Il comunicato della filca cisl di modena

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Palazzo Europa Via Emilia Ovest 101 41100 Modena centralino tel. 059 890.811 fax 059 828.173 www.cislmodena.org Silvio Cortesi ufficio stampa e comunicazione tel. 059.890.878 cell. 335 5745252 fax 059.828.173 e-mail: [email protected] COMUNICATO STAMPA Modena, 13 giugno 2012 TERREMOTO: FILCA-CISL CHIEDE REGOLE SEVERE PER SCELTA IMPRESE A CUI AFFIDARE LA RICOSTRUZIONE La ricostruzione e messa in sicurezza di case e capannoni siano affidate a imprese qualificate e regolari. Lo chiede il sindacato Filca-Cisl di Modena, ricordando che già dopo il 20 maggio sono circolati volantini di aziende sconosciute che proponevano interventi “chiavi in mano” a prezzi stracciati. «Invitiamo a diffidare di soggetti che non sono in grado di garantire capacità tecnica, competenza, qualificazione, regolarità e, soprattutto, legalità nell’esercizio dell’attività imprenditoriale – dichiara il segretario provinciale della Filca-Cisl, Domenico Chiatto - In particolare la nostra preoccupazione è rivolta al mercato privato, dove è più facile che possano insinuarsi aziende di dubbia regolarità. È necessario sedersi intorno a un tavolo per realizzare specifici protocolli, a integrazione di quelli esistenti, per aiutarci a gestire la delicata fase della ricostruzione. Già da oggi dobbiamo porre l’attenzione sul rischio di infiltrazione di soggetti a rischio di illegalità». Per il sindacato edili della Cisl il sistema delle imprese regolari del nostro territorio possiede tutte le potenzialità professionali, tecnologiche e di mezzi per affrontare il dopo sisma. Chiatto ricorda che nella nostra provincia, Bassa compresa, esiste una rete di imprese edili specializzate nel recupero, demolizione, trasporto, scavo e riqualificazione; alcune di esse sono tra le più importanti aziende del territorio nazionale. «Senza voler limitare la legittima concorrenza tra le imprese, è possibile e doveroso prevenire potenziali infiltrazioni malavitose, specialmente nei settori in cui la criminalità prospera. Mi riferisco – precisa il sindacalista Cisl - al trasporto, nolo a caldo e freddo, demolizioni, stoccaggio di materiali rischiosi quali ad esempio l’amianto, la cui rimozione e smaltimento richiedono competenze specifiche che non si possono improvvisare». Secondo gli edili Cisl il terremoto può offrire l’occasione per rimettere in moto un settore in ginocchio, purché gli imprenditori non vedano la ricostruzione solo come un gigantesco business, ma come opportunità per mettere in sicurezza il territorio, non solo sismicamente parlando, ma anche dal punto di vista della legalità. «Facciamo tesoro delle esperienze negative altrui e importiamo le buone idee. Sia nei cantieri pubblici che privati – continua Chiatto - devono lavorare solo coloro che possiedono tutti i requisiti tecnico-organizzativi, di regolarità e qualità certificata. In questo senso il Durc e gli indici di congruità, e non esclusivamente il fattore costo, possono essere gli strumenti adatti a selezionare le aziende da utilizzare nella ricostruzione e – conclude il segretario provinciale della Filca-Cisl – a contrastare quelle che non rispettano le regole».

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Messa in sicurezza degli edifici. Fare presto e bene.E' l'obiettivo dell'Ordine degli ingegneri, autore di un vademecum per sveltire i lavori del dopo sisma snellendo la burocrazia. Intanto la Cisl mette in guardia dal rischio infiltrazioni mafiose.Maggiori info quihttp://www.viaemilianet.it/notizia.php?id=11553

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Silvio Cortesiufficio stampa e comunicazione

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COMUNICATO STAMPA

Modena, 13 giugno 2012

TERREMOTO: FILCA-CISL CHIEDE REGOLE SEVERE

PER SCELTA IMPRESE A CUI AFFIDARE LA RICOSTRUZIONE

La ricostruzione e messa in sicurezza di case e capannoni siano affidate a imprese qualificate e

regolari. Lo chiede il sindacato Filca-Cisl di Modena, ricordando che già dopo il 20 maggio sono

circolati volantini di aziende sconosciute che proponevano interventi “chiavi in mano” a prezzi

stracciati. «Invitiamo a diffidare di soggetti che non sono in grado di garantire capacità tecnica,

competenza, qualificazione, regolarità e, soprattutto, legalità nell’esercizio dell’attività

imprenditoriale – dichiara il segretario provinciale della Filca-Cisl, Domenico Chiatto - In

particolare la nostra preoccupazione è rivolta al mercato privato, dove è più facile che possano

insinuarsi aziende di dubbia regolarità. È necessario sedersi intorno a un tavolo per realizzare

specifici protocolli, a integrazione di quelli esistenti, per aiutarci a gestire la delicata fase della

ricostruzione. Già da oggi dobbiamo porre l’attenzione sul rischio di infiltrazione di soggetti a

rischio di illegalità». Per il sindacato edili della Cisl il sistema delle imprese regolari del nostro

territorio possiede tutte le potenzialità professionali, tecnologiche e di mezzi per affrontare il dopo

sisma. Chiatto ricorda che nella nostra provincia, Bassa compresa, esiste una rete di imprese

edili specializzate nel recupero, demolizione, trasporto, scavo e riqualificazione; alcune di esse

sono tra le più importanti aziende del territorio nazionale. «Senza voler limitare la legittima

concorrenza tra le imprese, è possibile e doveroso prevenire potenziali infiltrazioni malavitose,

specialmente nei settori in cui la criminalità prospera. Mi riferisco – precisa il sindacalista Cisl - al

trasporto, nolo a caldo e freddo, demolizioni, stoccaggio di materiali rischiosi quali ad esempio

l’amianto, la cui rimozione e smaltimento richiedono competenze specifiche che non si possono

improvvisare». Secondo gli edili Cisl il terremoto può offrire l’occasione per rimettere in moto un

settore in ginocchio, purché gli imprenditori non vedano la ricostruzione solo come un gigantesco

business, ma come opportunità per mettere in sicurezza il territorio, non solo sismicamente

parlando, ma anche dal punto di vista della legalità. «Facciamo tesoro delle esperienze negative

altrui e importiamo le buone idee. Sia nei cantieri pubblici che privati – continua Chiatto - devono

lavorare solo coloro che possiedono tutti i requisiti tecnico-organizzativi, di regolarità e qualità

certificata. In questo senso il Durc e gli indici di congruità, e non esclusivamente il fattore costo,

possono essere gli strumenti adatti a selezionare le aziende da utilizzare nella ricostruzione e –

conclude il segretario provinciale della Filca-Cisl – a contrastare quelle che non rispettano le

regole».