissione biblioteca, ha assunto su di sé 7/8 incarichi, è editore e direttore del mensile Il Comune della Bassa Valle Scrivia. Aggiungiamo a questo quadro norme regolamentari lesive dei diritti delle minoranze consiliari. Per di più continua a rivolgere attacchi personali alla minoranza se il suo “immacolato io” viene macchiato. Purtroppo per i castelnovesi a coprirsi di ridicolo è lui. La storia degli edifici scolastici ne è la prova lampante. Più volte ne abbiamo denunciato lo stato disastroso ed è ormai nota la bugia del coppo caduto (a suo dire). Ciò conferma l’inadeguatezza di Tagliani nel comprendere le situazioni. I cittadini hanno bisogno di risposte chiare e semplici. Basta con giri di parole e mezze verità. Ad oggi Tagliani non ha ancora capito la gravità della situazione ed è per questo che ha dato altri 5 mesi ai relatori dell’indagine sullo stato della scuola. A quando un intervento?!? Riprendendo una sua precedente risposta passiamo davvero dal ridicolo al patetico. Ci accusa di aver ospitato in lista nostalgici del ventennio. Proprio Tagliani che ha portato nella sua lista un signore, assessore ed ora consigliere, che per non dimenticarsi il ventennio i simboli se li è tatuati sulla pelle. E non solo è un pessimo “maestro di democrazia” ma nemmeno i suoi lo seguono alla cerimonia del 25 Aprile: una parte dei suoi consiglieri erano assenti e la bandiera dei partigiani è stata abbandonata all’ingresso del comune!Tagliani, noi dovremmo sciacquarci la bocca ma a tu soldi per il dentifricio non ne hai!Noterella: questo articolo esce in forma ridotta perchè il sindaco, nonchè assessore LLpp, nonchè direttore responsa-bile del giornale ha deciso che il nostro articolo era ingombrante (per Lui) e quindi ha richiesto di tagliare l’articolo (30 righe) come se il giornale fosse il suo! Un’altro fatto che dimostra la mancanza di democrazia a Castelnuovo Scrivia.

Giovanni Ferrari, Giovanna Giglio, Mirco Villani

Juve, storia di un grande amoreProseguono i lavori di allestimento della mostra sulla Juventus la cui inaugurazione è prevista per il prossimo 17 giugno. Tra i “pezzi pregiati” in esposizione l’album della Juventus stampato nel no-vembre 1974 presso la locale tipografia “Arti Grafiche Dieffe”.Chi fosse in possesso di documenti utili ad arricchire la mostra potrà mettersi in contatto con l’organizzatore dell’evento, Pieran-gelo Luise, telefonando al numero 0131 823378.

È bene ricordare ai Consiglieri di “Comune Trasparente” che “democrazia”, in primo luogo, significa il rispetto della volontà dei cittadini e quindi riconoscimento del ruolo di guida da parte di chi ha ottenuto più consensi.Nel giugno 2016 (11 mesi fa) i cittadini di Castelnuovo hanno scelto la lista di Tagliani (1991 voti) mentre la lista di Ferrari ha avuto 685 voti, ben 585 in meno rispetto ai 1250 del 2011.Stabilito che i cittadini di Castelnuovo Scrivia hanno quindi riconfermato “l’adeguatezza” e soprattutto la fiducia a Tagliani come primo cittadino, entriamo nel merito:• gli assessori e i consiglieri svolgono il proprio incarico collegialmente con ampia delega del Sindaco e la

metà di essi, ogni giorno (dal lunedì al venerdì) è presente in Municipio.• i Consigli Comunali vengono convocati per argomenti seri, importanti (non per “il panino a scuola” o per

il costo dell’accalappiacani o per il “patentino di potatore del verde contenuto nei vasi “ ….) e per le linee di indirizzo che l’amministrazione dà nelle scelte tecniche che gli uffici compiono: tant’è che sono definiti “straordinari”.

• gli investimenti sono stati fatti o si effettueranno proprio per la sicurezza dei cittadini (vedi la pulizia del Calvenza, Calvenzolo e dello scolmatore, oppure la sistemazione dell’intero tetto delle scuole elementari) o per la conservazione al meglio del patrimonio comunale (vedi la manutenzione straordinaria del cimitero e dell’atrio comunale, l’ultimazione della piazzetta in Via Gramsci o la sistemazione del peso pubblico). Altri ne seguiranno, compresi gli interventi sulle scuole non appena gli ingegneri stabiliranno quali sono le soluzioni. A questi ultimi non sono stati dati mesi in più o in meno: si tratta delle tempistiche previste dalle necessarie verifiche che ancora oggi sono in corso.

Possiamo comprendere le difficoltà di manifestarsi della lista “Comune Trasparente”, ma la strada imboccata di de-nunce senza costrutto e tutte cadute nel vuoto (vedi denuncia all’AIPO per la pulizia dello scolmatore, per l’altezza dell’argine del Grue, per la collocazione del terreno asportato, per la ghiaia, oppure ai Vigili del Fuoco per l’apertura di una porta di sicurezza proponendo una falsa interpretazione di una foto) non facilita i rapporti. La democrazia è un bene troppo prezioso e non la si misura, esimi colleghi consiglieri del “Comune Trasparente”, nel proporre un consiglio comunale straordinario ogni 20/30 giorni solo per affermare che “esistete”.

I ConsIglIerI della lIsta “InsIeme per Castelnuovo”Daniela Mattioli, Cecilia Orsi, Paola Pisa, Laura Solari,

Giuseppe Carbonato, Gianni Girani, Mario Ghibaudi, Lorenzo Librè.

P.S.: La bandiera dell’ANPI non è stata abbandonata in Municipio. Probabilmente vi è sfuggito: in realtà è stata portata nel corteo dal Municipio alla Chiesa da Bruno De Faveri, dalla Chiesa al monumento dei Caduti da un volontario e successivamente al cippo di Sale dal Vicesindaco.

Mostra A metà giugno in castello