IL CMI PER REGINA SARDEGNA MARIA CLOTILDE BORBONE … · 2008. 5. 6. · M° Domenico Napoletano e...

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pagina 1 - numero 22, Aprile 2008 SUPPLEMENTO SUD ITALIA Nacque il 23 settembre 1759 nel castello di Versailles, figlia del Principe ereditario (Delfino) Luigi e della Princi- pessa Maria Giuseppina di Sas- sonia, Maria Clotilde di Borbo- ne di Francia fu dotata di una forte vocazione religiosa e il 20 agosto 1775 sposò il Principe ereditario del Regno Sardo, il Principe di Piemonte Carlo Emanuele, anch'egli molto reli- gioso. Ambedue abbracciarono la regola del Terz'Ordine Dome- nicano, lei prese il nome di Maria Clotilde di S. Margherita e lui Carlo Emanuele di S. Gia- cinto. Sopportò con grande dolore gli sconvolgimenti della Rivolu- zione Francese che portarono alla morte sul patibolo nel 1793 di suo fratello Luigi XVI, della cognata Maria Antonietta e di sua sorella Maria Elisabetta che amava teneramente. Carlo Emanuele IV salì al tro- no il 18 ottobre 1796, ma i francesi invasero il Piemonte ed i sovrani dovettero accettare un trattato l'8 dicembre 1798 che li costrinse a trasferirsi a Cagliari. I Reali visitarono il Papa Pio VI poi fecero tappa a Firenze, a Roma poi a Napoli, dove giunsero il 25 novembre 1800. Alloggiarono prima al Chiatamone poi all'albergo "Aquila Nera" del rione Chiaia. La Regina che aveva venduto anche il vasellame d'argento per aiutare quanti erano più poveri di lei, trascorreva buona parte del suo tempo nella vici- na chiesa di S. Caterina dei Francescani del Terz'Ordine Regolare e si iscrisse anche al Terz'Ordine Francescano. Nel 1801 per un mese i Sovrani andarono a Roma per i riti del- la Settimana Santa, conobbero Papa Pio VII, ma furono co- stretti a ritornare subito a Na- poli per sfuggire ad un rapi- mento che i buonapartisti sta- vano organizzando. Maria Clotilde si spegneva il 7 marzo 1802 a soli 42 anni. Fu tumulata nella stessa chiesa di S. Caterina a Chiaia, dov'è tuttora, e la sua tomba nel 1933 fu restaurata dal Principe di Piemonte, futuro Re Umberto II, che conobbe anche lui l'esi- lio dal 1946. Maria Clotilde fu acclamata "angelo tutelare del Piemonte" e il suo nome fu dato ad altre principesse di Casa Savoia nonostante le sue origini francesi. Il 10 aprile 1808, cioè sei anni dopo la morte, Papa Pio VII la dichiarò Venerabile e introdus- se la causa di beatificazione. Nel bicentenario del suo richia- mo a Dio, l'Associazione Inter- nazionale Regina Elena ha of- ferto un prezioso candelabro collocato accanto alla tomba della Venerabile, dove brucia tutto l'anno l'olio santo. Il CMI, del quale fa parte l'Associazio- ne Amici della Real Casa Sa- voia, con sede a Caltanissetta, spera che la causa possa essere annoverata al più presto fra i cinque Beati che hanno onorato nei secoli la millenaria Reale Casa di Savoia. Ogni 7 marzo il CMI onora la sua memoria. (Il Quotidiano Siciliano.it 7 marzo 2008) IL CMI PER LA REGINA DI SARDEGNA MARIA CLOTILDE DI BORBONE FRANCIA T T R R I I C C O O L L O O R R E E Supplemento Sud Italia NUMERO 22 Aprile 2008 Reg. Trib. Bergamo n. 25 del 28/09/04 www.tricolore-italia.com

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Nacque il 23 settembre 1759 nel castello di Versailles, figlia del Principe eredi tar io (Delfino) Luigi e della Princi-pessa Maria Giuseppina di Sas-sonia, Maria Clotilde di Borbo-ne di Francia fu dotata di una forte vocazione religiosa e il 20 agosto 1775 sposò il Principe ereditario del Regno Sardo, il Principe di Piemonte Carlo Emanuele, anch'egli molto reli-gioso. Ambedue abbracciarono la regola del Terz'Ordine Dome-nicano, lei prese il nome di Maria Clotilde di S. Margherita e lui Carlo Emanuele di S. Gia-cinto. Sopportò con grande dolore gli sconvolgimenti della Rivolu-zione Francese che portarono alla morte sul patibolo nel 1793 di suo fratello Luigi XVI, della cognata Maria Antonietta e di sua sorella Maria Elisabetta che amava teneramente. Carlo Emanuele IV salì al tro-no il 18 ottobre 1796, ma i francesi invasero il Piemonte ed i sovrani dovettero accettare un trattato l'8 dicembre 1798 che li costrinse a trasferirsi a Cagliari. I Reali visitarono il Papa Pio VI poi fecero tappa a Firenze, a Roma poi a Napoli, dove giunsero il 25 novembre 1800. Alloggiarono prima al Chiatamone poi all'albergo "Aquila Nera" del rione Chiaia. La Regina che aveva venduto anche il vasellame d'argento per aiutare quanti erano più poveri di lei, trascorreva buona parte del suo tempo nella vici-na chiesa di S. Caterina dei Francescani del Terz'Ordine Regolare e si iscrisse anche al Terz'Ordine Francescano. Nel 1801 per un mese i Sovrani andarono a Roma per i riti del-la Settimana Santa, conobbero Papa Pio VII, ma furono co-stretti a ritornare subito a Na-poli per sfuggire ad un rapi-mento che i buonapartisti sta-vano organizzando.

Maria Clotilde si spegneva il 7 marzo 1802 a soli 42 anni. Fu tumulata nella stessa chiesa di S. Caterina a Chiaia, dov'è tuttora, e la sua tomba nel 1933 fu restaurata dal Principe di Piemonte, futuro Re Umberto II, che conobbe anche lui l'esi-lio dal 1946. Maria Clotilde fu acclamata "angelo tutelare del Piemonte" e il suo nome fu dato ad altre principesse di Casa Savoia nonostante le sue

origini francesi. Il 10 aprile 1808, cioè sei anni dopo la morte, Papa Pio VII la dichiarò Venerabile e introdus-se la causa di beatificazione. Nel bicentenario del suo richia-mo a Dio, l'Associazione Inter-nazionale Regina Elena ha of-ferto un prezioso candelabro collocato accanto alla tomba della Venerabile, dove brucia tutto l'anno l'olio santo. Il CMI, del quale fa parte l'Associazio-ne Amici della Real Casa Sa-voia, con sede a Caltanissetta, spera che la causa possa essere annoverata al più presto fra i cinque Beati che hanno onorato nei secoli la millenaria Reale Casa di Savoia. Ogni 7 marzo il CMI onora la sua memoria.

(Il Quotidiano Siciliano.it 7 marzo 2008)

IL CMI PER LA REGINA DI SARDEGNA MARIA CLOTILDE DI BORBONE FRANCIA

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NUMERO 22 Aprile 2008

Reg. Trib. Bergamo n. 25 del 28/09/04

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POMPEI. Il Comune compie 80 anni POMPEI (NA) Il 28 marzo 1928 il Re Vittorio E-manuele III, con il Regio Decreto n.621 firmava l’-au tonomia d i Pompei a Comune. La storia di Pom-pei è molto antica, risale prima dell’e-ruzione del Vesu-vio del 79 d.C. Il vero fondatore è il Beato Bartolo Longo, che venne a Pompei nel 1872 per curare gli inte-ressi della Contes-sa Marianna Far-nararo De Fusco, il giovane Avvo-

cato doveva restare per pochi giorni e ritornare a Latiano suo paese d’origine, ma la Madonna aveva altri progetti per Lui, rimase a Pompei fino alla morte avvenuta il 5 ottobre 1926. Longo già dopo qualche anno esattamente il 7 luglio 1890 chie-se l’intercessione della Regina Margherita per l’autonomia di Pompei, amico e poi marito della Contessa De Fusco, cercò e ottenne sempre l’aiuto della Famiglia Reale, a Pompei arrivò in visita la Regina Margherita, il Principe Ereditario Umberto (Umberto II), le Principesse Jolanda, Mafalda, e altri membri della Reale Casa di Savoia. Il Re d’Italia Vittorio Emanuele III, per i grandi meriti dell’Avvocato Longo lo nomina nel 1923 Commendatore dell’ordine della Corona d’Italia. Durante la Seconda Guerra Mondiale la Principessa Maria Josè, veniva spesso a Pompei per conto del marito il Principe Umber-to a parlare con noti personaggi antifascisti per costruire un’Ita-lia migliore tra le rovine dell’antica Città di Pompei. Finalmen-te il sogno di Bartolo Longo, e di tanti fautori dell’autonomia si avverò solo nel 1928. Oggi sono 80 anni, l’Amministrazione Comunale guidata dall’-Avvocato Claudio D’Alessio, ha organizzato una giornata di festeggiamenti, un interessante convegno si è tenuto nella Sala Consiliare, tenuto dai Professori Antonio De Simone, Rosario Costantino e Antonio Palma, dietro alla tavola della presidenza stava sistemato il Gonfalone del Comune e la Bandiera con lo scudo sabaudo. Il Sindaco ha consegnato un bellisssimo crest ricordo ai Cittadini Onorari, gli Ospiti presenti e all’Associa-zione Internazionale Regina Elena. Il Cav. Rodolfo Armenio ha portato il saluto del nipote di Re Vittorio Emanuele III, il Principe di Napoli Vittorio Emanuele. Dopo la cerimonia al Comune si è scoperto un monumento che ricorda l’evento. Il Sindaco ha voluto festeggiare in piazza con una mega torta. la giornata si è conclusa con una cena di gala all’Hotel Vittoria.

Caserta24Ore, 31 marzo 2008

POMPEI COMUNE DA 80 ANNI GRAZIE A RE VITTORIO EMANUELE III

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VICINANZA PASQUALE E SOLIDARIETÀ DELLA “REGINA ELENA”

POMPEI (Na), Doni agli ospiti della casa di Risposo “Carmine Borrelli”

POMPEI (Na) - Come ogni anno l’Asso-ciazione Regina Elena, ha voluto essere vicina ai bambini e agli anziani d’Italia, in occasione della Santa Pasqua, attraverso il dono delle uova di cioccolato. Colombe e uova di cioccolato per gli ospiti della casa di riposo “Carmine Borrelli” di Pompei. Ieri sono stati consegnati dal Sindaco di Pompei, Avv. Claudio D’ Alessio e dai Delegati Cav. Giuseppe Balzano, Cav.

Rodolfo Armenio e dalla Prof. Lucia Mauro. Il Signor Sindaco, il Portavoce e i Responsabili dell’Associazione Regina Elena sono stati accolti dal Direttore della Casa Dott. Antonio Sirano e dal Pres.

Domenico Mancini. Il primo Cittadino di Pom-pei è molto sensibile ed è sempre disponibile di intervenire in prima per-sona a portare il Suo sa-luto. Gli ospiti della Casa han-no salutato con un lungo applauso. L’Associazio-ne Internazionale Regina Elena, giunta al 22′ anno di vita, è un sodalizio assolutamente apolitico e apartitico presente in 56 Paesi, presieduto da

S.A.R. il Principe Sergio di Jugoslavia, nipote di Re Umberto II. Il suo scopo è operare attraverso iniziative caritative, spirituali e culturali, sull’esempio della Regina Elena, definita “Regina della Cari-tà” dal Papa Pio XII. La delegazione ita-liana è presieduta dal Gen. Ennio Reggia-ni.

Caserta24Ore, 23 marzo 2008

Castellammare di Stabia (NA) Ieri pomeriggio sono arrivate le uova di cioccolato dell’Associazione Internazio-nale Regina Elena, per le Suore Adoratri-ci Perpetue del Santissimo Sacramento, i doni sono stati distribuiti da una Delega-zione guidata dal Cav. Rodolfo Armenio, alla Reverenda Superiora Suor Raffaella.

Caserta24Ore, 22 marzo 2008

Con il Sindaco di Pompei alla casa di riposo Borrelli

Casa di riposo ex ONPI di Torre del Greco

Casa di riposo ex ONPI di Torre del Greco

Oratorio della chiesa di S. Giorgio Maggiore a Forcella - Napoli

Suore della Reale Casa Santa dell'Annunziata

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Il 4 aprile il Comune di Sorrento ha intitolato la splendida Villa Comunale al M° Salve D’Esposito, autore di celebri canzoni quali “Anema e core”, “Me so ‘mbriacato ‘e sole”, “Padrone d’’o mare” e tante altre. Il compositore è stato anche ricordato con uno spettacolo a lui interamente dedicato, presso il Teatro Tasso di Sorrento, dal musicista e cantante Raffaello Converso, accompagnato dal M° Domenico Napoletano e da una formazione musicale di sei elementi. Grande commozione per la famiglia del maestro, la figlia Luisa ed il nipote Andrea con la consorte Marzia, che hanno creato l’Associazione culturale “Anema e Core”, pubblicato un cd musicale, contenente 16 brani tratti dal suo vasto repertorio, ed un libro biografico, che racchiude documenti preziosi ed inediti, foto ed aneddoti della vita del Maestro, oltre a parte della corrispondenza con Re Umberto II. All’importante evento era presente una folta delegazione dell’Associazione Internazionale Regina Elena, con il labaro.

SORRENTO ONORA IL M° SALVE D’ESPOSITO

Nelle fotografie, da sinistra a destra e dall’alto in basso: discorso del Sindaco prima dell'inaugurazione. Luisa ed Andrea, figlia e nipote del Maestro. Benedizione della lapide. Parte della delegazione dell'AIRH intorno al Sindaco di Sorrento. Da sinistra: Bruno Carrano, Rodolfo Armenio, Andrea e Marzia Rossi D'Esposito, Luisa D'Esposito, Orazio Mamone e Giuseppe Balzano

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Pasta e cioccolato al Monastero Domeni-cano “Sant’Anna” . Il Delegato dell’As-sociazione Internazionale Regina Elena, Cav Rodolfo Armenio, e il Rev Sacerdote Don Domenico hanno fatto visita le Suo-re di Clausura di Nocera Inferiore (Sa) donando cioccolato e la pasta offerta dal Dr Carlo Sansone, Direttore del Centro Commerciale Auchan Pompei. Il Monastero Domenicano di Sant’Anna è una comunità aperta, una casa di acco-glienza per tutti coloro che vogliono fare esperienza di preghiera, di silenzio, di discenimento vocazionale, di ricerca sin-cera di comunione con Dio. Le Suore vivono nel centro della Città di Nocera Inferiore, senza essere della Città, vivono le problematiche, i disagi e tanti

problemi della gente, sono una valvola per i tanti fedeli che affidano alle loro preghiere. La Comunità delle Monache contemplati-ve domenicane, vive in Nocera Inferiore, in un antico monastero la cui fondazione risale al 1882, quando il Vescovo Pietro di Capaccio volle affidare alle monache lateranensi la propria casa vicino alla Chiesa di S.Anna preche vi costruissero un Monastero e si propagasse il culto alla Madre della Santissima Vergine Maria. Le Monache leteranensi però, dopo soli sei anni, cioè nel 1228, innamoratesi del-l’ideali che Domenico di Guzman aveva loro comunicato, chiesero di abbracciare la regola e le Costituzioni dell’Ordine dei Predicatori. La vita contemplativa dome-

nicana, fin da allora, ha goduto in questo luogo piena vitalità. Sebbene abbia risen-tito delle crisi di alcuni periodi storici, è rimasta sempre fedele al suo impegno di testimoniare il Vangelo di Cristo e il va-lore della vita consacrata. Alla domanda come state, la risposta “Tutto ciò che mi circondava mi lasciava vuota e insoddi-sfatta. Il mio cuore aveva sete dell’Asso-luto”. Invitiamo i lettori di visitare la bellissina Chiesa dove di riuniscono le Suore per pregare, magari si può pregare con loro per la Chiesa e per la nostra Patria, ma sopratutto per l’umanità sempre piu’ lon-tana dalla vera sorgente che è Cristo Ge-su’.

(Noceratv.it, 8 aprile 2008)

PASTA E CIOCCOLATO AL MONASTERO DOMENICANO "SANT'ANNA"

Il Comitato Tutore del patrimonio e delle tradizioni napoletane dell''Associazione Internazionale Regina Elena ha partecipato con una folta delegazione alla prima serata del Galà della canzone napoletana che ha visto il trionfo di Gloriana

A MESSINA NEL CENTENARIO

DEL TERREMOTO

Il XV Raduno nazionale dell'Associazione Vigili del Fuoco, presieduta dall’Ing. Ma-rio Arrigo, si svolgerà a Messina il 17 mag-gio, a sottolineare l'attività che i “pompieri, prestarono alla popolazione terremotata cento anni fa. Saranno oltre 1500 Vigili, provenienti da ogni parte d'Italia, alla S. Messa solenne nella Basilica Cattedrale, in memoria dei Caduti durante il terremoto che colpì Mes-sina e Reggio Calabria nel 1908. successi-vamente con i gonfaloni dei Comuni ed i labari delle Associazioni, i Vigili sfileranno per raggiungere piazza Unione Europea, ove ai piedi del Monumento ai Caduti, de-positeranno una corona d'alloro. Il Dipartimento dei Vigili del fuoco del Ministero degli Interni ha sottolineato la piena adesione all'iniziativa che rientra nel centenario del terremoto e che contribuirà a dare “il più ampio significato dei sentimen-ti che animano i Vigili del fuoco in pensio-ne e quelli in servizio, che si propongono di testimoniare la loro solidarietà a Messina in occasione di una ricorrenza tanto doloro-sa per la comunità siciliana e per tutti gli italiani”.

LIBERTY A PALERMO A ventisette anni dalla mostra Palermo 1900, tenutasi presso la Civica Galleria d'arte moderna, al Ridotto del Teatro Politeama, la città ritrova una delle sue più fiorenti stagioni artistiche in una mostra a Palazzo Ziino: Arte e architettura liberty in Sicilia, una raffinata campionatura della produzione artistica e architettonica del Modernismo (chiamato convenzionalmente Liberty) nell'isola, assurto come feno-meno corale e secondo un preciso arco temporale, compreso tra gli anni 1897-1925: cioè dall'anno della "secessione" artistica dai tradizionalisti, promossa da Ernesto Basile (1897), a quello dell'esito del concorso per l'ingresso monumentale di via Roma (1924), a Palermo, che segna la conclusione della stagione modernista palermitana e in Sicilia come espressione artisticamente propositiva. L’esposizione è aperta fino al 1° giugno (da martedì a sabato, ore 9.30 - 17,30; domenica, ore 9,30 - 13; chiusa lunedì e giorni festivi. Ingresso libero).

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L’ultima settimana è stata densa di ricordi per l’Associazione Amici della Real Casa Savoia (ARCS), aderente al Coordina-mento Monarchico Italiano (CMI): infatti lo scorso 14 marzo si sono ricordati il 188° anniversario della nascita di Vittorio Emanuele II, Padre della Patria ed il 164° anniversario della nascita del secondo Sovrano dell’Italia unita, suo figlio Um-berto I, il Re Buono; per infatti, nacquero nello stesso giorno, il 14 marzo per l’ap-punto. Lunedì 17, invece è stato ricordato il 157° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia, mentre martedì 18 marzo si è ricordato il 25° anniversario della dipartita in esilio di Re Umberto II. ARCS e CMI ricordano l’importanza di questi avvenimenti, ritenuti di grande interesse non solo per i monarchici ed i simpatizzanti di Casa Savoia, ma per la Nazione intera che, grazie a questi uomi-ni, si è affrancata dalla dominazione dello straniero ed ha evitato ulteriori guerre. Figlio di Carlo Alberto Re di Sardegna e

di Maria Teresa d’Asburgo Lorena, Vitto-rio Emanuele II nasce a Torino nel 1820 ed a Lui si deve l’unità d’Italia, grazie alla lungimiranza che lo portò a collabo-rare con D’Azeglio, Cavour, Garibaldi, e dello stesso repubblicano Mazzini, il qua-le conscio dell’importanza della Patria unita, si assoggettò anche all’istituzione monarchica. Unitosi in matrimonio a Maria Adelaide d’Asburgo il 12 aprile 1842, ebbe come successore il primogenito, Umberto I. Morì a Roma il 9 gennaio 1878. Umberto I, detto dal popolo il Re buono per la sua costante presenza tra la gente, specie durante numerose catastrofi ed epidemie che si abbatterono sul territorio,

nacque a Torino nel 1844, ed il suo Re-gno fu improntato, alla stabilizzazione dopo le guerre d’Indipendenza. Purtroppo viene ricordato da una certa parte di stori-ci solo per le dure repressioni durante gli scontri sociali di Palermo e di Milano che, peraltro, non furono neanche da Lui ordinate, ma erano solo frutto di un ben determinato generale desideroso di met-tersi in mostra dinanzi al Sovrano. Subì diversi attentati, nonostante amasse stare da persona qualunque in mezzo alla gente che amava conoscere; l’ultimo gli fu fata-le il 29 luglio 1900. Gli successe l’unico figlio, Vittorio Emanuele III, nato l’11 novembre 1869 dal matrimonio con la cugina Margherita di Savoia-Genova. La nascita del Regno d’Italia si fa risalire al 1860, quando la quasi totalità della peni-sola viene unita dopo le guerre d’indi-pendenza, senza i territori di Nizza e della Savoia, ceduti alla Francia, ed il Lazio, rimasto al Papa; solo un anno più tardi, il 17 marzo del 1861, avviene la proclama-

zione formale, dopo la prima convocazione del Parlamento italiano, risalente al 18 feb-braio precedente. L’Italia, per 85 anni, ebbe un Savoia quale Capo dello Stato, fino al 194-6, quando a seguito del Refe-rendum istituzionale, Umber-to II decise di lasciare il suolo italiano pur non avendo certezza dell’esito referendario, ma preferì evitare u-n’ulteriore guerra civi-le per amore della Patria. Umberto II,

nato il 15 settembre 1904 a Rac-conigi, sedette sul Trono solo per un mese nel 1946, anche se aveva ricoperto la carica di Luogotenen-te del Regno nei due anni prece-denti. Visse in esilio a Cascais, ricevendo con gentilezza i tantis-simi italiani che andavano a tro-varlo. Morì a Ginevra il 18 marzo del 1983, senza avere rivisto la sua amata Italia, come aveva u-milmente chiesto al Parlamento. La sua richiesta era stata calorosa-mente raccolta dal Presidente San-dro Pertini, che pur essendo stato un Partigiano contrario alla Mo-narchia, aveva sempre avuto il

massimo rispetto per la persona di Um-berto II. Tutt’oggi, insieme alla consorte Maria Josè del Belgio ed ai genitori Vit-torio Emanuele III ed Elena di Montene-gro, Umberto II riposa fuori dal suolo italiano che tanto aveva amato.

Sicilia Informazioni, 19 marzo 2008

XXV ANNIVERSARIO DELLA MORTE IN ESILIO DI RE UMBERTO II Manifestazioni del CMI in tutto il sud, da Napoli a Caltanissetta, per ricordare il IV Re dell’Italia Unita

In alto: Umberto, Principe Ereditario. A sinistra: la Famiglia Reale.

Sopra: tre generazioni di Capi di Casa Savoia

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Comunicato Stampa della Giunta del Comune di Napoli del 19 marzo 2008

Festa per i più piccoli presso la fonda-zione "'A voce d'e creature" Domani - giovedì 20, alle ore 11.00, pres-so la sede della fondazione "'A voce d'e creature" Via Piazzolla al Trivio (Arenaccia) saranno distribuite duecento uova di Pasqua per un momento di festa e di gioia nel quartiere Poggioreale all’inse-gna della serenità e della solidarietà. La IV Municipalità di Napoli in collabora-

zione con la Fondazione “A voce d’è cre-ature” e con l’associazione “Elena di Sa-voia” distribuirà le uova ai bambini del quartiere. Interverranno il Sindaco Rosa Iervolino Russo, Don Luigi Merola, l’as-sessore comunale all’Educazione e alla Legalità Giuseppe Gambale ed il presi-dente della Municipalità David Lebro. Sarà una festa per i più piccoli con ani-matori, prestigiatori, trampolieri e ma-schere di personaggi della Walt Disney.

NAPOLI: INAUGURAZIONE DELLA FONDAZIONE 'A VOCE D'E CREATURE L’Associazione Internazionale Regina Elena a fianco di don Luigi Merola per la sua nuova iniziativa

POMIGLIANO PER LA LEGALITÀ: BIÙTIFUL CAUNTRI Giovedì 27 marzo, al cinema Gloria, alla presenza del magistrato Donato Ceglie, è stato proiettato il documentario-choc Biùtiful cauntri sulle ecomafie campane con immagini inedite ed intercettazioni telefoniche sconcertanti su un fenomeno nella cui morsa la Regione Campania è stata attratta ormai da tempo. L’opera, in concorso nella sezione Italiana Doc al Torino Film Festival e che ha ri-scosso un grande successo negli ultimi tempi, specie nei territori vittima del tracollo ambientale scaturito dall’emergenza rifiuti, si basa sugli effetti nefasti arrecati dal movimento sottobanco detto eco-mafia; tutti quei reati promossi dalle organizzazioni criminali sull'ambiente, dedite al traffico e smaltimento illegale di rifiuti e all'abusi-vismo edilizio su larga scala. A questi fenomeni decisamente dannosi per il sistema ecologico, se ne aggiunge un’-altra sequela impressionante come l'escavazione abusiva, il traffico di animali esoti-ci, il saccheggio dei beni archeologici e l'allevamento di animali da combattimento, in particolare lungo la "rotta adriatica" e la rotta tirrenica", dal nord verso la Puglia e verso la Campania e la Calabria. Il film smaschera questa sorta di violenza sotterra-nea ed invisibile delle ecomafie, con toccanti immagini inedite del traffico illecito di rifiuti e per la prima volta sullo schermo saranno riproposte le intercettazioni telefo-niche che svelano l'arroganza, nonché la meschinità ed il cinismo degli eco-criminali che disegnano strategie astruse e sconosciute al fine di rimpinguarsi le tasche.

PALERMO: LA SPESA SENZA IL PIZZO

Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità dicevano alcuni vo-lantini anni fa per una campagna antima-fia a Palermo, poi diffusa anche in altre città. Ora, nel capoluogo siciliano è stato creata il primo Punto pizzo-free, cioè un negozio che vende solo prodotti di com-mercianti che hanno deciso di ribellarsi pubblicamente alle estorsioni aderendo al comitato Addiopizzo, promotore dell'ini-ziativa. Sabato 8 marzo, in corso Vittorio Emanuele II, è stato inaugurato il negozio ideato e voluto dal palermitano ventino-venne Fabio Messina, titolare di un enote-ca inserita nella lista di consumo critico: un elenco pubblico che riporta i 241 nomi di imprenditori e commercianti che si sono opposti al racket delle estorsioni, tra i quali trenta hanno deciso di far confluire i loro prodotti certificati Addiopizzo an-che nel supermarket anti estorsioni.

Doni dell'AIRH ai ragazzi della Fondazio-ne 'A voce d'e creature, distribuiti con don Luigi Merola

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Festa per gli 86 anni del Cav. Francesco, una festa organizzata dai figli Vincenzo e Alessandro con la nuora. Erano presenti il Sindaco di Scafati Dott. Francesco Bottoni, la Delegazione dell'Associazio-ne Internazionale Regina Elena, guidata dal Cav. Rodolfo Armenio, e tanti amici. L’AIRH ha conferito all'arzillo Cav. Bossetti il titolo di benemerito quale riconoscimento della sua fedeltà alle Tradizioni. La pergamena è stata con-segnata al festeggiato dal Sindaco di Scafati a no-me dell'Associazione Internazionale Regina Elena. Il Cav. Francesco Bossetti è nato a Torre Annun-ziata il 14 marzo 1922. Fu Caporal Maggiore del Regio Esercito e paracadutista divisione Nembo.

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SCAFATI HA FESTEGGIATO IL CAV. BOSSETTI

IL CMI NEL SUD-ITALIA: PROSSIME ATTIVITÀ Venerdì 18 - Lunedì 21 aprile - Parigi Manifestazioni del bicentenario della nascita dell’Imperatore Napoleone III Giovedì 1 maggio - Roma Inaugurazione del Monumento in memoria di tutte le vitti-me del lavoro Sabato 3 maggio - Saint-Denys (Francia) Millennio nella nascita del Re di Francia Enrico I, a cura del CMI Sabato 3 maggio - Nettuno (RM) S. Messa e solenne processione in onore di Nostra Signora delle Grazie Domenica 4 maggio - Termoli (CB) Al Castello Svevo conclusione della manifesta-zione internazionale Due sponde un mare Lunedì 5 maggio - Roma Omaggio a Pier Adolfo Tirindelli, a cura del CMI Martedì 6 maggio - Nizza 250° anniversario della nascita del Gen. Massena, a cura del CMI Giovedì 8 maggio - Amalfi VIII centenario della traslazione delle reliquie di Sant’-Andrea apostolo.

NAPOLI I dipinti restaurati di San Pasquale Baylon - a cui si appellavano le donne in cerca di marito - e il Ritratto equestre di Leonardo Tocco, nobile durante il regno di Carlo III, realizzati da Giovanni Stefano Maja sono stati presentati a Napoli, presso la Quadre-ria del Pio Monte della Misericordia, con Ricerca e conservazione. Attività di restau-ro del laboratorio dei dipinti, il volume a cura di Aprile, che documenta le fasi dei lavori con la scoperta della firma di Maja, accompagnato dagli interventi di Francesco De Sanctis, Francesco Brancia d'Apricena e Stefano Causa, e l'ufficializzazione delle borse di studio in Diagnostica e restauro. Genovese di nascita, Maja (1672-1747) trascorse un periodo di attività a Napoli come allievo di Francesco Solimena. Il ritratto equestre viene donato nel 1933 al Pio Monte, dove si trova tutt'ora.

Page 9: IL CMI PER REGINA SARDEGNA MARIA CLOTILDE BORBONE … · 2008. 5. 6. · M° Domenico Napoletano e da una formazione musicale di sei elementi. Grande commozione per la famiglia del

SUPPLEMENTO SUD ITALIA

pagina 9 - numero 22, Aprile 2008 www.tricolore-italia.com TRICOLORE

MANIFESTO

I principi e le linee d’azione di TRICOLORE, ASSOCIAZIONE CULTURALE

Siamo convinti che una situazione nuova, come quella che di fatto si è venuta a creare, non può essere gestita con una mentalità di vecchio stampo, ancorata ad abitudini fatte più di ricordi che di tradizione attiva. Viviamo in un mondo globalizzato, nel quale l'uomo e la sua dignità sono spesso sottovalutati e dove i valori più importanti sono dimenticati o trattati con disprezzo in nome del mercato, del-l'economia, di pratiche religiose disumanizzanti o d'ideologie massificanti.

Crediamo che i modi di vedere del passato, che per tanto tempo hanno caratterizzato l'azione di vecchi sodalizi, non rispondano più alle esigenze del nuovo millennio, e che la Tradizione sia cosa viva, non ferma alle glorie di un'epoca passata. Bisogna dunque creare nuovi modi di pensare e d'agire, fedeli ai nostri Valori ma pronti a fare i conti con la realtà del mondo in cui viviamo: non siamo del mondo ma nel mondo. Rifiutando le fusioni, i compromessi, i raggruppamenti eterogenei e le aggregazioni di sigle disparate cercate in nome di un'unione di facciata ma di fatto inesistente, la nostra associazione è nata alla ricerca di una vera unità di pensiero e d'azione. C'è una dinamica del cambiamento, una volontà di creare sinergie tra persone che mettono davanti a tutto Dio e l'uomo. Abbiamo risposto a questa esigenza con l'intenzione di diventare un trait d'union apolitico ed apartitico tra tan-te persone che credono nei nostri stessi valori ed alle quali portiamo un messaggio di novità nella forma orga-nizzativa: Tradizione attiva, maturità e gioventù, speranza e cultura. Tricolore è e deve rimanere un ponte tra il passato e il futuro, un serbatoio di pensiero che sia collettore di ener-gie e di idee, una struttura aperta, flessibile, ma anche un unico soggetto che possa organizzare e incanalare i tanti rivoli che da diverse sorgenti confluiscono nel rispetto e nella diffusione della storia sabauda e italiana, che si fonde con tante esperienze dell'Europa cristiana. Studi, internet, dibattiti, convegni, pubblicazioni, manifestazioni pubbliche, mostre e premi saranno le modalità principali d'azione di questa prima fase, durante la quale potremo rispondere a tante domande e precisare an-cora meglio il nostro pensiero. Inoltre, poiché attualmente il 40% dell'umanità possiede il 3% delle ricchezze totali del globo e dato che molti cercano di ridurre la fede in Dio ad un'utopia sociale strumentalizzabile, a buonismo, a solidarietà, a semplice etica, vogliamo essere vicini a chi ha bisogno e intervenire per evitare che il Cristianesimo sia degradato a mo-ralismo e la storia sia ridotta ad una serie di episodi scollegati l'uno dall'altro o, peggio, sia asservita ad interes-si di parte. Nella ricerca del consensus quando è possibile, ma con la ferma volontà d'esprimere un'opinione fondata sulla verità, lontana dagli stereotipi, Vi invitiamo ad unirvi a noi, per sviluppare insieme questo nuovo spazio di li-bertà, con la speranza di essere degni del lustro e della Tradizione della più antica Dinastia cristiana vivente e della storia del popolo italiano.

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