Il Betting - Trading

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Corso di Laurea in Economia e Finanza Prova finale di Laurea La nuova frontiera della finanza: il betting trading Relatore Prof. Andrea Ellero Laureando Andrea Scarpi Matricola 815824 Anno Accademico 2009 / 2010

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Nel documento, viene trattata la tematica del betting-trading, dal punto di vista legale (aggiornato a luglio 2010) matematico-probabilistico e tecnico.Si tratta di un'ottima base di partenza per approfondire la materia ed immergersi in questo particolare mondo.

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Corso di Laurea in Economia e Finanza Prova finale di Laurea La nuova frontiera della finanza: il betting trading Relatore Prof. Andrea Ellero Laureando Andrea Scarpi Matricola 815824 Anno Accademico 2009 / 2010

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INDICE Introduzione 3

CAPITOLO I

LA DISCIPLINA DELLE SCOMMESSE SPORTIVE IN ITALIA

1.1 Il gioco d’azzardo nel codice penale 5

1.1.1 La distinzione tra giochi d’azzardo e giochi non d’azzardo 6

1.2 Il gioco d’azzardo autorizzato 7

1.3 Gli scandali degli anni Ottanta 7

1.4 L’emanazione della legge cardine, la legge 13 dicembre 1989, n. 401 8

1.5 Una normativa ancora controversa 9

1.5.1 La Sentenza Gambelli e le giustificazioni della Corte Italiana 10

1.5.2 La Sentenza Placanica 11

1.6 L’opposizione ad oltranza dello Stato e il punto di vista dell’utente 11

Appendice: La risposta di Bet365 nei confronti del blocco AAMS 14

CAPITOLO II

PROBABILITÀ, QUOTE E SISTEMI DI GIOCO

2.1 La definizione soggettiva di probabilità 16

2.1.1 Il requisito di coerenza 17

2.2 La scommessa equa 18

2.3 La quota reale 21

2.3.1 Le correzioni di quota 23

2.4 I Sistemi di gioco 25

2.4.1 La Martingala 25

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2.4.2 La Formula di Kelly 27

CAPITOLO III

IL BETTING TRADING E LE SUREBETS

3.1 Una breve cronostoria delle scommesse 32

3.2 Il Betting Trading 35

3.3 Aggirare il blocco AAMS 36

3.4 Cosa differenzia Betfair dai bookmakers tradizionali 37

3.4.1 Puntare o Bancare 38

3.4.2 Scegliere le quote 41

3.4.3 Commissioni e tasse 42

3.4.4 Scommesse live 42

3.5 Come fare trading con le scommesse 44

3.6 L’analisi tecnica nel Betting Trading 48

3.7 Le chiavi del successo del Betting Trader 59

3.8 Le Surebets 62

3.9 Tipologie di Surebets 66

3.9.1 Surebets tradizionali 66

3.9.2 Surebets Exchange 66

3.9.3 Surebets miste 67

3.9.4 Surebets a protezione della massima probabilità 67

Conclusioni 68

Bibliografia 69

Siti internet consultati 71

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Introduzione

Il rischio, l’adrenalina, il guadagno. Oggigiorno si sente molto parlare di trading

online: è un fenomeno in rapida ascesa che coinvolge sempre più persone. Tutto

questo può essere ricondotto a svariate motivazioni, come il fatto che il trading

rappresenti un’attività finanziaria che si può intraprendere nel tempo libero ed in

piena libertà, o magari rappresenti l’occasione, o il sogno nella maggior parte dei

casi, di realizzare facilmente dei profitti. Non ci sono clienti, non ci sono merci, non

c’è marketing, non ci sono tutte le decine di fattori che influenzano un business. Ci

sono solamente il trader ed il mercato.

Non è da sottovalutare, d’altro canto, il piacere che si prova a chiudere in positivo

un’operazione, nel sentirsi migliore degli altri. Un piacere rischiosissimo, tuttavia,

perché con l’andare del tempo può sfociare in vera e propria dipendenza e nel

peggiore dei casi, quando il trader perde totalmente il controllo ed i propri guadagni,

può assumere conseguenze devastanti.

Molte persone si gettano in questo mondo senza solide basi teoriche, ed anche se

magari nel breve periodo riescono ad ottenere qualche guadagno, nel lungo le cose si

fanno sempre più complicate e solo pochi sono in grado di trarne beneficio con

continuità.

Negli ultimi tempi una particolare tipologia di trading si sta facendo notare sempre

più: si tratta del Betting Trading. In questo settore le emozioni e le possibilità del

trading tradizionale si mescolano con lo sport e gli eventi che tanto spazio si

ritagliano nella nostra vita. Non si comprano e vendono azioni o obbligazioni ma

quote di eventi sportivi. Le tipologie di scommesse sportive più note vengono

stravolte dall’impeto di questo movimento che permette ai trader-scommettitori di

vivere in un modo nuovo, originale sia l’attività finanziaria che il pianeta dello sport.

Per operare nel Betting Trading non serve necessariamente essere esperti di finanza o

conoscere, ad esempio, i flussi economici mondiali quotidiani. È forse questo il

vantaggio offerto: trasferire le dinamiche e le proprietà del trading borsistico nel

mondo dello sport, un argomento sicuramente più leggero, conosciuto ed amato da

tantissimi.

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  4  

In questo lavoro, suddiviso in tre capitoli, si offrirà una panoramica generale sul

Betting Trading, cercando di metterne in luce le fondamenta teoriche, utilizzandole

anche concretamente.

Nel primo capitolo, dedicato alla normativa vigente in Italia, sarà illustrata la storia

del gioco d’azzardo nel nostro paese, con particolare attenzione agli sviluppi degli

ultimi anni circa le controversie tra bookmakers esteri ed Unione Europea da una

parte e governo italiano dall’altra.

Nel secondo capitolo troveranno spazio i principi matematico-probabilistici che

stanno alla base delle scommesse, la terminologia specifica e l’analisi di sistemi di

gioco utili per ottimizzare le proprie giocate.

Nel terzo ed ultimo capitolo si andranno a studiare nel dettaglio tutte le differenze

con le normali scommesse, le strategie, lo studio di grafici e gli accorgimenti da

adottare durante l’attività di trading. Chiude l’analisi di una particolare forma di

Betting Trading, le surebets (o scommesse sicure).

Ringrazio il Prof. Andrea Ellero per la disponibilità mostrata in questi mesi e per gli

utilissimi consigli forniti.

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  5  

CAPITOLO I

LA DISCIPLINA DELLE SCOMMESSE SPORTIVE IN

ITALIA

1.1 Il gioco d’azzardo nel codice penale

Il gioco d’azzardo consiste nello scommettere denaro o altro bene di valore

economico sul futuro esito di un evento. Può essere definito come qualsiasi servizio

che comporta la messa in palio di una somma di denaro in giochi il cui risultato

finale è determinato dal caso.

Tale definizione, contenuta in uno studio del 2006 commissionato dalla

Commissione europea all’Istituto Svizzero di Diritto Comparato1, pur essendo

tecnicamente soddisfacente non riassume l’evoluzione sociale e culturale di tale

fenomeno, diffusosi nei secoli e divenuto vera e propria piaga sociale nel corso del

Novecento. L’Italia ha da sempre contrastato il gioco d’azzardo mediante una

disciplina che trova le sue radici all’interno del codice penale. L’art. 721 c.p.

definisce come giochi d’azzardo quelli “nei quali ricorre il fine di lucro e la vincita o

la perdita è interamente o quasi interamente aleatoria”.

Dal dettato normativo sopra riportato si evince come, per aversi gioco d’azzardo,

occorrano necessariamente due elementi:

- un elemento oggettivo, ossia l’aleatorietà della vincita o della perdita;

- un elemento soggettivo, ossia il fine di lucro delle persone partecipanti ed

interessate al gioco.

Per quanto riguarda le ragioni che hanno spinto il nostro legislatore a sanzionare

penalmente il gioco d’azzardo, nessun dubbio può nutrirsi sul fatto che tale attività

possa arrecare problematiche di ordine pubblico, dal momento che la legge punisce

                                                                                                               1 Study of Gambling Services in the Internal Market of the European Union. Nello studio si asserisce che il gioco d’azzardo comprende “any service, including any information society service, which involves wagering a stake with monetary value in games of chance, including lotteries and betting transactions”.

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  6  

solamente il gioco d’azzardo svolto “in luogo pubblico o aperto al pubblico, o in

circoli privati” 2.

In giurisprudenza sono stati elaborati, nel corso degli anni, criteri in base ai quali un

gioco debba essere o meno qualificato come gioco d’azzardo.

Tale fattispecie si verifica nei casi in cui “la tecnica del gioco è prevalentemente

imperniata sull’alea”3, o nei casi in cui la possibilità di una vincita dei giocatori

risulti esclusa “dall’attività fraudolenta di un baro”4.

Dubbi sono stati proposti sul riferimento alla tecnica del gioco, dovendosi fare

affidamento ad elementi oggettivi inerenti le modalità di svolgimento del gioco.

Pertanto, si dovrà ritenere che un gioco sia aleatorio quando “la vincita e la perdita

dipendono interamente o quasi dalla sorte, senza che nessuna apprezzabile incidenza

possa assumere la particolare abilità oppure la particolare negligenza di uno o più

giocatori”5.

Per quanto riguarda l’altro elemento, il fine di lucro, si può partire dalla consueta

definizione di “fine di trarre un guadagno economicamente apprezzabile e

valutabile”6.

1.1.1 La distinzione tra giochi d’azzardo e giochi non d’azzardo

In base ai criteri fin qui elencati possiamo operare una distinzione, basata sul testo

dell’art. 721 c.p., tra giochi d’azzardo e non d’azzardo.

Possono essere considerati d’azzardo7: Bingo, Black Jack, Dadi, Lotterie, Roulette,

Slot Machines e Videopoker. Sono invece considerati non d’azzardo: Scommesse su

eventi sportivi, Scommesse su corse ippiche, Poker, Bridge, Flipper e la maggior

parte dei giochi di carte.

Salta subito all’occhio come la distinzione sia basata principalmente sulla possibilità

                                                                                                               2 Come recita testualmente l’art. 718 c.p. “chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, o in circoli privati di qualunque specie, tiene un gioco d’azzardo o lo agevola è punito con l’arresto da tre mesi ad un anno e con l’ammenda”. 3 Cfr. Cass. Pen. sez. III, sent. n. 5511/1985 4 Cfr. Cass. Pen. sez. II, sent. n. 625/1971 5 S. Beltrani, La disciplina penale dei giochi e delle scommesse, cit., p. 21 6 Cfr. Cass. Pen. sez. III, sent. 1286/1986. 7 La rilevanza penale di tali giochi viene meno qualora il loro esercizio venga autorizzato dallo Stato.

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  7  

del giocatore di influenzare l’esito del gioco.

1.2 Il gioco d’azzardo autorizzato

Si è già analizzato come l’art. 718 c.p. punisca il gioco d’azzardo a condizione che si

svolga in luogo pubblico, aperto al pubblico o in un circolo privato. Va però

puntualizzato che il gioco d’azzardo svolto nei luoghi di cui all’art. 718 c.p. non è

sempre penalmente perseguibile.

Infatti, in alcune circostanze, la legge può derogare a tale divieto consentendo lo

svolgimento di alcune attività del suddetto tipo, che rientrano quindi nella categoria

del “gioco d’azzardo autorizzato”. A lungo si è discusso sui motivi che starebbero

alla base di tali autorizzazioni.

La dottrina ritiene che tali provvedimenti perseguano un interesse pubblico, ossia

quello del risanamento del bilancio: la predisposizione di tali giochi, infatti, essendo

gestita direttamente dallo Stato, comporta ingenti entrate tributarie, le quali

contribuiscono ad alleviare le endemiche sofferenze delle casse statali.8

1.3 Gli scandali degli anni Ottanta

Nei paragrafi precedenti è stato indicato come le scommesse su eventi sportivi siano

da classificare come gioco non d’azzardo.

Nel passato, però, la giurisprudenza era salda su posizioni nettamente opposte:

riteneva che le scommesse a quota fissa su eventi sportivi dovessero essere

considerate gioco d’azzardo a tutti gli effetti ai sensi dell’art. 721 c.p., in quanto in

esse sussiste il fine di lucro e la vincita o la perdita appaiono indipendenti dall’abilità

del giocatore.

Di conseguenza, tali scommesse sarebbero ricadute sotto le sanzioni penali disposte

dagli artt. 718 ss. c.p.

Ma nonostante tutte le contromisure adottate, non si è riusciti ad arginare e bloccare

                                                                                                               8 F.Taricone, Le Scommesse Sportive: problematiche attuali e prospettive future, 2008

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il fenomeno del cosiddetto totonero, il quale prevedeva scommesse sui campionati di

calcio di serie A e B, gestite in forma organizzata, parallela e concorrente rispetto al

legale Totocalcio, offrendo spesso quote migliori e maggiori possibilità di vincita.

Tale fenomeno sottraeva allo Stato ingenti quantità di entrate finanziarie e veniva

gestito dalla criminalità organizzata, che quindi si garantiva denaro per commettere

reati. Grazie al livello di organizzazione della criminalità stessa si erano venute a

creare, inoltre, profonde infiltrazioni all’interno degli addetti ai lavori (società,

calciatori, arbitri), condizionando così l’esito delle competizioni.

Queste problematiche sono deflagrate in tutta la loro potenza con la vicenda del

calcio-scommesse negli anni Ottanta9, che ha portato il legislatore ad occuparsi

finalmente della materia in maniera organica.

1.4 L’emanazione della legge cardine, la legge 13 dicembre 1989, n. 401

Dopo anni di gestazione, il legislatore arriva all’emanazione della legge 13 dicembre

1989 n. 401.

Tale legge ha principalmente tre obiettivi: il riordino del settore del gioco e delle

scommesse clandestine (ponendo finalmente sanzioni penali molto aspre per

l’illegittimo svolgimento), il regolare svolgimento delle competizioni agonistiche

attraverso l’introduzione, per la prima volta, della disciplina penale delle frodi in

competizioni sportive e la prevenzione della violenza collegata agli eventi sportivi.

In materia di giochi e scommesse sportive, in origine vigeva un monopolio statale

disciplinato dall’art 88 Tulps.

In seguito venne emanato il dl n. 496/1948 il quale introduceva la possibilità, da

parte dello Stato, di gestire l’attività di organizzazione e raccolta delle scommesse

anche a mezzo di persone fisiche o giuridiche che dessero adeguate garanzie di

idoneità, servendosi quindi di terzi concessionari.

Lo Stato comunque, a mezzo della concessione, manteneva un controllo pressoché

esclusivo del settore, adducendo come motivo la protezione dell’ordine pubblico e

                                                                                                               9 La vicenda del calcio-scommesse ha destato un polverone mediatico con retrocessioni in B di squadre blasonate, squalifiche e arresti di giocatori importanti e campionati completamente riscritti a tavolino dal giudice sportivo.

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sociale, oltre alla tutela dei propri interessi finanziari. Le problematiche

precedentemente esposte hanno portato lo Stato ad emanare la legge n. 401/1989 la

quale, nell’art. 4, si occupa di sanzionare l’esercizio abusivo delle attività di gioco o

scommessa. Tale fenomeno si verifica, ovviamente, qualora si esercitino tali attività

in mancanza di apposita concessione da parte dello Stato, del C.O.N.I. o dell’

U.N.I.R.E. Altro requisito, di per sé implicito nella configurabilità di tale reato, è

quello dell’organizzazione, ossia la presenza di un “sistema stabile di uomini e mezzi

che gestisca tutte le attività inerenti le scommesse”10. Un’importante aggiunta è stata

operata dall’art.37, comma 5, della legge 23 dicembre 2000, n. 388 che, attraverso

l’introduzione del comma 4bis all’articolo 4, estende le sanzioni dell’art 4 a

“chiunque, privo di concessione, autorizzazione o licenza ai sensi dell’art. 88 Tulps

(...), svolga in Italia qualsiasi attività organizzata al fine di accettare o raccogliere o

comunque favorire l’accettazione o in qualsiasi modo la raccolta, anche per via

telefonica o telematica, di scommesse di qualsiasi genere da chiunque accettati in

Italia o all’estero”. L’aggiunta di tale disposizione ha provocato importantissime

ripercussioni, di seguito esaminate.

1.5 Una normativa ancora controversa

Prima di introdurci nel mondo del betting exchange11, e delle scommesse più in

generale, è doveroso accennare all’annosa questione, tutt’oggi irrisolta, che riguarda

la legalità, o meno, di scommettere presso operatori stranieri come ad esempio

Betfair.com o Bet365.com. Attualmente tali siti sono stati oscurati

dall’Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato (AAMS), in quanto non

sarebbero in possesso delle necessarie licenze per operare nel territorio nazionale.

D’altro canto, questi operatori si ritengono pienamente conformi alle disposizioni

europee e ritengono di non dover sottostare ad AAMS. Ne segue che dopo ogni

                                                                                                               10 Cass., sez. III, 10 febbraio 1998, Porrino. 11 Per betting exchange si intende quella forma di scommesse nelle quali gli utenti non scommettono contro il banco (solitamente il gestore) ma tra di loro. Si tratta di una pratica simile al sistema borsistico.

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  10  

oscuramento, essi cambino indirizzo web e riappaiano, eludendo il controllo del

gestore italiano. È utile, quindi, seguire brevemente l’evoluzione della controversia.

1.5.1 La Sentenza Gambelli e le giustificazioni della Corte Italiana

Il legislatore, sin dall’atto dell’emanazione della finanziaria 2001, si è trovato di

fronte ad una globalizzazione sempre crescente nel mondo delle scommesse. Questo

fenomeno, a livello comunitario, trova la sua legittimazione in alcune disposizioni

del Trattato CE, in particolare nell’art. 43, che sancisce la libera prestazione dei

servizi, e nell’art. 49, il quale assicura la libertà di stabilimento. Il primo scontro vero

e proprio si consuma nel 2003, con la Sentenza Gambelli. L’analisi dei giudici

europei è volta a capire se la normativa italiana sia contraria alla libertà di

stabilimento. La Corte di Giustizia afferma, senza mezzi termini, che qualora una

società, con sede in uno Stato membro, effettui un’attività di raccolta di scommesse

con intermediazione di una organizzazione di agenzie situate in altro Stato membro,

le restrizioni imposte alle attività di tali agenzie costituiscono ostacoli alla libertà di

stabilimento.

La Corte di Giustizia ammette, però, la possibilità di derogare a tali disposizioni

qualora le restrizioni degli stati membri siano basate sugli artt. 45 e 46 del Trattato

CE, che concernono ordine pubblico e sicurezza. Ed è proprio in base a questi punti

che con le sentenze 23271 e 23273 dell’aprile 2004, la Suprema Corte Italiana fa

salva la normativa nazionale. La Corte Italiana, a giustificazione di questa posizione,

pone l’accento sul fatto che la ratio della normativa sia non di contenere la domanda

e l’offerta, ma di canalizzarle in circuiti controllati al fine di prevenire reati.12 È

evidente il fatto che la Suprema Corte abbia sezionato la pronuncia dei giudici di

Lussemburgo mettendone in luce gli elementi che potevano essere utilizzati a favore

della normativa italiana e tacendo o ignorando gli elementi, decisivi e inconfutabili,

che ostavano a tale normativa ed alle sue giustificazioni. Non ha alcun senso, infatti,

sostenere che la politica espansiva delle scommesse e dei giochi a pronostici da parte

dello Stato italiano non sia incompatibile con i motivi di ordine pubblico e sicurezza

                                                                                                               12 F.Taricone, Le Scommesse Sportive: problematiche attuali e prospettive future, 2008

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addotti a giustificazione dell’art. 4 della legge 401/1989, quando la Corte Europea si

è chiaramente espressa affermando, testualmente, che “laddove le autorità di uno

Stato membro inducano ed incoraggino i consumatori a partecipare alle lotterie, ai

giuochi d’azzardo o alle scommesse affinché il pubblico erario ne benefici sul piano

finanziario, le autorità di tale Stato non possono invocare l’ordine pubblico sociale

con riguardo alla necessità di ridurre le occasioni di giuoco per giustificare

provvedimenti come quelli oggetto della causa principale”.13

1.5.2 La Sentenza Placanica

Altra pietra miliare di questo contenzioso è rappresentata dalla Sentenza Placanica

del 6 marzo 2007. Anche in questo caso la Corte di Giustizia ribadisce quanto

affermato dalla sentenza Gambelli, ossia che la normativa controversa, limitando la

possibilità di esercitare attività nel settore dei giochi d’azzardo, causa restrizioni alla

libertà di stabilimento ed alla libera prestazione di servizi, violando quindi gli artt. 43

ss. e 49 del Trattato CE. Finalmente l’ordinamento italiano sembra recepire le

direttive europee: nella sentenza del 28 marzo 2007 n. 16969, infatti, viene sancito

che l’attività organizzata per l’accettazione e la raccolta di scommesse svolta, per

conto di società quotate con sede in altro Stato membro dell’Unione Europea, da

soggetti esclusi dal rilascio delle autorizzazioni richieste nel territorio italiano, non

può integrare il reato di cui all’art. 4 della legge 401/1989, in quanto le società per

conto delle quali viene svolta tale attività non hanno potuto accedere alla gara per le

concessioni sul territorio italiano a causa di una normativa contraria ai principi di cui

agli artt. 43 ss. e 49 del Trattato CE.14

1.6 L’opposizione ad oltranza dello Stato e il punto di vista dell’utente

La questione sembrerebbe, quindi, risolta definitivamente, ma allora non si

                                                                                                               13 Sentenza Gambelli, punto 69 14 Di conseguenza l’articolo sopra menzionato, essendo in contrasto con i principi comunitari, va disapplicato.

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  12  

spiegherebbe l’oscuramento, operato da AAMS, dei siti internet gestiti dagli

operatori del settore privi di licenza.

Il Consiglio di Stato ha comunque rimarcato per l’ennesima volta la legittimità del

monopolio, non contestato dalle sentenze Gambelli e Placanica, il quale va

giustificato non dalla volontà di scoraggiare la propensione della collettività al gioco,

ma ancora una volta da motivi di ordine pubblico e sicurezza.15 È quindi evidente

che si tratti di una disputa che almeno per il momento non trova vie di sbocco, le

quali senza dubbio conducono anche al mancato introito in termini di tassazione

generato dai volumi di gioco presso i siti sprovvisti di autorizzazione.

Non è facile capire, quindi, che posizione debba prendere un utente che si avvicina

per la prima volta al mondo delle scommesse, o che comunque voglia approfondire,

sperimentare nuove tecniche. Il nodo cruciale è costituito dal fatto che la stragrande

maggioranza dei siti stranieri, compresi tutti i siti di Betting Exchange, è sprovvista

della concessione AAMS. Per questo l’aspirante trader si trova tra due fuochi:

utilizzare questi operatori, anche se contro la normativa italiana o fermarsi e

scommettere su siti con licenza? Il terreno su cui ci si sta muovendo è molto

scivoloso ma è ragionevole ritenere, alla luce delle decisioni prese dalla Corte

Europea in questi anni, sempre contrarie all’ordinamento nazionale, che fino a

quando non si arriverà ad una risoluzione definitiva del contenzioso, scommettere su

siti sprovvisti dell’autorizzazione di AAMS non possa comportare sanzioni per gli

utenti (come assicurato anche personalmente dal gestore Bet365.com)16, sanzioni che

prevedibilmente sarebbero rigettate dal Giudice Europeo. A supporto di questa tesi

anche l’ultimo intervento, in ordine di tempo, operato dal Governo. Il legislatore ha

fatto un passo indietro per quanto riguarda le sanzioni penali previste per il gioco

online nel disegno di legge comunitaria 2008 con l’approvazione dell’emendamento

22.100 del maggio 2009. Sono state eliminate sia le sanzioni pecuniarie (inizialmente

previste da un minimo di 200 ad un massimo di 2.000 €) che quelle penali per chi

scommette su siti sprovvisti di licenza. Non solo, sono state abolite anche le pene

detentive e le relative sanzioni amministrative per chi pubblicizza i prodotti offerti

dai siti ".com". La reclusione rimane in vigore solo per le aziende di gaming che

                                                                                                               15 Peraltro già confutati dalla sentenza Gambelli, punto 69 16 Si riporta, come appendice al capitolo, anche il testo integrale della mail inviata dall’operatore.

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  13  

offrono giochi senza avere una concessione. All’atto dell’approvazione finale

dell’emendamento 22.100, sono stati aboliti i commi da 23 a 27 dell’articolo 22. Essi

dettavano, infatti, pene detentive a pecuniarie a carico di chi organizzava giochi non

autorizzati (comma 23) o con modalità diverse da quelle previste dalla legge (comma

24), oltre a prevedere pene e sanzioni anche a carico di chi pubblicizzava detti giochi

(comma 25), e soprattutto, la norma più controversa, sanzioni per chi partecipava a

questi giochi (comma 26). L’utente finale, lo scommettitore, sembra, perciò, al riparo

da qualsiasi azione che potrebbe essere intentata delle autorità.

Page 15: Il Betting - Trading

  14  

Appendice: La risposta di Bet365 nei confronti del blocco AAMS

--- Original Message ---

From: <[email protected]>

Received: 03/03/10 13:22:51 o'clock GMT

To: <[email protected]>

Subject: Oscuramento AAMS

Buongiorno, mi chiamo Andrea Scarpi e mi interesserebbe conoscere la vostra

posizione riguardo all'oscuramento periodico del vostro sito. AAMS sostiene che voi

non possiate operare, ma voi cambiate indirizzo e riapparite nel web. Vi chiedo le

vostre ragioni, che credo siano legittimate dalla legge. Credo possa essere

interessante anche per voi chiarire questi dubbi.

Grazie

Saluti

Andrea Scarpi

La risposta di bet365:

Il seguente codice di riferimento è stato assegnato alla Sua e-mail: 11**** - Non

cancellare.

Egr. Sig. Scarpi,

La ringraziamo per la Sua e-mail.

Il Disegno di Legge del Governo e il sistema di concessioni messo a punto da AAMS

si pongono in netto contrasto con un’importante direttiva della Commissione

Europea del 1998, per la quale si vieta agli Stati di instaurare obblighi e restrizioni al

commercio elettronico ed alla rete internet. Lo Stato Italiano, per espressa

disposizione della Costituzione, è tenuto ad adattare la propria legislazione a questa

direttiva.

Inoltre vi sono ben due sentenze della Corte Europea che condannano lo Stato

Italiano e quindi il monopolio di stato in materia di giochi e scommesse online : si

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  15  

tratta della sentenza Gambelli del 6 novembre 2003 e della sentenza Placanica del 6

marzo 2007, con le quali si evidenzia come le restrizioni operate dallo Stato Italiano

siano in netto contrasto con i principi del libero mercato e della libera concorrenza.

In ogni caso possiamo confermare che gli utenti non corrono alcun rischio.

Per quanto concerne le scommesse sportive, abbiamo una licenza regolarizzata dalla

UK Gambling Commission. Le nostre piattaforme Casinò, Poker e Giochi sono

regolarizzate dal governo di Gibilterra. Pertanto, secondo quanto stabilito dal diritto

Europeo, bet365 può accettare scommesse in tutto il territorio Europeo. Purtroppo,

l'Italia ancora non vuole riconoscere questa norma ma comunque Le assicuro che al

momento il cliente non rischia assolutamente nulla scommettendo con noi.

Nel caso in cui avesse bisogno di ulteriore assistenza in merito a questo o ad altri

argomenti, La preghiamo di contattarci telefonicamente al numero gratuito +800 12

365 365 o al numero +44 1782 684656 dalle 10:00 alle 23:00 (ora italiana), tramite il

nostro servizio di Live Chat o via e-mail ed il nostro personale sarà lieto di

assisterLa.

Cordiali saluti

Andrea C

Il Team di bet365

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  16  

CAPITOLO II

PROBABILITÀ, QUOTE E SISTEMI DI GIOCO

2.1 La definizione soggettiva di probabilità

Quando si vanno ad analizzare le scommesse, sportive o finanziarie che siano, è più

utile far riferimento alla nozione soggettiva di probabilità piuttosto che a quella

classica formulata da Laplace (1812) ed a quella frequentista elaborata da Venn

(1866).

De Finetti e Savage hanno proposto una definizione di probabilità applicabile ad

esperimenti casuali i cui eventi elementari non siano ritenuti ugualmente possibili e

che non siano necessariamente ripetibili più volte sotto le stesse condizioni.

Secondo Bruno de Finetti “la probabilità di un dato evento, secondo l’opinione di un

dato individuo, è il prezzo che egli stima equo attribuire all’importo unitario

esigibile al verificarsi dell’evento”.17

Si supponga, ad esempio, di assegnare in modo soggettivo una probabilità all’evento

E =“Il vincitore dei Mondiali del 2010 in Sudafrica sarà il Brasile”.

Tale probabilità è, per definizione, il prezzo (certo) che lo scommettitore è disposto a

pagare oggi per riscuotere 1 € nel caso in cui E si verifichi. Se egli è disposto a

scommettere 0.40 €, allora la sua valutazione di probabilità è P(E)=0.40=2/5.

Il termine prezzo equo nella definizione di probabilità sta ad indicare che i verbi

pagare e riscuotere devono poter essere scambiati senza che la valutazione di

probabilità cambi: in altri termini, riguardo alla scommessa sul futuro vincitore dei

Campionati Mondiali lo scommettitore deve essere anche disposto ad accettare

(facendo da “banco”) la scommessa che stabilisce di pagare 1€ in futuro nel caso si

realizzi l’evento E, riscuotendo 0.40 € oggi.

La probabilità da assegnare ad un evento che si realizzerà sicuramente (evento certo)

dovrà di conseguenza essere uguale a 1, perché, in questo caso, si riscuoterà

                                                                                                               17 B. de Finetti, Sul significato soggettivo della probabilità, in Fundamenta Mathematicae, Warszawa, T. XVII, pp. 298-329, 1931

Page 18: Il Betting - Trading

  17  

certamente 1 €, avendo la certezza della realizzazione di E. La probabilità di un

evento che senza dubbio non si realizzerà (evento impossibile) dovrà invece essere

uguale a 0, perché tale è la somma che lo scommettitore è disposto a sborsare,

avendo la consapevolezza di scommettere sul realizzarsi di un evento che non

accadrà mai.

La probabilità deve essere allora un numero compreso tra i due valori soglia 0 e 1.

2.1.1 Il requisito di coerenza

Si consideri un insieme di eventi Ω = { E1, E2, E3...En } che siano incompatibili (o

esclusivi: si può realizzare soltanto uno di essi) ed esaustivi (si realizza almeno uno

di essi). Si dirà in tal caso spazio campionario l’insieme Ω e saranno chiamati eventi

elementari i suoi elementi.

Assegnando una probabilità ad ogni evento, si ottiene una funzione:

P:Ω→[0,1] ; Ei →P(Ei) (2.1)

che ad ogni evento Ei associa la corrispondente valutazione di probabilità P(Ei).

Poiché gli eventi sono esaustivi la probabilità che non si realizzi alcun evento di Ω

(Evento impossibile = Ø) è P(Ø) = 0, mentre la probabilità che si realizzi almeno un

evento di Ω ovvero che si realizzi Ω (evento certo) è P(Ω) = 1.

Vediamo ora come valutare le probabilità degli eventi dell’insieme delle parti P (Ω)

dello spazio campionario Ω (l’insieme delle parti è un insieme che ha per elementi

tutti i sottoinsiemi di Ω, compresi l’insieme vuoto Ø e l’insieme Ω stesso).

A partire dalle probabilità assegnate agli eventi elementari si può estendere la

valutazione ad altri sottoinsiemi di Ω. Vogliamo però che tale estensione sia coerente

nel senso che andiamo a definire.

Page 19: Il Betting - Trading

  18  

Una valutazione di probabilità è detta coerente se nessuna combinazione di

scommesse consente di realizzare un guadagno certo.18 In altre parole, in una

valutazione di probabilità coerente vi è assenza di arbitraggi.19

Teorema: La richiesta di coerenza è equivalente a chiedere che, dati due qualsiasi

eventi Ei ed Ej elementari (quindi incompatibili) di Ω si abbia

P(Ei v Ej) = P(Ei) + P(Ej) (2.2)

Non riportiamo la dimostrazione del teorema, ma ci limitiamo ad esporre un esempio

numerico che può, però, convincere di come il mancato rispetto della proprietà

appena esposta porti alla possibilità di effettuare arbitraggi, cioè all’incoerenza. Si

supponga di scommettere sul realizzarsi, separatamente, degli eventi E1 ed E2 valutati

con probabilità P(E1)=P(E2)=0.2. Nel contempo si supponga di accettare una

scommessa (in qualità di banco) sull’evento E1 v E2 valutato con probabilità P(E1 v

E2) = 0.5 (ovvero maggiore di P(E1) + P(E2)). In questo caso oggi si paga 0.2 + 0.2 e

si intasca 0.5, pertanto ciò che resta è +0.1. In futuro, se uno dei due eventi si

realizzerà si otterrà 1 (per aver scommesso) e si pagherà 1 (per aver accettato la

scommessa); se nessun evento si realizzerà non si riceverà nulla e niente dovrà essere

pagato. In conclusione, oggi si intasca 0.1 e in futuro si sarà in ogni caso in pareggio.

Siamo quindi in presenza di un arbitraggio.20

2.2 La scommessa equa

Vediamo di addentrarci nell’aspetto più pratico delle scommesse, ed in particolare

delle scommesse a quota fissa21 offerte dagli operatori.

                                                                                                               18 Si veda: L. Daboni, Elementi di calcolo delle probabilità, Boringhieri, Torino, 1967 19 Per arbitraggio si intende quell’operazione che consiste nell’acquistare e poi rivendere un bene o un’attività finanziaria, sfruttando le differenze di prezzo al fine di ottenere un guadagno. 20 A. Ellero, Decisioni e probabilità soggettiva, Quaderno di didattica, 2005 21 Nelle Scommesse a Quota Fissa la somma che verrà riscossa in caso di vincita è concordata tra la lo scommettitore ed il banco nel momento in cui si compie la scommessa e non potrà mutare. Va fatto notare che le quote possono comunque cambiare nel corso dei giorni antecedenti agli eventi quotati. Le scommesse a quota fissa si differenziano sostanzialmente dalle Scommesse a Totalizzatore (come

Page 20: Il Betting - Trading

  19  

P(E) 1

1 q(E)

Al fine di ottenere una vincita futura pari a 1, assegnamo oggi una probabilità P(E)

all’evento E da noi scelto. Simmetricamente, puntando oggi una somma unitaria, ci

aspettiamo che la realizzazione dell’evento futuro sia quotata ad una quantità pari a

q(E).

P(E ): 1 = 1 : q(E) (2.3)

P(E)=

1q(E)

(2.4)

Quota e probabilità sono inversamente proporzionali.

Si definisce quota equa relativa all’evento E la quantità:

q(E) =1

P(E) (2.5)

La quota equa q(E) è naturalmente determinata in base alle probabilità che l’evento E

ha di sortire.

Consideriamo ora, come esempio pratico, l’incontro di Serie A Inter-Juventus del

16/04/2010.

                                                                                                               ad esempio il Superenalotto) in cui il montepremi totale viene suddiviso proporzionalmente tra i vincitori: in questo caso la somma che verrà riscossa non è nota al momento del piazzamento della scommessa. Altro discorso va fatto per il Betting Exchange, che, come verrà spiegato in seguito, si fonda sullo scambio di scommesse le cui quote oscillano continuamente, soprattutto durante il corso delle manifestazioni.

Page 21: Il Betting - Trading

  20  

Analizziamo i risultati ottenuti durante questa stagione dall’Inter, nei precedenti

incontri casalinghi:

Inter: vittorie 12, pareggi 4, sconfitte 0. Partite disputate in casa 16.

Esaminiamo ora i risultati ottenuti, sempre in questa stagione, dalla Juventus nelle

gare in trasferta:

Juventus: vittorie 7, pareggi 2, sconfitte 7. Partite disputate in trasferta 16.

Facendo riferimento solo a questi dati, e quindi evitando di prendere in

considerazione altri fattori come il periodo di forma delle due compagini, incontri

degli anni scorsi, gol segnati/subiti, ecc. si andrà a proporre una valutazione di quale

sia la probabilità, e quindi anche la quota equa, che ogni evento(vittoria dell’Inter,

pareggio o vittoria della Juventus) ha di realizzarsi.

Un metodo empirico, utilizzato nella pratica delle scommesse, per cercare di valutare

la probabilità di vittoria dell’Inter può essere quello di rifarsi alla somma tra le

vittorie interne dell’Inter e le sconfitte esterne della Juventus, il tutto diviso la somma

delle partite interne dell’Inter ed esterne della Juventus. Calcolando,

(12 + 7)(16 +16)

=1932

= 0.59375 = 59.375%

Utilizzando questo rapporto, possiamo ricavarne una prima approssimazione, che si

attesta sul 59 %: nel caso in cui lo scommettitore ritenga questa percentuale

plausibile, si ricava la quota equa corrispondente che è uguale a circa 1.69.

Procedimento analogo va svolto per ottenere una valutazione della probabilità del

pareggio, quindi somma dei pareggi interni dell’Inter ed esterni della Juventus, tutto

diviso per la somma delle partite interne dell’Inter ed esterne della Juventus:

(4 + 2)(16 +16)

=632

=316

= 0.1875 =18.75%

La corrispondente quota del pareggio è circa 5.33.

Page 22: Il Betting - Trading

  21  

Per ultimo, va valutata la probabilità della vittoria della Juventus. Quindi: somma

delle sconfitte interne dell’Inter e delle vittorie esterne della Juventus, il tutto sempre

fratto la somma delle partite giocate in casa dall’Inter e fuori dalla Juventus:

(0 + 7)(16 +16)

=732

= 0.21875 = 21.875%

La quota equa della vittoria esterna della Juventus è circa 4.57.

Ricapitolando:

1 (vittoria Inter)=59.375%; X (pareggio)=18.75%; 2 (vittoria Juventus)=21.875%.

Queste tre percentuali forniscono il picchetto tecnico della partita: esse forniscono

una prima approssimazione sull’esito finale che quest’incontro potrebbe avere.

Le quote eque, ipotizzando che la valutazione dello scommettitore non sia

influenzata da altri fattori, sono tendenzialmente:

1 (vittoria Inter)=1.69; X (pareggio)=5.33; 2 (vittoria Juventus)=4.57.

Va sempre ricordato che proprio per la definizione di probabilità soggettiva, è lo

scommettitore ad assegnare nel modo da lui ritenuto migliore le quote ad ogni

singolo evento. Nel caso esaminato, e nei paragrafi successivi, ci siamo limitati

all’analisi dei numeri, senza considerare eventuali altri parametri che potrebbero far

sì che le quote eque che lo scommettitore attribuisce agli eventi divergano da quelle

proposte.

2.3 La quota reale

Quando però si va a scommettere, ci si accorge che le quote alle quali effettivamente

si va a piazzare la puntata non sono le quote eque. In primis ciò è dovuto alla

percentuale di allibramento (o aggio, che consiste nelle remunerazioni

α i per i

gestori), poi vengono le correzioni di quota derivanti da fattori dipendenti dal

mercato e dagli eventi sportivi stessi.

Page 23: Il Betting - Trading

  22  

La quota reale, quella effettivamente pubblicata dal gestore (il banco) è:

Q(Ei) = 1−αi( )q(Ei) (2.6)

La valutazione di probabilità effettuata dal gestore è:

P(Ei) =1

q(Ei)=1−αi

Q(Ei)<

1Q(Ei)

(2.7)

La probabilità assegnata dal gestore ad Ei è minore di

1Q(Ei)

Per definizione, “la percentuale di allibramento è data dalla somma dei quozienti

ottenuti dividendo 100 per la quota offerta per ogni esito pronosticabile di un

avvenimento”22, e deve essere minore della percentuale di allineamento massima

fissata per legge.

P.A. = 1001

P(Ei)i=1

n

=100q(Ei)i=1

n

∑ (2.8)

Se

αi = 0

i , allora

P.A. = 100q(Ei)i=1

n

∑ =100 P(Ei) =100i=1

n

∑ (2.9)

Nel caso delle quote eque, perciò, la percentuale di allibramento è 100.

Se

αi > 0 per almeno un indice

i , allora P.A. sarà > 100.

Nel caso delle quote reali la percentuale di allibramento è maggiore di 100, come

d’altronde è facilmente prevedibile.

Per una maggiore comprensione torniamo all’esempio di prima riguardante la partita

Inter-Juventus del 16/04/2010.

Le quote eque calcolate in precedenza erano approssimativamente:                                                                                                                

22 Regolamentazione delle scommesse sportive, Decreto 1 marzo 2006, N.111, art.12

Page 24: Il Betting - Trading

  23  

1 (vittoria Inter)=1.69; X (pareggio)=5.33; 2 (vittoria Juventus)=4.57.

Le quote reali offerte dal bookmaker Betway.com, alle ore 16:00 del 15/04/2010

sono:

1 (vittoria Inter)=1.65; X (pareggio)=3.75; 2 (vittoria Juventus)=5.00.

La percentuale di allibramento delle quote eque risulta essere:

P.A. = 100q(Ei)i=1

n

∑ =

1001.6842

+1005.3333

+1004.5714

=100

La percentuale di allibramento di Betway risulta essere:

P.A. = 100q(Ei)i=1

n

∑ =

1001.65

+1003.75

+1005.00

=107.2727

Questo significa che la remunerazione del gestore esaminato, in occasione di questa

partita, e nel caso di perfetta equidistribuzione delle giocate, sarà maggiore del 7%,

indipendentemente dal risultato finale.

2.3.1 Le correzioni di quota

È interessante comprendere anche i criteri in base ai quali le quote vengono

rielaborate.

I principali fattori in base ai quali i bookmakers vanno a fissare ogni quota si

dividono in due grandi categorie: quelli dipendenti dal mercato e quelli dipendenti

dagli specifici avvenimenti sportivi.

Della prima categoria fanno parte tutte le correzioni effettuate in virtù della

distribuzione di puntate tra i vari scenari possibili. Il book, proprio per raggiungere il

guadagno massimo, elabora le sue quote in modo tale da arrivare ad

un’equidistribuzione delle puntate dei giocatori. Con l’evolversi delle puntate, il

banco andrà ad abbassare la quota dell’esito più scommesso e di conseguenza ad

Page 25: Il Betting - Trading

  24  

alzare le quote dei rimanenti, sempre con un occhio a non sforare la percentuale di

allibramento massima consentita. Il cambio di quota, a propria volta, andrà a

condizionare le decisioni degli scommettitori disincentivando le puntate su esiti che,

ad esempio, pagheranno meno del loro valore precedente.

Altra determinante del mercato è data dalla territorialità del bookmaker. È frequente

notare come nelle agenzie italiane la vittoria di una grande squadra italiana paghi

spesso meno rispetto ad un’identica scommessa posta su un sito internazionale, nel

quale le puntate degli utenti non sono così precisamente volte a privilegiare la grande

squadra. Questo avviene sia per ragioni di campanilismo, che a causa di una

maggiore conoscenza degli scommettitori circa il campionato di riferimento. Si

prenda ad esempio la partita Ravenna-Real Marcianise valida per il campionato di

Prima Divisione girone B, un campionato di certo non molto conosciuto dai più

all’estero, del 18/04/2010.

Il sito italiano Better.it riporta le seguenti quote:

1 (vittoria Ravenna) 2.00; X (pareggio) 2.40; 2 (vittoria Real Marcianise) 4.85

Il sito Bwin.de (la sezione tedesca dell’operatore Bwin) riporta queste altre:

1 (vittoria Ravenna) 2.20; X (pareggio) 2.35; 2 (vittoria Real Marcianise) 4.00

Risulta subito evidente che in Italia venga privilegiata, credibilmente per una

maggiore conoscenza della categoria, la vittoria della squadra casalinga a discapito

dei rimanenti due esiti dell’incontro. Il sito tedesco riporta una minor forbice tra le

vittorie delle due compagini(1.8 la differenza per Bwin.de, 2.85 la differenza per

Better.it), a dimostrazione che naturalmente la quantità di puntate sul match non è

stata rilevante come può essere stata in Italia, e non in modo tale da privilegiare in

modo determinante le scommesse sulla squadra di casa.

Tra i fattori dipendenti dagli eventi sportivi rientrano (sempre nel caso di una partita

di calcio, ad esempio) lo stato di forma delle squadre, i precedenti scontri diretti, gli

eventuali infortunati o squalificati, le ambizioni di classifica, le motivazioni, la

qualità dell’avversario, l’importanza o i giorni di distanza dal match successivo, la

Page 26: Il Betting - Trading

  25  

stabilità a livello di spogliatoio ed a livello societario, l’abitudine a giocare su un

determinato manto erboso, ecc.

2.4 I Sistemi di gioco

La passione per le scommesse, unita a ragionamenti puramente matematici, ha

portato nel corso degli anni all’elaborazione dei più svariati metodi di gioco. Bisogna

premettere sin da subito che nessuno, per un motivo o per l’altro, consente di vincere

sempre con le scommesse, ma è altrettanto vero che la loro applicazione può aiutare

lo scommettitore ad equilibrare meglio le proprie giocate al fine di ottenere guadagni

maggiori o, nella peggiore delle ipotesi, limitare le perdite. In quest’ottica si

analizzeranno due sistemi di gioco, l’uno completamente diverso dall’altro, che il

giocatore può utilizzare sia nelle classiche schedine, che durante la propria attività di

Betting Trading.

Il primo ad essere studiato sarà quello della Martingala, uno dei primi e più semplici

metodi di gioco, utilizzato sin dalla nascita dei casinò. Poi verrà quello elaborato da

Kelly, che propone una suddivisione tarata del proprio budget per ogni scommessa.

2.4.1 La Martingala

La Martingala è un sistema di gioco molto antico basato su un semplice

meccanismo: allo scommettitore si suggerirà di aumentare in maniera progressiva

l’importo delle giocate, al fine di recuperare le eventuali perdite ed al contempo

ottenere il guadagno desiderato all’inizio della serie. Vediamo un esempio semplice,

nel quale supponiamo sia possibile scommettere ripetutamente su eventi con quote

uguali a 2:

Page 27: Il Betting - Trading

  26  

Tabella 2.1 - Esempio di martingala

Supponiamo che lo scommettitore voglia ottenere un guadagno di 10 €. Punterà,

perciò, 10 € con l’obiettivo di ottenerne altri 10 in caso di vincita. Le prime

scommesse sono perdenti, lo scommettitore aumenterà progressivamente,

raddoppiando, l’importo delle giocate. Supponiamo che la quarta scommessa risulti

vincente: essa permetterà allo scommettitore di recuperare le perdite iniziali e di

ottenere il guadagno desiderato. L’obiettivo della martingala è raggiunto.

Nella presentazione pratica di questo metodo, tuttavia, molte volte si commette un

grave errore di fondo: si induce a pensare che siccome la scommessa precedente è

stata negativa, probabilmente quella dopo sarà positiva. Ma, evidentemente, i risultati

successivi non sono influenzati in alcun modo da quelli precedenti.

Consideriamo, ad esempio, il lancio di una monetina.

Mettiamo il caso che si decida di giocare con il metodo della Martingala partendo

dalla puntata di 1 € sull’uscita di “testa” e di incappare in una serie di quindici

scommesse con esito negativo.

Partendo da 1 e raddoppiando di volta in volta avremo la successione di scommesse:

1, 2, 4, 8, 16, 32, 64, 128, 256, 512, 1024, 2048, 4096, 8192, 16384. In totale la

perdita ammonta a 32767 €.

Scommesse Puntata Risultato Guadagno

/Perdita

Tot.

Scommessa

1

10 Perdente -10 -10

Scommessa

2

20 Perdente -20 -30

Scommessa

3

40 Perdente -40 -70

Scommessa

4

80 Vincente 80 10

Page 28: Il Betting - Trading

  27  

È chiaro che questo metodo rischia seriamente di far perdere grosse cifre; si osservi

d’altra parte che la probabilità (a priori) che si presenti una successione di 15 “croci”

è

12⎛

⎝ ⎜ ⎞

⎠ ⎟ 15

=1215

=1

32768

L’aspetto critico che si riscontra nell’applicazione di una simile progressione nelle

puntate è la crescita esponenziale del rischio, a fronte di una vincita lineare che

diviene sempre più irrisoria rispetto all’ammontare della cifra rischiata: se al

sedicesimo lancio si riuscisse finalmente a vincere, la vincita complessiva maturata

sarebbe la miseria di 1 € , dopo aver rischiato una perdita di svariate decine di

migliaia di euro.

Per la legge dei grandi numeri, solo se lanciassimo la moneta infinite volte

otterremmo un'esatta parità tra le volte in cui sarà uscita testa e quelle in cui sarà

uscita croce.

Mentre tirandola anche mille volte, non c'è alcuna certezza che esca testa. È questo

l’errore che non si deve commettere.

Quindi, per il gioco d'azzardo questo metodo non fornisce alcuna garanzia, mentre

sarebbe teoricamente vantaggioso disponendo di un capitale infinito.

2.4.2 La Formula di Kelly

Tutti conoscono l'importanza della diversificazione, della gestione del rischio, del

money management. Quanto denaro dobbiamo scommettere per ogni singola

operazione? Quando dobbiamo vendere o comprare? Questi sono tutti quesiti ai quali

si può rispondere definendo e cercando di applicare un sistema di money

management. Si è già discusso di come il sistema della Martingala non si adatti alle

scommesse: ora affrontiamo la Formula di Kelly, una delle tante tecniche che

possono essere usate per gestire il proprio denaro in maniera efficiente.

Page 29: Il Betting - Trading

  28  

John Kelly, che lavorava per il Bell Laboratory in AT&T , sviluppò originariamente

la formula per la quale è conosciuto23 per studiare i problemi di rumore sul segnale

che si presentavano nelle telefonate effettuate tra lunghe distanze. Subito dopo che il

metodo venne pubblicato, però, la comunità dei giocatori d'azzardo professionisti si

rese conto del potenziale che il metodo esprimeva quando veniva applicato allo

studio dell’ottimizzazione delle puntate delle scommesse, o bet sizing. Attualmente

la Formula di Kelly è utilizzata anche come sistema di money management nelle

attività di investimento.

Il sistema permette ai giocatori di massimizzare la scommessa ottimizzandola per il

lungo periodo. Due sono le componenti fondamentali:

- la probabilità di vincita (winning probability): la probabilità che ciascuna singola

operazione si traduca in un risultato positivo;

- il rapporto media vincita / media perdita (winAv/lossAv ratio): il valore medio delle

operazioni chiuse in vincita (media del gain) diviso per il valore medio delle

operazioni chiuse in perdita (media del loss).

Questi due fattori sono inseriti nell’equazione di Kelly:

Percentuale di Kelly

=W −1−WR

(2.10)

dove:

W = Rapporto fra numero di operazioni vincenti e perdenti.

R = Rapporto fra importo vinto e importo perso.

Il sistema di Kelly può essere messo in opera seguendo alcuni semplici passi:

Innanzitutto si registrano le ultime 50-60 operazioni sul mercato, poi si calcola il

"W", cioè la probabilità di vincita. Per fare questo, si divide il numero delle

operazioni che hanno generato un guadagno per il totale delle operazioni effettuate

(positive e negative). Il risultato sarà un numero compreso tra 0 ed 1 (ad esempio: 50

operazioni totali. 30 chiuse in gain e 20 chiuse in loss. W= 30/50 = 0.6).

                                                                                                               23 J. L. Kelly, A New Interpretation of Information Rate, Bell System Technical Journal 35: 917–926, 1956

Page 30: Il Betting - Trading

  29  

Successivamente si calcola "R", cioè il rapporto "winAv/lossAv". Per fare questo si

divide il valore medio del guadagno generato dalle operazioni positive per il valore

medio delle perdite. Ad esempio: media delle operazioni in gain =500 € ; media delle

operazioni chiuse in loss = 300 €; R=500/300= 1.66.

La formula produce come risultato un numero minore di 1. Esso rappresenta la

dimensione della posizione che dovrebbe essere assunta sul mercato: la percentuale

dei soldi a disposizione, cioè, che dovrà essere destinata alla specifica scommessa.

Per esempio, se il risultato dell’equazione fosse 0.05, allora si dovrà usare il 5 % del

budget per ogni singola posizione che si andrà ad assumere sul mercato.

Il sistema richiede anche senso pratico, comunque. Una regola da tenere a mente,

indipendentemente da quello che potrebbe risultare applicando i dati statistici alla

Formula di Kelly, è di non investire mai più del 20-25% del capitale in una singola

scommessa. Una posizione superiore a questa percentuale costituirebbe un rischio

troppo elevato per chiunque, nel lungo periodo.

Poniamoci ora nei panni di un investitore pronto ad intervenire, ad esempio, nel

mercato azionario.

Mostrando la crescita simulata di un "conto di trading" basata su un modello

matematico, si può dimostrare la sua affidabilità. Necessariamente, le due variabili

richieste devono essere inserite correttamente e ci si basa sull'ipotesi che l'investitore

mantenga fissi i parametri di rischio (le variabili) assunti in origine.

Ecco un esempio:

Page 31: Il Betting - Trading

  30  

Figura 2.1 – L’applicazione della Formula di Kelly24

Nell’immagine possiamo osservare l'andamento simulato di 30 "conti di trading", su

453 operazioni, tramite la rappresentazione della loro curva di rendimento. L’origine

della simulazione è posta sul valore 100.

I parametri adottati sono: la media del singolo loss uguale alla media del singolo gain

(win/loss=1) e la probabilità di trade vincente uguale al 60% (winning

probability=0.6).

La Formula di Kelly suggerisce, in questo esempio, di allocare non più del 19.9% del

capitale a disposizione per eseguire ciascuna operazione. Il risultato evidenziato

nell’immagine è un ritorno positivo nel lungo periodo su tutti i conti dei 30 traders

(da notare, comunque, alcuni ritorni negativi nel breve periodo con un minimo a 86,

che corrisponde al 14% di perdita). Il massimo ritorno simulato, al termine delle 453

operazioni, è stato del 124% (inizio a 100, fine a 224).

Tuttavia, uno scommettitore accorto sa che nessun sistema di money management è

perfetto. La Formula di Kelly aiuta ad allocare il budget disponibile in maniera

efficiente, ma ci sono molte cose che non può fare. Non può selezionare le

                                                                                                               24  Fonte: http://www.investopedia.com/articles/trading/04/091504.asp  

Page 32: Il Betting - Trading

  31  

scommesse vincenti, non può assicurare che si continuerà a fare trading con gli stessi

parametri (rapporto win/loss e winning probability) e non può predire improvvisi

market crashes. Inoltre, c'è sempre un certo livello di "fortuna" o casualità nel

mercato che può alterare le performance "ideali". 25

                                                                                                               25 J. Kuepper, Money Management using the Kelly Criterion, Investopedia

Page 33: Il Betting - Trading

  32  

CAPITOLO III

IL BETTING TRADING E LE SUREBETS

3.1 Una breve cronostoria delle scommesse

Il Casinò, la slot machine, la schedina: li abbiamo costantemente intorno a noi ed

ormai non facciamo nemmeno più caso alla loro presenza. Ma dove nasce il gioco

d’azzardo? Come si è sviluppata questa innata attrazione verso il rischio?

Già verso il 3000 A.C. i cinesi prima, gli europei e le popolazioni del Medio Oriente

poi, cominciarono a scommettere.

La letteratura indiana e gli antichi geroglifici egizi definirono le prime regole del

gioco dei dadi.

Durante i primi giochi olimpici si tenevano gare di atletica, combattimenti e corse

ippiche: già queste erano ghiotte occasioni di guadagno per scommettitori e,

soprattutto, allibratori del tempo.

Anche i romani avevano fama di essere accaniti giocatori. Le bische, che nel diritto

romano erano vietate con ammende fino a quattro volte la posta in palio, erano

proibite ma comunque molto diffuse.

Nel cupo Medioevo, le Olimpiadi furono sostituite da primitivi combattimenti tra

animali (ad esempio, i combattimenti dei galli), e la gente scommetteva i propri

pochi averi su come sarebbe caduto un coltello gettato in aria o sul risultato di un tiro

di dadi. Poi arrivarono le carte: il primo mazzo apparve in Cina nel X secolo, da lì si

diffusero con grande velocità in India e Medio Oriente.

In Europa, invece, i giochi rimasero incentrati sui dadi fino alle prime crociate in

Terra Santa, all'inizio dell’XI secolo. L’azzardo fiorì anche qui proprio per merito

delle invenzioni dell'Oriente e delle idee che i soldati portarono nel Vecchio

Continente nei due secoli successivi.

Page 34: Il Betting - Trading

  33  

Dalla fine del XIV secolo i mazzi di carte, fabbricati artigianalmente, rimpiazzarono

i dadi. Dopo l'invenzione della prima pressa tipografica, nel 1440, le carte vennero

prodotte in serie, ed anche le regole si ampliarono e si diffusero.

Con il Rinascimento si chiuse l’era delle semplici partite a dadi che avevano

dominato la scena tanto a lungo. È in questo periodo che si affermano con prepotenza

alcuni giochi di carte e tante innovazioni di gioco. Ad esempio, Trentuno, antenato

del Blackjack, ebbe notevole popolarità nell’Europa settentrionale nel XV e XVI

secolo. Non molto tempo dopo, il primo gioco di carte simile all’odierno Blackjack

fece la sua comparsa in Francia con il nome di Vingt-et-un (Ventuno) e dopo un

periodo di coesistenza con il Trentuno, ebbe rapidamente il sopravvento e divenne

ciò che noi oggi conosciamo come Blackjack.

Anche il poker affonda le sue radici nel Rinascimento. Uno dei giochi che

maggiormente lo ha influenzato, il persiano Nas, arrivò in Europa all’inizio del

sedicesimo secolo.

La casa da gioco più antica del mondo, il Casinò di Venezia, fu costruita

sull’omonima laguna nel 1638: inizialmente i suoi tavoli offrivano dadi, coltelli,

domino e giochi di carte.

Il matematico francese Blaise Pascal creò la prima versione della Roulette nel XVII

secolo. Nonostante le motivazioni che spinsero Pascal fossero di tipo prettamente

scientifico (cercava, infatti, di costruire la macchina del moto perpetuo), nei secoli

successivi il gioco venne perfezionato finché divenne molto simile a quello che

conosciamo oggi.

In America, verso la fine del XIX secolo, venne introdotta la slot machine.

Facciamo un salto dopo la seconda guerra mondiale, quando le scommesse hanno

subito una repentina impennata: l'aumento del tempo a disposizione per lo svago

anche tra le classi meno abbienti, le maggiori disponibilità economiche, la nascita

dello sport professionistico hanno contribuito alla loro istituzionalizzazione ed alla

loro contemporanea diffusione. Non ultima grande causa di questo boom è la

televisione che permette di seguire un evento comodamente da casa, con l'ovvia

intensificazione del piacere della scommessa.26

                                                                                                               26 Informazioni tratte da:

Page 35: Il Betting - Trading

  34  

Seguiamo in dettaglio l’evoluzione del fenomeno in Italia.

Figura 3.1 – La schedina del Totocalcio

Prima del 1942 le scommesse in Italia erano considerate illegali poi, con l'intento di

arginare il fenomeno delle bische e delle scommesse clandestine, venne istituito

l'U.N.I.R.E. (Unione Nazionale per l'Incremento delle Razze Equine) allo scopo di

utilizzare i proventi del gioco per finanziare il mondo sportivo. Il Totocalcio invece

nacque nel 1946: a quel tempo bisognava prevedere l'esito di dodici partite, che

divennero tredici nel 1951 e poi quattordici nel 2003.

Il Totip, l'altro antesignano delle scommesse, nacque nel lontano 1948 ed era basato

sulle corse dei cavalli. Ormai, parlando del Totip si può usare il passato remoto in

quanto nel 2007, terminata la concessione governativa, a causa del calo di interesse e

della diffusione di altri tipi di scommesse, è stato sospeso.

In Italia, un vero e proprio punto d'approdo della storia delle scommesse si è avuto

nel 1998 con l'introduzione del sistema a quota fissa. Esso ha allargato notevolmente

il ventaglio di puntate possibili e, nello stesso tempo, segnato la lenta fine del

Totocalcio. Nel periodo 1 maggio 2009 – 30 aprile 2010 gli introiti nelle casse statali

                                                                                                               J. Ashton, The history of gambling in England, Ayer Publishing, 1968 Gambling Planet, Il gambling nel tempo

Page 36: Il Betting - Trading

  35  

derivanti dalle scommesse a quota fissa sono stati superiori ai tre miliardi e mezzo di

euro.27 Negli ultimi tempi si sta sviluppando un nuovo e vivace settore, quello del

Betting Trading, che si distingue in maniera sostanziale anche dalle scommesse a

quota fissa. Su questo fenomeno in velocissima espansione verterà il presente

capitolo.

3.2 Il Betting Trading

Il Betting Trading (o Betting Exchange, letteralmente scambio di scommesse), è un

nuovo modo di rapportarsi con il mondo delle scommesse. Chiamato anche P2P

(Peer to Peer), questo movimento ha rivoluzionato, almeno in parte, il modo di agire

degli scommettitori.

I siti di Betting Trading (o Exchange) non sono veri e propri bookmakers, ma

piuttosto intermediari che si occupano di mettere in contatto, attraverso specifici

programmi, i singoli scommettitori permettendo loro di interagire.

Leader indiscusso di questo nuovo settore è Betfair.com28, che detiene una quota pari

al 90 % circa del mercato. Fusosi con l’originario rivale Flutter nel dicembre 2001,

Betfair.com vanta un alto livello di liquidità sui principali mercati (calcio, ippica,

tennis), ed un ottimo servizio di assistenza clienti anche in lingua italiana.

La robustezza del modello Betfair è dimostrata dal fatto che la compagnia continua

ad aumentare i suoi profitti in continuazione, nonostante nuovi siti di betting

exchange nascano giorno dopo giorno offrendo livelli di commissione sempre più

competitivi.

Quando si confrontano gli exchange è pratica comune analizzare i loro livelli di

liquidità. Questa può essere immediatamente misurata in termini di volume d’affari

(le somme totali che vengono messe in gioco), ampiezza (lo scarto fra la punta ed il

banco) e di disponibilità e varietà di scommesse offerte.

Come si può facilmente dedurre, i siti di betting trading richiedono liquidità per

sopravvivere. Ad esempio, alla fine del 2004 Sporting Options dichiarò bancarotta,

                                                                                                               27 Fonte: AAMS 28 Da non confondere con Betfair.it che non prevede scambio di scommesse.

Page 37: Il Betting - Trading

  36  

lanciando preoccupanti segnali per tutti gli exchange minori. Betfair in misura

maggiore, ed altri exchange lanciarono un programma di recupero crediti a favore

degli utenti di Sporting Options.

Oltre a Betfair sono da annotare tra i maggiori siti di questo campo anche Betdaq e

Betsson.

Per motivi di semplicità, in questo capitolo si farà riferimento solo a Betfair.com.

3.3 Aggirare il blocco AAMS

Come già menzionato nel primo capitolo, dedicato alla normativa, provando a

collegarsi al sito Betfair.com appare l’avviso di oscuramento operato da AAMS.

Abbiamo già appurato che scommettere presso tali operatori non comporta sanzioni

per l’utente, ora bisogna vedere come si può aggirare questo blocco. La via più

semplice è quella di modificare i server DNS29 della propria connessione,

sostituendoli con quelli di OpenDNS (pratica assolutamente legale), che sono:

208.67.222.222

208.67.220.220

Per sistema operativo Windows 7 i passi da seguire sono:

Da Centro Connessioni di Rete e Condivisione

Modifica Impostazioni Scheda

Connessioni di Rete

Doppio click sulla Scheda attualmente in uso

Proprietà di Connessione alla Rete Locale LAN

Protocollo Internet versione 4

Inserire i DNS di OpensDNS

Dare il segno di spunta su “Utilizza i seguenti indirizzi Server DNS”.

                                                                                                               29 Domain Name System (spesso indicato con DNS) è un servizio utilizzato per la risoluzione di nomi di host in indirizzi IP e viceversa. Il servizio è realizzato tramite un database distribuito, costituito dai server DNS. In pratica, il DNS è un computer che trasforma gli indirizzi testuali (o mnemonici) in indirizzi internet.

Page 38: Il Betting - Trading

  37  

Per sistema operativo Mac OS X:

Click sul simbolo Mela

Preferenze di Sistema

Network

Avanzate

DNS

Inserire i DNS di OpenDNS

Dare il segno di spunta su OK.

Questa è la strada più semplice, in alternativa si possono mantenere i propri DNS e

cercare, nel vero senso della parola, il nuovo indirizzo dei siti exchange. Dopo ogni

oscuramento, infatti, essi cambiano indirizzo e riappaiono nel web nel giro di poche

ore.

3.4 Cosa differenzia Betfair dai bookmakers tradizionali

Gli utenti di Betfair possono scommettere pronosticando l’esito di un evento (le

scommesse vengono perciò dette Puntate); oppure offrire quote per eventi su cui altri

utenti punteranno, in questo caso si parla di offerte di Banco o Bancate.

In seguito, le scommesse vengono abbinate a quelle di utenti con pronostici opposti.

Una scommessa abbinata è originariamente un’offerta di scommessa effettuata da un

utente Betfair che viene accettata da un'altra parte/utente. Una scommessa non

abbinata è un’offerta di scommessa che (a meno che o fino a che non venga

annullata) è disponibile per essere accettata da un’altra parte/utente.

Le principali differenze rispetto ai bookmakers tradizionali, come ad esempio tutti

quelli con autorizzazione AAMS sono:

- la possibilità di accettare (Puntare) o proporre (Bancare) una scommessa;

- la possibilità di richiedere le quote desiderate;

- commissioni e tasse;

Page 39: Il Betting - Trading

  38  

- la possibilità di scommettere mentre l’evento è in corso: si parla a tal proposito di

scommesse in gara30.

3.4.1 Puntare o Bancare

Se viene effettuata una Puntata (in inglese, Back) per un possibile risultato di un

evento, si scommette che l'oggetto della scommessa vincerà. Questa modalità

corrisponde a quella fornita dai bookmakers convenzionali.

Se viene effettuata un'offerta di Banco (in inglese, Lay) ci si pone nei panni del

bookmaker tradizionale: si scommette, di conseguenza, che l'oggetto della

scommessa non vincerà.

Prendiamo un semplice esempio, l’incontro valevole per gli ottavi di finale del

Roland Garros tra Sharapova ed Henin, del 29/05/2010, ore 16:30:

Figura 3.2 – Incontro del Roland Garros 2010 tra Sharapova ed Henin: schermata

delle quote di Betfair.com

Davanti alla schermata di un evento troviamo a sinistra delle quote azzurre, a destra

delle quote rosa. Quelle azzurre sono per chi, tradizionalista, desidera puntare

sull'evento. Quelle rosa sono per chi invece vuole sovvertire le regole e preferisce

bancare.

Vediamo di chiarire il significato delle due operazioni, in termini di rischio.

Con la puntata il rischio è rappresentato dall'importo scommesso. Se puntiamo 10 €,

sappiamo già che se la scommessa risulterà perdente perderemo quei 10 €, a

                                                                                                               30 Fonte: Betfair.com

Page 40: Il Betting - Trading

  39  

prescindere dalla quota di punta. La quota di punta, invece, servirà per calcolare

l'eventuale vincita. Più questa è alta, più si vincerà.

Nel caso specifico, se puntiamo 10 € sulla vittoria di Justine Henin (quotata a 1.29) ci

ritroveremo un guadagno di 2.75 € in caso di vittoria (a causa delle commissioni,

sulla vincita netta di 2.9 € sarà trattenuto circa il 5%: la vincita ammonterà, dunque, a

2.75 €). In caso di sconfitta perderemo i 10 € inizialmente scommessi.

Con la bancata tutto si ribalta. Al contrario della puntata, in questo caso

d’immutevole c'è solo la vincita, mentre la perdita economica dipenderà dalla quota

alla quale abbiamo bancato l'evento. Stavolta, più è alta, più si rischierà di perdere.

Se banchiamo 10 €, significa che ci siamo trasformati in bookmaker. Cosa succederà

è facile intuirlo. Se chi ha puntato vince la scommessa dovremo pagarne la vincita, in

caso contrario incasseremo la cifra che abbiamo scommesso inizialmente. La vincita

che dovremo eventualmente pagare sarà in funzione della quota.

Nell’esempio esaminato, se banchiamo la vittoria di Justin Henin stiamo

scommettendo che la tennista belga non batterà la russa Sharapova.

Bancando 10 € sulla vittoria della Henin (quotata a 1.3) otterremo un guadagno di 10

€ se effettivamente la nostra scommessa risulterà vincente. In caso contrario,

dovremo versare 3 €. Da rimarcare che, se perdiamo, non verrà conteggiata nessuna

spesa di commissione.

Bisogna fare particolare attenzione nel momento in cui si decide di fare da banco,

poiché il rischio non è dato dall’importo scommesso ma dall’eventuale vincita di chi

ha puntato.

Abbiamo visto come puntata e bancata agiscano in perfetta simmetria (eccezion fatta

per l’esenzione delle commissioni in caso di perdita), vediamo allora di sottolineare i

legami, in termini di quote, tra i due esiti dell’evento in considerazione.

Puntare la vittoria della belga Henin equivale a bancare quella della russa

Sharapova, e viceversa.

Questa è una considerazione che si deve tenere ben in mente.

Si vedano le quote: alla quota di punta della Henin (qui 1.29) corrisponde la quota di

banco della Sharapova, pari a 4.4.

Page 41: Il Betting - Trading

  40  

È naturale ritenere, dunque, che da una quota di punta si possa ricavare il

corrispondente controvalore di banco, e viceversa.

In assenza di percentuali di allibramento imposte dal bookmaker, dati due possibili

esiti X e Y di un evento:

P(X) + P(Y ) =1 (3.1)

P(X) =1− P(Y ) (3.2)

1q(X)

=1− 1q(Y )

=q(Y ) −1q(Y )

(3.3)

q(X) =q(Y )

q(Y ) −1 (3.4)

Da ciò, la quota di punta per la vittoria di Maria Sharapova dovrebbe essere:

q(PuntaSharapova) =q(BancaHenin)

q(BancaHenin) −1=1.31.3 −1

= 4.33

Si tratta di un valore molto vicino al 4.3 su cui è possibile scommettere. Non siamo

in presenza di una perfetta simmetria poiché a determinare le quote sono gli stessi

scommettitori, e non un bookmaker che può aggiustarle a proprio piacimento.

Analogo procedimento potrebbe essere ripetuto per stimare la quota di banco,

partendo dalla quota di punta.

q(BancaSharapova) =q(PuntaHenin)

q(PuntaHenin) −1=1.291.29 −1

= 4.45

Anche in questo caso si tratta di un valore molto simile a quello esposto.

Page 42: Il Betting - Trading

  41  

3.4.2 Scegliere le quote

Su Betfair è sempre possibile scegliere la quota alla quale si vuole scommettere. Se si

desiderano quote migliori rispetto a quelle disponibili, è possibile inserire un ordine

per un prezzo migliore. È preferibile tuttavia essere realistici, poiché devono esservi

utenti pronti ad abbinarle scommettendo sull’esito contrario.

Torniamo all’esempio prima esaminato, il match del Roland Garros tra Sharapova ed

Henin.

Figura 3.2 – Incontro del Roland Garros 2010 tra Sharapova ed Henin: schermata

delle quote di Betfair.com

Immaginiamo di voler puntare 10 € sulla vittoria della belga Henin.

Abbiamo già visto come puntare Henin o bancare Sharapova sia equivalente, in

questo caso concentriamoci unicamente sulle quote in corrispondenza della riga

dedicata a Justine Henin.

Ci troviamo di fronte a due possibilità: puntare immediatamente i nostri soldi alla

quota di 1.29 o scommettere ad una quota più alta, ad esempio 1.3.

Nella prima eventualità accettiamo subito la quota di 1.29 (ci sono 137378 €

disponibili) e puntiamo i nostri 10 €. All’abbinamento della scommessa i 137378 €

disponibili diventeranno, di conseguenza, 137368.

È interessante chiedersi da dove arrivi quella somma puntabile a 1.29. Quei 137378 €

sono lì perché altri scommettitori hanno deciso di effettuare la scommessa opposta

alla nostra, cioè bancare Henin a 1.29, ed aspettano che qualche altro scommettitore

accetti la puntata a quella quota.

Page 43: Il Betting - Trading

  42  

Se invece decidessimo di optare per una puntata di 10 € ad una quota più alta di

quella disponibile, ad esempio 1.3, vedremmo la nostra scommessa

momentaneamente non abbinata. Nel rettangolo rosa che indica la quota di banco,

vedremmo i 7241 € disponibili aumentare dei nostri 10, passando a 7251. Per

ottenere l’abbinamento, occorre che un altro scommettitore desideri bancare la Henin

vincente a quella quota.

3.4.3 Commissioni e tasse

Non si pagano tasse scommettendo con Betfair, e le commissioni vengono pagate

unicamente sulle vincite nette. In caso di perdita netta non deve essere pagata

nessuna spesa di commissione. Inoltre, Betfair offre agli scommettitori un

programma di incentivi atto a diminuire il tasso di commissione medio, pari al 5%

sulle vincite nette. Il tasso di sconto viene determinato in base ai punti Betfair che

ogni scommettitore accumula proporzionalmente alle scommesse piazzate. Più si

scommette, più punti si accumulano e tanto maggiore sarà il risultante tasso di

sconto.31

Consideriamo l’esempio esaminato in precedenza.

Supponiamo che lo scommettitore che ha puntato 100 € sulla vittoria di Henin a

quota 1.29 abbia vinto la scommessa.

La vincita netta ammonta a 29 €. Utilizzando come tasso di commissione il 5 % e

supponendo che il tasso di sconto corrente ottenuto grazie all’accumulo di punti

Betfair sia pari al 30 %, la commissione da pagare sarà pari a [ 29 €

× 5 %

× (1 – 30

%) ] = 1.01 €.

3.4.4 Scommesse live

                                                                                                               31 I punti Betfair sono riconosciuti ugualmente in caso di vincita o perdita. Da segnalare anche che i punti Betfair accumulati vengono dimezzati alla fine di ogni settimana.

Page 44: Il Betting - Trading

  43  

Betfair offre un'aggiunta emozionante e sorprendente ai prodotti standard del settore

scommesse, ossia il modello In-Play Betting che consente di scommettere una volta

che l'evento è cominciato.

Se un mercato è In-Gara, significa che l'evento a cui il mercato si riferisce, o un

evento strettamente correlato, ha già avuto inizio. La modalità di gioco riguarda tutti

i tipi di scommessa e viene rappresentata dall'icona nell'interfaccia relativa alle

scommesse.

Se un mercato è In-Gara, le scommesse in tale mercato funzionano come nella

modalità normale, con una differenza. Quando viene piazzata la scommessa,

l'elaborazione della scommessa subisce un ritardo prestabilito. Ciò viene effettuato

per proteggere gli utenti che hanno lasciato ordini in fase di scambio e desiderano

annullarli o modificarli quando si verifica qualcosa di importante durante l'evento.

Per l'annullamento o la modifica non vengono predisposti ritardi.32

Tra gli altri fattori che differenziano un sito di Betting Exchange come Betfair dai

tradizionali bookmakers non va dimenticata, in primis, l’assoluta trasparenza

presente in tutti i mercati, grazie alla quale i giocatori possono vedere quanto denaro

sia disponibile, le quote del momento, le scommesse ed i volumi di gioco già

abbinati in precedenza e grafici dettagliati semplicemente cliccando sull’icona

che appare vicino ad ogni possibile esito di un evento.

Da rimarcare, inoltre, la presenza di quote quasi sempre migliori rispetto alle

controparti tratte dai siti tradizionali, in special modo rispetto a quelli italiani dotati

di autorizzazione AAMS. Non di rado si possono trovare quote migliori anche del 20

%, le quali che non risentono delle percentuali di allibramento tipicamente

abbondanti degli operatori italiani.

A ciò si aggiunge un discorso strettamente percettivo che si ha quando si entra in un

sito Exchange: gli scommettitori non gradiscono la presenza di un bookmaker e la

possibilità di scommettere senza di esso è particolarmente gradita.

                                                                                                               32 Fonte: Betfair.com. Da ricordare, tuttavia, che anche alcuni bookmakers tradizionali hanno cominciato a proporre le scommesse In-Gara.

Page 45: Il Betting - Trading

  44  

3.5 Come fare trading con le scommesse

Il trade consiste semplicemente nel proporre o accettare scommesse su un evento.

Questa tecnica si distingue profondamente da ciò che si può fare attraverso i

bookmakers tradizionali, dove una volta piazzata la scommessa siamo obbligati a

conservarla fino alla fine. Nessuna possibilità di guadagni alternativi, o si vince la

scommessa o si perde tutta la giocata. Attraverso il Betting Trading si vivono le

scommesse sportive diversamente: svanisce la monotonia dei bookmakers

tradizionali, è possibile comprare e vendere scommesse come un agente di borsa. Si

offre ai giocatori la possibilità di vincere o limitare le perdite prima che la tendenza

si inverta. Si può fare trading sia nell’early market, cioè all’apertura delle scommesse

circa un determinato evento, che durante lo svolgimento degli eventi stessi.

Immaginiamo di voler puntare su un determinato esito di un evento appena vengono

aperte le contrattazioni, ponendoci nella tipica situazione di early market. Un

esempio: giovedì 3 giugno 2010, appena dopo la conclusione delle semifinali

femminili del torneo del Roland Garros. La finale sarà tra l’australiana Stosur e

l’italiana Schiavone. Decidiamo di puntare 100 € sulla vittoria di Stosur, quotata a

1.30.33 Sabato 5 giugno, ancora prima dell’inizio dell’incontro, andiamo ad osservare

come si sono mosse le quote.

La schermata che appare cliccando sul simbolo posto vicino al nome della

tennista australiana è riportata in fig.3.3:

                                                                                                               33 Fonte: Betfair.com

Page 46: Il Betting - Trading

  45  

Figura 3.3 – Finale del Roland Garros 2010: andamento nel tempo di quota e

volume delle scommesse relative alla tennista Stosur.

Sull’asse delle ascisse è riportato il tempo: si noti che non è presente un’unità di

misura precisa, poiché i grafici vengono elaborati in tempo reale con l’obiettivo

primario di fornire agli scommettitori le variazioni delle quotazioni, piuttosto che

l’intervallo temporale in cui esse avvengono. Pochi minuti prima dell’inizio

dell’incontro è possibile puntare sulla vittoria della Stosur a quota 1.24. Omettendo

di riportare il grafico, segnaliamo che la quota di banco della Stosur è 1.25.

Si aprono due soluzioni per lo scommettitore/trader: mantenere la scommessa sulla

vittoria dell’australiana o andare a chiudere il trade portando a casa un profitto

qualunque sia l’esito dell’incontro.34

                                                                                                               34 Per motivi di semplicità eviteremo di prendere in considerazione anche le commissioni, che comunque ricordiamo essere circa il 5% delle vincite nette.

Page 47: Il Betting - Trading

  46  

Se si mantiene la scommessa (questo equivale a scommettere come con i classici

bookmakers) vinceremo 30 € nel caso in cui la nostra previsione si rivelerà esatta. In

caso contrario perderemo i 100 € inizialmente scommessi.

Andando a chiudere il trade, invece, si porta a casa un guadagno indipendente

dall’esito dell’incontro. Abbiamo già puntato 100 € a quota 1.3, adesso andremo a

bancare a quota inferiore, pari a 1.25.

Se andiamo a fare da banco per lo stesso importo, 100 €, avremo (100

×1.25) – 100 =

25 € di responsabilità35:

- in caso di vittoria della Stosur: utile precedente 30 € - responsabilità della bancata

25 € = 5 € di utile.

- in caso di sconfitta della Stosur: perdita precedente 100 € + utile della bancata 100

€ = 0 €. Non perdiamo, né vinciamo.

La tattica che prevede di bancare alla stessa somma alla quale si è puntato è

vantaggiosa se si vuole continuare a mantenere il risultato pronosticato all’inizio con

un utile più alto ma senza rischiare di perdere la propria puntata in caso di esito

negativo.

L’alternativa è quella di suddividere equamente l’utile su tutti gli esiti dell’evento,

avendo la sicurezza di portare a casa un guadagno certo. Questa operazione, in gergo,

è anche chiamata “tutto verde”, dal colore delle vincite che appaiono vicino ad ogni

possibile esito dell’incontro appena dopo aver effettuato le giocate (in inglese, si

parla di dutching).

Semplicemente, basterà eguagliare il prodotto tra la somma puntata per la quota di

punta al prodotto tra la somma bancata per la quota di banco.

Somma puntata

× Quota di punta = Somma bancata

× Quota di banco (3.5)

Nel caso dell’esempio:

Somma puntata = 100 €

                                                                                                               35 Con il termine “responsabilità” si intende l’importo che deve pagare lo scommettitore in caso di perdita della propria scommessa di banco.

Page 48: Il Betting - Trading

  47  

Quota di punta = 1.3

Quota di banco = 1.25

La somma da bancare sarà allora data dal rapporto tra il prodotto somma puntata

×

quota di punta e la quota di banco:

100 ×1.31.25

=104

La responsabilità della bancata sarà uguale a (104

×1.25) – 104 = 26 €.

Attraverso questa ponderazione:

- in caso di vittoria della Stosur: utile precedente 30 € - responsabilità della bancata

26 € = 4 € di utile.

- in caso di sconfitta della Stosur: perdita precedente 100 € + utile della bancata 104

€ = 4 € di utile.

Quindi, qualunque sia il risultato avremo un utile di 4 €.

Gli stessi principi valgono per qualsiasi altro evento, di qualsiasi altro sport.

Prendiamo ad esempio il calcio, in particolare un’ipotetica scommessa In-Gara:

supponiamo di voler puntare ad inizio partita sulla vittoria della squadra di casa,

ipoteticamente quotata 2.00.

Se quella squadra segna dopo pochi minuti, allora la quota molto probabilmente

scenderà. Ipotizziamo che scenda a 1.50. In quel momento possiamo andare a

bancare la vittoria della squadra di casa garantendoci un rendimento sicuro,

indipendentemente dal proseguimento del match.

Se invece a segnare fosse la squadra ospite, probabilmente la quota della squadra di

casa si alzerà oltre quota 2.00 e si potrebbe chiudere il trade limitando le perdite.

Lo stesso schema può essere ripetuto più e più volte, anche in mercati che non

presuppongono necessariamente di pronosticare la vincente della gara, ma magari il

numero di goal totali che verranno siglati, le ammonizioni, i calci d’angolo, ecc.

Ma come fare per trasformare un semplice intrattenimento in qualcosa di più serio?

Page 49: Il Betting - Trading

  48  

Sarebbe necessario cominciare con una cifra elevata e giocare alzando di volta in

volta la cifra in gioco.

Attraverso il trading si possono sfruttare le progressioni: al contrario della classica

schedina da pochi euro che consente di vincere cifre molto maggiori, con una

probabilità tuttavia molto bassa, questa metodologia di gioco ribalta completamente

l’ottica della scommessa. Lo scommettitore andrà a scommettere una cifra

sostanziosa per vincerne magari solo una piccola percentuale, nell’ordine anche

dell’1 %, ma con grande probabilità di successo nell’immediato e nel lungo termine.

Pensiamo all’ormai quasi superato Totocalcio: lo scommettitore punta una cifra

esigua, generalmente pochi euro, con la speranza di vincerne qualche migliaia, o in

alcuni casi milioni. È palese che le possibilità di riuscita siano davvero infinitesimali.

Si immagini, d’altro canto, di cominciare a scommettere una cifra simbolica di 100 €,

al fine di ottenere un guadagno costante del 2 % riscommettendo sempre tutto

l’importo vinto. Applicando la formula del tasso d’interesse composto, per

un’ipotetica serie di cento scommesse vincenti consecutive, il totale vinto sarà:

100(1+ i)100 =100(1.02)100 = 724.46€ (3.6)

Un guadagno di oltre sei volte la cifra iniziale, e questo è solamente un semplice

esempio di progressione. Naturalmente la perdita è sempre dietro l’angolo, la riuscita

della serie sta nell’abilità (o fortuna in alcuni casi) dello scommettitore.

3.6 L’analisi tecnica nel Betting Trading

L’analisi tecnica è comunemente utilizzata nei mercati finanziari, ma osservando i

grafici corrispondenti agli eventi proposti su Betfair ci si accorge che, grazie anche a

qualche accorgimento, l’analisi tecnica può risultare produttiva anche nel settore del

Betting Trading. I valori delle quote ed i volumi scommessi si muovono in seguito a

notizie fondate, voci ed in base alle credenze delle persone. L’analisi tecnica può

aiutare a scoprire in maniera semplice e veloce quali saranno le mosse future degli

scommettitori e si configura come una metodologia, forse la più valida, per cercare di

Page 50: Il Betting - Trading

  49  

capire in che direzione si muoveranno le quote prima dell’inizio di un evento. Di

certo non si può avere la certezza che ogni analisi porti lo scommettitore ad

anticipare l’andamento del mercato e quindi procurarsi un facile rendimento, ma

l’analisi tecnica, unita ad un’oculata gestione dei soldi a disposizione ed ad una certa

disciplina può aiutare.

Il metodo euristico applicato allo studio dei mercati finanziari, ed a quelli delle

scommesse, comprende quattro gruppi di tecniche:

- i metodi grafici, che si fondano sullo studio dei grafici;

- i metodi quantitativi, basati su algoritmi aventi il fine di misurare la volatilità, la

velocità del movimento dei prezzi, ecc.;

- i metodi qualitativi, che studiano il comportamento dei volumi;

- i metodi strutturali, che hanno l’obiettivo di esaminare la presenza o meno di

andamenti ciclici dei prezzi.

Focalizzeremo prevalentemente l’attenzione sull’analisi grafica.

Nello studio dei grafici si possono individuare due situazioni in cui il mercato può

trovarsi: la prima è chiamata trending market, caratteristica delle fasi di mercato a

tendenza definita; la seconda è denominata trading market, la quale evidenzia le fasi

di mercato a tendenza indefinita.

Gli obiettivi dell’analisi grafica sono l’individuazione della tendenza, della

resistenza/supporto36, dei modelli di inversione/consolidamento e delle quotazioni

obiettivo.37

Vediamo alcuni esempi tratti da una giornata di osservazione dei grafici sull’ippica38,

completando così, dopo il calcio nel precedente capitolo ed il tennis, la panoramica

sui mercati più liquidi disponibili nei siti Exchange, in particolare modo su Betfair.

                                                                                                               36 Per resistenza si intende un livello di quotazione in corrispondenza del quale la tendenza rialzista si è interrotta. Per supporto, invece, si intende un livello di quotazione in corrispondenza del quale la tendenza ribassista si è interrotta. 37 L. Cappellina, Laboratorio di Analisi degli strumenti finanziari, Università Ca’ Foscari di Venezia, anno accademico 2008/2009 38 Esempi tratti dal blog del trader greco Jim Makos (www.jimmakos.com)

Page 51: Il Betting - Trading

  50  

Figura 3.4 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Son of Flicka.

Osserviamo, in fig. 3.4, come la quotazione abbia inizialmente un trend ribassista che

la porta da 2.50 a 1.65. In quel punto il grafico “rimbalza” per poi tornare più

lentamente sulla linea del livello di supporto a 1.65. Sarebbe stato opportuno

sfruttare questo supporto, magari bancando a 1.65 (appena il grafico lo tocca per la

seconda volta) per poi puntare appena il trend si fosse alzato.

Page 52: Il Betting - Trading

  51  

Figura 3.5 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Mewstone.

Anche nel caso di fig. 3.5 osserviamo i movimenti delle quote prima della partenza

della corsa. All’inizio del grafico le quote trovano una linea di supporto a quota 2.10.

Si vede come difficilmente riescano ad andare più giù, anche se le punte si stanno

affievolendo con sempre maggior insistenza. Questa è uno dei segnali che

preannuncia una rapida discesa appena il supporto sarà infranto. Ed infatti, la quota

crolla a 1.65, prima ancora che la corsa abbia inizio. La stessa cosa accade anche

quando il supporto a 1.65 viene a propria volta rotto.

La soluzione che avrebbe potuto utilizzare lo scommettitore sarebbe stata quella di

puntare a 2.10 aspettandosi la discesa delle quote e successivamente bancare a quota

nettamente inferiore.

Page 53: Il Betting - Trading

  52  

Figura 3.6 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Delightfully.

In fig.3.6 si ha un interessante grafico che offre molte possibilità per effettuare un

buon trading. Si nota chiaramente che la trend-line sta accelerando. La linea blu

sottolinea non solo come si sia stabilito un trend, ma come esso stia prendendo

velocità. In poco tempo la quota passa da 4.70 a 6.50. Il momento in cui lo

scommettitore deve piazzare la sua scommessa è proprio quando a quota 4.5/4.7

ormai la tendenza è consolidata, al fine di sfruttare il temporaneo rialzo. Una bancata

a quella quota ed un puntata nei minuti successivi sembra essere la soluzione

migliore. Col passare dei minuti il trend perde forza e si incanala in una trade-zone

ben definita da supporti e resistenze.

Page 54: Il Betting - Trading

  53  

Figura 3.7 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Dillay Brook.

Nel grafico di fig.3.7 costatiamo che quando una resistenza viene infranta, allora

molto probabilmente essa si trasformerà in un livello di supporto. Si tratta comunque

di un’inversione difficilmente individuabile a priori. Prova ne è che, in seguito, la

quota torna al livello della resistenza. Un buon trade? Bancare appena la resistenza

viene oltrepassata a 2.60 e puntare poco dopo, magari a 2.75 per evitare sorprese.

Page 55: Il Betting - Trading

  54  

Figura 3.8 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Inchidaly Rock.

Vediamo nell’esempio di fig.3.8 un trend in rapida ascesa definito da una trend-line

(in blu) che unisce i punti di minimo relativo. Poi, la tendenza si inverte in maniera

brusca. Da notare anche come la linea di supporto a 2.25 non venga mai oltrepassata.

Una buona scelta sarebbe stata quella di puntare in corrispondenza del punto di

massimo a 3.20 (o comunque in presenza di segnali d’inversione) e bancare

successivamente a quota nettamente inferiore, ad esempio 2.50.

Page 56: Il Betting - Trading

  55  

Figura 3.9 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Flying Lady.

Nell’esempio di fig.3.9, la quota inizialmente segue un andamento decrescente, che

la porta da 4.00 a 2.60. Poi presenta un rialzo ed arriva a circa 3.00. Se diamo

un’occhiata all’ultimo picco che tocca la trend-line negativa, ci si accorge che esso si

attesta proprio a quota 3.00. Dopo il secondo tocco a 3.00 si può considerare tale

come livello di resistenza. Ci aspettiamo che esso non venga oltrepassato, a meno

che la quota non intraprenda un trend rialzista. Nei minuti successivi si instaura una

situazione di trade-market, ben delineata dal supporto a 2.50 e dalla resistenza a 3.00.

Lo scommettitore avrebbe potuto trarre guadagno andando a puntare a 3.00 una volta

che il supporto era stato confermato, per bancare poi a 2.75.

Page 57: Il Betting - Trading

  56  

Figura 3.10 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Killard Point.

Nel grafico di fig.3.10 notiamo già dall’inizio la presenza di un livello di supporto a

2.00 ed uno di resistenza a 2.50. Quando la quota arriva a 2.45 (inizia la trend-line

verde) si può guadagnare andando a puntare in previsione dell’andamento

discendente (che arriverà a 2.00). Nel caso in cui la previsione si fosse rivelata errata,

si sarebbe andati a bancare non appena la quota avesse raggiunto 2.55, ad esempio,

per limitare le perdite.

Un’altra tattica profittevole sarebbe stata quella di suddividere il trading in tante

piccole mosse.

Un esempio si vede quando la quota giunge al livello di supporto a 2.20 (linea blu):

una volta sfondato, alla stessa altezza si instaura un livello di resistenza (che non

viene più infranto). Se ne sarebbe potuto approfittare con relativa tranquillità

Page 58: Il Betting - Trading

  57  

puntando a una quotazione leggermente inferiore a 2.20 e bancando pochi attimi

dopo, portando a casa un piccolo guadagno.

Figura 3.11 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Muraweg.

In fig.3.11 vediamo inizialmente un trend in forte discesa. Le quote trovano un

livello di supporto a 1.80, ma la risalita a 2.00 non è abbastanza forte da interrompere

il trend negativo. Un trader cauto avrebbe puntato a 1.75, dopo che le quote avevano

rotto il livello di supporto a 1.80; mentre uno più propenso al rischio avrebbe potuto

puntare prima, a 2.00, ottenendo maggiori profitti. In seguito vediamo le quote

immettersi in una zona di trade ben definita. A quel punto una buona scelta sarebbe

Page 59: Il Betting - Trading

  58  

stata quella di bancare a 1.50 (livello toccato in più occasioni) e puntare poco dopo a

quota leggermente maggiore (1.55). Sicuramente il profitto non sarebbe stato il

medesimo dell’inizio, ma l’operazione sarebbe sicuramente stata molto meno

rischiosa.

Figura 3.12 – Ippica: andamento nel tempo di quota e volume delle scommesse

relative al cavallo Proud Andees.

In occasione di fig.3.12 osserviamo come le quote trovino, almeno all’inizio, un

supporto a 2.90 (linea nera). Supporto che tuttavia dura ben poco: le quote lo

infrangono in maniera lenta ma progressiva dando inizio ad un trend negativo (linea

verde). A 2.40 troviamo l’insorgere di un nuovo supporto, che porta ad un rialzo fino

Page 60: Il Betting - Trading

  59  

a 2.70. Una buona opportunità di trading sarebbe stata quella di puntare appena il

primo supporto veniva infranto (a 2.9) e bancare a 2.60/2.50.

3.7 Le chiavi del successo del Betting Trader

I fattori di successo di un trader sono essenzialmente tre:

- la gestione del rischio e del denaro, cioè il money management;

- un approccio mentale corretto verso il mercato;

- lo sviluppo di tecniche e strategie operative solide basate su fondamenti statistici.

La maggior parte dei trader si concentra sulla ricerca di tecniche o strategie di trading

sempre migliori cercando di clonare quelle dei trader più famosi. In realtà le tecniche

più comuni possono non essere adatte al personale profilo d’investimento, quindi

ogni trader deve avere la capacità di modificare e adattare le strategie in base al

proprio profilo ed ai suoi obiettivi. È possibile prendere spunto dalle metodologie

apprese da altri trader, ma ognuno deve imparare a costruirsi delle regole con le quali

sentirsi a proprio agio: non esiste una metodologia valida sempre e per chiunque.

È necessario padroneggiare ed utilizzare un metodo proprio ed applicarlo con

coerenza in quanto questo è l’unico modo per verificare se il sistema funzioni

realmente o meno.

Oltre ad una valida tecnica di trading è indispensabile sviluppare strategie di money

management che indichino quanta parte del capitale totale debba essere destinata al

trading e quanta parte di esso debba essere impiegato nella singola operazione.

Inoltre è indispensabile essere provvisti di una tecnica che indichi lo spazio di

movimento che si concede alla posizione nella direzione contraria a quella prevista

prima di liquidarla (stop loss) e quanto si lascia correre il trade nella direzione

prevista prima di monetizzare (profit target).

Page 61: Il Betting - Trading

  60  

Per diventare un trader di successo occorre avere un approccio mentale corretto.

L’attività di un trader è un connubio di conoscenza analitica dei sistemi di analisi e

valutazione e di capacità di utilizzare l’istinto e la creatività.

L’aspetto psicologico è uno degli elementi più trascurati nell’ambito del processo

decisionale che porta alla formulazione delle scelte d’investimento. Operando,

invece, ci si accorge che spesso la componente psicologica tenda ad avere il

sopravvento sulla razionalità ed il rigore di un approccio economico. Si verifica per

molti una contraddizione fra la fase teorica di pianificazione e quella critica costituita

dall’ingresso sul mercato e dalla gestione della posizione aperta. Spesso un buon

lavoro di ricerca viene vanificato dalla perdita di controllo delle posizioni aperte, per

colpa della quale le proprie strategie vengono stravolte, cosicché si passa da una fase

di pianificazione ad una pericolosissima improvvisazione. Lavorare duramente

sull’affinamento di tecniche sempre migliori e precise serve a poco se l’investitore

non conosce se stesso ed ha la capacità di applicare disciplinatamente un piano

d’azione. Il trader che desidera avere successo sul mercato deve, oltre che lavorare

sugli aspetti trattati in precedenza e sulle tecniche operative, effettuare un lavoro su

se stesso e sulla propria psiche.

La vera differenza fra un trader vincente ed uno perdente è spesso nelle diverse

regole di money management. Bisogna rispettare un sistema di regole che indichino il

modo corretto di gestire il denaro e la sua allocazione insieme al rischio massimo che

bisogna assumere in ogni operazione.

Gli errori più comuni sono quelli di investire una quantità di denaro troppo elevata in

una singola operazione e di perdere il controllo di una posizione lasciando che una

piccola perdita si trasformi in una decisamente più grande.

Il vero problema del money management è che non esistono regole universalmente

valide, in quanto ognuno è in grado di sopportare le perdite in maniera diversa da un

altro. Il primo passo è quello di capire quale sia il proprio livello di tolleranza al

rischio e di dotarsi di strumenti in grado di gestirlo.

Per diventare un trader vincente è fondamentale considerare non solo gli aspetti

strettamente tecnici ma anche quelli più prettamente “umani”. Il rapporto tra la

Page 62: Il Betting - Trading

  61  

psicologia ed il mondo delle scommesse è più stretto di quanto si possa immaginare.

È importante conoscere la psicologia degli altri giocatori e di se stessi, in quanto gran

parte delle operazioni che la gente comune compie viene influenzata dallo stato

d’animo, dalle sensazioni, dalla paura, dalle emozioni, che sono soltanto individuali,

e influenzate dalla situazione contingente, nonché dalla propria storia ed esperienza

personale. Se poi alcuni di questi elementi sono comuni a molti e quindi condivisi,

ecco che un sentimento personale può diventare un “sentimento” di mercato

(sentiment), in grado di influenzare l’intera operatività.

Il problema comportamentale ha assunto rilevanza ancora maggiore nel trading-live.

La possibilità di effettuare transazioni, la velocità di immissione delle operazioni, le

commissioni da pagare al sito Exchange, la facilità di accesso inducono gli operatori

verso un trading molto attivo ed in qualche caso sconsiderato. Molti vengono colpiti

dall’”effetto slot machine”, per colpa del quale la solitudine di fronte al computer,

abbinata all'assenza di una pausa di riflessione, genera una miscela psicologica

esplosiva per il trader che, premendo un tasto senza alcuna riflessione, può

rapidamente depauperare un patrimonio in un alternarsi di stati d’animo di speranza e

disperazione.

In definitiva il trader ha due capitali da preservare: quello finanziario e quello

psicologico. Salvaguardare il capitale psicologico vuol dire che non bisogna mai

permettere che la prossima operazione sia condizionata dall’esito delle precedenti.

Non ci si può permettere di subire una grossa perdita sia finanziaria che emotiva in

quanto verrebbe minata la fiducia in se stessi ed il proprio coraggio. Quando il

capitale psicologico si esaurisce, magari perché si sono subite varie perdite

consecutive, è necessario fermare l’attività e “staccare la spina del trading” per

qualche tempo dedicandosi a tutt’altro.

Quando si inizia ad operare seriamente nel trading ci si rende contro che buona parte

dei profitti non sono da attribuire alle scelte intelligenti o all’adozione di un sistema

infallibile, ma alla capacità del trader di autodisciplinarsi e di avere un approccio

mentale corretto con il mercato. Per questo motivo l’aspetto comportamentale è da

curare con grande attenzione ed è un elemento imprescindibile per diventare un

betting-trader di successo.39

                                                                                                               39 Informazioni liberamente tratte da:

Page 63: Il Betting - Trading

  62  

3.8 Le Surebets

Nei paragrafi precedenti abbiamo visto come sia possibile ottenere dei rendimenti

andando a scommettere sullo stesso evento sfruttando l’andamento delle quote nel

tempo. Ribaltando l’ottica, si può anche pensare di sfruttare le differenze di

quotazione degli eventi presso i diversi bookmakers: scommettendo simultaneamente

presso alcuni di essi, si può approfittare degli arbitraggi che si vengono a creare nel

mercato. È questo il caso delle surebets o scommesse sicure.

Appare difficile inquadrare all’interno del mondo delle scommesse questa

metodologia di gioco: di fatto, una surebet non sarebbe nemmeno una scommessa,

poiché il margine di aleatorietà viene completamente azzerato: la vincita sarà certa

indipendentemente da qualunque sia l’esito dell’evento. Secondo l’opinione comune

tutto ciò parrebbe impossibile, anche ripensando alla corposa percentuale di

allibramento che i gestori si riservano per ogni evento. Il trucco, se così lo si vuol

chiamare, sta nello sfruttare le differenze di quotazione che i bookmakers

attribuiscono agli stessi eventi.

Vediamo un esempio reale, tratto dalla partita di Regionalliga West 2009/2010 (una

serie inferiore del Campionato tedesco) tra Rot-Weiss Ess e Mainz 05, del

29/05/2010. Il giorno di valutazione delle quote è il medesimo, poche ore prima

dell’inizio della gara.

Tabella 3.1 – Esempio di Surebet

                                                                                                               MaxHazzard e Philipson, Vivere di Betting, Manuale a quattro mani di MaxHazzard e Philipson

Bookmakers Segno 1 Segno X Segno 2

bet365 2.90 2.75 2.75

12bet 2.60 3.35 2.80

Paddy Power 2.45 2.80 3.20

Page 64: Il Betting - Trading

  63  

Le quote evidenziate sono le migliori proposte da ciascun operatore, al confronto con

quelle degli altri.

Il ragionamento da seguire per individuare una surebet è il medesimo utilizzato per

calcolare la percentuale di allibramento del book, con la differenza che in questo

caso ci aspettiamo di ottenere una percentuale di allibramento inferiore al 100 %, e

conseguentemente un guadagno certo.

Analizzando le quote emesse da ciascun sito, si comprende chiaramente come

ognuno di essi si riservi la propria percentuale.

Nel caso esaminato,

P.A.(bet365) =100q(Ei)i=1

n

∑ =107.21 (3.7)

P.A.(12bet) =100q(Ei)i=1

n

∑ =104.03

P.A.(PaddyPower) =100q(Ei)i=1

n

∑ =107.78

Ora, siamo in presenza di una surebet quando l'insieme delle quote di un evento

scommettibile, diviso per 100 e sommato per le quote, dà un allibramento inferiore a

100.

P.A. (esistenza di una Surebet):

100q(Ei)i=1

n

∑ <100 (3.8)

Vediamo cosa succede andando a prendere in considerazione le quote migliori

associate ai tre possibili esiti della partita.

Per il segno 1

=1002.90

= 34.48

Page 65: Il Betting - Trading

  64  

Per il segno X

=1003.35

= 29.85

Per il segno 2

=1003.20

= 31.25

Totale = 34.48 + 29.85 + 31.25 = 95.58.

Si tratta di un valore inferiore a 100, siamo quindi in presenza di una surebet che

pagherà 4.42 €. Naturalmente ci saranno sempre dei decimi di scarto dovuti sia alle

quote che vengono espresse in millesimi, sia agli arrotondamenti, ma la sostanza non

cambia.

Per sostenere le surebets è necessaria l’iscrizione a più bookmakers in quanto,

essendo giocate sempre su due o tre di essi, è meglio avere più conti attivi.

Contrariamente a quanto si pensi, non servono ingenti somme di liquidità a

disposizione. Si può iniziare con 1000 € ed iscrizioni a 10-12 bookmakers ed almeno

ad un e-wallet40, solitamente Neteller e Moneybookers che offrono affidabilità

superiori a qualsiasi altro.

In dettaglio, Neteller si presenta come una piattaforma estremamente sicura, evita

continue transazioni online con le carte di credito e consente di accreditare fondi sui

conti dei bookmakers in tempo reale. Di contro, i bookmakers che pagano tramite

Neteller versano il denaro in un tempo che mediamente va da qualche ora a tre

giorni.

Moneybookers è nato specificatamente per le transazioni di gioco, ed oltre a

consentire di evitare le ripetute transazioni con le carte, ha un accordo con diversi

bookmakers per consentire un cash back dell’1 % sui depositi.

È sconsigliata la gestione tramite credit/debit cards per le numerose transazioni e,

conseguentemente, per i tempi di trasferimento del denaro (sommati ai costi) dai

                                                                                                               40 Un e-wallet, o portafoglio elettronico, non è altro che un sito internet presso il quale una qualsiasi persona, non solo un giocatore, può creare un conto virtuale nel quale depositare del denaro da utilizzare per acquisti o altre operazioni effettuate nella rete, come ad esempio le scommesse.

Page 66: Il Betting - Trading

  65  

conti dei books ai conti correnti o alle carte. Bisogna anche tener presente che

utilizzando Mastercard non sono possibili i trasferimenti a credito.

La soluzione ottimale sarebbe quella di disporre di un capitale che si aggira sui 3-

5000 € e di iscriversi a 25-30 bookmakers.

Le puntate per singolo bookmaker, inoltre, non dovrebbero superare i 100 € per non

incorrere nelle limitazioni talvolta imposte. Può accadere, infatti, che in seguito a

corpose e ripetute scommesse vinte presso lo stesso operatore, esso decida di imporre

dei limiti di puntata o vincita massima.

Un altro mito da sfatare è che le surebets si aggirino solo intorno all’1 % o che ve ne

siano al 40 % e oltre.

Circolano in rete siti che propongono gratis servizi di surebets, ma in genere non

superano mai l’1 % in quanto a loro volta si rivolgono ad offerte gratuite che,

essendo tali, oltre a non offrire percentuali degne di nota coinvolgono nelle giocate

anche bookmakers non troppo affidabili (con le ripercussioni negative che si possono

ben immaginare). Surebets proposte a percentuali alte sono molto pericolose in

quanto sono il risultato di errori degli allibratori o di azioni di allibratori di

affidabilità dubbia o non comprovata. In questi casi è facoltà dell’allibratore

correggere la cifra e/o ritenerla nulla, invalidando così di fatto la surebet.

Inoltre c’è l’altissimo rischio di non riuscire più a rientrare in possesso del denaro

versato.

Per avere un quadro completo delle surebets bisogna essere in possesso di più di un

software o servizio (a pagamento, naturalmente) e di altri software per ricalcolare le

quote laddove ce ne possa essere la necessità per ottimizzare le giocate.

Nella fase di valutazione di un book è errato affidarsi ai vari siti di rating, a volte

tendenziosi, a volte opportunisti, a volte mistificati da interventi di persone che

denigrano questo o quell’allibratore. Spesso si tratta di cheaters, di persone che

hanno aperto più di un conto, o di persone che hanno violato apertamente i

regolamenti dei bookmakers.

La prima cosa da fare al momento di decidere presso quali operatori scommettere è

verificare chi ha rilasciato la licenza.

Page 67: Il Betting - Trading

  66  

Sicuramente si deve ritenere migliore una licenza di Malta, First Cagayan (Filippine),

Belize41 (offshore), Antille Olandesi (richiedono depositi cauzionari a garanzia),

Kahnawake o dei Territori Australiani, piuttosto che di Gibilterra (più volte l’ente

erogatore delle licenze è stato accusato di essere sul libro paga dei bookmakers) o di

Panama, delle Isole Comore, o addirittura della Corea del Nord.

Per quanto riguarda la licenza italiana AAMS, essa garantisce solo che la scommessa

piazzata non possa essere rifiutata dal bookmaker. Alcuni bookmakers italiani

provvisti di licenza hanno una percentuale di allibramento così pessima che risulta

problematico giocare, nonché quote talmente basse da non attirare giocatori.

3.9 Tipologie di Surebets

Si possono realizzare surebets in svariati modi: per motivi di chiarezza si è soliti

suddividerle in base alla tipologia dei bookmakers che entrano in gioco. Vengono

quindi suddivise in tradizionali, Exchange, miste ed a protezione della massima

probabilità.

3.9.1 Surebets tradizionali

Per surebets tradizionali intendiamo eventi giocabili con il sistema tradizionale e cioè

scommettendo contro l’allibratore. Possono avere due o tre risultati e due o tre

bookmakers su cui distribuire le scommesse. Può capitare, e non di rado, che in caso

di eventi che abbiano tre possibili esiti (1X2, ad esempio) ci siano surebets dove con

un bookmaker si scommette su due esiti mentre con l’altro si scommette sul terzo

esito.

3.9.2 Surebets Exchange

In questo caso le scommesse vengono piazzate sui bookmakers di tipo Exchange, che

come già spiegato nelle pagine precedenti fungono da luogo di scambio di offerte tra

                                                                                                               41 Solo due bookmakers al mondo possiedono la licenza del Belize.

Page 68: Il Betting - Trading

  67  

scommettitori. Valgono le stesse situazioni evidenziate nel paragrafo sulle surebets

tradizionali.

3.9.3 Surebets miste

Si ha la situazione di surebet mista quando sull’evento si scommette sia con

bookmakers tradizionali che con quelli exchange. In questo caso di solito si usa

puntare e bancare un determinato esito sfruttando le differenze di quotazione tra i

books. Un altro tipo di scommessa mista consiste nel combinare diverse tipologie, ad

esempio under/over con asian handicap.

3.9.4 Surebets a protezione della massima probabilità

Sono surebets che presentano un’alta probabilità di uscita di un segno. Questo

significa che giocandole si vince di più rispetto alle altre surebets (che di solito

vengono bilanciate), ma si pareggia nel caso dovesse uscire un segno diverso. Ciò

non comporterebbe alcuna vincita, ma al contempo anche nessuna perdita.42

                                                                                                               

42 Si ringraziano i siti bettable.it e bettywin.info per gli utili suggerimenti.

Page 69: Il Betting - Trading

  68  

Conclusioni

Il Betting Trading, se affrontato con disciplina, può rappresentare un’ottima

alternativa al trading borsistico. Il piccolo investitore può adattare i meccanismi

classici del trading ad un mondo nuovo, fatto di competizioni, partite e corse, un

mondo in cui il fine primario, il guadagno, si mescola col piacere di scommettere

sullo sport. La crescente liquidità presente nei siti Exchange allarga il ventaglio delle

scelte sugli eventi più disparati, nei quali ogni trader/scommettitore può

specializzarsi.

In prospettiva, il Betting Trading potrebbe costituire l’anello di congiunzione tra la

sfera della finanza e dell’analisi tecnica con la vita di tutti i giorni, nella quale

ognuno si diverte a pronosticare l’esito degli eventi sportivi. È questo,

probabilmente, il maggiore vantaggio che questo nuovo movimento porta con sé.

Tuttavia, bisogna stare alla larga dalle tentazioni che arriveranno una volta presa

mano con questa tipologia di scommesse: è possibile vincere molto, ma la perdita è

sempre in agguato. Basta un momento di distrazione, una particolare situazione di

gioco per perdere il quantitativo di giorni e giorni di “lavoro”. Per questo è

fondamentale porsi dei paletti da non infrangere, sia a livello di giocate che a livello

emotivo. Le persone che già operano con efficacia nel trading borsistico possono

agevolmente inserirsi in questo contesto, e forti delle conoscenze pregresse, possono

sfruttarne le dinamiche con ancor maggior dimestichezza.

Il Betting Trading rappresenta una via alternativa per cercare di abbinare il guadagno

al divertimento: questo lavoro è dedicato a tutti coloro i quali avranno il coraggio di

rischiare, di mettersi in gioco per arrivare a ciò che vogliono.

E nonostante qualche naturale incidente di percorso, l’intraprendenza, in un modo o

nell’altro, darà i suoi frutti.

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Betfair.com: Scommesse online, scommesse sportive, ippica, calcio.

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Bettable.it: Il blog sulle scommesse sportive e i pronostici di Serie A, le surebets e il

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Il Pianeta Gioco: Scommesse sportive, poker, trading.

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