BILANCIO 2017 · tasso di disoccupazione ai minimi storici e da ... Più distanziate nel ciclo...

97
BILANCIO 2017

Transcript of BILANCIO 2017 · tasso di disoccupazione ai minimi storici e da ... Più distanziate nel ciclo...

BILANCIO 2017

1

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE

DELL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017

Signori Azionisti,

il bilancio al 31.12.2017, che sottoponiamo

alla vostra approvazione, chiude con un

risultato di esercizio pari a 2.306.490, al

netto delle imposte.

Il patrimonio netto della Banca era a fine anno

pari a Euro 23.523.940 (a fine 2016 era pari a

Euro 21.949.236)

I. Il contesto generale

Il quadro internazionale nel 2017

L’aspetto più importante del 2017 è stata

l’uscita della economia globale da una fase

sfavorevole, durata tre anni, nel corso della

quale la debolezza della Eurozona, il

rallentamento della economia cinese e il forte

ribasso del prezzo del petrolio avevano

condizionato il potenziale di crescita. A partire

dalla fine del 2016, grazie al recupero degli

investimenti industriali in USA,

all’allargamento della ripresa anche ai Paesi

più deboli nella Eurozona ed agli effetti

positivi delle politiche monetarie dei principali

Paesi, è iniziata una fase di crescita globale

sincronizzata che non si verificava da molti

anni.

In questo quadro l’Europa è risultata essere

non solo l’area economica con la maggiore

dinamicità e crescita in rapporto al suo

effettivo potenziale, ma anche l’area che ha

realizzato risultati costantemente migliori

rispetto a quelli attesi. La Germania ha

indubbiamente favorito in larga misura la

accelerazione, registrando forse il miglior

periodo sotto il profilo economico dopo la

riunificazione. Ma anche gli altri Paesi europei

hanno contribuito, registrando consistenti

miglioramenti: dalla Grecia, finalmente

ritornata in territorio positivo quanto a

crescita, a Francia e Italia, rimaste distaccate

da Germania e Spagna nel 2016. Nel

complesso nel 2017, grazie ad una espansione

sincronizzata, l’Europa è passata da una fase

di recupero ad una fase espansiva del ciclo

economico.

Nel 2017 gli Stati Uniti hanno proseguito il

lungo periodo economico favorevole con una

progressione continua che non ha dato segni

di rallentamento. Come è normale attendersi

nella fase finale di un ciclo, in alcuni casi i

risultati societari hanno registrato livelli

inferiori ai massimi ma, in generale, crescite

salariali contenute e condizioni favorevoli sui

mercati globali hanno permesso il

mantenimento dei margini su alti livelli e la

crescita degli utili ancora consistente. Da

segnalare il tasso di disoccupazione, che ha

raggiunto il minimo storico del 4.1%.

Il Regno Unito nel 2017 ha in qualche modo

“digerito” lo shock seguito al referendum che

nel giugno 2016 ha portato alla Brexit.

Nonostante le incertezze a livello politico

legate alla difficile negoziazione delle

condizioni di uscita dalla Unione Europea, gli

indici della attività economica hanno

recuperato rapidamente rispetto ai minimi,

portando la crescita prevista per il 2017

(+1.7%) ad un livello certamente inferiore a

quello pre-referendum ma ben lontano dal

panorama recessivo temuto da molti.

Contrariamente a quanto avvenuto negli anni

scorsi, nel 2017 la Cina non è stata fonte di

particolari preoccupazioni. I dati di crescita

dell’economia sono risultati stabili (di poco

inferiore al 7%) con vari indicatori che

confermano una sua stabilizzazione dopo un

periodo di incertezze. Aspetto negativo,

tuttavia, continua essere l’elevato livello di

indebitamento, che ha portato alla

introduzione di misure di contenimento del

credito.

Una ulteriore conferma della sincronizzazione

del ciclo economico a livello globale, viene dal

Giappone, la cui crescita è continuata nel 2017

grazie a una dinamica positiva a livello

consumi e investimenti interni ed a livello

esportazioni. La domanda interna è stata

spinta da una crescita salariale stimolata da un

tasso di disoccupazione ai minimi storici e da

una propensione al consumo sui livelli

massimi degli ultimi dieci anni. In parallelo, la

crescita globale ha supportato l’esportazione

giapponese riportando la bilancia commerciale

in positivo dopo due anni negativi.

Nel 2017 la politica monetaria delle principali

Banche Centrali ha indubbiamente favorito un

ciclo globale favorevole e sincronizzato.

Accompagnando la fase di maturità del ciclo

economico americano, la FED ha proseguito il

processo di normalizzazione portando, con tre

successivi incrementi, il tasso dei FED Funds al

1.5%. Più distanziate nel ciclo economico,

Eurozona e Giappone hanno proseguito, con le

rispettive Banche Centrali, i programmi di

Quantitative Easing e ed il mantenimento di

tassi a breve negativi. In Ottobre, tuttavia, la

BCE ha finalmente annunciato un piano di

riduzione del programma di acquisto di titoli

iniziato nel 2015 dimezzando i quantitativi

mensili ma, nello stesso tempo, allungando ad

almeno Settembre 2018 gli interventi e

prevedendo la continuazione del

2

reinvestimento delle cedole e dei titoli scaduti

anche dopo il termine del programma di

acquisto.

Evoluzione dei Tassi di Riferimento nel 2017

Dal Tasso%

FED 15-03-2017 1,00%

14-06-2017 1,25%

13-12-2017 1,50%

Dal Tasso%

BCE (*) 1-1-2017 0,00%

(*)Tasso di rifinanziamento

Le maggiori economie nel 2017

GDP Inflazione Disoccupazione

USA +2,6% +2.1% 4.1%

Area

Euro

+2,7%

+1,4%

8.7%

Cina +6,8% +1.8% 4,0%

India +7.1% +5.2% 4.9%

Brasile +1.4% +3,0% 12.0%

I Mercati Finanziari nel 2017

L’inizio del 2017 ha visto i mercati azionari

generalmente positivi e con contenuta

volatilità, sulla scia di dati macroeconomici in

miglioramento e di buoni risultati societari.

Ciò ha consentito di assorbire gli effetti

negativi seguiti ai primi annunci del neo

Presidente americano, che avevano fatto

temere un rallentamento degli scambi

commerciali derivanti dalla revisione di alcuni

trattati. La spinta positiva è continuata fino a

maggio, anche a seguito dell’esito delle

elezioni francesi che, come per le elezioni

olandesi che le hanno precedute, hanno

allontanato i timori circa una possibile

disgregazione dell’ Euro. Una interruzione

della fase positiva dei mercati azionari

europei è tuttavia avvenuta nel mese di giugno

a seguito del forte calo del prezzo del petrolio

(-15% rispetto a inizio anno) ed al manifestarsi

di timori circa una politica monetaria meno

accomodante da parte della BCE a fronte di

una crescita economica superiore al previsto.

Dopo un andamento alterno nei mesi estivi, i

mercati hanno ripreso il trend positivo con un

mese di settembre in marcata accelerazione.

La fase positiva è continuata nell’ultimo

trimestre dell’anno con il mercato americano

in continua ascesa seguito da quello Europeo.

In particolare evidenza il mercato italiano,

favorito dalla positiva accoglienza da parte

degli investitori Piani Individuali di Risparmio

(PIR) introdotti a fine 2016. Nel corso degli

ultimi tre mesi dell’anno anche il mercato

giapponese ha segnato un consistente

recupero, realizzando un +12%. Nel complesso

nel 2017 i mercati azionari mondiali hanno

conseguito, in analogia con l’andamento delle

varie economie mondiali, un progresso

sincronizzato e caratterizzato da bassa

volatilità.

Andamento dei mercati azionari

Anno

2016

Anno

2017

Stati Uniti

S&P 500 +9,5% +19,4%

NASDAQ +7,5% +28,2%

Europa

DJ Euro Stoxx

50

+0,7% +6,5%

DJ Stoxx 600 -1,2% +7,7%

FTSE MIB -10,2% +13,6%

Giappone

Nikkei 225 +0,4% +19,1%

Paesi

Emergenti

MSCI EM +8,6% +34,4%

Mondo

World MSCI +5,4% +20,1%

Nota: variazione degli indici calcolata

in valuta locale MSCI EM e World MSCI in US$.

Per quanto riguarda l’andamento dei tassi di

interesse il mercato dei Titoli di Stato

decennali nel 2017 ha registrato alcuni

momenti di discontinuità con conseguenti

effetti sui mercati obbligazionari nei vari

segmenti che li compongono. I rendimenti

inizialmente in rialzo per i titoli decennali

italiani e tedeschi sono poi scesi

considerevolmente all’inizio del secondo

trimestre per poi risalire nuovamente a giugno

e stabilizzarsi nell’ultima parte dell’anno. Da

notare in quest’ultima fase la riduzione dello

spread fra i decennali tedeschi e quelli italiani.

Andamento analogo per il decennale USA, che

ha poi chiuso l’anno con un rendimento pari a

quello di inizio 2017.

Tassi e rendimenti obbligazionari a fine anno

2016 2017

US$

3 mesi (Tit. di Stato USA) 0,49% 1,38%

2 anni “ “ “ “ 1,18% 1,88%

10 anni “ “ “ “ 2,44% 2,40%

Titoli societari 3,37% 3,27%

EURO

3 mesi (Tit.di Stato Germania) -0,98% -0,75%

2 anni “ “ “ “ -0,76% -0,63%

10 anni “ “ “ “ 0,20% 0,42%

3 mesi (Tit.di Stato Italia) -0,49% -0,60%

2 anni “ “ “ “ -0,19% -0,26%

10 anni “ “ “ “ 1,81% 2,01%

Titoli societari 0,81% 0,78%

Differenza di rendimento (spread) fra i Titoli di

Stato decennali italiani e tedeschi

(in punti base) 2016 2017

a inizio anno 160 154

Massimo dell’anno 186 210

(data) (24/11) (13/04)

Minimo dell’anno 97 133

(data) (04/1) (08/12)

a fine anno 181 156

Valore medio 129 169

3

L’andamento valutario, per quanto riguarda il

rapporto Euro/Dollaro, ha smentito fin dai

primi mesi dell’anno le attese di un

apprezzamento del Dollaro nate con la

elezione del nuovo Presidente. Di fatto, l’Euro

si è rafforzato rispetto alla valuta americana

con una accelerazione in particolare nel terzo

e quarto trimestre chiudendo l’anno con un

progresso del 14% rispetto ai valori di inizio

anno. Analogo apprezzamento dell’Euro si è

verificato nei confronti delle altre principali

valute

Andamento dell’Euro rispetto alle principali

valute

Anno

2016

Anno

2017

Euro/Dollaro USA -3,2% +14,2%

Euro/Lira sterlina UK +15,7% +4,1%

Euro/Yen giapponese -5,9% +10,0%

Euro/Franco svizzero -1,5% +9,2%

I primi mesi del 2018

I primi tre mesi del 2018 vedono tutti gli

indicatori economici ancora orientati verso

una robusta crescita a livello globale, con i

Paesi sviluppati in prima fila. Le economie

emergenti cominciano a loro volta a mostrare

vivacità, dopo un 2017 che le aveva viste

meno reattive. Il livello dei tassi di inflazione

ha cominciato a manifestare qualche tensione

nei Paesi sviluppati mentre, cosa interessante

da osservare, nei Paesi emergenti la tendenza

sembra essere quella di un suo progressivo

allentamento. In generale la politica monetaria

dei Paesi sviluppati è guidata dalle mosse della

Fed verso la “normalizzazione” (il tasso di

riferimento americano è stato portato a 1.75%

in marzo). Per La Banca Centrale Europea la

strada della normalizzazione è più lunga

dovendo passare per una progressiva

riduzione degli interventi “non convenzionali”

(il Quantitative Easing). Da notare la posizione

opposta delle Banche Centrali dei Paesi

Emergenti, che appaiono ora inclini a allentare

la loro politica restrittiva.

Il segnale più evidente circa il tasso di

inflazione viene dagli Stati Uniti, dove

comincia a farsi sentire la spinta su prezzi e

salari conseguente alla robusta crescita di

questi anni. Tale dinamica non appare per il

momento preoccupante ed era comunque già

prevista nelle proiezioni economiche e tenuta

in conto nelle decisioni di politica monetaria

che porteranno ad un ulteriore graduale

incremento dei tassi di riferimento nel 2018.

Nella zona Euro, dopo il buon recupero della

crescita nel 2017 è difficile pensare ad

ulteriori miglioramenti. Siamo infatti a metà di

un ciclo economico che negli ultimi mesi ha

avuto una importante accelerazione e non è da

escludere un possibile rallentamento nella

restante parte dell’anno.

Passando al comportamento dei mercati

finanziari, con l’inizio del 2018 i titoli azionari

e quelli obbligazionari hanno cominciato a

registrare un rialzo della volatilità, rimasta

eccezionalmente bassa per tutto lo scorso

anno. Ciò si è manifestato all’inizio di febbraio

con correzioni importanti, in particolare, sui

mercati azionari, solo in parte recuperati nelle

settimane successive. A causare quella che per

ora non è considerato un vero cambiamento di

tendenza, i segnali inflazionari negli Stati

Uniti, visti come possibile motivazione per un

incremento dei tassi di interesse più

accelerato del previsto, ed i timori circa gli

effetti sulla crescita globale della politica

commerciale degli Stati Uniti voluta dalla

amministrazione Trump.

I mercati di riferimento per Banca Albertini

Syz

Il principale mercato di riferimento è quello

dei prodotti e servizi di Private Banking, al

quale la Banca partecipa offrendo gestioni

patrimoniali, investimenti in titoli o tramite

Fondi, servizi di consulenza agli investimenti,

di amministrazione titoli nonché di raccolta

ordini e negoziazione. La clientela alla quale si

rivolge la Banca è quasi esclusivamente

italiana.

Sulla base dei dati più recenti disponibili,

dall’analisi del mercato italiano emerge che la

ricchezza privata delle famiglie nel 2016 si è

attestata 4.168 miliardi di Euro rispetto al

valore di 4.117 miliardi di Euro registrato

nell’esercizio precedente, con una crescita

dell’1,2%, riconducibile per circa il 65% a nuovi

flussi netti positivi e per la restante parte

all’effetto positivo dei mercati finanziari.

Anche l’analisi dei dati (fonte Banca d’Italia)

relativi ad un orizzonte temporale più ampio

(2011-2016) mostra un tasso di crescita

annuale composto (Cagr ) della ricchezza pari

al 3,6%.

La composizione della ricchezza delle famiglie

italiane relativa al periodo 2016 suddivisa per

asset class evidenzia la seguente

configurazione:

Forme di deposito bancario pari a

circa il 34%

Obbligazioni pari a circa il 9%

Azioni e partecipazioni pari a circa il

22%

Quote di fondi comuni pari a circa il

12%

Assicurazioni e fondi pensione pari a

circa il 23%.

Tale composizione mostra un incremento del

peso degli investimenti in fondi comuni ed

investimenti assicurativi per circa il 2% a fronte

di una riduzione principalmente in

investimenti in titoli azionari ed

obbligazionari.

4

Spostando l’attenzione sul mercato del Private

Banking in Italia, l’evoluzione delle masse in

gestione (AUM) dei clienti serviti al 31

dicembre 2016 ammontano a 763 miliardi di

Euro e mostrano una crescita rispetto al

precedente periodo del 5,1%, dovuto

principalmente al buon andamento della

raccolta.

Anche ampliando l’orizzonte temporale di

osservazione al periodo 2011-2016 si registra

una crescita costante delle masse in gestione

nella misura di circa il 6% annuo. Si ricorda che

tali dati (fonte AIPB) hanno subito una

variazione significativa nell’esercizio 2015 in

seguito all’inclusione nelle statistiche del

settore dei dati relativi a reti di promozione

finanziaria oltre agli effetti di alcuni

cambiamenti di modello organizzativo da

parte di operatori rilevanti per il settore.

Per quanto riguarda la struttura del mercato

italiano, il settore del private banking si

presenta maturo e molto solido, con un indice

di penetrazione del servizio dell’86% contro

una media europea del 63% europeo e

mondiale del 42%. Ciò nonostante, l’Italia

risulta essere, secondo vari studi, ancora un

territorio ad alto potenziale, all’interno del

quale vi sono ancora 230 miliardi di Euro di

ricchezza da intercettare mediante il servizio

del private banking.

La composizione delle variazioni nell’ultimo

periodo evidenzia che l’effetto positivo è

riconducibile al positivo andamento dei

mercati finanziari e ad un effetto non

ricorrente legato alla variazione del perimetro

di rilevazione dei dati. La medesima analisi

estesa al periodo 2011-2016 evidenzia un

incremento sostanzialmente bilanciato tra la

componente di nuova flussi di raccolta netta

ed effetto positivo dei mercati finanziari.

Il numero di operatori in Italia è decisamente

elevato: secondo indagini di mercato (fonte

Magstat) a fine 2016 l’Italia contava 255

operatori nel settore, circa 2.700 uffici private

/ filiali e 1,16 mln di clienti. Le aree

geografiche in cui gli operatori di private

banking trovano maggior diffusione sono:

Lombardia (500 uffici private / filiali), Veneto

(207), Emilia Romagna (202), Piemonte (178),

Lazio (129), Toscana (112).

L’evoluzione della quota di mercato delle

diverse categorie di operatori mostra che è in

corso un processo di incremento della quota

di mercato da parte della categoria “banche

specializzate” (da 11,6% al 31 marzo 2016 a

13,9% al 30 giugno 2017), e di “business unit”

tra cui figurano i principali operatori del

settore della gestione del risparmio (da 17,9%

al 31 marzo 2016 a 22,3% al 30 giugno 2017)

a danno delle “banche universali grandi” (da

61% al 31 marzo 2016 al 54,2% al 30 giugno

2017).

Con riferimento ai profili di redditività, il

return on assets (RoA) di mercato

nell’esercizio 2016 si è attestato a 71 basis

points (bps) registrando una riduzione rispetto

all’esercizio precedente di 3 bps. L’evoluzione

della stessa nel periodo 2011-2016 appare

tuttavia in crescita, da 63 bps registrati nel

2011 al valore di 71 bps citato in precedenza

(fonte AIPB).

In particolare, il dettaglio della redditività

riferita all’esercizio 2016 per tipologia di

attivo sottostante evidenzia valori più alti per i

fondi comuni di investimento e per i prodotti

assicurativi pari rispettivamente a 90 bps e 93

bps, mentre, all’interno dei prodotti di

risparmio gestito, le gestioni patrimoniali

presentano una redditività di 78 bps. La

medesima graduatoria si registra anche con

riferimento ai ricavi.

Con riferimento al settore dell’asset

management, il contesto italiano mostra un

patrimonio in gestione pari a 1.943 miliardi di

Euro al 31 dicembre 2016 registrando una

crescita del 6% rispetto al periodo precedente,

di cui circa la metà riconducibile alla raccolta

netta positiva del periodo e per la parte

restante al positivo andamento dei mercati

finanziari. Di particolare rilevanza risulta

l’andamento di progressiva crescita delle

masse in gestione registrato nel corso degli

ultimi 5 anni che sono sostanzialmente

raddoppiate.

Gran parte della crescita va attribuita ad una

maggiore diffusione ed apprezzamento da

parte dei risparmiatori dei fondi comuni come

strumento di diversificazione del portafoglio.

Alla luce di tale contesto si nota, tuttavia,

come ricavi e redditività non stiano andando di

pari passo con la crescita degli AuM:

nell’ultimo anno, infatti, i ricavi hanno subito

una contrazione dell’1%, mentre la redditività

è calata di 2,6 bps (da 29,3 a 26,7 bps).

La contrazione osservata è principalmente

dovuta al trend di disinvestimento di prodotti

attivi a favore di prodotti passivi. Le

commissioni si stanno abbassando sia nel

segmento istituzionale che retail. Nel primo,

per la pressione competitiva, nel secondo, per

effetti normativi (trasparenza dei costi /

divieto di commissioni di distribuzione).

Per quanto riguarda le commissioni di

gestione, considerando il periodo 2010 –

2016, si è osservata una forte contrazione nei

fondi Azionari (-3,5%/anno), Monetari (-

3%/anno) e negli ETF (-3%/anno); una

riduzione più contenuta nei fondi Hedge (-

1%/anno) e nel Private Equity (-1,5%/anno);

una crescita nei fondi Multiasset (+2%/anno),

Fixed Income (+3%/anno), Private Debt

(+3%/anno).

5

Nel contesto sopra descritto, l’analisi dei dati

riferiti agli intermediari che offrono servizi di

Private Banking porta ad alcune

considerazioni:

- il mercato italiano, con 230 Mdi di Euro di

ricchezza da intercettare mediante i

servizi di Private Banking, continua a

presentare un elevato potenziale di

sviluppo

- la tendenza alla riduzione del RoA

manifestatasi negli ultimi due anni unita

ad una crescita dei costi dovuta, in buona

parte, alla implementazione di quanto

necessario per il rispetto della normativa,

tende a comprimere i margini

- la crescente complessità dei mercati di

investimento, in parte congiunturale (tassi

anormalmente bassi, difficoltà a creare

performance per il cliente) in parte

strutturale (regolamentazione invasiva ed

in continua crescita, proliferazione di

strumenti di investimento complessi da

valutare), rende necessari investimenti in

capacità professionali ed in tecnologia

- il numero di operatori del Private Banking

attivi in Italia è eccessivamente elevato,

con una anti-economica frammentazione

che rischia di abbassare la qualità media

dei servizi offerti, a scapito della

possibilità di sfruttare in pieno le

potenzialità del mercato.

Le considerazioni sopra esposte portano a

considerare come salutare un consolidamento

fra gli operatori del settore del Private

Banking, in particolare quelli appartenenti al

segmento degli “operatori specializzati”, per i

quali è obiettivo di assoluta importanza

mettersi nelle migliori condizioni per trarre

vantaggio dalle potenzialità del mercato.

A differenza degli anni precedenti, il 2017 ha

cominciato a registrare alcune operazioni in

tale direzione, a partire dalla stessa Banca

Albertini Syz, che ha fatto da battistrada ad

alcune operazioni annunciate nell’anno o che

verranno probabilmente annunciate nei

prossimi mesi.

Dando seguito alla decisione strategica del

Gruppo Syz di concentrare in Svizzera la

propria attività di private banking/wealth

management cedendo la propria quota di

maggioranza in Banca Albertini Syz, fin dai

primi mesi del 2017 è stata attivamente

cercata una combinazione, col primario

obiettivo di assicurare la soddisfazione della

clientela esistente ed attrarre quella

potenziale.

La soluzione ideale, per affinità e per

complementarietà, è stata trovata nel Gruppo

ERSEL, che una volta ottenuta la approvazione

della Autorità di Vigilanza, subentrerà al

Gruppo Syz nell’azionariato della Banca

accanto all’altro attuale azionista.

L’operazione, annunciata a fine ottobre, ha

avuto ampio rilievo sui media.

II . Le attività della Società nel 2017

Strategie di investimento dei portafogli

gestiti

Nel 2017, i positivi dati macroeconomici

provenienti da tutte le aree geografiche, con

un’inflazione sottotono e politiche monetarie

ancora accomodanti, hanno supportato la

scelta di mantenere per quasi tutto il corso

dell’anno un’asset allocation con un

contenuto di rischio relativamente più

elevato rispetto al recente passato. In

particolare evidenza la componente

azionaria, con una preferenza per i mercati

europei.

Sul versante obbligazionario, sono state

identificate nei Subordinati Europei ed in

alcune emissioni dei Paesi Emergenti due

sottoclassi attraenti, nella ricerca di

rendimenti soddisfacenti.

Questa attitudine è stata favorita anche da

una volatilità sui minimi storici. Al contrario

del 2016, infatti, i principali eventi politici,

come le elezioni in Francia e Germania, non

hanno provocato tensioni sui mercati e gli

esiti sono stati accolti positivamente dagli

investitori. Solo nel periodo estivo, le

schermaglie tra Stati Uniti e Nord Corea

hanno dato origine ad alcune temporanee

prese di profitto.

Nella seconda parte dell’anno è stata

incrementata la quota di strumenti

alternativi nei portafogli, a discapito

soprattutto, ma non solo, della parte

obbligazionaria, ridimensionata dati i

rendimenti insoddisfacenti. È stata inoltre

diminuita la duration dei portafogli. Nel

corso dell’anno, comunque, l’asset

allocation dei vari Profili di Investimento non

ha subito modifiche rilevanti.

Masse amministrate ed attività commerciale

L’esercizio 2017, principalmente per effetto

del favorevole andamento dei mercati, ha visto

un incremento delle masse della clientela della

Banca.

Nell’anno è stato confermato la tendenza

positiva, in atto da anni, della attività di

advisory esplicitamente remunerata, che è

arrivata a coprire quasi il 58% (53% nel 2016)

delle masse relative ai rapporti amministrati.

Le masse oggetto di contratto di gestione

discrezionale sono pari al 59% (60% nel 2016)

del totale dei patrimoni della clientela della

Banca.

Le masse in advisory ed in delega relative a

clientela Istituzionale sono progressivamente

aumentate, da 111 a 269 milioni anche per

effetto delle deleghe gestionali assunte per

due nuovi fondi, uno relativo al comparto

6

obbligazionario e destinato sia alla clientela

Istituzionale sia a quella retail e l’altro relativo

al comparto azionario destinato alla sola

clientela retail.

Patrimoni della clientela (in milioni di Euro)

2017 2016

Totale dei patrimoni 2.790 2.707

Patrimoni “Gestiti” 1.647 1.626

Patrimoni

”Amministrati”

1.143 1.081

Numero clienti (in unità)

2017 2016

Clienti 1.799 1.812

Rapporti “Gestiti” 1.085 1.120

Rapporti “Amministrati” 1.122 1.032

Rete commerciale (in unità)

2017 2016

Private Bankers 27 27

- entrati 2 2

- usciti 2 2

Sedi secondarie

L’attività della Banca è condotta, oltre che

presso la Sede principale di Milano, tramite le

filiali di Bologna e Reggio Emilia.

Organizzazione e Sistema Informativo

Nel maggio scorso si è provveduto alla

migrazione al nuovo outsourcer, il Gruppo

CSE, ed al contemporaneo avvio del servizio

informatico e di back-office. Preceduta da una

intensa fase preparatoria, la migrazione è

avvenuta nel rispetto della tempistica prevista

ed è stata caratterizzata da una serie di attività

di controllo svolte in parallelo al processo. La

migrazione è stata seguita da un periodo di

adattamento che ha impegnato la struttura

della Banca per alcuni mesi. Nella seconda

metà dell’anno, la Banca è stata, inoltre,

impegnata con il nuovo Outsourcer nella

pianificazione e nell’implementazione dei

cambiamenti conseguenti alla prevista entrata

in vigore della cosiddetta normativa Mifid II.

Attività di ricerca e sviluppo

La Banca non ha svolto attività di ricerca e

sviluppo.

Risorse Umane

Risorse Umane (in unità)

2017 2016

Occupazione puntuale di fine

periodo

62 66

- di cui part-time 7 7

- di cui a tempo determinato 2 1

- di cui dirigenti 12 11

- di cui quadri direttivi 26 30

- di cui impiegati 24 25

La Banca si avvale, inoltre, di 13 Promotori

Finanziari.

Immobilizzazioni

Immobili, mobili e impianti “netti”(in euro)

2017 2016

Mobili e arredi 87.205 93.936

Impianti

elettronici

ed attrezzature

50.967 92.969

Veicoli 43.564 51.975

181.736 238.880

Nel corso dell’anno si è provveduto al

completamento della sostituzione della

infrastruttura informatica interna.

Pianificazione, programmazione e controllo

di gestione

Nel corso dell’Esercizio 2017 si è provveduto

alla predisposizione della reportistica

nell’ambito del nuovo Sistema Informativo.

E’ stato inoltre dato un significativo contributo

alle attività connesse all’individuazione del

nuovo partner ed alle fasi di due diligence.

Sistema dei Controlli Interni

Nel 2017 i valori dei ratios patrimoniali,

previsti dalla normativa prudenziale e di

vigilanza, pur riflettendo l’aumentata

rischiosità della gestione della liquidità e del

portafoglio di proprietà, si sono mantenuti nei

limiti stabiliti.

I ratios monitorati dal Fondo

Interbancario Tutela Depositi sono risultati

significativamente migliori rispetto alla media

del settore, tanto che la Banca ha goduto di

una, seppur minima, riduzione del proprio

contributo al fondo obbligatorio.

La Società si è avvalsa - come negli anni

precedenti – della collaborazione di

consulenti esterni per la sicurezza sul luogo di

lavoro.

7

Nel corso dell’anno alla Società è pervenuto un

reclamo da clientela, già composto.

Struttura Societaria

La struttura societaria è così composta:

64.3% 35.7%

Risultati economici

L’esercizio 2017 di Banca Albertini Syz S.p.A.

si chiude con un utile di 2.306.490 Euro.

Al risultato conseguito hanno contribuito:

positivamente

- il significativo incremento delle

commissioni di performance rispetto

all’anno precedente;

- il miglioramento delle commissioni di

advisory applicate ad un maggior numero

di clienti;

- la riduzione dei costi operativi, legata alla

rinegoziazione di alcuni contratti.

negativamente

- la diminuzione delle commissioni di

collocamento relative a nuove emissioni,

quasi azzeratesi;

- il margine d’interesse ancora negativo a

causa dell’applicazione di tassi negativi da

parte della Banca d’Italia e di alcune

controparti, anche se in significativa

riduzione rispetto al 2016;

- i costi informatici sostenuti per la

migrazione;

Le altre componenti del conto economico non

hanno evidenziato significative variazioni

rispetto all’anno precedente.

Principali fattori e condizioni che incidono

sulla redditività

In termini generali, tenuto conto del contesto

e degli aspetti descritti nei punti precedenti

della relazione, il settore in cui opera la Banca

presenta opportunità di ulteriore crescita,

anche se non particolarmente rilevante.

L’attività tipica della Banca è caratterizzata da

una sostanziale stabilità dei ricavi in rapporto

alle masse gestite. Per quanto riguarda i

portafogli gestiti, solo la componente dei

ricavi relativa alle commissioni di performance

riflette l’andamento dei mercati e la capacità

della banca di produrle, mentre per i

portafogli amministrati ed in advisory i ricavi

riflettono in parte l’andamento dei mercati e la

composizione, in termini di strumenti di

investimento, dei portafogli.

III. Rapporti con Società del Gruppo

La Banca ha effettuato operazioni rientranti

nella consueta operatività bancaria e di servizi

di investimento con amministratori, sindaci e

con gli altri soggetti aventi funzioni di

amministrazione, direzione e controllo, con i

loro familiari e con società da questi

possedute o amministrate.

Poiché, in tutti i casi, le condizioni praticate

non si discostano da quelle applicate alla

clientela o presenti sul mercato, l’interesse

della Banca nel compimento delle operazioni è

esclusivamente legato alla realizzazione di

opportunità economiche.

La Banca ha, infine, rapporti di collaborazione

a titolo commerciale, remunerati a normali

condizioni di mercato, con diverse società del

Gruppo Syz, principale azionista della Banca.

IV. Gestione rischi finanziari

La Banca è esposta ad un ridotto rischio

finanziario e creditizio, generato all’attività di

investimento del capitale sociale, delle riserve

e del risultato economico maturato nel corso

dell'anno. Essendo tale attività esclusivamente

finalizzata all’investimento dei mezzi propri,

non ha dato luogo ad alcuna forma di

indebitamento. La gestione di tali disponibilità

ha inoltre rispettato i medesimi criteri di

prudenza applicati negli esercizi precedenti.

L’attività di investimento connessa al servizio

di tesoreria, che ha per oggetto sia il

patrimonio della Banca che la liquidità non

investita dei clienti, è stata improntata, anche

nel 2017, al mantenimento di un contenuto

rischio finanziario e creditizio. La gestione di

tali disponibilità ha, pertanto, non solo

rispettato i criteri di prudenza applicati negli

anni passati, ma si è tenuta ampiamente

all’interno dei limiti di Regolamento interno e

della normativa Bankitalia.

Nel 2017 il contesto macroeconomico è

migliorato considerevolmente e nonostante la

presenza della Banca Centrale Europea con il

programma di politica monetaria, si è assistito

ad un primo “repricing” delle aspettative

d’inflazione con il conseguente rialzo delle

curve governative dai minimi riscontrati a

metà del 2016.

In tale contesto il portafoglio di proprietà, pur

mantenendo un’elevata concentrazione su

Titoli di Stato italiani e corporate bond attorno

ai 2-2.5 anni, ha avuto una maggior

diversificazione e movimentazione rispetto

agli esercizi precedenti. In particolare, la

duration del comparto obbligazionario è stata

gestita attivamente, cosi come l’esposizione

Financière

Syz SA

A.Albertini

8

valutaria sull’USD. In corso d’anno si è deciso

di inserire una quota consistente in

fondi(10%-15%), per aumentare la

diversificazione e cercare un incremento di

rendimento che le singole obbligazioni non

potevano offrire. Si è provveduto inoltre ad

attivare una copertura sul BTP decennale e a

partecipare alle aste di Titoli di Stato,

cercando di vendere i titoli nel breve periodo.

Sul fronte delle disponibilità liquide in capo

alla clientela, la decisione della BCE di imporre

tassi negativi sui depositi, - 0.40% da marzo

2016 in avanti, ha reso onerosa la detenzione

di tali somme, spingendo le controparti

bancarie ad abbassare i tassi offerti sui conti

correnti a vista. Nonostante ciò, la Banca ha

comunque preferito mantenere un profilo di

rischio prudente, prediligendo conti a vista

presso primarie controparti bancarie e facendo

largo uso del conto presso Banca d’Italia. Nel

corso dell’anno sono stati aperti 3 nuovi

rapporti con controparti bancarie, che hanno

aiutato a ridurre la liquidità soggetta a tasso

negativo.

L’investimento in Titoli di Stato, per contro, è

rimasto al di sotto delle soglie massime

previste, in considerazione sia dell’impatto sui

coefficienti di patrimonializzazione del Gruppo

Syz, che del profilo rischio/rendimento,

spesso insoddisfacente.

V. Fatti di rilievo verificatisi dopo la

chiusura dell'esercizio

Nel corso dei primi mesi dell’esercizio la Banca

ha curato l’implementazione e l’affinamento

delle procedure previste in seguito all’entrata

in vigore della normativa “Mifid II”.

VI. Prevedibile evoluzione della gestione

Le risultanze dei primi mesi del 2018 fanno

prevedere per l’intero Esercizio un risultato in

linea con quello registrato nell’anno

precedente al netto dei ricavi da commissioni

di performance.

Proposte all'Assemblea

Signori Azionisti,

Vi invitiamo ad approvare il bilancio

dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2017,

così come presentato dal Consiglio di

Amministrazione, nel suo complesso e nelle

singole appostazioni.

Vi proponiamo inoltre la seguente ripartizione

dell’utile:

Utile d’esercizio Euro 2.306.490

meno:

- alla Riserva Legale

in ragione del 5% Euro 115.325

- agli azionisti possessori

delle n. 10.000.000

azioni ordinarie:

Euro 0.175 per azione Euro

1.750.000

- a nuovo Euro 441.165

Milano, 28 marzo 2018

Il Consiglio di Amministrazione

9

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL’ASSEMBLEA DEGLI

AZIONISTI SULL’ATTIVITA’ DI VIGILANZA SVOLTA

RELATIVAMENTE ALL’ESERCIZIO CHIUSO AL 31 DICEMBRE 2017

10

11

12

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017

STATO PATRIMONIALE

ATTIVO 31.12.2017 31.12.2016

10. Cassa e disponibilità liquide 10.300.087 135.077.346

20. Attività finanziarie detenute per la

negoziazione

62.540.807 59.245.254

40. Attività finanziarie disponibili per la vendita - 25.062

60. Crediti verso banche 178.975.489 80.091.605

70. Crediti verso clientela 622.502 1.141.943

110. Attività materiali 181.736 238.881

120. Attività immateriali

di cui:

- avviamento

2.803.817

2.705.265

3.037.431

2.952.265

130. Attività fiscali 1.043.665 2.135.374

a) correnti - 988.410

b) anticipate 1.043.665 1.146.964

di cui alla L. 214/2011

150. Altre attività 14.045.950 10.374.217

Totale dell’attivo 270.514.053 291.367.113

PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31.12.2017 31.12.2016

10. Debiti verso banche 3.874.284 300.114

20. Debiti verso clientela 227.205.099 262.055.039

80. Passività fiscali 332.033 -

a) correnti 332.033 -

100. Altre passività 13.465.600 5.040.041

110. Trattamento di fine rapporto del personale 1.975.303 1.881.494

120. Fondi per rischi ed oneri: 137.794 141.189

b) altri fondi 137.794 141.189

130. Riserve da valutazione (185.574) (153.788)

160. Riserve 11.403.024 10.641.304

180. Capitale 10.000.000 10.000.000

200. Utile (Perdita) d’esercizio 2.306.490 1.461.720

Totale del passivo e del patrimonio netto 270.514.053 291.367.113

13

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2017

CONTO ECONOMICO

2017 2016

10. Interessi attivi e proventi assimilati 552.123 661.803

20. Interessi passivi e oneri assimilati (294.935) (518.092)

30. Margine di interesse 257.188 143.711

40. Commissioni attive 21.733.462 19.958.882

50. Commissioni passive (4.733.691) (5.140.126)

60. Commissioni nette 16.999.771 14.818.756

70. Dividendi e proventi simili - -

80. Risultato netto dell’attività di negoziazione (553.683) (471.063)

100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: - 19.208

b) attività finanziarie disponibili per la

vendita

- 19.208

120. Margine di intermediazione 16.703.276 14.510.612

130. Rettifiche/riprese di valore nette per

deterioramento di:

(25.062) 28.288

b) attività finanziarie disponibili per la

vendita

(25.062)

(8.165)

d) altre operazioni finanziarie - 36.453

140. Risultato netto della gestione finanziaria 16.678.214 14.538.900

150. Spese amministrative: (16.118.974) (17.370.371)

a) spese per il personale (9.255.433) (9.347.762)

b) altre spese amministrative (6.863.541) (8.022.609)

160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed

oneri

(137.794) (141.189)

170. Rettifiche/riprese di valore nette su attività

materiali

(69.871) (87.070)

180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività

immateriali

(104.711) (132.434)

190. Altri oneri/proventi di gestione 3.778.045 4.833.377

200. Costi operativi (12.653.305) (12.897.687)

230. Rettifiche di valore dell’avviamento (247.000) (247.000)

250. Utile (Perdita) della operatività corrente al

lordo delle imposte

3.777.909

1.394.213

260. Imposte sul reddito dell’esercizio

dell’operatività corrente

(1.471.419) 67.507

270. Utile (Perdita) della operatività corrente al

netto delle imposte

2.306.490 1.461.720

290. Utile (Perdita) d’esercizio 2.306.490 1.461.720

14

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA’ COMPLESSIVA

(in unità di euro)

Voci 2017 2016

10. Utile (Perdita) d’esercizio 2.306.490 1.461.720

Altre componenti reddituali al netto delle imposte

senza rigiro a conto economico

40. Piani a benefici definiti (31.786) (19.832)

130. Totale altre componenti reddituali al netto delle

imposte

(31.786) (19.832)

140. Redditività complessiva (voce 10+130) 2.274.704 1.441.888

Il “Prospetto della redditività complessiva” riporta l’utile d’esercizio e le “Altre componenti reddituali” che

riflettono le variazioni di valore delle attività registrate nell’esercizio in contropartita delle riserve da

valutazione (al netto delle relative imposte).

15

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(in Euro migliaia)

Esisten

ze al 3

1.1

2.1

6

Mo

difica sald

i ap

ertu

ra

Esisten

ze al 1

.1.1

7

Allocazione

risultato

esercizio

precedente

Variazioni dell’esercizio

Patrim

on

io

n

etto

al 3

1.1

2.1

7

Variazio

ni d

i

riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Red

ditività

co

mp

lessiva

esercizio

31

.12

.20

17

Riserve

Divid

en

di e

altre

destin

azio

ni

Em

issio

ne

nu

ove azio

ni

Acq

uisto

azio

ni p

ro

prie

Distrib

uzio

ne

strao

rd

in

aria

divid

en

di

Variazio

ne

stru

men

ti d

i

cap

itale

Derivati su

pro

prie azio

ni

Sto

ck

o

ptio

ns

Capitale: 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10.000

a) azioni ordinarie 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10.000

b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - -

Riserve: 10.641 - 10.641 762 - - - - - - - - - 11.403

a) di utili 9.898 - 9.898 762 - - - - - - - - - 10.660

b) altre 743 - 743 - - - - - - - - - - 743

Riserve da valutazione (154) - (154) - - - - - - - - - (31) (185)

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie - - - - - - - - - - - - - -

Utile (Perdita) di esercizio 1.462 - 1.462 (762) (700) - - - - - - - 2.306 2.306

Patrimonio netto 21.949 - 21.949 - (700) - - - - - - - 2.275 23.524

Esisten

ze al 3

1.1

2.1

5

Mo

difica sald

i ap

ertu

ra

Esisten

ze al 1

.1.1

6

Allocazione

risultato

esercizio

precedente

Variazioni dell’esercizio

Patrim

on

io

n

etto

al 3

1.1

2.1

6

Variazio

ni d

i

riserve

Operazioni sul patrimonio netto

Red

ditività

co

mp

lessiva

esercizio

31

.12

.20

16

Riserve

Divid

en

di e

altre

destin

azio

ni

Em

issio

ne

nu

ove azio

ni

Acq

uisto

azio

ni p

ro

prie

Distrib

uzio

ne

strao

rd

in

aria

divid

en

di

Variazio

ne

stru

men

ti d

i

cap

itale

Derivati su

pro

prie azio

ni

Sto

ck

o

ptio

ns

Capitale: 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10.000

a) azioni ordinarie 10.000 - 10.000 - - - - - - - - - - 10000

b) altre azioni - - - - - - - - - - - - - -

Sovrapprezzi di emissione - - - - - - - - - - - - - -

Riserve: 10.163 - 10.163 478 - - - - - - - - - 10.641

a) di utili 9.420 - 9.420 478 - - - - - - - - - 9.898

b) altre 743 - 743 - - - - - - - - - - 743

Riserve da valutazione (134) - (134) - - - - - - - - - (20) (154)

Strumenti di capitale - - - - - - - - - - - - - -

Azioni proprie - - - - - - - - - - - - - -

Utile (Perdita) di esercizio 2.978 - 2.978 (478) (2.500) - - - - - - - 1.462 1.462

Patrimonio netto 23.007 - 23.007 - (2.500) - - - - - - - 1.442 21.949

16

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo diretto

(Importi in migliaia) 31.12.17 31.12.16

A. ATTIVITA’ OPERATIVA

1. Gestione 2.397 1.871

- interessi attivi incassati (+) 229 604

- interessi passivi pagati (-) (304) (518)

- dividendi e proventi simili (+) - -

- commissioni nette (+/-) 17.000 14.819

- spese per il personale (-) (9.255) (9.348)

- altri costi (-) (7.001) (8.164)

- altri ricavi (+) 3.199 4.410

- imposte e tasse (-) (1.471) 68

- costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto

dell’effetto fiscale

(+/-)

- -

2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (103.892) 37.764

- attività finanziarie detenute per la negoziazione (3.044) 20.209

- attività finanziarie valutate al fair value - -

- attività finanziarie disponibili per la vendita 25 (25)

- crediti verso clientela 519 1.420

- crediti verso banche: a vista (98.597) 17.785

- crediti verso banche: altri crediti (215) (125)

- altre attività (2.580) (1.500)

3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (22.419) (4.852)

- debiti verso banche: a vista 3.549 29

- debiti verso banche: altri debiti 34 12

- debiti verso clientela (28.354) (1.827)

- titoli in circolazione - -

- passività finanziarie di negoziazione - (1)

- passività finanziarie valutate al fair value - -

- altre passività 2.352 (3.065)

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività operativa (123.914) 34.783

B. ATTIVITA’ DI INVESTIMENTO -

1. Liquidità generata da - 41

- vendite di partecipazioni - -

- dividendi incassati su partecipazioni - -

- vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

- vendite di attività materiali - 41

- vendite di attività immateriali - -

- vendite di rami d’azienda - -

2. Liquidità assorbita da (131) (201)

- acquisti di partecipazioni - -

- acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza - -

- acquisti di attività materiali (13) (124)

- acquisti di attività immateriali (118) (77)

- acquisti di rami d’azienda - -

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività d’investimento (131) (160)

C. ATTIVITA’ DI PROVVISTA

- emissioni/acquisti di azioni proprie - -

- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -

- distribuzione dividendi e altre finalità (732) (2.519)

Liquidità netta generata/assorbita dall’attività di provvista (732) (2.519)

LIQUIDITA’ NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL’ESERCIZIO (124.777) 32.104

17

RICONCILIAZIONE

Voci di bilancio (importi in migliaia) 31.12.17 31.12.16

Cassa e disponibilità liquide all’inizio dell’esercizio 135.077 102.977

Liquidità totale netta generata/assorbita nell’esercizio (124.777) 32.102

Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -

Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell’esercizio 10.300 135.077

18

NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO D’ESERCIZIO

AL 31 Dicembre 2017

Parte A - ……………………………………………………………….………………Politiche contabili

Parte B - …………………………………………………….Informazioni sullo stato patrimoniale

Parte C - ………………………………………………………...Informazioni sul conto economico

Parte D - …………….…………………………………………………………Redditività complessiva

Parte E - ……………………..Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

Parte F - …………………………………………………………………Informazioni sul patrimonio

Parte G - …..…………Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d’azienda

Parte H - ………………………………………………………………Operazioni con parti correlate

Parte I - ……………………Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Parte L - …………………………………………………………………………..Informativa di settore

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

Sezione 1

Dichiarazione di conformità ai principi contabili

internazionali

Il presente bilancio è stato redatto in conformità

alle disposizioni del D. Lgs n. 38 del 28 febbraio

2005 che ha recepito il Regolamento n. 1606/02

del 19 luglio 2002 della Commissione Europea

relativo all’introduzione dei principi contabili

internazionali IAS/IFRS e nelle forme tecniche

dettate dal provvedimento della Banca d’Italia del

22 dicembre 2005 e successive modificazioni.

In particolare, si precisa che non sono stati

applicati l’IFRS 8 “Informativa di settore” e lo IAS

33 “Utile per azione” in quanto previsti solo per le

società quotate.

L’introduzione di nuovi principi non ha avuto

impatti sui conti economici e patrimoniali della

Banca.

In applicazione dei provvedimenti sopra riportati

tutti gli importi degli schemi di bilancio sono

espressi in unità di Euro e nella Nota Integrativa

sono state omesse le tabelle che per Banca

Albertini Syz risultano prive di valori.

Principi contabili internazionali con

applicazione successiva al 2017

I Principi Contabili Internazionali, le

interpretazioni e le modifiche ad esistenti principi

contabili e interpretazioni approvati dallo IASB e

già omologati per l’adozione nell’Unione Europea

alla data della presente relazione sono i seguenti:

Principio IFRS 15 – Revenue from Contracts with

Customers

Il principio è stato pubblicato in data 28 maggio

2014 e integrato con ulteriori chiarimenti

successivi ed è destinato a sostituire i principi IAS

18 – Revenue e IAS 11 – Construction Contracts,

nonché le interpretazioni IFRIC 13 – Customer

Loyalty Programmes, IFRIC 15 – Agreements for

the Construction of Real Estate, IFRIC 18 –

Transfers of Assets from Customers e SIC 31 –

Revenues-Barter Transactions Involving

Advertising Services. Il principio stabilisce un

nuovo modello di riconoscimento dei ricavi, che si

applicherà a tutti i contratti stipulati con i clienti

ad eccezione di quelli che rientrano nell’ambito di

applicazione di altri principi IAS/IFRS come i

leasing, i contratti d’assicurazione e gli strumenti

finanziari.

I passaggi fondamentali per la contabilizzazione

dei ricavi secondo il nuovo modello sono:

l’identificazione del contratto con il

cliente;

l’identificazione delle performance

obligations del contratto;

la determinazione del prezzo;

l’allocazione del prezzo alle performance

obligations del contratto;

i criteri di iscrizione del ricavo quando

l’entità soddisfa ciascuna performance

obligation.

19

Il principio si applica a partire dal 1° gennaio 2018

ma è consentita un’applicazione anticipata.

Le modifiche all’IFRS 15, Clarifications to IFRS 15 –

Revenue from Contracts with Customers,

pubblicate dallo IASB in data 12 aprile 2016, non

sono invece ancora state omologate dall’Unione

Europea.

Principio IFRS 9 – Financial Instruments

(pubblicato in data 24 luglio 2014).

Il documento accoglie i risultati del progetto dello

IASB volto alla sostituzione dello IAS 39:

introduce dei nuovi criteri per la

classificazione e valutazione delle attività

e passività finanziarie;

con riferimento al modello di impairment,

il nuovo principio richiede che la stima

delle perdite su crediti venga effettuata

sulla base del modello delle expected

losses (e non sul modello delle incurred

losses utilizzato dallo IAS 39) utilizzando

informazioni supportabili, disponibili

senza oneri o sforzi irragionevoli che

includano dati storici, attuali e prospettici;

introduce un nuovo modello di hedge

accounting (incremento delle tipologie di

transazioni eleggibili per l’hedge

accounting, cambiamento della modalità

di contabilizzazione dei contratti forward

e delle opzioni quando inclusi in una

relazione di hedge accounting, modifiche

al test di efficacia).

Il principio entrerà in vigore dal 1° gennaio 2018,

ma è consentita un’applicazione anticipata.

Considerato che la Banca attualmente detiene un

portafoglio titoli esclusivamente con finalità di

trading, ne deriva la valutazione al fair value e il

conseguente impatto delle variazioni di valore nel

conto economico.

Per quanto riguarda i crediti, la Banca attualmente

non svolge attività di credito verso clientela, tipica

di una banca tradizionale, e non detiene quindi un

portafoglio impieghi.

L’adozione del nuovo principio contabile e

l’impatto della sua applicazione, in particolare per

quanto attiene le nuove regole di impairment delle

esposizioni, non comporterà pertanto effetti sul

bilancio.

IFRS 16 - Leases

In data 13 gennaio 2016 lo IASB ha emesso il

principio “IFRS 16 – Leases”, che sostituisce le

regole contabili previste dallo IAS 17. In base a

questo nuovo principio, per ogni contratto la

Società deve valutare se esso rientra nella

definizione di lease. Si definisce lease un contratto

per cui, in cambio di un corrispettivo, il

conduttore ha il diritto di controllare l'utilizzo di

un'attività specifica per un periodo di tempo

determinato superiore ai dodici mesi. Il principio

si applica a partire dal 1° gennaio 2019. È

consentita un'applicazione anticipata per le

imprese che adottano in via anticipata l'IFRS 15.

Allo stato attuale si ritiene che il nuovo principio

non comporterà effetti sul bilancio.

Improvements to IFRSs - 2014-2016 Cycle

In data 8 dicembre 2016 lo IASB ha emesso un

insieme di modifiche agli IFRS (“Annual

Improvements to IFRSs - 2014-2016 Cycle”), che

modificano tre standards: l’IFRS 1, l’IFRS 12 e lo

IAS 28. Tra gli altri, i temi più rilevanti trattati in

tali emendamenti sono:

la cancellazione delle esenzioni short-term

per i first-time adopters (IFRS 1);

il chiarimento del campo di applicazione

delle informazioni previste dall’IFRS 12

per le “Attività destinate ad essere

cedute”;

la valutazione degli investimenti di una

società collegata o joint venture a fair

value (IAS 28).

Le modifiche entreranno in vigore dal 1° gennaio

2018.

Allo stato attuale si ritiene che il nuovo principio

non comporterà effetti sul bilancio.

Modifiche all’IFRS 2

In data 20 giugno 2016 lo IASB ha pubblicato le

modifiche all’ “IFRS 2 - Classification and

Measurement of Share-based Payment

Transactions”, che hanno l’obiettivo di chiarire la

contabilizzazione di alcuni tipi di operazioni con

pagamento basato su azioni.

Le modifiche si applicano a partire dal 1° gennaio

2018; è tuttavia consentita un’applicazione

anticipata.

Sezione 2

Principi generali di redazione

Il bilancio è costituito dallo stato patrimoniale, dal

conto economico, dal prospetto della redditività

complessiva, dal prospetto delle variazioni di

patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e

dalla Nota Integrativa ed è corredato dalla

relazione degli amministratori sull’andamento

della gestione, sui risultati economici conseguiti e

sulla situazione patrimoniale e finanziaria della

banca.

Gli schemi di bilancio e le tabelle di nota

integrativa presentano anche i corrispondenti dati

di raffronto con l’esercizio precedente.

Rispetto al bilancio pubblicato al 31 dicembre

2016 alcuni saldi patrimoniali sono stati riesposti

a seguito di riclassifiche operate per una migliore

esposizione delle voci che rendono omogeneo il

raffronto con il 2017.

Le risultanze contabili di Banca Albertini Syz sono

state determinate in applicazione ai principi

contabili internazionali. Il bilancio si fonda

20

sull’applicazione dei seguenti principi generali di

redazione dettati dallo IFRS 1:

a) Continuità aziendale

Attività e passività sono valutate secondo i valori

di funzionamento della società, in quanto

destinate a durare nel tempo.

b) Competenza economica

Costi e ricavi vengono rilevati, a prescindere dal

momento del loro regolamento monetario, per

periodo di maturazione economica.

c) Coerenza di classificazione

Presentazione e classificazione delle voci sono

mantenute costanti nel tempo allo scopo di

garantire la comparabilità delle informazioni, salvo

che la loro variazione sia richiesta da un Principio

Contabile Internazionale o da una Interpretazione

oppure renda più appropriata, in termini di

significatività e di affidabilità, la rappresentazione

dei valori.

Se un criterio di presentazione o di classificazione

viene cambiato, quello nuovo si applica (ove

possibile) in modo retroattivo; in tal caso vengono

anche indicati la natura e il motivo della

variazione, nonché le voci interessate.

d) Aggregazione e rilevanza

Ogni classe rilevante di voci simili viene esposta

distintamente nel bilancio. Le voci di natura o

destinazione dissimile sono presentate

distintamente a meno che queste siano irrilevanti.

e) Divieto di compensazione

Attività e passività, costi e ricavi non vengono

compensati fra loro, salvo che ciò non sia richiesto

o permesso da un Principio Contabile

Internazionale o da una interpretazione oppure

dagli schemi predisposti dalla Banca d’Italia per i

bilanci delle banche.

Nel rilevare i fatti di gestione nelle scritture

contabili si è data rilevanza al principio della

sostanza economica rispetto a quello della forma.

Sezione 3

Eventi successivi alla data di riferimento del

bilancio

Per quanto richiesto dalla presente sezione si

rimanda alla relazione degli amministratori sulla

gestione.

Sezione 4

Altri aspetti

In diverse occasioni, congiuntamente, Banca

d’Italia, Consob e Isvap hanno svolto alcune

considerazioni in merito alla incertezza dei

mercati, chiedendo agli Amministratori di fornire

nei bilanci alcune informazioni ritenute

indispensabili per rappresentare più chiaramente

la situazione e gli andamenti aziendali, con

particolare riferimento alla continuità aziendale, ai

rischi finanziari, alle verifiche per riduzione di

valore delle attività ed alle incertezze nell’utilizzo

di stime.

Per quanto concerne le richieste riguardanti

l’informativa relativa ai rischi finanziari, si fa rinvio

alle informazioni fornite nella presente Nota

Integrativa mentre per ciò che concerne le

verifiche relative alla riduzione di valore delle

attività e le incertezze nell’utilizzo di stime si

ritiene non siano “sostanzialmente” applicabili alla

Società poiché la stessa non effettua attività

creditizia con clientela.

Gli Amministratori confermano di avere la

ragionevole aspettativa che la Società continuerà

con la sua esistenza operativa in un futuro

prevedibile e che, di conseguenza, il bilancio

dell’esercizio 2017 è stato redatto nella

prospettiva della continuità dell’attività aziendale,

nel rispetto del principio della competenza

economica. Confermano altresì di non avere

rilevato nella struttura patrimoniale e finanziaria e

nell’andamento operativo sintomi che possano

indurre incertezze sul punto di detta continuità. Si

da’ inoltre atto che i principi e i criteri contabili

utilizzati ai fini della redazione del presente

bilancio sono omogenei con quelli utilizzati per la

predisposizione del bilancio dell’esercizio

precedente.

Nel maggio scorso si è provveduto alla migrazione

al nuovo outsourcer informatico, il Gruppo CSE, ed

al contemporaneo avvio del servizio informatico e

di back-office. Preceduta da una intensa fase

preparatoria, la migrazione è avvenuta nel rispetto

della tempistica prevista ed è stata caratterizzata

di una serie di attività di controllo svolte in

parallelo al processo. A livello operativo, si è

proceduto ad una iniziale migrazione dei saldi

contabili al 31 dicembre 2016; successivamente,

con riferimento ai dati contabili dal 1 gennaio

2017 alla data di migrazione, si è proceduto ad

un’attività di migrazione analitica. La migrazione è

stata seguita da un periodo di adattamento che ha

impegnato la struttura della Banca per alcuni mesi.

Inoltre, nella seconda metà dell’anno, la Banca è

stata impegnata con il nuovo Outsourcer nella

pianificazione e nell’implementazione dei

cambiamenti conseguenti alla prevista entrata in

vigore della cosiddetta normativa Mifid II.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI

BILANCIO

Di seguito sono descritti i principi contabili

adottati per la redazione del bilancio d’esercizio

IAS/IFRS al 31 dicembre 2017. L’esposizione dei

principi contabili adottati è effettuata con

riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione,

valutazione e cancellazione delle diverse poste

dell’attivo e del passivo.

1 - Attività finanziarie detenute per la

negoziazione

a) Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale dei titoli di debito e di capitale

avviene alla “data di regolamento”.

21

Gli strumenti del portafoglio di negoziazione sono

rilevati all’atto dell’iscrizione iniziale ad un valore

pari al costo (prezzo di acquisto) che di norma

rappresenta il fair value dello strumento, senza

considerare eventuali costi di transazione

direttamente attribuibili allo strumento stesso che

sono registrati a conto economico.

b) Criteri di classificazione

La presente categoria comprende attività

finanziarie acquisite con finalità di negoziazione.

In particolare sono classificati in questa voce

esclusivamente i titoli di debito e di capitale che

rientrano nella definizione di strumenti finanziari

held for trading ai sensi dello IAS 39 e, come tali,

nella più ampia categoria degli strumenti

finanziari valutati con l’attribuzione delle

variazioni di fair value a conto economico.

c) Criteri di valutazione

Gli strumenti finanziari classificati di trading e

ricompresi nella presente voce di bilancio,

successivamente alla rilevazione iniziale, sono

valutati in base al valore corrente alla data di

valutazione e gli effetti delle relative variazioni

vengono imputati direttamente a conto

economico.

Per gli strumenti finanziari quotati il fair value è

pari alle quotazioni di chiusura espresse da

mercati attivi mentre per gli strumenti non quotati

si ricorre a metodi di stima e modelli valutativi che

tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati

agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili

sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione

di strumenti quotati che presentano analoghe

caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati,

modelli di determinazione del prezzo di opzioni,

valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

Nei casi in cui non sia possibile determinare in

modo attendibile il fair value come sopra

descritto, gli strumenti vengono mantenuti al

costo rettificato a fronte di perdite per riduzione

di valore. La valutazione al fair value è effettuata

sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la

significatività degli input utilizzati nelle

valutazioni.

Se il fair value di un’attività finanziaria diventa

negativo, tale attività è contabilizzata come una

passività finanziaria. Gli utili e le perdite realizzati

mediante cessione o rimborso, nonché gli utili e le

perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del

fair value del portafoglio di negoziazione, sono

classificati nel risultato netto dell’attività di

negoziazione.

d) Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando

scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari

derivanti dalle attività stesse o quando l’entità

viene ceduta con trasferimento sostanziale dei

rischi e dei benefici ad essa connessi.

2 - Attività finanziarie disponibili per la vendita

a) Criteri di iscrizione

Le attività finanziarie disponibili per la vendita

sono inizialmente rilevate al fair value che

corrisponde al costo dell’operazione comprensivo

degli eventuali costi di transazione direttamente

attribuibili allo strumento stesso.

b) Criteri di classificazione

Si tratta di attività finanziarie che non sono

classificate come finanziamenti e crediti,

investimenti posseduti sino a scadenza, o attività

finanziaria detenute per la negoziazione. Possono

essere classificati come investimenti finanziari

disponibili per la vendita i titoli del mercato

monetario, gli altri strumenti di debito e titoli

azionari. In particolare la Banca ha incluso in tale

voce le quote di partecipazione non qualificabili

come partecipazioni di controllo, collegamento o

controllo congiunto.

c) Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, detti

investimenti sono valutati al fair value alla

chiusura del periodo di riferimento. Gli utili e le

perdite derivanti dalle variazioni del fair value

sono rilevati in un’apposita riserva del patrimonio

netto fino a quando l’attività finanziaria non è

alienata, momento in cui gli utili e le perdite

cumulati sono iscritti nel conto economico.

Per gli strumenti finanziari quotati il fair value è

pari alle quotazioni di chiusura espresse da

mercati attivi mentre per gli strumenti non quotati

si ricorre a metodi di stima e modelli valutativi che

tengono conto di tutti i fattori di rischio correlati

agli strumenti e che sono basati su dati rilevabili

sul mercato quali: metodi basati sulla valutazione

di strumenti quotati che presentano analoghe

caratteristiche, calcoli di flussi di cassa scontati,

modelli di determinazione del prezzo di opzioni,

valori rilevati in recenti transazioni comparabili.

Nei casi in cui non sia possibile determinare in

modo attendibile il fair value come sopra

descritto, gli strumenti vengono mantenuti al

costo rettificato a fronte di perdite per riduzione

di valore. La valutazione al fair value è effettuata

sulla base di una gerarchia di livelli che riflette la

significatività degli input utilizzati nelle

valutazioni.

Le variazioni di fair value rilevate nella voce

“Riserva da valutazione” sono esposte anche nel

prospetto della redditività complessiva alla voce

20 “Attività finanziarie disponibili per la vendita”.

Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che

l’attività abbia subito una riduzione permanente di

valore, la perdita cumulata che è stata rilevata

direttamente nel patrimonio netto viene trasferita

a conto economico.

L’importo della perdita complessiva che viene

trasferita dal patrimonio netto al conto economico

è pari alla differenza tra il valore di carico e il fair

value corrente, dedotta qualsiasi perdita per

riduzione di valore rilevata precedentemente a

conto economico. Le perdite per riduzione di

valore rilevate a conto economico per un

investimento in uno strumento rappresentativo di

capitale classificato come disponibile per la

vendita non vengono stornate con effetto rilevato

nel conto economico. Se, in un periodo

successivo, il fair value di uno strumento di debito

classificato come disponibile per la vendita

aumenta e l’incremento può essere correlato

22

oggettivamente ad un evento che si verifica dopo

che la perdita per riduzione di valore era stata

rilevata nel conto economico, la perdita per

riduzione di valore viene eliminata, con l’importo

stornato rilevato a conto economico.

d) Criteri di cancellazione

La cancellazione delle attività finanziarie

disponibili per la vendita avviene solamente se la

cessione ha comportato il sostanziale

trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi

alle attività stesse.

3 - Attività finanziarie detenute sino alla

scadenza

Al momento la Banca non ha attivato il portafoglio

delle attività finanziarie detenute sino alla

scadenza.

4 - Crediti

a, b) Criteri di iscrizione e classificazione

I crediti sono iscritti nelle voci “60. Crediti verso

Banche” e “70. Crediti verso clientela” in base

all’ammontare corrisposto; in tali voci rientrano

tutti gli impieghi con banche e i temporanei

scoperti con clientela non quotati in un mercato

attivo e che non sono stati classificati all’origine

fra le attività finanziarie disponibili per la vendita.

In tale voce vi rientrano tutti i crediti di

funzionamento connessi con la prestazione di

attività e servizi finanziari.

c) Criteri di valutazione

Trattandosi di crediti di breve durata (a vista o con

scadenza nel breve periodo) sono valorizzati al

costo storico considerato una buona

approssimazione del fair value.

Il fair value così determinato viene

convenzionalmente classificato in corrispondenza

del livello 2 nella gerarchia del fair value.

d) Criteri di cancellazione

I crediti vengono cancellati dalle attività di bilancio

quando scadono i diritti contrattuali dei flussi

finanziari dagli stessi derivanti o quando vengono

ceduti con sostanziale trasferimento di tutti i

rischi e benefici derivanti dalla proprietà.

5 - Attività finanziarie valutate al fair value

Al momento la Società non ha attivato il

portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair

value.

6 - Operazioni di copertura

Banca Albertini Syz non detiene nessuno

strumento derivato per operazioni di copertura di

rischi al fine di neutralizzare potenziali perdite

rilevanti su un determinato elemento o gruppo di

elementi, attribuibili ad un determinato rischio,

nel caso in cui questi rischi dovessero

effettivamente manifestarsi.

a) Criteri di iscrizione

L’iscrizione iniziale avviene alla data di

regolamento in base al costo sostenuto per

l’acquisizione della partecipazione.

b) Criteri di classificazione

In questa categoria sono classificate le

partecipazioni in società controllate, collegate e a

controllo congiunto.

c) Criteri di valutazione

Il valore contabile della partecipazione è

sottoposto, periodicamente in occasione del

bilancio annuale e intermedio e comunque quando

ne ricorrano i presupposti, alla verifica della

riduzione di valore, tramite il confronto tra il suo

valore recuperabile e il suo valore contabile, se

sussistono evidenze che il valore della

partecipazione possa avere subito una riduzione.

La perdita di valore viene riconosciuta mediante

imputazione a conto economico. Qualora vengano

meno i presupposti che hanno determinato la

perdita di valore, il valore di carico della

partecipazione deve essere incrementato per

l’importo corrispondente al recupero di valore, ma

fino a concorrenza del valore di iscrizione iniziale.

d) Criteri di cancellazione

Le partecipazioni sono cancellate quando l’attività

in esame viene ceduta, trasferendo

sostanzialmente tutti i rischi ed i benefici connessi

o quando scadono i diritti contrattuali sui flussi

finanziari.

8 - Attività materiali

a) Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono registrate al costo di

acquisto comprensivo degli eventuali oneri

accessori direttamente imputabili all’acquisto e

alla messa in funzione del bene. Le spese di

manutenzione straordinaria, che comportano un

incremento dei benefici economici futuri, vengono

imputate ad incremento del valore dei cespiti,

mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria

sono rilevati a conto economico.

b) Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono gli impianti

tecnici, i mobili e gli arredi, le opere d’arte e le

attrezzature di qualsiasi tipo detenute per essere

utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni

e servizi e che si ritiene di utilizzare per più di un

periodo.

Sono inoltre iscritti in questa voce i beni utilizzati

nell’ambito di contratti di leasing finanziario

sebbene la titolarità giuridica degli stessi rimanga

alla società locatrice.

c) Criteri di valutazione

Le attività materiali sono valutate al costo, dedotti

gli ammortamenti cumulati e le eventuali perdite

di valore, in base a quanto disposto dallo IAS 16.

L’ammortamento è determinato sulla base della

vita utile delle immobilizzazioni adottando come

criterio di ammortamento il metodo a quote

23

costati fatta eccezione per le opere d’arte non

sottoposte ad ammortamento data

l’indeterminazione della loro vita utile e in

considerazione del fatto che il relativo valore non

è destinato normalmente a ridursi al trascorrere

del tempo. Per i beni acquistati nel corso

dell’esercizio l’ammortamento è calcolato a partire

dalla data di entrata in uso del cespite.

d) Criteri di cancellazione

Le immobilizzazioni materiali vengono eliminate

dallo stato patrimoniale a decorrere dalla data di

dismissione del cespite e qualora non siano attesi

benefici economici futuri.

9 - Attività immateriali

a) Criteri di iscrizione

Le attività immateriali, diverse dall’avviamento,

sono registrate al costo di acquisto, comprensivo

degli oneri accessori e aumentato delle spese

successive sostenute per accrescere le iniziali

funzionalità economiche.

Il disavanzo generato dall’operazione di fusione

inversa di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz

S.p.A., tenuto conto delle modalità di formazione,

è stato imputato ad “avviamento”.

b) Criteri di classificazione

La presente categoria comprende le attività non

monetarie, prive di consistenza fisica, ma

comunque identificabili, utilizzate

nell’espletamento della propria attività e dalle

quali sono attesi benefici economici futuri per

l’impresa. Esse includono i software ad

utilizzazione pluriennale.

c) Criteri di valutazione

Le attività immateriali di durata limitata formano

oggetto di valutazione secondo il principio del

costo. La durata dei relativi ammortamenti

corrisponde alla vita utile stimata delle attività e la

loro distribuzione temporale è a quote costanti.

Ad ogni chiusura di bilancio o situazione

infrannuale, alla presenza di evidenze di perdita di

valore, si procede alla stima del valore di recupero

dell’attività.

Il valore dell’avviamento, considerate le modalità

di formazione e la sostanza economica, è stato

correlato alla dinamica dei flussi di cassa attesi

associati al portafoglio di relazioni con la clientela

esistente. L’analisi della curva di sopravvivenza,

costruita sulla base dei dati storici riferiti ad un

adeguato periodo di osservazione, ha condotto

alla stima della vita utile residua e alla

correlazione del valore dell’avviamento ai flussi di

cassa attesi in tale orizzonte temporale di

riferimento.

d) Criteri di cancellazione

Le attività immateriali vengono cancellate dal

bilancio quando hanno esaurito integralmente le

loro funzionalità economiche o al momento della

eventuale dismissione.

10 - Attività non correnti in via di dismissione

Nella presente voce devono essere classificate le

attività non correnti ed i gruppi di attività in via di

dismissione. Attualmente, la Società non ha

attività classificabili in questa voce.

11 - Fiscalità corrente e differita

Le imposte sul reddito, determinate in conformità

alla vigente normativa nazionale, vengono

contabilizzate in base al criterio della competenza

economica e pertanto rappresentano il saldo della

fiscalità corrente e differita relativa al reddito

dell’esercizio.

Le attività e passività fiscali correnti accolgono il

saldo netto tra le passività calcolate in base ad

una prudenziale previsione dell’onere tributario

dovuto per l’esercizio e le attività rappresentate

dagli acconti, dalle ritenute subite e dagli altri

crediti d’imposta.

Le attività e passività fiscali differite vengono

determinate sulla base delle differenze

temporanee tra il valore contabile attribuito ad

un’attività o ad una passività ed i corrispondenti

valori assunti ai fini fiscali.

Qualora la componente che da origine alla

differenza abbia interessato il conto economico, la

contropartita della fiscalità differita è

rappresentata dalla voce imposte sul reddito,

mentre se la componente ha interessato

direttamente il patrimonio netto, anche il relativo

effetto fiscale differito viene direttamente

imputato al patrimonio netto.

Le attività per imposte correnti e anticipate

vengono iscritte nella misura in cui esista la

probabilità del loro recupero, valutata sulla base

della capacità della società di generare con

continuità redditi imponibili positivi.

In presenza di perdite fiscali riportabili o di crediti

d’imposta non utilizzati, vengono rilevate attività

fiscali differite nella misura in cui è probabile che

sarà disponibile un reddito imponibile futuro a

fronte del quale potranno essere utilizzate le

citate perdite fiscali o i crediti d’imposta

inutilizzati.

Le attività e le passività iscritte per imposte

anticipate o differite sono calcolate applicando le

aliquote fiscali che si attende saranno applicabili

nell’esercizio nel quale sarà realizzata l’attività o

sarà estinta la passività, sulla base delle aliquote

fiscali e della normativa fiscale vigenti alla data di

chiusura del periodo.

12 - Fondi per rischi e oneri

a,c) Criteri di iscrizione e valutazione

L’importo iscritto è pari alla migliore stima delle

passività che la Banca dovrà sostenere.

I fondi accantonati vengono rivisti ad ogni data di

bilancio e rettificati per riflettere la miglior stima

corrente.

Il differimento temporale dell’attuale fondo rischi

non assume rilevanza tale da necessitare un

adeguamento al valore attuale il cui effetto

sarebbe irrilevante.

24

b) Criteri di classificazione

I Fondi per rischi e oneri sono passività di

ammontare o scadenza incerti che sono rilevati in

bilancio soltanto se:

- esiste un’obbligazione attuale (legale o implicita)

per effetto di un evento passato;

- è probabile l’esborso di risorse finanziarie per

l’adempimento dell’obbligazione;

- è possibile effettuare una stima attendibile del

probabile esborso futuro.

13 - Debiti e titoli in circolazione

a,b) Criteri di iscrizione e classificazione

Nelle voci relative ai debiti verso clientela e verso

banche sono inseriti i diversi strumenti (non di

negoziazione) mediante i quali la Banca realizza la

raccolta di fondi presso terzi. Le passività in

argomento vengono registrate in base al principio

della “data di regolamento”. Tra i debiti verso

banche sono inoltre inclusi i debiti per operazioni

di leasing finanziario e i debiti di funzionamento

connessi con la prestazione di attività e servizi

finanziari.

c) Criteri di valutazione

Trattandosi di passività a breve durata i debiti

rimangono iscritti al valore nominale e, come per i

crediti, il valore contabile è considerato una buona

approssimazione del fair value che, così

determinato, viene convenzionalmente classificato

in corrispondenza del livello 2 nella gerarchia di

fair value.

d) Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal

bilancio quando risultano scadute o estinte.

14 - Passività finanziarie di negoziazione

a, c, d) Criteri di iscrizione, valutazione e

cancellazione

Sono applicati i medesimi criteri previsti per le

attività finanziarie detenute per la negoziazione e

pertanto si fa rimando a quanto esposto

precedentemente.

b) Criteri di classificazione

Questa voce comprende il valore negativo dei

contratti derivati di trading valutati al fair value e

le passività che originano da scoperti tecnici

generati dall’attività di negoziazione di titoli.

15 - Passività finanziarie valutate al fair value

La società non ha attualmente passività

classificabili in questa voce.

16 - Operazioni in valuta

a,b) Criteri di iscrizione e classificazione

Le operazioni in valuta sono rappresentate da

tutte le attività e passività denominate in valute

diverse dall’Euro. Esse sono inizialmente registrate

in divisa di conto applicando all’importo in valuta

estera i tassi di cambio a pronti correnti alla data

di ciascuna operazione.

c) Criteri di valutazione

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione

infrannuale, le poste in valuta sono valorizzate in

base ai tassi di cambio in essere alla data di

chiusura. Le differenze di cambio che derivano dal

regolamento di elementi monetari o dalla

conversione di elementi monetari a tassi diversi da

quelli di conversione iniziale o di conversione del

bilancio precedente, sono registrati a conto

economico nella voce 80. “Risultato netto

dell’attività di negoziazione”.

17 - Altre informazioni

Trattamento di fine rapporto del personale

L’indennità di fine rapporto è stata accantonata in

base all’anzianità raggiunta a fine esercizio da

ogni singolo dipendente, in conformità alle leggi

ed ai contratti di lavoro vigenti alla data del

bilancio. Successivamente la passività è stata

iscritta in base al valore attuariale della stessa in

quanto quantificabile quale beneficio ai dipendenti

dovuto in base ad un piano a prestazioni definite.

La determinazione del valore attuariale degli

impegni è effettuata da un perito esterno secondo

le migliori stime riguardanti le variabili

comprendenti ipotesi demografiche come

mortalità, turnover, età di pensionamento e

variabili finanziarie come il tasso di sconto, lo

stipendio e altri benefici.

Gli utili e le perdite attuariali vengono

contabilizzati a patrimonio netto e sono oggetto

di rappresentazione nel “Prospetto della redditività

complessiva”.

I costi per il servizio del piano sono contabilizzati

tra i costi del personale voce 150 a) “Spese per il

personale” come ammontare di contributi versati,

contributi di competenza di esercizi precedenti

non ancora contabilizzati, interessi maturati, ricavi

attesi derivanti dalle attività a servizio del piano.

Gli utili e le perdite attuariali, così come previsto

dal nuovo IAS 19, vengono contabilizzati in una

riserva di valutazione.

Riserve da valutazione

Nella presente voce figurano le riserve da

valutazione relative agli utili (perdite) attuariali su

piani a benefici definiti.

Criteri di rilevazione delle componenti

reddituali

Le commissioni attive e gli altri proventi derivanti

dalle prestazioni di servizi sono rilevati nel

bilancio nei periodi in cui i servizi stessi sono

prestati.

Gli altri proventi sono rilevati in bilancio in base al

criterio di competenza economica.

Le voci e le sezioni che non riportano valori per

l’esercizio 2017 e il precedente non sono state

riportate.

25

I dati esposti, così come espressamente richiesto,

sono stati messi a confronto con quelli relativi

all’esercizio precedente.

Tutti gli importi esposti nella Nota Integrativa

sono arrotondati alle migliaia di Euro se non

diversamente indicato.

Il bilancio è oggetto di revisione da parte della

società PricewaterhouseCoopers S.p.A.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA

PORTAFOGLI DI ATTIVITA’ FINANZIARIE

Nel corso del 2017 non sono state effettuate

riclassifiche di attività finanziarie.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

L’IFRS 13 stabilisce che le valutazioni degli

strumenti finanziari al fair value siano classificate

sulla base di una gerarchia del fair value

caratterizzata da tre livelli che riflette la

significatività degli input di valutazione utilizzati.

Si distinguono quindi i seguenti livelli:

livello 1: se lo strumento è quotato in un

mercato attivo;

livello 2: se il fair value dello strumento è

determinato sulla base di tecniche di

valutazione che prendono a riferimento

parametri osservabili sul mercato, diversi

dalle quotazioni dello strumento

finanziario;

livello 3: se il fair value è calcolato sulla

base di tecniche di valutazione che

prendono a riferimento parametri non

osservabili sul mercato.

La Banca, nel rispetto dei principi IAS/IFRS, per la

misurazione delle poste valutate al fair value su

base ricorrente quali le attività e passività

finanziarie, verifica la presenza di un mercato

attivo da cui trarre con regolarità i prezzi in esso

quotati.

A.4.1 Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di

valutazione e input utilizzati

In assenza di un mercato attivo, il fair value è

determinato attraverso il reperimento di

quotazioni espresse da mercati diversi da una

Borsa Ufficiale e facendo riferimento a tecniche di

misurazione che massimizzano l’uso di dati

osservabili e alle informazioni disponibili sul

mercato. Al 31 dicembre 2017 la Banca non rileva

nel Livello 3 alcuna attività.

A.4.2 Processi e sensibilità delle valutazioni

I parametri non osservabili in grado di influenzare

la valutazione degli strumenti classificati come

livello 3 sono principalmente rappresentati dalle

stime ed assunzioni da parte del valutatore che

non si sono rese necessarie per l’assenza di

strumenti finanziari non riconducibili ad un

mercato attivo.

A.4.3 Gerarchia del fair value

La Banca classifica le proprie attività e passività

finanziarie per grado decrescente di qualità del

fair value così come illustrato nei precedenti

paragrafi.

A.4.4 Altre informazioni

Al 31 dicembre 2017 non si hanno informazioni

da riportare ai sensi dell’IFRS 13, paragrafi 51, 93

(i) e 96.

26

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di

fair value

Per la Banca le uniche attività e passività valutate al fair value su base ricorrente sono di natura finanziaria,

come riportato nella seguente tabella:

31.12.2017 31.12.2016

Attività/Passività misurate al fair value L1 L2 L3 L1 L2 L3

1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione 62.541 - - 59.245 - -

2. Attività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - 25

4. Derivati di copertura - - - - - -

5. Attività materiali - - - - - -

6. Attività immateriali - - - - - -

Totale 62.541 - 59.245 - 25

1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -

2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -

3. Derivati di copertura - - - - - -

Totale - - - - - -

Legenda:

L1: livello 1

L2: livello 2

L3: livello 3

Al 31 dicembre 2017 gli strumenti finanziari valorizzati sulla base di prezzi attinti da mercati attivi (Livello 1)

rappresentano la totalità degli importi iscritti in bilancio.

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Attività

finanziarie

detenute per

la

negoziazione

Attività

finanziarie

valutate al

fair value

Attività

finanziarie

disponibili

per la

vendita

Derivati di

copertura

Attività

materiali

Attività

immateriali

1. Esistenze iniziali - - 25 - - -

2. Aumenti - - - - -

2.1. Acquisti - - - - -

2.2. Profitti imputati a: - - - - - -

2.2.1 Conto economico - - - - - -

- di cui plusvalenze - - - - - -

2.2.2 Patrimonio netto x x - - - -

2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - -

2.4. Altre variazioni in aumento - - - - - -

3. Diminuzioni - - - - -

3.1. Vendite - - - - - -

3.2. Rimborsi - - - - - -

3.3. Perdite imputate a: - - - - - -

3.3.1 Conto economico - - - - -

- di cui minusvalenze - - - - - -

3.3.2 Patrimonio netto x x - - - -

3.4. Trasferimenti al altri livelli - - - - - -

3.5. Altre variazioni in

diminuzione

- - (25) - - -

4. Rimanenze finali - - - - - -

A.4.5.3 Variazioni annue delle passività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Non sono presenti nel bilancio della Banca passività valutate al fair value su base ricorrente a Livello 3.

27

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non

ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività

non misurate al

fair value o

misurate al fair

value su base non

ricorrente

31.12.2017 31.12.2016

VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3

1. Attività

finanziarie

detenute sino

alla scadenza

- - - - - - -

2. Crediti verso

banche

178.975 - 178.975 - 80.092 - 80.092 -

3. Crediti verso

clientela

623 - 623 - 1.142 - 1.142 -

4. Attività

materiali

detenute a

scopo di

investimento

- - - - - - -

5. Attività non

correnti e

gruppi di

attività in via di

dismissione

- - - - - - -

Totale 179.598 - 179.598 - 81.234 - 81.234 -

1. Debiti verso

banche

3.874 - 3.874 - 300 - 300 -

2. Debiti verso

clientela

227.205 - 227.205 - 262.055 - 262.055 -

3. Titoli in

circolazione

- - - - - - - -

4. Passività

associate ad

attività in via di

dismissione

- - - - - - - -

Totale 231.079 - 231.079 - 262.355 - 262.355 -

Legenda:

VB = Valore di bilancio

L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

A.5. INFORMATIVA SUL C.D. “DAY ONE PROFIT/LOSS”

Ai sensi dell’IFRS 7, paragrafo 28, Banca Albertini Syz non ha posto in essere nell’esercizio operazioni da cui è

derivata la contabilizzazione del c.d. “Day One Profit/Loss”.

28

PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

Sezione 1

CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

31.12.2017 31.12.2016

a) Cassa 28 28

b) Depositi liberi presso Banche Centrali 10.272 135.049

Totale 10.300 135.077

Accoglie valori in contanti presenti in cassa alla data del 31 dicembre 2017 e la liquidità depositata presso la

Banca d’Italia.

29

Sezione 2

ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE PER LA NEGOZIAZIONE – VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Voci/valori 31.12.2017 31.12.2016

Livello 1 Livello

2

Livello 3 Livello 2 Livello 3

A. Attività per cassa 62.491 - - 59.237 - -

1. Titoli di debito 59.118 - - 58.436 - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito 59.118 - - 58.436 - -

2. Titoli di capitale 1 - - - - -

3. Quote di O.I.C.R. 3.372 - - 801 - -

4. Finanziamenti - - - - - -

4.1 Pronti contro termine - - - - - -

4.2 Altri - - - - - -

Totale A 62.491 - - 59.237 - -

B. Strumenti derivati 50 - - 8 - -

1. Derivati finanziari 50 - - 8 - -

1.1 di negoziazione 50 - - 8 - -

1.2 connessi con la fair value

option

- - - - - -

1.3 altri - - - - - -

2. Derivati creditizi - - - - - -

2.1 di negoziazione - - - - - -

2.2 connessi con la fair value

option

- - - - - -

2.3 altri - - - - - -

Totale B 50 - - 8 - -

Totale (A+B) 62.541 - - 59.245 - -

Come commentato nella relazione sulla gestione, i titoli detenuti nel portafoglio di negoziazione sono

rappresentati prevalentemente da titoli di stato italiano con durata breve (72%), altri titoli di stato europei e

statunitensi (8%) e bond societari italiani ed esteri.

30

2.2 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2017 31.12.2016

A. ATTIVITA’ PER CASSA 62.491 59.237

1. Titoli di debito 59.119 58.436

a) Governi e Banche Centrali 46.487 53.631

b) Altri enti pubblici 3.223 -

c) Banche 2.570 1.048

d) Altri emittenti 6.839 3.757

2. Titoli di capitale 1 -

a) Banche - -

b) Altri emittenti: 1 -

- imprese di assicurazione - -

- società finanziarie - -

- imprese non finanziarie 1 -

- altri - -

3. Quote di O.I.C.R. 3.371 801

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche centrali - -

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri soggetti - -

Totale A 62.491 59.237

B. STRUMENTI DERIVATI 50 8

a) Banche 50 8

b) Clientela - -

Totale B 50 8

Totale (A+B) 62.541 59.245

31

Sezione 4

ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITA – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione merceologica

Voci/valori 31.12.2017 31.12.2016

Livello

1

Livello

2

Livello

3

Livello

1

Livello

2

Livello

3

1. Titoli di debito - - - - - -

1.1 Titoli strutturati - - - - - -

1.2 Altri titoli di debito - - - - - -

2. Titoli di capitale - - - - - 25

2.1 Valutati al fair value - - - - - 25

2.2 Valutati al costo - - - - - -

3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -

4. Finanziamenti - - - - - -

Totale - - - - - 25

Il FITD - Schema Volontario - nel corso dell’esercizio ha provveduto ad una serie di interventi a favore di

Caricesena, Carim e Carismi, finalizzati alla successiva cessione delle stesse banche a Credit Agricole

Cariparma che ha poi determinato la completa svalutazione delle ricapitalizzazioni effettuate da FITD.

Prudentemente la Banca ha ritenuto opportuno svalutare totalmente la propria quota di partecipazione pari a

circa 25mila euro.

4.2 Attività finanziarie disponibili per la vendita: composizione per debitori/emittenti

Voci/Valori 31.12.2017 31.12.2016

1. Titoli di debito - -

a) Governi e Banche Centrali - -

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri emittenti - -

2. Titoli di capitale - 25

a) Banche - -

b) Altri emittenti: -. -

- imprese di assicurazione - -

- società finanziarie - -

- imprese non finanziarie - 25

- altri - -

3. Quote di O.I.C.R. - -

4. Finanziamenti - -

a) Governi e Banche centrali - -

b) Altri enti pubblici - -

c) Banche - -

d) Altri soggetti - -

Totale - 25

32

Sezione 6

CREDITI VERSO BANCHE – VOCE 60

6.1 Crediti verso banche: composizione merceologica

Tipologia

operazioni/Valori Totale 31.12.2017 Totale 31.12.2016

VB

FV

VB

FV

Livello

1

Livello 2 Livello

3

Livello

1

Livello 2 Livello

3

A. Crediti verso

Banche Centrali

- - - - - - - -

1. Depositi vincolati - - - - - - - -

2. Riserva obbligatoria - - - - - - - -

3. Pronti contro

termine

- - - - - - - -

4. Altri - - - - - - - -

B. Crediti verso

banche

178.975 - 178.975 - 80.092 - 80.092 -

1. Finanziamenti 178.975 - - - 80.092 - - -

1.1 Conti correnti e

depositi liberi

158.899 - - - 77.736 - - -

1.2 Depositi vincolati 19.824 - - - 2.106 - - -

1.3 Altri finanziamenti 252 - - - 250 - - -

- Pronti contro

termine attivi

- - - - - - - -

- Leasing

finanziario

- - - - - - - -

- Altri 252 - - - 250 - - -

2. Titoli di debito - - - - - - - -

2.1 Titoli strutturati - - - - - - - -

2.2 Altri titoli di debito - - - - - - - -

Totale 178.975 - 178.975 - 80.092 - 80.092 -

Legenda:

FV = Fair value

VB = Valore di bilancio

La voce B.1.2 comprende la Riserva Obbligatoria assolta in via indiretta mentre il time deposit è scaduto nei

primi giorni di gennaio e non è stato rinnovato.

Gli altri crediti alla voce B.1.3 sono connessi con la prestazione dell’attività di servizi finanziari.

Il fair value dei Crediti verso Banche è allineato al valore di bilancio tenuto conto delle controparti e

trattandosi di crediti a breve scadenza.

Non risultano esposizioni deteriorate verso banche.

33

Sezione 7

CREDITI VERSO CLIENTELA – VOCE 70

7.1 Crediti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia

operazioni/Valori

Totale 31.12.2017 Totale 31.12.2016

Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value

Non

deteriorati

Deteriorati L1 L2 L3 Non

deteriorati

Deteriorati L1 L2 L3

Acquistati Altri Acquistati Altri

Finanziamenti 623 - - - 623 - 1.142 - - - 1.142 -

1. Conti correnti 236 236 - - - - -

2. Pronti contro

termine attivi

- - - - - - - - - - -

3. Mutui - - - - - - - - - - - -

4. Carte di

credito,

prestiti

personali e

cessione del

quinto

- - - - - - - - - - - -

5. Leasing

finanziario

- - - - - - - - - - - -

6. Factoring - - - - - - - - - - - -

7. Altri

finanziamenti

387

-

-

-

-

906

-

-

-

-

-

Titoli di debito - - - - - - - - - - - -

8. Titoli

strutturati

- - - - - - - - - - - -

9. Altri titoli di

debito

- - - - - - - - - - - -

Totale 623 - - - 623 - 1.142 - - - 1.142

L’importo evidenziato alla voce “1. Conti correnti” è rappresentato da temporanei scoperti conseguenti

all’addebito di fiscalità, commissioni e spese, tutti già incassati alla data di stesura della presente nota.

Al punto 7. sono esposti i crediti rivenienti dalla prestazione di servizi finanziari.

7.2 Crediti verso clientela: composizione per debitori/emittenti

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016

Non

deteriorati

Deteriorati Non

deteriorati

Deteriorati

Acquistati Altre Acquistati Altre

1. Titoli di debito - - - - -

a) Governi - - - - - -

b) Altri Enti pubblici - - - - - -

c) Altri emittenti - - - - - -

- imprese non

finanziarie

- - - - - -

- imprese finanziarie - - - - - -

- assicurazioni - - - - - -

- altri - - - - - -

2. Finanziamenti verso: 623 - - 1.142 - -

a) Governi - - - - - -

b) Altri Enti pubblici - - - - - -

c) Altri soggetti 623 - - 1.142 - -

- imprese non

finanziarie

5 - - 35 - -

- imprese finanziarie 389 - - 891 - -

- assicurazioni - - - - - -

- altri 229 - - 216 - -

Totale 623 - - 1.142 - -

34

Sezione 11

ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 110

11.1 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori 31.12.2017 31.12.2016

1. Attività di proprietà 182 239

a) terreni - -

b) fabbricati - -

c) mobili 87 94

d) impianti elettronici 51 93

e) altre 44 52

2. Attività acquisite in leasing finanziario - -

a) terreni - -

b) fabbricati - -

c) mobili - -

d) impianti elettronici - -

e) altre - -

Totale 182 239

35

11.5 Attività materiali ad uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti

elettron.

Altre Tot.

A. Esistenze iniziali lorde - - 678 735 208 1.621

A.1 Riduzioni di valore totali nette - - (583) (643) (156) (1.382)

A.2 Esistenze iniziali nette - - 95 92 52 239

B. Aumenti: - - - 13 - 13

B.1 Acquisti - - - 13 - 13

B.2 Spese per migliorie capitalizzate - - - - - -

B.3 Riprese di valore - - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value

imputate a:

- - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

B.5 Differenze positive di cambio - - - - - -

B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a

scopo di investimento

- - - - - -

B.7 Altre variazioni - - - - -

C. Diminuzioni: - - (8) (54) (8) (70)

C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Ammortamenti - - (8) (54) (8) (70)

C.3 Rettifiche di valore da deterioramento

imputate a:

- - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.4 Variazioni negative di fair value

imputate a:

- - - - - -

a) patrimonio netto - - - - - -

b) conto economico - - - - - -

C.5 Differenze negative di cambio - - - - - -

C.6 Trasferimenti a: - - - - - -

a) attività materiali detenute a scopo di

investimento

- - - - - -

b) attività in via di dismissione - - - - - -

C.7 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette - - 87 51 44 182

D.1 Riduzioni di valore totali nette - - (591) (697) (164) (1.452)

D.2 Rimanenze finali lorde - - 678 748 208 1.634

E. Valutazione al costo - - - - - -

Gli ammortamenti sono calcolati sulla base della vita utile stimata dei beni a partire dalla loro data di

entrata in funzione. La vita utile stimata per le principali categorie di cespiti è la seguente:

- mobili e arredi 7 anni;

- hardware e macchine ufficio 3 anni;

- attrezzature 5 anni;

- autovetture 3 anni.

11.7 Impegni per acquisto di attività materiali (IAS 16/74.c)

Non si segnalano impegni di particolare significatività per acquisto di attività materiali al 31 dicembre

2017.

36

Sezione 12

ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 120

12.1 Attività immateriali: composizione per tipologia di attività

Attività/Valori 31.12.2017 31.12.2016

Durata

definita

Durata

indefinita

Durata

definita

Durata

indefinita

A.1 Avviamento x 2.705 x 2.952

A.2 Altre attività immateriali 99 - 85 -

A.2.1 Attività valutate al costo: 99 . 85 .

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività 99 - 85 -

A.2.2 Attività valutate al fair value: - - - -

a) Attività immateriali generate internamente - - - -

b) Altre attività - - - -

Totale 99 2.705 85 2.952

Le altre attività immateriali a durata limitata sono rappresentate da software applicativo.

12.2 Attività immateriali: variazioni annue

Avviamento Altre attività

immateriali:

generate

internamente

Altre attività

immateriali:

altre

Totale

DEF INDEF DEF INDEF

A. Esistenze iniziali 3.693 - - 311 - 4.004

A.1 Riduzioni di valori nette (741) - - (226) - (967)

A.2 Esistenze iniziali nette 2.952 - - 85 - 3.037

B. Aumenti - - - 118 - 118

B.1 Acquisti - - - 118 - 118

B.2 Incrementi di attività immateriali

interne

x - - - - -

B.3 Riprese di valore x - - - - -

B.4 Variazioni positive di fair value - - - - - -

- a patrimonio netto x - - - - -

- a conto economico x - - - - -

B.5 Differenze di cambio positive - - - - - -

B.6 Altre variazioni - - - - - -

C. Diminuzioni (247) - - (104) - (351)

C.1 Vendite - - - - - -

C.2 Rettifiche di valore:

- Ammortamenti x - - (104) - (104)

- Svalutazioni

+ patrimonio netto x - - - - -

+ conto economico (247) - - - - (247)

C.3 Variazioni negative di fair value - - - - - -

- a patrimonio netto x - - - - -

- a conto economico x - - - - -

C.4 Trasferimenti alle attività non correnti

in via di dismissione

- - - - - -

C.5 Differenze di cambio negative - - - - - -

C.6 Altre variazioni - - - - - -

D. Rimanenze finali nette 2.705 - - 99 - 2.804

D.1 Rettifiche di valore totali nette (988) - - (47) - (1.035)

E. Rimanenze finali lorde 3.693 - - 146 - 3.839

F. Valutazione al costo - - - - - -

Legenda: Def: a durata definita INDEF: a durata indefinita

37

12.3 Altre informazioni

La verifica annuale del valore dell’avviamento (generato nel 2014 a seguito dell’operazione di fusione inversa

di Valora S.p.A. in Banca Albertini Syz S.p.A.) risulta in linea con la stima della vita utile residua del

portafoglio di relazioni con la clientela detenuto altresì conto della consistenza delle masse desumibili

dall’analisi di una curva di sopravvivenza costruita sui dati storici di un adeguato periodo di osservazione.

La vita utile delle altre attività immateriali, che non sono generate internamente, è definita ed è considerata

pari a due anni. Non sono presenti attività immateriali costituite in garanzia di debiti né sono presenti

impegni contrattuali rilevanti per l’acquisto di attività immateriali al 31 dicembre 2017.

Sezione 13

LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 130 DELL’ATTIVO E VOCE 80 DEL

PASSIVO

13.1 Attività per imposte anticipate: composizione

Le principali tipologie di differenze temporanee che hanno portato all’iscrizione di attività per imposte

anticipate riguardano principalmente:

IRES IRAP

- - Affrancamento da avviamento 758 154

- Oneri pluriennali ed emolumenti non pagati 13 -

- Ammortamenti: differenza generata dall’applicazione delle aliquote fiscali 8 -

- - Accantonamento al fondo rischi 38 -

- Quota eccedente TFR 73 -

890 154

13.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

31.12.2017 31.12.2016

1. Importo iniziale 1.087 1.226

2. Aumenti 47 48

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 47 48

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) riprese di valore - -

d) altre 47 48

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

di cui operazioni di aggregazione aziendale - -

3. Diminuzioni (162) (187)

3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio (162) (187)

a) rigiri (162) (187)

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

a) Trasformazione in crediti d’imposta di cui alla

legge n. 214/2011

- -

b) altre - -

4. Importo finale 972 1.087

38

13.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

31.12.2017 31.12.2016

1. Importo iniziale 60 52

2. Aumenti 12 8

2.1 Imposte anticipate rilevate nell’esercizio 12 8

a) relative a precedenti esercizi - -

b) dovute al mutamento di criteri contabili - -

c) altre 12 8

2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -

2.3 Altri aumenti - -

3. Diminuzioni - -

3.1 Imposte anticipate annullate nell’esercizio - -

a) rigiri - -

b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - -

c) dovute al mutamento di criteri contabili - -

d) altre - -

3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -

3.3 Altre diminuzioni - -

4. Importo finale 72 60

Passività per imposte correnti 31.12.2017

- Debiti IRES e IRAP (1.358)

- Acconti IRES e IRAP 558

- Crediti per versamenti in eccesso 468

Totale (332)

Sezione 15

ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 150

15.1 Altre attività: composizione

31.12.2017 31.12.2016

- Crediti verso clientela per fiscalità e commissioni da recuperare 1.481 4.315

- Risconti relativi ad altre attività 525 77

- Anticipi a fornitori, note di credito e depositi cauzionali 52 59

- Crediti verso erario 11.203 5.786

- Migliorie a beni di terzi 12 14

- Crediti per partite viaggianti e altri crediti 773 123

Totale 14.046 10.374

I crediti verso erario riguardano principalmente l’acconto della fiscalità relativa alla clientela e all’imposta di

bollo liquidata.

39

PASSIVO

Sezione 1

DEBITI VERSO BANCHE – VOCE 10

1.1 Debiti verso banche: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016

1. Debiti verso banche centrali - 33

2. Debiti verso banche 3.874 267

2.1. Conti correnti e depositi liberi 3.786 204

2.2. Depositi vincolati - -

2.3. Finanziamenti - -

2.3.1 Pronti contro termine passivi - -

2.3.2 altri - -

2.4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

2. 5. Altri debiti 88 63

Totale 3.874 300

Fair value – livello1 - -

Fair value – livello 2 3.874 300

Fair value – livello 3 - -

Totale fair value 3.874 300

Sezione 2

DEBITI VERSO CLIENTELA – VOCE 20

2.1 Debiti verso clientela: composizione merceologica

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016

1. Conti correnti e depositi liberi 218.899 254.716

2. Depositi vincolati - -

3. Finanziamenti - -

3.1 Pronti contro termine passivi - -

3.2 altri - -

4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - -

5. Altri debiti 8.306 7.339

Totale 227.205 262.055

Fair value – livello1 - -

Fair value – livello 2 227.205 262.055

Fair value – livello 3 - -

Totale fair value 227.205 262.055

La voce “5. Altri debiti” accoglie la passività relativa a dividendi da accreditare che nei precedenti esercizi era

compresa nella voce “Altre passività”. Per rendere omogeneo il raffronto, è stata portata la riclassifica anche

agli importi del 2016. La voce 5 inoltre comprende il debito relativo alle prestazioni di servizi finanziari

ricevute dai promotori finanziari della banca.

40

Sezione 8

PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 80

Si rimanda alla sezione 13 dell’attivo “Le Attività fiscali e le passività fiscali”

Sezione 10

ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 100

10.1 Altre passività: composizione

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016

- Debiti verso erario 10.200 2.581

- Debiti verso dipendenti 1.731 1.519

- Debiti verso fornitori e per fatture da ricevere 303 333

- Debiti verso Enti Previdenziali 581 549

- Debiti per partite viaggianti e altri debiti 646 47

- Risconti passivi 5 11

Totale 13.466 5.040

Nella presente voce figurano le passività non riconducibili alle altre voci del passivo.

I debiti verso erario riguardano le somme da riconoscere al fisco per conto della clientela e dei dipendenti.

Gli importi del 2016 sono variati in funzione della riclassifica commentata nella sezione 2 del Passivo alla

voce 20 “Debiti verso Clientela”.

41

Sezione 11

TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 110

11.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

31.12.2017 31.12.2016

A. Esistenze iniziali 1.881 2.088

B. Aumenti 189 191

B.1 Accantonamento dell’esercizio 123 134

B.2 Altre variazioni 66 57

C. Diminuzioni (95) (398)

C.1 Liquidazioni effettuate (89) (393)

C.2 Altre variazioni (6) (5)

D. Rimanenze finali 1.975 1.881

Totale 1.975 1.881

La voce B.1 rappresenta l’accantonamento dell’esercizio, determinato su base attuariale, riferibile ai

dipendenti che hanno optato per mantenere il TFR in azienda.

La voce B.2 accoglie la variazione al fondo relativa ad importi discrezionali già accantonati nel 2016 ma

erogati nel corso del 2017 e la componente attuariale contabilizzata a patrimonio netto.

La voce C.2 si riferisce all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione.

11.2 Altre informazioni

Il trattamento di fine rapporto copre l’ammontare dei diritti maturati al 31/12/2017 del personale

dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro. L’importo calcolato ai

sensi dell’art. 2120 del Codice Civile ammonta a 1.700 migliaia di Euro. La valutazione degli oneri futuri

relativi al trattamento di fine rapporto è stata effettuata da attuario indipendente sulla base dei criteri dettati

dallo IAS 19.

Le ipotesi attuariali utilizzate per la determinazione della passività alla data di riferimento del bilancio sono le

seguenti:

1. – ipotesi demografiche

Con riferimento alle ipotesi demografiche sono state utilizzate le tavole di mortalità ISTAT 2004 e le

tavole di inabilità/invalidità INPS.

Relativamente alle probabilità di uscita dall’attività lavorativa per cause diverse dalla morte, sono state

utilizzate delle probabilità di turn over riscontrate nella Società oggetto di valutazione su un orizzonte

temporale di osservazione ritenuto rappresentativo, in particolare sono state considerate le seguenti

frequenze annue percentuali:

Banca Albertini Syz 4,50%

2. – ipotesi economico-finanziarie

Riguardano le linee teoriche delle retribuzioni, il tasso tecnico d’interesse, il tasso d’inflazione ed i

tassi di rivalutazione delle retribuzioni e del TFR.

Le valutazioni tecniche sono state effettuate sulla base delle ipotesi descritte dalla seguente tavola:

Tasso annuo tecnico di attualizzazione 1,30%

Tasso annuo di inflazione 1,50%

Tasso annuo aumento retribuzioni

complessivo

3,00%

In merito alla scelta del tasso di attualizzazione, si è scelto di prendere come indice di riferimento l’indice

per l’Eurozona Iboxx Corporate AA con durata coerente con la durata media finanziaria del collettivo

oggetto di valutazione (10+anni).

3. – anticipazioni

In merito alle anticipazioni si è ipotizzato, come effettuato per il turn over, un tasso medio

annuo pari al 3,00% ed un importo medio pari al 70% del TFR accumulato.

42

Sezione 12

FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 120

12.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/valori 31.12.2017 31.12.2016

1. Fondi di quiescenza aziendali - -

2. Altri fondi per rischi ed oneri 138 141

2.1 controversie legali - -

2.2 oneri per il personale 138 141

2.3 altri - -

Totale 138 141

12.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi di

quiescenza

Altri fondi Totale

A. Esistenze iniziali - 141 141

B. Aumenti - 138 138

B.1 Accantonamento dell’esercizio - 138 138

B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - -

B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di

sconto

- - -

B.4 Altre variazioni - - -

C. Diminuzioni - (141) (141)

C.1 Utilizzo nell’esercizio - (141) (141)

C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di

sconto

- - -

C.3 Altre variazioni - - -

D. Rimanenze finali - 138 138

12.4 Fondi per rischi ed oneri – altri fondi

Il fondo per rischi ed oneri del personale accoglie la quota di retribuzione variabile 2017 “sospesa” in

relazione all’applicazione dei meccanismi di ex post risk adjustment previsti dal “Regolamento meccanismi di

remunerazione e incentivazione”.

43

Sezione 14

PATRIMONIO DELL’IMPRESA – VOCE 130, 160, 180 E 200

14.1 “Capitale” e “Azioni proprie”: composizione

Il Capitale Sociale è costituito da n. 10.000.000 di azioni del V.N. di 1 Euro.

14.2 Capitale - Numero azioni: variazioni annue

Voci/Tipologie Ordinarie Altre

A. Azioni esistenti all’inizio dell’esercizio 10.000.000 -

- interamente liberate 10.000.000 -

- non interamente liberate - -

A.1 Azioni proprie (-) - -

A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali 10.000.000 -

B. Aumenti - -

B.1 Nuove emissioni - -

- a pagamento: - -

- operazioni di aggregazioni di imprese - -

- conversione di obbligazioni - -

- esercizio di warrant - -

- altre - -

- a titolo gratuito: - -

- a favore dei dipendenti - -

- a favore degli amministratori - -

- altre - -

B.2 Vendita di azioni proprie - -

B.3 Altre variazioni - -

C. Diminuzioni - -

C.1 Annullamento - -

C.2 Acquisto di azioni proprie - -

C.3 Operazioni di cessione di imprese - -

C.4 Altre variazioni - -

D. Azioni in circolazione: rimanenze finali 10.000.000 -

D.1 Azioni proprie (+) -

D.2 Azioni esistenti alla fine dell’esercizio 10.000.000 -

- interamente liberate 10.000.000 -

- non interamente liberate - -

14.3 Capitale: altre informazioni

Il Capitale Sociale risulta interamente versato e liberato.

14.4 Riserve di utili: altre informazioni

31.12.2017

1. Riserva ordinaria legale 2.126

2. Riserva FTA -

3. Utili (perdite) portati a nuovo 8.210

4. Riserva per azioni proprie -

5. Altre riserve 324

Totale 10.660

44

PROSPETTO DI DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE DI PATRIMONIO NETTO

(ART. 2427 CC)

Natura/descrizione Importo Possibilità di

utilizzazione

Quota

disponibile

Riepilogo delle utilizzazioni

effettuate nei tre esercizi

precedenti

Per copertura

perdite

Per altre

ragioni

Capitale 10.000 - - - -

Riserve di capitale:

- Riserva sovrapprezzo - - - -

- Versamento soci in

c/capitale

- - - -

Riserve di utili:

- Riserva legale 2.126 B 2.126 - -

- Altre riserve 15 A,B 15 - -

- Altre riserve 309 A,B,C 309 - -

- Riserva azioni proprie - - - - 91

- Utili a nuovo 8.210 A,B,C 8.210 - -

Altre Riserve:

- Altre riserve 743 A,B,C 743

Totale 21.403 11.403 - -

Quota non distribuibile - - 2.141 - -

Residua quota distribuibile - - 9.262 - -

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai soci

45

ALTRE INFORMAZIONI

1. Garanzie rilasciate e impegni

31.12.2017 31.12.2016

1) Garanzie rilasciate di natura finanziaria - -

a) Banche - -

b) Clientela - -

2) Garanzie rilasciate di natura commerciale -

a) Banche - -

b) Clientela - -

3) Impegni irrevocabili a erogare fondi 281 52

a) Banche - -

i) a utilizzo certo - -

ii) a utilizzo incerto - -

b) Clientela 281 52

i) a utilizzo certo - -

ii) a utilizzo incerto 281 52

4) Impegni sottostanti ai derivati su crediti: vendite di protezione - -

5) Attività costituite in garanzia di obbligazioni di terzi - -

6) Altri impegni - -

Totale 281 52

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

31.12.2017

1. Esecuzione di ordini per conto della clientela

a) Acquisti 933.545

1. Regolati 933.545

2. Non regolati -

b) Vendite 822.879

1. Regolate 822.879

2. Non regolate -

2. Gestioni di portafogli 1.804.163

a) Individuali 1.546.834

b) Collettive 257.329

3. Custodia e amministrazione di titoli 784.865

a) Titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria

(escluse le gestioni di portafogli)

-

1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio

2. Altri titoli

b) Titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 724.863

1. Titoli emessi dalla banca che redige il bilancio

2. Altri titoli 724.863

c) Titoli di terzi depositati presso terzi 699.166

d) Titoli di proprietà depositati presso terzi 60.002

4. Altre operazioni

a) Ricezione e trasmissione ordini: acquisti 1.665.631

b) Ricezione e trasmissione ordini: vendite 1.418.765

46

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Sezione 1

GLI INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli di

debito

Finanziamenti Altre

operazioni

Totale

31.12.2017

Totale

31.12.2016

1. Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

415 - - 415 638

2. Attività finanziarie

disponibili per la vendita

- - - - -

3. Attività finanziarie

detenute sino alla

scadenza

- - - - -

4. Crediti verso banche - 127 - 127 24

5. Crediti verso clientela - - - -

6. Attività finanziarie

valutate al fair value

- - - - -

7. Derivati di copertura x x - - -

8. Altre attività x x 10 10 -

Totale 415 127 10 552 662

1.3 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

1.3.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta

31.12.2017 31.12.2016

- su attività finanziarie detenute per la negoziazione 65 65

- su crediti verso banche 88 24

Totale 153 89

1.4 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci /Forme tecniche Debiti Titoli Altre

operazioni

Totale

31.12.2017

Totale

31.12.2016

1. Debiti verso banche centrali (266) x - (266) (511)

2. Debiti verso banche (28) x - (28) (4)

3. Debiti verso clientela - x - - -

4. Titoli in circolazione X - - - -

5. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -

6. Passività finanziarie valutate al fair

value

- - - - -

7. Altre passività e fondi X x (1) (1) (4)

8. Derivati di copertura x x - - -

Totale (294) - (1) (295) (519)

Gli interessi passivi pagati alla Banca d’Italia ed esposti alla voce 1. si riferiscono al costo addebitato a seguito

dell’applicazione di tassi negativi alle disponibilità liquide ivi depositate, in seguito alle decisioni di Politica

Monetaria prese dal Consiglio Direttivo della Banca Centrale Europea.

1.6 Interessi passivi e oneri assimilati: altre informazioni

1.6.1 Interessi passivi su passività in valuta

31.12.2017 31.12.2016

- su debiti verso banche (15) (2)

Totale (15) (2)

47

Sezione 2

LE COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Tipologia servizi/Valori 31.12.2017 31.12.2016

a) Garanzie rilasciate - -

b) Derivati su crediti - -

c) Servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 21.335 19.179

1. Negoziazione di strumenti finanziari 1.193 1.068

2. Negoziazione di valute 230 -

3. Gestioni di portafogli 13.774 11.786

3.1. individuali 13.235 11.469

3.2. collettive 539 314

4. Custodia e amministrazione di titoli - -

5. Banca depositaria - -

6. Collocamento di titoli 1.633 1.585

7. Attività di ricezione e trasmissione di ordini 2.329 2.879

8. Attività di consulenza 2.176 1.859

8.1 in materia di investimenti 2.176 1.859

8.2 in materia di struttura finanziaria - -

9. Distribuzione di servizi di terzi - 5

9.1 gestioni di portafogli - 5

9.1.1. individuali - -

9.1.2. collettive - 5

9.2. prodotti assicurativi - -

9.3. altri prodotti - -

d) Servizi di incasso e pagamento 31 31

e) Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazioni - -

f) Servizi per operazioni di factoring - -

g) Esercizio di esattorie e ricevitorie - -

h) Attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -

i) Tenuta e gestione dei conti correnti 308 308

j) Altri servizi 59 441

Totale 21.733 19.959

Nel 2017 sono state incassate commissioni di performance sulle gestioni di portafogli pari a 1,929 milioni di

euro.

48

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

Canali/Valori 31.12.2017 31.12.2016

a) Presso propri sportelli: 13.685 11.867

1. Gestioni di portafogli 12.230 10.444

2. Collocamento di titoli 1.455 1.418

3. Servizi e prodotti di terzi - 5

b) Offerta fuori sede: 1.722 1.506

1. Gestioni di portafogli 1.544 1.339

2. Collocamento di titoli 178 167

3. Servizi e prodotti di terzi - -

c) Altri canali distributivi: - -

1. Gestioni di portafogli - -

2. Collocamento di titoli - -

3. Servizi e prodotti di terzi - -

2.3 Commissioni passive: composizione

Servizi/Valori 31.12.2017 31.12.2016

a) Garanzie ricevute - -

b) Derivati su crediti - -

c) Servizi di gestione e intermediazione: (4.346) (4.856)

1. Negoziazione di strumenti finanziari (1.053) (1.277)

2. Negoziazione di valute - -

3. Gestioni di portafogli: (3) (15)

3.1 proprie - -

3.2 delegate da terzi (3) (15)

4. Custodia e amministrazione di titoli (98) (98)

5. Collocamento di strumenti finanziari - -

6. Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e

servizi

(3.192) (3.466)

d) Servizi di incasso e pagamento - -

e) Altri servizi (388) (284)

Totale (4.734) (5.140)

49

Sezione 4

IL RISULTATO NETTO DELL’ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell’attività di negoziazione: composizione

Operazioni/Componenti

reddituali

Plusvalenze

(A)

Utili da

negoziazione

(B)

Minusvalenze

(C)

Perdite da

negoziazione

(D)

Risultato

netto [(A+B)

– (C+D)]

1. Attività finanziarie di

negoziazione

135 32 (571) (509) (913)

1.1 Titoli di debito 89 29 (564) (501) (947)

1.2 Titoli di capitale - - - (2) (2)

1.3 Quote di O.I.C.R. 46 3 (7) (6) 36

1.4 Finanziamenti - - - - -

1.5 Altre - - - - -

2. Passività finanziarie di

negoziazione

- - - - -

2.1 Titoli di debito - - - - -

2.2 Debiti - - - - -

2.3 Altre - - - - -

3. Altre attività e passività

finanziarie: differenze di

cambio

x

x

x

x

318

4. Strumenti derivati - - (9) - 41

4.1 Derivati finanziari: - - (9) - (9)

- su titoli di debito e tassi

di interesse

- - (9) - (9)

- su titoli di capitale e

indici azionari

- - (9) - (9)

- su valute e oro x x X x 50

- Altri - - - - -

4.2 Derivati su crediti - - - - -

Totale 135 32 (580) (509) (554)

50

Sezione 6

UTILI (PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili (Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

Tipologia operazioni/Valori 31.12.2017 31.12.2016

Utili Perdite Risultato

netto

Utili Perdite Risultato

netto

Attività finanziarie 19 - 19

1. Crediti verso banche - - - - - -

2. Crediti verso clientela - - - - - -

3. Attività finanziarie

disponibili per la

vendita

19 - 19

3.1 Titoli di debito - - - - - -

3.2 Titoli di capitale 19 - 19

3.3 Quote di O.I.C.R. - - - - - -

3.4 Finanziamenti - - - - - -

4. Attività finanziarie

detenute sino alla

scadenza

- - - - - -

Totale attività 19 - 19

Passività finanziarie - - - - - -

1. Debiti verso banche - - - - - -

2. Debiti verso clientela - - - - - -

3. Titoli in circolazione - - - - - -

Totale passività - - - - - -

Sezione 8

LE RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER DETERIORAMENTO – VOCE 130

8.2 Rettifiche di valore nette per deterioramento di attività finanziarie disponibili per la

vendita: composizione

Operazioni/componenti

reddituali

Rettifiche di valore

(1)

Riprese di

valore

(2)

Totale

31.12.2017

Totale

31.12.2016

Specifiche Specifiche

Cancellazioni Altre A B

A. Titoli di debito - - - - - -

B. Titoli di capitale - X X (8)

C. Quote OICR - - X - - -

D. Finanziamenti a banche - - - - - -

E. Finanziamenti a

clientela

- - - - - -

F. Totale - - - (8)

51

8.4 Rettifiche di valore nette per deterioramento di altre operazioni finanziarie:

composizione

Operazioni/componenti

reddituali

Rettifiche di valore (1) Riprese di valore

(2)

Totale

31.12.2017

Totale

31.12.2016

Specifiche

Di

portafoglio

Specifiche Di

portafoglio

Cancellazioni

Altre

A B A B

A. Garanzie rilasciate - - - - - - - - -

B. Derivati su crediti - - - - - - - - -

C. Impegni ad erogare

fondi

- - - - - - - - -

D. Altre operazioni - - - - - - 36

E. Totale - - - - - - 36

Legenda

A = Da interessi

B = Altre riprese

52

Sezione 9

LE SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 150

9.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori 31.12.2017 31.12.2016

1) Personale dipendente (7.312) (6.981)

a) salari e stipendi (5.459) (5.174)

b) oneri sociali (1.290) (1.244)

c) indennità di fine rapporto - -

d) spese previdenziali - -

e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale (178) (137)

f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi

simili:

- -

- a contribuzione definita - -

- a benefici definiti - -

g) versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: (190) (181)

- a contribuzione definita (190) (181)

- a benefici definiti - -

h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri

strumenti

patrimoniali

- -

i) altri benefici a favore dei dipendenti (195) (245)

2) Altro personale in attività (16) (13)

3) Amministratori e sindaci (1.927) (2.354)

4) Personale collocato a riposo - -

5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre

aziende

- -

6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la

società

- -

Totale (9.255) (9.348)

9.2 Numero medio dei dipendenti per categoria

31.12.2017

Personale dipendente:

a) dirigenti 12

b) quadri direttivi 27

c) restante personale dipendente 23

Altro personale 2

9.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Gli altri benefici a favore dei dipendenti comprendono buoni pasto, assicurazioni sanitarie, corsi di

formazione e altre liberalità.

53

9.5 Altre spese amministrative: composizione

31.12.2017 31.12.2016

- Spese di outsourcing (941) (702)

- Spese per servizi gestione rete informativa (32) (43)

- Servizi informativi (39) (228)

- Affitti e canoni passivi (982) (1.109)

- Oneri professionali e consulenze (271) (243)

- Spese per utenze (76) (89)

- Spese viaggi (110) (91)

- Spese postali (33) (37)

- Imposte e tasse diverse (3.805) (4.869)

- Premi assicurativi (15) (16)

- Manutenzioni (45) (59)

- Cancelleria e stampati (57) (76)

- Spese di rappresentanza e ristoranti (85) (101)

- Beneficenza (60) (48)

- Pulizia e sorveglianza (82) (82)

- Contributi associativi (142) (133)

- Altri costi (89) (97)

Totale (6.864) (8.023)

La voce “Imposte e tasse diverse” trova quasi integrale recupero alla voce 190 “Altri oneri/proventi di

gestione” ed è relativa all’imposta di bollo.

Nella stessa voce sono compresi i contributi al FITD per euro 41 mila e il contributo annuale di euro 26 mila

al Fondo di Risoluzione Nazionale.

Nella medesima voce si trova anche il contributo di euro 54 mila destinato al nuovo intervento a favore di

Caricesena, Carim e Carismi che costituiscono un intervento anticipatorio - per la quota di pertinenza della

Banca - degli aumenti di capitale delle banche riservati allo Schema Volontario.

Le spese di outsourcing comprendono i costi sostenuti nella fase di migrazione al nuovo sistema

informativo e inerenti il supporto e l’assistenza all’avviamento nonché il perfezionamento di tutte le attività

inerenti.

Sezione 10

ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 160

10.1 Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri: composizione

L’accantonamento trova commento alla voce 120.b “Fondi per rischi ed oneri: altri fondi”.

Sezione 11

RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 170

11.1 Rettifiche di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento

(a)

Rettifiche di

valore per

deterioramento

(b)

Riprese di

valore

(c)

Risultato

netto

(a+b-c)

A Attività materiali (70) - - (70)

A.1 Di proprietà

- ad uso funzionale (70) - - (70)

- per investimento - - - -

A.2 Acquisite in leasing finanziario

- ad uso funzionale - - - -

- per investimento - - - -

Totale (70) - - (70)

54

Sezione 12

RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 180

12.1 Rettifiche di valore nette su attività immateriali: composizione

Attività/Componenti reddituali Ammortamento

(a)

Rettifiche di

valore per

deterioramento

(b)

Riprese di

valore

(c)

Risultato

netto

(a+b-c)

A Attività immateriali (105) - - (105)

A.1 Di proprietà (105) - - (105)

- generate internamente

dall’azienda

- - - -

- altre (105) (105)

A.2 Acquisite in leasing finanziario -

-

-

-

Totale (105) - - (105)

Sezione 13

GLI ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 190

13.1 Altri oneri di gestione: composizione

31.12.2017 31.12.2016

- Ammortamenti su migliorie a beni di terzi e minusvalenze

cessione cespiti

(2)

(14)

- Spese controparti (126) (117)

- Rimborsi straordinari ai clienti e altri oneri (14) (102)

Totale (142) (233)

13.2 Altri proventi di gestione: composizione

31.12.2017 31.12.2016

- Recuperi imposte indirette 3.658 4.713

- Recuperi spese 132 127

- Altri proventi 130 227

Totale 3.920 5.067

Sezione 16

RETTIFICHE DI VALORE DELL’AVVIAMENTO – VOCE 230

16.1 Rettifiche di valore dell’avviamento: composizione

La verifica annuale del valore dell’avviamento ha portato alla determinazione di una rettifica pari a 247 mila

Euro.

Seguendo la metodologia dei “Modelli attuariali di analisi della vita utile residua” e sulla base del

suggerimento metodologico proposto da Banca d’Italia è stata effettuata l’analisi con un approccio basato

sulla “permanenza” delle masse, della relativa “vita attesa”, nonché della loro consistenza. Nello specifico,

dall’analisi svolta si evince come la curva continui anche nell’anno 2017 ad essere decrescente. Non rilevando

indicazioni di potenziali perdite di valore, si è ritenuto ragionevole ed adeguatamente prudenziale continuare

a ripartire il valore dell’avviamento sull’orizzonte temporale di 15 anni, per quote costanti, come negli anni

passati.

55

Sezione 18

LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL’ESERCIZIO DELL’OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 260

18.1 Imposte sul reddito dell’esercizio dell’operatività corrente: composizione

Componenti reddituali/Valori 31.12.2017 31.12.2016

1. Imposte correnti (-) (1.358) (534)

2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 2

740

3. Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio (+) - -

3.bis Riduzione delle imposte correnti dell’esercizio per crediti

d’imposta di cui alla legge n. 214/2011 (+)

- -

4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (115) (138)

5. Variazione delle imposte differite (+/-) - -

6. Imposte di competenza dell’esercizio (-) (-1+/-2+3+ 3bis+/-

4+/-5)

(1.471) 68

18.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(in unità di Euro)

Esercizio 2017 Esercizio 2016

Imponibile/

Aliquota %

Imposta Imponibile/

Aliquota %

Imposta

Onere fiscale effettivo

Utile/Perdita ante imposte 3.779.475 2.133.796

Onere fiscale effettivo

- Ires (26,64%) (1.006.982) (14%) (291.151)

- Irap (9,28%) (350.648) (11%) (242.629)

- Totale Ires + Irap (35.92%) (1.357.630) (25%) (533.780)

Onere fiscale teorico

Variazioni fiscali in aumento/diminuzione

definitive senza rilevazione di imposte

anticipate/differite

(117.724) (32.374) (1.075.064) (295.643)

- Ires teorica (27,50%) (1.039.356) (27,50%) (586.794)

Spese per il personale 9.255.433 - 9.347.762 -

Dividendi - - - -

Altre spese amministrative 686.354 - 802.261 -

Accantonamenti netti ai fondi per rischi e

oneri

137.794 - 141.189 -

Ammortamenti 17.458 - 21.950 -

Oneri/proventi di gestione (3.778.045) - (4.833.377) -

Base imponibile Irap teorica 10.098.469 - 7.613.581 -

Variazioni fiscali in aumento/diminuzione

definitive senza rilevazione di imposte

anticipate/differite

(3.803.170) (211.837) (3.257.584) (181.447)

- Irap teorica (5,57%) (562.485) (5,57%) (424.076)

56

SEZIONE 20 – ALTRE INFORMAZIONI

COMPENSI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE

Di seguito si fornisce il dettaglio dei compensi corrisposti alla Società di revisione PricewaterhouseCoopers

S.p.A. nell’esercizio 2017 ai sensi dell’art. 2427 del c.c., comma 16 bis e del D. lgs 39/2010.

Tipologia di Servizi Compensi

- Revisione legale dei conti ai sensi degli artt. 14 del D. lgs 39/2010 e

dell’art. 9 del D. lgs 58/98

27

27

I compensi indicati non comprendono le spese vive, contributo Consob e l’Iva. La società di revisione non ha

fornito ulteriori servizi nel corso dell’esercizio.

PARTE D – REDDITIVITA’ COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLE REDDITIVITA’ COMPLESSIVA

Voci Importo Lordo Imposta sul

reddito

Importo Netto

10. Utile (Perdita) d’esercizio x x 2.306

Altre componenti reddituali senza

rigiro a conto economico

40. Piani a benefici definiti (43) 12 (31)

130. Totale altre componenti reddituali (43) 12 2.275

140. Redditività complessiva (Voce

10+130)

2.263 12 2.275

57

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

PREMESSA

Il presidio del rischio è un obiettivo fondamentale per Banca Albertini Syz al fine di:

− garantire la salvaguardia del patrimonio aziendale, assicurando la massima efficacia ed efficienza del

processo di creazione del valore;

− integrare nei processi decisionali ed operativi di gestione delle differenti aree di business la duplice

dimensione rischio rendimento;

− garantire la coerenza dei processi operativi con le strategie, le politiche ed i regolamenti interni.

In ottemperanza a quanto indicato dagli Organi di Vigilanza, Banca Albertini Syz è impegnata a sviluppare e

mantenere soluzioni organizzative che:

− assicurino la necessaria separatezza tra le funzioni operative e quelle di controllo;

− consentano di identificare, misurare e monitorare adeguatamente tutti i rischi assunti o assumibili nei

diversi segmenti operativi;

− stabiliscano attività di controllo a ogni livello operativo e consentano l’univoca e formalizzata

individuazione di compiti e responsabilità;

− assicurino sistemi informativi affidabili e idonee procedure di reporting;

− garantiscano che le anomalie riscontrate siano tempestivamente portate a conoscenza di livelli appropriati

dell’azienda e gestite con immediatezza;

− consentano la registrazione di ogni fatto di gestione e di ogni operazione con adeguato grado di dettaglio

e corretta attribuzione temporale.

Conformemente a quanto disposto dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia il sistema dei controlli

interni - inteso come l’insieme di regole, procedure e strutture organizzative che mirano ad assicurare il

rispetto delle strategie aziendali ed il conseguimento degli obiettivi inerenti l’efficacia e l’efficienza dei

processi aziendali - si articola su tre distinti e separati livelli:

Controlli di Primo Livello, o di linea - diretti ad assicurare il concreto e corretto svolgimento dei processi o

di una loro parte - demandati alle stesse unità aziendali alle quali viene attribuita la responsabilità di

esecuzione dei processi o di parte di essi.

Controlli di Secondo Livello, hanno l’obiettivo di concorrere alla definizione delle metodologie di

misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative e di

controllare la coerenza dell’operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio/rendimento

assegnati.

Controlli di Terzo Livello volti ad individuare andamenti anomali, violazioni delle procedure e della

regolamentazione, nonché a valutare l’adeguatezza e l’efficacia dei sistemi, dei processi, delle procedure e

dei meccanismi di controllo della Banca.

La Banca ha predisposto ai sensi della normativa di vigilanza vigente la Policy di Risk Appetite Framework che

esplicita l’insieme dei dispositivi di governo societario e dei meccanismi di gestione e controllo finalizzati a

definire e monitorare la propria “propensione al rischio” (Risk Appetite Framework – RAF), identificando le fasi

operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle funzioni aziendali a vario titolo coinvolte.

Il presidio continuativo dei rischi è assicurato dalle Funzioni di Compliance, Risk Management e

Antiriciclaggio che hanno il compito di identificare, valutare e gestire il rischio di non conformità alle norme,

di assicurare il controllo e il monitoraggio dei rischi assunti dalla Banca e di contribuire alla corretta gestione

dei rischi medesimi.

Alla Funzione di Risk Management sono specificamente affidati i seguenti compiti:

collaborare alla definizione del sistema di gestione dei rischi dell’impresa e alla definizione del RAF;

presiedere al funzionamento del sistema di gestione dei rischi dell’impresa e verificarne il rispetto da

parte dell’intermediario e dei soggetti rilevanti;

verificare l’adeguatezza e l’efficacia delle misure prese per rimediare alle carenze riscontrate nel sistema

di gestione dei rischi dell’impresa.

Alla Funzione di Compliance sono attribuiti i seguenti compiti:

identificazione nel continuo delle norme applicabili alla Banca e misurazione/valutazione del loro impatto

su processi e procedure aziendali;

mappatura e misurazione/valutazione del rischio di non conformità;

verifica dell’adeguatezza e dell’efficacia delle procedure interne volte ad assicurare il rispetto della

normativa e proposta di relative modifiche organizzative e procedurali;

consulenza e assistenza agli organi aziendali;

collaborazione nell’attività di formazione del personale;

correttezza e rispetto dello spirito e della lettera delle norme.

La Funzione Antiriciclaggio, infine, provvede – con riferimento alle normativa in materia di antiriciclaggio - a:

58

identificare le norme applicabili e valutare il loro impatto sui processi e le procedure interne, collaborare

all’individuazione del sistema dei controlli interni e verificarne l’idoneità;

prestare consulenza e assistenza agli organi aziendali e all’alta direzione;

verificare l’affidabilità del sistema informativo di alimentazione dell’archivio unico informatico aziendale;

curare la predisposizione di un adeguato piano di formazione, finalizzato a conseguire un aggiornamento

su base continuativa del personale dipendente e dei collaboratori.

Sezione 1

RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Banca Albertini Syz non svolge alcuna attività creditizia nei confronti di clientela privata; i crediti evidenziati

alla voce 70 dell’Attivo dello Stato Patrimoniale si riferiscono a scoperti di liquidità conseguenti all’addebito

di fiscalità, commissioni e spese recuperate nei giorni successivi alla chiusura dell’esercizio.

L’attività creditizia nei confronti delle banche è rappresentata prevalentemente da rapporti di conto corrente a

vista e, parzialmente, a termine richiamabili da parte della Banca intrattenuti con primarie banche oltre che

con Banca d’Italia e che impiegano:

la liquidità presente nei conti correnti relativi alle gestioni patrimoniali ed ai rapporti “amministrati”;

l’eventuale liquidità relativa ai mezzi propri.

Nessuna operatività è stata effettuata in prodotti finanziari innovativi o complessi.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

Banca Albertini Syz si è dotata di un “Regolamento Finanza”, rivisto nel corso dell’esercizio, che disciplina

l’attività di Trading/Investimento relative alla “proprietà” della Banca e l’attività di Tesoreria.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

In particolare nell’ambito del Regolamento Finanza sono previsti massimali per l’impiego delle disponibilità

derivanti alla Banca dalla raccolta in Euro ed in valuta riveniente dai saldi liquidi dei conti delle Gestioni

Patrimoniali e dei Rapporti Amministrati, il cui rispetto è verificato dalla Funzione di Risk Management.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Nessuna rettifica di valore è stata apportata sia ad attività finanziarie sia a crediti.

Nessuna garanzia è stata acquisita a fronte di attività finanziarie e crediti.

59

A. QUALITA’ DEL CREDITO

A.1 ESPOSIZIONI CREDITIZIE DETERIORATE E IN BONIS: CONSISTENZE, RETTIFICHE DI VALORE,

DINAMICA, DISTRIBUZIONE ECONOMICA E TERRITORIALE

A.1.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità

creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze

probabili

Esposizioni

scadute

deteriorate

Esposizioni

scadute non

deteriorate

Altre esposizioni

non deteriorate

Totale

1. Attività finanziarie

disponibili per la

vendita

-

-

-

-

-

-

2. Attività finanziarie

detenute sino alla

scadenza

-

-

-

-

-

-

3. Crediti verso

banche

- - - - 178.975 178.975

4. Crediti verso

clientela

- - - - 623 623

5. Attività finanziarie

valutate al fair

value

- - - - - -

6. Attività finanziarie

in corso di

dismissione

- - - - - -

Totale 31.12.2017 - - - - 179.598 179.598

Totale 31.12.2016 - - - - 81.234 81.234

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità

creditizia (valori lordi e netti)

Portafogli/qualità Attività deteriorate Attività non deteriorate

To

tale

(esp

osizio

ne

netta)

Esp

osizione

lord

a

Rettifiche

sp

ecifiche

Esp

osizione

netta

Esp

osizione

lord

a

Rettifiche d

i

portafoglio

Esp

osizione

netta

1. Attività finanziarie disponibili per la vendita - - - - - - -

2. Attività finanziarie detenute sino alla

scadenza

- - - - - - -

3. Crediti verso banche - - - 178.975 - 178.975 178.975

4. Crediti verso clientela - - - 623 - 623 623

5. Attività finanziarie valutate al fair value - - - x x - -

6. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - -

Totale 31.12.2017 - - - 179.598 - 179.598 179.598

Totale 31.12.2016 - - - 81.234 - 81.234 81.234

Portafogli/qualità Attività di evidente scarsa qualità creditizia Altre attività

Minusvalenze cumulate Esposizione netta

1. Attività finanziarie

detenute per la

negoziazione

- - 59.169

2. Derivati di copertura - - -

Totale 31.12.2017 - - 59.169

Totale 31.12.2016 - - 58.444

60

A.1.3 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi, netti e fasce

di scaduto

Tipologie esposizioni/valori Esposizione Lorda Rettifiche

di valore

specifiche

Rettifiche

di valore

di

portafoglio

Esposizione

netta Attività deteriorate Attività

non

deteriorate

Fino a 3

mesi

Da olt

re 3

mesi fino

a6 m

esi

Da olt

re 6

mesi fino a

1 anno

Oltre 1

anno

A. A. ESPOSIZIONE PER

CASSA

- - - - 181.546 - - 181.546

a) a) Sofferenze - - - - x - x -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

- - - - x - x -

b) b) Inadempienze probabili - - - - x - x -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

- - - - x - x -

c) c) Esposizioni scadute

deteriorare

- - - - x - x -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

- - - - x - x -

d) d) Esposizioni scadute non

deteriorate

x x x x - x - -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

x x x x - x - -

e) e) Altre esposizioni non

deteriorate:

x x x x 181.546 - - 181.546

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

x x x x - X - -

TOTALE A - - - - 181.546 - - 181.546

B. ESPOSIZIONI FUORI

BILANCIO

- - - - - - - -

a) Deteriorate - - - - X - x -

b) Non deteriorate x x x x 50 x - 50

TOTALE B - - - - 50 - - 50

TOTALE A+B - - - - 181.596 - - 181.596

61

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi, netti e fasce

di scaduto

Tipologie esposizioni/valori Esposizione Lorda Rettifiche

di valore

specifiche

Rettifiche

di valore

di

portafoglio

Esposizione

netta Attività deteriorate Attività

non

deteriorate

Fino a 3

mesi

Da olt

re 3

mesi fino

a6 m

esi

Da olt

re 6

mesi fino a

1 anno

Oltre 1

anno

C. A. ESPOSIZIONE PER

CASSA

- - - - 57.171 - - 57.171

f) a) Sofferenze - - - - x - x -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

- - - - x - x -

g) b) Inadempienze probabili - - - - x - x -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

- - - - x - x -

h) c) Esposizioni scadute

deteriorare

- - - - x - x -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

- - - - x - x -

i) d) Esposizioni scadute non

deteriorate

x x x x x -

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

x x x x - x - -

j) e) Altre esposizioni non

deteriorate:

x x x x 57.171 x - 57.171

- di cui: esposizioni

oggetto di

concessioni

x x x x - x - -

TOTALE A - - - - 57.171 - - 57.171

D. B. ESPOSIZIONI FUORI

BILANCIO

- - - - - - - -

a) Deteriorate - - - - x - x -

b) Non deteriorate x x x x 281 x - 281

TOTALE B - - - - 281 - - 281

TOTALE A+B - - - - 57.452 - - 57.452

A.2 CLASSIFICAZIONE DELLE ESPOSIZIONI IN BASE AI RATING ESTERNI E INTERNI

A.2.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” per classi di

rating esterni

Esposizioni Classificazione di rating esterni Senza

rating

Totale

Classe

1

Classe

2

Classe

3

Classe

4

Classe

5

Classe

6

A. Esposizioni creditizie per

cassa

4.972 3.653 161.546 36.561 21.479 - 13.877 242.088

B. Derivati 50 50

B.1 Derivati finanziari - - - - - 50 50

B.2 Derivati creditizi - - - - - - - -

C. Garanzie rilasciate - - - - - - - -

D. Impegni a erogare fondi - - - - - - 281 281

E. Altre - - - - - - - -

Le classi di rating utilizzate nella tabella sono quelle definite da Moody’s e il raccordo tra le classi di rischio è

stato effettuato sulla base delle classi di merito di Banca d’Italia.

62

B. DISTRIBUZIONE E CONCENTRAZIONE DELLE ESPOSIZIONI CREDITIZIE

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso clientela (valore di bilancio)

Governi Altri enti pubblici Società finanziarie Società di assicurazione Imprese non finanziarie Altri soggetti

Esp

osiz

ione

netta

Rettif

iche

valo

re

sp

ecif

iche

Rettif

iche

valo

re d

i

portafoglio

Esp

osiz

ione

netta

Rettif

iche

valo

re

sp

ecif

iche

Rettif

iche

valo

re d

i

portafoglio

Esp

osiz

ione

netta

Rettif

iche

valo

re

sp

ecif

iche

Rettif

iche

valo

re d

i

portafoglio

Esp

osiz

ione

netta

Rettif

iche

valo

re

sp

ecif

iche

Rettif

iche

valo

re d

i

portafoglio

Esp

osiz

ione

netta

Rettif

iche

valo

re

sp

ecif

iche

Rettif

iche

valo

re d

i

portafoglio

Esp

osiz

ione

netta

Rettif

iche

valo

re

sp

ecif

iche

Rettif

iche

valo

re d

i

portafoglio

A. Esposizioni per cassa - -

A.1 Sofferenze - - - - - - - - - - - - - - - - - -

- Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni

A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - - - - - - - - - -

- Di cui: esposizioni oggetto di

concessioni

A.3 Esposizioni scadute

deteriorate

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

- di cui: esposizioni

oggetto di concessioni

A.4 Esposizioni non deteriorate 46.487 - - 3.222 - - 3.720 - - 103 - - 3.411 - - 229 - -

- di cui: esposizioni

oggetto di concessioni

- - - - - - - - - - - - - - - - - -

TOTALE A 46.487 - - 3.222 - - 3.720 - - 103 - - 3.411 - - 229 - -

B. Esposizioni “fuori bilancio”

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - - - -

B.4 Esposizioni non deteriorate - - - - - - 281 - - - - - - - - - - -

TOTALE B - - - - - - 281 - - - - - - - - - - -

TOTALE (A+B) 31.12.2017 46.487 - - 3.222 - - 4.001 - - 103 - - 3.411 - - 229 - -

TOTALE (A+B) 31.12.2016 53.631 - - - - - 3.139 - - - - - 1.596 - - 216 - -

62

63

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso

clientela (valore di bilancio)

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI

AMERICA ASIA RESTO DEL

MONDO

Esposizioni/Aree

geografiche

Esposizione

netta

Rettific

he d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettific

he d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettific

he d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettific

he d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettific

he d

i

valo

re

com

plessiv

e

A. Esposizioni per cassa - - - - -

A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni scadute

deteriorate

- - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non

deteriorate

46.236 - 5.433 - 5.502 - - - - -

TOTALE A 46.236 - 5.433 - 5.502 - - - - -

B. Esposizioni “fuori

bilancio”

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -

B.4 Esposizioni non

deteriorate

281 - - - - - - - - -

TOTALE B 281 - - - - - - - - -

TOTALE A+B 31.12.2017 46.517 - 5.433 - 5.502 - - - - -

TOTALE A+B 31.12.2016 43.331 - 2.525 - 12.726 - - - - -

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e “fuori bilancio” verso

banche (valore di bilancio)

ITALIA ALTRI PAESI

EUROPEI

AMERICA ASIA RESTO DEL

MONDO

Esposizioni/Aree

geografiche

Esposizione

netta

Rettifiche d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettifiche d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettifiche d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettifiche d

i

valo

re

com

plessiv

e

Esposizione

netta

Rettifiche d

i

valo

re

com

plessiv

e

A. Esposizioni per cassa -

A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -

A.3 Esposizioni scadute

deteriorate

- - - - - - - - - -

A.4 Esposizioni non

deteriorate

180.257 - 932 - 357 - - - - -

TOTALE A 180.257 - 932 357 - - - - -

B. Esposizioni “fuori

bilancio”

B.1 Sofferenze - - - - - - - - - -

B.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -

B.3 Altre attività deteriorate - - - - - - - - - -

B.4 Esposizioni non

deteriorate

50 - - - - - - - - -

TOTALE B 50 - - - - - - - - -

TOTALE A+B 31.12.2017 180.307 - 932 - 357 - - - - -

TOTALE A+B 31.12.2016 80.974 - 173 - - - - - - -

B.4 Grandi esposizioni

a) Ammontare (valore di bilancio) 253.394

b) Ammontare (valore ponderato) 188.401

c) Numero 16

64

Sezione 2

RISCHI DI MERCATO

2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E RISCHIO DI PREZZO – PORTAFOGLIO DI

NEGOZIAZIONE DI VIGILANZA

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali

Il portafoglio di negoziazione di Banca Albertini Syz è rappresentato dall’investimento in strumenti

finanziari dei mezzi propri e della liquidità riveniente dai portafogli gestiti ed amministrati della clientela.

L’esposizione al rischio di tasso di interesse e di prezzo (c.d. rischio di posizione) - definito come il rischio

derivante dall’andamento dei mercati (Rischio generico) e alla situazione dell’emittente (Rischio

specifico) - interessa, quindi, il “portafoglio di proprietà” investito per la parte prevalente in strumenti

obbligazionari, in particolare titoli di stato italiani ed esteri.

B. Processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del

rischio di prezzo

Banca Albertini Syz si è dotata di un “Regolamento Finanza”, rivisto nel corso dell’esercizio ed approvato

dal Consiglio di Amministrazione, che disciplina:

1. l’attività di Tesoreria prevedendo l’impiego di almeno il 40% della liquidità riveniente dai portafogli

gestiti ed amministrati della clientela presso la Banca d’Italia o in deposito a vista presso altre banche

individuate dal Consiglio di Amministrazione. Per la restante parte è consentito l’impiego in titoli di

stato europei almeno investment grade della durata massima di 6 mesi (fino al 60% del totale),

compresa fra 6 e 18 mesi (fino al 30%) o compresa tra 18 e 60 mesi (fino al 15%); oppure in PCT o

depositi vincolati su banche con durata massima di 3 mesi (25% del totale del portafoglio). Per quanto

riguarda la liquidità in divise diverse dall’euro, fermo restando i vincoli sopra citati, essa deve essere

impiegata per almeno il 50% nel conto deposito presso la Banca Centrale e/o, seguendo criteri di

adeguata diversificazione, in depositi a vista presso le Banche individuate dal Consiglio di

Amministrazione. Tale liquidità può essere impiegata, nel caso di alcune divise principali selezionate,

fino al 50% in titoli di stato con vita residua massima di 12 mesi emessi da stati in cui abbia valore

legale la divisa a cui si riferisce l’impiego.

2. l’attività di Investimento prevedendo specifici limiti operativi distinti per fattispecie di strumenti

finanziari :

- Obbligazionari con plafond riservati al Comitato d’Investimento su (a) rating emittente, (b)

duration;

- Azionari con un plafond pari al 30% dei mezzi propri della Banca e con distinti plafond

riservati al Comitato d’Investimento su (a) titoli azionari ed assimilati, (b) fondi azionari e

bilanciati ed assimilati, limitatamente al 15% (c) fondi hedge o fondi di fondi hedge ed

assimilati, limitatamente al 15%.

E’ inoltre previsto un ulteriore limite d’investimento in singolo titolo azionario non superiore

al 5% del patrimonio a disposizione.

- Investimenti in ETF indicizzati ad indici rappresentativi di Titoli di Stato governativi europei

fino al 10% del patrimonio a disposizione con un limite massimo di concentrazione del 3% per

ciascun singolo strumento.

- Opzioni, futures e derivati azionari in genere consentita operatività unicamente a fini di

hedging. E’ imposto un limite di Euro 200.000 quale perdita massima cumulata (realizzata +

potenziale rispetto ai valori di carico) da inizio anno, al raggiungimento della quale tutte le

posizioni dovranno essere liquidate, riferendo al Consiglio di Amministrazione.

Le attività di tesoreria e di investimento sono sottoposte a controlli di primo livello effettuati dalle

strutture operative e a controlli di secondo livello effettuati dalla Funzione di Risk Management.

Il Consiglio di Amministrazione riceve periodica informativa in merito all’attività di investimento e agli esiti

delle attività di controllo.

65

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di

riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari

Valuta di denominazione: EURO

A

vista

Fino

a 3

mesi

Da oltre

3 mesi

fino a 6

mesi

Da

oltre 6

mesi

fino a

1 anno

Da oltre

1 anno

fino a 5

anni

Da oltre

5 anni

fino a

10 anni

Oltre

10

anni

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 966 1.108 27.367 17.458 5.782 1.844 - -

1.1 Titoli di debito - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

966 807 - 402 3.754 1.844 - -

- altri - 301 27.367 17.056 2.028 - - -

1.2 - Altre attività - - - - - - - -

2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -

2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari - 3.836 - - - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - 3.836 - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati - 3.836 - - - - -

+ Posizioni lunghe - 3.836 - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

66

Valuta di denominazione: ALTRE VALUTE

A

vista

Fino

a 3

mesi

Da oltre

3 mesi

fino a 6

mesi

Da

oltre

6

mesi

fino a

1

anno

Da oltre

1 anno

fino a 5

anni

Da oltre

5 anni

fino a

10 anni

Oltre

10

anni

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa - 4.253 - 208 16 - - -

1.1 Titoli di debito - 4.253 - 208 16 - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - 208 - - - -

- altri - 4.253 - - 16 - - -

1.2 - Altre attività - - - - - - - -

2. Passività per cassa - - - - - - - -

2.1 P.C.T. passivi - - - - - - - -

2.2 Altre passività - - - - - - - -

3. Derivati finanziari - 3.836 - - - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - 3.836 - - - - -

- Opzioni - - - - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati - 3.836 - - - - -

+ Posizioni lunghe - - - - - - - -

+ Posizioni corte - 3.836 - - - - -

L’analisi di sensitività che consente di misurare la variazione del valore delle posizioni effettuate sui

portafogli di proprietà a seguito di “shock” della curva dei tassi di interesse (ipotizzato uno spostamento

parallelo di 100 b.p. della curva dei tassi di mercato) evidenzia i seguenti effetti sul margine di

intermediazione e sull’utile d’esercizio:

Risk Scenari Effetto sul margine di intermediazione/risultato

economico

Interest rate Shift + 100 b.p parallelo 470

Interest rate Shift - 100 b.p parallelo (470)

3. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: modelli interni e altre metodologie di analisi

della sensitività

Non utilizzati.

67

2.2 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE E DI PREZZO – PORTAFOGLIO BANCARIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di

interesse e del rischio di prezzo

Il rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario - costituito dalle attività e passività complessive ad

esclusione delle posizioni incluse nel portafoglio di negoziazione - deriva da variazioni potenziali dei tassi

di interesse in relazione alla struttura finanziaria dell’attivo e del passivo. In presenza di mismatching

nelle scadenze e nei tempi di ridefinizione del tasso d’interesse di attività e passività finanziarie presenti

in bilancio, infatti, i movimenti dei tassi d’interesse possono determinare una variazione del margine

d’interesse, con impatti sulla redditività, ovvero una variazione del valore di mercato delle attività e delle

passività e quindi del conto economico.

Tale rischio non è ritenuto potenzialmente rilevante in quanto la Banca non eroga finanziamenti e non

effettua raccolta diversa dal deposito, da parte della clientela, di liquidità a vista non remunerata.

Nel corso del 2017, la politica di investimento della liquidità raccolta su un numero maggiore di banche ha

ridotto fortemente la divergenza tra la raccolta effettuata a costo nullo e la remunerazione negativa

dell’investimento della liquidità, che aveva caratterizzato l’esercizio precedente.

Il portafoglio bancario di Banca Albertini Syz non è esposto al rischio di prezzo.

68

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle

attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

A vista Fino a

3 mesi

Da

oltre 3

mesi

fino a

6 mesi

Da

oltre

6

mesi

fino

a 1

anno

Da

oltre 1

anno

fino a

5 anni

Da

oltre 5

anni

fino a

10

anni

Oltre

10

anni

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 145.070 19.823 - - - - - -

1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 144.618 19.823 - - - - -

1.3 Finanziamenti a clientela 452 - - - - - -

- c/c 65 - - - - - -

- altri finanziamenti 387 - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

-

-

- - - - - -

- altri 387 - - - - - - -

2. Passività per cassa 218.475 - - - - - -

2.1 Debiti verso clientela 218.387 - - - -

- c/c 210.081 - - - - -

- altri debiti 8.306 - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - -

- altri 8.306 - - - - - -

2.2 Debiti verso banche 88 - - -

- c/c - - - - - - -

- altri debiti 88 - - - - - -

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

3. Derivati finanziari - - - - - - - -

3.1 Con titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante - - - - - - - -

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

4. Altre operazioni fuori

bilancio

+ posizioni lunghe

+ posizioni corte

69

Valuta di denominazione: Dollari Usa

A vista Fino

a 3

mesi

Da

oltre 3

mesi

fino a 6

mesi

Da

oltre

6

mesi

fino

a 1

anno

Da

oltre 1

anno

fino a 5

anni

Da

oltre 5

anni

fino a

10 anni

Oltre

10

anni

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 11.243 - - - - - - -

1.1 Titoli di debito - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 11.073 - - - - - - -

1.3 Finanziamenti a clientela 170 -

- c/c 170 - - - - - - -

- altri finanziamenti - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2. Passività per cassa 9.370 - - - - - - -

2.1 Debiti verso clientela 5.584 -

- c/c 5.584 - - - - - - -

- altri debiti -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche 3.786

- c/c 3.786 - - - - - - -

- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

3. Derivati finanziari

3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

4. Altre operazioni fuori

bilancio

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

70

Valuta di denominazione: Sterline

A

vista

Fino

a 3

mesi

Da oltre

3 mesi

fino a 6

mesi

Da

oltre

6

mesi

fino a

1

anno

Da oltre

1 anno

fino a 5

anni

Da oltre

5 anni

fino a

10 anni

Oltre

10

anni

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 827 - - - - - - -

1.1 Titoli di debito - - - - - - - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 827 - - - - - - -

1.3 Finanziamenti a clientela -

- c/c - - - - - - - -

- altri finanziamenti -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2. Passività per cassa 739 - - - - - - -

2.1 Debiti verso clientela 739

- c/c 739 - - - - - - -

- altri debiti -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche

- c/c - - - - - - - -

- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

3. Derivati finanziari

3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

4. Altre operazioni fuori

bilancio

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

71

Valuta di denominazione: Franchi svizzeri

A

vista

Fino

a 3

mesi

Da oltre

3 mesi

fino a 6

mesi

Da

oltre

6

mesi

fino a

1

anno

Da oltre

1 anno

fino a 5

anni

Da oltre

5 anni

fino a

10 anni

Oltre

10

anni

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 1.274 - - - - - - -

1.1 Titoli di debito - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 1.274 - - - - - - -

1.3 Finanziamenti a clientela -

- c/c - - - - - - - -

- altri finanziamenti - -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - -

2. Passività per cassa 1.409 - - - - - - -

2.1 Debiti verso clientela 1.409 -

- c/c 1.409 - - - - - - -

- altri debiti - - - - - - - -

- - con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche

- c/c - - - - - - - -

- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

3. Derivati finanziari

3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

4. Altre operazioni fuori

bilancio

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

72

Valuta di denominazione: Altre valute

A

vista

Fino

a 3

mesi

Da oltre

3 mesi

fino a 6

mesi

Da

oltre

6

mesi

fino a

1

anno

Da oltre

1 anno

fino a 5

anni

Da oltre

5 anni

fino a

10 anni

Oltre

10

anni

Durata

indeterminata

1. Attività per cassa 1.361 - - - - - - -

1.1 Titoli di debito -

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

1.2 Finanziamenti a banche 1.361 - - - - - - -

1.3 Finanziamenti a clientela

- c/c - - - - - - - -

- altri finanziamenti -

- con opzione di rimborso

anticipato

-

-

-

-

-

-

-

-

- altri - - - - - - -

2. Passività per cassa 1.086 - - - - - - -

2.1 Debiti verso clientela 1.086 - - - - - - -

- c/c 1.086 - - - - - - -

- altri debiti

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.2 Debiti verso banche -

- c/c - - - - - - - -

- altri debiti - - - - - - - -

2.3 Titoli di debito

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

2.4 Altre passività

- con opzione di rimborso

anticipato

- - - - - - - -

- altri - - - - - - - -

3. Derivati finanziari

3.1 Con titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

3.2 Senza titolo sottostante

- Opzioni

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

- Altri derivati

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

4. Altre operazioni fuori

bilancio

+ posizioni lunghe - - - - - - - -

+ posizioni corte - - - - - - - -

73

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l’analisi di sensitività

Una variazione inattesa negativa dei tassi di interesse di 100 bps avrebbe determinato una diminuzione

degli interessi sulle attività finanziarie di circa 1,801 milioni di Euro, mentre una diminuzione di 200 bps

avrebbe prodotto un risultato negativo di circa 3,591 milioni di Euro. Una variazione positiva di 100 bps

avrebbe determinato un incremento degli interessi di circa 1,778 milioni di Euro, mentre una variazione di

200 bps avrebbe prodotto un aumento di circa 3,567 milioni di euro.

Il calcolo della maturity gap analisys sulle tabelle precedenti avrebbe evidenziato un incremento di utile di

713 mila euro a fronte di una diminuzione dei tassi di 100 bps; qualora la diminuzione fosse stata di 200

bps l’utile si sarebbe incrementato di 1,426 milioni di euro.

2.3 RISCHIO DI CAMBIO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il “Regolamento Finanza”, approvato dal Consiglio di Amministrazione, prevede una esposizione massima

valutaria, sul portafoglio di proprietà, non superiore al 50% dei mezzi propri aziendali, comprensiva della

tesoreria, ed è finalizzata a cogliere specifiche opportunità.

Il rispetto del citato limite operativo è sottoposto a controlli di primo livello effettuati dalle strutture

operative e a controlli di secondo livello effettuati dalla Funzione di Risk Management.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

Voci VALUTE

Dollari USA Sterline Franchi

svizzeri

Altre

valute

A. Attività finanziarie 15.720 827 1.274 1.377

A.1 Titoli di debito 4.477 - - 16

A.2 Titoli di capitale - - - -

A.3 Finanziamenti a banche 11.073 827 1.274 1.361

A.4 Finanziamenti a clientela 170 - - -

A.5 Altre attività finanziarie - - - -

B. Altre attività 169 - 126 -

C. Passività finanziarie 9.370 739 1.409 1.086

C.1 Debiti verso banche 3.786 - - -

C.2 Debiti verso clientela 5.584 739 1.409 1.086

C.3 Titoli di debito - - - -

C.4 Altre passività finanziarie - - - -

D. Altre passività - - - -

E. Derivati finanziari 3.836 - - -

- Opzioni - - - -

+ Posizioni lunghe - - - -

+ Posizioni corte - - - -

- Altri derivati 3.836 - - -

+ Posizioni lunghe - - - -

+ Posizioni corte 3.836 - - -

Totale attività 15.889 827 1.400 1.377

Totale passività 13.206 739 1.409 1.086

Sbilancio (+/-) 2.683 88 (9) 291

Le passività in valuta sono rappresentate dalla liquidità presente nelle gestioni patrimoniali e nei rapporti

“amministrati” dei clienti ed è investita in depositi a vista presso banche oltre che per 7,132 milioni di euro

in una piccola posizione BEI in dollari australiani. A questi valori vanno aggiunte alcune posizioni di

investimento del capitale della proprietà in obbligazioni in dollari statunitensi per complessivi 4,477

milioni di euro, il cui rischio di cambio era parzialmente coperto da una vendita a termine.

74

2.4 Gli strumenti derivati

A. Derivati finanziari

A.1 Portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali di fine periodo

Attività sottostanti/Tipologie

derivati

31.12.2017 31.12.2016

Over the counter Controparti

centrali

Over the

counter

Controparti

centrali

1. 1. Titoli di debito e tassi

d’interesse

- - - -

a) a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

2. 2. Titoli di capitale e indici

azionari

- - - -

f) a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward - - - -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

3. 3. Valute e oro 3.836 - 949 -

a) Opzioni - - - -

b) Swap - - - -

c) Forward 3.836 - 949 -

d) Futures - - - -

e) Altri - - - -

4. Merci - - - -

5. Altri sottostanti - - - -

Totale 3.836 - 949 -

75

A.3 Derivati finanziari: fair value lordo positivo – ripartizione per prodotto

Portafogli/Tipologie derivati Fair value positivo

31.12.2017 31.12.2016

Over the

counter

Controparti

centrali

Over the

counter

Controparti

centrali

A. Portafoglio di negoziazione di

vigilanza

50 - 8 -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward 50 - 8 -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

B. Portafoglio bancario – di copertura - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

C. Portafoglio bancario – Altri derivati - - - -

a) Opzioni - - - -

b) Interest rate swap - - - -

c) Cross currency swap - - - -

d) Equity swap - - - -

e) Forward - - - -

f) Futures - - - -

g) Altri - - - -

Totale 50 - 8 -

76

A.5 Derivati finanziari OTC – portafoglio di negoziazione di vigilanza: valori nozionali,

fair value lordi positivi e negativi per controparti – contratti non rientranti in accordi di

compensazione

Contratti non rientranti in accordi

di compensazione

Governi

e

Banche

centrali

Altri

enti

pubblici

Banche Società

finanziarie

Società di

assicurazione

Imprese

non

finanziarie

Altri

soggetti

1) Titoli di debito e tassi

d’interesse

- Valore nozionale - - - - - - -

- Fair value positivo - - - - - - -

- Fair value negativo - - - - - - -

- Esposizione futura - - - - - - -

2) Titoli di capitale e indici

azionari

- Valore nozionale - - - - - - -

- Fair value positivo - - - - - - -

- Fair value negativo - - - - - - -

- Esposizione futura - - - - - - -

3) Valute e oro

- Valore nozionale - - 3.836 - - - -

- Fair value positivo - - 50 - - - -

- Fair value negativo - - - - - - -

- Esposizione futura - - 38 - - - -

4) Altri valori

- Valore nozionale - - - - - - -

- Fair value positivo - - - - - - -

- Fair value negativo - - - - - - -

- Esposizione futura - - - - - - -

A.9 Vita residua dei derivati finanziari OTC: valori nozionali

Sottostanti/Vita residua Fino a 1

anno

Oltre 1 anno e

fino a 5 anni

Oltre 5

anni

Totale

A. Portafoglio di negoziazione di vigilanza 3.836 - - 3.836

A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi

d’interesse

- - - -

A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici

azionari

- - - -

A.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro 3.836 - - 3.836

A.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

B. Portafoglio bancario - - - -

B.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi

d’interesse

- - - -

B.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici

azionari

- - - -

B.3 Derivati finanziari su tassi di cambio e oro - - - -

B.4 Derivati finanziari su altri valori - - - -

Totale 31.12.2017 3.836 - - 3.836

Totale 31.12.2016 949 - - 949

77

Sezione 3

RISCHIO DI LIQUIDITA’

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

L’esposizione al rischio di liquidità - che si sostanzia nel rischio di inadempimento ai propri impegni di

pagamento per l'incapacità sia di reperire fondi sul mercato (funding liquidity risk) sia di smobilizzare i

propri attivi (market liquidity risk) - è risultata essere marginale per la Banca in ragione della natura

dell’attività svolta e della tipologia dei servizi prestati. Banca Albertini Syz, infatti, non eroga finanziamenti

e non effettua raccolta fatta eccezione per le disponibilità liquide non investite in strumenti finanziari da

parte della clientela o del servizio di gestione. Allo scopo di garantire un adeguato livello di liquidità, il

Consiglio di Amministrazione ha previsto idonee regole per l’impiego di tale raccolta in depositi a vista

(almeno il 40%) presso Banca d’Italia o selezionati istituti di credito, in titoli di stato europei a breve

scadenza ovvero limitatamente alla provvista in divise diverse dall’euro in titoli di stato in cui tale valuta

ha corso legale. La Banca si è, inoltre, dotata di una procedura di monitoraggio della liquidità di proprietà

che prevede un controllo di secondo livello, in capo alla Funzione di Risk Management, finalizzato a

valutare la coerenza tra la liquidità disponibile ed il totale degli assets della Banca risultanti dalle evidenze

contabili.

Non sono, infine, presenti attività finanziarie che hanno formato oggetto di operazioni di cartolarizzazione

né sono stati sottoscritti titoli ABS.

78

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività

finanziarie

Valuta di denominazione: EURO

Voci/Scaglioni temporali A vista Da

oltre

1

giorno

a 7

giorni

Da

oltre 7

giorni

a 15

giorni

Da

oltre

15

giorni

a 1

mese

Da

oltre

1

mese

fino a

3

mesi

Da

oltre 3

mesi

fino a

6 mesi

Da

oltre 6

mesi

fino a

1 anno

Da

oltre 1

anno

fino a

5 anni

Oltre

5

anni

Indet.

Attività per cassa 149.342 - 17.500 5 10 10.151 24.212 16.898 2.101 2.323

A.1 Titoli di Stato - - - - - 10.120 24.146 12.000 - -

A.2 Altri titoli di debito 900 - - 5 10 31 66 4.898 2.101 -

A.3 Quote di OICR 3.372 - - - - - - - - -

A.4 Finanziamenti 145.070 - 17.500 - - - - - - 2.323

- Banche 144.617 - 17.500 - - - - - - 2.323

- Clientela 453 - - - - - - - - -

Passività per cassa 219.121 - - 1.190 9.598 2.032 - - - -

B.1 Depositi e conti

correnti

210.081 - - - - - - - - -

- Banche - - - - - - - - - -

- Clientela 210.081 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -

B.3 Altre passività 9.040 - - 1.190 9.598 2.032 - - - -

Operazioni “fuori

bilancio”

- - - - 3.836 . - - - -

C.1 Derivati finanziari

con scambio di

capitale

- - - - 3.836 . - - - -

- Posizioni lunghe - - - - 3.836 - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.2 Derivati finanziari

senza scambio di

capitale

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.3 Depositi e

finanziamenti da

ricevere

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni

irrevocabili a

erogare fondi

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.5 Garanzie

finanziarie

rilasciate

- - - - - - - - - -

C.6 Garanzie

finanziarie ricevute

- - - - - - - - - -

C.7 Derivati creditizi

con scambio di

capitale

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.8 Derivati creditizi

senza scambio di

capitale

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

79

Valuta di denominazione: Altre valute

Voci/Scaglioni temporali A vista Da

oltre

1

giorno

a 7

giorni

Da

oltre

7

giorni

a 15

giorni

Da

oltre

15

giorni

a 1

mese

Da

oltre

1

mese

fino a

3

mesi

Da

oltre

3

mesi

fino

a 6

mesi

Da

oltre

6

mesi

fino

a 1

anno

Da

oltre

1

anno

fino

a 5

anni

Oltre

5

anni

Indet.

Attività per cassa 14.705 - 3.224 419 3 630 210 16 - -

A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -

A.2 Altri titoli di debito - - 3.224 419 3 630 210 16 - -

A.3 Quote di OICR - - - - - - - - - -

A.4 Finanziamenti 14.705 - - - - - - - - -

- Banche 14.535 - - - - - - - - -

- Clientela 170 - - - - - - - - -

Passività per cassa 12.604 - - - - - - - - -

B.1 Depositi e conti correnti 12.604 - - - - - - - - -

- Banche 3.786 - - - - - - - - -

- Clientela 8.818 - - - - - - - - -

B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -

B.3 Altre passività - - - - - - - - - -

Operazioni “fuori bilancio” - - - - 3.836 - - - - -

C.1 Derivati finanziari con

scambio di capitale

- - - 3.836 - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - 3.836 - - - - -

C.2 Derivati finanziari senza

scambio di capitale

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.3 Depositi e finanziamenti da

ricevere

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.4 Impegni irrevocabili a

erogare fondi

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -

C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -

C.7 Derivati creditizi con scambio

di capitale

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

C.8 Derivati creditizi senza

scambio di capitale

- - - - - - - - - -

- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -

- Posizioni corte - - - - - - - - - -

80

Sezione 4

RISCHI OPERATIVI

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

Per rischio operativo si intende il rischio di subire perdite finanziarie a causa di inadeguati processi

interni, di errori umani, di carenze nei sistemi informatici, della mancata osservazione di disposizioni

normative oppure di eventi esogeni.

La valutazione dell’esposizione ai rischi derivanti da sicurezza sul posto di lavoro è stata effettuata

mediante il supporto fornito da una società di consulenza specializzata su tale tematica.

La valutazione dell’esposizione ai rischi relativi alla sicurezza informatica dei dati e sistemi informativi è

stata effettuata mediante un’apposita metodologia che prevede le seguenti fasi:

la classificazione delle risorse ICT in termini di rischio informatico;

la valutazione del rischio potenziale cui sono esposte le risorse informatiche esaminate;

l’individuazione e la valutazione del livello di protezione fornito dalle misure di attenuazione

idonee a contenere il rischio potenziale;

la determinazione del rischio residuo;

la definizione delle misure alternative o ulteriori di trattamento del rischio.

La valutazione dell’esposizione alle altre fattispecie di rischi operativi, è stata effettuata mediante la

definizione delle categorie di rischi operativi cui la Società è esposta (rapporti di lavoro, compliance, altri

rischi operativi) e la individuazione dei processi aziendali interessati dagli eventi di rischio. L’esposizione

alle singole categorie di rischio è misurata qualitativamente in funzione dell’impatto potenziale valutato

sulla base delle aree aziendali interessate e dei potenziali impatti negativi e della frequenza del potenziale

evento di rischio.

Alla luce degli esiti, aggiornate con periodicità annuale nell’ambito del Processo Icaap, sono individuate, in

base al livello di criticità rilevato, le misure da adottarsi per garantire un adeguato presidio ed è definito

un programma di attuazione.

Le risultanze, esposte nel resoconto ed approvate dal Consiglio di Amministrazione, evidenziano

un’esposizione elevata ai rischi operativi efficacemente mitigata dai presidi organizzativi e di controllo in

essere.

Con riferimento a tale fattispecie di rischi i presidi organizzativi sono costituiti, in via generale, da:

− Poteri di firma interni e verso terzi;

− Manuale delle Procedure Interne;

− Regolamenti interni;

− Codice Etico;

− Codice di Comportamento.

I presidi di controllo sono riconducibili, invece, al sistema dei controlli interni all’interno del quale diverse

strutture organizzative rivestono un ruolo fondamentale:

- Funzione Organizzazione, che definisce e formalizza le procedure interne, al fine di massimizzare

l’efficienza aziendale complessiva e garantire un adeguato livello di controllo dell’operatività;

- Comitato Sicurezza Informatica che costituisce l’organo aziendale deputato alla gestione della

sicurezza informatica.

- Responsabile Sicurezza Informatica, la figura preposta a mettere in atto le strategie relative alla

sicurezza informatica definendo le soluzioni tecniche, nel rispetto delle direttive impartite dal

Comitato di Sicurezza Informatica e attuando opportune politiche di sicurezza dei sistemi ICT;

- Ufficio Information Technology, che si occupa di garantire un costante livello di servizio e di

sicurezza per quanto riguarda le infrastrutture di rete, gli apparati hardware, il software

distribuito, il software relativo al principale sistema informativo aziendale, i sistemi di protezione

e autorizzazione;

- Funzione di Compliance con lo specifico compito di identificare, valutare e gestire il rischio di non

conformità alle norme;

- Funzione Antiriciclaggio con lo specifico compito di identificare, valutare e gestire il rischio di

riciclaggio;

- Funzione di Risk Management che effettua un’attività di monitoraggio con particolare riferimento

ai profili di rischio derivanti da carenze nel trattamento delle operazioni o nella gestione dei

processi;

81

- Funzione Internal Audit, che verifica il puntuale rispetto delle procedure interne da parte delle

diverse strutture della Banca evidenziando eventuali anomalie o criticità con l’obiettivo di valutare

la funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni.

Per quanto attiene ai rischi derivanti da sicurezza sul posto di lavoro dall’attività di valutazione effettuata

dalla società di consulenza specializzata emerge un livello di criticità bassa.

Con riferimento ai rischi relativi alla sicurezza informatica dei dati e sistemi informativi dall’attività di

valutazione effettuata è emerso come il livello di rischio residuo si colloca tra i valori Basso e Medio

consentendo di affermare che il patrimonio tecnologico/applicativo della Banca risulta sufficientemente

protetto.

Dal punto di vista operativo, si è provveduto a ridondare tutti gli apparati informatici critici, ad effettuare

copie regolari di sicurezza dei dati, a definire procedure organizzative specifiche per gestire l’impossibilità

ad operare di una o più filiali.

La Banca è, infine, dotata di siti di elaborazione alternativi a quello di produzione per tutte le procedure

ritenute critiche e il piano di Disaster Recovery e Business Continuity, viene in via continuativa testato,

aggiornato e sottoposto all’approvazione del Consiglio di Amministrazione.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Nel 2017 gli errori imputabili ai rischi operativi non hanno comportato complessivamente delle perdite.

82

INFORMATIVA AL PUBBLICO

Si rende noto che le informazioni riguardanti l’adeguatezza patrimoniale, l’esposizione ai rischi e le

caratteristiche dei sistemi preposti all’identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi

verranno pubblicate sul sito internet della Banca all’indirizzo www.albertinisyz.it, nella sezione

“Informativa al pubblico - mifid”.

INFORMATIVA AL PUBBLICO STATO PER STATO

In data 17/6/2014 la Banca d’Italia ha pubblicato il 4° aggiornamento alla Circolare n. 285 inserendo, in

particolar modo, un nuovo capitolo che recepisce nell’ordinamento italiano la disciplina dell’informativa al

pubblico Stato per Stato introdotta con l’art. 89 della direttiva 2013/36/UE (“CRD IV”), volta a garantire

una maggiore trasparenza riguardo alle attività delle banche.

In particolare, è richiesto agli enti di pubblicare annualmente e con riferimento a ciascuno Stato ove sono

insediati dati relativi a:

- Denominazione e natura dell’attività

- Fatturato

- Numero di dipendenti

- Utile o perdita prima delle imposte

- Imposte sull’utile o sulla perdita

- Contributi pubblici ricevuti

che trovano formalizzazione nella tavola di seguito esposta.

Tipologia informazione Dati

Denominazione delle società insediate Banca Albertini Syz S.p.A.

Natura dell’attività Gestioni patrimoniali, intermediazione al dettaglio,

custodia e amministrazione di strumenti finanziari

per conto dei clienti.

Fatturato (1)

16.703

Numero di dipendenti su base equivalente a tempo

pieno (2)

59

Utile o perdita prima delle imposte (3)

3.778

Imposte sull’utile o sulla perdita (4)

(1.471)

Contributi pubblici ricevuti (5)

-

Note

(1) Per “fatturato” è da intendersi il margine di intermediazione di cui alla voce 120 del conto

economico. (cfr la Circolare n. 262)

(2) Per “Numero di dipendenti su base equivalente a tempo pieno” è inteso il rapporto tra il monte ore

lavorato complessivamente da tutti i dipendenti, esclusi gli straordinari, e il totale annuo previsto

contrattualmente per un dipendente assunto a tempo pieno.

(3) Per “Utile o perdita prima delle imposte” è da intendersi la somma delle voci 250 e 280

(quest’ultima al lordo delle imposte) del conto economico di cui alla Circolare n. 262 (1).

(4) Per “Imposte sull’utile o sulla perdita” sono da intendersi la somma delle imposte di cui alla voce

260 del conto economico di cui alla Circolare n. 262 e delle imposte sul reddito relative ai gruppi

di attività in via di dismissione (2).

(5) Nella voce “Contributi pubblici ricevuti” devono essere indicati i contributi ricevuti direttamente

dalle amministrazioni pubbliche.

83

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

Sezione 1

IL PATRIMONIO DELL’IMPRESA

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

Nella gestione del patrimonio la Banca segue un approccio basato sui seguenti principi fondamentali:

il patrimonio è considerato il primo presidio a fronte dei rischi connessi con l’attività bancaria;

una adeguata patrimonializzazione consente di mantenere autonomia imprenditoriale e di mantenere

la stabilità della Banca.

Banca Albertini Syz utilizza, quale nozione di patrimonio, la definizione di “Mezzi Propri” contenuta nelle

norme di Vigilanza.

Alla data di riferimento il patrimonio della Banca è costituito dal capitale sociale, dalle riserve e dall’utile

del periodo.

L’adeguatezza del patrimonio è oggetto di costante monitoraggio sia nella fase di pianificazione

(approvazione del budget e del Piano strategico triennale) sia nella fase di monitoraggio e

rendicontazione, i cui momenti risultano pertanto strettamente connessi.

E’, inoltre, oggetto di monitoraggio in via continuativa - da parte delle Funzione preposta alle segnalazioni

di vigilanza e della Funzione di Risk Management - il rispetto dei valori di capitale minimo regolamentare,

definiti e determinati nei requisiti patrimoniali minimali a fronte dei rischi cui la Banca risulta esposta.

Le risultanze dei citati controlli sono periodicamente sottoposte all’esame del Consiglio di

Amministrazione.

84

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

B.1 Patrimonio dell’impresa: composizione

Voci/Valori 31.12.2017 31.12.2016

1. Capitale 10.000 10.000

2. Sovrapprezzi di emissione - -

3. Riserve

- di utili 10.660 9.898

a) legale 2.126 2.053

b) statutaria - -

c) azioni proprie - -

d) altre 8.534 7.845

- altre 743 743

4. Strumenti di capitale - -

5. (Azioni proprie) - -

6. Riserve da valutazione (185) (154)

- Attività finanziarie disponibili per la vendita - -

- Attività materiali - -

- Attività immateriali - -

- Copertura di investimenti esteri - -

- Copertura di flussi finanziari - -

- Differenze di cambio - -

- Attività non correnti in via di dismissione - -

- Utili (Perdite) attuariali relativi a piani

previdenziali a benefici definiti

(185)

(154)

- Quote delle riserve da valutazione relative

alle partecipate valutate al patrimonio netto

- -

- Leggi speciali di rivalutazione - -

7. Utile (perdita) d’esercizio 2.306 1.462

Totale 23.524 21.949

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

1. Esistenze iniziali (154)

2. Variazioni positive 12

2.1 Utili dovuti a modifiche del tasso di sconto

2.2 Altri utili attuariali

2.3 Altre variazioni 12

3. Variazioni negative (43)

3.1 Perdite dovute a modifiche del tasso di sconto

3.2 Altre perdite attuariali

3.3 Altre variazioni (43)

4. Rimanenze finali (185)

85

Sezione 2

I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

2.1 Fondi propri

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

I Fondi Propri ed i coefficienti patrimoniali sono periodicamente segnalati alla Banca d’Italia e sono

calcolati sulla base dei valori patrimoniali e del risultato economico determinati con l’applicazione dei

principi contabili utilizzati per il bilancio individuale.

Il 1° gennaio 2014 sono entrati in vigore i nuovi standard normativi, definiti dal Comitato di Basilea, per la

vigilanza bancaria (Basilea III). Tali novità sono contenute nel Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e nella

Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) del 26 giugno 2013. Al fine di rendere applicabili tali disposizioni, Banca

D’Italia ha introdotto due provvedimenti regolamentari per adeguare la normativa interna alle novità

intervenute nel quadro regolamentare internazionale (circolare 285 e circolare 286 del dicembre 2013).

1. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 – CET1)

Il Patrimonio di base è costituito dal Capitale Sociale, dalle altre riserve, dall’utile del periodo al netto degli

elementi negativi quali l’avviamento, le immobilizzazioni immateriali e prudenzialmente decurtato

dell’importo relativo alla distribuzione degli utili.

2. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

La Banca non presenta elementi che rientrano nella definizione di Patrimonio supplementare.

3. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2)

La Società non ha strumenti che rientrano nell’ambito del Patrimonio di terzo livello.

86

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

31.12.2017 31.12.2016

A. Capitale primario di classe 1 (Common Equity Tier 1 –

CET1) prima dell’applicazione dei filtri prudenziali

19.044 17.542

di cui strumenti di CET1 oggetto di disposizioni transitorie - -

B. Filtri prudenziali del CET1 (+/-) - -

C. CET1 al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti

del regime transitorio (A +/- B)

19.044 17.542

D. Elementi da dedurre dal CET1 - -

E. Regime transitorio – Impatto su CET1 (+/-) - -

F. Totale Capitale primario di classe 1 (Common Equity

Tier 1 – CET1) (C –D +/- E)

19.044 17.542

G. Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1 – AT1)

al lordo degli elementi da dedurre e degli effetti del

regime transitorio

- -

di cui strumenti di AT1 oggetto di disposizioni transitorie - -

H. Elementi da dedurre dall’AT1 - -

I. Regime transitorio – Impatto su AT1 (+/-) - -

L. Totale Capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier 1

– AT1) (G –H +/- I)

- -

M. Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) al lordo degli elementi

da dedurre e degli effetti del regime transitorio

- -

di cui strumenti di T2 oggetto di disposizioni transitorie - -

N. Elementi da dedurre dal T2 - -

O. Regime transitorio – Impatto su T2 (+/-) - -

P. Totale Capitale di classe 2 (Tier 2 – T2) (M – N +/- O) - -

Q. Totale fondi propri (F+L+P) 19.044 17.542

87

2.2 Adeguatezza patrimoniale

A. INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

La valutazione dell’adeguatezza patrimoniale della Banca è effettuata verificando – sia in ottica consuntiva sia

in ottica prospettica sulla base dei dati contenuti nel Budget previsionale e nel Piano Strategico - il grado di

capienza del patrimonio di vigilanza rispetto al patrimonio assorbito a fronte dei rischi cui la società è

esposta, espresso nei requisiti patrimoniali regolamentari, aumentato del capitale a rischio derivante

dall’effettuazione delle prove di stress.

B. INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

Categorie/Valori Importi non ponderati Importi ponderati/requisiti

31.12.2017 31.12.2016 31.12.2017 31.12.2016

A. ATTIVITÀ DI RISCHIO 205.495 229.154 41.871 20.221

A.1 RISCHIO DI CREDITO E DI

CONTROPARTE

205.495 229.154 41.871 20.221

1. Metodologia standardizzata

2. Metodologia basata sui rating

interni

2.1 Base

2.2 Avanzata

3. Cartolarizzazioni

B. REQUISITI PATRIMONIALI DI

VIGILANZA

B.1 Rischio di credito e di

controparte

3.350 1.618

B.2 Rischio di aggiustamento della

valutazione del credito

- -

B.3 Rischio di regolamento - -

B.4 Rischio di mercato 2.302 1.005

1. Metodologia standard 2.302 1.005

2. Modelli interni - -

3. Rischio di

concentrazione

- -

B.5 Rischio operativo 3.211 3.514

1. Metodo base 3.211 3.514

2. Metodo

standardizzato

- -

3. Metodo avanzato - -

B.6 Altri elementi di calcolo - -

B.7 Totale requisiti prudenziali 8.863 6.137

C. ATTIVITA’ DI RISCHIO E

COEFFICIENTI DI VIGILANZA

C.1 Attività di rischio ponderate 110.783 76.714

C.2 Capitale primario di classe 1 /

Attività di rischio ponderate

(CET1 capital ratio)

17,19 22,87

C.3 Capitale di classe 1 / Attività

di rischio ponderate (Tier 1

capital ratio)

17,19 22,87

C.4 Totale fondi propri / Attività

di rischio ponderate (Total

capital ratio)

17,19 22,87

I requisiti patrimoniali esposti nella tabella sono calcolati come attività ponderate per il rischio secondo la

normativa prudenziale vigente. Si rammenta tuttavia che la Banca è soggetta ad un requisito minimo di

capitale pari a 10.000.000 di euro e pertanto quest’ultimo valore va considerato quale requisito patrimoniale

minimo prudenziale.

88

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Nella tabella sono riportati gli importi (in migliaia di Euro) relativi agli emolumenti corrisposti agli

Amministratori, ai Sindaci, al Direttore Centrale Operativo e al Condirettore Centrale della Banca.

Amministratori e Sindaci 1.927

Dirigenti 781

Totale 2.708

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Sulla base delle indicazioni previste dallo IAS 24, la Banca ha provveduto ad individuare le persone fisiche e

giuridiche che sono parti correlate, tenendo in considerazione la struttura organizzativa e le regole di

governance della società.

Nel seguente paragrafo si forniscono le informazioni integrative sulle operazioni e le relazioni che

intercorrono con le Parti Correlate necessarie per la comprensione dei loro potenziali effetti sul bilancio.

In conformità a quanto indicato dallo IAS 24, le informazioni sono riportate distintamente per categorie di

Parti Correlate come segue:

a) Società Controllante

Financiéré Syz

b) Società Controllate

La Banca non detiene società controllate.

c) Esponenti aziendali

Rientrano in questa definizione gli Amministratori, i Sindaci, il Direttore Centrale Operativo, il Condirettore

Centrale, il Responsabile della funzione Internal Audit, il Responsabile della funzione Compliance e della

funzione di Risk Management.

d) Altre Parti Correlate

In questa categoria sono ricondotti i familiari stretti dei soggetti di cui al punto c) precedente e società agli

stessi riconducibili ai sensi dell’art. 136 TUB.

INFORMAZIONI QUALITATIVE

Tipologie di operazioni con esponenti aziendali, soggetti ad essi riconducibili e altre parti correlate

Banca Albertini Syz, nell’ambito della propria attività istituzionale di prestazione di servizi di investimento,

intrattiene rapporti con altre parti correlate e, specificatamente, con i soggetti aventi funzione di

amministrazione, direzione e controllo, con i loro stretti familiari e con società da questi possedute o

amministrate.

In particolare trova applicazione la procedura prevista dall’art. 136 del Testo Unico Bancario, la quale richiede

la previa deliberazione dell’organo amministrativo presa all’unanimità, il voto favorevole di tutti i componenti

del Collegio Sindacale e della controllante.

Poiché, in tutti i casi, le condizioni praticate non si discostano da quelle applicate alla clientela o presenti sul

mercato, l’interesse della società nel compimento delle operazioni è esclusivamente legato alla realizzazione

di opportunità economiche.

89

INFORMAZIONI QUANTITATIVE

Nella tabella che segue vengono riportati i rapporti in essere al 31.12.2016 con le parti correlate.

Crediti Debiti Garanzie Raccolta

amministrata

Raccolta

Gestita

Commissioni

attive/altri

ricavi

Commissioni

passive/altri

costi

a) Società

Controllante

- 6.946 - - - - -

b) Società

Controllate

- - - - - - -

c) Esponenti

aziendali

- 887 - (159) (145) 41 -

d) Altre parti

correlate

440 5.136 - (6.905) 6.031 798 242

Totale 440 12.969 - 7.064 5.885 839 242

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

La Società non è tenuta ad applicare il principio contabile IFRS 8.

Il Legale Rappresentante

90

91

92

93

94

Consiglio di Amministrazione (dal 28/04/2016)

Presidente Eric Syz

Vice Presidente Riccardo Zingales

Amministratore Delegato Alberto Albertini

Consiglieri Ernesto Marelli

Tiziana Buoso *

Annunziata Melaccio

Alfredo Piacentini

Antonio Pironti **

Ciro Vinciguerra

Collegio Sindacale

Presidente Franco Fondi

Sindaci Effettivi Paolo Maria Mori

Gianluigi Rossi

Sindaci Supplenti Adriano Propersi

Ennio Franzoia

Direzione

Direttore Centrale Gian Carlo Grassini

Condirettore Centrale Giovanni Cesarini

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers

Azionisti Financière Syz SA

Alberto Albertini

*(Dal 14/12/2016)

**(Dal 19/12/2017)

BANCA ALBERTINI SYZ S.p.A.

Via Borgonuovo 14 20121 Milano

Telefono +39 02 30306.1 Fax +39 02 30306.294

e-mail: [email protected]

www.albertinisyz.it