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1 IL CONSIGLIO DI CLASSE Anno Scolastico 2013/14 CLASSE V SEZIONE H DISCIPLINA FIRMA Religione FIORDORO PASQUALINA Italiano AVERSA CARLA Latino AVERSA CARLA Lingua e Letteratura Straniera SOLDAINI MARCELLA Storia e Filosofia LANGELLA ANTONIO Scienza Nat., Chim.,Geog.,Astr. NAPOLITANO ROSA MARIA Matematica e Fisica ROBELLO ROSALBA Disegno e Storia dell’Arte AMITRANO ANTONIO Educazione Fisica GALLO ASSUNTA COORDINATORE DELLA CLASSE ROBELLO ROSALBA DIRIGENTE SCOLASTICO CAPOSSELA BENITO Torre Annunziata, 07/05/2014 Il Dirigente Scolastico (Prof. Benito Capossela) ________________________

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IL CONSIGLIO DI CLASSE

Anno Scolastico 2013/14

CLASSE V SEZIONE H

DISCIPLINA FIRMA

Religione FIORDORO PASQUALINA

Italiano AVERSA CARLA

Latino AVERSA CARLA

Lingua e Letteratura Straniera SOLDAINI MARCELLA

Storia e Filosofia LANGELLA ANTONIO

Scienza Nat., Chim.,Geog.,Astr. NAPOLITANO ROSA MARIA

Matematica e Fisica ROBELLO ROSALBA

Disegno e Storia dell’Arte AMITRANO ANTONIO

Educazione Fisica GALLO ASSUNTA

COORDINATORE DELLA CLASSE ROBELLO ROSALBA

DIRIGENTE SCOLASTICO CAPOSSELA BENITO

Torre Annunziata, 07/05/2014

Il Dirigente Scolastico

(Prof. Benito Capossela)

________________________

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DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

(Regolamento art. 5)

Classe: V H Anno Scolastico: 2013/2014

Coordinatore di classe: Prof.ssa Robello Rosalba

Si forniscono le indicazioni e le valutazioni di fine anno scolastico finalizzate al-

la preparazione delle prove per gli esami di stato dell’anno scolastico 2013/14.

- Esse fanno riferimento al progetto di Istituto, alla programmazione

dell’anno in corso e alle relazioni individuali di fine anno dei docenti mem-

bri del Consiglio

- Per le indicazioni e valutazioni specifiche delle varie materie si uniscono le

relazioni sintetiche individuali dei docenti

1. Presentazione sintetica della classe

1.1. Situazione iniziale e pregressa della classe nel terzo e quarto anno.

La classe è composta da 20 alunni tutti provenienti dal nostro istituto. Fin dal

terzo anno hanno evidenziato caratteristiche e potenzialità che sono state

espresse da ognuno di loro secondo modi e tempi differenti, in base ai diversi li-

velli in loro possesso. Nel corso del triennio però l’interesse e la partecipazione,

che pur avevano dimostrato in tante occasioni, è andato affievolendosi per un

nutrito gruppo di alunni. Gli alunni nel corso del triennio hanno cambiato i do-

centi di quasi tutte le discipline . Questo ha prodotto nell’ultimo anno

l’adattamento all’acquisizione di un nuovo metodo di studio che li preparasse e li

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mettesse in condizione di affrontare l’esame di stato in maniera adeguata. Spes-

so l’atteggiamento di alcuni non è stato propositivo, tant’è vero che è stato ne-

cessario più volte riprenderli, stimolarli e coinvolgere i genitori affinché questi

alunni ritornassero a sviluppare capacità atte ad acquisire le richieste conoscen-

ze e competenze. Le attività introdotte allo scopo (lavori di gruppo, brainstor-

ming, visioni di film…..) non hanno sempre prodotto miglioramenti di sorta. Tale

gruppo si è a volte messo in luce con atteggiamenti poco responsabili richie-

dendo anche qualche richiamo, volto a sottolineare il rispetto delle regole e de-

gli impegni, di conseguenza, non sempre esso si è dimostrato adeguatamente

responsabile di fronte al crescente, continuo e costante impegno di cui lo studio

liceale necessita, sia per le problematiche proposte che per le varie e necessarie

inferenze che le tematiche stesse richiedono. La classe presenta altresì elementi

che spiccano in rapporto alla media della classe, per impegno, costanza , ed ec-

cellenza di risultati e che hanno dimostrato nel corso del triennio di seguire con

interesse e partecipazione le attività proposte, anche extracurriculari, raggiun-

gendo gli obiettivi prefissati secondo livelli di profitto diversificati, ma ampia-

mente soddisfacenti.

Infine si evidenzia che nelle attività extracurrilari alcuni alunni sono emersi ed

hanno evidenziato capacità eccellenti; difatti alcuni di essi hanno partecipato al

concorso indetto dal MIUR denominato “ Donna per le Donne” sul tema del

femminicidio, vincendo un premio consegnato dal Presidente della Repubblica

Italiana Giorgio Napolitano alla presenza di alte cariche istituzionali , evento te-

nutosi nelle sale del Quirinale a Roma e che ha visto la partecipazione del D.S.

Prof. Benito Capossela in rappresentanza di questo Istituto.

1.2. Situazione iniziale e pregressa della classe nell’ anno in corso.

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All’inizio di quest’anno la maggior parte degli allievi ha dimostrato, in tutte le di-

scipline, un atteggiamento generalmente proficuo che si è positivamente mo-

dificato grazie agli interventi di stimolo e di sollecitazione esercitati da tutti i do-

centi.

Gli alunni, pertanto, avvalendosi delle buone capacità intellettive, hanno per la

maggior parte risposto in modo positivo, intensificando, soprattutto nella parte

finale dell’anno, il ritmo di studio e conseguendo una preparazione globale che

per un ristretto gruppo di essi risulta ottima, per una fascia intermedia più che

sufficiente e nella maggioranza appena sufficiente.

2. Obiettivi generali (educativi e formativi) raggiunti:

(Capacità trasversali: relazionali, comportamentali e cognitive)

Anche se a diversi livelli qualitativi, gli allievi hanno raggiunto i seguenti

obiettivi:

1) Consapevolezza del proprio essere e della propria autonomia.

2) Accettazione e rispetto dell’altro. Senso della legalità e rispetto

delle norme.

3) Consapevolezza di dover contribuire, in quanto cittadini europei al pro-

cesso di pace e civiltà in un mondo globalizzato.

4) Rispetto dell’ambiente nell’ ottica di uno sviluppo “Sostenibile”.

5) Acquisizione di un atteggiamento mentale volto ad osservare, classifica-

re e spiegare razionalmente.

3. Conoscenze, competenze e capacità raggiunte:

a) Nell’ ambito delle singole discipline si rinvia alle schede di ogni docente.

b) Nell’ ambito di attività in più aree disciplinari, si rinvia alle schede dei

nuclei e dei percorsi pluridisciplinari.

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4. Attività di recupero svolte nell’anno e risultati ottenuti:

Onde attenuare i divari di partenza, i docenti, pur non trascurando i più bravi,

hanno incoraggiato gli alunni che apparivano in difficoltà, anche con metodologie di

studio differenziate, a ritrovare fiducia in se stessi rendendo possibile un progressivo

superamento delle difficoltà fino ad ottenere il raggiungimento un livello di capacità

e di crescita culturale ed umana certamente apprezzabile.

5. Attività di approfondimento svolte nell’anno e risultati ottenuti:

Nel corso dell’anno scolastico si sono attuate due attività extracurricolari di

approfondimento, la prima riguardante l’area scientifica (matematica: soluzio-

ne di problemi contenuti nei quesiti degli esami di stato degli anni precedenti) ,

l’altra riguardante l’area umanistica (il Femminicidio) .

6. Attività extracurricolari effettivamente svolte e risultati ottenuti:

• Partecipazione alle iniziative di orientamento per la scelta della facoltà univer-

sitaria

• Partecipazione a concorsi ministeriali “Donne per le donne”

• Partecipazione alla progetti indicati nel POF relativi alla preparazione ai test

universitari , per la lingua inglese, il teatro.

Durante queste attività gli alunni hanno mostrato grande interesse e coinvolgimen-

to.

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Metodologie, strumenti e tipologie di verifica degli apprendimenti adottati

nelle varie discipline, in relazione ai piani di lavoro annuali dei singoli do-

centi:

METODOLOGIE UTILIZZATE PER FAVORIRE

L’APPRENDIMENTO DEGLI ALUNNI Spesso

Alcune

Volte Mai

Lezione frontale X

Lezione dialogata X

Dibattito in classe X

Lezione in laboratorio

Esercitazioni individuali in classe X

Esercitazioni in piccoli gruppi X

Insegnamento per problemi X

Analisi del testo X

Analisi dei casi X

Relazioni su ricerche individuali X

Relazioni su ricerche di gruppo X

Applicazioni al computer

Simulazioni X

Analisi dei casi X

STRUMENTI ADOPERATI PER FAVORIRE

L’APPRENDIMENTO Spesso

Alcune

Volte Mai

Lavagna e gesso x

Lavagna luminosa x

Proiettore per diapositive x

Registratore-audio x

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Video-registratore x

Proiettore film x

Altri testi, oltre il manuale x

Fototcopie x

Dispense x

Computer x

Sistemi multimediali x

STRUMENTI UTILIZZATI PER LA VERIFICA

DELL’APPRENDIMENTO Spesso

Alcune

Volte

Ma

i

Interrogazioni orali X

Prove scritte (temi o versioni) X

Prove strutturate e/o semistrutturate (di tipo misto: con

esercizi, schemi fissi da completare, problemi) X

Prove strutturate con quesiti a risposta singola X

Prove strutturate con quesiti a risposta multipla X

Saggi brevi (problemi a soluzione rapida) X

Trattazione sintetica di argomenti X

Relazioni individuali di laboratorio

Griglie di osservazione e di correzione X

Schede di lettura X

Prove interdisciplinari X

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8. Simulazioni di terza prova effettuate:

(per i testi delle prove effettuate vedere allegato B)

8.1Tipologia e durata

Tipologia B ( Quesiti a risposta singola con breve trattazione )

Durata : ore 2.30.la prima svolta il giorno 3 febbraio 2014 e la

seconda il 6 maggio 2014

9. Materie coinvolte

9.1 Liceo Scientifico:

Prima prova: Inglese - Storia - Filosofia-Fisica- Latino

Seconda prova : Storia – Latino – Inglese – Arte-Scienze

SPAZI UTILIZZATI

Biblioteca NO

Palestra SI

Laboratori informatici SI

Laboratori di lingua NO

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9.2 Criteri di progettazione e valutazione adottati:

La terza prova coinvolge potenzialmente tutte le discipline

dell’ultimo anno di corso per cui, tenendo conto del tempo occorrente (2.30 ore), si

è deciso di dividere le discipline in due gruppi da cinque discipline, per ognuna delle

quali sono stati previsti due quesiti da svolgere in un numero di righe da 5 a 6 a se-

conda della difficoltà o dalla presenza o meno di grafici.

Per la valutazione di questa prova si è deciso di tener conto di

Entrambe le prove, sostenute dagli alunni, hanno fatto registrare risultati diversifi-cati. Torre Annunziata: 07/05/2014

Firma del coordinatore

____________________ Firma del Dirigente Scolastico

____________________________

Timbro della

Scuola

VALUTAZIONE MOTIVAZIONE PUNTI

ASSOLUTAMENTE INSUFFI-

CIENTE Se la risposta non è stata fornita 0

INSUFFICIENTE

se la presentazione delle informazioni

basilari riferite alla domanda in oggetto

risulta inadeguata e confusa

0,5

SUFFICIENTE

Se la risposta presenta dati informativi

esposti con sufficiente chiarezza ed evi-

denzia una adeguata comprensione degli

elementi strutturali richiesti

1

PIU’ CHE SUFFICIENTE

Se la risposta presenta concetti e conte-

nuti condotti con padronanza e in un

quadro di efficacia formale

1,5

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Allegato A

SULLE ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARI di APPROFONDIMENTO

Classe: V H Anno Scolastico: 2013/2014

1. Titoli dei nuclei Pluridisciplinari (intensivi)

1) Area umanistica: Il Femminicidio

2) Area scientifica : Risoluzione di quesiti oggetto della seconda prova

degli Esami di Stato.

1.1. Materie coinvolte:

1) Italiano 2) Latino 3) Inglese

4) Matematica.

1.2. Obiettivi raggiunti in termini di:

� CONOSCENZE:

1) Contenuti specifici

2) Terminologia specifica

3) Contesti culturali

� COMPETENZE:

1) Elaborare e formulare concetti astratti

2) Giungere alla comprensione dei fenomeni attraverso l’applicazione di

conoscenze e procedimenti logico intuitivi

3) Comprendere ed individuare legami e correlazioni tra cultura scientifica

ed altre forme di cultura

4) Rendere evidente i legami dei concetti con l’esperienza

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� CAPACITA’:

1) Orientarsi nel panorama culturale, operando confronti interdisciplinari

2) Concettualizzare le informazioni

3) Operare collegamenti tra fenomeni,concetti,discipline,sia a livello sin-

cronico sia diacronico

1.3. Contenuti per ciascuna disciplina e tempi di realizzazione

(con riferimento alla durata e calendarizzazione)

Unità didattiche, moduli, percorsi degli

apprendimenti Disciplina

Analisi di testi Alice Munro e Dacia Maraini Italiano

Risoluzione, per esercitazione, di temi asse-

gnati agli esami di Stato negli anni scolastici

precedenti:

� Calcolo combinatorio

� Quesiti assegnati agli esami.

Matematica

1.4. Metodi utilizzati:

� Lezione frontale

� Discussione di gruppo

� Gruppi di lavoro

� Attività di approfondimento

1.5. Mezzi utilizzati:

� Materiali didattici

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� Libro di testo

� Brani letterari e saggistici di autori vari

� Film

� Video di talk show( documenti)

� Tecnologie audiovisive

1.6. Spazi:

� Aula della classe

� Sala video

1.7. Criteri e strumenti di valutazione adottati:

� Verifiche orali

� Verifiche scritte

Allegato B

TERZA PROVA

MATERIE TESTI DELLE PROVE

INGLESE What was Hardy’s pessimistic theory?

What does the painting represent in The Picture of Dorian Gray?

LATINO La satira di Marziale con riferimento all’uso della tecnica stilistica

La crisi dell’eloquenza nell’età imperiale

FILOSOFIA

All’interno della dialettica servo-padrone analizzata da Hegel, chiarisci

cosa e perché rappresenta la cifra della libertà?

Spiega perché, secondo Marx, il sistema capitalistico porta dentro di sé il

germe della propria distruzione

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STORIA

Di quali parti si compongono i Patti Lateranensi che cosa essi

stabiliscono?

Quando,tra chi fu stipulato e cosa stabiliva il Patto Molotov-Ribbentrop?

Come si s volse il dibattito italiano tra neutralisti ed interventisti

all’indomani dello scoppio della grande guerra

Quali furono le circostanze socio-politiche che procurarono l’ascesa di

Mussolini al potere?

STORIA

ARTE

Analisi di un opera in figura

Esprimi brevi riflessioni sulle teorie artistiche e politico-culturali del

movimento futurista.

SCIENZE

Caratteristiche fondamentali per la classificazione dei minerali .

Distinzione tra silicati e non silicati

Che differenza c’è tra l’intensità e la magnitudo di un terremoto?

Lo studio delle stelle avviene soprattutto attraverso l’analisi

spettroscopica.

Quali sono le principali ipotesi relative all’origine dell’universo

INGLESE

How the sense of mystery is introduced in the rime of the Ancient Mar-

iner?

What was Blake’s theory of complementary opposites?

FISICA Perché cadono i fulmini?

Capacità condensatori in serie e parallelo

ORDINAMENTO DELLE SCUOLE E ISTITUTI DI ISTRUZIONE SECONDARIA

LICEO SCIENTIFICO (D.M. 1° Dicembre 1952)

Ore settimanali

Materie e gruppi di mate- 1a 2

a 3

a 4

a 5

a Prove di

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rie classe Classe classe classe classe esami interni

Religione 1 1 1 1 1

Lingua e lettere Italiane 4 4 4 3 4 S.O.

Lingua e lettere Latine 4 5 4 4 3 S.O.

Lingua e letteratura stra-

niera

3 4 3 3 4 S.O.

Storia 3 2 2 2 3 O.

Filosofia === === 2 3 3 O.

Geografia 2 === === === === O.

Scienze nat. chim. e geo. === 2 3 3 2 O.

Fisica === === 2 3 3 O.

Matematica 5 4 3 3 3 S.O.

Disegno 1 3 2 2 2 O.

Educazione fisica 2 2 2 2 2 O.

TOTALE 25 27 28 29 30

Firma dei docenti componenti il consiglio di classe

Prof.ssa Fiordoro Pasqualina _______________________

Prof.ssa Aversa Carla _______________________

Prof.ssa Soldaini Marcella _______________________

Prof.ssa Antonio Langella _______________________

Prof.ssa Robello Rosalba _______________________

Prof.ssa Napolitano Rosa Maria _______________________

Prof. Amitrano Antonio ________________________

Prof.ssa Gallo Assunta _______________________

Torre Annunziata 07 /05/14

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof.ssa Aversa Carla

Materia: Italiano Classe: V H a.s. 2013/14

La classe VH, composta da 20 alunni, ha seguito un regolare corso di studi sebbene

ci sia stato, nel corso degli ultimi tre anni, un alternarsi di docenti di italiano e lati-

no. La strategia didattico-formativa perseguita, con l’offerta di contenuti significa-

tivi e vicini alla sensibilità dei giovani, ha permesso agli allievi di vivere un iter sco-

lastico rivolto all’acquisizione di una certa autonomia ed alla formazione umana,

culturale, sociale. La classe quasi in tutti i suoi elementi e con differente intensità,

ha seguito con interesse le attività proposte ed ha contribuito attivamente alla ri-

flessione sui fenomeni culturali oggetto di studio nonché sulle relative problemati-

che evidenziatesi in riferimento agli stessi.

Nel complesso alcuni allievi hanno compiuto un positivo processo di maturazione

ed hanno conseguito un’attiva conoscenza di contenuti culturali, unitamente ad

elevate competenze e capacità; altri hanno raggiunto un livelli di conoscenze e

competenze più che soddisfacenti o sufficienti; pochi, pur non mancando di capa-

cità, di assimilazione dei contenuti disciplinari, malgrado le ripetute sollecitazioni

e l’applicazione di diverse strategie, hanno evidenziato basi culturali piuttosto fra-

gili, raggiungendo risultati non del tutto sufficienti.

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiet-

tivi in termini di:

CONOSCENZE:

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Gli alunni in generale conoscono:

Lo sviluppo dei fenomeni letterari dal primo Ottocento al Neorealismo;

I caratteri generali dei testi e dei generi letterari;

La terminologia specifica dei vari testi letterari e non;

Gli elementi linguistici, morfologici, lessicali e sintattici;

La biografia, il pensiero, il contenuto e il significato delle maggiori opere degli au-

tori più rappresentativi;

I contesti storico-culturali entro cui si colloca ciascuna opera.

COMPETENZE

Gli alunni complessivamente sanno:

Individuare i caratteri specifici di un testo letterario;

Interpretare i testi in maniera personale, fornendone letture diverse e motivate;

Analizzare i vari testi servendosi dei metodi e degli strumenti fondamentali per

l’interpretazione delle opere letterarie;

Riferire i concetti in forma linguistica appropriata sia in relazioni scritte che in

esposizioni orali;

Commentare qualsiasi tipo di produzione partendo dalla analisi del testo;

Adoperare un linguaggio consono alla complessità degli argomenti;

Produrre testi scritti di vario tipo ( articoli, saggi).

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CAPACITA’:

Complessivamente gli alunni sono in grado di:

Acquisire autonomamente le conoscenze;

Orientarsi nel panorama culturale;

Concettualizzare le informazioni;

Operare collegamenti.

Contenuti disciplinari

Programma di Italiano

� L’età napoleonica

� Classicismo e Preromanticismo

� Il romanzo epistolare

Johann Wolfgang von Goethe:

� Itinerario biografico, produzione

� “I dolori del giovane Werther” – trama

� Lettura, analisi e commento di:

• “Il primo incontro con Lotte”

• “Werther e Lotte: verso il suicidio”

Ugo Foscolo:

� Itinerario biografico, pensiero, produzione

� “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” – trama

� Differenze tra “Le ultime lettere di Jacopo Ortis” e “I dolori del giovane Wer-

ther”

� Lettura, analisi e commento di:

• “Il sacrificio della patria nostra è consumato”

• “Il colloquio con Parini”

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• “La sepoltura lacrimata”

� Lettura, analisi e commento di:

• “Alla sera”

• “A Zacinto”

• “In morte del fratello Giovanni”

� “Dei Sepolcri”

� Lettura, analisi e commento di “Dei Sepolcri”

Romanticismo

� Il Romanticismo in Europa e in Italia

� La polemica classico-romantica

� Lettera di Madame De Staël

� “Sulla maniera e utilità delle traduzioni”

� “Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo”

Giacomo Leopardi:

� Itinerario biografico, pensiero, produzione

� Il pessimismo leopardiano

� Lettura, analisi e commento di:

• “L’infinito”

• “A Silvia”

• “Il sabato del villaggio”

• “La sera del dì di festa”

• “Il passero solitario”

• “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”

• “La ginestra”

� Dalle “Operette morali”:

• “Dialogo della natura e di un Islandese”

� Il romanzo storico

� Il romanzo storico in Manzoni

� Caratteristiche fondamentali delle “Tragedie” di Manzoni

� “I Promessi Sposi”:

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• Trama

• Caratteristiche dei personaggi

• La provvidenza

� Il Naturalismo francese e il Verismo in Italia

� Il romanzo verista

Giovanni Verga:

� Idee e temi centrali della produzione verghiana

� Concezione pessimistica della vita

� Il tema della “Roba”

� “I vinti”

� “I Malavoglia”

� “Mastro Don Gesualdo”

� Dalle novelle:

• “Rosso Malpelo”

Il Decadentismo

� Il romanzo decadente

Gabriele D’Annunzio:

� Lettura, analisi e commento di “La pioggia nel pineto”

Giovanni Pascoli:

� La poetica del “fanciullino”

� La visione del mondo

� Lettura, analisi e commento di:

• “Arano”

• “X Agosto”

� Il romanzo psicologico

Luigi Pirandello:

� Itinerario biografico, poetica, e produzione

� “Il fu Mattia Pascal”

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� “Uno, nessuno e centomila”

� Il “teatro nel teatro”:

• “Enrico IV”

• “Sei personaggi in cerca d’autore”

Italo Svevo:

� Itinerario biografico, poetica, e produzione

� Il ritratto dell’inetto

� Da “La coscienza di Zeno”:

• “L’ultima sigaretta”

L’ermetismo:

� Idee e temi dell’ermetismo

Giuseppe Ungaretti:

� Lettura, analisi e commento di:

• “Veglia”

• “San Martino del Carso”

• “Mattina”

• “Soldati”

Eugenio Montale:

� Lettura, analisi e commento di:

• “Non chiederci la parola”

• “Meriggiare pallido e assorto”

• “Spesso il male di vivere ho incontrato”

• “Non recidere, forbici, quel volto”

Salvatore Quasimodo:

� Lettura, analisi e commento di:

• “Alle fronde dei salici”

Metodi:

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Nello svolgere l’attività didattica, non mi sono limitata alla classica e scontata lezio-

ne frontale né ho preteso la pura e semplice esposizione mnemonica degli argo-

menti storico-letterari, ma ho sollecitato gli allievi a sperimentare le proprie abitudi-

ni e capacità ricorrendo alla metodologia della ricerca. Lo studio della letteratura è

stato affrontato dando particolare rilievo alla conoscenza dei testi, scelti fra quelli

più rappresentativi del patrimonio letterario e appartenenti a generi e a opere di-

versi per contenuto e per forma. Sono stati sottolineati anche i rapporti con le altre

letterature e con diverse manifestazioni artistiche, secondo una impostazione inter-

disciplinare dell’intervento didattico.

Mezzi:

Libri di testo, fotocopie, televisore, videocassetta.

Criteri e strumenti di valutazione adottati:

Al termine di ciascun segmento didattico sono state effettuate verifiche orali e/o

scritte. L’accertamento è avvenuto non solo tramite vere e proprie interrogazioni,

ma anche ricorrendo a momenti di colloquio e di dialogo che hanno consentito im-

mediati riscontri sulle fasi, i ritmi e le modalità di apprendimento degli allievi. Per lo

scritto si sono utilizzate prove molto varie, a volte anche esercitazioni domestiche

(articolo, saggio, analisi dei testi).

A disposizione della commissione sono depositati in segreteria esempi delle prove e

delle verifiche effettuate, secondo le seguenti tipologie:

Analisi testuale; articoli;saggi;temi.

Si allega la griglia di valutazione.

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ISIS “PITAGORA – B.CROCE” TORRE ANNUNZIATA GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLO SCRITTO DI ITALIANO IN

QUINDICESIMI Esame di Stato

Competenze/Conoscenze Descrittori Punteggio Livello della prestazione

A

Competenza testuale

a) rispetto delle consegne b) uso del registro complessivo adeguato al tipo di testo c) coerenza e coesione nella struttura del discorso d) scansione del testo in capoversi e paragrafi con

eventuali titolazioni e) ordine nell’impaginazione e nell’aspetto grafico

(calligrafia)

1

1,5 2,5 3 4

• Gravemente insufficiente • Insufficiente • Sufficiente • Buono • Ottimo/Eccellente

B

Competenza grammaticale

a) padronanza delle strutture morfosintattiche e della

loro flessibilità e varietà b) correttezza ortografica c) uso consapevole della punteggiatura in relazione al

tipo di testo

0,5 1 2

2,5 3

• Gravemente insufficiente • Insufficiente • Sufficiente • Buono • Ottimo/Eccellente

C

Competenza lessicale-semantica

a) ampiezza del repertorio lessicale b) appropriatezza semantica e coerenza specifica del

registro lessicale c) padronanza dei linguaggi settoriali

0,5 1 2

2,5 3

• Gravemente insufficiente • Insufficiente • Sufficiente • Buono • Ottimo/Eccellente

D

Competenza ideativa / Conoscenze

a) scelta di argomenti pertinenti b) organizzazione degli argomenti intorno a un’idea di

fondo c) ricchezza e precisione di informazioni e dati d) rielaborazione della informazioni e presenza di

commenti e valutazioni personali

1,5 2,5 3,5 4 5

• Gravemente insufficiente • Insufficiente • Sufficiente • Buono • Ottimo/Eccellente

TOTALE /15

Torre Annunziata, 07 -05 -2014 Il docente

(Prof.ssa Aversa Carla)

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof.ssa Aversa Carla

Materia: Latino Classe: V H a.s. 2013/14

La classe VH, composta da 20 alunni, ha seguito un regolare corso di studi sebbene

ci sia stato, nel corso degli ultimi tre anni, un alternarsi di docenti di italiano e lati-

no. La strategia didattico-formativa perseguita, con l’offerta di contenuti significa-

tivi e vicini alla sensibilità dei giovani, ha permesso agli allievi di vivere un iter sco-

lastico rivolto all’acquisizione di una certa autonomia ed alla formazione umana,

culturale, sociale. La classe quasi in tutti i suoi elementi e con differente intensità,

ha seguito con interesse le attività proposte ed ha contribuito attivamente alla ri-

flessione sui fenomeni culturali oggetto di studio nonché sulle relative problemati-

che evidenziatesi in riferimento agli stessi.

Nel complesso alcuni allievi hanno compiuto un positivo processo di maturazione

ed hanno conseguito un’attiva conoscenza di contenuti culturali, unitamente ad

elevate competenze e capacità; altri hanno raggiunto un livelli di conoscenze e

competenze più che soddisfacenti o sufficienti; pochi, pur non mancando di capa-

cità, di assimilazione dei contenuti disciplinari, malgrado le ripetute sollecitazioni

e l’applicazione di diverse strategie, hanno evidenziato basi culturali piuttosto fra-

gili, raggiungendo risultati non del tutto sufficienti.

Metodologie, Mezzi e Strumenti

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L’azione formativa è stata finalizzata, innanzitutto, all’instaurazione di un clima se-

reno, improntato alla trasparenza educativa e didattica, alla lealtà, al reciproco ri-

spetto ed all’impegno individuale serio e proficuo.

Ci si è indirizzati verso una lezione dinamica e di facile fruizione, partendo sempre

dai testi letterari e dai documenti offerti dai testi in uso ed alternando momenti

informativi e di dibattito aperto, sia per monitorare il livello di comprensione ed

assimilazione degli argomenti culturali proposti, sia per sollecitare il potenziamen-

to delle abilità di partenza e la riflessione personale sui testi, documenti, messaggi

culturali, fenomeni letterari.

Verifiche e Valutazione

Le verifiche scritte ed orali sono state costanti e la valutazione ha tenuto conto

delle griglie individuate in sede di riunioni di Dipartimento. Oltre ai progressi rea-

lizzati rispetto alle situazioni iniziali individuali, si è tenuto conto dell’interesse

dimostrato, dell’impegno profuso e di situazioni personali che potessero essere di

ostacolo nel percorso formativo individuale.

In particolare, le verifiche hanno riguardato:

Prove strutturate e semistrutturate;

Colloqui;

Simulazione delle prove d’esame (terza prova scritta);

Obiettivi

Conoscenza, almeno nelle linee generali ed essenziali, dei contenuti delle temati-

che proposte;

Esposizione scritta ed orale degli argomenti culturali sviluppati in maniera chiara e

formalmente accettabile;

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Contestualizzazione e comparazione dei testi letterari;

Individuazione delle tipologie testuali più frequenti e dei caratteri di originalità del

patrimonio letterario latino;

Conoscenza della poetica e della produzione letteraria degli autori più significativi

della civiltà latina;

Applicazione delle conoscenze e delle competenze acquisite anche in ambiti diver-

si;

Orientarsi autonomamente nelle scelte personali di studio e di lavoro.

Contenuti disciplinari : PROGRAMMA DI LATINO

La pesante eredità di Augusto:

1.la dinastia Giulio-Claudia;

2.il ruolo dell’intellettuale nell’età Giulio-Claudia;

3.caratteri delle principali correnti filosofiche: stoicismo, epicureismo.

La favolistica:

Approfondimento

Fedro:

1.itinerario biografico;

2.caratteristiche generali;

3. confronto con Esopo;

4.produzione;

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Lettura, analisi e commento delle seguenti favole:

4a. La prepotenza del leone (Fabulae I 5);

4b. L’asino e il Vecchio (Fabulae I 15);

5. due esempi di autori favolistici:

5a. Trilussa = L’elezzione der presidente (Favole rimodernate 1923);

5b. Gianni Rodari = Alla volpe (Filastrocche in cielo e in terra 1960);

Seneca:

1.itinerario biografico;

2.produzione;

Lettura, analisi e commento dei seguenti testi:

2a. “Che cos’è l’esilio” (Consolatio ad Helviam matrem)

Approfondimento

Seneca e il superamento dell’opposizione fra epicureismo e stoicismo

Il tormento del saggio.

La Satira:

1.Caratteri della satira;

2.La satira ieri ed oggi:

Lettura, analisi e commento:

2a.Raccontino Morale (Stefano Binni)

Lucano:

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1.itinerario biografico;

2.caratteristiche generali;

3.produzione;

3a.novità e caratteri del poema.

Lettura, analisi, commento:

Approfondimento

Catone: un repubblicano in purgatorio;

Lo stoicismo nel Bellum Civile;

La breve storia di un’anima angosciata.

Petronio:

1.itinerario biografico;

2.il romanzo: caratteriste generali;

3.il realismo di Petronio: Petronio e il realismo “antico”;

4.il Satyricon;

Lettura, analisi, commento:

Ecco Trimalchione! (Satyricon 32-33);

Il testamento di Trimalchione (Satyricon 71-72);

La matrona di Efeso (Satyricon 11-112).

L’età dei Flavi:

1.assolutismo;

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2.ricerca del consenso;

3. la rottura con il passato e la riorganizzazione della cultura.

Quintiliano:

1.itinerario biografico;

2.caratteristiche generali;

3.l’Ars Dicendi in Quintiliano;

4.il suo ruolo intellettuale.

Lettura, analisi, commento:

Vantaggi della scuola pubblica (Institutio oratoria I 2)

Doveri del maestro (Institutio oratoria II 2)

Approfondimento

Le dinamiche nella classe.

Un maestro di retorica al servizio del potere.

Marziale:

1.itinerario biografico;

2.produzione;

3.gli Epigrammi = caratteristiche fondamentali.

Lettura, analisi, commento:

Medico o becchino? (Epigrammata I 47)

A un oste truffaldino (Epigrammata I 56)

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Per la piccola Erotion (Epigrammata V 34)

Plinio il Vecchio:

1.itinerario biografico;

2.produzione;

3.la concezione della natura in Plinio il Vecchio e in Leopardi.

Lettura, analisi, commento:

La natura benevola e provvidenziale (Naturalis historia XXII 15-17);

La natura matrigna (Naturalis historia VII 1-5).

L’età di Traiano:

1.l’apparente ritorno alla libertas;

2.il ruolo dell’intellettuale.

Tacito:

1.itinerario biografico;

2.caratteristiche generali;

3.produzione:

Il metodo storiografico;

Il tacitismo una scelta dettata dalla necessità.

Lettura, analisi, commento:-

La morte di Seneca (Annales XV 64, 1 3-4);

La morte di Lucano (Annales XV 70, 1);

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La morte di Petronio (Annales XVI 19, 1-3)

Approfondimento

L’altro:

<< E forse io solo so ancora che visse >> (Giuseppe Ungaretti Memoria)

L’età di Adriano e degli Antonini:

1.L’apogeo e la crisi dell’impero.

Giovenale:

La satira in Giovenale

Il corpus delle satire

Satira VI: requisitoria contro le donne

Svetonio:

1.itinerario biografico;

2.caratteristiche generali;

3.produzione

Apuleio:

1.itinerario biografico;

2.carateristiche generali;

3.produzione.

Lettura, analisi, commento:

Psiche alla vista di Cupido (Metamorphoses III 24-26);

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La metamorfosi di Lucio-asino in uomo (Metamorphoses XI 12-15).

Il progressivo declino dell’impero:

1.il ruolo degli intellettuali.

L’autodifesa della nuova religione:

1.dall’Apologetica alla Patristica.

Lettura, analisi, commento:

Agostino = L’incipit delle confessioni (Confessiones I 1)

Torre Annunziata, 07-05 -2014

Il docente

(Prof.ssa Aversa Carla)

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof.ssa Soldaini Marcella

Materia : Inglese Classe : 5a H a. s. 2013/14

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in

termini di:

CONOSCENZE:

La classe 5a H ha frequentato le lezioni con regolarità ma, nel complesso, ha mostrato

una riluttante partecipazione al dialogo educativo e scarsa motivazione all’apprendimento.

La docente ha cercato di coinvolgere gli allievi con lezioni interattive, visioni di video e film

legati agli argomenti proposti, presentazioni degli argomenti tramite power point, ma è

riuscita ad ottenere l’attenzione di un gruppo piuttosto esiguo.

La programmazione curricolare ha subito pertanto dei rallentamenti, legati anche

all’impegno degli allievi nella preparazione ai test universitari, ma è stato dato comunque

spazio alla trattazione di alcuni aspetti significativi del panorama letterario.

Nonostante questa situazione generale bisogna comunque ricordare che alcuni allievi

hanno partecipato con interesse alle attività proposte e in particolare al percorso

interdisciplinare sul femminicidio, ed hanno tratto beneficio da una lezione su Alice Munro

tenuta presso il nostro istituto da Oriana Palusci, professore ordinario dell’università degli

studi di Napoli l’Orientale.

L’insegnamento della lingua e letteratura inglese ha avuto la finalità educativa di far

comprendere l’importanza di una conoscenza adeguata della lingua straniera a motivo

della crescente integrazione socio-politica del mondo moderno e, in particolare, della

comunità europea. Infatti i sempre più frequenti scambi internazionali, lo sviluppo del

turismo e dei rapporti commerciali con le altre nazioni, moltiplicano le occasioni in cui è

necessario conoscere la lingua straniera per confrontarsi con un altro gruppo linguistico.

E’ stata, poi, sottolineata la valenza formativa ed educativa della lingua straniera. Essa è

infatti inestricabilmente legata ad una civiltà ed è frutto delle esperienze, dei valori etici,

culturali e sociali di un popolo. La conoscenza e la valutazione estetica di tali valori, il

confronto con quelli relativi al proprio paese, offrono agli allievi l’opportunità

dell’affinamento delle capacità estetiche e dell’ampliamento degli orizzonti culturali. In

questa ottica è stato presentato lo studio della letteratura, che non è stato inteso come la

memorizzazione di date e fatti, ma come l’osservazione, a livello operativo, della varietà

linguistica della comunicazione letteraria.

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Pur continuando a perseguire lo sviluppo armonico delle quattro abilità, particolare atten-

zione stata dedicata alla capacità di decodificazione del testo letterario. Attraverso tecni-

che quali skimming, scanning, Wh-questions, true/false questions gli allievi sono stati gui-

dati alla comprensione dei testi letterari.

I periodi letterari trattati coprono l’Età Romantica, l’Età Vittoriana ed il XX secolo. Particola-

re attenzione è stata prestata allo sviluppo del romanzo tra l’800 e il 900, con un breve

cenno alla produzione postcoloniale contemporanea di Alice Munro. Gli argomenti sono

stati affrontati ed analizzati attraverso i testi letterari degli autori più rappresentativi delle

epoche sopra citate.

Una parte della classe è pervenuta all’acquisizione dei punti nodali del programma, un ri-

stretto gruppo è stato capace di operare gli opportuni approfondimenti sì da poter attuare

raccordi interdisciplinari più esaurienti, e buona parte degli allievi possiede conoscenze

appena accettabili.

COMPETENZE La competenza comunicativa, obiettivo primario dell’insegnamento della lingua e letteratu-

ra inglese, è stata conseguita in maniera non omogenea.

Un esiguo gruppo di alunni ha unito all’attitudine verso la lingua la partecipazione costan-

te alle attività svolte in classe, riuscendo a sviluppare la capacità di esprimersi in maniera

abbastanza scorrevole.

Un secondo gruppo è pervenuto ad un’espressione più che accettabile, ma non sempre è

apparso in grado di evitare imperfezioni di pronuncia e qualche errore grammaticale.

Il terzo gruppo non ha evidenziato marcata attitudine verso la disciplina: il grado di compe-

tenza comunicativa raggiunto risulta accettabile, nonostante l’esposizione mnemonica e

spesso non corretta dal punto di vista grammaticale e della pronuncia.

CAPACITA’

L’insegnamento della letteratura straniera si propone di sviluppare non solo le abilità di

analisi e di sintesi critica, ma anche la capacità di operare gli opportuni collegamenti inter-

disciplinari in maniera da arrivare alla consapevolezza che le diverse discipline non sono

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costituite da contenuti a sé stanti, ma formano un sistema di interrelazioni che concorre

all’acquisizione di un sistema unitario.

Per quanto già esposto, sembra ovvio che tali capacità siano state conseguite in maniera

non sempre omogenea.

Il piccolo gruppo trainante è in grado di procedere con una certa autonomia, rielaborando

criticamente i contenuti e fornendo le opportune valutazioni e gli adeguati raccordi interdi-

sciplinari.

La maggioranza è pervenuta ad accettabili capacità di sintesi, riuscendo in casi sporadici a

fornire interpretazioni personali.

Il restante gruppo possiede in misura inferiore tali capacità, avendo basato il proprio me-

todo di studio su un approccio mnemonico e alquanto superficiale.

1)Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione (con riferimento ad una eventuale durata

o calendarizzazione quadrimestrale, trimestrale, bimestrale mensile o altro) esposti per:

MODULO 1: The Romantic Age

Romanticism. General features. Features of the English Romantic poetry William Blake: features and themes From The Songs of Innocence “The Lamb” e from The Songs of Experience “The tyger” William Wordsworth: features and themes From the Preface to the Lyrical Ballads: “Poetry is the spontaneous overflow of powerful feelings ” Daffodils Comparing literatures: nature in Wordsworth’s My Heart Leaps Up and Leopardi’s Canto notturno di un pastore errante dell’Asia Samuel Taylor Coleridge: features and themes From The Rime of the Ancient Mariner: Part I Percy Bysshe Shelley: features and themes Ode to the West Wind Mary Shelley and the Gothic novel: features and the mes Frankenstein (plot, features and themes)-Excerpt “This was then the reward...” Jane Austen and the novel of manners: features and themes Pride and Prejudice (plot, features and themes)- Passages “Mr Darcy’s first pro-posal of marriage”; “No more prejudice”

Settembre –

Febbraio

MODULO 2 : The Victorian A ge Literary currents in the Victorian Age.

Marzo-

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The Victorian compromise. Charles Dickens: features and themes Oliver Twist (plot, features and themes)- Excerpt “Lunch time” Great Expectations (plot, features and themes)- Exc erpt “The meeting” Thomas Hardy: features and themes Tess of the D’Urbervilles (plot, features and theme s)- Excerpt “Justice is done” Oscar Wilde : features and themes The Picture of Dorian Gray (plot, features and th emes) - Excerpt “Dorian’s Death”

Aprile

MODULO 3 : Literat ure in the 20th century and after New forms of expression in the 20th century literat ure. The shift to the psychological novel. Freud, Bergson and James. Modernism and the “Stream of Consciousness” The Stream of Consciousness and the Interior Monolo gue: James Joyce: features and themes From Dubliners- “The Dead ”: excerpt “I think he di ed for me” From Ulysses:” Molly’s Monologue” Virginia Woolf: features and themes Utopian and Dystopian fiction: George Orwell’s 1984 (plot, features and themes) Postcolonial literature: Alice Munro’s “Dimension” and “Postcard”: features and themes. – Analysis of “Postcard” and the excerp t “Doree”

Maggio

2) Metodi : (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di recupe-ro,e sostegno ) Lezione frontale, lezione tramite presentazioni in power point, uso guidato dei testi per la ricerca dei dati, mappe concettuali. 3) Mezzi: (Strumenti, materiali didattici, testo adottato, attrezzature, tecnologie audiovisive e/o multimediali, ecc. ) Libro di testo, fotocopie da altri manuali, appunti forniti dalla docente, documenti in power point, DVD 4) Spazi: aula, aula laboratorio- video

5) Criteri e strumenti di valutazione adottati: (Prove scritte, verifiche orali, prove struttu-

rate, prove grafiche, prove pratiche, ….)

Sono state effettuate 5 prove scritte, due nel corso del trimestre e tre durante il pentame-stre , oltre ad alcune esercitazioni di verifica delle conoscenze. Tali prove sono state in-centrate su una particolare tipologia, sì da abituare i discenti alla terza prova del prossimo

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esame di stato. Sono state, pertanto, somministrate agli alunni prove aventi per oggetto argomenti di letteratura con quesiti a risposta singola con breve trattazione (Tipologia B). Le verifiche orali sono state effettuate in numero congruo. 6) A disposizione della commissione sono depositati in segreteria esempi delle prove e delle verifiche effettuate secondo le seguenti tipologie: □ Trattazione sintetica di argomenti x Quesiti a risposta singola □ Quesiti a risposta multipla □ Problemi a soluzione rapida □ Sviluppo di progetti □ Analisi del testo

Torre Annunziata, 7/05 /2014 Prof..ssa Marcella Soldaini

_________________________________

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RELAZIONE FINALE

Anno Scolastico 2013-2014

Prof. ANTONIO LANGELLA

Materia d’insegnamento FILOSOFIA

Classe V sez. H

LIVELLI DI PARTENZA

TEST E/O GRIGLIE DI OSSERVAZIONI UTILIZZATI PER LA RILEVAZIONE

Grazie alla continuità didattica , il docente è stato in grado di indicare in modo

diretto e approfondito le conoscenze e le competenze in possesso di ogni alunno, e

di individuare, altresì, anche le difficoltà che ognuno di essi ha incontratone nello

studio della disciplina. Certamente dall’inizio dell’anno scolastico si è avuto modo di

rilevare, mediante lezioni interattive e verifiche – scritte e orali – del lavoro svolto, il

grado di interesse, di partecipazione e di impegno personale di ciascun allievo.

LIVELLI RILEVATI

La classe ha presentato diversi allievi in possesso di conoscenze specifiche

consolidate, dotati di corretta attività operativa e buona predisposizione al

ragionamento; altri, invece, hanno maturato conoscenze limitate all’essenziale e

hanno dovuto essere guidati per applicare correttamente le tecniche operative e per

orientarsi in un percorso logico-deduttivo. Pochi allievi si sono mostrati disponibili a

partecipare attivamente alle lezioni e ad impegnarsi in maniera più attenta e

costante.

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ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI SOSTEGNO CHE SI INTENDE ATTIVARE

PER COLMARE LE LACUNE RILEVATE

Si sono attuati interventi di recupero “in itinere” per favorire l’acquisizione di pochi

argomenti non adeguatamente assimilati e per migliorare l’organizzazione del lavoro.

La realizzazione di tali interventi è stata prevista nell’ambito del percorso curriculare

– con sospensione dei programmi –, agendo:

per tutta la classe, in caso di carenze generalizzate, affrontando argomenti con

carattere di forte propedeuticità

per gruppi di livello, in caso di situazioni diversificate, impegnando coloro che non

necessitano di sostegno in attività di potenziamento, consolidamento e

approfondimento.

per gruppi eterogenei attraverso un lavoro di equipe, utilizzando come “tutor”

alunni che hanno ben compreso gli argomenti oggetto degli interventi di recupero.

Anche per gli alunni che hanno dovuto colmare lacune più diffuse e di estensione

maggiore, i corsi in itinere e le strategie adottate hanno sortito risultati sufficienti

relativamente alla preparazione raggiunta.

OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E

DI COMPETENZE

Conoscenze:

• L’Idealismo romantico tedesco: Hegel

• Destra e sinistra hegeliana: Feuerbach e Marx

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• Le filosofie irrazionaliste: Schopenhauer, Kierkegaard e Nietzsche

• Lo spiritualismo francese: Bergson

• La rivoluzione psicoanalitica: Freud

• L’Esistenzialismo tedesco e francese:

- Il primo Heidegger

- Sartre, esistenza e libertà

Competenze:

• Saper usare in maniera adeguata e precisa il lessico della tradizione filosofica

nella consapevolezza dell’unità culturale fra linguaggio, azione e realtà;

• Saper sintetizzare,schematizzare, impostare ragionamenti deduttivi;tentare

soluzioni, formulare ipotesi, saper riconoscere il problema chiave;

• Saper penetrare testi filosofici di rilievo per coglierne la struttura concettuale

di fondo;

• Saper sintetizzare, anche in poche battute, sia oralmente sia per iscritto, il

nucleo tematico della filosofia di un autore;

• Saper cogliere il discorso della filosofia in senso organico ed unitario e non

come una galleria di “ punti di vista” più o meno autonomi individuando e

definendo criticamente le modalità in cui l’episteme si è presentata nella storia del

pensiero e dei rapporti storico-teoretici fra filosofia e scienza (conoscenze e

competenze di statuto epistemologico).

• Saper operare opportuni collegamenti, individuando analogie e differenze tra

autori e problemi affrontati per cogliere la struttura sistemica di una teoria e

confrontare le strutture

sistemiche fino ad acquisire una pragmatica capacità di pensare e agire con modelli

diversi selezionati motivatamente

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OBIETTIVI TRASVERSALI E RUOLO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA NEL LORO

RAGGIUNGIMENTO

– Saper rispettare in modo consapevole le regole comportamentali: rispetto,

responsabilità, solidarietà, puntualità

– Saper partecipare ad iniziative sociali e culturali in modo attivo e collaborativo

– Saper progettare ed organizzare un lavoro

– Saper rapportare discipline scolastiche e vita di tutti i giorni, apprendimento e

comportamento

– Conoscere e comprendere i fondamenti disciplinari e i loro statuti

epistemologici

– Arricchire la coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e

l’acquisizione di capacità critiche nei riguardi dei messaggi provenienti dalla società

La disciplina in oggetto, proprio per gli obiettivi specifici che ha perseguito -

abitudine al ragionamento, propensione alla razionalità, abitudine al rispetto dei fatti

e delle opinioni altrui, uso di un linguaggio chiaro e rigoroso – ha svolto un ruolo

determinante e fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi trasversali. La

filosofia ha avuto un fine formativo nel senso più ampio del termine, come

educazione a ragionare in maniera logica, a risolvere problemi di vario genere, a

impostare un’argomentazione articolata, a saper spiegare il proprio pensiero. La

filosofia , quindi, ha contribuito a formare un’abitudine mentale, il gusto di pensare,

riflettere, sviluppando il senso critico.

ARGOMENTI TEMPI

Idealismo e Romanticismo in Germania: Hegel Settembre - Ottobre

Feuerbach, Marx Ottobre

Schopenhauer, Kierkegaard, Nietzsche Ottobre- Novembre

Comte, Bergson Novembre - Dicembre

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Freud, Husserl Gennaio - Febbraio

Heidegger, Sartre Febbraio - Marzo

Horkheimer, Adorno, Marcuse Aprile – Maggio - Giugno

Le indicazioni dei tempi valgono come quantificazione preventiva e, pertanto,

suscettibile di variazioni legate a cause impreviste. Anche per quanto riguarda i

contenuti, il piano sarà suscettibile di adattamenti alla realtà effettiva

dell’apprendimento degli allievi.

APPROCCI DIDATTICI, TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ E MODALITA’ DI LAVORO

Poiché il traguardo formativo è stato funzionale al far acquisire agli allievi non solo

conoscenze e tecniche, ma anche abilità e competenze in modo da sviluppare

attitudini mentali volte alla risoluzione di problemi e alla gestione di informazioni, si

è dato più rilievo all’attività di sistemazione razionale e di formalizzazione delle

conoscenze stesse. L’allievo, infatti, dall’esame di

una particolare situazione filosofica problematica è stato portato prima a formulare

un’ipotesi di soluzione, poi a ricercare il procedimento risolutivo mediante il ricorso

alle conoscenze già

acquisite ed, infine, ad inserire il risultato ottenuto in un organico quadro teorico

complessivo: in tal modo egli è passato gradualmente dall’intuizione all’astrazione e

alla sistemazione razionale

Tale metodologia nell’affrontare i contenuti è stata un’occasione per far vedere agli

allievi come il progresso della filosofia sia stato molte volte determinato dalla

necessità di risolvere difficoltà man mano che si presentavano al suo interno e per

far loro percepire il gusto della ricerca storica. Non solo: tale metodo vuole

accompagnare gli studenti alla scoperta progressiva della necessità e della

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convenienza di un rigore sia nel procedimento sia nel linguaggio.

Le lezioni pertanto saranno così diversificate:

• Lezione frontale con presentazione dell’argomento da parte del docente per

favorire la sistemazione e le sintesi dei contenuti e dei concetti fondamentali seguita

da un approfondimento meditativo con la lettura commentata e dibattuta di passi

indicativi d’opere dei filosofi studiati. Attraverso la lettura del testo va esplicitata la

struttura della disciplina in termini sia semantici (linguaggi-concetti-teorie), sia

sintattici (modalità di argomentazione e controllo delle ipotesi), sia storico-critici (

con riferimento al contesto), in modo da attivare, nel contempo, processi di

apprendimento che pongano la struttura della disciplina in rapporto con la struttura

conoscitiva del discente,sviluppando apprendimenti di diverso livello.

• Lezione partecipata con discussione come occasione di chiarimento di

eventuali dubbi, ripasso ma anche approfondimento sulla base di domande e

problemi sollevati dagli alunni

• Lavoro di gruppo

• Attività di ricerca

STRUMENTI DI LAVORO

Nello svolgimento di un lavoro tanto complesso, è stato opportuno l’utilizzo del

manuale in uso, capace di sintesi profonde ed essenziali, a cui sono stati integrati

passi antologici. Parimenti opportuna è stata la lettura autonoma d’opere classiche.

La lezione ha rappresentato l’aspetto tecnico di una collaborazione costante tra

docente ed allievi. Essa è stata il punto focale, in cui

Si sono incontrati fattori soggettivi ( insegnante –alunni) ed oggettivi ( situazione

didattica in atto) ponendo l’accento sul soggetto che apprende, seguendo le tappe

del processo psicologico dell’apprendimento.

L’insegnante non ha avuto la funzione di imprimere “ contenuti” nella mente del

discente, ma quello di stimolare e garantire la sua attività spontanea, attraverso la

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mediazione che guida l’attività dell’alunno

LIBRI DI TESTO

D. Massaro, “La comunicazione filosofica” Vol III Tomi I e II, Ed. Paravia

TESTI DI LETTURA, DI CONSULTAZIONE, DISPENSE, FOTOCOPIE

• Testi didattici di supporto

• Monografie

• Fotocopie

VERIFICA E VALUTAZIONE

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di

apprendimento)

La verifica formativa o in itinere è stata funzionale al progressivo accertamento delle

competenze e dei traguardi formativi acquisiti dagli studenti. Ciò ha consentito di

individuare, tempestivamente, eventuali difficoltà di percorso e di predisporre

efficaci interventi correttivi per il pieno raggiungimento degli obiettivi programmati.

Essa è avvenuta secondo le seguenti modalità:

1) Osservazioni del lavoro scolastico in classe.

2) Valorizzazione dei contributi degli studenti durante le lezioni.

3) Esercitazioni individuali o collettive.

4) Analisi dei compiti a casa.

5) Brevi test su singole abilità specifiche.

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STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini

della valutazione)

A conclusione di ciascun modulo la verifica sommativa è avvenuta attraverso

interrogazioni orali (sono intese come verifiche orali anche tutti gli interventi

spontanei e/o sollecitati durante la spiegazione)

Le verifiche sommative sono state soggette a valutazione secondo le apposite griglie

approvate in sede dipartimentale.

NUMERO VERIFICHE SOMMATIVE PREVISTE PER OGNI PERIODO

Le verifiche sommative sono state non meno di due a trimestre e pentamestre.

INCONTRI CON I GENITORI

Nell’ora di ricevimento il docente non ha mai avuto occasione di incontrare alcun

genitore. Solo durante gli incontri scuola famiglia, predisposti e calendarizzati in sede

collegiale, si è avuto opportunità di accogliere i genitori di alcuni studenti. I colloqui

si sono sempre svolti in un clima di serenità e reciproco rispetto.

Torre Annunziata, li…07/05/2014

Il docente

Antonio Langella

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RELAZIONE FINALE

Anno Scolastico 2013-2014

Prof. ANTONIO LANGELLA

Materia d’insegnamento STORIA

Classe V sez. H

LIVELLI DI PARTEN TEST E/O GRIGLIE DI OSSERVAZIONI UTILIZZATI PER LA

RILEVAZIONE

Un primo approccio conoscitivo della classe è avvenuto mediante colloqui individuali

e di gruppo soprattutto per puntualizzare quali argomenti erano stati trattati nel

secondo anno del triennio. Successivamente, tramite interventi sollecitati, si è avuto

modo di conoscere, sia pure in linea generale, il livello di preparazione degli allievi,

saggiandone, altresì, le competenze logico-espressive. Una indagine più approfondita

mediante verifiche orali del lavoro svolto ha permesso di rilevare il grado di

interesse, di partecipazione e di impegno personale di ciascun allievo.

LIVELLI RILEVATI

La scolaresca si è mostrata relativamente disponibile alla partecipazione al dialogo

educativo e all’impegno personale. Le conoscenze e le competenze acquisite, per

una parte della classe, sono state parziali, superficiali e non bene assimilate. Non

sono mancati, però, allievi dalla preparazione specifica soddisfacente e ben disposti

al consolidamento e all’approfondimento delle conoscenze.

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ATTIVITÀ DI RECUPERO E DI SOSTEGNO CHE SI INTENDE ATTIVARE PER COLMARE

LE LACUNE RILEVATE

Si sono attuati interventi di recupero “in itinere” per favorire l’acquisizione di pochi

argomenti non adeguatamente assimilati e per migliorare l’organizzazione del lavoro.

La realizzazione di tali interventi è stata prevista nell’ambito del percorso curriculare

– con sospensione dei programmi –, agendo:

per tutta la classe, in caso di carenze generalizzate, affrontando argomenti con

carattere di forte propedeuticità;

per gruppi di livello, in caso di situazioni diversificate, impegnando coloro che non

necessitano di sostegno in attività di potenziamento, consolidamento e

approfondimento;

per gruppi eterogenei attraverso un lavoro di equipe, utilizzando come “tutor”

alunni che hanno ben compreso gli argomenti oggetto degli interventi di recupero

Anche per gli alunni che hanno dovuto colmare lacune più diffuse e di estensione

maggiore, i corsi in itinere e le strategie adottate hanno sortito risultati sufficienti

relativamente alla preparazione raggiunta.

OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO

STANDARD MINIMI IN TERMINI DI CONOSCENZE E DI COMPETENZE

Conoscenze

L’età dell’imperialismo (1870-1914).La .pima guerra mondiale. La Rivoluzione russa e

la nascita dell’Unione sovietica. La crisi del dopoguerra e il regime fascista in Italia.La

crisi di Weimar e il nazismo in Germania. L’Unione Sovietica e lo stalinismo. Gli Stati

Uniti tra le due guerre. La seconda guerra mondiale. Il nuovo ordine internazionale.

Competenze:

Comprendere e spiegare i concetti caratterizzanti gli argomenti svolti.

Saper individuare i costituenti logici di un testo, un’argomentazione, un processo

storico.

Saper usare il lessico e le categorie storiografiche.

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Essere in grado di esprimere valutazioni fondatamente critiche su idee, fatti,

argomentazioni, processi.

OBIETTIVI TRASVERSALI E RUOLO SPECIFICO DELLA DISCIPLINA NEL LORO

RAGGIUNGIMENTO

Saper rispettare in modo consapevole le regole comportamentali: rispetto,

responsabilità, solidarietà, puntualità

Saper partecipare ad iniziative sociali e culturali in modo attivo e collaborativo Saper

progettare ed organizzare un lavoro

Saper rapportare discipline scolastiche e vita di tutti i giorni, apprendimento e

comportamento

Conoscere e comprendere i fondamenti disciplinari e i loro statuti epistemologici

Arricchire la coscienza sociale attraverso la consapevolezza di sé e l’acquisizione di

capacità critiche nei riguardi dei messaggi provenienti dalla società

La disciplina in oggetto, proprio per gli obiettivi specifici che persegue - abitudine al

ragionamento, propensione alla razionalità, abitudine al rispetto dei fatti e delle opi-

nioni altrui, uso di un linguaggio chiaro e rigoroso – ha svolto un ruolo determinante

e fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi trasversali. La storia ha un fine

formativo nel senso più ampio del termine, come educazione a ragionare in maniera

logica, ad analizzare problemi di varia natura, ad impostare un’argomentazione arti-

colata, ad articolare il proprio pensiero su idee, fatti, argomentazioni e a confrontare

e rispettare le diverse risposte allo stesso problema .Tale disciplina , quindi, concorre

a formare un’abitudine mentale, il gusto di pensare, riflettere, sviluppando il senso

critico. L’ insegnamento della storia è volto a far comprendere il presente attraverso

il passato e viceversa e a far acquisire un equilibrato atteggiamento di distacco volto

a comprendere e non a giudicare moralisticamente o ideologicamente gli avveni-

menti. La ricostruzione dell’evoluzione storica dovrebbe portare l’alunno ad interpre-

tare il proprio mondo come parte di un tutto più ampio e come uno dei molti espe-

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rimenti di vita che l’umanità ha fatto, onde evitare l’assolutizzazione del proprio

momento storico, oltre ad acquisire la consapevolezza della propria identità e del

rapporto dialettico con la tradizione.

Mediante la conoscenza delle vicende storiche lo studente si è reso conto delle di-

verse

soluzioni date da popoli e civiltà ai problemi della sopravvivenza e della convivenza

al fine di maturare un atteggiamento improntato alla tolleranza e al rispetto profon-

do delle diversità.

ARGOMENTI

TEMPI

La Seconda rivoluzione industriale; la società di massa Settembre – Ottobre

La Grande guerra e il primo dopoguerra: la Prima guerra mondiale; la rivoluzione

russa; il Biennio rosso Ottobre - Dicembre

L’età dei totalitarismi: l’avvento del fascismo; la crisi del’29; il fascismo in Italia (1926-

1939); l’avvento del nazismo Gennaio - Febbraio

Il secondo conflitto mondiale Febbraio - Marzo

Il secondo dopoguerra: la guerra fredda; l’Italia dalla ricostruzione al boom; il mondo

bipolare Marzo - Aprile

Verso un nuovo millennio: la globalizzazione; Aprile - Maggio

Le indicazioni dei tempi valgono come quantificazione preventiva e, pertanto, su-

scettibile di variazioni legate a cause impreviste. Anche per quanto riguarda i conte-

nuti, il piano sarà suscettibile di adattamenti alla realtà effettiva dell’apprendimento

degli allievi.

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APPROCCI DIDATTICI, TIPOLOGIA DI ATTIVITA’ E MODALITA’ DI LAVORO

Poiché il traguardo formativo deve consistere nel far acquisire agli allievi non solo

conoscenze e tecniche, ma anche abilità e competenze in modo da sviluppare attitu-

dini mentali volte alla risoluzione di problemi e alla gestione di informazioni, si è da-

to più rilievo all’attività di sistemazione razionale e di formalizzazione delle cono-

scenze stesse. Affrontare i contenuti è stata un’occasione per far vedere agli allievi

come il progresso della storia sia stato molte volte determinato dalla necessità di ri-

solvere difficoltà man mano che si presentavano e per far loro percepire il gusto del-

la ricerca storica. Non solo: tale metodo ha voluto accompagnare gli studenti alla

scoperta progressiva della necessità e della convenienza di un rigore sia nel procedi-

mento sia nel linguaggio.

Le lezioni pertanto sono state così diversificate:

Lezione frontale con presentazione dell’argomento da parte del docente per favorire

la sistemazione e le sintesi dei contenuti e dei concetti fondamentali seguita da un

approfondimento meditativo con la lettura commentata e dibattuta di documenti

storiografici o testimonianze. Attraverso la lettura del testo è stata esplicitata la

struttura della disciplina in termini sia semantici (linguaggi-concetti-teorie), sia sin-

tattici (modalità di argomentazione e controllo delle ipotesi), sia storico-critici ( con

riferimento al contesto), in modo da attivare, nel contempo, processi di apprendi-

mento che pongano la struttura della disciplina in rapporto con la struttura conosci-

tiva del discente,sviluppando apprendimenti di diverso livello.

Lezione partecipata con discussione come occasione di chiarimento di eventuali

dubbi, ripasso ma anche approfondimento sulla base di domande e problemi solle-

vati dagli alunni

Lavoro di gruppo

Attività di ricerca

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STRUMENTI DI LAVORO

LIBRI DI TESTO Feltri, Bertazzoni, Neri “I giorni e le idee” ed. SEI

TESTI DI LETTURA, DI CONSULTAZIONE, DISPENSE, FOTOCOPIE

Testi didattici di supporto

Fotocopie

Dispense

VERIFICA E VALUTAZIONE

STRUMENTI PER LA VERIFICA FORMATIVA (controllo in itinere del processo di ap-

prendimento)

La verifica formativa o in itinere è stata funzionale al progressivo accertamento delle

competenze e dei traguardi formativi acquisiti dagli studenti. Ciò ha consentito di in-

dividuare, tempestivamente, eventuali difficoltà di percorso e di predisporre efficaci

interventi correttivi per il pieno raggiungimento degli obiettivi programmati.

Essa è avvenuta secondo le seguenti modalità:

1) Osservazioni del lavoro scolastico in classe.

2) Valorizzazione dei contributi degli studenti durante le lezioni.

3) Esercitazioni individuali o collettive.

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4) Analisi dei compiti a casa.

5) Brevi test su singole abilità specifiche.

STRUMENTI PER LA VERIFICA SOMMATIVA (controllo del profitto scolastico ai fini

della valutazione)

A conclusione di ciascun modulo la verifica sommativa è avvenuta attraverso interro-

gazioni orali (sono intese come verifiche orali anche tutti gli interventi spontanei e/o

sollecitati durante la spiegazione)

Le verifiche sommative sono state soggette a valutazione secondo le apposite griglie

approvate in sede dipartimentale.

NUMERO VERIFICHE SOMMATIVE PREVISTE PER OGNI PERIODO

Le verifiche sommative sono state non meno di due a trimestre e pentamestre

INCONTRI CON I GENITORI

Nell’ora di ricevimento il docente non ha mai avuto occasione di incontrare alcun

genitore. Solo durante gli incontri scuola famiglia, predisposti e calendarizzati in sede

collegiale, si è avuto opportunità di accogliere i genitori di alcuni studenti. I colloqui

si sono sempre svolti in un clima di serenità e reciproco rispetto.

Torre annunziata, li…07/05/2014………………..

Il docente

Antonio Langella

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof. Robello Rosalba classe V H a.s. 2013/2014

Materia:

MATEMATICA E FISICA

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti

obiettivi in termini di:

� CONOSCENZE:

Gli allievi di questa classe, hanno evidenziato caratteristiche e potenzialità che

sono state espresse da ognuno di loro secondo modi e tempi differenti, in base ai

diversi livelli in loro possesso. Si presentano in linea di massima dignitosi, pronti a

recepire qualsiasi messaggio culturale Si sono sempre sforzati di migliorare la pro-

pria preparazione di base ciascuno secondo le proprie possibilità. Naturalmente i ri-

sultati conseguiti non sono caratterizzati da una totale omogeneità, in quanto il livel-

lo di preparazione, con il conseguente rendimento raggiunto da i singoli allievi è va-

riato in rapporto all'intensità e all'impegno profuso, alla continuità e costanza nello

studio, al personale livello di apprendimento e di elaborazione critica, e alle poten-

zialità intellettive in loro possesso e per la preparazione di base che non sempre si è

presentata ben solida e pronta ad accogliere nuove conoscenze.

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Profitti attestati su livelli discreti e buoni, sono stati offerti da un gruppo di allievi i

quali, seppur in diverso grado, dotati di buona intelligenza , vivacità intellettuale e in

possesso di un corretto metodo di studio, hanno esibito, nel corso dell'anno, una

completa disponibilità a un impegno continuo e interessato, impegnandosi in uno

studio serio, profondo e ben articolato nelle sue varie componenti.

L’ Analisi Matematica è stata trattata con quel rigore scientifico che è logico pre-

tendere e sono stati ben pochi i teoremi il cui enunciato non è stato seguito da rigo-

rosa dimostrazione. Nello svolgimento del programma si è dato particolare risalto al-

la teoria degli insiemi, facendo anche uso del simbolismo e della terminologia tipica

di tale teoria. Nella teoria dei limiti è stata utilizzato più che altrove il simbolismo in-

siemistica. E’ stato approfondito l’importante concetto di funzione continua, facen-

do una analisi particolareggiata dei punti di discontinuità. La teoria della derivazione

e quella dell’integrazione sono state dedotte rispettivamente dal problema delle

tangenti e da quello delle funzioni primitive, per svilupparle poi da un punto di vista

generale su un piano molto rigoroso. Molto spazio è stato dedicato allo studio di una

funzione e al tracciamento del relativo grafico, compresa una analisi rigorosa ed

esauriente delle concavità, dei flessi, degli asintoti di una curva

� Nello svolgimento del programma di Fisica sono stati sviluppati argomenti di

elettricità, passando poi al magnetismo, argomento che ha ancora qualcosa di

misterioso, dovuto al fascino che esercitano su di noi i magneti, facendo capi-

re che il mistero che circonda il magnetismo è dovuto in parte anche al fatto

che ci sono molti suoi aspetti che ancora non comprendiamo. Ad esempio

perché la terra è magnetizzata? E ancora perché l’orientamento del campo

magnetico terrestre si è invertito nel lontano passato? Di più : succederà di

nuovo? Poi si è affrontato l’elettromagnetismo facendo vedere che un campo

magnetico può indurre una corrente in un filo. Si è fatto notare che M. Fara-

day in Inghilterra e J. Henry negli Stati Uniti realizzarono simultaneamente

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esperimenti simili, senza che l’uno sapesse dell’altro. Si è fatto notare poi che

le loro scoperte hanno rese possibili le correnti alternate che sono usate oggi

nelle case, negli uffici e nelle industrie, cioè la forma di elettricità che usiamo

come sorgente di energia nei circuiti del telefono, della radio e della televisio-

ne per citarne alcuni.

� COMPETENZE

Facendo leva soprattutto sull’annosa esperienza in questo tipo di scuola si è per-

venuti alla conclusione che l’insegnamento della Matematica e della Fisica debba

rappresentare la chiave di volta per fondare su basi razionali tutta la conoscenza

scientifica: dall’acquisizione del metodo di calcolo all’assimilazione del metodo as-

siomatico deduttivo. Tali materie, insomma, dovranno servire agli allievi per chiarire

le idee ed esprimere con proprietà di linguaggio le loro conoscenze, a realizzare ra-

gionamenti logicamente ineccepibili, a trasferirli in maniera altrettanto rigorosa an-

che in altre discipline.

Gli allievi interessati riescono generalmente a:

� Evidenziare abilità, a elaborare e formulare concetti astratti e una certa “ma-

turità” matematica

� Giungere alla comprensione dei fenomeni collegati ai fenomeni fisici in modo

da rintracciare le competenze disciplinari necessarie per valutare e approfon-

dire i concetti relativi alle principali caratteristiche della Matematica e della

Fisica, attraverso l’applicazione delle conoscenze e procedimenti scientifici

� Scoprire il perché dei fenomeni fisici naturali, a partire dagli studi

sull’elettromagnetismo attraverso il ragionamento e il procedimento mate-

matico

� Comprendere e utilizzare i linguaggi, i metodi,le procedure e il procedimento

matematico

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� Comprendere ed individuare legami e correlazioni tra cultura scientifica e al-

tre forme di cultura

� Rendere evidenti i legami dei concetti con l’esperienza

In definitiva si spera che gli allievi, dopo un triennio di studi, abbiano sviluppato i se-

guenti tipi di competenze:

Matematica

Competenze

tecniche

� Correttezza dell’uso dei simboli

� Proprietà di calcolo

� Esattezza dei risultati

Competenze

stilistiche

� Ordine formale

� Consequenzialità nei calcoli

� Proprietà di linguaggio

� Sistematicità nell’esposizione

Competenze

ideative

� Corretta interpretazione del testo

� Esattezza degli algoritmi di risoluzione adottati

F i s i c a

Competenze

tecniche

� Interpretazione dei fenomeni

� Correttezza nell’uso delle formule

Competenze

stilistiche

� Proprietà di linguaggio

� Sistematicità e scioltezza espositiva

Competenze

ideative

� Grado di comprensione di un testo

� Capacità di elaborazione delle informazioni

� CAPACITA’

Gli esercizi proposti hanno avuto tutti un loro significato: Che essi erano o no

nuovi non importa affatto: quando ne ho trovati di adatti li ho proposti (scegliendoli

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dai temi assegnati agli esami di maturità all’estero). La cosa importante però non è

stato il problema o il singolo esercizio, ma il momento in cui è stato proposto e il

perché è stato proposto. Ciò per far acquisire agli allievi e per mettere in evidenza le

capacità di analisi e di sintesi necessarie ad affrontare il tema dell’esame di stato con

tranquillità e sicuri di sé

Per quanto concerne la Fisica occorre subito dire che non si è potuto inculcare negli

alunni le capacità di analisi e sintesi necessarie alla completa applicazione pratica

degli argomenti studiati, in quanto ha fatto negativamente riscontro l’assenza di

adeguate infrastrutture quali i

laboratori, pertanto ci si è dovuti affidare a lezioni non coordinate tra parte teorica e

parte pratica, per cui le lezioni sono rimastre sequestrate nella sola teoria

Comunque dopo un triennio di studi si spera che gli allievi abbiano:

� Sviluppato capacità di costruire concetti e modelli, passando dal concreto

all’astratto e viceversa

� Potenziato il gusto della ricerca e della scoperta che prende avvio dall’analisi

attenta delle ipotesi e dei dati, e dalla capacità di individuare relazioni ed ana-

logie tra situazioni diverse

� Fornire conoscenze teoriche e competenze operative utilizzabili in ambiti di-

versi: fisico, chimico,economico

� Suscitare un interesse sempre più penetrante a cogliere momenti sto-

rico-filosofici del pensiero matematico

� Contenuti disciplinari:

Unità didattiche, moduli, percorsi formativi ed eventuali approfondimen-

ti

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TEORIA DEGLI INSIEMI

Concetto di insieme - Applicazione o funzione tra due insiemi - Funzioni

iniettive, suriettive e biettive.

INTERVALLI ED INTORNI

Intervalli limitati - Intorni di un numero o di un punto - Definizione di va-

lore assoluto - Intervalli illimitati - Intorno di infinito.

DEFINIZIONI RELATIVE ALLE FUNZIONI REALI

Restrizione e prolungamento di una funzione - Funzioni positive e negative

- Zeri di una funzione - Valore assoluto di una ƒ(×) - Funzioni pari e di-

spari - Funzioni periodiche - Funzioni monotone - Funzioni composte -

Funzioni invertibili.

LE FUNZIONI ELEMENTARI NEL CAMPO REALE

La funzione lineare - La funzione polinomio di primo grado -Funzione po-

tenza ad esponente intero non negativo - Funzione potenza ad esponen-

te intero negativo- Funzione esponenziale -Funzione logaritmica - Fun-

zioni circolari e loro inverse locali - Ricerca del dominio di una funzione

- Punti di accumulazione di un insieme- Teorema di Bolzano-Weierstrass

(s.d.) -

LIMITI DI UNA FUNZIONE

Concetto di limite - Limite destro e sinistro - Prime proprietà dei limiti -

Teorema di unicità del limite - Teorema della permanenza del segno(s.d) -

Teorema del limite del prodotto di una costante per una funzione(s.d.)

- Teorema del confronto - Operazioni sui limiti: limite della somma di due

o più funzioni , limite del prodotto di due o più funzioni, limite del rap-

porto di due funzioni(s.d.) - Forme indeterminate: ∞−∞,0⋅∞, 0/0,∞/∞ ∞0

1∞00 .

FUNZIONI CONTINUE

Definizione di funzione continua - Punti di discontinuità - Discontinuità

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eliminabile di terza specie, discontinuità non eliminabile di prima e secon-

da specie.

Le funzioni continue in un intervallo: Teorema degli zeri (s.d.), Teorema

di Bolzano(s.d.), Teorema di Weierstrass (s.d.) - Continuità e limiti delle

funzioni elementari - Limite di un polinomio razionale intero in x quando

x→±∞ - Limite del rapporto di due polinomi razionali interi in x quando

x→±∞

INFINITESIMIM ED INFINITI

Confronto tra infinitesimi (infiniti) - Ordine di un infinitesimo (infinito) -

Parte principale di un infinitesimo - Infinitesimi ed infiniti equivalenti.

LIMITI FONDMENTALI

1lim0

=→x

x

senx (c.dim.),tutti gli altri s.d.

e relative applicazioni.

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DERIVATE

Definizione di derivata e sua interpretazione geometrica –Tabella delle

derivate –Regole di derivazione (s.d.) - Equazione della retta tangente -

Punti angolosi – Derivate di una funzione composta(s.d.)derivate delle

funzioni inverse(s.d.)- Pendenza del grafico di una ƒ(x) in un punto - Cu-

spidi - Punti di flesso - Teorema: ƒ(x) derivabile in x0 ⇒ ƒ(x) continua in x0

(dim) - Derivate successive - Differenziale di una funzione -

FUNZIONI CRESCENTI E DECRESCENTI IN UN PUNTO

Condizione necessaria per la crescenza e la decrescenza (s.d) - Condizione

sufficiente per la stretta crescenza e la stretta decrescenza.(s.d)

MASSIMI E MINIMI RELATIVI ED ASSOLUTI

Definizione di punto di massimo e minimo relativo ed assoluto -

Condizione necessaria affinchè x sia un punto di massimo o minimo

(Teorema di Fermat) (dim) - Condizione sufficienti per i punti estremanti

(s.d) - Condizione sufficiente per i punti di crescenza e decrescenza (s.d) -

Punti di crescenza, di massimo, di minimo relativo e assoluto (Condi-

zione sufficiente) (s.d.) - Osservazioni sui massimi e minimi relativi - Osser-

vazioni utili per lo studio dei massimi e minimi assoluti - Teorema di Rol-

le - Interpretazione geometrica del Teorema di Rolle - Teorema del

valor medio o di Cavalieri--Lagrange - Interpretazione geometrica del

teorema del valor medio - Teorema di Cauchy o degli incrementi finiti- In-

terpretazione geometrica del teorema di Cauchy - Conseguenze del Teo-

rema di Cauchy: i teoremi di DE L’ Hospital (s.d.) - Regola di DE

L’Hospital - Asintoti dei diagrammi - Concavità , convessità , flessi dei

diagrammi - Studio del grafico di una funzione.

INTEGRALI

Definizione di integrale indefinito e sua interpretazione geometrica -

Integrali immediati - Proprietà degli integrali indefiniti - Metodi di in-

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tegrazione: per decomposizione in somma, per sostituzione e per parti -

Integrali risolubili mediante decomposizione in fratti semplici - Insiemi

misurabili - Integrale definito e sua interpretazione geometrica - Teo-

rema della media (dim) – Proprietà degli integrali definiti - Funzione in-

tegrale - Teorema fondamentale del calcolo integrale o di Torricelli-

Barlow (s.d.) - Regola fondamentale del calcolo integrale (s.d.). Calcolo di

aree di domini piani - Volume dei solidi di rotazione.

Griglia per la correzione e valutazione delle prove scritte di matematica

Indicatori Livelli Punti

CONOSCENZA

di regole e principi

• limitata

• lacunosa

• superficiale

• essenziale

• completa

• completa e approfondita

• ampliata

0,5 0,75 1 1,25 1,5 1,75 2

COMPETENZE Applicazione di regole e principi, organizzazione di procedure risolutive, precisione ed esattezza nel calcolo.

• limitate

• disorganizzate

• incerte

• adeguate

• complete

• complete ed efficaci

• rigorose

1,5 2 2,5 3 3,5 4 5

CAPACITÁ Individuazione di risoluzioni appropriate, originali e/o matematicamente più valide

• molto limitate

• limitate

• parziali

• adeguate

• puntuali

• autonome

• critiche

1 1,25 1,5 1,75 2 2,25 3

Osservazione: tutte le prove di verifica saranno valutate tenendo conto dei tre indicatori della

griglia (conoscenze, competenze e capacità) anche se non sempre espressi in modo esplicito. La

verifica consegnata in bianco viene valutata 2 (due).

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61

Unità didattiche, moduli, percorsi formativi ed eventuali

approfondimenti

INTERAZIONI ELETTRICHE

Elettrizzazione – Interpretazione del fenomeno di elettrizzazione – Elet-

trizzazione per contatto e per induzione – Legge di Coulomb – Costante

dielettrica – Conservazione e quantizzazione della carica elettrica

IL CAMPO ELETTRICO

Il campo elettrico – Campo elettrico dovuto a più cariche – Le linee di for-

za – densità di carica

IL POTENZIALE ELETTRICO

Energia potenziale e potenziale elettrico – Superfici equipotenziali –

Approfondimenti sul potenziale elettrico – Potenziale elettrico dovuto

a più cariche- Potenziale di un conduttore sferico carico - Il flusso del

campo elettrico- Il teorema di Gauss – Applicazioni del teorema di Gauss –

La distribuzione delle cariche elettriche in un conduttore in equilibrio

elettrostatico - Il vento elettrico - Il potere delle punte

CAPACITA’ ELETTRICA - CONDUTTORI

Capacità di un conduttore - Condensatori - Capacità di un condensatore -

Collegamenti di condensatori – Campo elettrico all’interno di un conden-

satore piano – Dipolo elettrico - La polarizzazione del dielettrico – Carica

di un condensatore.

LA CORRENTE ELETTRICA NEI SOLIDI

La corrente elettrica – La funzione del generatore elettrico – Circuito elet-

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62

trico -Intensità della corrente elettrica - 1ª Legge di Ohm - 2ª Legge di

Ohm – Variazione della resistività con la temperatura – Superconduttori –

Resistenze in serie – resistenze in parallelo – Ripartizione della corrente in

carichi in parallelo –L’energia elettrica – Potenza elettrica – Effetto Joule.

ETTROMAGNETISMO

I magneti - Esperienza della calamita spezzata – Il campo magnetico – Li-

nee di forza e spettro magnetico – Campo magnetico terrestre – Esperien-

za di Oërsted – Campi magnetici generati da correnti – Il vettore induzione

magnetica – Legge di Biot-Savart – L’interazione tra due correnti – Il vetto-

re B in un solenoide .

� Metodi:

Nell’attività quotidiana affrontando un nuovo argomento si è sempre ritenuto

opportuno partire quanto più possibile da un contesto problematico, traendo spun-

to non solo da problemi attinenti questioni pratiche, ma anche da aspetti teorici che

abbiano un intrinseco interesse ed una portata formativa notevole in tal modo si

agevola la necessaria motivazione e si stimola la disponibilità all’attenzione e allo

studio di nuove tematiche. Dalla discussione in classe, dalle procedure di risoluzione

e di dimostrazione, stimolati ad intervenire adeguatamente nel dialogo scolastico gli

allievi sono stati guidati alla ricerca di strategie risolutive opportune ed efficaci.

Si è sempre privilegiato l’aspetto intuitivo e, nei casi in cui è stato possibile, la crea-

tività per impedire il rischio che il lavoro si appiatti in una sterile “sommatoria” di

regole da acquisire. Li argomenti sono stati sviluppati con la maggiore precisione

possibile e con chiarezza dando ampio spazio alle esercitazioni scritte in classe e a

casa. La materia è stata trattata con una certa originalità e qua e là con vedute per-

sonali per una migliore articolazione degli argomenti e quindi per una maggiore evi-

denza delle connessioni tra essi, per evitare che alcuni procedimenti risolutivi fini-

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63

scano per il loro uso continuato coll’acquisire carattere di meccanicità con la conse-

guenza di impigrire l’intelletto dell’alunno. Gli esercizi che sono stati proposti aveva-

no tutti un loro significato. Che essi erano o no nuovi non importa affatto: quando

ne ho trovati di adatti li ho presi altrimenti si è cercato di organizzarli. Qui non era il

problema o il singolo esercizio che contava, ma , direi, il momento in cui è stato

proposto: esso dice per quale particolare motivo quell’esercizio è stato proposto, di

quale specifica circostanza voleva dare l’esempio e che difficoltà voleva insegnare a

superare.

Nelle spiegazioni si è seguita la seguente linea:

� Le funzioni sono state presentate in tutte le loro forme: implicite, esplici-

te,razionali, irrazionali, trigonometriche, logaritmiche, esponenziali e in valore

assoluto

� Si è fato rilevare che la definizione di limite non permette di determinarne il

valore, ma solo di verificarne l’esattezza per cui è necessario introdurre delle

regole per il suo calcolo

� Si è fornito un approccio storico al concetto di derivata, che con il problema

delle tangenti ad una curva piana e il concetto di velocità istantanea, è stato

l’origine dello sviluppo dell’analisi infinitesimale

� Gli integrali sono stati presentati prendendo spunto dalla necessità della ri-

cerca della primitiva di una funzione e dalla necessità di risolvere il problema

delle aree e dei volumi.

Si allega la tabella di valutazione scelta a livello di dipartimento. Si allega alla presen-

te:

Nell’insegnamento della Fisica si è cercato di distribuire la materia in modo da far

degno posto a cenni di storia della fisica, soffermandosi anche su invenzioni di larga

portata sociale. Ciò non è stato fatto alla fine del corso come a conclusione del pro-

gramma ma, tali notizie sono state inserite opportunamente durante la trattazione

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64

concettuale. Si è seguito tale metodo perché ritengo che l’insegnamento della Fisica

deve seguire da vicino i progressi della Scienza. Durante la trattazione non ci si è li-

mitati ad un’arida elencazioni di fatti e leggi, ma si è cercato, attraverso una esposi-

zione coerente nelle concatenazioni e nelle sintesi dei procedimenti sperimentali e

della loro logica interpretazione di portare gli allievi alla scoperta delle leggi della Fi-

sica per suscitare in essi interesse e partecipazione, e per stimolare lo spirito di os-

servazione e passione per la ricerca scientifica.

Visto che il momento centrale dell’insegnamento della Fisica nel s liceo, considerato

che è sprovvisto di un laboratorio sperimentale, resta la lezione frontale, pur nella

consapevolezza che un siffatto insegnamento non è quello più auspicabile, per ren-

dere più interessanti le lezioni si sono seguiti i seguenti criteri:

� Organizzare il lavoro in forma dialogica e problematica, anche con

l’introduzione di cenni di storia della fisica per galvanizzare l’interesse degli al-

lievi

� Sollecitare l’intervento della classe nella ricerca delle soluzioni, attraverso os-

servazioni scaturite dai singoli allievi.

� Mezzi:

Libri di testo fotocopie di appunti distribuite per approfondimenti

� Spazi:

Aula scolastica.

� Criteri e strumenti di valutazione adottati:

Alla verifica e all valutazione del processo di apprendimento si è dedicata partico-

lare attenzione, in quanto questi sono i momenti fondamentali di tutto il proprio la-

voro, e attraverso questi momentini può verificare l’efficacia dei metodi e la qualità

dei risultati ottenuti. Pertanto sono state attivate frequentemente verifiche scritte e

orali, test calibrati in modo da poter appurare il livello di conoscenza, comprensione,

assimilazione raggiunti. Non si sono comunque evitate le prove tradizionali costitui-

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te dai compiti in classe in cui è stato proposto lo svolgimento di un problema del ti-

po di quelli assegnati agli esami di Stato.

Per la valutazione di tutte queste verifiche si è tenuto presente:

� Delle capacità di utilizzo delle tecniche e delle procedure di calcolo studiate

� Delle capacità di analisi e sintesi

� Della chiarezza e continuità di pensiero nell’esposizione degli argomenti e

nell’operare collegamenti

� Delle capacità di cogliere i rapporti causa-effetto

� Della capacità di utilizzo del vocabolario specifico

� Della conoscenza degli argomenti svolti

� Del senso critico

� Dell’impostazione personale ed originale

� Dell’esposizione e padronanza non puramente scolastica dell’argomento

� Della spiccata competenza tecnica espositiva

� Dell’interesse, impegno e partecipazione attiva all’attività didattica

� Della frequenza alle lezioni

� Compiti in classe

Torre Annunziata, 07-05 -2014

Il docente

(Prof.ssa Robello Rosalba)

---------------------------------------

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66

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof. Rosa Maria Napolitano

Materia: Scienze naturali Classe: V H a.s. 2013/14

La classe V H è formata da venti studenti, 9 maschi e 11 femmine. E’ un gruppo clas-

se caratterizzato da un modesto grado di coesione interna e da dinamiche relaziona-

li che nel corso dell’anno scolastico ha conosciuto, con diverse difficoltà, un lento

processo di maturazione, sia sul piano dei valori della convivenza che sul piano degli

obiettivi didattici. La maggior parte degli studenti inizialmente ha seguito

l’insegnamento in modo passivo e con interesse ed impegno non sempre accettabili,

faticando ad acquisire una corretta metodologia di studio, solo un piccolo gruppo si

è mostrato, da subito, ben disposto al dialogo educativo. Nella seconda parte

dell’anno scolastico si è visto un miglioramento riguardo impegno e partecipazione

con un progresso nel profitto che, allo stato attuale, risulta molto buono per un esi-

guo numero di studenti, discreto per la maggior parte e appena sufficiente per gli

altri.

Metodi, mezzi e strumenti

Il processo educativo e didattico è iniziato con la ricerca di strategie operative fon-

date sul dialogo, al fine di costruire un rapporto empatico con gli alunni, impostando

una nuova relazione didattica. Partendo dall’osservazione e dalle esperienze pre-

gresse si è ricorso a lezioni con supporti multimediali ( video, schemi, etc.) oltre che

a lezioni frontali. Il libro di testo è stato integrato e arricchito da altri testi e pubbli-

cazioni, nonché da strumenti didattici alternativi. Sono state consultate carte geo-

grafiche, svolta attività di analisi macroscopica di campioni di roccia e lavori di ricer-

ca individuali. Le discussioni sono servite ad approfondire i contenuti e acquisire la

terminologia specifica. Per quanto possibile si è privilegiata l’interattività e

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67

l’interpretazione problematica dei contenuti, evitando per quanto possibile, il no-

zionismo. In vista dell’ Esame di Stato si è tenuto conto di correlazioni fornendo

eventuali spunti per percorsi interdisciplinari.

Verifiche e Valutazione

La verifica sommativa è scaturita da interrogazioni riepilogative, da questionari

aperti e schede scritte di approfondimento. La verifica formativa è stata effettuata

mediante interrogazioni brevi, semplici domande e da discussioni guidate riguardan-

ti, di solito, gli argomenti trattati durante le lezioni immediatamente precedenti.

Nella valutazione si è tenuto conto dell'acquisizione dei concetti, della loro com-

prensione, dell’organicità e coerenza dell'esposizione, del grado di approfondimento

e della presenza di osservazioni personali, dell'uso corretto dello strumento lingui-

stico.

CONTENUTI DISCIPLINARI

Testo: LA TERRA NELLO SPAZIO E NEL TEMPO 2ED. - LUPIA PALMIERI

ELVIDIO PARROTTO MAURIZIO - ZANICHELLI

La posizione delle stelle

Le costellazioni e la Sfera celeste

Le distanze astronomiche

Le caratteristiche delle stelle

Magnitudine apparente ed assoluta

Colori, temperature e spettri stellari

L’evoluzione dei corpi celesti

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68

La fornace nucleare del sole e delle altre stelle

Il diagramma H-R

Le galassie e la struttura dell’Universo

La nostra galassia

Galassie e famiglie di galassie

Origine ed evoluzione dell’universo: ipotesi a confronto

L’Universo stazionario

Il Big Bang e l’Universo inflazionario

Il sistema solare

Il Sole: interno, superficie, attività

I pianeti del sistema solare

Il moto dei pianeti intorno al Sole

Le leggi di Keplero

I pianeti di tipo terrestre

I pianeti di tipo gioviano

I corpi minori: Asteroidi, Meteoriti, Comete

Il pianeta Terra

La forma della terra

Le dimensioni della terra

Le coordinate geografiche

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69

I movimenti della Terra

I fusi orari

La Luna

Forma e dimensioni della luna

I moti della Luna e le loro conseguenze

Le fasi lunari e le eclissi

Il paesaggio lunare

La composizione superficiale e l’interno della Luna

Origine ed evoluzione della Luna

La crosta terrestre: minerali e rocce

I costituenti della crosta terrestre

La composizione chimica dei minerali

Classificazione dei minerali (silicati, non silicati)

Rocce magmatiche o ignee

Rocce sedimentarie

Rocce metamorfiche

Il ciclo Litogenetico

La Stratigrafia e la Tettonica nello studio delle Scienze della Terra

I fenomeni vulcanici

L’attività vulcanica

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I magmi

La forma degli edifici vulcanici

I diversi tipi di eruzione

Vulcanismo effusivo ed esplosivo

La distribuzione geografica dei vulcani

I fenomeni sismici

Lo studio dei terremoti

Differenti tipi di onde sismiche

Come si registrano le onde sismiche, sismografi e sismogrammi

La scala di intensità dei terremoti

La magnitudo di un terremoto

Gli tzunami

Distribuzione geografica dei terremoti

Rischio sismico e prevenzione

La Tettonica delle placche

La struttura interna della Terra

La crosta: la struttura, l’isostasia

Il mantello

Il nucleo

Il campo magnetico terrestre

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71

L’espansione dei fondali oceanici

La deriva dei continenti

Le placche litosferiche ed i margini

La verifica del modello

Il docente

(Prof.ssa Rosa Maria Napolitano)

_______________________________

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RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof.ssa Antonio Amitrano

Materia: DISEGNO E STORIA DELL’ARTE Classe: V H a.s. 2013/14

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiet-

tivi in termini di:

CONOSCENZE

Alla fine dell'anno scolastico la conoscenza della disciplina da parte degli allie-

vi appare sufficiente. Pochi sono nella classe gli allievi dotati di buone capacità intel-

lettive e in possesso di uno stile sicuro e personale o di attitudini spiccate nella vi-

sione sintetica e globale; gli altri giovani hanno maturato nel triennio una prepara-

zione complessivamente discreta. Una preparazione solo sufficiente è evidenziata da

uno sparuto gruppo di allievi

Gli alunni hanno acquisito una discreta maturità e capacità comunicativa, e

hanno arricchito il loro linguaggio di termini assimilati durante l'iter scolastico. La lo-

ro esposizione, è ordinata e il discorso fluido. Riescono pure a trasmettere nelle va-

rie discipline quei concetti basilari assimilati dallo studio della Storia dell’Arte. Gli

elaborati scritti rivelano sufficiente maturità di pensiero, senso critico e competenza

essenziale per affrontare varie problematiche,

Gli alunni studiando la Storia dell’Arte e l'iter svolto attraverso i secoli del

pensiero dell'uomo non si sono mai distaccati dalla realtà; essi hanno creato con-

fronti col mondo a loro contemporaneo e le loro conoscenze acquisite si sono rivela-

te necessarie per poter orientare e muovere in una realtà sociale tecnologicamente

avanzata che non esclude mai l'apporto di qualità che appunto una cultura umani-

stica può arricchire e affinare. Pertanto la conoscenza del passato è stata vista ne-

cessaria e indispensabile.

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COMPETENZE

Gli allievi in complesso sono in grado di:

� Analizzare e comprendere le varie correnti artistiche mediante una lettura di-

retta delle opere d’arte

� Riferire i contenuti appresi adoperando un lessico specifico e appropriato re-

lativo allo studio della storia dell’arte nelle sue principale forme espressive:

architettura, scultura e pittura

� Individuare i caratteri specifici delle singole opere d’arte e di operare il con-

fronto tra diverse opere dello stesso autore o tra opere di autori diversi

� Operare una lettura interpretativa autonoma e personale delle opere d’arte,

evidenziando un atteggiamento critico, consapevole e motivato

� Riprodurre graficamente particolari decorativi e/o soggetti architettonici e

scultorei, applicando le tecniche del disegno più idonee alle esigenze espressi-

ve.

In definitiva gli allievi hanno sviluppato i seguenti tipi di competenze:

Competenze

tecniche

� Correttezza nell’uso degli strumenti

� Padronanza delle tecniche specifiche

Competenze

stilistiche

� Discussione dell’elaborato

� Ordine formale

� Proprietà di linguaggio

� Sistematicità nell’esposizione

Competenze

ideative

� Corretta interpretazione del testo

� Riflessione critica

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CAPACITA’

La classe, nel suo complesso, è in grado di collocare le opere studiate nel giu-

sto contesto storico, sociale e culturale, elaborando, attraverso la libera espressione,

riflessioni critiche e personali adeguate.

Complessivamente gli allievi hanno:

� Acquisito autonome capacità di orientamento nel panorama artistico e cultu-

rale, operando confronti disciplinari ed interdisciplinari

� Sviluppato la conoscenza critica di opere, fenomeni, situazioni e linguaggi arti-

stici, operando la lettura colta e sensibile dell’opera d’arte

� Potenziato le capacità di riflessione critica e di astrazione, mediante il con-

fronto ed il dialogo collettivo

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE

STORIA DELL’ARTE

Unità didattiche, moduli, percorsi formativi ed eventuali approfondimen-

ti

Ore

MODULO1: NEOCLASSICISMO

Caratteristiche fondamentali delle principali architetture neoclassiche:

� Milano: Teatro La Scala

� Napoli: Teatro San Carlo - Chiesa di S. Francesco di Paola

� Berlino: Porta di Brandeburgo

Il Bello Ideale secondo Antonio Canova; naturalismo ed idealizzazione:

� Dedalo e Icaro

4

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75

� Monumento funebre di Maria Cristina d’Austria

� Paolina Borghese

� Amore e psiche

L’ideale etico in David:

� Il Giuramento degli Orazi

� La morte di Marat

� L’incoronazione di Napoleone

Goya: il suo modo personale di intendere l’età neoclassica:

� La famiglia di Carlo IV

� Le fucilazioni del 3 Maggio

� La Maya Desnuda

MODULO2: ROMANTICISMO

Caratteri generali. Il Genio e il Sublime

� La pittura in Germania:

Caspar David Friedrich: Il naufragio della Spe-

ranza –

Viandante sul mare di

nebbia.

� La pittura in Inghilterra:

John Constable: Nuvole

Joseph Turner: Pioggia, vapore e velocità.

� La pittura in Francia:

3

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76

Théodore Gericault: La zattera della Medusa –

Una pazza.

Eugene Delacroix: La libertà che guida il popo-

lo.

� La pittura in Italia:

Francesco Hayez: I Vespri Siciliani – Il bacio.

MODULO3: REALISMO

Caratteri generali.

Gustave Courbet:

Le bagnanti – Il seppellimento a Ornans – Lo spaccapietre.

Honoré Daumier:

Scompartimento di terza classe

Jean-Francois Millet:

L’Angelus

2

MODULO4: IMPRESSIONISMO

Caratteri generali. La rivoluzione impressionista.

Edouard Manet:

La colazione sull’erba – Olimpia – Il bar alle Folies-Bergère.

Claude Monet:

La Grenouillère – Impressione – La Cattedrale di Rouen – Lo

stagno

4

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77

delle ninfee.

Pierre-Auguste Renoir:

Le Grenouillère – Bal au Moulin de la Galette - Bagnante

Edgar Degas:

Fantini davanti alle tribune – La prova – La classe di danza del

signor

Pierrot – L’Assenzio

Il costruttivismo di Paul Cézanne:

I giocatori di carte – La montagna Saint-Victoire – Bagnanti.

MODULO5: POST-IMPRESSIONISMO

Il puntillismo di Georges Seraut:

Una domenica pomeriggio all’isola della Grande

Jatte

Paul Gauguin:

Il Cristo giallo – Donne tahitiane - …E l’oro dei loro

corpi - Da dove veniamo?Cosa siamo?Dove andia-

mo?

Vincent Van Gogh:

I mangiatori di patate – La camera da letto – Notte

stellata – La chiesa di Auvers – Campo di grano con

volo di corvi.

4

MODULO 6: ART NOUVEAU

Internazionalismo dell’ART NOUVEAU: le diverse denominazioni della cor-

2

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rente nelle varie nazioni europee.

Antoni Gaudì:

Parc Guell – Sagrada Familia

GustaveKlimt:

Il Bacio.

MODULO 7: I FAUVES

Origine del termine e significato della loro pittura

Henry Matisse:

La danza – Lusso, calma e voluttà

1

MODULO 8: IL CUBISMO

Origine del termine e significato storico della pittura cubista

La rivoluzione artistica di Pablo Picasso:

- Periodo Blu: La vita

- Periodo Rosa: I giocolieri

- Protocubismo: Le demoiselles d’Avignon

- Ritratto di Ambrosie Vollard

- Natura morta con sedia impagliata

Guernica

3

MODULO 9: L’ESPRESSIONISMO

Significato del termine e sua contrapposizione all’impressionismo

1

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Edvard Munch: Il grido – Pubertà.

MODULO 10: ALTRE CORRENTI DEL NOVECENTO

� FUTURISMO: L’ideologia futurista come appare nei vari manifesti

della corrente - La poetica futurista

Umberto Boccioni: La città che sale – Stati d’animo:Gli addii – For-

me uniche della

continuità nello spazio

Giacomo Balla: Le mani del violinista.

� LA PITTURA METAFISICA: Significato del termine “metafisica” e si-

gnificato che gli attribuisce De Chirico.

Giorgio De Chirico: Le Muse inquietanti – Cavalli in riva al mare.

4

MODULO 11: DADAISMO E SURREALISMO

� DADA: Possibili origini della parola

Il DADAISMO in America

Marcel Duchamp: L.H.O.O.Q. La Gioconda con i baffi – Ruota di bici-

cletta – Fontana.

� SURREALISMO

I suoi presunti rapporti con la psicoanalisi

Salvador Dalì: Giraffa in fiamme – Venere di Milo

2

Ore effettivamente svolte nell’intero anno scolastico 32

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METODOLOGIA

Il momento centrale dell’insegnamento di Disegno e Storia dell’arte, per ren-

dere più interessante e dinamica la lezione, si sono seguiti i seguenti criteri:

� la lezione è stata condotta il più possibile in forma dialogica e problematica con

la partecipazione attiva degli studenti.

� Si è sollecitato l’intervento della classe sia nella ricerca delle soluzioni, attraverso

osservazioni scaturite dalle intuizioni o dalle deduzioni dei singoli alunni, sia nella

successiva analisi e correzione dei contributi emersi.

� I contenuti dei temi programmatici sono stati trattati in modo trasversale per

evidenziare analogie e connessioni tra argomenti appartenenti a tematiche di-

verse

MEZZI

Libri di testo e spiegazioni che davano la possibilità di prendere facilmente

appunti, testi specifici, monografie, supporti multimediali di mostre di artisti del no-

vecento.

CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE ADOTTATI

Alla verifica e alla valutazione del processo di apprendimento si è dedicata

particolare attenzione, in quanto questi sono i momenti fondamentali di tutto il

proprio lavoro, e attraverso questi momenti si può verificare l’efficacia dei metodi e

la qualità dei risultati ottenuti.

Pertanto sono state attivate frequentemente verifiche orali, individuali e di gruppo.

Per la valutazione finale si è tenuto conto dei seguenti criteri:

� Interesse, impegno e partecipazione attiva all’attività didattica;

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� Frequenza alle lezioni;

� Comportamento corretto e responsabile nei confronti degli altri

Torre Annunziata: 07/05/14

Il docente

( Prof. Antonio Amitrano)

______________________

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82

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof. Assunta Gallo

Materia: Educazione Fisica Classe: V H a.s. 2013/14

In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obietti-

vi in termini di:

CONOSCENZE

- Conoscenza e pratica delle attività sportive.

- Informazioni fondamentali sulla salute e sulla prevenzione degli infortuni.

COMPETENZE

- Padronanza del proprio corpo, ottenuta attraverso la ricerca di nuovi equilibri e

rielaborazione degli schemi motori precedentemente acquisiti.

- Consolidamento del carattere, sviluppo della socialità e del senso civico attraverso

la pratica delle attività sportive.

CAPACITA’

- Velocità e forma (tonicità muscolare generale).

- Mobilità articolare, scapolo-omerale, coxo-femorale, rachidea complessiva.

- Equilibrio, Destrezza. Abilità.

- Miglioramento delle qualità fisiche di base (respirazione e circolazione).

CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE (con riferimento ad una

eventuale durata o calendarizzazione quadrimestrale, trimestrale, bimestrale mensi-

le o altro) esposti per:

Educazione Fisica

Unità didattiche, moduli, percorsi formativi ed eventuali approfondimenti Ore

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M1 - Miglioramento delle qualità fisiche.

1) Miglioramento della resistenza, velocità, tonicità muscolare; mobilità

articolare. Corsa in varie forme e direzione:. Salti e saltelli in varie

forme e direzione. Esercizi in decubito supino e prono per il rafforza-

mento dei muscoli dorsali e addominali. Esercitazioni in coppia o sin-

golarmente.

2) Miglioramento delle funzioni cardio-respiratorie. Esercizi in stazione

eretta, da fermi e in movimento. Circonduzioni delle braccia abbinate

ad esercizi. Esercizi in decubito supino e prono.

h. 5

h. 5

M2 – Affinamento delle funzioni neuro-muscolari.

1) Presa di coscienza ed elaborazione delle informazioni spaziali, tempo-

rali e corporee. Esercizi in decubito supino, esercizi seduti con gambe

unite e tese, esercizi in decubito e prono, esercizi in ginocchio. Esercizi

eseguiti ad occhi chiusi.

2) Controllo del movimento (Lanci e ricezioni con il pallone da fermo e in

movimento; evoluzione di marcia e corse.

3) Affinamento delle funzioni di equilibrio e coordinamento del proprio

corpo in movimento. Esercizi in stazione eretta, da fermi o in movi-

mento, sui talloni, sugli avampiedi, su una base ridotta. Esercizi in gi-

nocchio.

h. 4

h. 2

h. 2

M3 – Acquisizione delle capacità operative e sportive.

1) Avviamento alla pratica sportiva e orientamento delle attitudini per-

sonali.

Pallavolo, pallacanestro (ripetizione della tecnica di gioco fondamen-

tale specifica).

2) Pratica di sport individuale.

Atletica: Corsa veloce, ad ostacolo, staffetta 4X100, salto in lungo, sal-

to in alto, lanci. Esercizi di preatletica e fondamentali.

h. 5

h. 10

h. 2

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3) Pratica di sport di squadra.

Pallavolo: palleggi, bagher, schiacciata, muro, battute.

Pallacanestro: presa, ricezione, passaggio, palleggio, tiro.

Abitudine alla pratica motoria e sportiva; assunzioni di ruoli di respon-

sabilità.

4) (Giuria, Arbitraggio, Assistenza).

h. 5

Gli argomenti teorici trattati sono stati :

Corpo umano, alimentazione, diete dello sportivo, pronto soccorso, infor-

tuni, distorsioni, fratture, lussazioni, ferite, emorragie, ustioni, svenimento,

trauma cranico.

Educazione stradale

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico h. 40

2) Metodi: (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di

recupero, sostegno e integrazione, ecc.)

Gruppi di lavoro.

3) Mezzi: (Strumenti, materiali didattici, testo adottato, attrezzature,tecnologie

audiovisive e/o multimediali, ecc. )

Attrezzatura disponibile in palestra.

4) Spazi: (Laboratori,biblioteca, stage, viaggi e visite guidate, mostre, …)

Palestra.

5) Criteri e strumenti di valutazione adottati: (Prove scritte, verifiche orali, prove

strutturate, prove grafiche, prove pratiche, ….)

La valutazione è stata fatta attraverso l’osservazione continua dei ragazzi du-

rante tutta l’attività, in modo da constatare i progressi compiuti al termine di

ogni ciclo di lavoro e l’impegno profuso durante le ore di lezione.

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6) A disposizione della commissione sono depositati in segreteria esempi delle

prove e delle verifiche effettuate secondo le seguenti tipologie:

Trattazione sintetica di argomenti

Torre Annunziata 07 /05/14

Il docente

( Prof. Assunta Gallo )

_______________________

RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE

Prof.ssa Fiordoro Pasqualina

Materia: RELIGIONE Classe: V H a.s. 2013/14

La classe è composta da 20 alunni i quali, differenti per capacità, interessi individuali,

preparazione complessiva e competenze metodologiche, dopo un primo momento

di difficoltà, in cui è stato necessario più volte riprenderli e stimolarli affinché si abi-

tuassero ad acquisire nuove conoscenze e competenze, si sono dimostrati ben di-

sposti verso la disciplina. Hanno seguito con interesse le lezioni e, continuamente

sollecitati, hanno preso parte al processo educativo, facendo registrare migliora-

menti con conseguenti risultati positivi.

Durante il corso dell’anno gli alunni hanno dimostrato impegno, interesse e parteci-

pazione in genere discreti. In qualche caso hanno reso più attiva la partecipazione

con la rielaborazione personale dei contenuti riguardo alle argomentazioni trattate.

X

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In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obietti-

vi in termini di:

CONOSCENZE

La classe ha acquisito le conoscenze fondamentali dell’etica cristiana e dell’agire

umano, alla luce dell’insegnamento di Cristo e della Chiesa.

Attraverso questi fondamenti, la classe, conosce il significato dell’amore per una

promozione dell’uomo nella giustizia e nella verità; conosce il primato dei diritti

fondamentali della persona come fatto inalienabile.

COMPETENZE

Le competenze acquisite dalla classe in relazione alla programmazione curriculare

sono: l’uso del linguaggio specifico inteso come competenza lessicale,corretto uso

dei termini e decodificazione dei simboli. La classe ha acquisito un atteggiamento

critico e consapevole di fronte agli orientamenti valoriali mostrando, attraverso il

dialogo ed il confronto,di possedere le competenze per una riflessione critica e per-

sonale.

CAPACITA’

La classe ha sviluppato le capacità di riferimento corretto alle fonti bibliche ed ai

documenti; è capace di collegare fatti ed informazioni; è capace di assumere un at-

teggiamento critico e consapevole di fronte alle varie esperienze. La classe è capace

di elaborare, attraverso la libera espressione, un giudizio critico e personale.

1) Contenuti disciplinari e tempi di realizzazione (con riferimento ad una even-

tuale durata o calendarizzazione quadrimestrale, trimestrale, bimestrale mensile o

altro) esposti per: trimestre

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RELIGIONE

Unità didattiche e/o moduli e/o percorsi formativi

ed eventuali approfondimenti Periodo/ore

Il concetto di morale; etica cristiana ed etica laica; criteri per il giudizio etico; i fon-

damenti dell’etica cattolica; la coscienza; la legge; il relativismo o l’esistenza di valori

assoluti; il Vangelo come fondamento dell’agire cristiano; il rapporto tra la Chiesa e

la società sui temi etici. Set-ott-nov-

11 ore

Persona e relazione; il Decalogo: “non uccidere” (la guerra e la sacralità della vita

umana); “non rubare” (il problema della povertà e delle disuguaglianze sociali); la

legge dell’amore come affermazione dei diritti dell’uomo.

Dic-gen-feb-

9 ore

La pace, la giustizia, la bioetica, la politica. Libertà e condizionamenti:essere liberi

nell’attuale contesto sociale; la libertà e l’educazione; la libertà religiosa; essere libe-

ri di aderire ad una religione; la scelta di fede come opzione libera; libertà e respon-

sabilità; la dottrina sociale della Chiesa.

Mar-apr-mag.

10 ore

Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico 30 ore

2) Metodi: (Lezione frontale, gruppi di lavoro, processi individualizzati, attività di

recupero, sostegno e integrazione, ecc.)

Si è dato spazio alla discussione guidata, volendo stimolare l’interesse e la parteci-

pazione partendo dal vissuto degli studenti. Si è cercato, anche attraverso la visione

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di film, di approfondire l’analisi di temi che riguardavano l’agire etico, per facilitare

la riflessione sui valori che rendono autenticamente umana la vita. In qualche caso ci

si è confrontati con letture di approfondimento come stimolo o avvio alla discussio-

ne.

3) Mezzi: (Strumenti, materiali didattici, testo adottato, attrezzature, tecnologie

audiovisive e/o multimediali, ecc. )

Libro di testo, strumenti audiovisivi e multimediali.

Il testo in adozione, Luigi Solinas, Tutti i colori della vita, SEI Editrice, è servito da

struttura di base del percorso formativo, anche se non è stato usato direttamente in

classe; inoltre, si è fatto ricorso a fotocopie di schede didattiche e di interventi di

approfondimento su problemi morali e di attualità; utile anche il ricorso a film.

4) Spazi: (Laboratori,biblioteca, stage, viaggi e visite guidate, mostre, …)

Aula, sala video.

5) Criteri e strumenti di valutazione adottati: (Prove scritte, verifiche orali, prove

strutturate, prove grafiche, prove pratiche, ….)

Le lezioni si sono svolte attraverso le proposte di alcune problematiche, l’analisi e la

discussione di diversi documenti. Ciò ha richiesto, dunque, la collaborazione attiva di

ciascun allievo e, poiché le finalità dell’insegnamento della Religione Cattolica nella

scuola sono di natura esclusivamente culturale e non catechistico, per la valutazione

si è tenuto conto dei seguenti elementi: partecipazione ed interesse mostrato, im-

pegno assunto nel lavoro proposto, capacità di confrontarsi con i valori religiosi. Le

verifiche sono state attuate attraverso i colloqui o la libera espressione accertando,

così, le conoscenze essenziali dei contenuti della Religione Cattolica, la capacità di ri-

ferimento alle fonti bibliche e la capacità di rielaborazione e di critica personale.

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6) A disposizione della commissione sono depositati in segreteria esempi delle

prove e delle verifiche effettuate secondo le seguenti tipologie:

Trattazione sintetica di argomenti

Quesiti a risposta singola

Quesiti a risposta multipla

Problemi a soluzione rapida

Torre Annunziata 07 /05/14 Firma del docente

(Prof.ssa Fiordoro Pasqualina )

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