La gestione delle risorse umane: aspetti quali- quantitativi 09 Giugno 2010 Dott.ssa Luisa Di Labio.
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IL CONSONANTISMO ITALIANO1
Come si è già det to le consonant i differ iscono dalle vocali per la presenza di qualche forma
di ostacolo nelle v ie aeree superior i. L’ostacolo può essere rappresentato di volta in volta
dall’avvicinam ento, dalla vibrazione o dal contat to di un art icolatore at t ivo con un
articolatore passivo.
La classificazione delle consonanti avviene in base a tre parametri:
1) Modo di art icolazione , che indica il t ipo di ostacolo che interviene nel cavo orale
(chiusura, avvicinamento, vibrazione, ecc.);
2) Luogo di art icolazione , che indica in che punto del cavo orale si ver ifica il movim ento
degli articolatori;
3) Sonorità/sordità, che indica la presenza o l’assenza della v ibrazione delle pliche
vocali. Vi sono dunque consonanti sorde e consonanti sonore.
Nella figura che segue sono indicat i i pr incipali luoghi di art icolazione usat i per la
produzione di suoni linguistici.
Cavità nasale
palato
apice della lingua
palato molle/velo
dorso della lingua
radice della lingua
faringe
epiglottide
pliche vocali
esofago
labbra
laringe
alveoli
ugola
Figura 1 - I principali luoghi di articolazione
1 Per le regole specif iche per le t rascr izioni fonet iche si r imanda diret tamente alla Appendice I I ( “ I ndicazioni per le t rascr izioni fonet iche dell’italiano” ) del volume De Mauro, T., Linguistica elementare, 2003.
LINGUISTICA GENERALE – Isabella Chiari
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Il primo modo di articolazione è quello delle OCCLUSIVE (det te anche plosive) . Le
consonant i occlusive si producono m ediante l’occlusione ossia la chiusura tem poranea
prodot ta dal contat to t ra due art icolator i, cui segue una esplosione, in cui il suono esce
dalla cavità orale. Le occlusive sono dunque cost ituite, dal punto di v ista acust ico, da una
fase di silenzio e una fase di esplosione (vedi Figura 2 - Il fono [t]) .
Le occlusive possono t rovarsi in parole italiane sia scempie (brevi o sem plici) sia
geminate ( lunghe o doppie) . L’allungam ento non r iguarda però la fase di esplosione (che
dura un istante) ma consiste nel prolungamento della fase di silenzio.
In italiano ci sono 8 occlusive:
Occlusiva bilabiale sorda: [p] pane
Occlusiva bilabiale sonora: [b] bene
Occlusiva alveo-dentale sorda: [t] topo
Occlusiva alveo-dentale sonora: [d] dopo
Occlusiva palatale sorda: [c] chiese
Occlusiva palatale sonora: [ ] ghiaia
Occlusiva velare sorda: [k] cane
Occlusiva velare sonora: [g] gare
Figura 2 - Il fono [t]
Per quanto r iguarda le due coppie palatali e velar i, in una t rascr izione fonet ica abbastanza
dettagliata (più precisa di quella che trovate nei dizionari) vanno distinte.
La coppia palatale ( [ c] [ ] ) si adopera quando i foni seguent i sono molto anter ior i. Per un
processo di coart icolazione il fono consonant ico (che dovrebbe essere art icolato sul velo
palat ino) avanza per prepararsi al fono successivo e v iene art icolato sul palato ( il processo
si chiama palatalizzazione) . Nello standard iperart icolato sono palatali le occlusive
posteriori seguite dal fono vocalico [i] e dal fono consonantico [j].
In tutti gli altri casi, ossia quando a seguire troviamo un altro fono vocalico (diverso da [i],
dunque [e][ ][a][ ][o][u]) o un fono consonantico, tendenzialmente la pronunzia è velare.
Dunque riassumendo:
[c] [ ]
+
[i] [j]
[k][g]
+
[e][ ][a][ ][o][u] e consonanti
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Dal punto di vista fonologico, anticipiamo che la coppia palatale e velare sorda e palatale e
velare sonora appartengono alla stessa classe ast rat ta, dunque sono due i fonem i di
r ifer imento (non quat t ro) : / k/ e / g/ , i quali contengono r ispet t ivamente due allofoni [ c] e
[k] per le sorde e [ ] e [g] per le sonore.
Riassumendo:
bilabiali Labio-dent.. alveo-dent. prepalat. o palato-alveol.
palatali velari
Occlusive
Le FRICATIVE (det te anche spiranti) sono invece ar t icolate attraverso l’avvicinamento
senza contat to t ra due art icolator i: l’ar ia passa nello st ret to spazio t ra i due em et tendo
appunto un fruscio o sibilo. Per le loro carat ter ist iche art icolator ie le fr icat ive possono
essere prolungate a piacimento (sono foni continui).
Dal punto di vista acust ico le fr icat ive sono cost ituite da rumore che copre uniform emente
tutta la durata dell’articolazione del fono (vedi Figura 3 - Il fono [s]).
In italiano ci sono 5 foni fricativi:
Fricativa labiodentale sorda: [f] fare
Fricativa labiodentale sonora: [v] vento
Fricativa alveo-dentale sorda: [s] sano
Fricativa alveo-dentale sonora: [z] sgomento
Fricativa pre- palatale sorda: [ ] scienza
Figura 3 - Il fono [s]
Una delle part icolar ità da segnalare sulle fr icat ive r iguarda le due alveo-dentali [ s] e [ z] ,
che sono anche det te r ispet t ivamente sibilante sorda e sibilante sonora. I n italiano queste
consonanti sono distribuite secondo alcune regole precise:
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In posizione iniziale di parola, seguita da vocale # sV_ la pronunzia è sempre
sorda [s]: [ sandalo], mai *[ zandalo].
In posizione post-consonantica (dopo consonante) , _Cs_ la pronunzia è sempre
sorda [ s] : [ [ [ *[ *[ *[ Da tenere
inolt re presente che la pronunzia del cent ro-sud (dalla Toscana in giù) in questa
posizione t rova al posto di una fr icat iva, la corr ispondente affr icata:
[ [ [
che tuttavia NON sono pronunzie standard
Se lunga o geminata la pronunzia è sempre sorda [s]: [ , mai *[ ].
I n posizione pre-consonantica (pr ima di consonante) , _< S> C_ la pronunzia
dipende dalla sonorità della consonante che segue. Dunque si avrà:
o Una sibilante sorda [ s] quando la consonante che segue è sorda: per
esempio
o Una sibilante sonora [ z] quando la consonante che segue è sonora:
per esempio
I n posizione intervocalica ( t ra due vocali o t ra vocale e approssimante [ j ] [ w] ) ,
_V< S> V_ la pronunzia dipende dalla provenienza geografica. Tendenzialmente al
centro-sud si pronunzia sorda [ s] al nord sonora [ z] : casa al cent ro sud e
al nord. Vi è una tendenza di r istandardizzazione della pronunzia che
tende verso l’assunzione generalizzata della sonora in posizione intervocalica. Dal
punto di v ista prat ico pot rete indicare nella t rascr izione fonet ica la var iante che
effettivamente voi usate.
Per quanto r iguarda il fono pre-palatale sordo [ ] che t roviamo nella parola sci [
corrispondente alla grafia < SCI > < SCE> , una sua part icolar ità è che in posizione
intervocalica è pronunziato sempre lungo: lasciare coscia
I l fono sonoro corr ispondente a [ ] è [ ] usata nel francese je e nel toscano ragione
. Tale fono non entra nell’inventario standard dell’italiano.
Riassumendo:
bilabiali Labio-dent.. alveo-dent. prepalat. o palato-alveol.
palatali velari
fricative ( )
Le AFFRICATE sono prodot te da una rapida successione di una occlusiva e di una
fricativa. Alla fase di esplosione della occlusiva corr isponde invece una fr izione. Com e nel
caso delle occlusive si ha dunque un silenzio iniziale (corr ispondente alla occlusione) seguito dalla frizione (vedi Figura 4 - Il fono [ ] ) .
Convenzionalm ente nell’I PA le affr icate vengono indicate da due simboli ( il pr imo
corr ispondente alla componente occlusiva, il secondo a quella fr icat iva) . Ovviam ente i due
simboli avranno lo stesso livello di sonorità (saranno ent rambi simboli delle sorde o
entrambi delle sonore).
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In italiano ci sono 4 foni affricati:
Affricata alveo-dentale sorda: [ts] zio
Affricata alveo-dentale sonora: [dz] zona
Affricata pre- palatale sorda: cielo
Affricata pre- palata sonora:
giorno
Figura 4 - Il fono [ ]
Le affr icate a lveolar i [ t s] e [ dz] , corr ispondent i ortograficamente alla < Z> , hanno due
particolarità:
o I n posizione inizia le di parola si alternano a seconda della provenienza
regionale del parlante: t roviamo tendenzialm ente [ ts] al cent ro-sud e [ dz] al
nord, zucca [
e [ La pronunzia sonora usata al nord è però in
espansione anche al centro-sud.
o I n posizione intervocalica , o t ra vocale e approssimante, i due foni alveolar i
sono pronunziat i sem pre lunghi nello standard: azione [ razzo
. Questa regola di pronunzia è valida sempre, indipendentemente
dal
fatto che l’ortografia registri una o due zeta.
Per quanto r iguarda le affr icate pre-palatali [ ] e [ ] l’unica part icolar ità da segnalare
è che spesso nell’ortografia sono seguite da una < i> che però non viene effet t ivamente
pronunziata: per esempio, guanciale [ , giarrettiera [ .
Riassumendo:
bilabiali Labio-dent.. alveo-dent. prepalat. o palato-alveol.
palatali velari
affricate d
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I foni NASALI sono prodot t i dal passaggio dell’ar ia nel cavo nasale e
contemporaneamente nel cavo orale (velo palat ino abbassato) , ment re gli ar t icolator i
possono trovarsi in diverse posizioni. Tutti i foni nasali sono sonori.
Dal punto di vista acust ico, le nasali assom igliano m ost rano una concent razione di
frequenze in alcune zone dello spettro come si può vedere in Figura 5 - Il fono [m].
I foni nasali in italiano sono 5:
Nasale bilabiale [m] mano [ ]
Nasale labiodentale [ ] inverno [ ]
Nasale alveodentale [n] nano [ ]
Nasale palatale [ ] gnomo [ ]
Nasale velare [
inganno [ ]
Figura 5 - Il fono [m]
Per quanto r iguarda le nasali
(esclusa la palatale) in posizione
preconsonantica sono sogget te a coart icolazione, ossia prendono il luogo di ar t icolazione
della consonante che segue. I l fenomeno può essere osservato in Figura 6 - La
coarticolazione delle nasali preconsonantiche.
Questo significa che se la consonante che segue è bilabiale ( [ p] [ b] ) , allora pronunziamo anche la nasale bilabiale ( impatto [ im pat to] ) ; se la consonante che segue è una
labiodentale ([f][v]), anche la nasale è labiodentale (inverso [ ]); se la consonante
che segue è alveolare o pre-palatale ( ) , la nasale è alveo-dentale
( ingegno [ ] ) ; se la consonante che segue è palatale o velare ( ) , la
nasale è velare (ingordo [ ]).
I n posizione prevocalica t roviamo invece solam ente la nasale bilabiale [ m ] e quella
alveolare [n], esattamente secondo la stessa distribuzione che hanno nell’ortografia.
Per quanto r iguarda invece la nasale palatale [ ] , corr ispondente al gruppo ortografico
<GN>, questa se si t rova in posizione intervocalica , è sem pre lunga : gnomo
[ ], ma ragno [
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La coarticolazione delle nasali
seguite da consonante in
italiano
Figura 6 - La coarticolazione delle nasali preconsonantiche
Riassumendo:
bilabiali Labio-dent.. alveo-dent. prepalat. o palato-alveol.
palatali velari
nasali
Le VIBRANTI sono prodot te dalla v ibrazione appunto di un organo di art icolazione ( in
genere la lingua) o l’ugola. Dal punto di v ista acust ico sono carat ter izzate da sequenze
veloci di vibrazioni sonore.
In italiano vi è un solo fono vibrante standard:
Vibrante alveolare (sonora), [r] rane
Figura 7 - Il fono [r]
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Riassumendo:
bilabiali Labio-dent.. alveo-dent. prepalat. o palato-alveol.
palatali velari
vibranti
I foni LATERALI sono prodot t i dal passaggio dell’ar ia che fuoriesce dalla cavità orale
passando ai lat i della lingua. Un esempio di sonagram m a di una laterale è r iportato in
Figura 8 - Il fono [l]. Tutti i foni laterali sono sonori.
In italiano vi sono 2 foni laterali:
Laterale alveolare [l] lana
Laterale palatale [ ] gli
Figura 8 - Il fono [l]
La part icolar ità della la tera le palatale [ ] , corr ispondente al gruppo or tografico < GL> è
che anch’essa in posizione intervocalica è sempre lunga: sbaglio
Riassumendo:
bilabiali Labio-dent.. alveo-dent. prepalat. o palato-alveol.
palatali velari
laterali
I foni APPROSSIMANTI (det t i anche semivocalici o semiconsonantici) sono intermedi t ra
le vocali e le consonant i e appaiono in dit tongo. Dal punto di vista ar t icolator io e spet t ro-
acust ico le approssimant i sono molto sim ili alle vocali, tut tavia dal punto di vista del loro
ruolo sillabico, le approssim ant i si comportano come consonant i e NON possono essere
nucleo di sillaba.
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In italiano standard ci sono due foni approssimanti:
[j] (detta jod) ieri [ appare quando nella stessa sillaba alla <i> segue una vocale
[ w] (det ta uau) uomo , appare quando nella stessa sillaba alla < u> segue una
vocale.2
Riassumendo:
bilabiali Labio-dent.. alveo-dent. prepalat. o palato-alveol.
palatali velari
Appross.
TABELLA RIASSUNTIVA3
bilabiali labiodentali alveo-dentali
palato-
alveolari o
prepalatali
palatali velari
Occlusive
Fricative ( )
Affricate d
Nasali
Vibranti
Laterali
Appross.
2 Per una descrizione più precisa per r iconoscere le approssimant i si r imanda all’appendice II del testo. 3 I foni indicati in giallo sono quelli sempre lunghi in posizione intervocalica.
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TABELLA DAI FONI E FONEMI ALLA SCRITTURA
[foni] e /fonemi/
<scrittura>
<A> <a>
<B> <b>
<CE> <ce> <CI> <ci>
<CIA> <cia> <CIO> <cio> <CIU> <ciu> <CA> <ca> <CO> <co> <CU> <cu>
<CHE> <che> <QU+vocale> <qu+vocale> <K> <k> <CHI> <chi> <CHI+vocale> <chi+vocale>
<D> <d>
<E> <e>
<F> <f>
<GE> <ge> <GI> <gi>
<GIA> <gia> <GIO> <gio> <GIU> <giu> <GA> <ga> <GO> <go> <GU> <gu> <GHE> <ghe>
<GHI> <ghi> <GHI+vocale> <ghi+vocale> <I> <i>
<L> <l>
<GLI> <gli> <GLI+vocale> <gli+vocale> <M> <m> <N> <n>
<GN> <gn>
<O> <o>
<P> <p>
<R> <r>
<S> <s>
<SCE> <sce> <SCI> <sci> <SCI+vocale> <sci+vocale> <T> <t>
<U> <u>
<V> <v>
<Z> <z>