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ioLa parola del prevosto (don Luigi) 3Calendario liturgico 4Il Convegno di Verona (G. Greco) 9La nuova Iniziazione Cristiana 10Annuncio neocatecumenale 12

Vita parrocchialeIl Diaconato di Francesco Checchi 13Briciole Francescane (A. Rossi) 14Benvenuta suor Felicita (Le Suore) 15Padre Francesco Ferrari ci saluta (d. Luigi) 16Consiglio Pastorale (P. Sala) 17Speciale Campeggio Famiglie 19

Dall’oratorioIl Grest (don Valentino) 23Colorandia (don Valentino) 26

Arte & CulturaLe Poesie di Rosetta (R. Mor) 28Lo spazio di Massimo (M. Calvi) 29Halloween, la festa delle zucche vuote 30L’Angelo sul mondo (don Valentino) 34Letture (don Valentino) 35

Le Nostre RubricheVoi che ne pensate? (L. A. Pinelli) 36Lo Sport (R. Moscarella) 37

Varie - CronacaIn Gita a Napoli (L.D.B) 39Artisti della porta accanto (R. Mor) 42Aiutiamoli a vivere 43Dalla Casa di riposo 44Premio Morelli 45Informagiovani (L. Brunelli) 46Dalle Acli (D. Mazzoleni) 47C’era una volta (G. Pini) 48GIRSA (M. Ferrazzi) 49Accade a Radio Basilica (T. Cervati) 50Bar-Zollette (B. Cocchetti) 51Orario delle farmacie 52Numeri Utili 52Anagrafe Parrocchiale 53Offerte 54Rendiconto Finanziario (P. Sala) 55

sommario

In copertina:San Lorenzo Diacono

Immagine per ilDiaconato di Francesco Checchi

L’Angelo di VerolaMensile di Vita

Parrocchiale VeroleseA cura di don Luigi Bracchi

Redattori:Sac. Giuseppe Lama

Sac. Valentino PicozziTiziano Cervati

Telefoni utili030 931210 (Casa Canonica)030 932975 (abit. Prevosto)030 9921196 (abit. don Giuseppe)030 931475 (abit. don Valentino)

Abbonamento annualeOrdinario 20,00Sostenitore 25,00Benemerito 30,00Per spedizionea mezzo posta 18,00Un numero 2,00

StampaTipolito Bressanelli - Manerbio

Tel. 030 93 80 201

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la parola del prevosto

Quelqualcosa in più...

Trasmettere la fede ai nostri ra-gazzi e giovani in un mondo, inuna società che cambia: è la

scommessa, è l’impegno che ognicristiano adulto deve assumersi eportare avanti.I tempi che viviamo non sono faciliper tanti motivi. Ci siamo accorti cheaccontentarsi di quel che siamo efacciamo, sicuramente non basta; eallora?Vorrei sottolineare per me e per tuttidue itinerari, due impegni per ora.Questo sarà l’argomento, il tema checi preoccuperà tutto l’anno.

Innanzitutto risuona alla menteuna espressione che Gesù nel Van-gelo rivolge ai suoi ascoltatori: Fa-te quello che vi dicono, non fatequello che fanno”.

Gesù mette in discussione la vita ditutti noi. I bambini, i ragazzi da noiimparano soprattutto quello che fac-ciamo non quel che diciamo. Noi cri-stiani dobbiamo operare un rinnova-mento costante: dobbiamo preoccu-parci di adeguare le nostre scelte, inostri atteggiamenti agli ideali cheGesù ci ha insegnato e che diciamodi aver accolto.Lo stile del nostro vivere esperimentainvece molto spesso questa divisionetra le parole e la vita, con la conse-guenza di un disorientamento forteper i più giovani; vedono che la fedecristiana incide poco sulla vita.Noi adulti, prima di tutto i genitori cri-stiani, dobbiamo diventare semprepiù testimoni dell’amore di Dio pernoi, per tutti. Quando sarà chiaro che

per noi adulti l’affare più importante èscoprire e vivere secondo l’insegna-mento di Gesù, piuttosto che seguirei criteri del mondo, allora saremo, coni nostri limiti dei testimoni: proporre-mo con la vita certi valori che per noisono indispensabili. Da un Cristia-nesimo di parole e di apparenza adun Cristianesimo di vita: una realtàalla quale non rinunceremmo maineanche se ci costasse il sangue.

Tutto questo con gioia, perché ve-ramente il Signore, il Vangelo sonoper noi il codice della felicità.

“Beati voi poveri... beati voi che orapiangete... beati voi che ora avete fa-me...”Credere in Gesù, giocare tutta la vitacon Lui è la strada della gioia.Siamo chiamati ad affrontare tutto,consapevoli di costruire sulla roccia.Sia che siamo nella sofferenza, siache siamo nella salute, in ogni mo-mento viviamo nella speranza, per-ché sempre e comunque il Signore ciama, ci conduce verso quella che è lanostra piena realizzazione. Il cristianoha la certezza che Dio non ci lasciamai perdere; in Lui anche la morte èvinta, perché Lui è morto ed è risortoe così anche noi, se giochiamo tuttoper Lui e per amore dei fratelli.Testimoniamo con la vita la gioia diessere cristiani?Sono considerazioni e domande chenon possiamo assolutamente mette-re da parte. Buon lavoro!

Don Luigi

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calendario liturgico

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In Basilica: Prefestiva: ore 18.30Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30

ore 18.15 VespriFeriali: ore 7.00 - 9.00

ore 18.30 eccetto il giovedì

S. Rocco: Festiva: ore 9.00

S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00Feriale: ore 20.00 solo il giovedì

Cappella Casa Albergo: Tutti i giorni ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a dis-posizione per le confessioni.1) Mese Missionario - La Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli pro-

pone di dedicare le domeniche di ottobre all’idea missionaria. La giornatamissionaria in senso stretto è sempre la penultima domenica di ottobre. Laprima domenica è la giornata di preghiera, la seconda del sacrificio, la terzadella vocazione, la quarta dell’offerta e l’ultima del ringraziamento.

2) Mese del Rosario - Questo mese propone il pio esercizio del Santo Rosariodel quale parlano ampiamente la terza parte della esortazione apostolica“Marialis Cultus” di Papa Paolo VI e il recente documento di Papa GiovanniPaolo II sul santo Rosario. Il Rosario sarà proposto ogni giorno prima dellesante Messe delle ore 9.00 e delle ore 18.30.

È auspicabile che nelle nostre famiglie ritorni questa pia pratica che nel passa-to, anche recente, costituiva la preghiera per eccellenza.

1 Sabato ore 18.30 Giuramento di Fede del nostro fratello FrancescoChecchi in vista della sua ordinazione diaconale.

1 Domenica XXVI del tempo ordinario (II settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...Gesù disse: - Chi scandalizza uno di questi piccoli checredono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asi-no al collo e venga gettato nel mare. - ...”. (Mc 9, 42)

Sante Messe con orario festivoSanta Teresa di Gesù Bambino

ore 15.00 Celebrazione per gli anziani e gli ammalati con la possibili-tà di ricevere il Sacramento dell’Unzione degli Infermi

ore 17,00 Suore: preparazione Comunitaria ai Battesimi di ottobre per ge-nitori, padrini e madrine

ore 18.15 Vespri

SETTIMANA MARIANA

2 lunedì ore 20.30 Teatro Montini di Verolavecchia: Primo incontro dipreparazione sul Nuovo Piano di Iniziazione Cristiana per tutti icatechisti, per il Consiglio Pastorale Parrocchiale, per il Consi-glio Parrocchiale per gli Affari Economici, per tutti i gruppi im-pegnati all’interno della Parrocchia

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3 martedì ore 20.30 in Basilica: Centro di Ascolto Comunitario

4 mercoledì S. Francesco d’Assisi. Patrono d’Italia. Festa. Sante Messe conorario ferialeore 21.00. Incontro per adolescenti e giovani

5 giovedì Primo del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 esposizione delSantissimo e adorazione comunitaria e personale fino alle ore12.00

6 venerdì Primo del Mese, dedicato alla devozione del Sacro Cuore. Siporta la S. Comunione agli ammalati

7 sabato Vigilia della Solennità della Beata Vergine Maria del Santo Ro-sario

ore 16.00 Confessioni per i ragazzi e gli adultiore 18.30 Festa degli Anniversari di Ordinazione Sacerdotale e di con-

sacrazione religiosa

8 Domenica XXVII del tempo ordinario (III settimana del salterio)Solennità della B.V. Maria del S. Rosario

Dal Vangelo: “...Gesù disse loro: - ...sicché non sono più due, ma una solacarne. L’uomo dunque non separi ciò che Dio ha congiunto.- ...”. (Mc 10, 8.9)

Sante Messe con orario festivoore 11.00 S. Messaore 16.00 S. Messa solenne seguita dalla processione in onore della

Madonna del Rosario presieduta da Padre Francesco FerrariÈ sospesa la Messa vespertina delle ore 18.30

14 Sabato Cattedrale di Brescia: alle ore 16,00 il nostro fratello France-sco Checchi sarà ordinato Diacono (vedi art. a pag. 13)

15 Domenica XXVIII del tempo ordinario (IV settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...Gesù disse: Una sola cosa ti manca: vai, vendi tutto quel-lo che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vie-ni e seguimi...”. (Mc 10, 21)

Sante Messe con orario festivoGiornata di annuncio delle Catechesi NeocatecumenaliA tutte le Messe predicherà il neo diacono don Francesco Chec-chi

ore 18.30 La Santa Messa sarà celebrata da padre Gabriele MariaChecchi nel venticinquesimo anniversario della sua ordina-zione sacerdotale

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Solennità della B.V. del Rosario alla Breda Liberaore 10.00 Santa Messa solenneore 18.00 Santo Rosario e Processione

18 mercoledì S. Luca Evangelista Sante Messe con orario feriale

19 giovedì Da tre anni Don Luigi è parroco della nostra comunità. Ricor-diamolo nella preghiera

Venerdì 20, sabato 21 e domenica 22: avremo in parrocchia la copia del Cro-cifisso di San Damiano che parlò a San Francesco. (vedi il programma apag. 14)

22 Domenica XXIX del tempo ordinario (I settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...fra di voi però non è così; ma chi vuole essere grande travoi si farà vostro servitore e chi vuol essere il primo tra voisarà il servo di tutti...” (Mc 10, 43-44)

Sante Messe con orario festivoGiornata missionaria mondiale

ore 16.00 Nel salone delle Suore - incontro con l’Azione Cattolica Adulti ore 18.15 Celebrazione dei Vespri

25 mercoledì Santi Filastrio e Gaudenzio - Vescovi di Brescia Sante Messecon orario feriale

Attenzione: Nella notte tra sabato 28 e domenica 29: torna l’ora solare.Attenzione ai nuovi orari delle Sante Messe

29 Domenica XXX del tempo ordinario (II settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...(il cieco Bartimèo) al sentire che c’era Gesù cominciò agridare: - Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me. ...” (Mc 10,47)

Sante Messe con orario festivoSolennità della Dedicazione della Basilica

Dal Vangelo: “Gesù disse: “La mia casa è luogo di preghiera”. (Gv. 2, 14)

ore 11.00 Nel corso della Messa: Celebrazione del Battesimoore 17.45 Vespri

N. B. - La Messa vespertina dei giorni festivi e feriali è anticipa-ta alle ore 18.00

31 Martedì Santa Messa prefestiva nella vigilia della solennità di Tuttii Santi

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eIn Basilica: Prefestiva: ore 18.00Festive: ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00

ore 17.45 VespriFeriali: ore 7.00 - 9.00

ore 18.00 eccetto il giovedì

S. Rocco: Festiva: ore 9.00

S. Anna - Breda Libera: Festiva: ore 10.00Feriale: ore 18.30 solo il giovedì

Cappella Casa Albergo: Tutti i giorni ore 16.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a dis-posizione per le confessioni.

1 Mercoledì Solennità di Tutti i Santi (proprio del salterio)

Dal Vangelo: “...Gesù disse: “Beati i poveri in spirito, perché di essi è il re-gno dei cieli...” (Mt. 5, 3)

Sante Messe con orario festivoore 15.00 S. Messa al cimitero in suffragio di tutti i defunti. Seguirà la be-

nedizione alle tombeore 17.30 Celebrazione dei Vespriore 18.00 S. Messa di “Tutti i Santi” a suffragio dei defunti della Parroc-

chia

2 giovedì Commemorazione di tutti i defuntiSante Messe con orario feriale (ore 7.00 e 9.00)

ore 15.00 S. Messa al cimitero. Benedizione delle tombe ore 18.00 Ufficiatura con santa Messa a suffragio di tutti i defunti della

Parrocchiaore 20.00 In Sant’Anna ufficiatura con santa Messa a suffragio di tutti i

defunti della Breda

N. B. Ogni sera, fino a mercoledì 8 novembre, alle ore 18.00,in Basilica ufficiatura per i Defunti della ParrocchiaNei giorni 1-8 novembre, i fedeli che visitano il Cimitero e pre-gano per i defunti, alle solite condizioni (Confessione e Comu-nione) possono ottenere l’indulgenza plenaria applicabile ai de-funtiDal mezzogiorno dell’1 novembre alla sera del 2 si può ottene-re l’indulgenza Plenaria applicabile ai defunti visitando la Basi-lica. Nella visita si reciti almeno un Pater, Ave, Gloria e il CredoSi richiedono le seguenti condizioni: Confessione, Comunionee preghiere secondo le intenzioni del Papa (almeno Pater, Ave,Gloria, ...)

3 venerdì Primo del mese dedicato alla devozione del Sacro Cuore. San-te Messe con orario feriale. Si porta la Comunione agli am-malati

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4 sabato S. Carlo Borromeo

5 Domenica XXXI del tempo ordinario (III settimana del salterio)

Dal Vangelo: “...Gesù rispose: Il primo comandamento è questo: Ascolta,Israele; il Signore Dio nostro è l’unico Signore; amerai dun-que il Signore Dio Tuo con tutto il cuore, con tutta la tuamente e con tutta la tua forza. E il secondo è questo: Ame-rai il prossimo tuo come te stesso. Non c’è altro comanda-mento più importante di questi. ...” (Mc 12, 29-31)

Sante Messe con orario festivoore 11.00 Santa Messa in suffragio dei Caduti di tutte le guerreore 17.45 Vespri

9 giovedì Dedicazione della Basilica Lateranense. Festa

Alcune note in breve

Noi sacerdoti rendiamo noto che nelle intenzioni per le Sante Mes-se, non diremo più il cognome del defunto, ma solo il nome. Il co-gnome si dirà quando l’intenzione riguarda una famiglia o più fa-miglie. Questo per rendere più snella la celebrazione senza troppiparticolarismi. Si consiglia di non mettere, per ogni intenzione,una “sfilza” di nomi.

Dal 1° gennaio 2007 durante le S. Messe prefestive e festive nonsi diranno più i nomi dei defunti, pur applicando la S. Messa peri defunti. (i nomi saranno esposti alla porta della Basilica).

Nei funerali l’orario indicato nei cartelli funebri, sarà, d’ora in poi,l’ora della partenza dalla casa dove è allestita la camera ardente.

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convegno ecclesiale

Il Convegno di Verona (16-20 otto-bre 2006) sarà articolato sui temidella testimonianza e della speran-

za. È un binomio inscindibile. La spe-ranza è fondata sulla testimonianza:Gesù Cristo, “il testimone fedele” (Ap1, 5) è la “speranza del mondo”; egliha rivelato e testimoniato con la suavita, con la suo morte e risurrezione,l’Amore salvifico di Dio per l’uomo. Latestimonianza di Cristo continua nellastoria attraverso la testimonianza deicristiani, ai quali egli ha lasciato lasua consegna: -sarete miei testimoni-(Al 1,8). Se Gesù Cristo è la speranzadel mondo, i cristiani, che sono suoitestimoni, sono quindi portatori di

speranza, seminatori di speran-za, ministri di speran-

za. Essi dovrannoportare la spe-

ranza, indivi-duare i “se-

Testimonianza e speranzagni di speranza” presenti nella nostrastoria e indicare nuovi orizzonti disperanza.

Dovranno essere testimoni di GesùRisorto compiendo le opere del Risor-to: la pace, la condivisione, l’amore, lagiustizia, il perdono, il sostegno ai piùdeboli, la difesa della vita; dovrannoimpegnarsi a rinnovare la convivenzaumana, la politica, l’economia; do-vranno lottare per cambiare le “strut-ture di peccato” della nostra società.Con la loro vita “nuova” dovranno te-stimoniare che, per cambiare le strut-ture, è necessario “cambiare il cuore”.(Continua)

Mons. Giuseppe Greco

Verso ilConvegno Ecclesialedi Verona

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iniziazione cristiana

Iniziazione Cristianadei fanciullie dei ragazzi(Prima parte)

Chi è cristiano?I cristiani sono i discepoli di Cristo, isuoi seguaci che vivono una relazionedi comunione con Dio, Padre, Figlio eSpirito Santo e manifestano questa ap-partenenza nell’esercizio della carità.La fede in Gesù Cristo è una scelta per-sonale da vivere nella Chiesa (comuni-tà di credenti), va alimentata con la Pa-rola e con i Sacramenti e ha il suo cen-tro nella partecipazione all’Eucarestiaogni Domenica (che significa “il giornodel Signore” e che per la Chiesa è laPasqua settimanale).(Notiamo come sono un controsensole affermazioni del tipo:”Io sono cristia-no anche se non vado in chiesa”; “So-no cristiano anche se non conosco be-ne il Vangelo”... oppure atteggiamentidel tipo “Bestemmio, però credo”;“Chiediamo di sposarci anche se daanni non andiamo a Messa e non ab-biamo intenzione di andarci dopo”...). Èimportante oggi avere chiara l’identitàdel cristiano per due motivi:1. per distinguersi e rapportarsi con

chiarezza ai fedeli di altre religioni.2. per elaborare un giusto e condiviso

progetto di educazione dei ragazzi(altrimenti invece di “formare” la lo-ro coscienza, la “de-formiamo” equesto, secondo me, è un crimineeducativo).

Il contestoAnche noi in Italia siamo entrati e as-sorbiti in pieno dalla trasformazionedella vita sociale: non siamo più lo Sta-to “cattolico”, non abbiamo più la “reli-gione cattolica” come religione privile-giata dallo Stato, non abbiamo più co-me cultura dominante quella cattolica.Siamo in una società secolarizzata (oforse è meglio definirla a-religiosa, pa-gana) in cui ciò che conta non è la reli-giosità, ma l’immagine, il denaro, il di-vertimento... una società dove “il mito èil mercato e il consumismo il suo rito”come diceva il prof. Marco Galliziolinella sua conferenza al Convento (8marzo 2004).L’attuale cultura ha decretato la fine dialcune modalità di educazione alla fe-de. È finito il catechismo sul modellodella scuola; è finita l’epoca di ammet-tere ai Sacramenti secondo l’anno sco-lastico che il ragazzo frequenta; è finitoil tempo di ammettere tutti indiscrimi-natamente ai Sacramenti; essendo fi-nito il “catecumenato sociale” (cioè ilcontesto di una società cristiana) nonha più senso ammettere ai sacramentiragazzi di genitori non credenti o nonpraticanti e/o senza un adulto che siagarante della scelta del ragazzo.Alla situazione nuova rispondiamo conscelte nuove.

Il Vescovo mons. Giulio Sanguineti ha dato alla diocesi un nuovo progettodi educazione alla fede dei nostri ragazzi. Il progetto è intitolato: “L’Inizia-zione Cristiana dei Fanciulli e dei Ragazzi” (ICFR) e sostituisce il nostro

tradizionale modo di “far catechismo”. Noi inizieremo a metterlo in praticadal prossimo anno pastorale.

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iniziazione cristiana

Cristiani si diventa“Cristiani non si nasce, si diventa!” di-ceva Tertulliano (fine del sec. II), “Cri-stiani siamo fatti” diciamo nella pre-ghiera del Ti adoro: in un modo o nel-l’altro alla fede cristiana adulta si arrivaattraverso un cammino. Infatti dobbia-mo sostituire il vocabolo “catechismo”con “Iniziazione Cristiana”.Per Iniziazione Cristiana (IC) si intendeun cammino che comprende:- l’ascolto e la conoscenza della Paro-

la;- la capacità di celebrare il Signore

della vita nella Liturgia, con la Chie-sa;

- maturare la fedeltà al giorno del Si-gnore, all’Eucaristia domenicale(centro della vita spirituale);

- imparare a vivere quotidianamentelo stile della carità mettendo a servi-zio degli altri i doni personali ricevutidal Signore.

L’IC è un cammino progressivo del sin-golo e raggiunge il suo scopo (cioè fi-nisce) quando “il soggetto iniziato” vi-ve abitualmente, anche se con fatica,una reale esistenza cristiana, caratte-

rizzata da un profondo rapporto conCristo, dalla convinta partecipazionealla catechesi permanente e alle cele-brazioni sacramentali, dal vivere congioia il giorno del Signore (la domeni-ca), dalla coerente testimonianza cri-stiana nell’ambiente familiare e socialee dalla presenza attiva nella vita dellacomunità cristiana.Non si è cristiani perché battezzati, maperché si è “completato” il Battesimocon la Cresima e la partecipazione re-golare all’Eucaristia. Infatti è l’Eucari-stia il sacramento più importante: glialtri sei si riferiscono tutti ad essa.Cristiani si diventa per convinzione,non per tradizione.È questa la sfida che la Chiesa deve af-frontare oggi. Come si riconosce oggiun cristiano?

La prassi attualeDal Concilio di Trento (1545-1563) laChiesa si è molto preoccupata di edu-care alla fede. Ne sappiamo qualcosaanche noi leggendo l’opera di S.CarloBorromeo. Il Concilio aveva definito ladottrina cristiana e si trattava quindi diinsegnarla. Vari Vescovi hanno scrittodei “catechismi” per aiutare i parrocinell’educazione. Papa Pio X all’iniziodel 1900 ha dato alla Chiesa un cate-chismo ufficiale redatto con il metododomanda-risposta. Come si faceva nel-la scuola anche a catechismo si impa-ravano le risposte.Dopo il Concilio Vaticano II i Vescoviitaliani hanno offerto alle comunità deinuovi catechismi, tuttora in uso. L’o-biettivo dei catechismi era quello dicreare una “mentalità di fede” cioè aiu-tare a fare una scelta di fede consape-vole e motivata e contemporaneamen-te una vita quotidiana coerente. L’evol-versi del contesto socio-culturale se-gnato dal consumismo, dall’edonismo,dal desiderio del tutto-subito... ha crea-to problemi di grande confusione nel-l’educazione alla fede.Oggi noi poniamo al centro ancora “il

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iniziazione cristiana

Il 2 ottobre 2006 alle ore 20.30 nelteatro di Verolavecchia, primo in-contro di preparazione per tutti icatechisti, per il Consiglio Pasto-rale Parrocchiale, per il Consi-glio Parrocchiale per gli AffariEconomici, per tutti i gruppi im-pegnati all’interno della Parroc-chia.

Per Adulti,Giovani e Adolescenti

AnnuncioDomenica 15 ottobre 2006

Ogni martedì e venerdìore 20.30

Da Martedì 17 ottobre 2006Salone delle Suore

via Dante

“Maria, Madre della Chiesae Madre nostra,

ci ha donato Cristoche viene a noi,

con la sua misericordia.Incontrarsi con il suo amorepuò dare pienezza alla vita”.

Parrocchia di San LorenzoVerolanuova

CatechesiNeocatecumenale

invito

catechismo” sul modello della scuola eriteniamo importante che il ragazzo“impari”.Ma gli esiti della prassi in atto sonopiuttosto contradditori, come diconoalcune testimonianze dei catechisti:“Il catechismo non raggiunge il suoscopo di generare cristiani consapevoli,nonostante l’alta frequenza e l’accessogeneralizzato ai sacramenti. L’itinerarioomogeneo per tutti i fanciulli e i ragazzi,sulla falsariga del modello scolasticocon scadenze fisse per i sacramenti,produce una fede di convenzione piùche di convinzione” (Giulia).“Negli operatori pastorali a volte sonopresenti disagio, insoddisfazione estanchezza per la difficoltà a coinvolge-re i ragazzi dispersivi, poco motivati enon sempre sostenuti dai genitori”(Giusy).“Abbiamo la quasi totalità dei ragazzi alcatechismo settimanale e meno dellametà alla Messa domenicale. Parecchibambini cominciano a tralasciare laMessa già dalla domenica dopo la pri-ma Comunione. Per tanti poi il sacra-mento della Cresima è l’occasione... del-l’addio alla pratica della fede” (Loretta).“Molti ragazzi vengono obbligati, senzanessuna motivazione. Subiscono tutto.Perciò è difficile integrarli nel gruppo ecoinvolgerli” (Andrea).“Abbiamo casi di genitori non credentiche danno in casa una contro-testimo-nianza di fede; altri che sono indifferen-ti; altri insofferenti... e i figli sono diso-rientati” (Andrea).(continua)

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vita parrocchiale

L’immagine scelta da don Francesco per ricor-dare la sua ordinazione: San Lorenzo con i sim-boli che caratterizzano il servizio del Diacono.

14 ottobre 2006...Un diacono permanentein mezzo a noi

Sabato 14 ottobre 2006 ore 16.00in Cattedrale il nostro fratelloFrancesco Checchi, verrà ordi-

nato diacono: un papà, insieme ad al-tri, riceve dal Vescovo l’incarico, ilcompito di servire la comunità in mo-do particolare nella carità, nella pro-clamazione della Parola, nel servizioall’altare.

È possibile certamente, per chi lo de-sidera, partecipare a questa funzionesingolare in Duomo.La nostra comunità è in festa nell’at-tesa dell’ordinazione di FrancescoChecchi a diacono permanente.

La chiesa del Concilio Ecumenico Va-ticano II ha rimesso in luce tante real-tà del nostro essere cristiani, così darendere molto più attivo il nostro cam-mino e più viva la nostra comunità.Il diacono ci ricorderà che l’amore diCristo per noi deve diventare anche ilnostro stile di vita più chiaro, più evi-dente; che l’ascolto della parola di Diodeve diventare il nostro nutrimento ela strada maestra; che l’Eucarestia, laSanta Messa devono tornare ad esse-re il motore della nostra vita.Sono i tre compiti di un diacono per-manente; sono tre realtà della fedeche tutti noi dobbiamo mettere al cen-tro della nostra vita se vogliamo vera-mente essere cristiani.

Quello che stiamo vivendo è un mo-mento di grazia: un dono e un grandeimpegno.

Preghiamo perché lo Spirito Santo il-

lumini e riempia della sua forza il nuo-vo diacono, perché viva in pienezza ilsuo ministero; preghiamo anche pernoi perché rinnoviamo sempre di piùil nostro essere cristiani.

Domenica 15 ottobre il nuovo diaconoeserciterà il suo ministero nelle diver-se messe domenicali. La sera alle18.30 padre Gabriele Maria Checchifratello di don Francesco, celebrerà il25° di ordinazione sacerdotale.

Sabato 21 ottobre 2006 alle 20.30 nelsalone della biblioteca comunale, periniziativa della Fraternità Francesca-na, verrà proposto un recital “ForzaVenite Gente”, anche per festeggiarel’ordinazione del nuovo Diacono.

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La Fraternità Santa Chiara invitala comunità di Verolanuova adunirsi a lei in rendimento di gra-

zie per quanto Dio ha operato fino adoggi ed è immensamente lieta di farlocontemplando la meravigliosa iconadel Crocifisso di San Damiano cheparlò a San Francesco ottocento annifa.

Il crocifisso sarà presente nella no-stra parrocchia nei giorni: 20-21-22ottobre.

ProgrammaVenerdì 20 ottobre 2006Ore 20.00: La comunità accoglie ilCrocifisso nella chiesa di S. Anna inBreda Libera.Ore 20.30: Santa messa con breve ri-flessione (Padre Luigi), esposizionedel Crocifisso per un breve momentodi preghiera personale. Partecipa ilcoro della Breda Libera.

Sabato 21 ottobre 2006Dalle ore 8.00 alle ore 15.00 esposizio-ne del Crocifisso presso la chiesa del-le suore di Maria Bambina, per chi vo-lesse entrare per un breve momentodi preghiera personale.Ore 16.00: Arrivo del Crocifisso pres-so la casa albergo di Verolanuova.Ore 16.30: Santa messa con breve ri-flessione (Padre Luigi), esposizionedel Crocifisso per un breve momentodi preghiera personale.Ore 20.30: Presso la biblioteca civicadi Verolanuova, la Fraternità SantaChiara in collaborazione con il gruppo

Contempliamo il Crocifissoin rendimento di Graziea cura della Fraternità Santa Chiara

Arcobaleno di Prevalle presenta il mu-sical sulla vita di San Francesco “For-za Venite Gente”.

Domenica 22 ottobre 2006Ore 9.00: Arrivo del Crocifisso nellaBasilica di Verolanuova.Ore 9.30: Santa messa con breve ri-flessione.Ore 11.00: Santa messa con breve ri-flessione.Ore 18.00: Vespri guidati dai frati fran-cescani.Ore 18.30: Santa messa solenne pre-sieduta da Padre Luigi Cavagna, Assi-stente Regionale O.F.S.Partecipa il coro parrocchiale San Lo-renzo.

Il Signore vi dia pace

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La FraternitàFrancescanaSanta Chiara

di Verolanuovain collaborazione con il

Gruppo “Arcobaleno”di Prevalle

presenta

Testi di Mario CastellacciMusiche di Michele Paulicelli

Sabato 21 ottobre 2006ore 20.30

Salone dellaBiblioteca Civicadi Verolanuova

La comunità delle Suore si ar-ricchisce di una nuova presen-za: Suor Felicita Arosio, mila-

nese di nascita (Lissone è il suopaese natale) ma bresciana di ado-zione. La missione lei l’ha svolta inBrescia, l’ultima per ora in ordine ditempo a Calcio. L’attendevamo datempo e con gioia l’abbiamo accol-ta. L’augurio che le facciamo è chesi trovi bene tra noi visto che la po-polazione di Verolanuova ha sem-pre accolto bene le Suore della no-stra Comunità.

Le Suore.

Anche l’Angelo di Verola, a nomedel Prevosto, dei sacerdoti e di tut-ta la Comunità Parrocchiale dà ilbenvenuto a Suor Felicita e le au-gura buon lavoro. Ringraziamo ilSignore per il dono di questa nuo-va suora che presterà la sua operacon le altre sorelle dell’amatissimacongregazione delle Suore di Cari-tà che tutti familiarmente chiamia-mo suore di Maria Bambina. Il suonome, Felicita, è sicuramente dibuon auspicio per la sua missionetra noi. Ancora benvenuta.

La redazione

BenvenutaSuor Felicita

Laudato si’mi Signore

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Padre Francesco Ferrarisalutala nostra comunità

Dopo parecchi anni di presenzapreziosa in mezzo a noi PadreFrancesco ci lascia per un in-

carico particolare all’interno del suoistituto (è nominato parroco di SantaMaria della Vittoria in città).Noi esprimiamo gioia per il nuovo in-carico e la nuova missione; manife-stiamo la nostra gratitudine per quan-to ci ha donato in questi anni, anchese siamo convinti che ci mancheràmoltissimo.

Ciascuno di noi l’ha conosciuto per-sonalmente per motivi ed esperienzediverse.

Non dimenticheremo facilmentel’entusiasmo, la carica, la gioia dellasua predicazione, gradita per i suoiforti e validi contenuti.

Ci ha insegnato a coniugare fede ecultura, dimostrando che queste duerealtà non vanno mai in contrasto seusate correttamente e senza pregiudi-zi.

Ci ha trasmesso l’amore all’inse-gnamento di don Primo Mazzolari,illustre verolese, che noi dovremmoconoscere di più; se così fosse, con-stateremmo che il suo insegnamentoè molto attuale.

Per tanti fratelli della comunità è sta-to confessore, padre spirituale, con-sigliere... grazie di cuore per tuttoquesto.

Un augurio sincero per il nuovo mini-

stero: l’augurio che Padre Francescopossa continuare a donare nella nuo-va comunità quello che ha donato anoi.

A nome della comunitàDon Luigi Bracchi

Padre Francesco sarà ancora pre-sente in mezzo a noi il 7 e 8 ottobre2006. Celebrerà la Santa Messa epresiederà la processione in onoredi Maria, Madonna del Rosario.Tutta la comunità è invitata a ren-dere grazie al Signore per tutto ilbene che ci ha donato attraverso ilservizio sacerdotale di Padre Fran-cesco.

Padre Francesco Ferrari che i Verolesi hannoamichevolmente soprannominato “L’urlo diDio” per la forza della sua predicazione.

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Dal Verbaledel Consiglio PastoraleParrocchiale

Convocato e presieduto da Mons.Luigi Bracchi, mercoledì 20 set-tembre 2006, presso le rev. Suore,

alle ore 20,30, con il seguente Ordine delGiorno:- Note circa il Programma Pastorale

per l’anno 2006/2007;- Varie ed eventuali.Sono presenti i catechisti che seguonoil cammino delle “Comunitaria Neoca-tecumenali” nella nostra parrocchia,una nuova Realtà di Evangelizzazione.Vengono illustrati il significato e lo sco-po di questo cammino che è di portarele persone a riscoprire “le sorgenti dellavita cristiana” e conoscere le SacreScritture del Vecchio e Nuovo Testa-mento, ad imparare a pregare e stare in-sieme, aiutandosi vicendevolmente, invera comunione, come i primi cristiani.Le chiese iniziali erano infatti chiamate“Catecumenati” e catecumeni i primicristiani battezzati.Fin dai tempi del Concilio Vaticano IIquesto movimento si è dimostrato utileper la riscoperta della fede e con il suoesempio cerca di coinvolgere ed attira-re alla Chiesa i lontani, cioè coloro che,pure battezzati, hanno dimenticato i va-lori e la bellezza del cristianesimo, testi-moniando concretamente che la vita dicomunità converte e trasforma le per-sone. Il prossimo 14 ottobre ci sarà l’an-nuncio per nuove catechesi che saran-no tenute da catechisti tutti verolesi.Il Presidente riprende il discorso che ri-guarda il programma per il nuovo annopastorale, con traguardi importanti eimpegnativi.- Per sensibilizzare tutta la Comunità al

nuovo Progetto di Iniziazione Cristia-na, che coinvolge gli adulti, ancor pri-

ma dei bambini, in quanto dovrannopreparare terreno fertile per l’iniziazio-ne cristiana dei piccoli sarà presentenella parrocchia un gruppo di esperti,per un lavoro di catechesi e di sensi-bilizzazione.Il programma inizierà con cinque in-contri zonali, presso il teatro Montinidi Verolavecchia, alle ore 20,30, neigiorni 2 ottobre e 6 novembre 2006,per i catechisti, gli animatori, i Consi-gli Pastorali parrocchiali e per gli affa-ri economici, e per tutti i componentidei Gruppi più vicini e sensibili; neigiorni: 4 dicembre 2006, 26 febbraio e12 marzo 2007 per tutti i catechisti.Dal 12 settembre è partito a Manerbioun corso triennale di formazione su-periore per i catechisti, che si tieneogni martedì dalle 20,30 alle 22,30 per27 settimane annuali.

- Il programma di iniziazione cristianaper i bambini incomincerà nel set-tembre 2007, con un invito specifico,entro giugno 2007, alle famiglie inte-ressate, cioè con bimbi che inizieran-no la prima elementare.

- Secondo argomento: l’accoglimen-to e la realizzazione di quanto emer-gerà nel Convegno Ecclesiale di Vero-na (16 - 20 ottobre).Tema base di questo Convegno è ilcontenuto della prima lettera di SanPietro, dagli atti degli Apostoli, che sisintetizza nei seguenti argomenti:•La Salvezza e la Vita Nuova•Un’esistenza simile a quella di Cri-

sto •Esortazioni morali, che formeranno

oggetto di riflessione durante gli in-contri dei nostri Centri di Ascolto,sia comunitari in Basilica che nelle

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case private- Terzo argomento: applicazione della

Nota Pastorale del Vescovo in tema diIniziazione Cristiana ed Eucaristia.È constatato che gran parte dei bat-tezzati ha interrotto il rapporto conl’Eucaristia, o lo vive saltuariamente;che si chiede il battesimo per i figlima non vengono poi introdotti all’Eu-caristia domenicale, vivendola con lo-ro, dimenticando che nell’Eucaristiasi attua la più profonda comunionecon Cristo e, nello stesso tempo, siedifica il Mistero della Chiesa, Corpodi Cristo.È dunque scopo primario della NuovaIniziazione promuovere una robustaformazione liturgica dei fedeli.Serve una liturgia seria, semplice ebella che sia veicolo del Mistero, ca-pace di narrare la perenne alleanza diDio con gli uomini e di ridestare lo“stupore eucaristico”.Il Vescovo esorta il Clero ad impe-gnarsi per rendere le celebrazioni piùgioiose e coinvolgenti, curando inparticolare:•la liturgia della Parola (Le Letture)

affidandole a lettori preparati•l’Omelia: vera direzione spirituale

del popolo di Dio•la Liturgia Eucaristica: va vissuta

con calma e devozione.• Il momento della Comunione che

va accompagnato col canto ma an-che con congruo spazio di silenzio.

Esorta poi i fedeli a comportarsi inchiesa come una vera famiglia allaMensa del Padre, a stare uniti vicinoall’altare e non sparsi.Incoraggia la partecipazione all’Euca-ristia nella propria parrocchia e possi-bilmente di tutta la famiglia unita,portando alla Santa Messa anche ibambini che non hanno ancora rice-vuto la Prima Comunione.Raccomanda soprattutto la qualitàdella celebrazione più che il numerodelle Sante Messe. A questo riguardoi nostri Sacerdoti hanno proposto diconcelebrare tutti insieme, ogni setti-

mana, in un determinato giorno, un’u-nica Messa, conferendole più solen-nità, come segno di unità.

Il Prevosto comunica che PadreFrancesco Ferrari, avendo ricevuto lanomina a Parroco di Santa Maria del-la Vittoria in Brescia, sarà con noi perun’ultima volta il 7 e 8 ottobre, festadella Madonna. Ci mancheranno lesua omelie, vigorose e con tanti riferi-menti al pensiero del nostro Don Pri-mo Mazzolari. Il Consiglio Pastoralegli esprime gratitudine per essere sta-to tra noi, come uno di noi, per tantianni.

Passando al lato pratico:- emergono alcuni problemi che ri-

guardano l’accesso dei disabili allaBasilica; serve ripristinare la rampasul lato sinistro ed evitare che vi ven-gano parcheggiate le macchine difronte.

- inizieranno entro breve i lavori di ripa-razione dei danni del terremoto.

- si pensa anche alla ristrutturazionedella Casa Canonica; dato l’elevatocosto dell’opera, verrà fatto un son-daggio presso i parrocchiani, per co-noscere la loro disponibilità. Si trattadi recuperare un bene che appartienea tutti, molto bello anche come strut-tura architettonica, che fa parte dellanostra storia e delle nostre tradizioni;molto spazioso, può contenere dueappartamenti, per il Parroco ed unCurato, e buona parte del nostro ar-chivio, storico e corrente, ora accata-stato impolverato sopra le sacrestie.E’ una stonatura per la nostra Verola-nuova avere una Canonica fatiscenteaccanto ad una splendida Basilica.Siamo in tanti, con un piccolo sforzopossiamo farcela. Questi, l’esortazio-ne e l’incoraggiamento del vostroConsiglio Pastorale!

Alle 22.30, dopo animata discussione, laseduta è tolta.

La SegretariaPasqua Sala

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Come anticipato sull’Angelo diSettembre ecco riportate alcuneriflessioni sia degli adulti che dei

bambini emerse nella settimana diconvivenza fra le famiglie a Ponte di Sa-viore. Vorrei che leggendole sgombra-ste la mente da ogni pregiudizio e pen-saste che queste parole vengono dal

Svuota i miei occhidi ciò che credono

di vedere.Svuota le mie manidi ciò che tengono

e ritengono.

Signore, come hai fattocon Francesco d’Assisi

svuotami di meriempimi di te.

Grazie al Signoreche ha posto

sulla nostra stradapersone speciali

che ci hanno invitatoa compiere

questa semplice,grandiosa

esperienza.

Questa vacanzami è tanto piaciuta.

Ho giocatoa pallavolo, ho trovato

un grande amico: Giamby.Grazie Gesù.

Gesùti ringrazio

del tuo amoreper tutti noi

e dacci il coraggiodi seguire

i tuoi insegnamenti.

“Lasciache noi inventiamoqualcosa per essere

gente allegrae danziamo la vita con te”.

Questi giornitrascorsi insieme,

in comunità,in allegria, in semplicità,

sono volati via comeuna danza gioiosa che lascia

nel cuore la bellezzadi essere amati e di amarecome TU vuoi, o Signore.

In questa settimanaho imparato

tante cose sullo “stare insieme”,ma la lezione più difficile

da mettere in praticaè stata quella di venerdì:

“basta discutere”.Ho cercato di vedere la positività

e di andare d’accordo con le personecon le quali non andavo molto d’accordo,

senza farlo pesare.

La semplicitàè una parte importante di me,

del mio carattere. Nonostante questomi riempio troppe volte di me,

amo come si amain un matrimonio invecchiato.Fammi Signore tuo giullare,

lascia che io inventi qualcosaper essere persona allegra e danzare

la vita con te e con gli altri.

cuore e sono frutto di un’esperienzabella, divertente ma anche forte. Certa-mente il “difficile” sarà pensare, rivive-re queste parole nel quotidiano, mal’importante è aver sperimentato che lacosa è possibile e più facile se accettia-mo di farci aiutare dai fratelli che ci cir-condano e lasciarci guidare da Dio.

CamposcuolaFamiglie 2006

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Dopo il pellegrinaggio a Roma in visi-ta dal Santo Padre con i ciclisti, ac-compagnando disabili e ciechi e daloro vissuto con molto amore e umil-tà, mi sono ritrovato a trascorrere que-sta settimana con un gruppo di fami-glie. Durante questi quindici giorni horicevuto tanto amore da tante perso-ne e famiglie; il loro grande entusia-smo mi ha riempito di gioia e meravi-glia. Ci sono tanti modi per raggiun-gere la felicità: l’amare, la voglia distare insieme, l’entusiasmo e il sentir-si partecipi di un gruppo. Tutte questesono condizioni importanti per ama-re. Grazie a tutti.

Io desidero ringraziare il Signore per-ché in questa estate mi ha dato la gra-zia di vivere delle esperienze molto in-tense ed emozionanti dal punto di vi-sta umano, che mi hanno fatto real-mente capire che la felicità sta in pic-coli gesti d’amore e di altruismo checompiamo. In particolare questa setti-mana mi ha dato modo di apprezzarele doti delle nuove persone che hanno

arricchito questa esperienza, ma an-che di scoprire nuovi aspetti positiviin alcune persone che già conoscevo.In questa ultima Messa vorrei rivolge-re un pensiero ed una preghiera parti-colare alla famiglia che quest’annonon ha potuto essere qui con noi.

Un pensiero costante mi ha accom-pagnato questa settimana: il grandevalore della famiglia. Questo dono

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ni passati, questa esperienza ci inse-gna veramente tante cose: non recita-re ma essere noi stessi, non crederedi essere superiori a nessuno, pertan-to scendere dal piedistallo, essendouna famiglia così grande bisogna cer-care di lasciare da parte il nostro egoi-smo ed essere consapevoli di ciò chestiamo vivendo. Anche se risulta diffi-cile ed in alcuni casi incomprensibile,la “semplicità” deve essere, dopoquesta esperienza, l’obiettivo princi-pale a cui dobbiamo tendere. Un par-ticolare ringraziamento a Don Gian-paolo e a tutti voi per questa fruttuosaesperienza.

“La semplicità”. Dopo una settimanaintensa di camminate e di impegnivari vado a casa con un baule pieno digioia e spero di lasciare qui gli atteg-giamenti inutili. Ho conosciuto perso-ne diverse da come le conoscevo aVerola. Spero che rimangano semprecosì. Ma ho anche conosciuto un ra-gazzo speciale. Un ragazzo che con lasua semplicità mi ha insegnato chebisogna gettare la maschera e far ap-parire anche all’esterno quello cheportiamo nel nostro cuore senza ver-gognarsi. Mi ha emozionato nell’im-

meraviglioso che ho ricevuto e ho col-tivato con sacrifici e gioie lo sentomolto più forte oggi grazie alla pre-ghiera che per tutti i giorni ci ha ac-compagnato. I temi della semplicità,umiltà, coraggio e sacrificio sono cer-tamente un buon bagaglio per sentir-si una grande famiglia. Ho notato an-che la grande pazienza che i genitorihanno dimostrato nei confronti dei fi-gli. Prego affinché il Signore ci tengasempre sopra il palmo della sua ma-no.

Vogliamo ringraziare! Per il calore e lospirito di appartenenza al gruppo dicui ci siamo subito sentiti parte; perl’affetto dimostrato a noi come fami-glia e anche come singoli individui;per i momenti di condivisione delmattino che hanno suscitato tanteemozioni, ci hanno invitato a riflette-re, ci hanno insegnato molto; per lesingole persone che ci sono state vici-ne, ci hanno donato parte di sé in varimodi, ci hanno fatto capire che pos-siamo migliorare; per le tante sane ri-sate; per Don Paolo, persona dolce ecarismatica.

Anche questo anno come gli altri an-

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pegno nelle camminate anche se conqualche difficoltà, nel vergognarsi peressere stato privilegiato nella salita alBozzi, piangere nel ricevere il diplomadi alpino, gioire davanti a un piatto dipasta, baciandoci come bacia un suofamigliare senza vergogna. Ecco que-sto, secondo me, è la vera semplicità.Grazie Emi.

Grazie Signore per avermi fatto capiremeglio la semplicità. Grazie a tutti voiper avermi permesso di sperimentar-la su di voi, e per esservi messi a miadisposizione ed essere la mia palestraper allenarmi ad amare Dio.Grazie per non avermi lasciato soloquando la testa diceva “molla”; peravermi dato tutti i giorni modo di ap-prezzare le varie facce del Tuo amore.Grazie per averci donato anche que-st’anno la presenza di Don Paolo, egrazie ai nuovi fratelli di S. Vito peraver accettato questa opportunità, egrazie perché anche una nuova fami-glia ha accettato questa esperienza!Ti chiedo Signore di farci, anche nelnostro paese, strumenti del tuo amo-

re.Anche quest’anno con l’aiuto del Si-gnore, e di tutte le famiglie, sono, an-zi siamo, io e la mia famiglia riusciti avivere un’esperienza significativa, fat-ta d’impegno e fatica ma anche digioia. Abbiamo imparato a condivide-re le difficoltà, ad apprezzare le diver-sità, abbiamo sperimentato che ama-re, se togliamo l’orgoglio, se sappia-mo ascoltare, se sappiamo esseresemplici, si può fare.

In questa settimana mi sono divertitonon solo a giocare, ridere, scherzare,ma anche a mettere in pratica gliobiettivi del giorno: proibite le recite,scendere dal piedistallo, dichiarareguerra, essere se stessi, basta discu-tere. Tutti fondamentali per arrivare afare un’azione importantissima: ama-re! Senza amore noi non possiamostar bene dentro. Quindi, anche conl’aiuto di S. Francesco, io credo di averdato qualcosa di me ad ognuno di voi.

Il gruppo di famiglie 8x1=1Ponte di Saviore 2006

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Dalla giunglaalla ComunitàUno sguardo alle attività estive

appena trascorse: anche ilgrest ha segnato un tassello in

più nel campo educativo. Educativo,non solo aggregativo... Già il tema difondo proponeva una meta tutt’altroche facile: superare gli stili di vita per-sonalistici, privati e anche violenti (lalegge del più forte) attraverso l’espe-rienza di una vita fraterna - comunita-ria. Ecco allora l’utilizzo di alcuni sim-boli utili nell’educare i bambini, i ra-gazzi e i giovani alla comunità in ge-nerale e alla comunità cristiana in par-ticolare: colori e pennello (la ricchez-za nella diversità), fischietto e paletta(le regole), il pane (il lavoro e i mestie-ri), la medaglia (la lealtà nello sport),l’orologio (il limitato tempo umano),la lavagna (simbolo di chi è al poteree che ci deve guidare al vero bene), lacandela (ricordo della chiesa, dellapreghiera, del Dio-con-noi)... Bella sfi-da questo grest. Bella sfida l’educa-zione!Così, più che di nuove “iniziative stra-tegiche” (per risultare più avvincenti,affascinanti, coinvolgenti), si trattapiuttosto di sforzarci ad attuare quelloche ciascun cristiano dovrebbe fareper impostare la propria vita, a partiredal confronto con il Vangelo. Il docu-mento Il volto missionario delle par-rocchie in un mondo che cambia, conuna frase sintetica ma efficace rivela:“più che di iniziative si ha bisogno dipersone, di credenti, soprattutto di lai-ci credenti che sappiano stare dentroil mondo e tra la gente in modo signi-ficativo” (pag. 31).Allora la parola chiave che ha fatto dasfondo anche al grest è stata la rela-zione: dentro l’umanità, perché nell’a-more vicendevole ci riconosceranno

come Suoi discepoli; è relazione nellatestimonianza, perché siamo chiama-ti a dare ragione della speranza che cifa essere cristiani... La fede non è real-tà estranea alla vita, perché essa en-tra nella vita di tutti i giorni e la tra-sforma. Infine relazione dentro noistessi per acquisire uno “stile di vitacristiano”: dai più piccoli ai più granditutti siamo chiamati ad una vita so-bria ed essenziale, una vita solidaleche si interessa della “città delle per-sone” nella quale siamo ospiti, con losguardo sempre rivolto alla “città diDio” di cui siamo cittadini.

Un sincero grazie a tutti: animatori evice, jolly, Iris e Aurora per la meren-da, scenografi e tecnici, sia per il tem-po del grest e anche per la festa del-l’Oratorio: insieme a loro un applausoagli infaticabili amici dell’Avis che an-che quest’anno ci hanno permesso disvolgere tutto con un’ottima cucina inbella compagnia! Grazie a voi di averpartecipato, in diversi modi, alle attivi-tà educative oratoriane: i ragazzi, igiovani e io ve ne siamo grati!

don Valentino

In salone.

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Squadra Gialli. I vincitori.

Squadra Rossi.

Squadra Arancio.

Squadra Fucsia.

Squadra Verdi.

Squadra Azzurri.

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Giochi.

Animatori e Vice.

Giochi.

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I Jolly.

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parole non si riesce a dire... Mi piacesempre vedere papà, mamme e figliche insieme colorano e sono sereni:questo è il mio “quadro di pace” cheporterò nella mia valigia di ricordi e diconvinzioni. Un quadro di pace che mipiace.

don Valentino

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6 La Paceci piace

Durante le feste dell’Oratorio,anche quest’anno la via Zanar-delli si è “colorata” grazie alla

presenza di ben 110 artisti, compresialcuni adolescenti e un papà che hariprodotto a gesso l’immagine di Diocreatore (e che se passate potete an-cora ammirare). Temaproposto per questa ter-za edizione è stato “Lapace ci piace”, con l’au-gurio che, attraversol’arte, nel cuore di tutti,si potesse educare (e-ducere – condurre fuori)ad uno stile di vita insintonia con il Vange-lo.

Nell’arte si esprimeciò che spesso a

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La poesiadi Rosetta

Un che d’immensoNonna e nipotino

Quale dono migliore della continuità della vita? Essere nonni è una gioia im-mensa, un privilegio incommensurabile. Se qualcosa prima ti pesava in se-no, all’abbraccio di un nipotino tutto scompare: rimane solo una tenerez-

za infinita.

Per la festa dei nonni, che si celebra il 2 ottobre, un augurio sincero a tutti coloroche lo sono già o che lo diverranno nel tempo, affinché possano godere appienodi questo splendido, unico rapporto d’amore.(Dal libro “Dove si perde il vento”, Bastogi Ed., Foggia, 2006, pag. 29)

Viene improvviso dalla porta schiusaquesto minuscolo fiocco di vita.E balzano i piedini in una corsache ti si frena in gola per l’attesa.

Ti chiama e avanza e gridae tendendo le braccias’aggrappa in un baleno attorno al collo.

E tu pensi che il giorno,quel giorno greve che pesava in seno,sia sorto or ora, come per incanto,lieve di luce - come d’ali un voloche si dipani verso l’orizzonte -.

Non badi a nulla che non sia un abbraccioin simultaneità di tenerezze:un tutt’uno d’aurora e di tramonto,un tutt’uno d’amore, un che d’immenso.

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“E tendendo le braccia s’aggrappa in un baleno attorno al collo...Un tutt’uno d’amore, un che d’immenso”

(R. Mor)

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A propositodi Halloween

Alla fine di ottobre e all’inizio dinovembre, torna la Festa di Hal-loween, una festività pagana che

va a sovrapporsi con la solennità cri-stiana di Tutti i Santi creando non pocaconfusione. Riteniamo perciò opportu-no, per fare chiarezza, pubblicare unapprofondimento su questa “festa” eripubblicare il comunicato emesso dueanni fà dall’Ufficio Oratori di Brescia.

Brescia, 6 settembre 2004Una scelta decisa

e coraggiosadegli Oratori Bresciani

Nessunafesta di Halloween

in Oratorio!Carissimi confratelli,qualcuno dovrà, prima o poi, dire aipropri figli più giovani che la Festa diHalloween non ci azzecca proprio nul-la con la cultura Europea, ed ancormeno con la formazione cristiana.Forse, per motivare questa decisione,dovremmo partire da una approfondi-ta riflessione teologica (suggeriamo ilcapitolo 8 del recente documento CEI“Il volto missionario della parrocchia inun mondo che cambia”)... Forse sa-rebbe ancor meglio rileggere ed ap-profondire il Progetto Educativo del-l’Oratorio: formare alla fede ed alla vi-ta, valori primari, non ha nulla in co-mune con le zucche vuote, con i dol-cetti e gli scherzetti.Alla luce di tutto ciò, invito tutti glioratori bresciani a promuovere e so-stenere le “feste” ed il “tempo libero”come pure il “tempo aggregativo”,nello spirito e nella tradizione educati-va cristiana.

La “festa di Halloween” non ci ap-partiene proprio!Non sta agli Oratori sostenerla o pro-muoverla!Anzi, non è assolutamente opportu-no promuovere o sostenere tale ri-correnza con cessioni di locali, pro-mozione di feste e stampa di volanti-ni. La festa di Tutti i Santi ha suffi-cienti motivazioni teologiche, pasto-rali, educative per vederci impegnatitra i giovani con entusiasmo e passio-ne educativa.

Paganini don ClaudioGià Direttore dell’Ufficio Oratori

Si diffonde dagli Stati Unitiuna moda bizzarra:

Halloween -Una Festa

per le zucche vuotedi Lidia Gianasso

(da: Mondoerre 11/05 pp 24-25)

Che cosa festeggiano i ragazzi ma-scherati da scheletri e streghe? Ec-co i retroscena di un’antica cerimo-nia pagana importata dagli StatiUniti soltanto per motivi commer-ciali.

“È una festa artificiale, organizzataper lanciare prodotti e sollecitareacquisti”

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Tornano le streghe con le zucche illu-minate. Ragazzi mascherati da sche-letri festeggiano. Che cosa, nessunolo sa, ma festeggiano. È Halloween,antica cerimonia pagana riesumataper motivi commerciali e importatadagli Stati Uniti una decina di anni fa.Una festa artificiale, organizzata perlanciare prodotti e sollecitare acqui-sti. Il suo nome deriva dalla contrazio-ne di All Hallows Eve, “vigilia di tutti isanti”. Ma non ha nulla a che vederecon la ricorrenza cattolica di Ognis-santi fissata il primo novembre, sindai tempi di Carlo Magno, per onora-re tutte le anime beate.Queste maschere lugubri che giranocon le zucche sono estranee alla no-stra tradizione. È una specie di farsadella morte all’americana che ha ori-gini barbare. Risale al primo secoloavanti Cristo, quando i Celti (i romanili chiamavano Galli) abitavano buonaparte dell’odierna Europa occidenta-le.I loro sacerdoti, i druidi, ogni anno siproponevano di esorcizzare la pauradella morte e la fine di una breve esta-te che lasciava posto a un inverno ge-lido e scarso di cibo. Per tre giorni, dal31 ottobre al 2 novembre, i druidi ono-ravano Samhain, il dio delle tenebre:erano convinti che costui avesse lapossibilità di metterli in comunicazio-ne con gli spiriti dei defunti.Dolcetto o scherzetto?La cerimonia faceva leva su paura e ri-catto. Nei villaggi si spegnevano tuttii focolari per evitare che entrassero gli

spiriti maligni. Nel frattempo i druidis’incontravano sulla cima di una colli-na, sotto una quercia, dove ac-cendevano grandi fuochi, simboli del-l’abbondanza. Poi andavano di casain casa a distribuire “la sacra fiam-ma”. Erano mascherati con le pelli de-gli animali, sempre per ingannare glispiriti. Illuminavano il loro camminocon curiose lanterne: grosse cipolleintagliate, al cui interno erano postele braci che distribuivano.Quei lugubri sacerdoti giuravano cheil fuoco avrebbe garantito la protezio-ne della famiglia e favorito i raccoltifuturi. In cambio, chiedevano offerte,a volte anche sacrifici umani. In casodi rifiuto, lanciavano terribili maledi-zioni contro la casa e i suoi abitanti.Sono stati gli immigrati irlandesi aportare Halloween in America. Erauna manifestazione folcloristica sem-plice e rumorosa che sembrava fattaapposta per l’ingenuità di quei pionie-ri e forse anche dei loro discendenti.Nel corso dei secoli, l’abitudine di an-dare di porta in porta chiedendo offer-te di cibo è rimasta: ancora oggi i ra-gazzi si presentano agli usci con ma-schere e costumi fantasiosi (streghe,fantasmi, vampiri) e mediante la for-mula trick or treat (dolcetto o scher-zetto), reclamano dolci, frutti, regali.Chi non acconsente, corre il rischio diun dispetto: dal lancio di uova marcea quello di farina.In realtà, nella tradizione anglosasso-ne, non è infrequente il dispetto, sen-za richiesta di regali. L’esempio piùoriginale di questa tradizione è il pa-

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pering house che consiste nell’avvi-luppare con centinaia di metri di car-ta gli alberi di fronte alle case visitate.Simbolo caratteristico della serata è il“Jack Lantern” (Gianni il Lanternino) ecioè una zucca scavata con la facciada uomo, all’interno della quale vieneaccesa una fiammella.Trappola pubblicitariaIn Italia ha fatto la sua prima, timida,comparsa nel 1995. Due anni dopo siè manifestata una sorta di infatuazio-ne collettiva: l’operazione di marke-ting era riuscita. Un fenomeno sor-prendente che continua ad essereanalizzato dagli studiosi. S’intitola Lafaccia nascosta di Halloween un librouscito da poco per le edizioni Elledici,scritto con penna agile dal filosofofrancese Damien Le Guay. Si leggesul risvolto di copertina: “La festa diTutti i Santi muore. Tende a scompari-re dal panorama delle feste cristiane.Affronta un ultimo nemico, senzadubbio il più insidioso: Halloween,che finirà per prendere il suo posto.Non sta succedendo anche con Bab-bo Natale che soppianta Gesù Bam-bino?”Tra il serio e il faceto, alternando toniapocalittici all’ironia sferzante, Le

Guay parla di una “trappola per gonzi”in una società “dominata da uno spi-rito di gregge” dove “la pressionepubblicitaria e l’imperativo consumi-stico limitano sempre di più la nostrascelta”.Le Guay racconta, rivelando anche lecifre dei profitti, come le grandi mac-chine commerciali (McDonald, Coca-Cola e Disney) si siano alleate per lan-ciare il nuovo business. Giornali e te-levisioni hanno fatto il resto. “E nes-suno si è più domandato quali conse-guenze possa avere per l’immagina-rio dei bambini questa farsa di sche-letri e streghe ambulanti”.Lo studioso cita il verdetto di Le Mon-de, il più autorevole quotidiano fran-cese: “Halloween ha vinto! Si avrà unbel lamentarsi, protestare contro que-sta vittoria del paganesimo festaiolo,ma non si potrà fare nulla”. Nessunappello? Allora il caso è chiuso? Lezucche hanno battuto i crisantemi?“No, non passiamo ad altro argo-mento”, si accanisce Le Guay. Alme-no che i ragazzi sappiano che cosa fe-steggiano. O non festeggiano.

Lidia Gianasso

Storie di popolie defuntiGli Atzechi erano più gioiosi dei Cel-ti, nell’onorare i defunti. Ancora oggi,in Messico, durante le feste di Todoslos Santos, i cimiteri sembrano pratifioriti a primavera. E si confezionanodolci a forma di teschi, per significareche dai morti rinasce la vita, ovveroche i morti ci nutrono. Anche in Italia,del resto, il 2 di novembre si mangia-no ancora i dolci di mandorla che sichiamano “ossa dei morti”.Gli Etruschi credevano che i defuntisedessero accanto a loro sul bordodei sepolcri partecipando al pasto fu-nebre: le necropoli erano sempre af-follate.

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Gli antichi Romani dedicavano aimorti nove giorni, durante il passag-gio dall’inverno alla primavera. E an-che quando le Calende di gennaios’imposero come unico capo d’anno,si continuò ad onorare gli antenati du-rante i Parentalia che duravano dal 13al 21 febbraio. Sul sepolcro si posava-no corone di fiori, viole sparse, farinadi farro, pane inzuppato nel vino.I Cristiani seppellivano i loro defuntinelle necropoli costruite lungo le vieconsolari: ognuno aveva un loculoscavato nel tufo, dove nella ricorrenzadella morte (il vero dies natalis, giornodella nascita) gli si offriva una Messa.La commemorazione di tutti i defuntinacque più tardi, nel cuore del Me-dioevo: furono i monasteri benedetti-ni a introdurre questa cerimonia du-rante il secolo X.Diversamente dagli antichi, oggi noiviviamo la giornata del 2 novembre al-l’insegna della mestizia e consideria-mo i cimiteri come luoghi tristi, da fre-quentarsi soltanto nelle occasioni ne-cessarie. E invece i camposanti do-vrebbero tornare ad essere luoghi fa-miliari e ridenti perché contengono lenostre radici, coloro che ci hanno pre-ceduto, trasmettendoci non soltantola vita, ma anche il patrimonio di tra-dizioni, di cultura e di regole morali sucui è fondata la nostra comunità.

(da: Mondoerre 11/05 pp 24-25)

Èpassato settembre e sia-mo giunti a ottobre.Sono mesi perlopiù dedi-

cati alla vendemmia.L’uva, frutto della vite, è presen-te nella storia dell’uomo sin daitempi più remoti.La tradizione contadina preve-deva un uso massiccio di que-sto alimento: in questi mesi la“cura dell’uva” era seguita perdepurare la pelle, drenare i reni,disintossicare il fegato.L’uva infatti, è ricca di zuccheri,sali minerali, oligoelementi econtiene un’alta concentrazio-ne di vitamine.Da essa si ottiene quel “nettaredivino” che da sempre è gradi-to all’uomo, servito con ognispecialità culinaria, dolce o sa-lata essa sia.

Purtroppo c’è chi fa del vino unuso del tutto sbagliato e, inquesto caso, il vino anziché farbene può portare addirittura al-la morte.Per questo motivo stiamo beneattenti a come usarlo, con mo-derazione come tutte le cose enon abusarne.Non dimentichiamo che “iltroppo... stroppia (storpia)”...sempre.

Mariuccia

Dal Club degli Alcolistiin Trattamentodi Verolavecchiae Quinzano d’Oglio

L’uva

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L’angelosul mondo

Omosessualismo:Abolito il PACS australianoPer iniziativa del suo presidente, JohnHoward, il governo federale australia-no ha accolto il ricorso, sollevato dalprocuratore generale Philip Ruddok,contro la legge dello stato di Canber-ra, che aveva autorizzato le unioni ci-vili di ogni tipo, comprese quelle omo-sessuali.Questa legge, che era stata varata loscorso 12 maggio 2006, è stata dun-que abolita il 15 giugno 2006 in quan-to contraria alla Costituzione e alla le-gislazione federale del Paese, che am-mettono solo matrimoni fra persone disesso diverso.

Oltraggi blasfemiProfanata una Chiesadi TrentoNella chiesa di S. Giuseppe a Trentohanno orinato sull’altare. Ne ha datonotizia lo scorso giugno il parroco, euna parrocchiana ha denunciato il fat-to al giornale locale, “l’Adige”. Neigiorni precedenti avevano “espletato ipropri bisogni corporali” intorno allaChiesa. Infine le mura esterne dellaChiesa sono state tappezzate di mani-festi del PDCI e della Rosa nel Pugno.Sono stati coperti anche gli avvisi nel-le bacheche. Nessun quotidiano na-zionale ha ritenuto opportuno riporta-re il fatto.

AnimalismoI “diritti della persona estesi alle scimmie?Il parlamento spagnolo sta per discutere un disegno di legge, proposto dal par-tito socialista, che costituirebbe un passo in avanti rispetto alle solite normeecologiste che vietano il maltrattamento degli animali. Questa nuova iniziativapassa dalla proibizione alla promozione, in quanto estende i “diritti fondamen-tali della persona” alla categoria di animali più vicini all’uomo: le scimmie. Il go-verno di Zapatero ha deciso di adottare ed applicare in Spagna il Great Ape Pro-ject, ossia quanto scritto poc’anzi. Testualmente: “bisogna realizzare una idea ra-dicale ma semplice: includere gli antropoidi (sic!) non-umani in una comunità dieguali, assicurando a loro quella protezione morale e legale di cui godono solo gliesseri umani” (cfr. www.greatapeproject.org). A scimmie, scimpanzè, orangu-tan, gorilla e bonobo viene riconosciuta assistenza legale da parte di un tutoremagistrato. La prospettiva sarebbe quella di realizzare una “uguaglianza pri-mordiale”, come la chiama l’ecologista Murray Boockin, che sarebbe esistitasulla Terra prima della comparsa dell’uomo e della nascita della civiltà. Autore-voli rappresentanti della Chiesa Cattolica, come il vescovo di Pamplona, hannoironizzato sull’iniziativa governativa, osservando che Zapatero sta togliendo i di-ritti fondamentali agli esseri umani allo stadio embrionale (fecondazione artifi-ciale eterologa) o terminale (eutanasia) per trasferirli alle scimmie...

Notizie di attualità, politica e societàda tutto il mondo, a cura di don Valentinonon verba sed facta

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Letturee formazione cristiana

Peter Kreeft - Ronald K. TacelliIl tascabiledell’apologetica cristianaAres, Milano 2006, pp. 184, € 11Questo libretto è un esempio di apolo-getica sintetica, facile e senza equivoci.Gli autori sono un laico docente di filo-sofia e un sacerdote gesuita docente diteologia, entrambi statunitensi. Il loromodo di esporre “le ragioni della fede” èarticolato e ricco di esempi, attraversoun linguaggio chiaro, brillante e spirito-so, talvolta provocatorio, un po’ nello sti-le di Chesterton e di Lewis.I grandi temi della filosofia vengonoesaminati nella loro funzione di “primipassi verso la fede” e le grandi verità delCristianesimo vengono difese (ecco l’a-pologia) alla luce del buon senso, del-l’evidenza razionale e dell’esperienzacomune.Argomenti presenti nel testo: l’esisten-za e conoscibilità della verità oggettiva(esiste una verità valida per tutti?), il rap-porto tra fede e ragione, gli argomenti fi-losofici dell’esistenza di Dio, la creazionee il problema dell’evoluzione, il misterodel male, la divinità di Cristo, la storicitàdella Bibbia, la scientificità dei miracoli,l’immortalità dell’anima e la vita eterna,l’esistenza dell’inferno e del Paradiso, lanecessità della Chiesa per salvarsi e le al-tre religioni.A chi è rivolto il libro? A coloro che de-siderano uscire dal vago sentimentali-smo di una fede non argomentata equindi non autenticamente fondata,

esposta pertanto a tutte le tempestedella moderna furia “demitizzatrice” esecolarizzatrice. Soprattutto è rivolto acoloro che cercano sinceramente la ve-rità e intendono viverla e difenderla.Un po’ carente risulta l’ultima parte sul-le religioni non cristiane: secondo gliautori i codici etici delle religioni sareb-bero più o meno identici in quanto que-ste esprimerebbero un sempre alto li-vello di moralità, anche quando non ri-spettano pienamente la morale natura-le.

Tutti parlano dell’importanza dello studio e della formazione continua, soprattut-to per quanto riguarda la propria fede e cultura... Perché non suggerire, attraver-so la voce dell’Angelo di Verola, qualche lettura personale? L’intento sarà proprio

quello di offrire ai lettori dell’Angelo il desiderio dell’approfondimento. (Ho usato al-cuni capitoli del libro durante l’anno con i giovani, alla catechesi del giovedì).

don Valentino

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Prendersi curadegli altri

Prendersi cura degli altri (e an-che di noi): sì ma con parsimo-nia... (Non scherziamo... salva-

guardare la propria vita è importan-te!!!) [scusate la solita punta ironica]Certo fare buone azioni ci fa sentireanche bene, nonostante la fatica chefrequentemente ci segna. Ma capitache il comportarci bene e fare operebuone sia come la moneta dentro iljuke-box e, dopo averla inserita, la“nostra canzone” la vogliamo sentireeccome. Desideriamo una gratifica-zione, è umano. Questo è uno deipunti di vista, ma chi ha più esperien-za insegna che: Amare vuol dire solodare! Certo con attenzione a non an-nullarsi completamente, vedi il casodi alcuni genitori verso i figli... o di al-tre categorie di persone che si voglio-no bene.Amare significa essere presenti, darsida fare, far crescere, educare... farsieducare e accettare che spesso gli al-tri non capiscono le nostre intenzio-ni o le travisano, spesso i più vicini anoi. Amare è, quindi, anche perseve-rare... nulla si ottiene senza fatica!!!Ci sono persone che hanno una pre-disposizione alla carità verso gli altri

(o altri doni), ma questo non le rendeperfette (nessuno è perfetto no?). Sipossono rilevare in queste personeanche un gran numero di elementi dicriticità... (ed è importante che soprat-tutto le persone in questione ne sianoconsapevoli per provare a corregger-si)... infatti amare significa essereumili... e farsi carico dei propri errori edelle proprie responsabilità...Amare poi, significa cercare di cono-scere se stessi... non dare nulla perscontato... e significa pure fidarsi...Quanti significati ha l’amore? Forseinfiniti anche perché infinite sono lesue manifestazioni.Impegnandoci riusciamo a far cresce-re l’attenzione nel non essere troppoprotagonisti nel fare le cose accor-gendoci che i traguardi che raggiun-giamo non vengono solo da noi, maavvengono con la nostra collaborazio-ne (Senza di Lui riusciamo a fare qual-cosa? Superficialmente potremmo di-re tutto... ma facciamo attenzione!!!).Concrete indicazioni oltre che da Ge-sù che quotidianamente ci parla at-traverso il Vangelo, mi pare si possa-no trovare nelle Opere di MisericordiaCorporale e Spirituale (queste scono-sciute?)Ora chiudo ma mi rimane una curio-sità: di tutto questo voi che ne pensa-te?PS: Vedete che ve ne pare anche diquesta strofa di canzone che segue (ilsilenzio, a volte, dice molto più delleparole).Love me or leave me and let me belonely - (traduzione: Amami o la-sciami e fa che io sia solo)- Nina Simone - Cantante Soul

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llaNuova Verolese CalcioEccellenza - girone C1a gior. (10.09.06): Gandinese - Nuova Verolese 2 - 22a gior. (17.09.06): Nuova Verolese - Ghisalbese 1 - 13a gior. (24.09.06): Feralpi Lonato - Nuova Verolese 2 - 1È ufficialmente iniziata la nuova avventura nel campionato di Eccellenza per laNuova Verolese Calcio del presidente Roberto Antonini. Dopo i grandi colpimessi a segno durante il mercato estivo la squadra (che vi abbiamo presentatonello scorso numero) si prepara a vivere una stagione da assoluta protagonista.La partenza non è stata invero delle migliori, con la precoce eliminazione dallaCoppa Italia, competizione alla quale la società tiene molto da sempre, comedimostrano le tre finali disputate negli ultimi anni, culminate nella splendidavittoria dello scorso gennaio a Darfo contro i milanesi dell’Isola. Ma in realtàquest’anno il verdetto del campo è stato assolutamente illegittimo e ingiusto,se si considera che gli uomini di Franco Pancheri, nel mini-girone di qualifica-zione a tre squadre, hanno battuto senza appello l’Inveruno, disputando unagran partita, e sono usciti battuti dal campo della Pontirolese solo a causa di unpaio di sviste arbitrali veramente clamorose. L’eliminazione dalla Coppa causerà probabilmente dei problemi di gestione al-l’allenatore,vista l’ampiezza di una rosa allestita per lottare fino in fondo su duefronti. Dovrà esser bravissimo allora Pancheri nel riuscire a mantenere com-patto ed unito lo spogliatoio, cercando di coinvolgere tutti nell’ambizioso (maampiamente alla portata) progetto-promozione.Vi dovevamo aggiornamenti riguardo un’iniziativa posta in essere in collabora-zione dalla radio del nostro paese, Rbv, e la Nuova Verolese Calcio. Ebbene, ora siamo orgogliosi di comunicare, con i crismi dell’ufficialità, che tut-te le partite casalinghe della squadra, e la quasi totalità delle trasferte, sarannotrasmesse in diretta ed in esclusiva sulle frequenze di Radio Basilica Verola-nuova. L’appuntamento è per tutte le domeniche (su 91,20 MHZ) a partire dalle15 (con in studio Alessandro e Matteo che si occuperanno del pre-partita) e di-retta dallo stadio dalle 15,25, con microfono affidato al sottoscritto, che cureràla radiocronaca*.Nel corso della partita e durante l’ intervallo interviste ed aggiornamenti daicampi di serie A. Una grande idea tradotta in realtà, testimonianza evidente delsempre maggior coinvolgimento dei verolesi nella vita della società calcisticalocale, e della volontà da parte della dirigenza di appassionare sempre di più unpubblico sempre meritevole di lode fino ad oggi, oltre che conferma dellastraordinaria qualità del lavoro della nostra emittente Radio.Da oggi quindi ogni domenica una partita... una radiocronaca... una grandeemozione! Per poter gridare tutti insieme... Viva RBV e... Forza Verolese!*Dal 29-10-06 al 25-03-07 le partite saranno anticipate alle 14,30. In quel periodol’appuntamento su RBV quindi sarà così modificato: dalle 14 pre-partita dallostudio con Alessandro e Matteo e dalle 14,25 diretta dallo stadio con la radio-cronaca diretta della partita a cura del sottoscritto.

Presto torneremo ad occuparci anche di Basket, rendendo il giusto omaggio al-la Lic Sas Verola, che parteciperà quest’anno al campionato di serie C2. Nel frat-tempo anche agli atleti della Lic naturalmente va un “in bocca al lupo” da par-te della redazione sportiva de “L’Angelo di Verola”.

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Al via anche la stagione delle duesquadre di calcio rappresentantiil nostro oratorio.

Un gradita novità merita di esser pre-sentata nelle prime righe: con grandepiacere apprendiamo infatti che, pro-babilmente, anche l’Acli Verolanuovapotrà prendere parte al prestigiosocampionato di Eccellenza, nonostantela retrocessione patita lo scorso anno,beneficiando di un ripescaggio.Giustizia è fatta, considerando che l’an-no scorso la squadra allenata da BrunoBodini non riuscì a rendere al massimosolo a causa di una serie impressio-nante di infortuni che ne hanno minatoil cammino. Ora la dea bendata si è ri-cordata di loro e restituisce prontamen-te il maltolto.Per quanto riguarda invece il “Gaggia”la preparazione è proseguita senza sor-prese né intoppi, ma con la piacevoleconferma di un gruppo sempre più af-fiatato, cementato dalla vittoria delcampionato di due anni fa, nonostanteil cambio di allenatore (dall’ottimo Oli-va all’altrettanto bravo Stabilini), i cuinuovi schemi i ragazzi stanno cercandodi assimilare nel più breve tempo pos-sibile con grande impegno. La squadraha perso il mitico Oscar Sala, migliorportiere in assoluto per quanto riguar-da i campionati C.S.I. nelle ultime sta-

gioni. Toccherà a Simone Dalai cercaredi non farlo rimpiangere sfruttandol’occasione (guadagnata e, mi permet-to di affermare con assoluta convinzio-ne, meritata, visto il tanto impegno pro-fuso negli ultimi quattro anni, quandopure era chiuso da “mostri” della portacome Filini e Sala) di partire come tito-lare indiscusso.Siamo certi che entrambe le formazio-ni ci faranno divertire, quindi non per-detevi, tutti i venerdì, l’appuntamentocol calcio del nostro oratorio.

Roberto Moscarella

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Il viaggio dei nostri Verolesi, accom-pagnati dal Parroco, in costieraAmalfitana, ha risvegliato in me

tanti bellissimi ricordi che ora vogliorichiamare alla memoria, ma essendoormai trascorsi parecchi anni da queigiorni felici, i ricordi non saranno niti-di e precisi. Inizierò da Ischia dove mirecai alcuni anni per le cure termali. Èla più grande isola del Golfo di Napolicosì ricca di vegetazione da esserechiamata “l’isola verde” dominata dalMonte Epomeo sul quale mio maritoin compagnia di amici, si recò alcunevolte. A me, che già allora avevo qual-che problema ai piedi, veniva offerto diseguirli in groppa ad un asinello, maio, non essendo dotata di spirito d’av-ventura, non accettai mai. Ischia è ric-ca di uliveti, vigneti che danno unosquisito vinello e di alberi di cedro che

rappresentano un’attrattiva per il turi-sta; ricordo che l’albergatore, primache noi ripartissimo per ritornare allebrume del Nord, ci regalava sempre li-moni e cedri così avevamo la piacevo-le sensazione di portare con noi un po’di sole, un po’ di mare, un po’ di tepo-re… Ischia si compone di due centri: ilpiù antico detto “Ponte”, il più recente“Porto” che si sono talmente estesi dasembrare uniti; Ischia Ponte, dove sitrovava il nostro albergo, ha conserva-to molti dei suoi caratteri originali edoffre ai visitatori una posizione pano-ramica stupenda, indimenticabile.Per godere delle tante bellezze dell’i-sola, io e mio marito facevamo parec-chie passeggiate: ricordo in modo par-ticolare quelle per raggiungere il Ca-stello Aragonese che sorge su un pic-colo isolotto; questo castello offrì, più

La gitain Campaniadi L.D.B.

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volte, rifugio agli isolani durante leeruzioni vulcaniche ed i terremoti cheerano, per loro, una costante minacciache li costringeva a rifugiarsi sul con-tinente. Queste eruzioni, che causava-no disastri immani, fertilizzavano il ter-reno e provocavano la fuoriuscita disorgenti curative, come è accaduto inquest’isola che ora ne gode i benefici.Ischia è un’isola stupenda che rigene-ra lo spirito ed il corpo.Un’altra meta dei nostri viaggiatori èstata Sorrento che io non conosco be-ne per averla visitata solo di passag-gio. Vi parlerò un po’ di Amalfi dove hoavuto la fortuna di trascorrere lunghisoggiorni invernali comprese le festi-vità Natalizie in un tripudio di luci esuoni.Ricordo il primo anno, quando arri-vammo in pullman verso le ore 18 ed ilbuio avvolgeva già ogni cosa: erano igiorni che precedevano il Natale edentrando nella cittadina fummo colpi-ti da un chiarore tenue e soffuso che ciincuriosì: proveniva dalle fiammelletraballanti dei lumini che erano stati

posti in ogni piccola grotta, in ognispazio, in ogni anfratto di roccia da-vanti a mini presepi. Non potevamocerto aspettarci un benvenuto più in-solito e piacevole che ci preparava agodere di tutte le bellezze naturali edartistiche di questa città marinara edella “divina” costiera che offre pae-saggi mozzafiato, un mare di smeral-do, luce, musica, canto, folclore. Ri-cordo le giornate di sole nel mese diGennaio, l’azzurro del cielo e del mare,il verde ed il giallo delle limonaie, lemimose in fiore, la meraviglia delle

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piante d’agrumi cariche di frutti doratied il piacevole tepore del clima. Qui gliagrumi vengono coltivati su terrazzedi terra ricavate nella montagna roc-ciosa: i limoni della Costiera sono i piùpregiati, i più succosi ed hanno unprofumo molto intenso. Un’antica leg-genda racconta che i limoni furono ildono che Ercole fece ad una ninfa dailunghi capelli biondi e dagli occhisplendenti di nome Amalfi, che egliamava, ma che morì, forse consumatada un amore troppo grande per il suopiccolo cuore; quando ella morì, Erco-le volle seppellirla in un luogo bellissi-mo dove sorse la città che ora porta ilsuo nome: Amalfi.Ricordo il giorno di mercato nella Val-le dei Mulini (zona fredda e ventosa),la festa del Patrono S. Andrea il cuicorpo e parte del cranio sono custodi-ti in una cripta sotto l’altar maggioredel Duomo. Qui ad Amalfi, tre volte al-l’anno, si verifica il miracolo di S. An-drea (una volta fui presente anch’io):in un’ampolla vuota si forma del liqui-do oleoso in cui i sacerdoti officiantiintingono pezzi di cotone idrofilo chepoi vengono distribuiti ai fedeli e chedicono abbiano prodigiose virtù tera-peutiche. Essendo stata ad Amalfi nelperiodo natalizio ho notato che qui l’u-

sanza del Presepio è molto sentita: ri-cordo, in modo particolare, quell’enor-me stella risplendente che, alla mez-zanotte della vigilia di Natale, appareall’improvviso sulla città e lentamentediscende lungo le pendici del monteTabor fino alla piazza del Duomo illu-minandola tutta.Vorrei scrivere ancora tante cose diquesta città, ma temo di dilungarmitroppo, perciò termino con un brevebrano tolto da un romanzo di G. Ma-rotta: “...me ne andai a dormire, anzi aguardare Amalfi... sul mare palpitava-no le lampade dei pescatori che si ser-vono delle luci per attirare ed abba-gliare i polipi; tutte le finestre della cit-tà splendevano. Amalfi era fulgida...”

(Continua)

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Artistidella porta accantoGli artisti, a volte, abitano nella por-

ta accanto e noi, così presi dallafrenesia della vita, neppure ci ac-

corgiamo. Mi capitò, durante i festeg-giamenti dedicati a San Rocco nell’ago-sto scorso, di entrare nella chiesettaomonima per una preghiera. Era un mo-mento di calma; solo due persone, as-sorte in meditazione tra i banchi, lascia-vano trasparire la pace dell’anima nelsilenzio sospeso. Ai lati della chiesa, lelampade votive poste dinanzi agli altari,ristrutturate ad arte, dondolavano lieve-mente, mettendo in luce il loro rinnova-to splendore. Al centro, sotto la teca checustodisce tuttora le reliquie del Santo,troneggiava una portantina di anticadata, rimessa magnificamente a nuovoin ogni suo particolare.Mi chiesi chi l’avesse resa così incante-vole, nel rispetto dell’originale struttura:non c’era dubbio, doveva essere statoun artista, una di quelle persone che,con pazienza certosina e con mano de-licata e forte al contempo, non pensan-do all’arduo lavoro richiesto né alle fati-che da spendere, aveva sostituito tuttele parti deteriorate rispettando la bellez-za e la fastosità dell’insieme.Pensai a qualcuno delle “Belle Arti”; so-lo più tardi scoprii che l’artista era unorafo verolese generosissimo, che si de-dica spesso a ristrutturazioni di questogenere, senza nulla pretendere in cam-

bio: Riccardo Stanga. Già aveva rimes-so a nuovo alcuni calici sacri e duegrandi croci dorate della nostra Basili-ca, il turibolo e il portaincenso dellachiesa di San Rocco, la corona doratadella Madonna sita nella Cappella diCaravaggio, ostensori vari per le Missio-ni; già aveva offerto, per queste ultime,molte fedi per i matrimoni che si cele-brano in queste terre di nessuno; giàaveva fornito targhe e medaglie per va-rie ricorrenze. Ed ora... questa magnifi-cenza.Grazie, caro Riccardo! A nome dei Vero-lesi, un grazie che viene dal cuore e vuolsignificare la nostra riconoscenza perchi (da te, alle sarte, alle stiratrici, allepersone che riordinano costantementearredi o altro) si prende cura di oggettiche, per noi credenti, significano attac-camento alla Fede e alla tradizione cri-stiana radicata in noi.Grazie per la gratuità e per il valore del-le opere, realizzate in silenzio e in umil-tà di cuore. Ora che sappiamo, sicura-mente ricorreremo a te per altre prezio-se ristrutturazioni. E tu, per non man-darci al diavolo, ti guadagnerai ancora iltuo bel pezzo di Paradiso, con l’animadolce e paziente di colui che sa il fattosuo, ma si preoccupa anche del bene al-trui e della continuità delle nostre stu-pende opere sacre.

Rosetta Mor

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Chernobyl 1986Il 23% del territorio della Bielorussiafu contaminato. Da anni la popolazio-ne bielorussa è rimasta esposta adun’azione costante combinata di ra-diazioni e fattori chimici con il conse-guente aumento delle malattie con-genite nei bambini, problemi quali ildiabete, disturbi cronici del tratto ga-strointestinale, del sistema immunita-rio, di quello respiratorio, tumori alleghiandole tiroidee e patologie emati-che maligne. Il processo di deconta-minazione avviene piuttosto lenta-mente. Si calcola che ci vorranno ol-tre 100 anni prima che il terreno ritor-ni coltivabile.

Italia 2006Ogni estate migliaia di bambini pro-venienti dalle zone contaminate diChernobyl arrivano in Italia per tra-scorrere un periodo di recupero fisicoe affettivo, grazie all’ospitalità delle fa-

Alena, Volha e Krystsina: tre piccole bielorus-se ospitate da alcune famiglie Verolesi a mag-gio 2006.

miglie italiane. La “Fondazione Aiutia-moli a Vivere” dal 1992 si occupa digestire quest’opera ed attorno a que-sta fondazione sono sorti comitatisparsi un po’ in tutta Italia con lo sco-po di organizzare e promuovere que-sta iniziativa. È così che alcune fami-glie Verolesi hanno deciso di costitui-re un proprio comitato, nella speranzadi sensibilizzare più famiglie possibiliin questa iniziativa che consenta aquesti bambini di vivere un’esperien-za unica da conservare nei loro ricor-di per tutta la vita.

Aiuta anche tuun bambino bielorussoSecondo uno studio dell’Enea, un me-se di ospitalità in Italia con un’alimen-tazione priva di radionuclidi permetteloro di perdere dal 30 al 50% della ra-dioattività assorbita, riducendo così ilrischio di essere colpiti da tumore ti-roideo, leucemia ed altre patologie.Per questi bambini, quindi, il soggior-no in Italia, non è semplicemente unapiacevole vacanza, ma ha anche unvalore dal punto di vista sanitario.

Ti piacerebbe provarequesta esperienza?Se ci stai pensando, forse ti può esse-re utile sapere che:- ogni famiglia può partecipare, an-

che se senza figli;- un’interprete sarà a tua disposizio-

ne per i problemi di comunicazione;- i bambini frequenteranno la scuola

con orario 8.15-12.15 / 14.15-16.15 edusufruiranno del servizio mensadella scuola elementare;

- non dovrai svolgere alcuna pratica

Aiutaci ad aiutarliOperazione Vacanze Salute Bielorussia

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burocratica (il comitato lo fa per tut-te le famiglie); dovrai solo fornire fo-tocopia dei documenti d’identitàdella tua famiglia;

- puoi partecipare anche se lavori atempo pieno; le famiglie di soste-gno accoglieranno il tuo ospitequando è necessario;

- se il bambino non sta bene ci sonomedico e infermiera a disposizione24 ore su 24;

- anche se non hai figli tuoi puoi offri-re molto a questi bambini che nonmancheranno di ricambiarti contanto affetto e quest’esperienza ti

regalerà affettivamente molto più diquanto ti costerà economicamente;

- il comitato ti sosterrà per qualsiasievenienza.

Sei interessatoe vuoi avere maggioriinformazioni?Telefonaci o scrivici entro il 31 ottobre2006: siamo a tua disposizione perqualsiasi chiarimento.E-mail: [email protected]● Giuseppe Zanoli

tel. 030.931991 (ore serali)● Pierangelo Terna

tel. 030.9361837 (ore serali)● G. Battista Gavazzoli

tel. 030.9361027● Ambra Migliorati

tel. 030.9361568● Zanoli Angela

tel. 030.9920887 (ore serali)● Ferrami Maurizio

tel. 030.9360979● Amighetti Roberto

tel. 030.9362046 (ore serali)Fondazione “Aiutiamoli a Vivere”

Comitato Verola

Benvenutotra noi

La comunità accoglie Don CarloCivera che dal giorno 8 ottobreinizia il suo ministero a Verola-

nuova. Tanti auguri don Carlo.

Siamo venuti a conoscenza che nelmese di ottobre l’appartamento diDon Angelo Calegari sarà occupatoda un nuovo Sacerdote, ora Parrocodi Bettegno: Don Carlo Civera.L’Amministrazione, gli ospiti e le ani-matrici della Casa Albergo Gambara-Tavelli danno il benvenuto a Don Car-

lo e augurano una serena e lunga per-manenza auspicando una reciproca eproficua collaborazione.Gli ospiti sono particolarmente con-tenti di ritrovare accanto a loro, sia neimomenti felici che in quelli più dolo-rosi, una Guida Spirituale che li ac-compagni nella quotidianità.Grazie di cuore e benvenuto nella no-stra piccola Comunità.

Le animatriciCaterina ed Elisabetta da

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La Fondazione “Nido dellaProvvidenza Morelli”, istituzio-ne di assistenza e beneficenza di

diritto privato, intende assegnare ilpremio attraverso un bando di con-corso riservato ad associazioni ogruppi di volontariato.

La Fondazione intende sostenere unprogetto finanziandolo con un contri-buto di 2.500,00 Euro e che abbia leseguenti caratteristiche:• Capacità innovativa e propositiva.• Promuovere l’inserimento e l’inte-

grazione di bambini minori o disabi-li appartenenti a famiglie con diffi-coltà economico-sociali attraversoiniziative tendenti a migliorare la lo-ro condizione.

• Capacità di sensibilizzazione/coin-volgimento dell’opinione pubblicasui temi della solidarietà sociale edel volontariato.

Modalitàdi Partecipazione1. Il materiale di presentazione

e di documentazione relati-vo al progetto per il quale sipropone il premio dovràpervenire a mezzo racco-mandata postale A.R. alla“Fondazione Nido dellaProvvidenza Morelli” ViaCastello n°6 25028 Verola-nuova (BS) entro e non ol-tre il 3 novembre 2006.

2. Le candidature dovranno con-tenere una breve sintesi del biso-gno cui l’intervento intende trovarerisposta; la descrizione del proget-

to; l’indicazione dei costi comples-sivi; una breve presentazione del-l’organizzazione, della sua storia edelle sue attività indicando nome ecognome del referente, indirizzo erecapito telefonico.

3. Il premio sarà assegnato da unaCommissione composta da perso-ne che a diverso titolo si occupanodel volontariato sociale.

4. Il vincitore sarà tempestivamenteavvisato, il premio sarà ufficial-mente consegnato nel mese di no-vembre 2006. Il vincitore si impe-gnerà per l’anno successivo a pre-sentare in modo documentato conrelazione, testimonianze, eventualidiapositive e filmati il lavoro svol-to durante l’anno con la sovvenzio-ne della Fondazione Morelli.

5. I materiali inviati non verranno re-stituiti, ma verranno inseriti nel-l’archivio storico, diventando patri-monio della Fondazione.

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CORSO DI INGLESELivello Elementary: per chi ha una co-noscenza minima della lingua oppureha frequentato il corso di base l’annoprecedente: corso di 50 ore (25 lezioni)da tenersi in orario serale dalle 20.30 alle22.30 - € 125,00.Livello intermedio: per chi ha una co-noscenza scolastica (preferibilmentescuola media superiore) della lingua edesidera approfondirne la conoscen-za: corso di 50 ore (25 lezioni) da tenersiin orario serale dalle 20.30 alle 22.30 - €125,00Ciascun corso partirà con un numerominimo di 10 partecipanti. L’incontro dipresentazione per gli iscritti si terrà lu-nedì 16 ottobre 2006 alle ore 18.00 pres-so l’Auditorium della Biblioteca Co-munale.

CORSI DI MUSICApianoforte, violino, chitarra moderna25 Lezioni individuali + 25 lezioni di sol-feggio collettivo. (1° livello € 300,00 - 2° li-vello € 320,00 per i residenti; la quota èaumentata di € 50,00 per i non residen-ti). Pagamento in due soluzioni. L’orariodelle lezioni è da concordare con gliinsegnanti nell’incontro di presenta-zione che si terrà sabato 14 ottobre2006 alle ore 17.00 presso l’Auditoriumdella Biblioteca.

CORSO DI SPAGNOLO BASEIl corso è pensato come primo approc-cio alla lingua spagnola: corso di 50 ore(25 lezioni) da tenersi in orario serale dal-le 20.30 alle 22.30 - € 125,00. Il corso par-tirà con un numero minimo di 10 parte-cipanti. L’incontro di presentazione pergli iscritti si terrà martedì 17 ottobre2006 alle ore 20.30 presso l’Auditorium

della Biblioteca Comunale.

CORSO DI DISEGNO E PITTURARAGAZZI E BAMBINITutti i venerdì a partire dal 27 ottobre2006 - dalle ore 17.00 alle ore 19.00.Corso di 50 ore (25 lezioni) - € 150,00. Pa-gamento in due soluzioni.Il corso partirà con un numero minimodi 8 partecipanti

CORSO DI DISEGNO E PITTURAADULTICorso del martedì: tutti i martedì a par-tire dal 24 ottobre 2006 sino al 13 mar-zo 2007 dalle ore 20.30 alle ore 22.30. Cor-so di 30 ore (15 lezioni) - € 90,00.Corso del giovedì: Tutti i giovedì apartire dal 26 ottobre 2006 sino al 15marzo 2007 dalle ore 20.30 alle ore 22.30.Corso di 30 ore (15 lezioni) - € 90,00.Ciascun corso partirà con un numerominimo di 8 partecipanti.

CORSO DI TEATROANNO ACCADEMICO 2006/2007Direttore artistico: Pietro Arrigoni40 ore suddivise in 20 incontri da due oreciascuno - giorno di lezione lunedì dalle18.00 alle 20.00. € 60,00. Pagamento indue soluzioni.È previsto l’allestimento di uno spettaco-lo teatrale a fine corso. Incontro di pre-sentazione: lunedì 16 ottobre 2006, ore20.30 presso l’Auditorium della Biblio-teca.

TERMINE ISCRIZIONIAI CORSI: 11 OTTOBRE 2006Info e iscrizioni:• Informagiovani tel. 0309365035• Biblioteca tel. 0309365030 negli orari

di apertura

Corsi peril tempo libero 2006/2007Negli spazi della Biblioteca Comunale

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Alla fine dimaggio il no-stro circolo

ACLI è andato in gi-ta a Trieste, una cittàper certi versi moltostrana, tutta su e giùcon monumenti epiazze molto belli epiacevoli e altri, co-me la Risiera di SanSabba, dove ci sem-brava di sentire ildolore e l’orrore dimolte persone, co-me bene viene de-scritto dalla sorelladi un ragazzo in-ghiottito dalla fab-brica, nella lapide appesa ad unodei muri. È stata un’esperienza che ciha colpito profondamente; abbiamovisto quanto può essere feroce l’uomoverso i suoi simili e questo ci ha la-sciato sgomenti. Nel pomeriggio, perriprenderci un po’,via per Miramare,che, anche se lega-to a una tragica vi-cenda, è fantastico,

acliGita a Trieste

stupendo e ti rimette in pace con ilmondo.È andato tutto bene e di questo rin-graziamo tutti i partecipanti. Allaprossima.

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C’era(no) una volta...le campaneche suonavano

“Campane, che suonate ognisera, campane, una dolcepreghiera, quel suono, par

che dica alle genti...”: ricordo soloqueste parole, era una canzone deglianni 1920-30, quando eravamo piùpoveri, più semplici. Ora qualcuno hareclamato perché il suono disturba,lo sveglia troppo presto.

Una volta, quando il Sabato Santo si“slegavano le campane”, (allora lefunzioni per la Pasqua si facevano ilsabato mattina) ci si bagnava gli oc-

chi con l’acqua Santa; erano lacrimedi gioia per la Resurrezione di Gesù;tante volte quei suoni portavano dav-vero alla commozione e gli occhi sibagnavano di lacrime vere.

Ora tutto si è inaridito; come il soleche brucia e fa il deserto, così il be-nessere ha inaridito il nostro cuore.Certo, non si può tornare indietro; ilprogresso ha portato tante cose cherendono la vita più facile e sarebbedifficile ora rinunciare.

Penso a queste persone che hannoreclamato per il suono delle campa-ne; quanto deve essere triste la lorovita, chiuse in un mondo dove non c’èamore se non per se stesse.

Ricordo un giorno di Prima Comunio-ne: quando i bambini arrivarono nellapiazza della chiesa, furono accolti dalconcerto delle campane e dalla gior-nata radiosa di sole; la gente non po-té trattenere un battimano tanta erala gioia che quel momento emanava.

Le campane ci hanno accompagnatoper tutta la vita, nelle ore liete, nelleore tristi: al Battesimo, alla Prima Co-munione, al Matrimonio, alla primaMessa Sacerdotale, cantando tutta lagioia della nostra vita; nei momentitristi il loro suono sembra che piangacon noi.

Care campane vi prego, continuate asuonare!

Gino Pini

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GirsaGioco di Ruolo sul Signore degli Anelli

L’armata del nemico è schiera-ta, tocca a voi difendere i po-poli liberi della terra di mezzo!

Riparte la più fantastica avventurache voi abbiate mai vissuto! Riparto-no le attività di G.I.R.S.A. Verola!Ma che cosa è G.I.R.S.A. Verola?È un gruppo di ragazzi che stufi dellamonotonia della vita quotidiana si ri-trova con regolarità per accendere laloro fantasia e vivere fantasticheesperienze. L’attività principale delgruppo è quella di vivere, nel modopiù realistico possibile, delle avventu-re ambientate nel meraviglioso mon-do di J.R.R. Tolkien, la Terra di Mezzo.Questo è reso possibile dalla figuradel Game Master: il narratore, coluiche ha in mano i fili del vostro desti-no. Ma non è finita qua! Infatti se vor-rai unirti a noi potrai partecipare:

Alcuni partecipanti al Girsa in un’uscita a Soncino per un raduno di appassionati di fantasy.

• a Tornei: che richiamano giocatoridi ruolo di tutta Italia;

• a Gite: nei più suggestivi luoghi diepiche battaglie;

• a Serate a tema: dove potrai cono-scere altra gente che ama il genereFantasy;

e per la prima volta:• a Stage di combattimento medioe-

vale: intere giornate passate sulcampo ad apprendere l’antica disci-plina del combattimento con armida mischia e archi inglesi.

Se ho attirato la tua attenzione e vuoisaperne di più ti aspettiamo all’adu-nata delle forze del bene che avverràpresso l’oratorio di Verolanuova do-menica 15 ottobre alle 14.30.Il destino dei popoli liberi è nelle tuemani, non deluderci.

G.M.

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Con il mese di ottobre riprende-ranno tutti i programmi di RBVe si preannuncia una stagione

davvero interessantissima.

Sono confermati molti programmi traquelli più seguiti nelle scorse stagionima si preannunciano alcune novitàdavvero... frizzanti.

L’otto di ottobre, nel corso di una pun-tata speciale del Radiogiornale dome-nicale, verranno presentati tutti i pro-grammi e, ci auguriamo, ne sentire-te... delle belle.

Nel frattempo ricordiamo due pro-grammi, uno è una conferma, l’altrouna assoluta novità:Riprende, ogni primo lunedì del mesealle 21.00, “La Tana del Lupo”, a curadi Roberto Bocchio, con gruppi musi-cali dal vivo nel nostro studio di viaDante. Lunedì 2 ottobre i primi ospitisaranno “I Rumori Molesti”. Succes-sivamente ci saranno molte sorprese.

Una bella novità è invece quella dellanascita del “Pool Sportivo” che cu-rerà trasmissioni sullo sport naziona-le ma anche su tutto lo sport verolesee, soprattutto, ogni domenica, la tra-smissione in diretta delle partitedella Nuova Verolese Calcio. Il Poolè guidato da Roberto Moscarella conl’inseparabile Dario Bettoncelli, i Pan-chinari Alessandro Saleri e MarcoMessa, coadiuvati dalla new entryMatteo Geroldi. Un gruppo tutto daascoltare.

Queste sono solo due anticipazioni.Tutto il palinsesto (l’insieme dei pro-grammi della radio) per la stagione2006-2007 sarà pubblicato il meseprossimo.

Da ultimo, vi ricordiamo l’appunta-mento più importante del mese diottobre: la nostra radio, attraverso In-Blu Radio, seguirà il Convegno Ec-clesiale di Verona con molti speciali,dirette e commenti. Appuntamenti si-curamente da non mancare.

Nel darvi appuntamento sui 91.2 me-gahertz di RBV, rinnoviamo l’appello atutti coloro che volessero collaborarecon noi nei modi più diversi: le nostreporte sono sempre aperte per cui, fa-tevi avanti!

Buon Ascolto

Parte la stagione2006-2007

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A SCUOLA- Fammi un esempio di ingiustizia!- Ehm... quando io prendo un bruttovoto perché papà sbaglia i miei com-piti!

Il mercatone

FRA SPORTIVI- Com’è andato l’incontro?- Ho parato di testa dieci colpi...- E allora perché sei così afflitto?- Perché sono... un pugile!

- Scambio opinioni con figurine calciatori.- Studente affamato cerca dispensa universitaria.- Studente di geografia annoiato cerca circolo ricreativo.- Falegname conoscerebbe amici per intavolare discussioni.

GLI ANI-MATTI- Un giorno tutto questo sarà tuo!

UNA BRUTTA INFLUENZAAveva una febbre così alta che, permisurarla, il medico salì su una sedia.

Ottobre piovoso, campo prosperoso.

Sia Ottobre molle o asciutto, per S. Luca (18) semina tutto.

Per S. Simone (28) procura il mantellone.

Per S. Francescu (4) nesci lu caudu e trasi lu friscu.(Per S. Francesco esce il caldo e entra il freddo)

Vento d’Ottobre grida come l’orco: fa cader la ghianda che fa ingrassar il porco.

Nei pensieri dell’oziosa più d’un diavolo riposa.

Non c’è ladro né padrone che non abbia devozione.

La pazienza a piedi va ma in carrozza tornerà.

È meglio un “andiamo” che cento “andremo”

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Attenzione: il sistema di turnazione delle farmacie è cambiato. Le farmacie di turno,aperte la notte e nei festivi, si alternano ogni due giorni.Importante:Poiché nei mesi scorsi le variazioni intercorse rispetto ai calendari che ci sonostati forniti sono state molte rendendo di fatto inutili quelli pubblicati sull’An-gelo, in attesa di un chiarimento, pubblichiamo il solo Numero Verde da chia-mare per sapere con certezza le farmacie aperte.Ricordiamo che il numero è gratuitoe si può chiamare, 24 ore su 24. 800.231061

Servizio Sanitario 118(soltanto nei casi di emergenza)

Ambulatori medici 0309362609via Grimani

Gruppo Verolese Volontari Soccorso 0309361662via Gramsci, 4

Alcolisti in trattamento 0309306813 - 0309361869Problemi con le droghe? 3382346954Gam-Anon 3406891091Giocatori Anonimi 3208403738Vigili del Fuoco 030931027Carabinieri - Pronto intervento 112Guardia Farmaceutica (Numero verde) 800.23.10.61Guardia Medica dalle 20.00 alle 8.00 030932094N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina al-le ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccor-so telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00; inoltredalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.

Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00di venerdì 20 ottobre. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.IMPORTANTE: Per facilitare la pubblicazione degli articoli: gli scritti siano preferi-bilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman cor-po 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche. Chi usa il computer èbuona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure viae-mail. Gli articoli vanno fatti pervenire: direttamente ai sacerdoti oppure via e-mailal seguente indirizzo: [email protected] redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblica-zione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli in-teressati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.

La Redazione

Turni domenicali di guardia farmaceuticadell’Azienda S.L. 19

Numeri utili di telefono:

Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”

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eBattesimi42 Arcari Alice di Gabriele e di Mondolo Marzia43 Bianchi Davide di Gerardo e di Geroldi Michela44 Fogazzi Marco Leonardo di Faustino e di Mihai Mihaela45 Gardoni Mattia di Nicola e di Barezzani Anna46 Manera Elisabetta di Giambattista e di Mor Federica47 Lo Presti Andrea di Renato e di Fidanza Silvia48 Adami Eleonora di Giuseppe e di Gogna Cristiana49 Cotali Matteo di Sergio e di Cremaschini Manuela50 Abrami Giulia di Alessandro e di Caterina Trioni

Matrimoni13 Cucchi Dario con Girelli Silvia

Paternò Carmelo con Bonanno Francesca (a Messina)Venieri Giuseppe con Rocchi Sara (a Ghedi)Brognoli Angelo con Olivari Laura (ad Alfianello)Cetara Gianpaolo con Maria Garcia Parédes (in Paraguay)

14 Fontana Lino con Flossi Barbara

Defunti39 Stabilini Santa ved. Davide di anni 9540 Tosini Orsola ved. Savi di anni 7641 Venturini Elena di anni 8942 Labinelli Mario di anni 6843 Zanelli Margherita ved. Redana di anni 8444 Romano Maria in Montani di anni 6845 Rocca Rina ved. Andreoletti di anni 8946 Guarisco Guido di anni 7347 Sala Battista di anni 78

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N.N. per la radio 100,00

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Per Radio Basilica

Dario e Libera ricordano il loro matrimonio 250,00In memoria dei defunti Mazzoleni Terracini Domenica 280,00In ricordo della cara mamma 500,00A caro ricordo della nonna Rita 1.000,00Per un dono meraviglioso 5.000,00Per un Battesimo 1.000,00Silvio e Caterina Tomasoni: per i nostrisessant’anni di vita insieme 300,00

TOTALE 8.330,00

“Amici della Basilica” adesioni alla“Confraternita del Restauro”

Giornata celebrata nel mese di settembre 1.404,00 Dalla Casa Albergo 130,00Dalla chiesa di San Rocco 125,00Tele e affreschi 40,00Libri Basilica 10,00

N.N. somma di tutti i contributi anonimi 770,00In ricordo di mamma Orsola 100,00Da Gita Napoli-Costiera Amalfitana 155,00In Memoria della mamma Maria dal Gruppo Conoscerci 100,00N.N. 100,00Per il 25° di matrimonio di G.Franco e Patrizia 100,00N.N. 50,00In ricordo del marito Mario 100,00N.N. ricordando il 35° di matrimonio 50,00N.N. 100,00Mariuccia e Federica in memoria dell’indimenticabile Rita Zanelli 150,00N.N. 80,00Per il nostro matrimonio 200,00Classe 1926 100,00

TOTALE 3.864,00

Offerte pro restauritele e affreschi della Basilica

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EntrateRendite patrimoniali (Fitti e mt. attivi) 1.259,28Entrate Ordinarie (offerte festive - feriali e da celebrazioni) 34.235,28Offerte per restauri 20.831,31Gestioni speciali (Bollettino e stampa) 1.170,00Partite di giro 6.444,70Totale Entrate 63.940,57

UsciteOneri finanziari (Interessi Passivi e spese bancarie) 1.318,66Uscite secondarie (Spese di sacrestia - cera - cancelleria) 7.954,96Spese per il Personale (Retribuzione e oneri sociali Laici e Religiosi) 14.906,72Uscite varie (Assicurazioni - Enel - Gas - ecc.) 28.406,19Manutenzioni ordinarie (Fabbricati - Impianti e attrezzature) 5.341,50Manutenzioni straordinarie (Fabbricati) 6.600,00Estinzione mutuo 3.082,40Gestioni Speciali (Bollettino e stampa) 7.242,29Partite di giro 6.412,00Totale Uscite 81.264,72

Differenza Negativa 17.324, 15Totale a Pareggio 63.940,57Situazione debitoria al 31.08.2006 418.395,26

Rendiconto finanziario2° quadrimestre 2006

Dal 1-5-2006 al 31-8-2006

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