IL C UORE DELLA S CUOLA - Zibido San Giacomo€¦ · mente penalizzato dal limbo politico che la...

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Anno 8 - numero 3 Venerdì 15 Aprile 2011 IL C C CUORE UORE UORE DELLA DELLA DELLA S S SCUOLA CUOLA CUOLA Giornalino scolastico dell’Istituto comprensivo di Zibido San Giacomo Sommario: Pag. 2 Eccidi delle Foibe: un altro orrore. Coltivatori sempre più sfruttati. Vita da Giostraio. Pag. 3 CCR, Lavori in corso nei parchi di Zibido. Un tuffo nella riforma della scuola superiore. Pag. 4 Album dello sport per Zibido. Una lezione di pallavolo. Pag. 5 Pesca: che passione! Facebook:: una tentazione anche per i più giovani. Pag. 6 Aggiungi un posto a… Pagina. Una classe… ...da sballo!!! Locale, Marzio Betti. Per l’occasione, la palestra scolastica è stata addobbata con palloncini rossi, bianchi e verdi e tutti i ragazzi hanno indossato una maglietta bianca con una splendida coccarda confezionata dai ragazzi con ago e filo e col prezioso aiuto degli insegnanti e delle gentili Signore Anna, Gabriella e Tina. Con la regia del professore Grugni, tutti abbiamo cantato l’Inno Nazionale Italiano: è stato un momento bellissimo ed emozionante. Abbiamo compreso come l’ Unificazione Italiana abbia rappresentato un’impresa storica 17 MARZO: UNA GIORNATA MOLTO ITALIANA straordinaria, attraverso le eccezionali donne e gli audaci uomini che hanno creduto negli italiani e hanno saputo agire per la Libertà e l’Unità. Si sono susseguiti altri canti, come “ Addio, mia bella addio” rappresentata dai ragazzi della III° F e la splendida “canzone dei tre colori” cantata dei ragazzi della V° B. Tutti i ragazzi delle classi hanno presentato i propri lavori, preparati con cura nelle settimane precedenti la commemorazione: cartelloni, ritratti, poesie che hanno ricordato svariati momenti storici e personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia. In particolare si è reso omaggio alle “Sorelle d’ Italia” a partire dalle più famose donne, come Anita Garibaldi, alle meno note - ma non per questo meno importanti - come Teresa Trecchi e Sara Nathan. E ovviamente sono stati in primo piano l’avventuroso Giuseppe Garibaldi, il pensatore Giuseppe Mazzini e il politico Camillo Benso, Conte di Cavour. Infine, i ragazzi della classe III° H hanno recitato la poesia “La spigolatrice di Sapri”, che ci ha commosso attraverso le sue parole. III F Tutti uniti in un sol patto… stretti intorno alla bandiera… Questo è un verso della canzone cantata dalla V B il giorno 16 marzo per la celebrazione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia che, nella nostra scuola, è stato un grande evento e ha permesso a noi ragazzi di sentire nell’animo un senso di appartenenza forte alla nostra Italia. Erano presenti la dirigente scolastica prof.ssa A.Tamburini, il vicario Giuseppe Arganese; sono intervenuti il Sindaco Piero Garbelli, l’assessore Giovanna Meazza e, inoltre, il nostro Comandante della Polizia

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Anno 8 - numero 3

Venerdì 15 Aprile 2011

IIILLL C C CUOREUOREUORE DELLADELLADELLA S S SCUOLACUOLACUOLA Giornal ino scolast ico del l’ Is t i tuto comprensivo di Zibido San Giacomo

Sommario:

Pag. 2 Eccidi delle Foibe:

un altro orrore.

Coltivatori sempre

più sfruttati.

Vita da Giostraio.

Pag. 3 CCR, Lavori in

corso nei parchi di

Zibido.

Un tuffo nella

riforma della scuola

superiore.

Pag. 4 Album dello sport

per Zibido.

Una lezione di

pallavolo.

Pag. 5 Pesca: che

passione!

Facebook:: una

tentazione anche

per i più giovani.

Pag. 6 Aggiungi un posto

a… Pagina.

Una classe…

...da sballo!!!

Locale, Marzio Betti. Per

l’occasione, la palestra

s co l a s t i ca è s t a t a

addobbata con palloncini

rossi, bianchi e verdi e

tutti i ragazzi hanno

indossato una maglietta

bianca con una splendida

coccarda confezionata dai

ragazzi con ago e filo e

col prezioso aiuto degli

insegnanti e delle gentili

Signore Anna, Gabriella e

Tina.

Con la regia del

professore Grugni, tutti

abbiamo cantato l’Inno

Nazionale Italiano: è stato

un momento bellissimo ed

emozionante.

Abbiamo compreso come

l’ Unificazione Italiana

abbia rappresenta to

u n ’ imp r e s a s t o r i c a

1 7 M A R Z O :

UNA GIORNATA MOLTO ITALIANA

straordinaria, attraverso le

eccezionali donne e gli

audaci uomini che hanno

creduto negli italiani e

hanno saputo agire per la

Libertà e l’Unità.

Si sono susseguiti altri

canti, come “ Addio, mia

bella addio” rappresentata

dai ragazzi della III° F e la

splendida “canzone dei tre

colori” cantata dei ragazzi

della V° B.

Tutti i ragazzi delle classi

hanno presentato i propri

lavori, preparati con cura

nelle settimane precedenti

la commemorazione:

cartelloni, ritratti, poesie

che hanno ricordato

svariati momenti storici e

personaggi che hanno

fatto la storia dell’Italia. In

particolare si è reso

omaggio alle “Sorelle d’

Italia” a partire dalle più

famose donne, come Anita

Garibaldi, alle meno note -

ma non per questo meno

importanti - come Teresa

Trecchi e Sara Nathan.

E ovviamente sono stati in

primo piano l’avventuroso

Giuseppe Garibaldi, il

pensa tore Giuseppe

Mazzini e il politico

Camillo Benso, Conte di

Cavour.

Infine, i ragazzi della

classe III° H hanno

recitato la poesia “La

spigolatrice di Sapri”, che

ci ha commosso attraverso

le sue parole.

III F

Tutti uniti in un sol

patto… stretti intorno alla

bandiera…

Questo è un verso della

canzone cantata dalla V B

il giorno 16 marzo per la

celebrazione del 150°

anniversario dell’Unità

d’Italia che, nella nostra

scuola, è stato un grande

evento e ha permesso a

noi ragazzi di sentire

nell’animo un senso di

appartenenza forte alla

nostra Italia.

Erano presenti la dirigente

s co l a s t i c a p r o f . s s a

A.Tamburini, il vicario

Giuseppe Arganese; sono

intervenuti il Sindaco

Piero Garbelli, l’assessore

Giovanna Meazza e,

i no l t r e , i l n o s t r o

Comandante della Polizia

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I l c u o r e d e l l a s c u o l a - v e n e r d ì 1 5 A p r i l e 2 0 1 1 - a n n o 8 n u m e r o 3 2

Foiba è il termine con cui, in Venezia Giu-lia, si indicano i grandi inghiottitoi, tipici della regione. Le foibe non sono quindi dei particolari tipi di caverne come viene spes-so, affermato, ma solo il termine con cui vengono indicati, nella regione giuliana, gli inghiottitoi carsici, che in tale regione assumono spesso dimensioni spettacolari. Il termine deriva dal latino fovea (Fossa, cava), e venne usato per la prima volta in una relazione ufficiale nel 1770 dal natura-lista italiano Alberto Fortis, che scrisse una serie di libri sul carso della Dalmazia. Se ne contano circa 1700 in Istria, ma molte delle cosiddette “Foibe ”, erano in realtà cave o miniere: la famosa “Foiba Basoviz-za “, ad esempio, era in realtà il pozzo ab-

bandonato di una miniera. È una pagina tragica della nostra storia e sin dal 2004 viene istituita il Giorno del Ricordo. Tra il 1943 e il 1945 furono uccisi tra le 10 e le 15 mila persone, in territorio italiano e slo-veno, uomini e donne, per la sola colpa di essere italiani vennero legati fra di loro in fila indiana davanti a una voragine. Suc-cessivamente veniva mitragliato il primo sull’orlo della voragine, così che gli altri sarebbero stati trascinati verso una morte certa. La tragedia dei connazionali di Istria, Dalmazia e Fiume perpetrato dall’odio di Tito rimase un tabù per mezzo secolo.

Alessandro B., Lorenzo M., Gabriele L.

Gli eccidi delle foibe: un altro orrore

Nella vita dei giostrai ogni mese si dorme in una piazza diversa. Talvolta possono capitare posti sgradevoli, ma ci si adegua: a volte nel cen-tro del paese, a volte nella periferia; altre volte vicino ad un cimitero: ma non si avverte la paura, anzi ci sen-tiamo vicini a chi è nell’aldilà! E’ arrivato il momento di partire. Altre piazze mi a-spettano, ma tornerò presto

Vita da giostraio

Oro, petrolio, minerali preziosi: l’Africa, che ne è ricca, pa-ga a tutt’oggi il prezzo più alto, in termini di sfruttamento e disparità sociale. Il mercato del cacao non è paragonabile per dimensioni a quello di altre commodity fondamentali per il sostenimento del Pianeta, eppure alimenta i profitti dell’industria dolciaria internazio-nale e contribuisce a mantenere a galla economie ancora prevalentemente agricole come quella ivoriana. Dal 28 no-vembre scorso il prezzo del cacao quotato sui mercati di Londra e di New York è arrivato a salire del 20%. Al tempo stesso, a seguito dello stop alle esportazioni, migliaia di col-tivatori non sanno dove immagazzinare il raccolto e si ve-dono costretti a praticare prezzi sempre più bassi. La Costa d’Avorio produce in media 1,34 milioni di tonnellate di ca-cao l’anno, circa il 40% della produzione mondiale. Il cacao è un pilastro dell’economia del Paese. Il settore è stato forte-mente penalizzato dal limbo politico che la Costa d’Avorio

ha attraversato in seguito alla guerra civile del 2002/2003. In Costa d’Avorio nel settore del cacao sono coinvolti quasi 1 milione di produttori. Nel 2009, sotto la pressione della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale, la Costa d’Avorio ha liberalizzato il set-tore del cacao. Grazie al sistema attuale, il governo an-nuncia un prezzo ufficiale durante la stagione del raccol-to, ma viene utilizzato solo come indicatore, e i prezzi reali sono determinati dal mercato interno. C’è anche un problema minorile. Nelle comunità rurali della Costa d’Avorio, come molti altri Paesi del mondo, è comune che i bambini aiutino la famiglia nel lavoro dei campi, ma può anche succedere che siano impiegati al di sotto dell’età consentita per effettuare lavori pesanti o perico-losi, nelle piantagioni di cacao, caffè o altre coltivazioni d’esportazioni. Sono coinvolti sia bambini ivoriani sia bambini migranti o trafficati provenienti dal vicino Bur-kina Faso, da Mali, Benin e Togo.

Marco B. & Lorenzo M.

COLTIVATORI SEMPRE PIÙ SFRUTTATI

Raoul H.

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Ehi raga sono un coetaneo

di terza media e da ben due

anni faccio parte del CCR:

vi assicuro che è una bella

esperienza, che mi permette

di esprimere sempre ciò che

penso e di capire un po’

meglio i problemi legati al

nostro Territorio. Anche

quest’anno sul “Cuore della

scuola” c’è lo spazio per

notizie e informazioni. Tut-

ti possono scrivere e inviare

domande in redazione o

partecipare agli incontri del

CCR, è necessario solo

l’autorizzazione scritta dei

genitori.

Vi ricordate il filmato gira-

to a Zibido dal Consiglio

Comunale dei Ragazzi di

cui vi abbiamo proposto la

visione durante la festa

“abbiamo diritto a una gior-

nata!” in giugno? Bene!

Abbiamo mantenuto le pro-

messe ed eccoci qui ad in-

formarvi sulle ultimissime

novità: già gli anni passati

il Consiglio Comunale dei

Ragazzi si era occupato dei

parchi e della loro situazio-

ne a volte decisamente pre-

caria. Noi abbiamo continu-

ato a migliorare i nostri

parchi, infatti, quest’ anno

abbiamo come prima co-

sa sostituito i vecchi e

noiosi cartelli di divieti,

posti nei parchi, con altri

nuovi graficamente più ac-

cattivante. Abbiamo già

costruito un prototipo, un

cartello a forma di albero,

dove nella chioma delle

immagini illustrano con

didascalie ciò che si può

fare e ciò che non si può

fare. Questo cartello è già

stato mostrato ai miei com-

pagni della scuola primaria

il 20 novembre, giorno dei

diritti dell’ infanzia. Era

presente il Sindaco che è

intervenuto, per dire che è

una bella idea e ha in parti-

colare apprezzato la grafi-

ca.

Questo primo cartello, ov-

viamente, verrà riprodotto

in ferro e posto nel parco di

via Matteotti, nel quale è

permesso fare alcune attivi-

tà come: studiare, fare un

pic nic, giocare a calcio,

giocare con gli aquiloni

ecc... Secondo me questa è

una idea molto valida,che

serve a noi ragazzi a perce-

pire i divieti, non come un

nemico ma come regole che

c i f a n n o c a p i r e

l’importanza di rispettare la

natura.

Inoltre a scuola tutti i ra-

gazzi hanno potuto, con

l’aiuto degli insegnanti,

leggere la Convenzione dei

diritti dell’infanzia.

Ogni classe ha lavorato su

uno dei Diritti e l'unione di

tutti gli elaborati consentirà

la realizzazione di una Car-

ta dei diritti dell'infanzia

scritta da noi ragazzi e che

verrà poi esposta nello spa-

zio della scuola\CCR in

Terre di Zibido.

Questa è la prima novità

riguardante il C.C.R., ma ce

ne saranno molte altre inte-

ressantissime e intriganti.

Non posso fare altro che

salutarvi e dirvi.... ALLA

PROSSIMA RAGA!!!

Davide G.

3F

CCR, LAVORI IN CORSO NEI PARCHI DI ZIBIDO

Cambia il volto della scuola

secondaria superiore, formal-

mente riorganizzata per pro-

porre una migliore offerta

formativa: meno indirizzi di

studio, orario scolastico ri-

dotto, potenziamento di in-

glese e delle materie scienti-

fiche.

Ma vediamo nei dettagli i

punti fondamentali della ri-

forma scolastica, profonda-

mente voluta dal Ministro

dell’istruzione Maria Stella

Gelmini.

Il liceo da sempre ha offerto

una formazione di base mol-

to ampia, utile alla continua-

zione degli studi e adatta ad

agevolare l’ingresso nel

mondo del lavoro.

Con la nuova riorganizzazio-

ne, i licei sono passati da

quasi 450 indirizzi a soltanto

sei: classico, scientifico, lin-

guistico, artistico, scienze

umane, musicale e coreutico.

Sono stati introdotti percorsi

di stage molto interessanti

che permettono di fare espe-

rienze lavorative direttamen-

te sul campo; un rafforza-

mento della parte scientifica

e delle lingue straniere, con

l’insegnamento obbligatorio

di almeno 99 ore annuali ed

eventualmente di una secon-

da lingua straniera.

Seguono gli istituti tecnici,

che hanno sempre portato ad

avere una formazione di ba-

se, necessaria all’inserimento

nel mondo delle professioni e

all’ingresso in università.

Questi si dividono in 2 setto-

ri, economico e tecnologico,

e 11 indirizzi. Sono previste

più ore di laboratorio, stage e

tirocini per cui gli studenti si

alternano tra scuola e lavoro.

Per finire, gli istituti profes-

sionali permettono di colle-

gare il mondo dell’istruzione

con quello dell’ impiego.

Con la nuova riforma si ridu-

cono i 5 settori a solo 2 e i 27

indirizzi a 6.

Il settore dell’industria e

artigianato, che comprende:

- produzioni artigianali e

industriali

- servizi per la manutenzione

e l'assistenza tecnica.

Il settore dei servizi invece

comprende:

-gli indirizzi dei servizi per

l'agricoltura e lo sviluppo

rurale,

-dei servizi socio-sanitari,

-dei servizi per l'enogastro-

nomia e l'ospitalità alber-

ghiera

-dei servizi commerciali.

Tra questi istituti rientrano il

sistema di Istruzione e For-

mazione Professionale (IFP)

e gli ENAIP che rilasciano

una qualifica riconosciuta a

livello nazionale a seguito di

tre anni, la quale permette di

proseguire gli studi o di en-

trare molto rapidamente nel

mondo del lavoro.

A seguito di questa descri-

zione, per la quale ci siamo

molto documentate, siamo

dell’idea che troveremo isti-

tuti più efficienti e organiz-

zati, tuttavia solo l’anno

prossimo potremo esprimere

giudizi più completi poiché

saranno da noi direttamente

sperimentati.

Erica S. e Deborah T.

Un tuffo nella riforma della scuola superiore.

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La polisportiva di Zibido San Giacomo ha inaugura-to un’iniziativa interessan-te: un album contenente le foto di coloro che pratica-no sport all’interno della polisportiva. Gli sport contenuti nell’album sono: calcio, karate, basket, pal-lavolo. L’iniziativa, avviata lo scorso anno, ha avuto suc-cesso e quindi è partita una seconda edizione, più r i cca e comple t a : quest’anno c’è tutta la po-lisportiva mentre prima c’era solo il calcio. Ogni sport comprende diverse categorie di sporti-vi, suddivisi per età, ma anche gli allenatori e i dirigenti sportivi. L’album costa 3 euro, contiene 5 pacchetti di figurine in omaggio e si trova solo a Zibido S. Gia-como; le figurine si trova-no anche a San Pietro e nelle altre frazioni di Zibi-

do. Un pacchetto costa 60 cent. e contiene 6 figurine. L’album comprende oltre 350 figurine tra tutti gli sport, per un totale di 50 pagine. Gli sport più prati-cati sono il calcio e la pal-lavolo, ai quali hanno de-dicato più pagine, mentre il basket e il tennis hanno uno spazio ridotto. Il calcio ed è diviso in “Scuola calcio” (bambini piccoli), “Pulcini” (2002, 2 0 0 1 , 2 0 0 0 ) , “Esordienti” (1999, 1998), “Giovanissimi”(1997,1996),”Allievi” (1995 a 1991), “Prima squa-dra” (1991 in poi). La pallavolo è suddivisa in “Minivolley livello 1”, “Minivolley livello 2”, “Under 13”, “Under 14”,” Terza divisione” e “Seconda divisione”. I ragazzi vengono fotogra-fati mentre indossano la divisa ufficiale. Il livello di Karate si nota

buone condizioni i luoghi nei quali si praticano gli sport a Zibido San Giaco-mo. Anche se non fate la colle-zione delle figurine vi invitiamo a praticare lo sport perché ci si diverte e se si pratica un’attività fisica ci si mantiene in forma e in salute.

Nicolas N. Lorenzo P.

Alessandro P., Esslam

F., Alessio C.

I F

dal colore della cintura indossata, che cambia in funzione alle abilità e al periodo di tempo di prati-ca della disciplina. Le pagine dedicate al ba-sket comprendono la cate-goria “Aquilotti”, che in-clude i ragazzini delle scuole elementari, e i “Senior”, ovvero gli adul-ti. L’album è stato creato dal direttivo della polisportiva di Zibido San Giacomo, per volontà della sig.ra Belloli, assessore alla co-municazione, politiche giovanili e sportive di Zi-bido San Giacomo. È una bella soddisfazione trovarsi nei pacchetti di figurine? Ebbene si! Per i nostri intervistati, sia grandi che bambini più piccoli, è un orgoglio. Le figurine sono state cre-ate per far pubblicità alla polisportiva. Inoltre con il ricavato si manterranno in

Album dello sport per Zibido

Tra i tanti sport che ci so-no a Zibido, quello che interessa di più le ragazze è la pallavolo. Ora vi raccontiamo una nostra lezione: entrate in palestra andiamo negli spogliatoi a cambiarci. Indossiamo pantaloncini corti, una maglietta con la scritta New Eagles, il no-me della squadra, e le gi-nocchiere. Iniziamo il riscaldamento che consiste in alcuni giri di corsa, esercizi vari che terminano con gli addomi-nali, veramente faticosi! In seguito iniziamo il vero

e proprio allenamento: ognuna di noi si mette davanti al muro e comin-cia a palleggiare. Dopo 60 palleggi, iniziamo con i bagher, facciamo molta fatica, bisogna stare atten-te a piegare le gambe e a non muovere le braccia, cose che spesso ci dimen-t i c h i a m o e c h e l’istruttrice, Laura, ci ripe-te mille volte. Poi ci di-sponiamo a coppie scelte da noi e Laura ci dà una dimostrazione degli eser-cizi che dobbiamo com-piere. Mentre noi li svolgiamo

lei passa di coppia in cop-pia per correggerci e dar-ci consigli utili per miglio-rare. Dopo aver concluso questi esercizi siamo veramente stanche, ma l’allenamento non è ancora finito. A questo punto c’è la par-te che preferiamo, quella che prevede la preparazio-ne alla partita. Ci disponiamo nel campo in sei, le posizioni sono stabilite da Laura in base alle capacità che ognuna di noi ha. Alla fine della partita ci salutiamo e corriamo negli

spogliatoi a cambiarci. La pallavolo è uno sport che richiede impegno e con-centrazione,ma è anche un divertimento.

Federica, Aurora ,

I F

Una lezione di pallavolo

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Pesca: che passione!!!

Ciao, siamo dei ragazzi della scuola media e abbiamo una passione comune: la pesca sportiva. Chi abita a Zibido e vuole praticare questo sport può recarsi ai laghi Carcana. Quest’attività è molto di-vertente, anche se è ne-cessaria una certa dose di pazienza. Generalmente noi preferiamo pescare nei giorni infrasettimanali perché nei week-end il

posto è affollato. Di solito peschiamo trote o carpe. Alcune volte ci fermiamo a mangiare tutti insieme i pesci che abbiamo pesca-to, facendo una grande grigliata. La tecnica più semplice per pescare pre-vede l’uso del cucchiaino, anche se i più bravi prefe-riscono pescare con il gal-leggiante, utilizzando la camola o i mashmellow come esca. Se si prende un pesce di grandi dimen-sioni bisogna recarsi all’ingresso per pesarlo: se supera un certo peso si ottiene un premio che vie-ne estratto a sorte, facendo girare la ruota della fortu-na. Si potrebbe vincere anche uno spumante, col quale festeggiare la giornata pescosa!

Vi invitiamo a visitare i “Laghi Carcana”, ottimo luogo per passare del tem-po in compagnia e a con-tatto con la natura. Ricordate che gli orari di apertura sono dalle 7 alle 18 (sabato, domenica e festivi dalle 6 alle 18) e potrete arrivarci facilmen-

te grazie alla pista ciclabi-le che collega Zibido S. G. a S. Pietro Cusico. Mi raccomando andateci, perché è molto diverten-te... Buona pesca a tutti!

Mattia C, Daniele D,

Alessio B, Stefano T.

Quasi il 50% dei ragazzi di prima media ha un profilo su facebook; com’è possibile? Se l’età minima per facebook è 13 anni perché si sente il bisogno di falsificare i propri dati anagrafici pur di essere su facebook? Chi agisce in questo modo, oltre a non rispettare la legge, può incorrere in tanti pericoli: se si pubblica la propria foto e si accetta l’amicizia di persone sconosciute solo per il vanto di avere molti contatti, c’è il rischio di essere contattati da persone con cattive intenzioni, certamente diverse dall’amicizia. Se poi in bacheca si scrivono

cose personali, come per esempio che si è in casa da soli o si percorrono tratti di strada isolati, bisogna considerare che chiunque può leggere il commento e approfittare dell’informazione. Ma, a parte i pericoli, ci sono anche mo l t i vantaggi: si può chattare con gli amici, c o n t a t t a r e persone che non si vedono da molto tempo o che a b i t a n o d a l l ’ a l t r a parte del mondo, si può g i o c a r e , c e r c a r e p e r s o n e

famose, etc… Facebook è stato fondato nel 2004 da Mark Zuckerberg, all'epoca studente diciannovenne presso l'università di Harva rd : a l l ’ i n i z i o avrebbe dovuto essere un social network per l’università di Harvard. Successivamente Mark ne fece una rivisitazione

facendo conoscere il sito a t u t t o i l m o n d o , raccontando una storia d’amore. Grazie a questa intuizione Mark è diventato miliardario: nel 2010 arrivò ad avere 6,9 miliardi di dollari e donò 100 milioni a un’ associazione per sostenere l’istruzione pubblica del New Jersey. Nel 2009, è stato pubblicato i l l ibro “Miliardari per caso” in cui viene descritta la vita di Mark Zuckerberg e la nascita di Facebook, libro che ha ispirato il film “The Social Network”, uscito nel 2010.

Claudia e Giulia -

IF & IH

Facebook: una tentazione anche per i più giovani

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Aggiungi un posto a… pagina

Vi voglio raccontare di tre miei compagni che in que-sti anni di scuola mi hanno toccato il cuore con la loro simpatia e hanno rallegra-to le nostre lezioni. F.M. ,D. S. e M. C. sono tre comici unici al mondo, inizierò con F. M. Tanto per cominciare lui parla con una sintassi che conosce solo lui, una sin-tassi che la nostra maestra definisce sicula. Ad esem-pio,per chiedere di andare ai servizi, lui dice: "In bagno devo andare". Sia-mo in quinta elementare, ma lui pronuncia male ancora alcune parole. Im-maginate che risate quan-do ha chiesto alla maestra d i a b b a s s a r e i l "caciolifero", o quando Taranto è diventato Taran-tola. Durante una lezione sull'Irlanda, invece, dopo che la maestra aveva detto che S. Patrizio visse nel v secolo, F. M. ha chiesto se era ancora vivo. Durante una lezione di scienze in-vece ha definito le piastri-

ne della croste. Quando dico che è nato comico, non lo dico tanto per scherzare… Pensate che già alla scuola materna si addormentava con la faccia sul piatto durante la mensa e le sue povere maestre lo traspor-tavano in braccio sulla sua brandina. Già dalla mater-na era così simpatico per le sue guanciotte e le sue marachelle che le maestre

lo chiamavano scoiattolo. Adesso vi parlo di D. S. Comincerò raccontandovi che, visto che l’anno pros-simo andremo alle scuole medie, abbiamo iniziato a conoscere un po’ i profes-sori e D. S. ha chiamato il prof. Passarella prof Pape-rella, e questo è il meno! Un giorno stavamo scri-vendo il riassunto di un capitolo dei “Promessi sposi” che avevamo appe-

Il cuore della scuola si apre a tutte le classi dell’istituto comprensivo. Coloro che desiderano proporre un articolo o, semplicemente, condividere un pensiero possono proporre il proprio elaborato alla redazione, anche inviandolo per posta elettronica all’indirizzo [email protected]

In questo numero ospitiamo un divertentissimo elaborato proposto dalla V E di Lacchiarella. L’insegnante di classe, Rossella Ghiselli, ha proposto ai propri alunni di realizzare una composizione in “stile umoristico”. Quello che ne è venuto fuori è un elaborato raffinato, scorrevole e molto divertente.

La redazione de “il cuore della scuola” è lieta di ospitare l’articolo realizzato da Federica C. e dalla classe V E. Rivolgiamo a tutti un caloroso invito a inviarci nuovi articoli da pubblicare sul giornalino della scuola.

La Redazione

na letto insieme. Lui ha scritto un riassunto inven-tato, un riassunto comicis-simo che aveva ideato so-lo nella sua mente. Quan-do la maestra ce l’ha letto siamo scoppiati tutti dal ridere perché era impossi-bile resistere. Sempre nella nostra classe c’è un bambino che vive in un mondo tutto suo, M. C. Lo riconosci da un chilo-metro di distanza con la sua cartoleria ambulante: sul suo banco ci sono mi-nimo sei astucci, ma den-tro non c’è niente che gli serva veramente. Infatti, quando la maestra dice di prendere una penna , lui ci mette così tanto tempo a cercarla, che lei,disperata per la lunga attesa, gliela presta. Questa è la mia diverten-tissima classe, una classe da sballo!

Federica C.

e la Classe 5E

U n a c l a s s e … . . . d a s b a l l o ! ! !