Foto in barca ed elaborazioni di Antonio FlorinoFoto in barca ed elaborazioni di Antonio Florino

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Il Castel dell'Ovo (Il Castel dell'Ovo (Castrum OviCastrum Ovi, in latino), è il castello più antico della città di , in latino), è il castello più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del maggiormente nel celebre panorama del Golfo. Il suo nome deriva da un'antica leggenda secondo la quale il poeta latino . Il suo nome deriva da un'antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio - che - che nel nel medioevo era considerato anche un mago - nascose nelle segrete dell'edificio un uovo che mantenesse in piedi l'intera fortezza. La era considerato anche un mago - nascose nelle segrete dell'edificio un uovo che mantenesse in piedi l'intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.Durante il sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.Durante il XIV secolo, al tempo di , al tempo di Giovanna I, il , il castello subì ingenti danni a causa del crollo parziale dell'arco sul quale è poggiato e, per evitare subì ingenti danni a causa del crollo parziale dell'arco sul quale è poggiato e, per evitare che tra la popolazione si diffondesse il panico per le presunte future catastrofi che avrebbero colpito la città, la regina dovette giurare che tra la popolazione si diffondesse il panico per le presunte future catastrofi che avrebbero colpito la città, la regina dovette giurare di aver sostituito l'uovodi aver sostituito l'uovo.. Il castello sorge sull'isolotto di Il castello sorge sull'isolotto di tufo di di Megaride ( (greco: : MegarisMegaris), propaggine naturale del monte Echia, che ), propaggine naturale del monte Echia, che era unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia. Si ritiene che sia stato quello il punto d'approdo dei era unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia. Si ritiene che sia stato quello il punto d'approdo dei greci prima e dei prima e dei cumani poi, poi, i quali, giunti nella metà del i quali, giunti nella metà del VII secolo a.C., avrebbero fondato il primo nucleo di Palepoli (, avrebbero fondato il primo nucleo di Palepoli (città vecchiacittà vecchia), la futura Napoli.Nel ), la futura Napoli.Nel I secolo a.C. Lucio Licinio Lucullo acquisì nella zona un fondo assai vasto (che secondo alcune ipotesi andava da Pizzofalcone fino a acquisì nella zona un fondo assai vasto (che secondo alcune ipotesi andava da Pizzofalcone fino a Pozzuoli) e sull'isola costruì una splendida villa, che era dotata di una ricchissima biblioteca, di allevamenti di ) e sull'isola costruì una splendida villa, che era dotata di una ricchissima biblioteca, di allevamenti di murene e di alberi di e di alberi di pesco importati dalla importati dalla Persia, che per l'epoca erano una novità assieme ai , che per l'epoca erano una novità assieme ai ciliegi che il generale aveva fatto arrivare da che il generale aveva fatto arrivare da Cerasunto. La . La memoria di questa proprietà perdurò nel nome di memoria di questa proprietà perdurò nel nome di Castrum LucullanumCastrum Lucullanum che il sito mantenne fino all'età tardoromana. che il sito mantenne fino all'età tardoromana. [ [ n tempi più n tempi più oscuri per l'Impero - metà del oscuri per l'Impero - metà del V secolo - la villa venne fortificata da - la villa venne fortificata da Valentiniano III e le toccò la sorte di ospitare il deposto ultimo e le toccò la sorte di ospitare il deposto ultimo Imperatore di Roma, Imperatore di Roma, Romolo Augusto, nel 476., nel 476. Successivamente la morte di Romolo Augusto, che segnò definitivamente la caduta Successivamente la morte di Romolo Augusto, che segnò definitivamente la caduta dell'impero romano d'occidente, sull'isolotto di Megaride e su Monte Echia, già alla fine del V secolo, si insediarono monaci basiliani dell'impero romano d'occidente, sull'isolotto di Megaride e su Monte Echia, già alla fine del V secolo, si insediarono monaci basiliani chiamati dalla Pannonia da una matrona Barbara con le reliquie dell'abate Severino. Allocati inizialmente in celle sparse (dette chiamati dalla Pannonia da una matrona Barbara con le reliquie dell'abate Severino. Allocati inizialmente in celle sparse (dette romitori basilianiromitori basiliani), i monaci adottarono nel VII secolo la ), i monaci adottarono nel VII secolo la regola benedettinaregola benedettina e crearono un importante e crearono un importante scriptoriumscriptorium (avendo (avendo probabilmente a disposizione anche quanto restava della biblioteca luculliana)probabilmente a disposizione anche quanto restava della biblioteca luculliana) ..A causa di diversi eventi che hanno in parte distrutto A causa di diversi eventi che hanno in parte distrutto l'originario aspetto normanno e grazie ai i successivi lavori di ricostruzione avvenuti durante il periodo angioino ed aragonese, la l'originario aspetto normanno e grazie ai i successivi lavori di ricostruzione avvenuti durante il periodo angioino ed aragonese, la linea architettonica del castello mutò drasticamente fino a giungere allo stato in cui si presenta Ebbene al nome del castello, che in linea architettonica del castello mutò drasticamente fino a giungere allo stato in cui si presenta Ebbene al nome del castello, che in latino suona come Castrum Ovi, è legata un’antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio – che ha proprio a Napoli la latino suona come Castrum Ovi, è legata un’antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio – che ha proprio a Napoli la propria sepoltura – nascose nelle segrete dell’edificio un uovo che doveva mantenere in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe propria sepoltura – nascose nelle segrete dell’edificio un uovo che doveva mantenere in piedi l’intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di altre sventure per la città. Ma quali sono le origini di questo misterioso provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di altre sventure per la città. Ma quali sono le origini di questo misterioso edificio? Non si conoscono notizie certe sulla data di costruzione della fortezza ma si sa che Ruggiero il Normanno, conquistata edificio? Non si conoscono notizie certe sulla data di costruzione della fortezza ma si sa che Ruggiero il Normanno, conquistata Napoli nel 1140, fece di Castel dell’Ovo la propria residenza. Con il passaggio del regno agli Svevi, Castel dell’Ovo viene ulteriormente Napoli nel 1140, fece di Castel dell’Ovo la propria residenza. Con il passaggio del regno agli Svevi, Castel dell’Ovo viene ulteriormente fortificato nel 1222 da Federico II, che ne fa la sede del tesoro reale e fa costruire altre torri. Il re Carlo I d’Angiò spostò a Castelnuovo, fortificato nel 1222 da Federico II, che ne fa la sede del tesoro reale e fa costruire altre torri. Il re Carlo I d’Angiò spostò a Castelnuovo, più noto come Maschio Angioino, la corte. Mantenne tuttavia a Castel dell’Ovo – che proprio in questo periodo comincia ad essere più noto come Maschio Angioino, la corte. Mantenne tuttavia a Castel dell’Ovo – che proprio in questo periodo comincia ad essere denominato Chateau de l’Oeuf o Castrum Ovi incantati – i beni da custodire nel luogo meglio fortificato: ne fece quindi la residenza denominato Chateau de l’Oeuf o Castrum Ovi incantati – i beni da custodire nel luogo meglio fortificato: ne fece quindi la residenza della famiglia, apportandovi allo scopo numerose modifiche, e vi mantenne il tesoro reale. In questo periodo il castello fu anche della famiglia, apportandovi allo scopo numerose modifiche, e vi mantenne il tesoro reale. In questo periodo il castello fu anche prigione di Stato: vi fu rinchiuso Corradino di Svevia prima di essere decapitato nella piazza del Mercato.Qui fu recluso fra gli altri il prigione di Stato: vi fu rinchiuso Corradino di Svevia prima di essere decapitato nella piazza del Mercato.Qui fu recluso fra gli altri il filosofo Tommaso Campanella prima di essere condannato a morte, e più tardi numerosi giacobini, carbonari e liberali fra cui Carlo filosofo Tommaso Campanella prima di essere condannato a morte, e più tardi numerosi giacobini, carbonari e liberali fra cui Carlo Poerio, Luigi Settembrini, Francesco De Sanctis. Dopo l’Unità d’Italia, durante il periodo del cosiddetto “Risanamento napoletano”, Poerio, Luigi Settembrini, Francesco De Sanctis. Dopo l’Unità d’Italia, durante il periodo del cosiddetto “Risanamento napoletano”, che cambiò il volto della città, un progetto prevedeva l’abbattimento del Castello per far posto ad un nuovo rione. Per fortuna quel che cambiò il volto della città, un progetto prevedeva l’abbattimento del Castello per far posto ad un nuovo rione. Per fortuna quel progetto non fu attuato e così l’edificio rimase in possesso del demanio anche se in stato di abbandono fino al restauro del 1975. progetto non fu attuato e così l’edificio rimase in possesso del demanio anche se in stato di abbandono fino al restauro del 1975. Oggi è parte integrante dello storico rione di Santa LuciaOggi è parte integrante dello storico rione di Santa Lucia

Partiamo alle prime luci del mattino dal Porticciolo di MergellinaPartiamo alle prime luci del mattino dal Porticciolo di Mergellina

La barca non è lussuosa,è solo una barca da pescatore,ma io preferisco La barca non è lussuosa,è solo una barca da pescatore,ma io preferisco la naturalezza al lusso inutilela naturalezza al lusso inutile

In genere si pensa solo a S. Gennaro ma a Napoli il culto di S. Gaetano è In genere si pensa solo a S. Gennaro ma a Napoli il culto di S. Gaetano è diffusissimodiffusissimo

Facciamo manovra e andiamo verso la nostra metaFacciamo manovra e andiamo verso la nostra meta

Le luci del mattino rendono irreale il meraviglioso panoramaLe luci del mattino rendono irreale il meraviglioso panorama

In pochi minuti siamo a pochi passi dal CastelloIn pochi minuti siamo a pochi passi dal Castello

La prospettiva comincia a cambiareLa prospettiva comincia a cambiare

Stiamo arrivano alla punta della fortezzaStiamo arrivano alla punta della fortezza

Iniziando a doppiare il capo il colore rossiccio del tufo diventa più vividoIniziando a doppiare il capo il colore rossiccio del tufo diventa più vivido

Questo è il punto più sporgente della nostra fotezza nel mareQuesto è il punto più sporgente della nostra fotezza nel mare

Passiamo al lato estPassiamo al lato est

Si ammira la zona degli alberghi di lusso del lungomareSi ammira la zona degli alberghi di lusso del lungomare

Ci addentriamo nel porticciolo del Borgo MarinariCi addentriamo nel porticciolo del Borgo Marinari

I ritrovi più rinomati “per turisti “ sono quiI ritrovi più rinomati “per turisti “ sono qui

La Zi’ Teresa , il Transatlantico, La Bersagliera e Ciro . Noi Napoletani La Zi’ Teresa , il Transatlantico, La Bersagliera e Ciro . Noi Napoletani normalmente non li frequentiamonormalmente non li frequentiamo

E’ ora di tornare, il tempo è trascorso veloceE’ ora di tornare, il tempo è trascorso veloce

La luce è nuovamente cambiataLa luce è nuovamente cambiata

Rieccoci sulla srada del ritorno non senza ammirara Piazza Vittoria, la Rieccoci sulla srada del ritorno non senza ammirara Piazza Vittoria, la Colonna Spezzata, la Villa Comunale e la Napoli Alta, dal Vomero a Colonna Spezzata, la Villa Comunale e la Napoli Alta, dal Vomero a PosillipoPosillipo

Rieccoci al porticiolo di MergellinaRieccoci al porticiolo di Mergellina

IIn questo palazzo giallo , Via Caracciolo 2 , ‘a primma spuntatura ‘e via n questo palazzo giallo , Via Caracciolo 2 , ‘a primma spuntatura ‘e via Caracciolo ho abitato al secondo piano dal 1949 al 2000Caracciolo ho abitato al secondo piano dal 1949 al 2000

S. Maria del PartoS. Maria del Parto

Il molo che prima era deserto ora è affollatissimo di turisti diretti a Capri , Il molo che prima era deserto ora è affollatissimo di turisti diretti a Capri , Ischia ,Procida e le isole EolieIschia ,Procida e le isole Eolie

E’ proprio uno dei posti più in di tutto il Mediterraneo che tutti ci invidianoE’ proprio uno dei posti più in di tutto il Mediterraneo che tutti ci invidiano

Ancora uno sguardo al panorama e subito al lavoro per comunicare le nostre Ancora uno sguardo al panorama e subito al lavoro per comunicare le nostre emozioni a tutti gli Amici. A presto , Antonioemozioni a tutti gli Amici. A presto , Antonio

by by AfloAflo antono.florino@gmail.comantono.florino@gmail.com