Il confine evanescente Cultura e Società negli anni Sessanta Eleonora Sorbi V°A 2010-2011.

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Il confine evanescenteCultura e Società negli anni Sessanta

Eleonora Sorbi V°A 2010-2011

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Michelangelo Pistoletto

“I Quadri Specchianti”

Il confine evanescente

Cultura e Società negli anni Sessanta

Henri Matisse

“Pittore e Modella”Concetto di RIFLESSO

La società del benessere

Il Sessantotto

La scuola di Francoforte

Herbert Marcuse

Pier Paolo Pasolini

“Il PCI ai giovani”

Doris Lessing

“The Sweetest Dream”

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Michelangelo PistolettoBiella 1933- uno dei fondatori dell’ “Arte Povera”

1962 – “I Quadri Specchianti”Esposti per la prima volta nell’aprile 1963,

costituiscono il fondamento dell’opera di Pistoletto

Tecnica utilizzata: una lastra di acciaio inox lucidata a specchio sulla quale è applicata un’immagine ottenuta mediante una tecnica di riporto fotografico, consistente nel ricalcare una fotografia ingrandita a dimensioni reali, su carta velina.

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Figure che ci guardano, che ci volgono le spalle magari affacciate ad una ringhiera, che camminano, che siedono, manifestano, ma anche oggetti come lampade sospese, scale, cappi.

Un mondo intero bloccato in un’immobilità senza tempo.

Figure immobili, appiattite, senza espressività, senza pathos, sempre e solo presenze, che allora, negli anni Sessanta si sarebbero dette alienate.È come se nello spazio, vuoto di attese, di un dramma di Beckett, apparissero personaggi alienati.

“Il loro significato suggerisce azioni libere di manifestarsi in qualunque tempo e luogo”

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“Il quadro coinvolgeva direttamente lo spettatore introducendolo nel quadro che diventava anche il suo ritratto, per diventare poi autoritratto del mondo”

SPECCHIO: straordinario catturatore di immagini, supporto del ritratto ma anche luogo di contatto con l’osservatore che, riflettendosi, entra nell’opera, ne fa parte, la crea e la modifica interattivamente.

Il tempo perde ogni valore storico per divenire un tempo universale, dove il presente si trasforma incessantemente nel tempo, quando esce dal campo visivo e scompare, e nel futuro, perché lo specchio è sempre pronto ad accogliere altre immagini, altre vite, altre realtà.

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Questa è un’arte ridotta ai suoi valori essenziali: uno schermo in cui l’oggetto riflesso diviene soggetto dell’opera, in cui è possibile contenere il mondo intero, la totalità del mondo fisico ed anche la metafora di quello metafisico. Nello specchio ci sono una serie di significati che aspettano di essere rivelati, per concretizzarsi in immagini momentanee e precarie, un flusso mutevole come la vita impossibile da rappresentarsi in modo statico e definitivo.

SPECCHIO = possibilità di vedersi dall’esterno e di acquisire NUOVA CONSAPEVOLEZZA di sé.

RIFLESSO COME CONOSCENZA INTERIORE

Temi: il rapporto interno-esterno eIl quadro nel quadro.

Henri Matisse - Pittore e modella, 1916-1917

La realtà è l'astrazione, più vera della stessa realtà, della modella "reale" che sembra, riflesso di quella finta, posta sul cavalletto.

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La Società del Benessere

"Nei primi anni '60, a causa dell'inquinamento dell'aria e, soprattutto in campagna, a causa dell'inquinamento dell'acqua, sono cominciate a scomparire le lucciole. Il fenomeno è stato fulmineo e folgorante. Dopo pochi anni le luc ciole non c'erano più...". PP. Pasolini

¨ Negli anni '50 '60 l'economia capitalistica passò un periodo di sviluppo, in cui una delle conseguenze più evidenti fu il generale e rapido miglioramento del livello di vita della popolazione¨ Il Boom cominciò subito dopo la guerra negli USA (usciti dal conflitto in posizione di forza)¨ Dall'inizio degli anni '50 questa situazione si estese in Europa occidentale e al Giappone¨ Uno dei fattori principali che portarono al Boom fu sicuramente l'esplosione demografica che seguì la fine della guerra, che comportò, sia un allargamento della richiesta di beni di consumo, sia una nuova forza lavoro giovane e meglio qualificata¨ Un altro fattore fondamentale per lo sviluppo dell'economia fu rappresentato dalla liberalizzazione degli scambi internazionali ¨ Scoperte scientifiche e innovazioni tecnologiche furono componenti fondamentali dello sviluppo economico postbellico

La conquista dello spazio¨ Era visto come simbolo dello slancio ottimistico di un intera epoca (utilizzo delle tecnologie più avanzate)¨ 12 Luglio 1969 l'obbiettivo fu centrato, Armstrong e Aldrin discesi dall'astronave Apollo 11 misero piede sulla Luna, e le immagini furono trasmesse in tutto il mondo dai mass media

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Contestazione giovanile e rivolta studentesca

¨ La contestazione nei confronti della società del benessere trovò la più larga eco fra i giovani e si espresse tramite: Il rifiuto delle convenzioniUna fuga dalla società industriale (le comunità hippies)La creazione di una cultura alternativa i cui tratti caratteristici sono:La pratica della non violenza La pratica di religioni orientali (Buddhismo, induismo)Il consumo di droghe leggere

¨ Negli USA la protesta studentesca ben presto cambiò:Assunse forme più politicizzateTrovò nel malcontento studentesco delle università nuovi appoggi (occupazione dell'università di Berkeley)La protesta studentesca si intrecciò con la protesta del Vietnam e col movimento contro la segregazione razziale

¨ A partire dal '66-67 la rivolta giovanile si espanse in tutti i paesi dell'Europa occidentale.

¨ Le rivolte giovanili in Europa si ispirarono a diverse correnti, prendendo forme più radicali e ideologizzate: ¨ Al marxismo ¨ A modelli "terzomondisti" ¨ Seguendo la rivoluzione culturale di Mao Tsetung in Cina

¨ I caratteri comuni a tutti questi movimenti erano: ¨ La lotta contro l'autoritarismo ¨ La mobilitazione contro l'imperialismo americano ¨ Evento simbolo fu sicuramente la rivolta del maggio '68 in Francia

¨ L'eredità del '68: ¨ Rinnovò il mito di una trasformazione rivoluzionaria della società ¨ Creò nuove forme di mobilitazione

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Il nuovo femminismo ¨ Nella seconda parte degli anni '60 si verificò un rilancio della questione femminile ¨ Il movimento femminista chiedeva: ¨ Il riconoscimento di diritti politici ¨ La rivendicazione di un trattamento egualitario per il lavoro femminile ¨ Una revisione della condizioni nella società (una politicizzazione del privato) ¨ Si possono osservare due differenti correnti di pensiero: ¨ La prima aveva come suo obiettivo primario la parità dei sessi (a partire dall'interno della famiglia stessa) ¨ La seconda aveva come obiettivo primo la rivendicazione della specificità femminile attraverso la rivendicazione dei tratti tipici delle donne fino ad allora.

La Chiesa cattolica e il Concilio Vaticano II ¨ Visto il progressivo declino delle pratiche religiose, e l'affermarsi di mentalità e valori tipicamente materialistici, contrari agli insegnamenti della Chiesa, della popolazione mondiale, si rese necessario un rinnovamento da parte della Chiesa. ¨ Papa Giovanni XXIII (salito al soglio nel 1958) cercò di rilanciare il ruolo ecumenico della Chiesa e di instaurare un dialogo con le realtà esterne ¨ Questo proposito di modernizzazione fu sancito con : ¨ Due encicliche: la Mater et Magistra, 1961 e la Pacem in terris, 1963 ¨ E la convocazione di un Concilio ecumenico, il Vaticano II (a quasi cento anni dal precedente), che si aprì nell’Ottobre del ’62 e si prolungò per tre anni fino al 1965, sotto il pontificato di Paolo VI ¨ La Chiesa, alla fine del Concilio, risultò molto cambiata, sia nell'organizzazione interna, che nella liturgia.

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“L’ istituto per la ricerca sociale”La Scuola di Francoforte

¨ Generale adesione ad un marxismo critico e aggiornato che tenga contodella nuova realtà di massa e del ruolo sempre più ampio della sfera della cultura

¨ L’ Istituto non si prefigge soltanto un compito scientifico ma anche politico, devequindi produrre ricerca in campo sociale, ma anche contribuire a cambiare la realtà oggetto di indagine

¨ OBIETTIVO: elaborare una teoria critica della società, mettendo in evidenzatutto ciò che manca al mondo presente per essere un luogo di libertà e giustizia

¨ PRINCIPALI ESPONENTI: Adorno, Horkheimer e Marcuse

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Herbert Marcuse1898-1979

¨ FILOSOFIA POLITICA, che poggia su una formazione marxista ed hegeliana e analizza la società nei termini della dialettica materialistica

¨ Nei primi anni ‘30 diventa un membro della “scuola”

¨ PROSPETTIVA POLITICA: lega la nascita dei regimi autoritarie fascisti alla crisi dello Stato Liberale, implicitamente compresanella visione liberale, che privilegia un ordine sociale basato sulla proprietà privata

¨ Analizza la crescita impetuosa della società industriale di massa: tutto è standardizzato; ilmeccanismo politico-economico ci impone cosa comprare

¨ Eros e civiltà: la civiltà capitalistica impone un notevole surplus di repressione, in modo da garantireil completo inquadramento della persona nel sistema, basato su produttività ed efficienza

¨ Uomo a una dimensione: in Occidente viviamo in una democratica non-libertà, ovvero in una dittatura sostanziale anche se non formale

¨ L’unico modo per opporsi a questo universo totalitario è il rifiuto, un rifiuto globale della logica sulla quale si regge il sistema

¨ L’ Uomo a una dimensione diventa uno dei testi fondamentali della “generazione del ‘68” che da essa deriva una critica della societàdei consumi, immaginando un mondo nel quale il tempo del lavoro ceda spazio al tempo dell’arte, del gioco e della creatività individuale

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“Mi dispiace. La polemica contro il Pci andava fatta nella prima metà del decennio passato. Siete in ritardo, cari. Non ha nessuna importanza se allora non eravate ancora nati: peggio per voi. Adesso i giornalisti di tutto il mondo (compresi quelli delle televisioni) vi leccano (come ancora si dice nel linguaggio goliardico) il culo. Io no, cari. Avete facce di figli di papà. Vi odio come odio i vostri papà. Buona razza non mente. Avete lo stesso occhio cattivo. Siete pavidi, incerti, disperati (benissimo!) ma sapete anche come essere prepotenti, ricattatori, sicuri e sfacciati: prerogative piccolo-borghesi, cari. Quando ieri a Valle Giulia avete fatto a bottecoi poliziotti, io simpatizzavo coi poliziotti. Perché i poliziotti sono figli di poveri. Vengono da subtopaie, contadine o urbane che siano. Quanto a me, conosco assai bene il loro modo di esser stati bambini e ragazzi, le preziose mille lire, il padre rimasto ragazzo anche lui, a causa della miseria, che non dà autorità. La madre incallita come un facchino, o tenera per qualche malattia, come un uccellino; i tanti fratelli; la casupola tra gli orti con la salvia rossa (in terreni altrui, lottizzati); i bassi sulle cloache; o gli appartamenti nei grandi caseggiati popolari, ecc. ecc.

E poi, guardateli come li vestono: come pagliacci, con quella stoffa ruvida, che puzza di rancio furerie e popolo. Peggio di tutto, naturalmente, è lo stato psicologico cui sono ridotti (per una quarantina di mille lire al mese): senza più sorriso, senza più amicizia col mondo, separati, esclusi (in un tipo d’esclusione che non ha uguali);umiliati dalla perdita della qualità di uomini per quella di poliziotti (l’essere odiati fa odiare).

Hanno vent’anni, la vostra età, cari e care. Siamo ovviamente d’accordo contro l’istituzione della polizia. Ma prendetevela contro la Magistratura, e vedrete! I ragazzi poliziotti che voi per sacro teppismo (di eletta tradizione risorgimentale) di figli di papà, avete bastonato, appartengono all’altra classe sociale.A Valle Giulia, ieri, si è così avuto un frammento di lotta di classe: e voi, cari (benché dalla parte della ragione) eravate i ricchi, mentre i poliziotti (che erano dalla parte del torto) erano i poveri. Bella vittoria, dunque, la vostra! In questi casi, ai poliziotti si danno i fiori, cari. […] “ Pier Paolo Pasolini

Giugno 1968 - "Il PCI ai giovani" Pier Paolo Pasolini

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“The Sweetest Dream”Doris lessing

“Now the table was always at full stretch with sometimes sixteenor twenty chairs and stools around it.

The basement flat was large and often Frances did not knowwho was camping out there. Sleeping bags and duvets littered the

floor like detritus after a storm.”

The Sweetest Dream tries to capture the spirit of Sixties by analysing its mass psychoses and movements.Frances is a journalist who longs to be on stage more than her finances usually permit. She is Johnny’s ex wife, and she lives in her ex mother-in-law, Julia Lennox’s capacious home, together with Johnny’s two sons, and a number of rebellious teenagers who have fled their own homes attracted by the warmth and ease of the house. All of them play out their problems around a heaving kitchen table, Lessing’s icon of security and continuity.Through the character of Johnny, a vainglorious rabble-rouser and an absentee father, Lessing attacks career politicians and mass-produced thinking.Doris Lessing, also explores some important themes as anorexia, Aids, and the dynamics of human relationships and she satirizes some aspects of ideal like Catholicism, feminism, hippies and aspects of International development work.The final message is a concern for the future: the twentieth century has witnessed burned out utopias, and it is time we face what these realities will mean for the change to come.