il Bollettino del Rotary 2110 · 2015. 2. 8. · Una grande chitarra (Francesco Buzzurro), una...

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... Un incontro che certamente gli “animi sensibili” rivivranno dentro più volte, per raccontarlo poi, fuori, a veglia …; un congegno perfetto, nato dalla mente e dalle mani di “medici, avvocati, profes- sionisti”, e fatto visibile agli occhi di quasi mille persone … Questi sono due segmenti di un com- mento più corposo del caro Amico Ugo Gatta, DG del 2041, sul Rotary National Day; altri commenti sono pervenuti da parte di presenti, italiani e stranieri, che hanno vissuto con convin- zione la tre giorni marsa- lese.. I due segmenti sopra ci- tati sottolineano: da un lato, che gli “animi sensi- bili” rivivranno gli in- tensi momenti di un evento particolare; dal- l’altro che dell’organizza- zione si sono occupati non già tecnici dell’acco- glienza, ma rotariani di buona volontà, che hanno reso un servizio, più o meno efficace, al di sopra dei loro interessi personali … Con queste riflessioni, in- tendo condividere il risultato conseguito con i tanti Governatori (emeriti, in carica, eletti e nominati, di vari Distretti), con i tanti relatori (di diversa estrazione), con i tanti organizzatori (occasionali) di un incontro più unico che raro, in Italia ed in Sicilia. Coralmente abbiamo focaliz- zato l’attenzione sui fenomeni più delicati che ruotano attorno al bacino nel quale viviamo; attuando una ospitalità diretta, da rotariano a rotariano, senza freddo in- tervento di terzi. Pare che ci siamo riu- sciti, almeno in parte, a rispettare le esigenze dei più; se qualcosa non è an- data per il verso giusto, noi siciliani chie- diamo venia. “Il cuore ce lo abbiamo messo”… hanno detto i due principali or- ganizzatori, che da mesi si sono impe- gnati con passione, coinvolgendo un nugolo sempre più numeroso di volontari entusiasti. Ma guai a dormire sugli allori! Al termine del primo quadrimestre, dob- biamo proseguire il viaggio sul binario di- strettuale, continuando ad agitare temi sempre più attuali e sostenendo a lungo le azioni umanitarie appena poste in es- sere. Staremo vicini ai due giovani vinci- tori delle borse di studio, in Italia per un comune cammino di pace; continueremo a distribuire gli zainetti nei centri che ospitano i minori non accompagnati, mettendo a disposizione le professiona- lità del nostro sodalizio; consegneremo altri libretti multilingue ai migranti che sbarcheranno; pregheremo nuovamente con fedeli di tante religioni il “Dio di tutti i Popoli della Terra”. Mi permetto insomma di chiedere a tutto il Distretto, composto da “animi sensi- bili”, di continuare quoti- dianamente ad esercitare le azioni rotariane: in- terna, professionale, di pubblico interesse, inter- nazionale ed in favore della gioventù. Ci com- pete “accendere la luce” ancor di più sulle temati- che evidenziate dai tanti esperti chiamati a rac- colta nella città lilibe- tana. Ci tocca svolgere ulteriori opere di servi- zio, con il sorriso sulle labbra. Si impone la pub- blicazione dei lavori, per non disperdere idee e propositi, per lasciare una memoria storica dalla quale ripartire, “… lungo la via dell’unità e della rappre- sentatività”, come auspicato da Giuseppe Viale, Board Director, con una sua nota di plauso. Nel contempo, altre mete vanno rag- giunte dal nostro Distretto. I prossimi ap- puntamenti a Catania il 22 e a Palermo il 23 novembre, ci vedranno nuovamente insieme, magari altri mille ad oriente e … altri mille ad occidente, per apprezzare insieme quello che, grazie alle sovven- zioni della RF, si sta realizzando nel no- stro territorio e all’estero. Ci affiateremo maggiormente, grazie al linguaggio mu- sicale universale dei tre solisti siciliani “a la page”: Buzzurro (chitarra), Cafiso (sas- sofono) e Milici (armonica), che saranno preceduti dagli inni intonati dal Coro dei Bambini di Librino. Partecipando ai due concerti, raccoglieremo altri fondi, sta- volta appannaggio dei Club, con versa- menti a nome loro, in favore della Fondazione Rotary, proprio nel mese alla stessa dedicato. Vi prego dunque di ac- quistare al più presto i biglietti, per Voi e 2110 Bollettino del Distretto 2110 Sicilia e Malta del R.I. (allegato a "Rotary", registrazione Tribunale di Milano n.89-8/3/1986) - DG Giovanni Vaccaro Novembre 2014 LETTERA DEL GOVERNATORE Rotariani, animi sensibili nel Mediterraneo Tema del mese pagg. 2-3 Novembre è il mese dedicato alla Fondazione, braccio ope- rativo del Rotary sul fronte umanitario. Nelle prime pagine il punto su alcuni progetti portati avanti nel Distretto. Rotary National Day | Marsala pagg. 4-15 La cronaca, le immagini, i ricordi e i temi di un grande evento internazionale che ha toccato nel profondo i rotariani d’Italia e ha visto impegnato in prima linea il nostro Distretto. Comitato Interpaese pag. 20 Si è svolto a Malta l’annuale incontro del Comitato Svizzera, Liechenstein, Italia, San Marino e Malta: un evento impor- tante che esprime amicizia rotariana e turismo di eccellenza. continua a pag. 3 english version page 17

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  • ... Un incontro che certamente gli “animisensibili” rivivranno dentro più volte,per raccontarlo poi, fuori, a veglia …; uncongegno perfetto, nato dalla mente edalle mani di “medici, avvocati, profes-sionisti”, e fatto visibile agli occhi diquasi mille persone …Questi sono due segmenti di un com-mento più corposo del caro Amico UgoGatta, DG del 2041, sul Rotary NationalDay; altri commenti sono pervenuti daparte di presenti, italiani e stranieri, chehanno vissuto con convin-zione la tre giorni marsa-lese..I due segmenti sopra ci-tati sottolineano: da unlato, che gli “animi sensi-bili” rivivranno gli in-tensi momenti di unevento particolare; dal-l’altro che dell’organizza-zione si sono occupatinon già tecnici dell’acco-glienza, ma rotariani dibuona volontà, chehanno reso un servizio,più o meno efficace, al disopra dei loro interessipersonali … Con queste riflessioni, in-tendo condividere il risultato conseguitocon i tanti Governatori (emeriti, in carica,eletti e nominati, di vari Distretti), con itanti relatori (di diversa estrazione), coni tanti organizzatori (occasionali) di unincontro più unico che raro, in Italia edin Sicilia. Coralmente abbiamo focaliz-zato l’attenzione sui fenomeni più delicatiche ruotano attorno al bacino nel qualeviviamo; attuando una ospitalità diretta,da rotariano a rotariano, senza freddo in-tervento di terzi. Pare che ci siamo riu-sciti, almeno in parte, a rispettare leesigenze dei più; se qualcosa non è an-data per il verso giusto, noi siciliani chie-diamo venia. “Il cuore ce lo abbiamomesso”… hanno detto i due principali or-ganizzatori, che da mesi si sono impe-gnati con passione, coinvolgendo unnugolo sempre più numeroso di volontarientusiasti. Ma guai a dormire sugli allori! Al termine del primo quadrimestre, dob-biamo proseguire il viaggio sul binario di-strettuale, continuando ad agitare temisempre più attuali e sostenendo a lungole azioni umanitarie appena poste in es-sere. Staremo vicini ai due giovani vinci-

    tori delle borse di studio, in Italia per uncomune cammino di pace; continueremoa distribuire gli zainetti nei centri cheospitano i minori non accompagnati,mettendo a disposizione le professiona-lità del nostro sodalizio; consegneremoaltri libretti multilingue ai migranti chesbarcheranno; pregheremo nuovamentecon fedeli di tante religioni il “Dio di tuttii Popoli della Terra”.Mi permetto insomma di chiedere a tuttoil Distretto, composto da “animi sensi-

    bili”, di continuare quoti-dianamente ad esercitarele azioni rotariane: in-terna, professionale, dipubblico interesse, inter-nazionale ed in favoredella gioventù. Ci com-pete “accendere la luce”ancor di più sulle temati-che evidenziate dai tantiesperti chiamati a rac-colta nella città lilibe-tana. Ci tocca svolgereulteriori opere di servi-zio, con il sorriso sullelabbra. Si impone la pub-blicazione dei lavori, pernon disperdere idee epropositi, per lasciare

    una memoria storica dalla quale ripartire,“… lungo la via dell’unità e della rappre-sentatività”, come auspicato da GiuseppeViale, Board Director, con una sua notadi plauso. Nel contempo, altre mete vanno rag-giunte dal nostro Distretto. I prossimi ap-puntamenti a Catania il 22 e a Palermo il23 novembre, ci vedranno nuovamenteinsieme, magari altri mille ad oriente e …altri mille ad occidente, per apprezzareinsieme quello che, grazie alle sovven-zioni della RF, si sta realizzando nel no-stro territorio e all’estero. Ci affiateremomaggiormente, grazie al linguaggio mu-sicale universale dei tre solisti siciliani “ala page”: Buzzurro (chitarra), Cafiso (sas-sofono) e Milici (armonica), che sarannopreceduti dagli inni intonati dal Coro deiBambini di Librino. Partecipando ai dueconcerti, raccoglieremo altri fondi, sta-volta appannaggio dei Club, con versa-menti a nome loro, in favore dellaFondazione Rotary, proprio nel mese allastessa dedicato. Vi prego dunque di ac-quistare al più presto i biglietti, per Voi e

    2110Bo l l e t t i n o de l D i s t r e t t o 2 1 1 0 S i c i l i a e Ma l t a de l R . I . ( a l l e g a t o a " R o t a r y " , r eg i s t r a z i o ne T r i b una l e d i M i l a no n . 8 9 - 8 / 3 / 1 9 8 6 ) - DG G i ovann i Vacca ro

    Novembre 2014

    LETTERA DEL GOVERNATORE

    Rotariani, animi sensibilinel Mediterraneo

    Tema del mese

    pagg. 2-3

    Novembre è il mese dedicato alla Fondazione, braccio ope-rativo del Rotary sul fronte umanitario. Nelle prime pagineil punto su alcuni progetti portati avanti nel Distretto.

    Rotary National Day | Marsala

    pagg. 4-15

    La cronaca, le immagini, i ricordi e i temi di un grande eventointernazionale che ha toccato nel profondo i rotariani d’Italiae ha visto impegnato in prima linea il nostro Distretto.

    Comitato Interpaese

    pag. 20

    Si è svolto a Malta l’annuale incontro del Comitato Svizzera,Liechenstein, Italia, San Marino e Malta: un evento impor-tante che esprime amicizia rotariana e turismo di eccellenza.continua a pag. 3

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  • 2 FFooccuuss//11 Novembre 2014

    Negli ultimi anni la Fondazione Ro-tary ha subito una trasformazioneprofonda. Il Piano di Visione Futura èstato , dopo tre anni di messa inprova, definitivamente calato nella re-altà, per cui tutti i Distretti e i Club delmondo si sono dovuti adeguare. Al-cuni cambiamenti sono lievi, altri vi-ceversa hanno apportato novitàsignificative per cui non mi sembrainutile cercare di fare un breve riepi-logo.La prima grossa novità è quella della“Qualificazione”. Il Distretto per po-tere accedere ai fondi delle Sovven-zioni deve “Qualificarsi” presso laFondazione. Qualificarsi significa ac-cettare un Memorandum di Intesa chefissa le regole della rendicontazione edella conservazione dei dati, ed impe-gnarsi coi suoi dirigenti presenti e fu-turi al rispetto di adeguate procedure.A loro volta i Club devono “qualifi-carsi” presso il loro rispettivo Di-stretto, seguendo bene o male lastessa procedura. In particolare ogniClub, nel nostro Distretto, viene chia-mato ad ottemperare a questi tre re-quisiti:

    Partecipare con un suo rappre-•sentante al Seminario sulla Ge-

    stione delle SovvenzioniFirmare il Memorandum di In-•tesa col DistrettoFirmare la richiesta di Qualifica-•zione

    Una volta qualificato il Club è atto apartecipare alle Sovvenzioni dellaFondazione, che in atto sono di duetipi: Sovvenzioni Distrettuali e Sov-venzioni Globali.Sono state eliminate infatti le Sovven-zioni Predefinite, che non hannoavuto il successo e gli esiti che si spe-ravano.Le Sovvenzioni Distrettuali sono fi-nanziate dal o dai Club partecipanti edal Distretto tramite il suo FODD(Fondo di Designazione Distrettuale).Sono Sovvenzioni che si è scelto direalizzare sul territorio del Distretto,che risolvono problemi locali, di pic-cole-medie dimensioni e da comple-tare e rendicontare durante lo stessoanno. Circoscriverle al territorio èstata una precisa scelta del Distretto,così come quella di restringere l’areadi azione alle sei Aree di Interventoprioritario e cioè:

    promozione della Pace•lotta contro le malattie•fornitura di acqua potabile•

    protezione di madri e bambini•sostegno all’ istruzione•crescita delle economie locali•

    Per riassumere: progetti locali di pic-cole-medie dimensioni, attiva parteci-pazione dei rotariani e ambitocircoscritto alle Aree di Interventodella Fondazione. Il tutto da comple-tare prima della fine dell’ anno rota-riano.Le Sovvenzioni Globali invece sonopensate per progetti di più ampia por-tata e quindi più ambiziosi. Possonoessere realizzati in ogni parte delmondo, devono prevedere una parte-cipazione attiva dei rotariani e devonoottemperare ad un nuovo requisito:devono dare luogo a risultati mante-nibili nel tempo. Viene infatti intro-dotto il concetto di “Sostenibilità”,senza la cui assicurazione non verràsovvenzionato il progetto.La Sovvenzione Globale prevede l’ in-tervento di Club e/o Distretti di duediverse aree geografiche. Un Club (oDistretto) della zona in cui si svolgeràil progetto e che sarà chiamato “Lo-cale” ed uno da un Paese estero, cheassumerà il nome di “Sponsor”. Que-sta tipologia di Sovvenzione è finan-ziata dai Club partecipanti, dai

    Distretti con i loro FODD, dalla Fon-dazione col suo Fondo Mondiale. Ilbudget minimo di una SovvenzioneGlobale è di $ 30.000,00. Va da sé che il progetto deve ricaderein una delle sei Aree di Interventoprioritario; la durata può anche esserepoliennale, ma va presentato un det-tagliato rendiconto ogni dodici mesi.Le Sovvenzioni Globali sono in genereusate per finanziare le Borse di Stu-dio. Tali Borse finanziano un corso diSpecializzazione post laurea in unaqualsiasi Università estera, purchè ilcorso di studi sia compatibile con unadelle sei Aree di Intervento.Questo breve articolo naturalmentenon vuole essere esaustivo di ogniaspetto dell’ argomento. Serve solo adare gli elementi basilari che poi ogniClub, tramite la sua Commissionesulla Fondazione Rotary, potrà appro-fondire nei modi più opportuni.Mi premeva che passasse un messag-gio: la Fondazione è semplice, la Fon-dazione è amica, aspetta solo che lausiate . Buon lavoro a tutti

    Pdg Francesco Arezzo di TrifilettiPresidente Commissione per la Rotary Foundation

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    «La RF è semplice, è amica, aspetta solo che la usiate»IL TEMA ROTARIANO DEL MESE: LA ROTARY FOUNDATION

    Novembre è il mese che il Rotary dedica alle attività della Rotary Foundation.La pace da perseguire, le malattie da debellare, la fornitura di acqua potabile,l’istruzione da sostenere, i bambini da proteggere e le economie locali da svi-luppare sono gli obiettivi storici della Fondazione. Il mondo ne ha bisogno edil Rotary così capillarmente diffuso può nobilmente ed efficacemente inter-venire. Tutto questo ben venga se all’azione si può associare un mondo disuoni e di bellezza. Una grande chitarra (Francesco Buzzurro), una suadente armonica (GiuseppeMilici), uno struggente sassofono (Francesco Cafiso) insieme in concerto por-teranno avanti la bandiera del Rotary e dei suoi programmi. In quel contestoil PDG Francesco Arezzo di Trifiletti, Presidente Commissione DistrettualeRotary Foundation, presenterà lo stato dell’arte dei progetti finanziati du-rante l’anno con i fondi della Rotary Foundation. Tutto questo avverrà al Teatro Metropolitan di Catania sabato 22 novembrealle 18:30 ed al Teatro Golden di Palermo il giorno dopo, concerti promossi

    dalla Commissione Distrettuale Musica e Solidarietà. La modalità escogitataper incrementare la partecipazione ai concerti è stata quella di fare in modoche i fondi ricavati, al netto dei costi, saranno devoluti alla Fondazione attri-buendoli ai Club in proporzione ai biglietti acquistati dai loro soci con evidentealleggerimento dell’impegno economico degli stessi nei confronti della Fon-dazione.E’ stata aperta una pagina su Facebook dove si possono trovare tutte le infor-mazioni sui due eventi organizzati, la pagina si chiama: Buzzurro, Cafiso eMilici per il Rotary.Un’altra festa di quest’anno rotariano, dopo quello che ha visto come prota-gonista Noa, si aggiunge ai diversi e significativi eventi che hanno visto riunititanti amici pronti a spendersi nel service sulle orme di Paul Harris.

    Sergio Maliziapresidente Commissione Distrettuale Musica e Solidarietà

    Buzzurro, Cafiso e Milici in concerto per il RotaryBuzzurro, Cafiso e Milici in concerto per il Rotary

  • 3Novembre 2014 FFooccuuss//22

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    LETTERA DEL GOVERNATORE

    per i Vostri amici, per guadagnare un posto alMetropolitan o al Golden; stavolta un postouguale per tutti, in base all’arrivo nei due Tea-tri. Insomma: o di qua o di là, ci dobbiamo …ritrovà! Ed intanto, tutti noi rotariani, maltesi e sici-liani ci prepareremo per i prossimi appunta-menti, legati dagli stessi ideali e motivati dallastessa voglia di diventare più amici, per spen-derci maggiormente in favore dei meno fortu-nati. In ultimo, Vi annunzio fin d’ora una novità ri-spetto agli altri programmi dell’anno che benconoscete: mercoledì 22 aprile andremo tuttiinsieme in Vaticano ad incontrare Papa Fran-cesco! Sarà un ulteriore tassello del mosaicoannuale fatto di buoni rapporti, ispirati da no-bili sentimenti! A la prochaine fois! A Catania il 22 o a Pa-lermo il 23!

    Giovanni

    continua dalla prima pagina

    Reintegrare in società i soggetti limitatinella libertà. È l'obiettivo del progetto“Caseificazione” creato e gestito dai clubRotary dell’area iblea del Distretto 2110Sicilia-Malta con capofila il Rotary ClubRagusa Ibla Heraea. Tre edizioni svolte in collaborazione conl’Istituto Zooprofilattico Sperimentaledella Sicilia, l’Associazione Regionale Al-levatori della Sicilia, l’Azienda SanitariaProvinciale e la Cooperativa RagusaLatte presso gli istituti penitenziari dellaProvincia: Ragusa e Modica. La filiera lattiero casearia, soprattutto inprovincia di Ragusa, rappresenta ancoraoggi, nonostante la crisi, un possibilesbocco occupazionale. La Sicilia, regionecon un pregressa storia rurale, ha svilup-pato perizia e abilità nell’ambito del-l’agricoltura, della zootecnia e quindi dell’attivitàcasearia, producendo una varietà di prodotti tipiciconosciuti e apprezzati in tutto il mondo. L’alto li-vello qualitativo dei prodotti derivati dal latte è ga-rantito da un altrettanto alto livello igienico -sanitario, frutto di controlli scaturiti da rigorose nor-mative a tutela della salute dei consumatori. Il pro-getto ha voluto valorizzare le competenze tipiche nelcampo caseario, della tradizione locale, mettendolea disposizione di soggetti limitati nella libertà. Ilcorso, coordinato dal dottor Giorgio Lo Magno, ha

    previsto, attraverso più incontri, un’intensa attivitàdi formazione teorica volta a fornire conoscenze sullacomposizione e qualità del latte nelle diverse specielattifere, sulle modalità di conservazione del latte esulle principali tecnologie di trasformazione lattiero-casearia tipiche del territorio; e una fase pratica incui i detenuti hanno acquisito conoscenze sulla pro-duzione tecnica dei prodotti. “Nelle varie giornate dilavorazione del latte si è prodotto ricotta e formaggiosia a pasta filata che canestrato – ha spiegato il signorCarmelo Dipasquale, casaro dalla pluriennale espe-

    rienza – dall’ottima qualità, grazie all’im-pegno dei partecipanti. Sono stato asso-lutamente sorpreso dai rapporti umaniche si sono creati. È stato un piacere sen-tirsi chiamare zio Meno”.Facendo tesoro delle precedenti espe-rienze, il progetto si è perfezionato neglianni e per l'edizione del 2014 i RotaryClub del Distretto hanno dotato, graziealla collaborazione della Rotary Fonda-tion e del Dipartimento Veterinario ASP07 di Ragusa, i due Istituti penitenziaridella Provincia, dell’attrezzatura di baseper la lavorazione, così da poter usu-fruire di tutti gli strumenti necessari alladidattica del corso. “Un progetto che consente ai detenuti diacquisire delle conoscenze di base, siateoriche che pratiche, di un settore così

    importante nel nostro territorio – ha dichiarato ilfunzionario giuridico pedagogico della casa circon-dariale di Ragusa, Rosetta Noto – è un supporto con-creto per il reinserimento in società del detenuto unavolta espiata la pena. Siamo lieti di aver avviato que-sta proficua collaborazione e ringraziamo il RotaryClub per il proprio operato, l'impegno dei nostriospiti e l'interesse suscitato nei detenuti ci ha dato lacertezza di aver imboccato una strada giusta”.

    Maria Strazzeri

    “Progetto caseificazione”un’opportunità per i detenuti che hanno espiato

    La sovvenzione distrettuale della nostra Foundation,“Visione Futura” ha permesso al Rotary Club di Ra-gusa di organizzare, nell’anno rotariano 2013-2014,un progetto in collaborazione con la Caritas Dioce-sana. Progetto ampio, molto articolato e ottimamentecondotto da alcuni nostri soci con gli esperti della or-ganizzazione diocesana che ha coinvolto ben seiscuole distribuite tra i Comuni di Ragusa e SantaCroce Camerina, in provincia di Ragusa.Tra l’ottobre 2013 e l’aprile 2014 sono state assegnatealle sei scuole una borsa di studio di € 2.000,00 perciascuna scuola, da destinare alle attività previste nelpiano di lavoro. Il progetto ha operato su due aree diintervento tra le molte contemplate dal bando dellaRotary Foundation. Quelle prescelte dal gruppo diprogettazione sono state: “Pace e prevenzione/risolu-zione dei conflitti” e “Alfabetizzazione ed educazionedi base”. Si è ritenuto che l’analisi del contesto terri-toriale ragusano, dove risiedono un gran numero dicittadini non italiani e dove giungono migliaia di pro-fughi in fuga da guerre e persecuzioni, dimostrassequanto impellente fosse questa necessità.Si è intervenuti, a stretto contatto rotariani e opera-tori della Caritas, con un congruo numero di ore peril sostegno linguistico, sociale e psicologico, peralunni immigrati appena giunti in provincia di Ra-gusa e da inserire nelle classi; poi con un percorso di21 ore rivolto ad alunni di ogni nazionalità sul temadell'intercultura, della pace e della risoluzione paci-fica dei conflitti; la fornitura di alcuni kit scolasticiper alunni italiani e stranieri in difficoltà economica;e infine con un intervento specialistico sull’educa-

    zione interculturale rivolto ai docenti e ai genitori. Scuole elementari, medie ed un Istituto superiorehanno aderito al progetto in maniera completa, pro-positiva e di forte collaborazione. Ne hanno eviden-temente giovato gli operatori e, scopo principaledell’intervento, gli alunni della “Psaumide” di SantaCroce Camerina, la “Pascoli”, la “Vann’Antò” e il“Giambattista Vico” di Ragusa. Il progetto si proponeva di affrontare il tema dell’in-tercultura non più, come tradizionalmente si è fattoin ambito nazionale negli ultimi venti anni, nell’otticadel riconoscimento dei diritti dei nuovi arrivati peruna migliore integrazione, ma con l’obiettivo di ren-dere consapevoli i ragazzi dei meccanismi della diver-sità, del punto di vista e dello stereotipo, così da creareun salutare “incidente mentale” tra ciò che si pensaessere vero e quello che la realtà mostra di essere dopol’apprendimento dei processi attraverso cui ciascunodi noi si costruisce un’opinione.La valenza del progetto è stata valutata oggettiva-mente, per il tramite di un apposito questionario cheha mostrato senza dubbio alcuno la positiva acco-glienza da parte dei docenti, dei genitori e degli stu-denti. Ed ulteriore segnale, molto gratificante per ilnostro Club, è pervenuto dai dirigenti scolastici e dairesponsabili della Caritas diocesana ragusana tantoda decidere di rinnovare l’esperienza nell’anno sco-lastico in corso, con la stessa formula e piccoli inter-venti, si spera migliorativi, resi possibile propriodalla precedente esperienza.

    Saro Di Stefano (RC Ragusa)

    La RF e il territorio del DistrettoBorse di studio Rotary a sei scuole di Ragusa coinvolte in un progetto su intercultura e pace

  • Èstato davvero un grande eventoil Forum su “MediterraneoUnito” che a Marsala dal 10 al 12ottobre, per iniziativa dei governatoridei 13 Distretti italiani, ha riunito rota-riani di tutta Italia ed esponenti delleistituzioni anche dei Paesi del Maghreb;un evento grande per la numerosa par-tecipazione, per l’intensità del sentire,per le dimensioni dell’impegno del Ro-tary testimoniato nel servizio in varieforme, per l’autorevolezza dei contenutidegli interventi e dell’appello a tutti gliuomini di buona volontà affinché non siripetano più le sconvolgenti tragedieche hanno segnato la diaspora nella di-sperazione delle popolazioni migranti,tra i più grandi drammi dei tempi mo-derni.Il Forum è nato da una sollecitazionedel rappresentante al Board GiuseppeViale e da una scelta dei 13 governatori,condivisa in un incontro a Sciacca,ospiti di Giovanni Vaccaro, che poi – in-sieme con molti rotariani di questo Di-stretto, ne è stato l’organizzatore e ilconduttore in due giornate di dibattitoserio e propositivo su un tema dallastraordinaria attualità: il destino delMare Nostrum, sempre più spessosimbolo di speranza e al tempo stesso ditragedia, per tanti, tantissimi migranti.Donne e uomini, grandi e piccini, che abordo di carrette, si affidano al mareper ricercare un futuro migliore, fatto dipace, serenità e rispetto tra popoli. Uncammino che ridefinisce confinigeopolitici e culturali, di fronte alquale rotariani e non uniscono le forzeper favorire il difficile processo di inte-grazione e accoglienza. Fin dalla sua prima giornata, ilForum, in perfetta linea con il motto delPresidente Internazionale G. Huang,“Accendi la luce del Rotary”, ha emozio-nato e commosso i presenti mostrandole principali iniziative messe in atto dairotariani nell’area del Mediterraneo, at-traverso una mostra ricca di signi-ficati e aspettative. Immagini, opere

    d’arte, filmati atti a indicare quante equali siano le sfide a cui è doveroso ri-spondere, affinché i 13 Distretti rota-riani d’Italia-Malta-San Marino,promotori del Forum, possano, con illoro operato, far emergere dalletante diversità, gli interessi co-muni dei popoli del Mediterra-neo.Ed è proprio con l’intenzione di favorirela collaborazione e lo scambio tra i po-poli che i 13 Distretti italiani del Rotaryhanno presentato il Vocabolario perMigranti, una guida che in cinquelingue punta ad offrire una alfa-betizzazione di base, semplice ecompleta per diverse situazioni.“Parla con noi”, questo il titolo delvocabolario realizzato da Raffaella Spinie Elisabetta Conti, si propone come undizionario/frasario elementare rivoltoai migranti che sbarcano sulle coste si-ciliane e che hanno necessità di comu-

    nicare. «Sono certa che il processo diintegrazione non possa realizzarsi inuna direzione univoca, perché chi acco-glie è chiamato a modificare le propriemodalità di pensiero e di comporta-mento e, nello stesso tempo, colui che èaccolto si trova nella condizione di farproprie certe regole di convivenza per ilpositivo inserimento nel nuovo conte-sto. Per questo abbiamo pensato a unaguida, semplice, ma molto utile, per im-parare a conoscersi meglio» - ha spie-gato la prof. Elisabetta Conti,Past-presidente anni 2010-2014 AreaAlfabetizzazione, Educazione di Base eMentoring.L’alfabetizzazione è un tema molto caroa Rotary che da sempre riconosce l’im-portanza della leva culturale per l’inte-grazione. Una via da seguire perricreare una comunità linguistica, so-ciale, familiare e anche lavorativa. L’in-tento culturale, preminente per Rotary,

    abbraccia, inoltre, molteplici discipline,tra cui l’architettura e l’ingegneriadel paesaggio urbano, come ribaditodal prof. Giuseppe Pellitteri, Universitàdegli Studi di Palermo – Dipartimentodi Architettura – Scuola Politecnica:«Lampedusa e la Sicilia tutta hanno af-frontato la convivenza di un sistema ar-ticolato, non sempre equilibrato, direlazioni urbane, territoriali e sociali,che molto spesso non hanno trovatospazi fisici adeguati, nella loro organiz-zazione e qualità. A tal proposito, Ro-tary International con il Distretto 2110Sicilia e Malta ha patrocinato il wor-kshop internazionale, “Emergency andHospitality in Architecture and Lan-dscape: ethics and aesthetics”, attri-buendo borse di studio per premiare igiovani studenti più meritevoli, che sisono impegnati nell’elaborazione diprogetti per l’isola». La tavola rotondaha visto, inoltre la partecipazione di im-portanti rappresentanti istituzionali,come Naceur Mestiri, ambasciatore re-pubblica tunisina; il dr. PasqualeAlongi, vicequestore aggiunto, laprof.ssa Magda Antonioli, il contram-miraglio Roberto Camerini e il capitanodella Guardia di Finanza Massimo

    Anedda. Ai giovani ilForum ha dato ampio spa-zio, anche con l’intensapartecipazione dei Rota-ractiani da tutti i Distrettiitaliani.La seconda giornata dilavori ha visto un con-fronto serrato sulle sfideche attendono il Mare No-strum anche attraverso latavola rotonda: “Medi-terraneo: un mare dicondivisione: giuri-dica, politica, religiosae sociale”, avviata con lapresentazione della schedadi approfondimento rea-lizzata dai giornalisti Rai

    4 Novembre 2014

    Mediterraneo Unito: il Distretto 2110 Mediterraneo Unito: il Distretto 2110 protagonista di uno straordinario eventoprotagonista di uno straordinario evento

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    Speciale Rotary National Day | Marsala

    A sinistra i relatori e altri ospiti sul palco, a destra il governatore Vaccaro con Abby McNear, dell’ufficio centrale del Rotary Chicago

    continua nella pagina seguente

    Tre grandi sfide: alfabetizzazione, condivisione, integrazione

  • 5Novembre 2014

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    Speciale Rotary National Day | Marsala

    Davide Camarrone e Filippo Landi. Alladiscussione hanno portato il loro con-tributo, l’On. Jean Leonard Touadi, ac-cademico, scrittore, giornalista, diorigine congolese, consulente del mini-stero degli Esteri, con un intervento re-gistrato, essendo assente perchéimpegnato sul fronte europeo; il par-roco della diocesi di Sciacca, StefanoNastasi, sull'isola di Lampedusa per 6anni; il prof. Roberto Lagalla, Rettoredell’Università di Palermo e rotariano,sostenitore convinto della forza del pro-gramma Erasmus e della rete universi-taria Hermes per il recupero culturale el'internazionalizzazione degli studi;PDG prof. Renato Cortinovis, presi-dente della commissione interdistret-tuale per l’alfabetizzazione e

    l’Integrazione sociale; il dr. ClaudioD’Isa, magistrato di Cassazione; il sena-tore Tonino D'Alì; Mario Affronti, diret-tore pastorale dei migrantidell’Arcidiocesi di Palermo; MartinXuereb, Malta Chief of Defence, diret-tore del Moas, unità di primo soccorsoin mare. Patrizia Valenti, vicepresidentedella Regione siciliana, ha evidenziatola criticità dei tempi di reazione istitu-zionale, con riferimento specifico al-l'Unione Europea, rispetto alle esigenzed'emergenza sul territorio, e ha analiz-zato la disponibilità ricettiva delle re-gioni italiane rispetto agli immigrati, afronte del flusso imprevedibile che si ri-versa sulle coste siciliane è che richiedeun vero processo di integrazione. Èstato proprio il dr. D’Isa ad aver sotto-lineato come «l’incomoda posizione diconfinanti dirimpettai di popolazioni

    così tormentate, da cui solo un bracciodi mare ci separa o unisce, ci ponga difronte a numerose riflessioni. Bisognaintendersi – ha specificato il magistrato- sulla parola “condivisione”, se, cioè,essa sia riferita allo stato attuale dellecose o a una prospettiva futura. Perso-nalmente, propendo per quest’ultimaopzione, non fosse altro che, nello spi-rito dell’azione rotariana, ciò che rilevaè la funzione propositiva da considerarecome apporto positivo alla società ci-vile». Un apporto che il Rotary persegue at-traverso politiche attive di alfabetiz-zazione, la cui importanza è stata piùvolte sottolineata nel corso dell’incontroanche dal prof. Cortinovis: «L’Alfabetiz-zazione è uno dei focus del Rotary In-ternational, ma si deve adattare a quelleche sono le esigenze evolutive della so-cietà, assumendo forme e intensità di-verse in funzione del contesto. Per noiAlfabetizzazione non può significare so-lamente saper leggere e scrivere, madeve rappresentare un percorso d’inte-grazione totale. Per questo la Commis-sione si è impegnata così tanto nellacreazione di glossari che possano aiu-tare i migranti a inserirsi nel nuovo tes-suto sociale e lavorativo» - ha precisatoil prof. Cortinovis, facendo riferimentoalla pubblicazione di glossari profes-sionali che, pensati in dieci lingue di-verse, possono aiutare i migranti ainserirsi nel tessuto occupazionale ita-liano. Il dibattito è poi proseguito con la tavolarotonda su “Mediterraneo: Am-biente e Risorse” a cui sono interve-nuti, tra gli altri il soprintendente delmare Sebastiano Tusa, il presidente delDistretto Pesca Giovanni Tumbiolo, e ilsen. Giuseppe Marinello, presidentedella commissione ambiente del Se-nato, rotariano, che ha affermato: «Lostraordinario valore del Mediterraneo,

    dal punto di vista naturalistico, storico-archeologico e culturale, così come leineguagliabili qualità dei nostri ecosi-stemi marini, devono essere adeguata-mente salvaguardate e attentamentevalorizzate. Solo così potranno esserealla base delle economie mediterranee,considerando il mare una risorsa da ge-stire in maniera razionale, corretta emoderna. Per questo, numerose sono leattività di indagine e controllo che comeCommissione Ambiente Senato stiamoportando avanti, affinché i fondali sici-liani e italiani tutti possano rappresen-tare un valore aggiunto per le futuregenerazioni».Il presidente internazionale del Rotary,Gary C.K. Huang, ha inviato a Marsala,a rappresentarlo al Forum, AbbyMcNear, dell’ufficio centrale del Rotarydi Chicago, che è intervenuta a conclu-sione esprimendo un forte apprezza-mento per l’iniziativa dei Distrettiitaliani, per l’organizzazione del Di-stretto Sicilia e Malta – che ha riscossovasti complimenti da tutti i partecipanti- e compiacimento per il successo del-l’iniziativa. Gli atti del Forum sarannopubblicati a cura del Distretto 2110.

    Nei tre giorni del Forum, è stata in funzione ininterrottamente la Segreteriadel Distretto 2110 coordinata da Giuseppe Pantaleo e l' Ufficio Stampa, conla presenza di Andrea Pernice, direttore di Rotary. Nella foto l'ingresso delPalazzo Spanò, sulla Via XI Maggio, con Giuseppe Viale BD, Rosamaria,Giovanni e Abby Mc Near dell'Ufficio Centrale del RI di Evanston.

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  • 6 Novembre 2014

    La mozione conclusiva del Forum di MarsalaI Governatori dei Distretti del Rotary d’Italia, Malta eSan Marino, dopo aver proficuamente trattato a Mar-sala, dal 10 al 12 ottobre ‘14, con il Forum “Mediterra-neo Unito”, alla presenza di Giuseppe Viale BoardDirector e di Abby McNear dell’Ufficio Centrale del RI,i temi più delicati che ruotano attorno al bacino me-diterraneo – dal fenomeno migratorio, ai focolai diguerra; dalla tutela dell’ambiente, alla blu economy;dalle risorse, alla cultura mediterranea – grazie allerelazioni degli esperti, italiani e stranieri, rotariani enon;

    RITENUTOdi dover proseguire l’azione di pubblico interesse•e internazionale da anni intrapresa dal Rotaryitaliano; di dover rivolgere, con la pubblicazionedei lavori, delle proposte agli ambienti della cul-tura, dell’imprenditoria, delle forze armate, delvolontariato, dell’intera società e della politica;di dover sostenere le iniziative umanitarie in•corso come le borse di studio donate a due bril-lanti giovani, un israeliano ed una palestinese;come la donazione di tanti zainetti ai minorisbarcati senza genitori ed accolti nelle comunità,mettendo a disposizione le professionalità deisoci; come la distribuzione dei libretti plurilin-gue, onde facilitare il colloquio tra i migranti e chili accoglie lungo le coste italiane; come la recita

    della invocazione rotariana, al “Dio di tutti i po-poli della terra”; che spetta alla classe dirigente del paese, della•quale il Rotary costituisce parte attiva, racco-gliere testimonianze ed opinioni; promuovereamicizia e solidarietà; concorrere a favorire lapace; riaffermare la centralità della personaumana; facilitare il confronto delle diverse cul-ture, nell’auspicio di una nuova identità pan me-diterranea;

    SI RIVOLGONOfin d’ora al Governo e al Parlamento Italiano e allaCommissione e al Parlamento dell’Unione Europea,affinché, per quanto di rispettiva competenza, si atti-vino subito per:

    dare concreta attuazione alle leggi vigenti o pro-•manarne di nuove, onde regolare meglio i rap-porti umani e giuridici dei popoli; i controlli allefrontiere e i permessi di soggiorno; i diritti di cit-tadinanza; l’accoglienza di tutta l’Europa e nonsoltanto dell’Italia (primo paese d’ingresso, te-nuto a provvedere, in base al Trattato di Dublino,da emendare sul punto) e segnatamente della Si-cilia che non va considerata periferia, ma avam-posto dell’Europa; rilanciare l’economia, agevolare gli spostamenti•di risorse umane, ampliare gli accordi con i Paesi

    stranieri al fine di rendere possibile le richiested’asilo, già in un Paese di transito delle rotte mi-gratorie; facilitare il dialogo interculturale,“primo strumento di pace, chiave di volta diquella migliore comprensione reciproca che ge-nera pacificazione e consente anche politiche disicurezza più efficaci”; trovare un punto d’incon-tro sui diritti universali alla vita, alla dignità dellapersona, alle libertà civili e religiose, alla paritàuomo-donna;nell’immediato, a mezzo dell’Agenzia Europea•FRONTEX, in collaborazione con le azioni ita-liane, oltre agli accordi già raggiunti per l’opera-zione Triton (cui, purtroppo, hanno aderito solootto paesi dei 28 facenti parte dell’Unione),creare un corridoio umanitario di accesso allaprotezione internazionale che parta dalle spiaggedove i rifugiati sono nelle mani dei trafficanti coni barconi, onde evitare ulteriori stragi di inno-centi in mare.

    Ilario Viano 2031, Giorgio Groppo 2032, UgoGatta 2041, Alberto Ganna 2042, Fazio Za-netti 2050, Ezio Lanteri 2060, Arrigo Rispoli2071, Ferdinando Del Sante 2072, Carlo NotoLa Diega 2080, Marco Bellingacci 2090,Giancarlo Spezie 2100, Luigi Palombella2120, Giovanni Vaccaro 2110

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    Speciale Rotary National Day | Marsala

    Moderando al Forum di Marsala la tavola rotonda sul tema “Mare Nostrum.Accoglienza e Rotary”, il Pdg Mario Greco (Distretto 2120 Puglia – Basili-cata), già senatore, ha detto tra l’altro: «La politica europea resta purtroppoancora latitante, mentre quella nazionale, sotto la spinta emotiva della tra-gedia di Lampedusa, è stata solo capace di varare l’operazione umanitaria e“Mare nostrum” e abolire il reato di immigrazione clandestina, non riuscendoa dare le risposte dovute. Di fronte a questo clima cosa può fare il Rotary?Di certo non ha il potere di controllare le frontiere, ma può dialogare, può

    contribuire a trasformare le paure e i pregiudizi verso l’altro in fattori di ar-ricchimento reciproco adoperandosi in maniera attiva e costante». E ancora:“E’ sbagliato ritenere che la cultura, il dialogo interculturale, sia appannaggiosoltanto dei Governi, degli Stati. Soggetti attivi e protagonisti si devono sen-tire i POPOLI, la SOCIETA’ CIVILE, le ASSOCIAZIONI come il ROTARY,che con la sua capacità dialogante può arrivare dove falliscono le Istituzionie le Diplomazie, spesso condizionate dalle barriere ideologiche ed interessidi parte, completamente assenti nell’essere e nell’agire rotariano.

    Greco: le carenze della politica europeaGreco: le carenze della politica europea

  • 7Novembre 2014

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    Speciale Rotary National Day | Marsala

    Uno degli atti più significativi del Rotary, dei quali si è parlato nel corso delForum su Mediterraneo Unito a Marsala, è stata l’attribuzione di due borse distudio a un giovane israeliana e a una giovane palestinese, che per due annistudieranno nella Cittadella della Pace di Arezzo, dove avranno l’opportunitàdi perfezionare gli studi universitari già compiuti. Destinatari delle borse di

    studio sono l’israeliano Raz Badin, sociologo, e la palestinese Rana Awad, gior-nalista. Alla prima borsa, ottenuta grazie all’offerta formativa proposta dall’As-sociazione Rondine Cittadella della Pace Onlus, già deliberata dai trediciDistretti e dalla Rotary Foundation, la seconda si è aggiunta grazie alla proficuacollaborazione dei distretti 2110 e 2071. I due giovani borsisti sono intervenutial Forum di Marsala e hanno simbolicamente ricevuto sul palcoscenico gli at-testati delle borse di studio, e ciascuno ha espresso auspici di pace e di supera-mento del conflitto tra i due popoli.

    Due borse di studio per la pace

    Secondo i dati dell’Organizzazione Internazionale per la Migrazione, sulle nostrecoste, nei primi sette mesi del 2014, sono sbarcati circa 9500 minori, di cui almeno6.500 sono arrivati soli, senza neanche un familiare o un amico accanto. È a loroche Rotary ha rivolto un pensiero speciale, ideando il progetto “Un Rotariano, unozainetto, un bambino che sorride”. L’iniziativa, presentata nel corso della secondagiornata del Forum “Mediterraneo Unito”, prevede la donazione di zainetti coloratiai minori che raggiungono le coste siciliane da soli, senza genitori. Per contribuireal sorriso dei piccoli, i 13 Distretti del Rotary Italia hanno proposto, al costo di 20euro, l’acquisto di uno zainetto di nylon contenente: una t-shirt bianca con stampablu, un poncho in PVC di vario colore in taglia unica, un cappellino, il libretto Parlacon Noi per imparare a esprimersi in italiano, un kit di igiene personale (spazzolinoda denti, dentifricio, flacone da viaggio detergente liquido) e un prodotto dolciarioa lunga conservazione. Nelle varie Aree del Distretto toccato dall’iniziativa, si prov-vederà all’individuazione e alla selezione dei Centri più idonei e affidabili e allasuccessiva consegna degli zainetti che, volendo, potranno essere personalizzati conl’aggiunta di vari oggetti (giocattoli, matite colorate, quaderni, orologi ecc..). Sulpalcoscenico del Teatro Impero di Marsala, nel corso del Forum, i primi zainettisono stati consegnati a un gruppo di giovanissimi migranti, temporaneamenteospiti in una struttura trapanese. «L’iniziativa – ha sottolineato il governatore deldistretto 2110 Giovanni Vaccaro - si inserisce perfettamente nel solco della nobiletradizione solidaristica di casa Rotary. Facciamo per questo motivo appello alla ge-nerosità dei singoli rotariani e dei loro consorti, nella speranza di poter renderesostenibile questo progetto per tutto l’anno. Siamo certi, infatti, che ognuno di noiabbia il dovere di adoperarsi per coloro che un tempo erano considerati semplici“clandestini”, mentre oggi, dopo la visita del Papa Francesco a Lampedusa, ven-gono meglio qualificati come “migranti”».

    Un Rotariano, uno zainetto, un bambino che sorride

    Torna in mare Torna in mare la tartaruga “Paul Harris”la tartaruga “Paul Harris”

    Domenica 12 ottobre, al largo di Marsala, nell'ambito del Forum sulMediterraneo ed in particolare nell'ottica della tutela ambientale,sono state liberate due tartarughe caretta caretta. Una delle due er-mafroditi si chiama Paul Harris, l'altro Calogero. Sono state così no-minate dall'Istituto Zooprofilattico Siciliano, in collaborazione con ilDistretto. Erano presenti l'avv. Paolo Reale, assessore regionale allapesca; il dott. Santo Caracappa, dirigente dell'IZS; l'avv. GiovanniVaccaro, governatore del 2110, nonché altri Governatori e Governa-tori emeriti, relatori al Forum. Già in altra occasione, nell'area pro-tetta di Siracusa, era stata liberata un'altra tartaruga, alla presenzadell'assessore, del dirigente, del governatore.

  • 8 Novembre 2014

    La recita dell'invocazione rotariana a Mazara, con fedelidi tante religioni, al "Dio di tutti i Popoli della Terra" hacostituito una importante e significativa appendice, ladomenica pomeriggio, del Forum “Mediterraneo Unito”a Marsala. Mazara del Vallo è una comunità di larga eforte integrazione. Ha iniziato il Governatore GiovanniVaccaro (foto 3) ed hanno tutti a voce alta intonato l'in-vocazione. Rabbino (foto 7), Imam (foto 6), Vescovo,

    rappresentante albanese Betashi (foto 5), Rettori delleUniversità siciliane (foto 4), Sindaci di tante città (foto2), produttori agricoli e pescatori, tanti uomini e donnedi buona volontà', tra la Chiesa di San Francesco e laMoschea, convocati dal Rotary e dal Distretto dellaPesca (brillantemente diretto da Giovanni Tumbiolo,past president del Club di Mazara, organizzatore del BluSea Land, che in concomitanza con il Forum ha riunito

    a Palermo e Mazara rappresentanti di istituzioni e ope-ratori economici di vari Paesi mediterranei per la costru-zione di intese di cooperazione), hanno pregato insieme.Un momento di raccoglimento, da riprendere in altreoccasioni. Ed invero, il Rotary, presente in tantissimipaesi e del quale fanno parte moltissimi fedeli di tantereligioni, deve incoraggiare incontri comuni, così pienidi commozione e di buoni sentimenti.

    L’invocazione rotariana a Mazara, simbolo di integrazione

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  • 9Novembre 2014

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    Dopo il Forum: rendiconto e il grazie del Governatore

    Domenica 19 ottobre si sono riuniti nuovamente a Marsala, a Villa Favo-rita, lo Staff, la Segreteria e la Commissione "Mediterraneo Unito". Sonostati rendicontati e verificati tanti oneri e tante spese relative al Forum del10-12 ottobre precedente. E' stato fatto il punto della situazione da partedei vari rotariani impegnati per la buona riuscita della manifestazione in-ternazionale. Sono stati confrontati e commentati i vari dati emersi. Giovanni Vaccaro ha ringraziato tutti coloro che, con passione ed abnega-zione, si sono spesi per tanti mesi per la buona riuscita dell'evento, occu-pandosi della accoglienza, dei trasporti, della mostra, della segreteria, dellastampa, del teatro, dei pasti, dei concerti, della liberazione delle tartarughe,della invocazione rotariana recitata alla presenza di fedeli di tante religioni,di tutti i momenti organizzativi, curati dai volontari rotariani, senza agen-zie specializzate. Al termine della serata, il Governatore ha letto alcuni mes-saggi di plauso ricevuti relativamente all'organizzazione del Forum ed hadonato ai collaboratori un poster con alcune foto e alcuni post it campioneriportanti i ringraziamenti dei rappresentanti dei Distretti italiani. Infine, un corale e sentito abbraccio tra tanti amici rotariani, con i rispettiviconsorti, nella splendida location che ha ospitato le cene e la colazione del-l'arrivederci, con una media di circa settecento commensali, tutti entusiastidei servizi offerti. Il coeso e affiatato gruppo si è dato appuntamento perle prossime iniziative distrettuali.

    Gratitudine e riconoscimenti per un’esperienza che ha lasciato il segno

    Speciale Rotary National Day | Marsala

    Il governatore Giovanni Vaccaro ha rias-sunto in un poster il logo del Forum diMarsala su “Mediterraneo Unito” e in al-cuni post-it qualche messaggio pervenu-togli dopo l’evento. Tutti i governatori dei Distretti italiani sisono calorosamente complimentati, per“la squisita ospitalità”, “grande operositàe l'abnegazione dei Rotariani di Sicilia”,“tre splendide e indimenticabili giornatedi superbo Rotary che rimarranno scol-pite nella nostra memoria”, “un vissutoautentico di sentimenti, forti e delicatiinsieme, indelebilmente inseriti nellamemoria”. Abby McNear, rappresentante del presi-dente internazionale Gary C. Huang, hascritto tra l’altro: “è stata veramente una

    delle migliori esperienze della mia vita”. Giuseppe Viale, Board Director, che è in-tervenuto al Forum, ha poi scritto al go-vernatore Vaccaro: “Desidero ringraziareancora una volta te e i tuoi collaboratoriper la squisita ospitalità e il calore ami-chevole che mi sono stati riservati. Rin-novo qui il mio profondo apprezzamentoper la valenza dell'incontro di Marsalache, per merito tuo e degli altri Governa-tori italiani, ha mostrato quanto grandisiano le potenzialità del Rotary del nostroPaese purtroppo, a mio avviso, non ade-guatamente espresse. Considero questoNational Rotary Day quale momento si-gnificativo per una riflessione attenta eper un ulteriore avanzamento lungo lavia dell'unità e della rapresentatività”.

  • 10 Novembre 2014

    Progetto Talassemia in Marocco: anche così si può “unire il Mediterraneo”

    Speciale Rotary National Day | Marsala

    Il programma Talassemia in Marocco ha l'obiettivodi modificare il destino dei malati talassemici, che vi-vono nel Mediterraneo occidentale, nel Maghreb. Leimmagini dei bambini talassemici che partecipano aCasablanca alla celebrazione della giornata della Ta-lassemia del maggio scorso per mia opinione sonoin qualche modo simili a quelle relative ai bambiniche sono in un barcone gremito che sta per affon-dare. La malattia del sangue che colpisce questi bam-bini è mortale allo stesso modo del mare intempesta , quando colpisce una piccola imbarca-zione.I rotariani che partecipano a questo programmahanno l'ambizione di voler rendere la esistenza deitalassemici del Maghreb perfettamente uguale aquella dei loro coetanei che, affetti dalla stessa ma-lattia, sono nati nel centro del Mar Mediterraneo: inSicilia, in Sardegna, in Liguria oppure in Grecia o aCipro.I rotariani non vogliono che due giovani coetanei unogreco e l'altro marocchino, ambedue talassemicisiano così diversi. Non vogliono che succeda che unodi loro non sia curato in modo adeguato. Dobbiamofare in modo che nei tutti i Paesi del Mediterraneo lecure riservate ai Talassemici diventino eguali! In Italia vivono 7000 talassemici, quelli siciliani sono2500, quelli sardi sono 1200, in due regioni, nellequali vive complessivamente un decimo della popo-lazione italiana si possono contare il 50% dei malatidi talassemia, per tutti le cure sono adeguate e la lorosperanza di vita è uguale a quella dei loro coetanei.In Marocco, secondo le proiezioni statistiche del-l'OMS, vivrebbero 3500 talassemici, cioè sarebberoin numero eguale a quelli della Sicilia e della Sarde-gna, secondo queste proiezioni 1000 giovani vite ditalassemici ogni anno sono perdute in Marocco.Intorno al Mar Mediterraneo i geni talassemici sisono ampiamente diffusi nelle popolazioni residenti,perché i portatori del gene patologico sono immunialla infezione malarica. Il vantaggio di sopravvivenza

    fino a quando la malaria non è diventata curabile, ge-nerazione dopo generazione, ha fatto progressiva-mente aumentare il numero dei portatori del genetalassemico, ciò è avvenuto non soltanto nel Medi-terraneo ma anche in tutte le aree malariche delmondo. Più numerosi sono i portatori più è alta laprobabilità che nascano bambini talassemici.Il progetto Talassemia in Marocco è nato nel 2005dalla compassione dei rotariani del RC Genova Nordverso una madre marocchina, Samira, la giovanemamma di Rabat che aveva portato clandestina-mente a Genova il figlio gravemente malato, Ayub,che rischiava di morire perchè talassemico.Il Distretto 2110 deve l'avvio del progetto alla lungi-miranza del Governatore Concetto Lombardo, ilquale inserì il progetto tra le attività più importantidel suo anno di governatorato e decise che il Di-stretto 2110 avrebbe operato a favore dei bambini ta-lassemici di Oujda, città della parte orientale delMarocco, associandosi ai progetti che già da alcunianni erano portati avanti dal Distretto 2030 a Rabat,a Casablanca e a Mararkech. Fui direttamente coin-volto nel progetto per due ragioni, perché in quel-l'anno ero presidente del mio Club e perché curo ipazienti talassemici da più di 35 anni.Considero un mio privilegio servire il Rotary in que-sto Programma. Mi guida la convinzione che si pos-sono cambiare rapidamente le vite dei talassemici delMarocco, affrontando la sfida insieme alla comunitàdove è stato individuato il bisogno.Il Rotary insieme alla comunità dei medici, del per-sonale sanitario (tecnici, infermieri), dei genitori dimalati, degli amministratori e delle personalità poli-tiche può vincere. Accanto a questa dichiarazione,per così dire operativa, c'è anche la convinta appro-vazione e partecipazione dei rotariani di Sicilia eMalta. Sono loro gli attori principali, è dal loro con-tribuito economico che nasce la sicurezza di poterraggiungere gli obiettivi.La disponibilità economica è stata assicurata da più

    di 30 Club il primo anno, da più di 40 Club il secondoanno e da più di 80 il terzo anno. Prima dell'acquistodi apparecchiature, ci siamo assicurati circa l'esi-stenza di una riserva di fondi per la manutenzionedelle strumentazioni donate e soprattutto che ci fos-sero più persone, disposte ad assumersi la responsa-bilità sul continui funzionamento dellestrumentazioni. Sono stati attuati stage formativiper cinque sanitari di Oujda, infatti sono stati in Si-cilia nell'ambito di questo programma formativo, ilDirettore del CRTS di Oujda, il Primario del Labora-torio di Analisi Cliniche dell'Ospedale Al Farabi edun medico ematologo dello stesso ospedale, il Prima-rio di Pediatria e una infermiera professionale.Il Distretto ha promosso due MG, con il concorso delRC Casablanca Mers Sultan, per la fornitura del Se-paratore cellulare MCS-Plus al CRTS di Marrakech,nell'anno di governatorato di Concetto Lombardo, edel Cromatografo D-10 per la esecuzione in HPLC deldosaggio dell'HbA2, nell'anno del governatorato diGaetano Lo Cicero, all'ospedale Al Farabi di Oujda. Lo screening di popolazione è iniziato a Oujda e vieneeseguito in modo corretto utilizzando il dosaggio cro-matografico dell’HbA2. Nel maggio di quest'anno,sotto il governatorato di Maurizio Triscari, il Di-stretto ha donato al Day-Hopital di Pediatria del-l'ospedale Al Farabi 10 microinfusori portatili,necessari per iniziare la terapia infusionale domici-liare per la chelazione del ferro sui bambini talasse-mici di Oujda. E' stata una costante lapreoccupazione della Commissione Talassemia diconcordare le attività con gli amici dei Distretti 9010,2031, 2032 e 2100.Mi piace concludere con una citazione di Walt Di-sney.: “Tutti i nostri sogni si possono avverare, se ab-biamo il coraggio di seguirli”.

    Salvatore D’AngeloPresidente Commissione distrettuale

    Talassemia in Marocco

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  • 11Novembre 2014

    Alla fine ci siamo. Alla fine, è arrivato il momento anche per il RotaryNational Day italiano: una delle attività più attese di quest’anno rota-riano. Attività diventata, di fatto “Evento” nel momento stesso in cui èstata annunciata dal Governatore Giovanni Vaccaro. E così, con buonepremesse, solida regia e interpreti d’eccezione, dal 10 al 12 ottobre èandato “in onda” a Marsala, Mediterraneo Unito …Come descrivere in poche battute un evento straordinario che ha avutoil plauso del Presidente Internazionale e che ci ha visto come Distrettoprotagonisti? Proverò a descrivere due vissuti: il vissuto di chi ha partecipato e il vis-suto di chi ha contribuito a realizzare “Mediterraneo Unito”.Chi ha partecipato, ha vissuto un affascinante viaggio nel presente, trale contraddizioni, le paure e le speranze che emergono nella contem-poraneità del nostro tempo. Ha potuto condividere un intenso lungomomento di riflessione sul nostro presente: l’opportunità di confrontoper guardare la realtà da punti diversi e trovare, insieme, le coordinateper andare lontano. Ha speso il suo tempo per arricchirsi, è tornato acasa consapevole di avere assistito in diretta a uno spettacolo irripeti-bile. Ci sono dei film dei quali si ricorda qualche immagine, altri dei qualiinvece resta nella memoria qualcosa in più e altri ancora che restanonella storia del cinema. “Mediterraneo Unito” rimarrà nella storia delDistretto 2110.Chi ha contribuito a realizzare “Mediterraneo Unito” ha accettato unasfida fantastica e imperdibile: praticamente dal nulla, da non profes-sionisti, nonostante gli impegni e le difficoltà, trovare l’amalgama delgruppo e trasformarsi in una affiatata squadra specializzata nell’orga-nizzazione di eventi … per tutti loro “Mediterraneo Unito” è stato laconcretizzazione di tanti sforzi,di tanti sacrifici, è stato vincere perchési è giocato con la determinazione che solo il “cuore” può dare, è statauna prova d'esordio superata a pieni voti (anche perché non era possi-bile provare prima)… è stata , come si dice, buona la prima! Anzi ot-tima.Il Momento Rotary è quando succede qualcosa che fa scattare, in unrotariano, l'orgoglio, la consapevolezza di appartenere a qualcosa digrande, d’importante; il Momento Rotary trasforma un iscritto al Ro-tary in un vero rotariano.Chi ha contribuito a realizzare “Mediterraneo Unito” non è più solosocio di un Rotary Club, è Rotariano.

    Daniela VernacciniPrefetto distrettuale D 2110

    Dietro le quinte dell’evento

    Adriano Maestri, Presidente della Commissione “Mediterraneo Unito” del Di-stretto 2072, a conclusione del convegno Mediterraneo Unito, ha scritto questeparole: “...ho partecipato con interesse e anche mia moglie che era venuta perconoscere meglio quella parte della Sicilia che avevamo visitato 35 anni fa, nonha mai lasciato la sala...”. Ho selezionato questa mail, fra le tante pervenute a Giovanni, perché in questasi parla di noi, dei consorti, di quella “categoria speciale” per la quale, in genere,si organizzano gite ad hoc o passeggiate per le vie delle città a guardare vetrine.Non c’è nulla di male in tutto questo, anzi spesso le gite hanno mete interessanti,sul pullman si socializza con la persona accanto, e poi le vetrine sono un occasioneper ammirare e forse comprare quanto di meglio la moda italiana stagionalmenteci propone … Ma c’è un “MA” e questo “ma” ha a che fare con la partecipazionedei consorti alla parte intellettuale e formativa del Rotary. Se i programmi di formazione destinati ai presidenti e ai rotariani sono coinvol-genti, interessanti e vari, i rotariani e i consorti presenti, non si annoiano e allaprossima iniziativa indetta dal club o dal Distretto fanno di tutto per partecipare. Se i convegni come quello organizzato nei giorni scorsi a Marsala affrontano temidi grande attualità, come la pace, il fenomeno migratorio, la limitatezza delle ri-sorse e le opportunità nel settore del turismo culturale. Se in sala sono presenti tutti i Distretti Italiani e alcuni esteri, perché hanno sen-tito l’importanza di unirsi per celebrare insieme il Rotary National Day;Se alcuni relatori sono persone che ogni giorno con impegno e grande professio-nalità hanno la responsabilità di coordinare azioni umanitarie; se il compito dialtri relatori è quello di gestire atenei o di formare i giovani in grado inciderenella società; ed infine, se altri relatori sono persone impegnate a gestire la “cosapubblica” attraverso incarichi istituzionali; allora anche i consorti capiscono chevale la pena rimanere in sala, magari rimandando ad un’altra occasione la visitadella città e dintorni.Last but not least , se venerdì sera la Corale di San Sebastiano, sabato sera PietroAdragna con la sua fisarmonica e domenica nella Chiesa Madre Diego Cannizzarocon l’organo, offrono a tutti i convegnisti musiche in grado di calmare l’ansia el’inquietudine del presente, con note universali che predispongono la menti e ilcuore ad aprirsi a percorsi di fratellanza e di pace … allora anche “i consorti” siaccorgono che il Rotary sta offrendo alla loro intelligenza e ai loro sentimentiqualcosa di enormemente più grande di una gita per accompagnatori e di unasemplice o sontuosa cena di gala….Quest’anno nel Distretto 2110 il nostro impegno è stato e sarà in questa direzione.Tanti consorti apprezzano e rispondono positivamente con la loro presenza agliincontri Distrettuali, così come alle riunioni organizzate per i consorti, in paral-lelo alle visite amministrative del Governatore e del Segretario. In tutte questeoccasioni portano la loro esperienza nella società e esprimono il loro attento, sen-sibile ed intelligente contributo alla vita dei club e del Distretto.

    Rosamaria

    I consorti,I consorti,una “categoria speciale”una “categoria speciale”

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    Speciale Rotary National Day | Marsala

    Nella foto Daniela Vernaccini con il governatore Giovanni Vaccaroe con Enzo Nuzzo, responsabile distrettuale eventi, che ha svolto congrandissima capacità organizzativa un ruolo essenziale nella pre-parazione del Forum

  • 12 Novembre 2014Speciale Rotary National Day | Marsala

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    L’“Umanità” in movimentodi Giovanni Iudice

    Nella foto Giovanni Iudice, l’artista siciliano dallecui opere il Rotary ha ricavato il calendario 2015presentato al Forum di Marsala. Qui Iudice è ri-tratto davanti al suo grande dipinto – anche que-sto sul tema dei migranti - intitolato “Umanità”,che è stato esposto in occasione del Forum sulMediterraneo ed era stato in precedenza presenteanche alla Biennale di Venezia, riscuotendo po-sitivi giudizi sia da parte del pubblico che dallacritica.

    Un calendariorotariano

    per coniugarearte e solidarietàAl Forum di Marsala per il Rotary Natio-nal Day è stato presentato un calendariomurale dal forte impatto emotivo e sto-rico, realizzato dal Rotary per promuo-vere una seria riflessione sul temaattualissimo dei migranti, e per racco-gliere fondi da destinare ai progetti uma-nitari che ci riguardano direttamentecome rotariani. Il calendario raccoglie leopere che il Maestro Giovanni Iudice, pit-tore siciliano di Gela che da alcuni annidedica le sue opere al fenomeno migrato-rio del Mediterraneo. Il calendario, editodalla Lussografica di Caltanissetta, è cor-redato di un video che è già stato caricatosul canale multimediale Rotary di YouTube. Il Distretto – come ha illustrato ilrotariano Giacomo Ferrato, curatore del-l’iniziativa – ha anche dedicato all’evento,d’accordo con l’artista, una edizione d’artespeciale: delle stampe firmate in originaledall’autore e litografie retouche (digigraf)su carta cotonata in numero limitato a 20esemplari, tutte numerate. Quanti voles-sero prenotare le opere in questione, lopotranno fare in occasione dei prossimiappuntamenti Distrettuali del 22 e 23 no-vembre e del 12 dicembre. Per un contattodiretto e immediato e per avere le neces-sarie delucidazioni, potranno telefonare oinviare una mail alla segreteria Distret-tuale o allo stesso Giacomo Ferrato.

    Rotary èRotary ècontinuitàcontinuità

    Tra i valori del Rotary c’è la con-tinuità, che sul palco del Forumdi marsala su “Mediterraneounito” è stata plasticamente sim-boleggiata da questo momentoche ha visto insieme quattro go-vernatori del Distretto 2110: l’at-tuale, Giovanni Vaccaro, il pastgovernor Maurizio Triscari(2013-14), il governatore inco-ming Francesco Milazzo (2015-16), il governatore eletto NunzioScibilia (2016-17).

  • 13Novembre 2014Speciale Rotary National Day | Marsala

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    Il Forum di Marsala ha contribuito a dare una svoltadecisiva alla caratterizzazione forse la più significa-tiva del nostro Sodalizio, ossia alla internazionalitàche è insita nella natura e nella struttura del Rotarye che da sempre ci ha consentito di conoscere, indi-viduare, penetrare appieno i problemi più rilevantiche si presentano nel vasto contesto mondiale. Il Ro-tary non è solo un’associazione che vive ed opera inlimitati ambiti territoriali. Esso estende la sua azionein ben più ampi e complessi spazi al di là di stretticonfini geografici. Basti pensare che è stata la suaforza internazionale a permettere di intervenire inogni parte della terra per sconfiggere il subdolo maledella poliomielite che per tanto tempo ha afflitto in-tere generazioni. Si può dunque ben dire che ancheoggi quella stessa forza è in grado di arginare con te-nacia propositiva (e persuasiva) la ingiustizia, la so-praffazione, la mancanza di equità che costituisconofonte di dissolvimento dei fondamentali diritti del-l’Uomo. A tali finalità è stato con lungimiranza de-stinato dal Governatore Vaccaro il Forum di Marsalache per i temi trattati ha richiamato una larga parte-cipazione di tutti i Distretti italiani.Nel corso dei lavori con fermezza è stata deprecata labarbarie che si consuma giorno dopo giorno nel“Mare Nostrum” facendo vittime innocenti che sfug-gendo alla fame, alla paura, alla persecuzione, tra-volti dall’inganno di uomini senza scrupoli

    comunemente chiamati “scafisti”, ma in realtà abo-minevoli criminali, perdono la vita nelle acque di unmare diventato triste cimitero senza nome.Le riflessioni che sono emerse ci hanno fatto vieppùcomprendere che il Rotary deve concorrere a uncambiamento nelle legislazioni di quei popoli che vi-vendo una eclissi di coscienza continuano pervicace-mente a chiudersi in uno agnostico egoismoauspicando a volte l’applicazione di misure repres-sive e di crudele respingimento di esseri che soffronoe vivono momenti di panico e di disperazione.Non va pertanto ascoltata la voce di coloro che ci ri-tengono privi di titolo ad interferire nelle decisionigovernative e legislative di quei popoli che puravendo interessi cospicui nella utilizzazione (e sfrut-tamento) di un mare sulle cui rive si affacciano nu-merosi Stati, stanno alla finestra a guardare losconvolgente epilogo di una corsa senza scampo dimigranti, molti dei quali rimangono dispersi senza ilbene della identificazione.Forse coloro che danno fiato a quella voce non sannoche al di sopra del diritto scritto (cosiddetto dirittopositivo) vi è un diritto in un certo senso superioreche addirittura si eleva a misura del primo e che inquanto universale ed eterno, è assoluto, un dirittoche, fondato sulla natura delle cose e sulle esigenzesupreme della ragione, è inteso come diritto naturaleo razionale.

    Non si tratta, sia chiaro, di un diritto puramenteideale: esso identificandosi nella giustizia perfetta,finisce con l’essere un modello cui ogni legislazionepositiva deve ispirarsi.È a quel diritto che il Rotary riconnette le sue azioni,onde ricondurre sul piano della responsabilità (equa-nimemente suddivisa) tutti i popoli a tutela di ogniuomo, qualunque sia la sua condizione sociale e geo-grafica, la sua fede religiosa, la sua razza, il suo credopolitico.Ad un più rassicurante equilibrio deve pur perve-nirsi. Una reciproca comprensione deve far sì che glioneri siano razionalmente distribuiti e non gravaresolamente su un Paese sol perché le sue coste sonoquelle più facilmente raggiungibili.La ragione vuole che qualcosa deve cambiare nell’as-setto generale degli interessi, non soltanto econo-mici, ma soprattutto umani e sociali.Il Rotary è pronto a concorrere con il suo impegnoperché tale cambiamento concretamente si avveri.Il Forum di Marsala, attraverso i pregevoli interventiche lo hanno vivificato, di tale disponibilità ha volutorendersi testimone e partecipe.Esso si è posto all’attenzione di tutti con voce acco-rata e vibrante, ma una voce alla quale tante altrevoci si aggiungeranno in un prossimo futuro.

    Guglielmo Serio

    L’internazionalità del Rotary nel Forum di Marsala

  • 14 Novembre 2014Speciale Rotary National Day | Marsala

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    “Mediterraneo Unito”, il Rotary e un impegno che viene da lontano

    Si sono spente da poco le luci su “MediterraneoUnito”: la grande affluenza di partecipanti, la pre-senza del Board Director Viale, i tredici Governa-tori dei Distretti italiani e la vasta affluenza deiqualificati relatori parlano da soli.Nulla volendo levare al diffuso sentimento “medi-terraneo” che ha interessato i vari distretti italianicon forum, tavole rotonde, convegni, relazioni ec-cetera, mi fanno piacere ricordare – per sola me-moria storica da trasferire ai rotariani attuali –alcuni avvenimenti che hanno visto i distretti ro-tariani “meridionali” dell’Italia e di Malta in pre-cedenza riuniti tutti insieme, interessarsi ditematiche inerenti al Mediterraneo.Nel 1998 riprendendo ancora un’abitudine di te-nere a periodi alterni un Forum che fosse motivod’incontro per i “vecchi” rotariani del D 190 ormaidivisi nei nuovi D 2100 – 2110 – 2120, dal 13 al 15febbraio 1998, si tenne a Taormina, con il Gover-natore Anthony Coleiro per il D 2110, il Governa-tore Pasquale Sansalone per il D 2100 e ilGovernatore Francesco Anglani per il D 2120 unForum dal tema “Il Mediterraneo tra storia e pro-getti”. Il Prof. Augusto Placanica dell’Universitàdi Salerno tenne una relazione su “I popoli, lerotte, le merci”; il Prof. Saverio Bono dell’Univer-sità di Perugia svolse una relazione su “Esperienzedel passato e ipotesi di sviluppo nel Mediterra-neo”; il Prof. Emanuele Riverso dell’Università diSalerno espose su “Religioni e cultura”. L’anno prima, il 1997, il XIX Congresso Distret-tuale del D. 2110 aveva avuto come tema - nellalungimirante figura del PDG Ferruccio Vignola -“L’EUROMEDITERRANEO: prospettive di svi-luppo e di pace per i popoli rivieraschi”, Con-gresso che vide la firma del protocollo d’intesa tral’Università di Tunisi e l’Università di Palermo trai rispettivi Rettori, ma di questo se n’è già parlatoa Marsala ed è stato ben ricordato dal PDG tuni-sino Habib Bennur omologo di Ferruccio Vignola

    a quel tempo. Già nel 1974, in occasione del Con-gresso Distrettuale del 190° Distretto tenutosi aTaormina dal 16 al 18 marzo, durante l’anno delGovernatore Domenico Bottari (RC Reggio Cala-bria) di fronte ad una partecipazione (consideratii tempi e le vie di comunicazione di quaranta annifa N.d.R.) eccezionale di 1050 iscrizioni e oltre1275 presenze effettive, erano state svolte rela-zioni di elevato spessore quale “Per una politica diamicizia tra i Popoli Mediterranei” tenuta da Mok-tar Azaiz, fondatore e primo Presidente del Clubdi Tunisi. La complessa ma volenterosa e pacifica serie dirapporti sulle opposte sponde del Mediterraneo,fu trattata da personaggi di elevato spessore rota-riano quale Robert Scholleman, nella sua qualitàdi rappresentante del Presidente internazionaleW. Carter (Scholleman, del RC Nizza, era stato l’at-tore principale dell’accordo con i Rotary Club delMarocco per la nascita del Rotary in Tunisia), ilPDG Tristano Bolelli, Past Vice Presidente inter-nazionale e al quale è intitolato il Premio “Galilei”dei Rotary Club Italiani, Mohammed BenmejdoubGovernatore del 173° Distretto (France-Magreb),Jacob Bar-Zeev Governatore del 199° distretto(Israele), Hichem Ben Ammar Presidente del Clubdi Tunisi, Edward Zammut, Presidente del RotaryClub di Malta, Ridha Mrad Deputato all’AssembleaNazionale Tunisina e Sandro Ubertone, PDG D.186 e Direttore di “Rotary” e “Realtà Nuova”. Ringraziando i Rotariani del RC di Putignano, pre-senti in numerosa delegazione, dal loro bollettinon° 38 (anno VI n°6) è estrapolata questa cronisto-ria dell’avvenimento: “…Già Robert Scholleman(Rappresentante del Presidente InternazionaleN.d.R.) aveva creato l’atmosfera adatta, invitandogli amici israeliani a non dimenticare che nelcorso dei secoli proprio gli arabi erano stati tra co-loro che avevano aperte loro le braccia ed invi-tando gli amici arabi a contribuire nel dare un

    patria a tutti coloro che nei secoli sono stati per-seguitati e che la follia nazista ha mutilato. Il tu-nisino Mokhtar Azaiz, con la sua applauditissimarelazione, ha tenuto a sottolineare che l’azione ro-tariana per la pace e l’amicizia costituisce un ter-reno più che mai fertile ed utile al mondo intero…“Al termine di quel Congresso venne votata al-l’unanimità la seguente mozione: “Nello spiritodell’amicizia, quale principio fondamentale edistituzionale del Rotary Internazionale, (questoCongresso) assume impegno di difendere e perpe-tuare tra i club rotariani (sic) dell’area mediterra-nea, la validità di questa vocazione per progredirein concordia come le sue antiche tradizioni e lesue civiltà le danno diritto. Assume questo impe-gno secondo l’ispirazione convinta e corale trattadalla relazione ufficiale, dagli interventi e dal con-senso entusiasta di tutti i partecipanti al Con-gresso”.In quegli anni (fine anni ’60 – inizio anni ’70) ilRotary italiano tutto viveva un’”intensa e frene-tica” attività internazionale. Il fatto che i Distretti“meridionali” italiani fossero così “proiettati” inuna dimensione dichiaratamente internazionaleera già iniziato qualche anno prima, nel 1969quando durante l’anno del PDG Giuseppe Rago-nese De Gregorio si tenne a Taormina a fine otto-bre l’Institute C.E.N.A.E.M. il primo Institute deldopoguerra in Europa. La centralità del Mediterraneo e le tematiche d’in-terscambio sociale, umano, culturale a esso con-nesse sono state attenzionate con efficacia equalificato approccio dai Rotariani italiani sin datempi lontani. Scopo di questa nota è stato solo quello di ricor-dare che il nostro impegno è ben datato e continuanel tempo come gli avvenimenti attuali – condivisia livello nazionale - dimostrano.

    PDG Maurizio Triscari

  • 15Novembre 2014Speciale Rotary National Day | Marsala

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    Grande Musica per un Mega EventoMediterraneo Unito a Marsala, dal 10 al 12 ottobre2014 è stato uno storico evento rotariano di respirointernazionale che mancava da molti anni in Sicilia.Il Governatore Giovanni Vaccaro nei tre giorni del

    meeting ha voluto organizzare interventi musicali diparticolare rilevanza al Teatro Impero - EliodoroSollima di Marsala. L’idea è risultata vincente e coin-volgente. I numerosi rotariani presenti hanno ascol-

    tato con attenzione partecipando anche emotiva-mente ai tre concerti. Molto apprezzata, con alcunestanding ovation, è stata l’esecuzione di brani noti enon, da parte degli artisti di fama internazionale.

    Il primo concerto di venerdì 10 ottobre ha avuto come protagonista la CoraleSan Sebastiano della Polizia Municipale di Palermo, che ha aperto il meetingeseguendo l’inno nazionale italiano e l’inno europeo.Il PDG Giuseppe Viale, componente del Board of Directors del Rotary Inter-national, avendo apprezzato l’esecuzione della corale, nel suo intervento ha ci-tato in perfetto tedesco alcuni versi dell’inno alla gioia di Friedrich vonSchiller, che richiamano i valori della fratellanza e dell’amicizia tra i popoli.Al termine della sessione dei lavori, la Corale ha eseguito arie di opere liriche,di operette e musiche da film, di periodi storici diversi, da Verdi a Piovani, daFrank a Mauriat.L’esecuzione del brano “Smile” dal film “La vita è bella” del premio Oscar Ro-berto Benigni ha ricordato a molti rotariani presenti il concerto di Noa tenutosiil 26 luglio al Teatro di Verdura a Palermo con la significativa raccolta di fondiper la Fondazione Rotary, un altro magico momento musicale organizzato daGiovanni e dalla commissione Musica e Solidarietà. Decisa, chiara e molto apprezzata dal pubblico è stata la direzione del Coro daparte della Sig.ra Serafina Sandovalli.

    Sabato 11 ottobre protagonista della serata è stato il “Pietro Adragna Ensemble”.Pietro Adragna, due volte Campione del Mondo di Fisarmonica, con l’ecletticopercussionista Sergio Odori e l’esperto contrabbassista Fabio Crescenti hannomandato in visibilio l’intera platea.Il repertorio eseguito, dal tango argentino di Piazzolla ai preludi d’opera di Ros-sini (travolgente il celebre crescendo rossiniano), arricchito dalle rielaborazionioriginali del solista Adragna è passato dalle più famose ed immortali melodie,con una scatenata versione sia per solista che per trio. Il concerto è stato anche caratterizzato da reinvenzioni continue e improvvisa-zioni estemporanee sulla base del programma quanto mai eclettico e vario.

    Moderando al Forum di Marsala la tavola rotonda sul tema “Mare Nostrum.Accoglienza e Rotary”, il Pdg Mario Greco (Distretto 2120 Puglia – Basilicata),già senatore, ha detto tra l’altro: «La politica europea resta purtroppo ancoralatitante, mentre quella nazionale, sotto la spinta emotiva della tragedia diLampedusa, è stata solo capace di varare l’operazione umanitaria e “Mare no-strum” e abolire il reato di immigrazione clandestina, non riuscendo a dare lerisposte dovute. Di fronte a questo clima cosa può fare il Rotary? Di certo nonha il potere di controllare le frontiere, ma può dialogare, può contribuire a tra-sformare le paure e i pregiudizi verso l’altro in fattori di arricchimento reci-proco adoperandosi in maniera attiva e costante». E ancora: “E’ sbagliatoritenere che la cultura, il dialogo interculturale, sia appannaggio soltanto deiGoverni, degli Stati. Soggetti attivi e protagonisti si devono sentire i POPOLI,la SOCIETA’ CIVILE, le ASSOCIAZIONI come il ROTARY, che con la sua ca-pacità dialogante può arrivare dove falliscono le Istituzioni e le Diplomazie,spesso condizionate dalle barriere ideologiche ed interessi di parte, comple-tamente assenti nell’essere e nell’agire rotariano.

    Paolo De Bartoli

    Successo dell'organistaDiego Cannizzaro

  • NNuuoovvee ggeenneerraazziioonnii16 Novembre 2014

    I più giovani membri del nostro Di-stretto: chi sono, quali progetti pro-muovono e, soprattutto, quali idealie valori rotariani coltivano nel cuore?Difficile sintetizzare in un articolo lacomplessità del pensiero, dell’azionee degli orizzonti di un’età, 12-18 anni,che per se stessa è mutevole e com-plessa. Prestarvi attenzione è peròd’obbligo per tutti i Rotariani cheoggi vogliano impegnarsi nel colti-vare il vivaio e le risorse presenti efuture del nostro sodalizio. Per talemotivo gli Interactiani, sostenutidalla Commissione distrettuale Ro-tary per l’Interact, hanno richiesto edottenuto dal caro Governatore Gio-vanni Vaccaro uno spazio dedicatonel Bollettino distrettuale che possafungere da finestra panoramica sullavita dei Club e dei soci che congrande entusiasmo e forza di volontàne portano alto lo stendardo.I mesi di settembre e ottobre, in con-tinuità con le numerose e pregevoliattività estive, sono stati forieri di in-teressanti progetti ed iniziative sia ri-creative che di servizio.Ampia e attiva è stata la partecipa-zione degli Interactiani alla Festadell’Amicizia organizzata dal Di-stretto Rotary come importante occa-sione di incontro e di confrontointergenerazionale.Nella sessione pomeridiana di sabato22 settembre, dal tema “Collaborarecon i giovani”, la Commissione di-strettuale Rotary per l’Interact haguidato i partecipanti in un intensobrainstorming incentrato sulle trequestioni “Perché il Rotary?”, “Il Ro-tary, come?” e “Il futuro del Rotarycon gli occhi dell'Interact”. Le nume-rose e molteplici risposte individualisono state riorganizzate in un unicoe organico Albero dei valori rotarianidegli Interactiani di cui parleremo inun prossimo articolo (foto 2). Al ter-mine della giornata una giovanesocia, ringraziandoci con entusia-smo, ci ha detto: «Nessun Rotarianoci aveva mai ascoltato tanto attenta-mente e aiutato ad esprimere cosìbene i nostri pensieri sul Rotary esull’importanza dell’Interact nellenostre vite!».

    Diversi altri Caminetti e incontri diformazione incentrati sul tema delleNuove Generazioni sono stati orga-nizzati con la collaborazione dei Ro-tary padrini, il 16 settembredall’Interact Club Aragona Colli Si-cani il 29 dalla Zona Iblea (Club diModica, Ragusa e Vittoria).Nella Zona Aretusea, settembre èstato un mese molto intenso per l’In-teract Club Augusta. Guidati dal Pre-sidente Giuseppe Mallo, incollaborazione con il Rotaract e ilMASCI (Movimento Adulti ScoutCattolici Italiani), il 13 settembre isoci hanno raccolto presso tre diversiipermercati della città alimenti dadonare agli indigenti; il giorno se-guente, armati di guanti e sacchi,hanno ripulito parte della scoglierache costeggia il Lungomare Rossini,uno dei luoghi più frequentati eamati dai giovani della città, per lan-ciare una importante richiesta alleistituzioni e ai cittadini: salvaguar-dare il patrimonio augustano, cu-rando l’ambiente e rispettando lacittà (foto 3).Nella Zona Drepanum l’Interact ClubCastelvetrano-Valle del Belice, gui-dato dal Presidente Sofia Magro, hacontribuito attivamente all’organiz-zazione e allo svolgimento del 34°Handicap, noto ed importante cam-pus estivo promosso dal Rotary Clubpadrino e rivolto a ragazzi con disa-bilità ospitati per una settimana (30agosto-5 settembre) nella strutturaresidenziale di Triscina Mare. I no-stri giovani si sono presi cura dei di-ciotto ospiti accompagnandoli nellemolteplici attività sportive, ludiche ericreative programmate dall’equipedi specialisti medici, psicologi, socio-logi ed esperti di comunicazione.L’attività di service del Club è prose-guita, nel mese di ottobre, con unpranzo organizzato presso la Casa diriposo "Tommaso Lucentini" di Ca-stelvetrano e con numerose altre ini-ziative già programmate per ilprossimo futuro.Nella zona Iblea, l'Interact club Vit-toria, guidato dal Presidente TotiMartinez, ha avviato i primi impe-gnativi progetti annuali: Bornthi-

    swayproject (raccolta alimentare evisite alla Casa di accoglienza per im-migrati e all'ANFFAS AssociazioneNazionale Famiglie di Persone conDisabilità Intellettiva e/o Relazio-nale, con attività ricreative e allesti-mento di un presepe interamenterealizzato con oggetti da riciclo, nelrispetto di uno dei pilastri del temadistrettuale dell’IRD VincenzoPiazza, l’ecologia); Progetto #blac-korwhite (adozione annuale a di-stanza di un bambino ospite dellaCasa Maria, struttura di accoglienzadi oltre 120 bambini orfani o abban-donati fondato in Kenya nel 2004 daiDistretti italiani 2031 e 2032 equest’anno divenuto oggetto di Ser-vice nazionale Rotaract); “Dona unsorriso- becauseImHAPPYproject”(attività ludiche e ricreative per i pic-coli pazienti del reparto di Pediatriadell’ospedale cittadino).

    Insieme a numerose altre iniziativegià realizzate (Cineclub su temi di at-tualità per i giovani della città e gitaorganizzata in occasione dell’Otto-brata Zafferanese) o programmateper le prossime settimane (mostreartistiche in collaborazione con laConsulta Comunale femminile, gior-nata di sensibilizzazione al temadell’AIDS presso il Liceo scientifico eclassico della città, concorso di fu-metto sull’Amicizia per le scuolemedie vittoriesi, partecipazione allafiera cittadina con stand per l’autofi-nanziamento del Club), i suddettiprogetti dimostrano il notevole, ca-pace e inesauribile entusiasmo deisoci dell’Interact Club Vittoria nel“fare Rotary” impegnandosi e diver-tendosi (foto 1).

    Roberta MacaionePresidente commissione

    distrettuale Interact

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    I numeriNel Distretto 2110 sono attivi 31 Club Interact, con 426 socicosì raggruppati per aree: zona Akragas 2 club, 29 soci;Aretusea 3 club, 41 soci; Drepanum 7 club, 101 soci; Etnea3 club, 41 soci; Iblea 3 club, 53 soci; Nissena 2 club, 14 soci;Panormus 4 club, 25 soci; Peloritana 2 club, 28 soci; Terredi Cerere 4 club, 76 soci; Malta 1 club, 18 soci.

    Foto 2 - Festa dell’Amicizia

    L’Interact nel Distretto: molte iniziative, grande entusiasmo

    Foto 3 - Gli interactiani ripuliscono il Lungomare di Augusta

    Foto 1 - Impegno e divertimento nel service dei giovanissimi

  • PPrrooggeett ttii 17Novembre 2014

    Nell’ambito del programma di scambio giovanidel Rotary International, il Distretto 2110 hatenuto domenica 26 ottobre ad Agrigento il se-minario per i tutor e gli inbound; hanno par-tecipato gli studenti inbound dell'anno2014/2015, le famiglie ospitanti, i tutor, e icomponenti della commissione distrettualeScambio giovani. Erano presenti Brooke Allen,Julie Trippi, Clara McLaughlin Conklin, DanielMota, Luke Owens, Dakota Maclean, Macken-zie Meier e Chih-Yun Yan. Il seminario haavuto la partecipazione attiva di due Governa-tori - il DGE Francesco Milazzo e il DGN Nun-zio Scibilia - ognuno dei quali ha dato il

    proprio contributo ponendo l'attenzione sullaquinta via di azione che riguarda proprio i gio-vani. Dopo il saluto del presidente MaurizioAlletto del RC di Agrigento, Cinzia D'Amicopresidente della commissione distrettualeScambio giovani ha dato il benvenuto agli stu-denti Inbound ospiti quest’anno del Distretto2110 provenienti da varie parti del mondo. Trai relatori del seminario Orsola Cacicia (RC SanCataldo) sulle regole (”Orientation for In-bound Exchange Students”) che ciascuno stu-dente deve seguire, e Leoluca Mancuso (RCCorleone) che ha esposto il ruolo del tutor e irapporti con il Rotary club sponsor.

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    Dear friends in Rotary,Allow me to quote two phrases from the comments made by Ugo Gatta, DGDistrict 2041 about Rotary National Day. It was only one of the many posi-tive remarks we received after the three days spent in Marsala:‘This was a meeting of ‘sensitive souls’ who will take the memory with themand spread it to others’. ‘This was a perfect achievement produced by theminds and hands of medical doctors, lawyers, professional people and madevisible to almost a thousand people’The above remarks underline the fact that this has been an unforgettableevent and that it has been carried through not by professionals in the hospi-tality industry, but by willing volunteers who have produces a service whichhas been more or less efficient, by offering their personal service above theirpersonal interest.I have chosen the above quotations to share the good results achieved in col-laboration with so many Governors, with occasional organisers of a uniqueand rare meeting. We concentrated our attention on the more delicate phe-nomena that exist in the Mediterranean basin, in which we all live, by car-rying out a personalised hospitality, Rotarian to Rotarian, without theimpersonal intervention of third parties. We have done our best and, itseems, have succeeded to please the majority. We apologise if some thingshave not quite functioned, but we can certainly say that we put our heart toit. The two main organisers have worked hard for months and have been joi-ned by several enthusiastic helpers.But let us not rest on our laurels!We are now at the end of the first quarter of our Rotarian year and mustproceed on the District trail by raising ever more pertinent themes and sup-porting humanitarian action. We must support the two young people whohave won the scholarships to study in Italy towards a common path to peaceand we shall continue to hand out rucksacks to the young people being hostedin refugee centres making our professional abilities available to them. Weshall continue to print multi-language booklets for arriving migrants andwe shall pray to The God of all the Peoples of the World in communion with

    the faithful of different religions.I would ask all Rotarians in the District who are ‘sensitive souls’ to continueto daily exercise their Rotarian action be it internal, professional, of publicinterest of international and in favour of the young. It is up to us to light thelight especially on the many themes highlighted by the experts who came tothe meeting in Marsala. It is up to us to carry out Rotarian tasks ‘with a smileon our faces’. It is necessary to publish the results of the meeting so as not tolose the memory of the ideas and proposals made and to leave a historicalmemory from which to take off ‘on the road of unification and representa-tion’, as was augured by Giuseppe Viale, Board Director, in his letter ofpraise.I wish to point out the next targets for District: The meetings in Catania on22 November and in Palermo on 23 November, to appreciate what is beingachieved on our territory and abroad, thanks to RF funds. We wil have theopportunity of sharing the joy of listening to the music of three Sicilian so-loists: Buzzurro on guitar, Cafiso on saxophone and Milici on the harmonica.These musicians will be preceded by the children’s choir of Librino. By atten-ding the two concerts, we will be raising funds in favour of the Clubs fortheir contribution to the Rotary Foundation, in the month that is dedicatedto the Rotary Foundation. I therefore beg you to purchase tickets for your-selves and your friends for places at the Metropolitan or the Golden thea-tres, on a first come-first serve basis.Let us all, Maltese and Sicilian Rotarians, prepare for the forthcoming ap-pointments with the same ideals and motivated by the same desire forfriendship and for working in favour of the less fortunate.Finally, I am happy to announce a novelty: Wednesday 22 April we shallall go to the Vatican to met Pope Francis. This will be yet another step to-wards good relations inspired by noble sentiments!A la prochaine fois! See you in Catania on 22nd November or in Palermoon 23rd.

    Giovanni

    GOVERNORS’ LETTER - ENGLISH VERSION

    Rotarians, “sensitive souls” in Mediterranean basin

    Scambio giovani: Seminario di formazione per gli studenti inbound

    Il Bollettino "Rotary 2110" offre la possibilità di pubblicare al proprio interno inserzioni pubblicitarie e contenuti promozionali,

    versando un contributo alla Rotary Foundation. Per informazioni e contatti ci si può rivolgere a

    [email protected] oppure al tesoriere distrettuale [email protected]

  • 18 Novembre 2014IInnccoommiinngg//11

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    Lo staff di MilazzoIl governatore incoming Francesco Milazzo per il 2015-2016 ha costituitocosì lo staff distrettuale: segretario Francesco Pitanza; co-segretario Mau-rizio Pettinato; tesoriere Rosario Indelicato; istruttore Antonio Ran-dazzo; prefetto Antonio Tarro; responsabile eventi Brunella Bertolino;responsabile risorse multimediali Carlo Napoli; delegato distrettuale perl’informazione Giorgio De Cristoforo; coordinatore segreteria GiovannaFondacaro.

    A Catania il 18 ottobre (per la Sicilia orientale e Malta), e a Palermo il 25 ot-tobre (per la Sicilia occidentale) il DGE Francesco Milazzo ha tenuto due pre-Sipe per un primo incontro con i presidenti dei Rotary Club del Distretto 2110eletti per il 2015-2016. A Palermo è intervenuto il governatore Giovanni Vac-caro, il quale ha sottolineato la continuità come valore sostanziale anche al

    vertice del Distretto, e ha affermato di condividere quanto ha detto il gover-natore incoming. Francesco Milazzo ha proposto alcune “riflessioni” moltofranche e stimolanti che anticipano alcune linee importanti del suo anno diservizio, e che sono state apprezzate e condivise dagli intervenuti. Ne ripor-tiamo ampi stralci.

    Il Rotary ci chiama per servire, tutto il resto è contornoStimolanti “riflessioni” del governatore incoming Francesco Milazzo nel primo incontro

    con i presidenti eletti dei Club per l'anno prossimo

    PRIMI ATTI PER IL 2015-2016

    Credo che ogni progetto abbia il do-vere e debba trovare il coraggio dipartire dalle criticità piuttosto chedalle cose che vanno bene. Di questeultime, per fortuna, ce ne sono tantee sono prevalenti, altrimenti non sta-remmo qui né voi né io. Allora, se èresponsabile partire dalle criticità di-ciamo subito chiaramente che la fon-damentale, la più preoccupante, lacriticità più difficile da combattereconsiste nel decremento del numerodei soci e nella difficoltà di reclutarnedi nuovi. Mi sono allora guardato in-torno per cercare le cause di ciò, e misono ritrovato a partire, a ripartiredai fondamenti del Rotary. Il valore fondante del Rotary è il ser-vizio. Per quanto considerabili e con-siderati tra i valori più importanti delvivere civile, tutti gli altri valori sta-tutari pur evocati dai quattro punticostituenti lo scopo del Rotary (Le re-lazioni amichevoli, La probità negliaffari e nelle professioni, Il riconosci-mento della dignità di ogni occupa-zione utile, L’impegno per lacomprensione mondiale, la buona vo-lontà e la pace) sono pur sempre con-cepiti in funzione strumentale

    rispetto al servizio. In altre parole,l’amicizia, l’onestà, la riconosciuta di-gnità di ogni utile occupazione, il la-voro per la pace fatto da uomini dibuona volontà NON sarebbero suffi-cienti a fare Rotary se non costituis-sero il tessuto su cui imbastire ilservizio.Cosa è il servire? Siamo di fronte auna delle parole più antiche che si usidalle nostre parti, ma nel senso, di-ciamo rotariano della parola, essa ri-sale nella nostra lingua “soltanto” aGiovanni Boccaccio (siamo nel 1353),che la usa nel significato di Adope-rarsi ai bisogni altrui, essere utile aglialtri. Il Rotary dunque ci “ingaggia”per servire; tutto il resto è contorno,contorno di alto livello certo, ma infunzione ancillare rispetto al valorefondante e fondamentale del servizio.

    Orbene, se è vero come è vero, che ilRotary è in primo luogo servizio, neconsegue: che i naturali attori del ser-vizio sono i Club e che il loro teatro ècostituito dalla comunità in cui essioperano; che l’efficiente operativitàlocale dei Club in termini di serviziolegittima l’esistenza dei Club stessi; li

    fa riconoscere da tutti in una luce po-sitiva; che il Rotary ne guadagna atutti i livelli e si “situa” nel mondocome operatore e apportare di beneverso i meno fortunati grazie alla ca-pillarità dei suoi club e al “coro” intermini di servizio che essi sanno “in-t