IL CALCIO UNISCE UN PREZIOSO CONTRIBUTO...

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CONCESSIONE DELLA LICENZA DI GIOCO Tutti capiscono “la lingua” del calcio. Le regole sono le stesse in tutto il mondo, per cui si può giocare insieme a prescindere da lingua, cultura e religione. Ecco perché i rifugiati* cercano il contatto con i club di calcio e si presentano improvvisamente sul campo di gioco. Come reagire in questi casi? Molti club di calcio vengono incontro ai rifugiati acco- gliendoli senza complicazioni, offrendo loro una tenuta sportiva, integrandoli negli allenamenti o facendoli par- tecipare ai tornei. Nel calcio tutti sono benvenuti. I club calcistici svizzeri sono un punto d’incontro per tutti gli entusiasti del pallone. Favoriscono gli incontri e la com- prensione reciproca e contrastano i pregiudizi. Questo è per noi motivo di fierezza e incentivo a impegnarci a favore di un calcio aperto e rispettoso. La presente brochure vuole sostenere i club in questo importante impegno a favore dei rifugiati. Fornendo in- formazioni utili si propone di incentivare i club calcistici a osare nuove iniziative a favore di un calcio aperto e ricco di sfaccettature. I club di calcio integrano con facilità persone di origini e culture diverse. Questo impegno è ormai tradizione e si riflette anche nella composizione variegata e vincente della squadra nazionale. L’integrazione dei rifugiati è un compito non semplice. Molti club hanno già rilevato questa sfida. I nuovi arrivati sono accolti senza complicazioni, ottengono la licenza di gioco e sono ammessi a par- tecipare alla vita del club. Questo approccio garantisce una cultura associativa solida quanto sfaccettata. Ammettere i rifugiati nel proprio club è una mossa vincente: I CLUB DI CALCIO acquisiscono nuovi giocatori e nuovi membri motivati, fanno conoscenza con persone di origini diverse, ampliano il loro vivaio, acquisiscono dei potenziali volontari, accrescono la loro buona reputazione nel Comune; I RIFUGIATI mettono a disposizione le loro capacità e le sviluppano ulteriormente, instaurano nuovi contatti, interagiscono regolarmente con gente del posto, utilizzano i termini di uso quotidiano e si rinfrancano nell’uso della lingua, familiarizzano con gli usi e i costumi locali, acquisiscono le regole del fairplay sia sul campo di gioco sia nei rapporti interpersonali, si impegnano a favore di un team e di un obiettivo comune. IL CALCIO UNISCE UN PREZIOSO CONTRIBUTO ALL’INTEGRAZIONE I rifugiati si annunciano al club I rifugiati che desiderano giocare regolarmente a calcio si annunciano al club. I club pubblicizzano le proprie offerte I club di calcio possono pubblicizzare la loro offerta direttamente negli alloggi per rifugiati, presso il servizio competente del Comune (servizio sociale), nelle scuole o nel quadro di iniziative locali di volontariato. Primo incontro Allenamenti o partite ad hoc o occasionali sul campo del club o nei pressi del centro per rifugiati sono un buon modo di rompere il ghiaccio. Successivamente si possono proporre allenamenti di prova, tornei, ecc. Estendere e consolidare i contatti La partecipazione regolare agli allenamenti, l’ammissione in una squadra o l’invito a partecipare a un campo di alle- namento sono forme di impegno più vincolanti. In questo contesto entrano in linea di conto anche primi compiti da svolgere a titolo volontario a favore del club. Tandem costituiti da rifugiati e altri membri del club si dimostrano particolarmente efficaci. I rifugiati che vivono già da tempo in Svizzera e parlano la lingua del posto possono rivelarsi dei validi interpreti e mediatori nei rapporti tra i loro connazionali e gli autoctoni. Creare delle reti I club di calcio possono riunirsi a rete con altre organizza- zioni attive nel settore dell’integrazione. Una collaborazio- ne con il Comune, le istituzioni di soccorso, le scuole o con iniziative di volontari consente di ampliare la rete di con- tatti e quindi di accedere a risorse e know-how preziosi. Durante i primi anni in Svizzera molti rifugiati vivono dell’aiuto sociale o comunque di un reddito modesto. Molto spesso, pertanto, non hanno i mezzi per acquistare il materiale necessario (scarpe da calcio, parastinchi, pantaloncini, maglia, tuta) e neppure per pagare la quota associativa di membro e il trasporto per recarsi agli allena- menti. Qui le soluzioni possibili sono diverse: raccolta di materiale di seconda mano, raccolta di fondi, padrinati, ecc. Eventualmente si può provare a chiedere direttamente al Comune (autorità preposta all’aiuto sociale). Buoni contatti con i servizi comunali sono in ogni caso d’aiuto. Un aiuto può provenire anche dalla collaborazione con scuole, gruppi parrocchiali e istituzioni di soccorso. Infine si posso- no richiedere controprestazioni sotto forma di attività volontarie a favore del club. DINAMICA E PRIMI APPROCCI COPERTURA DELLE SPESE Ogni club svizzero di calcio può impegnarsi a favore dei rifugiati e contribuire così a un paesaggio calcistico ricco e variegato. «Together – Il calcio unisce» offre un sostegno ai club che aderi- scono all’iniziativa e li ringrazia del loro impegno offrendo loro un kit completo per l’allenamento. All’indirizzo [email protected] i club possono inoltre ordinare brochure informative, poster in più lingue sul club e altri documenti utili. COME FARE PER OTTENERE IL KIT PER L’ALLENAMENTO? Quale ricompensa per il proprio impegno, ogni club calcistico ottiene un kit di materiale per l’allenamento. Queste le condizioni: accogliere dei rifugiati, concedere la licenza di gioco per il campionato ad almeno tre rifugiati oppure allenare regolarmente almeno cinque rifugiati (senza licenza di gioco) oppure svolgere azioni uniche quali tornei con rifugiati, offerte di materiale a rifugiati, eventi di club a sfondo interculturale, invitare i rifugiati agli eventi del club, documentare tutte le loro iniziative scattando delle fotografie. I club possono segnalare il loro impegno a favore dei rifugiati sul sito www.football.ch/together 1 2 3 4 IMPEGNARSI È PROFICUO PER TUTTI PUNTUALITÀ E AFFIDABILITÀ Nei contatti con i rifugiati il trasporto dall’alloggio al campo di gioco ha un’importanza del tutto centrale. Un accompagnamento iniziale o permanente non garantisce soltanto la puntualità ma anche la regolarità della partecipazione. L’accompagnamento può essere assicurato sia dal personale incaricato dell’assistenza ai rifugiati sia da membri del club o da terzi. I rifugiati arrivano in Svizzera e sono alloggiati in centri federali d’asilo. » Già a questo stadio possono giocare in un club di calcio ma visto che la loro permanenza nel centro è limitata a po- che settimane, non è detto che potranno far parte del club a lungo termine. Tuttavia il semplice fatto di poter giocare con gli altri (p. es. nel quadro di allenamenti liberi) è senz’altro positivo. Il club è libero di decidere se concedere la licenza di gioco o no. Ai rifugiati con licenza di gioco si applicano i termini di trasferimento applicabili agli altri calciatori. Se non è possibile espletare l’intera procedura d’asilo durante la permanenza massima di 90 giorni nel centro federale d’asilo, i rifugiati sono trasferiti in alloggi cantonali o comunali. » A questo punto è del tutto ragionevole ammettere il richiedente l’asilo nella squadra e concedergli la licenza di gioco. Dopo la decisione positiva sull’asilo o dopo l’ammissione provvisoria i rifugiati e le persone ammesse provvisoria- mente permangono durevolmente in Svizzera. Qui l’obiet- tivo è di assicurare loro un’esistenza indipendente (abita- zione, attività lucrativa). La prassi in materia di alloggio e di sostegno a queste persone può variare da un Comune e da un Cantone all’altro. » Nessuna limitazione per quanto riguarda l’affiliazione a un’associazione. Di norma l’interlocutore è l’autorità comunale preposta all’aiuto sociale. COME UN RIFUGIATO DIVENTA MEMBRO DEL CLUB 1 2 3 * In questo documento si parla di rifugiati ma si intendono anche, a seconda del contesto, le persone ammesse provvisoriamente e i richiedenti l’asilo. La forma femminile è sempre sottintesa. La qualifica non ha nulla a che vedere con lo statuto di rifugiato. In linea di principio i rifugiati soggiacciono alle medesime regole vigenti di qualsiasi calciatore straniero in Svizzera: per la qualifica occorre produrre un documento di legittimazione (p. es. passapor- to, ID o carta di soggiorno). Il responsabile del settore giovanile o il direttore sportivo registra l’interessato online (www.clubcorner.ch). Nel caso di richiedenti l’asilo minorenni non accompagnati (RMNA) sono richiesti documenti supplementari (p. es. conferma di un assistente legale). Maggiori informazioni riguardanti la qualificazione dei calciatori sono ottenibili presso il controllo giocatori dell’ASF: [email protected] ASSOCIAZIONE SVIZZERA DI FOOTBALL ASF Informazioni sul calcio con i rifugiati Web: www.football.ch/together E-Mail: [email protected] I conflitti possono insorgere in qualsiasi momento. Nascono da malintesi, da concezioni o aspettative diverse o da situazioni di concorrenza. Nella maggior parte dei casi non sono tanto le diffe- renze culturali a generare i conflitti, bensì semplici fattori interper- sonali. Ogni conflitto è unico e richiede una soluzione individuale. Un approccio ai conflitti orientato alle soluzioni significa uscire da stereotipi e pregiudizi. Grazie a una comunicazione aperta e a col- loqui chiarificatori si cerca piuttosto di sdrammatizzare la situazi- one. Allenatori e responsabili del club hanno qui un ruolo del tutto centrale: definiscono le regole di comportamento e contribuiscono a una soluzione consensuale del conflitto. Il fatto di aver designato un interlocutore può rivelarsi utile in caso di conflitto. PRO JUVENTUTE Assistenza telefonica per allenatori e responsabili dei club Telefono: 058 618 80 80 E-Mail: [email protected] CENTRO DI COMPETENZA PER I CONFLITTI INTERCULTURALI TIKK Prestazioni a tutto campo riguardanti questioni e conflitti interculturali und Konflikten Telefono: 044 291 65 75 E-Mail: [email protected] INTERPRET Elenco elle agenzie regionali d’interpretariato interculturale: www.inter-pret.ch/it/angebote/die-regionalen- vermittlungsstellen_0-44.html GESTIONE DEI CONFLITTI Informazioni e raccomandazioni riguardanti l’integrazione dei rifugiati nei club di calcio

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CONCESSIONE DELLALICENZA DI GIOCO

Tutti capiscono “la lingua” del calcio. Le regole sono le stesse in tutto il mondo, per cui si può giocare insieme a prescindere da lingua, cultura e religione. Ecco perché i rifugiati* cercano il contatto con i club di calcio e si presentano improvvisamente sul campo di gioco. Come reagire in questi casi?

Molti club di calcio vengono incontro ai rifugiati acco-gliendoli senza complicazioni, off rendo loro una tenuta sportiva, integrandoli negli allenamenti o facendoli par-tecipare ai tornei. Nel calcio tutti sono benvenuti. I club calcistici svizzeri sono un punto d’incontro per tutti gli entusiasti del pallone. Favoriscono gli incontri e la com-prensione reciproca e contrastano i pregiudizi. Questo è per noi motivo di fi erezza e incentivo a impegnarci a favore di un calcio aperto e rispettoso.

La presente brochure vuole sostenere i club in questo importante impegno a favore dei rifugiati. Fornendo in-formazioni utili si propone di incentivare i club calcistici a osare nuove iniziative a favore di un calcio aperto e ricco di sfaccettature.

I club di calcio integrano con facilità persone di origini e culture diverse. Questo impegno è ormai tradizione e si rifl ette anche nella composizione variegata e vincente della squadra nazionale.L’integrazione dei rifugiati è un compito non semplice. Molti club hanno già rilevato questa sfi da. I nuovi arrivati sono accolti senza complicazioni, ottengono la licenza di gioco e sono ammessi a par-tecipare alla vita del club. Questo approccio garantisce una cultura associativa solida quanto sfaccettata.

Ammettere i rifugiati nel proprio club è una mossa vincente:

I CLUB DI CALCIO• acquisiscono nuovi giocatori e nuovi membri motivati,• fanno conoscenza con persone di origini diverse,• ampliano il loro vivaio,• acquisiscono dei potenziali volontari,• accrescono la loro buona reputazione nel Comune;

I RIFUGIATI• mettono a disposizione le loro capacità e le sviluppano ulteriormente,• instaurano nuovi contatti,• interagiscono regolarmente con gente del posto,• utilizzano i termini di uso quotidiano e si rinfrancano nell’uso della lingua,• familiarizzano con gli usi e i costumi locali,• acquisiscono le regole del fairplay sia sul campo di gioco sia nei rapporti interpersonali,• si impegnano a favore di un team e di un obiettivo comune.

IL CALCIO UNISCE UN PREZIOSO CONTRIBUTO ALL’INTEGRAZIONE

I rifugiati si annunciano al clubI rifugiati che desiderano giocare regolarmente a calcio si annunciano al club.

I club pubblicizzano le proprie off erteI club di calcio possono pubblicizzare la loro off erta direttamente negli alloggi per rifugiati, presso il servizio competente del Comune (servizio sociale), nelle scuole o nel quadro di iniziative locali di volontariato.

Primo incontroAllenamenti o partite ad hoc o occasionali sul campo del club o nei pressi del centro per rifugiati sono un buon modo di rompere il ghiaccio. Successivamente si possono proporre allenamenti di prova, tornei, ecc.

Estendere e consolidare i contattiLa partecipazione regolare agli allenamenti, l’ammissione in una squadra o l’invito a partecipare a un campo di alle-namento sono forme di impegno più vincolanti. In questo contesto entrano in linea di conto anche primi compiti da svolgere a titolo volontario a favore del club. Tandem costituiti da rifugiati e altri membri del club si dimostrano particolarmente effi caci. I rifugiati che vivono già da tempo in Svizzera e parlano la lingua del posto possono rivelarsi dei validi interpreti e mediatori nei rapporti tra i loro connazionali e gli autoctoni.

Creare delle retiI club di calcio possono riunirsi a rete con altre organizza-zioni attive nel settore dell’integrazione. Una collaborazio-ne con il Comune, le istituzioni di soccorso, le scuole o con iniziative di volontari consente di ampliare la rete di con-tatti e quindi di accedere a risorse e know-how preziosi.

Durante i primi anni in Svizzera molti rifugiati vivono dell’aiuto sociale o comunque di un reddito modesto. Molto spesso, pertanto, non hanno i mezzi per acquistare il materiale necessario (scarpe da calcio, parastinchi, pantaloncini, maglia, tuta) e neppure per pagare la quota associativa di membro e il trasporto per recarsi agli allena-menti. Qui le soluzioni possibili sono diverse: raccolta di materiale di seconda mano, raccolta di fondi, padrinati, ecc. Eventualmente si può provare a chiedere direttamente al Comune (autorità preposta all’aiuto sociale). Buoni contatti con i servizi comunali sono in ogni caso d’aiuto. Un aiuto può provenire anche dalla collaborazione con scuole, gruppi parrocchiali e istituzioni di soccorso. Infi ne si posso-no richiedere controprestazioni sotto forma di attività volontarie a favore del club.

DINAMICA E PRIMIAPPROCCI

COPERTURADELLE SPESE

Ogni club svizzero di calcio può impegnarsi a favore dei rifugiati e contribuire così a un paesaggio calcistico ricco e variegato. «Together – Il calcio unisce» off re un sostegno ai club che aderi-scono all’iniziativa e li ringrazia del loro impegno off rendo loro un kit completo per l’allenamento. All’indirizzo [email protected] i club possono inoltre ordinare brochure informative, poster in più lingue sul club e altri documenti utili.

COME FARE PER OTTENERE IL KIT PER L’ALLENAMENTO?Quale ricompensa per il proprio impegno, ogni club calcisticoottiene un kit di materiale per l’allenamento. Queste le condizioni:

• accogliere dei rifugiati,• concedere la licenza di gioco per il campionato ad almeno tre rifugiati oppure allenare regolarmente almeno cinque rifugiati (senza licenza di gioco) oppure svolgere azioni uniche quali tornei con rifugiati, off erte di materiale a rifugiati, eventi di club a sfondo interculturale,• invitare i rifugiati agli eventi del club,• documentare tutte le loro iniziative scattando delle fotografi e.

I club possono segnalare il loro impegno a favore dei rifugiati sul sito www.football.ch/together

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IMPEGNARSI È PROFICUO PER TUTTI

PUNTUALITÀ EAFFIDABILITÀ

Nei contatti con i rifugiati il trasporto dall’alloggio al campo di gioco ha un’importanza del tutto centrale. Un accompagnamento iniziale o permanente non garantisce soltanto la puntualità ma anche la regolarità della partecipazione. L’accompagnamento può essere assicurato sia dal personale incaricato dell’assistenza ai rifugiati sia da membri del club o da terzi.

I rifugiati arrivano in Svizzera e sono alloggiati in centri federali d’asilo.

» Già a questo stadio possono giocare in un club di calcio ma visto che la loro permanenza nel centro è limitata a po-che settimane, non è detto che potranno far parte del club a lungo termine. Tuttavia il semplice fatto di poter giocare con gli altri (p. es. nel quadro di allenamenti liberi) è senz’altro positivo. Il club è libero di decidere se concedere la licenza di gioco o no. Ai rifugiati con licenza di gioco si applicano i termini di trasferimento applicabili agli altri calciatori.

Se non è possibile espletare l’intera procedura d’asilo durante la permanenza massima di 90 giorni nel centro federale d’asilo, i rifugiati sono trasferiti in alloggi cantonali o comunali.

» A questo punto è del tutto ragionevole ammettere il richiedente l’asilo nella squadra e concedergli la licenza di gioco.

Dopo la decisione positiva sull’asilo o dopo l’ammissione provvisoria i rifugiati e le persone ammesse provvisoria-mente permangono durevolmente in Svizzera. Qui l’obiet-tivo è di assicurare loro un’esistenza indipendente (abita-zione, attività lucrativa). La prassi in materia di alloggio e di sostegno a queste persone può variare da un Comune e da un Cantone all’altro.

» Nessuna limitazione per quanto riguarda l’affi liazione a un’associazione.

Di norma l’interlocutore è l’autorità comunale preposta all’aiuto sociale.

COME UN RIFUGIATODIVENTA MEMBRO DELCLUB

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* In questo documento si parla di rifugiati ma si intendono anche, a seconda del contesto, le persone ammesse provvisoriamente e i richiedenti l’asilo. La forma femminile è sempre sottintesa.

La qualifi ca non ha nulla a che vedere con lo statuto di rifugiato. In linea di principio i rifugiati soggiacciono alle medesime regole vigenti di qualsiasi calciatore straniero in Svizzera: per la qualifi ca occorre produrre un documento di legittimazione (p. es. passapor-to, ID o carta di soggiorno). Il responsabile del settore giovanile o il direttore sportivo registra l’interessato online (www.clubcorner.ch). Nel caso di richiedenti l’asilo minorenni non accompagnati (RMNA) sono richiesti documenti supplementari (p. es. conferma di un assistente legale).

Maggiori informazioni riguardanti la qualifi cazione dei calciatori sono ottenibili presso il controllo giocatori dell’ASF:[email protected]

ASSOCIAZIONE SVIZZERA DI FOOTBALL ASFInformazioni sul calcio con i rifugiatiWeb: www.football.ch/togetherE-Mail: [email protected]

I confl itti possono insorgere in qualsiasi momento. Nascono da malintesi, da concezioni o aspettative diverse o da situazioni di concorrenza. Nella maggior parte dei casi non sono tanto le diff e-renze culturali a generare i confl itti, bensì semplici fattori interper-sonali. Ogni confl itto è unico e richiede una soluzione individuale. Un approccio ai confl itti orientato alle soluzioni signifi ca uscire da stereotipi e pregiudizi. Grazie a una comunicazione aperta e a col-loqui chiarifi catori si cerca piuttosto di sdrammatizzare la situazi-one. Allenatori e responsabili del club hanno qui un ruolo del tutto centrale: defi niscono le regole di comportamento e contribuiscono a una soluzione consensuale del confl itto. Il fatto di aver designato un interlocutore può rivelarsi utile in caso di confl itto.

PRO JUVENTUTE Assistenza telefonica per allenatori e responsabili dei clubTelefono: 058 618 80 80 E-Mail: [email protected]

CENTRO DI COMPETENZA PER I CONFLITTI INTERCULTURALI TIKKPrestazioni a tutto campo riguardanti questionie confl itti interculturaliund Konfl iktenTelefono: 044 291 65 75 E-Mail: [email protected]

INTERPRETElenco elle agenzie regionali d’interpretariato interculturale:www.inter-pret.ch/it/angebote/die-regionalen-vermittlungsstellen_0-44.html

GESTIONEDEI CONFLITTI

Informazioni e raccomandazioni riguardanti l’integrazione deirifugiati nei club di calcio

ASSOCIAZIONE SVIZZERA DI FOOTBALL ASF Informazioni sul calcio con i rifugiati (video,download, informazioni di approfondimento)Web: www.football.ch/togetherE-Mail: [email protected]

UFFICIO FEDERALE DELLO SPORT UFSPO Materiale di base e off erta di formazione e formazione continuasul tema «Molteplicità culturale nello sport»Web: www.ufspo.admin.chTelefono: 058 467 62 38 E-Mail: [email protected]

SEGRETERIA DI STATO DELLA MIGRAZIONE SEMMaggiori informazioni sul tema asilo e integrazioneWeb: www.sem.admin.ch

PRO JUVENTUTE Assistenza telefonica per allenatori e responsabili dei clubTelefono: 058 618 80 80E-Mail: [email protected]

CARITAS SVIZZERATeamspirit: sensibilizzazione e formazione delle squadregiovanili di calcio al fairplay e alla prevenzione dei confl itti.Maggiori informazioni: www.caritas.ch/fr/ce-que-nous-faisons/en-suisse/asile-et-migration/teamspirit.htmlTelefono: 041 419 23 65E-Mail: [email protected]

CENTRO DI COMPETENZA PER I CONFLITTI INTERCULTURALI TIKKPrestazioni a tutto campo (consulenza, formazione, formazionecontinua, worshop, ecc.) riguardanti questioni e confl itti interculturaliTelefono: 044 291 65 75E-Mail: [email protected]

INTERPRETElenco elle agenzie regionali d’interpretariato interculturalewww.inter-pret.ch/it/angebote/die-regionalen-vermittlungsstellen_0-44.html

MAGGIORIINFORMAZIONI

Precetti religiosi specifi ci vietano ai musulmani, agli ebrei e ai membri di determinate chiese cristiane (in particolare gli eritrei-ortodossi) di mangiare carne di maiale. I musulmani praticanti (una minoranza) sono tenuti a osservare orari di preghiera fi ssi e a partecipare alla preghiera del venerdì in moschea. I musulmani che osservano il Ramadan si astengono, per l’intera durata del digiuno, dal consumare cibi o bevande durante la giornata. Ciò riduce ovviamente le capacità fi siche. Nel 2018 il digiuno del Ramadan si estenderà dal 15 maggio al 14 giugno. Di anno in anno l’inizio del Ramadan è avanzato di una decina di giorni circa.

In molti paesi il calcio femminile è molto meno diff uso che in Svizzera. Qui è importante agire con tatto. La Fifa ammette il velo islamico sul campo di calcio.

Tutte le persone del settore dell’asilo sono soggette all’obbligo dell’assicurazione malattia. Se non è stata stipulata un’assicu-razione ad hoc, la copertura assicurativa si estende anche alle conseguenze di infortuni. La responsabilità civile soggiace alle norme generali.

In caso di viaggi all’estero occorre conformarsi alle norme in materia di visti del Paese di destinazione. Salvo per viaggi nel Paese d’origine, la Svizzera non sottopone i rifugiati a limitazioni di sorta. I viaggi all’estero di rifugiati e persone ammesse provviso-riamente soggiacciono ad autorizzazione. Queste persone possono ottenere un documento di viaggio o un visto di ritorno rilasciato espressamente «per partecipare attivamente a manifestazioni sportive o culturali all’estero». Per i club di calcio la questione si pone per esempio nel quadro di campi di allenamento o viaggi del club all’estero. Chi intende chiedere un documento di viaggio deve presentarsi di persona presso la competente autorità cantonale degli stranieri.

La maggior parte dei rifugiati sono giovani. Tra le persone che recentemente hanno ottenuto asilo o sono state ammesse a titolo provvisorio in Svizzera, oltre il 45 per cento aveva meno di 25 anni. Circa il 60 per cento di queste persone è di sesso maschile.(alla fi ne del 2016; fonte: SEM)

Durante i primi tre mesi seguenti l’inoltro della domanda d’asilo, i richiedenti l’asilo non possono esercitare attività lucrative. I rifugiati riconosciuti e le persone ammesse provvisoriamente sono autorizzati a lavorare in tutta la Svizzera. Il datore di lavoro deve semplicemente notifi care l’assunzione all’autorità cantonale pre-posta al mercato del lavoro e impegnarsi a osservare le condizioni di lavoro e di salario usuali nella località, nella professione e nel settore.

I profughi possono essere titolari di permessi di soggiorno diversi.

I RICHIEDENTI D’ASILO (permesso N) sono oggetto di una proce-dura d’asilo in corso. Queste persone sono dunque in attesa di una decisione in merito alla loro domanda d’asilo. Alla fi ne del 2016 circa 28 000 persone in Svizzera erano titolari di un permesso N.

I RIFUGIATI RICONOSCIUTI sono persone che hanno lasciato la loro patria per sottrarsi a una persecuzione per motivi politici, religiosi o etnici e che nel loro Paese hanno subito o rischiano di subire gravi pregiudizi. Di norma queste persone ottengono l’asilo (permesso B). Alla fi ne del 2016 vivevano in Svizzera circa 46 000 rifugiati riconosciuti.

LE PERSONE AMMESSE PROVVISORIAMENTE (permesso F) sono persone la cui domanda d’asilo è stata respinta ma che tuttavia non possono essere allontanate nel loro Paese a causa di una guerra civile o di un’altra forma di violenza generalizzata che vi prevale. Dopo cinque anni e a determinate condizioni – è tenuto conto anche del grado di integrazione – queste persone ottengono un permesso di dimora B. Alla fi ne del 2016 vivevano in Svizzera circa 37 000 persone ammesse a titolo provvisorio.

SPECIFICITÀ RELIGIOSE

ASSICURAZIONI

VIAGGIALL’ESTERO

CHI SONO I RIFUGIATI?

RICHIEDENTE D’ASILO,RIFUGIATO O AMMESSOPROVVISORIAMENTE?

LAVORO

Negli ultimi anni il numero di richiedenti l’asilo minorenni giunti in Svizzera senza genitori è aumentato. Nel 2016 ne sono stati registrati quasi 2000, pari al 7 per cento di tutti i richiedenti l’asilo. Questi giovani hanno bisogno di una protezione specifi ca. Il Canto-ne assegna loro un tutore, un curatore o un’altra persona di fi ducia che rappresenta i loro interessi. Per decisioni che solitamente spettano ai genitori occorre pertanto rivolgersi a queste persone. Per registrare un richiedente l’asilo minorenne non accompagnato in vista della concessione della licenza di gioco occorre presen-tare documenti supplementari (p. es. la conferma della persona incaricata di assisterli). Il primo interlocutore per l’ottenimento di questa conferma è l’autorità cantonale di protezione dei minori e degli adulti (APMA). Maggiori informazioni riguardanti la qualifi ca-zione dei giocatori sono ottenibili presso il controllo dei giocatori dell’ASF.

ASSOCIAZIONE SVIZZERA DI FOOTBALL ASF Consulenza per la qualifi cazione di richiedenti l’asilominorenni non accompagnatiE-Mail: [email protected] dei giocatori, casella postale, 3000 Berna 15

IL CASO PARTICOLAREDEI MINORENNI NON ACCOMPAGNATI

Sri Lanka6,6%

Somalia5,4%

Siria13,5%

altro35,8%

DA DOVE PROVENGONOI RIFUGIATI?

Eritrea31,8%

Afghanistan6,9%

Oltre la metà dei rifugiati e delle persone ammesse provviso-riamente in Svizzera proviene da Eritrea, Siria e Afghanistan.(alla fi ne del 2016; fonte: SEM)

1621

1202

1719

2430

3468

3512

3878

4401

1801

866

1225

1799

2676

3242

4025

3510

2659

2747

3105

3597

4142

Éta

Uomini Donne

4638

5415

5055

4956

4992

+60

55–59

50–54

45–49

40–44

35–39

30–34

25–29

20–24

15–19

10–14

5–9

0–4

Ufficio federale dello sport UFSPO

Segreteria di Stato della migrazione SEM