Il Corriere della Città - Maggio 2011 - Speciale Elezioni Comunali Pomezia 2011

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libertà - informazione - cultura - politica - sport - cronaca orriere c ittà c orriere c della ittà c il Anno 3 Numero 6 MAGGIO 2011 GRATUITO www.ilcorrieredellacitta.it IL CONFRONTO TRA SINDACI DA PAG. 4 LA S.ANNA E’ SALVA PAG. 43 E' Partito il conto alla rovEscia PEr l'aPErtura dEi sEggi ElEttorali AVANTI C’E’ POSTO SPECIALE ELEZIONI COMUNALI 2011 68 Pagine

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Anno 3 Numero 6 - MAGGIO 2011

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Politica Pomezia

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Anno 3Numero 6MAGGIO 2011

GRATUITO

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IL CONFRONTOTRA SINDACI

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LA S.ANNA E’SALVA

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Editoriale

Siamo arrivati alla fine. Tra pochissimi giorni sivota e, forse, questa atmosfera da incubo saràterminata. Non vedremo più famiglie sfasciarsi

per un voto – basta dare un’occhiata alle liste pervedere quanti fratelli, cugini, zii, nipoti e parenti varisono candidati, spesso in coalizioni diametralmenteopposte – né sentiremo discorsi lunghissimi per con-vincerci a dare la nostra preferenza a Tizio piuttostoche a Caio. Non troveremo più la nostra auto con iparabrezza pieni di volantini, né la cassetta dellaposta colma di “santini”. Finalmente dimagriremo, per-ché a furia di aperitivi, feste e cene elettorali ci siamosicuramente ingrassati (ed è forse l’unico modo perfarlo, visto che per il resto del tempo dovremo tirare lacinghia). Non ci troveremo più ad ogni angolo di stra-

da il politico di turno che ci consegna un gadget o deifogli che puntualmente butteremo appena ci saremoallontanati da lui. Non saremo neanche più costretti asentirci trattare da vecchi amici da chi per 5 anni nonci ha mai calcolato e nemmeno salutato, ma che ades-so sente tanto il bisogno di parlare con noi del nostrofuturo (del nostro? O del suo?). Ma, soprattutto, nonascolteremo più tutte le promesse che in questi giornisi sprecano: tanto, appena verranno eletti, molte diquelle promesse saranno dimenticate, mentre chi nonavrà avuto la fortuna di raggiungere l’agognata meta -la poltrona, di consigliere o di sindaco che sia - potràsempre rinfacciarci la cosa (facendoci pure sentire incolpa) dicendo “Adesso non posso farci più niente. Seinvece mi avessero eletto…”.

Ad elezioni finite diminuirà anche il traffico: metà delcaos nelle strade lo fanno i carri elettorali giorni (lecosiddette “vele” pubblicitarie), quelli che ci mostranofaccioni e faccette, simboli e slogan. Se a Carnevale cifossero tanti carri quanti quelli che vediamo in questoperiodo, Pomezia e Torvaianica diventerebbero sicura-mente più famose di Viareggio. Tra poco terminerà anche lo sport preferito da molti deicandidati, che è quello di gettare fango e veleno sul-l’avversario: sporcare gli altri è sempre più facile chepulire se stessi. Ma forse ci stiamo sbagliando, perchéquesto è un vizio che perdura persino al di fuori delperiodo elettorale, anche se in questi ultimi giorni c’èstata un’esasperazione di questa brutta usanza.Non rischieremo più di imbatterci nel politico di altorango, quello che di solito vediamo in televisione, chedal palco parla come se conoscesse Pomezia come lesue tasche, e magari non solo è la prima volta che lavede, ma si è pure perso per arrivarci.Smetteremo di cercare di capire quanta verità e quan-te bugie ci stanno raccontando, tanto quelle verità equelle bugie le vivremo sulla nostra pelle. Non assisteremo più a cortei che ci fanno pensare cheforse c’è qualcuno famoso, un attore o un cantante,invece si tratta del solito aspirante che si sente giàSindaco ed in quanto tale gira con la “scorta” ed ilcodazzo di fan. Non saremo più stressati con discus-sioni in politichese, non vedremo più tanti sorrisi estrette di mano a comando, non avremo più l’imbaraz-zo della scelta quando dobbiamo uscire, indecisi seandare a vedere il concerto organizzato ad est o ilcabaret offerto ad ovest. Potremo anche girarci tutto ilterritorio, tanto non ci sarà nulla di divertente fino alleprossime elezioni. Ma, appunto, siamo ormai alla finedei giochi, dobbiamo resistere ancora per poco, anchese difficilmente saremo così fortunati da scenderedalla giostra già il 16 Maggio: è quasi certo - ma inpolitica non bisogna mai dare nulla per scontato - chesi andrà al ballottaggio, quindi tutto questo lo subire-mo per altri quindici giorni, magari in forma un po’ridotta. Chi aspira al posto di consigliere deve giocar-si le sue carte adesso, perché dopo potrà fare benpoco e ci sarà un margine davvero minimo tra lo scon-fitto ed il vincitore. Chi invece spera di diventare PrimoCittadino si deve impegnare al massimo adesso e puredopo, se arriva alla disputa a due. Anzi, dopo ancoradi più, perché oltre a convincere “i suoi” dovrà convin-cere pure “quelli degli altri”, dovrà fare accordi visibilied invisibili. Un lavoro sicuramente difficile, che pro-sciugherà tante energie. Speriamo solo che ne lasciqualcuna: quelle necessarie per governare benePomezia nei prossimi 5 (o forse meno) anni.

Maria Corrao.

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A POCHE ORE DAL VOTO, I PIÙ STANCHI SONO…

STRESS DAELEZIONI

il corrieredella cittàNumero 6 Anno 3MAGGIO 2011 - Distribuzione gratuita

via Odessa 41 - 00040 Torvaianica

EDITORE: La Città

DIRETTORE RESPONSABILE:Maria Corrao

E-MAIL:[email protected]@ilcorrieredellacitta.it

IN REDAZIONE:Alessia Ambra Achille, Mauro ValentiniLuca Mugnaioli, Matteo AcitelliAlfredo Corrao, Pietro Conti, Savino TommasiClaudia Sperduti, Michele Lotierzo

PROGETTO GRAFICO E IMPAGINAZIONE:Studio Grafico O.K.

CHIUSURA REDAZIONALE: 08/05/2011

STAMPA: Arti Grafiche

Reg. Trib. di Velletri Settembre 2009N. Reg. 19/09 del 24 Settembre 2009

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Pomezia

Otto candidati per una poltrona: per conoscerlimeglio, abbiamo dato loro otto sedie (poltronenon ne avevamo) e, davanti ad un folto pubblico,

li abbiamo intervistati. Per rispetto della par condicio ledomande sono state le stesse per tutti, quindi è dallerisposte che i cittadini possono capire a chi dare la pro-pria fiducia, calcolando che noi abbiamo chiesto unacosa ed il candidato spesso ne ha capita un’altra. Staràquindi ai lettori comprendere da quello che è stato dettoa chi dare la propria fiducia. Una di queste otto perso-ne sarà quella che guiderà Pomezia per i prossimi annie, nel bene e nel male, influenzerà la nostra vita.Perché le decisioni che prenderà avranno il potere dimigliorare o peggiorare le condizioni del territorio e, diconseguenza, del nostro quotidiano, perché siamo noicittadini che tutti i giorni viviamo i problemi del trafficoo della “buca” per strada, della carenza di servizi socia-li ed assistenziali, dei secchioni ricolmi di spazzatura odella mancanza di punti di aggregazione.In linea di massima i programmi presentati dagli ottocandidati hanno delle basi molto simili, che puntanosulla sicurezza, sul rilancio dell’economia attraverso ilturismo, la rivalutazione dei prodotti locali e la riconver-sione dell’industria in logistica, oltre che sul migliora-mento della viabilità puntando su mezzi di trasportoalternativi. Ma guardando attentamente, ed ascoltando sul sito, lerisposte date alle nostre domande si notano le differen-ze sui metodi che si vorrebbero adottare per ottenere irisultati necessari per migliorare il territorio.Ringraziamo tutti coloro che erano presenti all’incontroche si è tenuto il 6 Maggio presso il Campus degli Studie delle Università di Pomezia e nelle prossime pagineriportiamo quanto emerso dal dibattito.

Maria Corrao

UNA POLTRONAPER OTTO

Politica speciale Elezioni 2011

I CANDIDATI SI SONO CONFRONTATI IN UN INTERESSANTEDIBATTITO APERTO ORGANIZZATO DAL CORRIERE DELLA CITTA’

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CANDIDATO PER LA COALIZIONE DICENTROSINISTRA RAPPRESENTATADA PD, RIFONDAZIONE COMUNISTA,ITALIA DEI VALORI, PARTITOSOCIALISTA ITALIANO E FORZAPOMEZIA.Illustri il suo slogan ed il suo significato“Lo slogan è “Diamo un senso al nostro futuro e non fer-miamo il cambiamento”. Ovvero proseguiamo il lavorofatto in questi 5 anni, che ha consentito di fornire deiservizi primari tutti i quartieri di Pomezia, con una con-tinuità amministrativa che permetta di portare avantitutti quei progetti non ancora ultimati. Non fermiamo ilcambiamento, perché altrimenti si rischia di tornare alpassato, quando si parlava delle opere ma non si rea-lizzavano, perché nel frattempo era cambiata l’ammini-strazione e le idee o si erano persi i finanziamenti.

Continuando il discorso iniziato nel 2006 non si rischiadi bloccare nuovamente la macchina amministrativache ha portato ad importanti risultati in questi ultimianni”. Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“(Vuoi tu prendere Alba Rosa in moglie?) Sì”.E' soddisfatto al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“E’ molto più facile essere soddisfatti quando si ha unalista civica, dove una persona si sceglie i candidati. Poisi tratta di capire se si fa una battaglia per vincere otanto per farla: se si presenta una lista ed un program-ma ai cittadini con la consapevolezza che quel pro-gramma non andrà mai avanti perché la lista non ha laforza di governare, si può dire ai cittadini qualsiasicosa. Per me le cose sono diverse: io sono un uomo dipartito, la mia è una coalizione politica fatta da partiti.Ed i partiti hanno ancora un ruolo molto importante,perché i “battitori liberi” non fanno altro che danni,

come è già successo in passato, con la conseguentemancanza di governabilità. La soddisfazione totalenella vita non c’è mai. Ma so che abbiamo una grandecoalizione, dotata di quella forza necessaria non soloper vincere, ma anche per continuare governare que-sta città, per troppo tempo abbandonata”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“Penso di essere una delle persone più democratiche almondo. I cittadini dovrebbero votare me perché, mirivolgo a Fucci, anch’io sono incensurato, nonostanteabbia fatto il sindaco per 5 anni. Io girerei quindi ladomanda: perché non dovrebbero votarmi? Cosa si èfatto per questa città nel passato? Cosa è stato fattoper Pomezia negli ultimi 30, anzi, 70 anni? Vogliamofare il punto su come l’abbiamo trovata 5 anni fa ecome è ora? Trovo singolare, poi, che a dire che la miasia stata un’amministrazione fallimentare quelle perso-ne che hanno governato con me per anni: ex assessoriche hanno condiviso idee e percorso ora lo rinnegano.Addirittura l’amministrazione viene accusata di fallimen-to da chi è stato mio delegato fino ad un mese fa.Queste sono le cose strane. Quindi io dico ai cittadini diriflettere su questo. Qualunque sarà il loro giudizio io loaccetterò con estrema serenità”.Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“No, non accetterò nessuna alleanza. Credo che questalegge elettorale andrebbe modificata: l’apparentamentoandrebbe definitivamente abolito”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Non so quante amministrazioni hanno iniziato con unacoalizione ed hanno terminato la legislatura con la stes-sa formazione. Io ho iniziato con una squadra di centro-sinistra, nel tempo la maggioranza si è ridotta da 18 a14 persone, ma non ho mai accettato ribaltoni, tant’èvero che un anno fa mi sono anche dimesso, e cosìcontinuerò a fare”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Racchiuderei in un’unica frase tutte e tre le parole:rispetto per gli altri. Ed il rispetto per gli altri secondome è in assoluto la cosa più importante. Ed il rispetto simanifesta nell’ascoltare i problemi, soprattutto dellecategorie più deboli. Quando incontro un cittadino ciparlo, ascolto i suoi problemi, perché è giusto che i cit-tadini possano rapportarsi. E’ chiaro che se siamo quinessuno di noi è un disonesto. Alla base di questadomanda secondo me ci devono essere quindi, oltre alrispetto, l’educazione nei confronti di tutti. Con rispettoed educazione avremo di conseguenza etica, trasparen-za ed onestà”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...“Continuare ad impegnarmi nella risoluzione dei proble-mi di cui mi sono occupato fino ad ora, perché non èvero che stiamo asfaltando le strade solo ora: moltilavori, come la rotonda di Pratica di Mare, sono statifatti 3 o 4 anni fa, anche se qualcuno li prometteva da20 o 30 anni. Continuerei quindi a svolgere questocompito dando particolare attenzione ai servizi primariper la città”.

ENRICODE FUSCO

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CANDIDATO PER LA COALIZIONE DICENTRODESTRA RAPPRESENTATADA UNIONE DI CENTRO, ALLEANZAPER L’ITALIA, FUTURO E LIBERTÀ,CRISTIANO RIFOMISTI, PARTITOSOCIALDEMOCRATICO ITALIANO,CRISTIANO RIFORMISTI, “FORZA DELSUD” E “SPORT E CULTURA”.Illustri il suo slogan ed il suo significato.“Lo slogan è “Ritornare a programmare” è non viverealla giornata così come è accaduto in questi 5 anniappena trascorsi, caratterizzati dalla paralisi totale, chesignifica povertà, indebolimento della gente, difficoltàper le famiglie. Noi vogliamo programmare l’ammini-strazione per dare sviluppo. Programmare il lavoro,dando opportunità alle persone serie che vogliono inve-

stire sul nostro territorio. Programmare per rilanciare ilturismo, ma anche la cultura e le attività produttive, per-ché questo territorio ha delle opportunità notevoli. C’ètanta voglia di fare cose nuove, proprio per non rimane-re paralizzati come nel passato: abbiamo tutte le ener-gie necessarie per dare una svolta a questa città”. Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“Saranno i cittadini a giudicare”.E' soddisfatto al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“Sono soddisfatto e contento di avere circa 180 perso-ne che mi sostengono come coalizione. Poi è il cittadi-no che deve decidere se queste persone sono valide omeno, se da premiare o no. La cosa più bella è dare lapossibilità al cittadino di esprimersi. Noi lo abbiamofatto con questa ampia scelta”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“Mi sono candidare perché voglio vincere ed incidereper questa città. Voglio eliminare quella povertà che in

questi ultimi anni è cresciuta notevolmente e non soloper la crisi economica internazionale, ma anche per latotale mancanza di iniziative concrete da parte dell’am-ministrazione comunale. Quello che vogliamo fare èdare sostegno e credibilità alle aziende esistenti, soste-nere e rafforzare l’occupazione, dando possibilità aquei privati che vogliono investire, perché è inutile par-lare di contributi europei, statali e regionali : ormai l’in-vestimento pubblico non esiste più. Bisogna interagirecon i privati, per tentare quel rilancio che questo territo-rio merita”.Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“Faccio parte del centrodestra, quindi se al ballottaggioandrà un candidato di centrodestra io mi schiererò conlui”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Mi rifaccio alla domanda precedente, dove la miarisposta è stata “interpretata” dagli altri candidati comese io avessi detto di voler fare apparentamenti. Non ècosì: quello che invece deve essere chiaro è che questeelezioni sono una sorta di primarie del centrodestra,dove l’elettore sta scegliendo, tra diversi candidati dellastessa area ideologica, chi lo deve rappresentare. Unavolta che il cittadino avrà deciso, si potrà riunificare ilcentrodestra. Quindi, per quanto mi riguarda, se doves-se andare al ballottaggio un candidato di centrodestraavrà tutto il mio appoggio, in quel momento e succes-sivamente”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Ognuno ha la sua storia, sia personale che come pub-blico amministratore. Nel tempo si è visto chi ha ammi-nistrato con trasparenza, con onestà e con serietà. Cipossono essere stati degli errori: anch’io posso averlicommessi 35 anni fa, anche se credo di no. Ma perquesti sbagli che non credo di aver commesso io hopagato. Inoltre ne rispondo con i cittadini e questosignifica avere coraggio di parlare e confrontarsi conloro. La trasparenza è invece voler amministrare con icittadini, discutendo con loro su quelli che sono i pro-blemi e le soluzioni. Io non ho ombre né scheletri nel-l’armadio, cosa che molti altri, che magari hanno sen-tenze di assoluzione o di innocenza, forse hanno per-ché non sono innocenti moralmente”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...“Conoscere ed analizzare la reale situazione debitoriadel Comune”.

GIORGIOPUGGIONI

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CANDIDATO PER LA COALIZIONE DICENTRODESTRA RAPPRESENTATADAL POPOLO DELLA LIBERTÀ, LADESTRA, NUOVO PSI E DALLA LISTA“LUIGI CELORI SINDACO”.Illustri il suo slogan ed il suo significato.“Noi non abbiamo utilizzato uno slogan perché sonovuoti e non dicono niente. Abbiamo invece voluto sotto-lineare le 3 emergenze del territorio: lavoro, sicurezza,pulizia. Questo i cittadini, soprattutto i più giovani, diPomezia si aspettano. Aspettano un lavoro ed un sinda-co che abbia le capacità per far crescere l’economiadel territorio. C’è poi bisogno di sicurezza, ed il tema èlargamente affrontato nel nostro programma, e di puli-zia, intesa come pulizia in consiglio comunale e fuori,nelle strade e nelle piazze”.Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“Assolutamente si”.

E' soddisfatto al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“Le persone che compongono le quattro liste cheappoggiano la mia candidatura sono tutte meritevolidella mia fiducia ed il mio appoggio. Stanno inoltrefacendo un’ottima campagna elettorale”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“Al di là delle tante belle parole e dell’entusiasmo chepossono dare più di 500 candidati consiglieri ed 8 can-didati sindaco, dobbiamo ricordare dove siamo: ci tro-viamo a Pomezia, una città di 62 mila abitanti, il primopolo industriale del Lazio, con una realtà archeologicaimportante, con un grosso potenziale turistico ed ancheagricolo: una situazione così complessa ha bisogno diessere governata dai partiti, di avere rapporti istituzio-nali seri con gli Enti superiori e di una classe dirigenteall’altezza, che sappia cogliere tutte quelle occasioniche si presentano dall’Europa, dal Governo centrale,dalla Regione e dalla Provincia. Solo così possiamodare una speranza ai nostri giovani. Servono personecapaci, autorevoli, che abbiano esperienza. Le belleparole e l’entusiasmo sono comprensibili e bellissimi,ma non bastano, perché la politica è una cosa seria.

Visitando il CIM (centro igiene mentale, ndr) ho verifi-cato che tra Pomezia ed Ardea ci sono 5800 cartellecliniche, quindi altrettante famiglie con seri problemi;830 case popolari e centinaia di situazioni complicate.Questa è la realtà di Pomezia e non possiamo lasciarlain mano a chicchessia”.Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“Sono anch’io per la riunificazione del centrodestra”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Credo che si stia chiedendo ai cittadini la fiducia nonsolo sul nome del sindaco, che comunque deve assolu-tamente dare garanzie di serietà e di affidabilità, ma subasi ancora più solide. Qui a Pomezia abbiamo visto econtinuiamo a vedere cose assurde, tipo ex candidati asindaco per il centrodestra che adesso si schierano conil centrosinistra, oppure personaggi che fino a qualchegiorno fa erano in maggioranza e che adesso si sonoschierati in una coalizione opposta. C’è chi lo fa conuna motivazione, chi addirittura senza motivazione:ormai siamo abituati a tutto e ci vorrebbe il pallottoliereper contare quanti partiti sono stati cambiati nella suavita politica da ogni singolo candidato che da 30 annisi ripropone a Pomezia. Ma la fiducia si deve chiedereappunto non sui nomi, ma sulla base di un programmaserio e fattibile, che non è solo quello depositato e con-segnato al segretario comunale, che non vede nessuno:noi abbiamo scritto il programma in maniera analitica,suddividendolo per tutti gli argomenti che interessanol’intero territorio, e lo abbiamo distribuito ai cittadini.Quindi la condizione essenziale è che il sindaco cheviene eletto faccia rispettare totalmente il programmache ha presentato: nel mio caso specifico, il program-ma che verrà svolto non potrà essere frutto di personeche non fanno parte della mia coalizione. Semmai,potrà essere appoggiato in consiglio comunale da altriconsiglieri che si riconosceranno nelle proposte da noiavanzate, non con inciuci, ma nel rispetto dei ruoli,quindi non come è successo in questi anni, con DeFusco che passerà alla storia come il sindaco dellaseconda convocazione”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Credo che debba essere una regola di comportamen-to. I cittadini devono avere tutti gli stessi diritti, sia chiè arrivato nel nostro territorio 50 anni fa che chi vive quida poco, ma anche chi verrà domani. M a l’etica, l’one-sta e la trasparenza non si possono proclamare a voce,devono essere esempi di vita. E’ vero che Pomeziaconta 62 mila abitanti, ma è nel contempo relativamen-te piccola, perché ci si conosce tutti e ogni persona puògiudicare ogni singolo candidato per quello che hafatto. Ci sono falliti che cercano un posto in consigliocomunale per arrivare ad ottenere un lavoro, personeche hanno fatto cose disdicevoli nella vita e che ades-so si ripresentano, ma saranno i cittadini a giudicare.Le nostre vite sono trasparenti e gli elettori possono benvedere cosa fare”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...“Riorganizzare il servizio di assistenza sociale, perchéal momento ci sono pochissime risposte per le fasce piùdeboli ed un’amministrazione che si rispetti deve inizia-re ad occuparsi di bambini, anziani e malati. L’altracosa è rivedere l’appalto per la raccolta differenziata,che attualmente non funziona. Bisogna rinegoziare unmetodo diverso”.

LUIGICELORI

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CANDIDATA PER LA COALIZIONE DICENTROSINISTRA RAPPRESENTATADA SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTÀED ECOLOGISTI SOCIETÀ CIVILE.

Illustri il suo slogan ed il suo significato“Lo slogan è “C’è una Pomezia migliore e noi la faremovincere”. Questo nasce dalla nostra convinzione che lastragrande maggioranza dei cittadini di Pomezia, quelliche si alzano per andare a lavorare, abbiano bisogno diun riscatto. La politica spesso si dimentica di questepersone, che danno sviluppo e serenità alla città. Noivogliamo dare loro voce, portando avanti le loro idee echiudendo la forbice delle diseguaglianze, pensando almondo del lavoro in un’ottica diversa, dando risalto siaalla parte industriale che a quella turistica del nostroterritorio. Vogliamo rivolgerci alla città e dire basta alsopruso, ai trasformismi e soprattutto dicendo basta aquei nomi che sono in alcune liste e che non sono degni

di esserci, perché hanno già dimostrato di non fareonore a questa amministrazione”.Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“Con la risposta del Sindaco ho già guadagnato deipunti. Ovviamente sì”.E' soddisfatta al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“Sono soddisfatta, ma soprattutto serena nei loro con-fronti. E’ stata una composizione lunga e difficile, per-ché incontrarsi su un progetto non è una cosa sempli-ce. Il nostro programma è stato costruito con tante per-sone, compresi i candidati: un esercizio lungo ma moltoforte. Spero di trasmettere loro questa serenità. Rifareila stessa strada e la stessa fatica pur di incontrare bellepersone come quelle che ho incontrato in questa avven-tura”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“E’ chiaro che saranno i cittadini a decidere, guai a noise così non fosse. E deve essere una decisione libera,

perché sarebbe gravissimo tentare di coartare una scel-ta. Io ho governato per 3 anni e 2 mesi nel governouscente; poi, visto che penso che la politica si facciaper i cittadini, quando mi sono accorta di stare in unacompagine dove non si ero più adatta a ricoprire il ruoloche mi era stato dato, perché non incidevo sulle coseche non mi piacevano, rischiando di sembrare conni-vente di una situazione che non appariva come io lavedevo. Visto che il palo non l’ho mai voluto fare misono dimessa. Ho preso una posizione politica chiara egli elettori, con il loro voto, potranno confermare questascelta o smentirla. Gli elettori devono essere liberi, cosìnon avremo alibi noi e non li avranno i cittadini. Daparte mia credo di aver lavorato bene nel passato e diaver presentato ora un buon programma”.Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“No, non farò accordi con nessuno”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Questa domanda è strettamente legata a quella prece-dente, perché secondo me sarebbe più corretto diresubito ai cittadini se facciamo o faremo degli apparen-tamenti e non cambiare la composizione della maggio-ranza durante la legislatura. Chi ha risposto no alle alle-anze in caso di ballottaggio vuole dire che è fiero dellacomposizione della sua coalizione e non ha bisogno névoglia di cambiamenti. Ognuno poi dovrà essere coe-rente con quello che ha detto e, in caso si accorga chenon ci sono più i numeri per governare, dovrà prender-ne atto e far ritornare i cittadini alle urne”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Una comunità, per definirsi tale, deve essere messa incondizioni di dialogare, perché prima di decidere biso-gna conoscere, quindi l’amministrazione deve porre lebasi affinché i cittadini possano capire quello che stasuccedendo. Bisogna attuare le riforme di partecipazio-ne che mettano i cittadini in condizione di fare questo.L’etica deve essere il filo conduttore che deve tenereunito il modo di agire degli amministratori pubblici invarie forme, come il rispetto della città che ti hanno affi-dato, di cui non bisogna consumarne le risorse ma pre-servarle per le generazioni future”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...“Capire in quali condizioni economiche si trova ilComune. Affidare interamente agli uffici comunali lagestione di tributi, compreso il pregresso, formando ilpersonale interno. Poi aprire un tavolo permanente diconcertazione tra le parti per quanto riguarda il mondodel lavoro, parti sociali e datori di lavoro, ai quali chie-diamo di rispondere per poter trovare soluzioni allacrisi”.

ALBAROSA

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CANDIDATOPER IL MOVIMENTO 5 STELLE.Illustri il suo slogan ed il suo significato“Lo slogan è “Il nostro alleato è il cittadino”. Vuol direche noi cerchiamo semplicemente le idee dei cittadini,che vogliamo la loro partecipazione alla vita pubblica.Mentre gli altri cercano alleanze con altri partiti peraccaparrarsi più voti ed assicurarsi un “posto in paradi-so”, noi rifiutiamo questo genere di politica. Quello chevogliamo è la politica semplice, fatta di idee, che sirivolge ai cittadini. Questo significa che quello che ciproponiamo è portare avanti le proposte fatte dallagente negli ultimi otto mesi su trasporti , viabilità,ambiente, raccolta differenziata, partecipazione attivaalla vita pubblica e tanto altro. Proposte semplici equindi attuabili”.Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“Il Movimento 5 Stelle merita la fiducia”.

E' soddisfatto al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“Non solo sono contento delle persone della mia lista,ma mi alzo in piedi per abbracciali idealmente, perchésono orgoglioso di loro: cittadini comuni, incensurati,non politici di professione, tutti residenti a Pomezia, dicui conoscono pregi e difetti, e che sanno cosa fare permigliorare questa città”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“Gli elettori dovrebbero scegliere il Movimento 5 Stelleperché abbraccia il principio della partecipazione e rifiu-ta il meccanismo della delega in bianco. Questo signifi-ca che noi siamo disposti a farci giudicare dai cittadininon ogni 5 anni, ma ogni 6 mesi. Noi non bussiamo alleporte per dire “non ti preoccupare, dammi il voto e cipenso io, risolvo tutti i problemi della città”. Qualcunaltro, invece, dice addirittura “vi lascio il mio numero ditelefono, chiamatemi per qualsiasi cosa”. Ma ilMovimento non è così: chi lo sceglie ha voglia di inci-dere nel governo della città, perché riguarda il futuro ditutti. Tante persone, in questi mesi, hanno sentito la

voglia di darci spunti per costruire il nostro programma,che così è basato sull’esperienza della quotidianità.Vogliamo applicare il modello della rete, attraverso laquale ognuno può trasmettere la propria esperienza emetterla a disposizione di tutti”.Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“No, e non daremo nessuna indicazione di voto”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Sul cambio di casacca noi siamo molto chiari, tant’èvero che ogni candidato della nostra lista, qualoravenisse eletto, dovrà firmare delle dimissioni in bianco.Ciò significa che ogni sei mesi dovrà essere fatta dallabase una valutazione di come ha lavorato ogni singoloeletto e decidere se rinnovargli la fiducia. Questo è il rin-novamento della politica, dove il cittadino può control-lare chi viene eletto. Non esistono deleghe in bianco:noi non abbiamo paura di farci valutare ogni sei mesidai cittadini”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Sono termini che abbiamo abbracciato grazie allenostre regole. Per etica abbiamo inteso candidare solocittadini incensurati e che non abbiano processi incorso. Sull’onestà abbiamo voluto riconoscere che lapolitica non è una professione, quindi i nostri rappresen-tanti potranno svolgere al massimo due mandati. La tra-sparenza, e questa amministrazione lo sa perché si ètrovata a ricevere tante nostre proposte, è per noi fon-damentale. Sono anni che chiediamo di trasmettere iconsigli comunali on line, di pubblicare le delibere egliatti e di rendere pubbliche le commissioni, perché è pro-prio nelle commissioni che si fanno i giochi. Vorrei poiaggiungere un altro aggettivo: la coerenza. Questo per-ché c’è chi va in giro a parlare di pulizia della città e poila imbratta di manifesti elettorali. Noi parliamo di puli-zia della città e siamo coerenti, non sporcando e addi-rittura andando a pulirla. Che rispetto può avere unamministratore dei suoi cittadini se non è coerente?”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...“Le priorità ce le hanno indicate i cittadini e parlano diraccolta differenziata porta a porta, di restituire decoroalla città togliendo l’immondizia dalle strade. Poi cihanno chiesto di valorizzare i parchi pubblici ed i giar-dini, perché vogliono degli spazi dove passare il tempolibero”.

FABIO FUCCI

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CANDIDATO PER“ASSOCIAZIONI 4 RIUNITE”.Illustri il suo slogan ed il suo significato.“Non c’è uno slogan, e già questo è indicativo. VotareAssociazioni 4 Riunite significa votare per il cambia-mento, per un modo diverso di amministrare Pomezia.Infatti il punto cardine tra quelli programmatici è la tra-sparenza assoluta sia negli atti amministrativi che inqualsiasi altra azione del Comune. Tutto deve esserevisibile ai cittadini, che devono poter avere una parteci-pazione attiva alla vita amministrativa della città. Non èpiù possibile avere un Comune blindato: gli uffici devo-no essere aperti e pronti a risolvere i problemi che ven-gono esposti dai cittadini. Puntiamo poi sul decorourbano, che non deve essere uno slogan dell’ultimomese, ma una costante dell’intera legislatura”.Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“Assolutamente sì”.

E' soddisfatto al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“Noi abbiamo la lista più bella di tutti, che comprendeGiancarlo Tassile, ricordato come il miglior sindaco diquesta città. Ci sono poi imprenditori, professionisti divarie categorie e tutti insieme abbiamo fatto una squa-dra di alto profilo”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“La lista Associazioni 4 Riunite è la vera novità di que-sta tornata elettorale, perché le altre liste già stannoparlando tra loro per eventuali accordi ed apparenta-menti, come quello già definito tra Celori e Puggioni,che si alleeranno nel caso uno dei due andasse al bal-lottaggio, o come Alba Rosa e De Fusco. Noi invecesiamo trasparenti: siamo per la più totale chiarezza enon faremo apparentamenti con nessun partito e connessun politico. Vogliamo portare un profondo cambia-mento ed un rinnovamento a Pomezia. L’anno scorso,su quattro Comuni andati al voto, due hanno espressola preferenza verso liste civiche, introducendo dellegrandi novità che hanno avuto il giusto rilievo. Noi

siamo una squadra molto forte, formata da persone ingamba che vogliono portare l’ufficio antisprechi nelnostro Comune, dove gli sprechi sono davvero tanti.Vogliamo improntare una gestione efficiente e traspa-rente dei tributi e dare a Pomezia un sistema ammini-strativo valido, che non nasconda le cose”. Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“No, assolutamente”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Noi della lista Associazioni 4 Riunite non ci troveremomai nelle stesse condizioni di chi ha amministrato inquesti 5 anni, come il Sindaco De Fusco che adessochiede il voto ai suoi elettori di centrosinistra presentan-do delle liste che comprendono persone che prima sta-vano nel centrodestra, nel partito di Berlusconi. Noi nonfaremo quindi mescolanze di alcun tipo”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Sull’etica non ci deve dire niente nessuno, visto che lamia lista è l’unica che ha addirittura fatto un convegnosu questo argomento. Credo anzi che sia il nostrocavallo di battaglia. E l’etica è strettamente legata allatrasparenza, che è uno dei nostri punti programmatici.Trasparenza in tutti gli atti amministrativi, nei concorsi,negli appalti, attraverso l’istituzione delle consulte conle associazioni, i comitati di quartiere ed il volontariato,perché è attraverso questo che le idee vengono presedal basso, vengono riportate le esigenze reali dei citta-dini fino al consiglio comunale. E’ questa la partecipa-zione e la trasparenza che bisogna adottare. Per quan-to riguarda l’onestà, tutti coloro che mi hanno conosciu-to attraverso l’associazionismo ed il volontariato sannoche nella nostra lista ci sono solo persone oneste e diun certo livello”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...“Attuare il risanamento delle casse comunali attraversoun ufficio antisprechi ed una task force che possa indi-viduare tutti i modi per reperire ulteriori fondi dagli entisuperiori”.

FRANCESCOCEFALO

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CANDIDATA PER LE LISTE “CITTÀNUOVE” E “MARICETTA TIRRITOSINDACO”Illustri il suo slogan ed il suo significato“Il nostro slogan è “C’è stato un tempo, c’è un tempo eci sarà un tempo: il nostro tempo”. Abbiamo cercato dicomprendere quali sono le radici che ci hanno portatoa questo tempo, ripercorrendolo. Lo abbiamo vissuto enon ci è piaciuto. Abbiamo quindi costruito un progettoche vuole costruire il nostro tempo: si tratta di un pro-gramma che vogliamo condividere con le persone a cuiquello che si sta vivendo adesso non piace e lo voglio-no cambiare. Abbiamo cercato di dare voce ad ideeche possono anche sembrare impopolari, però l’onestàdello spirito e la volontà di raggiungere quello che è ildiritto e la dignità di “essere cittadino” vanno oltre quel-li che sono i preconcetti che possono stare a destra o asinistra”.Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-

tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“Se non lo pensassi non avrei accettato questa candi-datura”.E' soddisfatto al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“Devo dire di no, perché Città Nuove voleva la “partitadella nazionale”: abbiamo persone che vengono da par-titi di destra e di sinistra, ed a tutte abbiamo chiesto ditogliere la maglia di appartenenza per indossarne unasola. Ma a volte gli estremismi personali di base fannosi che la fiducia data venga tradita, anche se con unospirito buono. In tutta franchezza dico che se oggidovessi rivedere la lista la rifarei un po’ più moderata”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“Quando ci si assume l’onere di rappresentare le volon-tà dei cittadini in questa Pomezia, dove le persone sonostanche e vogliono qualcosa di diverso non bastano glislogan, per quanto belli siano. Ma quando si chiede ilvoto bisogna dare la garanzia di mantenere l’onestàintellettuale con la quale questo voto si chiede. Noi

abbiamo avuto la forza di accettare questa garanziamolto scomoda per il centrodestra, perché c’è stata laPresidente della Regione Lazio che l’ha voluta fortemen-te e per quanto ci riguarda la garanzia di mantenere ilprogetto di Pomezia 2016 è data proprio dalla vogliadella Regione Lazio che questo progetto si realizzi”. Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“Lo dirò al ballottaggio”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Parto dal presupposto che la mia speranza sia quellache qualunque schieramento guiderà la città possadare una stabilità nel tempo. Il punto è un altro: rispet-tare la volontà dei cittadini, a partire da questa compe-tizione ad 8. Noi siamo candidati a sindaco, e non aconsigliere comunale. Quindi chi sta semplicementetruffando i cittadini, chiedendo il voto pur sapendo cheal massimo potrà diventare consigliere comunale, èscorretto. Io invece dichiaro da subito che, qualoravenissi eletta sindaco sarà per me un onore ricoprirequesta carica, mentre in caso contrario non accetterò ilruolo da consigliere: l’ho inserito come clausola, perchéè giusto nei confronti di chi ha lavorato sin dall’inizio inmodo chiaro per ottenere quel posto”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Credo che l’etica sia una valigia che deve racchiuderetutti i valori necessari ad un cammino così difficilecome questo. L’onestà deve essere la persona cheporta questa valigia e la trasparenza è il modo in cuiquesta valigia viene portata”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...La candidata non ha risposto in quanto ha dovutolasciare la sala del dibattito prima del tempo.

MARICETTATIRRITO

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CANDIDATO PER IL MOVIMENTOCOMUNALE ITALIANOE “NO AL NUCLEARE”.Illustri il suo slogan ed il suo significato“Il nostro slogan è “No ai partiti, Pomezia torni ai citta-dini”. Il Movimento Comunale Italiano è nato a Pomeziacirca un anno fa proprio perché noi siamo fermamenteconvinti che a livello locale, quando si tratta di decide-re di rifare una strada o come risolvere i problemi di tuttii giorni, non ha senso essere di destra o di sinistra odividerci sulle ideologie. Dobbiamo invece ritrovarci eguardarci negli occhi con serietà ed onestà. Nel nostromovimento ci sono persone di destra, di sinistra e dicentro, proprio perché a livello regionale o nazionaleognuno esprimerà le proprie preferenze, ma a livellolocale siano uniti, tutti animati da una grande passionee da una grande volontà. Sappiamo di essere un” vasodi vetro” in mezzo a “vasi ferro”, ma ci proviamo lostesso, perché il vetro sa tagliare”.

Sta chiedendo la fiducia dei cittadini: guardando indie-tro a tutto il suo percorso politico e di impegno sociale,onestamente, pensa di essersela meritata?“Sì, certamente”.E' soddisfatto al 100% dei candidati presenti nelle sueliste elettorali che l'appoggiano o avrebbe fatto sceltediverse?“Sono soddisfattissimo, perché ho tutti candidati chenon avevano mai avuto ruoli o impegni politici. Sonoquindi soddisfatto delle mie liste, ma anche del fattoche altre persone stiano altrove e non con me”.Perché dovrei votare lei e non uno degli altri 7?“Votare per noi perché parliamo di cose semplici. Nonparliamo di urbanistica: c’è già chi ne parla abbastan-za, con paradossi come i costruttori che lamentano latroppa cementificazione. Noi garantiamo che nessunodi noi entrerà in consiglio comunale disoccupato peruscirne costruttore. Garantiamo che i vostri figli, quan-do faranno un concorso comunale, partiranno dallastessa linea di tutti gli altri, compresi i parenti o gliamici dei consiglieri comunali. Garantiamo di occupar-ci della vita di tutti i giorni, partendo appunto dalle cose

semplici e dalle ricchezze del territorio. Parliamo di turi-smo, perché crediamo che il rilancio economico debbapassare dal turismo e quindi da Torvaianica e daPratica di Mare. Faccio sempre questo esempio: se latomba di Enea fosse stata scoperta in America, ciavrebbero costruito Hollywood intorno. Noi, invece, nonriusciamo nemmeno ad andarci a piedi, perché magarineanche sappiamo dove si trova e perché non c’è lastrada per arrivarci. Un altro punto riguarda proprio lastruttura che ospita l’università: noi crediamo che qui sipotrebbero ospitare gli asili di Pomezia, facendo diven-tare il Campus un centro di eccellenza nazionale per lascuola materna. Al momento l’asilo migliore si trova inEmilia Romagna: noi vorremmo che fosse qui, perchéquesta struttura deve essere a disposizione dei cittadinie non di qualche non meglio identificato consiglierecomunale o di qualche amica o amico degli amici. Si va al ballottaggio: è propenso a nuove e magari ina-spettate alleanze pur di vincere?“No, nessun apparentamento”.Qualora vincesse le elezioni, sarebbe disposto a rimet-tere il suo mandato se questo non corrispondesse più alvolere dei cittadini? Ovvero: pur di andare avanti cam-bierebbe la formazione che l'ha eletta oppure sarebbecoerente con la scelta fatta da chi ha votato “quella”coalizione?“Anche se una maggioranza può essere integrata oallargata, la garanzia che questo non succeda deveessere data da chi presenta inizialmente quella maggio-ranza, che deve essere coerente con le scelte iniziali.Per me non ci possono essere maggioranze diverse daquella che è stata eletta”.Etica, onestà e trasparenza nei confronti dei cittadini:cosa significa per lei questo?“Sono tre parole importanti, ma che dovrebbero esserenormali nella vita di tutti i giorni, perché dovrebbe esse-re normale comportarsi con onestà e trasparenza, nonavere nulla da nascondere, niente da rimpiangere e,soprattutto, nessun rimorso. Credo quindi che, al di làdell’amministrazione, quello che conta nella scelta di unsindaco e quindi di una guida per una città, sia propriovedere come le persone si comportano nella vita di tuttii giorni, cosa hanno fatto, cosa hanno costruito. L’eticaper un Primo Cittadino dovrebbe essere il carburanteche muove tutto, sulla quale si devono basare le idee.La trasparenza è una cosa bella, ma che va integrata eripresa. Non solo gli atti on line, ma anche i consiglicomunali, che dovrebbero essere ripresi e trasmessi permostrare ai cittadini quello che si fa”.Il suo primo atto da Sindaco sarebbe...“L’obbligo della presentazione della dichiarazione deiredditi degli ultimi 3 anni per chi è stato eletto ed il testantidroga per tutti gli amministratori”.

MASSIMOCICCOLINI

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Politica Pomezia

Romanino Errico, del PDL, può definirsi espertodella politica pometina: non solo perché è statoconsigliere sia in maggioranza che all'opposizio-

ne, ma soprattutto per quante ne sono successe inquesti ultimi 5 anni. Ma qual è il bilancio di quest'ulti-ma esperienza? “Sono stati 5 anni duri, durante i qualiper ottenere qualcosa ho dovuto lottare con le unghiee con denti: quello che era un semplice diritto dei cit-tadini, come far chiudere una buca o illuminare unastrada, che riportavo agli organi competenti, diventa-va un'impresa ardua che solo grazie alla collaborazio-ne dei singoli impiegati o dirigenti – nello specifico del

dott. Curci, dei Lavori Pubblici – si poteva concluderepositivamente. Perché se si aspettava l'interventodella politica...”.Cosa sarebbe successo?“Avrei trovato il solito muro di gomma”.Lei parla di politica al negativo. Effettivamente in que-sti 5 anni abbiamo visto un'opposizione frastagliata,litigiosa ed inconcludente, che non è mai riuscita adapprofittare delle debolezze dalla maggioranza.“Secondo me per poter lavorare bene non si deve pen-sare alla politica in modo astratto, perché poi questoatteggiamento si concretizza con il personalismo.Bisogna pensare da cittadini e mirare alle soluzionipratiche. Per quanto riguarda l'anomalia di questaopposizione, bisogna dire che le numerose spaccatu-re sono partite già al momento del ballottaggio del2006. Quando il coordinamento provinciale, nella per-sona di Peppino Proietti, decise senza possibilità didiscussione che il capogruppo di AN, a cui appartene-vo, sarebbe stato Giorgio Puggioni, ho provato a con-testare questa scelta, ma non c'è stato modo di farenulla. Le decisioni dei “colletti bianchi” si subiscono ebasta. E' questo il lato che non condivido nella politi-ca, che secondo me dovrebbe essere soprattutto dia-logo. La stessa cosa è successa quando è stato deci-so il candidato sindaco per il PDL”.Anche in questa occasione lei era contrario e nessuno

ha ascoltato la sua voce...“Infatti, ho duramente contestato la scelta di Celorima, restando fedele al partito, alla fine l'ho accettatae la porterò aventi fino all'ultimo, senza tradire, por-tando a lui ogni voto possibile. Resto però del parereche il metodo impositivo andrebbe modificato”. Come le sembra questa campagna elettorale?“Velenosa e peggiore delle altre: una corsa freneticaall'ultimo voto, con famiglie divise perché al loro inter-no ci sono più candidati appartenenti a diversi schie-ramenti. Un gioco fatto ad arte da qualcuno proprioper spaccare i voti e non consentire determinati risul-tati. C'è poi chi è stato messo in lista solo per riempi-re dei buchi vuoti e che non prenderà neanche il pro-prio voto. Senza contare quelli che hanno un atteggia-mento praticamente da mafioso...”.Potrà mai cambiare la politica a Pomezia?“Finché si presenteranno e governeranno sempre lestesse persone, no”.Ma se le votano, come si potrebbe evitare che sieda-no sempre negli scranni comunali?“Non riuscendo a capire la psicologia di alcuni eletto-ri, forse il consiglio sarebbe da dare direttamente adalcuni candidati: ad una certa età è meglio fare inonni che restare in politica a fare danni”.

Alfredo Corrao

CAMPAGNA AL VELENOROMANO ERRICO CONTRO LA POLITICA SCORRETTA

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Politica ardea

Manca un anno all’appuntamento elettorale peril dopo Eufemi, ma già si scaldano i motori esi affilano le armi degli sfidanti potenziali, pre-

sunti, pretestuosi, strumentali e chi più ne ha più nemetta!La partenza delle ostilità partitiche e personali, quindi,comincia con un fortissimo anticipo e appare già pro-fondamente guerreggiata e, soprattutto, in un climadove regna sovrano un grande caos, particolarmentenella maggioranza del “bulgaro” Carletto.Cosicché la situazione politica non solo è in una fasedi stallo (come sempre in un periodo pre-elettorale,sebbene molto lungo) ma presenta aspetti di assolu-ta originalità e sarebbe da sbellicarsi dal ridere se nonavesse pesanti contraccolpi negativi sulla comunitàrutula.Dell’opposizione, comunque la si giudichi, sappiamomolto già da tempo: dagli otto consiglierei inizialisiamo passati ben presto a due, forse uno. E sappia-mo che fare opposizione da cantori isolati non è cosafacile, anzi probabilmente è impossibile. Ma il bello èche oggi il nostro primo cittadino se la deve sbrigarecon ben tre maggioranze. Sì, proprio così: tre maggio-ranze!Ma non è tutto, solo poco tempo fa ha conosciutoanche un tentativo, andato a vuoto, di un “ribaltone”sempre peculiare, poiché interno. E da quelle cenerisono nate le tre primizie rutule di cui prima.Un quadro disarmante? Surreale? Il lettore scelga apiacere!Sta di fatto che ormai si fronteggia giornalmente latriarcale maggioranza e di conseguenza quel già poco

e male che faceva l’amministrazione Eufemi ora èassolutamente ridotto a ben poca cosa, anzi, diciamopure a nulla.L’estate è alle porte e nessuno si preoccupa minima-mente di affrontare i problemi di sempre che il forteafflusso turistico provoca su un tessuto urbano e civi-le quanto mai sfilacciato.Cosa importa ai vari “consigliori” che da una vitasono dediti alla malasorte di Ardea?Nulla! A costoro interessa soltanto continuare a colti-vare un becero clientelismo, al fine di poter continua-re a essere eletti e trovarsi presenti al tavolo delle pre-bende con sempre maggiore appetito e voracità.Cosicché nei due campi del governo e dell’opposizio-ne quali sono gli argomenti importanti dell’ordine delgiorno rutulo? Eccoli snocciolati, cominciando dalcentrosinistra: 1) stavolta avrà più candidati sinda-ci?; 2) succederà come l’ultima volta che pezziimportanti votarono sottobanco per la destra facendoperdere Giordani a beneficio di Eufemi?; 3) gli artefi-ci della “vendita” dell’anima politica alla destra in que-st’occasione dove andranno?; 4) chi la spunterà, uncandidato sindaco del PD o di un altro partito ambi-zioso ma senza avere pari numeri elettorali? A destra è anche peggio, ugualmente già circolano inomi, nel mentre i coltelli sono ancora più lunghi eaffilati e come anticipato, la guerra per “bande”, nonpartitiche, ma personalistiche, non esclude colpi bassidi nessun genere. Sconcerta, però, che nessuno, nétra i possibili candidati consiglieri, né tra i papabilicandidati sindaci di entrambi gli schieramenti, ci siataluno che si sogni di porsi una semplice ma premi-

nente domanda: “…ma io cosa sono in grado di fareper questo Comune? Ho sufficiente esperienza, prepa-razione, capacità di leadership per affrontare unasituazione gravosa che richiede interventi radicali euna totale inversione di rotta nella gestione ammini-strativa se non si vogliono perdere tutti i treni dello svi-luppo e dell’ammodernamento del paese?”.Insomma la domanda non se la pone nessuno e la“gatta” da pelare per Ardea è davvero bella grossa edifficile, con esiti veramente imprevedibili.Ad oggi possiamo dire che per il centrosinistra (oquello che ne rimarrà?) tocca principalmente aSarrecchia sfogliare la margherita della candidatura asindaco, mentre per il centrodestra non v’è che l’imba-razzo della scelta: andiamo da Massimiliano Giordania Bardi e a Di Fiori, ma siamo certi che anche altripersonaggi come il mitico Cimadon o il presidente“sparviero” Policarpo vorranno certamente dire laloro. E poi abbiamo il versante dei transfughi, alcuniimpresentabili se staranno per fortuna a casa, mentreper altri la situazione è molto ingarbugliata: non pare,ad esempio, che a destra abbiano particolare ascolto,ed i vari Magliacca e Petrella, a giudicare dalle dichia-razioni sentite dentro nel centrosinistra e soprattuttonel PD, non dovrebbero trovare asilo partitico. Dunqueè pensabile che si acconceranno a mettere in campouna lista civica, oppure rischieranno di rimanereesclusi, trovandosi ora in maniera transeunte nel Fli,un partito del quale non si conosce l’effettiva capaci-tà aggregativa. Il quadro, dunque, è quello di un’assoluta confusioneche durerà per alcuni mesi e non avrà certezze se nonuna: Eufemi non potrà fare più nulla per il paese eforse sarebbe addirittura meglio ipotizzare una gestio-ne commissariale, anche per mantenere il non invidia-bile primato che le consiliature ad Ardea non finisco-no mai nei tempi regolari.Molto probabilmente anche quel poco possibile digoverno per la comunità, un buon commissario digoverno potrebbe garantirlo, e poi con l’inizio dell’an-no tutti al “pronti via, si vota!”.Insomma: si salvi chi può! I prossimi mesi saranno ric-chi di caos e guerre senza quartieri ed esclusioni dicolpi. Michele Lotierzo

LA POLITICADEL CAOSAD UN ANNO DALLE ELEZIONI AMMINISTRATIVESI SCALDANO I MOTORI E PARTONO LE OSTILITA’

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Pomezia news

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E CONSIGLIO NON FUArdea come Pomezia: i consiglieri della maggio-

ranza fanno mancare il numero legale e non sivotano punti importanti per la città. Il 29 aprile,

vista la mancanza del numero legale, il presidente harinviato a data da destinarsi il più turbolento dei con-sigli della seconda era Eufemi. A fare la parte dalleone Petrella e Magliacca, collocati all’opposizionedopo che i rappresenti del PDL, dell’UDC e della listaEufemi li hanno cacciati dalla maggioranza, togliendol’assessore di riferimento. I componenti del FLI hannoesordito con delle interrogazioni, prendendo spuntoda alcuni articoli apparsi sui giornali on line. Unariguardava la segnalazione pubblicizzata dall’I.D.V. suuna presunta difformità alla concessione edilizia rila-sciata ad una nota società di costruzione locale, il cuiprogettista e direttore dei lavori è un consigliere dimaggioranza. L’altra la disfunzione nell’ufficio condo-no per la mancanza di cancelleria segnalata dalla “LaDestra”. Prima dello scioglimento della seduta sonostati ritirati due punti dell’OdG: “Approvazione delregolamento del distretto Socio-Sanitario RM/H34 sul-l’affidamento familiare”, che ha visto contrario alladecisione del ritiro del punto lo stesso Sindaco ed i

componenti dell’opposizione. Deciso il commento diEufemi. “Capisco che il punto non è passato in com-missione, ma si tratta del bene dei bambini e se siamotutti d’accordo possiamo votarlo”. Ma la sua voce èrimasta inascoltata… L’altro punto è il “Piano particel-lare per costruzione condotta acque chiare di viaNuoro”. Un ritiro che ritarderà la realizzazione dellacondotta che convoglia le acque piovane nel pubblicofosso su Nuoro e via Pompei. Nonostante la tantasbandierata unità, nei fatti si è dimostrato che non c’èaccordo proprio sulle questioni importanti. Il ritiro dipunti messi all’Ordine del Giorno a causa del manca-to svolgimento delle commissioni consiliari, poi,lascia perplessi, soprattutto dopo aver ascoltato l’in-tervento del consigliere Luca Di Fiori, il quale ha ricor-dato che le commissioni consiliari non vengono svolteperché a mancare sono proprio i consiglieri di maggio-ranza. Di Fiori è entrato nello specifico, dicendo che lacommissione urbanistica è andata sistematicamentedeserta. Altro affondo lo ha dato al capogruppo delPDL, Massimiliano Giordani, accusandolo di convoca-re riunioni di maggioranza senza prima aver convoca-to quella dei consiglieri del PDL. “Qui – ha concluso Di

Fiori – si sta gettando al vento quattro anni di durolavoro”. Del resto lo stesso sindaco Eufemi aveva fattocapire che il comportamento della sua maggioranzasembrava abbastanza puerile e pretestuoso. Si trattaquindi di un’altra dimostrazione dell’esistenza di unamaggioranza spaccata: bastava osservare la presen-za tra i banchi dell’opposizione – con un comporta-mento e con discorsi da consigliere di opposizione –dello stesso Gino Marcoccia, che si è trovato sempred’accordo con i consiglieri del FLI e del PD. Insommaqualcosa non funziona, se il presidente del consiglioviene costretto a ritirare punti dell’OdG che lui stessoaveva richiesto, facendo così sembrare l’opposizioneunita e la maggioranza non solo frastagliata, ma cherischia di apparire agli occhi dei cittadini incapace dipresentare come futuro sostituto di Eufemi un consi-gliere del PDL scelto tra i consiglieri attuali. Forse sista facendo il gioco dell’ex vicesindaco Renzo Morini,sponsorizzato da Sperandio e dall’assessore RobertoCatozzi, favorendone la volata a candidato prescelto.Un’operazione che porterebbe ad una frammentazioneemorragica del PDL simile a quella di Pomezia. E pen-sare che si dice che l’esperienza insegna…

AD ARDEA COME A POMEZIA LA “MODA” DEL MANCATO NUMERO LEGALE

Politica ardea

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speciale Elezioni

TUTTE LE LISTE ED I CANDIDATI

Mirarchi AnnaOleandri AndreaGiugno AntonellaOliva GiovanniBagatti MonicaGasbarri OlivaTiberini MarinaGiuliani Franco

Pozzolini EmanuelaAngelone RobertoLibrizzi Grazia

Notariello DanieleRanieri AlessandraVaccargiu GiadaZuccari Raquel

Prezioso CarmelaTewfik Naguan

Romanati OrestinoImpellizzeri DaniloMacellari Angelo

ENRICO DE FUSCO

Antonini RenzoApitnei Maria Diana

Attenni FabioBarbieri Antonio

Battistelli MaurizioBello Attilio

Capodimonti CorradoCastaldo AnnaCelani Silvia

D’Alessandri FiorenzoDe Dominicis Francesca

Flore AntonioFranceschetti Marcello

Gallucci GiovanniGarzoli StefanoMartini Fabio

Menegoni DeboraMesturini MarcoMirimich FabioMorgante GloriaSbaraglia MaruzioTripaldella Silvana

Ventriglia Massimilianoa

Adduci StellaBarone NicolòBruni Federico

Conficoni GiordanoD’Angelo Laura

De Lorenzi FabrizioDelli Colli MarziaDi Mambro Glauco

Dimasi PaoloFaeti Andrea

Iammarone CinziaKappler Gianclaudio

Lupo LuigiMarinelli RobertoMartinengo Gianni

Martelli LucioParma Roberta Laura Maria

Patrissi DonatoPucci MicheleRicciardi Sergio

Santini Muratori LucaValentino FedericoVecchio Lorenzo

Zagaria Mariagrazia

Abissi FilippoAntonelli SimoneBarabba LorenzoCarinci BrunoCarosi Daniela

Cavasso GiovanniCimadon GiuseppeConti Maria TeresaFrassineti LoretoGolemi StefanoMartinelli Daniele

Pansè PaoloPuggioni Cristiano

Ruffini PaoloSchiumarini OmeroSorrentino MonicaValentini WalterValle Valter

Bacchilega PierfrancescoBartolini BiancaBernesco Giorgia

Boscherini ArmandoBravaccini Rizieri

Busti SergioCampoli FedericoD’Agapiti FrancoDi Giulio Enio

Di Melchiorre MaurizioFilippone Egidio

Fioretti AlessandroMorico NoemiPaolini Dario

Radice Panaria EmilioRobotti RobertoSpagnoli LucaTedoldi SimonaToce Pietro

Zanni Giuseppe

Armenia ClaudioCaprasecca GianlucaCarbonara ClaudiaCavani Andrea

De Marco FrancescoDi Fazio EnricoFalvelli Pino

Fiorentino LucianoGiuliano Alberto Mario

Ischiboni SimoneMaino WilliamManzi Stefano

Marcello GaetanoMassaccesi BrunoNeocliti Raffaella

Oberlechner ClaudioRibelli FabrizioSaddemi Carlo

Scaglione AlfredoSemorile MarinaTurci OrnellaTusa Caterina

Tuzzolo CataldoVisani Enrica

MARICETTA TIRRITO

Perfetto VincenzaBarbaresi LucaCaridi CarmelaCortez Dora

Gaudino StefaniaGiampa Stefano

Giangregorio SergioGiudice Maria Teresa

Giugliano AnnaGislao Demis

Maddaloni MicheleMassaro GiuseppeMoresco Fiammetta

Morini FabioMura Aldo

Peverini ManuelaRovitto FeliceSalvioli Silvia

Di Biase FaustoChisari AntoniettaPalazzo PatriziaGatti Angelo

Cottefoglie DanielaParente Lucia

Fedrizzi RosannaMolitierno GiuseppeCasarano Aniello

Bragaglione FlorianaScotti GiuseppinaDattilo AlessandroDi Martino Giuseppe

Adinolfi ErminiaColangione Generoso

De Angelis MassimilianoMorra GaetanoDattilo SalvatoreChiari Mario

Molitierno Francesco

LUIGI CELORI

Altese giuseppeBattaglia salvatore

Bello faustoCarluccio robertoCatozzi DanieleCava Alberto

De Baggis GiovanniDi Carlo Alfio Domenico

Formichella DiegoLelio AndreaMileo Rocco

Piraino EduardoRaco Giuseppina

Re Guglielmo detto MimmoResta VincenzoScalia SalvatoreTelese Terme

Trusiani Simona MichienziUzzi Gerardo

Di Pietro Maria GabriellaSantoni Stefano

D'Atri Angela FrancescaSalustri Valerio

Colicchia Stefano

Armocida MarcelloBelardi ElvezioBellocchi WalterBuonanno MarioDonati ClaudioFabbrizzi Andrea

Franceschetti MariaGiovancroce Silvana

Massari GiorgiaMaura Giovan Battista

detto NanniMelilli FrancoPadovan Fabio

Petritoli Giovanni AurelioPiro GiovanniRocchi Roberto

Romagnuolo Antonio detto RomaRomano CosimoRossi FiorellaRuiu Daniele

Sepe FrancescoSeveri Patrizia

Spano FrancescoVettraino RobertoZappavigna Guido

Errico Romano dettoRomanino

Angellotto Pietro detto ComandanteAntonielli AlbertaBarillà ClaudiaBattaglia AngeloBernardi Tarcisio

Galasso Gian FrancoGiovannelli Paolo

Libertino Filippo ClaudioLombardi Romano

Mascioli Ivan GiuseppeMilitello FrancoMinelli Roberta

Monaco GiuseppinaPagliuso SaverioParis Luciano

Piselli RaimondoPoccia AdrianaRinaldi Mario

Serafini RodolfoStellacci GrazianoVulpiani Corrado

Salfi PietroDe luca Marco

Impiccini RosannaMartinoli Massimo

Anwar Kanwal AlvinaBonessio FerdinandoCastriciano MariaCeccarini MatteoCeotto AnnaritaChiantera PaoloDi Girolamo LuigiGabriele RobertoGiovini Alessandro

Giusti AntonioLattanzi Rita

Libralato GiorgioLienhard Susanne K.Nazzaro Daniela

Pala AureliaRosadoni Dianella

ALBA ROSA

Borgo Caratti MarioBaieri RobertoBartoletti IvanBensi Dario

Carradori AdrianaCassano Morena

Catalani Antonio MaurizioCeccarelli GiuseppeChieppa TizianaDel Grande Maria

Della Volpe GianlucaDi Lisa G. Antonio

Felletti BrunaGiacchetti GiancarloGiacomelli Alessandro

Giustiniani RitaKoene GiovanniManieri Anna

Massimi DomenicoOliva Immacolata

Riccobono GiovannellaTrappolini Stefano

Trombettoni FedericoVennettilli Fabio

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speciale Elezioni

TUTTE LE LISTE ED I CANDIDATI

3535353527

Caponetti ClaudioBarci GiuseppeBlancodini DarioBusti Roberto

Cardillo RobertoCivita FrancescoD’avino Angelo

Fedele Filippo WalterFerraro Giorgio

Frisicaro Calogero detto “Rino”Introcaso Antonio

Mauro Vincenzo GennaroMoscatiello MarcelloMugnaini GianniPaloni Sandro

Panaccione AntonioPellegrini ChiaraPierotti Arnaldo

Ruggiero DomenicoRusso Maria Rotonda

Salciccia AndreaSantoroMatteo

Valmaggi AlessioZibellini Gianni

GIORGIO PUGGIONI

Morganti Stanislao detto StaniD’Onofrio MassimoAngelini Mario detto

MariuccioTomaino GiuseppeBimbi Marcello

Caporaso MarcelloCappellano Nunziata Maria

Cherubini RobertoDi Mauro Pietro

Di Todaro ArmandoFontana MariagraziaGerbino AntonellaIacuitti StefaniaPisu MariapiaPriori FabianoRagni Roberta

Saponangelo AlessiaSblendorio Anna Rosaria

Muzi MorenaLococo Ignazio Antonio

Giampiero MuziVittorio TovalieriAndrea Seri

Cristian PiredduGiuseppe TedescoMaurizio BustiFilippo FagioloAngelo LibelloRoberto PucciRoberta Virzi

Andrea TavaroneEnrico CimadonAlessio Zara

Tiziana MaccaroneLuca PetterutiEliseo Frattaroli

Francesco Celeste BosuAugusto Segoloni

Mecca LeonardoFerraro MichelinaBisesti Mauro

Dari AlessandraColia Vittorio

Luciani EmanulelaCucchi Silvio

Stefanutti RobertoVece Mario

Cocilovo GianlucaVersari AntonioTassone AndreaMuratori IvanoMartinelli NikoRuocco MicheleMagrin VincenzoGentili Mauro

Novaldi ManoloFaggiano EnricoTondi Marco

Giannaula TommasoGruosso LucianoPicciotto Edoardo

Luciani Massimiliano

Savastano GiampieroPalladino MarioAluigi Andrea

Bonamore MassimilianoBucci Roberto

Buonanno GiulioCaldara UmbertoCencini AlessandroCeraldi ErasmoCioccari Carlo

De Prosperis LucianoNatalucci Massimiliano

Odino DanielePantani MaurizioPizziconi Solange

Prato MarcoRielli Alessandro

Ligi Arduino

Autiero PasqualeRaimondo Speranza

Rosati Lorena Detta LoryBergamo Andrea

Formisano RaffaelePiscitelli FrancescoCicchinelli AlfredoMasone FrancescoLattaro LorettaTonlorenzi MarioDella Porta Luca

Degli Uberti RobertaRosati AmericoLudovico Piozzi

Mannarino MichelePerego Stefania Pasqualina

Stefano CasaniMorra PasqualeCruber Giovanni

Mambelli RobertoAbblasio luciano detto

Roxi BarAvvisati Giancarlo MariaBrannetti Luciana in Nardi

Carta AntonioCautero L uisaColasanti Luigi

Coppola AlessandroD’Agnelli FrancoD’amico Caterina

De Cristofaro VincenzoDe Santis Daniele

Guzzardi Rosalia Mariadetta LetiziaIorizzo Franco

Macori VenerandaMalagisi AngeloMorini Massimo

Pieramici RosannaRegalbuto Salvatore

Savioli VittorioSenzani SilvanoSpada Giovanni

Tassone FrancescoVizir Varvara

Furgani Egidio detto EttoreBoeri Sergio

Di Francesco MarcoFoco Stefania

Gencarelli MassimilianoIzzo Giuseppe

La Trofa Filomena detta MilenaLastella AngelaLeste Paola

Norcini LucianaPallotta Marco

Piroddi ValentinaScalzo Adelina detta Lilli

Scirocco SergioSerrao FrancescoSolimando LauraSoro Monica

Trinchero AndreaTrinchero Mirko

Di Iorio Antonio detto Antonello

Barbieri ClaudioBarbieri FrancescoBuccini RobertoCerri FedericaD’Alterio MarioDi Nino StefanoGreco Simone

Iacobone CristinaIzzo Salvatore

Luongo GiuseppeMercanti Renzo

Minicucci TeodoricoMonni Francesca Romana

Morgantini PatriziaNisi Anna MariaPaggetti VeronicaPanicucci SusannaPetriachi Gianfranco

Pozzi StefanoRaspa GiuseppeRuo Giovanni

Sbizzera LorenzoSignorelli Gennaro

Vitiello Dario

FABIO FUCCI

Tassile GiancarloAgostini DavideAmraoui FatihaBello RobertoBruno Rosalba

Ceccarini FedericaDamato NadiaDe lucia Alberto

Di Antonio DonatellaDi Domenico Achille

Ferraro LucaGaetano IlariaGoffredo LucaHorne Elaine

Marchetti ClaudioMignanelli RosaPascucci AgeoPerla ChristianPezzilli BarbaraPolidori GabrieleRofena Laura

Santucci RaffaeleTonelli Cinzia

Zarbo Salvatore

FRANCESCO CEFALO

Aceto BarbaraArcobaleni Davide

Barzanti EnzoCampo Mario

Campo SerafinoCapizzano EnzoCiccolini LorenzoCoccia AngelaConte Maria

Copcea CosticaDecini PatriziaElia Carmine

Esposito Maria RosariaFagnocchi GiulioGessa Marino

Giovannelli MichelaGiuliani GiorgioLai Barbara

Martucci GiovanniPopa LorenzoProta Gianluca

Santamaria EmanuelleSassi Luciano

Valloreo Massimiliano

MASSIMO CICCOLINI

Di francesco DarioPasqualucci Ottavio

Mercuri MauroGiuseppe RomanoRoberto GentiliAttilio PigianelliMarco PiromalliGiancarlo CiottiPatrizia Marocchi

Gaia AvarelliNoemi di Francesco

Laura FioriRita Guerra

Paola SantoroValeria Di Carlo

Rosanna MenadeoBassotti PaolaTula Pietrina

Carmela OmeroBenita Milan

Battista Maria RosariaCarladami AnnaritaMauro Chialastri

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OLTRE 500 CANDIDATI! MAI COME IN QUESTA TORNATA ELETTORALECOSI’ TANTI ASPIRANTI ALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE

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Politica Pomezia

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COME SI VOTA?Il 15 ed il 16 Maggio i cittadini sono chiamati per

eleggere il nuovo Sindaco di Pomezia ed i 24 con-siglieri comunali che amministreranno la città per i

prossimi 5 anni. I seggi elettorali saranno aperti dome-nica 15 Maggio dalle 08:00 alle 22:00 e lunedì 16Maggio dalle 07:00 alle 15:00. Sulla scheda sarannogià riportati i nominativi dei candidati alla carica diSindaco e, a fianco di ciascuno, il simbolo o i simbo-li delle liste che lo appoggiano.

Il cittadino può esprimere il proprio voto in tre modi diversi:

1. tracciando un segno solo sul simbolo di una lista,assegnando in tal modo la propria preferenza alla listacontrassegnata e al candidato Sindaco da quest'ulti-ma appoggiato;

2. tracciando un segno sul simbolo di una lista, even-tualmente indicando anche la preferenza per uno deicandidati alla carica di Consigliere appartenenti allastessa lista, e tracciando contestualmente un segnosul nome di un candidato Sindaco non collegato allalista votata: così facendo si ottiene il cosiddetto "votodisgiunto";

3. tracciando un segno solo sul nome del Sindaco,votando così solo per il candidato Sindaco e non perla lista o le liste a quest'ultimo collegate.Nei Comuni con più di 15.000 ab. è eletto Sindaco alprimo turno il candidato che ottiene la maggioranzaassoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno).

Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tor-nerà a votare la seconda domenica successiva (il 29Maggio) per scegliere tra i due candidati che al primoturno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballot-

taggio).In caso di parità di voti al primo turno, verrà ammes-so al ballottaggio il candidato alla lista più votata(maggiore cifra elettorale) e, in caso di ulteriore pari-tà, verrà ammesso il più anziano di età (gli stessi cri-teri saranno usati in caso di parità nel ballottaggio).Al secondo turno viene eletto Sindaco il candidato cheottiene il maggior numero di voti.Per stabilire la composizione del Consiglio si tieneconto dei risultati elettorali del primo turno e deglieventuali ulteriori collegamenti nel secondo. In prati-ca, se la lista o l'insieme delle liste collegate al candi-dato eletto Sindaco nel primo o nel secondo turno nonhanno conseguito almeno il 60% dei seggi ma hannoottenuto nel primo turno almeno il 40% dei voti, otter-ranno automaticamente il 60% dei seggi.I seggi restanti saranno divisi tra le altre liste propor-zionalmente alle preferenze ottenute.

ORMAI SIAMO CHIAMATI ALLE URNE PRATICAMENTE OGNI ANNO, MA NON SEMPRE LE PROCEDURE DI VOTO SONO CHIARE PER TUTTI. ECCO QUINDI UN PICCOLO VADEMECUM

speciale Elezioni

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sanità

Pomezia news

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PROGETTO ANCHISESI TENTA DI NUOVOCi sono le elezioni, ed i medici di Pomezia cerca-

no di “approfittarne” per rispolverare quanto giàproposto - ed approvato – in passato. Con un

tempismo assoluto, visti i problemi che ciclicamente siregistrano alla Clinica S.Anna, unica struttura sanita-ria per circa 110 mila residenti tra Pomezia ed Ardea,i medici generici cercano soluzioni alternative chegarantiscano il diritto alla salute ed alle cure per tuttii cittadini. “La medicina generale – ha dichiarato ildott. Piero Eleuteri – è oggi organizzata in modo taleda poter erogare un livello di cure minime, ossia leprestazioni minime che il paziente deve ricevere. Sirende quindi necessario passare ad un’organizzazioneche consenta l’erogazione di cure standard, che corri-spondono alle prestazioni ottimali per ogni persona”.Già un anno fa il dott. Eleuteri aveva proposto il“Progetto Anchise”, ossia una rete ambulatoriale fun-zionante 24 ore su 24 per 7 giorni su 7, che avrebbeevitato il ricorso al Pronto Soccorso per tutti i casiclassificati come codici bianchi o verdi, alleggerendoil lavoro dei medici della Clinica S.Anna. Il Protocollod’Intesa firmato tra il Comune di Pomezia e laCooperativa “Medici del Litorale – Enea Medica” erastato già approvato e finanziato dalla Regione Lazio,ma poi l’iniziativa non è riuscita a decollare. Perché?“Non ne ho idea. Si era ormai arrivati alla fase conclu-siva, con l’amministrazione comunale che avevaindetto un bando per trovare una struttura idonea perospitare l’iniziativa, ma poi si è fermato tutto. Dove, sein Regione o al Comune, non lo so”, ha dichiaratoEleuteri. Del progetto nella sua interezza e delle diffi-coltà che i medici incontrano ogni giorno a causa deitagli alla sanità si è parlato il 29 Aprile nel corso di unconvegno-tavola rotonda, aperto ai cittadini ed alleIstituzioni organizzato dalla FIMMG Roma, insieme alComune di Pomezia. “Le proposte della medicinagenerale – ha proseguito il dott. Eleuteri – sono molte:un esempio innovativo sarebbe l’UCP, delle sedi uni-che periferiche e di quartiere. Occorre poi, a frontedella crescita del carico burocratico – certificati dimalattia, esenzioni per reddito, fascicolo sanitarioelettronico, far crescere l’informatizzazione. E’ infattidiventato essenziale sviluppare una rete di sistemiinformativi che colleghi il territorio all’ospedale ed atutte le altre realtà sanitarie, ma è altrettanto impor-tante chiarire sia le potenzialità ed i limiti dei rispettivisistemi informatizzati che i ruoli dei vari protagonisti –medico generico, ospedaliero, specialista – al fine diottimizzarne l’integrazione”. Lo scopo è quello diandare a colmare i deficit sanitari del territorio, crean-

do una rete alternativa ed integrativa a quella offertadalla Clinica S. Anna. “Il progetto, così come era statopensato ed approvato, prevedeva che i medici di baseaderenti andassero a coprire la richiesta non solo pertutti quei pazienti da codice bianco o verde - che nonsi sarebbero così più dovuti recare al pronto soccorso,aumentando contemporaneamente la mole di lavorodella clinica e la spesa sanitaria per la Regione Lazio- ma anche per tutte quelle patologie croniche per lequali il paziente richiede cure ed assistenza continua,dal diabete all’Alzheimer, dando supporto a tutte quel-le persone cosiddette fragili offrendo loro anche unservizio assistenziale in collaborazione con i servizisociali”. Qual è l’importo che era stato finanziato dalla Regioneper dar vita al progetto? “600 mila euro per un perio-do pilota di otto mesi”. Sono tanti o pochi per quantoavevate in mente? “Sono il minimo indispensabile, esicuramente molto meno di quanto la Regione avreb-be speso con le normali prestazioni”. Ma adesso chefine hanno fatto quei soldi? Sono ancora a disposizio-ne del progetto o, viste le ristrettezze economichedella Regione Lazio e della Sanità in generale sonomagari stati congelati? “Non ne ho la minima idea. Se

li avessimo presi un anno fa erano disponibili, adessoinvece non si sa, può anche darsi che non ci verran-no più dati, vista la mancata corrispondenza di que-sto lungo periodo”. Perché organizzare un convegno aridosso delle elezioni invitando tutti i candidati sinda-co? “Abbiamo colto l’attimo per sondare le opinioni dichi ci amministrerà nei prossimi 5 anni, lanciandonuovamente la proposta nell’ottica soprattutto delpiano di rientro che la Regione ha approvato e che, difatto, taglia ancora di più i fondi destinati alla sanitàe, di conseguenza, limita molto il nostro lavoro,costringendoci a vere e proprie magie per poter cura-re i pazienti e non far mancare loro l’assistenzanecessaria”. Come pensa sia andata? “Tranne che daqualcuno, sembra che l’importanza della tematica danoi sollevata e le soluzioni proposte sia stata recepita.Noi non abbiamo cercato di fare strumentalizzazionepolitica, ma informazione su un problema reale checoinvolge tutti i cittadini. Perché, purtroppo, a tuttipuò capitare di dover essere dei pazienti ed aver biso-gno di cure. E dover passare ore ed ore al pronto soc-corso perché si è considerati codici bianchi o verdinon è certo piacevole”.

Alessia Ambra Achille

I MEDICI DI POMEZIA PRESENTANO DIFFICOLTÀ E PROPOSTE AI CANDIDATI SINDACO

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PROGETTO ANCHISESI TENTA DI NUOVO

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43

sanità

CLINICA S.ANNAEMERGENZA RISOLTAChe si sia trattato di un falso problema o di una

vera emergenza forse non lo sapremo mai,come non sapremo mai di chi sono davvero i

meriti ed anche le ovvie colpe, ma dalla sera del 4Maggio i dipendenti della Clinica S. Anna ed i pazien-ti che quotidianamente affollano l’unico pronto soc-corso dell’intero territorio di Pomezia ed Ardea posso-no tirare un sospiro di sollievo: i pagamenti da partedella Asl arriveranno a breve. A comunicare l’esitopositivo della vicenda Luigi Celori. “Si è sboccata laspinosa situazione relativa alla clinica S. Anna diPomezia. Verranno pagati gli stipendi ai 250 lavorato-ri che rischiavano di perdere il posto di lavoro.Determinante è stato l’intervento del senatoreGramazio, che aveva assicurato il suo impegno nellasoluzione della vicenda. Abbiamo intrapreso insiemetutti i passi necessari per porre fine al tentativo stru-mentale di alcuni soliti noti che miravano a bloccarel’unico presidio sanitario di Pomezia. Alla fine il risul-tato è stato raggiunto, i lavoratori possono ora dormi-re sonni tranquilli”.Il Sindaco di Pomezia è stato informato della feliceconclusione nella stessa serata direttamente dal dott.Cipolla, direttore generale della Asl RM 4, che ha chia-mato il Primo Cittadino appena ricevuto l’ok da partedella Regione. “Il dott. Guido Magrini, direttore deldipartimento programmazione economica e sociale –ha comunicato Alessandro Cipolla a De Fusco – hachiarito che, dal momento in cui la Clinica S. Annanon è mai stata chiusa ed i pazienti ricoverati nonsono mai stati mandati in altre strutture, l’accredita-mento era implicito nell'autorizzazione firmata nel2009. Adesso la formalizzazione di quanto tutti sape-vamo è avvenuta, quindi i pagamenti sono stati sbloc-cati in maniera definitiva”. “Non importa di chi siano i meriti”, ha dichiarato ilSindaco di Pomezia Enrico De Fusco, che solo il gior-no prima si era incontrato nel suo ufficio con il diret-tore generale della Asl Alessandro Cipolla, il Sindacodi Ardea Carlo Eufemi ed il dott. Balduini, amministra-tore della struttura, in rappresentanza della clinicaSant’Anna, per un tavolo straordinario organizzatoproprio da De Fusco per discutere della vicenda ed alquale a mancare era stata proprio la Regione Lazio,che, come motivazione, aveva addetto quella dell’in-competenza dei ruoli. “Quello che conta è il risultato.Certo, è strano che la Regione non si sia presentataad un incontro ufficiale che poteva dare risposteimmediate e poi il giorno dopo, visto quanto era emer-so a Pomezia, appiani definitivamente una questione

che non sarebbe mai dovuta nemmeno sorgere. Speroche adesso si sia fatta chiarezza e che la Clinica S.Anna non si debba più trovare in condizioni di incer-tezza che mettono in difficoltà dipendenti ed utenza”. “Apprendo con soddisfazione i positivi sviluppi relativialla vicenda della clinica Sant’Anna di Pomezia, chearrivano a seguito di una serie di azioni intrapresedagli Enti interessati a salvaguardia, prima di tutto, deidiritti e della salute dei cittadini – ha invece dichiara-to il Sindaco di Ardea Carlo Eufemi - Il tavolo tecnicoriunitosi nei giorni scorsi ha contribuito ad avviare lavicenda verso una risoluzione definitiva. Mettere incampo tutte le forze per la salvaguardia di una strut-tura così importante per il nostro territorio è stato unatto di grande responsabilità”.Il 5 maggio il dott. Cipolla ha inviato una lettera al SubCommissario ad acta Giuseppe Antonino Spata, alCapo Dipartimento Programmazione Economica eSociale della Regione Lazio dott. Guido Magrini e, perconoscenza, anche ai sindaci di Pomezia ed Ardea,oltre che al rappresentante legale della Clinica S.Anna, attraverso la quale si mette fine ai problemi edalle polemiche legate all’unica struttura di ricovero e diPronto Soccorso del territorio. Facendo riferimentoalla nota ricevuta sera dalla Regione ed alla “corri-spondenza precorsa sull’argomento”, il dott. Cipolla

dà seguito “alla riunione tenutasi il 4 Maggio alle ore18:30 presso l’ufficio del Sub Commissario”, nel corsodella quale si è preso atto che il DipartimentoProgrammazione Economica e Sociale dà interpreta-zione autentica alla delibera del 2008 di revoca del-l’autorizzazione all’esercizio, condizionata “alla con-clusione delle attività connesse alla ricollocazione deipazienti”. “Tale condizione – ha scritto il dott. Cipolla– non essendosi mai verificata, rende l’atto non effica-ce. Conseguentemente l’accreditamento non è maidecaduto”. “Tale interpretazione – ha poi specificato ildirettore generale della Asl RM 4 – è già stata inviataal capo dipartimento nella nota del 7 gennaio 2009 equindi confermata. La conferma dell’interpretazioneautentica è nell’inserimento della Clinica S. Anna nelDecreto Commissariale n. 109/2010. L’azienda pren-de atto della conferma dell’accreditamento provviso-rio e pertanto riprende con effetto immediato la valida-zione degli archivi sospesa il 25 febbraio, procedendoall’accordo sul budget per l’anno 2011”. Leggere que-sta lettera fa capire quanto semplice sarebbe stata lasoluzione già il 26 febbraio, quindi un giorno dopo lasospensione dei pagamenti, evitando così quello chestava diventando un “caso”. Perché tale soluzionenon sia stata messa in pratica all’epoca è un misterotutto italiano. Alessia Ambra Achille

SCONGIURATO IL RISCHIO CHIUSURA, LA ASL RICONOSCE L’ACCREDITO

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sociale

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E IL FIGLIOA CHI LO DO’?Nei giorni scorsi, grazie ai fondi arrivati dalla

Regione Lazio, i Comuni di Pomezia ed Ardeapossono finalmente utilizzare le risorse del

Fondo per le Politiche relative ai diritti e alle pariopportunità, che consentono di erogarer i contributialle famiglie che hanno un figlio che frequenta unodegli asili nido privati autorizzati. Per entrambi iComuni il contributo economico è pari ad un importomensile di 100 euro e per una cifra massima di milleeuro, eventualmente ridotto in relazione alle effettivespese sostenute. Possono presentare domanda per laconcessione del contributo le famiglie con un figlioiscritto nell’anno educativo 2010/2011 (periodo set-tembre 2010-luglio 2011) ad un asilo nido privatoautorizzato dal Comune seguendo i criteri indicati perla specifica situazione economica del nucleo familiare(Isee). La notizia, pur nella sua importanza, avrebbepotuto assumere meno rilievo se una lettrice de “IlCorriere della Città” on line non avesse colto l’occasio-ne per girare un domanda all’Assessore alle Politichesociali Anna Mirarchi, la quale aveva specificato chesi trattava di “un intervento necessario poiché tantisono i genitori che lavorano e sono costretti a fareenormi sacrifici per trovare un posto adeguato allacrescita dei loro bambini in attesa della prossimaapertura di nuovi asili nido finanziati con le risorse sta-tali e regionali per la realizzazione dei quali il nostroimpegno deve essere una priorità”. "Ma dei 160 bambini residenti a Pomezia che sonorimasti fuori dalle graduatorie per la scuola maternanon ne parla nessuno???”, ha chiesto la lettrice,Francesca Monni. “Lavoriamo sia io che mio marito,ho 3 figli, una alle elementari, una all’asilo comunalee l’ultimo da 2 anni frequenta in nido comunale (pagando una retta in base al reddito). Fino allo scor-so anno i criteri di ammissione alla scuola maternaprevedevano punteggi maggiori in base alla composi-zione del nucleo familiare, a fratelli frequentanti lamedesima scuola, al fatto che i genitori lavorassero omeno e a segnalazioni dai servizi sociali. Quest’anno,visto che i bimbi sono tanti hanno pensato bene dicambiare il regolamento e stabilire la graduatoria soloin base alla data di nascita. Complimenti per la tra-sparenza, così facendo si evitano ricorsi e richieste difavori giusto???? Da 2 anni ho stringo i denti permantenere il posto di lavoro, pagare il mutuo e la rettadel nido e le assicuro che se potessi stare a casa agiocare a nonna papera e guardarmi i bimbi sarei piùserena. Io e mio marito lavorando contribuiamo al Pildi questa città, tutti i nostri soldi sono spesi qui,

(anche perché con 3 bambini e un mutuo c’è poco dagirare, le assicuro). Ora è bellissimo che tutti si riem-piano la bocca con gli asili nido, ma di fatto se dopoil nido il comune non può garantire la scuola maternala giostrina si inceppa. Signora Mirarchi, come asses-sore alle politiche sociali sicuramente ha avallato ilcambio del regolamento, ma semplificare in questomodo le cose in nome della trasparenza ad ogni costonon credo sia il modo più costruttivo di procedere. Iposti sono limitati, ma ci sono obbiettivamente fami-glie che hanno più bisogno di altre della scuola mater-na. Purtroppo per chi lavora i figli sono pacchettipostali da piazzare la mattina. Il mio piccolo, che finoa quest’anno ha frequentato con gioia il nido comuna-le, dall’anno prossimo si sveglierà comunque alle6:30 e verrà con me a piazzare gli altri 2 pacchetti :la grande alle medie e la piccola alla materna poi otornerà a casa con me (se ho un turno serale) o saràpiazzato da nonni e parenti compiacenti. L’unica cosabella per mio figlio di questa storia è che ho smessodi assillarlo per togliergli il pannolino …. “Che frettac’è? Tanto starai a casa l’anno prossimo”. Questa èuna fotografia delle scuole materne comunali, non socom’è andata quest’anno per le statali visto che sipoteva presentare una sola domanda. SignoraMirarchi, l’ho spesso visto appoggiare cause giuste adifferenza di molti suoi colleghi, la prego di pronun-ciarsi anche su questa situazione”. Abbiamo ovviamente girato la lettera all’AssessoreMirarchi, che ci ha puntualmente risposto. “Abbiamo costruito delle società dove ognuno devepensare a sé stesso, dove le parole solidarietà, condi-visione, aiuto, sono escluse dalla vita reale, dalla quo-

tidianità delle persone. Spesso chi governa o ammini-stra la cosa pubblica è poco attento o ha un progettopolitico che non combacia con i bisogni reali dellagente. La città di Pomezia è in continua crescita,garantire i servizi primari è un dovere di ogni ammini-stratore, noi abbiamo lavorato e ci siamo impegnatima non è ancora sufficiente, capisco e condivido lasua amarezza. L’Assessore alla Pubblica IstruzioneAlessio Caporaletti ha segnalato al Sindaco e allagiunta tutta l’insufficienza della rete scolastica: alleMaterne Comunali abbiamo abbiamo160 posti dispo-nibili, ci sono state 350 domande, 140 gli esclusi.Quest'anno è stata redatta la graduatoria solo in basealla data di nascita perché si è cercato di valorizzarecome unico criterio il diritto all'istruzione dei piccoli,che inizia appunto dalla materna, a prescindere dallecondizioni familiari. La modifica del regolamento perl'accesso alla materna è stato discusso prima all’inter-no della Commissione del Settore e poi approvato datutto il Consiglio Comunale. Spero che prestissimo lasua famiglia e tutte le famiglie di Pomezia possanoessere sostenute adeguatamente in ogni fase dellavita ma purtroppo adesso non è così, la considerouna sconfitta politica”. Quindi, al momento non sembra ci possano esseresoluzioni. L’augurio è che, con il prossimo anno sco-lastico, le problematiche evidenziate dalla lettrice pos-sano essere prese in considerazione in modo concre-to, ossia cercando di far sì che i nostri figli non deb-bano più essere considerati un peso, ma una ricchez-za.

Mauro Valentini

ARRIVANO I CONTRIBUTI REGIONALI, MA TROPPI BIMBI SONO ANCORA SENZA POSTO

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E IL FIGLIOA CHI LO DO’?

Ognuno di noi ha un proprio senso del rispetto ma,soprattutto ultimamente, sembra proprio che esi-ste una necessità perversa di ostentare piccole

maleducazioni.Innanzitutto il rispetto stabilisce la capacità di stare almondo e la giusta distanza fra le persone e quindi strut-tura già nei bambini quella giusta modalità di interagirecon se stessi e con gli altri che permette alla società disperare che tutti possono avere il loro posto in manieraadeguata, altrimenti l’eccezione diventa la regola.Mi riferisco in particolar modo al fenomeno dei bambini

che comandano sui genitori e che risultano continua-mente in grado di ricattarli. Un fenomeno di grande sof-ferenza anzitutto per i bambini e che diventa poi un pro-blema per la loro crescita perché in qualche modo sisentono orfani di adulti che dovrebbero esserci, dovreb-bero mantenere la giusta distanza e invece si rimpiccio-liscono sempre di più fino a diventare loro stessi bambi-ni..Infatti il problema dei bambini nasce proprio daigenitori. Sono i genitori che, talvolta, non sono educati,che spesso in loro presenza si comportano in manieramaleducata; mentre guidano inveiscono animatamenteverso altre persone compiendo gestacci accompagnatida espressioni volgari; sono loro che quando un propriofiglio ha un brutto voto a scuola riprendono l’insegnan-te o addirittura mettono in discussione il metodo dellascuola stessa. Invece bisognerebbe saper ricreare quel-la situazione ideale dove i bambini riconoscono nelruolo anche l’autorità degli adulti, ma questi, a lorovolta devono saper dare grandi esempi altrimenti i figlicrescono con la convinzione che aggredire e sopraffa-re gli altri sia anche normale. Si comincia dalle piccolecose: dire “per favore- prego- grazie”, ascoltare senzainterrompere un adulto, educarlo alla pazienza ecc….Ma bisogna tener presente che tutto ciò è un processolento di apprendimento che inizia fin dalla tenera età,non è qualcosa di innato, poiché è molto raro trovare

bambini che amano l’obbedienza.Quindi bisognerebbe cercare soprattutto con i genitori diristabilire il mondo delle regole, sapendole ben distin-guere dai comandi. Infatti spesso i bambini imparanosolo il comando, mentre invece bisogna far capire cheil rispetto delle regole è una procedura per stare insiemeagli altri.Così facendo ne consegue spontaneamente unrispetto dei ruoli, che a ben guardare lo si è perso unpo’ dappertutto, mentre invece ciò è la base da cui par-tire, poiché avendo ben chiari ruoli e competenze que-sto porta sicuramente ad un star bene. Il rispetto e ilcomportarsi bene con gli altri aiuta a vivere positiva-mente, poiché si sta meglio ad essere rispettosi, educa-ti e legittimati a pretendere che gli altri lo siano anchecon noi. Quindi vivere in questo modo ci fa apparireanche fisicamente in maniera diversa, infatti le personemaleducate hanno anche una brutta faccia poichéhanno l’espressione tipica delle persone che non sorri-dono.Quindi bisogna credere profondamente che la cul-tura del rispetto tutela tutte le persone e aiuta a recupe-rare la gentilezza, le buone maniere, il valore delle dif-ferenze d’età poiché il rispetto per la dignità umana è lachiave di volta per una convivenza serena.

Antonio GUIDOEsperto di Galateo ed Immagine Relazionale

IL RISPETTO“L’EDUCAZIONE CONTRIBUISCE A COSTRUIRE L’IDENTITÀ DELLA PERSONA SIN DA BAMBINI”

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Bonton

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Pomezia news

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sicurezza

PROSTITUZIONE:SETTE ARRESTILProstituzione: è una piaga che ormai nel nostro

territorio sta diventando sempre più profonda,contendendosi il primato con lo spaccio delle

sostanze stupefacenti. Ma ogni tanto qualche buonanotizia arriva. Come il 6 Maggio, quando i Carabinieridi Pomezia hanno inflitto un duro colpo ad una dellepiù potenti bande di “protettori” con una brillante ope-razione eseguita tra le province di Roma e Latina ed inRomania. Le indagini, condotte dai Carabinieri delNucleo Operativo della Compagnia di Pomezia e coor-dinate dalla Procura della Repubblica di Latina, hannoportato all’esecuzione di Ordinanze di custodia caute-lare in carcere emesse nei confronti di sei romeni edun bulgaro, ritenuti responsabili di “Associazione perdelinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggia-mento della prostituzione e violenza sessuale”. I settestranieri facevano arrivare le ragazze, tra cui ancheuna minorenne, in Italia con la promessa di ottenereun lavoro dignitoso per aiutare economicamente lapropria famiglia in Romania. Qui, invece, le giovanivenivano costrette a prostituirsi principalmente tra

Roma, Santa Palomba e Pomezia, soprattutto su viaLaurentina. L’indagine era stata avviata ad Ottobre del2010, quando i Carabinieri della Compagnia diPomezia, nel corso di servizi investigativi svolti aSanta Palomba, avevano acquisito la denuncia daparte di una giovanissima romena, ancora minorenne(affidata subito dopo ad una struttura di accoglien-za), che aveva riferito di essere costretta quotidiana-mente, dietro minacce, percosse e violenze sessuali,

a prostituirsi ed a consegnare il ricavato ai suoi aguz-zini, circa 500 euro al giorno. Questo avveniva ancheper altre ragazze, che si trovavano nella stessa condi-zione. Dopo il racconto della ragazza i militaridell’Arma hanno avviato meticolose indagini perriscontrare quanto denunciato dalla giovane donna, eper circa un mese i Carabinieri al servizio delMaggiore Rodrigo Micucci, grazie a servizi di osserva-zione, pedinamenti, fotografie ed alcune testimonian-ze, hanno raccolto gravi indizi ed elementi di prova asostegno dell’ipotesi investigativa, ossia lo sfruttamen-to della prostituzione, accertando che il sodalizioaveva la propria base operativa ad Aprilia, dove ledonne sfruttate venivano alloggiate in un paio diappartamenti. Due dei sette arrestati sono stati rintrac-ciati dai Carabinieri in Romania, grazie al supportodell’Unità Nazionale Europol del Ministero dell’Interno,che a sua volta ha attivato la collaborazione dellaPolizia romena, mentre gli altri cinque uomini sonostati trovati in uno degli appartamenti di Aprilia.

Mauro Valentini

I CARABINIERI DI POMEZIA DOPO UNA LUNGA INDAGINEFERMANO UNA BANDA DI “PROTETTORI” RUMENI

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PROSTITUZIONE:SETTE ARRESTI

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Quartieri Pomezia

CAMPO JEMINI,A CHE PUNTO SIAMO?Ci eravamo lasciati nel mese di Gennaio con una

serie di interventi lanciati dall’amministrazionelocale riguardanti alcune aree problematiche del

territorio aventi, come elemento in comune, la “data discadenza” fissata per la fine di Marzo. Ma oggi qualè la situazione? Andiamo con ordine. Con grande sod-disfazione possiamo dire che sono state completatetutte quelle operazioni necessarie per la riconversionedel sistema di raccolta della spazzatura; dopo l’an-nuncio ufficiale e l’incontro con il gestore del servizioinfatti, nel giro di pochi giorni, sono stati rimossi i vec-chi “cassonetti” che hanno lasciato il posto alle varieunità di raccolta davanti alle abitazioni. La raccoltadifferenziata si è così inserita stabilmente fra le prero-gative di ogni famiglia, tanto da poter essere già con-siderata un vanto nei confronti di altri territori. Tagliatoquesto primo, importantissimo traguardo, passiamo alsecondo noto cruciale: i lavori per la risistemazionedelle strade. Anche qui, seppur con un po’ di ritardo

rispetto al programma iniziale, l’obiettivo è stato rag-giunto. Proprio in questi giorni si stanno ultimando gliultimi tratti stradali, dopo aver già completato, datoquesto davvero senza precedenti, la zona di Via deiFiordalisi. Risolte queste due impegnative questioni,gli sforzi del Comitato potranno tornare a concentrar-

si sulla realizzazione del Centro Sportivo e Ricreativo,altra importantissima tappa per il rilancio di questoterritorio.

Luca Mugnaioli

A DISTANZA DI TRE MESI, FACCIAMO IL PUNTO DELLA SITUAZIONE SUL QUARTIERE

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CAMPO JEMINI,A CHE PUNTO SIAMO?

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QuartieriPomezia

NUOVA FLORIDA:LA SICUREZZASTRADALE DOV’E’?

Da alcuni mesi, quale cittadino con un mini-mo di senso civico, ho suggeritoall’Amministrazione del comune di Ardea

alcune migliorie da apportare alla viabilità ordina-ria nella zona della Nuova Florida in merito allasicurezza stradale. Inizialmente mi sono servitodel sito istituzionale del Comune, ma oltre a unarisposta automatica di reply non ho ricevuto nes-suna notizia in merito alla mia segnalazione. Ho poi riproposto il tutto all’ufficio del protocolloindirizzando al Sindaco, all’assessore ai LavoriPubblici ed al Comando di Polizia Municipale. Non è cambiato nulla, nemmeno una doverosarisposta entro 30 gg e comunque la situazione èrimasta tale.A questo punto appare evidente che l’amministra-zione è schiva di attenzioni verso i cittadini cheoffrono collaborazione, anche per semplici inter-venti di facile attuazione e soprattutto per segna-lazioni che salvaguardano la sicurezza di tutti icittadini e di contro tutelino le responsabilitàdell’Amministrazione stessa.Per entrare nello specifico, ho segnalato cheentrando da Via Campo Selva a Largo Udine ben-ché sia presente una disciplina di traffico cheimpone la rotatoria, moltissimi sistematicamentela ignorano percorrendo contromano la rotatoriastessa. Sarebbe opportuno intervenire in LargoUdine con una segnaletica orizzontale che disci-plini e delimiti anche le zone di sosta, che è sem-pre caotica. Percorrendo poi Via Venezia dalargo Udine si incrociano Via Terni, ViaPordenone, Via Lecce e Via Treviso, che lascianospazio a grossi equivoci sulla circolazione; infattidette vie non hanno più alcuna segnaletica néverticale né orizzontale e le vetture che percorro-no Via Venezia attraversano tali intersezioni con

presunzione di precedenza.In Via Venezia inoltre, benché su un lato è pre-sente la segnaletica di divieto di sosta, questaavviene regolarmente in modo selvaggio soprat-tutto nelle ore pomeridiane impedendo di fatto lanormale circolazione a doppio senso e creandofastidiosi ingorghi. Una presenza meno sporadicadella polizia municipale credo scoraggerebbe difatto questa consuetudine.Più grave ancora la mancanza in Via Sassari; daLargo Rovigo la disciplina di traffico impone ilsenso unico, ma arrivati all’intersezione a rasocon Via Lecce manca il segnale di pericolo indi-cante l’inizio del doppio senso di circolazione,molti automobilisti da quella intersezione a rasocontinuano la marcia presupponendo ancora ilsenso unico con gravi pericoli per la circolazione.Inoltre in quella intersezione a raso è posta unatransenna a cui legato, con un fil di ferro, unsegnale di divieto, ma non si comprende l’utilità.

QUESTA VOLTA A PARLARE DEL QUARTIEREÈ DIRETTAMENTE UN CITTADINO

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Forse è utilizzata come dissuasore per gli autovei-coli che provengono in senso opposto ma non èquello certo il modo di farlo poichè tale transen-na è rotta, arrugginita, priva di segnalazioni lumi-nose e comunque non a norma, costituisce inol-tre un serio pericolo anche per i pedoni.Non parliamo poi del manto stradale, questioniannose e lamentele continue per le innumerevolibuche rimangono vane, sembra davvero chel’Amministrazione ci dia continuamente buca.Vorrei portare a conoscenza che recentemente laQuarta Sezione Penale della Corte di Cassazioneha stabilito che, in caso di lesioni riportate dai cit-tadini per incidenti o cadute sulle strade comuna-li dissestate, rischia una condanna per lesioni col-pose, il sindaco (con delega ai lavori pubblici) eil responsabile dell'Ufficio tecnico comunale.Secondo la Corte, in tali casi, la loro responsabi-lità va ricondotta alla mancata verifica da parteloro circa la manutenzione delle strade.La Corte ha infatti affermato che "la posizione digaranzia che il Sindaco e il responsabile

dell'Ufficio Tecnico del Comune assumono sullabase di una generale norma di diligenza cheimpone agli organi della amministrazione comu-nale, rappresentativi o tecnici che siano, di vigila-re nell'ambito delle rispettive competenze per evi-tare situazioni di pericolo ai cittadini, situazioni dipericolo derivanti dalla non adeguata manuten-zione e dal non adeguato controllo dello statodelle strade comunali"."Non è certo richiesto – prosegue la Corte – né alsindaco, né al responsabile dell'Ufficio tecnico dieffettuare perlustrazioni o ronde di sorta, ma èsicuramente doveroso il loro attivarsi per avereattraverso le varie articolazioni operative dei com-petenti uffici, le informazioni necessarie sullostato delle strade comunali nonché per adottare iprovvedimenti organizzativi generali e dispositivispecifici per la eliminazione dei pericolo accertatio comunque segnalati dai cittadini". Spero davvero che per quattro cartelli (i pali cisono già) e qualche striscia non si debba aspet-tare anni, e comunque sarebbe opportuno istitui-

re un numero verde o quant’altro per le segnala-zioni dei cittadini, o semplicemente leggere le lorocomunicazioni sul sito istituzionale. Essere tempe-stivi si può, basta solo volerlo.

G. Pascucci

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regione lazio

La Regione Lazio sblocca la costruzione di 12 milanuovi alloggi da vendere a prezzo convenzionatoo da destinare all’affitto a canone calmierato: il

presidente Renata Polverini ha infatti firmato stamatti-na, nella sede della Giunta regionale, l’accordo con leassociazioni dei costruttori e delle cooperative ediliziedi abitazione per l’attuazione dei programmi di ediliziaagevolata.Presenti gli assessori regionali al Bilancio e alla Casa,rispettivamente Stefano Cetica e Teodoro Buontempo,oltre ai rappresentanti di Agci, Ance Lazio-Urcel,Confcooperative Federabitazione Lazio, Federlazio,Legacoop, Unci Lazio, Assocoopsicurezza.“Con questo accordo – ha detto Polverini – diamo unarisposta concreta al problema dell’emergenza casanella nostra regione, oltre a dare un nuovo impulso sulpiano dell’occupazione e degli investimenti nel settoredell’edilizia, che nel Lazio ha un fatturato di 24 miliar-di di euro, pari a circa il 14% del Pil regionale”.L’accordo prevede l’istituzione da parte della RegioneLazio di un nuovo fondo per la copertura della quotainteressi dei mutui agevolati concessi alle imprese ealle cooperative costruttrici già aggiudicatarie delbando del 2004, che prevedeva la realizzazione di 12mila nuovi alloggi di edilizia residenziale pubblica, dicui circa la metà nel Comune di Roma.Grazie all’accordo sottoscritto questa mattina, laRegione Lazio garantirà alle imprese mutui al 2%,facendosi carico, qualora fosse necessario, della diffe-renza fino alla soglia limite del 4,5%. La previsione dispesa annuale è di circa 10 milioni di euro.Altro punto qualificante dell’intesa, l’aver fissato al 30

settembre 2011 per tutti i Comuni del Lazio (Romacompresa), l’indicazione delle aree edificabili nell’am-bito dei Piani di zona, elemento che rappresenteràanche uno dei criteri di “premialità” che la RegioneLazio ha inserito nel Patto regionalizzato 2011. “Seentro quella data alcune aree non fossero assegnate,– ha precisato Polverini – saremo noi a farlo in baseall’emergenza abitativa”.“Tutto nasce dal fondo di rotazione della legge regio-nale del 2002, – ha spiegato Cetica – da cui è scatu-rito il bando del 2004 per l’accesso ai contributi suimutui agevolati. Il provvedimento non è però mai par-

tito e questo perché i Comuni non hanno messo adisposizione i loro Piani di zona e di conseguenzaSviluppo Lazio non ha potuto siglare convenzioni conle banche. Nel corso degli anni si sono così accumu-lati 400 milioni di euro di impegni ipotetici non utilizza-ti. Questo fa parte di una cultura della gestione delbilancio che questa amministrazione sta bruscamentecambiando”. “Avere milioni fermi e non poter costruireè avvilente – ha aggiunto Buontempo – e soprattuttonon rispecchia l’indirizzo di questa amministrazioneregionale”.

DODICIMILA ALLOGGIA MUTUI E AFFITTI AGEVOLATIL’INTESA CON LE ASSOCIAZIONI DI COSTRUTTORI E COOPERATIVE EDILIZIE PREVEDE CHE TUTTI I COMUNI INDICHINO ENTRO SETTEMBRE 2011 LE AREE EDIFICABILI

La Commissione Affari istituzionali del Consiglio regio-nale, presieduta da Stefano Galetto, il 3 Maggio hadato parere favorevole all'unanimità allo schema didelibera di Giunta relativo a un bando di 500 mila eurorivolto ai Comuni laziali e ai Municipi di Roma in temadi sicurezza del territorio. La somma servirà a finanzia-re progetti di videosorveglianza e ad acquistare dispo-sitivi, quali etilometri e autovelox, per ridurre i rischi diincidenti stradali. La delibera tornerà in Giunta per

l'approvazione definitiva. Comuni laziali e Municipidella Città di Roma potranno accedere ai finanziamen-ti presentando due tipologie di progetti: 1) installazio-ne di impianti di videosorveglianza integrabili con lepreesistenti e le successive realizzazioni, nonché inter-connettibili con le sale operative delle forze dell'ordine;2) acquisto e installazione di strumenti per la sicurez-za stradale (alcoltest, autovelox). Per ciascun proget-to, il limite del contributo regionale erogabile è pari al

90% del costo complessivo e non può comunquesuperare l'importo massimo di 50 mila euro. Per quan-to riguarda i criteri di valutazione dei progetti, maggiorpunteggio sarà dato a quegli Enti che non hanno bene-ficiato dei contributi negli anni precedenti, a quei pro-getti che risulteranno più chiari e congrui nell'indivi-duazione degli obiettivi e che prevederanno sistemi dimonitoraggio e di verifica dei risultati conseguiti.

SICUREZZA: OK IN COMMISSIONEA BANDO DA 500 MILA EURO

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regione lazio

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La Commissione Lavoro, pari opportunità, politichegiovanili e politiche sociali, presieduta daMaurizio Perazzolo (Lista Polverini), ha incontra-

to il 3 maggio alla Pisana l’assessore regionaleall’Istruzione e alle Politiche giovanili, GabriellaSentinelli, la quale ha illustrato le iniziative varate dallaGiunta per i giovani, delineando nel contempo le lineeguida per il futuro. Due le traiettorie prospettate dal-l’assessore: rendere ai giovani la vita più facile, attra-verso la “Carta giovani” – che permette di fruire ditutta una serie di agevolazioni negli ambiti della cultu-ra, del divertimento, della formazione, dello sport e delturismo – , e creando opportunità di apprendimento elavoro, attraverso le cosiddette officine dell’arte e deimestieri, veri e propri laboratori dove i giovani posso-no fare esperienza nelle arti figurative, nella multime-dialità e in tutte quelle attività artigianali che stannoscomparendo dal territorio – come quella del riparato-re di violini oppure della ricamatrice. L’assessoreSentinelli ha illustrato i due bandi, già pubblicati sulBollettino ufficiale della Regione Lazio dello scorsomarzo, finanziati con alcuni residui di bilancio relativial periodo 2007-2009. Il primo bando, scaduto, desti-na 370 mila euro alla realizzazione di tre nuove “offi-cine dell’arte” (Burl del 21/3/2011, parte terza), cheandranno ad aggiungersi alle due esistenti di Sora ePriverno, ed è rivolto agli Enti locali. Dovranno esserecreati molti di questi spazi dove i giovani, oltre a dedi-

carsi alle arti, dovrebbero avere la possibilità di impa-rare anche quei mestieri che, secondo l’assessoreSentinelli, sono una vera e propria arte, come peresempio quella del rilegatore di libri antichi. Il secondobando, invece, non ancora scaduto (Burl del28/3/2011, parte terza), è rivolto a organismi privatisenza fini di lucro – innanzi tutto associazioni compo-ste da giovani – che sono invitati a presentare proget-

ti che tra l’altro perseguano il potenziamento di varieforme di aggregazione tra giovani, la promozione diattività di legalità diffusa, lo sviluppo di progetti territo-riali per l’occupazione giovanile. A questo avviso pub-blico dell’iniziativa, denominata “bando delle idee”, laRegione destina 151 mila euro.

NUOVE OPPORTUNITA’PER I PIU’ GIOVANIDALLE OFFICINE DELLE ARTI E DEI MESTIERI

Parere favorevole all'unanimità, lo scorso 3 Maggio,da parte della commissione Ambiente del Consiglioregionale del Lazio allo schema di delibera di Giuntasugli incendi boschivi. Confermata la dichiarazione di"area a rischio di incendio boschivo e di interfaccia"per tutto il territorio del Lazio, nel periodo di massimorischio - con stato di grave pericolosità - individuatodal 15 giugno al 30 settembre. Previsto, inoltre, dallo schema di delibera per la cam-pagna "Antincendio boschivo 2011" che la sala opera-tiva regionale permanente assicuri - in maniera conti-nuativa tutti i giorni, festivi compresi - il coordinamen-to e lo svolgimento di tutte le attività e di tutti gli inter-

venti sull'intero Lazio. La sala si avvarrà, nel periododi massimo rischio, di rappresentanti del Corpo fore-stale dello Stato, del Corpo nazionale dei vigili delfuoco, dei Carabinieri, degli enti locali e del volontaria-to regionale di protezione civile. La commissione haproposto il coinvolgimento nella campagna anche deiguardiaparco limitatamente nelle aree di competenza,formulando un'osservazione allo schema di delibera,che torna ora in Giunta per l'approvazione definitiva. Tra le varie misure preventivate dallo schema di delibe-ra: la concessione di contributi per operazioni di puli-zia e manutenzione silvicolturale oltre a qualsiasi altratipologia di intervento strutturale utile per la prevenzio-

ne degli incendi boschivi anche alle comunità monta-ne, agli enti gestori delle aree naturali protette ed alleamministrazioni comunali. Prevista anche una serie diiniziative di informazione, divulgazione e sensibilizza-zione.Illustrata nel corso della medesima seduta laproposta di legge regionale n. 194 "Contributi per lasostituzione con impianti fotovoltaici delle coperturedegli edifici pubblici e privati contenenti amianto". Lacommissione ha stabilito, all'unanimità, che si proce-derà all'esame unificato del testo insieme alla propo-sta di legge regionale n. 155 "Norme per il risparmioenergetico e lo sviluppo dell'impiego di energia dafonti rinnovabili negli edifici pubblici del Lazio".

LA COMMISSIONE AMBIENTE DA IL VIA ALLA CAMPAGNACONTRO GLI INCENDI BOSCHIVI

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Fedelissimi lettori, sono lieto del clamore (positivo enegativo) riscosso dall’articolo “IL FUTURO SONOLORO”, riguardante il mio personale punto di vista sul-l’istruzione di oggi nella nostra zona, che spero ricordere-te bene. Ritengo importante riprendere e continuare queldiscorso trattando l’argomento “giovani” che, sincera-mente parlando, è l’argomento che ho più a cuore tratutte le questioni che la nostra Associazione cerca quoti-dianamente di affrontare. Oggi, nella nostra società, lavita è ormai basata sul consumismo, sull’indipendenzapersonale e sulla poca cura nei confronti del prossimo.Le vittime principali di tutto ciò sono i nostri figli, semprepiù assorbiti da questa “arma pericolosa” che è internet,il quale, come tutti ben sappiamo, se non usato conmoderazione può creare seri problemi ai nostri ragazzisia dal punto di vista sociale che legale. Inoltre ci trovia-mo ad affrontare quotidianamente il problema dellospaccio di droghe, all’interno e all’esterno delle scuole,senza avere un efficace riscontro di tutela da parte delleforze dell’ordine. La situazione di oggi è veramente pre-occupante: si ritiene spesso fondamentale che bambini di12 anni abbiano il telefonino e in realtà non ci rendiamoconto che, anche in questo modo, li spingiamo ad esse-re indipendenti dalla vita familiare sin da giovanissimi. Ci accorgiamo per caso – e dopo troppo tempo - che inostri figli fanno un uso spesso improprio di communitycome FACEBOOK e simili, che si rivelano a volte dellevere e proprie bombe ad orologeria. Il bullismo nellescuole, la violenza espressa da alcuni individui, moltevolte giovanissimi, sono il risultato di questa crescita in“solitaria” che affrontano oggi i nostri ragazzi, lasciatisempre più soli a spendere le ore della giornata, senza leimportanti attenzioni che dovrebbero ricevere dai proprigenitori. Mi sono addirittura giunte voci di una professo-ressa della scuola Media di Campo di Carne che ha fattofumare in classe un alunno di soli quattordici anni!Partendo dal presupposto che non siamo sicuri della veri-dicità della notizia, anche se mi è stata riferita da più diuna persona, se questo fatto è avvenuto realmente è daritenere altamente scandaloso e decisamente poco istrut-tivo per i ragazzi. Un minorenne non dovrebbe ovviamen-te fumare e noi adulti (tanto più se insegnanti) dovrem-mo non solo rimproverarlo, ma anche fargli capire qualesono gli effetti devastanti della sigaretta. Oltre alle siga-rette si riscontra poi il problema dell’alcool, che i nostriragazzi iniziano a conoscere fin da giovane età, in molticasi anche eccessivamente, ignari dei rischi che si corro-no abusandone. Qualche giorno fa ho assistito ad unascena che mi ha lasciato a dir poco perplesso: un ragaz-

IL FUTURO SONO LORO 2sito web: www.associazionenuovacalifornia2004.it mail: [email protected]

Le inserzioni che compaiono nelle nostre pagine autogestite rappresentano il nostro piccolo ringraziamento ainegozianti che generosamente ci aiutano a finanziare le varie attività associative annuali. I nostri iscritti, pre-sentando la tessera sociale, possono anche beneficiare di sconti particolari (saldi esclusi).

zo di quindici anni (che conosco molto bene) era sedutoin un noto Bar del nostro quartiere a bere un bottiglia pic-cola di birra e a fumare sigarette. Fin qui nulla di vera-mente scandaloso, dal momento che queste scene sivedono ormai quotidianamente. Lo sconcerto è arrivatoquando l’ha raggiunto la madre e si è arrabbiata sempli-cemente perché lui non era a casa a studiare come i suoicompagni ed era invece in giro a non far nulla. Questo miporta a pensare che il ragazzo, giovanissimo, è abituatoa bere e a fumare in casa dinanzi ai suoi genitori, dal momento che la madre non sembrava affatto stupitae non lo ha in alcun modo ripreso per il fatto che stessebevendo e fumando. A mio avviso questi ragazzi di oggitendono sempre più a voler fare i “grandi” prima delnecessario e noi non ci preoccupiamo nella giusta manie-ra di spiegar loro quale sono i tempi giusti. Oggi i consul-tori sono sempre più affollati di ragazzine rimaste incintein seguito a rapporti occasionali, consumati senza le giu-ste precauzioni: il sesso è per loro un divertimento che si

inizia a praticare prestissimo, a volte semplicemente pernoia e senza alcuna informazione da parte dei genitori,perché in alcune famiglie ancora oggi parlare di sesso èun tabù. Con la nuova inaugurazione del parco di VialeNuova California/ Via Reno, che avverrà verso la fine diAprile, la nostra Associazione ha grandi progetti per ilfuturo e mira a farlo diventare un vero e proprio punto diincontro per “togliere” i ragazzi dalla strada e farli stareassieme in un ambiente all’aria aperta, senza alcun distri-butore di alcool, droghe e sigarette. Un punto in cui incon-trarsi quotidianamente, alla luce del sole, a scambiarsiidee e progetti che ognuno ha per il proprio futuro. Conquesto articolo, in rappresentanza della nostraAssociazione, spero di aver contribuito in qualche modoa portare ad ognuno di voi un motivo in più per rifletteree reagire a queste situazioni, che stanno raggiungendoormai livelli decisamente PERICOLOSI!

Giorgio TaloniAssociazione Nuova California 2004

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trovaci su Facebook: cdq nuovacalifornia e gruppo: sgombriamo le torri a nuova california

Comitato di QuartiereAssociazione “Nuova California 2004” o.n.l.u.s.

PresidentePiero D’Angeli - Tel. 334 64 86 398

Vice PresidentePier Giovanni Giuliano - Tel. 334 64 86 395

Segretario GeneraleMarco Pagliacci - Tel. 334 64 86 394

TesoriereAntonio Cisterna

Consiglieri:Aldo Schirripa, Giorgio Taloni. Alberto Trastulli

Ufficio ispettivoCarmine Turrini, Sara Cavicchia, Alessandra Rosi

Sede legale: Tor San LorenzoVia delle Meduse 3 int. C

Sede operativa: Tor San LorenzoViale Marino 5 - I piano - int. 18

Tel. e Fax 06 91 38 57 10

SIAMO IN SEDE LUNEDI e MERCOLEDIdalle 17.00 alle 18.30

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sport

Il Torvaianica Rugby diventa grande: proprio inquesti giorni la squadra compie 15 anni, chevogliamo ripercorrere brevemente con uno dei

suoi padri fondatori, Claudio Liberatore, in occa-sione della festa che si è svolta il 7 Maggio percelebrare l’anniversario.“Nel maggio del 1996 – ricorda Liberatore, che permolti atleti, oltre ad essere un valido allenatore, èun secondo papà - la under 15 del Torvaianicascese in campo e giocò la sua prima partita, aFrascati, beccando un sonoro 136 a 0”. Un inizionon certo brillante, che avrebbe potuto scoraggia-re al punto di far rinunciare il progetto di portarequesto sport anche a Torvaianica e Pomezia. Ma ilTorvaianica Rugby non si arrese alla prima difficol-tà. “Pagò il suo dazio, superò la batosta, e da allo-ra di tempo ne è passato e siamo arrivati alleattuali 15 candeline – dichiara Liberatore - Nontante per una associazione sportiva, ma nemmenopoche, visti i tempi che corrono e l’aria che tira.Quel 136 a 0 venne lavato qualche anno dopo, nel

modo migliore, quando la squadra under 15 nero-verde si impose proprio nei confronti del Frascaticon il punteggio di 19 a 13. Era la gara di spareg-gio per l’ammissione all’Elite Nazionale. Frascatifuori, Torvaianica dentro, per il suo primo campio-nato tra le grandi. Non ci fu miglior vendetta”.Quindici anni di vita: potremmo dire che l’associa-zione non è ancora maggiorenne. “Diciamo pure che è molto giovane, che deveancora crescere e farsi le ossa. Ma dopo 15 annici siamo ancora e non tutti avrebbero scommessosu questo. Ad alcuni verrebbe da dire, facendo ilverso a una canzone di Vasco Rossi: “e già…sonoancora qua”. Ma non sarebbe giusto, non sarebberappresentativo degli sforzi che compie ogni gior-no questo sodalizio sportivo: esserci e basta nonsignifica niente. Perché se non si mettono dentrodei valori, se non si esprimono le idee, se non ci siimpegna a dare un po’del proprio contributo,esserci soltanto non basta”.Cosa intende?“Il discorso è semplice da spiegare: c’è chi il saba-to sera esce e va a ballare, e c’è invece chi primastira le magliette che il giorno dopo indosseranno iragazzi per scendere in campo, e poi esce perandarsi a divertire. Se non c’è questo valoreaggiunto, se non c’è questa disponibilità nei con-fronti degli altri, è solo tempo perso. Un valoreaggiunto che continua da 15 anni. Parlare delTorvaianica Rugby è dunque parlare di gambe, dibraccia e di teste di tante persone, non solo di gio-catori e di partite. Le partite arrivano solo dopo,quando dietro le retrovie si è mosso tutto unmondo di volontari. Sono queste teste, questebraccia, queste gambe che muovono le squadre,crescono bambini, sfornano torte, tagliano l’erba,scrivono articoli, scattano fotografie, preparanotrasferte, cucinano salsicce, e tante altre cosesimili. Facciamo un altro esempio: portare avantiun campionato federale non è facile. Ci sononorme e regolamenti da rispettare. C’è da pianifi-care trasferte, far quadrare i conti, c’è da promuo-vere il progresso tecnico dei giocatori. Insomma,chi ci conosce lo sa: c’è sempre tanto da fare.Dirigere non è facile: c’è da scegliere ruoli e com-petenze”.Voi lo avete saputo fare?

“Lo devono dire i risultati ottenuti: sbagliare le scel-te potrebbe essere fatale per la vita di una squa-dra. Perché è tra questi volontari che poi vengonoscelti i Dirigenti Accompagnatori. Quelli più seri,quelli più affidabili, quelli più esperti, quelli diven-tano Dirigenti Accompagnatori. E’ necessario chia-rire un punto: non bisogna avere la laurea peressere un buon Dirigente Accompagnatore: biso-gna però essere attenti, capire bene i regolamentifederali; bisogna anche essere svegli, per preveni-re situazioni che poi si potrebbero complicare. Seuno ha il carattere “fumantino” è meglio lasciarperdere, non potrà mai guidare gli uomini. Ma èuna figura fondamentale, la figura centrale di ognisquadra. Chi lo ha fatto lo sa: non è semplice por-tare avanti un campionato; e se non crei gruppo lasquadra non decolla. Nomi quali VincenzoMantovano, Giovanni Barbarino, Marco Pitoni,Luigi Sparano, Roberto Catalini, e tantissimi altri,sono entrati nella legenda del rugby locale e sonoconosciuti ed amati da centinaia, forse migliaia diragazzi. Tutta gente che ha saputo interpretare con carismae personalità questo ruolo e con il tempo sonodiventati veri e propri leader”.Quindi il ruolo che la società ha assunto non è solosportivo…“Per capire meglio cosa è stato e cosa rappresen-ta oggi questa associazione per la cittadinanza, esul perché fa tanta presa sui giovani, basta anda-re su facebook e guardare le centinaia di foto delgruppo, collocate sotto il nome di PomeziaTorvaianica Rugby. Dentro le immagini c’è la storiae la vita di una comunità; ci sono volti di personeche oggi non ricordiamo più, chissà dove sono fini-ti, che hanno riempito le scuole, passeggiato per lestrade e che oggi non sappiamo più che cosafanno. Quel ragazzino cicciottello, quello che èsparito e che non gioca da anni, scopriamo percaso che oggi fa il pilota di linea: lavora inAmerica; lo ritrovi su facebook, e manda a dire aicompagni “daje regà!! tenete duro, domenica incampo ci sarò anch’io con voi”. In questo caso, inmancanza di meglio, Vasco Rossi ha ragione: “…egià, sono ancora qua.” Ed è bene esserci ancora”.

Alfredo Corrao

UN COMPLEANNODA RICORDAREIL TORVAIANICA RUGBY FESTEGGIA IL SUO QUINDICESIMO COMPLEANNO

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UN COMPLEANNODA RICORDARE

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Pomezia news

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sport speciale calcioPomezia

150 ANNIDI CALCIO

Nello scorso numero ci eravamo lasciati con lasospensione dei campionati a causa dello scop-pio della prima guerra mondiale, con l’ultimo

torneo disputato nel 1914. Ricordiamo, per tutti colo-ro che si fossero persi la prima uscita, che l’articolocompleto è consultabile presso il nostro archivio,all’indirizzo web http://issuu.com/ilcorrieredellacitta.Il nostro viaggio riparte dunque dalle difficoltà econo-miche e sociali del dopoguerra. Il campionato ripresenel 1919 e ad aggiudicarselo fu l’Inter. L’anno seguen-te fu davvero molto particolare: la base partecipativafu estesa a ben 66 squadre, suddivise in gironi regio-nali, e ben 18 di queste provenivano dall’area centro-sud. La finale di questo nuovo regolamento prevedevala sfida fra la vincente del nord e quella del centrosud; nell’occasione si qualificarono alla gara-scudettoil Livorno e l’Inter con la vittoria di quest’ultima. Ilnostro viaggio, arrivato al 1921, incontra la primavera crisi: i problemi c’erano sempre stati e la maggiorparte di essi riguardavano la poco efficiente organiz-zazione dei tornei, a dir poco elefantiaci; senza conta-re il dibattito sempre più incandescente fra le “poten-ti” e le cosiddette provinciali. Tuttavia, seguendo ilclima politico di quegli anni, anche nel calcio si prefe-rì arrivare allo scontro aperto . Inizialmente ci si affidòa Pozzo, dirigente nel giro della Nazionale Italiana,ma il suo progetto di riforma presentato al Cons.Federale venne clamorosamente respinto. Il disegnoprevedeva un torneo di 24 squadre divise in due giro-ni distinti con una finalissima fra le vincenti; menocosti per un campionato più corto, introiti concentratiin poche ma significative partite, più spettacolo per farcrescere il livello del calcio nostrano.Fondamentalmente il progetto era discreto e animatoda buone intenzioni ma fu bollato come troppo “elita-rio”: in effetti il modello proposto non era che una

“festa per pochi” ovvero per coloro che avevano adisposizione ingenti capitali. Da questa storia dunqueuscirono due campionati separati, uno a marchioFIGC, quello legittimo ma privo delle “potenti” vintopoi dalla Novese, ed uno sotto la Conf. CalcisticaItaliana, il torneo delle più “ricche” conquistato dallaPro Vercelli. Fortunatamente, tale sistema durò peruna stagione soltanto ed il buon senso ricondusse aldialogo le due fazioni sulla base di un progetto soste-nuto da Colombo (Dir. della Gazz. dello Sport).L’anno del ritorno alla normalità, il 1922, vide il trion-fo del Genoa. Gli anni seguenti furono caratterizzati dadue avvenimenti: l’avvento del fascismo e l’entratadella famiglia Agnelli, con annessa Fiat, nella societàJuventina. Gli anni “neri” modificarono profondamen-te l’Italia, ed il calcio non ne rimase assolutamenteescluso; riportiamo ad esempio quello che avvennenella stagione ‘24-25. Lo spareggio scudetto videimpegnate il Bologna e il Genoa; il regolamento preve-deva la disputa di due partite ma, in quest’occasione,non furono sufficienti poiché entrambe se ne aggiudi-carono una a testa. Iniziò così una serie interminabiledi spareggi che alla fine portarono alla vittoria i bolo-gnesi ma solo grazie all’intervento da parte dei fasci-sti. Il picco si ebbe nel terzo incontro quando il Genoaconduceva per 2-1 e il match si avviava alla fine:Muzzioli, attaccante bolognese, scattò in solitariaverso la porta genoana e, una volta giunto a pochipassi dal portiere, lasciò partire un gran tiro deviatocon un miracolo in angolo. Sembrerebbe un’azionecome tante altre, se non fosse che la curva fascistabolognese scavalcò le recinzioni presentandosi minac-ciosa intorno all’arbitro sostenendo di aver visto lapalla entrare in rete. Messo alle strette il direttore digara concesse il gol confidando tuttavia al capitanoGenoano che comunque, alla fine, la partita sarebbe

andata alla squadra ligure per “evidenti minacce”;purtroppo nel referto di gara scrisse tutt’altro, segnoche le minacce avevano fatto centro. Lo scudettovenne cos’ assegnato al Bologna. Prima di proseguireil nostro racconto menzioniamo la fondazione di unadelle squadre storiche del nostro campionato, l’ACFFiorentina, nel 1926; particolarità della squadra ilcolore viola, scelto per distinguersi poiché, alloracome oggi, veniva utilizzato da pochi. Tornando alnostro viaggio il fascismo entrò nella vita quotidianadel calcio senza suscitare troppo clamore; il duce eraconvinto che lo sport fosse un eccellente mezzo perpreparare il nostro paese a future guerre e, nello spe-cifico, il calcio era un efficace mezzo per “difendere ilprestigio dell’Italia oltre confine”. Un’altra rivoluzioneavvenne nel ’29: l’affermazione del Gir. Unico e lanascita delle serie A e B. Arpinati, vertice della federa-zione, riuscì nell’impresa di mettere d’accordo Grandie Piccole tanto che dalla stagione ’29-30 presero il viai due raggruppamenti seperati. Lo scudetto di questoprimo anno storico andò all’Ambrosiana-Inter. Gli anniche precedettero la guerra videro invece il dominio ditre grandi club che fino al 1942 si spartirono letteral-mente la scena più o meno in egual misura: laJuventus, ancora l’Ambrosiana-Inter ed il sorprenden-te Bologna. Ma ovviamente per tutti i tifosi italiani que-gli anni non possono che significare una cosa sola: idue titoli mondiali (J. Rimet). Il primo arrivò tra lemura amiche nel 1934 (nella foto) a seguito dellafinale vinta contro la Cecoslovacchia, il secondo quat-tro anni più tardi in Francia battendo l’Ungheria per 4-2. Anni davvero ricchi di soddisfazione che contribui-rono a rafforzare l’immagine di Mussolini spesso ritrat-to in veste di tifoso davvero appassionato; comunque,queste stagioni “fasciste”, segnarono profondamenteil nostro campionato sia in positivo, con un ecceziona-le campagna a sostegno del “gioco della palla”, sia innegativo con scandali, corruzione ed episodi di violen-za deprecabili. Arriviamo così allo scoppio dellaseconda guerra mondiale ma, a differenza di quantosuccesse durante il primo conflitto, i campionati nonvennero sospesi fino al 1943 ovvero fino a quandonon si dissolse il regime; perché? Ovvio per volontàdel Duce. Egli affermò - convinto che la guerra finis-se entro un anno - che i calciatori servissero di più suicampi che non al fronte. I tornei riprese comunque nel1946 con l’inizio del periodo noto come l’epoca del“Grande Torino”. Luca Mugnaioli

CONTINUA SUL PROSSIMO NUMERO

PARTE II: IL PERIODO FASCISTAED I SUCCESSI AI MONDIALI

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sport speciale calcio

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calcio

Ve li ricordate questi ragazzi? Li avevamo lascia-ti circa due mesi fa in piena lotta per il primato,in attesa di verificare se davvero questo 2011

potesse essere l’anno della svolta. Ad oggi non c’èdubbio: assolutamente sì. I ragazzi pometini, guidatidal duo tecnico Gagliardi - Di Venosa, si sono aggiu-dicati la categoria con 2 giornate d’anticipo, stac-cando la rivale D.Amore di 6 punti, più che sufficien-ti, considerati gli scontri diretti; il divario comunquenon è ancora definitivo poiché, anche se ininfluenti,restano da giocare altri due incontri. Il match decisi-vo è stato disputato contro l’Eur Soccer, dove la vit-toria con un sonoro 4-1 ha consegnato il titolo nellemani dei ragazzi del presidente Mancini. In pratica,quello che era stato il monito degli allenatori per que-sto ed i precedenti incontri, “evitare cali di concentra-zione soprattutto contro avversari meno blasonati”, èstato recepito appieno dai giocatori, che hanno potu-to così scacciare ogni possibile spettro di rimonta da

parte delle inseguitrici. Tuttavia, anche se il traguar-do principale è stato tagliato, non è ancora tempodi vacanza; la soddisfazione ovviamente resta, macome nelle categorie superiori, anche qui non c’ètempo, o meglio non ce n’è troppo, per festeggiare.Sì perché la vittoria significa anche “Fasi Finali”. Tuttele vincitrici dei gironi della provincia di Roma infatti,si affronteranno a partire dalla fine di Maggio percontendersi il titolo di vincitore della Provincia; ovvia-mente, non c’è solo la gloria in palio, ma anche lapossibilità, a seconda del piazzamento finale, diessere eventualmente ripescati nella categoriaRegionale, categoria che invece spetterà di diritto airagazzi del ’97 delle varie società. Per questo moti-vo, all’inizio del mese di Aprile, si è aperta una nuovafase per questi “campioni in erba” fatta di intensesedute di allenamento, alcune anche sulla spiaggia,e tante, tante amichevoli per rodare la “vettura” invista del prestigioso torneo. Tre sono state le partite

disputate fino a questo momento da dove sono sca-turite altrettante vittorie. Ad aprire le danze, il presti-gioso incontro internazionale contro la compagineGiapponese dell’Hiroshima, vinto per 2-1 grazie allerealizzazioni di Molinari e Gagliardi; il match non èstato certo dei più semplici, anche perché la squadraospite ci teneva e non poco a tenere alto il valoredella propria patria, sia considerando la storia passa-ta ma anche la più recente con il devastante Tsunamiche ne ha sconvolto le vite. L’incontro comunque èstato regolarissimo, salvo qualche piccolo screziodovuto alla tensione agonistica; al termine della par-tita, le squadre si sono scambiate alcuni regali tipicidei due paesi e hanno trascorso del tempo insieme.Sicuramente oltre che ad esser stato un ottimo alle-namento, è stato anche un momento di grande sporte solidarietà che di questi tempi non fa mai male. Il10 Aprile è stata invece la volta del SettevilleCaserosse, liquidata dai pometini con un secco 3-0grazie all’iscrizione a referto del solito Molinari, diPierini e Scabello. Ultimo incontro, datato 20 Aprile,il derby contro i cugini della Virtus stravinto per 5-0;tripletta di Pierini, gol per Gagliardi e Aliaj, le marca-ture dell’incontro. La fase di avvicinamento alla mani-festazione Finale procederà ora con il recupero delleultime due giornate di campionato, la prima in tra-sferta contro il Lido dei Pini, e l’ultima in casa controil Trigoria, dove si potrà festeggiare in bello stile conil proprio pubblico. Il più è stato fatto, l’obiettivo sta-gionale centrato ma solo ora viene il bello; appunta-mento dunque alla fine di Maggio dove ci aspettanoaltre giornate dense di emozioni.

Luca Mugnaioli

CAMPIONI!I GIOVANISSIMI ’96 DEL REAL POMEZIA CONQUISTANO IL TITOLO E SI PREPARANO AD AFFRONTARE LE PRESTIGIOSE FASI FINALI

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Il cinema italiano si è sempre nutrito dal dopoguerraad oggi della sana commedia di costume, dove situa-zioni aderenti alla realtà del momento venivano rac-contate con ironia e comicità mostrando spesso(sarebbero centinaia gli esempi) gli “Italiani bravagente” all’estero.E su questo trito cliché che si sviluppa l’ultimo filmdel giovane Dario Baldi, sconosciuto ai più in quantoautore finora di documentari, che chiama due “star”del momento, come Brignano e Pannofino, reducientrambi da successi televisivi e teatrali, per raccon-

tare dell’italiano furbo e malandrino, e del suo oppo-sto, tonto e succube della famiglia, che finiranno pervolersi bene solo perché scaraventati dalla vita in unluogo esotico.E quindi, ecco l’Avana, tristemente raccontata con lostereotipo delle agenzie di viaggi, tutta donne e ballo,da depliant, così lontana dalla realtà da risultarequasi offensiva.La storia, se qualcuno non l’avesse capita, è elemen-tare: Il romano e bambacione Vittorio (appuntoEnrico Brignano) scopre che il fratello cinico e furboVittorio (Francesco Pannofino) che tutti credevanomorto in un incidente, è invece vivo e vegeto a Cuba.Parte quindi per redimerlo e riportarlo a casa dallasua famiglia, rimanendo imbrigliato ed affascinatodai piaceri della vita dell’isola caraibica.Altro non possiamo né vogliamo raccontare, ancheperché la sinossi è tutta qui, per poi dipanarsi insituazioni comiche elementari e battute “romane-

sche” che almeno non sfociano in volgarità da cine-panettone, ricordando forse più il Cabaret popolare.Francesco Pannofino ed Enrico Brignano regalanoalmeno una bella interpretazione tutta fisica edanche urlata, ed impreziosiscono con la loro conta-giosa simpatia una sceneggiatura scritta in tre minu-ti. Forse andrebbe investita più energia creativa pervalorizzare con film di qualità queste due maschereche il Cinema nostrano ha trovato, piuttosto checostringerli agli straordinari, per far ridere (e si ridecomunque molto) il pubblico.E poi dobbiamo per forza citare Aurora Cossio, laragazza Italo-Colombiana che fa da protagonistainsieme al duo citato, bella e simpatica, che al suosecondo film dopo la delicata interpretazione in “Ilfiglio più piccolo” di Pupi Avati, riempie la scena conun sorriso che incanterà gli spettatori.

Mauro Valentini

FACCIO UN SALTOALL’HAVANA

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cinema

L’Associazione Culturale “La Città”, editore della testata “Il Corriere della Città” comunica che nella diffusione dei messaggipolitici relativi alle elezioni comunali fissate per maggio 2011 siapplicano tutte le disposizioni della Legge n. 28 del 22/2/2000

tariFFE

1/4 pagina colori (piedone) € 120,001/2 pagina colori € 200,001 pagina colori € 350,00

II di Copertina - pagina colori € 400,00III di Copertina - pagina colori € 400,00IV di Copertina - pagina colori € 450,00

Il saldo degli spazi di propaganda elettorale deve essere effettuatocontestualmente alla prenotazione.Alle tariffe va aggiunta l'IVA al 4%.Il codice di autoregolamentazione è a disposizione presso la sededel periodico in Via Danimarca, 57 - Pomezia

codice di autoregolamentazione

DELUDE NONOSTANTE BRIGNANOL’ULTIMA COMMEDIA COMICA DELLA STAGIONE

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giochi

Specifiche Tecniche:Disponibile per: iPod, iPhone ed iPadSviluppatore: GameloftPublisher: GameloftDistributore: ApplePrezzo: 3,99 EuroGiocatori: 1-10Pegi: 7+

Cavalcando il grande successo dell’omonimo filmnelle sale proprio in questi giorni, esce su Apple Storeil tie-in di Fast & Furious 5. Troppo spesso questa tipo-logia di prodotti viene realizzata per guadagnare bene-ficiando del successo del film in onda nelle sale. Lastrategia è semplice: far uscire il gioco in contempora-nea con il film e sfruttare il più possibile l’eventomediatico. Gameloft ha quindi ben pensato di ripro-durre questa formula anche nello store della melamorsicata, portando ai possessori di iPod, iPhone ediPad uno delle più note saghe dedicata al mondo delle

corse clandestine tra auto modificate. Nel giocoGameloft impersoneremo i panni del fuorilegge BrianO’Conner e proprio come nel film saremo alla guida disupercar, impegnati nell’eterna lotta contro l’agentefederale Luke Hobbs. Questa lotta tra buoni e cattivi sisvolgerà tra le strade di Rio de Janeiro, RepubblicaDominicana e Hong Kong. La modalità carriera preve-de diversi tipi di sfide, tra cui quelle classiche dovedovremo tagliare il traguardo per primi. Oltre alla giàcitata modalità carriera saranno disponibili altre quat-tro modalità che sono: Frizione(bisognerà cambiaremarcia al tempo giusto); A tempo(dovremo arrivareentro il tempo limite); Derapata(bisognerà dimostraredi essere molto abili nell’effettuare le derapate) ed infi-ne Eliminazione (dove dovremo eliminare gli avversa-ri a colpi di sportellate). A livello di gameplay il giocosi presenta in maniera molto semplice, l’unico accor-gimento per il giocatore sarà quello di inclinare, sfrut-tando il sensore di movimento, il dispositivo di gioconel verso in cui si desidera far girare l’auto ed attivarela nitro quando necessario. Sarà inoltre possibile riav-volgere di qualche secondo il tempo in maniera tale

da riposizionare l’auto nel migliore dei modi ed evita-re quindi sicuri incidenti. Durante le varie competizio-ni non mancheranno cambiamenti di scenari ed even-tuali ostacoli determinati da esplosioni o crolli improv-visi. Altro punto a favore del gioco è sicuramente ilparco auto che vanta, tra le altre, auto dal calibrodella Comet, Dodge Challenger 2011, Gecko, Jet T7 emolte altre che saranno disponibili solo dopo averconseguito alcuni obiettivi. Presente infine la modalitàmultiplayer che consentirà sfide fino a 10 giocatoriattraverso la connessione WiFi o via Bluetooth. Alcosto di soli 3,99 euro Fast & Furious 5 permette dipassare diverse ore in modo spensierato grazie ad ungamplay semplice e funzionale ed una grafica chepropone modelli poligonali delle auto convincenti e gliotto tracciati tutti ottimamente caratterizzati.

VOTO: 8Matteo Acitelli

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Dopo il grande successo ottenuto lo scorso 12 e 13Marzo 2011 presso gli studi RAI di Torino, MatteoAcitelli, 18enne di Torvaianica tornerà su RAI 2 il pros-simo 21 e 22 Maggio alle ore 9.20. Il re dei SocialNetwork pometino, dopo la vittoria conseguita duran-te le qualificazioni di Marzo, sarà infatti uno dei seiconcorrenti della prima delle sei semifinali che sidisputeranno sulla seconda rete RAI al fine di selezio-nare i migliori blogger e talenti del web italiano che sisfideranno poi nella grande finale che verrà disputataDomenica 3 Luglio prossimo. Per la prima voltaun’emittente italiana trasmette un programma di que-sto tipo. Social King prevede infatti il diretto coinvolgi-

mento del pubblico al gioco, sia in studio che a casa,tramite forme di partecipazione interattiva attraverso ipiù svariati social network della Rete, da Facebook aTwitter. Cominciate a sintonizzare i vostri televisori,l’appuntamento è su RAI 2, dove Pomezia avrà riso-nanza sul territorio nazionale grazie al giovanissimoMatteo. Per mandarlo avanti sarà necessario l’aiutodel pubblico: sulla paginawww.facebook.com/SocialKingRAI durante la puntatadi Sabato (dalle 9.15 alle 10.00) il pubblico potràvotare i concorrenti nella sezione Note attraverso laformula del Mi Piace tipica di Facebook.

FORZA MATTEOMATTEO ACITELLI TORNA SU RAI 2 PER LE SEMIFINALI DI SOCIAL KING!IL GIOVANE POMETINO ALLA CONQUISTA DEL WEB 2.0

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Page 55: Il Corriere della Città - Maggio 2011 - Speciale Elezioni Comunali Pomezia 2011

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