Il ciclo di bilancio italiano

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Il ciclo di bilancio Settembre 2013

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Il Semestre Europeo e il ciclo di bilancio italiano. La programmazione economica italiana, la manovra di finanza pubblica, l'iter della Legge di Stabilità, i correttivi dell'Europa. Settembre 2013

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Il ciclo di bilancio

Settembre 2013

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Il braccio preventivo dell’UE

La crisi economico-finanziaria ha portato all’adozione di regole europee per garantire un maggiore coordinamento delle politiche economiche di Unione e Stati Membri.

Semestre Europeo: introdotto dal 2011, non rappresenta una procedura per l’approvazione dei bilanci nazionali ma un meccanismo di rafforzamento della sorveglianza dell’Unione sugli Stati Membri in campo fiscale e macroeconomico attraverso la discussione preventiva sulle politiche di bilancio.

Il mutato quadro delle regole UE ha determinato modifiche alla normativa nazionale di contabilità oggi definita dalla Legge di Contabilità (n. 196/2009) e successive modifiche (L. n. 39/2011).

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Ma prima… come funziona il Semestre Europeo?

Gennaio

Marzo

Aprile

Giugno Luglio

Mesi successivi

La Commissione Europea elabora l’analisi annuale della crescita in cui formula proposte strategiche.

Il Consiglio Europeo indica gli obiettivi di politica economica e le strategie di riforma sulla base di un Rapporto predisposto dalla Commissione.

Gli Stati Membri comunicano alla Commissione gli obiettivi e le azioni che intendono adottare con l’aggiornamento dei Programmi di Stabilità e di Riforma.

La Commissione elabora le raccomandazioni agli Stati Membri, che passano al vaglio del Consiglio Ecofin (Ministri delle Finanze) e del Consiglio Europeo (Capi di Stato e di Governo) per l’approvazione definitiva.

Gli Stati Membri, sulla base delle raccomandazioni, predispongono i bilanci e le misure di politica economica.

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La programmazione economica in Italia

Il ciclo di programmazione economica inizia con la presentazione ad aprile del Documento di Economia e Finanza (DEF). Il DEF − ex DPEF − è lo strumento triennale di programmazione economica e finanziaria, articolato in tre aree:

1. Programma di Stabilità (PS): obiettivi di politica economica e previsioni sugli aggregati macroeconomici e di finanza pubblica differenziati anno per anno.

2. Analisi e tendenze della finanza pubblica: analisi del conto economico e di cassa delle Amministrazioni pubbliche, articolati per sottosettori.

3. Programma Nazionale di Riforma (PNR): stato di avanzamento delle riforme avviate; fattori macroeconomici che incidono sulla competitività; principali riforme da attuare; prevedibili effetti delle riforme su crescita, competitività e occupazione.

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A settembre il Governo presenta al Parlamento una

Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza

che contiene:   l’eventuale aggiornamento delle previsioni macroeconomiche

e di finanza pubblica per il triennio di riferimento ed eventuali integrazioni conseguenti alle raccomandazioni del Consiglio Europeo;

  l’eventuale aggiornamento degli obiettivi programmatici;   il contenuto del Patto di Stabilità interno, che vincola Regioni

ed Enti Locali al perseguimento di obiettivi di finanza pubblica, determinandone singolarmente gli obiettivi programmatici.

… l’aggiornamento

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Entro il 15 ottobre il Governo presenta al Parlamento il Disegno di Legge di Stabilità (ex finanziaria) e il Disegno di Legge di Bilancio, che compongono la manovra di finanza pubblica su base triennale.

La Legge di Stabilità contiene esclusivamente norme con effetti finanziari nel triennio di riferimento.

Non può contenere:

norme di delega legislativa al Governo, di carattere ordinamentale o organizzatorio, di natura localistica o microsettoriale.

La Legge di Bilancio riporta le spese e le entrate per l’anno successivo a legislazione vigente.

La manovra di finanza pubblica

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Iter della Legge di Stabilità

Parlamento “bloccato”

Emendamenti “limitati”

nel corso dell’iter parlamentare della Legge di Stabilità, non possono essere iscritti all’ordine del giorno delle Commissioni e dell’Assemblea Disegni di Legge che comportino variazioni di spese o di entrate, né Disegni di Legge intesi a modificare la legislazione vigente in materia di contabilità generale dello Stato.

non sono ammissibili emendamenti che introducono disposizioni prive di effetti finanziari; norme di delega, di carattere ordinamentale, di natura localistica o microsettoriale;modifiche alle norme di contabilità generale dello Stato.

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Il Governo scrive ma l’Europa…

A partire dal Ciclo di Bilancio 2014 si applicano i Regolamenti UE del pacchetto Two Pack, che riducono ulteriormente il margine di discrezionalità degli Stati Membri nelle scelte di politica fiscale.

In concreto:

  i progetti di bilancio sono soggetti al vaglio preventivo della Commissione Europea;

  la Commissione esprime un parere e può chiedere allo Stato Membro di modificare il bilancio se non lo trova compatibile con i parametri del Patto di Stabilità;

  il prossimo ddl di Stabilità sarà quindi esaminato in parallelo a due livelli: dal Parlamento italiano e dalla Commissione Europea.

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Approvazione della Legge di Stabilità

Con l’approvazione della Legge di Stabilità è approvata anche la nota di aggiornamento del Bilancio, che tiene conto delle variazioni degli aggregati finanziari introdotte dalla Legge di Stabilità.

Termine perentorio di approvazione

Il Parlamento ha tempo di esaminarla ed emendarla fino al 31 dicembre. Oltre tale scadenza si determina…

l’esercizio provvisorio:

il Parlamento autorizza il Governo ad applicare il progetto di bilancio non ancora approvato, cioè a riscuotere le entrate e a pagare le spese secondo quanto previsto (per una durata massima di quattro mesi).

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Le Istituzioni dell’Eurozona hanno reagito alle tensioni sui debiti sovrani imponendo un’ulteriore riduzione dei margini di discrezionalità della politica fiscale degli Stati Membri.

L’Italia approva la riforma dell’articolo 81 della Costituzione: il principio del cd. obbligo del pareggio di bilancio strutturale, ovvero dell’equilibrio strutturale (corretto per il ciclo economico) tra entrate e spese, è inserito in Costituzione.

Cosa comporta?

Dal 2014, il deficit corretto per tenere conto degli effetti del ciclo economico dovrà tendere a zero. L’indebitamento strutturale sarà consentito solo in caso di eventi eccezionali, previa autorizzazione delle Camere a maggioranza assoluta dei componenti.

Mani legate (dall’UE) con l’introduzione del pareggio di bilancio

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È inoltre previsto un controllo a posteriori delle politiche di bilancio che si attua attraverso la vigilanza sui deficit e sui debiti pubblici.

Principale strumento:

procedura per Deficit Eccessivo (che si determina nel caso in cui il rapporto deficit pubblico-PIL sia superiore al 3%).

La valutazione spetta alla Commissione Europea da cui deriva poi la decisione del Consiglio Europeo se aprire una procedura per disavanzo eccessivo.

Qualora il Consiglio decida di procedere, invia raccomandazioni allo Stato Membro che è tenuto a ridurre il deficit entro il tetto del 3% in un determinato periodo. Il Consiglio può decidere di applicare sanzioni o ammende e invitare la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) a riconsiderare la sua politica di prestiti verso lo Stato Membro in questione.   

Il braccio correttivo dell’UE   

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