Centro Museale Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Il curricolo di storia e la didattica museale. · 2009-01-22 · 4. produzione delle informazioni...
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Clio ‘92 ivo mattozzi, Curricolo di storia e didattica museale Scuola Estiva di Arcevia
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Scuola Estiva di ArceviaXIII CORSO DI AGGIORNAMENTO SUL CURRICOLO DELLE OPERAZIONI COGNITIVE E
DELLE CONOSCENZE SIGNIFICATIVE IN STORIA
Arcevia (AN), 24-25-26 AGOSTO 2007
IL CURRICOLO DI STORIA E LA DIDATTICA MUSEALE
ANPI ARCEVIAPROVINCIA DI ANCONAISTITUTO REGIONALE PER LA STORIA DEL
MOVIMENTO DI LIBERAZIONE NELLE
MARCHE
IRRE MARCHESISTEMA MUSEALE
PROVINCIA ANCONA
UFFICIO SCOLASTICO
REGIONALE PER LE MARCHE
CADCentro Audiovisivo Multimediale Distrettuale
“CLIO ‘92”ASSOCIAZIONE DI
INSEGNANTI E RICERCATORI IN
DIDATTICA DELLA STORIA
ISTITUTO COMPRENSIVO ARCEVIA
E SCUOLE IN RETE
COMUNE DI ARCEVIA ASSESSORATO ALLA PUBBLICA
ISTRUZIONE
Il curricolo di storia e la didattica museale.
La questione della trasposizione.
1. Un esempio
di Ivo Mattozzi(Università di Bologna, Clio ’92)
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TrasposizioneTrasposizione
Innanzitutto: ► Trasposizione o riconfigurazione didattica dal sapere degli
esperti al sapere da insegnare e da far apprendere ► Come tradurre la conoscenza matrice nella conoscenza da
far apprendere? Come tradurre le procedure e le attivitàdell’esperto in procedure e attività scolastiche?
In secondo luogo:► le attività laboratoriali nella trasposizione ► Come insegnare agli allievi il saper fare che serve per
costruire e usare conoscenze?
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Il processo traspositivoIl processo traspositivo
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Prodotti Prodotti
► In un percorso sono necessarie le seguenti attività:► 1. presentazione e di attribuzione di significato al tema e
alla proposta di attività per motivare;► 2. formazione delle informazioni extrafonti necessarie,► 3. osservazione degli oggetti allo scopo di trasformarli in
strumenti di informazione;► 4. produzione delle informazioni dirette e inferenziali,► 5. operazioni mentali necessarie per dare loro significato e
per organizzarle in un testo,► 6. guida a cogliere le relazioni tra le conoscenze del
passato e la conoscenza del presente.
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La struttura dei materiali didattici
Il materiale si compone di 6 parti, ciascuna con proprie distinte funzioni:► 1. un’introduzione► 2. presentazioni di conoscenze extrafonti,► 3. uno schedario che guida all’osservazione degli oggetti
nel museo,► 4. uno schedario che stimola la produzione di informazioni
inferenziali e di significati,► 5. uno schedario che guida alla produzione del testo e
all’uso delle conoscenze costruite► 6. schede per promuovere la metacognizione e l'uso delle
conoscenze e delle abilità apprese
► Che senso ha tale sequenza? Essa si propone come rappresentazione della procedura della ricerca e delle grandi fasi in cui può articolarsi.
► Il percorso deve prevedere fasi di lavoro in aula e fasi di lavoro al museo e di nuovo fasi di lavoro in aula e un prodotto finale che può essere un testo oppure una mostra oppure un prodotto multimediale.
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potenziali strutture
informative di una traccia
Testo iscritto supporti materiali
dimensioni
forma
rapporticol
contesto
rapporticon la serie
rapporticon altre tracce
segni aggiunti
Gli aspetti potenzialmente informativi della tracciaGli aspetti potenzialmente informativi della traccia
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GLI OGGETTI COME FONTI
Il compito dell' insegnamento è quello di mettere in moto meccanismi di trasformazione degli oggetti in fonti di informazione. Il primo passo è quello di analizzare il potenziale informativo degli oggetti esposti
Le fonti possono essere classificate con vari criteri:● in insiemi:ad esempio, corredi funebri, servizi per riti, tesori, utensili, armi, ritratti,
paesaggi.... ;● dal punto di vista dei loro usi:molti i gioielli (collane, orecchini, anelli), le coppe, i pettorali e moltissimi gli
ornamenti per labardatura dei cavalli, armi, parecchie matrici per fusione di oggetti metallici...,● quanto ai materiali:ceramica, bronzo, ferro, oro e argento, legno, pergamena, ecc.· quanto al tempo:a seconda dei periodi di cui gli oggetti sono rappresentativi.Gli oggetti testimoniano sempre di aspetti e di attività e di valori della vita di
collettività umane in certi periodi e possono essere confrontati per costruire conoscenze su mutamenti e su processi di mutamento
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TematizzareTematizzare
con due scopi:1) individuare alcuni temi per i quali sia possibile
produrre un congruo numero di informazioni per mezzo delle testimonianze messe in mostra;
2) selezionare un piccolo insieme di testimonianze da proporre come campo di esercitazione didattica degli scolari.
È di importanza cruciale la determinazione della tematizzazione. Da essa dipende la individuazione della struttura informativa degli oggetti.
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La programmazione curricolareLa programmazione curricolare
►► Il museo e i contesti organicamente inseriti dentro Il museo e i contesti organicamente inseriti dentro la progressione dei percorsi di insegnamento e di la progressione dei percorsi di insegnamento e di apprendimento non come progetto occasionaleapprendimento non come progetto occasionale
►► Le potenzialitLe potenzialitàà formative del museoformative del museo►► Gli scopi:Gli scopi:
1.1. Il museo per fondare le conoscenze metodologicheIl museo per fondare le conoscenze metodologiche2.2. Il museo per corredare le conoscenze testuali di referenze Il museo per corredare le conoscenze testuali di referenze
documentariedocumentarie3.3. Il museo per far costruire conoscenzeIl museo per far costruire conoscenze4.4. Il museo per far conoscere beni culturali e istituzioni Il museo per far conoscere beni culturali e istituzioni
culturaliculturali5.5. Il museo per esercitare operazioni cognitive e abilitIl museo per esercitare operazioni cognitive e abilitàà
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Non solo oggettiNon solo oggetti
pratichepratiche
ISTITUZIONIISTITUZIONI
SAPERISAPERISistema dei b.c.Sistema dei b.c.
BENI CULTURALIBENI CULTURALI
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Un esempio: il museo archeologicoUn esempio: il museo archeologico
► Le fonti sono trascelte tra quelle offerte al godimento pubblico dal Museo Nazionale di Este.
► Esso contiene svariate collezioni di oggetti relativi alla storia degli antichi abitanti del territorio veneto, ma nell’esperienza didattica qui proposta si prendono in esame quasi esclusivamente gli oggetti provenienti dagli abitati. Le integrazioni riguardano pochi oggetti restituiti dagli scavi di tombe e di aree di santuario
►► Il catalogo della mostra itinerante sulla civiltIl catalogo della mostra itinerante sulla civiltàà dei Veneti antichi, curato da dei Veneti antichi, curato da A.M. Chieco Bianchi e M. Tombolani ed edito per conto della GiunA.M. Chieco Bianchi e M. Tombolani ed edito per conto della Giunta ta Regionale Veneta col titolo Regionale Veneta col titolo I Paleoveneti I Paleoveneti mette a disposizione una mette a disposizione una pubblicazione di taglio divulgativo ottimamente illustrata, grapubblicazione di taglio divulgativo ottimamente illustrata, gra--zie alla quale zie alla quale essi possono formarsi il patrimonio di conoscenze indiessi possono formarsi il patrimonio di conoscenze indi--spensabili per attuare spensabili per attuare la ricerca storicola ricerca storico--didattica.didattica.
La delimitazione del tema:La delimitazione del tema:► Il tema generale è la civiltà paleoveneta, ma di essa è messo a fuoco l’a-
spetto della cultura materiale.
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Gli scopi e il metodoGli scopi e il metodo
► Lo schedario didattico messo a disposizione degli scolari di scuolamedia propone il raggiungimento di obiettivi nei seguenti campi:► 1) acquisizione di conoscenze sulla storia antica del territorio del Veneto;► 2) valorizzazione del patrimonio museale;► 3) promozione di abilità implicate nelle attività di ricerca storico-didattica;► 4) consapevolezza dell’importanza della cultura materiale nello studio del
passato.► Il perseguimento di tanti obiettivi e affidato alla strategia della ricerca
storico scientifico-didatticaInfatti, i materiali didattici sono organizzati in modo da prevedere che gli allievisvolgano attività concatenate lungo un asse che può far attraversare tre ordini
di obiettivi:a) uso delle fonti;b) elaborazione delle informazioni;c) comunicazione delle conoscenze elaborate.
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La questione dello schedarioLa questione dello schedario
►► Schede per la guida allSchede per la guida all’’osservazione degli oggetti e osservazione degli oggetti e alla produzione delle informazioni alla produzione delle informazioni
►► Schede per la produzione di informazioni Schede per la produzione di informazioni inferenzialiinferenziali
►► Schede per lo sviluppo e lSchede per lo sviluppo e l’’elaborazione delle elaborazione delle informazioniinformazioni
►► Schede per la guida alla produzione della Schede per la guida alla produzione della comunicazione della conoscenzacomunicazione della conoscenza
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Guida Guida allall’’osservazioneosservazione
Di serie di oggetti
Di gruppi di oggetti
Di singole vetrine
Di oggetti singoli
Uso delle didascalie
Attenzione alle datazioni
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Guida Guida allall’’osservazioneosservazione
Attenzione alle datazioni
Degli elementi iconici di singoli oggetti
+
Di gruppi di oggetti
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La funzione delle La funzione delle informazioniinformazionianticipateanticipate
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Guida Guida allall’’osservazioneosservazione
Individuare corrispondenze tra attività e reperti
In singole vetrine
In più vetrine
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AttivitAttivitààinferenzialiinferenziali
Dalla constatazione della presenza di oggetti
In contesti determinati
Alla inferenza del loro uso e delle loro funzioni
Alla inferenza circa le assenze
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AttivitAttivitààinferenzialiinferenziali
Relazioni tra attivitàproduttive
La funzione documentaria dei reperti
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Uso di altre Uso di altre traccetracce
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Uso di altre Uso di altre traccetracce