Il biologico italiano in movimento

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IL BIOLOGICO ITALIANO IN MOVIMENTO di LORENZO PATTINI

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IL BIOLOGICO ITALIANO IN MOVIMENTO

di LORENZO PATTINI

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PRINCIPI DI AGRICOLTURA BIOLOGICA E BIODINAMICA

Evoluzione dell’Agricoltura e conseguenze sul territorio

3 grandi eventi hanno condizionato l’evoluzione dell’agricoltura:1) Rotazione: la variazione della specie agraria coltivata nello stesso appezzamento, al fine di migliorare o mantenere la fertilità del terreno e garantire, a parità di condizioni, una maggiore resa

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2) Meccanizzazione: utilizzo di macchine agricole per facilitare il lavoro, lavorare maggiori estensioni di terreno in meno tempo e sostituire la mano d’opera

La meccanizzazione ha portato uno sconvolgimento in quanto si sono allargate le maglie poderali: nasce il concetto di PERTICA, BIOLCA, ..ETC.

Verso gli anni 80 si assiste ad una estrema specializzazione dell’agricoltura dovuta alla meccanizzazione che semplifica ulteriormente il concetto di «campo Agricolo»…..SIEPI, ALBERI, FILARI, STAGNI, INERBIMENTI sono un impedimento

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3) Impiego dei fitofarmaci e dei concimi chimici necessari per far fronte alle malattie delle colture e aumentare le rese.L’impiego di fitofarmaci ha sicuramente dato una svolta alla lotta delle malattie delle colture ma ha provocato inquinamenti diffusi con «molecole nuove sintetiche» e aumentato la resistenza dei parassiti, obbligando le case produttrici a ricercare nuovi prodotti. (es in trentino si usano 60 kg/ha di antiparassitari)

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Per quanto riguarda i concimi chimici il loro consumo non è mai stato così alto come in questi decenni. Pensate che negli ultimi 50 anni la loro produzione e utilizzo sono quintuplicati.

Secondo dati della FAO, dal 2005 al 2012 nel mondo si è passati da un utilizzo medio annuo di 120 Kg/ettaro a 140 Kg/ettaro.

La sola Cina ne consuma 344 Kg/ettaro in un anno, seguita da Brasile e Giappone.

Di contro vi sono paesi dove i consumi rimangono molto bassi. Il Ghana, ad esempio, ne consuma 7,5 Kg/ettaro/anno. Questi sono le nuove frontiere dove le grandi case produttrici (Monsanto) stanno puntando alla loro espansione.

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Lo sapevate che…Il 74% circa dei fertilizzanti utilizzati è composto da concimi azotati, ma in alcuni casi questa percentuale sale al 90%. L’azoto è il fertilizzante più utilizzato in assoluto.I concimi chimici azotati hanno come “precursore” l’ammoniaca, che viene sintetizzata attraverso l’ areazione dell’azoto gassoso con l’idrogeno in impianti che lavorano a temperature elevate, attorno ai 500°C e pressioni elevatissime di circa 300 atm.

Si stima che il 40% dell’intero apporto odierno di proteine di origine vegetale è una condizione creata grazie alla scoperta Haber-Bosch nel 1909 (fonte Vaclav Smil dell’Università di Manitoba).

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Tutto questo ha portato ad una perdita di biodiviersità e di capacità produttiva del suolo agricolo

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Numero di microorganismi /metro cubo

Anni

1,5 X 10 1910

150.000 1985

75.000 2010

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EVOLUZIONE DELL’AGRICOLTURA..

• Bisogna tenere conto che oggi, almeno nei paesi sviluppati, l’agricoltura ha occupato quasi ogni lembo di libera natura e su estesissimi territori vegetano ormai solo le piante che interessano all’uomo, non quelle che, senza il suo intervento, crescerebbero spontanee.

E anche in fatto di animali, insetti, microorganismi, sopravvivono solo ciò che l’uomo alleva o non riesce ancora a distruggere.

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Ciò significa che le piante coltivate sono state private in gran parte di quei rapporti simbiotici e di quelle «azioni a distanza» che altre piante spontanee e molti animali esercitavano largamente, quando vicino alle zone coltivate, si estendevano ampi tratti coperti di vegetazione spontanea e brulicante di ogni specie animale.

….. E DELLA PIANTA

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I PRINCIPI DELL'AGRICOLTURA BIOLOGICA

della terra, la produttività e robustezza delle piante, la salute di queste e degli animali, e anche i procedimenti utilizzati per ottenere tali scopi assecondino tali regole, oppure le disturbino il meno possibile.Da qui esistono dei principi basilari su cui si fonda l’agricoltura biologica. Questi sono prima di tutto principi ETICI e successivamente «ECONOMICI»

IL PERCHÉ DEL NOME BIOLOGICO

Il metodo si chiama biologico perché raccomanda i procedimenti più adatti a rispettare e utilizzare le leggi biologiche degli esseri vegetali e animali che entrano a determinare la fertilità

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I PRINCIPI SONO • Il principio del benessere

“L’Agricoltura Biologica dovrà sostenere e favorire il benessere del suolo, delle piante, degli animali, degli esseri umani e del Pianeta, come un insieme unico e indivisibile”.Il benessere degli individui e delle comunità non può essere separato dal benessere degli ecosistemi. Un suolo sano produce cibi sani, che favoriscono il benessere degli animali e delle persone.Il benessere deve riguardare la

totalità e l’integrità dei sistemi viventi. Questo principio non è semplicemente l’assenza di malattie, ma il mantenimento di un benessere fisico, mentale, sociale e ambientale. Le naturali difese immunitarie, la capacità di ripresa e la rigenerazione sono i punti chiave caratteristici del benessere.

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• Il principio dell’ecologia “L’Agricoltura Biologica dovrà essere basata su sistemi e cicli ecologici viventi, lavorare con essi, imitarli e aiutarli a mantenersi”.Esso dichiara che la produzione deve essere basata su processi ecologici e di riciclo. Nutrimento e benessere sono ottenuti tramite l’ecologia dell’ambiente di ogni specifica produzioneL’Agricoltura Biologica dovrà conseguire un equilibrio ecologico attraverso la concezione di sistemi agricoli, l’insediamento di habitat e il mantenimento della diversità genetica ed agricola. Coloro che producono, trasformano, commerciano e consumano prodotti biologici dovranno proteggere ed agire a beneficio dell’ambiente comune, incluso il paesaggio, il clima, l’habitat, la biodiversità, l’aria e l’acqua

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• Il principio dell’equità “L’Agricoltura Biologica dovrà costruire relazioni che assicurino equità rispetto all’ambiente comune e alle opportunità di vita”.

Questo principio insiste sul fatto che gli animali devono essere allevati in condizioni di vita che siano conformi alla loro fisiologia, comportamento naturale e benessere.Le risorse naturali ed ambientali usate per la produzione ed il consumo dovranno essere gestite in modo socialmente ed ecologicamente giusto e in considerazione del rispetto per le generazioni future. L’equità richiede che i sistemi di produzione, di distribuzione e di mercato siano trasparenti, giusti e che tengano in conto i reali costi ambientali e sociali

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• Il principio della precauzione “L’Agricoltura Biologica dovrà essere gestita in modo prudente e responsabile, al fine di proteggere la salute e il benessere delle generazioni presenti e future, nonché l’ambiente”.

Chi pratica l’Agricoltura Biologica può migliorarne l’efficacia e la produttività, ma questo non deve essere fatto a rischio di mettere a repentaglio la salute e il benessere. *Fonte: “Principes of Organic Agriculture”, approvati all’Assemblea Generale

IFOAM in Adelaide, settembre 2005

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COME SI GESTISCE UN’AZIENDA BIOLOGICA

• Applicazione del metodo biologico• Approccio agronomico alla coltivazione…e psicologico

• Parte documentale (rapporto con O.d.C e con l’Autorità di controllo) (es il quaderno di campagna per il biologico è più

semplice di quello per la lotta integrata)

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UN PO’ DI NORMATIVA

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PRINCIPALI NORME COMUNITARIEREGOLAMENTO (CE) N. 834/2007 DEL CONSIGLIO del 28 giugno 2007 relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici e che abroga il regolamento (CEE) n. 2092/91 (GU L 189 del 20.7.2007, pag. 1)REGOLAMENTO (CE) N. 889/2008 DELLA COMMISSIONE del 5 settembre 2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l'etichettatura e i controlli (GU L 250 del 18.9.2008, pag. 1)REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 505/2012 DELLA COMMISSIONE del 14 giugno 2012 che modifica e rettifica il regolamento (CE) n. 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l’etichettatura e i controlliREGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 203/2012 DELLA COMMISSIONE dell'8 marzo 2012 che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio in ordine alle modalità di applicazione relative al vino biologico

http://www.feder.bio/download.php?parent=76

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PRINCIPALI NORME NAZIONALI

DECRETO LEGISLATIVO 29 aprile 2006, n.217 Revisione della disciplina in materia di fertilizzanti Gazzetta Ufficiale N. 141 del 20 Giugno 2006

Decreto Legislativo 29 aprile 2010, n.75 "Riordino e revisione della disciplina in materia di fertilizzanti, a norma dell'articolo 13 della legge 7 luglio 2009, n. 88"Gazzetta Ufficiale n. 121 del 26 maggio 2010

D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 220 ; Attuazione degli articoli 8 e 9 del regolamento CEE n. 2092/91 in materia di produzione agricola ed agro-alimentare con metodo biologico (riferito agli organismi di controllo)

http://www.bioagricert.org/it/normativa/normativa-nazionale.html

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• PRINCIPI DELLA NORMATIVA SUL BIOLOGICO

• Limitazione nell’uso di fattori di produzione esterni (es in Sicilia utilizzano concime prodotto a Trento)

• Limitazione rigorosa di fattori di produzione ottenuti per sintesi chimica

• Mantenere e potenziare la vita e la fertilità del suolo• Tutelare la salute delle piante mediante misure profilattiche

(es: si studiano i modi per «inventare» nuovi concimi o antiparassitari per proteggere le colture ma non si studia il modo per come fare per non usarli proteggendo ugualmente le colture)

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MEZZI TECNICI UTILIZZABILI IN AGRICOLTURA BIOLOGICA (Principi generali)

• DIVIETO USO OGM

Gli OGM e i prodotti derivati o ottenuti da OGM non vanno usati come alimenti, mangimi, ausiliari di fabbricazione, prodotti fitosanitari, concimi, ammendanti, sementi , materiale di moltiplicazione vegetativa, microrganismi e animali in produzione biologica

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1. CONCIMI E AMMENDANTI

E’ consentito utilizzare solo i concimi e gli ammendanti inseriti nell’Allegato 1 del Reg. CE 889/08 e solo nei limiti del necessario. Gli operatori conservano i documenti giustificativi (di cui art .63 del Reg, CE 889/08) che attestano la necessità di ricorrere a tali prodotti. Tali documenti consistono in:• Relazione tecnico agronomica• Certificato di analisi del terreno• Carta dei suoli

In Italia il riferimento legislativo nazionale è rappresentato (oltre che dal Reg, CE 2003/2003) dall’allegato 13, parte seconda, tabella 1 «Elenco dei fertilizzanti idonei all’uso in agricoltura biologica» del D.Lgs. 75/2010

NB: non sempre i prodotti ammessi dal reg 2003/2003 sono corrispondenti a quelli del D.Gls 75/2010. Es il sale marino è ammesso dal primo ma non consentito in Italia

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• IMPORTANTE

Detti fertilizzanti DEVONO riportare sugli imballaggi, sulle etichette e sui documenti accompagnatori, l’indicazione di OGNI materia prima utilizzata per la loro formulazione e la dicitura «consentito in agricoltura biologica».Nell’urea ad esempio so il titolo (46% di N) ma il resto per arrivare al 100% cos’è?

ESEMPIOCONCIME N.P.K 12.12.12 Azoto totale (N) 12%, di cui: - Azoto (N) nitrico 1,5% - Azoto(N) ammoniacale 10,5% Anidride Fosforica (P2O5) solubile in citrato ammonico neutro e nell'acqua 12%, di cui - Anidride Fosforica (P2O5) solubile in acqua 10% Ossido di Potassio (K2O) solubile in acqua 12% Prodotto e confezionato da Alfa SpA - Via Po, 112 - Pistoia (PT) Peso netto kg 5O

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Non è consentito l’uso di concimi minerali azotati, fatto salvo quelli ammessi dall’art. 12 del reg. CE 834/2007 quando si verifichino gravi carenze nutrizionali e solo nei limiti del necessario. Gli operatori conservano i documenti giustificativi che attestano la necessità di ricorrere a tali prodotti.

La quantità totale di effluenti di allevamento impiegati nell’azienda non può superare i 170 kg/ha di azoto per anno.Tale limite si applica all’impiego di:1. Letame2. Letame essiccato e pollina3. Effluenti di allevamento compostati inclusa la pollina4. Letame compostato5. Effluenti di allevamento liquidi

E’ consentito l’utilizzo di preparati a base di microorganismi per migliorare le condizioni generali del suolo o la disponibilità di elementi nutritivi nei suoli o nelle colture

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2. PRODOTTI FITOSANITARI

La prevenzione di danni provocati dai parassiti, malattie e infestati è ottenuta principalmente attraverso la :1. Protezione dei nemici naturali2. La scelta delle specie e varietà3. La rotazione delle colture4. Le tecniche colturali

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Nei casi in cui le misure di prevenzione dei danni non consentano di proteggere adeguatamente i vegetali contro i parassiti e le malattie nell’ambito della produzione biologica, è consentito utilizzare solo i prodotti di cui all’allegato II del reg CE 889/2008.Gli operatori devono conservare i documenti giustificativi che attestano la necessità di ricorrere a tali prodotti.Essi sono:• Relazione fitopatologica• Bollettini metereologici e fitosanitari• Modelli fitopatologici previsionali• Registrazione delle catture entomologiche

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Scelta dei prodotti fitosanitari

• Ammessi(reg. CE 889/2008 – allegato II e 354/ 2014)

• Autorizzati (registrati)(Reg.CE 1107/2009 – 544 - 545 – 546 - 547/2001 e DPR 55/2012)

• PAN (piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei pesticidi)

(Dir. 2009/108 CEE – D.Lgs. 150/2012)

• Livelli massimi dei residui(Reg.CE 396/2005)

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CONSUMO DI FITOSANITARI IN AGR. BIOLOGICA IN ITALIA PER UNITÀ DI SUPERFICIE

7,20 – 8,20 KG/ha/anno

Contro i 12 – 14 KG/ha/anno di media nell’agricoltura tradizionale

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• CorroborantiNon sono soggetti ad autorizzazione per la messa in commercio come previsto dal D.Lgs N. 194 del 17/3/1995, i prodotti elencati nell’allegato I del presente decreto purchè:• Impiegati come corroboranti , biostimolanti, o potenziatori della resistenza delle piante

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3. Controllo delle infestanti

Non c’è nessun mezzo tecnico autorizzato in A.B per cui si operaEsclusivamente con strategie di Controllo;

Sistemazione del terreno Eliminazione delle infestanti in pre fioritutaLavorazione del terreno Filtraggio acque di irrigazioneRotazione Pulizia macchineSovescio (Cover crops) Interventi meccaniciFalse semine Interventi manualiSesto di impiantoPacciamatura

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4) Falsa semina

Le false semine sono interventi eseguiti con una lavorazione leggera del terreno, in modo da favorire la germinazione e l’emergenza della flora infestante da controllare con una o più erpicature. Questa operazione può determinare un ritardo nell’epoca di semina.

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5) Interventi meccanici

La scelta delle attrezzature meccaniche per la lotta contro le infestanti e nelle lavorazioni del terreno deve rispondere ai seguenti criteri:• Evitare interventi di aratura che comportino un rivoltamento del

terreno a profondità eccessive.• Preferire attrezzature che non schiaccino il terreno, destrutturandolo.

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• Garantire il miglior controllo possibile delle essenze spontanee, la più corretta incorporazione nel terreno dei residui colturali e dei sovesci e il maggior contenimento possibile dei processi erosivi e di quelli di lisciviazione.

• Operare solo quando il terreno si trova nelle condizioni di umidità giuste, ossia quando è in tempera.

• Le lavorazioni del terreno vanno fatte variando la profondità di lavorazione, senza però oltrepassare i 30 cm di profondità.

• Impiegare (ove possibile) pneumatici a grande superficie d’appoggio, diminuendo i rischi di compattamento.

E’ l’aratura il miglior metodo di controllo delle infestanti, solamente che è una pratica costosa e riposta in superficie i semi precedentemente interrati.

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• Procedura di ammissione al sistema di controlloLa scelta di convertire un’azienda o parte della produzione aziendale ai principi dell’agricoltura biologica implica la necessità di affrontare un determinato percorso burocratico ed agricolo. Gli adempimenti legati a tale percorso possono essere suddivisi come segue:• Procedure di ammissione al sistema di controllo;• Procedure di certificazione;• Mantenimento della qualifica di operatore controllato.Per essere ammesso alla procedura di controllo il produttore invia la notifica di attività di produzione con metodo biologico alla RER e al MIPAFF, assoggettandosi all’organismo di controllo prescelto e impegnandosi formalmente al rispetto delle norme vigenti.Oltre alla notifica egli è tenuto a redigere una dichiarazione contenente una descrizione completa dell’unità produttiva, degli stabilimenti e dell’attività ed una descrizione delle misure concrete che devono essere introdotte per garantire il rispetto delle disposizioni in materia di agricoltura biologica.

SITEMA DI CONTROLLO

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La Regione effettua un’istruttoria formale provvedendo a valutare la completezza dei dati e la regolarità della documentazione, richiedere all’operatore le eventuali integrazioni, registrare l’operatore biologico in un pre-elenco e, dopo aver valutato la documentazione presentata dall’operatore, esegue una prima visita ispettiva allo scopo di stabilire la conformità o meno degli aspetti strutturali e gestionali dell’azienda.

La Commissione di Certificazione, acquisite le informazioni contenute nella documentazione aziendale e nella relazione di ispezione, valuta, entro 60 gg, l’ammissibilità dell’azienda al sistema di controllo.

Se l’esito è positivo l’organismo di controllo è tenuto a far pervenire alla Regione nonché all’operatore stesso, l’ATTESTATO DI CONFORMITÀ.

In caso di pronunciamento negativo sono comunicate le motivazioni e le misure correttive da attuare per il superamento della non conformità, nonché i tempi entro i quali dovranno essere eseguite.

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Dopodichè la Regione provvede all’iscrizione dell’operatore nell’Elenco regionale degli operatori biologici comunicando tale registrazione all’operatore stesso.Successivamente, l’operatore deve presentare il programma annuale di produzione dell’azienda (PAP) condotta secondo il metodo di agricoltura biologica, riferito all’anno in corso.All’atto dell’ingresso al sistema di controllo, le aziende sono in fase di conversione all’agricoltura biologica.La conversione è il periodo che intercorre tra la data di prima notifica di attività biologica: tale periodo è normalmente fissato in due anni per le colture erbacee ed in tre anni per le colture perenni diverse dal prato.Se i terreni risultano contaminati da sostanze non autorizzate, l’Autorità di Controllo può decidere di prorogare il periodo di conversione, mentre per gli appezzamenti di terreno già convertiti al biologico, che vengono trattati con prodotti non autorizzati, si dovrà adottare un nuovo periodo di conversione, la cui durata è diversa dal normale (in genere più breve fino a soli sei mesi) se il trattamento non biologico del terreno è inserito nel quadro di “un’azione di lotta contro malattie o parassiti resa obbligatoria dall’Autorità competente”, oppure “nel quadro di esperimenti scientifici approvati dall’Autorità competente”.

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Se avviene questo tipo di trattamento con una conseguente conversione di durata inferiore alla norma, la Commissione Europea e gli altri Stati devono esserne avvisati.L’azienda in regime di controllo può richiedere l’emissione dei seguenti tipi di certificati:

1. CERTIFICATO DI AZIENDA CONTROLLATA2. CERTIFICATO DEL PRODOTTO3. AUTORIZZAZIONE ALLA STAMPA DELLE ETICHETTE

L’organismo di controllo, dopo aver verificato che la documentazione sia completa e conforme, può ritenere opportuna un’integrazione della documentazione e/o una visita ispettiva all’azienda per il prelievo di campioni da inviare al laboratorio di analisi. L’emissione dei certificati o delle autorizzazioni, subordinata al buon esito delle indagini effettuate sulla documentazione e sui campioni raccolti (residui di prodotti fìtosanitari non ammessi dalla normativa sulle attività biologiche in misura uguale o inferiore a 0,01 mg/kg ossia 0,01 ppm), ha luogo entro 15-30 gg dalla richiesta.

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AZ. Agricola

MIPAFF

Organismo di controllo

1 visita ispettiva

Ammissibilità al sistema di controllo

60 gg

RER

NOTIFICA

30 gg

Valutazione documenti e Registrazione dell’azienda in un Pre elenco

Istruttoria formale120

gg

Esito positivo

Attestato di conformità. Documento giustificativo

Iscrizione elenco operatori Bio

30 gg

PAP(Piano annuale di produzione)

Si entra in conversione

SCHEMA DI SINTESI

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• Le aziende idonee entrano a far parte dell’elenco delle aziende controllate sulle quali, in base ad un piano di controllo annuale, vengono fatte una o più visite di sorveglianza che hanno lo scopo di verificare la conformità al reg. CE 834/07. Sono previsti anche campionamenti dei prodotti coltivati e visite ispettive in campo.

Gli organismi di controllo predispongono le visite ispettive sulla base di una valutazione dei rischi. Da essa possono scaturire anche più visite ispettive se l’O.d.C lo ritiene necessario.Le visite ispettive dovranno svolgersi nel periodo di maggior rischio e senza preavviso all’azienda.

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• IMPORTANTE• Le unità produttive biologiche devono essere SEPARATE e ben

distinte dalle altre attività aziendali. Ciò significa che la stessa azienda Agricola che pratica il metodo biologico e convenzionale deve avere 2 P.I. I magazzini, le attrezzature, i prodotti utilizzati per il biologico devono essere separati dal resto delle stesse attrezzature impiegate per il metodo convenzionale( es 2 capannoni separati) cosiccome gli appezzamenti devono essere separati da fasce di rispetto.

• L’agricoltore DEVE preparare annualmente il Programma Annuale di Produzione (PAP) che sia conforme al fascicolo aziendale. Per ogni modifica è necessario ripresentare un nuovo PAP.

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• L’agricoltore deve scrupolosamente compilare il quaderno di campagna annotando i trattamenti, le operazioni colturali e le vendite o gli acquisti.

• Le sementi utilizzate nel periodo di conversione e dopo tale periodo devono essere accompagnate da un certificato che ne attesti la conformità a quanto previsto dal Reg CE 889/09 (deroga) e da quello di OGM FREE

• Anche i concimi devono avere un certificato che ne indichi la conformità ad essere impiegati per l’agricoltura Biologica

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Il PAP…questo sconosciuto

• L’operatore deve indicare le colture che produrrà nel corso dell’anno• L’indicazione è per appezzamento• Deve indicare anche la produzione previste• Notifica e PAP devono essere allineati: l’informazione a regime

dovrebbe limitare le difformità• Le variazioni devono essere comunicate entro 15 gg (operatore

CAA, operatore Regione o Provincia Autonoma, funzionario, MiPAAF, OdC , oppure iNseriti direttamente dall’imprenditore agricolo nel Sistema Informativo Agricolo Nazionale)

http://docplayer.it/14839314-Sib-sistema-integrato-del-biologico.html

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GESTIONE DEI RISULTATI

Al fine di mantenere la qualifica di Operatore Controllato l’imprenditore deve:

1) Essere reperibile in caso di controllo2) Garantire il libero accesso agli ispettori sulle superfici dichiarate, nei locali e alla documentazione aziendale3) Informare l’O.C entro 30 gg, su eventuali variazioni intervenute.4) Inviare entro i termini previsti il PAP.5) Rispettare l specifiche del Reg. CE 834/076) Compilare adeguatamente i registri aziendali7) Mantenere tutta la documentazione in ordine

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In Caso di non conformità…….

Se gli O.d.C e le Autorità di controllo rilevano la non conformità dovuta a irregolarità da parte dell’operatore, assicurano che nell’etichettatura e nella pubblicità dell’intera partita o nell’intero ciclo produttivo non vi sia riferimento al metodo di produzione biologica.Se l’irregolarità è grave si può arrivare al ritiro dal mercato del prodotto

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E PER FINIRE

1) Andiamo a fare la spesa accompagnati dalla Bisnonna (la nonna potrebbe essere troppo giovane). Tutto quello che lei non conosce come cibo, non compriamolo.2) Leggiamo le etichette e se ci sonoparole di cui la bisnonna non conosce il significato, parole impossibili da pronunciare,o se ci sono più di cinque ingredienti, o se presente sciroppo di glucosio e fruttosio, non compriamolo.3) Se c’è scritto che è stato aggiunto qualcosa che fa bene alla salute, non compriamolo