Il casco che salva i capelli dalla chemio · Non per quella usata nel cancro al polmone che ha...

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# Corriere della Sera Venerdì 29 Maggio 2015 CRONACHE 25 Raffreddare la testa durante la chemioterapia salva i capelli e aiuta una donna a combattere il male restando persona. Per ora funziona solo per la che- mio usata per il tumore al seno. Non per quella usata nel cancro al polmone che ha colpito Em- ma Bonino, ma lei ribadisce: «Io non sono il mio tumore, ma resto una persona». Il suo messaggio in video si diffonde tra le 900 donne guarite di tu- more riunite a Milano all’an- nuale appuntamento voluto e ideato da Umberto Veronesi nel 2007: «Ieo per le donne». Ex pazienti dell’Istituto europeo di oncologia (Ieo), e di altri isti- tuti, riunite per testimoniare di aver ritrovato la loro identità. Di essere di nuovo persone. Forse nuove persone. L’oncologo fondatore del- l’Istituto di via Ripamonti non c’era, ma il suo messaggio è un monito. Più alla scienza, che al- le donne che hanno lasciato il tumore alle spalle. «I tratta- menti non devono più guarire la malattia dimenticando la persona — scrive alle sue “ami- che” — . Abbandoniamo il ter- mine “paziente” che indica un essere umano senza identità, che subisce passivamente. Non possiamo più curare qualcuno senza sapere chi è, cosa pensa, qual è il suo progetto di vita». Guarire solo «l’involucro»? Non basta. Applauso liberatorio del- le donne, molte accompagnate dai compagni, da amiche e fi- glie. Convention femminile con un mantra ricorrente: via il tu- more anche dalla mente. Le te- stimonianze, moderate da Da- ria Bignardi, riguardano i cam- biamenti interiori e quelli di re- lazione, i rapporti sociali e di coppia, la paura dell’amore. In quest’ottica anche la scienza deve ricercare soluzio- ni che riguardano la persona malata in modo che malata non si senta. Che non sia terro- rizzata dal male e dalla cura che ferisce la psiche. Che cosa offre la scienza? Quest’anno il ca- schetto che salva i capelli: la chemio senza parrucca. Spiega Paolo Veronesi, che dirige la chirurgia del seno allo Ieo: «Nel nostro istituto è stato uti- lizzato da 30 pazienti, con buo- ni risultati». Ne sono testimo- nianza i folti e biondi capelli di Elisabetta Cirillo, 29 anni, da Brescia, una giovanissima «guarita», presente con il fi- danzato. Dodici sedute di che- mio. «Quando fai queste cure non vuoi essere bella — dice —. Vuoi solo sentirti normale, non identificarti con il cancro. Svegliarti, guardarti allo spec- chio, riconoscerti, essere sem- pre te stessa». Sorride. Grazie anche al caschetto. Una delle 30. Veronesi tira le somme: «L’85% si è detto soddisfatto. Vale a dire che in 25 pazienti la caduta è stata di grado 1 o 2, cioè non percepibile dal punto di vista estetico». Posto che la caduta zero non esiste (i capelli si perdono an- che naturalmente), per grado 1 si intende una perdita del 25% della capigliatura, mentre per grado 2 si intende una caduta del 50%. Comunque non perce- pibile. «Stiamo valutando, pri- mi in Italia, questo sistema — spiega ancora Veronesi jr — che consiste in un macchinario collegato a due caschetti refri- geranti (Dignicap è il nome), uno per paziente, che si indos- sano prima, durante e dopo l’infusione di chemio. È un si- stema di raffreddamento che Come funziona Corriere della Sera L’apparecchio è stato testato su 30 pazienti Si indossa 20 minuti prima della seduta di chemioterapia, poi durante e dopo per altri 20 minuti Grazie al sistema avanzato di raffreddamento vengono protette le cellule dei bulbi piliferi del cuoio capelluto dai danni da farmaci 1 2 L’uso del casco refrigerante durante la chemioterapia riduce la caduta dei capelli con un tasso di successo dell’85% 3 Il casco è in silicone morbido Al casco sono collegati 3 sensori in neoprene I sensori regolano la temperatura tra 3 e 5 gradi 58 cm 65 cm 110 cm Chi è Elisabetta Cirillo (foto), 29 anni di Brescia, con un’amica gestisce un centro yoga. Si è sottoposta a 12 sedute di chemioterapia per combattere un tumore È una dei 30 pazienti del- l’Istituto euro- peo di oncolo- gia che hanno voluto testare in via speri- mentale il caschetto con- tro la caduta dei capelli 25 Su trenta Sono i pazienti che hanno usato il casco e nei quali la caduta dei capelli è stata impercepibile 29 Per cento Il tumore al seno rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne Guerritore «Devo la vita alla diagnosi precoce» «Meglio amazzone che in un corpo di plastica». Monica Guerritore, guarita da un can- cro al seno scoperto 9 anni fa, testimonia la sua convinzione alle donne che ancora combat- tono contro la malattia e temo- no che un’operazione possa privarle della femminilità. Lei, attrice, usa una frase d’effetto: «Non è un intervento di aspor- tazione del seno a compromet- tere il nostro essere donna». La ricostruzione in questi casi è possibile e giusta, ma atten- zione al ritocco estremo fatto per ragioni estetiche da chi non riesce ad accettare il tem- po che passa. Forte l’applauso dalle donne presenti, ex pa- zienti o ancora in lotta contro il tumore. Bellezza senza truc- chi, 57 anni, l’attrice ricorda «l’incidente di percorso» che nel 2006 le ha cambiato la vita: «Avevo due bimbe piccole, di 8 e 6 anni, e dopo un accerta- mento consigliato dalla mia ginecologa ho scoperto un piccolo nodulo maligno, ri- mosso in modo mini-invasivo. Grazie alla diagnosi precoce non ho avuto bisogno di altre terapie, né è stato necessario asportare il seno». Ma se lo fosse stato, assicura alla platea, «avrei fatto come le amazzoni: un corpetto di cuoio con un seno solo, forte comunque. È nei momenti più terribili della vita che si rivela la parte magi- ca di ognuno di noi, quella che ti fa prendere le decisioni mi- gliori». © RIPRODUZIONE RISERVATA Attrice Monica Guerritore è stata operata 9 anni fa per un tumore al seno Osservatorio Giovani-Editori Il premier Matteo Renzi, in un’intervista all’emittente toscana Rtv38, ha sottolineato l’importanza della nona edizione del convegno «Crescere fra le righe» sul futuro dell’editoria che si è svolto la scorsa settimana nel Senese. Un evento al quale sono intervenuti i big dell’editoria. «Operatori globali si sono riuniti anche recentemente con Andrea Ceccherini alla Bagnaia — ha detto Renzi — in una bella iniziativa come quelle che fa l’Osservatorio permanente Giovani-Editori». Il premier aveva in passato partecipato due volte al convegno. «Questa edizione di “Crescere tra le Righe” — dicono dall’Osservatorio — si è caratterizzata anche per un’assoluta chiusura verso qualunque esponente politico, assumendo una connotazione marcatamente internazionale». A.Rib. © RIPRODUZIONE RISERVATA Insieme Matteo Renzi con Andrea Ceccherini in una passata edizione del convegno «Crescere tra le righe» L’Istituto per i trapianti Con Ismett in Sicilia indotto da 132 milioni Nel 2013 l’impatto sull’economia della Sicilia è stato di 132,5 milioni, con 22,7 milioni di entrate fiscali a favore della Regione e del governo e un risparmio netto per l’assistenza sanitaria ai cittadini di 73,2 milioni. Sono i numeri di Ismett (ex Istituto mediterraneo per i trapianti, oggi Irccs), l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (partnership con 55% Regione Siciliana e 45% University of Pittsburgh Medical Center). Il calcolo è del Battelle Memorial Institute. © RIPRODUZIONE RISERVATA I complimenti di Renzi per l’iniziativa «Crescere tra le righe» Corriere della Sera Votato il gradimento dei nuovi vicedirettori Si sono svolte ieri le consultazioni per il gradimento dei nuovi vicedirettori del Corriere della Sera. Lo scrutinio dei 267 voti, curato dai notai Valerio Tacchini dello studio De Vivo- Tacchini a Milano e Alfredo Maria Becchetti a Roma, che ringraziamo, ha dato questi risultati: Barbara Stefanelli (vicedirettore vicario) 190 sì, 63 no, 14 schede bianche; Giampaolo Tucci 197 sì, 61 no, 9 bianche; Antonio Polito 158 sì, 95 no, 14 bianche. Sempre ieri si è votato anche il gradimento per il nuovo capo della redazione di Roma, Roberto Gressi: 49 sì, 6 no, 3 bianche. protegge le cellule dei bulbi pi- liferi del cuoio capelluto dai danni da farmaci, riducendo la caduta dei capelli. Il freddo di- minuisce la perfusione del san- gue e il metabolismo, riducen- do l’attività “distruttiva” dei chemioterapici». La tempera- tura, personalizzata da tre sen- sori, arriva a 3-5 gradi. I risulta- ti nei Paesi come gli Stati Uniti (dove la macchina è in attesa dell’approvazione Fda), la Gran Bretagna e la Francia, dove Di- gnilife è ormai routine, sono ottimi. La «medicina delle 5P» (predittiva, preventiva, perso- nalizzata, partecipativa e psico- logica) trova così un altro tas- sello per diventare realtà. Mario Pappagallo @Mariopaps © RIPRODUZIONE RISERVATA La testimonianza «Quando fai queste cure non vuoi essere bella ma normale, non identificarti col cancro» Il casco che salva i capelli dalla chemio Sperimentato allo Ieo su 30 malate di tumore: «Risultati incoraggianti». I racconti delle donne guarite

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Corriere della Sera Venerdì 29 Maggio 2015 CRONACHE 25

Raffreddare la testa durantela chemioterapia salva i capellie aiuta una donna a combattereil male restando persona. Perora funziona solo per la che-mio usata per il tumore al seno.Non per quella usata nel cancroal polmone che ha colpito Em-ma Bonino, ma lei ribadisce:«Io non sono il mio tumore,ma resto una persona». Il suomessaggio in video si diffondetra le 900 donne guarite di tu-more riunite a Milano all’an-nuale appuntamento voluto eideato da Umberto Veronesi nel2007: «Ieo per le donne». Expazienti dell’Istituto europeodi oncologia (Ieo), e di altri isti-tuti, riunite per testimoniare diaver ritrovato la loro identità.Di essere di nuovo persone.Forse nuove persone.

L’oncologo fondatore del-l’Istituto di via Ripamonti nonc’era, ma il suo messaggio è unmonito. Più alla scienza, che al-le donne che hanno lasciato iltumore alle spalle. «I tratta-menti non devono più guarirela malattia dimenticando lapersona — scrive alle sue “ami-che” — . Abbandoniamo il ter-mine “paziente” che indica unessere umano senza identità,che subisce passivamente. Nonpossiamo più curare qualcunosenza sapere chi è, cosa pensa,qual è il suo progetto di vita».Guarire solo «l’involucro»? Nonbasta. Applauso liberatorio del-le donne, molte accompagnatedai compagni, da amiche e fi-glie. Convention femminile conun mantra ricorrente: via il tu-more anche dalla mente. Le te-stimonianze, moderate da Da-ria Bignardi, riguardano i cam-biamenti interiori e quelli di re-lazione, i rapporti sociali e dicoppia, la paura dell’amore.

In quest’ottica anche lascienza deve ricercare soluzio-ni che riguardano la personamalata in modo che malatanon si senta. Che non sia terro-rizzata dal male e dalla cura cheferisce la psiche. Che cosa offrela scienza? Quest’anno il ca-schetto che salva i capelli: lachemio senza parrucca. SpiegaPaolo Veronesi, che dirige lachirurgia del seno allo Ieo:«Nel nostro istituto è stato uti-lizzato da 30 pazienti, con buo-

ni risultati». Ne sono testimo-nianza i folti e biondi capelli diElisabetta Cirillo, 29 anni, daBrescia, una giovanissima«guarita», presente con il fi-danzato. Dodici sedute di che-mio. «Quando fai queste curenon vuoi essere bella — dice—. Vuoi solo sentirti normale,non identificarti con il cancro.Svegliarti, guardarti allo spec-chio, riconoscerti, essere sem-pre te stessa». Sorride. Grazieanche al caschetto. Una delle30. Veronesi tira le somme:«L’85% si è detto soddisfatto.Vale a dire che in 25 pazienti lacaduta è stata di grado 1 o 2,cioè non percepibile dal puntodi vista estetico».

Posto che la caduta zero nonesiste (i capelli si perdono an-che naturalmente), per grado 1

si intende una perdita del 25%della capigliatura, mentre pergrado 2 si intende una cadutadel 50%. Comunque non perce-pibile. «Stiamo valutando, pri-mi in Italia, questo sistema —spiega ancora Veronesi jr —che consiste in un macchinariocollegato a due caschetti refri-geranti (Dignicap è il nome),uno per paziente, che si indos-sano prima, durante e dopol’infusione di chemio. È un si-stema di raffreddamento che

Come funziona

Corriere della Sera

L’apparecchio è stato testato su 30 pazienti

Si indossa 20 minuti primadella seduta di chemioterapia, poi durante e dopo per altri 20 minuti

Grazie al sistema avanzatodi raffreddamento vengono protettele cellule dei bulbi piliferi del cuoio capelluto dai danni da farmaci

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L’uso del cascorefrigerante durantela chemioterapia riducela caduta dei capellicon un tasso di successo dell’85%

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Il cascoè in silicone morbido

Al cascosono collegati3 sensoriin neoprene

I sensori regolanola temperaturatra 3 e 5 gradi58 cm65 cm

110

cm

Chi è

Elisabetta Cirillo (foto), 29 anni di Brescia, con un’amica gestisce un centro yoga. Si è sottoposta a 12 sedute di chemioterapia per combattere un tumore

È una dei 30 pazienti del-l’Istituto euro-peo di oncolo-gia che hanno voluto testare in via speri-mentale il caschetto con-tro la caduta dei capelli

25Su trentaSono i pazienti che hanno usato il casco e nei quali la caduta dei capelli è stata impercepibile

29 Per cento Il tumore al seno rappresenta il 29% di tutti i tumori che colpiscono le donne

Guerritore

«Devo la vitaalla diagnosiprecoce»

«Meglio amazzone che in un corpo di plastica». Monica Guerritore, guarita da un can-cro al seno scoperto 9 anni fa, testimonia la sua convinzione alle donne che ancora combat-tono contro la malattia e temo-no che un’operazione possa privarle della femminilità. Lei, attrice, usa una frase d’effetto: «Non è un intervento di aspor-tazione del seno a compromet-tere il nostro essere donna». La ricostruzione in questi casi è possibile e giusta, ma atten-zione al ritocco estremo fatto per ragioni estetiche da chi non riesce ad accettare il tem-

po che passa. Forte l’applauso dalle donne presenti, ex pa-zienti o ancora in lotta contro il tumore. Bellezza senza truc-chi, 57 anni, l’attrice ricorda «l’incidente di percorso» che nel 2006 le ha cambiato la vita: «Avevo due bimbe piccole, di 8 e 6 anni, e dopo un accerta-mento consigliato dalla mia ginecologa ho scoperto un piccolo nodulo maligno, ri-mosso in modo mini-invasivo. Grazie alla diagnosi precoce non ho avuto bisogno di altre terapie, né è stato necessario asportare il seno». Ma se lo fosse stato, assicura alla platea, «avrei fatto come le amazzoni: un corpetto di cuoio con un seno solo, forte comunque. È nei momenti più terribili della vita che si rivela la parte magi-ca di ognuno di noi, quella che ti fa prendere le decisioni mi-gliori». © RIPRODUZIONE RISERVATA

AttriceMonica Guerritore è stata operata 9 anni fa per un tumore al seno

Osservatorio Giovani-Editori

Il premier Matteo Renzi, in un’intervista all’emittente toscana Rtv38, ha sottolineato l’importanza della nona edizione del convegno «Crescere fra le righe» sul futuro dell’editoria che si è svolto la scorsa settimana nel Senese. Un evento al quale sono intervenuti i big dell’editoria. «Operatori globali si sono riuniti anche recentemente con Andrea Ceccherini alla Bagnaia — ha detto Renzi — in una bella iniziativa come quelle che fa l’Osservatorio permanente Giovani-Editori». Il premier aveva in passato partecipato due volte al convegno. «Questa edizione di “Crescere tra le Righe” — dicono dall’Osservatorio — si è caratterizzata anche per un’assoluta chiusura verso qualunque esponente politico, assumendo una connotazione marcatamente internazionale».

A.Rib.© RIPRODUZIONE RISERVATA

InsiemeMatteo Renzi con Andrea Ceccherini in una passata edizione del convegno «Crescere tra le righe»

L’Istituto per i trapianti

Con Ismett in Sicilia indotto da 132 milioni Nel 2013 l’impatto sull’economia della Sicilia è stato di 132,5 milioni, con 22,7 milioni di entrate fiscali a favore della Regione e del governo e un risparmio netto per l’assistenza sanitaria ai cittadini di 73,2 milioni. Sono i numeri di Ismett (ex Istituto mediterraneo per i trapianti, oggi Irccs), l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico (partnership con 55% Regione Siciliana e 45% University of Pittsburgh Medical Center). Il calcolo è del Battelle Memorial Institute. © RIPRODUZIONE RISERVATA

I complimenti di Renzi per l’iniziativa «Crescere tra le righe»

Corriere della Sera

Votato il gradimentodei nuovi vicedirettori Si sono svolte ieri le consultazioni per il gradimento dei nuovi vicedirettori del Corriere della Sera. Lo scrutinio dei 267 voti, curato dai notai Valerio Tacchini dello studio De Vivo-Tacchini a Milano e Alfredo Maria Becchetti a Roma, che ringraziamo, ha dato questi risultati: Barbara Stefanelli (vicedirettore vicario) 190 sì, 63 no, 14 schede bianche; Giampaolo Tucci 197 sì, 61 no, 9 bianche; Antonio Polito 158 sì, 95 no, 14 bianche. Sempre ieri si è votato anche il gradimento per il nuovo capo della redazione di Roma, Roberto Gressi: 49 sì, 6 no, 3 bianche.

protegge le cellule dei bulbi pi-liferi del cuoio capelluto daidanni da farmaci, riducendo lacaduta dei capelli. Il freddo di-minuisce la perfusione del san-gue e il metabolismo, riducen-do l’attività “distruttiva” deichemioterapici». La tempera-tura, personalizzata da tre sen-sori, arriva a 3-5 gradi. I risulta-ti nei Paesi come gli Stati Uniti(dove la macchina è in attesadell’approvazione Fda), la GranBretagna e la Francia, dove Di-gnilife è ormai routine, sonoottimi. La «medicina delle 5P»(predittiva, preventiva, perso-nalizzata, partecipativa e psico-logica) trova così un altro tas-sello per diventare realtà.

Mario Pappagallo@Mariopaps

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La testimonianza«Quando fai queste cure non vuoi essere bella ma normale, non identificarti col cancro»

Il casco che salva i capelli dalla chemioSperimentato allo Ieo su 30 malate di tumore: «Risultati incoraggianti». I racconti delle donne guarite