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Voci D’Europa intervista il nuovo Sindaco di Roseto Enio Pavone: l‘Europa, i Giovani. VOCI D‘EUROPA ANNO 1 - N. 6 - GIUGNO 2011

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Voci D’Europa intervista il nuovo Sindaco di Roseto

Enio Pavone:l‘Europa, i Giovani.

VOCID‘EUROPA

ANNO 1 - N. 6 - GIUGNO 2011

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Voci d’EuropaProgetto editoriale ideato e realizzato da:

Coop. Soc. Lo spazio delle idee Punto Europe Direct Roseto

Centro Informa Giovani Roseto

Finanziato dalla Commissione europea

Direzione generale Istruzione e cultura

attraverso il programma“Gioventù in azione”

Azione secondaria 1.2 - Iniziative giovaniattuato In Italia dall’Agenzia Nazionale per i Giovani.

Dipartimento della Gioventù Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Con il contributo delComune di Roseto degli Abruzzi

Ass.to alle politiche giovanili e comunitarie

Project coordinatorGIuSEPPE GINobLE

Direttore editorialeMIRELLA LELLI

CoachbIANCAMARIA DI DoMENICo

Redazione:Alberto Di Nicola, Alessio Palmarini, Antonio bidetta

Carla Di Diomede, Cinzia Liberatore, Federica Pavone, Francesca Di Luzio,

Francesca Michelucci, Guglielmina Di Sante, Lorenzo Falà, Maria Rita Pacioni, Marina Di Carlo, Martina bidetta,

Riccardo Montese, Riccardo Valentini, Silvio Pacioni, Simone Terramani, Vanessa Trammanoni

Laura Marinucci, Silvia Nallira, Valeria Passamonti, Filippo Testa

StampaTIPoLITo RoSETANA

Come funziona l’Unione europea •Cittadinanza europea (diritti e doveri)•Politiche dell’Istruzione•Politiche giovanili dell’Unione europea•Giovani e Lavoro (offerte Eures)•Politica dei Consumatori, •Salute e Benessere •Ambiente •Energia •Sport•Cultura e Società•Tradizioni europee come occasione di dialogo •interculturaleUna lettera all’Europa•Dal nostro inviato•Parole d’Europa •Poesie e Aforismi •Polls•

Contatti di Redazione

Sede operativaCentro Informa Giovani - Punto Europe Direct

Via Nazionale Adriatica 25064026 Roseto degli Abruzzi (TE)

Tel. + 39 085-89453 657 - 658 - 659 fax + 39 085-8930101

Sede AmministrativaCooperativa Sociale Lo spazio delle idee s.c.s.a.r.l.

Via Vico Patrizi, 5 64026 Roseto degli Abruzzi (TE)

fax + 39 085-8944446

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Project [email protected]

Direttore [email protected]

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Redazione:[email protected]

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sommario

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Copertina: “Voci d’Europa” intervista il nuovo sindaco di Roseto, Enio Pavone p. 4IL CONSIGLIO EUROPEO di Cinzia Liberatore p. 5 CITTADINANZA EUROPEA: Diritti di protezione e tutela p. 6

Lifelong Learning Programme: L’ERASMUSdi Simone Terramani p. 8 Erasmus: partecipazione record degli studenti nel 2009-2010 di Simone Terramani p. 9

Scoprendo l’Abruzzo: Turismo e sostenibilità di Laura Marinucci, Silvia Nallira, Valeria Passamonti p. 10 Gioventù in Azione: Azione 4 di Riccardo Valentini p. 12

Il Servizio Volontario Europeo con gli occhi di Federica Lefoer p. 13 Fare politica dalla parte del cuore di Silvio Pacioni p. 14LA CORSA ELETTORALE. Appunti da candidato di Alessio Palmarini p. 15 Keep in Touch: Ria e Raquel ci hanno salutato p. 16Summer School internazionale a Trento di Alexia Ruvoletto International Officer Gioventu Federalista Europea d’Italia p. 18 Opportunità in Europa p. 19I giovani e i social network: i protagonisti delle attuali Rivoluzioni di Giulia Ferri p. 20

ESCHERICHIA COLI In Germania di Lorenzo Falà p. 22Più scelta e prezzi ridotti per il roaming di Lorenzo Falà p. 23 Media, vent’anni di passione per il cinema di Carla Di Diomede p. 24Margherita Hack a Roseto per il premio “Città delle Rose” di Martina Bidetta p. 25 PIATTO UNICO di Guglielmina Di Sante p. 26Calcioscommesse: nuovo scandalo! di Alberto Di Nicola p. 27 GastronoMik: Pomodori ripieni alla turca di Francesca Michelucci p. 28Il gergo comunitario di Francesca Michelucci p. 29 Bandi e programmi in scadenza p. 31

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COPERTINA

Nell’anno 2009, per la prima volta nella sua storia, il Comitato economico e sociale europeo ha adottato un

documento in cui si pronuncia in modo globale ed esaustivo sul dibattito politico e sui problemi più urgenti e concreti dell’Europa.Il programma presentato dal Comitato aveva come fulcro il rilancio economico e sociale, in un’ottica di sostenibilità e di progresso. L’unione Europea, in più di una occasione, ha rivendicato, infatti, il suo ruolo di pioniere nella difesa di un modello di sviluppo a lungo termine, e affinché ciò possa accadere ha sempre ribadito l’importanza del coinvolgimen-to delle istituzioni comunitarie, degli enti nazionali e locali e quindi di tutte le forze politiche e sociali e dei cittadini europei.Con le elezioni amministrative del mese di maggio, la nostra città ha vissuto un cambio di amministrazione e per questo, abbiamo deciso di chiedere al nuovo sindaco, Enio Pavone, qual è la “misura” della prospettiva europea della giunta ap-pena insediata in relazione al lavoro svolto dal Centro Infor-magiovani-Punto Europe Direct di Roseto.

Cosa significa Europa per l’amministrazione che si è ap-pena insediata?La nuova giunta punto molto sull’Europa. Personalmente ri-tengo che sia una fonte di valide opportunità che necessitano di essere sfruttate anche a livello locale, sia per un rilancio di carattere economico che sociale. Penso che lavorando in sinergia con la Regione Abruzzo e con gli uffici preposti, si possa fare molto. E’ ormai noto a molti che, in generale, a causa della crisi economico-finanziaria ci saranno dei tagli nel comparto del sociale. Qual è la posizione della nuova amministrazione riguar-do a questo tema?E’ indubbio che la crisi economica toccherà il comparto del sociale. Probabilmente ci sarà una riduzione dei servizi, ma soprattutto ci sarà un monitoraggio. Verranno fatte le dovu-

te verifiche per individuare le persone realmente bisognose. Inoltre, saranno ricontrollati i criteri di assegnazione dei servizi erogati, che devono essere necessariamente oggettivi, non personali.Il Centro Informagiovani-Punto Europe Direct ha atti-vato progetti per circa 400.000,00 €. In una prospettiva europea e rispetto alle opportunità che offre il Centro Informagiovani-Punto Europe Direct della nostra città, quali sono i progetti futuri?Sicuramente è necessario continuare a realizzare scambi giovanili. Credo che sia un aspetto decisamente importante per la nostra città; una sorta di vetrina sul mondo, visto la vocazione turistica di Roseto. Inoltre, il Servizio Volontario Europeo e lo stesso Voci d’Europa sono dei tasselli essenziali che vanno sicuramente valorizzati. A mio avviso, questo quadro di progetti potrebbe essere ar-ricchito da altre opportunità che l’Europa offre agli Stati membri. Per esempio, penso che si potrebbe attingere a dei finanziamenti da destinare alle fonti di energia alternative.L’ufficio del Centro Informagiovani - Punto Europe Di-rect di Roseto presenta delle carenze strutturali molto evidenti. E’ possibile un cambio di sede?Cercheremo di trovare una sistemazione logistica più ade-guata e soprattutto visibile, pubblicizzando il più possibile uno degli uffici più frequentati e conosciuti nella nostra cit-tà.

Enio Pavone: l’Europa, i Giovani.

“Voci d’Europa” intervista il nuovo sindaco di Roseto. di Biancamaria Di Domenico

Il Sindaco Enio Pavone con le volontarie europee Raquel e Ria

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COME FUNZIONA L’UNIONE EUROPEA

Dopo aver parlato delle tre Istituzioni principali dell’Unione europea, il cosiddetto triangolo deci-

sionale e la procedura legislativa ordinaria dell’UE, da questo numero cominciamo a conoscere le altre istitu-zioni comunitarie e iniziamo dal Consiglio europeo, da non confondere con il Consiglio dell’Unione euro-pea di cui abbiamo parlato in precedenza.

Cos’è e cosa fa il Consiglio Europeo?Il Consiglio europeo è l’istituzione dell’Unione europea che ha il compito di definire gli orientamenti e le priorità politiche generali dell’UE. Esso non esercita funzioni le-gislative.La sua nascita risale alla prassi, instaurata sin dagli anni ‘60, di tenere riunioni informali tra i capi di Stato e di governo dei paesi che facevano parte della CEE: scopo di queste riunioni, dette “vertici europei” erano appunto quello di riunirsi al di fuori del contesto comunitario per dare un nuovo impulso alla cooperazione politica. Nell’ul-timo di questi vertici, tenutosi a Parigi nel 1974, si deci-se di formalizzare queste riunioni istituendo il Consiglio europeo, organo preposto ad approfondire i problemi ri-guardanti la costruzione europea e a conferire maggiore coesione alle iniziative della Comunità europea. Le regole di funzionamento del Consiglio europeo, inizialmente non previste dai trattati istitutivi, hanno assunto con il tempo un carattere più formale. Con il Trattato di Maastricht del 1992, al Consiglio europeo è attribuita la funzione di or-gano d’indirizzo politico, definendolo come l’organo che «dà all’Unione l’impulso necessario al suo sviluppo e ne definisce gli orientamenti politici generali». Dal 1° dicembre 2009, con l’entrata in vigore del Trattato di Lisbona, il Consiglio europeo è divenuto una delle sette istituzioni dell’Unione.

Chi ne fa parte?Il Consiglio europeo è composto dai capi di Stato o di governo degli Stati membri, dal suo presidente e dal presidente della Commissione europea. L’Alto Rappresentante dell’Unione per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza partecipa ai lavori. Inoltre, se l’ordine del giorno lo richiede, ciascun membro del Consiglio europeo può farsi assistere da un ministro e il presidente della Commissione da un membro della Commissione.Il belga Herman Van Rompuy (foto a sx) è presidente del Consiglio europeo dal 1º dicembre 2009. Dal gen-naio 2010 prepara e presiede le riunioni del Consiglio europeo. A seguito dell’entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Consiglio europeo ha nominato Catherine Ashton Alto Rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza: essa dirige la politica estera e di sicurezza comune, assicurando la coerenza e il coordinamento dell’azione esterna dell’Unione euro-pea.Com’è scelto il presidente? Quanto dura il suo manda-to?Il Consiglio europeo elegge il presidente a maggioran-za qualificata per un mandato di due anni e mezzo, rin-novabile una volta.

Dove ha sede? Quando si riunisce?Il Consiglio europeo si riunisce di solito a Bruxelles, nell’edificio Justus Lipsius. Le riunioni si tengono due volte a semestre, su convocazione del Presidente. Se la situazione lo richiede, il presidente convoca una riunione straordinaria del Consiglio europeo. Dopo ogni riunione, il presidente del Consiglio presenta al Parlamento Euro-peo una relazione; mentre, a fine anno, viene redatta una relazione sui progressi compiuti dall’Unione.

IL CONSIGLIO EUROPEO: UNA NUOVA ISTITUZIONE. di Cinzia Liberatore

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CITTADINANZA EUROPEA

Essere europei significa condividere gli stessi valo-ri e, in quanto cittadini dell’UE, godere di diritti

importanti. Tra questi vi sono i “diritti di protezione e tutela” che comprendono:

Il diritto alla protezione diplomatica e consolare 1. Il diritto di presentare ricorso al mediatore euro-2. peo.

Nel numero precedente di Voci D’Europa abbiamo vi-sto “il diritto alla protezione diplomatica e consolare”. In questo numero parleremo del diritto di presentare ricorso al mediatore europeo.Prima di approfondire il diritto in quanto tale, vediamo in breve chi è e cosa fa il Mediatore europeo.

Il medIatore europeo.

Come viene elettoIl Parlamento elegge il Mediatore per un mandato rin-novabile di cinque anni. Il Parlamento europeo ha elet-to il primo Mediatore europeo nel 1995Chi èDal 1° aprile del 2003, eletto dal Parlamento europeo, il Mediatore europeo è il professor P. Nikiforos Diaman-douros già difensore civico nazionale della Grecia.

Cosa faIl Mediatore europeo conduce indagini su casi di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni ed organi dell’Unione Europea (UE). Esempi di tali istituzioni sono la Commissione europea, il Consiglio dell’Unio-ne europea ed il Parlamento europeo. Esempi di orga-ni che possono essere oggetto di indagine da parte del

Mediatore europeo sono la Fondazione europea per la formazione professionale e l’Agenzia europea dell’am-biente. Solo la Corte di giustizia ed il Tribunale di primo grado, nell’esercizio delle loro funzioni giurisdizionali, non rientrano nella giurisdizione del Mediatore.Il Mediatore normalmente conduce le sue indagini sul-la base di denunce, ma ha anche la possibilità di aprire indagini di propria iniziativa.

Il dIrItto dI presentare rICorso al medIatore europeo.

Che cos’èÈ il diritto di rivolgersi e presentare ricorsi e denunce al Mediatore europeo su casi di non corretta ammi-nistrazione delle istituzioni e degli organi europei, a eccezione della Corte di giustizia e del Tribunale di primo grado nell’esercizio delle loro funzioni giuri-sdizionali.Tale figura - istituita nel 1992 dal Trattato di Maa-stricht insieme all’Unione europea e alla cittadinanza europea - interviene nelle controversie che coinvolgo-no cittadini e istituzioni o organismi dell’Unione. Nello svolgimento del suo ruolo di indagine per veri-ficare l’esistenza di un caso di cattiva amministrazio-ne, il Mediatore europeo si basa sul “Codice europeo di buona condotta amministrativa”.Chi ne è titolareIl cittadino dell’Unione.Possono, comunque, rivolgersi e presentare denunce al Mediatore europeo anche:coloro che risiedono in uno Stato membrole imprese, le associazioni o altri organismi con sede sociale in uno degli Stati membri dell’Unione.

I DIRITTI DI PROT IL DIrITTo DI PrESEnTArE

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CITTADINANZA EUROPEA

rICorSo AL mEDIATorE EUroPEo. EZIONE E TUTELA:

Come si esercitaLa denuncia può essere scritta in una delle lingue uf-ficiali dell’Unione e deve essere presentata entro due anni dalla data in cui il denunciante ha avuto cono-scenza dei fatti: è sufficiente una semplice lettera, ma è consigliabile utilizzare il “formulario di denuncia” messo a disposizione nel sito Internet del Mediatore www.ombudsman.europa.eu.Può essere presentata: dall’interessato direttamente o tramite un deputato del Parlamento europeo a mezzo posta ordinaria all’indi-rizzo: Mediatore europeo1 Avenue du Président Robert SchumanCS 30403FR - 67001 Strasbourg CedexTel. +33 (0)3 88 17 23 13Fax +33 (0)3 88 17 90 62o posta elettronica, collegandosi al sito Internet del Mediatore e utilizzando il formulario on line. Nella denuncia devono essere chiaramente indicati:

le generalità del denunciante• l’istituzione o gli organi che si vogliono denun-• ciareil motivo della denuncia.•

Prima di fare la denuncia al Mediatore europeo, è ne-cessario avere contattato - anche con lettera - le istitu-zioni o gli organi interessati.Che cosa si può denunciareTutte le situazioni di cattiva amministrazione nell’azione delle istituzioni e degli organi comunitari, con esclusione della Corte di giustizia o del Tribunale di primo grado nell’esercizio delle loro funzioni giu-risdizionali.La denuncia può riguardare anche i rapporti di lavoro tra istituzioni e organi comunitari e loro dipendenti. In questo caso è necessario che:

l’interessato abbia esaurito tutte le possibilità in-•

terne di domanda o di ricorso amministrativosiano scaduti i termini per la risposta da parte • dell’autorità interessata.

La denuncia presentata al Mediatore non interrompe i termini per i ricorsi nei procedimenti giurisdizionali o amministrativi.Che cosa può fare il Mediatore in seguito alla de-nunciaIl Mediatore informa prima possibile il denunciante sul seguito che ha avuto la denuncia. Svolge tutte le indagini che ritiene necessarie e ne in-forma l’istituzione o l’organo interessato, il quale può fargli avere qualsiasi elemento o osservazione o docu-mentazione utile.Ricerca, per quanto possibile, insieme all’istituzione o all’organo interessato, una soluzione idonea a elimi-nare i casi di cattiva amministrazione e a soddisfare il denunciante.Per una maggiore efficacia delle proprie indagini e per migliorare la tutela dei diritti e degli interessi di colo-ro che sporgono denuncia, il Mediatore può cooperare con le autorità corrispondenti che esistono in alcuni Stati membri. Il Mediatore può consigliare al denunciante di rivol-gersi a un’altra autorità.Nei casi in cui non può intervenire, il Mediatore di-chiara irricevibile la denuncia.Le istituzioni e gli organi comunitari hanno l’obbligo di fornire al Mediatore le informazioni che egli richie-de e di permettergli la consultazione dei loro fascicoli. Possono rifiutarsi soltanto per giustificati motivi di se-greto professionale.Che cosa non può fare il MediatoreIl Mediatore non può:

intervenire nei casi e procedimenti avviati davanti • al giudice mettere in discussione la fondatezza di una deci-• sione del giudice.

Esempi di casi che il Mediatore europeo ha risolto: Dopo l’intervento del Mediatore, la Commissione europea ha provveduto finalmente a retribuire un giorna-1. lista scientifico tedesco, spiegando le ragioni del ritardo e pagando gli interessi di mora. La Commissione ha dichiarato inoltre di aver preso provvedimenti per accelerare i pagamenti. Il denunciante ha successivamente confermato di essere stato pagato entro 30 giorni per i servizi resi in adempimento del suo contratto. L’Ufficio Europeo per la Selezione del Personale (EPSO) ha accettato di chiarire le informazioni fornite ai 2. candidati nei concorsi concernenti i test di preselezione e di ammissibilità. Ciò è risultato a seguito della ri-chiesta di un cittadino ungherese che aveva preso parte ad un concorso per assistenti traduttori. Il Mediatore europeo ha ritenuto che fornire ulteriori chiarificazioni avrebbe aiutato ad evitare malintesi ed a migliorare il rapporto con i candidati. Il Mediatore ha criticato il Consiglio per non aver trattato adeguatamente una richiesta di accesso pubblico 3. ai documenti. Ciò è risultato a seguito di un’inchiesta che ha rivelato, contrariamente a quanto inizialmente asserito dal Consiglio, che altri documenti rilevanti esistevano e potevano essere consultati. A seguito dell’in-tervento del Mediatore, al denunciante è stato garantito l’accesso ai documenti aggiuntivi.

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CITTADINANZA EUROPEA

T ra le azioni e i sottoprogrammi del Lifelong Learning Programme riguardanti l’istruzione, il più

conosciuto è sicuramente l’Erasmus, quasi un cult tra i giovani europei.

Esso risponde alle esigenze di molti destinatari coinvol-ti nell’istruzione superiore di tipo formale e formazione professionale di terzo livello. Si rivolge, infatti, a:

Studenti e persone in formazione che seguono un • qualsiasi tipo d’istruzione e formazione terziaria; Istituti d’istruzione superiore indicati dagli Stati • membri; personale docente, formatori e altro perso-nale di tali istituti; associazioni e rappresentanti dei soggetti coinvolti nell’istruzione superiore, compre-

se le associazioni degli studenti, delle università e degli insegnanti/formatori, imprese, parti sociali e altri rappresentanti del mondo del lavoro; organismi pubblici e privati, comprese le organiz-• zazioni senza scopo di lucro e le oNG, responsabili dell’organizzazione e dell’erogazione dell’istruzio-ne e della formazione a livello locale, regionale e nazionale; Centri e istituti di ricerca che si occupano delle te-• matiche dell’apprendimento permanente e a organi-smi che forniscono servizi di orientamento, consu-lenza e informazione relativi a qualsivoglia aspetto dell’apprendimento permanente.

Il programma settoriale Erasmus ha una serie di molte-plici obiettivi tutti riguardanti un’istruzione che segua le innovazioni e che abbia caratteristiche europee, in gra-do di garantire a tutti gli abitanti dell’unione un futuro più roseo. oltre a questi vi sono altri obiettivi, chiamati operativi che rispondo a esigenze prettamente tecniche ma comunque degne di attenzione. Tra questi ricordiamo il miglioramento della qualità e l’aumento del volume della mobilità di studenti e personale docente in tutta Europa, in modo da raggiungere la partecipazione di al-meno tre milioni di studenti entro il 2012; l’incremento e il miglioramento della cooperazione multilaterale tra gli istituti d’istruzione superiore e tra questi ultimi e le imprese e l’accrescimento del livello di trasparenza e compatibilità tra le qualifiche dell’istruzione superiore e dell’istruzione professionale avanzata conseguite in Europa. Anche se questi obiettivi che l’Europa si pone, potrebbero sembrare difficili da raggiungere e, per al-cuni scettici perfino un’utopia, di sicuro si cercheranno di raggiungere con tutte le forze e le risorse disponibili, con il solo fine di garantire a tutti i giovani prospettive di vita migliore, che siano in grado di soddisfare le loro aspettative e che consentano loro di vivere e di essere partecipi di un futuro semplicemente migliore.

Lifelong Learning Programme:

L’ERASmuSdi Simone Terramani

Erasmo da Rotterdam 1466- 1536 da cui prende il nome l’azione

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POLITICHE DELL’ISTRUZIONECITTADINANZA EUROPEAPOLITICHE DELL’ISTRUZIONE

Erasmus: partecipazione record degli studenti nel 2009-2010

di Simone Terramani (fonte http://ec.europa.eu/italia/)

O ltre 213 000 studenti hanno beneficiato di borse “Erasmus” per seguire corsi di studio o di

formazione all’estero nell’anno accademico 2009-10: è una cifra record, con un aumento del 7,4% rispetto all’anno precedente. Erasmus è il programma di scambio universitario più popolare del mondo; ai ritmi attuali, entro il 2012-13 nell’uE saranno infatti ben tre milioni gli studenti europei che avranno partecipato al programma dal suo avvio nel 1987. Le tre destinazioni più popolari nel 2009-10 sono state la Spagna, la Francia e il Regno unito. Gli studenti che hanno maggiormente usufruito della possibilità di recarsi all’estero sono quelli spagnoli, seguiti dai francesi e dai tedeschi. Il 61% degli studenti Erasmus di tale anno accademico erano donne. Nel 2009-10 l’uE ha investito 415 milioni di euro in questo programma.

“Il programma Erasmus è una delle grandi storie di suc-cesso dell’unione europea. Le cifre più recenti si com-mentano da sole: Erasmus riscuote un successo sempre maggiore e io mi impegno a ottenere più risorse per questo programma in futuro. Lo studio e la formazione all’estero aprono il cammino dello sviluppo personale e delle opportunità di lavoro; facciamo dunque bene a essere ambiziosi quando si tratta di investire nei nostri giovani”, ha dichiarato Androulla Vassiliou, Commis-saria europea per l’Istruzione, la cultura, il multilingui-smo e la gioventù.I paesi aderenti all’iniziativa Erasmus nel 2009-2010 sono stati 32 (i 27 Stati membri uE più la Croazia, l’Islanda, Liechtenstein, la Norvegia e la Turchia). Da quest’anno la Svizzera è diventata il 33° paese ad ade-rire a Erasmus. Il numero di studenti che hanno scel-to l’opzione di studio è aumentato del 5,7% rispetto al 2008-09.I tirocini in aziende all’estero, introdotti nel program-ma Erasmus a partire dal 2007, riscuotono un successo

sempre maggiore. Nel 2009-10 infatti ben 35 000 stu-denti (uno su sei) hanno scelto questa opzione, con un aumento del 17,3% rispetto all’anno precedente.In conseguenza dell’aumento del numero di partecipan-ti è diminuito del 7% circa l’importo medio della bor-sa Erasmus mensile riscossa dagli studenti (254 euro). Nella maggior parte dei paesi partecipanti la domanda di borse Erasmus è molto superiore all’offerta. Secondo uno studio svolto per conto del Parlamento europeo nel 2010, solo il 24% degli studenti non-Erasmus ha dichiarato di non essere interessato a un programma di studio all’estero.Inoltre, 38000 borse sono state concesse a personale docente e non docente delle università per seguire una formazione all’estero, il 4% in più rispetto all’anno pre-cedente.Contesto La mobilità per l’apprendimento è uno degli obiettivi principali della strategia Europa 2020 per la crescita e l’occupazione e rappresenta l’elemento prioritario dell’iniziativa “Youth on the Move” della Commissio-ne, ispirata al successo di Erasmus.Si stima che il 10% degli studenti europei attualmen-te seguano corsi di studio o di formazione all’estero nell’ambito del proprio percorso universitario. Il 4% di essi riceve una borsa Erasmus. Il mese scorso la Com-missione ha annunciato l’intenzione di portare almeno al 20% il livello complessivo della mobilità degli stu-denti.Secondo un recente sondaggio il 33% degli studenti che desiderano studiare all’estero non possono permetterse-lo per motivi economici, mentre quasi due terzi (63%) di quelli che ci riescono devono comunque ricorrere a finanziamenti o risparmi privati. “Questo dato sotto-linea la necessità di rafforzare i nostri programmi di mobilità, che vantano un eccellente rapporto costo-be-neficio”, ha commentato la commissaria Vassiliou.Seguire corsi di studio o di formazione all’estero aiuta i giovani ad acquisire competenze apprezzate nel mondo del lavoro: dall’apprendimento delle lingue alla leader-ship e all’adattabilità, passando per la consapevolezza interculturale. una volta entrati nel mondo del lavoro, gli studenti con esperienza Erasmus sono più propensi a lavorare all’estero.Erasmus ha contribuito a internazionalizzare l’istruzio-ne superiore in Europa, favorendo miglioramenti in ter-mini di qualità, comparabilità e trasparenza dei corsi.Il mese scorso i ministri dell’Istruzione dell’uE hanno adottato un piano congiunto per eliminare gli ostacoli alla mobilità per l’apprendimento, introducendo ulte-riori finanziamenti e riforme dei piani di studio.

Androulla Vassiliou - Commissaria europea per l’Istruzione

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Progetto scolastico del Liceo POLITICHE DELL’ISTRUZIONE

L’Abruzzo è una delle regioni italiane più ricche a livello naturalistico, le sue bellezze corrono dalle maestose

montagne, di cui è vanto il Gran Sasso, la cima più alta degli Appennini (2.912m), detto anche il gigante che dorme; le dolci colline che si estendono leggiadre su tutto il territorio;i quattro parchi dove la flora e la fauna dominano selvaggi e infine il Mare Adriatico che con le sue acque tranquille bagna la costa. Il turismo ha un ruolo fondamentale per la splendida regione che può offrire qualsiasi tipo di svago e l’obiettivo di noi studenti (dell’istituto superiore Adone Zoli di Atri), che abbiamo preso parte al concorso “Turismo a scuola di suscettibilità” era proprio quello di valorizzare il nostro variopinto paesaggio, insieme alle città d’arte e ai borghi medievali.Il concorso ci ha permesso, innanzitutto, di conoscere meglio l’ambiente in cui viviamo, ma anche ideare, elaborare e organizzare percorsi turistici sostenibili da proporre agli altri studenti delle scuole italiane ed europee. Noi stessi ci occuperemo della selezione e valutazione delle componenti che formeranno il progetto del viaggio d’istruzione ideale, compresi gli aspetti logistici ed economici.

Saremo coinvolti soprattutto nell’accompagnare e nel guidare i nostri coetanei, illustrando nelle varie lingue: inglese, francese e tedesco, gli aspetti più interessanti dei luoghi visitati.Metteremo in pratica le conoscenze acquisite in occasione dello scambio culturale che la nostra scuola ha programmato, l’anno prossimo, con il partner austriaco di Vienna.La “suscettibilità” del progetto riguarda la promozione e la diffusione della mobilità dolce e salutare come biciclette e percorsi a piedi, ma mira anche a sviluppare l’attitudine verso le discipline sportive come: il nuoto, il ciclismo, la vela e l’ippica. Tali attività sono facilmente praticabili nei quattro centri turistici che abbiamo considerato per la creazione degli itinerari. (Atri, Pineto, Mutignano, Silvi Marina.)

Atri La storia di questa cittadina d’arte è trimillenaria e offre ai suoi turisti in ogni periodo dell’anno un’ampia scelta di monumenti, musei, chiese e luoghi d’interesse, contemplando i vari tipi di intinerari :StoricoCon la visita alle innumerevoli chiese che rispecchiano gli stili architettonici che si sono succeduti nel corso del tempo, esempio più pregevole è la maestosa basilica cattedrale di Santa Maria Assunta.Fu edificata a partire dal 1260 circa e terminata nel 1305, la chiese era stata costruita sull’Ecclesia de Sancta Maria de Hatria (IX secolo), a sua volta costruita su una cisterna romana che ne divenne cripta, costruita a sua volta su un tempio di Ercole poggiante su antichissime mura ciclopiche tuttora visibili nella cripta. Tra gli affreschi presenti nella cattedrale si può ammirare quello più antico d’Europa in cui sono raffigurati tre teschi.

La facciata si presenta ordinata ed elegante nel succedersi ordinato dei conci di pietra d’Istria, termina con uno splendido portale, sormontato da sottili incorniciature cuspidate, entro cui trova posto un eccellente rosone. La cornice superiore della facciata attualmente orizzontale,

Scoprendo l’Abruzzo:di Laura marinucci, Silvia Nallira, Valeria Passamonti

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in origine era cuspidata, di netto stile gotico; il frontone crollò per il terremoto del 1563.Il campanile è uno straordinario esempio di architettura romanica, è a pianta quadrata, poggiante su di un solido basamento di età romana. Se si sale sul Campanile in una splendida mattinata, si potrà godere di un ottimo panorama da dove, inoltre, il visitatore potrà ammirare la città sottostante con le varie torri, in lontananza il Gran Sasso d’Italia e più da vicino il mare con la riviera adriatica. Con un buon binocolo e a cielo sereno spiccano anche le cime delle Alpi dinariche del territorio jugoslavo.

Naturalistico È possibile, per gli amanti dell’aria aperta e della natura intraprendere escursioni guidate nella riserva naturale dei calanchi sia in mountain bike che a cavallo grazie alla efficiente ciclo-ippovia. La Riserva si estende su un’area di 980 ettari e presenta un paesaggio collinare che va dai 100 ai 550 metri di quota – dal fondovalle del torrente Piomba al Colle di Giustizia – su diverse tipologie di terreno. Le più spettacolari, che caratterizzano il luogo sono appunto i Calanchi, detti anche bolge dantesche per il loro particolare aspetto. Sono conformazioni prodotte dal ruscellamento dell’acqua su terreni argillosi e marmosi rimasti privi della copertura boschiva; è possibile tra le tante bellezze ammirare piccoli e grandi mammiferi, insetti, uccelli, rettili e anfibi.Pineto Deve il suo nome alla rigogliosa Pineta a ridosso del mare fatta piantare agli inizi del Novecento dalla famiglia Filiani.Pineto, per gli amanti del mare, della natura e del benessere, è il luogo perfetto dove trascorrere le vacanze. La spiaggia è caratterizzata da un litorale ampio e lungo quasi 10 chilometri, di cui quattro sono ricoperti dalla stupenda Pineta, ottima per passeggiate e picnic con la famiglia. Attrazione molto importante è inoltre la Torre di Cerrano, una delle antiche torri costiere del Regno di Napoli. L’area era un tempo il sito dell’antico porto di Atri, nello specchio di mare vicino alla torre giacciono sommersi i resti di un molo a forma di “L”, opere murarie e vari manufatti. Attualmente ospita la

sede di un centro di biologia marina.Per quanto riguarda gli sportivi che vogliono tenersi in forma non hanno nulla da temere poichè Pineto è attraversata interamente dalla pratica pista ciclabile, che costeggia il mare e offre una bellissima e rilassante visuale. Appartiene inoltre a Pineto l’antico borgo medioevale di Mutignano, che tutti i turisti dovrebbero visitare per la ricchezza storica del luogo.SilviNasce come piccolo borgo collinare protetto da mura per difendersi dalle invasioni provenienti dal mare. Troppo piccolo per una storia antica propria seguì infatti nel bene e nel male le vicende della vicina Atri. Solo con l’arrivo di Napoleone Bonaparte, che abolì i privilegi feudali (1806) cessò la sudditanza di Silvi che ebbe il suo primo sindaco. A Silvi Paese una volta denominata Castel Belfiore dal primo venerdì dopo la metà di Luglio fino al martedì seguente c’è una mostra per le vie cittadine delle arti e dei mestieri “di una volta” per rivivere insieme il passato dell’antica terra abruzzese. Si rievocano usi e costumi della vita quotidiana abruzzese in un alternarsi armonico di suoni, racconti, colori, mestieri e sapori. Mestieri in primo luogo, della gente di Silvi, vi sarà perciò il marinaio, il falegname, il fabbro la tessitrice, il contadino,e molti altri. Teatro di tale manifestazione è la roccaforte di Silvi che imponente si affaccia sull’Adriatico. Nelle sue strette e incantevoli vie ci farà ammirare i dimenticati attrezzi agricoli e marinareschi. Numerosi artigiani inoltre saranno all’opera dando forma, con le loro mani, ad oggetti antichi e moderni, ricreando così la tipica atmosfera delle botteghe medievali.

Scientifico - Istituto “ZOLI” ATRI

Turismo e sostenibilità.

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POLITICHE GIOVANILI

Youth in Action Questa Azione secondaria sostiene la formazione di coloro

che lavorano nel settore dei giovani e delle organizzazioni giovanili, in particolare leader giovanili, orientatori giovanili e supervisori di questi progetti. Inoltre, promuove lo scambio di esperienze, competenze e buone pratiche tra coloro che si occupano di giovani e le organizzazioni giovanili, nonché le attività che conducano alla realizzazione di progetti, partnership e reti durevoli e di qualità.Cos’è un progetto di formazione e messa in rete?Progetti di formazione e messa in rete Un progetto di formazione e messa in rete può essere di due tipi:

un progetto che promuove scambi, cooperazione e • formazione nel settore del lavoro con i giovani. Avrà l’obiettivo di realizzare un’attività che aiuti l’innovazione e lo sviluppo di nuove capacità, nonché lo scambio di esperienze, competenze e buone pratiche tra tutti coloro che sono attivi nel settore del lavoro con i giovani.un progetto che porti alla messa a punto di ulteriori • progetti nell’ambito del Programma Gioventù in Azione. Avrà l’obiettivo di realizzare un’attività che aiuti tutti i potenziali promotori a preparare e a sviluppare nuovi progetti nell’ambito del Programma Gioventù in Azione, assicurando, in particolare, aiuto ed esperienza nella preparazione dei progetti, assistenza nella ricerca dei partner, strumenti e mezzi per migliorare la qualità dei progetti.

un progetto è costituito da tre fasi:pianificazione e preparazione• attuazione dell’attività• valutazione (in cui si prende in considerazione un eventuale • follow-up).

Il progetto si avvale dei principi e dei metodi dell’apprendimento non formale.Ha l’obiettivo di realizzare una delle seguenti attività: Attività di osservazione di situazioni di lavoro (esperienza pratica di apprendimento) − Un breve soggiorno presso un’organizzazione partner in un paese straniero con lo scopo di scambiarsi buone pratiche, sviluppare conoscenze e capacità e/o costruire una relazione duratura attraverso un’osservazione partecipativa. Visita di fattibilità − Una breve riunione con i potenziali partner a scopo esplorativo e/o per prepararsi a un potenziale progetto transnazionale. Le riunioni di fattibilità mirano a migliorare e sviluppare la cooperazione esistente e/o a preparare una futura attività nel quadro del Programma Gioventù in Azione. Incontro di valutazione − Una riunione Programmata con i partner allo scopo di valutare riunioni, seminari e corsi di

formazione tenuti durante l’attività. Queste riunioni aiutano i partner a valutare e a discutere eventuali follow-up dopo avere intrapreso un progetto comune. Visita di studio − Un Programma di studio organizzato, per un breve periodo, che offre un panorama sulle attività con e per i giovani e/o sulle politiche riguardanti la gioventù nel paese ospitante. Le visite di studio si concentrano su un tema e consistono in visite e riunioni relative a diversi progetti e organizzazioni in un dato paese. Attività di costituzione di partnership − Un evento organizzato per permettere ai partecipanti di trovare partner per cooperazioni transnazionali e/o per preparazione di progetti. La costituzione di partnership riunisce potenziali partner e facilitano lo sviluppo di nuovi progetti attorno a una tematica definita e/o a un’Azione del Programma Gioventù in Azione. Seminario − Un evento organizzato per fornire una piattaforma di discussione e di scambio di buone pratiche, sulla base di apporti teorici su uno o più temi selezionati, attinenti al settore delle attività con e per i giovani. 95 Corso di formazione − Un Programma di istruzione su argomenti specifici, inteso a migliorare le competenze, la conoscenza, le abilità e le attitudini dei partecipanti. I corsi di formazione promuovono pratiche di qualità superiore nel campo delle attività con e per i giovani in generale e/o, in particolare, nei progetti di Gioventù in Azione. Messa in rete − La combinazione di una serie di attività che hanno lo scopo di creare nuove collaborazioni, o di rafforzare e allargare quelle già esistenti, nell’ambito del Programma Gioventù in AzionePer avere più informazioni?Contattata Punto Europe Direct di Roseto

Azione 4 - Strutture di sostegno per i giovaniAzione secondaria 4.3 - Formazione e messa in rete degli

operatori dell’animazione giovanile e delle organizzazioni giovanilidi Riccardo Valentini

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POLITICHE GIOVANILIPOLITICHE DELL’ISTRUZIONECITTADINANZA EUROPEAPOLITICHE GIOVANILI

Ciao sono Federica, ho 22 anni e vengo da Roseto de-gli Abruzzi. Ho sempre avuto il pallino di viaggiare

e visitare posti nuovi, ma non ho mai avuto il coraggio di dire: “ si parto veramente anche da sola!” L’anno scorso al Centro Informa Giovani di Roseto, ho conosciuto le ragazze che svolgevano lo SVE è incuriosita ho chiesto loro informazioni, dopo una settimana da quell’incontro cominciai ad inviare le prime e-mail per poter partecipare ai vari progetti. Ho iniziato ad ottobre a contattare tutte le associa-zioni che avevano presentato i progetti e che quindi poteva-no accogliere i volontari. Finalmente ad aprile è arri-vata la risposta tanto attesa dall’Olanda. Il 1 maggio sono partita, destinazione Rotter-dam. Non è stato facile per me, soprattutto perché ero sola in un paese nuovo, anche se l’avevo già visitato durante una vacanza, e perché la mia conoscenza dell’inglese era solo a livello scolastico. Vivevo con tre ragazzi due ungheresi e uno Indonesiano. Non è facile vivere con persone che non conosci, di un’ altra nazionalità. All’inizio ci sono stati problemi, ma con il passare del tempo, siamo diventati molto amici. Lavoravo alla re-ception di un ufficio informazioni turistiche a Rotter-dam (Use-it) e d’estate come aiutante in un ostello che si trovava al piano di sopra dell’ufficio dove prestavo servizio. All’inizio la prima difficoltà è stata poter comu-nicare e il più delle volte solo gesticolando con le mani

sono riuscita a farmi capire, e proprio questo è stata la mia salvezza! Giorno dopo giorno ho cominciato a studiare e a ripas-sare la lingua inglese e con il tempo mi sentivo sempre più soddisfatta nell’essere in grado di comunicare con

altre persone, di poterle aiutare dando informa-zioni utili sulla città.

Per me è stata semplicemente un’espe-rienza unica, stupenda e indescrivi-

bile. Ho imparato molto, come ad essere più autosufficiente e più indipendente. Sono riuscita an-che a viaggiare: Londra, Bel-gio e quasi tutta l’Olanda.Il Servizio Volontario Euro-peo per me è stato davvero utile, perché mi ha permesso di conoscere realmente la re-

altà della Comunità Europea e gli incontri con altri volontari

provenienti da altri paesi è stato stimolante ed emozionante: tan-

ti ragazzi con diverse culture, diverse lingue e abitudini, accumunati dallo stesso

progetto e dalle stesse giovani aspirazioni. Purtroppo il mio progetto è terminato a fine ottobre, è durato solo sei mesi, ma sono stati i sei mesi più intensi della mia vita, è stata un esperienza bellissima! Una sorta di sfida con me stessa e sapere di averla portata a termine con le mie sole forze è stata la vittoria più grande!A tutti consiglio lo SVE perché allarga la visione che si ha del mondo, permette di viaggiare e di visitare posti indescrivibili, di conoscere tante persone diverse tra loro, che si porteranno per sempre nel proprio cuore.

IL SERVIZIO VOLONTARIO EUROPEO

con gli occhi di Federica Lefoer

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PARTECIPAZIONE ATTIVA

A 25 anni mettersi in gioco alle ultime elezioni comu-nali di Roseto sfidandosi con altri 287 candidati è

stata forse un’incoscienza, una bella incoscienza! Con questi numeri aumentano le difficoltà di essere eletti, soprattutto per chi, come me, ha solo la passione per la politica e ha potuto contare semplicemente su un nutrito gruppo di amici, senza il fondamentale appog-gio però di mentori e “padri” politici. Nonostante tutto, sono e siamo molto soddisfatto del risultato che ho ottenuto perché per pochissimi voti, non sono stato eletto. In sostanza, se la mia coalizio-ne avesse vinto sarei entrato in Consiglio Comunale. Un segnale importante, per quel che mi/ci riguarda, in quanto denota che l’impegno che ho riversato nella vita politica e sociale della mia città, è stato notato e ricono-sciuto dalle persone. Mi piace utilizzare anche il plurale perché durante quei giorni ho vissuto la campagna elettorale con i miei più stretti amici, abbiamo incontrato persone, elaborato strategie, sofferto e gioito insieme legandoci ancora di più, fino al punto che il mio risultato adesso non può che essere che il nostro risultato. Abbiamo imparato molte cose che sicuramente ci han-no arricchito come persone. Innanzitutto con queste elezioni abbiamo imparato a perdere e cosa più dura, a perdere anche se dai tutto te stesso, fino a sentirti impotente, ma soprattutto ora sap-piamo che aldilà di ogni grande tema che può avere una campagna elettorale, la verità è che le persone vogliono e pretendono comprensione e ascolto dei loro problemi, di cui, lecitamente ci si deve far carico, lì dove c’è un reale impegno politico, ovviamente senza infrangere leggi o regole morali.

Ora, passate le elezioni, è arrivato per noi il momento di fare un bilancio di tutto quello che è avvenuto per decidere come meglio valorizzare la nostra esperienza. In generale, è chiaro che, se si viene eletti l’impegno politico viene proseguito all’interno delle istituzioni; se non si viene eletti e si è delusi dal risultato in termini di preferenze, tendenzialmente ci si allontana da questo mondo. Ma se si è molto soddisfatti del bottino di pre-ferenze ottenuto, anche se non sei stato eletto, questo impone di continuare, forse anche con più decisione e forza di prima, perché le persone che hanno creduto in te devono essere fiere di non aver disperso un voto. La politica d’altronde si fa in mille modi e dopo il ri-sultato delle elezioni si ha comunque un peso diverso e maggiore. Quindi si raccolgono i cocci e si riparte per questo lungo cammino convinti del fatto che “non c’è cammino di mille miglia che non inizi con un passo” (JFK).

Fare politica dalla parte del cuore

di Silvio Pacioni

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PARTECIPAZIONE ATTIVA

Le recenti elezioni amministrative, che hanno de-terminato un inatteso cambio della guardia alla

guida del nostro comune, mi hanno visto impegnato in prima persona. Ho infatti deciso di prender parte alla tornata elettorale, candidandomi come consiglie-re. Per me si è trattato della prima candidatura, che tuttavia non è maturata per caso, essendo stata la lo-gica conclusione di un percorso personale all’interno del centrodestra locale, iniziato anni fa ma concretiz-zatosi nell’ultimo anno.È stata senza dubbio un esperienza esaltante, anche se non coronata da un personale successo, che mi ha arricchito umanamente mediante situazioni le più varie (comizi, rapporti con la stampa riunioni inter-ne), consentendomi di conoscere dall’interno i famo-si meccanismi della politica, di cui spesso si sente parlare come di un arcana scienza, appannaggio di pochi iniziati.Quella che ho vissuto è stata, a giudizio di molti, una delle tornate elettorali più partecipate degli ultimi decenni a Roseto. Una campagna lunga e sfibrante, combattuta su ogni fronte, in ogni casa. Caratteriz-zata da un abnorme numero di candidati consiglieri, segno tangibile dell’elevato interesse che c’era nella cittadinanza per questa tornata elettorale. Noi candidati per un mese abbiamo cinto d’assedio (un assedio benevolo, portato con il sorriso) i no-stri concittadini, in una concitata caccia all’ultima preferenza, che vedeva vari candidati passare gior-nalmente dalle medesime persone, nelle stesse case (con episodi di accavallamento di diverse propa-gande che paiono prese di peso dai film di Franco e Ciccio). Il rischio giornaliero di tale bombardamento comunicativo (incluso ovviamente i moderni mezzi di comunicazione tra cui cito esemplificativamente il caso di Facebook) era di generare nel cittadino/elet-

tore una repulsione per ogni messaggio politico.Ciò per fortuna non si è verificato. Al contrario si è registrata una grande partecipazione popolare ai vari eventi propagandistici. Io, come altri candidati del mio gruppo, ho seguito sera dopo sera il giro dei co-mizi nei vari punti del territorio comunale del candi-dato sindaco che ho convintamente sostenuto, Enio Pavone. Ogni sera ci trovavamo dinnanzi piazze o locali gremiti di persone che volevano informarsi, capire. Persone che volevano riprendersi la parola sul futuro di Roseto e cercavano da noi candidati ri-sposte alle loro problematiche. Questa risposta della cittadinanza, numerosa e par-tecipativa, ha contribuito a cementare un ottimo cli-ma di rispetto e amicizia tra tutti noi candidati: ogni sera, dopo il comizio, ci si confrontava lungamente (magari davanti ad un panino ed una birra) anche tra candidati di liste diverse, su tutti i piccoli e grandi fatti che ruotano attorno ad una campagna elettorale. Le riunioni che si succedevano febrilmente in una corsa a risolvere l’ultimo problema, l’ultimo detta-glio, mi hanno permesso di stringere conoscenze e amicizieL’esito del voto, seguito in un fumoso e gremitissimo ufficio del centro di Roseto, è stata una esplosione di gioia mista ad incredulità per il raggiungimento che all’avvio della campagna elettorale era considerato utopico: rovesciare, dopo 35 anni, la maggioranza a Roseto degli Abruzzi. Ora, dopo la vittoria, comincerà il difficile: realizzare ciò per cui ci siamo candidati, un netto cambiamen-to nella nostra Roseto. Personalmente, non essendo stato eletto, seguirò lo svolgersi dell’attività ammi-nistrativa in modo partecipativo, cercando di portare le mie idee e proposte ai nuovi amministratori, pre-parandomi per i prossimi appuntamenti elettorali.

LA CORSA ELETTORALE

Appunti da candidato

di Alessio Palmarini

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GIoVANI E AMbIENTE

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(Understanding Different Cultures of Europe)

“EDUCATE”

Dopo Ausra anche Ria e Raquel ci hanno salutato.

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GIoVANI E AMbIENTE

Keepin touch!

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Dal 10 al 12 giugno si è svolta a Trento la prima Summer School organizzata dalla sezione locale

della Gioventù Federalista Europea. L’evento ha visto la partecipazione di ragazzi provenienti da tutta Italia e dalle altre sezioni europee dei Giovani Federalisti Eu-ropei (JEF) che si sono riuniti per dialogare di demo-crazia in Europa con esponenti del mondo politico e accademico, nonché con la cittadinanza trentina.

In un periodo in cui le stesse grandi conquiste del mer-cato unico e della libertà di circolazione sembrano es-sere messe in discussione, la Summer School è stato un momento in cui un gruppo di giovani cittadini europei si è incontrato invece per ribadire che quella attuale non è l’Europa che ci era stata promessa dalla dichiarazione Schuman e che c’è bisogno di molta più Europa per risolvere i problemi e le sfide di questo secolo. Il fenomeno dell’integrazione europea è stato analizza-to sotto più punti di vista: dal problema della respon-sabilità dei leaders europei nei confronti dei cittadini europei, a quello del concetto di sovranità dello stato nel futuro dell’Europa passando per la questione della disinformazione del cittadino su ciò che avviene a livello europeo e sulla problematica di quale stra-da seguire per conseguire una vera integrazione politica del vecchio continente.Ai dibattiti pubblici sono interve-nuti portando il loro contributo i presidenti dei Giovani Federalisti Europei di Italia e Spagna Federi-

co Butti e Oliver Soto Sainz; Sarantis Michalopoulos giornalista presso il webzine Euractiv.gr, Diego Qua-glioni professore ordinario di storia del diritto presso l’Università degli Studi di Trento, Franco Spoltore Se-gretario Generale del Movimento Federalista Europeo e Philipp Agathonos vice presidente dell’Unione Euro-pea dei Federalisti. L’iniziativa ha visto la partecipazione anche di Giorgio Tonini, Senatore della Repubblica. Fil rouge di questo inedito percorso formativo è stato la mancanza di solidarietà tra gli Stati dell’Unione Eu-ropea nell’affrontare i problemi più gravi della nostra epoca. Solidarietà che non è da intendersi nell’accezio-ne di carità degli Stati del Nord nei confronti degli Stati del Sud Europa, ma che è da intendersi invece come fondamento e collante di un’unione che da monetaria deve diventare economica e politica, portare in ultima analisi a ciò che - ben lungi dall’essere un vezzo dei federalisti europei - è necessità storica e improrogabile: la Federazione Europea! Nel salutare i partecipanti della Summer School Franco Panizza, Assessore alla Cultura della Provincia autono-ma di Trento, ente finanziatore del progetto, ha ricor-dato di quanto sia fondamentale la passione politica in noi giovani cittadini europei, futura classe dirigente di un’Unione Europea che, come ci è stata promessa dai padri dell’Europa e dalla generazione a noi preceden-te, auspichiamo divenire davvero più democratica, più unita e più vicina ai cittadini. Ed è così che dall’incontro di questi giovani provenien-ti da tutta Europa è emerso il ritratto di una generazione che non si arrende e che chiede per il proprio futuro e benessere non una semplice unione di stati bensì gli Stati Uniti d’Europa.

PoLITICHE GIoVANILI

Summer School internazionale a Trento Democracy in Europe: Union of the States or United States of Europe?

DAL NOSTRO INVIATO

di Alexia Ruvoletto - International Officer Gioventu Federalista Europea d’Italia

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OCCUPAZIONE E POLITICA SOCIALE

ASSuNZIoNIAUTORITà EUROPEA PER LA SICUREZZA ALIMENTARE Invito a manifestare interesse per 7 dei 14 posti di membro del consiglio di amministrazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare. Si sollecitano candidature per 7 dei 14 posti di membro del consiglio di amministrazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, istituita dal regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 28 gennaio 2002, che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare. L’Autorità ha sede a Parma, in Italia.Il bando integrale è pubblicato sulla Gazzetta ufficiale C 144/13 del 14 maggio 2011 Scadenza: 15 luglio 2011

COMMISSIONE EUROPEADIREZIONE GENERALE PER L’AZIONE PER IL CLIMA (CLIMA)Pubblicazione di un posto vacante di direttore (grado AD 14)La direzione generale «Azione per il clima» cerca un direttore con una visione globale che possa dare orientamenti chiari in alcuni nuovi settori strategici in rapido sviluppo nell’ambito dei cambiamenti climatici, sia a livello dell’uE che a livello internazionale, comprese le Nazioni unite. Il bando integrale è pubblicato sulla Gazzetta ufficiale C 185/A del 25 giugno 2011 Scadenza: 22 luglio 2011 ore 12 (ora di bruxelles)

UFFICIO EUROPEO DI SELEZIONE DEL PERSONALE (EPSO) - BANDO DI CONCORSI GENERALI L’Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO) bandisce i seguenti concorsi generali:

EPSo/AD/216/11 — Traduttori (AD 5) di lingua ceca • (CS) EPSo/AD/217/11 — Traduttori (AD 5) di lingua • ungherese (Hu) EPSo/AD/218/11 — Traduttori (AD 5) di lingua • lituana (LT) EPSo/AD/219/11 — Traduttori (AD 5) di lingua • maltese (MT) EPSo/AD/220/11 — Traduttori (AD 5) di lingua • polacca (PL) EPSo/AD/221/11 — Traduttori (AD 5) di lingua • slovacca (SK)

Il bando di concorso è pubblicato unicamente in ceco, ungherese, lituano, maltese, polacco e slovacco nella Gazzetta ufficiale C 198/A del 6 luglio 2011. ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell’EPSo all’indirizzo: http://eu-careers.eu Scadenza: 8 agosto 2011 ore 12 (ora di bruxelles)

boRSE DI STuDIo, TIRoCINIBANCA EUROPEA PER GLI INVESTIMENTI Invito a presentare proposte La banca europea per gli investimenti propone due nuove borse di studio nell’ambito del programma EIbuRS, che fa parte dell’azione congiunta bEI-università a favore della ricercaLa banca europea per gli investimenti riunisce la gran parte dei suoi rapporti istituzionali con le università in un’iniziativa specifica a favore della ricerca universitaria composta da tre programmi distinti:

EIbuRS (EIb university Research Sponsorship • Programme), il programma di patrocinio della ricerca universitaria, STAREbEI (STAges de REcherche bEI, stage di • ricerca presso la BEI), un programma che finanzia giovani ricercatori impegnati in progetti congiunti bEI-università, bEI university Networks, un meccanismo di • cooperazione destinato alle reti universitarie che dimostrano aspetti particolarmente interessanti per il sostegno agli obiettivi del Gruppo bEI.

Per più ampie informazioni riguardo al sistema di selezione EIbuRS e agli altri programmi e meccanismi, si prega di consultare il sito web della bEI all’indirizzo: http://www.eib.org/universities e Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea C185 del 25 giugno 2011Scadenza: 16 settembre 2011

Tirocini all’estero col progetto “TOOLS FOR TILES: Training Experience in Europe for Ceramics (TILES)”Il Cerform, Associazione Riconosciuta per la Formazione del comparto italiano della ceramica industriale, propone a 45 persone disoccupate o precariamente occupate o coinvolte da situazioni di crisi aziendale (Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, mobilità) di svolgere 12 settimane di tirocinio non retribuito, pari a 84 giornate, in un paese europeo.Requisiti: conoscere la lingua de Paese prescelto a livello intermedio e/o avere conoscenza della lingua inglese parlata e scritta a livello intermedio; non avere usufruito di altre borse nell’ambito del Programma Leonardo azione mobilità non avere lo status di studente; essere ufficialmente residenti nei Comuni partner (Sassuolo, Formigine, Fiorano, Castellarano)Aree formative: area progettazione, area commerciale-marketing e area gestione dell’energia.Per tutti i partecipanti è prevista la preparazione linguistico-culturale pre-partenza e il corso di lingua e cultura relativo al Paese di accoglienza, di durata variabile.Periodo di svolgimento: Settembre 2011 - Maggio 2012.Durata: 12 settimane di tirocinio non retribuito, pari a 84 giornate, in un paese europeoSede: Austria, Portogallo, Regno unito, Romania, Spagna, Svezia, ungheria.Per saperne di più: http://www.cerform.itScadenze periodiche fino a gennaio 2012.

opportunità in Europa

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In Tunisia le proteste iniziarono prima del Natale scorso sul web. Nei vari social network, infatti, iniziava a svilupparsi

un certo malcontento per le condizioni di vita in cui versava il popolo tunisino. Le rivolte spinte dalla rete si sono espanse, arrivando in Egitto e successivamente in Algeria.

Sono scoppiate rivolte anche in Libia. Negli ultimi mesi sono aumentati gli scontri anche in Siria e contro i governi dello Yemen e della Giordania.Due sono i fattori in comune e complementari in tutte queste rivolte, di questa sorta di “onda del 68’ arabo”. Il primo è che queste rivoluzioni hanno un fattore generazionale, la metà della popolazione di questi Paesi infatti è molto giovane, sotto i trent’anni. Ragazzi tra i 20 e i 35 anni, appena diplomati o laureati e tuttavia disoccupati, molto spesso frustrati, senza impiego, senza prospettive per l’avvenire, con i loro sogni soffocati da regimi troppo corrotti e legati ancora alla figura di un unico leader. Il secondo fattore è la rapida diffusione dei pensieri e delle idee di libertà e di democrazia attraverso

internet, e in particolare attraverso i nuovi social network come Facebook e Twitter. Questi giovani fanno un largo uso dei social network.Negli ultimi mesi gli studiosi di comunicazione si stanno domandando quale sia il ruolo dei social media nelle rivoluzioni arabe. C’è chi parla di “twitter revolution” e chi ne riduce la portata quasi allo zero. Si fa fatica a trovare una risposta univoca.È ovviamente azzardato definire le rivolte in Tunisia, Egitto, Algeria, Libia, Giordania, Siria, Yemen come “rivoluzioni dei Social Network”, ma non possiamo negare l’enorme ed anche inaspettato contributo che queste nuove forme di comunicazione interattiva hanno dato per l’innesco di queste rivolte in molti paesi del Medio oriente.E’ stato più facile per i deboli collaborare, coordinarsi, dare voce al malcontento grazie alla rete. Non è sicuramente un caso che durante le rivoluzioni del Nord Africa e del Medio oriente i regimi hanno spento, o tentato di spegnere, le connessioni. Messo blocchi. Altra constatazione, anch’essa difficile da smentire: i social media sono diventati una fonte, spesso primaria d’informazione verso l’esterno, cosa fino a poco tempo fa impensabile, contribuendo così a smuovere l’opinione pubblica internazionale.

ATTUALITÀ

I giovani e i

i protagonisti delle

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Google ha addirittura messo a disposizione numeri di telefono internazionali con i quali arrivare a Twitter, per consentire a chiunque di comunicare nonostante i blocchi e le censure del web. E altri siti hanno iniziato subito a tradurre quei messaggi dall’arabo all’inglese, per renderli comprensibili al resto del mondo.

Il nuovo potere dei social network può essere meglio compreso se si considera inoltre anche il movimento di protesta spagnolo degli Indignatos oppure il risultato della grande affluenza alle urne dei referendum italiani del 12-13 giugno scorso sull’acqua pubblica e il nucleare, ottenuto grazie alla vasta campagna di mobilitazione online.Perché è vero che, il giorno dopo i referendum, i media italiani si sono accorti che qualcosa sotto la pelle della rete si era mossa. Eccome! Motivando, diffondendo, disseminando, informando.Così è successo e continua ad essere per la cosiddetta “primavera araba”. Non c’è dubbio che il web ha agito da

catalizzatore e ha accelerato notevolmente i tempi. Ma così come per i referendum che si vincono andando a votare, e magari anche dicendo agli altri “io ho votato”, le rivoluzioni si fanno scendendo in piazza perché, come testimoniano le rivolte del Nord Africa e non, le masse di persone funzionano ancora. In queste folle ci sono persone diverse, alcune delle quali non sapranno nemmeno come si accede ad un social network, ma sono ben raggiungibili dalle emozioni e dalle parole d’ordine del bene collettivo. Sono persone unite, che manifestano la propria rabbia per le condizioni di miseria in cui vivono, chiedendo il rispetto dei più fondamentali diritti politici, economici e sociali che ogni giorno vedono calpestati e troppo spesso repressi nel sangue. Esse sono insieme, rischiando la vita, motivati dalla forza e dalla volontà di cambiare il mondo per dimostrare che l’intelligenza e la creatività dell’individuo sono più resistenti di qualunque muro, più travolgenti di qualunque potere.

un amico egiziano, studente in Italia, parlando mi ha ricordato le lezioni di Gramsci, Croce, Calamandrei sulla storia del nostro Paese: bisogna ricordarsi che l’alba di un nuovo giorno arriverà sempre a rischiarare il grigiore e lo squallore di tempi bui e amari. E che quell’alba è in ognuno di noi. basta solo volerla.

OCCUPAZIONE E POLITICA SOCIALEPOLITICHE DELL’ISTRUZIONECITTADINANZA EUROPEAATTUALITÀ

social network:di Giulia Ferri

attuali Rivoluzioni.

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In Germania contaminazione alimentare da ESCHERICHIA COLI

di Lorenzo Falà

POLITICA DEI CONSUMATORI , SALUTE E BENESSERE

In questi giorni si sta affrontando un problema che ha coinvolto tutta l’unione Europea: stiamo

parlando dell’epidemia causata dal ceppo Escherichia Coli o 104 che ha provocato più di 22 vittime tra Germania, Spagna e Danimarca.Il batterio in questione provoca una forte dissenteria emorragica causando diarrea con perdita di sangue , nausea e vomito; questo perché l’Eschericha Coli O 104 è un ceppo modificato che ha una potente tossina che si instaura negli alimenti ortofrutticoli (ortaggi, frutta, verdura) e carnei.In tutta Europa l’allerta è alta e secondo le ultime notizie il batterio identificato in laboratorio sarebbe presente nei germogli della soia che proverrebbero da un’azienda biologica della bassa Sassonia .Lo ha annunciato Reinhard burger, il direttore dell’Istituto Robert Koch, il quale si è riunito pochi giorni fa a Berlino con i membri dell’ufficio federale

per la tutela dei consumatori e sicurezza alimentare e dell’Istituto Federale per la valutazione dei rischi.Per arrivare ad identificare la fonte dell’infezione ci sono volute ben cinque settimane tra indagini e analisi. Un tempo troppo lungo poiché tutto questo ha causato molti danni dal punto di vista economico ai produttori ortofrutticoli di Spagna e Italia. basti pensare che dopo il primo allarme collegato ai cetrioli, i tedeschi hanno smesso di fatto di consumare frutta e verdura e inoltre, il governo russo ha bloccato le importazioni di questi prodotti dall’Europa. ora che è stata individuata la fonte del ceppo di Escherichia Coli nei germogli di soia, si dovrebbe scoprire precisamente le cause della contaminazione per essere adeguatamente informati come consumatori. Staremo a vedere gli ulteriori sviluppi!

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POLITICA DEI CONSUMATORI , SALUTE E BENESSERE

Versolafinedellebolletteesorbitantiperilroaming all’interno dell’UE grazie a nuo-

ve misure per la concorrenza nella telefonia mobileLe nuove proposte per il settore della telefonia mobile in Europa puntano a ridurre sensibilmente le tariffe di roaming. Ci si avvicinerà così all’obiettivo, fissato dall’agenda digitale per il 2015, di creare un mercato delle comunicazioni integrato per eliminare le enormi differenze tra le tariffe nazionali e quelle di roaming. La proposta affronta alla radice la causa delle elevate tariffe di roaming (cioè la mancanza di concorrenza) aprendo il mercato a nuovi operatori e offrendo una maggiore scelta ai consumatori.“La proposta ridurrà da subito anche le tariffe del roaming dati, un settore che regala attualmente agli operatori margini di profitto enormi”, ha dichiarato Neelie Kroes, la commissaria responsabile dell’agenda digitale.Le nuove regole imporranno agli operatori nazionali di consentire ai concorrenti di accedere alle loro reti a prezzi all’ingrosso regolamentati.I consumatori potranno inoltre scegliere di passare dal loro operatore nazionale a un altro fornitore di servizi di roaming. Il passaggio sarà automatico, senza dover cambiare il numero di telefono o la carta SIM.Massimale tariffario per il roaming di dati Facilitando l’accesso ai servizi e ampliando la scelta si

rafforzerà la concorrenza, con conseguente riduzione delle tariffe, ma ci vorrà del tempo. Nel frattempo, per il roaming dati sarà applicato un massimale tariffario di 90 centesimi per megabyte (Mb) a partire da luglio 2012, che scenderà a 50 centesimi entro luglio 2014.Nel 2010 i consumatori pagavano in media 1,06 euro per Mb per scaricare dati in un altro paese dell’uE. In alcuni casi la tariffa poteva arrivare fino a 12 euro per Mb. Il massimale per il traffico dati si aggiunge a quello già introdotto per le telefonate e gli sms: 35 centesimi al minuto per le chiamate effettuate e 11 per quelle ricevute. Il massimale per telefonate e sms scade a giugno 2012 e verrà prorogato fino a metà del 2016. I consumatori continueranno a beneficiare della norma contro le “bollette shock”, che limita le spese di roaming a 50 euro, salvo accettazione esplicita di un massimale diverso. L’attuale massimale per i prezzi all’ingrosso, ossia quelli che gli operatori fanno pagare ai concorrenti per l’utilizzo della propria rete, rimarrà in vigore fino al 2022.Secondo la Commissione, la nuova normativa rafforzerà la concorrenza transfrontaliera, portando i prezzi ben al di sotto degli attuali livelli.

Per saperne di più sul roaming: http://ec.europa.eu/information_society/activities/roaming/index_en.htm

PIù SCELTA E PrEzzI rIDoTTI PEr IL roAmInGdi Lorenzo Falà (fonte http://ec.europa.eu)

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ARTE E CULTURA

Un uomo ripercorre con la mente il suo passato, i vent’anni di matrimonio che si appresta

a festeggiare con la donna che ama. La memoria corre indietro al loro primo bacio mentre chiude in una busta il suo regalo per lei, un ricordo di quel loro appuntamento, il biglietto d’entrata per uno spettacolo cinematografico. Questa volta non è la trama di un film quella che vi sto raccontando ma l’introduzione del nuovo spot che celebra i vent’anni del progetto Media. Dal 1991 questo fondo europeo finanzia idee e storie di opere bellissime, che accompagnano i nostri ricordi come solo il cinema sa fare. Media dimostra da vent’anni l’attenzione a prodotti di qualità attenti non solo alle esigenze del mercato ma a produrre e distribuire film e cortometraggi che costituiscono la base del patrimonio culturale europeo. Ancora una volta questo progetto ha finanziato opere cinematografiche premiate ad un festival di portata internazionale come quello di Cannes. Seppur delusi per la mancata premiazione dei due film favoriti di casa nostra, Habemus Papam di Nanni Moretti e This must be the place di Paolo Sorrentino (entrambi realizzati anche con i fondi Media), i riconoscimenti di Cannes sono stati in ogni caso un successo europeo. All’indomani della premiazione di Terence Malick,

con la Palma d’oro per The Tree of life e il Gran premio della giuria per Le gamin au vélo dei fratelli Dardenne, la commissaria uE Androulla Vassiliou si è detta soddisfatta di festeggiare i vent’anni del progetto Media con questi importanti riconoscimenti. Anche Vladimir Sucha, direttore della Commissione Europea per la cultura e i media, ha sottolineato come, grazie a questo progetto, molte piccole realtà creative hanno avuto modo di esprimersi e di essere condivise dentro e fuori l’Europa, dimostrando la varietà e le ricchezza culturale dell’unione.Ai lettori di Voci d’Europa consiglio di attendere il 14 ottobre per l’uscita italiana di This must be the place, l’opera di Paolo Sorrentino amata da pubblico e critica durante il festival, si annuncia come un ritorno al lucido intimismo di Le conseguenze dell’amore. Protagonista un eccezionale Sean Penn nei panni di un rocker decaduto e nostalgico. I protagonisti della piccola storia dello spot Media tornano al cinema per il loro ventesimo anniversario, per vedere quello stesso film che li aveva fatti innamorare. Volete scoprire qual è? Visitate il sito che il progetto Media ha dedicato ai suoi vent’anni, magari anche i vostri ricordi torneranno indietro ad un film che è rimasto nella vostra vita.http://ec.europa.eu/culture/media/index_en.htm

media, vent’anni di passione per il cinemadi Carla Di Diomede

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ARTE E CULTURA

Lo scorso 7 maggio, alla Villa Comunale di Roseto, si è tenuta la cerimonia conclusiva della nona edizione

del premio letterario “Città delle Rose”, riservato a volumi di autori italiani o stranieri dedicati ad illustrare la condizione dell’uomo contemporaneo così come si riflette nelle diverse discipline come la letteratura, la religione, le scienze umane e sociali. Per la sezione “Autori italiani” è risultato vincitore Eugenio borgna con La solitudine dell’anima edito da Feltrinelli. Per la sezione “Autori stranieri” si è aggiudicato il primato Edgar Morin, con oltre l’abisso, edito da Armando. Per la sezione tematiche giovanili sono risultati vincitori Nicola Fano con Garibaldi. L’illusione italiana (baldini, Castaldi Dalai) e Silvia Ronchey con Ipazia. La vera storia (Rizzoli). La giuria ha inoltre segnalato con una menzione speciale il volume di Domenico Vecchioni per il libro Evita Peron. Il cuore dell’Argentina (Anordest).

Ma la novità della cerimonia si è fatta viva con la consegna di un premio speciale, attribuito a Margherita Hack, una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, straordinaria divulgatrice di testi scientifici - sull’astronomia generale e la spettroscopia stellare - a carattere universitario, alla scrittura di testi a carattere esplicativo.Prima donna a dirigere un osservatorio astronomico in Italia, ha svolto un’importante attività di divulgazione e ha dato un valido contributo alla ricerca per lo studio e la classificazione spettrale di molte categorie di stelle.Moltissimi giovani hanno atteso e onorato questa importante presenza nella nostra città, segnale tangibile di un risveglio da parte dei ragazzi che troppo spesso vengono relegati a categoria che sembra rivolgere

un interesse superficiale nei confronti di temi di considerevole interesse. Intervistata dal Direttore de “Il Centro” Roberto Marino, Margherita Hack ha parlato di fede e scienza, dell’universo e dell’infinito e dell’importanza della ricerca nel campo delle energie alternative. Con questo premio speciale la scienza è

entrata a pieno titolo nel Premio “Città delle Rose” accanto alla filosofia, alla storia, alla politica, alle scienze umane. Nel suo ultimo libro, “Libera scienza in libero stato”, edito da Rizzoli, l’astrofisica analizza lo stato della ricerca scientifica in Italia, da un lato screditata dalla Chiesa ma dall’altro neanche sostenuta dallo Stato. E allora come si spiega questo comportamento asettico, quasi diffidente, nei confronti della scienza che, nonostante tutto, rappresenta il simbolo della speranza nell’innovazione, nello sviluppo e nel progresso?La scienziata passa al vaglio le riforme di quattro governi, denunciando errori e incongruenze ma anche illustrando esempi positivi e proponendo delle idee. Insomma una fotografia dell’Italia fatta da una vera laica e che proprio per questo è molto attendibile. Ancora una volta il premio letterario “Città delle Rose” ha regalato all’intera comunità rosetana ed in particolare ai tanti giovani gradite presenze e profonde testimonianze di persone che si sono contraddistinte nella nostra Penisola per aver contribuito alla ricerca e all’approfondimento di temi che dividono sempre di più la popolazione. Questa profonda sensibilità è stata accolta a braccia aperte dai rosetani e non, con l’auspicio che nei prossimi anni si possa rinnovare l’interesse nei confronti di temi di tale rilevanza sociale.

margherita Hack a roseto per il premio “Città delle rose”

di martina Bidetta

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ARTE E CULTURA

PIATTO UNICO un gruppo di designers e uno scrittore interpretano l’antica tecnica abruzzese del decoro su ceramica: ne nascono dieci servizi di piatti unici, dipinti rigorosamente a mano da una giovane artigiana del piccolo centro storico di Atri.

di Guglielmina Di Sante (Fonte http://www.piattounico.it)

Il progetto Piatto unico è nato dall’esigenza di due giovani designers abruzzesi, Ilaria Pavone e Paolo

Iannetti, di confrontarsi, dopo anni di formazione a Milano, con la tecnica artigianale del decoro su ceramica. Impegnati in due settori diversi, la prima negli Accessori di Moda, il secondo nell’Industrial Design, hanno coinvolto la giovane artigiana Lucia Pavone, ceramista ed abile decoratrice. Lucia, sorella di Ilaria, si è specializzata negli anni attraverso un percorso parallelo di formazione e ricerca nella tecnica del decoro su ceramica dell’antica tradizione abruzzese. Attualmente Lucia vive e lavora in un piccolo centro storico della propria regione e dal 2005 ha aperto un laboratorio in cui disegna e produce oggetti in ceramica per il suo marchio Le Maioliche di Atri. L’artigianato, per un designer, specialmente italiano, è sempre di più un valore. Ma i piccoli artigiani sono spesso in difficoltà, in quanto fanno fatica ad individuare dei canali attraverso cui valorizzare appieno la propria arte; nonché sono solitamente tagliati fuori dalle riflessioni estetiche, produttive e merceologiche caratterizzanti i centri urbani a vocazione industriale. Da qui è nato il desiderio di collaborare alla progettazione di un servizio da tavolo, piatti piani e piatti fondi, che sappia fondere insieme la tecnica artigianale e una forma di decoro che provenga da un orizzonte estetico diverso da quello tradizionale, pur lasciandosi liberamente

ispirare da esso e da alcuni temi tipici: la pentacromia abruzzese, il galletto, il sole e la luna, il fioraccio. Fin da subito, però, l’intenzione dei due designers è stata quella di aprire il loro percorso alla progettualità di altri giovani che, come loro, vivono e lavorano a Milano, seguendo percorsi di creatività anche in ambiti diversi. Hanno perciò contattato amici e collaboratori: la fashion designer barbara Pala, gli industrial designers Alessandro Stabile, Antonello Fusé, Angela Ponzini, Alberto Ghirardello, Domenico Diego, il graphic designer Marco De Rosa e lo scrittore Tommaso Di Dio. Per raccontare il progetto durante la settimana del fuorisalone milanese, Ilaria è tornata a proporre L’Appartamento Lago: luogo che è da sempre aperto ad accogliere progetti giovani, rendendo disponibile il proprio spazio anche ad esperienze molto diverse tra loro. Infatti, proprio in questa sede, già l’anno scorso ebbe modo di presentare la sua prima collezione di borse Comme l’oiseau di ilariamai, attraverso una performance teatrale, supportata da Esiba Arte: La rivoluzione è una questione di stile. Così anche per Piatto unico si è deciso di realizzare, grazie al gentile invito di Diego Paccagnella, art director della LAGo, una nuova performance, scritta ad hoc per il progetto, ma - come fu anche l’anno precedente - con un messaggio ed una autonomia sua propria.Per info e ordinazioni: [email protected]

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EUROSPORT

Il calcio italiano non si smentisce mai. Praticamente ogni anno, quasi sempre al termine della stagione calcistica,

ecco che salta fuori un nuovo scandalo. Già nel 1981, fu un’inchiesta di calcioscommesse a mettere in subbuglio il mondo del pallone italiano, mandando in carcere lo stesso Paolo Rossi che l’anno successivo si rivelò provvidenziale per la vittoria dell’Italia al mondiale spagnolo e che gli valse la conquista del Pallone d’oro 1982. Poi venne Calciopoli, che manda in serie b, una delle principali squadre italiane, la Juventus.

Ed ora eccoci ad un nuovo scandalo sul calcioscommesse. Secondo le indagini, il sistema era gestito da diversi clan, ad esempio quello degli albanesi o dei bolognesi, che mediante dei contatti con vari calciatori, tra cui l’ex-campione di Lazio, bologna e Nazionale, Giuseppe Signori, riuscivano a pilotare i risultati delle partite in cui figuravano i calciatori o le squadre su cui verte l’inchiesta, giocando ingenti somme di denaro proprio sui risultati premeditati, vincendo somme ancora più esorbitanti. Dalle indagini del GIP di Cremona, Salvini sono venuti fuori due nomi in particolare: l’odontotecnico marchigiano, Marco Pirani, e il pescarese Massimo Erodiani, entrambi arrestati prima e portati ai domiciliari dopo.Casi clamorosi di risultati pilotati sono quello del portiere Marco Paoloni, anche lui in carcere, che ai tempi della Cremonese arriva addirittura a mettere del sedativo nell’acqua bevuta dai suoi compagni di squadra, per far perdere la partita contro la Paganese e permettere la vittoria ai suoi complici. oppure quello dell’Atalanta e del

capitano Doni, che in un match pare avesse stretto la mano ad un avversario, non per sportività , ma come segno di combine. oppure ancora in Napoli-Parma dello scorso anno, quando a bordo campo, all’insaputa di migliaia di spettatori, era presente Antonio Lo Russo, figlio del boss pentito, Salvatore, che telefono alla mano controllava il risultato della partita. Le società che figurano nell’inchiesta diverse squadre di serie A, come bari, Chievo, Genoa, Lecce e Roma, e di b, la già citata Atalanta e il Siena che hanno peraltro conquistato la promozione in A, tutte dichiarate innocenti, anche se in alcune telefonate Paoloni fa il nome di un giocatore della Nazionale, De Rossi come aggancio. L’impressione è che ci sia ancora molto marcio da scoprire.Inoltre, le indagini della procura di Napoli portano ad un allargamento dell’inchiesta all’estero, soprattutto in Germania. Questo è un segnale di come le scommesse siano indubbiamente un mezzo assai semplice per procurarsi denaro, e che basta avere diversi contatti per modificare il risultato delle partite. E non solo l’Italia, che di queste vicende ne ha fatto un marchio di fabbrica, è dilaniata dal problema delle scommesse sul calcio, ma questo è un business grandissimo ovunque nel panorama europeo. Ma proprio per il fatto che girano enormi interessi nel calcio, pare dura trovare delle soluzioni interne al sistema, specie perché il marcio è proprio all’interno di esso, come nel caso di Signori, Paoloni o delle eventuali squadre incriminate.

Calcioscommesse: nuovo scandalo!Nell’ultima inchiesta del Calcio scommesse in manette anche l’ex-campione Beppe Signori

di Alberto Di Nicola

Il primo episodio di calcioscommesse risale a 31 anni fa. Domeni-ca 23 marzo 1980, manette negli stadi. Arrestati Felice Colombo, presidente del Milan e 13 giocatori: Cacciatori, Giordano, Man-fredonia e Wilson della Lazio; Albertosi e Giorgio Morini del Mi-lan; Casarsa, Della Martira e Zecchini del Perugia; S. Pellegrini dell’Avellino; Girardi del Genoa; Magherini del Palermo; Merlo del Lecce. ordini di comparizione per tanti, a cominciare da Paolo Rossi, incriminato per un Avellino-Perugia

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TRADIZIONI E CUCINA IN EUROPA

Gastronomik di Francesca michelucci

Pomodori ripieni alla turca

Preparazionela cottura del riso. Soffriggere la cipolla in olio d’oliva nella padella, aggiungere l’aglio schiacciato e versarvi il riso. Aggiungere la cannella, i pinoli e l’uvetta e mescolare tutto. Poi condite con sale e pepe e versate il brodo caldo. Mescolate una volta sola, coprite e cuocete a fuoco lento per 15-20 minuti o fino a quando tutto il liquido è assorbito e i grani sono teneri. Poi togliete il riso dal fuoco, aggiungere il timo e smuovete i chicchi di riso con i rebbi di una forchetta.

Preriscaldate il forno a 180°C. Preparate i pomodori tagliando la calotta e scavandoli all’interno mantenendo quanta più polpa possibile e togliendo i semi. Mettete un pizzico di zucchero in ogni pomodoro svuotato, poi riempiteli con il composto di riso e riposizionate sopra i “coperchi”.Collocate i pomodori in teglia con un po’ d’acqua sul fondo, versando qualche goccia di olio d’oliva su ciascuno e cuocete per 25-30 minuti. Sono eccellenti sia caldi che freddi.

La ricetta che sto per proporvi in questo numero è dedicata ad un evento speciale che ha coinvolto una persona che, con me, ha condiviso 10 mesi della sua vita cambiandola radicalmente, lei è Güller da Izmir (Smirne) Turchia, che è appena convolata a giuste nozze con il mio amico Giorgio.Per festeggiare questo lietissimo evento mi sembrava giusto proporre un piatto turco che, come vedrete, è molto simile ad un altro piatto estivo italiano: Pomodori ripieni … alla turca.

8 pomodori maturi piuttosto grandi 150 ml di riso Carnaroli (non peso, ma quantità)1 cucchiaio di olio d’oliva, più un po’ per la cottura1 cipolla piccola, sbucciata e tritata finemente 1 spicchio d’aglio sbucciato e schiacciato 1 cucchiaino di cannella in polvere 1 cucchiaio di pinoli 1 cucchiaio di uvetta 275 ml di brodo caldo (vegetale) o acqua1 cucchiaino di timo fresco tritato un po’ di zucchero (di canna) sale e pepe nero macinato al momento

INGREDIENTI

I pomodori ripieni di riso appartengono anche alla cultura gastronomica romana e, secondo la tradizione, vanno sempre accompagnati da un contorno di patate. La particolarità di questa ricetta romana sta nel fatto che il riso con cui si farciscono i pomodori va messo a

crudo, difatti saranno poi i liquidi contenuti nella salsa a cuocere il ripieno nel forno, e il risultato vi assicuro è perfetto. Concludo affermando che questa ricetta mi ha lasciato triplamente soddisfatta: è buona, è leggera, è saziante!

Curiosità: Pomodori ripieni di riso alla romana

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PAROLE D’EUROPA

Europa 2020: È il piano dell’unione europea di creare occupazione e crescita negli anni fino al 2020. I leader politici dell’UE lo hanno stabilito nel 2010 quale quadro generale di un’ampia serie di iniziative. Esso prevede, tra l’altro, riforme relative al funzionamento dei mercati e maggiori investimenti nell’istruzione e nella ricerca. Secondo un noto slogan, Europa 2020 assicurerà all’Europa una “crescita intelligente” (basata sulla conoscenza e su nuove idee), una “crescita sostenibile” (basata sull’ecocompatibilità) e una “crescita inclusiva” (a favore anche dei cittadini e delle regioni più deboli).

Euroscettici:tale termine viene spesso utilizzato per indicare coloro che si oppongono all’integrazione europea o sono “scettici” nei confronti dell’uE e dei suoi obiettivi.

Eurotariffe:si tratta dei nuovi limiti imposti agli operatori di telefonia mobile per le chiamate effettuate o ricevute in un paese dell’uE diverso da quello di origine.

Federalismo:in generale, questo termine indica un assetto politico-istituzionale in cui più entità politiche, che conservano una loro autonomia interna, sono riunite in un unico Stato che è il solo soggetto sovrano. I fautori di questo sistema sono detti “federalisti”. Alcuni paesi del mondo – ad esempio Australia, Canada, Germania, Stati uniti d’America e Svizzera – hanno una struttura federale, nella quale alcune questioni (come la politica estera) vengono decise a livello federale, mentre altre rimangono di competenza dei singoli stati federati. I modelli di Stato federale variano tuttavia da un paese all’altro.

L’unione europea non si fonda su nessuno di questi modelli: non è una federazione di Stati bensì un’unione unica nel suo genere, nella quale gli Stati membri conservano la propria indipendenza e sovranità pur esercitando insieme la loro sovranità in molti settori di interesse comune. Ciò conferisce loro un potere e un’influenza collettiva sul palcoscenico mondiale che nessuno potrebbe avere singolarmente. una parte del dibattito sul futuro dell’Europa verte sull’opportunità che l’uE si evolva in senso “federale”.

Flessicurezza:con questo neologismo si intende un modello di Stato assistenziale contemplante una politica del mercato del lavoro proattiva. Tale modello consiste in una combinazione di assunzioni e licenziamenti facili (flessibilità per i datori di lavoro) e benefici elevati e formazione per i disoccupati (sicurezza per i lavoratori). La Danimarca è a volte considerata il paese in cui è stato attuato un tale modello.

Fortezza Europa:tale espressione viene spesso utilizzata per indicare l’atteggiamento di chi vuole difendere l’Europa dalle influenze esterne, soprattutto di ordine culturale. “Fortezza Europa” compare spesso nelle discussioni sui regolamenti in materia di asilo e di immigrazione.

Giornata dell’Europa (9 maggio Festa dell’Europa):il 9 maggio 1950 Robert Schuman (all’epoca ministro degli Esteri francese) tenne il famoso discorso in cui propose “l’integrazione europea” (cfr. punto successivo) come metodo per assicurare la pace e raggiungere la prosperità nell’Europa postbellica. Poiché le sue proposte hanno posto le basi per l’attuale unione europea, il 9 maggio si festeggia la Giornata dell’Europa.

Iniziativa dei cittadini: è il modo in cui i cittadini possono partecipare alle decisioni politiche dell’unione europea. Si tratta di una particolare procedura che consente a 1 milione di cittadini appartenenti ad almeno sette paesi UE di firmare una proposta di legge europea. Nel caso, le istituzioni europee dovranno discutere e decidere in merito alla proposta. ulteriori informazioni

Integrazione europea:il termine si riferisce al ravvicinamento tra i paesi e i popoli europei. In ambito UE “integrazione europea” significa espressamente che i paesi mettono in comune le proprie risorse e prendono insieme molte decisioni. Ciò avviene grazie all’interazione tra le istituzioni europee (Parlamento, Consiglio, Commissione, ecc.).

Intergovernativo:questo termine significa letteralmente “tra i governi”. Si tratta del metodo tradizionale di cooperazione internazionale, diverso dal “metodo comunitario” dominante nell’unione europea. Vi sono ancora alcune decisioni, quali la sicurezza e la difesa, che vengono prese mediante un semplice accordo intergovernativo (ossia tramite un accordo tra i governi dei paesi dell’uE).

Il gergo comunitariodi Francesca michelucci (fonte: http://europa.eu)

Il personale delle istituzioni europee e i media che si occupano delle attività dell’uE utilizzano spesso il cosiddetto “gergo europeo”, ovvero parole ed espressioni comprensibili soltanto a loro. Il gergo europeo può causare confusione nei comuni cittadini. Per questo motivo abbiamo deciso di riportare sulla nostra rivista la guida alla comprensione del gergo europeo presente sul sito ufficiale dell’UE. In questo numero concludiamo la lettera “D” e arriviamo fino a “Intergovernativo:”.

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PROGRAMMA LLP - INVITO GENERALE A PRESENTARE PROPOSTE 2011 — EAC/49/10 L’invito generale a presentare proposte definisce nel concreto la partecipazione per il 2011 al Programma di apprendimento permanente, o Lifelong Learning Programme (LLP), nei diversi Programmi settoriali: Comenius, Erasmus, Leonardo, Grundtvig, Trasversale e Jean Monnet.Tutte le sezioni informative del sito LLP contengono le informazioni per la partecipazione alle singole azioni.Qui di seguito riportiamo le scadenze ancora in atto in esso contenute:

Formazione in servizio Comenius e Grundtvig − 16 settembre 2011Programma trasversale: Attività chiave 1 “Visite di −studio” 14 ottobre 2011

Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 290/13 del 27.10.2010

PROGRAMMA “GIOVENTÙ IN AZIONE” 2007-2013 INVITO A PRESENTARE PROPOSTE EAC/57/10È stato pubblicato l’Invito a presentare proposte 2011 - Programma “Gioventù in azione” 2007-2013 Il presente invito a formulare proposte riguarda il sostegno alle azioni e alle sottoazioni sotto elencate:1.1, 1.2, 1.3, 2, 3.1, 3.2, 3.3, 4.1 e 5.1:Le domande devono pervenire entro il termine che corrisponde alla data di inizio del progetto. Per i progetti sottoposti a un’agenzia nazionale, esistono 5 termini all’anno per la presentazione delle domande:Qui di seguito riportiamo le scadenze ancora in atto in esso contenute:1 settembre (1 dicembre - 30 aprile)1 novembre (1 febbraio - 31 luglio)Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 333/12 del 10.12.2010

PROGRAMMA “EUROPA PER I CITTADINI” 2007-2013 - INVITO GENERALE A PRESENTARE PROPOSTE 2011E’ stato pubblicato il bando 2011 del programma “Europa per i cittadini” che intende promuovere la cittadinanza attiva europea. Questo invito è rivolto agli enti pubblici e alle organizzazioni senza scopo di lucro. Varie sono le azioni e le misure previste a sostegno del programmaAzione 1 Misura 1.1 Incontri fra cittadini nell’ambito del gemellaggio tra città: 1 giugno, 1 settembre;Azione 1 Misura 1.2 Collegamento in rete tematico tra le città gemellate 1 settembre; Azione 1 Misura 2.1 Progetti dei cittadini; 1 giugno;Azione 1 Misura 2.2 Misure di sostegno: 1 giugno;Azione 2 Misura 1 e 2 Sostegno strutturale ai centri di ricerca sulle politiche europee (think tank) e alle organizzazioni della società civile a livello di unione europea: 15 ottobre;Azione 4 Memoria europea attiva: 1 giugno.Le domande devono essere presentate entro e non oltre le ore 12:00 (mezzogiorno, ora di bruxelles) della data di scadenza delle candidature. Se la scadenza per la presentazione delle candidature cade di sabato o di domenica, il primo giorno lavorativo successivo alla domenica verrà considerato il giorno della scadenza.Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 340/21 del 15.12.2010

7° PROGRAMMA QUADRO - COOPERAZIONEE’ stato pubblicato l’invito a presentare proposte nell’ambito dei programmi di lavoro del 7 o programma quadro CE di azioni comunitarie di ricerca, sviluppo tecnologico e dimostrazioneIl Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 32/21 del 01.02.2011 La documentazione relativa all’invito, ivi comprese le scadenze e lo stanziamento di bilancio, è riportata nell’invito stesso che è pubblicato nel sito CoRDIS all’indirizzo seguente: http://cordis.europa.eu/fp7/calls. La data di scadenza per la presentazione delle domande è il 28 settembre 2011, ore 17.00 (ora di bruxelles)

Programma Gioventù in azione - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/17/11 Programma «Gioventù in azione» Strutture di sostegno per la gioventù — Sottoazione 4.3 Migliorare la mobilità per la formazione degli operatori giovanili e il sostegno al lavoro nel settore giovanile per i giovani disoccupati (2011/C 165/09) Il presente invito a presentare proposte si prefigge di sostenere la mobilità e gli scambi tra gli operatori giovanili allo scopo di promuovere l’acquisizione di nuove capacità e competenze per arricchire il loro profilo professionale nel settore giovanile. Inoltre, il presente invito contribuirà ad incoraggiare lo sviluppo di approcci o metodi innovativi con i quali gli operatori giovanili possono sostenere i giovani disoccupati nell’acquisire le conoscenze, le competenze e la fiducia necessarie per entrare nel mercato del lavoro. Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’unione europea C 165/7 del 07.06.2011Le direttive dettagliate per i candidati, i moduli e le norme di finanziamento specifiche sono reperibili su Internet al seguente indirizzo: http://eacea.ec.europa.eu/youth/funding/2011/call_action_4_3_en.phpScadenza: 1 settembre 2011

PROGRAMMA LLP - INVITO A PRESENTARE PROPOSTE — EACEA/16/11 Promozione dell’integrazione delle comunità Rom nell’istruzione e attraverso l’istruzioneGli obiettivi dell’invito a presentare proposte sono:

offrire sostegno a progetti di cooperazione transnazionale 1. nell’elaborazione e nell’attuazione di misure congiunte, coerenti e globali, nel settore dell’istruzione e di altre politiche, per aumentare i livelli di partecipazione e di riuscita scolastica degli studenti delle comunità Rom all’interno dell’insegnamento generale e della formazione professionale (VET), offrire sostegno alle attività di collegamento in rete 2. per diffondere le esperienze di maggiore successo, adottando misure comuni nel campo dell’istruzione e di altre politiche, al fine di favorire l’integrazione sociale dei bambini e degli studenti delle comunità Rom.

Il Bando è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea C 193 del 02.07.2011Istruzioni dettagliate sull’invito a presentare proposte e sul plico di candidatura sono disponibili sul seguente sito Internet: http://eacea.ec.europa.eu/llp/funding/2011/call_roma_2011_en.php Scadenza: 16 settembre 2011 (farà fede il timbro postale).

bANDI E PRoGRAMMI

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