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1 FOCUS ECONOMIA 2016 N. 4 Il Credito 2015 Ufficio Studi e Progetti Speciali

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FOCUS ECONOMIA 2016 – N. 4

Il Credito

2015

Ufficio Studi e Progetti Speciali

2

1. Il finanziamento all’economia e alle famiglie

Il totale dei depositi1 in provincia di Sondrio nel 2015 è pari a 4.145,035 milioni (mln) di euro2, in

calo dell’1,1% rispetto al 2014 e con un’incidenza sul totale regionale dell’1,3%.

Il valore regionale dei depositi è infatti pari a 308.084,145 mln di € , pari a circa il 23% dei depositi

italiani, con la provincia di Milano che da sola assorbe oltre la metà del totale lombardo

(158.225,636 mln di euro pari al 51,4%), seguita da Brescia, Bergamo, Monza Brianza e Varese che

registrano un’incidenza compresa tra il 5 e il 10%, mentre le restanti province si attestano su valori

di inferiori al 5%.

Figura 1. Impieghi e depositi per localizzazione della clientela nelle province lombarde (milioni di euro). Anno 2015

2015 Var % 2015/2014 % incidenza regionale

Provincia Impieghi Depositi Impieghi Depositi Impieghi Depositi

Bergamo 36.867,390 25.625,662 1,4% 5,8% 8,4% 8,3% Brescia 52.254,000 28.904,419 0,6% 4,8% 11,9% 9,4% Como 15.651,538 13.760,848 -0,5% 4,0% 3,6% 4,5% Cremona 10.904,221 6.808,527 -0,3% 11,8% 2,5% 2,2% Lecco 9.310,424 7.834,186 -3,2% 2,3% 2,1% 2,5% Lodi 5.707,910 4.225,972 -3,0% 7,3% 1,3% 1,4% Mantova 14.624.593 8.886,555 2,0% 3,2% 3,3% 2,9% Milano 233.715,859 158.225,636 0,0% 2,3% 53,1% 51,4% Monza e Brianza 24.189,256 19.626,525 0,5% 1,0% 5,5% 6,4% Pavia 11.852,341 10.981,799 0,8% 5,3% 2,7% 3,6% Sondrio 4.331,886 4.145,035 -1,0% -1,1% 1,0% 1,3% Varese 20.623,351 19.058,986 0,3% 4,1% 4,7% 6,2% Lombardia 440.032,764 308.084,145 -0,6% 8,0% 100,0% 100,0% Italia 1.824.364,281 1.342.887,824 0,0% 4,4%

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

Si rileva una situazione analoga per quanto riguarda gli impieghi.3

La provincia di Sondrio assorbe infatti l’1% degli impieghi lombardi con il valore di 4.331,886 mln

di euro, in calo dell’1% rispetto al 2014. Il dato lombardo è pari a 440.032,764 mln di euro, con

Milano che registra una concentrazione degli impieghi a livello regionale pari al 53,1%

1Depositi: Raccolta da soggetti non bancari effettuata dalle banche sotto forma di: depositi (con durata prestabilita, a

vista, overnight e rimborsabili con preavviso), buoni fruttiferi, certificati di deposito, e conti correnti. A partire da

dicembre 2008 l'aggregato è calcolato al valore nominale anziché al valore contabile e include i conti correnti di

corrispondenza, i depositi cauzionali costituiti da terzi e gli assegni bancari interni. Fonte: Banca d’Italia

2 Dato riferito alla localizzazione della clientela ovvero in base alla residenza dei clienti titolari dei depositi. Fonte:

Banca d’Italia 3 Impieghi: finanziamenti erogati dalle banche a soggetti non bancari calcolati al valore nominale (fino a settembre

2008 al valore contabile) al lordo delle poste rettificative e al netto dei rimborsi. L'aggregato comprende: mutui,

scoperti di conto corrente, prestiti contro cessione di stipendio, anticipi su carte di credito, sconti di annualità, prestiti

personali, leasing (da dicembre 2008 secondo la definizione IAS17), factoring, altri investimenti finanziari (per es.

commercial paper, rischio di portafoglio, prestiti su pegno, impieghi con fondi di terzi in amministrazione), sofferenze

ed effetti insoluti e al protesto di proprietà. L'aggregato è al netto delle operazioni pronti contro termine e da dicembre

2008 esso è al netto dei riporti e al lordo dei conti correnti di corrispondenza. Fonte: Banca d’Italia

3

(233.715,859 mln di euro), seguita da Brescia, Bergamo, Monza e Brianza e Varese.

Figura 2.Variazione percentuale impieghi e depositi nelle province lombarde. Anno 2014-2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Banca d’Italia

La figura 3 mostra l’andamento di impieghi e depositi in provincia di Sondrio a partire dal 2005.

Figura 3. Impieghi e depositi per localizzazione della clientela in provincia di Sondrio. Serie storica (valore espresso

in milioni di euro)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

I depositi negli ultimi dieci anni sono cresciuti del 89,54%, mentre sono aumentati del 13,32% tra

il 2010 e il 2015. Gli impieghi hanno registrato una variazione percentuale del 34,26% tra il 2005 e

il 2015, mentre sono aumentati del 4,69% tra il 2010 e il 2015.

-3,20%

-3,00%

-1,00%

-0,60%

-0,50%

-0,30%

0,00%

0,00%

0,30%

0,50%

0,60%

0,80%

1,40%

2,00%

2,30%

7,30%

-1,10%

8,00%

4,00%

11,80%

2,30%

4,40%

4,10%

1,00%

4,80%

5,30%

5,80%

3,20%

-5,00% -3,00% -1,00% 1,00% 3,00% 5,00% 7,00% 9,00% 11,00% 13,00%

Lecco

Lodi

Sondrio

Lombardia

Como

Cremona

Milano

Italia

Varese

Monza e Brianza

Brescia

Pavia

Bergamo

Mantova

Depositi Impieghi

2.000.000

2.500.000

3.000.000

3.500.000

4.000.000

4.500.000

5.000.000

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Impieghi Depositi

4

La figura 4 mostra la consistenza dei depositi per classi di clientela4.

Figura 4. Depositi per classi di clientela in provincia di Sondrio. Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

4 Rispetto alle classi di clientela si riportano di seguito le definizioni della Banca d’Italia:

Famiglie consumatrici: individui o gruppi di individui nella loro qualità di consumatori; Famiglie produttrici: imprese individuali, società semplici e di fatto, produttrici di beni e servizi non finanziari destinabili alla vendita, che impiegano fino a 5 addetti; unità produttrici di servizi ausiliari dell’intermediazione finanziaria senza addetti dipendenti. Società non finanziarie. Comprende le società e quasi-società private e pubbliche: tra queste ultime figurano le aziende autonome, le Ferrovie dello Stato, le aziende municipalizzate e consortili, le imprese a partecipazione statale, le altre imprese pubbliche.

Per quasi-società si intendono quelle unità che, pur essendo prive di personalità giuridica, dispongono di contabilità completa e hanno un comportamento economico separabile da quello dei proprietari; esse comprendono le società in nome collettivo e in accomandita semplice, nonché le società semplici e di fatto e le imprese individuali con più di cinque addetti.

Società finanziarie. Si articola in quattro sottosettori:

Istituzioni finanziarie monetarie (IFM; vedi);

Altri intermediari finanziari. Comprende società di finanziamento, SIM, società fiduciarie di gestione, fondi comuni non monetari e Sicav, altri OICR, altre imprese finanziarie;

Ausiliari finanziari. Comprende le unità istituzionali la cui funzione principale consiste nell’esercitare attività strettamente connesse all’intermediazione finanziaria, ma non costituenti esse stesse intermediazione finanziaria. Vi appartengono autorità centrali di controllo dei mercati finanziari, quali la Consob e l’Ivass, enti vari preposti al funzionamento dei mercati, associazioni tra banche e tra imprese finanziarie e assicurative, società che gestiscono fondi comuni, mediatori e promotori finanziari, agenti di cambio con più di un addetto;

Imprese di assicurazione e fondi pensione.

9,12% 0,66%

4,04%

85,30%

0,88%

Società non finanziarie

Società finanziarie diverse da istituzioni finanziarie monetarie

Famiglie produttrici (fino a 5 addetti)

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali private, altri

Amministrazioni Pubbliche

5

La figura 5 mostra il confronto territoriale dei depositi per classi di clientela al 31.12.2015.

Figura 5. Depositi per classi di clientela: confronto Italia Lombardia Sondrio. Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

La figura 6 mostra la composizione degli impieghi per classi di clientela in provincia di Sondrio al

31.12.2014, ultimo dato disponibile con un dettaglio provinciale.

Figura 6. Impieghi per classi di clientela in provincia di Sondrio. Anno 2014

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

La figura 7 mostra il confronto territoriale rispetto alla composizione degli impieghi delle banche

per comparti di attività economica della clientela al 31.12.2014, ultimo dato disponibile con un

dettaglio provinciale.

9,12%

0,66%

4,04%

85,30%

0,88%

0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00% 70,00% 80,00% 90,00%

Società non finanziarie

Società finanziarie diverse da istituzioni finanziarie monetarie

Famiglie produttrici (fino a 5 addetti)

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali private, altri

Amministrazioni Pubbliche

Italia Lombardia Sondrio

3,44%

30,55%

10,71% 53,49%

1,82%

Amministrazioni Pubbliche

Società non finanziarie

Società finanziarie diverse da ist. finanziarie monetarie

Famiglie produttrici

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali private, altro

6

Figura 7. Impieghi per classi di clientela confronto Italia Lombardia Sondrio. Anno 2014

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

Il rapporto tra depositi e impieghi indica la misura in cui, a livello aggregato, i depositi riescono a

coprire gli impieghi. Nel 2015, il rapporto depositi/impieghi per la provincia di Sondrio è di 0,96, il

dato più alto registrato in Lombardia. Tale rapporto risulta inferiore all’unità per tutte le province

lombarde, con valore medio regionale pari a 0,7 e nazionale di 0,74.

Figura 8. Andamento storico del rapporto tra depositi e impieghi Sondrio. Anni 2005-2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

Il rapporto tra impieghi e depositi indica invece la misura in cui viene assorbito il credito da parte

del sistema economico locale. Un alto coefficiente indica una maggiore propensione agli

3,44%

30,55%

10,71%

53,49%

1,82%

0,00% 10,00% 20,00% 30,00% 40,00% 50,00% 60,00%

Amministrazioni Pubbliche

Società non finanziarie

Società finanziarie diverse da ist. finanziarie monetarie

Famiglie produttrici

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali private, altro

Italia Lombardia Sondrio

0,68

0,88 0,96

0,00

0,20

0,40

0,60

0,80

1,00

1,20

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Rapporto Depositi/Impieghi

7

investimenti. In questo caso Sondrio registra il valore più basso (104,5%) sia a livello regionale

(media 142,8%), che nazionale (135,9%), mentre Brescia risulta essere la provincia più dinamica

con un valore al 180,8%. Per tutti i territori si registrano valori in calo rispetto all’anno precedente.

Figura 9. Rapporto tra impieghi e depositi nelle province lombarde. Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

La figura 10 mostra l’andamento storico del rapporto tra impieghi e depositi a partire dal 2005, in

cui si registrava un valore pari a 147,5% .

Figura 10. Andamento storico del rapporto tra impieghi e depositi Sondrio. Anni 2005-2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Banca d’Italia

Nel confronto con le altre province lombarde rispetto al valore del rapporto dei depositi per

abitante, Sondrio si colloca al quarto posto con il valore di 22.800 €, preceduta solo Milano

(49.500 €), Bergamo (23.100 €) e Como (22.900 €). Il valore regionale medio dei depositi per

abitante è pari a 30.800 €, mentre quello nazionale è di 22.100 €.

Sul fronte degli impieghi per abitante, Sondrio si colloca nelle ultime posizioni, con il valore di

180,8%

164,6%

160,2%

147,7%

143,9%

135,1%

123,2%

118,8%

113,7%

108,2%

107,9%

104,5%

0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 100,0% 120,0% 140,0% 160,0% 180,0% 200,0%

Brescia

Mantova

Cremona

Milano

Bergamo

Lodi

Monza e Brianza

Lecco

Como

Varese

Pavia

Sondrio

147,5% 151,5%

113,1% 110,6%

104,5%

70,0%

80,0%

90,0%

100,0%

110,0%

120,0%

130,0%

140,0%

150,0%

160,0%

2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Rapporto Impieghi/depositi

8

23.800 €, preceduta da Varese (23.200 €) e Pavia (21.600 €). Il dato regionale registra un valore di

44.000 €, mentre quello nazionale è di 30.000 €.

Figura 11. Impieghi e depositi per abitante nelle province lombarde. Anno 2015 (valore espresso in migliaia di euro)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

La figura 12 mostra il valore degli impieghi e dei depositi per provincia lombarda, confrontato con

il dato regionale e nazionale, considerando il numero di sportelli bancari presenti sul territorio.

Figura 12. Impieghi e depositi per sportello nelle province lombarde. Anno 2015 (valore espresso in migliaia di euro)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

23,2 26,1 23,8

73,1

33,2

41,3

21,6

30,2 35,2

27,4 24,9 28,0

44,0

30,0

21,4 22,9 22,8

49,5

23,1 22,8 20,0 18,8 21,4 23,0

18,4

22,7 30,8

22,1

0

10

20

30

40

50

60

70

80

Impieghi Depositi

49,3 47,3 34,1

133,9

53,4 59,4

39,4 41,3 47,6

41,0 36,8

55,6 74,8

60,6

45,6 41,6 32,6

90,7

37,1 32,8 36,5 25,8 28,9 34,5 27,3

45,1 52,4 44,6

0

20

40

60

80

100

120

140

Impieghi Depositi

9

2. Il sistema bancario sul territorio

Nel 2015, in provincia di Sondrio, si contavano 127 sportelli bancari, che rappresentano il 2,2%

degli sportelli totali lombardi.

Figura 13. Sportelli bancari nelle province lombarde. Anno 2015

N. Sportelli

Popolazione al 1°gennaio 2015

N. abitanti per sportello

N. di sportelli ogni 10.000

abitanti N. imprese per

sportello

Bergamo 691 1.108.853 1605 6,2 124

Brescia 880 1.265.077 1438 7,0 122

Como 331 599.905 1812 5,5 129

Cremona 264 361.610 1370 7,3 101

Lecco 227 340.251 1499 6,7 105

Lodi 155 229.576 1481 6,8 96

Mantova 307 414.919 1352 7,4 122

Milano 1.745 3.196.825 1832 5,5 168

Monza Brianza 435 864.557 1987 5,0 146

Pavia 301 548.722 1823 5,5 143

Sondrio 127 182.086 1434 7,0 111

Varese 418 890.234 2130 4,7 148

Lombardia 5.881 10.002.615 1701 5,9 138

Italia 30.091 60.795.612 2020 4,9 171 Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

Si registra la presenza di 7 sportelli bancari ogni 10.000 abitanti, dato superiore rispetto alla

media lombarda (pari a 5,9), che porta Sondrio ad essere una delle province con il maggior

numero di sportelli in rapporto agli abitanti, superata solo da Mantova (7,4) e Cremona (7,3).

Nel territorio provinciale quindi, ogni sportello serve 1.434 persone, dato che si discosta sia dalla

media lombarda (1.701), sia da quella italiana (2.020), e 111 imprese attive, rispetto alle 138

registrate a livello lombardo e 171 a livello nazionale.

Figura 14. Numero di sportelli ogni 10.000 abitanti nelle province lombarde. Anno 2015.

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

4,7

5,0

5,5

5,5

5,5

6,2

6,7

6,8

7,0

7,0

7,3

7,4

0,0 1,5 3,0 4,5 6,0 7,5

Varese

Monza e Brianza

Milano

Pavia

Como

Bergamo

Lecco

Lodi

Brescia

Sondrio

Cremona

Mantova

10

3. Sofferenze 5

Al 31 dicembre 2015, la provincia di Sondrio registra il valore più basso delle sofferenze in

rapporto agli impieghi (6,33%) rispetto sia alle altre province lombarde, che alla media lombarda

(8,77%) e nazionale (10,25%).

Figura 15. Incidenza percentuale delle sofferenze sugli impieghi. Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

La figura 16 mostra l’incidenza delle sofferenze sugli impieghi nei due periodi ( 31 dicembre 2009

e 31 dicembre 2015). Si nota come i valori sono più che triplicati nel corso dei 6 anni, con

variazioni da ricondurre anche all’applicazione di nuovi criteri di valutazione (IAS) e alle nuove

regole per la compilazione delle segnalazioni di vigilanza da parte degli intermediari finanziari.

Figura 16. Incidenza percentuale sofferenze sugli impieghi Italia – Lombardia – Sondrio. Anno2009 – Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

5 Sofferenze: Crediti la cui totale riscossione non è certa (per le banche e gli intermediari finanziari che hanno erogato il

finanziamento) poiché i soggetti debitori si trovano in stato d’insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili. Sofferenze nette: Sofferenze al netto dell’ammontare complessivo delle perdite di valore - Fonte Banca d’Italia.

6,33%

8,77%

10,25%

12,60%

0,00%

2,00%

4,00%

6,00%

8,00%

10,00%

12,00%

14,00%

0,00% 2,00% 4,00% 6,00% 8,00% 10,00% 12,00%

Sondrio

Lombardia

Italia

2,06%

2,55%

3,77%

6,33%

8,77%

10,25%

Anno 2015 Anno 2009

11

Dal confronto delle serie storiche delle sofferenze (figura 17) si evidenzia come l’andamento sia

abbastanza simile nei territori considerati. Dal 2009 al 2015 l’incremento del valore delle

sofferenze è stato pari al 238% nella provincia di Sondrio, del 229% in Lombardia e del 218% in

Italia. In provincia, si registra un aumento più sensibile soprattutto dal 2012 in poi (+126,4%).

Figura 17. Sofferenze nette. Serie storica (valore espresso in milioni di euro)

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Banca d’Italia

81 97

112 121

172

217

274

50

100

150

200

250

300

Sondrio

11.714

15.502

20.488

24.304

30.332

35.668

38.575

10.000

15.000

20.000

25.000

30.000

35.000

40.000

Lombardia

58.783

75.796

104.187

120.953

148.890

168.947

187.060

50.000

75.000

100.000

125.000

150.000

175.000

2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015

Italia

12

Nel 2015 le sofferenze nette in provincia (274 mln di €) sono aumentate del 26,2% rispetto al

2014 e rappresentano lo 0,71% del totale delle sofferenze lombarde. Le province con i valori di

sofferenza più alti sono Milano, Brescia e Bergamo.

Figura 18. Ripartizione provinciale delle sofferenze in Lombardia. Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

La figura 19 mostra la consistenza percentuale delle sofferenze provinciali per settore di attività.

Figura 19. Valori percentuali delle sofferenze in provincia di Sondrio per settori della clientela residente. Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

Il 22,8% delle sofferenze riguarda le attività industriali rispetto al 18,86% del dato regionale, il

11,8% delle sofferenza sono nelle costruzioni, dato molto al di sotto del 22,6% regionale, il 32,4%

nelle imprese di servizi rispetto al 33,4% regionale, il 20,6% delle famiglie consumatrici, rispetto al

11,31%

14,27%

3,56%

3,23%

2,89%

1,18%

4,28%

43,56%

6,05%

3,87%

0,71%

5,09%

Bergamo

Brescia

Como

Cremona

Lecco

Lodi

Mantova

Milano

Monza e Brianza

Pavia

Sondrio

Varese

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 40% 45% 50%

22,8%

11,8%

32,4%

20,6%

12,5% Attività industriali

Costruzioni

Servizi

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali private, dati non classificabili

Famiglie produttrici

13

19,2% ed il 12,5% delle sofferenze provinciali sono quelli delle famiglie produttrici rispetto al

5,87% a livello regionale.

La figura 20 presenta il confronto territoriale sulla composizione delle sofferenze per settori della

clientela.

Figura 20. Sofferenze per settori della clientela residente. Italia Lombardia Sondrio. Anno 2015

Fonte: Elaborazione Ufficio Studi CCIAA SO su dati Annuario Statistico Regionale

U.O. Studi e progetti Speciali - coordinamento Segretario Generale

15 novembre 2016

22,79%

11,76%

32,35%

20,59%

12,50%

0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35%

Attività industriali

Costruzioni

Servizi

Famiglie consumatrici, istituzioni sociali private, altro

Famiglie produttrici

Italia Lombardia Sondrio