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1 Il Cubismo
Il Cubismo e Pablo Picasso
Il Cubismo nasce intorno al 1906. In questa
corrente artistica, i migliori esponenti si
confrontano. Dalle esperienze comuni di Pablo
Picasso e di Georges Braque il cubismo inizia il suo
periodo.Si tratta di un’espressione che raffigura
l'essenza della realtà. Considerata quindi una
diversa forma artistica rispetto alle precedenti. Essa
si concentra principalmente avviando un processo
di trasformazione. Andando oltre la forma estetica,
concentrandosi verso l'attrazione della realtà.
Gli artisti cubisti cercano di raffigurare simultaneamente un oggetto o una persona da diversi
punti di vista.
Il cubismo ha tre fasi principali: il cubismo formativo, analitico e sintetico.
Il primo semplifica in maniera geometrica le forme e le porta a puri volumi.
Quello analitico spezza e scompone in piccoli piani le forme e le interseca nello spazio, il
soggetto diventa indecifrabile e il colore è assente.
Nel cubismo sintetico si semplifica la scomposizione inserendo piani colorati e larghi per creare
forme essenziali, viene spesso utilizzato il collage polimaterico usando giornali, cartoni, carte da
gioco…
Uno dei maggiori esponenti di questa corrente artistica è sicuramente Pablo Picasso, che acque
a Malaga, in Spagna, da un padre, insegnante nella locale scuola d’arte, che lo avviò
precocemente all’apprendistato artistico. A soli quattordici anni venne ammesso all’Accademia
di Belle Arti di Barcellona. Due anni dopo si trasferì all’Accademia di Madrid. Dopo un ritorno a
Barcellona, effettuò il suo primo viaggio a Parigi nel 1900. Vi ritornò più volte, fino a stabilirvisi
definitivamente.
Dal 1901 lo stile di Picasso iniziò a mostrare dei tratti originali. Ebbe inizio il cosiddetto «periodo
blu» che si protrasse fino al 1904. Il nome a questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava
dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e
sfumature possibili. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati.
Dal 1905 alla fine del 1906, Picasso schiarì la sua tavolozza, utilizzando le gradazioni del rosa che
risultano più calde rispetto al blu. Iniziò quello che, infatti, viene definito il «periodo rosa».
2 Il Cubismo
La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907. In quegli anni vi fu la grande retrospettiva sulla
pittura di Paul Cézanne, da poco scomparso, che molto influenza ebbe su Picasso. E, nello stesso
periodo, come molti altri artisti del tempo, anche Picasso si interessò alla scultura africana, sulla
scorta di quella riscoperta quell’esotico primitivo che aveva suggestionato molta cultura artistica
europea da Paul Gauguin in poi.
Da questi incontri, e dalla volontà di continua sperimentazione che ha sempre caratterizzato
l’indole del pittore, nacque nel 1907 il quadro «Les demoiselles de Avignon» che segnò l’avvio
della stagione cubista di Picasso.
In quegli anni fu legato da un intenso sodalizio artistico con George Braque. I due artisti
lavorarono a stretto contatto di gomito, producendo opere che sono spesso indistinguibili tra
loro.
La fase cubista fu un periodo di grande sperimentazione, in cui Picasso rimise in discussione il
concetto stesso di rappresentazione artistica. Il passaggio dal cubismo analitico al cubismo
sintetico rappresentò un momento fondamentale della sua evoluzione artistica.
La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni. Nel 1917, anche a seguito di un suo viaggio in
Italia, vi fu una inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una
pittura più tradizionale. Le figure divennero solide e quasi monumentali. Questo suo ritorno alla
figuratività anticipò di qualche anno un analogo fenomeno che, dalla metà degli anni ’20 in poi,
si diffuse in tutta Europa segnando la fine delle Avanguardie Storiche.
Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale si dedicò con impegno alla
ceramica, mentre la sua opera pittorica fu caratterizzata da lavori «d’après»: ossia rivisitazioni,
in chiave del tutto personale, di famosi quadri del passato quali «Les meninas» di Velazquez, «La
colazione sull’erba» di Manet o «Le signorine in riva alla Senna» di Courbet.
Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni.
3 Il Cubismo
Le opere cubiste
(Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon, 1907)
(Pablo Picasso, Guernica, 1937)
5 Il Cubismo
Bibliografia www.wikipedia.com
www.settemuse.net
www.treccani.it/enciclopedia/cubismo
7 Jaroslav Rössler
Jaroslav Rössler
Nato il 25 maggio 1902, Smilov , e defunto il 5
gennaio 1990, Praga, è stato un pioniere della
fotografia d'avanguardia nella Repubblica Ceca
e un membro dell'associazione Devětsil
(Butterbur) composta da artisti e fotografi cechi
artisti d'avanguardia.
Dal 1917 al 1920, Rössler studiò nell'atelier di
un famoso fotografo ceco, František Drtikol. In
seguito lavorò nello stesso atelier anche come tecnico di laboratorio. Nelle
sue opere utilizzò diverse tecniche fotografiche: il fotogramma, il
fotomontaggio, il collage e non ultimo il disegno. All'inizio della sua
produzione, è innegabile che il fotografo si fece influenzare dal Cubismo e
dal Futurismo, ma tentò anche di discostarsene creando le prime fotografie
"astratte". Nel 1923, Rössler entra a far parte dell'associazione
d'avanguardie Devětsil.
Nel 1925, lavora come fotografo nel teatro Osvobozené divadlo di Praga e
collabora come fotografo commerciale con la rivista pittorica Pestrý týden.
Successivamente, per motivi di studio, abbandona la sua terra per recarsi a
Parigi.
Nel 1927, Rössler si trasferisce a Parigi con la moglie Gertruda Fischerová.
Inizialmente si concentra sulla fotografia commerciale, collaborando allo
studio sperimentale di Lucien Lorell; lavora su commissione per aziende
importanti come la Michelin e Shell. Ma nonostante tutto ciò gli
permettesse un tenore di vita abbastanza agiato, Rössler trova più interesse
nella "vita di strada" di Parigi che influenza, poi, indubbiamente, il suo
futuro soggiorno in città e il suo operato. Prende parte a diverse
8 Jaroslav Rössler
manifestazioni documentando il tutto con foto di elevata qualità, ma viene
arrestato ed espulso dalla Francia nel 1935. La causa di questa decisione fu,
da quanto si dice, il suono troppo tedesco del suo cognome.
Dopo il suo ritorno da Parigi, Rössler e sua moglie presero residenza a
Praga. Qui il fotografo aprì un piccolo atelier fotografico, ma le difficoltà
connesse alla gestione dello studio lo condussero ad anni di inattività. Per
quasi due decenni la produzione di Rössler si fermò.
Nel 1950 riprende le sue attività precedenti e continua a sperimentare con
la macchina fotografica e le diverse tecniche fotografiche. Crea i cosiddetti
"prizmata" (prismi), fotografie scattate con un prisma birifrangente;
sperimenta la solarizzazione e esplorato le possibilità dell'effetto Sabatier.
Jaroslav Rössler, dunque, è oggi considerato un importante esponente della
fotografia moderna e d'avanguardia della Repubblica Ceca.
12 Jaroslav Rössler
Bibliografia
www.wikipedia.com
www. chez-edmea.blogspot.it
14 Alfred Stieglitz
Alfred Stieglitz
Alfred Stieglitz è stato un fotografo
statunitense vissuto tra il 1864 ed il 1946. Fu
uno dei principali fautori della separazione
della fotografia dal semplice ambito del
reportage, a vera e propria arte. Nato a
Hoboken vicino a New York, durante la guerra
civile americana, Alfred crebbe in una famiglia
ebrea di origine tedesca molto ben inserita
nella società americana. Trasferitosi con la
famiglia in Germania, Alfred studiò ingegneria meccanica all'Università di
Berlino ed iniziò a scattare le sue prime fotografie in giro per l'Europa.
Nel 1890 rientrato a New York creò con altri soci la Photochrome Engraving
Company (una stamperia di fotoincisione) e stampò il giornale American
Amateur Photographer(1893-1896). Nel 1897 fondò un altro giornale:
Camera Notes organo del Camera club di New York, dove espose per la
prima volta nel 1899. Nel 1902 formò il gruppo dei Foto Secessionisti e aprì
le prime sue gallerie, dove esposero fotografi fortemente influenzati dai
pittorialisti europei. Tre erano gli obiettivi che Photo-Secession si
proponeva : far progredire la fotografia come espressione pittorica;
promuovere incontri e associazioni fra gli americani che praticassero l’arte
o vi fossero comunque interessati; organizzare esposizioni non
necessariamente limitate alle produzioni della Photo-Secession o alle opere
americane.
15 Alfred Stieglitz
Nel 1903 fondò e diresse una nuova rivista: Camera Work. Inizialmente
accanto al desiderio di accreditarsi come arte, la fotografia su Camera Work
si propone come mezzo privilegiato per cogliere in modo fulmineo - con
«l'istantanea» - il mondo moderno in rapida crescita, in una prontezza di
visione che nessun altro mezzo possiede. Col tempo la fotografia si affranca
dai modelli pittorici: mentre la pittura tendeva a ritrarre un soggetto
ritenuto già "bello", la fotografia di Stieglitz tende verso un concetto di
bellezza non già immanente nelle cose, ma che al contrario si crea nel
momento dell'incontro tra il mondo (soggetto fotografato) e la macchina
fotografica.
18 Alfred Stieglitz
Bibliografia
www.wikipedia.com
www.fotogartistica.blogspot.it
20 Gianni Berengo Gardin
Gianni Berengo Gardin
Gianni Berengo Gardin , nato a
Santa Margherita Ligure il 10
ottobre 1930 è un fotografo e
fotoreporter italiano, tra i più noti
del suo paese.
Ha iniziato dal 1954 ad occuparsi di
fotografia. Inizia la sua carriera di
fotoreporter nel 1965.
Il suo modo caratteristico di
fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà,
dall'architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il
successo internazionale.[ Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie
utilizzate negli ultimi cinquant'anni provengono dal suo archivio. La sua
amicizia con l'architetto Carlo Scarpa gli ha permesso di documentare
alcune opere di quest'ultimo, come la tomba Brion vicino Treviso.
Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre in diverse
parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman
House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri
Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le mostre dei centri
commerciali FNAC.
Nel 1991 una sua importante retrospettiva è stata ospitata dal Museo
dell'Elysée a Losanna e nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra
dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York.
Gianni Berengo Gardin ha pubblicato 210 libri fotografici
Nel 2005, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche gli ha dedicato
una monografia della collana "Grandi Autori
21 Gianni Berengo Gardin
Lunedì 17 agosto 2009 a Porretta Terme è stata inaugurata la mostra
fotografica “La Porrettana in cinque amici”. Le immagini ritraggono la prima
“strada ferrata” che attraversò l'Appennino collegando Bologna con Pistoia
com'è oggi, soffermandosi Ha lavorato in Italia e all'estero trascorrendo
lunghi periodi a Roma, Parigi e in Svizzera.
Gianni Berengo Gardin vive a Milano ed è membro dell'agenzia fotografica
Contrasto dal 1990 ed è inoltre membro del circolo "La gondola" di Venez
23 Gianni Berengo Gardin
Bibliografia
www.wikipedia.com
www.espoarte.net