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Il card. Dziwisz accoglie nell’arcivescovado diCracovia una reliquia di Padre Pio giunta daSan Giovanni Rotondo. Il messaggio del santoFrate si diffonde in Polonia e in Ucraina perl’impegno e l’entusiasmo dei frati cappuccini.

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SUA EMINENZAil cardinaleStanislawDziwisz, nellacappelladell’Episcopio,riceve con vivaemozione lareliquia di SanPio daPietrelcinadalle mani difr. Mariano DiVito, rettoredel CollegioInternazionale“San Lorenzoda Brindisi”.

di STEFANO CAMPANELLA

Il furgone a nove posti deifrati polacchi varca il por-tone dell’episcopio di Cra-covia, allo storico n. 3 divia Franciszkanska, men-

tre il buio nasconde ancora i pri-mi raggi di sole di una splendi-da giornata. Inusuale, per la Po-lonia, abituata a inizi di dicem-bre con temperature al di sottodello zero.Nell’ampio atrio, il portiere indi-ca l’ascensore per salire al pianodi sopra e successivamente laporta d’ingresso della cappella.È la stessa di 30 anni fa. La stes-sa dove l’arcivescovo Wojtyla siraccoglieva in preghiera. La stes-sa dove scriveva i suoi discorsi,dinanzi al Santissimo. La stessadove sostò, all’inizio di ottobre1978, prima di partire per il con-clave che lo avrebbe eletto papa.All’interno ci sono già le suore inpreghiera. Quelle che accudiva-no Giovanni Paolo II in Vaticanoe alcune loro consorelle. Undiciin tutto. Anche i cappuccini giun-ti dall’Italia, fr. Mariano Di Vito,rettore del Collegio Internazio-nale “San Lorenzo da Brindisi” e

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fr. Francesco Colacelli, direttore di«Voce di Padre Pio» e presidentedi «Tele Radio Padre Pio», si in-ginocchiano. Con loro i confra-telli polacchi Pawel Teperski, Ta-deusz Bargiel e Grzegorz Ligeza, ealcuni laici della stessa delega-zione.Pochi minuti dopo entra il nuo-vo arcivescovo, il card. Stani-slaw Dziwisz, segretario di Woj-tyla fin dalla seconda metà deglianni Sessanta. «Avete dormitopoco», dice scherzando con i pre-senti. È stato lui a voler far coin-cidere la cerimonia della conse-

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LA CULLA DEL SERVO DI D IO GIOVANNI PAOLO I I .

IL RELIQUIARIOCONSEGNATO ALCARDINALE DZIWISZCONTIENE UNApezzuola autenticaCON LA QUALE PADREPIO TAMPONAVA LAPIAGA DEL COSTATO.

« »LA CONSEGNA DELLA CASULA EDELLA STOLA DI PAPA WOJTYLA.

LA DOTTORESSA WANDA POLTAWSKA BACIA LA RELIQUIA DI PADRE PIO.

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gna della reliquia con la sua abi-tuale Messa mattutina, celebratanel luogo che «porta la grandememoria del nostro Santo Pa-dre». «Due santi si uniscono inquesta cappella», dice il porpo-rato nella sua breve introduzio-ne, subito dopo l’inizio della Ce-lebrazione. Quindi accoglie lareliquia dalle mani di fr. Maria-no, accompagnato da fr. France-sco. La bacia. E invita il Rettoredel Collegio dei Cappuccini a il-lustrarla ai presenti. «Questo re-liquiario contiene una pezzuolaautentica con la quale Padre Piotamponava la piaga del costato –spiega fr. Mariano – poi ci sonoanche dei capelli di Padre Pio».«Padre Pio – aggiunge – è anco-ra nel suo sepolcro e allora que-sti sono i segni che abbiamo con-servato e che sono stati messi inquesto prezioso reliquiario perpoter essere ricordo per noi ememoria del dono di Dio che in

Padre Pio si è manifestato in ma-niera così straordinaria nel no-stro tempo».Il card. Dziwisz, nel ringraziare ifrati per il «prezioso dono», as-sicura «che sarà tenuto con gran-de devozione, così diventerà og-getto di pellegrinaggio, perché cisono anche qui, in Polonia, Grup-pi di Preghiera di Padre Pio» eperché «in Polonia c’è una gran-de devozione verso di lui».Quindi invita a pregare «anchePadre Pio per la causa di cano-nizzazione di Giovanni PaoloII». Un invito a cui fr. Marianorisponde durante l’omelia, assi-curando le preghiere dei frati«per la beatificazione e canoniz-zazione» di «questo grande te-stimone della fede».Prima della benedizione finalel’Arcivescovo di Cracovia bacianuovamente la reliquia e poi l’af-fida a don Piotr Majer, cancel-liere della sua Curia, che la fa ba-

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IL PARROCODON JAKUB GILsi è intrattenuto in fraternocolloquio con iconfratelli nelsacerdozio fr. Francesco D. Colacelli e fr. Mariano Di Vito.

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LA FOTO R ICORDO CON IL CARDINALE STANISLAW DZIWISZ E LA DOTTORESSA WANDA POLTAWSKA NELLA CAPPELLA DELL’EP ISCOPIO.

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CITTÀ NATALEdel Servo di Dio PapaGiovanni Paolo II è situata traCracovia (48 km a nordest) eBielsko ai piedi della catenamontuosa dei piccoli Beskidy,antistante ai Carpazi. Si trovasul fiume Skawa e conta circa20.000 abitanti. Oggi è unimportante centroamministrativo e industriale. l

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ciare a tutti i presenti, fra cui ladottoressa Wanda Poltawska, la«madre di quattro figlie, di qua-rant’anni, di Cracovia in Polo-nia… in pericolo gravissimo disalute e della vita stessa per uncancro», per la quale nel novem-bre 1962 l’allora vescovo capito-lare di Cracovia Karol Wojtylachiese le preghiere di Padre Pio,che ottennero il miracolo dellaguarigione. Una vera e propria«reliquia vivente» di due grandisanti.In sagrestia fr. Francesco conse-gna al Porporato due lettere cheaccompagnano il «prezioso do-no»: una dell’arcivescovo di Man-fredonia-Vieste-San GiovanniRotondo, mons. Domenico D’Am-brosio; l’altra del ministro pro-vinciale dei Cappuccini, fr. AldoBroccato.

Dopo la Celebrazione il card.Dziwisz invita la delegazionenel suo appartamento, dove siintrattiene affabilmente con tutti.Ad un certo punto scomparedietro una grande porta biancae, quando ricompare, ha in ma-no una casula e una stola di co-lore verde di Giovanni Paolo II.«Questa è stata usata diversi an-ni, soprattutto durante la vacan-za a Castel Gandolfo», dice a fr.Mariano e a fr. Francesco mentreadagia sulle loro mani i para-menti liturgici. È il suo omaggioper il convento di San GiovanniRotondo, dove don Stanislaw haaccompagnato per due volteWojtyla: la prima nel 1974, la se-conda nel 1987.Quella di Cracovia è stata solol’ultima tappa del viaggio che la

WADOWICE: CHIESA DELLA PRESENTAZIONE DI MARIA AL TEMPIO. QUI VENNE BATTEZZATO GIOVANNI PAOLO II.

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LA CELEBRAZIONEEUCARISTICAPRESIEDUTA DA FR.MARIANO DI VITO NELSANTUARIO DI JASNAGÒRA, AI PIEDIDELL’ICONA DELLAMADONNA DICZESTOCHOWA,TANTO VENERATA DAPAPA WOJTYLA E DATUTTI I FEDELIPOLACCHI.

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delegazione, partita dalla cittàgarganica di Padre Pio, ha com-piuto nei paesi dell’Est. Il cam-mino sulle orme del Ponteficepolacco ha portato i frati e i laiciche li accompagnavano a Wado-wice, dove sono stati accolti congrande affetto dal responsabiledel locale Gruppo di Preghieradi Padre Pio, dal parroco e dalvice parroco della parrocchiadella Presentazione di Maria alTempio, in cui fu battezzato ilpiccolo Karol Wojtyla. Poi al San-tuario di Jasna Gòra, a Czesto-chowa, dove fr. Mariano ha cele-brato l’Eucaristia insieme a fr.Francesco e a fr. Pawel ai piedidell’icona della Vergine veneratada tutti i polacchi, accanto allaquale è collocata la fascia mac-chiata di sangue che Giovan-ni Paolo II indossava il 13 mag-gio 1981, quando fu ferito da AliAgca.La prima parte del viaggio è sta-ta, invece, dedicata all’Ucraina,per visitare le due sedi di “ClaraStudio”, un centro di produzionitelevisive dei frati cappuccinispecializzato in programmi perbambini. Gli incontri con i re-sponsabili della struttura hannoconsentito a fr. Francesco di pre-

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IN UCRAINAè attivo un

modernissimo centrodi produzioni

televisive, specializzatoin programma per

bambini, gestito sudue sedi dai frati

minori cappuccini.

DUE OPERATRICIdel “Clara Studio”che collaborerannoalla realizzazionedei programmi,dedicati al piùpiccoli, damandare in ondasu Tele Radio Padre Pio.

D AVA N T I A L L A S I M PAT I C A S C E N O G R A F I A A L L E S T I TA I N U N A D E L L E S E D I D E L “ C L A R A S T U D I O ” .

U N A V I S I TA ALLA REDAZ IONE POLACCA DEL LA R I V I S TA «VOC E D I PADRE P I O» .

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notare due serie di programmi,dedicati proprio ai più piccoli,da mandare in onda su Tele Ra-dio Padre Pio. In entrambe le nazioni il Diretto-re di “Voce di Padre Pio” ha visi-tato le sedi delle redazioni localidella rivista, riscontrando glisforzi e l’entusiasmo con cui fra-ti e laici stanno portando avantiun lavoro di grande professiona-lità, pur in un contesto socialeancora difficile e non del tuttoemancipato dall’ideologia mate-rialista che ha caratterizzato lastoria recente di tutta l’area.

La Polonia sta certamente viven-do una primavera della fede, co-me attestano i 24 seminari diCracovia, tutti pieni. Ma anche icattolici ucraini, che vivono inun contesto a maggioranza orto-dossa e con una forte presenzadi protestanti, destano ammira-zione per l’intensità con cui vi-vono il loro credo. A cominciaredalle Celebrazioni Eucaristiche.Le chiese sono sempre piene.Anche alle sei del mattino, du-rante le Messe d’Avvento dedi-cate ai bambini.

CRACOVIA: L’ANTICATORRE DEL MUNICIPIO

(WIEZA RATUSZOWA).RISALE AL XIII SECOLO,

ED È L’EDIFICIO PIÙANTICO DELLA PIAZZA

DEL MERCATO.RAGGIUNGE I 70 METRI

DI ALTEZZA ERAPPRESENTA CIÒ CHE

RESTA DEL PALAZZOCOMUNALE GOTICO

ABBATTUTO NEL 1818.

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