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Il Cubismo Paolo Castellini, Il Cubismo IISS GOLGI 10/11/2016

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Il Cubismo

Paolo Castellini, Il Cubismo

IISS GOLGI

10/11/2016

1 Il Cubismo

Il Cubismo e Pablo Picasso

Il Cubismo nasce intorno al 1906. In questa

corrente artistica, i migliori esponenti si

confrontano. Dalle esperienze comuni di Pablo

Picasso e di Georges Braque il cubismo inizia il suo

periodo.Si tratta di un’espressione che raffigura

l'essenza della realtà. Considerata quindi una

diversa forma artistica rispetto alle precedenti. Essa

si concentra principalmente avviando un processo

di trasformazione. Andando oltre la forma estetica,

concentrandosi verso l'attrazione della realtà.

Gli artisti cubisti cercano di raffigurare simultaneamente un oggetto o una persona da diversi

punti di vista.

Il cubismo ha tre fasi principali: il cubismo formativo, analitico e sintetico.

Il primo semplifica in maniera geometrica le forme e le porta a puri volumi.

Quello analitico spezza e scompone in piccoli piani le forme e le interseca nello spazio, il

soggetto diventa indecifrabile e il colore è assente.

Nel cubismo sintetico si semplifica la scomposizione inserendo piani colorati e larghi per creare

forme essenziali, viene spesso utilizzato il collage polimaterico usando giornali, cartoni, carte da

gioco…

Uno dei maggiori esponenti di questa corrente artistica è sicuramente Pablo Picasso, che acque

a Malaga, in Spagna, da un padre, insegnante nella locale scuola d’arte, che lo avviò

precocemente all’apprendistato artistico. A soli quattordici anni venne ammesso all’Accademia

di Belle Arti di Barcellona. Due anni dopo si trasferì all’Accademia di Madrid. Dopo un ritorno a

Barcellona, effettuò il suo primo viaggio a Parigi nel 1900. Vi ritornò più volte, fino a stabilirvisi

definitivamente.

Dal 1901 lo stile di Picasso iniziò a mostrare dei tratti originali. Ebbe inizio il cosiddetto «periodo

blu» che si protrasse fino al 1904. Il nome a questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava

dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il blu in tutte le tonalità e

sfumature possibili. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati.

Dal 1905 alla fine del 1906, Picasso schiarì la sua tavolozza, utilizzando le gradazioni del rosa che

risultano più calde rispetto al blu. Iniziò quello che, infatti, viene definito il «periodo rosa».

2 Il Cubismo

La svolta cubista avvenne tra il 1906 e il 1907. In quegli anni vi fu la grande retrospettiva sulla

pittura di Paul Cézanne, da poco scomparso, che molto influenza ebbe su Picasso. E, nello stesso

periodo, come molti altri artisti del tempo, anche Picasso si interessò alla scultura africana, sulla

scorta di quella riscoperta quell’esotico primitivo che aveva suggestionato molta cultura artistica

europea da Paul Gauguin in poi.

Da questi incontri, e dalla volontà di continua sperimentazione che ha sempre caratterizzato

l’indole del pittore, nacque nel 1907 il quadro «Les demoiselles de Avignon» che segnò l’avvio

della stagione cubista di Picasso.

In quegli anni fu legato da un intenso sodalizio artistico con George Braque. I due artisti

lavorarono a stretto contatto di gomito, producendo opere che sono spesso indistinguibili tra

loro.

La fase cubista fu un periodo di grande sperimentazione, in cui Picasso rimise in discussione il

concetto stesso di rappresentazione artistica. Il passaggio dal cubismo analitico al cubismo

sintetico rappresentò un momento fondamentale della sua evoluzione artistica.

La fase cubista di Picasso durò circa dieci anni. Nel 1917, anche a seguito di un suo viaggio in

Italia, vi fu una inversione totale nel suo stile. Abbandonò la sperimentazione per passare ad una

pittura più tradizionale. Le figure divennero solide e quasi monumentali. Questo suo ritorno alla

figuratività anticipò di qualche anno un analogo fenomeno che, dalla metà degli anni ’20 in poi,

si diffuse in tutta Europa segnando la fine delle Avanguardie Storiche.

Negli anni immediatamente successivi la seconda guerra mondiale si dedicò con impegno alla

ceramica, mentre la sua opera pittorica fu caratterizzata da lavori «d’après»: ossia rivisitazioni,

in chiave del tutto personale, di famosi quadri del passato quali «Les meninas» di Velazquez, «La

colazione sull’erba» di Manet o «Le signorine in riva alla Senna» di Courbet.

Picasso è morto nel 1973 all’età di novantadue anni.

3 Il Cubismo

Le opere cubiste

(Pablo Picasso, Les demoiselles d’Avignon, 1907)

(Pablo Picasso, Guernica, 1937)

4 Il Cubismo

(Pablo Picasso, Ma Jolie, 1912)

(Pablo Picasso, Donna che piange, 1937)

5 Il Cubismo

Bibliografia www.wikipedia.com

www.settemuse.net

www.treccani.it/enciclopedia/cubismo

Jaroslav Rössler

Paolo Castellini, Jaroslav Rössler

IISS GOLGI

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7 Jaroslav Rössler

Jaroslav Rössler

Nato il 25 maggio 1902, Smilov , e defunto il 5

gennaio 1990, Praga, è stato un pioniere della

fotografia d'avanguardia nella Repubblica Ceca

e un membro dell'associazione Devětsil

(Butterbur) composta da artisti e fotografi cechi

artisti d'avanguardia.

Dal 1917 al 1920, Rössler studiò nell'atelier di

un famoso fotografo ceco, František Drtikol. In

seguito lavorò nello stesso atelier anche come tecnico di laboratorio. Nelle

sue opere utilizzò diverse tecniche fotografiche: il fotogramma, il

fotomontaggio, il collage e non ultimo il disegno. All'inizio della sua

produzione, è innegabile che il fotografo si fece influenzare dal Cubismo e

dal Futurismo, ma tentò anche di discostarsene creando le prime fotografie

"astratte". Nel 1923, Rössler entra a far parte dell'associazione

d'avanguardie Devětsil.

Nel 1925, lavora come fotografo nel teatro Osvobozené divadlo di Praga e

collabora come fotografo commerciale con la rivista pittorica Pestrý týden.

Successivamente, per motivi di studio, abbandona la sua terra per recarsi a

Parigi.

Nel 1927, Rössler si trasferisce a Parigi con la moglie Gertruda Fischerová.

Inizialmente si concentra sulla fotografia commerciale, collaborando allo

studio sperimentale di Lucien Lorell; lavora su commissione per aziende

importanti come la Michelin e Shell. Ma nonostante tutto ciò gli

permettesse un tenore di vita abbastanza agiato, Rössler trova più interesse

nella "vita di strada" di Parigi che influenza, poi, indubbiamente, il suo

futuro soggiorno in città e il suo operato. Prende parte a diverse

8 Jaroslav Rössler

manifestazioni documentando il tutto con foto di elevata qualità, ma viene

arrestato ed espulso dalla Francia nel 1935. La causa di questa decisione fu,

da quanto si dice, il suono troppo tedesco del suo cognome.

Dopo il suo ritorno da Parigi, Rössler e sua moglie presero residenza a

Praga. Qui il fotografo aprì un piccolo atelier fotografico, ma le difficoltà

connesse alla gestione dello studio lo condussero ad anni di inattività. Per

quasi due decenni la produzione di Rössler si fermò.

Nel 1950 riprende le sue attività precedenti e continua a sperimentare con

la macchina fotografica e le diverse tecniche fotografiche. Crea i cosiddetti

"prizmata" (prismi), fotografie scattate con un prisma birifrangente;

sperimenta la solarizzazione e esplorato le possibilità dell'effetto Sabatier.

Jaroslav Rössler, dunque, è oggi considerato un importante esponente della

fotografia moderna e d'avanguardia della Repubblica Ceca.

9 Jaroslav Rössler

Le opere di Jaroslav Rössler

10 Jaroslav Rössler

11 Jaroslav Rössler

12 Jaroslav Rössler

Bibliografia

www.wikipedia.com

www. chez-edmea.blogspot.it

Alfred Stieglitz

Paolo Castellini, Alfred Stieglitz

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14 Alfred Stieglitz

Alfred Stieglitz

Alfred Stieglitz è stato un fotografo

statunitense vissuto tra il 1864 ed il 1946. Fu

uno dei principali fautori della separazione

della fotografia dal semplice ambito del

reportage, a vera e propria arte. Nato a

Hoboken vicino a New York, durante la guerra

civile americana, Alfred crebbe in una famiglia

ebrea di origine tedesca molto ben inserita

nella società americana. Trasferitosi con la

famiglia in Germania, Alfred studiò ingegneria meccanica all'Università di

Berlino ed iniziò a scattare le sue prime fotografie in giro per l'Europa.

Nel 1890 rientrato a New York creò con altri soci la Photochrome Engraving

Company (una stamperia di fotoincisione) e stampò il giornale American

Amateur Photographer(1893-1896). Nel 1897 fondò un altro giornale:

Camera Notes organo del Camera club di New York, dove espose per la

prima volta nel 1899. Nel 1902 formò il gruppo dei Foto Secessionisti e aprì

le prime sue gallerie, dove esposero fotografi fortemente influenzati dai

pittorialisti europei. Tre erano gli obiettivi che Photo-Secession si

proponeva : far progredire la fotografia come espressione pittorica;

promuovere incontri e associazioni fra gli americani che praticassero l’arte

o vi fossero comunque interessati; organizzare esposizioni non

necessariamente limitate alle produzioni della Photo-Secession o alle opere

americane.

15 Alfred Stieglitz

Nel 1903 fondò e diresse una nuova rivista: Camera Work. Inizialmente

accanto al desiderio di accreditarsi come arte, la fotografia su Camera Work

si propone come mezzo privilegiato per cogliere in modo fulmineo - con

«l'istantanea» - il mondo moderno in rapida crescita, in una prontezza di

visione che nessun altro mezzo possiede. Col tempo la fotografia si affranca

dai modelli pittorici: mentre la pittura tendeva a ritrarre un soggetto

ritenuto già "bello", la fotografia di Stieglitz tende verso un concetto di

bellezza non già immanente nelle cose, ma che al contrario si crea nel

momento dell'incontro tra il mondo (soggetto fotografato) e la macchina

fotografica.

16 Alfred Stieglitz

Le opere di Jaroslav Rössler

17 Alfred Stieglitz

18 Alfred Stieglitz

Bibliografia

www.wikipedia.com

www.fotogartistica.blogspot.it

Gianni Berengo Gardin

Paolo Castellini, Gianni Berengo Gardin

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20 Gianni Berengo Gardin

Gianni Berengo Gardin

Gianni Berengo Gardin , nato a

Santa Margherita Ligure il 10

ottobre 1930 è un fotografo e

fotoreporter italiano, tra i più noti

del suo paese.

Ha iniziato dal 1954 ad occuparsi di

fotografia. Inizia la sua carriera di

fotoreporter nel 1965.

Il suo modo caratteristico di

fotografare, il suo occhio attento al mondo e alle diverse realtà,

dall'architettura al paesaggio, alla vita quotidiana, gli hanno decretato il

successo internazionale.[ Molte delle più incisive fotografie pubblicitarie

utilizzate negli ultimi cinquant'anni provengono dal suo archivio. La sua

amicizia con l'architetto Carlo Scarpa gli ha permesso di documentare

alcune opere di quest'ultimo, come la tomba Brion vicino Treviso.

Berengo Gardin ha esposto le sue foto in centinaia di mostre in diverse

parti del mondo: il Museum of Modern Art di New York, la George Eastman

House di Rochester, la Biblioteca Nazionale di Parigi, gli Incontri

Internazionali di Arles, il Mois de la Photo di Parigi, le mostre dei centri

commerciali FNAC.

Nel 1991 una sua importante retrospettiva è stata ospitata dal Museo

dell'Elysée a Losanna e nel 1994 le sue foto sono state incluse nella mostra

dedicata all'Arte Italiana al Guggenheim Museum di New York.

Gianni Berengo Gardin ha pubblicato 210 libri fotografici

Nel 2005, la Federazione Italiana Associazioni Fotografiche gli ha dedicato

una monografia della collana "Grandi Autori

21 Gianni Berengo Gardin

Lunedì 17 agosto 2009 a Porretta Terme è stata inaugurata la mostra

fotografica “La Porrettana in cinque amici”. Le immagini ritraggono la prima

“strada ferrata” che attraversò l'Appennino collegando Bologna con Pistoia

com'è oggi, soffermandosi Ha lavorato in Italia e all'estero trascorrendo

lunghi periodi a Roma, Parigi e in Svizzera.

Gianni Berengo Gardin vive a Milano ed è membro dell'agenzia fotografica

Contrasto dal 1990 ed è inoltre membro del circolo "La gondola" di Venez

22 Gianni Berengo Gardin

Le opere di Gianni Berengo Gardin

23 Gianni Berengo Gardin

Bibliografia

www.wikipedia.com

www.espoarte.net